Salone dell’Auto Parco Valentino: fra milioni di meraviglie Cesare Zucco sceglie Italdesign

Difficile scegliere su cosa soffermarsi in un Salone tanto ricco di cose da vedere ed ammirare. Con il giovane foto-reporter milanese Kaleidosweb ha deciso di puntare  il suo sguardo sull’Italdesign, scegliendo come regina del cortile del Castello del Valentino la Bugatti EB112. Di Tommaso M. Valinotti, foto di Cesare Zucco

TORINO, 7 giugno – Settanta marchi, migliaia di auto, probabilmente milioni di cavalli di potenza (se qualcuno avesse la follia di contarli). Il Salone dell’Auto Parco Valentino, con la sua formula plein air e la disposizione degli stand tutti uguali (che annulla le follie dei saloni milionari, in €, che si vedevano in giro e che hanno strozzato le rassegne quando è cominciata la crisi) è cresciuto in modo così esponenziale al punto che oggi non esserci significa essere tagliati fuori. Significa  tagliarsi fuori da una fetta di comunicazione che non va solo ad impattare le settecentomila persone che hanno visitato e visiteranno il Parco Valentino, ma i milioni (ecco che la cifra ricorre) che saranno toccate dalla comunicazione dagli stand espositivi, alle vie e le piazze di Torino, dagli articoli sui giornali, ai servizi televisivi, dai milioni (ancora) di foto che gireranno nel cyber-spazio alle immagini che ritroveremo ovunque.

Travolti da tanta magnificenza e bellezza di offerta era difficile per Kaleidosweb fare una scelta del materiale da fotografare e su cui soffermarsi. In un confronto a distanza con il nostro giovanissimo reporter, Cesare Zucco, studente universitario ma appassionato di motori e fotografia (spesso le due passioni sono gemelle) abbiamo scelto di focalizzare il nostro interesse sull’Italdesign; lasciandoci affascinare dalle sue proposte che vanno dall’epoca della fondazione ai giorni nostri, dall’epoca in cui Giorgetto Giugiaro e Aldo Mantovani iniziarono la loro attività, al post padri fondatori, forse unico esempio di “antico carrozziere” ancora in piena forza e attività, dei giorni nostri. Senza esserci dimenticati che il 2018 significa molto per l’atelier di Moncalieri (ma si può ancora chiamare atelier una struttura che supera i mille dipendenti e dove i computer, il computer design in 3D la fanno da padrone. Dove però sono sempre donne e uomini pensanti a guidare la forma): fondata il 13 febbraio 1968 festeggia quest’estate anche gli ottant’anni di Giorgetto Giugiaro che non ha perso voglia e stimoli si creare, di proporci il bello, di essere l’artista  del rinascimento (automobilistico) italiano del Terzo Millennio.

Compiuta la prima grande scrematura restava l’ancor più difficile scelta di far emergere quella che era l’immagine copertina fra le proposte che meravigliano i visitatori nel cortile del Castello del Valentino, ripercorrendo i cinquant’anni di creazioni che vanno da Giorgetto Giugiaro 1968 a Filippo Perini del 2018. Una scelta molto difficile perché mezzo secolo di storia condensati in una sola immagine diventano un’impresa difficile. Il nostro ventenne reporter milanese ha però le idee chiare: due sono le vetture “che mi porterei a casa”: la BMW M1 del 1978 e la Bugatti EB112 del 1993 che ha influenzato il design stilistico di alcune berline in controtendenza. Due vetture dalle fortune estremamente diverse; il coupé bavarese, nonostante un prezzo da supercar qual era, è stata prodotta in poco meno di cinquecento esemplari (si dice 456) ed ha vissuto anche un’intensa stagione di corse con un monomarca che si disputava in associazione ai Gran Premi di Formula 1 con i piloti della serie iridata al volante ( vincitori della serie furono Niki Lauda e Nelson Piquet, tre volte campioni del mondo entrambi).

La Bugatti EB112 del 1993 doveva riportare la Casa di Molsheim (ma allora con sede a Campogalliano, in provincia di Modena) fra le regine delle ammiraglie sfidando Mercedes, Jaguar, BMW oltre alla stessa  Rolls-Royce. Con la sua linea mozzafiato, che interpretava in chiave fine millennio la bellezza shoccante della Type 57 Atlantic degli anni Trenta, con la nervatura centrale che dava slancio alla carrozzeria massiccia. Purtroppo la Bugatti fu travolta dal fallimento e della Bugatti EB112 non se ne fece nulla, essendo rimasti a memoria solo il prototipo presentato a Ginevra nel 1993 (esposto in questi giorni al Castello del Valentino) e due altri esemplari assemblati successivamente. Fra queste due proposte la mia scelta cade sulla EB112, una vettura che mi affascina e che mi meraviglia ogni volta che la vedo e la rivedo. Ma l’esposizione nel cortile del Castello del Valentino ci offre un’esaustiva panoramica di quello che è stato, è e sarà Italdesign. Cominciando dalla Bizzarrini Manta, show car del 1969, sino alla ZeroUno presentata a Ginevra lo scorso di cui si sta completando l’assemblaggio dei cinque esemplari di produzione previsti. Ma non affrettativi. Ogni esemplare è già stato acquistato da un facoltoso appassionato, prima ancora che della vettura si avesse notizia.

Rally Valli Cuneesi, Classe N4: un solo Benazzo al comando

Nessun problema in classe per Benazzo-Fancalanci che conquistano senza colpo ferire il successo di categoria. Sfortuna per Gianoglio-Grosso subito fermi. Di Tommaso M. Valinotti. Foto ActionRace e Marco Ferrero

DRONERO (CN), 28 aprile – Gara senza eccessivi patemi, se non quello di cercare di rimanere in strada nelle difficili condizioni del Valli Cuneesi, per Bobo Benazzo e Giampaolo Francalanci, che dopo un inizio guardingo entrano di prepotenza fra i primi dieci della classifica assoluta dalla terza prova speciale di Valmala, superando una scelta sbagliata di gomme nella successiva Montemale, chiudendo alla fine al nono posto assoluto. Seconda piazza di Classe per Lorenzo Bonifacino-Umberto Tesi, che pescano un paio di jolly in speciale e poi chiudono trentesimo assoluto. Gara sfortunata per Alberto Gianoglio-Vilma Grosso, bloccati da una panne, probabilmente elettrica alla loro Mitsubishi Lancer già nella prima prova speciale della gara.

