The Ice Challenge 2018 – A Pragelato vince Sergio Durante con la Citroën DS3

La quarta prova del Campionato Italiano Velocità su Ghiaccio vede il pilota ligure dominare e allungare in classifica su Luciano Cobbe secondo in gara e in campionato che si deciderà nell’ultima gara in programma a Serre Chevalier il 3-4 Marzo.

PRAGELATO (TO), 25 febbraio – Quarto appuntamento di The Ice Challenge-Campionato Italiano Velocità 2018 su ghiaccio e seconda vittoria stagionale di Sergio Durante, Citroën DS3 che regola sul filo di lana la Ford Focus WRC di Luciano Cobbe, tornato in forma smagliante dopo la difficile giornata di Livigno. Il grande deluso della giornata è Ivan Carmellino che si è presentato ai nastri di partenza con la stessa Mitsubishi Lancer Proto con cui aveva corso a Livigno, imponendo la sua legge nelle prove di qualificazione e nella prima manche, sessioni nelle quali si era dimostrato inavvicinabile per tutti. Il dominio del pilota valsesiano è terminato al terzo giro della seconda manche quando ha rotto la cinghia di distribuzione della Mitsu, dovendo abbandonare la gara e i sogni di vittoria, dovendosi accontentare della nona posizione, grazie ai punti accumulati nella prima manche.

Il successo di Durante è maturato grazie alla costanza di risultati ottenuti nell’arco della giornata, grazie alla seconda prestazione assoluta nella prima manche, una convincente vittoria nella seconda, ed un bel duello con Cobbe, nella terza conclusa al secondo posto. Luciano Cobbe ha impiegato la prima manche a ritrovare il giusto feeling con la Focus WRC, cambiando passo nelle due successive, finendo in crescendo in quella finale con una bella vittoria che gli ha consentito di salire sul secondo gradino del podio di giornata. Ottimo rientro in gara di Andrea Chiavenuto che ha condiviso la Toyota Yaris WRC con Roby Novara, al rientro nelle gare su ghiaccio dopo una assenza lunga un paio di anni e subito veloce e determinato. Perfetta la gara del giovanissimo Luca Cortellazzi, quinto, sempre velocissimo con la sua Mitsubishi Lancer, che ha condiviso con il padre Luigi, uno dei pretendenti al podio finale, in base ai tempi sul giro, ma innevato nel corso della prima manche dopo appena un giro. Lo zero in casella punti della prima manche ha relegato il biellese in ottava posizione, preceduto anche da Aldo Pistono, Opel Astra, sesto, binomio che si è dimostrato meno incisivo delle gare precedenti e dal regolare Mirko Pettenuzzo, Mitsubishi Lancer. Chiude la classifica dei primi dieci Alex Pregnolato, Subaru Impreza, vincitore della sua classe.

Gran bella battaglia fra le Due Ruote Motrici, con sei vetture schierati al via. Nelle prove di qualificazione svetta la new entry del ghiaccio Ivan Cocino, che ha nettamente ragione di tutti gli altri concorrenti, compreso papà Ivo, anche lui alla prima esperienza su ghiaccio. Le cose non vanno però altrettanto bene per l’albese durante la gara, con problemi meccanici che lo costringono a rallentare durante lo prima manche, fermarsi nella seconda e addirittura disertare la terza. Si sviluppa così un bel duello fra la Citroën DS3 di Alessandro Cadei e la Punto Proto del giovanissimo Fabrizio Ceriali. La prima manche va a Cadei, che bissa il successo nella seconda per soli 16 millesimi su Ceriali, che si prende la soddisfazione di vincere la terza. Terzo di 2RM Mattia Cola, coriaceo e costante con la sua Volkswagen Golf. Poco fortunata la famiglia Cocino che si deve arrendere per un problema elettronico al sensore di giri della sua Delta, e Manuel Villa, abbandonato in pista dal suo Maggiolino Fun Cup nel corso della seconda manche.

Sono cinque i concorrenti della categoria kart con l’ingresso in gruppo in campo di Ivan Carmellino, al volante del Kamikaz-2. Il valsesiano svetta fin dalle prove libere, vincendo anche le tre manche, siglando tempi inavvicinabili per i concorrenti delle quattro ruote motrici. La giornata comincia male per il dominatore delle precedenti gare, Armando Bracco, in crisi di frizione fin dalle prove libere, particolare che cede durante le qualificazioni consentendo al pilota dello Speed Xtreme Kart un solo giro. Nella prima batteria, mentre Carmellino si invola, Bracco parte in fondo allo schieramento e deve impegnarsi a superare gli altri tre concorrenti per chiudere secondo. Nelle altre due manche parte in seconda posizione e si avvicina a Carmellino, senza riuscire ad impensierirlo, salvo nell’ultima manche che conclude in scia al valsesiano. Terza forza in campo in tutte le manche Raffaele Silvestri che precede Paolo Bovio e Luca Maspoli, innevato nel corso della terza manche.

Ancora una volta è spettacolo puro nel Master King-Memorial Rosy del Buono, con Sergio Durante, in pole position, vittima di una piccola ma determinante incertezza in fase di partenza. Ne approfitta immediatamente Roby Novara, scattato al suo fianco che prende immediatamente la testa, costantemente insidiato da Durante, che prova ad attaccarlo, appoggiandosi più volte alle spallette di neve, senza riuscire ad agganciarlo. Una piccola indecisione all’ingresso del tornante finale consente a Durante di avvicinarsi e attaccare la leadership di Novara, ma il pilota della Citroën è troppo “lungo” allarga la traiettoria finendo nella neve e non solo non riesce a superare Novara, ma viene anche saltato da Luigi Castellazzi, che ha seguito i due primattori della gara per tutti gli otto giri.

Le schegge di Kaleidosweb affrontano la neve di Pragelato con Alberto Caldani

PRAGELATO (TO), 26 febbraio – “Siamo a meno sei. Ed è già mezzogiorno”. Naso in su per consultare il termometro digitale che campeggia sulla porta dell’officina di Adriano Priotti, gli spettatori della quarta gara di The Ice Challenge-Campionato Italiano Velocità su Ghiaccio si sono scaldati poco con il meteo e molto con le gesta dei 28 concorrenti che hanno girato in pista.

