XXVI Rally Valli Vesimesi: Alessandro Re-Fulvio Florean, un test che profuma di vittoria

Per il giovane pilota lombardo la prima vittoria assoluta in carriera. Foto Elio Magnano

VESIME (AT), 20 aprile – Gara test per Alessandro Re e Fulvio Florean con la Škoda Fabia R5 dell’HK Racing in preparazione del Rally del Taro che si è trasformata in un successo netto in questa 26^ edizione del Rally Valli Vesimesi. “Fulvio mi aveva consigliato questa gara per un test significativo in vista della gara emiliana e debbo confessare che aveva ragione. Le prove speciali sono estremamente significative, ed anche il fatto che le condizioni meteo e di fondo possano cambiare così repentinamente le fa assomigliare al Rally del Taro”.
Alessandro Re ha preso il comando fin dal primo doppio passaggio del sabato sera sulla speciale di Ceriolo, dove ha segnato il miglior tempo in tutte e due le prove concludendo al comando la prima giornata con 6”2 su Jacopo Araldo-Lorena Boero. Gli unici in grado di tenere di tenere il passo del velocissimo comasco. Domenica mattina iniziava con Re-Florean attenti sulla corta Roccaverano, che concedevano ad Araldo per soli 4/10 chiudendo praticamente i giochi nella lunga San Giorgio Scarampi che vincevano con 8”1 sul pilota astigiano della Meteco Corse. La gara, in pratica si chiudeva qui. Nella seconda parte, con il doppio passaggio sulle prove di Roccaverano e San Giorgio Scarampi Alessandro Re allungava ancora conquistando altri due successi di speciale nella decisiva San Giorgio Scarampi, che portavano il carniere del pilota della Scuderia Etruria a cinque prove speciali vinte sulle otto disputate.
Ottima gara di Jacopo Araldo-Lorena Boero, con la seconda Škoda Fabia in gara, imbattibili sulla Roccaverano che profuma di mondiale (fu una prova del Sanremo iridato degli anni Novanta) unici capaci di rimanere in scia a Re-Florean e stargli anche tre volte davanti, grazie ad una gara velocissima, ma sempre molto attento a non cadere nelle mille trappole che il Vesime ha proposto agli 82 concorrenti della gare delle moderne. Ottimo ritorno in gara del sindaco di Coazzolo Fabio Carosso, tornato ai rally, dopo quasi sei anni di stop, affiancato da Roberto Aresca. Immediatamente competitivo e a ridosso del podio con la Ford Fiesta recuperava una posizione a tre prove dalla fine grazie all’uscita di strada di Luca Arione-Luca Culasso, per cinque prove principali inseguitori dei fuggitivi Alessandro Re e Jacopo Araldo.
Quarta posizione per Massimo Lombardi-Erica Bologna, anche loro in gara test con la Ford Fiesta R5 in vista del prossimo impegno di Coppa Italia ad Alba e molto costanti nelle loro prestazioni che hanno variato dalla quinta posizione nella speciale iniziale all’ottava (nella peggiore delle ipotesi) sulla Roccaverano del mattino. Con un colpa di coda l’equipaggio della Twister nell’ultima prova sopravanzava Alessandro Pettenuzzo-Daniele Araspi che, nella prima parte di gara pagano la ruggine di sei mesi di lontananza dalla Fiesta R5 e di tre dall’adrenalina delle prove speciali, tornando sui tempi loro consoni solo dalla prima prova speciale della domenica. Il giovane torinese precede Massimo Marasso e Marco Canuto, impegnati a prendere confidenza con i meccanismi della prestazionale, ma impegnativa Hyundai i20 R5, con la quale incappano in un innocente testacoda nel primo passaggio sulla San Giorgio Scarampi.
Settima posizione assoluta per Marco Ciriotti, affiancato da Luca Beltrame, che paga l’apprendistato con l’impegnativa Fiesta R5 di Balbosca. Ottavi Gianluca Tavelli-Nicolò Cottelero, dominatori con la Škoda Fabia della Classe S2000 che approfittano del tempo alto nell’ultima prova speciale di Strata-Garbero autori di una gara tra alti e bassi. L’equipaggio ligure ha dato spettacolo con la Mitsubishi Lancer EVO X R4, ma ha compromesso il risultato nelle prove del sabato con una toccata sulla prima prova e un testacoda nella ripetizione della Ceriolo. Domenica grandi tempi e grandi spazzolate con una rimonta vanificata dal 24° tempo nell’ultimo tratto cronometrato.
Decimi, secondi di R4 Morganti-Bodda che approfittano dell’uscita di strada nell’ultimo tratto cronometrato di Benazzo-Francalanci all’esordio con la Fiesta R5 di Bianchi
Degli 82 verificati sabato mattina concludono in 48 sul palco arrivi di Vesime.

