Alberto Gianoglio al Canavese: beati gli ultimi… se diventano primi

Canavese_2017_Gianoglio-D (Custom)Ultimo a iscriversi, primo in Classe A6 sul traguardo, il pilota torinese del Winners Rally Team, affiancato da Vilma Grosso, festeggia il primo successo stagionale con la Peugeot 106 della FR New Motors. Foto ActionRace

 

Canavese_2017_Gianoglio-B (Custom)RIVAROLO CANAVESE (TO, 26 febbraio) – “Ci siamo iscritti all’ultimo, proprio all’ultimo istante, quando le iscrizioni stavano per scadere”. Alberto Gianoglio tira un sospiro di sollievo per essere riuscito a iscriversi giusto in tempo al rally di apertura della stagione piemontese. “L’impegno nell’organizzazione di Automotoracing di inizio febbraio ha assorbito tutte le mie risorse mentali e a correre non ci pensavo proprio. Canavese_2017_Gianoglio-A (Custom)Poi ho parlato con Ivano Rosso ed è saltata fuori l’opportunità di disputare questa gara con la Peugeot 106 Gruppo A di FR New Motors. E l’ho presa al volo”.

Superata la frenesia delle iscrizioni Alberto Gianoglio e la sua tradizionale navigatrice Vilma Grosso si presentano al via della gara tranquilli e rilassati, ma anche piuttosto agguerriti. “Il Canavese l’ho già disputato parecchie volte con diverse soddisfazioni. Sono finito in un prato con la Suzuki Swift, ed ho vinto la Classe N3 lo scorso anno con la Clio RS” ricorda l’organizzatore di Automotoracing. “Anche se avrei preferito presentarmi al via con la Clio RS, che conosco bene, non mi dispiaceva l’idea di affrontare la prova di Prascorsano con la belva di Ivano Rosso che ho usato per la prima volta al Rally Day del Grappolo dell’autunno scorso. E poi in classe ero sicuro di ritrovare Antonio Rotella, un pilota di sicuro riferimento per chi corre in questa categoria, oltre ad un paio di locali particolarmente assatanati”.

La 12esima Ronde del Canavese scatta domenica mattina, 26 febbraio, con una temperatura fredda e cielo terso. Gianoglio-Grosso decidono di partire con quattro Michelin morbide, affrontando con attenzione i 10,800 km della speciale. “Era la prima volta che usavo la belva del leone su fondo asciutto e avevo ancora molte cose da capire. Tutto sommato la mia prestazione è stata buona avendo segnato il 27° tempo assoluto, secondo di classe dietro a Rotella”. I portacolori del Winners Rally Team montano penumatici più duri all’avantreno nel passaggio di mezzogiorno e migliorano il loro tempo di 9”5 e la loro classifica siglando il 24° tempo assoluto, migliore di classe, anche per il conseguente ritiro di Rotella-Rappoldi. “A quel punto avevamo un buon vantaggio in classifica di categoria ma sul terzo passaggio volevamo attaccare a fondo per polverizzare il tempo realizzato nel passaggio precedente. Purtroppo, in un taglio abbiamo rotto una cuffia di un cuscinetto, ne è uscito del grasso che finendo sulla marmitta ha riempito l’abitacolo di fumo. Sul momento non ho capito cosa stesse succedendo ed ho immediatamente pensato di fermarmi per non compromettere la meccanica della vettura. Poi abbiamo deciso di proseguire fino a fine prova e vedere cosa era successo. Abbiamo chiuso con un tempo sovrapponibile al passaggio precedente, solo 6/10 in più, ma il vantaggio che avevamo accumulato su noi stessi nella prima parte di speciale è andato letteralmente…. in fumo”.

