457 Stupinigi Experience: le 500 stelle al Salone dell’Auto di Torino

Fra le mille sfilate che hanno attraversato in corteo la città nei giorni scorsi, una ha visto protagoniste le 500 dalla Topolino del 1936 alla 500 dei giorni nostri, che sabato scorso sono partite da Stupinigi hanno fatto tappa al Castello del Valentino, prima di vedere il tramonto con una cena in Piazza Bodoni. Testo e foto di Tommaso M. Valinotti

STUPINIGI (TO), 9 giugno – Per una volta i mille fiumi che hanno invaso Torino hanno portato gioia e felicità. E stupore. La capitale sabauda, infatti, da mercoledì 6 a domenica 10 giugno è stata percorsa da una fiumana di vetture che hanno portato a bordo strada migliaia, decine di migliaia forse centinaia di migliaia di persone. Una fiumana allegra, colorata e festosa come le acque del Po, della Dora e del Sangone, ma immensamente più vivace e spensierata. Una fiumana dalle mille tematiche che ha avuto il suo largo estuario al Castello del Valentino, dove il flusso delle vetture di una marca, modello, idea, aspirazione e principio è confluita con le mille altre provenienti da mille altre vie e piazze della città.

In un simile impeto gorgheggiante e tumultuoso non poteva mancare la Fiat 500 di ieri e di oggi che ha avuto il suo palcoscenico e il suo scorrere nella giornata di sabato 9 giugno, con una trentina di selezionatissime vetture che hanno rappresentato le tre principali generazioni dell’utilitaria per eccellenza (mancava la quarta, quella degli anni Novanta, ma probabilmente nessuno se ne accorto) proposta dalla Casa torinese a partire dal 1936 per arrivare ai giorni nostri. Un’idea sviluppata da Omar Ruzza che ha trovato l’immediato consenso e il pronto sostegno dagli organizzatori del Salone dell’Auto di Torino-Parco del Valentino, che hanno “aperto” un canale per dare spazio e interesse alla 500 sotto l’insegna di 457 Stupinigi Experience, definizione criptica che però ha il merito di incuriosire e di stimolare alla conoscenza chi ha seguito sulle strade l’avventura dei cinquini di ieri, l’altro ieri e di oggi.

Pochi sanno che prima della nascita del Centro Stile Fiat di Strada delle Manta, avvenuta nel 1959, Il parco della palazzina di Stupinigi era il palcoscenico sul quale venivano presentate le vetture ai dirigenti della Fiat per essere deliberate e messe in produzione” sottolinea Omar Ruzza. “Nel parco della palazzina di caccia, dietro la massiccia mole del castello e protetti dalle alte mura, Vittorio Valletta e Dante Giacosa visionavano in plein air la carrozzeria che sarebbe stata applicata alle vetture di prossima entrata in produzione”. Spiegato il cordone ombelicale che lega il progetto a Stupinigi, resta di facile intuizione anche la sigla numerica dell’evento: 4 come 4 luglio, data di presentazione o meglio di commercializzazione della Nuova 500 e 1957 anno in cui la seconda generazione della 500 iniziò a percorrere le strade di tutto il mondo. Anche se potrebbe richiamarsi al primo progetto della “Nuova Cinquecento” che avrebbe dovuto essere di 450 cm3 di cilindrata, ma la cui sigla non sarebbe piaciuta ai futuri acquirenti.

Ercole Spada-Maria Paola Stola

Mirella Rovatti-Roberta Di Chiara

L’appuntamento era per sabato 9 giugno in Piazza Bodoni a Torino, con alle spalle l’austera facciata neobarocca del Conservatorio “Giuseppe Verdi dove tre 500 presidiano lo spazio che sta tra i giardini antistanti il conservatorio e il monumento equestre ad Alfonso La Marmora, spada sguainata a guidare i suoi bersaglieri e le 500 all’assalto del fiume Cernaja o semplicemente del Salone dell’Auto. Per tutte le altre 500 l’appuntamento è al Castello di Stupinigi, palazzina di caccia magistralmente realizzata da Filippo Juvarra. Qui le 500 si distendono davanti alla sua ferrea cancellata contendendo spazi e ammirazione alle spose che vogliono immortalare la giornata più bella della loro vita in una reggia da sogno, come vagheggiano sia il loro futuro, e nel frattempo non disdegnano una foto con quella piccola auto di oltre mezzo secolo prima che fu il cavallo di battaglia dei loro padri o molto più probabilmente dei loro nonni. A ricevere la pattuglia di 500 nonne, madri e figlie è Mirella Rovatti, elegante signora che contribuì al fascino della 500 del 1957 con la sua eleganza e signorilità posando accanto alla vettura in quella calda estate di sessantuno anni fa.

Zanzara

Zanzara

Le sorprese non sono certo finite, perché Omar Ruzza, quasi fosse “Cisti il fornaio” declina a piccole dosi le sue soprese evitando di fare il botto grosso che provoca indigestione nella pancia e nelle menti delle persone. A Stupinigi convergono le due creazioni di Ercole Spada opportunamente denominate “Zanzara” che il designer milanese creò per sé alla fine degli anni Sessanta. “Nella seconda metà degli anni Sessanta lavoravo per Zagato e quotidianamente disegnavo vetture che costavano dai tre ai sei milioni (di lire), cifra importante allora come oggi o forse di più. Ma volevo anche una vettura tutta mia per me. Ovviamente che potessi permettermi” racconta oggi Ercole Spada mentre è al volante della sua rombante “Zanzara” classe 1967. “Osservai attentamente i pianali delle vetture di allora e vidi che la 500 era l’ideale con il suo pianale e i passaruota integrati”. Ed ecco in paio di anni nascere la “Zanzara”, tempo impiegato non tanto per stimolare la creatività di Spada, quanto per mettere le mani al modello di stile e tradurlo in carrozzeria fatta e finita “perché non potevo mica lavorarci a tempo pieno come facevo quotidianamente con Alfa Romeo e Lancia o le fuoriserie Ferrari e Aston Martin, che venivano carrozzate a Terrazzano di Rho”. A fare compagnia alla “Zanzara” di Spada arriva da Thun, nel cantone di Berna, la verde gemella del collezionista elvetico (di origine italiana) Claudio Mattioli. “Quando in Zagato videro la ‘zanzara’ di Ercole Spada decisero di costruirne una piccola serie di esemplari, ripetendo l’operazione di successo effettuata con l’Alfa Romeo 1750 4R” racconta il proprietario dopo aver parcheggiato le due vetture vicine. “Non dovettero fare molte modifiche per industrializzare il progetto, ma purtroppo non se ne fece nulla”.

