Rachele Somaschini e Alessandra Benedetti al Monza Rally Show

L’equipaggio femminile Somaschini – Benedetti sulla Peugeot 207 S2000  di RS Team – Plus Rally Academy al via con i colori della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica – Onlus. Foto Pezzoli

MONZA (MB) – Si scaldano i motori del Monza Rally Show 2017 e, nel Tempio della Velocità, Rachele Somaschini e Alessandra Benedetti sono pronte a scendere in pista con la Peugeot 207 S2000 di RS TeamPlus Rally Academy. In una delle classi più agguerrite e competitive, l’equipaggio femminile, con il numero 99, sarà sicuramente sotto i riflettori, già a partire dalle prime prove speciali, in programma venerdì nel tardo pomeriggio, dopo il via ufficiale che verrà dato nella centralissima Piazza Trento e Trieste di Monza dalle ore 14.30. Nove le prove speciali in programma e quasi 170 chilometri da percorrere tra varianti, inversioni, tratti veloci e la leggendaria parabolica di Monza. Un tracciato che metterà a dura prova le abilità alla guida della pilota 23enne di Cusano Milanino e della sua navigatrice, la lucchese Alessandra Benedetti, già vincitrice del Monza Rally Show e del Master Show nel 2014 a fianco di Robert Kubica. Grazie anche al supporto di Hankook, partner dell’equipaggio Somaschini–Benedetti, quella di Monza, sarà l’occasione ideale per portare in alto i colori della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica – Onlus davanti a migliaia di persone. Inoltre, le tute di Rachele Somaschini e Alessandra Benedetti verranno messe all’asta sulla piattaforma CharityStars ed il ricavato andrà a sostenere il progetti della Fondazione.

Di seguito i link delle aste:

https://www.charitystars.com/product/tuta-indossata-da-rachele-somaschini-al-monza-rally-show-2017-it

https://www.charitystars.com/product/tuta-indossata-da-alessandra-benedetti-al-monza-rally-show-2017-it

Rachele Somaschini: “essere al via del Monza Rally Show è un sogno che si avvera, ma non partiamo con l’intento di fare le “comparse”. Ovviamente l’emozione c’è, ma sono pronta ad affrontare al meglio questa gara. Le incognite sono molte: una vettura che ho provato solamente in qualche test, gli pneumatici che non conosco e un tracciato molto tecnico che deve essere affrontato con la giusta concentrazione, ma quello che è certo è che darò del mio meglio per raggiungere il massimo in una classe molto competitiva. Oltre alla gara, una grande motivazione mi è data dalla possibilità di far conoscere a tanta gente la mia malattia attraverso la Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica – Onlus in un palcoscenico unico, continuando il percorso dell’iniziativa #CorrerePerUnRespiro”.

Alessandra Benedetti: “Tornare a Monza, dopo la vittoria ottenuta nel 2014, è assolutamente una grande emozione. Essere al fianco di Rachele e poter contribuire alla sensibilizzazione sulla fibrosi cistica lo è ancora di più. Nonostante siano i primi chilometri che facciamo insieme dopo il “Monzino” sono sicura che daremo del filo da torcere a molti”.

Durante tutto il corso della manifestazione, in programma dal 1° al 3 dicembre, all’interno del Paddock dell’Autodromo Nazionale di Monza, verrà allestito un gazebo dove i volontari della Delegazione di Milano della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica – Onlus saranno a disposizione del pubblico con materiale informativo e con la Campagna “Buonissimo Natale”.

Il ricavato dell’asta sul portale CharityStars e quello proveniente dalle offerte per i panettoni della Campagna “Buonissimo Natale” sosterranno il progetto di ricerca Task Force for Cystic Fibrosis.

 

La città di Monza abbraccia il suo rally 

Foto Duranti e Rigato

MONZA (1 dicembre) – È ufficialmente iniziata la 38esima edizione del Rally di Monza, denominato anche quest’anno Monster Energy Monza Rally Show. Prima del contatto con la pista e la sfida con il cronometro della prima prova speciale, tutti i piloti hanno raggiunto piazza Trento e Trieste per la partenza simbolica. Un ritorno alla tradizione (dal 1995 al 2000 il rally era già iniziato nel centro cittadino) sicuramente riuscito con migliaia di appassionati e curiosi che hanno avuto l’opportunità di vedere da vicino tutte le vetture iscritte e i piloti: da Valentino Rossi a Tony Cairoli passando per Thierry Neuville e Paolo Andreucci.

La bandiera tricolore del via ai piloti è stata sventolata dal sindaco di Monza Dario Allevi, da altri esponenti della Giunta cittadina, dal presidente e dal vicepresidente di AC Milano Ivan Capelli e Geronimo La Russa, dal presidente dell’Autodromo Giuseppe Redaelli. Inoltre starter d’eccezione anche i ragazzi della onlus HeartBeat Moving Children. Al termine della presentazione di ogni singolo equipaggio, i piloti hanno proseguito il trasferimento fino al via della prima prova speciale di 8,5 km vinta dall’equipaggio di Hyundai Motorsport Mikkelsen – Neuville che hanno preceduto di 1’’6 Valentino Rossi e di 1”8 Tony Cairoli.

