2° Rally Day “Il Grappolo”: Emanuele Franco casalingo vincente con doppio brivido

Implacabile il pilota di casa che, affiancato da Luca Pieri, fa suo per la seconda volta il rally di casa. A concedere un po’ di thrilling sono i suoi due errori sulla Revigliasco che permettono a Matteo Giordano-Vilma Grosso di prendere temporaneamente il comando della classifica. Spettacolo di altri tempi per la terza piazza fra i senatori Sandro Sottile e Luca Cantamessa. Di Tommaso M. Valinotti. Foto ActionRace, Elio Magnano e Marco Ferrero

SAN DAMIANO D’ASTI (AT), 10 dicembre – Ci volevano i due passaggi sulla prova di Revigliasco per mettere un po’ di pepe alla classifica del 2° Rally Day “Il Grappolo che altrimenti sarebbe risultata un monologo indiscusso della Mitsubishi Lancer EVO X del locale Emanuele Franco affiancato dal biellese Luca Pieri. Due errori che hanno rimescolato le carte (un po’ come si fa nella bolla delle estrazioni del lotto) per dare un po’ di suspense a una gara che altrimenti avrebbe visto il classico uomo solo al comando e tutti gli altri a inseguire in fila indiana. In questo modo la gara astigiana ha offerto un bel po’ di brividi, e non solo di freddo e non solo nella lotta per la classifica assoluta. Il doppio errore di Franco-Pieri a Revigliasco, nella speciale di apertura e nella penultima della gara, è sembrata quasi essere opera di uno sceneggiatore di thriller britannici, ma si sa, il destino è spesso più spettacolare dei libri di Agatha Christie.

Alle spalle di Franco-Pieri si piazzano Matteo Giordano e Vilma Grosso, sempre pronti a prendere al volo l’occasione di passare al comando, ma indubbiamente poco favoriti dalla minor velocità di punta della loro Clio R3C rispetto alla Mitsubishi dei vincitori. “Se non sbaglia lui, non possiamo far altro che puntare al secondo posto” commentava durante la gara il velocissimo pilota del Winners Rally Team e così è stato. Giordano-Grosso di errori non ne hanno commessi, hanno vinto la prova di apertura e sono sempre stati secondi in tutte le altre, salvo il secondo passaggio a Revigliasco, in cui hanno segnato il terzo tempo, ma ad appena 1”1 da Franco-Pieri ed 1/10 da Sottile-Nari.

E proprio il duello per la terza piazza ha esaltato gli spettatori che si sono goduti la sfida a suon di temponi fra i due “senatori” dei rally Sandro Sottile (con Marco Nari a fianco e la Clio Williams fra le mani) e Luca Cantamessa (affiancato da Lisa Bollito nella seconda avventura con la Opel Adam R2B). Un duello che ha riportato alla memoria confronti sul filo del secondo di un paio di decenni or sono. A fine giornata ha avuto ragione il ligure, ma il sorriso sulle labbra dei quattro componenti degli equipaggi non poteva far altro che dimostrare la soddisfazione e il divertimento che tutti si erano goduti.

Alle spalle di Cantamessa-Bollito chiude Augusto Franco, con Maurizio Botta, sandamianesi DOC entrambi che hanno smesso i gravosi abiti degli organizzatori dello scorso anno, hanno indossato tute e caschi per divertirsi in prova speciale siglando anche un ottimo terzo assoluto nel primo passaggio a Ronchesio.  Dietro di loro la Clio Williams di Fabio Caveglia-Simone Grosso, che si considerano i vincitori morali della Classe A7 fra i terrestri, visto che Sottile-Nari appartengono al mondo dei marziani; quindi la vettura gemella dei varesini Matteo Marignan-Daniela Mazzetti, in gara test in vista del rally di casa, poi la Mitsubishi di Marco Franco-Massimo Prato, felicissimi di aver concluso la gara di casa senza errori e con buon passo, l’oltrepadano Davide Nicelli, con Riccardo Imerito, vincitore della classifica Under 25 con la Clio R3T e Alessandro Ferro-Luca Rabino, alla loro prima esperienza con la Peugeot 208 R2B.

Nella classifica dei primi 20 entrano anche Massimo Gianuzzi-Antonella Gatto (dodicesimi assoluti), sul gradino più altro del podio della Classe A5, protagonisti di un duello inziale con Fabrizio Vola-Luca Rivella, che precedono di una posizione i vincitori della Classe N3 Mario Tabacco-Giuliano Pozzo, cui è mancata troppo presto la sfida con Claudio Vallino. Quattordicesimi assoluti e per la prima volta al via di una gara insieme Marco Varetto ed Alessia Fornaca che non hanno rivali in Classe A0 con la loro Seicento ed hanno ragione del primo equipaggio femminile formato da Monica Caramellino-Giulia Patrone (Peugeot 208 R2) che proprio nell’ultima prova vincono la sfida con Matteo Fortunato-Martina Cirio, che innalzano al cielo la coppa dei vincitori della Classe N2.

L’elenco dei ritirati comprende quindici equipaggi fra i quali le due Clio S1600 di Jacopo Araldo-Lorena Boero e David Bizzozzero-Pietro d’Agostino, mai entrate in lizza per il podio, la Subaru Impreza di Lorenzo Fabiani-Monica Chiacchiera e la Opel Astra GSI di Claudio Vallino-Marcella Gallo per guai meccanici e la Mini Cooper JWC di Nicola Novaglio-Alberto Ferlinghetti protagonisti di una spettacolare uscita di strada, senza danni all’equipaggio, a fine Ronchesio-2.

  • Iscritti 58, verificati 55, classificati 40, ritirati 15.
  • Vincitori Prove speciali: 4 Emanuele Franco-Luca Pieri (2, 3, 4, 6); 1 Matteo Giordano- Vilma Grosso (1) e Sandro Sottile-Marco Nari (5)
  • Leader di classifica: 1 Matteo Giordano- Vilma Grosso; 2-4 Emanuele Franco-Luca Pieri; 5 Matteo Giordano- Vilma Grosso; 6 Emanuele Franco-Luca Pieri

La cronaca del Rally Day “Il Grappolo”: apre Matteo Giordano, chiude Emanuele Franco

Le piccole disavventure del pilota locale permettono agli inseguitori di contrastare la cavalcata dell’equipaggio della Mitsubishi che bissa il successo del 2016. Seconda piazza per il concreto Matteo Giordano, mentre Sandro Sottile batte in volata Luca Cantamessa. Di Tommaso M. Valinotti. Foto ActionRace, Elio Magnano e Marco Ferrero

SAN DAMIANO D’ASTI (AT), 10 dicembre – Sono 55 gli equipaggi che domenica mattina alle 8.00 in punto lasciano la pedana di San Damiano d’Asti posta davanti al municipio. Rispetto all’elenco iscritti ci sono solo tre defezioni: Federico Pelassa-Roberto Aresca con la Clio R3C, Patrik Gagliasso-Enrico Ghietti che per l’influenza rinunciano a provare la Peugeot 208 R2B, e la Citroën Saxo N2 di Francesco e Giovanni Marchetto.

La prima speciale si svolge sui 6,20 km di Ronchesio e tutti si aspettano il grande attacco di Emanuele Franco e Luca Pieri, vincitori della scorsa edizione, grandi favoriti con la Mitsubishi Lancer EVO X. E così è per la prima metà del percorso, fino a quando la Mitsubishi tira dritto in un tornante e costringe il pilota locale alla manovra. È svelto ad approfittarne Matteo Giordano, affiancato da Vilma Grosso, con la Clio R3C della FR New Motors, che ha ragione di Franco-Pieri per 4/10. Luca Cantamessa, con Lisa Bollito alle note, mette subito in chiaro di giocare in casa e segna il terzo tempo con la Opel Adam a 2”0 netti da Giordano iniziando la sua battaglia con la Clio Williams di Sandro Sottile-Marco Nari che fermano il cronometro 5/10 più tardi. Dietro si mettono in luce Fabrizio Caveglia-Simone Grosso, che pagano 5”8 a Giordano e si installano come seconda forza di Classe A7, Jacopo Araldo-Lorena Boero a 7”1 con la prima Clio S1600, l’altro padrone di casa Augusto Franco con Maurizio Bodda e la Peugeot 208 R2B a 7”4, David Bizzozzero-Pietro D’Agostino a 7”7 con la Clio S1600 di Power Car, Matteo Marignan-Daniela Mazzetti con la Clio Williams che usano per la prima volta e l’Under 25 Davide Nicelli con Riccardo Imerito, in gara esplorativa con la Clio R3C.