Stola Diabolika

Stola Diabolika

Ma le “Zanzara” non sono le uniche due 500 costruite in esemplare unico o serie limitata presenti in quel di Stupinigi. Rombo possente e muscoli bene in vista per la “Diabolika” realizzata da Stola nel 2008 quando la terza (o meglio la quarta, calcolando anche la serie interessante, ma che ha lasciato ben poche tracce degli anni Novanta) generazione comparve sul mercato. Portata al Salone da Maria Paola Stola, la “Diabolika” è un omaggio a Diabolik e a Eva Kant (non per nulla la signora Stola si è scelta una co-équipier che reincarna le fattezze bionde e dark dell’affascinante Eva) con tanto di colore nero come la Jaguar E dell’imprendibile ladro (forse anche un pizzico gentiluomo) con i sedili in pelle nera e sopra stampati i volti di Diabolik e di Eva, nonché con un disegno che adorna il sedile posteriore che rappresenta un momento di un eterno inseguimento fra Diabolik e gli uomini dell’ispettore Ginko; questa volta, però, il ladro sfugge alla legge non alla volante della sinuosa coupé inglese, ma grazie alla 500. E per non farsi mancare nulla, ben celato sotto il sedile del passeggero c’è un cassetto porta gioielli, con delle gemme realizzate appositamente da Swarovski, rubate da Diabolik a chissà quale contessa.

Castagna Woody Wagon For All

Castagna Woody Wagon For All

Della stessa epoca è anche l’interpretazione della Carrozzeria Castagna di Milano che dieci anni fa ha proposto la sua “Woody Wagon for All” una giardinetta realizzata con la solita arguzia da Gioacchino Acampora e portata Torino da Jessica Joyce Croiset. La Fiat ci assegnò quindici telai da carrozzare a partire dal numero 503, che è questo che vedete oggi a Torino. Mi precipitai per accaparrarmi il telaio 510 per farne la mia 500 personale, ma mi dissero che era stato assegnato ad un certo …. Alessandro Del Piero”. Superata la delusione inziale (per lei il telaio 507, rivitalizzato con una gagliarda turbina) a Milano si misero subito al lavoro per creare una serie di 500 che incontrassero il gusto dei loro facoltosi clienti. “Questo esemplare è volutamente rimasto a noi e viene usato spesso e volentieri dai nostri clienti stranieri come courtesy car”. Allungato di settanta centimetri per creare una giardiniera dal bagagliaio come si deve (Castagna è specialista delle Shooting Break) in una splendida finitura tricolore con interni in cocco per evitare l’effetto braciola scottata di quando ci si siede sui sedili in pelle; Trasformata in 4×4 la splendida “carrozza” milanese ha fatto bella mostra a Parco Valentino e in Piazza Bodoni. Ma ha dovuto rientrare velocemente a casa. Pronta per partire per i vigneti del senese nella mani di un cliente americano. Con quel gran bagagliaio quante casse di Chianti può ospitare?

Rally di Carmagnola, uno “storico” ritorno

Nuova data a cavallo di agosto e settembre, durante la Sagra del peperone

 CARMAGNOLA, 8 giugno 2018 – A dieci anni dall’ultima volta, torna il rally di Carmagnola, eccezionalmente in versione storica. La data, slittata di un giorno rispetto ai primi calendari divulgati, è adesso definitiva: venerdì 31 agosto e sabato 1 settembre, in concomitanza con la Sagra nazionale del peperone, con una decina di giorni dedicati dalla cittadina di Carmagnola (To) al saporito ortaggio.

L’organizzazione – lo Sport Rally Team guidato da Piero Capello – ha deciso di riproporre una gara mai tramontata nel cuore degli appassionati, un’indimenticata festa dei motori la cui ultima edizione ebbe luogo nel giugno 2008, la ventisettesima, vinta dai coniugi vercellesi Tiziano Borsa e Carla Berra su Peugeot 207 Super 2000, addirittura per la quinta volta in carriera. La prima edizione fu invece nel maggio 1982, con alloro finale di “Menes”-Cianci, su Ferrari 308 GTB. Una competizione di grande seguito, per molti anni effettuata in notturna, che in qualche modo ha “fatto” la storia dei rally in Piemonte, e che torna dunque in questo 2018 con valenza storica.

Il “rally di Carmagnola”, suddiviso agonisticamente in storico e regolarità sport, si svolgerà sulle stesse strade del “Carmagnola” anni 80 e 90. Quattro le prove speciali, tutte da ripetere una volta: due in provincia di Cuneo, Ceresole e Monteu Roero (che ospiterà un riordino), e due nel Torinese, Pralormo e Poirino (qui un secondo riordino).  Percorso globale di circa 170 km, di cui poco meno della metà cronometrati. A Carmagnola, pedana di partenza e arrivo dislocata in piazza Italia (lato via Gobetti), come un tempo. Via al primo concorrente alle 8.30 di sabato 1° settembre, arrivi dalle 17 in poi.

Iscrizioni dal 1° al 27 agosto. I preliminari scatteranno domenica 26 agosto, quando inizierà la consegna dei road-book ai concorrenti e si svolgerà la prima delle due sessioni di ricognizioni autorizzate (ore 9-16; la seconda venerdì 31 agosto ore 9-15). Le verifiche tecniche e sportive pre gara si svolgeranno in piazza Italia alla vigilia, fra le 17 e le 20,30 di venerdì 31 agosto.

In rifinitura, adesso, gli ultimi dettagli per rendere indimenticabile la ricorrenza.

Storico organizzatore di rally in Piemonte, patron Piero Capello, archiviato con successo il 24° Valli Cuneesi (27-28 aprile), in procinto di coadiuvare il Moscato (21-22 luglio), si emoziona all’idea del “grande ritorno” della sua primissima creatura, in origine una gara podistica che virò poi in evento motoristico: ““Il desiderio di far rivivere la gara non si è mai spento – ammette il carmagnolese Capello – e sulla spinta di moltissime persone, che da tempo premono per poter riavere il rally in città, dopo molti ragionamenti abbiamo deciso di ritentare l’avventura. Per quest’anno con le storiche”.  Complice la Sagra del peperone (edizione n.69, dal 31 agosto al 9 settembre 2018), una delle più grandi manifestazioni dedicata, in Italia, a un singolo prodotto agricolo, con una girandola di iniziative in cui sarà incastonato il rally.

