14° Rally Città di Arezzo-Crete Senesi e Valtiberina accende i motori: la sfida sarà per oltre 100 equipaggi

Sarà un evento di grande respiro, quello di sabato e domenica, sia perchè che si corre sulle strade del mito che per la qualità dell’elenco iscritti. Tre prove speciali diverse in programma su due territori ad ampia espressione “rallistica” tra le crete senesi e l’aretino saranno gli scenari della prima gara italiana su sterrato dopo la ripresa dell’attività motoristica in Italia. 405 chilometri totali e 70 di sfide in due giorni, il promo nella parte senese ed il secondo nel versante di Arezzo, sono il programma che attende sfide di alto livello tecnico e di grande spettacolo. L’evento per le Provincie di Arezzo e Siena e tutti i Comuni coinvolti sarà un grande veicolo di ricaduta economica turistica commerciale e promozionale

Arezzo, 05 agosto 2020

Questo fine settimana appuntamento d’eccezione, tra le provincie di Arezzo e Siena, per il 14° Rally Città di Arezzo-Crete Senesi e Valtiberina, che presenta ben tre validità tricolori. La gara organizzata da Valtiberina motorsport, infatti, sarà la prima prova del Campionato Italiano Rally Terra (CIRT), del Campionato Italiano Rally Terra Autostoriche e del Campionato Italiano Cross Country Rally, oltre ad essere valida per il, ma anche e soprattutto calda “finalissima” del Challenge Raceday Rally Terra 2019-2020 e valida quale apertura del Tour European Rally (TER) sia “moderno” che “storico”.

Le iscrizioni, hanno dato numeri a tre cifre, ben 112 adesioni, con molto del meglio del rallismo nazionale al via, con anche diversi driver stranieri, per l’esattezza provenienti tra l’altro da Argentina, Finlandia, Francia, Gran Bretagna e Slovenia.

SFIDE DI ALTO LIVELLO SU STERRATI DA SOGNO

Grandi nomi e grandi vetture, al via della gara. Sono 75, gli iscritti alla gara CIRT per vetture moderne, di cui ben 28 vetture di classe R5. Ci sarà ad esempio il Campione in carica del “terra”, il francese Stephane Consani, una piacevole conferma per i rallies italiani, che tornerà in Italia per difendere il titolo conquistato lo scorso anno sfidando, con una Skoda Fabia R5, diversi “nomi” italiani. A partire dal pluridecorato Paolo Andreucci, in gara per la prima volta con una Citroen C3 R5, per proseguire poi con il romagnolo Simone Campedelli (Ford Fiesta R5), uno dei migliori prodotti della filiera “verde” italiana degli ultimi anni.  A questi nomi altisonanti si affiancano di diritto altri grandi personaggi delle “strade bianche” capaci di grandi prestazioni, come ad esempio l’umbro Francesco Fanari (Skoda Fabia R5, Campione uscente “Raceday”), i fratelli padovani Nicolò e Christian Marchioro, pronti a sfidarsi in maniera ravvicinata, entrambi con una Skoda Fabia R5, poi il trevigiano Giacomo Costenaro (Skoda Fabia R5), il sanmarinese Daniele Ceccoli (Hyundai i20 R5), Alessandro Bettega (Skoda Fabia R5), figlio dell’indimenticato Attilio, il veronese Luca Hoelbling (Hyundai i20 R5). Non ci sono soltanto questi a pensare ad un posto al sole della classifica assoluta, al via ci sono anche il sanremese Andrea Maselli (Hyundai i20 R5), visto in forma al “Val d’Orcia” di febbraio scorso, poco prima dello stop imposto dalla pandemia, il veneto Simone Romagna (Ford Fiesta R5), il trentino Luciano Cobbe (Skoda Fabia R5) ed il bergamasco Matteo Gamba (Skoda Fabia R5), che opera il suo rientro d’effetto dopo alcune stagioni di pausa.

Da seguire anche il piemontese Gianmarco Donetto (Skoda Fabia R5), in lizza per l’alloro Raceday. Proprio per questo argomento, la lotta per il titolo 2019-20 è ancora molto aperta con lo stesso Donetto leader a 35 punti seguito da Marchioro, Bettega, Versace a 29 e Maselli a 28. Logico quindi pensare che vi saranno scintille, sulle “piesse”, che porteranno a notevoli indicazioni tecniche oltre che sportive. Ed ovviamente eleggeranno il Campione.

Attesi poi anche i fratelli aretini Massimo e Giovanni Squarcialupi, presenza costante e piacevole nelle gare su terra tricolori, ai nastri di partenza della gara “di casa” con una Fiesta R5.

Tra i piloti stranieri che saranno al via tra le Crete Senesi e la provincia aretina fa poi certamente notizia la presenza del giovane Emil Lindholm, figlio e nipote d’arte. E’ uno degli ultimi prodotti della filiera finlandese di piloti da rally destinati a far parlare delle proprie gesta, figlio di Sebastian Lindholm, otto volte Campione finlandese di rally e protagonista nel mondiale sino a pochi anni fa, nonché cugino di Marcus Gronholm, due volte iridato.