II° Rally Historic Valli Vesimesi Historic, dominano i cuneesi Mano-Barbero su Toyota

I portacolori della Meteco Corse vincono sette delle otto prove in programma. Foto Elio Magnano

VESIME (AT), 20 maggio – Forse per complicarsi la vita, forse per rendere più interessante il II Rally Historic Valli Vesimesi, i grandi favoriti Sergio Mano-Matteo Barbero toccano sulla prima prova di Ceriolo con la loro Toyota Celica e perdono 7”7 nei confronti dei loro più agguerriti antagonisti Rudi Mao-Jessica Femia con l’ammiratissima Lancia Delta. Mano-Barbero iniziano dalla ripetizione della successiva Ceriolo a segnare tempi inavvicinabili per tutti, aggiudicandosi tutte le successive prove speciali e andando a vincere con un distacco di 2’45”su Mao-Femia che inseguono a distanza e rischiano addirittura di compromettere la loro gara, quando sulla prima prova di domenica mattina si stacca il manicotto del turbo della loro Delta HF 16V. Rudi Mao, però, è un meccanico sopraffino, nonché il preparatore della macchina e riesce a riparare il guasto prima della San Giorgio Scarampi, e mantenere la seconda posizione senza essere minacciato dagli inseguitori. Terza piazza per Cesare Bianco-Stefano Casazza che festeggiano così il loro positivo esordio sulla Porsche 911 di Gruppo 4 e vincono il Terzo Raggruppamento, con buon margine sui reggiani Giorgio Cani-Stefano Fontanesi che hanno ragione dei torinesi Graziano Espen-Anna Canale che si impongono nel Secondo Raggruppamento con la piccola Fulvia Coupé 1300.

Molti i colpi di scena a cominciare dalla prima prova speciale che vede uscire di strada in modo estremamente spettacolare il sempre verde Italo Ferrara con Gabriele Bobbio che puntava ad un posto nobile sul podio con la Peugeot 309 GTI. Rottura del motore sulla prima prova di domenica mattina per Paolo Pastrone-Mara Miretti che si erano insediati interza piazza assoluta nelle due prove di sabato con la loro Opel Kadett GT/E. Termina a due prove dalla fine la spettacolare prestazione di Massimo Gallione-Luigi Cavagnetto, mentre erano quarti assoluti, capaci di insidiare il podio alle vetture più potenti con la loro piccola Autobianchi A112 Abarth. Delle 19 storiche iscritte, 18 verificate, hanno concluso in 9.

Campionato Italiano RX, i nomi di alcuni dei piloti in gara nel prossimo weekend

Cresce l’attesa per la seconda tappa del Campionato Italiano Rallycross, in programma a Maggiora Offroad Arena il 26/27 maggio, e che vedrà competere anche le vetture del Campionato CEZ FIA (Europa Centrale). Foto archivio Marco Ferrero

I piloti in gara. Hanno già confermato la propria presenza i piloti attualmente al comando della classifica, ovvero Oscar Ortfeldt (Ford Fiesta) nella categoria Supercar, Stefano Cerri (Citroën Saxo) nelle Super 1600 e Maicol Giacomotti (KC Suzuki) nei Kartcross. Nella categoria regina saranno al via, tra gli altri, anche Marco Noris (Mitsubishi Lancer EVO), attualmente secondo in classifica, e Massimo Nardin (Subaru Impreza), Vice Campione Italiano 2017 di Autocross, che ha regalato grande spettacolo nel Round 1; dopo un periodo lontano dalle corse si presenterà al via anche Nicola Agrelli, con una Mitsubishi Lancer Evo appositamente preparata per questo ritorno alle gare. Niente più auto giapponesi invece per il campione in carica Ivan Carmellino, che porterà finalmente al debutto la sua nuova Grande Punto Evo.
Nella Super 1600 confermati i piloti attualmente in seconda e terza posizione del Campionato, Fabrizio Giovannella (Citroen Saxo), e il campione in carica Marco Valazza (Citroen Saxo).
Per quanto riguarda il campionato FIA CEZ da segnalare la presenza, tra gli altri, nella categoria STC – 2000, del team Ceco Autosema Racing, che schiererà i fratelli Jakub (Peugeot 206) e Tomas (Peugeot 205) Michal. Al via anche il pilota austriaco Heinz Glinz (Renault Clio Mk2). Sarà presente un’altra coppia di fratelli, gli austriaci Raphael e Lukas Dirnberger; Raphael sulla Škoda Fabia Super 1600 con la quale è attualmente secondo in campionato, Lukas, in lotta per la leadership nel STC-1600 sulla sua Volkswagen Polo.
Menzione speciale per Sua Maestà Alois Holler (Ford Focus categoria Supercars); nella sua lunghissima carriera il sessantunenne pilota austriaco ha conquistato 32 titoli nazionali e internazionali.
Il Kartcross vedrà i tre piloti attualmente in seconda posizione nel campionato, Simone Firenze (Kamikaz 3 Yamaha), Marcello Gallo (KEP Suzuki) e Gabriele Zoppetti (Speedcar Xtrem Suzuki), continuare il loro tenace inseguimento al leader Giacomotti.
C’è una novità per quanto riguarda il “mercato piloti”: Filippo Bossetti è infatti passato alla scuderia GMN dei fratelli Grieco, anche loro in gara nel prossimo weekend.

Taxi S4. Durante il weekend ci sarà l’esibizione di Oliviero Bormolini, patron dell’Ice driving School di Livigno, con la leggendaria Lancia Delta S4. Sarà anche possibile salire come passeggero e provare il brivido dei 600 cv del motore della S4. I passeggeri partecipanti potranno vincere un corso di guida sicura su ghiaccio a Livigno
Per informazioni, costi e prenotazioni: 338 482 2585 – Mail info@icedrivingschool.com.