Nella giornata più fredda di questa stagione di The Ice Challenge (o quasi, i -21° di Livigno rappresentano un record), la quarta tappa della serie ha vissuto in condizioni meteorologiche particolarmente difficili, con temperature costantemente sotto lo zero, disturbata da vento e nevischio che hanno reso la visibilità in pista particolarmente difficile. Ma hanno reso perfetto il tracciato, che nonostante 28 vetture raspassero il terreno in cinque manche fra warm-up, qualificazioni e manche di gara, ha tenuto in modo perfetto, offrendo uno spettacolo di grandi emozioni.

Sicché è stato un susseguirsi di perfette veroniche ai tornanti, traversi e controsterzi, sfide al millesimo di secondo (fra le due ruote motrici, nella seconda manche, Alessandro Cadei ha avuto ragione di Matteo Ceriali per soli 16 millesimi di secondo), capovolgimenti di fronte ed anche qualche piccola-grande delusione, come quella vissuta da Ivan Carmellino, il più in forma dei piloti del ghiaccio in questo momento che è dovuto uscire dal tracciato con la sua Mitsubishi ko dopo aver dominato qualifiche e prima manche.

Adesso The Ice Challenge si prepara al gran finale di Serre Chevalier, quinto appuntamento di una stagione lunga meno di due mesi, ma particolarmente intensa, che ha dato grandi soddisfazioni ai due giovani organizzatori della BMG Motor Events e, soprattutto, ha ribadito che il Campionato Italiano Velocità su Ghiaccio è una cosa viva e soprattutto vegeta e appassionante. Anche ieri, a Pragelato, si sono visti volti nuovi e soprattutto giovani. Per la prima volta si sono affacciasti al circus bianco Ivan ed Ivo Cocino, con poca fortuna e molta soddisfazione, mente hanno fatto il loro esordio stagionale Alex Cadei e Roby Novara. Non c’è che dire: lunga vita a The Ice Challenge.

Maserati Multi 70 nuovo detentore del record Hong Kong-Londra

Giovanni Soldini e il suo team si aggiudicano la Rotta del Tè in 36 giorni, 2 ore e 37 minuti

LONDRA, 23 febbraio 2018 – Ce l’hanno fatta. Alle 13h20’26” UTC, Maserati Multi 70 ha tagliato la linea di arrivo della Rotta del Tè tra Hong Kong e Londra passando sotto il ponte Queen Elizabeth II. Giovanni Soldini e l’equipaggio del trimarano composto da Guido Broggi, Sébastien Audigane, Oliver Herrera Perez e Alex Pella hanno impiegato 36 giorni, 2 ore, 37 minuti e 2 secondi per percorrere le 13.000 miglia della rotta teorica tra il porto cinese e la capitale del Regno Unito. Migliorano di quasi una settimana (5 giorni e 19 ore) il precedente primato appartenente a Gitana 13, il maxi catamarano di 100 piedi che nel 2008 aveva concluso il giro in 41 giorni. Il trimarano italiano ha percorso 15.083 miglia a una velocità media di 17,4 nodi.

Subito dopo il traguardo, lo skipper Giovanni Soldini commenta: ”Siamo super felici ma anche stanchi. Le ultime 48 ore sono state molto toste. Nella Manica di bolina con tanto vento, tanto mare e un freddo tremendo. Il record è andato benissimo, siamo molto contenti della nostra rotta. La parte più difficile è stata l’ultima: con condizioni meteo più favorevoli in Atlantico avremmo potuto guadagnare altri 3 o 4 giorni, ma va bene così. Anzi non poteva andare meglio, tecnicamente la barca è perfetta. Dall’ultimo cantiere, abbiamo fatto 19.000 miglia ed è tutto a posto, sicuramente c’è il lavoro di preparazione di Guido e del team. Un ottimo equipaggio”.

In attesa dell’ufficializzazione da parte del World Sailing Speed Record Council, l’organismo che valida i record oceanici, ecco un riassunto della Rotta del Tè giorno per giorno.

Strambate nel Mar Cinese Meridionale. Dopo la partenza del 18 gennaio, l’equipaggio di Maserati Multi 70 sfrutta per due giorni il vento da NE effettuando una serie di strambate per avvicinarsi alla punta meridionale del Vietnam. Il terzo giorno gestisce una prima bolla con poco vento al largo di Singapore. Il quarto e il quinto giorno, si naviga ancora con venti leggeri per passare lo Stretto della Sonda ed entrare nell’Oceano Indiano con due giorni di vantaggio su Gitana 13.

Oceano Indiano ”a canna morta’‘ nonostante tutto. Il sesto giorno, il primo nell’Oceano Indiano, si attraversa una depressione tropicale a SW di Sumatra. Dal settimo al nono giorno, Maserati Multi 70 naviga con venti portanti ad alta velocità sulla rotta diretta negli alisei da SE dell’emisfero australe. Si registra la migliore giornata con 644 miglia percorse in 24 ore. Il decimo giorno si rompe il timone sotto lo scafo di destra in seguito a una collisione con un oggetto galleggiante. L’undicesimo giorno, la pala del timone rotta viene sostituita. Il vantaggio di Maserati Multi 70 raggiunge il suo minimo scendendo sotto le 250 miglia. Il dodicesimo giorno, esce dalla fascia degli alisei e supera un collo di alta pressione. I tre giorni successivi sono caratterizzati dal passaggio di tre fronti freddi. Maserati Multi 70 raggiunge le latitudini più australi del viaggio, intorno ai 38°S. Il Capo di Buona Speranza è doppiato il sedicesimo giorno con cinque giorni di vantaggio su Gitana 13.

Il Sud Atlantico lungo il versante africano. Inizia la risalita del Sud Atlantico con venti portanti. Il diciannovesimo giorno viene decisa l’opzione Est per superare l’Equatore invece di investire a Ovest data la situazione degli alisei nel Nord Atlantico. Dal ventesimo al ventitreesimo giorno, si segue la rotta diretta verso l’Africa occidentale, attraversando al largo del Golfo di Guinea. L’Equatore è passato il ventiduesimo giorno. Il vantaggio di Maserati Multi 70 raggiunge il suo massimo con 2.046 miglia.

