Mauro Beltramo alla Ronde del Canavese per non perdere l’abitudine

Esordio stagionale portacolori della Meteco Corse che in attesa di prendere il volante della sua Fiesta R5 si mantiene in forma con la Clio R3C della Gima. Prima della gara canavesana il pilota saluzzese affonda nei ricordi della piovosa edizione 2013 e racconta il suo difficile rapporto con le bialere e la bellezza della prova speciale. di Tommaso M. Valinotti; hanno collaborato per le immagini Action Race, Elio Magnano, Valter Toso

SALUZZO (CN) – Gravosi impegni di lavoro, ma una passione rallistica ancor più grande. Mauro Beltramo si destreggia fra un appuntamento lavorativo nella sua azienda di revisione veicoli e una prova speciale con la leggerezza di un trapezista, ritagliandosi quegli spazi che rappresentano la sua grande passione. “Correrò il Rally Ronde del Canavese, navigato dal canavesano Pier Carlo Sala, al volante di una Clio R3C per riprendere confidenza con le prove speciali e poi impegnarmi maggiormente nei prossimi mesi con un programma più articolato. Con tutta la confusione che c’è sui regolamenti in merito ai serbatoi e i tempi biblici con i quali vengono consegnati, non potrò schierarmi con la mia Fiesta R5, e dovrò approfittare dell’amicizia con Diego Parodi della Gima che mi ha fornito la sua Clio R3C”.

Una vettura che Mauro Beltramo ha già usato al Rally di Vesime dell’estate scorsa, affiancato dal canavesano Pier Carlo Sala. “Una vettura molto bella e competitiva. A Vesime abbiamo esagerato noi. A metà gara eravamo 17 esimi assoluti, primi di classe ed avevamo appena siglato il dodicesimo tempo assoluto. Ci siamo fatti ingolosire, volevamo risalire la classifica assoluta e nella terribile Madonna della Neve siamo finiti in una bialera. Incredibile che in un rally con tanto pubblico noi siamo riusciti ad uscire di strada nell’unico punto in cui non c’era pubblico e lì siamo rimasti”. Un rapporto difficile con le bialere per il pilota saluzzese.

Anche la mia unica esperienza con la Ronde del Canavese è finita in una bialera. Nel 2013 presi parte alla gara con una Clio RS di Classe N3 con Massimo Moncalvo al mio fianco. Di quella gara ricordo soprattutto la pioggia che scendeva copiosa ed entrava nelle ossa. Nella prima prova siglammo il 24° tempo assoluto, su 85 partenti, e secondo di classe. Nel successivo passaggio esagerammo e finimmo fuoristrada. Lì la compagnia della spinta c’era ed era pure tanta, ma il fango era così pesante e vischioso che non riuscirono a ributtarci sull’asfalto”.

Nonostante questi precedenti Mauro Beltramo è estremamente fiducioso sul suo futuro alla Ronde del Canavese. “La gara è bellissima e mi piace moltissimo. Non a caso la prova di Pratiglione è definita ‘l’università dei rally’. Negli undici chilometri di percorso si cambia ritmo almeno tre volte. Si incontrano tratti molto veloci, dove bisogna buttare il cuore oltre l’ostacolo, spezzati da tornanti e dossi in cui dare spettacolo, inseriti in tratti misti in cui le traiettorie diventano fondamentali. Io affronterò la gara con la massima circospezione. La Clio R3C mi è stata ‘prestata’ da Diego della Gima ed è fondamentale per me non fare danni e riportargliela sana e salva. La prima prova del mattino sarà poi molto difficile. Le temperature saranno vicine allo zero e la strada sarà ricoperta dall’umidità della notte, anche se è previsto il sole. Il vantaggio sarà che l’asfalto si sporcherà poco nei tagli perché il fango a bordo strada sarà ghiacciato. Quindi gomme morbide e molta attenzione. Nelle prove successive si potrà aumentare il ritmo, ma sempre prestando la massima attenzione continuando ad usare gomme morbide”.

Se Mauro Beltramo fosse uno spettatore dove andrebbe a posizionarsi per godere del grande spettacolo della Ronde del Canavese? “Un punto molto tecnico è il tratto appena sotto il paese di Pratiglione, un misto velocissimo dove chi ha il cuore farà la differenza in classifica. Ovviamente la curva da stadio, con il pieno di gente, sarà nell’inversione in centro paese, dove è obbligatorio fare il gesto di freno a mano, sperando che ti riesca per essere applaudito e non fischiato dalla torcida. La prova finisce con una serie di dossi veloci sui quali si salta e il pubblico ammira la capacità di controllo dei piloti. Non bisogna dimentica il passaggio del ponticello sul torrente Gallenca, la bialera incriminata. E lì presterò la massima attenzione” afferma determinato il pilota saluzzese.

Automotoretrò 2018, la fabbrica dei sogni

Di Tommaso M. Valinotti, foto di Marco Ferrero

TORINO – Non è assolutamente necessario avere un portafoglio gonfio gonfio per realizzare i propri sogni in occasione di Automotoretrò. Dipende da che sogni si hanno. Modesti, realizzabili, impegnativi, irraggiungibili, folli. Questi sono i cinque livelli di una scala onirica per chi varca i padiglioni di Lingotto Fiere in occasione della grande manifestazione automotoristica torinese.

Se il terzo Padiglione è totalmente dedicato ai ricambi (con i suoi fedelissimi appassionati), il secondo Padiglione (quello centrale) fa venire l’acquolina in bocca a chiunque durante l’infanzia abbia giocato con le automobiline almeno per cinque minuti, con i suoi club e le associazioni che espongono vetture da far palpitare il cuore, mentre il primo Padiglione, quello dedicato al mercato, rischia di far saltare il conto in banca anche a chi ha una reputazione finanziaria piuttosto solida.

Kaleidosweb, in compagnia del suo reporter Marco Ferrero, ripercorre i due padiglioni passando in rassegna alle vetture più affascianti che ha suddiviso in grandi settori per omogeneità di marca o di affinità di nascita. Dalle Alfa Romeo alle americane, dalle ancetres (le auto che hanno almeno un secolo) alle automobiline di Legno, Autobianchi, Citroën, Ferrari; dalle Fiat alle Jaguar, Lancia, Lotus, NSU, Triumph, Volkswagen, fino alla stranissima Mini marchiata Wolsley.

Qual è l’auto più bella? La Plymouth dello stand del Circolo Nino Farina, affascina con le sue pinne e le sue cromature, le auto di inizio secolo hanno un appeal incredibile; e che dire della splendida Dino Ferrari o delle imponenti Lancia Astura, una talmente signorile da finire addirittura sul manifesto della rassegna. Senza dimenticare le Fiat, che hanno motorizzato l’Italia, lavorando sodo come quella 1100 camioncino, o portando a spasso un’allegra coppia di innamorati come la Topolino Cabriolet o affrontando le strade della Mille Miglia come la Balilla Coppa d’Oro; e per chi ha il mito dei dolci anni Sessanta non c’è nulla di meglio della sinuosa Jaguar E. alla fine, però, la vettura più è bella quella che ci si può comprare. E se non si riesce a comprare nulla, allora non c’è limite al sogno.

