Rally delle Valli Cuneesi, Alessandro Gino re di Dronero

Valli Cuneesi_2017_vincitori 17 Gino Ravera foto Action Race (Custom)Foto ActionRace

DRONERO (CN), 17 settembre 2017 – Davanti al pubblico di casa, con grande soddisfazione, l’equipaggio cuneese formato da Alessandro Gino e Marco Ravera su Ford Fiesta WRC, ha vinto sabato 16 sera il 23° rally delle Valli Cuneesi, organizzato a Dronero e Valli Occitane dallo Sport Rally Team presieduto da Piero Capello. L’equipaggio, che qui era giunto secondo sia nel 2016 sia nel 2015 (Mini Cooper WRC), ha concluso con un tempo totale di 1h 4’30”4 le sei prove speciali in programma, vincendone quattro.

Seconda posizione (a 36”9) per gli svizzeri Sebastien Carron e Vincent Landais su Ford Fiesta R5 (scuderia Dmax Swiss) i quali si sono anche così matematicamente aggiudicati il Campionato Svizzero Rally, per cui il Valli Cuneesi era valido, unica prova elvetica in terra italiana. Terza piazza, a soli sette decimi dai secondi, per il valdostano Elwis Chentre, vincitore del Valli Cuneesi 2016, quest’anno in coppia con la saviglianese Elena Giovenale su Hyundai i20 R5 (Winners Rally Team). Un insolito colpo di scena negli ultimi minuti ha letteralmente rivoluzionato la graduatoria finale. La competizione, fino alla penultima prova con un trio di equipaggi al vertice – oltre ai citati Gino e Carron – anche gli svizzeri Ballinari-Pagani su Ford Fiesta R5 (Lugano Racing) – è stata infatti sospesa sulla “Valmala” a un passo dal finale, con l’attribuzione di un tempo imposto agli equipaggi dal quarto in poi e la conseguente effettuazione in trasferimento, per consentire a una donna nell’imminenza del parto, preda di contrazioni, di essere accompagnata di gran corsa dal marito in ospedale. Nel frattempo ha cominciato a piovere forte mentre la luce calava, col tramonto, cambiando del tutto lo scenario competitivo. A quel punto erano già passati sul percorso i primi tre numeri di gara, Chentre, Carron, Ballinari, mentre dal quarto in poi il Collegio dei commissari sportivi, per ragioni di sicurezza, ha deciso di attribuire il cosiddetto tempo imposto, ovvero un tempo virtuale, d’ufficio. Conseguenza agonistica: Gino, che aveva già accumulato sufficiente vantaggio dopo cinque prove, ha definitivamente vinto, pur non essendo fra i tre equipaggi effettivamente partiti; Carron si è attestato secondo; Chentre, in quel momento quarto, è balzato terzo, mentre Ballinari non è più riuscito ad acciuffare il podio.

La gara è stata portata a termine da 72 dei 94 equipaggi partiti dalla pedana di Dronero.

Fra i tre equipaggi femminili concorrenti, vittoria per Caramellino-Riva su Peugeot 208 davanti a Galliano-Servetti (Renault Clio S1600) e Carena-Ponzano (Citroën Saxo VTS). Il Valli Cuneesi era pure valido per il Campionato svizzero Junior. Una combattutissima gara nella gara che ha visto il successo di Michellod-Fellay su Peugeot 208.

Nel contestuale 10° Rally storico del Cuneese, svolto da una decina di concorrenti sullo stesso percorso, un po’ ridotto, delle moderne, iscrivono il proprio nome nell’albo d’oro Stefano Politano e Alessandro Parodi, su Lancia Delta Integrale (XRT). L’equipaggio, pilota di Beinette (CN) e navigatore di Albenga (SV), ha dominato l’intera gara, vincendo 5 prove su 6. Seconda piazza gli svizzeri Edy Schorno e Christoph Betschart, su Ford Escort (Team Rally Top). Terzi i cuneesi Fulvio Astesana e Gianpaolo Demela su Ford Escort RS (Meteco Corse). Reduce da un’ottima edizione sia per quantità di iscritti che per qualità degli equipaggi, il patron Piero Capello già guarda al 2018: “Per il prossimo Valli Cuneesi -anticipa – pensiamo a un possibile cambio di data: potrebbe svolgersi in primavera”