Oramai con un vantaggio di quasi mezzo minuto sul più vicino inseguitore in Classe A6, Gianoglio-Grosso non forzano nell’ultima prova, che riescono ancora a vincere chiudendo in 22esima posizione assoluta, nona di Gruppo A e primi di Classe A6. “Sono molto soddisfatto per come è andata la gara. In classifica ci hanno preceduto solo vetture decisamente più potenti come le WRC, R5, R4 e S2000. Fra le tutto avanti siamo dietro solo ad una A7, un S1600, una R2B e due R3. Tutte vetture che hanno più cavalli della nostra. La 106 di FR New Motors è una belva molto competitiva e professionale che deve essere conosciuta chilometro dopo chilometro. Questa gara mi piace molto, perché la speciale di Prascorsano è una prova completa, con lento e veloce, strade tortuose oppure larghe dove puoi produrre grande velocità. Insomma c’è tutto quanto può volere un rallista”. Alberto Gianoglio non parla di prossimi impegni, anzi sì. “Da alcuni giorni abbiamo ricominciato la pianificazione di Automotoracing per l’edizione 2018. Insomma di qui in avanti i rally saranno una parentesi distensiva nella mia attività di organizzatore”.

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Le Schegge di Kaleidosweb in prova a Prascorsano con Valter Toso

Canavese_2017_Gino_DSC1908 (Custom)RIVAROLO CANAVESE (TO) – Ancora una volta le Schegge di Kaleidosweb propongono una rivisitazione della prova di Prascorsano, palcoscenico d’eccellenza della Ronde del Canavese e lo fanno attraverso gli obiettivi della macchina fotografica di Valter Toso.

Il reporter astigiano, per la sua rubrica schegge, ha scelto di immortalare dieci fra i protagonisti più spettacolari in diversi punti della prova, in modo da avere una visione di confronto fra i rallisti, ammirandone il coraggio, la capacità di gestire la velocità e la tecnica sopraffina. Perché se è vero che solo il cronometro è il giudice supremo (e per fortuna unico) delle prove speciali, è altrettanto vero che per essere in cima alla lista della classifica bisogna saper affrontare con coraggio temerario da cavaliere senza macchia e senza paura i tratti velocissimi di questa prova speciale, controllare attentamente i battiti del cuore sui dossi che sembrano lanciare macchina ed equipaggio verso il cielo e infine, saper sfruttare i mille tornanti e curve che danno la spinta, a chi le percorre velocissimo, verso vittorie memorabili.

Una bella serie di scatti, quelli realizzati da Valter Toso, che permettono a ognuno di noi di valutare e farsi un’idea di quanto siano bravi i piloti che danno spettacolo in prova speciale, ricordandosi, però, che alla fine, l’unico giudice inappellabile è sua maestà il cronometro.

Zucca-Bianco conquistano il Canavese di Classe N3

 

Canavese_2017_Zucca-B (Custom)RIVAROLO CANAVESE (TO, 26 febbraio) – Presentando l’equipaggio di Baldissero Torinese Zucca-Bianco, Kaleidosweb aveva sbagliato il nome del navigatore. Non hanno invece sbagliato nulla in gara i due portacolori della Due Gi Corse Mauro Zucca-Vittorio Bianco, che hanno conquistato il successo di Classe N3 e la 24esima posizione assoluta nella Ronde del Canavese di domenica scorsa

Giornata positiva senza errori dall’inizio” commenta a fine gara Mauro Zucca.” Da subito abbiamo tenuto una guida pulita che ci ha permesso di ottenere questo risultato. Sono particolarmente felice di aver vinto non solo la classe ma anche il gruppo, dopo essere stato in testa per tutte e quattro le prove. Una nota di merito al navigatore Vittorio Bianco, prima volta al mio fianco, figlio di una brava navigatrice e buon sangue non mente. Siamo entrambi di Baldissero Torinese, lo conosco da una vita e l’ho visto nascere. Sono davvero contendo di aver vinto con lui. È giovane ma ha la stoffa per fare strada. Voglio ringraziare particolarmente la Due Gi e il preparatore che ha seguito la Clio in modo ineccepibile”.

Ritroveremo Mauro Zucca sulle speciali del Rally Città di Torino.

Marco Petracca, buona la prima con la 208 alla Ronde del Canavese

Ottima prova del driver piemontese, subito sul podio in classe R2B

RIVAROLO CANAVESE (TO, 26 febbraio) – Si è concluso nel migliore dei modi il debutto di Marco Petracca al volante della Peugeot 208 R2B, ultimo arrivo in casa VM Motor Team.

