Lamborghini Urus: il primo Super Sport Utility Vehicle del Toro

Design, prestazioni, dinamica di guida ed emozioni nel più autentico DNA Lamborghini. Adatta alla guida di tutti i giorni nelle più svariate condizioni ambientali. Motore V8 biturbo da 4,0 litri, 650 CV e 850 Nm di coppia per garantire massime prestazioni. Accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,6 secondi e velocità massima di 305 km/h. Sistema a trazione integrale con ripartizione attiva della coppia e quattro ruote sterzanti per una perfetta manovrabilità. Freni Carboceramici, sospensioni pneumatiche adattative e barre antirollio attive  per ottimizzare sicurezza e comfort. Fino a sei differenti modalità di guida + modalità EGO disponibili attraverso il “Tamburo”, il selettore della dinamica di guida

 

SANT’AGATA BOLOGNESE, 4 dicembre 2017 Automobili Lamborghini lancia il suo terzo modello, la Urus, il primo Super SUV che crea un nuovo segmento nelle auto di lusso e stabilisce un punto di riferimento in termini di potenza, prestazioni, dinamica di guida, design, lusso e fruibilità quotidiana.

La Lamborghini Urus nasce da un approccio visionario ed è il risultato della combinazione del DNA Lamborghini con la versatilità tipica di un SUV, elevato a un livello finora impossibile: il Super SUV. Per le emozioni che suscita e in termini di design, prestazioni e dinamica di guida questa è una vera Lamborghini, ma è anche un’auto adatta alla guida di tutti i giorni su terreni molto diversi tra loro” ha dichiarato Stefano Domenicali, Chairman e CEO di Automobili Lamborghini. “La Urus entra nella famiglia Lamborghini come una vettura ad alte prestazioni. Rappresenta il massimo punto di incontro tra competenze tecniche e passione nell’intento di creare una nuova “razza di tori”: un Super SUV che trascende le aspettative e apre la porta a nuove possibilità, sia per il brand che per i nostri clienti.”

La Urus è dotata di un motore V8 biturbo da 4,0 litri che eroga 650 CV (478 kW) a 6000 giri/min (6800 giri/min max) e 850 Nm di coppia massima già a 2250 giri/min. Con 162,7 CV/litro, la Urus vanta una potenza specifica tra le più alte della sua classe, oltre che il miglior rapporto peso/potenza con 3,38 kg/CV. Inoltre, con un’accelerazione da 0-100 km/h in 3,6 secondi (0-200 km/h in 12,8 secondi) e una velocità massima di 305 km/h, la Urus è il SUV più veloce attualmente sul mercato.

Il nome. Come vuole la tradizione Lamborghini, anche il nome Urus viene dal mondo dei tori. I bovini di razza Urus (uri), conosciuti anche come Aurochs, sono tra i grandi antenati selvatici delle razze attuali. Il toro da corrida spagnolo, allevato negli ultimi 500 anni, ha un aspetto ancora molto simile a quello della razza Urus.

Prezzo e uscita sul mercato. La consegna ai primi clienti della nuova Urus Lamborghini è prevista per la primavera del 2018. Il prezzo in Italia è di €168.852, IVA esclusa.

Le Schegge di Kaleidosweb con ActionRace in visita al Rally di Castiglione

CASTIGLIONE TORINESE (TO), 26 novembre – Continua il viaggio fotografico delle Schegge di Kaleidosweb al Rally Day di Castiglione Torinese che ha portato oltre un centinaio di equipaggi a sfidarsi sulla Collina Torinese.

Per questa tornata di Schegge, Kaleidosweb si affida ancora una volta all’obiettivo dei reporter astigiani ActionRace che in questa giornata ci offrono le immagini dei concorrenti protagonisti del Gruppo A e delle Classi N2 ed N3. Ma non temete. ActionRace non si è fatto sfuggire nessuna delle altri classi. E le immagini degli altri scatti sono già nella libreria di Kaleidosweb. Pronti ad essere messi on line fin da domani

Lamborghini Urus: un’auto dalla personalità poliedrica

SANT’AGATA BOLOGNESE, 4 dicembre 2017 – La Urus Lamborghini è un SUV di lusso ma è anche il più potente, con un dinamismo da supersportiva. Il suo stile coupé dalle linee ribassate e la sua imponenza su strada si coniugano perfettamente a un grande comfort di guida, una maggiore altezza da terra e interni di lusso dotati di tutte le tecnologie più recenti. La Urus assicura una guida facile in città, il massimo comfort durante i lunghi viaggi, una dinamica sensazionale da supersportiva su strada e in pista e capacità off-road in diversi ambienti. Questa nuova Lamborghini ha una doppia personalità. A seconda dei desideri del proprietario, può privilegiare la sportività o l’eleganza e diventare un’auto di lusso da guidare tutti i giorni o una supersportiva in grado di garantire un’esperienza di guida esaltante.

Potenza e prestazioni

Motore. La Lamborghini Urus vanta un nuovo motore V8 biturbo in alluminio da 4,0 litri alimentato a benzina e montato frontalmente. La scelta di un motore turbo, il primo su una Lamborghini, è legata al carattere versatile che si è voluto conferire alla Urus. Soprattutto in condizioni off-road, è necessario un alto livello di coppia a bassi regimi e ciò può essere garantito solo da un motore in grado di assicurare livelli ottimali di reattività ed efficienza. Erogando 650 CV (478 kW) a 6000 giri/min (6800 giri/min max) e con una coppia massima di 850 Nm a 2250-4500 giri/min, la Urus ha una potenza specifica di 162,7 CV/litro. E con un peso a vuoto inferiore a 2200 kg, è il SUV con il miglior rapporto peso/potenza: 3,38 kg/CV.

La Urus passa da 0 a 100 km/h in 3,6 secondi (0-200 km/h in 12,8 secondi) e raggiunge una velocità massima di 305 km/h. La frenata non è da  meno, grazia a una decelerazione da 100 km/h a 0 in soli 33,7 metri. Il motore compatto ottimizza il baricentro della vettura grazie alla sua posizione ribassata. La reattività del motore è assicurata dal layout del turbocompressore centrale, posizionato vicino alle camere di combustione. I turbocompressori twin-scroll funzionano in parallelo per assicurare la massima potenza a pieno carico. Questo riduce il ritardo del turbo e garantisce la massima coppia e una fluida erogazione di potenza su tutta la curva di coppia, anche a basse velocità. Due flussi di scarico separati, a complemento della sequenza di accensione dei cilindri, eliminano le interferenze incrociate nel ciclo dei gas di scarico. Con un doppio albero a camme in testa e valvole a fasatura variabile, la nuova tecnologia delle canne dei cilindri riduce il peso continuando ad assicurare le massime prestazioni del motore a otto cilindri. Il sistema di disattivazione dei cilindri minimizza il consumo di carburante e contribuisce al perfetto bilanciamento tra le prestazioni della vettura e l’efficienza di funzionamento del motore.