  • Iscritti 3, verificati 3, classificati 2, ritirati 1.
  • Vincitori Prove speciali: 7 Bobo Benazzo-Giampaolo Francalanci (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7)
  • Leader di classifica: 1-7 Bobo Benazzo-Giampaolo Francalanci
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Rally Valli Cuneesi, Classe A0: Terrando-Corollo, i sopravvissuti

Classe decimata dai ritiri. Solo i migliori resistono. Di Tommaso M. Valinotti. Foto ActionRace e Marco Ferrero

DRONERO (CN), 28 aprile – Per vincere bisogna arrivare al traguardo. E a volte non basta, ne sanno qualcosa i concorrenti della Classe A0 sommersi dalle vicissitudini della gara delle Valli Occitane, con Paolo Terrando-Raffaele Corollo capaci di superare tutte le avversità della gara con la loro Cinquecento curata dalla AM Sport, mentre per le due Seicento di Antonio Tignola-Luca Scavino e Roberto Arena-Federica Pagliero non c’è stata altra soluzione che prendere anzitempo la via di casa. Cominciano bene a Montemale Arena-Pagliero che siglano il miglior tempo di Classe con 1’15” su Terrando-Corollo, mentre la sorte si accanisce con Tignola-Scavino costretti allo stop per problemi di motore che gira a tre nello stesso punto in cui si erano fermati lo scorso anno.

La successiva Brondello è fatale ad Arena-Pagliero che lasciano strada aperta a Terrando-Corollo, capaci di mantenere la concentrazione per tutte le seguenti prove, rosicchiando posizioni su posizioni fino a chiudere al 71° posto nella classifica finale sul palco di Dronero.

  • Iscritti 3, verificati 3, classificati 1, ritirati 2.
  • Vincitori Prove speciali: 6 Paolo Terrando-Raffaele Corollo (2, 3, 4, 5, 6, 7); 1 Roberto Arena-Federica Pagliero (1)
  • Leader di classifica: 1 Roberto Arena-Federica Pagliero; 2-7 Paolo Terrando-Raffaele Corollo
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Michelin Historic Rally Cup: Tiziano Nerobutto, re del Campagnolo

Diciassette concorrenti al via, dodici al traguardo, cinque vittorie di classe ed una di Gruppo, sono i risultati degli iscritti alla Coppa indetta dalla Casa di Clermont Ferrand nella gara vicentina. Dando spettacolo in tutte le categorie. Il migliore al traguardo è Tiziano Nerobutto affiancato dalla figlia Francesca che chiude ottavo assoluto e primo di Gruppo 2 con la ritrovata Opel Kadett GT/E. Lo stesso fantastico risultato del Valsugana. Immagini Roberto Gnudi e AciSport

ISOLA VICENTINA (VI), 3 giugno – C’era grande attesa alla vigilia del 14° Campagnolo Rally Storico per il rinnovarsi della sfida fra i due mattatori della Michelin Historic Rally Cup: ovvero Tiziano Nerobutto (Opel Kadett GT/E), che fa volare sulle speciali la figlia Francesca e Pierluigi Zanetti che aggredisce l’asfalto con la sua Opel Ascona SR insieme a Roberto Scalco. Attesa che sa di rivincita nell’eterno duello fra i due piloti veneti, confronto che aveva vissuto l’ultima puntata appena un mese fa al Valsugana; la nuova sfida ha visto Nerobutto ancora vincente con Zanetti ritirato sulla prima prova bissando la delusione della gara trentina. C’era curiosità nel rivedere in prova speciale Mario Cravero, ritornato al volante della 127 Gruppo 2, che assieme a Oddino Ricca non vedeva il traguardo dal Campagnolo 2014, quando il pilota cuneese, immagine e forza sulle prove speciali della Michelin Historic Rally Cup, vinse la classe di appartenenza chiudendo buon 29° assoluto. C’era curiosità nel vedere le sfide in classi e raggruppamenti della Coppa indetta dalla casa di Clermont Ferrand e gestita da Area Gomme, che la gara ha risolto prova dopo prova sui monti vicentini. Con soddisfazione per molti (specie di Tiziano Nerobutto, Luca Delle Coste, Bruno Graglia, Mario Cravero e Fabrizio Pardi che hanno vinto la loro classe), ma non per tutti.

Primo Raggruppamento. Tutti contro Giuseppe Nuccio, affiancato da Flavio Sella, che conta sui muscoli e parafanghi allargati della sua BMW 2002 Tii per ripetere l’esaltante prova del Vallate Aretine e compiere un balzo in avanti nella classifica di Primo Raggruppamento della Michelin Historic Rally Cup. Più che gli avversari contro il pilota siciliano ci si mette la malasorte che già nella prima prova della gara (Ignago-1 di venerdì pomeriggio) per un problema meccanico paga oltre 13 minuti a Luigi Capsoni-Lucia Zambiase, Alpine A110, leader in prova di Primo Raggruppamento della Michelin Historic Rally Cup. Gara praticamente finita, ma il coriaceo palermitano ragiona in ottica di campionato: anche se non riuscirà a recuperare posizioni in classifica, impresa quasi impossibile visto il ritardo, tutto sommato vale la pena continuare e racimolare qualche punto per la Michelin Historic Rally Cup. Obiettivo mancato perché nel corso della settima prova speciale (primo passaggio sul Passo Xomo) quando il portacolori del Team Project si ferma definitivamente dopo un dosso affrontato troppo decisamente con relativa spanciata che provoca un’inquietante perdita di pressione dell’olio.