 

Rally Valli Cuneesi, Classe N3: e alla fine vincono Cittadino-Barra

Classe dalle grandi battaglie con ben quattro protagonisti che staccano il miglior tempo in prova. Alla fine vince l’equipaggio che sbaglia meno, pur essendo velocissimo al punto da chiudere sedicesimo assoluto. Di Tommaso M. Valinotti. Foto ActionRace e Marco Ferrero

DRONERO (CN), 28 aprile – Classe tesa con tanti pretendenti alla vittoria e ben quattro equipaggi che segnano la classifica con il miglior tempo nelle sette prove speciali. Inizia bene Alain Cittadino con Ismaele Barra (17° assoluto) che dimostra tutta la sua classe nello sporco di Montemale e lascia a 5’10” i valtellinesi Igor Rainoldi-Carlotta Siligoni e i toscani Federico Feti-Jacopo Fabbri a 10”3 e a seguire Riccardo Tondina-Sonia D’Ambrosio, a 12”4, reduci da una grande prestazione al Rally 2Laghi dove hanno vinto la Classe, mentre uno degli equipaggi protagonisti, Alessandro Fino-Michela Civallero

La prova di Brondello rivoluziona l’ordine di classifica con Feti-Fabbri che siglano il miglior tempo davanti a Tondina-D’Ambrosio per appena 1/10, quindi Rainoldi-Siligoni a 2”7, Alessandro Fino-Michela Civallero che pagano 4”6 e i leader della classifica provvisoria Cittadino-Barra a 6”7 che mantengono la leadership, per soli 1”1 su Rainoldi, 3”6 su Feti, 5”8 su Tondina e 15”8 su Patetta. Non entrano in prova Andrea Conte-Gabriele Allio con la loro Peugeot 206. La successiva Valmala porta i valtellinesi Rainoldi-Siligoni ai vertici della classifica grazie al miglior tempo di categoria ed un 18esimo assoluto che la dice lunga su quanto abbiano spinto. I toscani Feti-Fabbri pagano appena 4/10, mentre Cittadino è a 2” e deve cedere la leadership a Rainoldi per appena 9/10. Tondina è la quarta forza in classe davanti a Patetta ed a Claudio Vallino-Marcella Gallo che finalmente mettono la loro Opel Astra fra i migliori di categoria. Prova negativa per Fino-Civallero che raggiungono la Ritmo che sta davanti a loro e impiegano diversi chilometri prima di riuscire a superarla. In prova pagano 29”9 e sono ottavi in classifica preceduti anche da Silvano e Silvia Bianciotto, che non riescono ad entrare fra i migliori di Classe. Enrico Emanuelli-Ivan Fino tagliano una gomma nella discesa, si fermano a cambiarla e perdono 9’01”1 da Rainoldi.

La prova di Montemale esalta Alain Cittadino che stacca il 17° tempo assoluto e si riprende di forza la leadership di classe rifilando 9”4 a Tondina e ben 17” a Rainoldi. Tutti gli altri sono ancora più distanti. Fino-Civallero lasciano altri 51” affrontando il diluvio della prova con solo due gomme da pioggia. Le non perfette condizioni fisiche consigliano a Giovanni Ferrando, affiancato da Jlenia Olivo di rimanere in parco assistenza. Tanto non era giornata, visto che il pilota genovese ha chiuso la prima tornata in decima posizione di classe, una classifica che gli sta stretta. Brondello vede Tondina imporsi, ma Cittadino fa buona guardia e concede all’ex foto-reporter appena 8/10 e guadagna al 3/10 su Feti, con Alessandro Fino immediatamente dietro davanti a Patetta. Sesto tempo per Rainoldi-Siligoni a 7”10 che in una sola prova perdono due posizioni in classifica superati da Tondina-D’Ambrosio, ora secondi, con 2”1 su Feti-Fabbri e 4”3 sui valtellinesi. Cittadino vanta ora un vantaggio di 18”3 su Tondina. Non escono dal parco assistenza Verardo-Rinaldis, non in giornata, e Vallino-Gallo. Rainoldi-Siligoni dimostrano di apprezzare in modo particolare Valmala e staccano nuovamente il miglior tempo di categoria, ma Cittadino non si fa sorprendere e concede appena 3”5, davanti a Tondina che è staccato di 5”5 e restituisce la seconda piazza a Rainoldi. Decisamente staccato il resto del gruppo con Silvano e Silvia Bianciotto a 32” netti, mentre Feti-Fabbri si fermano in prova.

L’ultimo passaggio su Montemale va nuovamente a Rainoldi, ma 4/10 di scarto non cambiano la classifica, che presenta come ultimo colpo di scena Riccardo Tondina-Sofia D’Ambrosio lenti in speciale che perdono quasi un minuto per problemi tecnici alla loro Clio. Nel trasferimento finale sono costretti ad arrendersi dando addio a un terzo posto conquistato con i denti.

La classifica finale vede Alain Cittadino-Ismaele Barra, sedicesimi assoluti, imporsi in Classe N3 grazie ad una gara costantemente all’attacco e a una perfetta scelta di gomme anche nelle condizioni più difficili, riuscendo a contenere sulla Valmala gli scatenati valtellinesi Igor Rainoldi-Carlotta Siligoni, che sono mancati un po’ nelle fasi inziali della gara, chiudendo staccati di 18”7 dopo aver vinto tre delle sette prove speciali. Terza piazza per Silvano e Silvia Bianciotto, mai entrati nella lotta per il primato, ma sempre molto veloci e costanti, fatto che ha permesso loro di emergere nella seconda parte di gara. Discorso simile per il coriaceo genovese Mario Tabacco, affiancato da Giuliano Pozzi, autore di una gara senza sbavature che lo ha portato a conquistare la quarta piazza di categoria. Precedendo di appena 2/10 Alessandro Fino-Michela Civallero, autori di una gara dai colori contrastanti, scavalcati dal portacolori della Lanterna Corse proprio all’ultima speciale. Seguono Sergio Patetta-Alessandro Alocco gravati da una penalità di 1”30, per chiudere in settima posizione di Classe N3 con Enrico Emanuelli-Ivan Fino che transitano soddisfatti sulla pedana di arrivo di Dronero.