Kaleidosweb saluta gli occupanti del podio di The Ice Challenge

Di Tommaso M. Valinotti, Foto di Marco Boccardi

PRAGELATO (TO) – Quando finisce una corsa automobilistica? Quando i più veloci scendono dal podio dei vincitori, si ripongono le coppe nei bagagliai delle vetture e via tutta sulla strada di casa.

La cerimonia di premiazione troppo spesso viene snobbata da fotografi e giornalisti, tifosi e meccanici, che hanno spesso fretta di non farsi intruppare nell’intasamento che spesso si forma al termine di una gara o di una manifestazione in genere e prendono immediatamente il largo appena si spengono i motori.

Marco Boccardi, in occasione della gara di Pragelato di fine gennaio è rimasto sino a quando l’ultima goccia di spumante non ha toccato la neve, immortalando la felicità di chi è salito sul podio e non importa su quale gradino, stringendo sportivamente la mano a chi aveva lottato sportello contro sportello fino a quel momento.

Ne è venuto fuori un quadretto interessante che ci ha fatto conoscere i volti dei protagonisti di questa edizione di The Ice Challenge che troppo spesso vediamo nascosti dalle carrozzerie delle loro vetture e dai caschi integrali che trasformano i piloti in cavalieri del terzo millennio.

E per condire il tutto ancora alcune foto di quattro sbandate dei kart cross e dei drifter Davide Bannò e Graziano Rossi che della guida di traverso sono dei veri e propri maestri. Tutto ciò mentre la sabbia nella clessidra che segna il momento di avvio della quarta gara di The Ice Challenge si fa sempre più fine in attesa di vedere i motori accendersi.

Provincia Granda Rally Club: tutti in R2B alla Ronde Val Merula

Foto Barbara Garulla-Filvio Ferraro, Danilo Ninotto, Stefano Romeo

ANDORA (SV) – Si è svolta domenica 18, la quinta edizione della Ronde Val Merula, prima gara della stagione 2018 sul territorio italiano, con partenza ed arrivo ad Andora (SV). Quattro i tratti cronometrati previsti sugli oltre dieci chilometri della prova speciale “Passo del Ginestro”. Al via, fra ben 94 partenti, due equipaggi del Provincia Granda Rally Club, entrambi in Classe R2B su Peugeot 208.

Trentaquattresimo posto assoluto, sesto di classe e 21° di Gruppo R per Danilo Baravalle, in coppia con Enrico Ghietti. Gara un po’ sottono per il pilota monregalese, tradizionalmente molto veloce sulle tortuose strade dell’entroterra ligure, ma che in questa occasione non è riuscito ad esprimersi ai suoi consueti livelli.

Ottimo esordio sulla Peugeot 208 per Alessandro Multari, navigato da Roberta Brizzolara. Dopo un avvio cauto sul primo passaggio, aumentava notevolmente il passo sulle restanti prove; dopo una bella lotta con Tamagnini, riusciva a prevalere, centrando il secondo posto di classe, dietro all’imprendibile Arzà, concludendo la gara al 17° posto assoluto e 14° di Gruppo R.

 

La vittoria della Hyundai di Neuville-Colsoul in 16 immagini

TORSBY (Svezia) – Fedelissimo alla marca Hyundai, di cui difende i colori dalla stagione 2014, il non ancora trentenne belga Thierry Neuville, affiancato dal connazionale Gil Cousoul (con cui condivide l’abitacolo dal MonteCarlo 2014, sua prima gara al volante della berlinetta coreana), ha conquistato in Svezia il suo settimo successo in carriera (tutti su Hyundai, tutti con Cousoul) dando una spallata verso l’alto alle sue ambizioni mondiali, che insegue dal 2012 da quando iniziò a calcare costantemente le speciali ridate con la Citroën DS3 WRC dello Junior Citroën Qatar Rally Team. Un titolo che ha già sfiorato più volte, con il secondo posto dello scorso anno che fa il bis con il risultato del 2016. Ora in testa alla classifica del mondiale c’è lui, come Hyundai è al comando della classifica costruttori.

Per festeggiare l’avvenimento Hyundai Motorsport ha diffuso una serie di spettacolari immagini della gara svedese, associate a due scatti del finlandese Vaakuna Rally, che si è svolto negli stessi giorni dello Svezia e che ha visto Jari Ketomaa grande protagonista sempre con la Hyundai i20 Coupe ufficiale.

Ronde del Canavese, VM Motor Team risponde presente

Fabio Becuti ed Igino Diamanti pronti per la prima gara piemontese del 2018

VALENZA (AL) – Dopo l’ottimo weekend ligure della Ronde Val Merula, il VM Motor Team si prepara a schierare un equipaggio al primo appuntamento piemontese del 2018 rallistico. La Ronde del Canavese, che aprirà la lunga stagione del Nord Ovest, vedrà al via la Peugeot 106 di Fabio Becuti ed Igino Diamanti, che prenderanno il via alla sfida di Rivarolo Canavese (TO) nella classe E6 della nuova categoria Produzione Evo, raggruppamento che comprende le vetture conformi allo standard della classe A6 fino allo scorso anno.

Sono molto contento di tornare in macchina dopo la pausa invernale. La stagione 2017 è andata bene, ma si è conclusa con un piccolo errore, sarà fondamentale partire con il piede giusto e prendere subito il ritmo gara. Spero di trovare buone condizioni meteo, anche se per ora le previsioni non sembrano molto confortanti. Il mio obiettivo è comunque quello di fare chilometri per arrivare preparato alla gara di casa di Canelli del 25 marzo” – ha dichiarato Becuti nel pieno dei preparativi per la Ronde.

Appuntamento a Rivarolo Canavese nel tardo pomeriggio di sabato 24 febbraio, per una sfilata con presentazione degli equipaggi, mentre la gara scatterà alle 8 di domenica 25, con arrivo previsto dalle 17:15.

Rally del Canavese, tempo di debutti per la AM Sport

CANALE D’ALBA (CN) – Anche quest’anno la Ronde del canavese aprirà la stagione rallistica piemontese regalando due giorni di intense emozioni ai suoi appassionati. Emozioni che Antonio Marchio e la AM Sport, anche loro al debutto stagionale, condivideranno con Paolo Terrando e Gabriele Bellini. Il primo al volante di una Fiat Cinquecento Trofeo con l’inseparabile Raffaele Corollo alle note; il secondo, insieme a Francesco Nari, alla prima uscita assoluta sulla sua Fiat Seicento Kit curata dalla AM Sport che, domenica 25 febbraio, debutterà in gara sulla Pratiglione: oltre dieci chilometri contro il tempo che conservano, intatti, il carisma di “università dei rally” e fanno della prova una delle speciali fra le più antiche e spettacolari del nostro panorama rallistico.

