In arrivo la 37^ Cesana-Sestriere Trofeo Avv. Giovanni Agnelli

Dal 6 all’8 luglio la cronoscalata valida per il Campionato Europeo e Italiano della Montagna

SESTRIERE (TO) – Si disputa da venerdì 6 a domenica 8 luglio la 37^ edizione della Cesana-Sestriere Trofeo Avv. Giovanni Agnelli, gara automobilistica valida per i campionati Europeo e Italiano velocità in salita Autostoriche, organizzata dall’Automobile Club Torino.

Quest’anno la celebre corsa – nata nel 1961 in occasione delle celebrazioni del centenario dell’Unità d’Italia – avrà modalità di svolgimento differenti rispetto alle passate edizioni. Una frana dopo l’abitato di Champlas du Col, rende infatti impossibile il transito in gara delle vetture e ha costretto gli organizzatori a ridurre il percorso che, dai 10,400 km originali, passa a 6.400 metri, ma con la disputa di due manche anziché una, per raggiungere la lunghezza minima prevista per le gare valide per il campionato continentale. Di conseguenza cambia il programma, che prevede le verifiche tecnico-sportive nella giornata di venerdì 6 luglio, dalle ore 14,30 alle 19,00 a Sestriere; due sessioni di prove ufficiali si svolgono sabato 7 luglio con inizio alle ore 12, mentre domenica 8 luglio le due manche hanno inizio alle 9,30. La premiazione a Sestriere alle ore 15,00.

Il nuovo programma non consente per quest’anno l’effettuazione della Cesana-Sestriere Experience, che viene rimandata alla prossima edizione.

Il presidente dell’Automobile Club Torino, Piergiorgio Re ha spiegato che quest’anno l’organizzazione della Cesana-Sestriere è stata più complessa del solito: “La volontà dei sindaci di Cesana Torinese e Sestriere e dei tecnici della Città Metropolitana  – ha detto Re – ha consentito di trovare la soluzione che permette, anche nel 2018, di disputare la gara con la validità per il Campionato Europeo Velocità in salita Autostoriche. Sarebbe stato una grave danno privare la regione Piemonte e la provincia di Torino del suo evento automobilistico più importante, che richiama nelle vallate interessate i migliori specialisti del Continente e muove l’economia turistica del territorio”.

Sono attese più di 130 vetture storiche al via della cronoscalata: dalle piccole Fiat Abarth 595 ai potenti prototipi firmati Dallara e Osella, passando per le affascinanti vetture sport degli anni 50: Alfa Romeo, Ferrari, Maserati e Porsche. L’anno scorso Emanuele Aralla, ha percorso le 42 curve della “Ce-Se” in 5’36″34 sulla Dallara F390, precedendo Uberto Bonucci di soli 41 centesimi.

La cronoscalata, organizzata dall’Automobile Club Torino, gode dell’affiancamento del main sponsor FCA Group, del supporto tecnico della Chianti Cup, e dell’appoggio di Reale Mutua, Vialattea e, inoltre Acimmagine, Aciglobal, Consorzio del Sestriere, Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna, In4Graphics. La manifestazione ha ricevuto il patrocinio di Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, dei comuni di Cesana Torinese e Sestriere, CONI, La Stampa e Camera di Commercio di Torino.

 

Programma e orari

Chiusura iscrizioni: 2 luglio

Verifiche sportive: venerdì 6 luglio ore 14,30-19 e sabato 7 luglio ore 8,00-9,30 presso Piazza G. Agnelli, Sestriere.

Verifiche tecniche: venerdì 6 luglio ore 15,00-19,30 e sabato 7 luglio ore 8,00-10,00 presso Piazza G. Agnelli, Sestriere.

Prove ufficiali:  sabato 7 luglio ore 12,00 a Cesana Torinese, S.P. 23 del Sestriere Km. 103,400

Gara: domenica 8 luglio ore 9,30 a Cesana Torinese, S.P. 23 del Sestriere Km. 103,400

Parco Chiuso: Piazza G. Agnelli, Sestriere.