Si va a Ronchesio, 6,75 km, che con il suo fondo viscido nel sottobosco è la più temuta dagli equipaggi. Emanuele Franco sfrutta a meraviglia la trazione e la potenza della sua Mitsubishi e lascia 7”4 Matteo Giordano, con Augusto Franco che compie un autentico capolavoro e sigla il terzo tempo, il migliore della Classe R2B davanti a Cantamessa, che allunga di altri 6/10 su Sottile; quindi il sorprendente Nicola Novaglio, affiancato da Alberto Ferlinghetti che fa volare la sua Mini Cooper JWC al sesto posto assoluto, quindi le due Clio S1600 di Jacopo Araldo e Davide Bizzozzero, divisi da 1”6. Poi il costante Marco Franco che precede Fabrizio Caveglia. Dopo il primo giro sulle prove Emanuele Franco ha già preso il largo ed ha 7” netti su Matteo Giordano quindi Luca Cantamessa che vanta 1”1 su Sottile, inseguito a 3”5 da Augusto Franco. Jacopo Araldo è dietro alla Peugeot di Franco di 5”1 e ha allungato a 2” il suo vantaggio su Davide Bizzozzero. Fabrizio Caveglia e Nicola Novaglio completano i primi dieci della classifica assoluta che comprende ancora 51 dei 55 equipaggi che hanno preso il via.

Le due prove di metà giornata non cambiano molto la fisionomia della classifica. Emanuele Franco vince entrambe le prove, e ha un vantaggio di 13”1 su Matteo Giordano. Il pilota di Passatore è terzo a Revigliasco 1/10 dietro a Sandro Sottile e secondo a Ronchesio consolidando la sua seconda piazza in classifica. La seconda piazza di Ronchesio e la terza di Revigliasco permettono a Sandro Sottile di scavalcare Luca Cantamessa in classifica assoluta, ma fra i due è battaglia, visto che sono divisi da appena 9/10 quando mancano due prove alla fine. Fabrizio Caveglia stacca il quinto tempo a Revigliasco, mentre a Ronchesio è preceduto dai due Franco con la Mitsubishi di Marco che fa leggermente meglio della Peugeot di Augusto. A due prove dalla fine Augusto Franco mantiene la quinta piazza assoluta, nonostante qualche incertezza a Ronchesio, davanti a Caveglia, Jacopo Araldo, poco soddisfatto del suo passo e Matteo Marignan che prende sempre più confidenza con la sua Clio Williams e ha allungato su Marco Franco e Davide Nicelli che entrano fra i dieci più veloci della gara, grazie ai ritiri di Davide Bizzozzero che non parte a Ronchesio per problemi di motore e Nicola Novaglio che esce rovinosamente di strada nella stessa prova.

Il colpo di scena arriva a Revigliasco-3. Emanuele Franco mette di traverso la sua Mitsubishi e si incastra fra un muro e il vuoto sottostante. Deve fare parecchie manovre per rimettere la sua Lancer per il verso giusto e lascia 14” netti a Sandro Sottile che stacca il miglior tempo assoluto con 2/10 su Matteo Giordano che assume il comando della classifica assoluta, con 7/10 su Emanuele Franco. Le altre posizioni in prova vedono Cantamessa terzo a 6/10 da Sottile, quindi il velocissimo Marignan, in netto progresso che recupera 1”2 a Caveglia, poi Augusto Franco che fa meglio di Nicelli per 2/10 e di Marco Franco per 7/10. Alessandro Ferro e Luca Rabino mettono per la prima volta il naso fra i migliori dieci in classifica con la loro Peugeot 208 R2B.

Il divario è troppo basso per non prevedere un rovesciamento di posizioni nella classifica assoluta ed Emanuele Franco attacca duro nella Ronchesio finale e sigla il miglior tempo assoluto in prova, gustandosi quindi il trasferimento verso il podio di San Damiano per festeggiare la sua seconda vittoria in carriera che fa il paio con quella conquistata esattamente dodicesimi prima sempre con Luca Pieri. Matteo Giordano conferma il secondo posto sia in prova sia in classifica assoluta. Seguono in prova e in gara Sandro Sottile e Luca Cantamessa che concludono nell’ordine, mentre Matteo Marignan sigla il quinto tempo in prova e chiude settimo nella classifica finale. Augusto Franco termina con un sorriso e il sesto posto in speciale, prestazione che gli vale la quinta piazza assoluta. Caveglia sigla il settimo tempo sulla speciale di Ronchesio difendendo così il sesto posto in classifica assoluta con 8/10 su Marignan. Chiudono la speciale fra i primi dieci assoluti Alberto Porello-Anna Adriano, per la prima volta fra i migliori dieci, quindi Marco Franco ed un sempre più convincente Alessandro Ferro. Per definire la top ten della classifica assoluta con Marco Franco ottavo, Davide Nicelli nono, ed Alessandro Ferro decimo, primi della striscia dei quaranta classificati che festeggiano la loro ultima gara dell’anno sul palco arrivi di San Damiano d’Asti.

  • Iscritti 58, verificati 55, classificati 40, ritirati 15.
  • Vincitori Prove speciali: 4 Emanuele Franco-Luca Pieri (2, 3, 4, 6); 1 Matteo Giordano- Vilma Grosso (1) e Sandro Sottile-Marco Nari (5)
  • Leader di classifica: 1 Matteo Giordano- Vilma Grosso; 2-4 Emanuele Franco-Luca Pieri; 5 Matteo Giordano- Vilma Grosso; 6 Emanuele Franco-Luca Pieri

Rally Day “Il Grappolo”: tre Franco per un solo rally

Un cognome molto comune nell’astigiano riempie le zone alte della classifica del Grappolo. E il medagliere delle Olimpiadi. Di Tommaso M. Valinotti. Foto ActionRace, Elio Magnano e Marco Ferrero

SAN DAMIANO D’ASTI (AT), 10 dicembre – È certo che il cognome Franco sia fra i più comuni a San Damiano d’Asti. Secondo un censimento demografico di un sito specializzato, delle 5874 famiglie Franco presenti in Italia, 168 sono in provincia di Asti, 95 delle quali residenti nel comune di San Damiano (fra le quali la nuotatrice Alice Franco, bronzo alle Olimpiadi di Shanghai 2011, oltre a un vescovo ed un consigliere comunale attualmente in carica). Non stupisce quindi che alla gara fossero presenti ben tre piloti dal cognome Franco, tutti rigorosamente non imparentati fra loro.

La miglior prestazione la ottiene Emanuele Franco, affiancato da Luca Pieri, che ottiene la sua seconda vittoria assoluta in sette gare disputate bissando il successo della scorsa stagione, raccogliendo così l’eredità di Piero Longhi-Max Leonardi, ultimi vincitori della gara nel 1989 prima della nuova rinascita.

Augusto Franco ha quest’anno abbandonato l’organizzazione della gara per dedicarsi al più divertente e meno stressante ruolo di pilota. Affiancato da Maurizio Bodda al volante della Peugeot 208 R2B, ha conquistato su prove che non vedeva dal 1998 con la Peugeot 205 Rallye un ottimo quinto assoluto, con la ciliegina di un terzo tempo assoluto nella prima Ronchesio. Un gran divertimento ed un secondo di classe dietro il “maestro” Cantamessa che vale oro.

Infine il terzo Franco è Marco Franco, affiancato sulla Mitsubishi da Massimo Prato, che aveva come unico obiettivo divertirsi in prova speciale, riuscendo anche a migliorare con l’ottavo posto assoluto la prestazione della scorsa stagione. Ed è stato il primo a congratularsi con il suo omonimo, ma non parente, all’ultimo Controllo Orario, prima di salire in pedana.