Trasmissione e cambio. La Urus è dotata di un cambio automatico a otto marce. Il compatto ed efficiente cambio a planetari a controllo elettroidraulico è messo a punto in modo da fornire rapporti molto corti per le marce basse e più lunghi per le marce alte. L’alta efficienza della frizione a presa diretta a slittamento controllato e un convertitore di coppia sviluppato appositamente garantiscono un motore altamente reattivo, con un rapporto iniziale eccezionalmente potente che assicura un’accelerazione esaltante e alta velocità a bassi regimi, per ottimizzare consumo di carburante ed emissioni. Anche il freno motore è altamente efficiente.

Sistema a trazione integrale con ripartizione della coppia Lamborghini: ottimizzazione della dinamica di guida.Il sistema a trazione integrale della Urus Lamborghini garantisce una dinamica di guida sicura e altamente reattiva su ogni tipo strada e superficie, in tutte le condizioni atmosferiche. Il differenziale centrale autobloccante Torsen assicura i massimi livelli di controllo e agilità in ogni situazione, soprattutto off-road. Di serie, la coppia è ripartita con un rapporto di 40/60 sugli assi anteriore/posteriore indipendenti, con una coppia dinamica massima del 70% davanti o dell’87% dietro, migliorando la trazione sull’asse con il maggiore attrito al suolo. Sulla Urus, la ripartizione attiva della coppia avviene attraverso un differenziale posteriore che permette di distribuire istantaneamente la potenza propulsiva a ogni singola ruota, per migliorare la trazione in base alla modalità di guida, allo stile di guida e all’aderenza sulla strada. La ripartizione della coppia migliora anche il controllo dello sterzo: lo sforzo di sterzata diminuisce e la maggiore agilità permette di affrontare le curve a velocità più alta, adottando una guida più sportiva. Il movimento di imbardata è controllato, evitando il sottosterzo in curva e lo slittamento degli pneumatici in fase di accelerazione. In modalità Strada, Terra e Neve, la ripartizione della coppia riduce il sottosterzo rendendo la guida più sicura e semplice. In modalità SPORT e CORSA, questa stessa ripartizione conferisce alla Urus maggiore agilità e maggiore sovrasterzo: l’interazione tra il sistema a trazione integrale e l’ESC controlla il sovrasterzo per consentire una guida precisa e divertente. SABBIA è invece la modalità ideale per divertirsi sui percorsi off-road perché il sistema è calibrato per garantire agilità e precisione sui terreni a bassa aderenza come dune di sabbia o ghiaia.

Sistema sterzante posteriore. La Urus Lamborghini adotta il sistema sterzante posteriore introdotto con la Aventador S sull’intera gamma di velocità. L’angolo di sterzata posteriore può variare fino a +/- 3,0 gradi, a seconda della velocità della vettura e della modalità di guida selezionata: a basse velocità, l’angolo di sterzata dell’asse posteriore è opposto a quello delle ruote anteriori (sterzata in controfase), con una conseguente riduzione del passo fino a 600 mm che ottimizza l’agilità e riduce il raggio di sterzata, a tutto vantaggio della manovrabilità. Ad alte velocità, l’angolo di sterzata dell’asse posteriore è nella stessa direzione di quello delle ruote anteriori (sterzata in fase) e il passo si allunga fino a 600 mm conferendo stabilità e comfort di livello superiore e assicurando una dinamica di guida ottimale.

DNA Lamborghini, sound ed emozioni targate Lamborghini. L’approccio integrato per la progettazione di motore, impianto di scarico e telaio ha permesso di valorizzare la fruibilità quotidiana di questa vettura riducendone il livello di rumorosità meccanica indesiderata e salvaguardando al contempo tutte le sensazioni dell’esperienza di guida Lamborghini e l’inimitabile sound del suo motore. A seconda della modalità di guida selezionata attraverso il sistema Tamburo, il motore V8 è in grado di variare il sound e le sensazioni di guida della Urus, passando dalle più silenziose e confortevole basse frequenze della modalità STRADA al timbro più sportivo di una Lamborghini in modalità CORSA. Anche l’impianto di scarico, appositamente sviluppato, contribuisce a personalizzare il sound in base alla velocità del motore: in fase di forte accelerazione, la Urus produce un suono sportivo più gutturale e una risposta del telaio più aggressiva.

Tamburo: il comando dedicato al controllo della dinamica di guida Lamborghini. Tamburo, il selettore della modalità di guida posto sulla console centrale, controlla tutti i sistemi dinamici della vettura e consente di scegliere tra le dinamiche di guida STRADA, SPORT, CORSA e NEVE in base alle condizioni del fondo stradale o alle preferenze del conducente. Come optional, per la guida off-road sono disponibili anche altre due modalità: TERRA e SABBIA. In modalità STRADA, l’altezza si adatta in base alla velocità per migliorare il comfort mentre, in modalità SPORT, la Urus si abbassa per assicurare stabilità e precisione a tutte le velocità. In modalità CORSA, la vettura minimizza il rollio ed è ancora più precisa e orientata alle prestazioni. Nelle tre modalità off-road, NEVE, TERRA e SABBIA, la maggiore altezza da terra consente di superare gli ostacoli in tutta sicurezza con barre antirollio che, in curva, assicurano un movimento asimmetrico e indipendente per ottimizzare la trazione. È la prima volta che, in una Lamborghini, viene utilizzato il sistema elettromeccanico attivo di stabilizzazione antirollio. Grazie al disaccoppiamento attivo degli stabilizzatori, questo sistema assicura la massima riduzione dell’angolo di rollio sulle strade accidentate, sia nei tratti rettilinei che in curva, continuando a garantire guida agile e sterzata reattiva.

Il sistema di ammortizzazione sviluppato appositamente per la Urus integra nuove valvole che adattano costantemente gli ammortizzatori alle diverse condizioni di guida, rendendoli più rigidi in curva e più morbidi sui tratti rettilinei. Le sospensioni adattative si adeguano automaticamente alle diverse modalità di guida attraverso il sistema ANIMA, ma possono anche essere interamente personalizzate dal conducente utilizzando la modalità EGO attraverso cui, in base allo stile di guida e alle condizioni della strada, è possibile selezionare la rigidità desiderata per un viaggio molto confortevole o un’impostazione estremamente sportiva e aggressiva.

Rachele Somaschini e Alessandra Benedetti protagoniste assolute del Monza Rally Show

Con la vittoria tra gli equipaggi femminili e il settimo posto di classe S2000 l’equipaggio Somaschini – Benedetti porta in alto i colori della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica – Onlus

MONZA (MB) 3 dicembre – Una prima volta al Monza Rally Show che difficilmente verrà dimenticata da Rachele Somaschini e Alessandra Benedetti. Il settimo posto di Classe Super 2000 e la vittoria tra gli equipaggi femminili, hanno reso dolce il weekend monzese per la pilota 23enne di Cusano Milanino, alla prima esperienza su una vettura Super 2000 e per la navigatrice lucchese che, dopo aver vinto il Monza Rally Show nel 2014, è tornata nel “Tempio della Velocità” in previsione di un 2018 che vedrà l’equipaggio Somaschini – Benedetti impegnato nei rally. Un ottimo inizio per le due ragazze di RS TeamPlus Rally Academy che hanno anche potuto testare gli pneumatici, grazie al supporto diretto di ERTS – Hankook Competition, presente al Monza Eni Circuit con i suoi vertici.