Il Primo Raggruppamento della Michelin Historic Rally Cup vive allora sul duello fra l’azzurra Alpine A110 1300 di Capsoni-Zambiasi e la rossa Lancia Fulvia HF 1.3 di Fabrizio Pardi-Silvia Bianco. Capsoni inizia di buon passo sulla Ignago-1 del venerdì, ma con il calare delle ombre il pilota alessandrino rallenta il passo e Pardi prende il sopravvento chiudendo la prima giornata con un vantaggio di 1’13”9 sul rivale. Nelle prove di sabato Capsoni inizia una decisa rimonta e recupera precedendo l’avversario in tutte le prime cinque speciali della giornata, arrivando a una prova dal termine con un ritardo di soli 9”4 da Pardi quando mancano ancora gli ultimi venti chilometri dello Xomo finale, speciale in cui nel giro precedente Capsoni ha fatto meglio di Pardi-Bianco per 33”2. Tutto da giocare quindi. Ma a scombinare il mazzo di carte ci pensa la pioggia che innaffia i primi chilometri della salita. Pardi compie un piccolo-grande capolavoro staccando il 21° tempo assoluto, distanziando di 44” Capsoni e mettendosi dietro, con la piccola Fulvia 1300 anche la Porsche 2000 presente in Raggruppamento. Si chiude così la gara che vede il successo nella Michelin Historic Rally Cup di Pardi-Bianco, che occupano la 37esima posizione assoluta nella classifica finale, vincendo la loro classe, mentre Capsoni-Zambiasi sorridono perché con i punti del Campagnolo consolidano la loro leadership di Primo Raggruppamento nella Coppa.

Secondo Raggruppamento. Comincia con il brivido la sfida in Secondo Raggruppamento della Michelin Historic Rally Cup. Bruno Graglia-Roberto Barbero staccano il 40° tempo assoluto sul primo passaggio a Ignago, tempo non congruo alle prestazioni della loro 124 Abarth, pur risultando i più veloci di Secondo Raggruppamento della Michelin Historic Rally Cup, facendo comparire il fantasma delle difficoltà meccaniche vissute al Vallate Aretine, dove solo la tenacia dell’equipaggio torinese aveva consentito ai portacolori della Dolly Motorsport di vedere il traguardo. Sembra andare meglio sulla successiva Valli del Pasubio, ma la Ignago-2 è di nuovo percorsa a singhiozzo. Graglia-Barbero chiudono la prima giornata al comando di categoria della Michelin Historic Rally Cup, senza però esprimere il loro valore, che manifestano compiutamente nella giornata di sabato quando trovano il passo giusto andando a vincere il Secondo Raggruppamento della Michelin Historic Rally Cup e la classe in gara, occupando anche un’ottima 23esima posizione assoluta, nonostante un piccolo incidente che li vede protagonisti in parco assistenza. Per aggiungere quel tocco di adrenalina che non guasta, ma fa venire i sudori freddi, un ritorno di fiamma accende un solerte commissario di percorso che innaffia la 124 Abarth di estinguente costringendo Bruno Graglia e Roberto Barbero a compiere grandi pulizie prima di salire sul palco arrivi di Isola Vicentina. Grazie a questo successo Bruno Graglia passa al comando della classifica di Secondo Raggruppamento e della Classe M3 della Michelin Historic Rally Cup.

Seconda piazza di Raggruppamento per Roberto Giovannelli e Isabella Rovere su Porsche 911 SC, protagonisti di una gara attenta nelle fasi serali del venerdì per aumentare il passo e risalire la classifica il sabato fino alla 36esima posizione assoluta finale. Gara sfortunata per Ermanno Caporale-Diego Pontarollo che riescono a completare solo la prima prova di venerdì pomeriggio con la loro Lancia Fulvia Coupé a causa di problemi alla frizione.

Terzo Raggruppamento. Con 11 iscritti in categoria il Terzo Raggruppamento della Michelin Historic Rally Cup si presentava sulla carta come il più vivace e combattuto. Il grande e tanto atteso duello del Nord-Est fra Tiziano Nerobutto e Pierluigi Zanetti finisce già alla prima prova speciale con Zanetti che si ferma per una panne elettrica alla sua Opel Ascona SR 2.0. Un vero peccato.

Nonostante ciò Tiziano e Francesca Nerobutto non mollano il ritmo e dopo una prima tappa di rodaggio, accelerano decisamente nella tappa di sabato non andando mai oltre il nono tempo assoluto chiudendo così primi della Michelin Historic Rally Cup, vincendo il Gruppo 2 e la Classe in gara. Il tutto usando appena sei penumatici e nemmeno nuovi, a dimostrazione della competitività e costanza di prestazioni dei penumatici Michelin TB5F. Grazie ai punti del Campagnolo Nerobutto sale in seconda posizione sia del Terzo Raggruppamento sia della Classe M2 della Michelin Historic Cup in un confronto a distanza ravvicinata con Luca Delle Coste.

Seconda piazza per Giulio e Michael Guglielmi, che con la loro Porsche 911 SC si impongono fin dalle prime fasi come principali inseguitori della famiglia Nerobutto; grazie ad una gara attenta e senza errori salgono ai vertici della Classe M5 della Michelin Historic Rally Cup. In terza posizione di Michelin Historic Rally Cup si classifica Luca Delle Coste affiancato da Enzo Borini che si “dimentica” di essere al volante di una piccola Ritmo 75 e stacca tempi di valore assoluto andando a confrontarsi con le vetture di cilindrata doppia e potenza anche superiore con la perla del 15° tempo assoluto sulla tormenta Xomo finale, che fa da contraltare alle difficoltà patite nella Pedescala-1, dove l’equipaggio della Rally&Co ha faticato a girare nei tornanti. Alla fine per lui una diciannovesima piazza assoluta, secondo di Gruppo 2, primo di Classe e miglior Under 30. Oltre che leader della classifica di Classe M2 e di Terzo Raggruppamento della Michelin Historic Rally Cup.

A seguire un terzetto in lotta ravvicinata composto da Matteo Cegalin-Gilberto Scalco, Alfetta GTV, che grazie al colpo di reni sulla Xomo finale superano la Volkswagen Golf GTI di Massimo Giudicelli-Paola Ferrari, vittime di un’iniziale problema al cambio che ha tenuto in apprensione per tutta la gara l’equipaggio portacolori del Team Bassano. Finalmente sul podio come un antico eroe vincitore Mario Cravero affiancato da Oddino Ricca, che mette giudizio e tiene indietro le dita dei piedi evitando di accelerare a fondo per riuscire a superare gli inconvenienti alla sua Fiat 127 Gruppo 2, dalla cinghia dell’alternatore che si strappa un paio di volte a sinistri rumori nel cambio, chiudendo alla fine trentesimo assoluto, portando a casa anche la vittoria di classe. Cravero, comunque, non incide nelle graduatorie della Michelin Historic Rally Cup, essendo assolutamente trasparente ai fine della classifica. Ottima prova di Ezio Rubino-Enrico Bogliaccino, 127 Sport Gruppo 2, con la quale consolidano la leadership nella Classe M1 della Michelin Historic Rally Cup. Chiude la striscia dei classificati nella Coppa francese al Campagnolo Bruno Perrone affiancato da Marina Bertonasco che dimostra di che pasta è fatto rientrando con il Super Rally del sabato mattina dopo il ritiro dopo il passaggio sulla Valli del Pasubio. Il risultato in gara consente al portacolori della Dolly Motorsport di rimanere in lizza per il successo finale della Classe M1 della Michelin Historic Rally Cup.