Nuova Range Rover: lusso silenzioso

Abitacolo ridisegnato con grande raffinatezza – ineguagliabile sia per l’utilizzo al lavoro che per il tempo libero. Il nuovo modello con propulsione benzina/elettrica accresce ancora il placido comfort dell’ammiraglia Land Rover. Potenza/coppia complessive: 404CV (297kW) /640Nm. Consumo combinato (NEDC): 101mpg (2.8 l/100km). Emissioni combinate di CO2 (NEDC): 64g/km. Autonomia con sola propulsione elettrica: 51km. Tempo di ricarica veloce: 2 ore e 45 minuti. Il sistema di infotainment Touch Pro Duo, elegante e intuitivo, comandato tramite due touchscreen da 10″, è il “maggiordomo digitale” del 21° secolo. La nuova Range Rover SVAutobiography Dynamic da 565 CV abbina al lusso degli interni le prestazioni del V8 Supercharged (0-100km/h in 5,4 s.). Disponibile per ordinazioni presso la Rete di Concessionarie Jaguar Land Rover, con prezzi a partire da Euro 102.800.

SOLIHULL (Inghilterra) – La Range Rover rappresenta più che mai il vertice del viaggio di lusso, e un’esperienza memorabile per guidatore e passeggeri. Concepita inizialmente quasi 50 anni fa per gli spostamenti fra la campagna e la città, la Range Rover si è continuamente evoluta primeggiando, in questo settore, come il SUV di lusso senza uguali. Oggi la tecnologia guida l’evoluzione della nuova Range Rover, con l’introduzione di un sistema di propulsione ibrido plug-in, che arricchisce il lusso sostenibile della nuova vettura con inediti livelli di efficienza e capacità, perfezionandone la raffinatezza e accrescendone la desiderabilità.  Così come si è evoluto il design esterno, anche l’abitacolo  si presenta rinnovato nel comfort e nelle nuove tecnologie orientate al cliente.

Le funzionalità mirate al comfort esaltano l’esperienza di viaggio per guidatore e passeggeri. Grazie alle nuove strutture dei sedili anteriori ora sono disponibili 24 regolazioni, imbottiture più larghe e profonde, e appoggiabraccia riscaldabili. Posteriormente, abitacolo e disposizione dei sedili sono state interamente ridisegnate, ottimizzando comfort e spazio senza tuttavia penalizzare la capacità del vano bagagli.

Chi non è al volante e intende lavorare durante il viaggio, ha a disposizione pratici spazi portaoggetti e fino a 17 prese di corrente, incluse quelle di tipo domestico, USB, HDMI e 12V; il Wi-Fi 4G consente di connettere fino a 8 dispositivi. L’abitacolo è stato progettato per offrire  il massimo relax; i suoi lussuosi sedili offrono 25 funzioni massaggio grazie alla tecnologia Hot Stone nello schienale.

Sedili più larghi e soffici per un comfort sontuoso. La reclinazione di 40°, azionabile tramite un pulsante, sfrutta al massimo i 186 mm aggiuntivi di spazio per le gambe (ora 1.206 mm in totale). L’eccellente comfort di viaggio comprende sedili rinfrescabili e riscaldabili, e appoggiabraccia poggiapiedi e sostegni per i polpacci, riscaldabili. Tutte le funzioni dei sedili possono essere controllate dall’interno o dall’esterno del veicolo, tramite un’app per smartphone.

“I nostri clienti sanno bene quello che vogliono da una Range Rover. “Non cambiatela, miglioratela soltanto” ci dicono; così ci siamo dedicati a perfezionare la nostra ammiraglia. Dopo quasi 50 anni, alla sua quarta generazione, la Range Rover è ancora la migliore, e il SUV di lusso rimane la scelta d’elezione per i clienti più esigenti del mondo.”

Gerry McGovern, Chief Design Officer di Land Rover: L’eleganza degli interni è stata accresciuta integrando il più avanzato sistema di infotainment prodotto da Jaguar Land Rover. Il Touch Pro Duo, soprannominato “Blade”, fa uso di due touchscreen da 10″ ad alta definizione, posti nella consolle centrale. Le informazioni possono essere passate da uno schermo all’altro, con un layout intuitivo e di facile impiego,  d’ impareggiabile funzionalità.

La nuova ed efficiente Range Rover P400e offre performance sostenibili abbinando al quattro cilindri Ingenium 2.0 litri a benzina da 300 CV (221 kW) un motore elettrico da 116 CV (85 kW). La potenza complessiva di 404 CV (297 kW) consente al veicolo di raggiungere una velocità massima di 220 km/h, ed un’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 6,8 secondi. Con una coppia di 640 Nm, il nuovo modello combina performance dinamiche e sostenibilità con le proverbiali caratteristiche di capacità, comfort e raffinatezza Range Rover. Le emissioni di CO2 della P400e sul ciclo combinato NEDC sono di 64 g/km; in modalità solo elettrica, il veicolo presenta un’autonomia di 51 km. Per la prima volta i clienti dell’ammiraglia Land Rover potranno provare la guida ad emissioni zero.

La P400e offre una raffinatezza silenziosa e capacità in off-road esclusive, e può accedere anche a zone a traffico limitato da ordinamenti antinquinamento.

Il guidatore della nuova PHEV ha la scelta fra due modalità di guida:

  1. Modalità Parallel Hybrid (modalità di default) – che combina la propulsione elettrica con quella del motore a benzina. Il guidatore può optare per ottimizzare la carica della batteria o risparmiare carburante, selezionando una delle due funzioni di gestione della ricarica:
    • Funzione SAVE – impedisce che la carica della batteria scenda sotto un livello preselezionato.
    • Funzione PEO (Predictive Energy Optimisation) – impostata una destinazione nel navigatore, il sistema – che utilizza i dati GPS di altitudine della rotta selezionata – combina intelligentemente propulsione elettrica e a benzina, ottimizzando il consumo di carburante.
  2. Modalità EV (Electric Vehicle) – il veicolo viaggia con la sola propulsione elettrica, utilizzando l’energia della batteria: una soluzione ideale per spostamenti silenziosi ad emissioni zero.

La precisione e il perfetto controllo della propulsione consentono un sicuro avanzamento in ogni condizione e su qualsiasi terreno. Il sistema Terrain Response 2 di Land Rover è calibrato per distribuire a tutte e quattro le ruote – con precisione ed intelligenza –  la coppia del motore elettrico, con quella massima disponibile già a zero giri/minuto. Questo assicura il miglior controllo durante le manovre in off-road a bassa velocità, riaffermando l’eccezionale gamma di capacità della Range Rover.

“La nuova Range Rover tocca inediti livelli di lusso, raffinatezza e capacità all-terrain. Il nuovo modello PHEV non è solo una soluzione senza compromessi –  raccoglie l’eredità tradizionale della nostra ammiraglia offrendo ancor più raffinatezza e comfort assieme a prestazioni ed efficienza impressionanti.”

Nick Collins, Vehicle Line Director di Jaguar Land Rover. La batteria agli ioni di litio ad alto voltaggio da 13,1kWh può essere completamente caricata a casa in sole 2 ore e 45 minuti, impiegando una wall-box da 32 A, oppure in 7 ore e 30 minuti con il cavo da 10 A fornito di serie.  La batteria della Range Rover è coperta da una garanzia di 8 anni, 160.000 km, al 70% della funzionalità.

Il 2.0 Ingenium a benzina è montato longitudinalmente, mentre il motore elettrico da 85 kW è situato sulla trasmissione ZF a 8 rapporti, al centro del veicolo, accanto al caricabatteria interno da 7 kW. La presa per il cavo è posta frontalmente, mentre la batteria agli ioni di litio a celle prismatiche è montata posteriormente, sotto il pavimento del vano di carico. La P400e è disponibile con passo corto o lungo.