La gara monzese è stata anche l’occasione per raccogliere gli autografi sulle tute di Rachele e Alessandra che sono già all’asta sul portale specializzato CharityStars. Il ricavato dell’asta andrà a sostenere i progetti della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica – Onlus. Ad aderire all’iniziativa contribuendo con la propria firma sulle tute OMP sono stati:

Valentino Rossi, Tony Cairoli , Robert Kubica, Thierry Neuville, Andreas Mikkelsen, Marco Bonanomi, François Delecour, Paolo Andreucci, Anna Andreussi, Mattia Pasini, Piero Longhi, Ivan Capelli, Guido Meda, Samuele Bernardini

Di seguito i link delle aste:

https://www.charitystars.com/product/tuta-indossata-da-rachele-somaschini-al-monza-rally-show-2017-it

https://www.charitystars.com/product/tuta-indossata-da-alessandra-benedetti-al-monza-rally-show-2017-it

Rachele Somaschini:Se prima del via pensavo di vedere realizzato il mio sogno, oggi sono certa che quel sogno abbia superato ogni aspettativa. Alessandra ed io ci abbiamo sempre creduto e siamo riuscite ad arrivare fino alla fine. Abbiamo avuto consensi, moltissimi preziosi consigli, il grande supporto degli sponsor, l’affetto di amici e tifosi ed oggi vorremmo che arrivasse a tutti il nostro grazie dal profondo del cuore. È stato uno dei weekend più divertenti della mia vita, ricco di emozioni indescrivibili. Un enorme grazie va a tutta la squadra che ha lavorato per mettermi nelle migliori condizioni, ad Hankook Competition per la professionalità ed il meticoloso supporto e ad Alessandra che è stata impeccabile ed una fantastica compagna d’avventura. Questo è solo il primo passo di un lungo percorso che speriamo possa portarci grandi soddisfazioni. Ora il nostro più grande desiderio è quello di poter raccogliere fondi per la ricerca sulla fibrosi cistica grazie all’asta delle nostre tute. Vogliamo ringraziare tutti i grandi Campioni che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa”.

 

Il Fettunta sorride a Riccardo Gallo, quarto in Classe N3

Grande crescita ed affiatamento con Marco Gallizia, Gallo Jr. brucia le tappe. Marco Cotugno e Maddalena Gardini pronti per il Rally Day del Grappolo

TAVERNELLE VAL DI PESA (FI) – È stato un ottimo weekend quello appena trascorso per Riccardo Gallo. Il giovane portacolori della Lanterna Corse Rally Team è tornato dalla trasferta toscana per il Rally Day della Fettunta con tante certezze e soddisfazioni. Anche se alla seconda gara non si dovrebbe badare troppo al risultato, è inevitabile non parlare della grande prestazione fatta registrare da Gallo Jr, affiancato nuovamente dall’esperto Marco Gallizia. La coppia genovese ha infatti terminato al quarto posto in Classe N3, con la stessa Renault Clio utilizzata al Rally del Piemonte, inserendosi anche al terzo posto nella classifica parziale di alcune prove speciali. Una crescita notevole, considerando che Gallo era solamente al secondo rally della carriera.
È stato un weekend perfetto, tutto è andato alla perfezione e soprattutto ci siamo divertiti. Avere papà e Vittore Saredi in assistenza mi ha rassicurato e ho pensato solo a concentrarmi sulla guida. Ho trovato subito un buon passo e sto iniziando a capire meglio le note, avere in macchina un maestro come Marco Gallizia è una fortuna che non capita a tutti” ha dichiarato un Riccardo Gallo raggiante a fine gara.

Il 2017 sportivo della Lanterna Corse Rally Team sta per volgere al termine, ma per la scuderia genovese ci sarà ancora qualche appuntamento con le prove speciali. Marco Cotugno e Maddalena Gardini parteciperanno infatti al Rally Day del Grappolo, in programma a San Damiano d’Asti il 9 e 10 dicembre. La coppia genovese sarà al via con una Peugeot 205 1.9 GTI in Classe N3 e cercherà di dimenticare in fretta la sfortunata partecipazione alla Ronde Colli del Monferrato e del Moscato, terminata anzitempo per un guasto.

Il design della Lamborghini Urus

SANT’AGATA BOLOGNESE, 4 dicembre 2017 Ispirata alla LM002 e alle supersportive del marchio di Sant’Agata Bolognese, la Urus è una Lamborghini a tutti gli effetti, anche in virtù del caratteristico rapporto tra superfici di carrozzeria (due terzi) e cristalli (un terzo). La Urus è una Lamborghini che promette uno spazio di lusso in grado di ospitare fino a cinque persone. I suoi sbalzi corti comunicano forza, potenza, un carattere dinamicamente assertivo e imponenza su strada. Il frontale della Urus identifica chiaramente la posizione anteriore del propulsore sotto un cofano con cupola la cui sagoma, pur essendo ispirata alla Miura e alla Aventador, è accentuata dalle linee diagonali utilizzate per la prima volta sulla Countach e che sono poi diventate una caratteristica dinamica di Lamborghini. Con un audace frontale basso, sottolineato dal solido parafango anteriore, la Urus è il SUV più potente attualmente disponibile. Le grandi prese d’aria che giocano con le forme esagonali sono collegate da uno spoiler anteriore ribassato che enfatizza ulteriormente l’efficienza aerodinamica e le prestazioni eccezionali della vettura. Le luci anteriori, contraddistinte da una linea elegante, sottile e decisamente sportiva, sono disposte in orizzontale e dotate di fari a LED nella tipica forma a Y di Lamborghini.

La sua inconfondibile sagoma basata su una linea unica richiama le forme tipiche di una coupé, ed è caratterizzata dalle porte senza cornice e dall’avantreno ribassato, tipico di Lamborghini. La linea corre verso l’alto avvolgendo i cristalli posteriori e collegando dinamicamente la parte frontale e quella posteriore, dando l’impressione che la forma sia emersa da un unico pezzo. Le prese d’aria frontali a forma di Y, ancora una caratteristica della LM002, sono siglate con la bandiera italiana, perché la Urus è a tutti gli effetti “Made in Italy”. La bassa linea del tetto e la posizione dei cristalli senza cornice fanno intuire la posizione bassa di seduta del conducente e dei passeggeri. Il parabrezza fortemente inclinato e i cristalli posteriori decisamente angolati, realizzati con tecnologia “glass-on-glass” in sostituzione del montante C, sono distintivi dei modelli Lamborghini, Huracán compresa, e accentuano la silhouette supersportiva della Urus. I passaruota esagonali, sia frontali che posteriori, sono un importante dettaglio di design ispirato alla LM002 e alla Countach e alloggiano ruote da 21″ a 23″, le più grandi del segmento.

La parte posteriore della Urus si distingue per le complesse e potenti linee tipiche di una Lamborghini, rafforzando il carattere forte e solido dell’auto. La linea del tetto si allarga alla base del pannello posteriore nello stile proprio dei modelli Lamborghini, tra cui Countach e Murciélago. I cristalli posteriori fortemente inclinati sono supportati da solidi montanti e l’intera parte posteriore è legata dal parafanghi e dal pannello nero che ospita le griglie dell’aria, il logo Lamborghini e le luci di coda a forma di Y. Il diffusore posteriore è ispirato alle auto da corsa Lamborghini, con doppi tubi di scarico rotondi e integrati.