  • Iscritti 14, verificati 14, classificati 8, ritirati 6.
  • Vincitori Prove speciali: 3 Igor Rainoldi-Carlotta Siligoni (3, 6, 7); 2 Alain Cittadino-Ismaele Barra (1, 4); 1 Federico Feti-Jacopo Fabbri (2) e Riccardo Tondina-Sofia D’Ambrosio (5)
  • Leader di classifica: 1-2 Alain Cittadino-Ismaele Barra; 3 Igor Rainoldi-Carlotta Siligoni; 4-7 Alain Cittadino-Ismaele Barra

Rally Valli Cuneesi, Classe N1: il solitario Borgogno festeggia l’esordio della figlia Aurora

Il pilota braidese brinda con le sue due navigatrici sul palco arrivi. Di Tommaso M. Valinotti. Foto ActionRace e Marco Ferrero

DRONERO (CN), 28 aprile – La sua gara l’ha comunque vinta. Osvaldo Borgogno sul palco di Dronero è salito, e nelle prove speciali qualcuno dietro se lo è sempre messo. E poi chi può essere più felice di lui che festeggia con la figlia minore, la quasi ventenne Aurora al suo esordio chiamando sul podio anche l’altra figlia Elisa, che per i precedenti cinque rally gli ha dettato le note. Era lo aspetta il Rally di Alba. Quale sarà la sua navigatrice? Ma sua figlia, è sicuro.

  • Iscritti 1, verificati 1, classificati 1, ritirati 0.
  • Vincitori Prove speciali: Osvaldo Borgogno-Aurora Borgogno (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7,)
  • Leader di classifica: 1-7 Osvaldo Borgogno-Aurora Borgogno

Gran Premio Parco Valentino gran sfilata finale con 200 equipaggi

Molti stranieri tra gli oltre 200 equipaggi che ha partecipato alla sfilata giunta alla 4ª edizione

TORINO, 10 giugno – Alla partenza da Piazza Castello il pubblico aspettava il passaggio dei protagonisti della 4ª edizione del Gran Premio Parco Valentino già dal primo mattino. Scortati dalle motociclette della polizia municipale, le automobili sono state annunciate al microfono da Andrea Levy, presidente di Parco Valentino, e da Marco Porticelli di Radio Montecarlo, radio ufficiale della manifestazione.

Ad aprire la rievocazione che vuole celebrare il Gran Premio del Valentino, gara che si è corsa dal 1935 al 1955 lungo i viali del Parco omonimo, è stata la Lancia D25 guidata da Sergio Enrietti, Collection manager di FCA Heritage. Dopo il rombo storico è stata la volta della Lotus Evora dei Carabinieri. E poi lo slot dedicato al car design d’eccellenza: Italdesign Zerouno Duerta guidata da Umberto Giorio, Paolo Pininfarina con Pininfarina Jaguar XJS, Fabrizio Giugiaro sulla GFG Sibylla, per la prima volta al mondo in versione dinamica così come l’Alfa Romeo 4C Mole Automobiles Costruzione Artigianale 001, guidata da Umberto Palermo.

Dopo i prototipi, è stata la volta delle Porsche che hanno approfittato della sfilata per festeggiare ancora il 70° anniversario della casa di Stoccarda, e poi Alfa Romeo, Dallara, Ferrari, Maserati, Lancia Delta integrali, Aston Martin, Lamborghini, Mercedes-Benz, Tesla e BMW. Tra le BMW impressionante il convoglio tutto europeo di BMW i8 che ha partecipato al Gran Premio Parco Valentino: ai microfoni si sono presentati appassionati arrivati da Inghilterra, Austria, Francia, Slovacchia, Belgio, Irlanda, Germania appositamente per la sfilata che da piazza Castello ha portato i protagonisti fino alla Reggia di Venaria.

Spunta il sole ed è subito boom di pubblico: 300.000 visitatori al Salone dell’Auto

Questi i risultati nei primi quattro giorni di Parco Valentino Salone Auto Torino

TORINO, 9 giugno – Dopo il giro di boa, Parco Valentino Salone Auto Torino si prepara al gran finale e lo fa baciato dal sole. Il meteo favorevole ha popolato i viali del Parco Valentino con visitatori e appassionati che si sono riversati negli stand dei 44 marchi presenti nell’esposizione, nel Cortile del Castello tutto dedicato alla celebrazione dei 50 anni di Italdesign, ma anche nelle piazze colorate dagli eventi dinamici e dai raduni. Per accontentare il pubblico, è stata decisa dall’organizzazione un’apertura straordinaria e prolungata fino all’1 dell’esposizione, con gli stand che terranno le auto a disposizione dei visitatori oltre l’orario previsto.

I primi dati emersi raccontano di una stima di 300.000 visitatori al Parco Valentino nei primi 4 giorni, senza contare quelli che hanno partecipato al Salone diffuso per la città che ha portato da tutta Italia oltre 500 tra supercar e auto iconiche nelle piazze e nelle vie di Torino. Dai numeri del biglietto elettronico gratuito emerge che anche in questa 4ª edizione i visitatori arrivano da tutte e 102 le province italiane, anche grazie alla convenzione con Trenitalia che consente 30% di sconto sui biglietti tariffa base da tutte le città italiane.

Bis di Andrea Grammatico alla Susa-Moncenisio

SUSA, 10 giugno – In una calda domenica di giugno, sotto un pallido sole che per tutta la giornata ha giocato a nascondersi tra le nuvole, Andrea Grammatico, su Kalikart Formula, vince la Susa-Moncenisio 2018 e sigla così, per la seconda volta consecutiva, il “Libro d’Oro” della corsa più antica del mondo la cui prima edizione si disputò nel lontano 1902. Il giovane pilota torinese sale sul gradino più alto del podio al termine di una gara in crescendo lungo i quattro chilometri che da Susa portano verso il Moncenisio. Dopo due manche chiuse con un crono di poco superiore ai tre minuti, la prima con dieci secondi di penalizzazione per un birillo mandato per aria, il portacolori del Winners Rally Team inserisce la marcia del campione e tira fuori dai cilindri della sua formula il tempo di 2’57” e 69 centesimi che vale una meritata vittoria. Sul secondo gradino del podio, a 1” e 30 centesimi dal primo, si piazza Erick Campagna. L’alfiere del VM Motor Team, al via della competizione valida per il Trofeo Italia Nord Slalom su Formula Arcobaleno, si aggiudica il premio per il miglior Under 23 davanti ad Alessandro Rozio. Dopo aver concluso al comando la prima e la seconda salita, Davide Piotti, per cinque volte in carriera il più veloce di tutti alla Susa-Moncenisio, deve accontentarsi di un terzo posto finale al volante della sua Osella PA 8/9 con i colori della scuderia Alta Valle, primo in Gruppo E2SC a 1” e 89 centesimi da Grammatico. Quarto tempo, il più veloce tra le E2SH, per Luca Veldorale su A112 con motore Kawasaki davanti alla Fiat Cinquecento di Stefano Repetto. Vittorie di gruppo per Danilo Mosca, primo in Gruppo E1 Italia su Peugeot 205 GTI e Gianluca Ticci, primo in Gruppo S su Fiat X 1/9. Daniel Esposito, al volante della sua Fiat Cinquecento, fa suo il gruppo dei prototipi così come Giovanni Balbis, su Opel Vauxhall, il Gruppo A. Orlando Tarantini, su Citroën Saxo VTS, mette la sua firma tra le Gruppo N ed Emanuele Raul Giora, in gara con una Volkswagen Lupo GTI, quella tra le Racing Start. Sonia Castelli su Renault 5 GTT vince tra pilote in rosa a Susa davanti ad Alice Paccagnella, al via delle tre manche su Opel Corsa GSI. A Federico Fracasso basta una sola salita, la seconda, per vincere su una Fiat 500 Giannini tra le autostoriche in competizione nello slalom che, quest’anno, ha acceso il semaforo verde sul trofeo “ANCAI Hill Climb Classic Slalom”, la serie patrocinata dall’Associazione Nazionale Corridori Automobilisti Italiani