Domenica il cronometro scatta alle ore 8.01 con la partenza dall’Urban Center di Rivarolo. Gli equipaggi in gara si dirigeranno poi a Prascorsano dove, alle ore 8.57, si accenderà il semaforo verde per il primo dei quattro passaggi sulla speciale di Pratiglione. Gli altri passaggi saranno alle ore 11.25, alle ore 13.54 e alle ore 16.23. L’arrivo dei concorrenti è previsto alle ore 17,09 con a seguire le premiazioni presso l’Allea di Corso Indipendenza a Rivarolo.  Quattro i parchi assistenza allestiti a Cuorgné dove, ad attendere Paolo Terrando, Raffaele Corollo, Gabriele Bellini, Francesco Nari e le due “piccole” Fiat, ci saranno Antonio Marchio e i suoi collaboratori: tutti insieme sotto le tre lune azzurre della AM Sport e un cielo che, ad oggi, le previsioni meteo annunciano molto nuvoloso con possibile nevischio.

Hyundai Kite: il dune buggy rinasce con IED

L’Istituto Europeo di Design presenta in anteprima mondiale al Salone di Ginevra la concept car ispirata a praticità e divertimento realizzata con lo European Design Center Hyundai

Torino, 20 febbraio 2018 – L’Istituto Europeo di Design torna per il quindicesimo anno consecutivo al Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra presentando la Hyundai Kite, ultima e inedita concept car realizzata dall’Istituto in collaborazione con lo European Design Center Hyundai. Il modello di stile, che sarà presentato in anteprima mondiale, è il risultato del progetto di tesi del gruppo internazionale di giovani designer del Master biennale in Transportation Design IED Torino, progetto che negli ultimi mesi è stato finalizzato seguendo i processi come in un design centre automotive.

Ai car designer IED è stato chiesto di progettare un veicolo fun and functional, in grado di conciliare praticità e divertimento per i due passeggeri. Il punto di partenza è stato lo storico dune buggy, icona degli anni Sessanta e Settanta che ha interpretato il sogno di libertà, di divertimento e di off road non impegnativo, ma che ha anche avuto applicazioni nel settore militare e professionale. A distanza di cinquant’anni, ci si è interrogati su come attualizzare una tipologia di veicolo che reinterpreti valori intramontabili in una formula e in una architettura tra le più caratterizzate. Dopo mesi di lavoro intenso, ha preso forma la Hyundai Kite, che racchiude due veicoli in uno, un dune buggy che diventa jet-ski monoposto: un veicolo “libero” che corre su terra e acqua e che porta il nome dell’aria. Un veicolo che avvicina i tre elementi e mette l’esperienza di essi al centro di forme e funzioni.

HYUNDAI KITE (lunghezza 3745mm – larghezza 2235mm – altezza 1455mm – interasse 2580mm) è costituito da una vasca monoscocca, frutto del disegno che parte simultaneamente sia dagli interni sia dagli esterni del veicolo, che è anche elemento strutturale e meccanico della concept. Le linee sono pensate per restituire una idea di galleggiamento e libertà, concetti e desideri di chiunque si proietti nella dimensione di tempo libero vicino all’acqua. Il linguaggio formale si è evoluto eliminando le consuete barriere fra interno, esterno e fra gli elementi che li definiscono, come portiere, montanti, tetto e parabrezza: le superfici si inseguono creando un continuum generato da torsioni e intersezioni inaspettate. La propulsione di entrambi i moduli (dune buggy e jet-ski) è elettrica: per quello terrestre sono previsti quattro motori brush-less nelle ruote, mentre per il jet-ski la propulsione avviene tramite sistema a turbina acqua jet. La Hyundai Kite prevede un’interazione uomo-macchina intuitiva e “amichevole” in modo da delegare tutti i controlli al telefono mobile personale: una flessibilità che svincola anche le tradizionali posizioni di guida e di passeggero, rendendole interscambiabili e dando la possibilità di riposizionare volante e mobile-pad a seconda delle esigenze dell’utente, dello stile di guida, del Paese.

In Hyundai lavoriamo costantemente sull’evoluzione del design, che nel tempo è divenuto il principale driver di crescita sia per il brand sia per i volumi in Europa” – dichiara Thomas Bürkle, Chief Designer

European Design Center Hyundai. “Allo stesso modo, investiamo anche nel futuro del design dell’auto, attraverso iniziative come questa: essere ancora una volta partner di IED significa contribuire alla formazione di quelli che saranno i designer del futuro. È un progetto che ci rende molto orgogliosi e non vediamo l’ora di assistere alla presentazione della concept Hyundai Kite al Salone di Ginevra” .

“IED in questi quindici anni ha abituato il pubblico di Ginevra a riflessioni e provocazioni progettuali” – dichiara Riccardo Balbo, Direttore accademico IED Italia. “È il senso della partecipazione di un network mondiale nella formazione al design a un evento importante come questo: liberare energia giovane e irriverente, ricomporla sotto la guida di grandi nomi, produrre visioni ed educare designer di prospettiva e abilità” .

Dato il tipo di veicolo e i contenuti progettuali, per la concept car sono stati realizzati anche gli interni. Il lavoro di progettazione in team fra gli studenti dei Corsi di Transportation Design e Product Design IED Torino ha portato alla creazione del comando cambio della Hyundai Kite grazie all’importante partnership con il Gruppo Sila, global player italiano che sviluppa e produce componenti automotive . Il Gruppo Sila sarà presente sullo stand anche con due ulteriori proposte di cambio full by-wire , a loro volta progettate dagli studenti. La partnership tecnica con Sabelt ha invece portato allo sviluppo delle sedute e delle cinture di sicurezza di Hyundai Kite, che in uno spazio dedicato all’interno dello stand IED potrà essere “vissuta” anche attraverso un’esperienza di realtà virtuale progettata in collaborazione con Protocube Reply.

Hyundai Kite è stata progettata all’interno di IED mobility lab , laboratorio di innovazione e sviluppo transdisciplinare legato ai temi della mobilità, guidato da Luca Borgogno, ex-studente IED la cui esperienza, sviluppata in venti anni di attività culminati in Pininfarina e Lamborghini, si è sempre concentrata nella ricerca sulla mobilità del futuro. Obiettivo di IED mobility lab è infatti allargare la visione dei giovani designer dando loro una profondità di pensiero progettuale che risponda nel migliore dei modi ai grandi cambiamenti e alle sfide che il mondo sta vivendo.

Questo è il modus operandi con cui i quindici studenti del Master IED, sotto la supervisione del Coordinatore Alessandro Cipolli e guidati da Nicola Danza, ex-studente IED oggi Design Manager Hyundai, hanno realizzato il progetto Kite, risultato di un percorso scandito da tempi e modi dei grandi automotive design centre , per formare i designer di domani a confrontarsi con la realtà professionale. A tutti gli studenti, infatti, è stata richiesta una proposta che rispondesse al brief iniziale preparato da European Design Center Hyundai: le migliori sono state selezionate e via via sintetizzate fino a coagularsi nella versione finale del buggy, che nasce quindi da un lavoro corale portato a termine dal gruppo.

L’Istituto Europeo di Design ringrazia lo European Design Center Hyundai per la proficua collaborazione condotta con passione ed entusiasmo.