Visti dall’alto, i pronunciati parafanghi anteriori e posteriori della Urus sono messi in risalto dalla più sottile parte centrale dell’auto, le cui linee sinuose evocano la fisicità delle supersportive Lamborghini. Il profilo delle porte posteriori è caratterizzato da linee concave e convesse che conferiscono alla Urus una “vita sottile” che poi si allarga verso un retrotreno ampio e muscoloso.

Ottimizzazione aerodinamica. Ogni superficie della Urus contribuisce chiaramente all’efficienza aerodinamica dell’auto e ne definisce la personalità da supersportiva Lamborghini. Nel design della Casa del Toro, forma e funzione vanno di pari passo: ogni pannello contribuisce al coefficiente globale di resistenza aerodinamica della vettura.

Lo splitter anteriore e le grandi prese d’aria, in combinazione con le ampie aree coperte del sottoscocca ad alta efficienza aerodinamica, assicurano un flusso ottimale dell’aria. Le alette aerodinamiche sui bordi esterni del lunotto posteriore, l’ala posteriore oscillante, lo spoiler posteriore integrato e il labbro dello spoiler contribuiscono, nel loro insieme, a ridurre la resistenza aerodinamica. La soluzione aerodinamica avanzata dei passaruota con raffreddamento a prese Naca migliora il raffreddamento dei freni anteriori e quindi la dinamica di guida.

Un’aerodinamica efficiente contribuisce anche ad esaltare l’acustica interna della Urus, migliorando il comfort di guida e riducendo consumo di carburante ed emissioni mentre un’elevata deportanza aumenta stabilità, sicurezza e dinamica di guida.

Telaio e sospensioni. Oltre a essere un’autentica Lamborghini, la Urus è il nuovo punto di riferimento dei Super SUV, grazie all’integrazione di tecnologie leggere e al miglior rapporto peso/potenza della sua classe, con innovazioni a livello tecnico ed estetico che ottimizzano dinamica di guida ed efficienza generale. Il peso a vuoto inferiore a 2200 kg è il risultato del lavoro del team di designer e ingegneri R&S Lamborghini che si è concentrato sulla riduzione del peso a tutti i livelli del telaio dell’auto, con un mix intelligente di materiali che assicura massima rigidità per ottimizzare comfort e manovrabilità e, nel contempo, un’importante riduzione del consumo di carburante e delle emissioni di CO2. Il telaio è una combinazione di alluminio e acciaio, con porte in alluminio senza cornice, travi torsionali che sostituiscono un montante C e traverse in alluminio che contribuiscono alla leggerezza della Urus, come fa anche il pianale del telaio in acciaio ad alta resistenza. I sedili sono progettati e costruiti in modo da essere leggeri pur assicurando il massimo comfort e i cerchi sono in alluminio forgiato. L’asse anteriore, con telaietto in alluminio e supporto dei montanti delle sospensioni, include cuscinetti reggispinta appositamente concepiti e struttura a forcella. L’asse posteriore con telaietto ottimizzato ha una cella di costruzione ibrida in alluminio e acciaio. Il sistema di supporto del gruppo motopropulsore è stato ideato per ridurre l’effetto del movimento del motore sul telaio, eliminandone le fastidiose vibrazioni e fornendo, nel contempo, il feeling decisamente sportivo di un telaio estremamente rigido: una caratteristica peculiare di Lamborghini. Il sistema di sospensioni pneumatiche adattive consente il sollevamento o l’abbassamento della vettura in base alle condizioni della strada o di guida, con un’altezza da terra ulteriormente personalizzabile dal conducente attraverso il controller specifico della Urus posto nella console centrale: Tamburo.

Freni e ruote. Il sistema frenante della Urus è commisurato alle sue prestazioni di supersportiva; pertanto assicura un’elevata resistenza termica ed è in grado di sopportare frenate frequenti e pesanti, anche ad alta velocità e in condizioni estreme, come sulla pista o ad altitudini elevate. I freni in carboceramica (CCB) di serie sono i più grandi e i più potenti disponibili e misurano 440 x 40 mm davanti e 370 x 30 mm dietro. Praticamente senza alcuna perdita di potere frenante, il sistema ottimizza la sensibilità del pedale, assicurando prestazioni e sicurezza in tutte le condizioni e in ogni ambiente. Si può scegliere tra ruote che vanno da 21″ a 23″, declinate in una gamma di pneumatici estivi, invernali, all-season, all-terrain e sportivi, tutti sviluppati da Pirelli appositamente per la Urus e con larghezze diverse tra quelli anteriori e quelli posteriori per migliorare la stabilità e il comportamento di guida sportivo.

 

Scuderia Palladio Historic ha chiuso il 2017 al Monza Historic Rally Show

Due su tre le BMW M3 all’arrivo nella particolare gara che per tre giorni ha animato il circuito brianzolo. Una grande festa di sport e amicizia per chiudere in bellezza la prima positiva stagione sportiva. Foto di Luca Zanella

VICENZAAutodromo di Monza: il tempio della velocità; un luogo che a dicembre si tinge dei colori del rally ospitando la spettacolare kermesse che va idealmente a chiudere la stagione. Ed è stata proprio la quarta edizione del Monza Historic Rally Show a calare il sipario sul primo anno di attività sportiva della Scuderia Palladio Historic che proprio dodici mesi or sono muoveva i primi passi.

Tre le giornate di gara con nove prove speciali e una nutrita presenza di equipaggi che annoverava diversi Campioni Italiani ed Europei. Tre anche le vetture schierate dalla scuderia vicentina, tutte BMW M3 Gruppo A, due delle quali portate in gara da equipaggi esordienti nei rally, ma ben noti nel settore della regolarità sport. Ed è stato proprio uno di questi, quello formato da Maurizio Visintainer e Fiorenzo Zona, a spuntare la miglior posizione in classifica, concludendo in undicesima posizione assoluta e quarta di classe grazie ad una prestazione convincente in una gara dove le insidie non mancavano; una delle difficoltà maggiori è stata quella della scelta delle gomme, viste anche la variabilità delle temperature e dell’umidità in alcuni tratti della pista. Chi ne ha sofferto particolarmente sono stati Paolo e Giulio Nodari che, nonostante la M3 la conoscano bene, hanno avuto qualche problema a esprimersi al meglio sull’asfalto di Monza; la gara è stata poi compromessa da un ritardo allo start di una prova speciale, con la conseguente penalità che ha allontanato l’equipaggio dalla top ten. La terza BMW ha visto un altro debutto con Guido Marchetto e Roberto Zamboni che per il loro primo rally hanno scelto un impegno non indifferente come il Monza Rally Show: la loro gara era finalizzata ad accumulare esperienza puntando a divertirsi: ci stavano riuscendo fino a quando, nel corso dell’ottava e penultima prova, la rottura di una forcella del cambio ne ha fermato la corsa.