 

11° Rally di Reggello-Città di Firenze: Senigagliesi-tris, Calzolari-bis

Il pilota pisano ha convinto nuovamente nelle strade valdarnesi andando a conquistare un nuovo alloro, così come ha fatto lo spettacolare sammarinese tra le “storiche” della “Coppa Città dell’Olio”. I pistoiesi Pinelli-Bugelli volano al comando della classifica regionale

Reggello (Firenze), 10 giugno 2018 – Vittoria per il pisano Carlo Alberto Senigagliesi, in coppia con il livornese Giacomo Morganti (Peugeot 208 T16 R5) all’11^ edizione del Rally di Reggello-Città di Firenze corso tra il pomeriggio di ieri e la giornata odierna  sulla lunghezza di nove prove speciali. Organizzato da Reggello Motor Sport, insieme all’appassionato sostegno dell’Automobile Club Firenze, il rally ha avuto quest’anno la validità per la Coppa Italia Rally, della quale era la seconda prova della terza zona, oltre che essere valido per il Campionato regionale Aci Sport a coefficiente 1,5, per il Premio Rally Aci Lucca e per i Trofei Monomarca “Renault Clio R3T”, “Renault Clio R3” e “Corri con Clio”.

Senigagliesi ha concesso il tris di vittorie a Reggello dopo quelle del 2014 e 2016, sono quindi gli anni pari che sinora hanno portato beneficio al driver di Pomarance, il quale adesso si pone di diritto tra coloro in corsa per il titolo di Campione Toscano. Una gara comandata già dai primi metri di gara, quella di Senigagliesi, che nonostante difficoltà con un assetto mai trovato e un affaticamento fisico dovuto al caldo, ha saputo comunque tenere in mano le redini della classifica controllando agevolmente i continui attacchi dei competitor, tutti qualificati e assai intenzionati a tornare a Cascia di Reggello, sotto la bandiera a scacchi, con il blasone del vincitore.

La seconda piazza finale è stata per l’accoppiata pistoiese composta da Fabio Pinelli e Antonio Bugelli, di nuovo in grande forma con la loro Ford Fiesta R5. Per loro un avvio lento, dopo il quale hanno saputo reagire in concreto nonostante anche un “brivido” per aver incontrato un animale vagante in prova e alla fine è arrivata anche la certezza di un nuovo risultato di spessore che gli ha fatto prendere bene il volo in testa alla classifica di Campionato Toscano con 21 punti.

Completa il podio il lucchese Luca Pierotti, terzo alla sua seconda esperienza con la più datata ma efficace Peugeot 207 S2000. L’avvocato lucchese, affiancato da Manuela Milli, ha sempre viaggiato nei quartieri alti della classifica, confermato anche il grande feeling con le strade reggellesi, quelle che lo hanno visto vincitore già nel 2009, la seconda edizione.

Quarta posizione finale per il gentleman fiorentino Marco Cavalieri, in coppia con il fido Bazzani, anche loro con una Škoda Fabia R5. Per loro, come anche per i lucchesi Della Maggiora-Favali (quinti assoluti con la Škoda Fabia R5) prestazioni altisonanti sempre in alta classifica, soddisfazioni per vedere il loro feeling con le rispettive vetture boeme sempre migliorato.

Primo tra le due ruote motrici, sesto assoluto nella generale il sempre affidabile e concreto Federico Gasperetti, con la Renault Clio R3T. Affiancato da Ferrari, il pilota originario di Abetone ha sbaragliato la concorrenza con la sua solita forza, nonostante il fuori programma di una crisi di freni durante la mattina odierna, che ha rischiato di farlo uscire, oltre che fargli perdere tempo prezioso.

Per le posizioni vertice, la gara di Reggello ha detto male subito per il sardo Maurizio Diomedi (Škoda Fabia R5, con cui era al debutto), affiancato da Turati, incappato in un errore già nella prima prova speciale ed anche per il rientrante Paolo Moricci e Paolo Garavaldi (vincitori della gara nel 2010, stavolta debuttanti anche loro con una Škoda Fabia R5), fermatisi dopo sei prove per indisposizione del pilota quando erano terzi assoluti. Sfortuna anche per il lucchese Andrea Simonetti, fermatosi con il cambio rotto alla sua Clio R3 quando gravitava ai vertici della categoria.

La Coppa Città dell’Olio, la competizione riservata alle vetture storiche, valida per il Trofeo TRZ 3^ zona, è stata vinta dal sammarinese Giuliano Calzolari, con Costa alle note, sulla Ford Escort RS. Il “lupo”, questo il suo “nickname”, ha concesso il bis, un successo sicuro anche in questo caso, con la classifica presa in consegna già dalle prime battute del confronto senza più lasciarla, prestazione certamente avvalorata anche dall’aver dato molto spettacolo.

La seconda posizione è stata per il fiorentino Marco Nuti e la sua affascinante Renault 5 Maxi turbo, affiancato da Baldi, autori di una prestazione regolare e sempre nell’attico della classifica. Ha completato il podio, all’ultimo tuffo l’altro sammarinese Graziano Muccioli, in coppia con Luisa Zumelli, su una Porsche 911 Carrera, posizione ereditata dal livornese Riccardo Mariotti. Affiancato dall’esperto fiorentino Sandro Sanesi, il driver labronico è stato tradito dal motore della sua Alfa Romeo Alfetta GTV in coincidenza dell’ultima prova speciale, vanificando una prestazione di livello.