Hyundai Kite è stata progettata da: Nicholas Luke Cho (Gran Bretagna); Priankar Dasgupta (India); Jiabin Dong (Cina); Nithyanandhan Emmanuel (India); Ulises Esquivel Balderas (Messico); Nishank Grover (India); Jin Kim (Corea del Sud); Sai Sandeep Pentakota (India); Luis Rodrigo Rodrìguez Mèndez (Guatemala); Aditya Saraf (India); Alexandru-Calin Ticarat (Romania); Prashanth Vantimitta (India); Leonardo Vitale (Italia); José Andrés Yanes Belmonte (Venezuela) e Wu Zhengcui (Cina), studenti del Master in Transportation Design IED Torino a.a. 2016/17.

Il Master in Transportation Design IED Torino è coordinato da Alessandro Cipolli con la collaborazione di Davide Tealdi, docente IED, e sotto la supervisione di Luca Borgogno, a capo di IED mobility lab.

La show car è stata realizzata da NCS | NewCast Services Srl, che ha collaborato al fianco di IED nei processi di prototipazione, insieme agli sponsor tecnici: AM Costruzione Modelli Srl, Freeland.car Srl, OZ Racing, Clinic Car Italia.

  • Partner: Gruppo Sila
  • Technical partner: Protocube Reply, Sabelt
  • Hyundai Kite è stata realizzata da NCS | NewCast Services Srl
  • Technical sponsor: AM Costruzione Modelli Srl, Freeland.car Srl, OZ Racing, Clinic Car Italia

Il 4° Rally “Colline Metallifere e della Val di Cornia” si riconferma a Piombino

In programma per il 7/8 aprile, proporrà lo stesso percorso della passata edizione con alcuni ritocchi alla logistica. Saranno interessati i territori dei comuni di Piombino, Campiglia Marittima, Suvereto  e Sassetta. Due le Prove Speciali da ripetere tre volte, per 36 chilometri di distanza competitiva, sul totale di 201,650. Riconfermato il “Memorial Leonardo Tucci”

Follonica (Grosseto), 21 febbraio 2018 – Tutto pronto, per la quarta edizione del Rally “Colline Metallifere e della Val di Cornia”, che l’organizzazione Maremmacorse 2.0 proporrà per il 7-8 aprile, terza gara dell’anno in Toscana. Dopo le tre precedenti edizioni ricche di contenuti e di grande agonismo, l’organizzazione conferma il format visto lo scorso anno, quando venne operata una radicale inversione di rotta sulla logistica e sul percorso. Piombino sarà sempre il quartier generale dell’evento, con interessati i comuni di Piombino, Campiglia Marittima, Suvereto  e Sassetta.

Non cambierà il percorso, che sarà uguale alla passata edizione e verrà riproposta la cerimonia di partenza a Piombino, in Corso Italia (sede anche dell’arrivo), alle ore 20,00 del sabato, iniziativa che appunto nel 2017 riscosse ampi consensi sia dagli attori della gara sia dall’intera città, la quale conobbe un notevole afflusso di appassionati ed addetti ai lavori. Due le Prove Speciali previste, da ripetere tre volte, per 36 chilometri di distanza competitiva, sul totale di 201,650. Saranno la “Campiglia” di 5,00 chilometri e la celebre “Sassetta”, di 7,00 chilometri. Due percorsi di grande contenuto tecnico che già lo scorso anno produssero momenti di grande agonismo e spettacolo, certamente attesi anche quest’anno.

Sarà inoltre riproposto il “Memorial Leonardo Tucci”, in ricordo del grande pilota livornese scomparso prematuramente sei anni fa, con premi riservati ai concorrenti.

Cambia parte della logistica, per rendere la gara ancora più snella, per non creare disagio ai concorrenti ed alle squadre: le verifiche sportive e tecniche pre gara saranno in centro a Piombino, in Via Ferrer ed il Parco Assistenza sarà a Venturina, all’interno della Fiera, un luogo certamente adatto ad accogliere i mezzi delle squadre.

La Ronde di Sperlonga è “la più bella d’Italia”

Lo scorso fine settimana, alla premiazione “Volanti d’oro” di Cefalù, la gara pontina ha ricevuto il grande riconoscimento quale “Ronde più bella d’Italia” da parte dei rallisti siciliani. Un premio certamente alla passione ed al lavoro svolto sino dalla sua prima edizione coniugando sport e territorio.

SPERLONGA (Latina), 21 febbraio 2018 – Questa prima parte dell’anno, con la stagione sportiva che sta muovendo i primi passi, per la Ronde di Sperlonga è stata di grande soddisfazione. Non appena spenta l’eco della passata edizione, la nona dello scorso dicembre, nel fine settimana appena trascorso, Sperlonga Racing ha raccolto una gratificazione importante, quella conferita alla premiazione dei Volanti d’Oro di Cefalù, in Sicilia. Alla Ronde di Sperlonga è stato dato il premio per essere stata definita, dai rallisti siciliani “la ronde più bella d’Italia”. Un premio inaspettato, vista la grande e qualificata concorrenza di gare italiane ed allo stesso tempo estremamente gratificante, segno che il lavoro iniziato con la prima edizione del 2009, mosso dalla passione per il motorsport, ha subito segnato una traccia importante nel contesto nazionale. Un grande impegno che ha guardato al bene dello sport ed ad un sostegno all’immagine del territorio.

Il premio, infatti, è arrivato sulla base delle tante manifestazioni di stima e simpatia da parte di piloti, addetti ai lavori ed appassionati, andando a confermare il forte rapporto di amicizia che la Ronde di Sperlonga ha con tutti quanti, unito ad avere una cornice esclusiva come la Riviera di Ulisse, affascinante anche d’inverno.

Il significato del premio è molto profondo, essendo stato ricevuto in Sicilia, dove praticamente le corse su strada sono state inventate più di 100 anni fa,  quindi in una  terra ricca di tradizione rallistica rende ancora più felici ed orgogliosi tutti coloro che compongono Sperlonga Racing. Sarà certamente il propellente per lavorare con forti stimoli all’allestimento dell’edizione del decennale, prevista per il 15 e 16 dicembre.

La scuderia Alfa Romeo Sauber F1 ha presentato la C37

La nuova vettura che parteciperà al campionato di Formula 1 2018.

HINWIL (Svizzera), 20 febbraio 2018 – La monoposto appare diversa rispetto alla C36 dello scorso anno; ciò è dovuto in parte alle nuove disposizioni del regolamento tecnico e in parte al nuovo approccio tecnico del team.

A un mese dall’inizio della stagione 2018, il Team Principal Frédéric Vasseur afferma: “Non vedo l’ora che la stagione abbia inizio e sono impaziente di vedere Marcus (Ericsson) e Charles (Leclerc) in pista. Negli ultimi mesi abbiamo lavorato duramente allo sviluppo della C37, con l’impiego di molte risorse, ed è fantastico poterla presentare oggi. Sono convinto che Marcus e Charles formino una coppia di piloti perfetta, essendo il primo un pilota esperto e il secondo un rookie promettente. Per Marcus si tratterà della quarta stagione con noi. È un elemento importante della squadra, e grazie alla sua esperienza fornisce feedback tecnici molto precisi. Per quanto riguarda Charles, ha dimostrato di avere talento nelle categorie minori e merita di essere al via di questa stagione di Formula 1.”

