Rally di Alba: Giorgio Bernardi, torna e vince. Elena Bernardi, sale in macchina e … vince

Dopo diciotto mesi di assenza il giovane pilota di Martiniana Po torna sulle strade piemontesi ed è subito vincente in Classe R2B, affiancato dall’ancor più giovane cugina Elena, esordiente figlia d’arte, che inizia nel migliore dei modi la sua carriera rallistica. Foto Action Race e Kaleidosweb

ALBA (CN), 17 giugno – Non ci credevano neppure loro che sapessi ancora andare così forte e mi hanno mandato subito in verifica”. Con il suo immancabile sorriso sulle labbra e nessuna preoccupazione nell’animo Giorgio Bernardi commenta il fatto che i Commissari Tecnici hanno voluto vederci chiaro nelle prestazioni dei due ragazzini della Valle Po (47 anni in due) al Rally di Alba di domenica scorsa. Gara che hanno terminato vincendo di forza la Classe R2B (con venti iscritti) chiudendo diciassettesimi assoluti (in una gara che vedeva al via ben 26 vetture quattro ruote motrici), secondi di Due Ruote Motrici (dietro un “vecchio” marpione come Roberto Vescovi con la muscolosa Clio S1600) e ovviamente primi di Under 25.

Le verifiche tecniche non spengono il sorriso al pilota di Martiniana Po e alla navigatrice di Gambasca, confermando l’esaltante prestazione dei due con la Peugeot 208 R2B di Gliese Engineering calzata Michelin, gemella di quella che Giorgio Bernardi aveva stropicciato malamente a dicembre 2016 al Grappolo. “È stata una gara nata per caso che spero non resti un episodio a sé stante a causa degli impegni di lavoro che mi tengono lontano dalle corse da troppo tempo” commenta il portacolori della Meteco Corse. “Mia cugina aveva in progetto di fare una gara e qualche settimana fa mi ha detto: ‘Perché non facciamo Alba?’ e così ci siamo ritrovati qui”.

Nel racconto sembra tutto semplice, ma in gara è stato differente, dovendosi confrontare con i velocissimi big di categoria quali Matteo Giordano, Danilo Baravalle e soprattutto Carmelo Vacchetto. Dopo una partenza estremamente prudente nell’insidiosa prova spettacolo del sabato sera, sesto tempo di categoria, Bernardi al quadrato cambiano immediatamente marcia nella prima prova di domenica mattina Albareto Torre, nella quale impongono la loro legge e passano al comando della classifica che non molleranno più fino alla fine. Ma non così tranquillamente come i 18”6 di vantaggio finale su Vacchetto-Sandri sembrerebbero dire. “Carmelo ha mollato solo nelle ultime due prove, perché fin dopo la ripetizione della spettacolo di Alba avevamo meno di due secondi di vantaggio” sottolinea Elena, contabile del equipaggio forte della sua esperienza di studentessa al quinto anno di Economia e Commercio. In effetti dopo la prima prova del mattino, Vacchetto si rifà sotto, mentre tutti gli altri equipaggi capiscono che contro i due equipaggi di Meteco Corse, primi della classe, non c’è nulla da fare e li lasciano fuggire via. Dopo le tre prove del mattino il vantaggio di Giorgio ed Elena Bernardi su Vacchetto è appena 7/10 ma Giorgio è tranquillo e torna a vincere l’Albareto Torre, anche se per soli 5/10, quindi altri 3/10 a Bossolasco e si arriva alla ripetizione della prova spettacolo dove sbagliare è veramente facile. Sia Bernardi (sesto tempo), sia Vacchetto (settimo) non corrono rischi e lasciano agli altri il piacere di vincere almeno una prova. Ma sulla successiva Igliano Giorgio ed Elena Bernardi sono scatenati e lasciano a 7” Vacchetto, ma sanno che la gara non è ancora vinta e mantengono la concentrazione allungando di altri quasi 10” nella Bonvicino finale.

Per arrivare in Piazza Michele Ferrero a braccia e coppe alzate al cielo.

Mi sono divertita moltissimo ed è stato particolarmente emozionante. Pur provenendo da una famiglia dove si mangia pane e rally (suo padre Gianbartolo è pilota anche lui, come Giorgio, così pure lo zio Paolo, ed ha corso pure la cugina Jessica) non avevo mai seguito molto e non mi ero mai appassionata più di tanto. Poi è scattato qualcosa ed ho chiesto a Giorgio di fare una gara insieme e con lui ha accettato di correre qui” racconta la studentessa della Valle Po.