Molte le presenze di pubblico in questa prima giornata con tanti tifosi che hanno avuto la possibilità di accedere nell’area del paddock e di mettersi alla prova con 12 simulatori allestiti nella sala Regione Lombardia da Sparco. Una festa nella festa in attesa della giornata di domani che vedrà i piloti sfidarsi in quattro prove speciali per un totale di 96,4 km.
La magia del Rally di Monza è appena iniziata. Buon divertimento.

Un equipaggio tutto al femminileal Monza Rally Show 2017: Patrizia Perosino-Monica Cicognini

Il primo e unico MentalDrink® al mondo, scenderà in pista a Monza con la pilota biellese Patrizia Perosino per sostenere il Fondo Edo Tempia nella ricerca di cure per i tumori femminili.

MILANO , 29 ottobre 2017NaturalBOOM®, il primo MentalDrink® a base di thè verde allo zenzero e ricco di vitamine da estratti di nuova generazione, corre veloce verso traguardi importanti. E lo fa in grande stile, partecipando al prossimo Monza Rally Show quale grande alleato di un equipaggio tutto al femminile che correrà per la ricerca contro i tumori che colpiscono le donne.

Esordirà nel week end del Monza Rally Show, la partenrship tra la pilota biellese Patrizia Perosino e il Fondo Edo Tempia. La rallista, che nel 2015/2016 ha vinto l’International Rally Cup, gareggerà in coppia con la navigatrice Monica Cicognini per la Scuderia New Driver’s Team, alla guida della Peugeot 207 Super 2000 del Team Colombi.

Il mio Monza Rally Show quest’anno sarà dedicato a uno scopo decisamente grande” dichiara Patrizia Perosino.  “Il Fondo Tempia è una realtà che da anni è al fianco dei malati, soprattutto delle donne, un progetto premiato con un riconoscimento a livello nazionale che ha lo scopo di trovare terapie migliori per un particolare gruppo di tumori al seno, i cosiddetti tripli negativi, più resistenti alle cure tradizionali’.

Il Fondo Edo Tempia ha realizzato il progetto 3Tx3N, che coinvolge tre squadre di ricerca tutte al femminile: il Laboratorio di Genomica guidato da Giovanna Chiorino, il Laboratorio Oncologico Molecolare guidato da Maria Scatolinie la Struttura di Ricerca Clinica guidata da Francesca Crivelli. Le risorse economiche e umane del Fondo si mescolano a quelle della sanità pubblica, attraverso l’intesa con l’Ospedale di Biella e con il preciso obiettivo di migliorare la diagnosi e personalizzare la cura per questo tipo di tumori.

Questo progetto, che ha un nome molto simile alla nota di un navigatore sulla curva di una prova speciale”, spiega la Perosinoaggiunge una motivazione in più alla mia scelta, ovvero donne che s’impegnano per aiutare altre donne”.

Tra i primi sostenitori del Fondo Edo Tempia anche Andrea Campagnolo, patron di Carrozzeria Campagnolo e NaturalBOOM®, imprenditore molto sensibile verso tutto ciò che riguarda il sociale che ha introdotto Patrizia Perosino in questo ambito. La presenza del logo NaturalBOOM® sulla macchina di Patrizia Perosino avrà una duplice valenza: garantire massimo sostegno e visibilità al Fondo Edo Tempia e alla sua fondamentale ricerca, ma anche contribuire alla massima concentrazione di pilota e navigatrice, nel lungo week end di corse all’Autodromo di Monza.

Abarth 124 rally dà spettacolo al Monza Rally Show

Sei Abarth 124 rally private partecipano alla corsa monzese. L’Abarth 124 spider di serie protagonista nelle ricognizioni.Una formula di gara particolare che si svolge tutta all’interno dell’autodromo dove Carlo Abarth ha realizzato numerosi record.

MONZA – Abarth in grande evidenza in occasione del Monza Rally Show, in programma nell’autodromo brianzolo da oggi a domenica 3 dicembre. Già dalle ricognizioni l’Abarth 124 spider di serie è stato utilizzato da molti driver, seguendo una consuetudine che vede le automobili dello Scorpione ottime per allenarsi in vista della gara vera e propria. Grazie alle sue doti di tenuta di strada e alla brillantezza del suo motore, Abarth 124 spider si è rivelato ideale sul tracciato disegnato all’interno dell’autodromo sfruttando la pista, le sue vie di fuga e l’affascinante sopraelevata, utilizzata per realizzare molti dei record di Abarth tra il 1956 e il 1966.