Premiazione: domenica 8 luglio ore 15:00. presso Piazza G. Agnelli, Sestriere.

 

Il percorso di quest’anno sarà ridotto a causa della frana di Champlas du Col avvenuta nel mese di aprile. La strada sarà infatti comunque aperta per il transito delle auto fino al parco chiuso a Sestriere, ma la linea di arrivo sarà posizionata prima di Champlas riducendo la lunghezza del percorso a 6,400 km in luogo dei 10,400 dello storico percorso. Il tutto comporta che la gara si svolga in due manche per mantenere la validità per il campionato Italiano ed Europeo.

La strada negli anni è stata dotata di guardrail e barriere di sicurezza, fattori indispensabili per la sicurezza della competizione, ai quali si aggiungono le postazioni fisse con ambulanza e quelle antincendio e di soccorso stradale.

 

La storia. Nata nel 1961 per la volontà dell’Automobile Club Torino di organizzare un evento motoristico da inserire nl calendario dei festeggiamenti per i 100 anni dell’Unità d’Italia, la Cesana-Sestriere ebbe da subito la validità per il campionato italiano e per il trofeo europeo della specialità. Nei primi 14 anni della corso si sono alternati sul podio i grandi nomi dell’automobilismo mondiale, come il tedesco Edgar Barth, primo nel 1963 e ’64 con la Porsche, Lodovico Scarfiotti, vincitore con la Ferrari Dino nelle due edizioni successive, Rolf Stommelen, Gerhard Mitter, Peter Schetty con la Ferrari, Arturo Merzario e Johannes Ortner, primi con l’Abarth 3000 nel 1970 e 1971. Nel 1972 è iniziata l’era di Mauro Nesti: il nome del pilota italiano è quello che compare maggiormente nell’albo d’oro, con 9 vittorie. La Cesana-Sestriere si è corsa ininterrottamente dal 1961 al 1973. Poi c’è stata un’interruzione fino al 1981, anno in cui l’AC Torino ha ripreso ad organizzarla fino al 1992.

Dal 2007 le nuove edizioni riservate alle auto storiche, che hanno visto il crescente successo a livello internazionale della manifestazione.

 

Sicurezza. Per quanto riguarda la sicurezza, i 150 commissari di percorso aiutati da 200 collaboratori – Alpini, Carabinieri, cronometristi, radioamatori, e da alcuni uomini messi a disposizione da Via Lattea – 42 postazioni che durante le prove e la gara verranno presidiate dai commissari stessi in contatto radio tra di loro, 8 postazioni fisse – ognuna con ambulanza attrezzata e personale specializzato per la rianimazione – 8 con mezzi antincendio (il servizio è assicurato dall’AIB, Associazione Incendi Boschivi) e carri soccorso stradale forniti da ACI Global, circa 2000 pneumatici dislocati in curve particolari o nelle uscite delle medesime e oltre 100 grosse roto-balle di paglia a protezione.

 

La “Ce-Se” apre la stagione estiva dell’Alta Valsusa. La Cesana-Sestriere apre ufficialmente la stagione estiva delle due località dell’Alta Valsusa. Tra organizzatori (400 persone), concorrenti, meccanici e familiari, si calcola che oltre 6-700 persone si recheranno a Cesana e al Sestriere restandovi per tre o quattro giorni, portando così in dote oltre 1500 pernottamenti alberghieri e imprimendo una sferzata positiva all’economia locale,  vivacizzandone anche i numerosi ristoranti, bar e negozi. Da ricordare poi i negozi d’artigianato nei quali è possibile acquistare manufatti in legno per la casa, la cucina e il tempo libero.

 

A questo link si possono verificare prezzi e convezioni degli alberghi della Valle: http://www.cesanasestriere.com/convenzioni-hotel-2017/

 

Cesana in breve. Cesana Torinese è situata a circa 90 km da Torino e a 10 km dal confine francese in Alta Valle Susa, a 1354 metri di altitudine, ai piedi del Monte Chaberton, alla confluenza dei torrenti Ripa, proveniente dall’omonima valle (Sauze di Cesana), e Piccola Dora (appunto Riparia) che scende dal Colle del Monginevro.