 

Biella 4 Racing, podio al 4 Regioni

Maroso e Caligaris terzi di classe J2.

Biella, 13 giugno: Si è conclusa nel migliore dei modi la prima uscita stagionale nei rally storici per i portacolori Biella 4 Racing, impegnati nel fine settimana appena trascorso al Rally 4 Regioni, manifestazione riservata alle vetture storiche, andata in scena nei dintorni di Salice Terme, cittadina fulcro della gara pavese. Al via per la Scuderia Laniera si sono presentati Ugo Maroso ed Alberto Caligaris, l’inedita coppia che ha saputo interpretare al meglio le insidiose strade sede di gara, portando la loro Fiat Ritmo 130 Abarth al ventunesimo posto della classifica finale della gara nazionale, terzi fra le vetture di classe J2-A/2000.

“Per essere la nostra prima apparizione al 4 Regioni siamo più che soddisfatti”, commenta Ugo Maroso, Presidente B4R, “abbiamo portato a termine una gara molto bella ma anche molto impegnativa per la tipologia di strade, veloci ma che tendono a sporcarsi facilmente. La prova in notturna da 18 chilometri è stata sicuramente un valore aggiunto alla manifestazione, dove però purtroppo, a causa di una piccola divagazione su un terrapieno, abbiam perso oltre 5 minuti, fatto che non ci ha proibito di ripartire convinti e fiduciosi il sabato e raggiungere un bel podio di classe”.

“Siamo veramente soddisfatti”, gli fa eco il Vide Presidente Alberto Caligaris, “aver raggiunto il traguardo era in nostro primo obiettivo, per sfatare la sfortuna che da qualche anno a questa parte attanagliava la fida Ritmo”.

“La gara è stata sicuramente impegnativa”, prosegue il Direttore Sportivo, “con anche le condizioni meteo mutevoli che non hanno di certo aiutato, ma con un passo veloce ma attento, abbiam recuperato posizioni dopo la piccola disavventura del venerdì sera, raggiungendo la nostra prima coppa targata B4R, veramente una bella soddisfazione”.

Obiettivo centrato dunque, ora sotto con gli altri impegni, con vista Lana Storico.

Walter Mazzarri, allenatore del TORINO FC, sceglie Suzuki SWIFT Toro Edition

L’allenatore del Torino FC utilizzerà per i suoi spostamenti quotidiani una Suzuki SWIFT 1.0 BOOSTERJET S in versione Toro Edition; La sua livrea esclusiva è stata svelata durante la cerimonia di consegna e riprende colori e stemma della squadra granata, di cui Suzuki è Main Sponsor.

Walter Mazzarri allena la sua squadra su quanto sia importante essere rapidi e scattanti per muoversi negli spazi stretti e per destreggiarsi nelle zone più congestionate, come un’area di rigore. L’auto giusta per l’allenatore del Torino FC non poteva che essere Suzuki SWIFT 1.0 BOOSTERJET HYBRID S. Grazie alle dimensioni ridotte, al motore turbo e alla tecnologia Suzuki HYBRID, la compatta di Hamamatsu è agile e imbattibile quando c’è da dribblare il traffico. Mister Mazzarri ha scelto di mettersi al volante dell’esclusiva Toro Edition, personalizzata con i colori ufficiali e lo stemma della gloriosa società granata e mostrata per la prima volta in occasione della consegna ufficiale delle chiavi al tecnico toscano.

La cerimonia è avvenuta giovedì 17 maggio presso il Cortile della Memoria dello Stadio Filadelfia di Torino, alla presenza di tifosi, appassionati e giornalisti. Nell’occasione Mazzarri ha dato prova di simpatia e grande disponibilità, concedendosi per una sessione di autografi e di foto ricordo con il pubblico, assieme ai giocatori Nicolas NKoulou e Salvatore Sirigu, ospiti dell’evento. Accanto alla Toro Edition sono state esposte tre SWIFT a rappresentanza delle tre anime del modello: la ibrida, con SWIFT 1.0 BOOSTERJET HYBRID S in livrea MotoGP, l’avventurosa, con SWIFT 1.2 HYBRID TOP 4WD ALLGRIP e la grintosa, con SWIFT SPORT 1.4 BOOSTERJET.

Questo conferma quanto la gamma SWIFT sia completa e capace di rispondere alle più svariate esigenze degli automobilisti.

Una livrea unica. Le forme muscolose della carrozzeria di SWIFT vengono messe in risalto dall’allestimento Toro Edition. Partendo da una colorazione bianca, questa vettura si distingue soprattutto per i dettagli color granata sul tetto e sulle coppe degli specchietti, con un motivo che riproduce tono su tono lo stemma del Torino FC, presente anche sulle fiancate.

Nella stessa tinta sono realizzate anche le rifiniture che incorniciano la grintosa mascherina a nido d’ape, danno slancio alla linea dei gruppi ottici a LED e marcano i tratti dei fascioni paraurti. Il tocco finale viene da dettagli dorati che contornano la parte inferiore di tutte le superfici vetrate e impreziosiscono la griglia frontale a nido d’ape.

