Al quinto tentativo il pilota di Roisan conquista la gara canavesana. Ottimo secondo Gianni Bausano, gara spettacolo di Andrea Carella che conquista il podio. Grandi duelli fra Teppa e Rotella e fra Vallino e Breglia. Ritiri e delusioni per Vedelago e Tavelli. Di Tommaso M. Valinotti. Foto Elio Magnano, Graziella Scrignoli e Tommaso M. Valinotti
CUORGNÈ (TO) – Ci sono gare che sembrano possedere un fato negativo nei confronti degli atleti. Elvis Chentre aveva un conto in sospeso con le gare canavesane. In quattro partecipazioni negli anni recenti il furetto di Roisan ha ottenuto ben poche gioie, anche se le sue prestazioni sulle strade del canavese sono sempre state stellari. Prima al Memorial Conrero del 2012, quando mise in difficoltà i big con la piccola Opel Kadett GT/E e tutti gli avversari passando addirittura al comando nelle fasi finali prima di chiudere secondo. Due anni dopo, ancora nella gara storica eporediese, la cavalcata di Chentre venne rallentata drasticamente da impurità nel serbatoio della sua Ford Escort. Dopo pochi mesi il pilota valdostano ha tentato la sorte alla Ronde d’Estate concludendo quarto assoluto e primo di Classe R3C nello stesso 2015 con una Clio, il più veloce dopo tre WRC, e l’anno scorso salendo sul secondo gradino del podio con la Punto S2000 lottando con i denti contro le più muscolose WRC presenti in gara.
In questa edizione del Rally D’Estate Elvis Chentre, affiancato da Fulvio Florean sulla Grande Punto Abarth di Mario D’Ambra aveva tutti gli occhi puntati e i favori del pronostico. E ha mantenuto le promesse, segnando il miglior tempo nelle prime sette prove speciali, concedendo all’unico avversario arrivato al traguardo, Giovanni Bausano, affiancato da Andrea Scali sulla Peugeot 207 S2000 di Balbosca l’ultima speciale, quando ormai aveva la gara saldamente in mano. Chentre ha chiarito subito la situazione segnando il miglior tempo sull’insidiosa Prascorsano del mattino (ben 11 ritirati in colpo solo) con 11”5 su Gianfranco Vedelago-Corrado Courthod (Mitsubishi Lancer EVO IX R4), per poi proseguire la sua cavalcata incontrastata fino alla settima prova, dopo la quale aveva raggiunto il rassicurante vantaggio di 1’16”3, che non poteva essere scalfito dagli avversari sulla corta Vialfré finale (5090 metri appena). E così Chentre alza il piede concedendo il successo di prova a Bausano-Scali per 3”7 su Chentre, che è preceduto anche da Andrea Castagna-Sara Farinella (Peugeot 208 R2) e Fabrizio Caveglia-Stefano Mazzetto (Clio S1600) scatenati e in lotta fra loro nella caccia al terzo gradino del podio.
La seconda piazza assoluta va a Giovanni Bausano-Andrea Scali, che alla fine pagano 1’12”6 a Chentre e Florean, dopo una gara condotta sempre all’attacco e senza cedere alla minima disattenzione lungo i 73,520 km di prove speciali. Una seconda piazza conquistata di forza sul campo, dopo un inizio prudente, che ha visto il pilota di Rivarolo quarto tempo sull’iniziale Prascorsano, per prendere confidenza con la Peugeot 207 S2000 che guidava per la seconda volta (dopo una facile Ronde del canavese di Primavera). Attacco a testa bassa, ma anche prudenza, come dimostra il quarto nell’ultimo passaggio sulla Prascorsano, quando il fondo era compromesso dalle centinaia di passaggi e il rischio di uscire di strada altissimo, lasciando spazio a Chentre e agli scatenati Andrea Castagna e Fabrizio Caveglia, sempre più ai ferri corti fra loro, prendendosi però la soddisfazione di siglare per la prima volta in carriera il miglior tempo in speciale sulla Vialfrè finale.