Sono tre i ritirati nel Terzo Raggruppamento della Michelin Historic Rally Cup. Oltre a Zanetti-Scalco,  non vedono il traguardo Stefano Segnana-Cristian Pennacchi, Volkswagen Golf GTI, che si fermano una prima volta dopo la prima speciale di venerdì sera, rientrano con il Super Rally sabato mattina, ma sono costretti ad un nuovo stop sulla Pedescala-1 per un atterraggio violento dopo un dosso che compromette il funzionamento della pompa dell’olio. Peccato perché i tempi dei portacolori del Manghen Team, nelle prove disputate, erano piuttosto interessanti. Fermi anche i coniugi biellesi Luca Valle-Cristina Bertoglio, appiedati dalla loro Porsche 911 SC dopo la prima prova del venerdì sera.

Alpine ha aperto la Supercar Night Parade

TORINO, 7 giugno – La 4° edizione del Salone dell’Auto di Torino, che ha preso il via il 6 giugno 2018, è anche quest’anno l’occasione per presentare le novità commerciali e le anteprime dei marchi, oltre che per esporre prototipi unici, coinvolgendo l’intera città di Torino nella festa dell’automobile.

Il momento più atteso è la Supercar Night Parade, con cui si è concluso al meglio la prima giornata, che ha visto oltre 300 Supercar di privati provenienti da tutta Italia sfilare su passerella in notturna. Presidenti e top manager delle case automobilistiche, hanno guidato un’auto rappresentativa del proprio marchio e giocheranno il ruolo di apripista attraversando il centro storico di Torino. Tra i principali marchi, Francesco Fontana Giusti, Direttore Comunicazione e Immagine di Renault Italia, ha sfilato su Alpine A110.

Nata nel 1955 e ritornata nel mondo automobilistico nel 2017, Alpine, ieri come oggi, è una combinazione di eleganza, leggerezza e agilità, che ha saputo mantenere nel tempo la promessa di un inconfondibile piacere di guida, con 252 CV e un peso inferiore ai 1100 kg. Icona di sport e di immagine, Alpine ha collezionato, tra le altre vittore, il primo Campionato del Mondo Rally nel 1973 e la 24h di Le Mans nel 1978.

Davide Craviotto “scopre” il Rally del Taro

GENOVA – Seconda gara stagionale e secondo impegno nell’IRCup (International Rally Cup Pirelli) per Davide Craviotto che, nel prossimo fine settimana, sarà tra i protagonisti del 25° Rally Internazionale del Taro, secondo dei quattro appuntamenti su cui è articolata la prestigiosa serie, in programma a Bedonia, in provincia di Parma.  Il pilota genovese vi prenderà parte con la Peugeot 208 di classe R2B, che gli sarà messa a disposizione della By Bianchi, e sarà navigato dal piemontese Massimo Iguera.

Anche se ormai mi ritengo quasi un veterano – osserva Davide Craviotto, che quest’anno difende i colori della scuderia Project Team – mi ritrovo al cospetto dell’ennesima “prima volta” che, per l’occasione, sarà addirittura duplice: infatti, non ho mai disputato questo rally e non ho neppure mai corso con Massimo Iguera, che vanta esperienze importanti in serie e trofei di vertice. Chissà che tutte queste novità non siano di buon auspicio…”.

Nell’immediata vigilia del rally, Davide Craviotto fa il punto sulla sua stagione. “Ho corso solo al “Lirenas” – osserva – chiudendo con un quinto posto  di classe che mi è valso analoghi piazzamenti nei Trofei IRCup, Peugeot e Piston Cup. Superato lo scoglio del debutto stagionale, l’intenzione sarebbe quella di ritrovare il giusto feeling con la 208, che l’anno scorso penso di aver interpretato bene, e di migliorare un po’ il piazzamento ottenuto a Cassino. Non sarà facile, quantità e qualità degli avversari di classe sono notevoli, ma ci proveremo.”

Un Salento da incorniciare per Carella, Bizzotto e Power Car Team

Carella e Bizzotto conquistano le relative classi, riscontri importanti anche da tutti gli altri equipaggi al via della seconda prova del CIWRC. La squadra non si ferma e il prossimo weekend si presenta al via con sette auto: Zanon all’Ina Delta Rally, Ciuffi al Rally Italia Sardegna, Rovatti al Taro, De Tommaso Tacchella e Panato al “Valpolicella” e Ceccato al “Valleversa”. Foto apertura Massimo Bettiol

Schio (Vicenza), 6 giugno 2018 – Non poteva andare meglio la trasferta di Power Car Team al 51° Rally del Salento, secondo degli appuntamenti riservati alla serie CIWRC, chiusa con tutti gli equipaggi all’arrivo, la maggior parte dei quali sul podio.

Esaltante vittoria di classe per Andrea Carella ed Enrico Bracchi su Peugeot 208 T16 R5, capaci di portare a termine una gara ad altissimo livello senza sbavature, lasciandosi alle spalle il passo falso del 1000 Miglia e rimettendosi in corsa per il titolo del CIWRC.

Importanti e redditizie le prestazioni dei tre equipaggi al via su Peugeot 207 S2000, tutti a punti per il campionato, su cui spicca la performance di Giampaolo Bizzotto, in coppia con Sandra Tommasini, il quale si concede il bis vincendo la classe e consolida la propria posizione in testa alla classifica. A seguire l’ottimo terzo posto di Stefano Liburdi, coadiuvato da Andrea Colapietro, che permette alla coppia di posizionarsi in terza posizione nel campionato e fa ben sperare per il prossimo appuntamento con il “Marca”; per finire con la quarta posizione di Mauro Trentin, con alle note Michele Coletti, utile in ottica campionato.