Alla Ronde del Canavese il pilota di Moncalieri ha impiegato poco tempo a riprendere il ritmo gara e, progredendo prova dopo prova, ha concluso con un’ottima terza posizione di classe, non lontano dal secondo posto e dal vertice. La soddisfazione del pilota si può leggere nelle sue dichiarazioni al termine della gara: “Rimettersi al volante dopo tanto tempo è stato allo stesso ma anche complicato, l’ultima volta su un’auto da rally risale al 2013. Abbiamo iniziato molto accorti, siccome anche il grip non era dei migliori, ma siamo molto soddisfatti dei progressi fatti prova dopo prova. La 208 si è dimostrata una grande macchina, colgo l’occasione per ringraziare lo staff VM Motor Team e Osvaldo, che mi ha seguito in assistenza”.

Per Marco Petracca e il suo navigatore Andrea Rossello, quindi, il bilancio della Ronde del Canavese non può che essere positivo e la coppia piemontese può guardare con serenità agli impegni futuri, che sono ancora in via di definizione.

Per Paolo Terrando e la AM Sport un Canavese che vale oro

Terrando_Corollo_Canavese_2017_DSC_5146 (Custom)Foto Elio Magnano

RIVAROLO CANAVESE (TO), 28 febbraio – Una delle certezze della Ronde del Canavese è la sua presenza nell’elenco iscritti. E anche quest’anno, per la dodicesima volta in una carriera con ancora molte pagine da scrivere, Paolo Terrando ha messo il suo sigillo sulla gara di casa disputata in una bella domenica di fine febbraio. Una domenica di sport ma, soprattutto, una domenica in cui condividere con gli amici la passione per i rally e per le corse in generale. “Corro perché mi diverto e non certo per inseguire successi che non sono alla mia portata e che, in fondo, non mi interessano neanche più di tanto rispetto a tutto il resto”, racconta Terrando. “Con la mia Fiat Cinquecento Trofeo so perfettamente quello che posso fare e, come spesso accade, mi ritrovo a recitare nel ruolo di Davide contro Golia nel confronto diretto in classe con vetture più potenti”.

Terrando_Corollo_Canavese_2017_DSC_4745 (Custom)Accade spesso ed è accaduto alla Ronde del Canavese dove Paolo “Davide” Terrando, affiancato alle note da Raffaele Corollo, doveva vedersela non con uno, non con due ma con tre Golia seduti alla guida di altrettante Fiat Seicento accreditate di una cinquantina di cavalli in più che pochi non sono. Faticoso ma anche esaltante. “Sono partito con il mio passo facendo la mia gara, senza lasciarmi condizionare dal ritmo imposto da altri”, commenta il pilota torinese a fine giornata. Partito con il terzo tempo di classe al termine del primo passaggio sui 10800 metri a cronometro della “Pratiglione”, l’alfiere della scuderia Pro Rally 2001 ha difeso la sua posizione fin sotto la bandiera a scacchi con ampio margine di vantaggio sui quarti e chiudendo a una manciata di secondi dai secondi mettendoci molto del suo. “Mi sono divertito senza cercare inutili rischi” dichiara Terrando scendendo da un meritato terzo gradino sul podio. “È andato tutto come doveva andare e, come sempre, la vettura curata dall’AM Sport si rivelata una fedele e affidabile compagna di avventura”.

Archiviato questo prezioso risultato maturato in un contesto sulla carta certamente non favorevole, il futuro sportivo di Paolo Terrando, Raffaele Corollo e della loro Cinquecento, è ancora da definire. In attesa del Canavese 2018 cui manca ancora troppo tempo per farci un pensiero, qualcosa, di sicuro, succederà. Con la certezza che al loro fianco saranno schierati la AM Sport e Antonio Marchio, compagni di avventura e amici uniti dalla stessa passione per le cose fatte con passione. Dopo l’esordio alla Ronde del Canavese, il 2017 agonistico di Antonio Marchio e del suo staff non fa sosta e già questa domenica, sulla pista di Moncalieri, prosegue con il Track Day Club des Miles dove Matteo Bonino prenderà confidenza con la Fiat Seicento Kit made in AM Sport in previsione di un prossimo impegno negli slalom.