Una rotta atipica anche nel Nord Atlantico. Un’imprevista bolla di vento leggero rallenta l’atterraggio in Sierra Leone il ventitreesimo giorno. Si devono superare i doldrum e una depressione tropicale stazionaria vicina alla costa. La situazione dell’anticiclone delle Azzorre rimane atipica, impossibile andare ad aggirarlo passando a Ovest, l’opzione a Est continua. Dal venticinquesimo al trentesimo giorno, si bordeggia lungo le coste dell’Africa occidentale fino alle isole Canarie dopo aver superato un altra depressione tropicale a terra. Il vantaggio rimane stabile intorno a 1.200 miglia. Il trentunesimo giorni, inizia il bordeggio di bolina contro il vento da NE, Maserati Multi 70 si avvicina alle coste del Portogallo. Capo Finisterre è doppiato il trentaquattresimo giorno, il bordeggio continua lungo le coste della Galizia per guadagnare acqua verso oriente e anticipare la rotazione del vento a Est. La seconda parte della traversata del Golfo di Biscaglia è molto veloce.

La Manica di bolina e il Tamigi alle portanti. Maserati Multi 70 entra nella Manica prima dell’alba del 22 febbraio. Inizia il trentacinquesimo giorno di navigazione tra la Cornovaglia britannica e la Bretagna e prosegue verso il Sud dell’Inghilterra, prima di riprendere il bordeggio sotto costa, con un freddo pungente. Il giorno seguente si presenta di prima mattina nello Stretto di Dover e gira l’estremità sud orientale dell’Inghilterra per risalire l’estuario del Tamigi poi il fiume fino al ponte Queen Elizabeth II. Taglia la linea di arrivo il 23 febbraio alle ore 13.20 UTC.

Gianluca Caserza ed Erika Badinelli nella IRCUP 2018

Salto di categoria per i giovani portacolori Lanterna Corse RT: in R2 con la 208

GENOVA – Dopo la bella stagione 2017, arriva un’importante conferma per il 2018 sportivo della Lanterna Corse Rally Team. Gianluca Caserza, vincitore del Trofeo Renault Twingo nella IRCup lo scorso anno, sarà nuovamente al via della serie nazionale che si articola su quattro gare tra Lazio, Emilia, Toscana e Lombardia. Il 2017 di Caserza è stato sì trionfale, ma soprattutto è servito per prendere confidenza con il campionato e con prove speciali mai viste in precedenza. L’esperienza accumulata sarà utilissima al giovane pilota  genovese ed alla navigatrice Erika Badinelli, che anche quest’anno condividerà l’abitacolo con il suo compagno di vita; i due portacolori della Lanterna Corse Rally Team sono pronti per il grande salto, quello verso la classe R2B e verso la casa del Leone Rampante.

La vettura scelta per il programma è infatti la Peugeot 208 preparata e seguita dalla VSport di Paolo Valla, auto con la quale Caserza è iscritto al Trofeo monomarca organizzato dalla casa francese, il Peugeot Competition IRCup, e che ha già dato grandi soddisfazioni al pilota di Mignanego. Nel 2016 infatti, sia alla Ronde della Val d’Aveto che al Rally della Lanterna, Caserza dominò la classe R2B, con la stessa auto che utilizzerà a partire dal Rally Lirenas, in programma a Cassino il 9 aprile.
Le novità però non riguardano solo la parte sportiva; durante la stagione l’auto del pilota genovese porterà in bella mostra il logo dell’associazione Rekko, sodalizio dedicato al volontariato, che opera in Guatemala e in diversi stati africani, fondata e tuttora seguita dalla famiglia Noris. Un’iniziativa di tutto rispetto, che aiuterà l’associazione a promuovere la propria attività e le proprie raccolte fondi, destinate alle popolazioni bisognose di scuole, opere sanitarie ed opere pubbliche.

Siamo molto entusiasti per il programma di questa stagione che sta per iniziare, vogliamo ringraziare i nostri sponsor e tutte le persone che ci stanno aiutando, sperando di ripagarli con buoni risultati. L’affiatamento con la Peugeot 208 è buono, partiamo sicuramente da un’ottima base, ma il livello nella IRCup e nel Trofeo Peugeot è molto alto, tutte le gare saranno delle belle sfide. Siamo molto soddisfatti ed onorati di poter portare sulle nostre auto il logo della Rekko, il popolo del Rally si è sempre dimostrato molto sensibile e disponibile verso le iniziative benefiche e siamo certi che l’associazione potrà ampliare ulteriormente la propria attività.” Le parole di Gianluca Caserza sono chiare ed i piedi del pilota sono ben saldi per terra, come sempre.

Il Rally 2 Laghi-Città di Domodossola è alla quinta edizione

Sulle strade ossolane il 7 ed 8 aprile si corre uno dei Rallyday più ambiti dello stivale. Confermate le prove di Calasca, Lusentino e Montecrestese. Conferenza stampa giovedì 5 aprile.

DOMODOSSOLA- Il Rally dei 2Laghi-Città di Domodossola si conferma fulcro di interesse per i rallisti della parte orientale del Piemonte e non solo: c’è già molta attenzione riguardo alle informazioni che la New Turbomark, a capo del comitato organizzatore, sta per fornire sulla corsa ossolana che si svolgerà tra sabato 7 e domenica 8 aprile. Il rally non riserverà novità dal punto di vista sportivo ma solo logistico: le prove speciali individuate per l’edizione 2018 sono le stesse dello scorso anno con Calasca, Montecrestese e Lusentino che saranno ripetute due volte ciascuna. A cambiare saranno alcune location a partire dalla direzione gara, la sala stampa e il centro classifiche che si sposteranno in un’area più centrale e migliore rispetto al passato; la zona industriale di Nosere è invece confermata per collocare riordino e parco assistenza.

Presentazioni: il rally si presenterà al pubblico la sera prima della gara stessa: la cerimonia di partenza verrà svolta sabato sera 7 aprile nel Corso Paolo Ferraris, il viale frontale all’ingresso della stazione ferroviaria di Domodossola. La conferenza stampa di presentazione invece, si terrà presso l’Ossola Shopping Centre di Crevoladossola nella serata di giovedì 5 aprile. La New Turbomark, alla luce delle passate edizioni, confida in una grande affluenza dato che la quota di cento iscritti è stato un traguardo già raggiunto un anno fa: le iscrizioni si apriranno mercoledì 7 marzo e chiuderanno lunedì 2 aprile.