Per Muccioli una gara decisamente grintosa, partita in sordina e sfociata poi in una spettacolare progressione, come tale è stata anche la prestazione del solito Massimiliano Fognani e la sua A112 Abarth, finito quarto assoluto, con al fianco Sammicheli. Tra i ritiri eccellenti, quello di Piergiorgio Barsanti (Ford Escort RS), con il cambio rotto durante la settima prova speciale.

Classifica finale (top ten): 1. Senigagliesi-Morganti (Peugeot 208 T16 R5) in 46’29”1; 2. Pinelli-Bugelli (Ford Fiesta R5) a 18”3; 3. Pierotti-Milli (Peugeot 207 S2000) a 28”4; 4. Cavalieri-Bazzani (Škoda Fabia R5) a 1’12”5; 5. Della Maggiora-Favali (Škoda Fabia R5) a 1’35”7 ; 6. Gasperetti-Ferrari (Renault Clio R3T) a 1’38”0; 7. Guarducci-Migliorati (Hyundai i20 R5) a 2’04”7; 8. Matteuzzi-Piazzini (Renault Clio R3) a 2’22”4; 9. Giordano-Giordano (Mitsubishi Space Star R5) a 2’32”1; 10. Lenzi-Cerone (Renault Clio R3) a 2’38”6.

SmartCoach: pianificare, misurare per migliorare le prestazioni. Anche nei rally

TORINO, 10 giugno – SmartCoach Europe AB nasce a Stoccolma nel 2006 su iniziativa dell’ingegner Marco Pozzo. La linea SmartCoach, diretta allo sport professionale individuale e di squadra, offre soluzioni per pianificare, monitorizzare e valutare i progressi nell’allenamento della forza. Il motto è infatti “You cannot improve what you cannot measure” – non puoi migliorare quello che non puoi misurare; ma deve poter essere fatto in modo pratico ed efficiente.

SmartCoach è compatibile con pesi liberi e macchine a pesi, con le innovative macchine inerziali (nate inizialmente per allenare gli astronauti nello spazio), con le popolari macchine pneumatiche Keiser e molte altre. Ciascun atleta possiede un braccialetto radio col quale si identifica sulla macchina da palestra; il suo piano di allenamento personalizzato mostra gli esercizi da eseguire, mentre un feedback in tempo reale lo guida con precisione durante l’esecuzione. I dati vengono registrati ed analizzati in seguito dal preparatore atletico per ottimizzare le future sedute di allenamento.

L’azienda produce inoltre le macchine Exentrix, dispositivi intelligenti ed attivi, dotati di motore elettrico per fornire uno stimolo che si adatta alle necessità specifiche dell’atleta, usate in passato anche con piloti tra cui Carmen Jorda (ex collaudatrice Lotus F1) ed Alexander Rossi (GP2 e poi Formula Indy). Fra gli utilizzatori dei prodotti vi sono squadre di calcio delle massime serie a livello internazione (Juventus, Real Madrid, Manchester United, Tottenham, Olympique Lyonnais, la Nazionale brasiliana di calcio e quella spagnola), squadre di basket NBA e football americano NFL, oltre che atleti individuali (Mireia Belmonte, oro nel nuoto a Rio 2016; Josefa Idem, ex campionessa olimpionica di kayak; Giuliano Razzoli, oro nello slalom nel 2010; Valentina Greggio, attuale campionessa del Mondo nello sci di alta velocità) e centri di alto rendimento (il “CAR” in Sierra Nevada, Coldeportes in Colombia, ecc).

Da quest’anno SmartCoach Europe AB ha intrapreso un progetto di partnership con il mondo delle corse automobilistiche, ha partecipato al Rally Valli Cuneesi, al Team 971 (gare in cui l’equipaggio SmartCoach ha vinto la propria categoria) al fianco di Stefano Bruzzese, co-pilota astigiano che conta un’esperienza quasi decennale con oltre 90 gare e un debutto al “volante” al Rally di Canelli nel marzo 2018. Stefano Bruzzese e SmartCoach ripeteranno l’esperienza in gara nel prossimo fine settima al Rally di Alba a fianco di Vincenzo Torchio sulla Citroën Saxo VTS con la quale l’equipaggio astigiano ha dominato la Classe A6 nelle Valli Occitane. Perché anche nei rally, misurare, monitorare e valutare i progressi attimo per attimo è la base per migliorare le proprie prestazioni atletiche verso la conquista di risultati di prestigio.

 

 

Andrea Montemezzo firma il secondo al Campagnolo

Il pilota di Bastia di Rovolon arricchisce la bacheca di GDA Communication con un altro trofeo, colto in terra vicentina nel round valido per il CIRAS. immagine di Fotosport

MODENA, 5 giugno 2018 – Anno di grazia per GDA Communication che, nel recente weekend, infila un altro risultato di prestigio grazie ad Andrea Montemezzo, in occasione della quattordicesima edizione del Rally Storico Campagnolo. Se l’evento restava obiettivo dichiarato in ottica TRZ, per il pilota di Bastia di Rovolon il palcoscenico sul quale è stato chiamato ad esprimersi è di prim’ordine: la rinnovata validità per il Campionato Italiano Rally Auto Storiche ha contribuito, come di consueto, a riunire sul campo i migliori protagonisti tricolori, contro i quali il pilota dell’Opel Kadett GSI griffata Tuning Carenini si è difeso con onore: alla seconda piazza di classe A-J2/2000 il patavino ha potuto aggiungere un’ottima sesta posizione nel 4° Raggruppamento e la quattordicesima casella nell’assoluta. Un risultato brillante, ottenuto con al proprio fianco il coriaceo Andrea Fiorin, che consolida il lavoro svolto nell’affinamento del setup della trazione anteriore tedesca.

“Vittoria al Valsugana e secondi al Campagnolo” – racconta Montemezzo – “e chi si lamenta? Se avessimo immaginato di iniziare la stagione con due risultati di questo livello ci avrei messo non una ma dieci, cento firme. Siamo davvero molto contenti. La nostra Kadett ha girato come un orologio svizzero. Teoricamente, ma non è dato saperlo visto che non si può leggere da nessuna parte, siamo primi nel TRZ. Lo dico piano perché non vorrei che la sfiga bussasse alla nostra porta nelle prossime gare. A parte gli scherzi siamo davvero molto felici di questo 2018.”