Gianluca Caserza al via del Trofeo Renault Twingo R1 IRC

Caserza-Badinelli_ST3_6679 (Custom)Alle note la compagna Erika Badinelli, grandi aspettative per la giovane coppia. Foto di Videoinaction e Stefano Bertuccioli

GENOVA – Il finale della stagione 2016, terminata con una prestazione da incorniciare al Rally della Lanterna, è già alle spalle e Gianluca Caserza ha appena ufficializzato il suo programma per il 2017. Il giovane pilota genovese, uno degli uomini di punta della Lanterna Corse Rally Team, ha deciso di provare l’avventura oltre i confini liguri, nel campionato IRCup ed ha scelto un interessante trofeo di casa Renault, quello riservato alle piccole Twingo R1.

 “Con Erika ci siamo trovati a un bivio a fine 2016: proseguire con le gare di zona o provare a fare un salto di qualità, confrontandoci con avversari forti e su strade che non conosciamo” – ha commentato un soddisfatto Caserza. Quattro gare, un Trofeo organizzato da una casa blasonata e inserito in un campionato con un ricco montepremi e una buona visibilità mediatica; una scelta che denota maturità, dote che il portacolori LCRT ha sempre vantato oltre all’indiscutibile velocità. L’equipaggio ha già avuto occasione di testare la vettura, in occasione della finale del Corso Navigatori; le prime impressioni sono state buone e la Twingo evoluta messa a disposizione da Gima Autosport si è subito dimostrata una vettura divertente. “La prima presa di contatto è stata positiva, crediamo che questa piccola auto ci possa dare delle soddisfazioni, anche se sappiamo che il Trofeo non sarà una passeggiata, gli avversari non mancheranno e non conosciamo nessuna delle quattro gare. Partiamo con l’obiettivo principale del divertimento e siamo certi che questa esperienza ci servirà molto” – hanno dichiarato Caserza e Badinelli al termine del test.

Il programma del driver genovese sarà supportato da Balestrero e Scolari Impianti e VGM Italy, mentre la Renault Twingo dotata dell’ultimo step evolutivo, come tutte le altre vetture del Trofeo, sarà preparata da Gima Autosport. Il Trofeo Twingo R1 scatterà all’inizio di aprile con il Rally Lirenas, in terra laziale, per poi proseguire con il Rally del Taro (PR), il Rally del Casentino (AR) e la Coppa Valtellina (SO).

 

Luca Panzani “argento” al Rally del Carnevale

Il pilota lucchese, al volante di una Renault Clio R3C della Gima Autosport, si é allenato al meglio, in attesa di riprendere la stagione tricolore che verrà annunciata a breve

LUCCA (26 febbraio 2017) Luca Panzani ha terminato il 36. Rally del Carnevale, lo scorso week-end, in seconda posizione assoluta. Per l’occasione portacolori della Scuderia padovana “La Superba”, ed affiancato per la prima volta da Mirko Luisotti, Panzani é salito per la seconda volta su una Renault Clio R3C, esemplare della Gima Autosport (la squadra che lo ha seguito nel 2015 e per metà anno del 2016). Una nuova avventura, ricca di presupposti ed anche di incognite, nella quale si é espresso su un livello alto sotto l’aspetto dei riscontri cronometrici, chiudendola a soli 4″2 dal vincitore, il reggiano D’Arciò. La gara di Panzani e Luisotti é stata corsa in progressione, dopo aver sofferto per il primo giro di due prove a causa di una scelta di gomme rivelatasi inadatta al fondo trovato, oltre al dover captare il miglior feeling con la vettura, provata solamente con una sessione di test con la pioggia due giorni prima dell’impegno viareggino. Una prestazione dunque di nuovo al vertice, per Panzani, che ha interpretato la gara del “Carnevale” senza pressioni di dover trovare il risultato, ma pensato esclusivamente per rimanere in allenamento in vista dell’avvio stagionale “tricolore“, per il quale verrà allestito un programma che sarà annunciato a breve tempo.

È stata una bella gara, che ci ha dato grandi sensazioni – dice Luca Panzani – l’esperienza é stata praticamente nuova, la Clio R3C l’avevo usata solo su terra ed in una sola occasione, sapevo che lo scenario sarebbe stato diverso ed avrei dovuto prenderne confidenza. Siamo finiti a 4”2 dal vincitore, se consideriamo che nelle prime due prove ho sbagliato gomme e perso circa 6”, possiamo dire che il successo era alla portata. Ma a parte questo, é stato un ottimo allenamento, con una grande vettura, allestita al meglio da Gima, peccato per il successo sfiorato, sarebbe stato un bel regalo per tutti noi. Onore comunque al vincitore, che é andato molto forte e come lui anche diversi altri, a conferma che non é stata una gara facile. Adesso, con il mio entourage siamo concentrati per definire gli ultimi dettagli per la stagione che avremo come riferimento, nella quale speriamo poter far bene oltre ad acquisire sempre più esperienza”.