In gran forma. Suzuki SWIFT 1.0 BOOSTERJET HYBRID S è una vera atleta a quattro ruote, con un temperamento sportivo e tanto carattere. Costruita attorno alla piattaforma HEARTECT, leggera e robusta al tempo stesso, SWIFT ha una massa molto contenuta e in questa versione 1.0 BOOSTERJET HYBRID da 112 cv e 170 Nm vanta rapporti peso/potenza e peso/coppia tra i migliori del segmento. Queste caratteristiche si traducono una grande vivacità e in un’eccezionale agilità, abbinati a consumi ed emissioni sempre limitati. In questo senso gioca un ruolo fondamentale il sistema Suzuki HYBRID. Con un perfetto gioco di squadra, l’Integrated Starter Generator (ISG) fa da generatore di corrente, motorino di avviamento e motore elettrico e dà supporto al motore termico nelle fasi più gravose, ovvero avviamento, partenza e spunto. In questo modo riduce il suo sforzo e, di conseguenza, il suo fabbisogno di benzina. Quest’intesa perfetta conquista Mister Mazzarri, che apprezza anche l’equipaggiamento completo sotto ogni punto di vista. SWIFT 1.0 BOOSTERJET HYBRID S mette in campo una formazione con i fiocchi, con di serie i dispositivi di sicurezza «attentofrena», «guidadritto» e «restasveglio», il sistema Keyless «chiaviintasca», il regolatore di velocità Adaptive Cruise Control (ACC), il navigatore con mappe 3D, la retrocamera, i cerchi in lega 16’’ BiColor, i fari Full LED con funzionalità «nontiabbaglio», gli alzacristalli elettrici posteriori e il volante in pelle, oltre al climatizzatore automatico.

Suzuki e Torino FC: un legame duraturo. Suzuki è Sponsor del Torino Football Club da ben cinque anni: il logo della Casa giapponese è infatti presente sulle maglie dei giocatori del Toro sin dalla stagione 2013/2014. Ad accomunare la casa di Hamamatsu e la società granata sono gli stessi valori, quali la competitività e il rispetto dell’avversario, la passione e la determinazione, che spingono ad affrontare ogni sfida senza darsi mai per vinti, sui campi come in ambito industriale e sulle strade di tutto il mondo.

 

32° Rally Piancavallo, sigillo di Toffoli su Hyundai i20 R5

Sul podio De Luna e Babuin. Nello storico la spunta Lovisetto di 0’’1 su Stoscheck. Foto Mauro Bocciero

MANIAGO (Friuli), 21 maggio 2018 – Due giorni di emozioni e spettacolo, brividi e sorprese. Il 32° Rally Piancavallo nel solco della tradizione, anche adesso che è passato sotto la cura Knife Racing, dimostra di saper esaltare i suoi interpreti. Meritata la vittoria conquistata da Venicio Toffoli al volante di una Hyundai i20 R5 Friulmotor con alle note Katia Artico. Tempo totale 49’33’’4 dopo oltre 75 km di prove cronometrate. Il driver di Forgaria ha dominato tappa uno di sabato con il miglior tempo sulle prove di “Maniago-Città dei Coltelli”, doppia “Meduno” e la notturna di “Redona”. Ieri invece ha badato a controllare il prevedibile assalto degli avversari, cedendo un po’ del suo cospicuo vantaggio sulle due “Poffabro” e “Barcis-Piancavallo”, idem nel breve crono finale di “Navarons”. Piazza d’onore per Andrea De Luna e Denis Pozzo (a 7’’7), finalmente in confidenza con una Škoda Fabia R5 difficile da portare al limite, ieri all’attacco su ogni curva e tornante. Qualche tribolazione di assetto per la Ford Fiesta di Denis Babuin e Roberta Spinazzè (a 44’’7), ma felicissimi sul terzo gradino del podio. Tra tanti volti radiosi, quello cupo di Dimitri Tomasso deluso da una gara sottotono, terminata comunque ai piedi del podio. Dopo due vittorie consecutive al Rally Città di Maniago, questo Piancavallo non ha dato soddisfazione al driver di Frisanco con una Fiesta R5 non ottimale e una foratura decisiva su “Redona”. Invece la solita prestazione “monstre” di Marco Zannier e della sua Renault Clio Williams sono state premiate da un quinto posto assoluto da incorniciare al cospetto delle più potenti R5. In bella evidenza Alberto Carniello su Peugeot 207 Super 2000, sesto in graduatoria tenendo a distanza il suo diretto avversario Giovanni Costenaro con una vettura identica. Si è divertito molto Alessandro Prosdocimo, settimo con una Škoda R5 firmando due quinti tempi sulle ripetizioni di “Poffabro” e “Barcis Piancavallo”. Non è andato oltre l’ottava posizione il padovano Adriano Lovisetto (altra Fiesta R5), complice una penalità di 30’’, un “dritto” in prova sabato e alcuni azzardi di gomme e assetto. Invece i fratelli Zille, Enrico e Alessandro, hanno firmato un bel nono posto a bordo di una Peugeot 106 Maxi, unica al via in Classe K10. Chiusura di top-ten per “Zeta”, ovvero Diego Valente su Renault Clio Williams. Il vincitore del Piancavallo 2017 ha fatto di necessità virtù cercando di limitare il divario da Zannier, riconoscendo il valore de “l’aquila di Lestans”. Undicesimo Fabrizio Martinis, insidiato fino alla penultima prova da Matteo Bearzi in un duello particolare tra North East Ideas e Carnia Pistons. Il tolmezzino è stato tradito nel finale dalla frizione della sua Renault Clio e così dietro al “finnico” ha concluso Nicolò Pirelli, il rampollo della più famosa dinastia italica di calzature da rally. PIANCAVALLO STORICO. Dopo aver dominato per trequarti di gara, un guasto sulla BMW M3 ha costretto al ritiro Andrea Romano. Così il duello per la vittoria tra le “dame d’antan” ha riguardato Danilo Lovisetto su Opel Kadett GT/E e Michael Stosheck su Porsche 911 RS. Al traguardo il padovano ha battuto il kaiser tedesco di Brose Motorsport per l’inezia di un decimo.