Le origini di Cesana Torinese risalgono addirittura all’Alto Medioevo. Grazie alla sua posizione ebbe sempre un importante ruolo strategico militare e la costruzione di strade ne fece un crocevia obbligato per i commerci.

Oggi Cesana Torinese è ancora un importante punto di transito verso altre località ma anche residenza stagionale o di fine settimana e di turismo estivo ed invernale. Attraverso una ricognizione delle sue numerose frazioni e borgate è infatti possibile riscoprire i segni della storia, dell’arte, delle tradizioni e di un patrimonio di culture, di antichi e nobili mestieri. Cesana Torinese è inoltre il punto di partenza per effettuare diverse escursioni al fine godere delle bellezze naturalistiche della montagna, nonché la sede adatta per praticare molti sport invernali.
Cesana Torinese è stata una delle sedi di gare delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006. Nella frazione di San Sicario si sono disputate le competizioni di Super Gigante e Discesa Libera di Sci Alpino Femminile  e quelle di Biathlon e in località Pariol quelle di Bob, Skeleton e Slittino.

Per maggiori informazioni: www.comune.cesana.to.it

 

Sestriere in breve. Vetta delle montagne olimpiche piemontesi e del comprensorio sciistico della Vialattea, dall’alto dei 2.035 metri il Comune di Sestriere si trova sul colle omonimo a cavallo della Val Chisone e della Valle di Susa.

È dominato a nord-ovest dal monte Fraiteve (2.701 m), a sud-est dal monte Sises (2.658 m), dalla Punta Rognosa di Sestriere (3.280 m) e dal monte Motta (2.850 m). Le origini di Sestriere sono molto recenti: il comune sorse per regio decreto il 18 ottobre 1934. Nel corso degli anni Trenta vennero costruiti i primi insediamenti turistici, tra cui le due caratteristiche torri simbolo del colle.  Facilmente raggiungibile in un’ora d’auto circa da Torino, è costituito da quattro nuclei abitativi: Sestriere Colle, Sestriere Borgata, Champlas du Col e Champlas Janvier.

Sestriere è per il turismo internazionale meta rinomata e sicuro punto di riferimento anche grazie all’immagine che ha saputo conquistarsi negli anni ospitando con successo grandi eventi sportivi. Dalla Coppa del Mondo di Sci, ai Mondiali di Sci del 1997, sino alle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali di Torino 2006: Sestriere è la località sciistica che in assoluto ha ospitato il maggior numero di gare titolate a livello internazionale.

In estate l’esclusivo campo da golf a 18 buche – tra i più alti d’Europa – e tutte le offerte escursionistiche caratteristiche della montagna,  rappresentano il clou dell’offerta turistica assieme a tennis, piscina, campo da calcio, pista di atletica e altre importanti  strutture sportive. Sestriere è tappa del circuito Alpi Bike Resort con un bike-park e percorsi specifici per le mountain bike collegati con le stazioni limitrofe delle montagne olimpiche.

Ospitalità e una consolidata tradizione enogastronomica, locali esclusivi e boutique dove fare shopping completano  l’offerta per  trascorrere piacevolmente un soggiorno a Sestriere sia in estate sia durante l’inverno.

Porsche e Michelin, nuovo record assoluto sul giro nel leggendario Nürburgring Nordschleife

ADENAU (Germania) – Il Costruttore tedesco deteneva già il record assoluto sul giro intorno al temibile Nordschleife – cioè da quando Stefan Bellof aveva completato i 20.832km del ‘Green Hell’ con un tempo di 6m11.13s al volante di una Porsche 956, ottenendo la pole position per la 1.000 km del Nürburgring nel 1983.