“Il nostro obiettivo per il 2018 è chiaro: vogliamo recuperare il gap rispetto agli altri team e migliorare le nostre prestazioni nel corso della stagione. Abbiamo messo molto impegno ed energia nello sviluppo della C37. Voglio ringraziare i nostri partner e i nostri tifosi per il supporto continuo. Il ritorno di Alfa Romeo in Formula 1 rappresenta un’altra pietra miliare nella storia del team, e sono orgoglioso che un marchio storico così importante abbia scelto noi per riproporsi nel nostro sport. Siamo impazienti di iniziare la stagione 2018 con le insegne della scuderia Alfa Romeo Sauber F1”, prosegue Vasseur.

Il ritorno di Alfa Romeo, uno dei grandi marchi che hanno fatto la storia del massimo campionato automobilistico Formula 1, riporta in circuito il “Quadrifoglio”, il leggendario simbolo che dal 1923 identifica le più performanti realizzazioni firmate Alfa Romeo da gara. Posto sul modulo “engine cover” della nuova C37, il noto portafortuna vanta una storia affascinante che affonda le proprie radici nel mondo delle corse. La prima vettura Alfa Romeo ornata con il Quadrifoglio fu la “RL” di Ugo Sivocci che vinse la XIV edizione della Targa Florio nel 1923. Lo stesso emblema appare nel 1925 sulla “P2” di Brilli Peri che trionfa nel primo “Campionato Mondiale di corse automobilistiche”, il primo dei cinque Titoli Mondiali vinti dall’Alfa Romeo, e nel 1950 e nel 1951 quando Giuseppe “Nino” Farina e Juan Manuel Fangio portano le Alfa Romeo 158 e 159, le celebri “Alfetta”, al successo nei primi due Campionati Mondiali di Formula 1. E oggi il leggendario simbolo ritorna nel massimo campionato automobilistico mostrando al mondo intero quanto sia ancora forte e vincente la filosofia Alfa Romeo, ovvero quella costante ricerca dell’eccellenza applicata alle competizioni  che poi viene trasferita in toto sulle vetture di produzione. La leggenda continua.

Il direttore tecnico Jörg Zander spiega: “È bellissimo svelare finalmente la C37. La vettura per il campionato 2018 è il risultato del duro lavoro che ha impegnato tutto il personale in fabbrica negli ultimi mesi. La filosofia alla base della C37 si discosta in modo significativo da quella su cui si fondava la C36. L’aerodinamica è notevolmente diversa, e la C37 presenta inoltre varie novità rispetto alla monoposto precedente. Siamo sicuri che questa nuova concezione offra maggiori opportunità e ci consentirà di migliorare nel corso della stagione. Anche il motore Ferrari 2018 contribuirà al miglioramento delle prestazioni. Speriamo che con la C37 riusciremo a fare dei progressi e ad essere più competitivi rispetto al 2017.”

La C37 compirà i primi giri ufficiali in occasione dei test invernali che si svolgeranno sul Circuit de Catalunya, nei pressi di Barcellona, dal 26 febbraio al 1° marzo 2018.

Renault Sport Formula One Team svela la sua monoposto 2018

2018 – Renault R.S.18

Renault Sport Formula One Team svela la Renault R.S.18. Il nuovo veicolo proseguirà la marcia trionfale della scuderia. Nico Hülkenberg e Carlos Sainz di nuovo al volante. Jack Aitken promosso al ruolo di terzo pilota e pilota di riserva. A Nico, Carlos e Jack si aggiunge Artem Markelov, nuovo pilota responsabile dei collaudi e dello sviluppo. Renault Sport Formula One Team è orgogliosa del supporto di tanti partner, tra cui BP Castrol, Infiniti, MAPFRE e RCI Bank, ma anche Microsoft, EURODATACAR,

2018 – Renault R.S.18

Estrella Galicia, Bell & Ross, Tmall e molti altri

ENSTONE (Inghilterra) – Oggi i fan di Renault Sport Formula One Team hanno potuto scoprire la monoposto che terrà alti i colori del team in occasione della presentazione della Renault R.S.18. Grazie a strumenti appositamente creati per questa occasione, hanno potuto visualizzare un magnifico ologramma, prima di studiarlo in tutti i dettagli e ammirare le linee e la livrea nera e gialla.

2018 – Renault R.S.18

La Renault R.S.18 presenta il terzo telaio progettato da Renault Sport Formula One Team dal suo rientro in F1 come scuderia ufficiale nel 2016. Derivante dagli ulteriori sviluppi, sempre più sofisticati, delle soluzioni 2017, la R.S.18 può contare su sospensioni rielaborate e una maggiore deportanza. Dettaglio più evidente, è dotata del famoso “halo”, la protezione obbligatoria per l’abitacolo, e di un nuovo cofano per rispettare il regolamento tecnico del 2018.

Il gruppo propulsore Renault R.E.18, un V6 turbo da 1,6 litri che darà vita alla R.S.18., ha portato perfettamente a termine il suo programma di sviluppo sui banchi di prova di Viry-Châtillon, per massimizzare le performance e migliorare l’affidabilità, dato che i regolamenti autorizzano solo tre  motori a combustione interna (ICE), due MGU-K e due batterie per stagione.

La R.S.18 è stata progettata in collaborazione dai team di Enstone (Regno Unito) e di Viry-Châtillon (Francia). L’anno scorso sono state apportate importanti migliorie allo stabilimento di Enstone, in particolare con interventi sul supercomputer CFD, sulla galleria del vento, la sala operativa del race team, i banchi delle trasmissioni, l’officina meccanica e l’ufficio studi, ormai ingrandito. Questi investimenti hanno già dato i primi frutti, in quanto Renault Sport Formula One Team si è classificata sesta nel Campionato Costruttori, dopo il nono posto del 2016.

«Renault Sport Formula One Team ha l’obiettivo ambizioso di far onore agli ottimi risultati ottenuti da Renault nella disciplina», ha dichiarato Jérôme Stoll, Presidente di Renault Sport Racing. «Il 2017 ci ha confermato che siamo sulla buona strada. Siamo una scuderia in pieno sviluppo. Possiamo contare su due piloti di grande talento e grintosi. Enstone ha ripreso vita e i dipendenti sono già aumentati di oltre il 35%. Finora i nostri sforzi si sono tradotti con successo in pista. L’anno scorso siamo passati dal nono al sesto posto nella classifica del Campionato, senza dimenticare che abbiamo concluso l’anno con il quarto veicolo più veloce della griglia di partenza».

«Il successo conseguito dal nostro programma in soli due anni dimostra la serietà del progetto stabilito fin dagli esordi della scuderia e il grande lavoro effettuato da Cyril e da tutti i team di Renault Sport Racing. Spero che la terza stagione ci consentirà di avvicinarci ancora di più al nostro obiettivo a lungo termine: le vittorie e la lotta per conseguire i titoli mondiali».