La Scuderia del Portello grandi nomi alla Mille Miglia 2018

La Scuderia del Portelo ha partecipato all’edizione 2018 della Mille Miglia (16/19 maggio) con tre equipaggi: Matteo Pellegrini ed Elena Porta su Alfa Romeo Giulietta Sprint del 1956, Jean-Luc Papaux e Jacques Sandoz su Alfa Romeo Giulietta Spider Sebring del 1956, Antonio Carrisi e Mario Cajani su Alfa Romeo Giulietta Sprint Veloce del 1957.

Gli equipaggi del Portello, arrivati tutti al traguardo, hanno preso parte alla competizione insieme allo sponsor team ufficiale Alfa Romeo, che tra i suoi piloti vantava la partecipazione di Piero Pelù, Derek Hill (figlio del grande campione di Formula 1 Phil) e Guy Barryman (bassista dei Coldplay).

 

Entrambe al traguardo le Škoda di Motorsport Italia in Portogallo

Il messicano Guerra ha concluso a metà classifica mentre Andolfi è stato autore di buone prestazioni dopo essere uscito di scena nella prima tappa a causa di due forature. Ora lo attende il rally di casa in Sardegna. foto Massimo Bettiol

Il primo dato positivo che arriva dalla partecipazione di Motorsport Italia al Rally del Portogallo 2018 è che entrambe le Škoda Fabia R5 al via della corsa, domenica 20 maggio hanno visto il traguardo. La coppia mista formata dal messicano Benito Junior Guerra e dallo spagnolo Borja Rozada ha terminato al settimo posto della WRC 2, su 17 equipaggi classificati. Sicuramente un piazzamento che soddisfa. I due avevano terminato la prima tappa al decimo posto e hanno concluso la seconda al settimo, posizione che hanno conservato fino al traguardo. Due forature nel primo giorno di gara hanno invece allontanato dalle zone di medio-alta classifica la coppia formata dagli italiani Fabio-Andolfi e Simone Scattolin, anche loro in gara con una Škoda Fabia R5 –

gommata da Pirelli – di Motorsport Italia, la struttura guidata da Max Rendina.

Andolfi, che è uno dei piloti scelti da Aci Sport per il programma di Aci Team Italia aveva concluso la seconda prova speciale (la prima della giornata di venerdì) al sesto posto di categoria WRC 2, con un distacco di meno di 1” al chilometro rispetto al passo-gara dei migliori. Peccato per la doppia foratura nella quarta prova. Andolfi è così rientrato in gara nella seconda tappa grazie al regolamento del Super Rally. Dieci le prove disputate (nella seconda e terza tappa) da Andolfi, con due quinti posti. Alla fine della gara il ligure ha concluso al 14esimo posto su 17 arrivati. A giugno lo attende l’appuntamento sulle strade italiane del Rally Italia Sardegna dove l’italiano vuole riscattarsi dalla sfortuna patita in terra lusitana.

Il Rallye Elba attende le grandi sfide “tricolori”

Il campionato Italiano Rally, dopo tre prove ha espresso grandi performance, quelle che gli appassionati attendono amplificate alla gara isolana, che promette nuove ed appassionanti sfide. Tutti all’attacco del leader della classifica Andreucci.

Livorno, 18 maggio 2018 – Manca davvero poco, per arrivare a dare il via alle sfide del 51° Rallye ElbaTrofeo Ford BluBay – Bardahl, l’edizione che segna lo storico ritorno della gara nel contesto della massima serie tricolore di rallies. Dal 24 al 26 maggio si andranno a riproporre sfide di alto livello in un percorso da sogno, in una terra che pare nata apposta per ospitare una competizione di rally. Dopo tre gare, Ciocco, Sanremo e Targa Florio, la corsa tricolore arriva dunque all’Elba per il classico giro di boa.

Sinora le tre gare disputate hanno dato indicazioni importanti dando una certa fisionomia alle varie classifiche, nulla di definito, certo, ma di sicuro le vicende tricolori all’esame dell’Elba saranno in grado di dare indicazioni importanti. In prima istanza vi è il fatto che la maggior parte di coloro che frequentano la corsa tricolore quest’anno all’Elba vi hanno corso poco ed in molti casi anche mai, per cui vi è l’incognita soprattutto delle strade che incontreranno, particolari come fondo, ricche di insidie e molto tecniche. Una gara da affrontare, il Rallye Elba, senza lasciare nulla al caso, cercando di “leggere” il percorso con le ricognizioni con la massima attenzione.