La nuova Range Rover è dotata di altre tecnologie mirate al comfort ed alla praticità:

  • Tendina parasole a comando gestuale: con apertura e chiusura gestite da un avanzato sistema di comando gestuale che rileva il movimento della mano degli occupanti. Per azionare la tendina basta muovere la mano di fronte allo specchio retrovisore, all’indietro per aprire, in avanti per chiudere.
  • Ionizzazione dell’aria all’interno della vettura: il sistema fa uso di nanoparticelle d’acqua dotate di carica elettrica per pulire e purificare l’aria, garantendo un migliore comfort ai passeggeri.
  • Fari a LED Pixel-laser: questa evoluta tecnologia – più luminosa –  oscura selettivamente le sezioni di LED per non abbagliare i guidatori che procedono in senso opposto.
  • L’activity key: consente ai clienti di bloccare/sbloccare il veicolo senza doversi portare dietro il telecomando

Per saggiare il lusso e le performance Range Rover nella loro forma più dinamica, oggi i clienti debbono solo salire a bordo della SVAutobiography Dynamic – la più potente Range Rover di serie mai prodotta. Il V8 Supercharged a benzina eroga 565CV (un aumento di 15 CV) ed il veicolo accelera da 0 a 100 km/h in 5,4 secondi. Le modifiche del design comprendono un’esclusiva griglia Graphite Atlas con inserti cromati ed un paraurti posteriore rivisto, con terminali di scarico metallici integrati.

Progettata e realizzata nel Regno Unito da Jaguar Land Rover, la nuova Range Rover sarà prodotta negli stabilimenti di Solihull ed è ordinabile da oggi; le prime consegne sono previste dalla fine del 2017 (a seconda dei mercati).

Fin dal 1948 Land Rover ha prodotto autentici 4×4, caratterizzati da una vera, ampia gamma di capacità nelle rispettive classi.  Defender, Discovery, Discovery Sport, Range Rover, Range Rover Sport, Range Rover Velar, e Range Rover Evoque definiscono il settore dei SUV a livello mondiale, con l’80% della gamma esportato in oltre 100 diversi Paesi.

  • La storica della Range Rover:
  • 1970 Commercializzazione dell’originale Range Rover (Classic) due porte
  • 1972 La Range Rover traversa il Darien Gap con la Spedizione Trans America, di 29.000 km, effettuata dall’Esercito Britannico. Sono stati necessari 99 giorni per coprire 400 km di jungla
  • 1977 La Range Rover vince nella categoria 4×4 la Maratona Londra Sydney di 30.000 km, il più lungo rally di velocità mai disputato
  • 1979 La Range Rover vince l’edizione inaugurale della Paris-Dakar (e fa il bis nel 1981)
  • 1981 Viene presentata la prima Range Rover 4 porte di serie, accanto alla prima edizione limitata – la ‘In Vogue’
  • 1982 La Range Rover monta la trasmissione automatica
  • 1985 La Range Rover diesel ‘Bullet’, conquista 27 record di velocità
  • 1987 Lancio della Range Rover nel Nord America
  • 1989 Range Rover è il primo veicolo a trazione integrale equipaggiato con sistema ABS
  • 1992 La Range Rover è la prima 4×4 al mondo ad essere equipaggiata con controllo elettronico della trazione e delle sospensioni pneumatiche
  • 1994 Lancio della seconda generazione Range Rover
  • 2001 Lancio della terza generazione Range Rover
  • 2002 Dall’impianto di Solihull esce la Range Rover n° 500.000
  • 2012 Lancio della quarta generazione Range Rover – primo SUV in alluminio
  • 2015 Lancio a New York della esclusiva Range Rover SVAutobiography
  • 2016 Land Rover lancia la più potente Range Rover di sempre, la SVAutobiography Dynamic da 550 CV
  • 2017 Debutta la Range Rover P400e PHEV

Land Rover a Los Angeles: lusso esemplare, zero missioni, versatilità imbattibile

La Range Rover SVAutobiography è protagonista del Los Angeles International Auto Show. Disponibile in versione ibrida plug-in da 404 CV con autonomia in modalità elettrica di 51 km. Nuovi livelli di lusso e comfort: portiere autochiudenti, sedili reclinabili in stile aviolinea con funzione massaggio Hot Stone, orologio esclusivo Zenith. Per la prima volta in USA l’intera gamma delle Range Rover e Range Rover Sport. La speciale Discovery di Jaimie Oliver cucina in TV

LOS ANGELES (California) 29 novembre 2017: Land Rover ha presentato un SUV di un lusso senza precedenti all’Auto Show di Los Angeles:  la Range Rover SVAutobiography.

La nuova ammiraglia abbina la più raffinata artigianalità realizzativa con la più avanzata tecnologia, che include portiere che si chiudono al tocco di un pulsante ed una propulsione benzina/elettrica plug-in. La più lussuosa Range Rover di sempre, la SVAutobiography a passo lungo, è disponibile con una completa gamma di motorizzazioni, dal nuovo ibrido plug-in (PHEV) al benzina V8 sovralimentato da 565 CV. Le fa da scorta d’onore l’intera gamma delle Range Rover e Range Rover Sport, in un impareggiabile sfoggio di design britannico e tecnologie di prossima generazione.

Dichiara Gerry McGovern, Chief Design Officer Land Rover: “La Range Rover SVAutobiography è l’epitome del lusso, del comfort e della raffinatezza. Nostra portabandiera per qualità e accuratezza, quest’auto è un esempio di attenzione al dettaglio e raffinatezza, segni distintivi del nostro SUV di lusso da quasi 50 anni.”

Le sue caratteristiche di comfort garantiscono al cliente un’esperienza di prima classe, grazie anche agli speciali sedili posteriori Executive Class ed alla caratteristica consolle centrale che si estende per tutta la lunghezza della cabina. Il modello al vertice è anche il primo SUV ad offrire le portiere posteriori a chiusura motorizzata, che consente ai passeggeri di chiuderle tramite pratici pulsanti posti sulla consolle centrale posteriore. Tavolini posteriori estraibili elettricamente e schermi di intrattenimento integrati consentono ai clienti di avvalersi della connettività WiFi 4G per lavorare o rilassarsi in pieno comfort, mentre un vano refrigerato celato fra i sedili posteriori gemelli può contenere due bottiglie di vino o quattro bottiglie di plastica da 600 ml, più due bicchieri.  Un nuovo, esclusivo orologio firmato Zenith, ispirato all’Elite 6150, correda la consolle centrale posteriore. Lo chassis è stato ritarato affinché l’accresciuto comfort non penalizzasse la dinamica di guida o le capacità all-terrain; l’avanzata propulsione PHEV garantisce tranquillità e raffinatezza – con un’autonomia, in silenziosa modalità full-electric, che raggiunge i 51 km.

Le nuove Range Rover e Range Rover Sport dispongono di una versione ibrida a benzina/elettrica plug-in, ed offrono lusso e performance sostenibili accanto alle più recenti tecnologie consumer e ad un design esterno migliorato. Entrambe sono presenti per la prima volta allo Show di Los Angeles, dove sarà esposta anche la speciale Discovery creata per Jaimie Oliver, Chef e personaggio TV, dalla divisione Special Vehicle Operations di Land Rover. Il SUV su misura di Jamie, una vera cucina su ruote, è dotato di una completa attrezzatura da cucina, che comprende, fra l’altro, slow cooker, barbecue, gelatiera, e oliera.

Gli Chef Donal Skehan e Caroline Artiss sono apparsi in TV con la versatile Discovery di Jamie nella trasmissione TV Good Day LA, cucinando gli avanzi del Giorno del Ringraziamento; la coppia si è avvalsa dell’eccezionale veicolo anche al food and drink market di Smorgasburg LA.

Nuova motorizzazione PHEV. La nuova ed efficiente Range Rover P400e offre performance sostenibili abbinando al quattro cilindri Ingenium 2.0 litri a benzina da 300 CV (221 kW) un motore elettrico da 116 CV (85 kW). La sua potenza complessiva di 404 CV (297 kW) [1] consente al veicolo – con trazione integrale permanente – di raggiungere una velocità massima di 220 km/h, e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 6,8 secondi. Con una coppia di 640 Nm, il nuovo modello abbina performance dinamiche e sostenibilità alle proverbiali caratteristiche di capacità, comfort e raffinatezza Range Rover.

Le emissioni di CO2 della P400e sul ciclo combinato NEDC sono di 64 g/km; in modalità solo elettrica, il veicolo presenta un’autonomia di 51 km. Per la prima volta i clienti dell’ammiraglia Land Rover potranno sperimentare la guida ad emissioni zero.

La P400e offre una raffinatezza silenziosa e capacità in off-road esclusive, e può accedere anche a zone a traffico limitato da ordinamenti antinquinamento.