Matteo Luise fa suo l’Adria 2017 nel nome di Mario Sette

matteo Luise_adria_2017_20170227 (Custom)Alla guida della Subaru Legacy Gruppo A del team Balletti Motorsport l’adriese, in coppia con Fabrizio Handel, bissa il successo del 2015 ricordando l’amico scomparso. Foto Enzo Sprocati e Fotosport

ADRIA (RO, 26 febbraio 2017)Weekend dall’alto tasso emotivo quello vissuto da Matteo Luise in occasione della doppietta siglata, dopo la balletti_Legacy_luise_Adria (Large)vittoria nel 2015, alla terza edizione del Rally Storico Città di Adria, disputatosi nel recente weekend. Un successo sudato, ben più di quanto la classifica finale possa recitare, ha visto il neo portacolori del Team Basano portare sul gradino più alto del podio, per la prima volta assoluta in Italia, la Subaru Legacy Gruppo A del team Balletti Motorsport. Una vittoria molto speciale per il pilota polesano, non solo per averla ottenuta al fianco del compaesano Fabrizio Handel, in quanto dedicata ad un amico, nonché navigatore agli esordi, recentemente scomparso: Mario Sette.

“Quando stavo salendo sulla pedana sapevo già che a stento avrei trattenuto le lacrime” racconta Luise“ma la scomparsa di Mario, amico di lunga data con il quale avevo anche condiviso l’abitacolo di una vettura da rally in più di un’occasione, mi ha lasciato senza fiato ed ancora oggi fatico a credere a ciò che è successo. Dedico a lui questa vittoria perché so che ci ha seguito da lassù durante tutta la gara. Portare al successo casalingo Fabrizio era uno dei miei obiettivi principali e sono contento di esserci riuscito al primo tentativo. Per me non è solo un amico ed un navigatore ma è molto di più”.

Come da previsioni la prima sezione di gara, iniziata nel tardo pomeriggio di venerdì 24 febbraio, si disputa all’insegna della pioggia con Luise che, complice un assetto non del tutto perfetto ed un dritto con spegnimento della vettura, incassa sui due giri a “Rosapineta” un passivo di oltre mezzo minuto. Qualche fuori programma sulla successiva “Raceway” allontana ulteriormente il duo di casa dalla vetta lasciando intravvedere una seconda frazione tutta in salita. Si riparte l’indomani, baciati dal sole, ed i colpi di scena non tardano ad arrivare: Berton (Toyota Celica St 165) abbandona mentre Luise suona la carica, rifilando 18”3 al leader provvisorio Lovisetto (Lancia Delta Integrale), e sale al secondo posto con un ritardo di 23”5 dalla vetta. Altro scossone arriva sulla successiva “Fasana” con Lovisetto che lamenta problemi al turbo, perde oltre due minuti e dà via libera all’equipaggio adriese che, uscito dalla prova, rimane con il cambio bloccato in seconda. Solo il sapiente lavoro dei meccanici capitanati dai fratelli Balletti consentirà alla trazione integrale nipponica di rimettersi in marcia per portare Luise ed Handel in trionfo ad Adria.

“Ci dispiace molto per Lovisetto e Berton” – sottolinea Luise“perché avremmo voluto vedere se potevamo recuperare il nostro ritardo nell’arco della giornata di sabato ma, si sa, i rally si vincono, prima di tutto, arrivando in fondo. Mi auguro che entrambe saranno al via nel 2018 per una nuova sfida. Noi ci saremo. Grazie di cuore a tutti i partner ed ai numerosi tifosi che ci hanno sostenuto e che ci hanno dimostrato il loro affetto in questo magico weekend.”