Il campionato al “giro di boa”. In classifica assoluta, dopo tre prove comanda la classifica il dieci volte Campione Italiano Paolo Andreucci, pilota ufficiale Peugeot. Con la sua 208 T16 R5 ha vinto nella sua gara di casa al Ciocco ripetendosi poi a Sanremo, mentre alla Targa Florio arrivando secondo si è portato a 42 punti, compiendo un primo sensibile allungo al comando , con 20 punti di vantaggio sul romagnolo Simone Campedelli (22 punti), con la Ford Fiesta R5. Il romagnolo, dopo le due solari performance del Ciocco e di Sanremo, è incappato in una battuta a vuoto in Sicilia, fermatosi per incidente, mentre al terzo posto, con 20 punti c’è l’ufficiale Škoda Italia Umberto Scandola. Con la grande novità che sulla sua Fabia R5 “calza” i nuovo pneumatici D-Mack, il driver veronese dopo un avvio sofferto si è rivalutato bene ed adesso conta sulle particolari strade elbane per suonare ancora la carica ed avvicinare gli altri due. Sia Campedelli sia Scandola sono debuttanti, all’Elba, mentre Andreucci ci corse nel 1993 con la piccola Peugeot 106 ufficiale, finendo quinto ed ancor prima vi corse con il Trofeo Fiat Uno Turbo (1988), però ritirandosi, quando la gara era ancora con il fondo sterrato.

Ai piedi del podio c’è il lombardo Andrea Crugnola (Ford Fiesta R5), uno dei migliori esponenti della “filiera verde” dei rallies italiani. Dopo le prime due convincenti gare anche per lui la terza ha detto male, con un ritiro per problemi tecnici, cosa che lo ha fatto avvicinare pericolosamente nella classifica del tricolore “asfalto” (che prevede solo le sei gare su catrame della corsa tricolore) dal lucchese Luca Panzani (Ford Fiesta R5), quinto nella generale dopo la bella performance siciliana, che lo ha portato a soli due punti dieto a lui. Crugnola quindi ha voglia di riscatto e Panzani andrà in cerca di continuità alla sua prima stagione vera con una vettura di vertice, dovendo svolgere anche il compito di tester ufficiale degli pneumatici Hankook.

Forti aspettative anche per l’altro lucchese Rudy Michelini (Škoda Fabia R5), sesto nella generale con 10 punti. A lui mancano i punti pesanti persi con il ritiro di Sanremo (uscita di strada) e certamente conta di rifarsi sull’isola ed anche il giovane pavese Giacomo Scattolon (Ford Fiesta R5) ha da recriminare l’assenza alla prima gara del Ciocco, visto che sia a Sanremo sia alla Targa Florio ha fatto sentire bene la propria presenza. Occhi puntati poi sul reggiano Antonio Rusce (Ford Fiesta R5), alla sua terza stagione tricolore e desideroso di scalare qualche posizione, obiettivo anche per l’abruzzese Giuseppe Testa (Ford Fiesta R5), sul quale pesando due gare a zero punti, sulla stessa linea del toscano, pure lui di Lucca, Federico Santini (Škoda Fabia R5), che avrà certamente voglia di rifarsi dalla delusione per il ritiro (doppia foratura) della Targa Florio. In cerca di luce dei riflettori da prima scena anche lo svizzero Kevin Gilardoni (Ford Fiesta R5), che all’Elba avrà certamente in obiettivo di proseguire l’apprendistato con la vettura dell’ovale blu, come in apprendistato ci sarà il maremmano Leopoldo Maestrini (Škoda Fabia R5), impegnato nel suo primo anno di campionato Italiano, mentre sarà chiamato ad una prova importante l’altro giovane, accasato Peugeot, Marco Pollara. Il siciliano, con la seconda 208 T16 R5 ufficiale dovrà obbligatoriamente cogliere un risultato di rilevo, dopo due ritiri in tre gare, per non perdere il contatto con il gruppo. Inoltre, con la possibilità di rimescolare le carte, è annunciato il debutto su asfalto del Campione Italiano su terra 2017, il modenese Andrea Dalmazzini, anche con una Ford Fiesta R5.

Grandi manovre  ed anche tanto spettacolo poi si aspettano anche dagli attori del Campionato Italiano R1, oltre che dai protagonisti dei trofei monomarca presenti: il Trofeo Renault Twingo R1 Top, il Trofeo Renault Clio R3 Top, il Trofeo Peugeot Club ed il Suzuki Rally Trophy.

 

Il percorso rivisto in ampia parte. Il Rallye Elba, patrimonio storico-sportivo non solo italiano, è pronto dunque a far rivivere le sfide della massima serie tricolore di corse su strada e per questo è stato approntato un percorso di forte impatto, che rispetto al recente passato è stato rivisto per circa il 60%, peraltro con l’introduzione di una nuova prova speciale oltre alla riconferma della “spettacolo” di Portoferraio, opportunamente modificata per rispondere alle prescrizioni federali in materia, con il confronto tra i concorrenti “ad inseguimento”, uno contro uno (di Km. 2,620). La nuova prova speciale sarà la “Porto Azzurro-Volterraio” (Km. 14,770), che aprirà la contesa nel pomeriggio di venerdì 26 maggio, iniziativa fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale appunto di Porto Azzurro. Novità anche per la “Volterraio-Cavo” (Km. 26,310, la più lunga della gara), mai fatta correre in questa conformazione, la quale – assicurano gli organizzatori – promette spunti interessanti. Vi sarà poi la “Due Mari” in una versione allungata (Km. 22,350), mentre per le altre si è tenuta la conformazione del passato.