Veloci ma sfortunati Paolo Menegatti e Matteo Gambasin, su Renault Clio S1600, incappati in una foratura nel corso della PS8 che gli ha fatto perdere la testa della classe; in ogni caso per loro un buon secondo posto utile per la classifica di campionato. Buona anche la gara della coppia Stefano Baggio-Francesco Berdin, a bordo di una Peugeot 208 R2, conclusa con la sesta posizione di classe dopo aver staccato ottimi tempi in alcune delle singole prove-speciali.

Il lavoro continua senza sosta, cinque gare in vista! La squadra non si ferma un attimo e, appena rientrata dalla trasferta Salentina, riparte per un nuovo ed impegnativo fine settimane di gare, “spalmato” tra il 7 e il 10 giugno. Bernd Zanon, con alle note Denis Piceno, sarà al via del 44° Ina Delta Rally a bordo della Peugeot 208 T16 R5, per il terzo appuntamento dell’Alpe Adria Rally Cup. Tommaso Ciuffi, affiancato da Nicolò Gonella, affronterà il Rally Italia Sardegna al volante di una Peugeot 208 R2, per confrontarsi con i migliori e fare ulteriore esperienza in un importante e prestigioso palcoscenico come quello del Mondiale WRC. Tre equipaggi scenderanno in gara per il 1° Rally della Valpolicella: Damiano De Tommaso-Giorgia Ascalone e Mirko Tacchella-Giuseppe Ceschi entrambi su Peugeot 208 T16 R5, Tiziano Panato/Michele Zandonà a bordo della Peugeot 207 S2000.

Al via della 25° edizione del Rally Internazionale del Taro, appuntamento valido per la serie IRC, la coppia Michele Rovatti/Valentina Catone, a bordo della Renault Clio S1600. Completano il puzzle del weekend Vittorio Ceccato e Rudy Tessaro, presenti al Rallyday Valleversa su Renault Clio S1600.

Erbetta e De Salvia ai vertici del Salento

I portacolori di GDA Communication centrano, rispettivamente, il terzo posto in classe R5, nonché nono assoluto, e la vittoria tra le Super 1600, su vetture griffate PR2 Sport. foto apertura Leonardo D’Angelo

Modena, 6 Giugno 2018 – La gara di casa non tradisce ed ecco che GDA Communication rientra dalla cinquantunesima edizione del Rally del Salento, secondo atto del Campionato Italiano WRC, con un ricco bottino che fa ben sperare per il proseguimento stagionale. Due le punte schierate dal sodalizio di Modena per l’occasione, entrambe in grado di cogliere, in uno degli eventi più insidiosi dell’intero panorama nazionale, risultati di prestigio. A bordo della Ford Fiesta R5, messa in campo da PR2 Sport, ritrovavamo Domenico Erbetta, affiancato dal fido Valerio Silvaggi, in grado di firmare un’ottima terza posizione di classe e di gruppo R unita alla nona piazza nella classifica assoluta. Per il pilota di Manfredonia le strade pugliesi hanno portato in dote altri importanti risultati, in chiave tricolore: con il piazzamento del Salento Erbetta sale al secondo posto nella Coppa ACI Sport R5, in coabitazione con Perico e Carella, ed entra nella top ten assoluta, a pari punti con Forato.

Ma i motivi per gioire non finiscono qui: nella Michelin Rally Cup il sipontino è ampiamente al comando della classifica che raggruppa R5, R4 ed A8, ad una sola gara dal termine del primo girone, e sale sul terzo gradino del podio assoluto.

“Conosciamo bene le strade del Salento” – racconta Erbetta – “e sappiamo quanto sia facile commettere degli errori che si possono rivelare fatali nell’economia di un campionato. È una gara da portare al termine, senza inventarsi nulla. Siamo molto soddisfatti del nostro risultato perché, sebbene non abbiamo vinto la classe, abbiamo raccolto un buon bottino di punti che ci ha permesso di fare un notevole balzo in avanti sulle classifiche del CIWRC e della Michelin Rally Cup. Abbiamo ancora poca esperienza sulla Fiesta e, grazie al lavoro dei ragazzi di PR2 Sport, stiamo crescendo di gara in gara. I risultati, in un campionato, devono essere votati alla costanza, non alla singola prestazione. Siamo molto contenti di come sta andando il 2018.”

Da un sorriso all’altro con Maurizio De Salvia, in coppia con Michele Trimigno, che, all’esordio nel Campionato Italiano WRC, centra la vittoria di classe, nonostante alcuni fuori programma, e si porta in testa alla classifica provvisoria di campionato. Per il pilota della Renault Clio Super 1600, griffata PR2 Sport, un rientro difficile, dopo due anni di assenza, culminato con una prestazione costante ed intelligente, senza esagerare.

“Era da tanto tempo che non tornavo su queste prove” – racconta De Salvia – “e ci siamo resi subito conto di quanto fosse difficile, sia per il fisico ma soprattutto a livello mentale. Abbiamo cercato di progredire lentamente, evitando di commettere errori che avrebbero pregiudicato il nostro lavoro sulla Clio assieme ai ragazzi di PR2 Sport, davvero molto bravi. Nonostante qualche testacoda ed un dritto abbiamo ereditato una vittoria che vale la testa del campionato, seppur a pari punti con Grazioli. Ora lavoreremo per cercare di essere presenti al Marca.”

 

Continua alla Favale-Castello la rincorsa vincente di Ivan Oldano e della AM Sport al titolo

FAVALE DI MALVARO (GE) – Dopo la bella prova di esordio allo Slalom di Guardistallo, in Toscana, procede anche in Liguria la rincorsa di Ivan Oldano alla vittoria in Gruppo A nel Trofeo Italia Nord Slalom. Domenica 3 giugno, infatti, il giovane pilota astigiano, in gara alla Favale-Castello, concede il bis e conquista, ancora una volta, il primo posto di classe al volante della Fiat Seicento Kit Gruppo A preparata e allestita dalla AM Sport. Sulla splendida provinciale della Scoglina, tra varie curve e tornanti, Ivan Oldano ha saputo esaltare le sue doti di guida stringendo tra le mani il volante di una vettura dimostratasi perfetta. Manche dopo manche conclusa ogni volta in testa alla classe, Oldano ha migliorato il tempo di prova togliendo quasi due secondi a passaggio e chiudendo, sul gradino più alto del podio, a poco meno di dieci secondi dal suo avversario diretto in gara.