È stata semplicemente bravissima. Non ha mai perso una battuta, è stata sempre puntuale nelle note, ma ha spinto quando c’era da attaccare e gestito quando non bisognava commettere errori” puntualizza Giorgio Bernardi. “Il 70% del merito di questa vittoria è suo”. Certo che il merito è suo. Soprattutto per aver avuto la capacità di riportare Giorgio Bernardi alle corse, da cui era distante da troppo tempo. Riprovaci ancora Elena.

Rally di Alba: Monica Caramellino si diverte fra le colline dell’Unesco

Seconda gara della stagione per la pilotessa di Nole Canavese, impegnata per la quarta volta nel rally che si snoda sulle colline delle Langhe. Al volante della Peugeot 208 R2B curata dalla Friul Motor e affiancata per la quinta volta da Giulia Patrone, Monica Caramellino si trova a combattere nella classe più numerosa e competitiva dell’intera gara, riuscendo a vedere il traguardo finale in 61esima posizione assoluta, dodicesima di Classe R2B, categoria che contava ben venti equipaggi al via. Foto ActionRace

 ALBA (CN), 17 giugno – Siamo la classe più numerosa. Evidentemente la Classe R2B è anche quella più prestazionale e divertente”. Non ha dubbi Monica Caramellino a definire così la categoria in cui ha gareggiato alla dodicesima edizione del Rally di Alba, secondo appuntamento della Coppa Italia di Zona, andata in scena fra sabato 16 e domenica 17 giugno. Un rally che si è svolto sotto il sole cocente che picchia duro sulle colline delle Langhe, come forse sa fare solo in queste zone, che ha costretto i concorrenti ad affrontare le dieci prove speciali immersi nella temperatura che superava i trenta gradi nell’ora di mezzogiorno che sono diventati molti di più all’interno dell’abitacolo, gravati da casco e tuta indosso.

Sono molto soddisfatta di essere qui all’arrivo di Piazza Michele Ferrero, il salotto più vissuto di Alba con i suoi locali e i suoi dehor; perché questa è una gara che mi piace moltissimo, sia per quanto riguarda il rally vero e proprio, sia per tutto quanto sta attorno all’evento. Dalla prova spettacolo realmente pirotecnica con tanto di fuochi di artificio al passaggio delle vetture, all’arrivo accolti dagli sbandieratori. Insomma un grande spettacolo che fa bene alla specialità” sostiene la pilotessa di Nole Canavese. Il Rally di Alba rappresentava per Monica Caramellino la trentatreesima gara in carriera e la quinta condividendo l’abitacolo della Peugeot 208 R2B con la navigatrice genovese Giulia Patrone. “Un altro motivo di affezione a questa gara sta nel fatto che proprio qui ad Alba ho esordito al volante della Peugeot 208 R2 nel 2015, dopo aver disputato una decina di gare con la Mini. Dopo quell’edizione, che fu la prima del nuovo corso organizzativo, ho partecipato a tutte le edizioni, arrivando sempre al traguardo e vedendo anno dopo anno la crescita dell’evento” rimarca ancora Monica Caramellino. “La crescita della gara ha significato anche una crescita esponenziale delle presenze e della qualità delle vetture. Essere arrivata dodicesima di Classe R2B come lo scorso anno e 61esima assoluta è un gran traguardo. Non capita tutti i giorni di partire ad una gara con altri venti concorrenti in Classe, tutti particolarmente agguerriti, ed avere nell’elenco iscritti 26 top car a quattro ruote motrici”.