Trentacinque anni dopo questo successo, Porsche ha abbassato il limite, ancora una volta con un pilota tedesco alla guida: Timo Bernhard. Al volante della Porsche 919 Evo – il modello che ha conquistato il FIA World Endurance Championship e la 24 Ore di Le Mans per 3 volte consecutive dal 2015 al 2017 – Bernhard ha fermato il cronometro a 5m19.55s, correndo su pneumatici MICHELIN appositamente sviluppati e senza alcuna limitatore meccanico o elettronico.

Questa impressionante impresa arriva giusto un mese dopo la sensazionale performance di Porsche sul circuito di Spa-Francorchamps in Belgio dove la stessa vettura, tra le mani di Neel Jani, ha frantumato il record sul giro stabilito in Formula 1 nel 2017 da Lewis Hamilton. L’asso svizzero aveva girato sui 7,004km del circuito delle Ardenne in un tempo di solo 1m41.770s – quasi otto decimi più veloce del miglior giro del pilota britannico Hamilton.

Quando il nostro partner Porsche ci ha informato del Porsche 919 Tribute Tour, abbiamo colto l’opportunità al volo per far parte di questo ambizioso progetto,” rivela Pascal Couasnon, Direttore Motorsport Michelin. “Oltre al nostro rapporto con Porsche, che ha prodotto tre allori mondiali consecutivi al WEC FIA (World Endurance Championship) e tre vittorie alla 24 Ore di Le Mans, abbiamo visto nel Porsche 919 Tribute Tour una nuova sfida tecnologica per i nostri pneumatici da competizione.

Di conseguenza, Michelin ha intrapreso un programma di sviluppo orientato specificatamente intorno a Porsche, con l’obiettivo dichiarato di migliorare sia le prestazioni dei suoi pneumatici di circa il 15%, sia la loro capacità di sopportare sollecitazioni ben superiori rispetto a quanto avviene tradizionalmente nelle gare di Endurance. Infatti, il carico aerodinamico generato dalla Porsche 919 Evo è colossale, in particolare lungo le curve veloci.

Desidero congratularmi con il nostro partner Porsche e con Timo Bernhard per questo record, stabilito su una delle piste più famose ed esigenti al mondo che rappresenta anche l’indiscusso riferimento in Europa per misurare questo tipo di risultati. Sono orgoglioso che Michelin abbia potuto contribuire al successo straordinario di Porsche, fornendo pneumatici all’avanguardia sia per le prestazioni sia per la sicurezza,” conclude Pascal Couasnon.

Il ruolo di Michelin come partner ufficiale e ‘Full Range Supplier’ per Porsche permette al fabbricante francese di pneumatici di fare tesoro dell’esperienza derivante dal motorsport per trasferirlo sui pneumatici che equipaggiano i modelli stradali della Casa tedesca.

La tecnologia impiegata nel FIA World Endurance Championship, per esempio, permette a Michelin di sviluppare pneumatici per auto utilizzati in diversi campionati monomarca Porsche. Innovazioni testate in competizione, nel frattempo, accelerano la produzione di pneumatici stradali MICHELIN come testimoniato del nuovo MICHELIN Pilot Sport 4S N0, recentemente omologato per Porsche 911 Carrera, 718 Boxster e 718 Cayman.

 

A Fabrizio Margaroli e Andrea Dresti (Škoda Fabia) il Rally Valli Ossolane.

Il fratello Massimo Margaroli con Mario Cerutti (Škoda) secondo, completa il successo di famiglia. Caffoni  penalizzato per partenza anticipata termina quarto.