Al volante della nuova PHEV si ha la scelta fra due modalità di guida:

  1. modalità Ibrida Parallela (modalità di default) – che combina la propulsione elettrica con quella del motore a benzina. Il guidatore può optare per la carica della batteria o per il risparmio di carburante selezionando una delle due funzioni di gestione della ricarica:

>Funzione SAVE – impedisce che la carica della batteria scenda sotto un livello preselezionato.

>Funzione PEO (Predictive Energy Optimisation) – impostata una destinazione nel navigatore, il sistema, che utilizza i dati GPS di altitudine della rotta selezionata, combina intelligentemente propulsione elettrica e a benzina ottimizzando il consumo di carburante.

  1. Modalità EV (Electric Vehicle) – il veicolo viaggia con la sola propulsione elettrica, utilizzando l’energia della batteria: una soluzione ideale per spostamenti tranquilli ad emissioni zero.

La batteria agli ioni di litio ad alta capacità da 13,6 kWh può essere completamente caricata a casa in sole 2 ore e 45 minuti impiegando una wall-box da 32 A, oppure in 6 ore con il cavo da 10 A fornito di serie.  La batteria della Range Rover è coperta da una garanzia di 8 anni, 160.000 km, al 70% della funzionalità.

Con Range Rover SVAutobiography si viaggia sempre in prima classe

La Range Rover SVAutobiography fa il suo debutto negli USA al Los Angeles International Auto Show 2017. Nuovi livelli di lusso e comfort nella cabina ridisegnata: portiere posteriori motorizzate, sedili reclinabili in stile aviolinea e orologio esclusivo firmato Zenith. Avanzata propulsione ibrida plug-in da 404 CV: il più lussuoso SUV di Land Rover porta ai massimi livelli la raffinatezza di viaggio. Assemblata a mano dalla Divisione Special Vehicle Operations (SVO) Land Rover. Ordinabile da 29 novembre 2017, con prezzi a partire da € 194.100

SOLIHULL (Inghilterra), 29 novembre 2017: Da oggi, il termine di paragone per i SUV di lusso è la nuova Range Rover SVAutobiography. Il nuovo modello è un’ineguagliabile combinazione di raffinata artigianalità e tecnologia, il compendio del vertice del lusso di un viaggio in Range Rover, che diventa un’esperienza memorabile per guidatore e passeggeri. Disponibile con passo lungo, la Range Rover SVAutobiography vanta nuovi comfort, come le portiere che si chiudono al tocco di un pulsante, creando uno spazio di assoluta tranquillità per il relax o un tecnologico hub mobile. La vasta gamma di motorizzazioni include un avanzato ibrido elettrico/benzina plug-in in grado di percorrere fino a 51 km in modalità full electric, ed un V8 a benzina sovralimentato, con potenza aumentata a 565 CV.

I sedili posteriori Executive Class sono fra le maggiori attrazioni del nuovo e lussuoso modello. Grazie al passo lungo offrono 1,2 metri di spazio per le gambe, mentre gli accoglienti sedili, con nuovi intercalari nella confortevole imbottitura, aumentano il benessere dei passeggeri. Con una reclinazione di 40°, la funzione massaggio Hot Stone, i poggiapiedi ed i sostegni per i polpacci riscaldabili e i sedili a 22 regolazioni, la cabina posteriore offre realmente un’esperienza inimitabile. Per tutta la lunghezza della cabina si estende una straordinaria consolle centrale fissa, che posteriormente ospita i pulsanti di chiusura delle relative portiere.

Tavolini posteriori estraibili elettricamente e schermi di intrattenimento integrati consentono ai clienti di avvalersi della connettività Wi-Fi 4G per lavorare o rilassarsi in pieno comfort, mentre un vano refrigerato, celato fra i sedili posteriori gemelli, può contenere due bottiglie di vino o quattro bottiglie di plastica da 600 ml. Il sedile posteriore destro è ripiegabile per il trasporto di oggetti lunghi, e – a richiesta –  è disponibile un pianale del vano bagagli impiallacciato ed estraibile elettricamente che agevola il carico e lo scarico del bagaglio.

Accanto a queste caratteristiche di comfort da viaggio in prima classe, la cura per il dettaglio raggiunge ancor più elevati livelli di raffinatezza. Un nuovo, esclusivo orologio firmato Zenith, ispirato all’Elite 6150, correda la consolle centrale posteriore. Il suo quadrante zigrinato riprende le finiture del pulsante di avviamento, del selettore della trasmissione e dei pedali. L’elegante ed intuitivo sistema di infotainment Touch Pro Duo Jaguar Land Rover, con due touchscreen gemelli ad alta definizione, è il maggiordomo digitale del 21° secolo. Con un semplice swipe l’informazione può passare da uno schermo all’altro, per la maggiore funzionalità e facilità d’uso.

Dichiara Gerry McGovern, Chief Design Officer di Land Rover: “Continuiamo ad affinare e perfezionare la nostra ammiraglia Range Rover. Sofisticata e con un’esclusiva combinazione di sensibilità britannica, la Range Rover SVAutobiography rafforza lo status Range Rover di impareggiabile eccellenza,”

La Range Rover SVAutobiography sarà rifinita a mano solo presso il Centro Tecnico del SVO a Warwickshire nel Regno Unito, e ha debutato all’Auto Show di Los Angeles il 29 novembre 2017. L’evento vedrà la presentazione della nuova Range Rover SVAutobiography accanto all’estrema Discovery SVX ed alla potente Range Rover Sport SVR e, per la prima volta, alla SVAutobiography Dynamic.

Dichiara John Edwards, Managing Director di Jaguar Land Rover Special Operations: “Il distintivo badge SVAutobiography identifica i nostri veicoli più lussuosi, proprio come le sigle SVR e SVX denotano quelli più potenti e capaci.  L’arrivo della Range Rover SVAutobiography accresce ulteriormente l’impareggiabile lusso della famiglia SV. “

 

 

Inizio movimentato per le Peugeot 3008DKR Maxi

Anche se la prima speciale di questa Dakar 2018 è stata breve (31 km), è stata comunque molto movimentata. Partite sabato da Lima (Perù), le quattro PEUGEOT 3008DKR Maxi hanno raggiunto il traguardo dopo alcune peripezie.

 

LIMA (Perù), 6 gennaio – Ancor prima di partire per la speciale, Stephane Peterhansel e Jean-Paul Cottret sono stati protagonisti di una piccola disavventura nei 241 km di percorso stradale. A pochi chilometri dalla partenza della speciale, sono stati urtati da dietro da un automobilista, per fortuna senza danni per la loro 3008DKR Maxi. Nella speciale, i detentori del titolo hanno guidato con prudenza nelle prime dune del rally. Hanno fatto segnare l’11° tempo.

Sébastien Loeb e Daniel Elena hanno iniziato male la loro terza Dakar. Già al terzo chilometro cronometrato, l’equipaggio franco-monegasco ha perso l’uso dei freni. In questa difficile situazione, l’equipaggio ha comunque raggiunto il traguardo con un distacco di soli 5 min37s. Carlos Sainz / Lucas Cruz e Cyril Despres / David Castera hanno fatto la prima tappa con molta attenzione, senza strafare, e le loro PEUGEOT 3008DKR Maxi non hanno accusato il minimo problema. Finiscono rispettivamente quindicesimo e sedicesimo a meno di tre minuti dal leader.