Un ritorno in grande stile su questa pista del team Bernini, sottolineato dalla folta presenza di piloti privati che hanno scelto Abarth 124 rally per disputare la gara. Tra questi il giovanissimo vincitore della classifica Under 23 del Trofeo Abarth 124 rally Selenia, Andrea Modanesi, in coppia con Luca Succi. Fa il suo esordio in una rally un altro giovanissimo pilota, Andra Mabellini, proveniente dal Trofeo Abarth Selenia che si è disputato in pista con le Abarth 695 Assetto Corse Evoluzione. Gli altri piloti che hanno scelto l’Abarth 124 rally sono Massimo Guerrato, Massimo Brega, Roberto Lumini. Da seguire la gara di Andrea Nucita, forte pilota siciliano che ha preso parte ad alcune gare del Trofeo Abarth 124 rally Selenia e ad altri appuntamenti internazionali realizzando ottime prestazioni velocistiche in prova speciale.

 

Yokohama in pista al Motor Show 2017

Un’importante presenza con il Rally Trofeo Italia Terra Yokohama e nel Memorial Bettega

CARPENEDOLO , 29/11/2016 – Yokohama Italia sarà presente al Motor Show di Bologna che aprirà al pubblico di appassionati sabato 2 dicembre.  Come da tradizione Yokohama esprimerà in occasione di questa kermesse la sua anima sportiva partecipando alle gare più spettacolari e avvincenti dell’Area 48, la Motul Arena.

In particolare, le potenti vetture del Rally Trofeo Italia Terra Yokohama daranno spettacolo giovedì 7 dicembre, mentre il giovane pilota boliviano Marquito Bulacia, rivelazione del Campionato Italiano Rally Terra 2017, parteciperà il 9 e il 10 dicembre al Memorial Bettega, gara conclusiva della fiera, con una Fiesta WRC del Team Delta Rally. Sia nel Trofeo Italia Terra sia per la vettura di Bulacia Yokohama fornirà il versatile modello ADVAN A053.

Siamo felici di tornare anche quest’anno al Motor Show.” – afferma Giuseppe Pezzaioli, Responsabile Motorsport di Yokohama Italia“Avere poi una giornata dedicata al nostro Trofeo Terra testimonia ancora una volta il nostro grande impegno in questa direzione. Nel 2017, anno della consacrazione dei rally terra nel nostro paese con un vero e proprio Campionato Nazionale dedicato, abbiamo infatti investito molto creando un nostro trofeo, valido appunto nel CIRT. Ripetere questa esperienza anche al Motor Show rappresenta un’opportunità ancora più importante per far guidare quanti più piloti possibili con i nostri pneumatici, altamente performanti su terra.

 

Il MAUTO di Torino al Motor Show di Bologna

Dal 2 al 10 dicembre il più importante museo italiano dedicato alla storia dell’auto porterà in mostra cinque vetture da corsa, simbolo della collezione permanente

BOLOGNA – Per la seconda volta il MAUTO Museo Nazionale dell’Automobile sarà presente al Motor Show di Bologna, in programma dal 2 al 10 dicembre 2017 presso Bologna Fiere, con quattro importanti vetture da corsa, simbolo della sua collezione permanente: la Temperino modello 8/10 HP, che ebbe un certo successo in Italia e all’estero per le sue doti di economicità e maneggevolezza; la Monaco-Trossi da competizione collaudata dallo stesso Trossi nelle prove del G.P. d’Italia, a Monza, nel 1935; la Itala modello 11, presentata nel 1925 dalla prestigiosa marca Itala e realizzata su progetto dell’ingegnere Giulio Cesare Cappa; e la Monaco-Nardi modello Chichibio, costruita da Augusto Monaco con la collaborazione di Enrico Nardi, Massimo Lancia e Giulio Aymini. Quest’ultima vettura sarà protagonista delle operazioni di restauro eseguite in diretta nello stand, dove sarà anche esposta una gigantografia riproducente i disegni tecnici della Itala modello 11, facenti parte del fondo che i familiari dell’Ing. Cappa hanno donato al Museo e tuttora conservati nel Centro di Documentazione. Alle quattro vetture se ne aggiungerà una quinta, la OM 469 N del 1922, che sarà invece esposta nello stand della rivista Ruoteclassiche.

Con la partecipazione al più importante appuntamento dedicato agli appassionati delle quattro ruote il MAUTO – progetto in costante evoluzione, luogo di memoria prestigioso e unico nel suo genere – vuole ancora una volta ribadire la sua mission non solo conservativa ma anche didattica: lo stile deve essere coniugato alla funzionalità e ogni vettura pensata e disegnata per muoversi in un contesto e di quel contesto farsi interprete.

Temperino modello 8/10 HP (Italia, 1920) La Temperino era una fabbrica di vetturette a due posti, fondata a Torino nel 1919 dai fratelli Maurizio, Giacomo e Carlo Temperino. Prerogativa di queste auto di tipo utilitario era il motore a 2 cilindri raffreddato ad aria. Il modello 8/10 HP è stato il primo costruito dalla Temperino ed ebbe un certo successo in Italia e all’estero per le sue doti di economicità e maneggevolezza. La versione sportiva conobbe diverse affermazioni, tra cui la gara in salita Sassi-Superga nel 1919, mentre l’anno successivo si aggiudicò, alla media di 52,325 km/h il giro del Sestrières di 256 km.