La gara di Monica Caramellino e Giulia Patrone è stata piuttosto lineare nel suo sviluppo. Attente nella Prova Spettacolo di sabato sera, dove sbagliare e compromettere il risultato è questione di millimetri, le due ragazze della Peugeot 208 R2B curata dalla Friul Motor hanno impostato la loro prova sulla costanza di prestazioni. “Mi sono divertita moltissimo nella speciale di Bossolasco, ed anche la prova di Albareto l’ho trovata molto divertente essendo velocissima. La speciale più difficile è stata quella di Bonvicino, una prova in cui si viaggia stretti stretti fra i muri che danno quasi un senso di claustrofobia, mentre invece la Igliano è una bella prova, ma fra un passaggio e l’altro si è sporcata moltissimo facendo peggiorare le prestazioni di tutti i concorrenti. Ma questa è la bellezza di questa gara, che offre una varietà tale di situazioni da mettere in difficoltà anche i concorrenti più esperti e smaliziati. Ma alla fine io e Giulia abbiamo festeggiato il nostro risultato sulla pedana di arrivo. Lottando con il coltello fra i denti con gli altri concorrenti ad ogni metro di gara. Ed in ogni metro di percorso abbiamo trovato qualcosa di piacevole e divertente”.

Piccole schegge di Kaleidosweb al Rally di Alba

ALBA (CN) – Al Rally di Alba non si può mancare. Fosse anche solo per un’occhiata alla passerella finale e scambiare quattro chiacchiere con chi ha corso o con chi si è avventurato su nell’Alta Langa per godersi i momenti spettacolari di una gara che ha avuto mille prim’attori a cominciare dai vincitori Alessandro Gino-Marco Ravera, che ancora una volta dimostrano di essere principi di Piemonte, imbattibili e irraggiungibili nelle gare di zona. Ma non solo loro, visto che di battaglie e sorprese ne sono uscite fuori parecchie in una gara in cui tutto è filato liscio, se si eccettua una prova completamente annullata per soccorrere uno spettatore (o un residente) che si era sentito male. La generosità dei rally, a differenza di altri sport, fa sì che la salute anche di chi non è coinvolto nell’evento venga prima di tutto.

Per questo motivo, nascondendo gli impegni in altri angoli della vita, una capatina ad Alba l’ho fatta comunque. Per non mancare una tradizione che mi piace mettere in atto da parecchio tempo, ovvero ritrarre in viso i personaggi che sono l’anima della gara che troppo spesso conosciamo solo dai numeri delle loro velocissime vetture che sfrecciano in prova speciali, concentrandoci poi sui festeggiamenti dei primi arrivati in pedana, dimenticandoci che anche gli ultimi hanno sofferto, pedalato e sudato i primi a combattere in prova speciale. Ne è nata così una scheggia di schegge, che non ha nessuna pretesa di competere con quelle usualmente realizzate dai nostri maestri del reportage, ma solo e semplicemente salutare alcuni protagonisti della gara e, perché no, dire: “Io c’ero”.

Coppa Italia Rally 1° Zona. Alessandro Gino e Marco Ravera: uno splendido bis

Il pilota cuneese vince anche ad Alba e si conferma leader indiscusso della Coppa Italia. Patrick Gagliasso ed Enrico Ghietti chiudono con un prezioso secondo posto nel trofeo Pirelli

ALBA (CN) – Volendo fornire un semplice dato statistico possiamo affermare che a nessuno era mai riuscito di vincere per due volte consecutive il Rally di Alba. Un obiettivo che Alessandro Gino e Marco Ravera hanno centrato grazie ad una prestazione come al solito perfetta con la Ford Fiesta WRC curata dalla Tam-Auto. L’imprenditore cuneese è stato protagonista di una gara tatticamente perfetta. Partito in modo prudente nella prova spettacolo del sabato sera, il pilota Ford ha saputo riconquistare la scena sulle prove speciali “classiche” della seconda giornata dove, dopo un iniziale predominio di Patrick Gagliasso, ha imposto il proprio ritmo vincendo sei dei nove tratti regolarmente disputati. La serie tricolore di zona è giunta quindi al giro di boa e vede Alessandro Gino nelle condizioni ideali per ribadire il successo conquistato lo scorso anno intascando inoltre la vittoria nel Trofeo Pirelli.