Neanche il tempo di trovare il giusto posto alla coppa appena vinta e per Ivan Oldano e la AM Sport è già tempo di nuove sfide. Domenica prossima, infatti, il semaforo verde si accenderà alla Susa-Moncenisio, slalom piemontese dalla storia e dal fascino senza tempo. Insieme a Oldano che cercherà di proseguire la sua serie positiva al volante della “sua” Fiat Seicento Kit Gruppo A, Antonio Marchio presterà la sua preziosa assistenza anche a Giuseppe Scozzafava, per la quarta volta alla Susa-Moncensio al volante della sua Fiat Uno Turbo e per altrettante volte con la AM Sport al suo fianco.

Primi punti continentali per Movisport: Melegari-Cecchi sul podio del Rally Acropoli

Dopo due ritiri, la coppia reggiano-toscana ha chiuso la gara in Grecia con il terzo posto del Gruppo N, salendo al quarto posto in campionato. Al “Campagnolo” grande performance di Tonelli, dentro la top ten assoluta. Questo fine settimana al “Taro” con tre portacolori. Foto apertura J. Petru

 Reggio Emilia, 5 giugno 2018 – Movisport ha conquistato i suoi primi punti continentali. Lo scorso fine settimana, al Rally Acropoli, in Grecia, Zelindo Melegari ha infatti concluso la gara – terzo appuntamento del Campionato Europeo Rally – in terza posizione del Gruppo N (ERC-2), riscattando così in pieno la delusione sofferta con i due ritiri delle Azzorre e Canarie.  Affiancato dal toscano Andrea Cecchi, Melegari è tornato al “vecchio amore” della Mitsubishi Lancer Evolution, con la quale ha affrontato una gara dura e sfiancante, dodici prove speciali su fondo sterrato, per 237 chilometri di sfide sui quasi novecento dell’intero percorso. Non sono mancati momenti di apprensione, per via del guasto a un estintore di bordo durante la seconda tappa, il che ha costretto a perdere 13’ all’assistenza per risolvere il problema, oltre a difficoltà di natura elettrica all’acceleratore causate dall’impatto con una grossa pietra presa in traiettoria, sempre nella seconda tappa. Carattere e volontà hanno comunque contraddistinto l’equipaggio, che ha salutato la bandiera a scacchi con la soddisfazione di salire al quarto posto provvisorio in campionato, prima dell’impegno di Cipro, previsto tra due settimane, che verrà affrontato con la stessa vettura.

Tonelli-Debbi erano invece impegnati al 14° Rally Storico Campagnolo, valido per il tricolore rally autostoriche, sulla loro Ford Escort RS. Cercavano il risultato di vertice e lo hanno trovato con la decima piazza assoluta, quarti del terzo raggruppamento e primi di classe. Prestazione come al solito anche altamente spettacolare, oltre che concreta sotto il profilo del risultato.

Al “Taro” un tris di portabandiera. Saranno tre, i portacolori di Movisport che questo fine settimana andranno ad affrontare la seconda prova dell‘IRCup, il 25° Rally del Taro, in provincia di Parma. Tosi-Del Barba ripartono dalla vittoria di categoria R3C ottenuta lo scorso aprile al Rally “Lirenas” di Cassino, al termine di una sfida di due giorni decisamente avvincente e tirata contro il siciliano Runfola ed il lombardo Asnaghi. Campionato quindi avviato al meglio, per Tosi, con lo stimolo quindi di trovare la continuità affrontando a spada tratta gli avversari di sempre.

Grandi Aspettative anche da Casarotto-Guglielmetti, anche loro con una Renault Clio R3C firmata Gima Autosport, in cerca di performance di livello in un plateau di alto valore ed interessante sarà seguire la gara di Gualandi-Baranzoni, con il pilota alla sua prima esperienza alla guida di Peugeot 208 R2B, dovendo affrontare una classe assai agguerrita.

 

Project Team al via del Rally Internazionale Del Taro

Lungo i selettivi asfalti del parmense, teatro del secondo round dell’IRCup, impegno per i portacolori Belli-Albertini (Mitsubishi Lancer Evo X R4) e per gli esordienti Runfola-Federighi (Renault Clio R3) e Craviotto-Iguera (Peugeot 208 R2)

BEDONIA (PR), 6 giugno 2018 – Attività senza soste per la scuderia Project Team che, il prossimo fine settimana, schiererà tre equipaggi al via del 25° Rally Internazionale del Taro, secondo di quattro appuntamenti stagionali della prestigiosa International Rally Cup Pirelli, in programma nel Parmense.

A far da capofila al trittico di alfieri, ci penserà l’esperto Marco Belli. Il pilota reggiano, infatti, sempre al volante della performante Mitsubishi Lancer Evo X R4 della LB Tecnorally e nuovamente coadiuvato alle note dal fido Andrea Albertini (già tornato al suo fianco in occasione del Rally Appennino Reggiano), sarà chiamato a consolidare la leadership provvisoria nel gruppo R4 – N4 – R3D – ProdS4, frutto della vittoria conseguita al “Lirenas”, round inaugurale della serie. “Disputo il ‘Taro’ da 24 anni e per l’imminente edizione 2018 mi auguro che possa essere sfatata una consuetudine – ha raccontato Belli alla vigilia – La gara parmense, infatti, è sempre stata contraddistinta da difficili condizioni meteo, pioggia battente su tutte. Ma visto che è stata posticipata di un mese, forse, riusciremo a beneficiare di qualche spiraglio di sole in più. Lotteremo per conquistare altri punti in ottica campionato, chiaro, ma aspiriamo anche a un buon piazzamento nella top ten”.