Così dodici mesi fa: nel 2017 il podio fu per due terzi lombardo con i bresciani Tosini-Peroglio (Renault Clio R3C) primi sul palco finale davanti ai locali Margaroli-Dresti (Renault Clio S1600)  ed al duo valtellinese-varesino Gianesini-Solari (Renault Clio S1600).

Maserati Levante lancia lo snowboard di Jamie Barrow al nuovo Guinness World Record di velocità al traino

La sensazionale impresa è avvenuta sul lago ghiacciato di St. Moritz in Svizzera, dove Barrow e il SUV Maserati Levante hanno raggiunto la velocità massima di 151,57 km/h

MORITZ (Svizzera), 19 febbraio 2018 – Lo snowboarder britannico più veloce di sempre, Jamie Barrow, ha battuto il Guinness World Record, che già gli apparteneva, facendo registrare il nuovo record di velocità al traino di un veicolo sul lago ghiacciato di St. Moritz. Barrow aveva già ottenuto questo primato nel febbraio 2016, quando aveva fatto segnare una velocità di 99,87 km/h al traino di un’auto sullo stesso lago ghiacciato di St. Moritz. In quella occasione, nonostante il record, a Barrow era rimasta la convinzione di poter fare ancora meglio, considerato che il tracciato del 2016 era leggermente più corto rispetto a quello originariamente previsto e che le condizioni della neve non avevano garantito l’ottimale aderenza.

Questa volta, per il suo ritorno sul lago dei record, ha scelto un potente SUV Maserati Levante: una vettura molto più veloce rispetto a quella del 2016 e dotata di pneumatici Pirelli Scorpion Winter. Questi speciali pneumatici chiodati hanno 474 chiodi per gomma e sono lunghi 4 mm per consentire la miglior aderenza possibile sulla superficie ghiacciata del lago. Il SUV di lusso Maserati offre diverse caratteristiche ad alta tecnologia, come il sistema di trazione integrale intelligente Q4 e lo sterzo elettro assistito (EPS) di recente introduzione, che concorrono a realizzare una vettura estremamente performante. La trazione integrale intelligente Q4 permette il trasferimento di coppia in tempo reale, rispondendo immediatamente a qualsiasi variazione nelle condizioni di guida, garantendo così prestazioni ideali per il Guinness World Record di Barrow. Insieme alla trazione integrale intelligente Q4, l’EPS migliora l’handling e il comfort della vettura, asseconda meglio le modalità di guida e abilita le nuove funzioni attive dei sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS). È proprio questa sofisticata tecnologia che ha consentito al SUV Levante di mettere a segno un’ottima performance sulla superficie ghiacciata del lago svizzero.

Trattandosi di un tentativo di record su un lago ghiacciato, la sicurezza e la preparazione erano due fattori imprescindibili. Il tracciato è stato chiuso e recintato per consentire ai mezzi battipista di renderne idoneo il manto nevoso. Per l’omologazione del record era inoltre necessario che venissero rigorosamente rispettati alcuni requisiti: la prova doveva essere cronometrata in entrambe le direzioni (andata e ritorno) con un’apposita apparecchiatura su una distanza fissata in 100 m da un funzionario del Guinness World Record. Essendo necessari 400 m da entrambi i lati per consentire al Maserati Levante di accelerare e rallentare in sicurezza sulla neve, è stato predisposto un tracciato con una lunghezza totale di 900 metri. La mattina, 19 febbraio, si sono così svolte le due prove richieste dall’omologazione del Guinness World Record: la velocità registrata è stata di 151,57 km/h nella prova di andata e di 147,72 km/h nella prova di ritorno. Dalla media delle due prove è quindi risultata una velocità finale di 149,65 km/h, nuovo Guinness World Record.

Ha dichiarato Jamie: “Sono contentissimo di aver battuto questo record che era già mio. Ero sempre stato convinto di poter fare meglio nelle condizioni giuste e con la vettura giusta. Il Maserati Levante è stato eccezionale sulla neve e sul ghiaccio, garantendo l’aderenza necessaria per poter raggiungere una velocità molto elevata. L’adrenalina è sempre pazzesca quando si va così veloci e quindi sono molto contento di non aver perso il mio sangue freddo e di aver mantenuto in linea lo snowboard per arrivare a frantumare il vecchio record.”

Jacob Nyborg, Head of marketing di Maserati, ha commentato: “Quella di Jamie è stata un’impresa fantastica. Quando abbiamo parlato con lui del suo tentativo di battere il Guinness World Record, abbiamo capito subito che dovevamo essere della partita. Il nuovo SUV Maserati Levante ha l’eccellenza delle prestazioni nel cuore. Aiutare Jamie a battere il nuovo record era dunque l’occasione perfetta per dimostrare le sue capacità fuoristrada. Jamie è un atleta incredibile: siamo certi che saprà mettere a segno in futuro altre straordinarie imprese e da parte nostra ci auguriamo di poterlo aiutare a infrangere altri record di velocità”.

Il Maserati Levante è stato fornito da Kessel Auto, concessionario ufficiale Maserati di Lugano con showroom a St. Moritz.

Con la gara nel Parco Geominerario della Sardegna si riaccende la lunga tradizione di corse su strada nella provincia del Sud Sardegna

L’appuntamento è per il 10 e 11 marzo con una gara a carattere nazionale. Non saranno solo sfide al cronometro. Il rombo dei motori echeggerà in un campo gara selvaggio e mozzafiato, che comprenderà aree naturalistiche di grande pregio e bellezza.

ARBUS – Può una provincia rallisticamente appassionata come quella del Sud Sardegna rimanere orfana di una gara che percorra le sue strade affascinanti? A colmare il vuoto di prove speciali che dura da due anni, ci pensa la Mediterranean Team, guidata da Mauro Nivola che per venerdì  9 fino a domenica 11 marzo, ha messo in calendario il Rally del Parco Geominerario della Sardegna. La gara è stata ufficialmente presentata questa mattina nell’Ipspar di Arbus, con i sindaci di Arbus e Guspini, Antonello Ecca e Giuseppe Defanti. Presenti anche Tarcisio Agus presidente del Parco Geominerario della Sardegna, la Regione Autonoma della Sardegna rappresentata dalla consigliera Rossella Pinna e Alessandro Paita direttore Aci di Cagliari. L’Associazione sportiva “Mediterranean Team” guidata da Mauro Nivola e la passione di Moreno Fosci, con la collaborazione dell’ “Arbus Racing Team” e dell’ “Ogliastra Racing” curano i dettagli e l’organizzazione tecnico-logistica.