Al Rally di Alba 2018 arrivano i primi punti validi per la Coppa Italia anche per i lombardi Mauro Miele e Luca Beltrame grazie al sesto posto assoluto finale ottenuto a bordo della Ford Fiesta WRC. Alle spalle del pilota Ford concludono i piemontesi Patrick Gagliasso ed Enrico Ghietti i quali chiudono invece al secondo posto l’impegno valido per il Trofeo Pirelli che vede sul podio Davide Riccio e Monica Cicognini in gara sulla Ford Fiesta R5 davanti alla vettura identica di Massimo Marasso e Marco Canuto e alla Renault Clio Super 1.6 di Roberto Vescovi e Giancarla Guzzi che guidano a punteggio pieno anche il loro raggruppamento seguiti da Giorgio Romano e Carlo Camere impegnati nel loro duello personale. Anche Matteo Giordano consolida la sua leadership grazie al terzo posto nella classe R2B che tuttavia si concretizza in un successo in quanto sia Giorgio Bernardi sia Carmelo Vacchetto non sono iscritti al Trofeo. Anche Lucio Ramello e Sergio Patetta conquistano punti importanti nel quarto Raggruppamento dove non era presente il leader Vincenzo Torchio. Molto bene anche Paolo Iraldi nel quinto raggruppamento dove deve cedere soltanto a Tosini non presente al cuneesi. Da segnalare che Mattia Pizio, Alberto Gianoglio e Daniele Pession si sono aggiudicati il sorteggio per due pneumatici che Pirelli mette in palio per ogni appuntamento del trofeo. La serie di zona e il Trofeo Pirelli che ricordiamo mette in palio premi per sessantamila euro si spostano ora in Liguria con il Rally della Lanterna in programma nel week-end fra il 14 e 15 Luglio prossimi

Un piazzamento “di testa” per Giordano-Siragusa al “Rally di Alba”

Foto ActionRace

ALBA (CN), 18 giugno – Talvolta bisogna saper dividere gli istinti dagli interessi e, semplicemente, ragionare.
Matteo Giordano e Manuela Siragusa hanno usato la testa in un bollente “Rally di Alba“, cogliendo un terzo posto di Classe R2B che profuma di vittoria in ottica Coppa Italia visto che i primi due equipaggi classificati, Bernardi-Bernardi e Vacchetto-Sandri, non sono iscritti alla competizione sponsorizzata Pirelli. Al termine di una gara che ha fatto registrare oltre trenta ritiri, e soprattutto temperature caraibiche dentro gli abitacoli, il pilota del Passatore è soddisfatto.
Questo terzo posto solo all’apparenza è un risultato modesto, se analizziamo il contesto è splendido. Tra caldo e soprattutto prove contraddistinte da un manto stradale molto sporco, sbagliare oppure forare una ruota era una questione di un attimo appena. Dopo la prova spettacolo di sabato sera, molto coinvolgente, già dai primi km del primo passaggio sulla prova di Albaretto della Torre avevamo capito di avere un buon ritmo, di poter spingere, ma in certe curve terriccio e pietruzze abbondavano. Devo dire grazie a mia moglie Manuela che, con saggezza, fin dalla domenica mattina mi ha ricordato l’importanza di fare punti in ottica Coppa Italia: sarebbe stato folle prendere rischi inutili, detto questo mi complimento con Bernardi e Vacchetto per lo splendido risultato ottenuto“.
Riguardando la tabella cronometrica, la Peugeot 208 R2B di Giordano-Siragusa ha trovato un ritmo costante, facendo registrare tempi pressoché identici sulle varie prove, con un terzo posto di Classe da subito ancorato e mai più lasciato. Di puro contorno il 22° posto nella classifica finale assoluta ed il 13° di Gruppo R.
Matteo Giordano conclude: “Più che di ringraziamento, spendo qualche parola di vero elogio per tutto lo staff della FR New Motors, capitanato da Ivano Rosso, che ci ha fornito un’assistenza perfetta in ogni frangente, anche nei momenti in cui c’era un’afa incredibile. Grazie anche alla WRT per la collaborazione ed ai vari tifosi presenti sul percorso di un rally splendidamente organizzato e con tanto pubblico“.
Per Matteo Giordano e Manuela Siragusa prossimo impegno ufficiale a metà luglio al “34° Rally della Lanterna – 2° Rally Val d’Aveto“, gara nell’entroterra ligure valida come terza prova della Coppa Italia Zona1.

