L’ebbrezza delle due ruote emoziona fra i padiglioni di EICMA 2017
Di Tommaso M. Valinotti, foto di Sergio Verrando
RHO (MI) – Finalmente ha aperto i battenti. È l’edizione 2017 di EICMA, acronimo di Esposizione Internazionale del Ciclo, Motociclo e Accessori, che riunisce una volta l’anno tutti gli appassionati del mondo delle due ruote. Una quattro giorni, da oggi, giovedì 9 novembre, sino a 
domenica 12 novembre, che vedrà sfilare sotto i padiglioni di Rho Fiere centinaia di migliaia di persone che sfidano il vento a cavallo della loro moto o, perlomeno, sognano di farlo.
Perché EICMA è il giardino delle delizie per chi entra in quel giardino delle delizie che è il mondo della moto. Anche se la filosofia di approccio a 
questo mezzo di locomozione, primario sino a sessant’anni fa, di passione dagli anni Sessanta ad oggi. Ci sono le moto che sfrecciano più veloci dei falchi nel cielo, dalle italiane Ducati ed MV, alle giapponesi Suzuki, Honda, Kawasaki, cloni delle moto che mietono successi nei circuiti di tutto il mondo, ai miti inglesi di un tempo che mantengono un blasone di massimo rispetto come Triumph, Norton, Royal Enfield, alle moto da cross KTM in testa che porta nel suo stand il nove volte campione del mondo Tony Cairoli, alle maxi moto enromi come TIR quali Harley Davidson, Indian e la tecnologica BMW, che contrastano con le agilissime moto da trial com Bultaco e Gas-Gas, senza dimenticare i cinesi che hanno preso i loro bravi spazi, tutti insieme, creando una specie di China-Town anche qui in fiera.
Ma c’è anche la tecnologia, con l’elettrico che avanza, e tutto il mondo della componentistica che sta attorno. Ma soprattutto c’è la possibilità di sedersi per un attimo sulla MV F3 con cui si sogna di affrontare i curvoni dell’Isola di Man, la Triumph Bonneville, erede di quella moto su cui si è provato il brivido della velocità mezzo secolo fa, il Fantic Caballero, sogno di gioventù che da vent’anni dorme sotterrato nella polvere in un garage, e, sicuramente non ultimo, la possibilità di scattare una foto insieme ad una splendida standista che un sorriso lo nega a nessuno. Anche se hai i capelli bianchi. Anche se una moto che corre come il vento è ormai regina solo dei tuoi sogni.
Alle spalle della Datsun dell’inglese Hardwick
Classic Safari Challenge, giunto al termine domenica dopo 28 estenuanti giorni passati a solcare le strade più impervie e sterrate della parte meridionale del continente nero. Arrivo a Cape Town quindi anche per gli unici italiani in pista: i moncalieresi Gianmaria Aghem e Rossella Conti, intervenuti con la loro inossidabile Lancia Fulvia del 1972. E per loro il raid africano è terminato con la piazza d’onore nella Classic Cars. Proprio 
così, alla fine non sono riusciti a battere la Datsun 240 Z degli inglesi Stephen e Samantha Hardwick, detentori del primo gradino del podio della categoria. Ma va detto che l’equipaggio piemontese non ha avuto vita facile, soprattutto nell’ultima prova speciale prima della tappa di avvicinamento a Città del Capo. “Sembrava fatta apposta per la nostra Fulvia – ironizza Aghem – undici chilometri di salita quasi verticale, con quattro ‘stop and go’ che inizialmente non erano neppure previsti. L’abbiamo affrontata in terza con il piede a fondo, andando in realtà come lumache e con l’acqua del radiatore prossima all’ebollizione”. Come dire che a un certo punto Aghem ha badato più a salvare la macchina che il risultato finale, che è stato comunque onorevole. E adesso già pensa al Monte Carlo Storico. Ci si rivede in Costa Azzurra allora, ma nel 2018.
DOGLIANI (CN) – Ultimo riavvolgimento della pellicola del tempo per il Rally del Piemonte, andato in scena il 29 ottobre, portando ben 132 concorrenti sulle strade dell’Alta Langa.