Monaco-Trossi modello da competizione (Italia, 1935) Vettura da corsa di concezione rivoluzionaria, fu realizzata dal tecnico Augusto Monaco e da Carlo Felice Trossi, che la collaudò nelle prove del G.P. d’Italia, a Monza, nel 1935. La sua particolarità più interessante è il motore a due tempi a 16 cilindri disposti a doppia stella, con una camera di scoppio unica ogni due cilindri, montato frontalmente e raffreddato ad aria, come sugli aerei. Altra singolarità, per l’epoca, è la trazione anteriore che evitava l’adozione di un lungo albero di trasmissione.

Itala modello 11 (Italia, 1925) Piccola vettura da corsa, fu presentata nel 1925 dalla prestigiosa marca Itala e realizzata su progetto dell’ingegnere Giulio Cesare Cappa. È una delle prime monoposto mai costruite e si fa notare per le sue caratteristiche tecniche d’avanguardia, tra cui il motore 12 cilindri a V di soli 1050 cc, sovralimentato da compressore volumetrico Roots, la trazione anteriore, la sospensione a quattro ruote indipendenti, il telaio in legno rinforzato e il gruppo motore-cambio-differenziale in blocco unico. Di questa vettura fu progettata anche una seconda versione, la “15” di 1500 cc.

Monaco-Nardi modello Chichibio (Italia, 1932) Vettura da corsa costruita da Augusto Monaco con la collaborazione di Enrico Nardi, Massimo Lancia e Giulio Aymini, è dotata di trazione anteriore, motore trasversale a 2 cilindri a V con raffreddamento ad aria e sospensioni a balestra del tipo semi-cantilever con elementi di fibra inseriti tra le foglie per smorzare le vibrazioni. Con un telaio molto semplificato e la carrozzeria in alluminio ha un peso a vuoto di soli 300 kg. La vettura, battezzata Chichibio dal nome del cane di Augusto Monaco, partecipò a diverse gare in salita e sul chilometro lanciato a Monza registrò la velocità di 180 km/h.

OM 469 N (1922) È la versione sportiva della vettura costruita nel 1922 dalla OM (Officine Meccaniche) di Brescia e rimasta in produzione fino al 1934. Vinse nella categoria 1500 la Coppa delle Alpi e i circuiti del Garda e del Mugello durante la stagione sportiva 1922. Nella sigla “469” sono indicati, con la prima cifra, il numero dei cilindri del motore, con le altre due la misura dell’alesaggio.

Motor Show 2017. L’apertura è Ferrari

La prima giornata del Motor Show 2017 si tinge del rosso del Cavallino Rampante. Antonio Giovinazzi sulla monoposto F.1 infiammerà l’Area 48 Motul Arena e con gli uomini della scuderia di Maranello effettuerà alcuni pit stop. Ad arricchire la giornata ile sfide tra le 488 del Challenge

 

BOLOGNA 1 dicembre – Il Motor Show 2017 apre le porte al pubblico e la Ferrari accende l’Area 48 Motul Arena. Sabato 2 dicembre sarà Antonio Giovinazzi al volante della “rossa” protagonista del Mondiale F.1 a scendere in pista e infiammare il pubblico con vari giri del tracciato, intervallati da alcuni pit stop che gli uomini del Cavallino rampante effettueranno in modalità Gran Premio. Per il pilota italiano ACI Team Italia ora driver della Scuderia Ferrari un grande esordio davanti al pubblico del Motor Show nella prima giornata di apertura al pubblico. Giovinazzi, protagonista di spicco della GP2 nel 2016, sarà al volante della Ferrari F60 guidata nei Gran Premi del Campionato Mondiale 2009 da Kimi Räikkönen, Felipe Massa, Luca Badoer e Giancarlo Fisichella.

Il Ferrari Day al Motor Show sarà impreziosito dalle sfide del Ferrari Challenge dove i migliori pistard del monomarca della casa di Maranello si confronteranno sul tracciato bolognese dando sfogo ai 670 del propulsore sovralimentato da 3,9 litri.

Un inizio spettacolare e ad alta adrenalina per il Motor Show 2017 che vedrà sull’Area 48 Motul Arena anche le Formula 1 Storiche, diversi esemplari tra i più prestigiosi della storia della massima serie faranno rombare i leggendari motori. Tra le regine della storia della massima serie si esibiranno una Cooper T51 del 1959, la Lotus 18 del 1960, la Ferrari B3 del 1972 con i leggendari V12 boxer, o la Arrows del 1978 o la Wolf del ’79.

Tra i protagonisti del Ferrari Challenge anche Daniele Di Amato, il 27enne romano Campione del Ferrari Chellenge Europe 2017 e  2014, oltre che vincitore del Trofeo Pirelli, ci sarà anche il tedesco campione 2016 Bjorn Grossman, la giovanissima Fabienne Wohlwend, in arrivo dal Liechtenstein e prima donna ad aver vinto una gara del Ferrari Challenge, ma anche il 25 milanese David Fumanelli, già in evidenza in GP3 e F.3, i fratelli  altoatesini Manuela e Thomas Gostner e l’esperto milanese Tommaso Rocca, affezionato protagonista del monomarca in rosso.