Eros Finotti traccia un bilancio in pari ad Adria

Il pilota di Taglio di Po, in gara con il clodiense Nicola Doria, incassa il boccone amaro per il ritiro anticipato ma gioisce per aver riportato il rally nella sua Taglio di Po. Foto Fotosport

TAGLIO DI PO (RO 27 febbraio 2017) – Gioie e dolori o dolori e gioie? La terza edizione del Rally Storico Città di Adria chiude un bilancio in sostanziale parità per Eros Finotti. L’amarezza di uno stop forzato, per problemi elettrici alla Lancia Delta Integrale del team Colombi, viene quasi del tutto arginata dalla felicità per essere riuscito a coinvolgere la propria città natia, Taglio di Po, nell’edizione 2017 della competizione polesana. Che l’arrivo dell’Adria prosciugasse le energie del pilota tagliolese, nonché del navigatore Nicola Doria, lo si era ben inteso dal notevole numero di iniziative che erano state messe in campo: dalla collaborazione con l’Amministrazione Comunale e l’organizzatore dell’evento, per la realizzazione del riordino tra i due passaggi sulla “Rosapineta”, a quella instaurata con la preside Gabriella Di Mascio in occasione di “Disegna la tua auto da rally” sino alla presentazione ufficiale dell’equipaggio in occasione di “AperiRally” presso il Metropolitan Cafè. Se a questo aggiungiamo il fuori programma, nella giornata antecedente la gara, con Finotti che andava ad impattare la Delta all’interno dell’Adria International Raceway, durante i test, ci si rende presto conto di quanto sia stato impegnativo questo Adria targato 2017.

“Giorni decisamente impegnativi” – racconta Finotti – “perché, per la prima volta, abbiamo lavorato non solo per noi stessi e per la nostra partecipazione sportiva ma anche per coinvolgere la nostra città di Taglio di Po e tutta la comunità all’interno della manifestazione. La soddisfazione più grande è stato vedere come l’iniziativa all’interno della scuola locale abbia portato oltre 150 disegni che sono stati esposti nel Municipio. Ringrazio di cuore la preside Gabriella Di Mascio, l’Amministrazione Comunale e la Pro Loco, nonché tutti i volontari, che si sono adoperati per la buona riuscita di tutto questo con l’obiettivo di migliorare ancora, magari ampliando la collaborazione, per la prossima edizione. Voglio ringraziare di cuore i tanti amici, in primis Michele Mancin e Fiorenzo Fontolan, perché senza di loro e senza il miracolo dei ragazzi di Colombi non saremmo mai riusciti a prendere il via venerdì pomeriggio. Si sono fatti in quattro per procurare i pezzi danneggiati, in una corsa contro il tempo senza paragoni. Sono rimasto commosso nel vedere, nel momento del bisogno, quante persone mi han aiutato.”

Dopo aver preso le misure nel primo passaggio a “Rosapineta” Finotti e Doria si mettono in scia al terzetto di testa, composto da piloti ben più esperti sulle integrali turbo come Lovisetto, Berton e Luise, chiudendo la prima frazione al quarto posto assoluto. Dalla terza speciale la trazione integrale torinese inizia a lamentare problemi di natura elettrica, gli stessi che, senza sosta, porteranno il pilota di Taglio di Po ad alzare bandiera bianca dopo la sesta prova speciale, quella di “Scirocco”. “Con tutti i cambi di scena rischiavamo il colpaccio di chiudere secondi” – aggiunge Finotti – “ma la sfortuna alla fine ha prevalso e non ci ha permesso di coronare i sogni di una vita, ma ci riproveremo sicuramente nel 2018. Grazie a Nicola e a tutti i partner che ci hanno sostenuto.”

Balletti Motorsport trionfa al Città di Adria

Matteo Luise e Fabrizio Handel vincono la gara di casa con la Subaru Legacy preparata nell’officina di Nizza Monferrato. Dopo l’inizio di gara non facile, Luise trova l’affiatamento e vola sulle veloci speciali polesane. Foto Fotosport

NIZZA MONFERRATO (AT, 27 febbraio 2017)Se il 2016 si era chiuso con un’emozione forte per la Balletti Motorsport, il 2017 si apre scrivendo un’altra pagina da ricordare: protagonista sempre la Subaru Legacy Gruppo A che sabato 25 scorso ha colto la prima vittoria assoluta in un rally storico a cinque mesi dall’esordio.