Una nota positiva è arrivata anche da Roberta Barbieri che, come in altre occasioni, ha corso “in prestito” al fianco di Riccardo Bianco, col quale ha conquistato l’ottava posizione assoluta su Ford Sierra Cosworth. Un grande elogio va infine speso per la straordinaria organizzazione della zona hospitality abilmente diretta dallo chef Francesco Gallo, con la preziosa collaborazione di Milvana ed Eleonora, il quale nelle tre giornate di gara ha servito quasi quattrocento pasti a piloti e amici che hanno fatto tappa fissa sotto l’insegna della Scuderia Palladio Historic. Un ringraziamento anche ad Angelo Racing, a Garage M3 e alla squadra che ha gestito l’assistenza alle vetture.

Giesse Promotion: a Monza ha vinto il divertimento

Oldrati, Baccega e Sabbadini si sono tutti classificati in una corsa lunga e selettiva. Come sempre il Monza Rally Show è stata un’ottima esperienza che ha messo a confronto piloti provenienti da varie discipline motoristiche. Foto Alquati

SELVINO (BG)- Il Monza Rally Show era un appuntamento immancabile che gli equipaggi portacolori della Giesse Promotion hanno saputo onorare molto bene; nonostante le “solite” vicissitudini che caratterizzano la gara brianzola –dal traffico in pista alle classiche “sportellate”- gli alfieri della squadra corse lombarda hanno visto il traguardo divertendosi a suon di derapate e con spunti anche interessanti.

Guardando la graduatoria, il migliore dei tre equipaggi impegnati  è stato il giovanissimo esordiente Enrico Oldrati che coadiuvato da Roberto Mometti e consigliato da papà Diego e dallo zio Devid, ha saputo destreggiarsi con naturalezza nonostante fosse al suo debutto assoluto. Qualche intoppo nelle affollate inversioni ha frenato la sua ottima corsa ma in questo contesto più pistaiolo che rallistico si sa che sono episodi da mettere in preventivo: al termine delle prove speciali il pilota della Fiesta R5 by Erreffe Rally Team ha chiuso in 24° posizione di classe, un risultato ben più che egregio se si considera che al via con le R5 erano ben in 46.

Il pilota svizzero Stefano Baccega può archiviare con poca fortuna ma con una prima tappa da incorniciare, il suo Monza Rally Show. Il driver della GB Motors ha solcato le “orme dei giganti” nel corso delle prove speciali di inizio gara ma ha compromesso il buon risultato parziale a causa di una rottura meccanica che nella Prova Speciale 4 lo ha lasciato senza una ruota costringendolo al rientro con penalità nella giornata domenicale. Per lui la classifica parla con poca sincerità di un 27° posto di R5.

Positiva la gara del milanese Alessandro Sabbadini, che nonostante la sua vicinanza all’autodromo di Monza, ha varcato per la prima volta i cancelli del circuito solo una settimana fa. Anch’egli su Ford Fiesta R5 dell’Erreffe, “SuperSabba” ha disputato una corsa in crescendo provando via via a migliorare le staccate e a forzare l’andatura. Ad alcuni tempi interessanti, Sabbadini ne ha alternati altri meno rilevanti a causa di un concorrente che in alcune circostanze lo ha tenuto alle spalle senza concedere “strada” ove dovuto. La classifica finale ha visto Sabbadini e il suo navigatore Nicola Colombo chiudere 37° di classe.

Al Motor Show arriva Marco Melandri con la Nascar

Il Campione del Mondo 250 e protagonista Superbike scenderà mercoledì 6 dicembre nell’Area 48 Motul Arena al volante della Ford Mustang della Whelen Euroseries – Trofeo Angelo Caffi. Saranno in gara anche i prototipi. Oggi successo di Giacomo Altoè su Seat nel Trofeo TCR Italy e di Barberini tra le 695 del Trofeo Abarth Selenia.

BOLOGNA, 5 dicembre – Il Motor Show 2017 si prepara ad un’altra straordinaria giornata di sport e spettacolo, mercoledì 6 dicembre nell’Area 48 Motul Arena arriva la Nascar Whelen Euro Series – Trofeo Angelo Caffi dove tra i protagonisti brilla il nome di Marco Melandri. Il protagonista italiano della Superbike con la Ducati e già Campione del Mondo classe 250 del Motomondiale, sarà nell’arena bolognese al volante di una Ford Mustang nella appassionante serie derivata dalle corse americane in una sfida tra le Ford e le Toyota Camry spinte dai motori V8 Chevrolet capaci di erogare fino a 450 cavalli. Mercoledì, nella giornata anche del Trofeo Italia Sport Prototipi si completerà il calendario delle gare in pista al Motor Show che da giovedì 7 lasceranno la scena ai rally.

Nella quarta giornata di gare sull’Area 48 Motul Arena nessun pronostico possibile fino all’ultima bandiera a scacchi. Nel Trofeo TCR Italy, animato dalle auto da turismo direttamente derivate dalla serie, è stato Giacomo Altoè a conquistare la vittoria al volante della Seat Leon DGS TCR, il giovane veneto è salito al vertice di un podio tutto Seat, dopo che nella finalissima ha duellato con un altro giovane, il corregionale Jhonatan Giacon su auto gemella, mentre il toscano Cosimo Barberini con il terzo posto ha completato una grande giornata dopo la vittoria nel Trofeo Abarth Selenia. Barberini nella “finalina” ha preceduto Giovanni Altoè, fratello del vincitore Giacomo, su Volkswagen Golf.

Hanno dato spettacolo le 695 del Trofeo Abarth Selenia, dove dopo una serie di sfide all’ultimo metro ha vinto Cosimo Barberini, il Campione della stagione 2016 e 2017 del monomarca dello Scorpione, che ha completato un esaltante annata sportiva con la vittoria al Motor Show, dove nella sfida decisiva ha vinto il duello con Andrea Mabellini, il 18enne bresciano che si è battuto con tenacia. Il milanese Massimiliano Gagliano è riuscito a salire sul podio alla fine della sfida con Maurizio Rampello.

Sarà ad alta adrenalina anche mercoledì 6 dicembre, giornata che concluderà le gare in pista per lasciare poi da giovedì 7 l’Area 48 Motul Arena ai rally. In scena la Nascar Whelen Euro Series – Trofeo Angelo Caffi dove i potenti motori V8 Chevrolet da 450 cavalli sovrasteranno il Motor Show, le gare della serie europea ma importate dall’America, animate delle Toyota Camry e Ford Mustang tutte con cambio soltanto a 4 rapporti e dove tutto è meccanico. Oltre a “Macho” Melandri ci saranno il 20enne irlandese Ross Hayes su Ford e lo svizzero Francesco Parli. Tra le Toyota Camry anche il piemontese Luca Demarchi già Campione Italiano Gran Turismo GT Cup. Il Trofeo Italia Sport Prototipi poterà ancora le biposto prime attrici in circuito ed in salita al Motor Show, di nuovo in pista dopo il successo nella Porsche Carrera Cup, Gianluca Carboni su Wolf GB 08, stessa auto per l’esperto pistard Alfredo Varini, mentre sulle Osella ci saranno anche gli scalatori Stefano Crespi e Roberto Malvasio.