Lo spettacolo non conosce sosta nell’Area 48 Motul Arena dove si susseguiranno diverse esibizioni e il trascinante Drifting Experience FCA, l’esibizione dei “traversi” a ruote fumanti.

9° Ronde Sperlonga: “Scalda” il turismo anche a dicembre con lo spettacolo su “La Magliana”

L’evento pontino coniuga da sempre sport e turismo, per il bene del territorio. Quest’anno sono pronte alcune novità sulla logistica, come lo “shake down” a Gaeta e il riordino a Itri, ma il teatro delle sfide rimarrà sulla “Magliana”. Le iscrizioni chiuderanno l’8 dicembre e saranno accettati un massimo di 120 equipaggi. Foto di apertura di Leonardo d’Angelo

SPERLONGA (Latina) – È nel pieno del periodo delle iscrizioni, la nona edizione della Ronde Rally di Sperlonga, in programma per il 16 e 17 dicembre, organizzato da Sperlonga Racing. La data di svolgimento si sta quindi avvicinando a grandi passi e già si immaginano gli spettacoli delle sfide sul tracciato della “Magliana”, la classica “piesse” che da sempre ha fatto da scenario a un evento tra i più amati del Centro-Sud Italia. Le adesioni, avranno il termine per venerdì 8 dicembre, nella misura di 120 equipaggi, cifra stabilita per non creare problemi logistici sia ai concorrenti sia ai luoghi attraversati. Proprio con il tetto di adesioni fissato, negli anni passati vi sono sempre state le “liste di attesa”, certamente una “gara” anche in questo senso, quella per essere inseriti nel plateau di coloro che saranno accettati.

Sport e turismo sulla Riviera di Ulisse. Da sempre, la gara evidenzia l’idea vincente della collaborazione tra Comuni, associazioni e istituzioni: già dalla sua prima edizione, ha portato l’intera zona pontina alla ribalta nazionale non solo del motorsport, richiamando un numero sempre maggiore di turisti e appassionati, oltre che di partecipanti. Difatti, il Rally Ronde di Sperlonga è la prova più tangibile che si può avere un flusso turistico importante anche nei periodi di bassa stagionalità, attratti dalle particolarità dell’evento in se stesso, dall’ospitalità e certamente anche dai luoghi. Vi saranno da apprezzare le passeggiate sulla spiaggia di Sperlonga, da ammirare le luminarie di Gaeta, ci sarà certamente da farsi affascinare dal castello baronale di Fondi, dal museo del brigantaggio di Itri o ancora da rimanere estasiati con la spiaggia delle bambole di Punta Cetarola, definita la caletta più bella e suggestiva di tutto il litorale gaetano-sperlongano. Con tutti questi presupposti che guardano al bene del territorio, si chiude il classico cerchio, pronti ad affrontare l’edizione numero nove, quella che traghetterà il rally verso il decennale, il primo, importante traguardo della sua storia sportiva.

Spettacolo e adrenalina in dieci chilometri per quattro volte. Da Robert Kubica a Max Rendina, da Renato Travaglia a Claudio De Cecco, a Giuseppe Testa, a Tonino Di Cosimo, e molti altri “nomi” l’hanno definita come una “laurea”, il miglior apprezzamento che si possa volere per un tracciato di gara. È “la Magliana”, la prova speciale, che i concorrenti dovranno percorrere quattro volte. Testimoni di una storia sportiva unica, di un passato quindi importante, i dieci chilometri del suo sviluppo, nel passato sono stati teatro di grandi sfide al rally di Pico-Sperlonga. Siamo quindi davanti un caposaldo del rallismo del Centro Italia. La prova speciale è la stessa proposta dalla prima edizione, un nastro di asfalto che pare fatto apposta per una corsa di rally, che parte praticamente da Sperlonga, vicino alla meravigliosa spiaggia di levante, salendo all’interno del borgo per un paio di chilometri stretti e tecnici con numerose inversioni ed un’ampia area spettacolo. Poi, la prova si snoda per una salita misto veloce dall’asfalto impeccabile, per poi far affrontare l’ultimo tratto più guidato, punteggiato da una serie di spettacolari tornanti, dove è il pilota a fare la differenza. La strada è ricca di fascino ed è stata anche teatro di scene di film di azione oltre che location usata da Case automobilistiche per servizi video e fotografici delle loro vetture di serie. Tra le “pellicole” girate sulla Magliana si ricordano “Abuso di potere” del 1972 e “Indagine su un delitto perfetto” del 1978, oltre ad altre produzioni statunitensi ed italiane in tempi più recenti.

Le novità logistiche. Sperlonga Racing ha messo mano alla logistica, con azioni concepite per far abbracciare quanto più territorio possibile alla gara. Essa è infatti intesa in modo convinto come vero e proprio veicolo di immagine e comunicazione delle bellezze di un luogo unico, anche magico, in un periodo evidentemente destagionalizzato. Sono stati molti, infatti, coloro che già dalla prima edizione della ronde hanno scoperto le bellezze della Riviera di Ulisse in inverno, un dolce soggiorno ispirato dallo sport, abbracciati da paesaggi che sembrano quadri dipinti.