Evento unico nel suo genere, un caleidoscopio di emozioni sportive e spettacolari che permetterà di vivere il territorio delle Miniere in modo differente. “E’ stata un’idea nata dall’incontro con Moreno Fosci – ha affermato in apertura dei lavori Mauro Nivola della Mediterranean Team – uniremo tradizione, passione, sport a turismo a questo territorio. Realizzare un rally, cominciare con un primo evento e magari con un appuntamento annuale, questa è la volontà che ci auguriamo che le istituzioni ci aiutino a realizzare. Toccare il Parco Geominerario con le prove speciali, è qualcosa di avvincente che ci entusiasma. Sono questi posti, dove si possono facilmente attirare molti spettatori e accendere i fari a livello internazionale. Noi dobbiamo promuovere ciò che rappresenta nella storia la nostra tradizione e la nostra passione”.

La competizione sarà articolata su due giornate quelle del sabato e quella della domenica mentre nella giornata di venerdì 9 marzo saranno consegnati presso l’Hotel Meridiana ad Arbus i Road Book ai piloti e ai quali sarà consentito fare le ricognizioni ufficiali. 260 km il percorso complessivo, di cui 80 circa i cronometrati, e si svilupperà su strade asfaltate. Dieci le prove: si parte sabato con sei prove speciali su due percorsi da ripetersi 3 volte. Previste la Montevecchio-Righi di km 4.62 e la Arbus – Cortes Sa Rocca de su Casteddu di km10.45. La prima andrà a snodarsi all’interno delle storiche aree minerarie, la seconda si svolgerà nelle campagne circostanti l’abitato di Arbus. Per domenica 11 marzo quattro le prove in programma: la Pitzuamu-CostaVerde di km 7,21 e la Funtanazza-Monte Arcuentu di km. 8.22 da ripetersi due volte.

Un mix perfetto: il grande evento sportivo si coniuga alla perfezione con l’esigenza di promuovere un territorio di altissima qualità candidato a entrare nelle più importanti rotte turistiche. Un evento che è carico di significati sportivi e spettacolari, nonché di valenze turistico – economiche potrà essere il Rally delle Miniere”– detto la consigliera regionale Rossella Pinna.

 “L’importante iniziativa sportiva che il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna ha sostenuto con i comuni di Arbus e Guspini, rientra pienamente nelle azioni di promozione del territorio del Parco – ha affermato il commissario Tarcisio Agus – Il Rally nell’Arburese – Guspinese ha trascorsi di grande successo e pone all’attenzione del più vasto pubblico il suo patrimonio ambientale, storico e culturale di notevole pregio. Il percorso sportivo si snoda tra i due centri abitati e il territorio minerario, sino al mare della Costa Verde. Non si fa mai abbastanza perché questo territorio, frequentato prevalentemente durante la stagione estiva, sia posto in evidenza anche nel resto dell’anno, perché propone aspetti sconosciuti, carichi di colori e profumi, di scorci paesaggistici di suggestiva bellezza, tra il lungo orizzonte del suo mare e la frastagliata cordigliera dell’Arcuentu. 

Il territorio di Guspini, e l’area di Montevecchio in particolare, – ha detto il sindaco Giuseppe Defanti – rappresenta un patrimonio di grande valore che abbiamo l’onore di custodire e il dovere di valorizzare. Dopo alcune esperienze meno impegnative realizzate negli anni scorsi, il coinvolgimento in un importante evento come il 1° Rally del Parco Geominerario, che riporta questo affascinante sport sulle nostre strade, ci offre la possibilità di accendere i fari su una porzione di territorio dall’altissimo valore ambientale e culturale che condividiamo con il Comune di Arbus. Il patrimonio ex minerario e i boschi che dal colle di Gennas digradano fino alle dune di Piscinas, sono il nostro biglietto da visita per un’offerta turistica più ampia che fa della sostenibilità la propria mission. Abbiamo accolto da subito e favorevolmente l’idea di un rally che portasse con sé il binomio “sport e turismo” che, in questi luoghi, trova terreno fertile per moltissime attività outdoor e che, per Guspini e Montevecchio, rappresenta una concreta possibilità di sviluppo.

Abbiamo accolto con piacere la proposta del rally – dice il sindaco Antonio Ecca – perché si tratta di certo di una manifestazione sportiva importante. Un motore per attrarre le persone nel nostro territorio che si presta non solo per l’attività sportiva in senso stretto grazie alle caratteristiche delle nostre strade, ma anche per le bellezze che le circondano. Da un lato vediamo la nostra costa meravigliosa di quasi 50 km con le Dune di Piscinas e Torre dei Corsari, tutto territorio incontaminato. All’interno il patrimonio storico, culturale di archeologia industriale che è dato dai resti di questo nostro passato che hanno caratterizzato questa terra anche da un punto di vista economico e sociale. Oggi queste testimonianze sono ancora vive, alcune sono rinate sotto forma di strutture ricettive. Ecco perché conviene venire a trovarci, perché mentre si raggiunge quello che è il meraviglioso mare della costa verde di Arbus ci s’immerge in un passato di storia delle miniere, il tutto supportato da un’attività agricola e zootecnica importante. Invito quindi tutti a venire a vedere il rally che è in questo momento l’attrattore più importante, ma lo è in questa grande cornice di carattere storico ambientale che è il marchio di Arbus. Un ultimo aspetto di non poca importanza è che tutto questo è all’interno dei siti d’interesse comunitario per la presenza del cervo sardo e per la presenza del Parco Geominerario della Sardegna”.

La bellezza dei luoghi, il supporto dell’ACI-Automobile Club, la disponibilità dell’Assessorato Turismo e Sport della Regione Sardegna, i Comuni di Arbus e Guspini permetteranno di trasformare l’evento in una grande festa che coinvolgerà tutti i partecipanti: piloti, navigatori, meccanici e tifosi. Adesso attendiamo che si accendano i motori.