Dieci, in totale, le prove speciali, per una distanza competitiva di 151,480 chilometri (il 37,92% del totale) a fronte dei 399,610 dell’intero tracciato. Diversa la conformazione del percorso della gara “nazionale”, la quale farà disputare tre prove il primo giorno (i concorrenti partiranno con la “spettacolo” di Portoferraio) ed altrettante al sabato (64,290 Km. cronometrati sul totale di 226,230).

Il programma di gara. La prima giornata avvierà con la cerimonia di partenza in centro a Portoferraio a partire dalle ore 16,15 di venerdì 25 maggio, dopodiché i concorrenti dovranno affrontare cinque impegni cronometrati, dei quali gli ultimi due con l’imbrunire, per poi chiudere a partire dalle ore 23,10 con l’entrata nel parco chiuso notturno di Portoferraio.

L’indomani, sabato 26 maggio, uscita dal riordino notturno alle 08,00 ed arrivo finale, sempre in centro a Portoferraio, a partire dalle ore 17,25, dopo aver corso altre cinque prove speciali. Sarà, questa, una giornata decisamente impegnativa, con altri 95,860 chilometri di sfide e soprattutto con l’impegno finale della “Due Mari” di 22 chilometri.

La logistica sarà la stessa degli anni recenti, con il Quartier Generale dell’evento situato all’Hotel Airone, sulla strada che da Portoferraio conduce a Porto Azzurro, il Parco Assistenza è previsto a Portoferraio ed i riordinamenti sul lungomare.

La linea abbigliamento ” Rallye Elba” . . . veste la passione. Per l’occasione del ritorno del Rallye Elba nel Campionato Italiano Rally è stata creata una linea di abbigliamento dedicata. Giacca, felpa, polo e cappellino, “griffati”, che non possono mancare nel guardaroba di ogni appassionato. Nascono dalla sintesi di ricerca, esperienza e creatività di DO DESIGN, sono creazioni che si contraddistinguono per lo stile ed i materiali utilizzati.

Sono disponibili qui: http://www.do-design.it/rally-elba.html

Rally del Taro: sarà festa grande

I valtaresi sono pronti a celebrare nel migliore dei modi la venticinquesima edizione dell’evento motoristico che dall’8 al 10 giugno convoglierà nel parmense varie migliaia di appassionati   

Bedonia, 18 maggio 2018“I rally sono e devono continuare a essere anche – e soprattutto – una gran festa popolare”, dice Michele Tedaldi. E dice proprio bene, l’uomo simbolo del Rally del Taro: l’epoca in cui le corse su strada si concludevano con un gran galà riservato a pochi eletti è ormai lontana, come quella in cui a piloti, copiloti e addetti ai lavori era richiesto di indossare l’abito della festa per andare a ricevere il premio conquistato. Le premiazioni ormai si effettuano ovunque “sul campo” e per funzionare devono offrire il buon sapore delle sagre popolari. Come a Bedonia che resta il punto d’arrivo del più importante appuntamento con il rallismo di tutto il parmense. La cittadina ai piedi dell’Appennino ha un posto particolare nei cuori della gente colorata e rumorosa del mondo delle corse automobilistiche: merito della buona cucina, certo, ma anche della calda ospitalità dei suoi abitanti. Che, sotto l’egida della locale Pro Loco, per celebrare in modo adeguato la venticinquesima edizione di una delle prove storiche dell’International Rally Cup hanno programmato per giovedì 7 giugno una serata musical-gastronomica nel parco Cattaneo. Per dare ai rallisti la possibilità di “staccare la spina” per qualche ora e per offrire la possibilità agli appassionati di scambiare due parole con coloro che nel fine settimana daranno spettacolo lungo le prove speciali. Ma anche per confermare che Bedonia è un borgo a misura di rally.

“Non è esattamente così. O, meglio, non è solo così”, osserva Tedaldi. “Direi – spiega – che tutta la valle del Taro è a misura di rally come lo prova il calore con il quale Borgotaro saluta i partenti e come prova il buffet allestito a Bardi il sabato pomeriggio, anticipo di quelli che scandiscono la domenica bedoniese. Non solo: a Bore, villaggio di poche centinaia di anime dove è previsto un controllo a timbro dopo la seconda prova, hanno organizzato una merenda in musica!”.  

Riolo-Floris su Škoda Fabia al 51° Rallye Elba

L’equipaggio CST Sport formato dal driver palermitano ed il copilota elbano, più volte vincitori della gara, sarà sulla vettura curata dalla Pool Racing dotata di gomme Michelin al via del 4° round di Campionato Italiano Rally con start venerdì 25 maggio e dopo 10 prove speciali traguardo sabato 26

Gioiosa Marea (ME)/Portoferraio (LI) 19 maggio 2018. L’equipaggio CST Sport formato da  Totò Riolo ed Alessandro Floris su Škoda Fabia R5 saranno al via del 51° Rallye Elba, 4° round di Campionato Italiano Rally che si disputerà sull’isola toscana da giovedì 24 a sabato 26 maggio.