Con un avversario ostico sulla carta, come Marco Frainer, era prevedibile che Montemezzo avrebbe dovuto sudare: pronti, via e sulla prima speciale di Venerdì pomeriggio il pronostico viene rispettato, con le due Kadett GSI a dettare legge, con il portacolori della scuderia di Modena in ritardo di soli 3”5. Il passo del diretto avversario si rivela molto alto ma il patavino resta in scia e conclude la frazione con soli 19”2 di passivo; dietro di loro il vuoto, con il terzo già ad oltre due minuti. Sei i tratti cronometrati previsti per il Sabato ma la musica non cambia: Montemezzo infila per tre volte consecutive la seconda migliore prestazione, cercando la soluzione ottimale di gomme. Sarà la tornata di chiusura a veder protagonista il pilota della Kadett giallo verde: le ultime tre prove speciali in programma, portano infatti la firma di Montemezzo che conclude così nel migliore dei modi una trasferta ricca di spunti positivi per il futuro.

“Sapevamo bene quanto Frainer vada forte” – sottolinea Montemezzo – “ed è stato molto stimolante confrontarci con lui. Peccato che solo sulle ultime tre prove abbiamo trovato la quadra delle gomme, montando le dure davanti e le medie dietro. Sull’ultima prova, complice un problema di Frainer all’idroguida, volevamo tentare il colpaccio ma è arrivata la pioggia. Grazie a tutta la Tuning Carenini. Ora non ci resta che attendere l’esito del calendario TRZ. Speriamo che il San Martino di Castrozza, gara che adoriamo, entri nella serie.”

 

Leonessa Corse: per Saresera il podio al Salento vale oro

Bellissima rimonta del pilota bresciano che sull’ultima prova ha recuperato il margine perso in precedenza a seguito di una foratura. Foto Leonelli

Brescia- A volte certi risultati equivalgono ad una vittoria. E’ il caso del terzo posto di R2B conseguito da Gianluca Saresera e Daniel Taufer, equipaggio portacolori della Leonessa Corse impegnato lo scorso fine settimana al Rally del Salento, seconda prova del CIWRC. A bordo della Peugeot 208 R2B preparata dalla Vieffecorse, il duo lombardo-trentino è partito in sordina per esorcizzare l’uscita di strada di un mese fa al 1000 Miglia. Preso il giusto ritmo, ha messo a segno tempi interessanti che lo vedevano a ridosso della seconda posizione quando, nel corso della penultima speciale, è arrivata una foratura a circa tre chilometri dal fine prova.

Non ci siamo demoralizzati– racconta Saresera– e ci siamo detti che potevamo recuperare il margine che ci separava dalla terza piazza solo se avessimo fatto una prova, l’ultima, di alto livello. Così abbiamo fatto gettando il cuore oltre l’ostacolo ”.

Il successo dell’ultimo tratto ha così permesso di riagguantare un podio che solo pochi minuti prima pareva svanito; un podio che vale oro, o, per meglio dire, vale punti pesanti per il Michelin Rally Cup (20 punti) e il CIWRC (10 punti).

“Siamo davvero soddisfatti perché la prova di forza dell’ultimo stage e i parziali delle restanti prove ci danno una bella carica per il prossimo rally– prosegue Saresera- Non sarà facile perché ogni anno gli avversari si mostrano sempre di qualità ma noi abbiamo capito di avere il passo giusto!”

Prossima gara del Campionato Italiano WRC sarà il Rally della Marca in programma il 22 e 23 giugno prossimi.

 

Rally di Caltanissetta, iscrizioni a pieno regime

Il patron della scuderia Caltanissetta Corse Peppe Lombardo: “Sino al 10 giugno sconto del 20% per gli equipaggi. Siamo felici dell’entusiasmo che ruota sulla nostra manifestazione. Lavoriamo al meglio per una edizione da ricordare”.

PALERMO 6 giugno 2018 – Proseguono a pieno regime le iscrizioni al Rally di Caltanissetta, Trofeo Totò Tornatore, che tornerà ad accendere i motori per la 16^ edizione in programma sabato 23 e domenica 24 giugno. Il Rally di Caltanissetta ha validità per la Coppa Italia Rally 4^ Zona, con coefficiente 1.5, per il Campionato Regionale Rally, ancora con coefficiente 1.5. La gara vedrà inoltre presenti i migliori equipaggi delle auto storiche, confermandosi anche come Historic Rally giunto alla sua seconda edizione. Molti sono infatti gli equipaggi che stanno approfittando dello sconto stabilito dalla Scuderia Caltanissetta Corse che organizza la competizione, che applicherà uno scontistica sulla quota d’iscrizione pari al 20%, oltre all’esenzione dell’IVA, per gli equipaggi che perfezioneranno la propria adesione entro il 10 giugno. Una agevolazione che evidentemente costituisce motivo in più per gli equipaggi a voler prender parte ad una competizione che si preannuncia dai grandi numeri. A proposito di agevolazioni, il presidente della Caltanissetta Corse Peppe Lombardo, ha fortemente voluto che la quota iscrizione, comprendesse anche il servizio di tracking per le vetture in gara. “Siamo felici dell’entusiasmo che ruota sulla nostra manifestazione – spiega Peppe Lombardo – e lavoriamo al meglio per una edizione da ricordare”.
Un percorso altamente tecnico e selettivo e i migliori protagonisti della specialità, costituiscono validi motivi del successo di una competizione che gode anche del sostegno della Regione Siciliana che ha ritenuto il Rally nisseno, un valido strumento di promozione territoriale. Sabato 23 giugno, il programma prevede le verifiche sportive e tecniche ante gara tra le ore 8.30 e le ore 13.30 alla concessionaria Fiat A.D. Pugliese di contrada Firrio a Caltanissetta. Venerdì invece l’atmosfera motoristica di Caltanissetta vedrà un momento di confronto in teatro grazie al convegno dal titolo: “Rally, tra passato e futuro dello sport automobilistico” che si terrà a Palazzo Moncada alle ore 18.30 e che vedrà presenti i massimi vertici della federazione regionale Aci Sport della Commissione Rally ed altri illustri ospiti che saranno resi noti i prossimi giorni. Tornando al programma, sabato 23 giugno, Start di gara con la tradizionale cerimonia di partenza dal palco allestito in Corso Umberto alle ore 20.00. Subito dopo gli equipaggi affronteranno la Super Prova Speciale “Sicilpetroli” che si correrà tra la via Luigi Bruno e la Via Rochester, cioè tra il Castelletto e la piscina comunale. Lì il pubblico potrà godere dello spettacolo delle vetture sfidarsi sul filo del centesimo di secondo ma in condizioni di sicurezza massima. L’indomani, ovvero domenica 24 giugno, a partire dalle ore 8.00 seguiranno 9 prove speciali, la “Marianopoli” della lunghezza di 10,78 km, la “Mappa” della lunghezza di 6.60 km e la “640” della lunghezza di 10,02 km, da ripetersi 3 volte, per un totale di 84,2 km di prove speciali e 303,97 km compresi i trasferimenti. Tutte le informazioni, i moduli di iscrizione, la tabella tempi e distanze e le informazioni sul territorio e l’ospitalità, sono già reperibili sul sito ufficiale della manifestazione all’indirizzo www.caltanissettacorse.it e sulla pagina social di Facebook “16° Rally di Caltanissetta”.