A portare la trazione integrale giapponese sul gradino più alto del podio del 3° Rally Storico Città di Adria sono stati Matteo Luise e Fabrizio Handel che si sono aggiudicati la gara di casa e per Matteo si tratta del bis dopo il successo ottenuto nel 2015 quando vinse alla guida dell’Audi Quattro Gruppo B sempre made in Balletti Motorsport. La gara è stata un crescendo d’emozioni con un inizio in salita nel prologo del venerdì sera che prevedeva la disputa di tre prove speciali: pioggia e vento hanno reso ancor più complicato l’inizio del rally nel quale Luise incappava in un dritto con conseguente spegnimento della vettura nell’insidiosa “Rosapineta” e un gap di oltre 20” dal miglior tempo; anche un problema ai freni complica le cose ma Luise si riprende nel secondo passaggio della prova cittadina e migliora di 30” ma resta ancora lontano dalla vetta. Chiude in terza posizione la prima giornata ma già dal primo impegno del sabato dimostra di aver risolto i problemi ed aver cambiato passo vincendo la “Gavello” infliggendo 18”3 al leader Lovisetto. La Subaru viaggia regolarmente e svetta anche nella “Fasana” dove conquista la vetta della classifica, complice anche un ritardo del capoclassifica e da quel momento inizia una cavalcata vincente con un progressivo miglioramento dei tempi nella ripetizione delle speciali che alla fine saranno otto quelle firmate dal duo polesano; nemmeno un problema alla trasmissione e la penalità di 30” di ritardo al controllo orario rallentano la corsa vincente che si trasforma in un trionfo quando la Legacy sale sulla pedana di Piazza Garibaldi gremita di pubblico venuto a festeggiare gli idoli di casa visibilmente emozionati. Per Matteo Luise si concretizza la doppietta mentre per Fabrizio Handel si corona il sogno di una vita, il tutto sotto lo sguardo ampiamente soddisfatto di Carmelo Balletti il quale ha diretto la squadra di assistenza in modo impeccabile durante i due giorni del Rally Città di Adria che ha confermato di essere una gara difficile e molto impegnativa.

Marco Luise al palo in quel di Adria

Il fratello del vincitore assoluto Matteo, iscritto con la propria BMW M3 gruppo A e affiancato dal sempreverde Fabio “Titti” Viel, non passa le verifiche tecniche.

ADRIA (RO), 28 febbraio 2017 – In tanti lo davano tra i favoriti della vigilia per un posto al sole ma, purtroppo, la terza edizione del Rally Storico Città di Adria regala a Marco Luise, fratello del poi vincitore assoluto Matteo, un boccone particolarmente amaro e ostico da digerire.

Una vettura al top della forma e un compagno di avventura dal pedigree di primo piano, con Fabio “Titti” Viel ritornato a dettare le note in casa Luise dopo aver vinto assieme a Matteo il Trofeo Fiat 500 nel 1995, sembravano le carte giuste da giocare. La BMW M3 Gruppo A, nella giornata di venerdì 24 febbraio, non ha superato la fase di verifica tecnica con i commissari che rilevavano la scarsa visibilità del numero di matricola del serbatoio benzina e costringevano il pilota adriese ad arrendersi senza poter lottare. Tanta la delusione in casa Luise in quanto, scorrendo la classifica finale, si sarebbe potuto puntare a una storica doppietta di fronte al pubblico amico.

“Siamo particolarmente amareggiati per quanto accaduto” – racconta Luise – “ma non potevamo fare nulla contro la decisione presa dai commissari tecnici. Durante le operazioni di verifica hanno rilevato che il numero di matricola sul serbatoio benzina non si riusciva a leggere e pertanto ci hanno esclusi dalla gara. È davvero un peccato perché siamo certi che, specialmente in questa edizione con un percorso molto adatto alla nostra M3, avremmo potuto ben figurare e, perché no, magari condividere i gradini del podio assoluto assieme al mio fratello Matteo. Sarebbe stato un sogno ma non è andata così. Peccato.” Un colpo duro che però non smorza l’animo combattivo dei fratelli Luise: Marco, infatti, sta valutando la possibilità di prendere parte a qualche altro rally storico in Triveneto, in attesa della quarta edizione del prossimo anno.