Un 2018 all’insegna delle novità per il Premio Rally Automobile Club Lucca

La serie promossa da ACI Lucca allarga i propri orizzonti a due nuovi palcoscenici in chiave moderna, il Rally delle Colline Metallifere ed il Trofeo Maremma ed alla sempre più attesa Coppa delle Ville Lucchesi, contesto riservato alle vetture storiche, portando a sedici gli appuntamenti validi.

LUCCA, 25 febbraio 2018 – È all’insegna delle grandi novità che il Premio Rally Automobile Club Lucca si presenta ai “nastri di partenza” della programmazione agonistica 2018. La serie provinciale, promossa da Automobile Club Lucca e giunta alla sua 13^ edizione, farà leva sul record di adesioni riscontrato nella passata stagione agonistica e su un vero e proprio ampliamento della sua offerta sportiva. Ad entrare a far parte della kermesse provinciale sono il Rally delle Colline Metallifere e Val di Cornia ed il Trofeo Maremma, contesti rispettivamente in programma nei mesi di aprile e ottobre. Un “appeal” confermato in ambito regionale e che ha garantito al format provinciale ben dodici appuntamenti in programma riservati alle vetture moderne e quattro confronti dedicati alle vetture storiche, con l’attesa “new entry” della 1^ Coppa delle Ville Lucchesi, in programma nei giorni 29-30 giugno.

Ad inaugurare il 13° Premio Rally Automobile Club Lucca sarà il Rally Il Ciocco, suddiviso nelle due abituali versioni riservate a Campionato Italiano Rally e Campionato Regionale. Spetterà all’evento di Castelvecchio Pascoli, fiore all’occhiello nel panorama sportivo motoristico lucchese quale appuntamento inaugurale della massima espressione nazionale di specialità, l’onere di assegnare i primi punti stagionali. Un biglietto da visita per la nuova stagione dove è stata confermata la possibilità, per tutti i conduttori aderenti al “Premio Rally”, di usufruire di uno sconto del 20% sulla quota di iscrizione alla gara. Confermati i riconoscimenti che, negli anni, hanno contraddistinto la kermesse provinciale: per quanto riguarda il confronto riservato alle vetture moderne verranno stilate, oltre alle classifiche assolute riservate a piloti e navigatori, anche quelle relative alle classifiche di Gruppo, di Classe ed alle categorie “Under 25” e “Femminile”. Riconoscimenti agli esponenti delle classifiche assolute e di Raggruppamento per quel che concerne la sfida tra le vetture storiche. Come nell’edizione 2017, anche nell’attuale programmazione è stato istituito il Memorial Paolo Paoli, destinato al conduttore neo licenziato autore del miglior piazzamento nella classifica assoluta. Un riconoscimento legato alla figura dell’indimenticato commissario sportivo, promotore fin dalle prime edizioni del Premio Rally Automobile Club Lucca.

Questi gli appuntamenti validi per il 13° Premio Rally Automobile Club Lucca:

  • 22-24/03 Rally Il Ciocco e Valle del Serchio – CIR
  • 22-24/03 Rally Il Ciocco e Valle del Serchio – CR
  • 7-8/04 Rallyday delle Colline Metallifere e Val di Cornia
  • 5-6/05 Rally della Valdinievole
  • 9-10/06 Rally di Reggello e Città di Firenze
  • 9-10/06 Rally di Reggello e Città di Firenze – Storico
  • 29-30/06 Coppa delle Ville Lucchesi – Storico
  • 23-24/06 Rally Alta Val di Cecina
  • 18-19/06 Rally del Carnevale
  • 28-29/07 Rally Coppa Città di Lucca
  • 1-2/09 Rally degli Abeti e dell’Abetone
  • 1-2/09 Rally degli Abeti e dell’Abetone – Storico
  • 22-23/09 Rally di Casciana Terme
  • 20-21/10 Trofeo Maremma
  • 20-21/10 Trofeo Maremma – Storico
  • 17-18/11 Rallyday di Pomarance
  • 22-23/12 Rally Il Ciocchetto

 

Il 2 marzo parata di stelle in onore all’automobilismo siciliano

A celebrare i Campioni Regionali per la Delegazione regionale ACI Sport ospite d’onore il Presidente ACI Angelo Sticchi Damiani, molti big del volante come i Campioni Andreucci, Faggioli, “Lucky”, Nucita e Pollara

Torregrotta, 25 febbraio 2018. Venerdì 2 marzo sulla Riviera dei Ciclopi sarà una parata di stelle e di big del volante per la “Premiazione dei Campioni Siciliani di Automobilismo”. Tanti i nomi altisonanti dell’automobilismo italiano che arriveranno ad Aci Castello per celebrare i migliori interpreti siciliani dello sport delle quattro ruote della passata stagione. Ospite d’Onore il Presidente dell’Automobile Club D’Italia Angelo Sticchi Damiani, che si congratulerà con gli sportivi siciliani unitamente ai Dirigenti della Federazione e Presidenti delle Commissioni sportive ACI.

Molti i big del volante che hanno confermato la loro presenza nella terra dei Malavoglia alle porte di Catania, come il 10 volte Campione Italiano Rally ed idolo degli appassionati siciliani Paolo Andreucci, vincitore di 10 Targa Florio, presente insieme ad Anna Andreussi, prima della nuova stagione nell’Italiano Rally sempre sulla Peugeot 208 T16 ufficiale, con loro anche l’altro equipaggio ufficiale Peugeot 2018 formato dal giovane Marco Pollara e Giuseppe Princiotto, entrambi siciliani e Campioni Italiani Rally Junior e 2 Ruote Motrici 2017; per i rally la leggenda “Luky” che con Fabrizia Pons ha vinto ancora uno scudetto tricolore tra le autostoriche nel 2017; Andrea Nucita, il messinese già Tricolore Junior e Produzione, reduce dalla straordinaria avventura al Rally di Montecarlo con la Abarth 124; i giovanissimi kartisti Raffaele Gulizia e Michael Paparo, protagonisti per la Sicilia nel tricolore. Annunciata anche la presenza del re delle salite Simone Faggioli, 10 volte Campione Europeo e 12 volte tricolore, pronto a vivere sulla Norma l’avventura della leggendaria Pikes Peak 2018, che proprio in Sicilia alla Coppa Nissena corse la sua prima gara.