La novità sarà quella che riguarda lo “shake down”, il test delle vetture da gara, previsto per sabato 16 dicembre, verrà svolto a Gaeta, una città che si è avvicinata alla competizione da due anni e che dimostra sempre più voglia di farne parte integrante. Il riordino che farà da intervallo alle prove speciali, sarà anch’esso una novità, organizzato ad Itri, sempre nell’ottica di comunicare il territorio pontino con il valore aggiunto del motorsport.

Antonio Giovinazzi al Motor Show sulla Ferrari F.1

Il pilota italiano della Scuderia di Maranello domani, sabato 2 dicembre, sulla monoposto nell’Area 48 Motul Arena, durante la giornata inaugurale del salone di Bologna Fiere

BOLOGNA – Sarà Antonio Giovinazzi a guidare la Ferrari di F.1 nell’attesissimo pit stop che sabato 2 dicembre, alle 12.35 ed alle 15.45, scalderà il pubblico dell’Area 48 Motul Arena.

Il pilota pugliese di Martina Franca, che il prossimo 14 dicembre festeggerà il suo 24esimo compleanno, sarà al volante della F60 guidata nei Gran Premi del Campionato Mondiale 2009 da Kimi Räikkönen, Felipe Massa, Luca Badoer e Giancarlo Fisichella.

Giovinazzi, quest’anno terzo pilota della Scuderia Ferrari e pilota della Sauber F1 nei Gran Premi di Australia e Cina, è stato fino al 2016 pilota dell’ACI Team Italia, il progetto voluto dalla federazione nazionale per accompagnare al professionismo le migliori leve dell’automobilismo italiano.

  • La carriera di Antonio Giovinazzi
  • 2016 GP2 Series (PREMA Racing); Asian Le Mans Series – LMP2 – 3° classificato (2 vittorie, 2 podi, 1 giro veloce)
  • 2015 FIA Formula 3 European Championship 2° classificato (6 vittorie, 20 podi, 4 pole positions, 4 giri veloci); Zandvoort Masters of Formula 3 1° classificato (2 vittorie, 2 podi)
  • 2014 Formula 3 European Championship – 6° classificato (2 vittorie, 7 podi, 2 pole positions, 3 giri veloci)
  • 2013 British Formula 3 International Series – 2nd classificato (2 wins, 7 podi)
  • 2012 Formula Pilota China Champion 1° classificato (6 vittorie, 13 podi, 4 pole positions, 7 giri veloci)
  • 2005-2012 Karting

La Ferrari F60 – È la Ferrari F1 schierata nel Campionato Mondiale 2009, dotata di motore 2.4 V8 da circa 800 CV frutto dell’interazione del propulsore termico (700) e del sistema Kers (80). Si classifica al quarto posto della classifica Costruttori con cinque piazzamenti sul podio ed una vittoria firmata a Spa da Kimi Räikkönen. A causa di un infortunio subito da Felipe Massa nelle qualifiche del Gran Premio di Ungheria, il pilota finlandese sarà affiancato da Luca Badoer nei Gran Premi di Europa e Spa e da Giancarlo Fisichella a partire dal Gran Premio d’Italia.

Le Formula 1 storiche protagoniste al Motor Show

Sabato 2 dicembre alcuni leggendari esemplari che hanno fatto la storia sull’Area 48 Motul Arena

È un’esposizione dell’evoluzione della Formula 1, ma rigorosamente dinamica quella del Motor Show. Perché una teoria di monoposto testimoni della massima espressione tecnica dell’automobilismo mondiale è pronta a farsi ammirare in azione, nell’Area 48 Motul Arena. A partire dalla Cooper T51 del 1959, che vinse il Campionato Mondiale con Jack Brabham e soprattutto convinse sulla necessità tecnica di posizionare il motore al posteriore. Il sovvertimento di un dogma, quello dei “buoi davanti al carro”, che Enzo Ferrari avrebbe fino a quel momento sostenuto furiosamente, per poi dover ritrattare in tempo utile alla vittoria del titolo del 1961.

Alla Lotus 18 che nel 1960, con la medesima filosofia costruttiva proiettata fino al posizionamento centrale del motore, si laureò vicecampione costruttori anche con il secondo posto a Silverstone di John Surtees.

E proprio l’unico pilota al mondo ad aver conquistato il titolo iridato sia nelle moto sia in Formula 1, è il costruttore della Surtees TS8, reinterpretazione, per la serie inglese F5000 del 1971, della TS7 che nel 1970 costituì il debutto in F.1 della scuderia britannica.

Erano quelli gli anni dei Mondiali sfiorati o rincorsi senza successo dalla Ferrari che, nell’estate 1972, sfornò la B3, altro gioiello che scenderà in pista nella Motul Arena. Una monoposto nata dal genio di Mauro Forghieri per i Gran Premi del 1973, ma che invece restò nel reparto corse di Maranello per poi vedere ripresi tutti i suoi paradigmi aerodinamici nelle successive plurivittoriose B3-74 e poi 312 T e T2, tutte spinte dal 12 cilindri boxer.