Riflettori puntati anche sul rientrante Marco Runfola, già ottimo secondo di classe R3C al “Lirenas”. Il talentuoso driver siciliano condividerà ancora l’abitacolo della Renault Clio R3 della SMD Racing con la sua “dolce metà” Corinne Federighi reduce, quest’ultima, dal primato centrato nella categoria femminile alla Targa Florio. “Prima partecipazione al ‘Taro’, così come è stato al ‘Lirenas’ e come sarà, d’altronde, per i rimanenti round dell’IRCup – ha precisato Runfola – Anche se a differenza dell’avvio nel Frusinate, rivelatosi comunque molto utile per affinare ulteriormente l’intesa con Corinne e per adattare la vettura al mio stile di guida, conto di far meglio sulle strade del Parmense. Certo, ci saranno anche valenti avversari con cui confrontarsi, nonché profondi conoscitori del tracciato. L’obiettivo è anche quello di ridurre il gap nei loro confronti, 

Il tris sarà completato da Davide Craviotto, anch’egli all’esordio sugli asfalti emiliani. Il conduttore ligure, sempre su Peugeot 208 R2 by Bianchi, sarà navigato, per la prima volta, da Massimo Iguera, dopo aver racimolato punti utili al “Lirenas”, tra Ircup, Trofeo Peugeot e Piston Cup e tratto da quell’esperienza utili indicazioni per il prosieguo della stagione. Altra trasferta all’insegna delle novità, competizione e copilota su tutte. Spero di instaurare, quanto prima, il giusto feeling con Iguera – ha sottolineato Craviotto – Sarà molto difficile riuscire a fare un buon risultato nella ‘R2B’, la classe che vedrà il maggior numero di partenti, giovani e agguerriti, molti dei quali già a loro agio sui selettivi tratti del ‘Taro”

La competizione, articolata su due tappe, scatterà sabato 9 giugno con la disputa delle prime tre prove speciali; domenica, un “menù” ancor più sostanzioso con le rimanenti sei frazioni cronometrate per un totale di 134,78 chilometri, trasferimenti esclusi.

Al Rally del Taro Asnaghi-Castelli cercano riscatto

Il duo lariano della VS Corse vuole ripartire nell’IRC per raccogliere quei punti che al Lirenas sono mancati per un guasto tecnico. Si corre sabato 9 e domenica 10 giugno sulle strade della provincia di Parma. Foto Mario Leonelli

GRANDOLA ED UNITI (CO) – Dopo oltre un mese di pausa, l’International Rally Cup riparte e con esso anche le ambizioni di Marco Asnaghi e Maurizio Castelli, equipaggio comasco portacolori della Val Senagra Corse. Il Rally del Taro che si svolgerà sugli asfalti dell’Appennino parmense sabato 9 e domenica 10 giugno sarà l’occasione per racimolare quei punti che seppur meritati- nel precedente appuntamento del Lirenas sono sfuggiti a causa di problemi tecnici.

Sempre a bordo della Renault Clio R3C del team brianzolo Pini Racing, Asnaghi riparte dunque dai 38 punti che nel Lazio erano valsi comunque il podio di classe: “E’ ovvio che l’intenzione è quella di recuperare più punti possibili da Tosi che è attualmente leader della classifica ma è pur vero che il Taro è il rally che si corre nelle sue zone. Noi ci abbiamo corso altre volte e devo dire che le prove sono molto belle: in particolare la “Bardi” e la lunga “La Folta” sono quelle a me più gradite. Speriamo di poterci esprimere al meglio perché partiamo carichi in vista del nostro obiettivo” ha dichiarato Asnaghi.

La gara emiliana sarà anche valevole per la serie Piston Cup della quale proprio Asnaghi è leader grazie ai risultati conseguiti al Rally del Pizzocchero e al Lirenas che hanno fruttato 243,38 punti. Per tale motivo Marco Asnaghi è stato recente ospite negli studi di Sport Italia per la trasmissione Rally Dreamer.

Obiettivo traguardo per Eros Finotti al Taro

 Dopo quattro settimane di riabilitazione alla spalla, in seguito all’uscita di strada del Lirenas, il pilota di Taglio di Po si prepara al secondo atto dell’International Rally Cup. Foto Mario Leonelli

TAGLIO DI PO (RO), 6 giugno 2018 – È stato un lungo e duro lavoro, durato oltre un mese, quello che ha visto protagonista Eros Finotti per poter tornare al volante, in tempo utile, per la venticinquesima edizione del Rally Internazionale del Taro, in programma per il prossimo weekend a Borgo Val di Taro, in provincia di Parma. Le conseguenze riportate in seguito all’uscita di strada nel primo appuntamento dell’International Rally Cup 2018, il Rally Internazionale Lirenas di inizio Aprile, sembravano, almeno in origine, porre la parola fine al prestigioso programma del pilota di Taglio di Po.

Solo la determinazione a non arrendersi all’evidenza lo ha spinto a dare il massimo, nel processo di riabilitazione, ed ecco che la Peugeot 106 di gruppo N, curata da Baldon Rally, si presenterà regolarmente questo fine settimana sulla pedana di partenza. Le tante manifestazioni di solidarietà, unite al fondamentale supporto della famiglia e del navigatore Nicola Doria, hanno reso possibile questo rientro.

“Ci sono tantissime persone che dobbiamo ringraziare, io in particolar modo” – racconta Finotti – “perché abbiamo ricevuto un calore, quasi imbarazzante, dopo l’incidente che ci ha visti protagonisti al Lirenas. Non avrei mai creduto di ricevere un affetto simile. Sia privatamente che dai tanti tifosi ed amici sul web. Un grazie di cuore, personale, lo rivolgo alla mia famiglia. Sanno bene che sarei stato peggio se fossi stato privato della mia passione, anche se questa causa in loro preoccupazione. Un grazie enorme anche a Nicola che, in questi due mesi, è stato la spalla che mi mancava. Grazie infine a tutto il team Baldon Rally. Sono riusciti a mettere in piedi la vettura da zero per permetterci di essere al via del Taro.”

Con soli cinque punti in cascina, conquistati nella power stage del primo atto dell’IRC, il pilota tagliolese, come sempre affiancato dal navigatore di Chioggia, si prepara quindi ad affrontare i quasi quattrocentotrenta chilometri di gara, dei quali circa centotrentacinque di prove speciali. Tre gli impegni previsti per la prima giornata, Sabato 9 Giugno: alla classica “Bardi” (8,63 km) si andranno ad aggiungere ben due tornate sulla lunga “Montevacà” (20,46 km), quest’ultima in grado di delineare ampiamente le forze in campo. Per Domenica altri sei tratti cronometrati, due da ripetere per tre volte, con la rinomata “Folta” (23,98 km), marchio di fabbrica del Rally Internazionale del Taro, che sarà alternata alla corta “Tornolo” (4,43 km).