Gara capolavoro di Andrea Castagna e Sara Farinella con la Peugeot 208 R2 della Gliese che conquistano una terza piazza che emoziona a tal punto la navigatrice da farla scoppiare in lacrime sul podio finale. Eppure la gara del pilota di Pertusio non era iniziata sotto una buona stella. Dopo il terzo tempo assoluto nella speciale inziale di Prascorsano dietro ai muscolosi Chentre e Vedelago, nella prova successiva si spegne il cruscotto astronautico della Peugeot mandando in crisi Castagna che non sa più in che marcia sta viaggiando e soprattutto non ha più la possibilità di innestare la retromarcia in caso di “dritto”. Alla successiva assistenza i meccanici della Gliese riescono a mettere a posto l’elettronica facendo pagare a Castagna-Farinella appena 10” di penalità. Borgiallo non è la prova più amata da Castagna che deve accontentarsi del quinto tempo, ma dalla successiva Prascorsano inizia lo show e soprattutto la rimonta nei confronti di Caveglia-Mazzetto che dopo tre prove ha 3”5 su Castagna. Il sorpasso avviene sulla quarta prova, e quando sembra che Castagna possa allungare sull’equipaggio della Clio S1600, incappa ancora una volta sulla Borgiallo, facendo scendere ancora una volta il vantaggio a soli 3/10. Ma a Prascorsano Castagna rimette le cose a posto allungando e ribadendo il vantaggio sulla Vialfrè finale chiudendo con quei 7” che valgono il terzo gradino del podio. Gara molto precisa e costante per Fabrizio Caveglia-Stefano Mazzetto che non hanno commesso il minimo errore, né perso costanza e determinazione, ma hanno dovuto arrendersi alla furia di Andrea Castagna, che rappresenta comunque il miglior risultato nella giovane carriera del canavesano.
Grande battaglia per la quinta piazza fra le due Peugeot 106 di Classe A6 di Pietro Giuseppe Teppa-Nicolas Caberlon, che per tre prove si sono ritrovati a lottare sul filo del secondo con la vettura gemella del pilota preparatore Antonio Rotella, affiancato da Alessandro Rappoldi. In tutte queste tre prove Teppa è stato leggermente più veloce di Rotella accumulando un vantaggio di 10”9, poi nel secondo passaggio sulla Prascorsano un piccolo errore di Rotella costava molto caro al portacolori del Biella Motor Team che pizzicava una ruota con conseguente foratura che lo costringeva al 52° tempo in speciale e lo obbligava a lasciare a Teppa oltre quattro minuti. Nonostante il notevole vantaggio in classe e senza più la pressione di Rotella, il pilota delle Valli di Lanzo manteneva la concentrazione e la voglia di spingere continuando a vincere la classe fino all’ultima Prascorsano, lasciando a Rotella-Rappoldi la soddisfazione di segnare il miglior tempo di categoria A6 nella Vialfré finale.
La sesta era appannaggio delle prima delle due Clio Sport R3C dei due equipaggi lombardi della VS Corse con Marco Costantini-Giusy Boscarini che hanno ragione dei compagni di scuderia Yuri Gandola-Maurizio Della Torre, nonostante un piccolo inconveniente risolto in assistenza costato a Contini-Boscarini 10”, alla fine ininfluenti sulla classifica. Fra i due equipaggi lombardi si classificano Stefano Bordet ed Elisa Sommariva, in gara test in vista del Rallye des Alps con la loro Citroën C2 che si confermano dall’inizio alla fine la seconda forza di Classe R2B. Nona posizione e terza di Classe R2B per l’altro equipaggio valdostano formato da Fabio Guizzetti-Denise Chabloz, che pagano la ruggine del pilota assente dalle prove speciali da quasi due anni. Anche per loro però l’appuntamento con la gara di casa, il Rallye des Alps si avvicina, e per Guizzetti-Chabloz l’assalto alle zone nobili della classifica è nel mirino.
Chiude la striscia dei primi dieci classificati un siderale Claudio Vallino, affiancato da Maurizio Vitali, che con la sua Peugeot 106 N2 conquista la centesima vittoria di Classe in carriera, sudando le proverbiali sette camicie contro uno scatenato Fabrizio Breglia, con Daniele Savant alle note, che cede la leadership di classe solo nell’ultima speciale. Vallino paga lo scarso allenamento, dovuto a quasi cinque mesi lontano dalle gare e soprattutto la scarsa confidenza con la Peugeot 106 (la vettura che gli ha dato le maggiori soddisfazioni) tornando al volante della peugeottina dopo cinque anni di assenza (Dal Jolly Rally 2012, quando vinse la classe).
Numerosa la pattuglia dei ritirati che conta ben 33 equipaggi, con una selezione determinata subito sul primo passaggio della Prascorsano del mattino, speciale di apertura della gara. In quella speciale lasciano la compagnia, fra gli altri, Gianluca Tavelli-Nicolò Cottellero che puntavano a un risultato di prestigio con la loro Mitsubishi Lancer EVO IX N4, che staccano una ruota. Dura appena tre prove la battaglia per la seconda piazza di Gianfranco Vedelago-Corrado Courthod prima che la pompa benzina della loro Mitsubishi Lancer EVO IX R4 cominci a fare le bizze sulla Prascorsano-2 per costringerli poi al ritiro dopo la successiva Vialfré, nonostante un intervento al parco assistenza che non ha dato i frutti sperati.
*** Iscritti 76; verificati, 75; partenti, 75; classificati, 42; ritirati 33.