Se la Ferrari è tra le poche della storia della Formula 1 a essere stata costruttrice della vettura completa, ovvero sia di telaio sia di motore, sono soprattutto di origine britannica le scuderie che si cimenteranno nel Mondiale realizzando inedito il solo telaio e affidandosi al collaudato Ford Cosworth DFV per quanto al propulsore.

Testimoni di quella era consolidatasi negli anni ’70 e poi proseguita fino all’avvento del Turbo, scenderanno in pista la Arrows A1 del 1978, la prima monoposto del team che Alan Rees, Jackie Oliver, Dave Wass e Tony Southgate fondarono dopo l’uscita dalla Shadow alla fine della stagione precedente e la Wolf WR7 del 1979, l’ultima F1 del marchio del Lupo che nel 1977 fu vicecampione con Jody Scheckter.

Uberto Bonucci con l’Osella PA9/90 domina la Categoria 4 del FIA Historic Hill Climb Championschip 2017

SIENA – Ancora una stagione ricca di vittorie che riporta il campione senese Uberto Bonucci sulla vetta d’Europa. Il Pilota Osella Autostoriche si aggiudica il Campionato Europeo della Montagna 2017 4ª Categoria. L’Osella PA9/90 BMW 2500 si è dimostrata come sempre perfetta e affidabile e il binomio ormai collaudato tra la barchetta torinese e l’esperto Bonucci ha dato i suoi frutti con undici vittorie assolute.

Per completare un anno trionfale “Aci Sport” ha confermato Uberto Bonucci capitano della Squadra Nazionale Italiana che ha trionfato nella Coppa delle Nazioni FIA; svoltasi nell’occasione della 38° Coppa del Chianti Classico a Siena, gara di casa per il grande Bonucci, che si è meravigliosamente esibito davanti ai suoi più cari e vicini tifosi. Pochi mesi di riposo e poi pronti ad affrontare un impegnativo 2018

La Novecentoundici Race Cup in pista nella stagione 2018

Roma – Debutto nel 2018 per la Novecentoundici Race Cup. Il nuovo campionato organizzato e promosso dal Gruppo Peroni Race, sarà aperto esclusivamente a tutte le vetture Porsche dal 1996 ai giorni nostri con un calendario su sei appuntamenti tutti in Italia.

È sicuramente la principale novità del panorama nazionale per la stagione alle porte. La Novecentoundici Race Cup si ripropone di riportare in pista tutte le vetture Porsche nei modelli 996, 997, 991 e Cayman nei rispettivi allestimenti tecnici in un format di doppia gara sprint. Nuova vita dunque per le prestigiose vetture della Casa di Stoccarda che torneranno ad avere uno schieramento a loro dedicato dove confrontarsi ad armi pari.

 

Il calendario 2018 prevede sei appuntamenti con l’apertura al Mugello (8 aprile) e a seguire i round di Misano (6 maggio), Vallelunga (3 giugno), Varano (22 Luglio), Imola (16 settembre) e di nuovo Misano (21 Ottobre). In occasione poi del round imolese i concorrenti si sfideranno in griglia con le analoghe vetture della serie tedesca P9 Challenge. Il format di gara scelto è quello sprint con una singola qualifica da 30 minuti e due gare con partenze lanciata da 20/25 minuti. Uno o due i piloti ammessi con in caso di equipaggio doppio entrambi che collezionano i punti anche del compagno di abitacolo.

Contenute le tasse di iscrizione con quella al campionato fissata in mille euro e quella alle singole gare sempre a mille euro (anche in caso di due piloti) comprensiva di una prova libera. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico tutte le vetture Trofeo dovranno necessariamente rispettare il regolamento tecnico del monomarca originale con tutta la meccanica che dovrà dunque rimanere Porsche AG e l’elettronica Bosch. Sarà comunque permesso sulle vetture 997 l’ABS e il paddle shift, ciascuno a fronte di un aggravio di peso di 10 chili. Le vetture in configurazione GT3 dovranno invece attenersi alle specifiche del Regolamento tecnico che recepiscono. Tutte le vetture saranno gommate Hankook. Un test specifico sarà organizzato entro marzo alla presenza degli ingegneri del marchio Koreano e col distributore ufficiale ERTS.

Come per gli altri campionati del Gruppo Peroni Race, anche la Novecentoundici Race Cup usufruirà della copertura streaming di tutti i suoi appuntamenti sia sul sito gruppoperonirace.it sia sulla pagina YouTube e Facebook del Gruppo Peroni Race. Tutte le immagini saranno così sempre a disposizione anche dopo la fine di ciascuna gara.

 

Giuseppe Zagami triplica a Monza

Il presidente della Scuderia New Turbomark sarà in gara per la seconda volta consecutiva al Monza Rally Show e dopo lo Special Rally Circuit di due settimane fa, Zagami correrà il suo terzo rally della vita: su Clio R3 navigherà il giovane bresciano Luca Bottarelli.