Weekend al di sotto delle aspettative per Lorenzo Veglia

Il torinese fuori dal podio al Misano World Circuit. Una quinta posizione finale in Gara 1 ed una quarta nella sessione conclusiva: una disamina che non ha assecondato le prerogative di Lorenzo Veglia nella manche “adriatica” del Tricolore GT. Foto Claudio Signori

Leini (To) – 18 giugno 2018. Non ha rispettato le premesse della vigilia, il fine settimana agonistico di Lorenzo Veglia. Impegnato sul tracciato del Misano World Circuit, teatro inserito nella programmazione del Campionato Italiano GT, il pilota torinese ha fatto registrare una quinta posizione finale in Gara 1 ed una quarta in Gara 2, piazzamenti condivisi con il pilota danese Martin Vedel al volante della Lamborghini Huracàn GT3 messa a disposizione dal team Antonelli Motorsport.

Un fine settimana che non ha assecondato le aspettative di Lorenzo Veglia fin dai giri di qualifica, con la prima sessione caratterizzata dalla presenza di un concorrente sul tracciato che ha appesantito un riscontro quantificato, sulla griglia di partenza, in una quarta piazza. Una condizione alla quale è seguita una condotta in Gara 1 decisamente aggressiva ma che – complice il contatto con un dissuasore che ha danneggiato la vettura e costretto il leinicese ad un pit stop non programmato – lo ha visto quinto sotto la bandiera a scacchi. È stata invece caratterizzata da una rimonta, la disputa di Gara 2. Con la Lamborghini Huracàn partita dall’ultima fila a seguito di una penalità inflitta nella seconda sessione di qualifiche, Lorenzo Veglia ha ereditato il volante della GT3 nella seconda parte di Gara portandola a ridosso del podio, in quarta piazza. Un risultato che, viste le proiezioni legate al ritardo in partenza, è da accogliere come positivo.

“Le aspettative erano altre, questo è certo – il commento di Veglia a fine gara – anche perché avevamo preparato la gara in maniera ottimale con il team. Dopo un avvio positivo in campionato, subiamo questa battuta d’arresto senza perderci d’animo e contando di poter invertire nuovamente la tendenza sull’asfalto del Mugello, prossimo appuntamento”.

Rally di Alba sfortunato per Davide Craviotto

ALBA (CN) – Rally di Alba sfortunato per Davide Craviotto. Nel secondo atto della Coppa Italia 1^ zona, infatti, il driver genovese, al volante della Peugeot 208 R2B della By Bianchi e nuovamente affiancato alle note dal piemontese Massimo Iguera, è stato vittima di un’uscita di strada nell’ultima prova speciale che ha compromesso l’intera gara, fino a quel momento ottimamente interpretata.

Cercavo un po’ di soddisfazione – osserva il portacolori della scuderia Project Teamed invece sono tornato a casa deluso e con un nuovo credito con la sorte. Mi aspettavo un epilogo diverso anche perché, un po’ inaspettatamente, eravamo entrati in partita sin dalle prime battute. Nella seconda frazione, a circa metà gara, ci siamo trovati in lizza per la quarta piazza di classe, ad 1”8 da Danilo Baravalle, con cui abbiamo dato vita ad un bel confronto. Dopo la penultima speciale il nostro rivale diretto aveva 5” di vantaggio e così abbiano approcciato l’ultima speciale con tranquillità visto che, in ottica di campionato, eravamo secondi tra gli iscritti in classe R2B. Probabilmente, ci siamo un po’ deconcentrati: sta di fatto che a 4 km dallo stop siamo usciti di strada ed abbiano rimediato un ritardo di circa 7’ che ha pregiudicato tutto il nostro buon operato”.

Ci ho creduto sino all’ultimo per questo sono deluso – aggiunge Davide Craviottoperché abbiamo battagliato bene, con scratch soddisfacenti, sia in assoluta sia in classe, dove la stragrande maggioranza degli avversari era costituita da veloci piloti locali”.

Marco Asnaghi e Maurizio Castelli costretti al ritiro al Rally del Taro

Un’uscita di strada mette fine ad una gara vissuta sino a quel momento da protagonisti: dopo due prove i due comaschi erano primi di classe R3C ed in lizza per il Due Ruote Motrici. Foto Actualfoto/Leonelli

GRANDOLA ED UNITI (CO) – Marco Asnaghi e Maurizio Castelli non possono certo gioire dopo il Rally Internazionale del Taro: la seconda gara dell’IRC Cup ha portato un amaro ritiro a seguito di un’uscita di strada accorsa durante la PS3 Motevacà. L’avvio di gara era stato al solito prorompente per il duo del team Pini Racing che aveva portato la Renault Clio R3C in prima posizione di classe dopo i due stage disputati: cinque secondi di vantaggio sulla prima prova e solo quattro decimi pagati nella successiva PS2 sono stati il brillante ruolino di marcia per Asnaghi e Castelli che guardavano anche al 2Ruote Motrici.