Per gli amanti delle statistiche, le Skoda Fabia R5 sono le più utilizzate, qui ne sono iscritte ben 16.

Della partita sarà anche Tamara Molinaro, con una Citroen C3 R5 e, sempre in chiave “rosa” sarà interessante vedere di nuovo all’opera Rachele Somaschini e la sua Citroen DS3 R3, grande forza si aspetta dal senese di Montalcino Walter Pierangioli (Mitsubishi Lancer R4), il gruppo N attende sfide infiammate tra il trentino Riccardo Rigo (Mitsubishi) ed il sammarinese Stefano Guerra (Subaru) con sicure incursioni del locale Stefano Marrini, anche lui con una Lancer.

Ci saranno poi due vetture della nova classe N5, ad omologazione nazionale, una Ford Fiesta affidata ad Ezio Soppa ed una Citroen DS3 per Mattia Codato ed interessante si annuncia anche il confronto tra le due ruote motrici, categoria per la quale il pronostico appare quanto mai ostico. L’esperto friulano Fabrizio Martinis (Peugeot 208 R2) prenota il podio, ma dovrà vedersela con molti agguerriti avversari, dal sammarinese Alex Raschi al pavese Nicelli, al pistoiese “Barone”, ma anche con Trevisani, con il siciliano Casella, sino all’altro aretino Caneschi (tutti su Peugeot 208 R2)

IL FASCINO “HISTORIC”

Di grande interesse e sicuro fascino anche la gara “historic”, che proprio in coincidenza con questo primo impegno di Campionato Italiano (CITRS) sulle strade che hanno fatto la storia dei rallies mondiali ha conosciuto un forte input di iscrizioni.  Sono infatti 19 gli iscritti (con 2 “All Stars”). La prima partire, con il numero 201 sulle fiancate sarà la Lancia Stratos del cremonese Mauro Sipsz ed il 202 sarà sulla Lancia Delta Integrale del sanmarinese Marco Bianchini. Grandi numeri si aspettano da Andrea Tonelli e la sua Ford Escort RS 2000, è atteso a anche il sammarinese Bruno Pelliccioni (Ford Escort RS 2000), Carlo Falcone avrà una Lancia Delta integrale 16V e sicuramente si gusteranno performance e spettacolo anche dall’umbro Giorgio Sisani, con la piccola A112 Abarth.

LA PRIMA VOLTA DEL CROSS COUNTRY

La rimodulazione da parte della federazione del calendario sportivo nazionale ha portato un terso vessillo tricolore alla gara, quello del Cross Country Rally, che sarà al suo debutto, in questo contesto aretino/senese. Come già detto sarà gara di apertura del tricolore della specialità, e vede iscritte ben 18 vetture, con Lorenzo Codecà (Suzuki Gran Vitara) tra i maggiori “indiziati” per il successo, con Alfio Bordonaro (stessa vettura) pronto sfidarlo a spada tratta.

UN PERCORSO “MONDIALE”

Una messe così importante di validità non poteva che avere un percorso da . . . “sogno”, un percorso di grandi ricordi iridati, tre prove speciali da ripetere, la prima giornata nel versante delle Crete Senesi e la seconda nell’aretino, andando perciò a fondere due territori sotto un unico vessillo, quello dei rallies. Non è stato semplice ridisegnare la gara dentro al vincolo delle sole 36 ore e delle sole 3 prove speciali da ripetere come da protocolli per emergenza sanitaria. Ma Valtiberina Motorsport non si è arresa, ha risposto in prima battuta “presente!”  per dare un segnale forte che i rallies ci sono e sono carichi di passione e di voglia di fare.

Quella voglia di fare che porterà nei territori anche un notevole sostegno economico nell’indotto turistico, duramente colpito da questo periodo di emergenza.

La gara che doveva essere a marzo scorso, con oltre 100 chilometri, 12 di “piesse” totali con 5 tratti diversi, è stata soltanto comunque “parcheggiata”, è stato tutto rivisto sempre cercando di mantenere alto il valore delle sfide, dello sport. “Monte Sante Marie”, “Alpe di Poti” e la nuova e bellissima “San Martino in Grania” saranno comunque un ottimo mix di storia, passione e divertimento con una gara completa e variegata a livello tecnico.

La gara sarà a porte chiuse. Il che significa che lungo le prove speciali NON sono previste zone specifiche per il pubblico e che tutte le aree nevralgiche della competizione non ammetteranno presenza di persone non addetti ai lavori. Il parco assistenza, il riordino, la direzione gara oltre alla cerimonia di partenza e di arrivo permetteranno l’accesso solo al personale tecnico incaricato, con possibili limitazioni previste anche per gli operatori media.