MALESCO (VB).  Trionfo degli ossolani Fabrizio Margaroli e Andrea Dresti su Škoda Fabia R5 – Rally & Co. al 54° Rally delle Valli Ossolane che si aggiudicano il Trofeo Paolo Corsi. “E’ una grossa soddisfazione vincere questa gara sempre difficile e devi lottare fino alla fine – commenta raggiante Fabrizio Margaroli all’arrivo – Ho fatto un piccolo errore sulla prima prova, poi l’errore lo ha fatto Caffoni. Le corse sono così! Un ringraziamento ad Alex Perico che mi ha messo a disposizione una macchina perfetta. Sono contento del secondo posto di mio fratello Massimo, è una festa di famiglia ”. E’ stato un rally dove i colpi di scena si sono susseguiti e i favoriti Davide Caffoni e Mauro Grossi su Ford Fiesta già tre volte vincitori del rally, già in testa dopo le prove di sabato, a causa di due partenze anticipate, sono stati retrocessi in classifica con penalità di 1’ 10”.  “Forse la tensione o un attimo di distrazione, qualche volta può succedere! – ammette Caffoni che termina al quarto posto dando comunque battaglia fino alla fine – Sono contento per Fabrizio è un amico e se lo merita!” Splendido secondo posto strappato a Laurini per 1” 9 sull’ultima prova da Massimo Margaroli con Mario Cerutti che completano la festa della famiglia Margaroli. E’ comunque un terzo posto importante quello del domese Marco Laurini con Clarissa Chiacchella su Ford Fiesta al termine di un lungo e stressante duello. Interrompe il monopolio ossolano i biellesi  Jordan Corinaldesi- Alberto Veronese quinti su Peugeot 207 seguiti dai verbanesi Davide Patritti – Christian DeMonti (Ford Fiesta). Buona gara dei borgomanerese Simone Fornara navigato dall’esperto Silvio Gria settimi su Škoda Fabia davanti agli ossolani Stefano Serini e Max Miglini su Mitsubishi Lancer primi di classe N4. Completano la top ten i vigezzini Erminio Barbieri e Luca Broglia (Škoda Fabia) davanti ad Alberto Bajardi e Simone Albertuzzi (Renault Clio S1600) primi della contesa lotta tra le Super 1600. Sia alla partenza che all’arrivo, a fare gli onori di casa il sindaco di Malesco Enrico Barbazza: “Anche quest’anno ospitare il rally a Malesco è una grossa soddisfazione! ha detto il primo cittadino – E’ una manifestazione sportiva importante di richiamo turistico utile per la Valle Vigezzo e tutta l’Ossola. Grazie a tutti coloro che si sono impegnati ed uno in particolare a Erminio Barbieri che per l’impegno si è meritato di partire per primo. Onore a tutti ii concorrenti, ma permettetemi i complimenti e la grossa soddisfazione di vedere vincitori l’equipaggio vigezzino Margaroli Dresti.” ha concluso il sindaco di Malesco,

La gara organizzata dalla P.S.A di Paolo Fortunati, col patrocinio della Unione Montana della Valle Vigezzo, valida per il Campionato Regionale Piemonte e Valle d’Aosta ha goduto di un week end soleggiato  che ha favorito la presenza di numerosi spettatori. Un percorso decurtato di alcuni tratti di prove speciali alcuni, e l’annullamento della prova di Crodo per decisione della Direzione Gara a tutela della sicurezza, per pubblico numeroso e pochi commissari. Una gara che è stata avvincente fino al traguardo dove 4 delle sette prove sono state vinte da Caffoni che ha mai mollato e 3 da Fabrizio Margaroli.

La gara era iniziata sabato sera con una vibrante doppietta di Caffoni-Grossi che hanno messo il sigillo sulle prime due prove e sarebbero andati a letto sereni, se non fosse stato loro attribuita una penalità di 10” per partenza anticipata e retrocesso al terzo posto (ammessa dallo stesso concorrente). Saliva al primo posto Fabrizio Margaroli che aveva pagato 3” 7 per un errore sull’inversione di Trontano. Lasciava la compagnia Andrea Giudici navigato per l’occasione da Italo Morellini in sostituzione di Anna Fatichi, indisposta per contusioni toraciche riportate il giorno prima in seguito ad un urto testano la Ford Fiesta su un tratto chiuso al traffico. Giudici, come annunciato, ha voluto onorare almeno la prima tappa ed era quarto, ma il giorno dopo ha voluto rimanere accanto alla consorte navigatrice.