Con le sue straordinarie vittorie conseguite nel 1907 nelle uniche tre grandi corse internazionali dell’epoca (Gran Premio di Francia, Targa Florio e Coppa dell’imperatore), con tre differenti vetture Fiat, Felice Nazzaro (1881-1940) divenne l’uomo simbolo della nascente industria automobilistica italiana e della Casa torinese. Figlio di un carbonaio, iniziò come operaio per divenire presto collaudatore e pilota della squadra corse della Fiat. Calmo ed elegante, nella persona come nelle guida, si impose per il suo modo di guidare. Attratto dal sogno di “mettersi in proprio” tentò poi l’avventura industriale creando una sua casa automobilistica, la Nazzario, che negli anni immediatamente precedenti la prima Guerra Mondiale raccolse qualche buon successo commerciale e 
sportivo. Ritornato in Fiat, Nazzaro riassunse il suo ruolo di collaudatore e di pilota, vincendo nuovamente il Gran Premio di Francia. Per molti anni, e fino alla sua morte, nel 1940, fu il responsabile finale del collaudo di tutti i modelli della Fiat.
CHIERI (TO) – Una gara da ricordare per la scuderia Biella Motor Team. È La grande corsa, il rally con annessa gara di Regolarità sport che si è disputata sabato 4 novembre a Chieri (TO). Il sodalizio guidato dal presidente Vittorio Gremmo torna a casa con ottimi risultati dei suoi equipaggi e una meritata vittoria nella classifica per scuderie della gara di Regolarità sport.
Nel rally i migliori nella classifica assoluta sono stati Andrea Gibello e Lorenzo Pontarollo che con la loro Ford Sierra Cosworth hanno ottenuto un ottimo quarto posto a poca distanza dall’ultimo gradino del podio. Ottava piazza per la navigatrice Margherita Ferraris Potino (reduce dal successo assoluto nel Rally del Piemonte) al fianco di Luca Delle Coste su una Fiat Ritmo 75. I due hanno anche conquistato la vittoria nella classe 1.600 cc del Raggruppamento 3. Per Veronica Azzinari che dettava le note a Ermanno Caporale su una Lancia Fulvia è arrivata la ventiduesima piazza assoluta e la vittoria nella classe 1.600 cc del Raggruppamento 2. Nota stonata il ritiro di Fabio Cristofaro e Diego Pontarollo, Ford Sierra Cosworth, nelle prime battute di gara.
L’equipaggio Biella Corse concede il bis nella bagnatissima gara di casa. Buone notizie anche dagli altri equipaggi in gara nel fine settimana
Dopo anni di attesa, una delle gare di rally più amate e apprezzate al mondo torna nella massima collocazione di validità nazionale, da anni attesa da tutto il settore delle corse su strada. Si svolgerà il 26 e 27 maggio 2018 e sarà la quarta prova delle otto in calendario. 
Livorno, 07 novembre 2017 – Soddisfazione, gioia, orgoglio. All’Automobile Club Livorno, l’atmosfera in questi giorni è davvero di grande festa. La Giunta Sportiva dell’Automobile Club d’Italia, nella sua riunione del 2 novembre, decidendo le titolazioni 2018 delle varie serie dell’automobilismo sportivo nazionale, ha decretato che il Rallye Elba 2018 – previsto per il 25-27 maggio 2018 – è stato promosso tra le otto 
gare valevoli per il Campionato Italiano Rally. Era un’assenza, quella del Rallye Elba dal Campionato Italiano Rally, che durava dal 1993 e dopo la rinascita come una semplice ronde nel 2007 per merito dell’impegno di Aci Livorno Sport – che ha il mandato da ACI Livorno di gestire lo sport in terra labronica – e grazie anche all’intera comunità elbana, in pochi anni ha saputo scalare la vetta a piccoli e significativi passi. Nei due anni addietro la gara si è fregiata della titolazione tricolore “WRC”, ancora prima ha fato parte della serie IRCup, certamente opifici importanti per oliare tutti i meccanismi umani, economici e territoriali e preparare l’evento al grande ritorno nella massima serie tricolore.