“Lo scorso anno non ci avevo proprio pensato” – aggiunge Luise – “perché il regolamento ci obbligava a correre con delle gomme, secondo noi, non adatte a gestire la cavalleria della M3. Ora che i regolamenti sono cambiati e che avevamo già acquistato le gomme per la gara di casa non escludiamo di poter essere al via di qualche altro rally storico in Triveneto. Valuteremo nei prossimi giorni cosa fare ma un dato è certo: al 4° Rally Storico Città di Adria, nel 2018, ci saremo e con un coltello affilato tra i denti perché daremo battaglia sul campo per riscattare la sfortuna che abbiamo patito nello scorso weekend.”

Team Bassano firma il città di Adria

La scuderia dall’ovale azzurro inizia nel migliore dei modi la stagione 2017 dei rally storici: vittoria assoluta con Luise su Subaru e successo nella classifica delle scuderie.  Foto Videomax

ADRIA (RO) 28 febbraio 2017 – Parte col piede giusto la stagione rallistica del Team Bassano che al 3° Rally Storico Città di Adria festeggia la vittoria di Matteo Luise da poco arrivato nella compagine dall’ovale azzurro; il pilota di Adria, in coppia con Fabrizio Handel ha portato la Subaru Legacy Gruppo A sul gradino più alto del podio realizzando la doppietta dopo il successo ottenuto nel 2015. Luise che per la gara di casa si è affidato alla Subaru, proseguirà ora la stagione, quasi sicuramente puntando al Trofeo di Zona con la Fiat Ritmo 130 TC.

Il rally polesano ha poi messo in evidenza altri portacolori del Team a partire da Gianluigi Baghin che in coppia con Martina Benetti sull’Alfa Romeo Alfetta GTV Gruppo 2 stacca ottimi tempi a Rosapineta, ma nella prova in autodromo esce dall’asfalto allagato e fatica per rientrare in strada precipitando in terz’ultima posizione. L’indomani il duo si rende protagonista di un’entusiasmante rimonta e risale fino al settimo assoluto con la soddisfazione di chiuder al secondo posto di classe. Sulla pedana di Piazza Garibaldi sono raggianti anche Lorenzo Scaffidi e Daniele Cazzador che patiscono alcuni problemi elettrici ma non si arrendono e concludono decimi assoluti e primi di classe con la Fiat Uno Turbo Gruppo A ed è buona anche la gara di Gianfranco Pianezzola e Nicola Tosin, dodicesimi assoluti e primi di classe con l’Alfa Romeo Alfetta GT Gruppo 2 con la quale precedono l’accoppiata Silvio e Laura Andrighetti su Lancia Stratos che portano alla vittoria di classe. Fanalino di coda, ma comunque soddisfatti nonostante i problemi patiti nella due giorni di gara Tiziano Savioli e Paolo Borgato diciassettesimi e quarti di classe con l’Opel Kadett GT/E Gruppo 2.

All’appello mancano l’Opel Kadett GSI Gruppo A di Andrea Montemezzo e Andrea Fiorin ferma durante il prologo del venerdì per la rottura di un semiasse, mentre sono stati problemi di alimentazione a fermare la corsa dell’Alfetta GTV Gruppo 2 di Moreno Carraro e Giovanni Brunaporto. Non è invece partito uno degli equipaggi “new entry” del Team Bassano, quello formato da Marco Luise e Fabio Viel: sulla loro BMW M3 non è stato ritenuto conforme dai commissari tecnici un particolare e di conseguenza non è stata ammessa al via.

Dopo un testa a testa con la Monselice Corse, il Team Bassano riesce ad aggiudicarsi la prima Coppa di Scuderia della stagione.
Nel revival Città del Pane il miglior piazzamento l’ottengono Pietro Iula e William Cocconcelli, quinti assoluti con la Porsche 911 SC; concludono, invece, in tredicesima posizione Dario Casonato e Paolo Guardaldo con la nuova Opel Kadett GT/E mentre per Andrea Giacoppo e Daniela Grillone Tecioiu è gara da dimenticare per le penalità assegnate per non aver superato l’ultimo controllo della prima frazione a seguito di una doppia foratura sulla Lancia Fulvia HF; il duo ha comunque onorato la gara pur sapendo che l’ultima posizione era inevitabile: nelle prove di precisione totalizzano 59 penalità che sarebbero valse loro la quinta posizione assoluta.