Domenica mattina Fabrizio “leader” parte all’attacco e fa sue le prove di Arano e Passo Pantani (ridotta di quasi 2 km. per un piccolo cedimento del manto stradale all’inizio) e inizia la fuga. Nel pomeriggio è Caffoni a sferrare l’ultimo attacco aggiudicandosi Montecrestese e Passo Pantani, mentre Margaroli fa sua Aurano penultima.

Lotte serrate nelle varie classi così concluse: Super 1600 a Bajardi – Albertuzzi, A7 ai fratelli Alex e Christian Borghini, K10 a Dinetti-Zeffiretti, A6 Vernero-Porta, A5 a Candidi – Metaldi, A0 ad Amodei-Foti, N4 Serini-Miglini, N3 Rognoni – Bossi, N2 Levati – Ferrari, N1 Daccò – Pandiani, R3C Pelgantini-Malandra, R3T Pelfini – Tedesco,  R2B Barbieri – Tirone, RS 1,6  Lavarini – Giorgetti, RSTW 1,6 Scagliotti – Farinella, RSTB 1,6 Plus Calini – Cuaz.

Gara soleggiata con temperature tipicamente che ha deliziato il numeroso pubblico delle bellezze dell’Ossola, ma ha messo a dura prova i concorrenti giunti al traguardo soddisfatti ma molto provati. Alta la selezione della difficile gara con 66 equipaggi all’arrivo dei 92 partiti. Tra i ritirati di rilievo nel finale: Bestetti (semiasse), Onnis (freni) e Ramoni (picchiato).

 

I Trofei in palio:

Il Trofeo “Paolo Corsi” è andato ai vincitori assoluti Fabrizio Margaroli e Andrea Dresti.

Il Trofeo, “Adolfo Macrì”, al miglior navigatore ossolano è stato  assegnato Mauro Grossi navigatore di Davide Caffoni vincitori della speciale di Trontano.

Il Trofeo “Ciao Fabri”, giovane appassionato e navigatore vigezzino, è stato assegnato a Margaroli – Dresti quali 1° pilota e  1° navigatore vigezzini classificati.

Trofeo “Massimo Bergna”, assegnato all’equipaggio che ha realizzato la miglior somma dei tempi sui due passaggi in Cannobina è stato vinto da Davide Caffoni. A consegnare il premio è stato il giovane Gabriel Di Pietro amico della famiglia Bergna, vincitore dell’Italia Rally Talent 2018.

Premio speciale di VCO Rally al vincitore della classe più numerosa “iscrizione al prossimo “Vallino” vinto da Paolo Barbieri su Peugeot 208.

Omaggio floreale alle prime tre donne classificate da parte della Pro Loco tutta femminile di Malesco.

Grappolo 2018: iscrizioni aperte da giovedì 5 luglio

Si corre a San Damiano d’Asti il 4 e 5 agosto

SAN DAMIANO D’ASTI (AT), 3 luglio – Si avvicina a grandi passi la terza edizione “contemporanea” del Rally Il Grappolo che, dopo una lunga pausa di 18 anni, tornò a corrersi nel 2016. Per l’edizione 2018, che si svolgerà il 4 e 5 agosto con la formula del rally nazionale, stanno per aprirsi le iscrizioni: la data fatidica è giovedì 5 luglio, esattamente 30 giorni prima della corsa, come prevedono i regolamenti federali Aci sport. Le iscrizioni resteranno aperte fino al 27 luglio e tutte le informazioni sono riportate sul sito della manifestazione www.sandamianorallyclub.it.

C’è grande attesa per Il grappolo”, ammette Walter Bugnano coordinatore dell’evento organizzato del San Damiano Rally Club. “Disputare la gara ad agosto, con tante ore di luce solare ci permette di adottare la formula del rally nazionale che vuol dire più chilometri di speciali, con prove più numerose e più lunghe e la possibilità di avere al via anche le auto di classe R5. Inoltre porteremo le auto nel cuore di San Damiano con una passarella al sabato sera, che darà al pubblico la possibilità di incontrare i piloti nella zona autografi e interviste, a ridosso del riordino notturno”.