Nella prova Montevacà2 però, lo stop: “Purtroppo siamo arrivati troppo veloci in una curva e il retrotreno ha sbandato facendoci colpire un terrapieno; la Clio ha sbattuto violentemente e alla fine abbiamo capottato. Un peccato perché la gara ci piace ed erano il lizza punti pesanti per il campionato. Siamo in una fase della stagione non molto  fortunata ” ha commentato laconico Asnaghi.

Valpolicella. Secondo gradino del podio di classe per Denis Vinco e Aeffe Sport e Comunicazione

NEGRAR (VR), 10 giugno – Al primo rally della Valpolicella, tenutosi lo scorso week end, tra gli oltre 60 iscritti, Devis Vinco navigato da Miriam Dalla Chiara (nella foto Benedetti foto), hanno corso per la scuderia torinese Aeffe Sport e Comunicazione. Il rally della Valpolicella è stato per Devis Vinco una nuova esperienza in tutti i sensi: nuovo navigatore – Miriam Dalla Chiara, nuova vettura – Citroen Saxo VTS e nuovo team. Una gara partita non benissimo a causa di prove effettuate in trasferimento ed altre annullate, che sicuramente non hanno inciso positivamente sul ritmo di gara del pilota, ma con l’aiuto della copilota, tutto è andato per il meglio. L’equipaggio della Aeffe infatti, è riuscito comunque ad assicurarsi un 2° posto di classe N2 e un 34° assoluto.

Devis ha così commentato: “È stata una bellissima esperienza, un podio tra amici, infatti siamo arrivati dietro Nicola Gaspari e Michele Tosi e sul terzo gradino del podio sono saliti Daniele Maimeri e Gianmaria Zerbato. Miriam è stata bravissima e mi ha aiutato ad avere un buon ritmo in prova e ci siamo divertiti tanto, che è la cosa principale. Navigatrice, auto e team perfetti!”.

Susanna Mazzetti al rally Valdicecina in cerca del bis

La rallista pratese, dopo aver ha vinto la categoria “rosa” lo scorso maggio al “Valdinievole” questo fine settimana torna al volante sulle campagne pisane, sempre al volante della sulla Clio Williams, con la fianco una nuova copilota, l’esperta lucchese Sara Baldacci. foto T. Simonelli

PRATO, 18 giugno 2018 – La rallista pratese Susanna Mazzetti è pronta ad una nuova sfida. Sarà quella che andrà ad affrontare questo fine settimana al 40° Rally Alta Valdicecina, in provincia di Pisa, valido per il campionato regionale Aci Sport, seconda delle gare programmate insieme al partner Luilor ed al Team Katori. La gara, che si disputerà nelle colline pisane, nella zona della geotermia, con partenza ed arrivo a Castelnuovo Valdicecina, sarà una nuova occasione per rimettersi al volante della Renault Clio Williams, stessa vettura che portò la rallista pratese al successo “in rosa” lo scorso maggio al rally della Valdinievole, oltre ad un terzo di classe.

Affiancata per l’occasione dall’esperta copilota lucchese Sara Baldacci, che vanta significative esperienze tricolori, Mazzetti (alla sua quarta partecipazione alla gara) cercherà di nuovo l’alloro in categoria femminile ed un piazzamento da podio nella classe di appartenenza, logica continuità dell’avvio stagionale di alto profilo.

 “L’avvio stagionale è stato decisamente positivo – commenta Mazzetti – speriamo di potersi ripetere anche in Valdicecina. Sicuramente potremo avere un avversario in più, il caldo, che dentro ad una macchina da corsa non aiuta di certo. La gara mi piace, le prove sono molto tecniche e si dovrà stare attenti all’usura degli pneumatici, l’asfalto che troveremo li metterà a dura prova, vincolando la prestazione. L’esser tornata alla guida della Clio Williams dopo anni mi ha dato buone sensazioni al Valdinievole, vorrei proseguire a “sentirle” e per questo conto anche sull’apporto di un’esperta copilota come Sara Baldacci, la quale sarà darmi indicazioni importanti sulla gestione della gara”.