CLASSIFICA DELLA TAPPA 1

  1. Nasser Al Attiyah (QAT) / Matthieu Baumel (FRA), Toyota 4WD, 21min51s
  2. Bernhard Ten Brinke (NLD) / Michel Perin (FRA), Toyota 4WD, +25s
  3. Nicolas Fuchs (PER) / Adrian Mussano Fernando (ARG), Borgward 4WD, +34s
  4. Bryce Menzies (USA) / Peter Mortensen (USA), Mini 2WD, +38s
  5. Nani Roma (ESP) / Alex Haro Bravo (ESP), Mini 4WD, +53sec
  6. Giniel de Villiers (ZAF) / Dirk von Zitzewitz (ZAF), Toyota 4WD, +54 sec
  7. Lucio Alvarez (ARG) / Robert Howie (ZAF), Toyota 4WD, +1min12s
  8. Mikko Hirvonen (FIN) / Andreas Schulz (DEU), Mini 2WD, +1min36s
  9. Jakub Przygonski (POL) / Tom Colsoul (BEL), Mini 4WD, + 1min45s
  10. Martin Prokop (CZE) / Jan Tomanek (CZE), Ford 4WD, +2min4s
  11. Stéphane Peterhansel (FRA) / Jean-Paul Cottret (FRA), PEUGEOT 3008DKR Maxi, + 2min15s
  12. Cyril Despres (FRA) / David Castera (FRA), PEUGEOT 3008DKR Maxi, +2min36s
  13. Carlos Sainz (ESP) / Lucas Cruz (ESP), PEUGEOT 3008 DKR Maxi, +2min39s
  14. Sébastien Loeb (FRA) / Daniel Elena (MCO), PEUGEOT 3008DKR Maxi, +5min37s

In diretta dal bivacco…

Stéphane Peterhansel (PEUGEOT 3008DKR Maxi n°300) 11° della tappa. “Non ho avuto un buon feeling in questa prima tappa. Il sole era alto e non c’erano ombre sulle dune, pertanto era molto difficile percepire la conformazione del terreno. Abbiamo anche incrociato un motociclista che è caduto.. Piuttosto di azzardare con una guida rischiosa, abbiamo preferito guidare in modo prudente. Non veniamo qui da anni e le dune in Perù sono diverse da quelle che siamo abituati a superare.”

Carlos Sainz (PEUGEOT 3008DKR Maxi n°303) 16° della tappa. “Complessivamente, è il tipo di speciale in cui c’è più da perdere che da guadagnare. Se attacchi, puoi guadagnare qualche secondo, ma il minimo errore costa minuti. Pertanto abbiamo deciso di guidare in modo prudente. La 3008 DKR Maxi funziona bene. La gara seria comincia domani.”

Cyril Despres (PEUGEOT 3008DKR Maxi n°308) 15° della tappa. “C’era un po’ di vento che spazzava la cresta delle dune e la visibilità non era eccezionale in queste dune bianchissime. Ma la situazione era uguale per tutti! Finalmente la Dakar è partita! Siamo entrati nel ritmo e abbiamo fatto segnare un buon tempo. Le sensazioni sono abbastanza positive, anche se la speciale è un po’ corta, per i miei gusti. Io sono più un pilota da maratona!”

Sébastien Loeb (PEUGEOT 3008DKR Maxi n°306) 29° della tappa. “Ho perso i freni al terzo chilometro e ho potuto usare solo l’acceleratore. Il problema è venuto dal posteriore. Quindi ho dovuto percorrere quasi tutta la speciale improvvisando. A un certo punto ero molto lento. E’ stato davvero difficile affrontare le dune in queste condizioni: quando sei sulla cresta non vedi la discesa ed è facilissimo fare un errore. L’importante era non correre rischi e terminare la speciale. Siamo arrivati al traguardo ed è ciò che conta.”

 

 

Peugeot 3008DKR Maxi l’obiettivo della Dakar 2018 è la vittoria

Autore di una storica tripletta nel 2017, il Team PEUGEOT Total punterà di nuovo alla vittoria per la 40esima edizione della Dakar, un periplo lungo e difficile di 9.000 km che si disputerà in Perù, Bolivia e Argentina dal 6 al 20 gennaio.

 

LIMA (Perù), sabato 6 gennaio – La Peugeot 3008DKR in versione maxi. Il Team PEUGEOT Total ha sviluppato una nuova vettura per la Dakar 2018. Sempre dotata di due ruote motrici, la PEUGEOT 3008DKR diventa ‘Maxi’, per offrire maggiori prestazioni, con i suoi 2,40m di larghezza che le conferiscono ancor più stabilità. Il Dream Team continua a lottare Il Dream Team PEUGEOT Total, che ha conquistato 9 vittorie di tappa su 10 nel 2017, rimane invariato per il 2018: Stéphane Peterhansel/Jean-Paul Cottret, Carlos Sainz/Lucas Cruz, Sébastien Loeb/Daniel Elena e Cyril Despres/David Castera. Questo quartetto di piloti da solo ha conquistato 19 vittorie alla Dakar (auto & moto); quanto alla squadra PEUGEOT SPORT, ha ottenuto 6 vittorie in 7 partecipazioni (1987 / 1988 / 1989 / 1990 / 2016 / 2017).

A ciascuno il suo colore. 4 equipaggi, 4 vetture, 4 colori per distinguerli. Le PEUGEOT 3008DKR Maxi presentano ciascuna la sua livrea con tocchi di colore distintivi sul frontale e sul tetto:

  • Stéphane Peterhansel/Jean-Paul Cottret (n°300): colore giallo
  • Carlos Sainz/Lucas Cruz (n°303) : colore blu
  • Sébastien Loeb/Daniel Elena (n°306): colore bianco
  • Cyril Despres/David Castera (n°308): colore rosso

Le sfide dei regolamenti tecnici e sportivi. Il regolamento tecnico 2018 impone numerose modifiche sfavorevoli alle 2 ruote motrici: peso minimo ridotto fino a 100 kg ed escursione delle sospensioni aumentata di 30 mm per le 4 ruote motrici, mentre le PEUGEOT 3008DKR Maxi sono zavorrate di 70kg. Pertanto gli ingegneri di PEUGEOT SPORT hanno dovuto lavorare con accanimento per compensare queste penalizzazioni del regolamento. Il regolamento sportivo della Dakar 2018 si evolve di nuovo, per rendere più complessa la navigazione. Adesso le mappe sono vietate nelle vetture, mentre il percorso preannuncia delle belle difficoltà: i copiloti soffriranno, ma almeno la regola sarà uguale per tutti!

Un percorso molto selettivo. Per la 40esima edizione della Dakar, gli organizzatori hanno annunciato un percorso particolarmente impegnativo: 5 tappe sulla sabbia in Perù, 3 tappe ad alta quota in Bolivia con un punto culminante a 4.786 metri, poi la tappa maratona con circa 1.000 km di settori selettivi e la temibile prova di “Super Fiambala” in Argentina, che fanno già tremare gli equipaggi. In totale: 8.793 km, di cui 4.329km di settori cronometrati.

Ultimi chilometri di prove. Una PEUGEOT 3008DKR Maxi e Cyril Despres / David Castera sono partiti alla volta del Sud America un po’ prima, a metà dicembre, per effettuare dei test ad alta quota in Cile. A Lima, il 4 gennaio, le 4 vetture da corsa hanno partecipato ad un ultimo shake down, prima di sottoporsi alle verifiche tecniche di oggi 5 gennaio e schierarsi per la Grande Partenza il 6.

Qualche dato saliente della gara

Quella che sta per prendere il via dal Perù è la 40esima edizione della Dakar, leggendaria gara che ormai si disputa per la decima volta in Sud America. Il DREAM TEAM PEUGEOT è la squadra più titolata della storia della Dakar con 148 vittorie di tappa (auto + moto). Sono 30 i veicoli portati da Peugeot in totale, di cui 4 vetture da corsa (le 3008DKR Maxi)

Qualche curiosità?

  • 93 donne e uomini che lavorano giorno e notte
  • 23 diverse tipologie di mansioni all’interno del team tra cui:
  • 10 Ingegneri
  • 1 Medico
  • 1 Responsabile Sportivo
  • 25 Meccanici
  • 1 Team Manager
  • 2 Osteopati
  • 3 tonnellate di materiale e utensili per ogni camion
  • 360 pneumatici BF Goodrich
  • 43 kg per ogni gruppo ruota pneumatico
  • 6.000 capsule di caffè per tutta la squadra
  • 41 bottiglie di ossigeno nei camion

Le Peugeot 3008DKR Maxi pronte ad affrontare la Dakar 2018

Il Team PEUGEOT Total è ai blocchi di partenza, pronto a prendere il via della 40esima edizione della Dakar – domani a Lima (Perù) – con le 4 PEUGEOT 3008DKR Maxi degli equipaggi Peterhansel/Cottret, Sainz/Cruz, Loeb/Elena e Despres/Castera.