Sarà una serata di grande sport allo Sheraton Hotel di ACI Castello quella che attende i Campioni Siciliani dell’Automobilismo.

Per il Karting, importante vivaio dei piloti isolani, nella classe regina KZ2 ha vinto Salvatore Russo. Nella neo istituita specialità CRAS (Campionato Regionale Attività Sperimentale), tra le moderne Gaspare Giancani, mentre tra le storiche Salvatore Spinelli (Alfa Romeo Giulietta), Vincenzo Barone (Fiat 128) e Pasquale Capizzi (Alfasud) si sono aggiudicati il titolo regionale, e sono stati protagonisti anche del Trofeo Crono Pista. Nella sempre numerosa specialità Slalom il trapanese Giuseppe Castiglione ha fatto il bis con la Radical, mentre per la Velocità Montagna Autostoriche vincitori assoluti dei 4 Raggruppamenti sono: Antonio Piazza (BMW 2002), Alberto Santoro (Alfa Romeo GTA), Claudio La Franca (Porsche) e Ciro Barbaccia (Osella). Campioni Siciliani Rally sono i nisseni Carmelo Lanzalaco ed Antonio Marchica (Renault), rispettivamente per categoria piloti e navigatori, mentre tra le storiche dominio palermitano, per il 1° Raggruppamento Francesco Fontana ed Anna Patorno (Morris Mini Cooper), per il 2° Gianfilippo e Monia Quintino Alfa GTV), nel 3° Antonio Di Lorenzo e Franco Cardella (Porsche). Nella Regolarità dove il trapanese Giovanni Moceri, driver della squadra FCA, ha vinto il Campionato Italiano Grandi Eventi, in Sicilia si sono imposti i trapanesi Enzo ed Alessandro Ciravolo (A112 Abarth). Per la Velocità Montagna, alla presenza del Campione Italiano gruppo A Salvatore D’Amico, il titolo siciliano sarà consegnato all’altro catanese Domenico Cubeda, protagonista del Tricolore assoluto e vincitore del TIVM sud sulla potente prototipo monoposto Osella FA 30 Zytek.

Un solido ed entusiasta staff supporta il lavoro della Delegazione regionale ACI Sport che conta sull’ausilio della Scuderia Etna e Mofeta dei Palici, la Funivia dell’Etna, Giardino Fiorito, Adragna Trasporti, CMP Consulpaghe e Autopiù.

Mario Passanante ed Elisa Buccioni su A112 Élite vincono la Coppa Città della Pace

Top Car Aliverti – Carrara su Fiat 508C. Buona la prima per il Cireas 2018!

ROVERETO (TN), 25 febbraio – Mario Passanante ed Elisa Buccioni su Autobianchi A112 Elegant del 1977 hanno vinto la 25ª “Coppa Città della Pace”. Per il regolarista di Mazara del Vallo di Franciacorta Motori, uno dei nomi più importanti del panorama nazionale, si tratta del primo successo nella gara organizzata dalla scuderia Adige Sport, che in questa occasione ha aperto il Campionato italiano di regolarità per vetture storiche, e quindi anche di una vittoria che rompe un incantesimo dopo numerose partecipazioni. Si è trattato di un’edizione particolarmente felice, dato che è stata accompagnata da una calda giornata di sole e dato che ha fatto registrare il nuovo record di iscritti, ben 107, portandoli a contatto con cinque diversi laghi, Loppio, Garda, Cavedine, Toblino e Santa Massenza.

Passanante e Buccioni hanno cominciato la gara con il piede giusto, se si pensa che dopo la decima prova avevano accumulato appena 16 penalità (quindi 16 centesimi di differenza sugli orari indicati in tabella), che sono diventate 59 dopo la 29ª, a Lasino, e 156 all’arrivo in Corso Bettini a Rovereto. Se è dunque indubitabile che hanno sempre mantenuto la testa della competizione, è altrettanto vero che i secondi classificati, il vicentino Luca Patron con Massimo Casale del Loro Piana Classic Team su Renault R5 Alpine del 1984, si sono avvicinati sempre di più alla vetta nel corso della giornata, al punto da chiudere ad appena quattro punti (ovvero 4 centesimi di secondo) dai vincitori. Grande battaglia per il terzo gradino del podio, sul quale hanno provvisoriamente messo piede, nel corso della gara, almeno tre diversi equipaggi: Valerio Rimondi e Lidia Fava su Porsche 911 Targa del 1974, Francesco e Giuseppe Di Pietra su Fiat X1/9 del 1973, nonché Alberto Aliverti e Sergio Carrara su Fiat 508 C del 1937. Alla fine l’ha spuntata il primo equipaggio, che ha chiuso a quota 165 penalità, seguito dai due Di Pietra a quota 175 e da Angelo Monachella e Giovanni Antino su Fiat 127 Mk1 del 1977, capaci di un colpo di coda finale sorprendente. La coppia Aliverti – Carrara ha comunque primeggiato nella prestigiosa classifica riservata alle “Top car” davanti ad Andrea Vesco e Manuela Tanghetti su Fiat 508 S Balilla Sport del 1934 e a Lorenzo e Mario Turelli su Fiat 508 S Sport del 1933.
Da segnalare anche i successi di Bonfante e Bruno su Fiat 1100 del 1956 nel gruppo 2, di Cicuttini e Castellano su Fiat 1100 del 1960 nel gruppo 3, di Molinari e Molinari su Porsche 356 del 1963 nel gruppo 4, di D’Antinone e De Biase su Porsche 911 del 1969 nel gruppo 5 e dei primi tre della classifica assoluta nei gruppi 7, 8 e 6. Fra le dame ha prevalso la coppia composta dalle bresciane Federica Bignetti e Luisa Ciatti su Alfa Romeo Giulietta Spider del 1960, in quanto alle scuderie la Coppa è finita nelle mani del team Franciacorta Motori.
Il primo equipaggio era partito alle 9 in punto dal Mercure Nerocubo Hotel, seguito da tutti gli altri 106 a distanza di trenta secondi uno dell’altro. La bella giornata di sole ha messo subito il buonumore nei piloti, che hanno cominciato a sfidarsi sul filo dei centesimi di penalità, coprendo 153 chilometri in 5 ore e 20 minuti. Un tour che li ha portati una prima volta a Rovereto, poi a Volano, Villalagarina, Mori, Nago, Arco, Drena, Cavedine, Pergolese, Lasino, Sarche e Santa Massenza, da dove hanno poi computo il percorso inverso, per concludere le fatiche di giornata in Corso Bettini a Rovereto. Lì, dopo l’arrivo dell’ultimo concorrente, hanno avuto luogo le sfide “uno contro uno”, organizzate per offrire uno spettacolo in più al pubblico presente, che ha affollato la zona nella quale sono state parcheggiate le automobili: gli equipaggi dovevano coprire 60 metri in 10 secondi netti. La coppa assoluta è andata alla coppia Di Pietra – Di Pietra su X1/9, quella per le Top car “100 One” a Aliverti – Carrara su Fiat 508 C, quelle riservata alle dame “Marzadro” a Scarioni – Rigoni su Austin Mini Hle, quella per le scuderie alla Emmebi 70.