Il pilota di Cerda reduce dal 4° posto alla Targa Florio ed il copilota che corre in casa, hanno già al loro attivo diversi successi alla storica gara che ha un passato leggendario. Riolo e Floris insieme sono saliti sul 2° gradino del podio nel 2016 e vantano tre successi assoluti con le autostoriche, mentre l’esperto copilota ha collezionato anche una doppietta di successi nel 2012 e 2013, oltre a vari piazzamenti sul podio. L’esperienza sarà determinante in una gara lunga e dalle tante insidie sulle tortuose strade dell’isola. La Škoda Fabia R5 curata dalla Pool Racing ha dato degli eccellenti riscontri alla Targa Florio, dove Riolo ha vinto una prova ed ha sempre lottato per i vertici, malgrado una foratura ne abbia limitato migliori ambizioni.

L’equipaggio siculo toscano di CST Sport conosce bene la gara, pertanto possiede dei dati che risulteranno importanti per le regolazioni in vista delle 10 prove speciali sulle quali si articolerà la competizione e le coperture Michelin svolgeranno un ruolo chiave, come già dimostrato in Sicilia, soprattutto nelle situazioni più impegnative.

-“Il Rally dell’Elba ha un fascino unico e infonde sempre un’emozione particolare – sono state le parole di Rioloabbiamo pianificato questa gara con i nostri partner ed anche con CST Sport, sin da inizio anno. Vorremmo poter essere tra i principali protagonisti soprattutto perché è la gara di casa di Alessandro e poi desideriamo avere delle ulteriori conferme dalla vettura e dal pieno feeling che abbiamo trovato con gli pneumatici Michelin”-.

-“Inutile nascondere l’emozione per la gara di casa nella quale ci tengo sempre a ben figurare e questo con Totò è sempre alla nostra portata – ha spiegato Florisla vettura si è mostrata al top per cui abbiamo le carte in regola per poter puntare ad una buona prestazione. L’Elba è una gara non facile nella sua gestione, ogni particolare va pianificato opportunamente, su 10 prove si inizia con 5 speciali di cui 2 in notturna, è necessaria una adeguata strategia”-.

Il 51° Rallye Elba inizierà giovedì 24 maggio con le ricognizioni del percorso, naturalmente con auto di serie e nel rispetto del codice della strada. Venerdì 25 maggio si accenderanno i motori delle vetture da gara per lo shake down previsto dalle 8.30 alle 13. Alle 16.15 start da Portoferraio alla volta di 5 prove speciali. Altri 5 crono sono previsti nella giornata di sabato 26 maggio prima del traguardo finale che attenderà a Portoferraio i concorrenti alle 17.25, dopo 399,61 Km di gara di cui 151,48 cronometrati.

 

Calendario CIR 2018: 22-24 marzo 41° Rally Il Ciocco (LU); 12-14 aprile 65° Rallye Sanremo (IM); 3-5 maggio 102^ Targa Florio (PA); 24-26 maggio 51° Rally Elba (LI); 30 giugno 1 luglio 46° Rally San Marino (RSM); 20-22 luglio Rally Roma Capitale; 22-23 settembre 25° Rally Adriatico (AN); 11-13 ottobre 36° Rally 2 Valli (VR).

Leopoldo Maestrini atteso allo start del “Rallye Elba”

Il pilota di Scarlino, reduce da prestazioni positive nei tre passati appuntamenti del Campionato Italiano Rally, sarà nel “lotto” dei protagonisti al volante della Škoda Fabia R5 del team P.A. Racing. Una cornice che punterà i riflettori del motorsport sull’isola dell’arcipelago toscano, venerdì 25 e sabato 26 maggio 

Scarlino, 19 maggio 2018 – È atteso a quello che, da molti, viene definito il “crocevia” del Campionato Italiano Rally, Leopoldo Maestrini. Il pilota di Scarlino, reduce da un avvio stagionale al di sopra delle aspettative, sarà parte integrante del Rallye Elba, quarto appuntamento della serie al volante della Škoda Fabia R5 messa a disposizione dal team P.A. Racing. L’occasione per confermare il “trend” positivo riscontrato nelle tre precedenti occasioni, con il portacolori della scuderia PSG Rally arrivato a sfiorare la “top ten” ed in cerca dell’acuto in quella che rimane l’unica cornice disputata nella precedente programmazione agonistica.

Un contesto affrontato ma che, nell’edizione odierna, presenta al “plateau” di appassionati una versione inedita della gara, con dieci prove speciali in programma tra venerdì 25 e sabato 26 maggio ad offrire oltre centocinquanta chilometri cronometrati ai protagonisti della massima espressione rallistica nazionale. Un format che prevede la partenza, da Portoferraio, alle ore 16.15 e che garantirà un adeguato ritorno d’immagine ad equipaggi e partner. Per Leopoldo Maestrini, che al suo fianco potrà contare ancora sull’esperienza di Daniele Michi nel ruolo di copilota, l’occasione di dare continuità di prestazioni in un contesto già affrontato nella veste 2017, quando era parte integrante del Campionato Italiano WRC e cercare lo spunto per cogliere un risultato di rilievo.

“Partiamo per l’Isola d’Elba con i migliori presupposti – ha commentato Maestrini a pochi giorni dal via – essendo la gara a me più vicina per quanto riguarda il Campionato Italiano Rally. L’obiettivo è quello di concretizzare tutte quelle buone sensazioni riscontrate in fase di test e successive alla Targa Florio, gara che si è rivelata impegnativa e che ci ha visto rapportarsi con condizioni atmosferiche variegate che hanno sicuramente reso unica nel suo genere questa esperienza”.