 

LIMA (Perù), venerdì 5 gennaio – Appena arrivati in Perù, gli equipaggi del Team PEUGEOT Total hanno partecipato ieri (giovedì), a un’ultima sessione di guida all’Autodromo de La Chuntana, a sud della capitale peruviana. Le 4 PEUGEOT 3008DKR Maxi hanno percorso alcune decine di chilometri per permettere ai piloti di riprendere contatto con il loro mezzo e per consentire alla squadra di accertarsi del corretto funzionamento delle vetture dopo il viaggio aereo. Non è stato lamentato alcun problema. Dopo questa sessione rassicurante, le PEUGEOT 3008DKR Maxi hanno superato con successo la tappa obbligatoria delle verifiche tecniche, oggi, prima di raggiungere il parco chiuso. Gli equipaggi Stéphane Peterhansel/Jean-Paul Cottret (n°300), Carlos Sainz/Lucas Cruz (n°303), Sébastien Loeb/Daniel Elena (n°306) e Cyril Despres/David Castera (n°308), invece, hanno effettuato le verifiche amministrative. Tutta la squadra è dunque prontissima ad iniziare questo rally di 9.000 km attraverso il Perù, la Bolivia e l’Argentina.

Prima di lasciare Lima, domani mattina (sabato), i concorrenti passeranno dal podio di partenza. Gli equipaggi dovranno seguire un percorso di collegamento di 241 chilometri che li porterà alla partenza della speciale più corta del rally. Lunga soltanto 31 km, questa prima speciale non è assolutamente trascurabile: non solo bisognerà superare le prime dune e dunque le prime insidie ma, in via eccezionale, le vetture dovranno partire davanti alle moto nella tappa 2 e il vincitore di sabato dovrà fare da apripista domenica: un impegno non trascurabile con i fuoripista previsti!

Lo sapevi? Prima della Dakar 2018, PEUGEOT aveva già partecipato a una competizione che attraversava il Perù, la Bolivia e l’Argentina: era la corsa Londra-Messico disputata nel 1970 e che attraversava almeno 25 paesi! La SAFRAR, che all’epoca rappresentava PEUGEOT in Argentina, aveva iscritto due 504 e due 404.

Cinque stelle Euro NCAP per  Range Rover Velar

All’eleganza dell’abitacolo e al fascino della linea, la nuova Range Rover Velar aggiunge la sicurezza a cinque stelle Euro NCAP. Il SUV di lusso ha ottenuto una valutazione del 93% per la protezione dei passeggeri adulti e dell’85% per quella dei bambini. Il quarto membro della famiglia Range Rover offre una vasta gamma di sistemi avanzati di assistenza alla guida, incluso l’“Autonomous Emergency Braking with Pedestrian Detection”, la frenata automatica d’emergenza con sistema di riconoscimento dei pedoni.

BRUXELLES (Belgio) – La Range Rover Velar ha ottenuto le cinque stelle Euro NCAP, attestando che uno dei SUV più desiderabili al mondo è anche uno dei più sicuri. Il quarto membro della famiglia Range Rover ha conseguito un punteggio del 93% per la protezione degli adulti, dell’85% per la protezione dei bambini e del 74% per quella dei pedoni.

La Velar vanta una gamma completa di dispositivi di sicurezza, incluso l’Autonomous Emergency Braking with Pedestrian Detection. Questa evoluta tecnologia è in grado di rilevare un rischio di impatto con veicoli o pedoni, e di conseguenza frenare automaticamente. Il sistema ha ottenuto il punteggio massimo nei test di rilevamento dei pedoni, condotto dai tecnici Euro NCAP.

Commenta Nick Rogers, Director Group Engineering di Jaguar Land Rover: “La leggera scocca in alluminio, rigida ed eccezionalmente robusta, è la chiave di volta delle cinque stelle Euro NCAP. Grazie anche all’avanzata tecnologia delle sospensioni e alla gamma completa di dispositivi di assistenza alla guida, la Range Rover Velar non è solo uno dei SUV più affascinanti al mondo, ma anche uno dei più sicuri.”

Abbinando una robusta protezione dagli impatti ad un sistema di sicurezza attiva estremamente progredito, la Velar assiste il guidatore nell’evitare incidenti, o quantomeno nel ridurne gli effetti.

I risultati dell’Euro NCAP affermano: “I test del sistema automatico di frenata d’emergenza a velocità autostradali hanno evidenziato buone prestazioni: in tutte le prove, la collisione è stata evitata o mitigata. Nelle due prove – di impatto laterale su barriera e del più severo test del palo – la protezione di tutte le aree critiche della scocca è risultata buona e la Range Rover Velar ha ottenuto il punteggio massimo.”

La Range Rover Velar vanta un punteggio complessivo Euro NCAP dell’83% ed è disponibile con un cast stellare di avanzati sistemi di assistenza alla guida, fra i quali:

  • Il sistema “Autonomous Emergency Braking with Pedestrian Detection” che, tramite una videocamera montata anteriormente, rileva l’eventualità di una collisione imminente – e frena automaticamente per evitarla o ridurne gli effetti.
  • Il Reverse Traffic Detection che, grazie al radar, monitora le auto in avvicinamento da entrambi i lati del veicolo, durante le manovre di retromarcia. In caso si presenti un potenziale pericolo, un’icona arancione si illumina sugli specchietti retrovisori per allertare il guidatore.
  • I fari Matrix-Laser a LED che incrementano la portata degli abbaglianti a 550 metri. Il dispositivo Adaptive Front Lighting orienta il cono di luce secondo l’angolo di sterzata, mentre la tecnologia Matrix oscura selettivamente i singoli LED per ottimizzare la distribuzione dei raggi luminosi evitando di abbagliare le vetture che procedono in senso opposto.
  • Il Lane Keep Assist che rileva il cambio involontario di corsia e lo corregge, applicando un lieve controsterzo per rimanere nella corsia appropriata
  • Il Driver Condition Monitor che monitora costantemente gli input dello sterzo, dei freni e dell’acceleratore, allertando il guidatore se questi dà segni di stanchezza nella guida
  • L’Intelligent Speed Limiter che adegua la velocità del veicolo ai vari limiti imposti dalla segnaletica stradale
  • Il Traffic Sign Recognition che informa il guidatore sui limiti di velocità lungo il tragitto tramite il centro messaggi dello schermo

 

Hyundai e Aurora insieme per lo sviluppo di veicoli a guida autonoma entro il 2021

Al CES 2018 debutta il SUV Hyundai Fuel Cell di quarta generazione prima Hyundai a prendere parte al programma di test. La partnership ha l’obiettivo di diffondere la guida autonoma in tempi rapidi, su larga scala e in sicurezza. Modelli Hyundai, appositamente sviluppati, saranno testati in città pilota. Il primo modello parte del progetto verrà presentato al CES di Las Vegas: si tratta del SUV Fuel Cell Hyundai di ultima generazione, dotato di nuove tecnologie Advanced Driver Assistance System (ADAS). Lunedì 8 gennaio la presentazione sarà trasmessa in diretta streaming 

LAS VEGAS (Nevada, USA) 4 gennaio 2018 Hyundai e Aurora, società leader nello sviluppo della tecnologia self-driving, hanno annunciato oggi una partnership strategica volta all’introduzione di nuove Hyundai a guida autonoma entro il 2021. La tecnologia self-driving di Aurora sarà introdotta su modelli Hyundai sviluppati ad hoc e verrà perfezionata attraverso programmi di test in città pilota. Nel lungo termine, Hyundai e Aurora lavoreranno per commercializzare veicoli a guida autonoma a livello mondiale.

“Sappiamo che il futuro della mobilità è la guida autonoma: queste tecnologie hanno bisogno di essere testate nel mondo reale, per accelerarne sviluppo e diffusione in maniera capillare, nella massima sicurezza” ha commentato Dr. Woong Chul Yang, Vice Chairman di Hyundai. “Le nostre avanzate tecnologie sviluppate in campo automobilistico, che comprendono le più recenti funzionalità in ambito sicurezza, insieme all’eccellenza rappresentata da Aurora nel Livello 4 della guida autonoma, porteranno avanti la rivoluzione nella mobilità, con Hyundai protagonista”.