Valli Cuneesi 23: Stefano Romeo fissa lo spettacolo per le schegge di Kaleidosweb

Valli Cuneesi_2017_Gino_Ravera_5SR_5900 (Custom)Di Tommaso M. Valinotti/Kaleidosweb, foto di Stefano Romeo

DRONERO (CN), 17 settembre 2017 – Incertezza, tensione, adrenalina. Questi gli aggettivi per descrivere la 23esima edizione del Rally Valli Vesimesi, partita nella passerella del venerdì sera sotto la pioggia “Rally bagnato, rally fortunato” ha sentenziato con ottimistica preveggenza Valli Cuneesi_2017_Carena_Ponzano_2SR_9001 (Custom)patron Capello, che ha dato spettacolo su tutte le tre prove speciali della gara. Dal mitico salto di Festiona, dove le ruote delle vetture sembravano non voler toccare più terra, alla Montemale, decretata come la prova più bella da tutti gli equipaggi, alla Valmala carica di difficoltà che ha impegnato allo spasimo tutti gli equipaggi. E di incertezza si è vissuto. Da quella meteorologica, le montagne occitane sono sempre difficili da interpretare, a quella di classifica, anche se Gino sembrava aver preso il largo, ma Carron, in lotta serrata con Ballinari, incombeva, spargendo adrenalina su equipaggi e spettatori. Ed infine, ciliegina sulla torta, la comparsa della donna incinta, volata di corsa verso l’ospedale, che ha costretto il direttore di gara a sospendere l’ultima speciale. Tutto questo (tranne le doglie della signora) è stato oggetto di attenzione fotografica di Stefano Romeo, che ha colto le emozioni di una gara che resterà nelle memoria di tutti noi, sia fossimo in vettura, sia ad assistere lungo le speciali. E questo è ciò che vi mostriamo nella schegge di Kaleidosweb.

Le Schegge di Kaleidosweb. Garessio-San Bernardo, il mito non ha età

Garessio_San Bernardo_2017_39_DSC_0161 (Custom)Seconda parte. Di Tommaso Valinotti, foto di Marco Boccardi

GARESSIO (CN) – Sessantun anni e quarantacinque edizioni. Questi i numeri della Garessio-San Bernardo, che domenica 10 settembre ha aggiunto anche il numero di 71 piloti al via di questa edizione, graziata dalla pioggia minacciosa e resa spettacolare dall’impegno e dall’agonismo Garessio_San Bernardo_2017_59_DSC_0177 (Custom)messo in essere da tutti i piloti che hanno affrontato i birilli e la scalata di 4180 metri che hanno portato concorrenti, spettatori e personale di servizio sino ai quasi mille metri del Colle San Bernardo punto dal quale si vede (o si sogna di vedere) il mare, un chilometro più in basso.

Una gara entrata nel novero dei classici delle cronoscalate, quando i migliori piloti europei si affrontavano ogni domenica sui tornanti delle montagne continentali. Le diciotto edizioni come cronoscalata hanno visto entrare nell’albo d’oro personaggi come Klaus Steinmetz (1966) e Johannes Ortner (vincitore dell’edizione 1971, anno in cui conquistò anche il titolo europeo di corse in salita), oltre al mito Gigi Taramazzo, otto volte primo sul colle. Ma anche Ada Pace, Carlo Maria Abate, Franco Pilone ed Eris Tondelli, su vetture da sogno come le Abarth 2000, le Ferrari 250 GT, Chevron, Osca, Porsche.

Ma il mondo cambia e le corse in salita andarono in crisi e dal 1978 non se ne face più nulla.

Fino a quando nel 1991 Mauro Scanavino la ripropose sotto forma di slalom con un vincitore d’eccezione come Augusto Cesari e la sua Delta S4. L’eroe della nuova fase è Fabio Emanuele che nel 2015 ha calato il pokerissimo di successi con la sua Osella BMW e il vincitore del 2017, Pasquale Bentivoglio, ha fatto quest’anno il bis.

Nel 2017 ancora una volta, per una domenica le auto hanno conquisto il colle sulla destra del Tanaro, raccontando mille storie, vivendo mille emozioni, che noi vi proponiamo, almeno in parte, grazie alle spettacolari immagini di Marco Boccardi.