«La scorsa stagione si è rivelata un successo da tanti punti di vista», ha aggiunto Cyril Abiteboul, Direttore Generale di Renault Sport Racing. «È stato il secondo anno della nostra ricostruzione, un ulteriore passo avanti per raggiungere i nostri obiettivi a lungo termine. Il 2016 era stato dedicato alle assunzioni, agli investimenti e alla conquista di nuove partnership, talenti e dipendenti, costruendo nel contempo la nostra immagine. Nel corso del 2017 ho visto tanti progressi in diversi ambiti. Siamo passati dal nono al sesto posto nel Campionato, senza dimenticare che eravamo spesso quarti sulla griglia di partenza. Questo dimostra tutto il nostro dinamismo, la nostra determinazione e coinvolgimento in questo progetto molto ambizioso. Abbiamo compiuto un significativo passo avanti verso le nostre aspirazioni: sfidare le migliori scuderie».

«Quest’anno abbiamo tutte le ragioni del mondo per essere positivi. Possiamo contare su una coppia di piloti ambiziosi e di grande talento. L’anno scorso Nico ci ha dato esattamente ciò di cui avevamo bisogno: la sua esperienza, le sue conoscenze e la sua qualità di pilota in pista e non. Carlos è arrivato a fine stagione e ha portato con sé tutta la sua freschezza, ma anche punti preziosi nel Campionato. Senza tutto ciò non avremmo concluso nella posizione che ci spetta».

«Il nostro principale obiettivo è proseguire la crescita dal punto di vista dei risultati. Vogliamo poter dimostrare di saperci sviluppare a tutti i livelli: gruppo propulsore, telaio, struttura operativa, piloti. Tutto deve migliorare e dobbiamo continuare a crescere. E vogliamo dimostrarlo in vari modi: rispetto ai nostri concorrenti diretti, con il gap che ci separa dai leader, senza dimenticare i fan e il rispetto che il nostro team si guadagnerà con il proprio comportamento in pista e non».

La Renault R.S.18 sarà affidata a Nico Hülkenberg e Carlos Sainz. Entrambi i piloti sono impazienti di scoprirla con le prime prove organizzate a Barcellona dal 26 febbraio al 1° marzo.

«Recandomi ad Enstone, ho potuto vedere tutto l’entusiasmo che circonda la R.S.18 e il suo sviluppo», ha sottolineato Nico Hülkenberg, 30 anni. «Non sto più nella pelle per l’entusiasmo. Se a questo si aggiungono le notizie sul gruppo propulsore che viene da Viry, ci sono tutti gli ingredienti per un futuro appassionante! Sono ottimista e fiducioso. Siamo sulla buona strada. Quest’anno vogliamo continuare a lavorare partendo dal frutto degli sforzi compiuti l’anno scorso. Nel 2017 dovevo prendere le misure, ma ora ho davvero ingranato. Ho una buona sensazione. Abbiamo lavorato tantissimo durante l’inverno e il duro lavoro spesso viene ripagato. Non vedo l’ora di cominciare, datemi il volante!»

Dopo essere entrato a far parte della scuderia alla fine della stagione 2017, anche Carlos Sainz, 23 anni, non vede l’ora di ricominciare. «Affrontiamo il nuovo anno lavorando ogni giorno più del precedente per conservare questa dinamica positiva. Il principale obiettivo naturalmente è quello di fare un passo avanti come pilota e come team. È difficile dire quanto lungo sarà questo passo, ma sono fiducioso. Quest’inverno ho messo tutto me stesso e so che tutti lo hanno fatto. Sono convinto che ci aspetta un anno entusiasmante».

Quest’anno a Nico e Carlos si aggiunge Jack Aitken, promosso al rango di terzo pilota e pilota di riserva. Membro della Renault Sport Academy fin dalla sua creazione, Jack assocerà il suo ruolo in F1 con la stagione del Campionato FIA di Formula 2. «È incredibile diventare terzo pilota e pilota di riserva», ha confidato il pilota britannico-coreano di 22 anni. «Non riesco ancora a realizzare cosa possa significare, ma la mia partecipazione alla vita della scuderia si intensificherà. Entro le prime prove di Barcellona, mi sarò abituato all’idea e ne prenderò piena consapevolezza. Questo mi permette di avvicinarmi a Nico e Carlos, di imparare da loro osservando nel contempo il race team, i tecnici e l’organizzazione nei minimi dettagli. Se me lo chiedessero, sarei felicissimo di prendere il volante, ma spero che tutto andrà bene per Nico e Carlos! Per il momento devo soprattutto pensare a continuare a crescere».

Il nuovo pilota responsabile di collaudi e sviluppo, Artem Markelov, sosterrà il team portando avanti i suoi compiti presso il simulatore di Enstone. Nel frattempo, il russo parteciperà a una campagna in F2. «Sono felicissimo del ruolo di pilota per i collaudi e lo sviluppo che ho assunto per Renault Sport Formula One Team», ha dichiarato. «Renault è un grande nome della F1 ed entrare a far parte di questa scuderia è un passo importante per la mia carriera. Quest’anno ascolterò e imparerò molto, coglierò ogni minima occasione che si presenterà. Li ringrazio per l’opportunità che mi hanno offerto. Ho passato l’inverno a prepararmi in previsione di questa lunga stagione dove assocerò ai collaudi le gare del Campionato FIA di Formula 2 con Russian Time. Non vedo l’ora di mettermi al lavoro e cominciare la stagione».

La stagione 2018 comincerà il 25 marzo a Melbourne (Australia). Prima di questa data, i vari team saranno impegnati in due sessioni di quattro giorni di prove sul circuito di Catalogna (Barcellona-Spagna).

Hyundai mostra i primi veicoli Fuel Cell con livello 4 di guida autonoma

Una flotta di veicoli Hyundai Fuel Cell, comprendente tre Hyundai NEXO, ha completato un viaggio di 190 km da Seul a Pyeongchan con livello 4 di guida autonoma. Per la prima volta al mondo una dimostrazione di guida autonoma di livello 4 è stata realizzata con auto elettriche a celle a combustibile. Hyundai punta a commercializzare vetture a guida autonoma di livello 4 nelle Smart City entro il 2021. Entro il 2030 sarà disponibile sul mercato un veicolo Hyundai completamente a guida autonoma

SEUL (Corea del Sud), 6 febbraio 2018 – Una flotta di veicoli Fuel Cell Hyundai di nuova generazione è riuscita a completare un viaggio di 190 km da Seul a Pyeongchang. Per la prima volta al mondo una dimostrazione di guida autonoma di livello 4 è stata realizzata con auto elettriche a celle a combustibile, i veicoli ecologici per eccellenza. Mentre finora la tecnologia self-driving è stata sperimentata soltanto a velocità limitata su alcuni tratti di strade nazionali, è la prima volta che veicoli a guida autonoma percorrono una distanza così lunga a una media di 100-110 km/h, la massima velocità consentita sulle autostrade coreane.