Inizialmente, la collaborazione si concentrerà sullo sviluppo di hardware e software per la guida automatizzata e autonoma e dei dati back-end richiesti per il Livello 4 di guida autonoma – definito dalla SAE (Society of Automotive Engineers) come capace di operare in determinate condizioni senza alcun input o supervisione umana. Obiettivo finale lo sviluppo della guida autonoma in maniera veloce, diffusa e sicura.

Forte di un’esperienza di 50 anni che l’ha resa una dei maggiori Costruttori su scala globale insieme all’affiliata Kia, e oggi leader anche nei campi di design e sicurezza, Hyundai ha iniziato a testare veicoli autonomi su strade pubbliche degli Stati Uniti già nel 2015, una volta ottenuta l’autorizzazione dallo Stato del Nevada. Lo scorso anno, al CES 2017, è proseguito il collaudo in contesti urbani, mostrando al pubblico le tecnologie self-driving con la IONIQ a guida autonoma.

La prossima settimana, al CES 2018, farà il suo debutto ufficiale a livello globale il nuovo SUV Fuel Cell Hyundai di quarta generazione, che sarà anche la prima Hyundai protagonista dei test di guida autonoma in collaborazione con Aurora. L’alimentazione a idrogeno – Fuel Cell – rappresenta una piattaforma ideale per implementare le tecnologie self-driving, che richiedono una potenza elevata per supportare la quantità di dati e informazioni necessarie e il funzionamento dell’hardware, come per esempio i sensori. Inoltre, le celle combustibili sono fonte di energia elettrica stabile che abbattono le preoccupazioni per l’autonomia di percorrenza (che arriva a 800km).

La conferenza stampa di presentazione, in cui sarà svelato anche il nome del nuovo SUV a idrogeno, si terrà lunedì 8 gennaio alle 6:00 (ora italiana) presso il Mandalay Bay a Las Vegas e potrà essere seguita in diretta streaming sul canale YouTube di Hyundai USA. Al CES verrà presentata non solo la mobilità a idrogeno, ma anche la visione di Hyundai per l’utilizzo dell’idrogeno nella vita di tutti i giorni (Hydrogen Life Vision). Hyundai mostrerà inoltre una serie di nuove tecnologie che comprendono il riconoscimento vocale, perfezionato dall’intelligenza artificiale, e il monitoraggio delle condizioni fisiche e di salute del conducente in combinazione con i sistemi di assistenza alla guida

Al riposo dell’AER 2018, il team Eurocargo tira le somme

Bivacco, tappa di riposo di Dakhla, 7 gennaio ore 11 locali. Una gara strepitosa con caratteristiche di vera Paris-Dakar di un tempo con percorsi tipici marocchini, con piste sassose intervallate da lunghi e veloci “chott“. Ma non e mancata la sabbia nelle prime tappe al centro del Paese, dove un primo assaggio sulle performances del nostro camion Eurocargo ha dato riscontri assolutamente confortanti rispetto cosa ci attenderà in Mauritania nei prossimi giorni.

L’Eurocargo. Il camion è stato sempre un fedele compagno di gara, sopportando i talvolta inevitabili piccoli errori di guida dei piloti e mostrando la sua proverbiale affidabilità grazie anche al valido motore Iveco Tector, preparato a suo tempo da FPT, supportato da tutti i fluidi motore Petronas Urania forniti da EAA Oil, nostro sponsor principale. Da esaltare anche gli ottimi sedili e allestimenti Sparco che insieme all’abbigliamento di tutto il team hanno contribuito a rendere più agevole la gara e, perché no, anche molto bello il team. Gli pneumatici Pirelli, resistenti agli urti e sempre ottimi sia a livello di grip sia di duttilità di utilizzo, si sono rivelati al momento un ottimo asso nella manica per l’Eurocargo.

L’equipaggio. Un equipaggio affiatato con l’alternanza di guida tra Corrado e Beppe per avere sempre forze fresche e una continua concentrazione alla guida su percorsi insidiosi e tecnici. Marco alla navigazione semplicemente perfetto. Esperienza e concentrazione non bastano in tutto ciò: ci vuole anche un pizzico di fortuna che i nostri hanno avuto sapendo sfruttare ogni occasione per non lasciare sul percorso troppo tempo e comunque rivelandosi tra gli equipaggi che non hanno ancora preso alcuna penalità di rilievo, salvo qualche overspeed.

Team di assistenza e supporto. I meccanici Ray e Roby, coordinati da Ricky, hanno svolto finora egregiamente il loro compito curando amorevolmente l’Eurocargo anche con i consigli di Corrado. Contare sulla loro capacità ed esperienza, supportati da un mastodontico ed efficace Trakker 6×6 come camion logistico, ha permesso loro di lavorare in maniera ottimale.

Ora ci attende l’oceano di sabbia della Mauritania con tappe davvero leggendarie e quasi impossibili, compresa una Marathon dove sarà vietata assistenza al termine della tappa stessa. Ci apprestiamo con rinnovato spirito battagliero ad affrontare tutto ciò, considerando sempre il solo e unico nostro obbiettivo: Dakar !

Eurocargo Rally Raid Team dopo la 5^ tappa dell’Africa Eco Race

Verso la giornata di riposo: migliora la classifica generale

DAKHLA 6 gennaio, ore 18.00 ora locale Marocco. Con l’arrivo a Dakhla si conclude la prima parte di gara e siamo al termine delle prove svolte in Marocco. Ora, dopo una piccola risalita nella classifica generale delle 4 ruote e nell’assoluta, i nostri si concedono un meritato riposo. Domani, nelle mani del gruppo tecnico, un bel rialzo e un controllo dettagliato dell’intero mezzo. Oggi la prova si è svolta senza problemi. Abbiamo visto fermi alcuni concorrenti per noie meccaniche e per alcune forature, ma nient’altro. Riguardo alla navigazione non ci sono state complicazioni: la velocità media è stata alta e ora non ci resta che attendere le tappe Marathon in Mauritania che necessitano di una grande abilità di navigazione.

E ora, verso una notte e una giornata di intenso riposo.

Africa Eco Race 2018: la tappa più lunga per Eurocargo Rally Raid Team, si va in rimonta

FORTE CHACAL Marocco 5 gennaio ora locale 18.15 – E dopo la tappa più lunga dell’Africa Eco Race 2018 si risale la classifica generale e di categoria. «“ Ulisse ”, il Ns Iveco Eurocargo, non ha nessun tipo di problema» ci ha appena raccontato Marco Arnoletti, il Ns navigatore. La prova è stata velocissima. Partendo tra gli ultimi sulla pista abbiamo trovato i solchi lasciati da quelli davanti. Ciò ci ha rallentano leggermente, ma essendo una gara di durata, va bene così. Ieri e oggi sono iniziate le prime vere tappe con tratti di navigazione in vista di quelle più dure della Mauritania e di quella di domani che hanno ampie distese senza riferimenti.

Nel corso della tappa odierna e nelle precedenti, la gara si è svolta, per conto nostro, in modo molto lineare, transitando in tutti i punti di controllo, permettendoci di non avere nessuna penalità. Stasera per Roby, Riky e Ray solo controlli ordinari al camion e poi via a riposare nella tenda del NS bivacco ad Igloo. Concludendo nella tappa odierna, si risale in classifica assoluta e di categoria grazie alla grande affidabilità del NS camion.

Dall’Africa Eco Race 2018 l’Eurocargo Rally Raid Team arriva al bivacco di Assa: “Per noi è tutto Ok”

ASSA Marocco, 4 gennaio ore 17.15 locali – La prova speciale di oggi è stata molto veloce, un classico dei raid africani, ma anche molto dura con tratti di difficoltà mista. Nessun problema riscontrato; ora al bivacco un veloce briefing con lo staff tecnico per vedere le strategie di gara della tappa N 4. La tappa odierna, da definirsi “scassa macchine”, ha visto alla guida Beppe Simonato.

Vari Team hanno avuto molti problemi e si stanno avendo ritiri con nomi di prestigio. A giudizio del Ns Team e di altri, questa edizione è forse l’AFRICA ECO RACE® più dura di sempre. Il camion dell’Eurocargo Team, curatissimo dalla squadra dei meccanici, sta reggendo molto bene e Beppe ringrazia tutti. E ora, notte di riposo per la tappa più lunga del Raid.