Alle 15,01 di sabato 23 giugno avrà luogo la partenza della prima vettura dalla adiacente Piazza Roma per andare ad affrontare la prova di Sasso Pisano di Km. 11,00 (ore 15.30), Micciano di Km. 9,15 (ore 16.49) a cui seguirà il Parco Assistenza negli ampi spazi del parcheggio Enel di Larderello e riordino invece a Castelnuovo e quindi la disputa del secondo giro con Sasso Pisano (ore 19.05) e Micciano (ore 20.24) di nuovo Parco Assistenza e Riordino e disputa dell’ultimo appuntamento cronometrato della giornata Sasso Pisano alle ore 22.40. Sosta notturna con riordino a Castelnuovo Val di Cecina ed uscita per la seconda giornata di gara alle ore 08.01 di domenica 24, cui seguirà il parco assistenza sempre a Larderello e alle ore 09.02 la partenza della prima prova speciale della giornata di Montecastelli (Km. 9,30) a cui seguirà riordino e parco assistenza e ripetizione della prova di Montecastelli alle ore 11.15 ed alle ore 13.28. Arrivo finale del primo equipaggio alle ore 14.11 a Castelnuovo con premiazione sul palco d’arrivo.

In tutto quindi otto tratti cronometrati per una distanza competitiva di 79,20 Km su un percorso totale di 386,40, che coinvolge i principali comuni dell’area geotermica.

Il podio al Taro non soddisfa Andrea Casarotto

Il pilota vicentino archivia il secondo round dell’International Rally Cup con un opaco terzo posto di classe, lontano dalla vetta, che mette in discussione il programma. Foto Actualfoto/Leonelli

VICENZA, 12 Giugno 2018 – Il Rally Internazionale del Taro, disputato nel recente weekend nel parmense, poteva essere la gara del rilancio per Andrea Casarotto ma, purtroppo, così non è stato e, nonostante il terzo posto in classe R3C, il pilota vicentino si trova a fare i conti con sé stesso. La classifica finale che lo vede salire sul gradino più basso del podio, ottenuto assieme a Luca Guglielmetti, nasconde apparentemente una delusione che, in realtà si rivela cocente.

Il portacolori della scuderia Movisport, alla guida di una rivitalizzata Renault Clio R3 targata Gima Autosport, si aspettava molto di più dalla propria prestazione personale. Il distacco, pari a quasi sei minuti, dal vincitore e compagno di team Tosi rende chiara la situazione con un Casarotto, sconsolato, che valuterà nei prossimi giorni il proprio futuro.

“È tutto perfetto, tranne me” – racconta Casarotto – “e mi dispiace molto per tutti coloro che mi han dato fiducia per un programma così importante come l’International Rally Cup. Il team Gima Autosport mi ha messo a disposizione una Clio veramente al top, nuovissima. La avevano ultimata durante la settimana. Un gioiellino. In campo gara hanno lavorato a meraviglia, come al solito del resto. Purtroppo sono io che non sono al massimo della forma. Non riesco a ritrovare il passo che avevo l’anno scorso. Certo il livello qui è molto più alto della Coppa Italia e le mie ambizioni non erano quelle di stare davanti a piedoni come Tosi e Asnaghi. Speravo almeno di poter stare vicino a loro. Una gara da dimenticare. Tanta, troppa delusione e frustrazione. Decideremo in questi giorni, assieme a Movisport e Gima Autosport, cosa fare. Se continuare nel campionato oppure se dirottare le nostre risorse altrove.”

Il primo passaggio sulla “Montevacà”, prova di apertura del Taro in versione 2018, confermava il buio che accompagna Casarotto in questo periodo: già oltre mezzo minuto il passivo incassato da Asnaghi ed il treno di testa che se ne andava. Sulla successiva “Bardi” la musica non cambiava con l’alfiere di Movisport che continuava a viaggiare nelle retrovie, prima del tempo imposto attribuitogli causa l’uscita di strada di Asnaghi.

“Il Sabato è stato un disastro” – aggiunge Casarotto – “perché siamo sempre stati distanti dai primi, prendendo delle autentiche bastonate. Non riuscivo a guidare come volevo, commettevo errori e non la facevo scorrere. Sull’ultima di giornata abbiamo provato a spingere di più, con il nostro intermedio che ci gratificava, ma appena abbiamo visto la vettura di Asnaghi capottata ci siamo fermati subito per vedere come stavano. Per fortuna non si sono fatti nulla.”