Cinque veicoli a guida autonoma Hyundai hanno completato il viaggio, tra cui tre Hyundai NEXO, il SUV con tecnologia Fuel Cell di nuova generazione, che verrà lanciato il prossimo mese sul mercato coreano. Tutti i veicoli utilizzati sono dotati del livello 4 di guida autonoma definito dagli standard internazionali SAE (Society of Automotive Engineers) e dalla tecnologia di rete 5G, e rappresentano perfettamente la visione di Hyundai per la mobilità del futuro: una mobilità connessa, libera e pulita.

L’esperienza di guida è partita da Seul il 2 febbraio, nel momento in cui sono stati premuti i pulsanti “Cruise” e “Set” sul volante di ciascun veicolo. A quel punto le auto sono passate immediatamente alla modalità di guida autonoma cominciando il tragitto di 190 km verso Pyeongchang: entrati in autostrada i veicoli hanno viaggiato in risposta al naturale flusso del traffico, eseguendo cambi di corsia e manovre di sorpasso e hanno superato i caselli autostradali coreani utilizzando il sistema di pagamento wireless Hi-pass.

Sulla base dei test di guida autonoma che Hyundai ha svolto in occasione del CES di Las Vegas dello scorso anno, queste auto presentano una serie di tecnologie che hanno permesso di riconoscere i veicoli circostanti in maniera ancora più accurata, migliorare le valutazioni in prossimità di incroci e bivi e superare i caselli autostradali calcolando precisamente la larghezza e la posizione del casello. Inoltre consentono di localizzare la posizione del veicolo in maniera esatta su una mappa utilizzando sensori esterni adatti alle situazioni in cui il segnale GPS viene interrotto, come ad esempio all’interno delle gallerie. Hyundai ha condotto un numero significativo di test drive in autostrada, pari a centinaia di migliaia di chilometri percorsi, accumulando una grande quantità di informazioni che hanno contribuito al miglioramento delle prestazioni dei propri veicoli a guida autonoma.

“La filosofia di Hyundai per lo sviluppo di tecnologie self-driving è quella di fornire il massimo livello di sicurezza insieme a elevati standard di convenienza per i nostri clienti” – ha affermato Jinwoo Lee, a capo dell’Intelligent Safety Technology Center di Hyundai Motor Group. Apparentemente i veicoli a guida autonoma utilizzati per questa sperimentazione sembrano simili ai modelli Hyundai di serie, ma in realtà sono equipaggiati con diverse telecamere e LIDAR. L’aggiunta di alcuni sensori ai veicoli di serie ha permesso la realizzazione di una tecnologia di guida completamente autonoma, avvicinando Hyundai alla commercializzazione della tecnologia self-driving. La guida autonoma elabora un volume elevato di informazioni e dati che richiede molta potenza. Il modello Fuel Cell è in grado di produrre elettricità attraverso una reazione tra idrogeno e ossigeno nella pila di celle a combustibile, che rende questo tipo di vettura l’ideale per la sperimentazione della guida autonoma. Il SUV Fuel Cell Hyundai NEXO può percorrere circa 800 km con un singolo rifornimento (obiettivo stimato secondo le normative NEDC) che richiede all’incirca cinque minuti. Il modello vanta un’efficienza di livello mondiale (60%) con una durabilità pari a quella dei veicoli a combustione interna e una capacità di carico di 839 litri.

Un sistema avanzato di connettività. Utilizzando la rete 5G dell’operatore telefonico coreano KT Corporation, i veicoli offrono cinque nuove tecnologie informatiche avanzate, tutte accessibili tramite un’interfaccia utente intuitiva. I passeggeri posteriori possono utilizzare “Home Connect”, una tecnologia car-to-home che consente all’utente di accedere e controllare i dispositivi installati nella loro smart home: è possibile visualizzare le immagini delle telecamere domestiche in tempo reale, regolare le luci, chiudere la porta e spegnere la TV da remoto e persino gestire i sistemi energetici.

Hyundai ha in programma di utilizzare sui suoi veicoli la tecnologia home-to-car a partire dalla prima metà del 2018 e punta a regolarizzare nel 2019 la tecnologia car-to-home. L’ “Assistant Chat” è una tecnologia che permette agli utenti di porre domande a un Chat Bot attraverso semplici comandi vocali e ricevere risposte sotto forma di testi o immagini. Il “Wellness Care” può monitorare le condizioni di salute dei passeggeri seduti sui sedili posteriori, il loro livello di stanchezza, la frequenza cardiaca e l’umore. Il sistema offre la possibilità di accedere a servizi terapeutici e di relax, e di entrare in contatto in tempo reale con un consulente sanitario tramite una videochiamata. Inoltre, il veicolo è dotato di una tecnologia “Noise Away”, che riduce il rumore all’interno dell’abitacolo, e del “Mood Care”, che imposta un’illuminazione d’atmosfera quando il lettore musicale o il Wellness Care sono attivi. Le avanzate funzioni di infotainment consentono ai conducenti e ai passeggeri di sfruttare al meglio il loro tempo trascorso sui veicoli a guida autonoma, rendendoli più di un semplice mezzo per spostarsi da un posto all’altro: è possibile ricevere notifiche di informazioni sul traffico in tempo reale e in diverse lingue; riprodurre un video con il sistema di intrattenimento dei sedili posteriori e, infine, l’applicazione di karaoke “Everysing” permette ai passeggeri anche di cantare durante il viaggio.

Hyundai si sta preparando a commercializzare entro il 2021 vetture a guida autonoma di livello 4, in conformità alle norme SAE, nelle Smart City. A tal fine, il mese scorso, Hyundai ha annunciato al CES 2018 una partnership strategica volta all’introduzione di nuove Hyundai a guida autonoma con Aurora Innovation, società americana leader nello sviluppo della tecnologia self-driving. Inoltre, Hyundai punta a rendere disponibile sul mercato un veicolo a guida completamente autonoma entro il 2030.

Il Gruppo Renault e EEM creano la prima “isola intelligente” a Porto Santo

Il Gruppo Renault, leader del veicolo elettrico in Europa, ed Empresa de Electricitade da Madeira, fornitore di energia, si associano per favorire la transizione energetica di Porto Santo, in Portogallo. Questo ecosistema elettrico intelligente fa leva su quattro pilastri: veicoli elettrici, stoccaggio stazionario di energia, ricarica intelligente e ricarica reversibile.

Porto Santo, 21 febbraio 2018 – Il Gruppo Renault, leader europeo del veicolo elettrico, ed EEM, Empresa de Electricitade da Madeira, produttore, trasportatore e distributore di energia sulle isole portoghesi di Madera e Porto Santo, annunciano il lancio di un ecosistema elettrico intelligente sull’isola di Porto Santo. L’ecosistema rientra in un innovativo programma relativo a Porto Santo, chiamato Smart Fossil Free Island, attuato dal governo regionale di Madera, il cui obiettivo è favorire la transizione energetica dell’isola. EEM, incaricata dei progetti in tema di energia e mobilità elettrica di Smart Fossil Free Island, ha scelto il Gruppo Renault come partner per le soluzioni di mobilità elettrica.