Versatilità e fruibilità. Gli interni della Urus

SANT’AGATA BOLOGNESE, 4 dicembre 2017 – La Urus è un SUV di lusso ma è anche il più potente, con un dinamismo da supersportiva tutto da godere, sia per il conducente che per i passeggeri. Il design e le finiture degli interni richiamano l’inconfondibile aspetto esterno della Lamborghini in termini di design, colorazioni e personalità. La Urus è chiaramente una Lamborghini, dentro e fuori, con design e finiture sportive ma di lusso e ribadisce ancora una volta la filosofia Lamborghini per cui il design, la potenza e le capacità dinamiche di un’auto, nel loro complesso, dovrebbero far sentire un pilota chiunque si siede al posto di guida. Nonostante l’elevato livello di tecnologia disponibile, tutte le funzioni che offre la Urus sono comunque di uso intuitivo. Conducente e passeggeri possono accomodarsi nei classici, ma estremamente confortevoli, sedili bassi di una supersportiva perfettamente integrati nell’abitacolo e il conducente ha tutti i comandi del quadro strumenti a portata di mano. Il sottile design a Y del cruscotto “driver oriented”, con le sue doppie ali argentate verso cui risale la console centrale, si ispira alla LM002 e alle attuali supersportive di casa Lamborghini. Il tema esagonale tipico di Lamborghini viene riproposto in ogni particolare degli interni, dalle bocchette di ventilazione alle maniglie delle porte, dai portabicchieri ai moduli airbag. Il volante multifunzione a tre razze integra uno smorzatore di vibrazioni che migliora il comfort in ogni condizione di guida. Sul volante sono disposti, in modo estremamente intuitivo, i pulsanti multifunzione per il controllo del Lamborghini Infotainment System (LIS) che permette di accedere a comandi di configurazione, dispositivi multimediali, telefono e funzioni di navigazione.

Un display TFT completamente digitale, personalizzabile dal conducente, visualizza le informazioni principali della Urus in immagini animate 3D.

Sedili. Grazie a un passo che arriva a 3003 mm e alla bassa posizione di seduta, comfort e spazio non mancano. La Urus offre indiscutibilmente a tutti i suoi occupanti una sensazione di lusso, anche grazie a sedili concepiti specificamente per questo Super SUV. I sedili standard anteriori, dall’anima decisamente sportiva, sono completamente elettrici, riscaldati e a 12 regolazioni. Come optional, sono disponibili sedili anteriori full-electric a 18 regolazioni, ancora più lussuosi, che comprendono varie funzioni tra cui ventilazione e massaggio. La seduta posteriore standard è dotata di uno schienale mobile e ribaltabile, oltre che di sistema di ritenuta ISOFIX. La configurazione a cinque sedili è estremamente confortevole e la possibilità di ribaltare e muovere il sedile posteriore aumenta la versatilità e la capacità del vano portabagagli, favorendone l’uso quotidiano. Inoltre, la seduta posteriore può essere abbassata completamente per espandere in modo significativo la capacità del vano portabagagli da 616 a 1.596 litri. Come optional, insieme ai sedili anteriori full-electric, è possibile ordinare un layout posteriore più esclusivo a due sedili che, pur continuando ad assicurare il massimo comfort ai passeggeri, esalta il carattere sportivo della Urus.

Colori e rivestimenti. La Urus è una perfetta espressione del connubio di stile, artigianalità e lusso “made in Italy”. Tutti i particolari di un abitacolo estremamente ergonomico sono realizzati in materiali di alta qualità, che spaziano tra pelle, Alcantara, alluminio, fibra di carbonio o legno.

Per quanto riguarda gli interni di serie, la Urus può essere ordinata con pelle Unicolor e rivestimenti in Nero Ade o Grigio Octans e altri cinque colori opzionali, ma sono disponibili anche le configurazioni bicolore Bicolor Elegante e Bicolor Sportivo, con opzioni in pelle e Alcantara. La vasta gamma di cuciture e colori di cinture di sicurezza, tappetini e rivestimento del fondo vettura, consente ai clienti di personalizzare la propria Urus secondo i rispettivi gusti, privilegiando lo stile sportivo o l’eleganza. Il rivestimento standard del cruscotto è Piano Black e Brushed Aluminum, ma sono disponibili finiture opzionali in legno Open Pore, anche in combinazione con alluminio, oltre che un’alternativa in fibra di carbonio. Il pacchetto Off-Road opzionale, oltre a prevedere le modalità di guida TERRA e SABBIA, include specifici paraurti rinforzati in metallo e protezioni aggiuntive del sottoscocca, per divertirsi sulla neve, nei boschi o sulle dune di sabbia.

Lamborghini Infotainment System III (LIS) e connettività. Il sistema di infotainment della Urus Lamborghini riflette il suo carattere di lusso esaltandone la fruibilità quotidiana ed è dotato di funzioni di connettività avanzate. Il display standard del sistema LIS è costituito da due schermi touch, perfettamente integrati sopra al “Tamburo”, il controller centrale della Urus. Lo schermo superiore è l’interfaccia riservata alle funzioni di entertainment e controlla dispositivi multimediali, navigazione, telefono e informazioni sullo stato dell’auto. Lo schermo inferiore prevede una tastiera ed è sensibile alla scrittura manuale, per l’inserimento di informazioni e il controllo di funzioni come la climatizzazione e il riscaldamento dei sedili. Il sistema LIS III integra l’innovativo controllo vocale connesso, in grado di riconoscere i comandi vocali per gestire musica, chiamate e messaggi di testo. Le dotazioni di serie includono un vano portatelefono con carica wireless e controllo vocale, profilo di memoria personale, connessioni USB, streaming Bluetooth, lettore DVD e impianto audio.

Tra le dotazioni opzionali rientrano sintonizzatore TV, lettore di schede DAB e CI, head-up display, un’interfaccia per smartphone Lamborghini e un display intelligente per funzioni di entertainment dedicato ai sedili posteriori. È disponibile anche il sistema Lamborghini Connect.

La Lamborghini Smartphone Interface (LSI) consente la connessione perfettamente integrata di smartphone iOS (Apple) e Android (Google) e supporta, di serie, Apple CarPlay TM, Android Auto (90% di copertura del mercato degli smartphone) e Baidu-CarLife (Cina). L’impianto audio di serie propone quattro canali e otto altoparlanti ma, come optional, è possibile ordinare un impianto Bang & Olufsen con audio 3D da 1700 Watt di potenza, 21 altoparlanti regolabili indipendentemente e 21 canali, in grado di far vivere un’esperienza e a 360° a tutti gli occupanti della Urus, davanti e dietro.

Advanced Driver Assistance Systems (ADAS). I sistemi ADAS della Urus Lamborghini garantiscono un grado completo di sicurezza, protezione e assistenza alla guida di livello 2 (scala SAE). Il sistema HBA (High Beam Assistant) spegne e accende automaticamente gli abbaglianti dei fari anteriori secondo necessità e l’equipaggiamento standard prevede anche sensori di parcheggio anteriori e posteriori, cruise control e l’innovativo sistema PreCognition che previene eventuali collisioni o ne attenua gli effetti. Tra i sistemi ADAS opzionali sono inclusi quelli per la gestione del traffico, la telecamera con vista dall’alto e una modalità di accoppiamento rimorchio.