Il vincitore, Mario Passanante, ha raggiunto un obiettivo: “Da qualche anno venivo qui per cercare di vincere questa gara, – afferma – ma, pur piazzandomi sempre in buona posizione, non ci ero mai riuscito. Questa volta tutto è filato liscio, il campionato italiano non poteva cominciare meglio di così. Si tratta di una gara interessante dal punto di vista tecnico, ricca di saliscendi, per affrontare il quale il mio “nocciolino”, come chiamiamo questa A112, è perfetta. Ho costruito il successo nella prima parte del percorso, quando sono riuscito a tenere medie incredibili, poi dopo pranzo sono stato un po’ meno brillante. Onore anche al secondo classificato, Luca Patron, che avrebbe meritato a sua volta il successo”.
Valerio Rimondi, terzo, è un fedelissimo della Coppa Città della Pace. “Vi ho preso parte almeno una ventina di volte e finalmente sono riuscito a salire sul podio. Si tratta di una gara complicata per chi guida una vettura larga come la mia Porsche, ma anche molto bella”.
Alberto Aliverti, vincitore nel gruppo delle Top cars ed anche della sfida spettacolo in Corso Bettini torna a casa soddisfatto: “In inverno ho cambiato metodo di allenamento e devo dire che ho raccolto subito i frutti di questa scelta. Cominciare il campionato in questo modo dà una bella carica, così come affrontare un percorso spettacolare sul piano paesaggistico e molto difficile sul piano tecnico”.
Edoardo Bellini festeggia il successo team Franciacorta Motori nella classifica riservata alle scuderie: “Ci tenevamo molto a cominciare l’anno nel migliore dei modi – spiega – dato che nel 2017 abbiamo un po’ trascurato questa graduatoria e siamo stati superati dal Classic Team, segno di una ritrovata unità di squadra”.
Federica Bignetti, vincitrice della Coppa dame, torna a casa felice: “Per come si erano messe le cose a metà gara non avrei mai pensato di riuscire a vincere, invece nel pomeriggio sono riuscita a cambiare marcia su un percorso comunque poco adatto per la nostra Giulietta Spider”.
Chiude la carrellata Luca Manera, presidente della scuderia Adige Sport. “Chi organizza è soddisfatto quando vede i concorrenti tornare a casa contenti – dice – come è accaduto anche questa volta. Siamo stati fortunati per quanto concerne le condizioni meteo, mentre per quanto concerne il percorso cerchiamo sempre di renderlo difficile, perché in una gara del Campionato italiano non si può fare diversamente, in ogni caso i primi dieci della classifica anche questa volta hanno fissato medie strepitose. Riuscito anche l’uno contro uno in Corso Bettini, che avevamo già sperimentato 15 anni fa, e ovviamente ci carica il nuovo record di iscritti”.

Yokohama lancia il nuovo BluEarth RV-02

’high performance per SUV di ultima generazione

CARPENEDOLO (BS) – Yokohama annuncia il lancio per il mercato italiano del nuovo modello di pneumatico SUV / CUV crossover chiamato BluEarth RV-02. In Italia i pneumatici BluEarth RV-02 saranno disponibili in 34 misure comprese tra 245/35 R20 95W XL e 195/ 65 R15 91H, una gamma molto ampia capace di assecondare le richieste di un mercato e di utenti molto esigenti.

Questo modello di pneumatico ha ottenuto la lettera A nel labeling per quel che concerne l’aderenza sul bagnato nell’ambito del sistema europeo di etichettatura delle gomme e la lettera C per la resistenza al rotolamento. Oltre alla fondamentale promessa di utilizzo legata a un’efficienza ragguardevole in termini di economia di esercizio e di prestazioni ottimali su asfalto bagnato, il BluEarth RV-02 è stato sviluppato con lo scopo di garantire un’usura regolare del battistrada per offrire così prestazioni di tenuta e handling eccezionali lungo tutto il ciclo di utilizzo. Questa caratteristica è fondamentale per la classe di veicoli SUV e CUV che, dato il loro peso, possono scatenare un’usura irregolare del pneumatico e comportarne quindi una vita più breve.

Le qualità del BluEarth RV-02 sono garantite, oltre che dalla carcassa robusta appena descritta, anche dal suo peculiare disegno battistrada, asimmetrico e specificamente studiato per i veicoli cui è destinato. Il battistrada è composto da 4 ampie scanalature longitudinali che garantiscono contrasto all’aquaplaning e tenuta sul bagnato, due cordoli centrali gemelli garanti di stabilità e robustezza, una spalla interna molto forte e robusta e tante piccole scanalature trasversali che contribuiscono a mantenere la silenziosità di marcia e a contrastare un’usura irregolare del pneumatico. Oltre alla sua peculiare impronta a terra, BluEarth RV-02 deve la lettera A nell’etichettatura per l’aderenza sul bagnato alla sua mescola, chiamata Nano-Blend e composta anche dall’olio estratto dalla buccia degli agrumi che favorisce morbidezza della mescola e quindi grip.

BluEarth è il marchio globale che caratterizza gli pneumatici Yokohama rispettosi dell’ambiente, dell’uomo e della società. Tutti i modelli in gamma sono ora contrassegnati dal marchio BluEarth posto sulla spalla e quei modelli che portano questo nome rappresentano per antonomasia tali valori.