Salento amaro, seppur da leader, per Antonio Forato

Il portacolori di Xmotors e Jteam, pesantemente condizionato da un errore sulla prima prova speciale, passa al comando della classifica CIWRC in classe R5. Foto Acisport

MONTEBELLUNA (TV), 5 Giugno 2018 – Il Rally del Salento, round numero due del Campionato Italiano WRC 2018, non sorride questa volta ad Antonio Forato, almeno in parte. Il pilota di Castelfranco Veneto, alla seconda uscita stagionale sulla Ford Fiesta R5 di Xmotors, curata da Assoclub Motorsport, ha di che essere soddisfatto unicamente per la conquista della vetta provvisoria della classifica di campionato. La scuderia di Montebelluna, sostenuta nel programma tricolore del driver trevigiano da Jteam, rientra dalla Puglia con un quarto posto che si rivela essere un boccone assai amaro da digerire. I sogni di gloria di Forato e del proprio navigatore Ivan Gasparotto si sono infranti sulla speciale spettacolo “La Taranta”, al Venerdì sera, dove una svista ha messo fine ad ogni ambizione di successo per l’equipaggio della trazione integrale dell’ovale blu.

“Il terzo posto assoluto del 2014 ci faceva ben sperare” – racconta Forato – “ma il nostro Salento è iniziato male, malissimo sin dalla prima prova speciale. Purtroppo un errore del mio navigatore, Ivan, ci ha portato a compiere un giro in meno e lo abbiamo pagato davvero caro. Il regolamento prevedeva che il nostro tempo venisse calcolato partendo dal peggiore di classe, con un aumento di trenta secondi. La sorte ha voluto che il tempo più alto fosse quello di Laganà, che ha avuto, a sua volta, problemi ed ha incassato oltre quindici minuti dal migliore. Vi lascio immaginare a che livelli era il morale al termine di Venerdì sera.”

La classifica provvisoria si presentava impietosa: Forato concludeva la giornata al settimo posto di classe, con un ritardo di oltre un minuto dalla vetta. Con la determinazione che solo i grandi campioni hanno il portacolori di Xmotors e Jteam parte al mattino ed infila, in sequenza, un terzo ed un secondo parziale, evitando ogni inutile rischio. Nel mirino del trevigiano entra il quarto posto di Erbetta ed arriva il cambio di passo: miglior tempo sulla ripetizione di “Martignano”, secondo di poco a “Santa Cesarea” e terzo a “Specchia”, con il divario che scende sotto il minuto netto. Deciso a completare l’aggancio, che nel frattempo si era tradotto in un potenziale terzo gradino del podio, Forato parte a testa bassa per le tre prove finali, staccando il secondo in apertura.

Sugli ultimi due crono in programma la dea bendata ci mette lo zampino, con la Fiesta che comincia ad accusare anomali spegnimenti, costringendo il trevigiano a deporre le armi. Un amaro quarto posto finale che, solo in parte, viene cancellato dalla leadership acquisita, tra le R5, nella classifica provvisoria del CIWRC 2018.

“Siamo rammaricati perché qui al Salento potevamo raccogliere molti punti” – sottolinea Forato – “sia per la classe che per l’assoluta. Nemmeno la soddisfazione di chiudere al terzo posto. Resta il fatto che, almeno, abbiamo conquistato il primo posto in campionato. Ora al Marca.”

 

 

EFFERREMOTORSPORT – Ottima prestazione generale al Rally Day ValleVersa

Bilancio positivo della scuderia EfferreMotorsport alla prima edizione del Rally Day ValleVersa, andato in scena Sabato 9 Giugno. La gara , che si è disputata in una giornata soleggiata, ha visto qualche amaro ritiro ma anche ottime prestazioni assolute e di classe.

Tra I maggiori protagonisti Roberto Tedeschi e Ruggero Tedeschi, su Renault Clio Williams A7 curata dalla piacentina V Sport. Per loro una 12° posizione assoluta e 2° di classe, peccato per un “lungo” che li ha estromessi dalla possibile Top Ten. Poco dietro, in 14° posizione assoluta ed anche loro 2° di classe, troviamo Pier Sangermani e Lorenzo Paganin, su Mitsubishi Lancer Evo IX, anche loro sulla prova di Martinasca hanno avuto un incontro ravvicinato, visibile sull’anteriore della vettura, che gli ha fatto perdere qualche secondo di troppo ma per fortuna hanno potuto riprendere e portare a termine la gara.

In 21° posizione troviamo Marco Stefanone ed il presidente del team Riccardo Filippini, Renault Clio N3, anche per loro un importante 2° posizione di classe proprio davanti ad Alberto Moroni e Susy Ghisoni , Renault Clio Williams N3, sul podio di classe e 32° nella classifica generale. In 34° posizione, al debutto sulla Mitsubishi Lancer troviamo Denny Crevani ed Emiliano Tinaburri, che precedono 38° Florenc Caushi e Sergio Rossi sulla piccola Fiat 600 che hanno vinto la classe A0. In 50° posizione troviamo il nostro copilota Paolo Maggi, che leggeva le note ad Andrea Compagnoni, per loro un 2° posto di classe sulla Mini Cooper in Racing Start.

Ritiro per Ippolito-Pastorelli (Renault Clio RS A7), per loro la gara inizia con 1′ di penalità ma dopo 2 prove devono alzare bandiera bianca. Gara breve anche per Andrea “Tigo” Salviotti e Giorgio Invernizzi (Mini Cooper RSP), Alessandro Ghia e Nicola Crevani MG Rover N1, fermati dalla frizione dopo due prove molto convincenti e Renato Paganini con Carmen Razza (MG Rover A5), ritirati quando stavano lottando per la vittoria di classe.