La Urus Lamborghini può essere avviata premendo semplicemente il pulsante “Start” posto sulla console centrale, sempre a condizione che la chiave sia presente. Per accedere all’interno della Urus è possibile utilizzare anche i sensori tattili situati nelle porte e nel portellone posteriore. Le possibilità di personalizzazione consentono di configurare l’auto in base alle esigenze di ogni conducente e di impostare fino a sette profili differenti, facilmente commutabili, includendo le preferenze di regolazione dei sedili, modalità di guida EGO e pre-configurazione delle funzioni di infotainment.

Il portellone posteriore può essere azionato elettricamente attraverso un interruttore sulla porta del conducente, un pulsante sulla chiave o un pulsante manuale sul portellone stesso. Un “pedale virtuale” opzionale consente di aprire il portellone anche con un semplice movimento del piede. L’angolo di apertura del portellone può essere personalizzato dal conducente. Il sistema Easyload Assist, di serie sulla Urus, consente di abbassare l’altezza del vano portabagagli in modo da facilitare le operazioni di carico.

X Race Sport in forze al Motor Show di Bologna: al via con cinque portacolori

Si aspettano grandi performance e tanto spettacolo, alla classica sfida bolognese. Sfortunato, lo scorso fine settimana, De Dominicis a Monza.

RIMINI – È tempo di Motor Show, per XRACE SPORT. Da giovedì prossimo, sino a sabato, ben cinque portacolori entreranno nell’arena della celebre Area 48 della rassegna bolognese in cerca di gloria davanti al grande pubblico dei rallies. Giovedì 7 dicembre il primo a entrare in pista sarà Alessandro Bertuzzi, con la Suzuki Swift S1600 del Team Clacson gommata Yokohama. Il driver bolognese parteciperà al Trofeo Italia 2WD e sarà al debutto con la vettura giapponese.

L’indomani, venerdì 8, sarà il turno del neo Campione d’Italia su terra Andrea Dalmazzini, che con la Ford Fiesta R5 sarà della partita nella certamente avvincente sfida del Trofeo Italia R5. Oltre a lui, nel Trofeo Italia WRC ci sarà Gabriele Casadei, con una Ford Fiesta WRC, mentre sabato 9 dicembre scenderanno in pista gli “storici”: Simone Brusori con la Porsche 911 nel Trofeo Italia Storiche 2WD e Nicolò Fedolfi su una Lancia Delta per il Trofeo Italia Storiche 4WD.

De Dominicis sfortunato a Monza. Non ha sortito l’effetto sperato la trasferta del Monza Rally Show, lo scorso fine settimana. Il portacolori del sodalizio romagnolo era Alfredo De Dominicis, che ha debuttato sia nella gara sia al volante della Hyundai i20 R5 del Team HMI, affiancato dal frusinate Emanuele Inglesi. Per il pilota teramano era il ritorno in una gara su asfalto dal “Roma” del 2015, il primi momenti di gara sono serviti per registrare tutti gli equilibri necessari per correre al vertice e quando l’equipaggio stava raccogliendo i frutti del lavoro della prima tappa, è stato costretto al ritiro per un contatto con altra vettura in pista. Ripristinata la vettura dalla squadra e ammesso in gara con tre minuti di penalità da regolamento, “Dedo” ha poi proseguito l’impegno sino alla bandiera a scacchi migliorando le proprie sensazioni riuscendo a trarre soddisfazione anche dai riscontri cronometrici, arrivare all’essere in linea con i diversi competitor di alto livello incontrati.

Max Rendina al Motor Show con la Škoda Fabia nel Trofeo Italia R5

BOLOGNA – La 41° edizione del Motor Show di Bologna vedrà in gara l’8 dicembre il pilota romano Max Rendina che con la sua Škoda Fabia R5 disputerà il Trofeo Italia R5. Si tratta di una competizione importante con una grande cornice di pubblico che assisterà a questa sfida nella famosa Area 48. Su un percorso con il fondo misto fra terra e asfalto Max al volante della sua Škoda Fabia sfiderà altri sette piloti tra i quali il campione italiano Paolo Andreucci.

Il driver romano entusiasmerà gli appassionati di rally con la sua guida spettacolare ma nello stesso tempo dovrà cercare di non commettere errori in un tracciato molto insidioso come quello dell’area 48. L’appuntamento è per il prossimo 8 dicembre al Motor Show di Bologna nell’Area 48.

La dichiarazione di Max Rendina: Quest’anno sono determinato a prendermi la rivincita con Paolo Andreucci che ha vinto la scorsa edizione lasciandomi il secondo posto. Ricordo che avevamo vinto nella finale una manche per uno poi però nell’ultima mi ha eliminato ma l’8 dicembre  voglio riprendermi la rivincita su Paolo”

 

 

Al Motor Show di Bologna ci sarà anche la Leonessa Corse

Nelle celebre kermesse emiliana dedicata ai motori, il giovane Nicolas Parolaro sarà in gara con una Suzuki Swift R1 e i colori della Leonessa Corse.

BRESCIA- Nicolas Parolaro sarà il portacolori della Leonessa Corse al prossimo Motor Show di Bologna, manifestazione che da decenni attrae tutti gli appassionati di motori a 360°. Il giovane pilota di Ponte di Valtellina (SO) affronterà l’ultimo impegno stagionale con la stessa vettura – e la stessa grinta! – che ha utilizzato durante il corso della stagione all’interno del Campionato Italiano WRC: la Suzuki Swift R1B curata dalla Gliese Motorsport.

Il “Trofeo Italia Suzuki” che si svolgerà all’interno dell’Area 48 Motul Arena sarà l’ultima occasione per confrontarsi con alcuni tra i migliori interpreti della categoria che lo stesso Parolaro ha già sfidato quest’anno sulle strade dei rally 1000 Miglia, Marca Trevigiana, Friuli Venezia Giulia e San Martino di Castrozza.  Un tracciato misto con terra e asfalto sarà la condizione molto impegnativa che metterà alla prova i concorrenti a partire dalle prime ore di Giovedì 7 dicembre; la finale si disputerà alle ore 17.20 dello stesso giorno.

Il Motor Show è un evento di grande richiamo che mi ha sempre affascinato– dice il 25enne Parolaroed essere al via nella celebre Area 48 sarà sicuramente emozionante. Si tratta dell’ultimo passo di questo 2017 che è stato molto particolare che nel contempo però, mi ha insegnato molto.”

