Trofeo A112 Abarth Yokohama: domenica 23 ottobre le premiazioni a Padova

Cochis (Custom)Durante la tradizionale mostra “Auto e Moto d’Epoca” che si terrà presso la Fiera di Padova, lo stand dell’Automobile Club d’Italia ospiterà la cerimonia delle premiazioni della settima edizione del Trofeo organizzato  dal Team Bassano.

ROMANO D’EZZELINO (VI) È stata di recente confermata la data delle premiazioni del Trofeo A112 Abarth Yokohama che si terranno, come negli anni precedenti, presso la Fiera di Padova in occasione dell’importante mostra “Auto e Moto d’Epoca”, kermesse dall’inarrestabile successo che si conferma la più importante d’Italia e la seconda in Europa. L’Automobile Club d’Italia situato anche quest’anno all’interno del padiglione numero 3, ospiterà nel proprio stand la cerimonia delle premiazioni che si svolgeranno a partire dalle ore 10 di domenica 23 ottobre, nel quarto ed ultimo giorno della mostra.

aretine_gallione (Custom)Ai vincitori delle varie classifiche verranno consegnati oltre ai premi d’onore previsti dal regolamento anche quelli messi in palio da Yokohama Italia e da Sparco. A Maurizio Cochis e Milva Manganone, vincitori assoluti 2016, saranno assegnati i buoni per quattro pneumatici Advan A 032 e le due tute ignifughe; ai secondi assoluti, Massimo Gallione e Luigi Cavagnetto scarpe e guanti per il pilota e scarpe e sottotuta per il navigatore; al pilota, inoltre, i due pneumatici per aver vinto la classifica “Vintage”. Due le gomme anche per Matteo Armellini, vincitore della “Under 28” e terzo assoluto al quale vanno un paio di guanti e al navigatore Luca Mengon un paio di scarpe. Incetta di premi anche per Lisa Meggiarin e Silvia Gallotti con le due coperture Yokohama e un sottotuta e le scarpe Sparco per la classifica femminile; scarpe, guanti e coppia di gomme anche per Giorgio Pesavento e Tommaso Salizzoni vincitori della classifica dedicata alle vetture di “Gruppo 1”. Yokohama Italia ha inoltre messo in palio altre sette coppie di pneumatici che sono stati assegnati ad ogni rally al vincitore.

Campagnolo_meggiarin_trofeoa112_campagnolo_F (Custom)Ai premi elencati si va ad aggiungere la settimana di vacanza all’Isola d’Elba messa in palio dagli amici dell’Hotel Stella Maris di Pareti e che solitamente veniva assegnata al vincitore della prova speciale “Capoliveri”; quest’anno non è stata disputata dai trofeisti in quanto precedentemente sospesa ed il premio sarà quindi assegnato tramite sorteggio al quale parteciperanno tutti gli equipaggi che non rientrano nell’elenco dei premiati. I conduttori regolarmente iscritti avranno diritto all’ingresso omaggio nella giornata di domenica 23 ottobre per usufruire del quale si dovranno presentare alla cassa numero 15 in Via Tommaseo.

Le classifiche finali del Trofeo A112 Abarth Yokohama: Assoluta; 1. Cochis-Manganone 2. Gallione-Cavagnetto 3. Armellini-Mengon 4. Canetti-Pastorino 5. Meggiarin-Gallotti. Under 28. 1. Matteo Armellini – Femminile 1. Meggiarin-Gallotti. Gruppo 1 1. Pesavento-Salizzoni. Vintage 1. Massimo Gallione.

La nebbia non toglie il sorriso ad Andrea Casarotto

Il pilota vicentino, in gara per i colori Movisport nel rinato Rally Appennino Reggiano, conclude l’esordio al volante della Renault Clio R3 con un bilancio positivo.

Villaverla (VI, 17 ottobre 2016) – La nuova vita di uno dei totem del rallysmo nazionale, il rinato Rally Appennino Reggiano, si presentava per Andrea Casarotto particolarmente ricco di novità: un nuovo navigatore, Luca Guglielmetti, ed una nuova vettura, la Renault Clio R3 messa in campo dal Power Car Team di Munaretto.

Se le incognite alla vigilia dell’evento, rispolverato dalla passione del Grassano Rally Team, erano particolarmente delicate ad innalzare la posta, oltre all’elevato livello tecnico del percorso dell’edizione numero trentasette dell’appuntamento emiliano, si è aggiunto un meteo ballerino che ha reso la vita ancor più difficile al portacolori della scuderia Movisport. Dopo essersi presentato alla Clio R3 durante lo shakedown del sabato mattina il pilota di Villaverla affrontava i primi passaggi sulle speciali di “San Polo”, “Trinità” e sulla temuta “Buvolo” cercando di prendere affiatamento con il mezzo e con un fondo viscido a causa delle copiose piogge cadute nella giornata precedente. Messi da parte il marziano Tosi e Saccheggiani, che vantavano una consolidata esperienza sulla trazione anteriore francese, Casarotto vedeva nel locale Giovani un buon termine di paragone per valutare, man mano che i chilometri scorrevano, il proprio grado di apprendimento.

Archiviata la prima tornata, il ritardo del vicentino si attestava attorno la decina di secondi, portando il giusto grado di fiducia per affrontare le speciali successive, in attesa della notte. “Questa è chiaramente una gara test per noi” racconta Casarotto alla prima service area – “perché non abbiamo mai utilizzato la Clio R3 e iniziare a guidarla su un percorso così tecnico, con condizioni meteo un bel po’ difficili da interpretare, specialmente per la scelta delle gomme dell’assetto, non è per niente facile. Siamo comunque molto soddisfatti perché, nella sfortuna, abbiamo l’opportunità di imparare molto da queste condizioni. Le speciali sono decisamente insidiose ma è proprio in queste situazioni che possiamo apprendere maggiormente.”

Si riparte per il secondo giro, che anticipa l’ultima sezione da disputare alla luce delle fanalerie supplementari, con Casarotto deciso ad incrementare il passo ma, l’arrivo della nebbia, gli consiglia saggiamente di evitare ogni rischio inutile, vista anche l’impossibilità di puntare alle posizioni di vertice. “Abbiamo alzato il piede perché non ha senso esagerare ora” – aggiunge Casarotto alla seconda service area – “con il calare del sole, si è aggiunta anche la nebbia a complicare le cose. In queste condizioni, con gli obiettivi che ci siamo prefissati in questa nostra trasferta, è molto più saggio portare a casa sana la vettura. Mancano le ultime tre prove speciali, che affronteremo al buio, ma non credo che la situazione meteo potrà migliorare. A questo punto cercheremo unicamente di portare la vettura al traguardo.”

Con la direzione gara che decideva di annullare gli ultimi due tratti cronometrati, per motivi di sicurezza vista la nebbia, ovvero quello di “Trinità” e di “Buvolo”, Casarotto si avviava verso la pedana di arrivo, situata nel pieno centro di San Polo d’Enza, soddisfatto del quarto posto in classe R3C, pur lontano dalla vetta, mentre alla porta potrebbe presentarsi qualche sorpresa.