Basata su veicoli elettrici, batterie di seconda vita, ricarica intelligente e ricarica reversibile, questa prima “isola intelligente” al mondo è tesa a rafforzare l’indipendenza energetica dell’isola e a favorire la produzione di energia rinnovabile. Il Gruppo Renault, EEM e i loro partner lavorano dall’inizio dell’anno su questo progetto, che si estenderà su 18 mesi.

«Siamo lieti di associarci oggi con EEM e con il Governo Regionale di Madera per istituire quest’inedito ecosistema elettrico intelligente, dimostrando così che, al di là del trasporto, la rivoluzione elettrica migliora la nostra vita quotidiana. Il nostro obiettivo è costruire un modello riproducibile su altre isole, ecoquartieri o città… sempre spinti dalla stessa vocazione: implementare su ampia scala delle soluzioni di mobilità elettrica accessibile a tutti», spiega Eric Feunteun, Direttore Programma Veicoli Elettrici e New Business.

Questo progetto illustra l’impegno del Gruppo Renault in partnership pubbliche e private, al fine di creare soluzioni di mobilità sostenibile per tutti, in linea con la strategia del Gruppo di diventare un protagonista di spicco negli ecosistemi elettrici e un fornitore di soluzioni di mobilità intelligente per la città del prossimo futuro.

Per la progettazione di tale ecosistema, il Gruppo Renault fa leva sui suoi veicoli elettrici, riferimento sul mercato europeo, e su soluzioni tecnologiche comprovate.

Il progetto comprende tre momenti. Inizialmente, 20 residenti volontari di Porto Santo guideranno 14 ZOE e 6 Kangoo Z.E per le loro esigenze quotidiane. Tali veicoli potranno essere ricaricati in modo intelligente (smartcharging), grazie alle 40 colonnine di ricarica connesse, private o pubbliche, installate da EEM e Renault sull’isola.

Entro la fine dell’anno, alcuni veicoli andranno ancora oltre nell’interazione con la rete e saranno in grado di restituire elettricità in concomitanza con punte di consumo. Oltre a caricarsi in modo intelligente, i veicoli elettrici potranno, così, servire anche da unità di stoccaggio temporaneo di energia.

Inoltre, delle batterie di seconda vita provenienti da veicoli elettrici Renault servono per immagazzinare l’energia intermittente, prodotta dalle centrali solari e le eoliche di Porto Santo. Stoccata appena prodotta, questa energia viene reimmessa nella rete per le esigenze locali. Una parte di tali batterie proviene dall’isola di Madera. Il Gruppo Renault dimostra così, per la prima volta, di essere capace di riutilizzare le sue batterie di seconda vita in un ecosistema locale.

Una stretta collaborazione con i nostri partner. Pioniere e leader della mobilità elettrica in Europa, il Gruppo Renault va oltre il suo ruolo di costruttore automobilistico e diventa, con l’ausilio dei suoi partner, un protagonista degli ecosistemi elettrici ed energetici intelligenti. Nell’ambito del progetto di Porto Santo, il Gruppo Renault si è associato a diversi attori del settore energetico: Bouygues Energies et Services, The Mobility House e ABB.

Renault inaugura il primo concept store dedicato al veicolo elettrico in Europa

Il 16 febbraio, a Stoccolma, Renault ha inaugurato il primo concept store dedicato al 100% al Veicolo Elettrico, battezzato “Renault Electric Vehicle Experience Center”. Con questo concept store urbano, Renault si insedia nei pressi delle zone di passaggio del grande pubblico. Oltre alla scoperta del prodotto, il “Renault Electric Vehicle Experience Center” propone ai visitatori un’esperienza completa nel campo della mobilità elettrica.

Stoccolma, Svezia, 14 febbraio 2018 – Venerdì 16 febbraio, Renault aprirà le porte del suo primo concept store dedicato ai veicoli elettrici in Europa, il “Renault Electric Vehicle Experience Center”. In un unico luogo, i clienti potranno ottenere le risposte a tutte le loro domande in merito alla mobilità elettrica e scoprirne tutti i vantaggi. Questa inedita vetrina è situata a Täby, nel cuore di uno dei più importanti centri commerciali svedesi, alla periferia di Stoccolma. La scelta della location valorizza perfettamente i vantaggi del veicolo elettrico per rispondere alle sfide della mobilità urbana.

«Siamo felici della scelta di creare questo spazio per incontrare in grande pubblico, fare opera di pedagogia e discutere insieme della mobilità elettrica. Nel nostro ruolo di leader del veicolo elettrico in Europa, questo concept store ci consente di interagire ed aiutare il pubblico a comprendere le opportunità e i vantaggi della vita all’insegna dell’elettrico. Guidare un veicolo elettrico implica molto più di un semplice cambio di modello: è un nuovo modo di considerare la mobilità», dichiara Gilles NORMAND, Direttore del Veicolo Elettrico del Gruppo Renault.

Attraverso un percorso fisico e digitale specificamente progettato per questo concept store, i visitatori potranno familiarizzare con tutti gli aspetti pratici della mobilità elettrica, ed adottare una soluzione elettrica personalizzata, in linea con le loro esigenze. Il concept store è strutturato in più zone: la zona di esposizione dei veicoli elettrici, ma anche zone di informazione sulle infrastrutture e le modalità di ricarica, le normative locali e gli incentivi, le condizioni di acquisto e i servizi correlati ai veicoli elettrici, più una zona di convivialità e di interazione. I visitatori potranno beneficiare, inoltre, di prove di veicoli sul posto, per sperimentare il piacere di guida, così particolare, dei veicoli elettrici. Infine, si potrà ovviamente ordinare il proprio veicolo elettrico.

Dei consulenti, presenti sette giorni su sette, accompagnano i visitatori nella loro scoperta della mobilità elettrica. Per rispondere alle attese di questo target di conducenti, sensibili alle nuove tecnologie, il percorso utilizza anche un dispositivo digitale rinforzato, tra cui un esclusivo configuratore di veicoli elettrici, che consente di trovare il modello più adatto all’utilizzo e alle aspirazioni di ciascuno.

«Nuovi format di distribuzione, situati nei pressi delle aree urbane ed equipaggiati con tool digitali per favorire un percorso cliente fluido, corrispondono perfettamente all’evoluzione delle aspettative della nostra clientela. Il veicolo elettrico è la tecnologia sovrana per una mobilità sostenibile per tutti, e Renault ha quindi deciso di associare queste due sfide e proporre un nuovo approccio alla distribuzione, lanciando a Stoccolma, con il nostro partner locale Bilia, il primo Electric Vehicle Experience Center, dedicato al 100% al veicolo elettrico. La città di Stoccolma era in testa alla lista, in virtù della rapida espansione del mercato del veicolo elettrico in Svezia e della decisa volontà del governo svedese di promuovere tale tecnologia», commenta Zakaria ZEGHARI, Direttore dello Sviluppo della Rete Commerciale Renault Europa.

Dopo questa prima tappa decisiva, Renault studia la pertinenza dell’estensione di tale format ad altre città europee.