MONZAGiuseppe Zagami sarà di nuovo in gara e lo farà in un contesto ormai a lui noto ossia quello dell’ Autodromo di Monza. Dopo aver debuttato un anno fa a insieme al piemontese Margaroli in occasione del Monza Rally Show, Zagami ha replicato due settimane fa per il 2° Special Rally Circuit affiancando il Camuno Tosini; ora il suo terzo rally della vita lo vivrà a fianco di un giovane promettente quale Luca Bottarelli lombardo  dalle grandi speranze che nelle ultime stagioni si è distinto proprio con i colori del sodalizio verdearancione capitanato da Zagami.

I due saranno al via con una Renault Clio R3C del team bergamasco GMA Motorsport: “Sono felice di poter gareggiare ancora una volta in un rally davvero particolare quale il Monza Rally Show” dice Zagami. “Mi piace vedere e vivere ciò che provano i concorrenti che solitamente seguo con la scuderia New Turbomark; stare dall’altra parte della barricata aiuta a capire le esigenze e le vicissitudini di piloti e navigatori nonché a concepire diversamente le gare che durante l’anno andiamo ad organizzare. Detto ciò è ovvio che mi aspetto grande divertimento soprattutto perché Luca è un pilota molto spericolato: non vedo l’ora di cominciare a divertirmi!”

La New Turbomark non avrà solo Bottarelli-Zagami al via: tra le WRC il varesino Giuseppe Freguglia (n.20) utilizzerà una Ford Fiesta navigato da Lisa Bollito; in classe R5 correranno i bresciani Luca Tosini e Roberto Peroglio (Škoda Fabia numero 27) e i piemontesi Davide Caffoni-Massimo Minazzi (Ford Fiesta n.44) mentre in R3C ci saranno i bresciani Sandro Sasselli-Marco Ballardini su Renault Clio (n.139).

Vendite auto: bene novembre + 6,8% nonostante frenata sui km zero

Lunga la vita felice della macchina che ha cambiato il mondo e ancora lo cambierà. Previsioni CSP: 1.970.000 nel 2017, 2.048.000 nel 2018, 2.203.000 nel 2019. Poi i mitici anni venti del XXI secolo

BOLOGNA – Ancora un risultato positivo per il mercato automobilistico italiano in cui in novembre sono state immatricolate 156.332 autovetture con un incremento del 6,79%, che è di tutto rispetto, se si considera che alcuni marchi hanno bruscamente frenato sui km zero, cioè sulle immatricolazioni di autovetture a concessionari perché vengano vendute nelle settimane successive con forti sconti come usate a km zero.
La frenata sui km zero, in atto da ottobre, pregiudica il raggiungimento nell’intero 2017 della soglia psicologica di 2 milioni di immatricolazioni. Con ogni probabilità l’anno si chiuderà a quota 1.970.000 (+8%). Un livello che è però decisamente importante, se si considera che nel 2013, cioè nel pieno della crisi dell’economia e del mercato dell’auto, le immatricolazioni erano 1.304.648. Il recupero è stato dunque forte, soprattutto se si tiene conto del  fatto che il PIL dal 2013 al 2017 era, ed è ancora, largamente al di sotto dei livelli ante-crisi.
La soglia psicologica dei 2 milioni di immatricolazioni verrà comunque superata nel 2018 – ha affermato Gian Primo Quagliano presidente del Centro Studi Promotor, presentando le previsioni per il mercato auto nei prossimi anni alla conferenza stampa in apertura del 41° Motor Show di Bologna -. Nel 2018 – ha aggiunto Quagliano – si arriverà a 2.048.000 per salire poi nel 2019 a 2.203.000 toccando il livello fisiologico per il mercato italiano in questa fase. In sintesi, dopo crescite del 16% sia nel 2015 sia nel 2016 e dell’’8% nel 2017, la frenata di alcune case auto sui km zero, che si protrarrà probabilmente per la prima metà del 2018, e la fine dei super ammortamenti dal 1° luglio, determineranno un dimezzamento del tasso di crescita del prossimo anno ma, nel 2019 lo sviluppo ritornerà con la velocità di questo 2017 e il mercato raggiungerà il livello fisiologico. E poi arriveranno gli Anni Venti, che potrebbero essere ricordati come i mitici anni venti dell’automobile, che, dopo essere stata la macchina che ha cambiato il mondo nel secolo scorso, lo cambierà ancora in questo secolo”.
Il formidabile sviluppo tecnologico che ha investito l’auto nell’ultimo decennio avrà la sua consacrazione nell’auto a guida autonoma, che, tra gli altri obiettivi importanti, consentirà la realizzazione del sogno zero morti sulle strade, mentre l’auto elettrica punterà all’obiettivo zero inquinamento dove vivono le persone e dove circolano le automobili. Molti sono ancora scettici sull’auto elettrica – ha concluso Quaglianoma arriverà perché due imperativi categorici lo impongono. Il primo è di carattere etico. Nel mondo circola già un miliardo di autoveicoli (uno ogni sette abitanti). Non ci si può quindi più permettere che inquinino. Il secondo imperativo categorico è di carattere economico. L’avvento dell’auto elettrica consentirà di sostituire con notevole anticipo un miliardo di autoveicoli. Possono gli operatori del settore perdere un’occasione simile?