“Dopo le ricognizioni della scorsa settimana” – sottolinea Finotti – “abbiamo potuto vedere delle prove molto belle, alcune molto guidate e dove sarà determinante mantenere un ritmo elevato. Rispetto al Lirenas il fondo ci è sembrato meno scivoloso. Guardando agli anni scorsi, oltre ai nostri avversari, dovremo fare i conti con il meteo. La sua variabilità al Taro è un segno distintivo, di anno in anno. Il nostro obiettivo? Quello di riprendere le condizioni mentali e fisiche dopo la lunga riabilitazione. Punteremo ad arrivare in fondo e cercheremo di non sfigurare.”

Il futuro di Andrea Casarotto passa per il Taro

Il pilota vicentino, archiviata la battuta d’arresto al Lirenas, punta tutto sul secondo appuntamento dell’IRC per rilanciare le proprie ambizioni. Foto archivio Fotosport

Vicenza, 6 Giugno 2018 – Andrea Casarotto ed il Rally Internazionale del Taro, uno snodo che, per certi versi, potrebbe già rivelarsi cruciale nel proseguimento del cammino nell’International Rally Cup 2018. Lo zero nel tabellino, complice il ritiro per noie meccaniche nel precedente Lirenas, ha un peso rilevante nell’economia del pilota di Vicenza che, tra Sabato e Domenica, cercherà di rilanciare le proprie quotazioni nella rincorsa al titolo tra le vetture di classe R3C. All’insegna del pochi ma buoni è confermata la presenza, anche in provincia di Parma, dei tre principali avversari del vicentino in chiave campionato: Tosi, Asnaghi e Runfola saranno regolarmente della partita e per il portacolori della scuderia Movisport la lotta si preannuncia alquanto dura.

A favore del pilota della Renault Clio R3 del team Gima Autosport, in questa occasione, ci sarà il percorso di gara, già affrontato nelle stagioni 2016 e 2015. Gli spunti positivi emersi dall’uscita test, sulle strade di casa del Rally del Grifo, hanno infuso a Casarotto la giusta dose di positività per affrontare al massimo, assieme al rientrante Luca Guglielmetti, le insidiosi speciali del parmense.

“Finalmente la pausa è giunta al termine” – racconta Casarotto – “e possiamo tornare al volante della nostra Clio R3 del team Gima Autosport. Abbiamo saputo in questi giorni che la nostra vettura è stata oggetto di un profondo aggiornamento e questo ci fa ben sperare per il risultato finale. Tornerò ad essere affiancato da Luca e ne sono felice. Con lui il feeling in abitacolo è ottimo e questo mi permetterà di concentrarmi esclusivamente sulla guida. A differenza del Lirenas, dove eravamo all’esordio, qui sarà un po’ diverso. Il Taro lo abbiamo affrontato già per due anni, con la Peugeot 106 prima e con la 208 poi. Sappiamo cosa ci aspetterà dal percorso di gara. Il ritiro della prima gara pesa e ci costringe a non sbagliare questo fine settimana. Un altro risultato negativo e potremmo essere costretti a dire addio ai nostri obiettivi stagionali.”

Il programma dell’edizione 2018 del Taro mette sul piatto quasi quattrocentotrenta chilometri di gara, dei quali circa centotrentacinque di prove speciali. Tre i tratti cronometrati previsti per la prima giornata, Sabato 9 Giugno nel pomeriggio: alla classica “Bardi” (8,63 km) si andranno ad aggiungere due passaggi sulla lunga “Montevacà” (20,46 km), che potrà già dare importanti scossoni alla classifica parziale. Sei le prove previste dalla seconda frazione, quella domenicale: alla rinomata “Folta” (23,98 km), simbolo identificativo del Taro, si alternerà la corta “Tornolo” (4,43 km), il tutto per tre tornate.

“Siamo in pochi in classe ma, di quei pochi, vanno tutti fortissimo” – aggiunge Casarotto – “e quindi il livello di competizione risulta molto alto. Scontrarsi con Tosi, Asnaghi e Runfola rende la vita davvero dura. È una sfida molto difficile ma altrettanto stimolante. Dal canto nostro siamo consapevoli di aver tutte le carte in regola per poter ben figurare e per poter stare al loro passo. Saranno fondamentali le due prove lunghe di Sabato sera per capire il nostro passo. Secondo noi la gara potrebbe già decidersi sulla Montevacà. Speriamo di essere tra i top.”

X Race Sport al via del “Taro” con Battisti-Barla

Con la Peugeot 208 R2 il driver toscano cercherà di farsi notare in una categoria che annuncia sfide di alto livello

 BEDONIA (PR), 6 giugno 2018 – Sarà il 25° Rally del Taro, seconda prova dell’IRCup, lo scenario nel quale XRACE SPORT sarà impegnata questo fine settimana seguendo le prestazioni del toscano di Arezzo Fabio Battisti, in coppia con Nicolò Barla a bordo di una Peugeot 208 R2.

Per la coppia sarà la seconda esperienza insieme dopo quella del “Valtellina” dello scorso anno, sfociata in un positivo sesto posto di classe R2, sempre con la Peugeot 208 R2. La sfida parmense sarà di quelle di grande effetto, con ben quattordici Peugeot 208 R2 al via che promettono un confronto di alto livello, nel quale i portacolori di X Race Sport cercheranno di portare alto il vessillo del sodalizio. La gara conta nove prove speciali in totale, con partenza da Borgo Val di Taro alle ore 14,00 di sabato 9 giugno. Saranno tre, le prove speciali in programma, per poi concludere la giornata alle ore 20,10, orario di entrata nel riordinamento notturna del primo concorrente. L’indomani, domenica 10 giugno, la gara riprenderà il proprio cammino a partire dalle ore 7,30, per concludersi a Bedonia alle ore 17,03. Il complessivo della distanza competitiva è di 134,780 chilometri, sui 426,840 dell’intero percorso.