Una Ronde di Gioiosa Marea ad alte cifre

Nomi illustri e vetture top tra gli oltre 90 iscritti alla gara del 9 e 10 dicembre organizzata dalla vulcanica Scuderia CST Sport. Sarà round conclusivo del Campionato Siciliano Rally. Il romano Angelucci su Fiesta WRC, lo svizzero Beltrami su Citroën DS3, Scalia su Fiesta R5, Profeta su Peugeot R5 e Molica su Renault tra i protagonisti annunciati

GIOIOSA MAREA (ME), 5 dicembre 2017. La ronde di gioiosa Marea si candida sempre più tra gli appuntamenti rallistici clou di fine stagione, nel prossimo week end sarà prova conclusiva di un acceso e appassionante Campionato Siciliano Rally. La gara del 9 e 10 dicembre organizzata con la consueta passione dal vulcanico staff della Scuderia CST Sport  ha superato quota 90 iscrizioni pervenute e che in questo momento sono al vaglio per verificarne la regolarità. La Ronde di Gioiosa Marea si conferma un evento capace di catalizzare l’interesse di molti equipaggi grazie ad un percorso di gara incastonato in un paesaggio dal fascino unico che dai monti Nebrodi si affaccia sull’azzurro del mar Tirreno dove sullo sfondo si stagliano le Isole Eolie. Torneranno in provincia di Messina alcuni dei piloti che la gara la hanno vinta nella precedenti edizioni, come il romano Fabio Angelucci che condividerà ancora la sua Ford Fiesta World rally Car con l’esperto messinese di San Pier Niceto Massimo Cambria, insieme vincitori dell’edizione d’esordio della gara nel 2011 e di nuovo su una vettura in arrivo dalle scene mondiali.  Nei due anni successi vi i successi andarono allo svizzero Max Beltrami che ora torna a Gioiosa al volante della brillante Citroën DS3 R5. Ma tra le vetture top si annoverano senz’altro anche la conferma pattese Alessandro Scalia che sarà al volante della Ford Fiesta R5, o il giovane e tenace palermitano Alessio Profeta su Peugeot 208 R5, entrambe vetture della classe regina del panorama nazionale. Tra i driver sotto i riflettori anche l’idolo di casa Carmelo Molica che si schiera su Renault New Clio R3,  su stessa vettura l’esperto palermitano Giancarlo Sabatino, poi il pugliese Alessio De Santis che sarà sulla Peugeot 207 Super 2000 affiancato dal rientrante navigatore pattese rosario Siragusano. Tra le Super 1600 ci saranno  anche Alessandro Nastasi e Salvatore Campione, entrambi su Renault Clio, mentre ad aggredire le parti alte della classifica sarà senz’altro il sempre più emergente  giovanissimo nisseno Salvatore Lo Cascio su Peugeot 106, sempre su una energica francesina del Leone anche l’equipaggio di Piraino Franco Shepis e Tonino Scaffidi avversari di riferimento non solo per la classe N2.

Adesso il programma prosegue con l’approvazione dell’elenco iscritti da parte della Federazione e poi entrerà nella fase clou sabato 9 dicembre con le operazioni di verifica, le ricognizioni e nel pomeriggio la Cerimonia di presentazione di equipaggi e vetture nel cuore di Gioiosa Marea, cittadina che grazie a una attenta e lungimirante collaborazione diretta attraverso l’Amministrazione, ha subito dato massima fiducia all’efficacia promozionale di una gara che ha registrato numeri alti sin dall’edizione d’esordio , confermati quest’anno anche dalla promozione dedicata al Campionato Siciliano da parte della Delegazione Regionale, che ha reso frizzante e numerosa la serie isolana.

Il Rally di Reggello-Città di Firenze in crescita: nel 2018 arriva la Coppa Italia Rally

Inserito nella Coppa Italia, il rally anticiperà a giugno e conferma anche la validità per il Trofeo di Zona per le Auto Storiche. L’organizzazione già al lavoro, insieme all’Automobile Club Firenze, per confermare sempre più il legame dell’evento con il territorio. Foto di apertura di Thomas Simonelli

Reggello (Firenze), 5 dicembre 2017 – Grandi manovre, per l’11^ edizione del Rally di Reggello-Città di Firenze. Grandi manovre e grandi novità, per la gara creata nel 2008 dalla Reggello Motor Sport, che per il 2018 ha in serbo due grandi novità: la crescita della titolazione e il cambio di data. Torna infatti a giugno, per l’esattezza il fine settimana del 9 e 10 del mese, alle porte dell’estate, in luogo dell’inizio settembre.

Dopo dieci edizioni, un percorso cresciuto anno dopo anno grazie ad impegno e passione, la gara è stata promossa come valida per la Coppa Italia Rally di terza zona, un novero di 16 manifestazioni in tutta Italia, suddivise in quattro zone, nella terza (Toscana, Lazio, Umbria, Campania, Abruzzo, Marche e Sardegna) farà parte il Rally di Reggello-Città di Firenze.

La promozione a questa categoria maggiore permetterà al rally di poter accogliere sulla sue strade anche le spettacolari vetture “World Rally Car “(WRC), le top car che partecipano al mondiale rally e alle gare internazionali. Un motivo in più per aprire argomenti tecnico-sportivi di grande valore, oltre che favorire uno spettacolo certamente di alto profilo.

Un riconoscimento importante, arrivato dopo diverse edizioni “di rodaggio”, con il grande riconoscimento federale, grazie anche a un grande lavoro di promozione insieme all’Automobile Club Firenze e sulla scorta delle sempre positive impressioni scaturite da chi vi ha corso già dalla prima edizione del 2008.

Oltre a due novità di grande effetto, la gara ha anche un’importante conferma: quella della rinnovata validità del TRZ-Trofeo Rally di Zona per le Auto Storiche, confermando il forte legame con il settore, un legame che negli anni si è fatto sempre più forte e significativo, confermato dalla sempre crescente partecipazione delle vetture che hanno fatto la storia dell’automobilismo non solo sportivo.

Il lavoro preparatorio da parte della Reggello Motor Sport è già iniziato, si può certamente affermare che il “Reggello 2018” è un cantiere aperto, pur se rimarrà la certezza di avere due giorni di gara. Cantiere aperto nel senso che l’organizzatore sta raccogliendo idee da eventualmente sviluppare per rendere ancora più avvincente la gara, per renderla snella e “a misura di pilota”, in modo tale che chi accetti la sfida possa godersi al meglio la sfida ed anche la sua permanenza sul territorio della “Città dell’Olio”.

La gara ha sempre guardato infatti al suo legame con il territorio che l’abbraccia, cercando sempre di favorirne la comunicazione e l’immagine, oltre ad una forte ricaduta economica con l’incoming emozionale, quello appunto generato dall’evento stesso.

“Siamo estremamente felici e lusingati dal vederci riconosciuta una validità importante – commenta Mauro Cannoni, il presidente di Reggello Motor Sportriteniamo che sia il giusto premio per una manifestazione affacciatasi timidamente sulla ribalta regionale e nazionale nel 2008 e poi cresciuta a piccoli e significativi passi grazie alla grande passione e al notevole lavoro dello staff di cui ci siamo avvalsi, tutti grandi appassionati ed anche grandi professionisti. Sulla scorta dei loro consigli siamo cresciuti, anche i piloti ci hanno dato una grande mano con suggerimenti e impressioni, per ché alla fine le gare si fanno per loro. Un grande sostegno lo abbiamo sempre avuto dalle istituzioni, a partire dall’Aci Firenze, sino a tutte le amministrazioni locali e grazie anche ai partner/sponsor che hanno creduto nel nostro progetto. Tutti insieme cercheremo di lavorare per mantenere la gara in uno standard sempre più alto, alzando l’asticella del valore per far vedere che la promozione alla Coppa Italia ce la siamo meritata”.