Quasi due i minuti di ritardo per Casarotto, al termine della prima frazione, che si presentava all’uscita del riordino notturno speranzoso di poter invertire la rotta di una giornata nera. Un grosso rischio, sul primo giro sulla “Folta”, unito alla foratura di Saccheggiani consigliavano al vicentino di tirare i remi in barca e di gestire una terza, amara, posizione.

“Una stagione zoppicante” – conclude Casarotto – “e ringrazio di cuore Movisport, Gima Autosport e tutti i partner che mi stanno sostenendo, nonostante il periodo sia negativo.”

Taro travagliato ma con il sorriso per Eros Finotti

Il pilota di Taglio di Po, nonostante problemi di recupero fisico e qualche noia meccanica, vede positivo al termine del secondo atto dell’International Rally Cup. Foto Actual Foto-Mario Leonelli

TAGLIO DI PO (RO), 12 giugno 2018 – Era chiaro sin dalla vigilia che il Rally Internazionale del Taro, secondo appuntamento dell’International Rally Cup 2018 tenutosi nel parmense nel recente weekend, non sarebbe stato una passeggiata per Eros Finotti e la classifica lo ha confermato. Il pilota di Taglio di Po, tornato alla guida della Peugeot 106 Rallye del team Baldon Rally, dopo una riabilitazione alla spalla durata quattro settimane, ha faticato e non poco a riprendere affiatamento con il volante.

Solo la grinta e la tenacia, proprie del polesano, hanno fatto sì che il duro lavoro svolto con il fisioterapista gli abbia consentito di scendere dalla pedana di partenza Sabato scorso. Il settimo posto nella classe N2, sesto tra gli iscritti alla serie IRC, colto assieme al fido navigatore Nicola Doria, va quindi interpretato nella giusta ottica, valutando la lunghezza e la durezza di un percorso di gara che prevedeva prove da oltre venti chilometri di sviluppo. Se a questo aggiungiamo l’arrivo di altri, agguerriti, avversari tra le piccoline del produzione si delinea rapidamente quanto il piazzamento finale sia da considerarsi comunque già positivo, in particolar modo per l’aver raggiunto il traguardo finale, nonostante alcune noie di natura meccanica.

“Sinceramente non credevo nemmeno che ci saremmo riusciti” – racconta Finotti – “perché, dopo la botta del Lirenas, i ragazzi di Baldon Rally hanno fatto i salti mortali per ricostruire la vettura in tempo utile per il Taro. Li ringrazio di cuore perché so quanto la abbiamo strapazzata nella prima uscita nell’International Rally Cup. Dal canto nostro, specialmente dal mio, sapevamo bene quanto sarebbe stata dura riprendere la 106 in mano e, ad essere onesti, non pensavo ci volesse così tanto. Ce ne rendevamo conto man mano che andavamo avanti, di prova in prova. Non abbiamo mai cercato di spingere oltre al limite. Guardandomi allo specchio posso dire di essere molto soddisfatto visto che ho retto, sino alla fine, su speciali di un certo livello. Con prove di oltre venti chilometri di lunghezza già arrivare sulla pedana di arrivo è stata una vittoria, se vogliamo essere onesti del tutto.”

Al termine della prima giornata di gara, che contava due passaggi sulla lunga “Montevacà” ed uno soltanto sulla “Bardi”, l’equipaggio tagliolese clodiense navigava ai margini della classifica provvisoria, con un ritardo di quasi tre minuti. Con un passivo così pesante Finotti affrontava la seconda frazione con l’unico intento, come dichiarato alla vigilia, di raggiungere il traguardo di una delle gare più difficili della sua carriera.

“Abbiamo avuto seri problemi al cambio e di setup” – sottolinea Finotti – “ma i ragazzi di Baldon Rally ci hanno messo il cuore per risolverli. Grandi davvero. Grazie alla Scuderia San Michele, ottima organizzazione, e grazie all’amico e navigatore Nicola. Siamo delusi del risultato finale, ovviamente, ma non potevamo pretendere, visto l’alzarsi del livello. Casentino? Speriamo.”