Il programma del Grappolo, in estrema sintesi, prevede le verifiche nella mattinata di sabato 4 agosto e lo shake down a inizio pomeriggio sul tratto di strada tra Revigliasco e Celle Enomondo. La cerimonia di partenza animerà il centro di San Damiano a partire dalle 18.30. Domenica 5 agosto i motori romberanno a partire dalle 8 con appuntamento finale alle 17.45, in piazza Libertà per la cerimonia di premiazione del 3° Rally Nazionale Il Grappolo.

Il tracciato delle prove speciali. Saranno tre le prove speciali, da ripetere due o tre volte, per un totale di otto tratti cronometrati, pari a 78,41 chilometri, a costituire l’ossatura della classifica del 3° Grappolo.

Si comincia, domenica 5 agosto dalla Revigliasco, speciale di 12,94 chilometri che riprende nella sua parte iniziale il percorso utilizzato nella passata edizione. Si parte dalla borgata Parella, raggiungibile dalla strada di Val del Rey. Subito dopo la partenza c’è la secca inversione verso destra per entrare in strada Salairolo che, dopo un tratto di saliscendi con molti tornanti sale verso Revigliasco d’Asti per la spettacolare inversione in salita, al centro del paese. Il tratto centrale della prova percorre la provinciale verso Celle Enomondo ma, prima di entrare in paese si svolterà a destra verso Vaglierano e poi Moncarletto in un saliscendi tra le colline per concludersi in strada Madonna di Pompei. Le numerose inversioni e i secchi cambi di direzione spezzeranno il ritmo e il sole d’agosto metterà alla prova tutti gli equipaggi in gara. Sono tre i passaggi previsti: 9:02, 12:16 e 15:24.

La prova speciale Ronchesio resta invariata rispetto alle edizioni 2016 e 2017 del Grappolo ma il clima estivo non permette di avere riferimenti attendibili rispetto ai ghiacciati passati invernali. Parte dalla stradina nel bosco che dalla provinciale Ferrere-Cisterna porta prima alla borgata di Verzeglio, poi a quella di Ronchesio con uno stretto sali-scendi. Raggiunte le case di Val d’Orta la prova speciale passa sulla larga provinciale che costeggia Vascagliana e Gorzano, poi si inerpica verso lo stretto dosso di Montues che prepara al tratto finale, tutto sulla larga provinciale verso San Damiano, per poi svoltare verso Valmolina e finire con una spettacolare inversione. La prova speciale misura 6,75 chilometri e verrà ripetuta tre volte: alle 10:31, alle 13:39 e alle 17:11.

Infine sarà tutta nuova la prova speciale Monale, lunga 9,67 chilometri e da ripetere due volte: alle 13:03 e alle 16:35. Il tracciato scelto si avvicina molto a essere un anello, con partenza e arrivo separati da poche centinaia di metri. Semaforo verde da regione San Grato, nel comune di Villafranca d’Asti. Il tratto iniziale percorre la zona di via Molichino per sfiorare l’abitato di Monale e poi salire lungo via Bricco Maiocco in direzione di Cortandone, quindi si ritorna, con un tratto volto veloce verso località Barbone, quasi a chiudere in primo anello, ma il finale è in direzione di Maretto con la discesa di Val Cerreto a condurre gli equipaggi verso il traguardo.

Debutta il 1° Trofeo Rally Motor Team Castigliano. Il legame tra l’Istituto professionale statale per l’industria e l’artigianato Alberto Castigliano di Asti e i rally è sempre stato stretto. Gli insegnanti e gli allievi hanno da poco completato la loro seconda auto da rally, preparata nell’officina della scuola e tramite gli stage dell’alternanza scuola-lavoro nelle aziende specializzate della zona. La Saxo di classe N2 sarà al via del Grappolo, con l’equipaggio formato da Marco Costa, responsabile progetto motoristi ed Enrico Ghirotto, responsabile dell’ufficio tecnico della scuola astigiana. Anche il team di assistenza sarà formato dagli allievi del Castigliano. Come se non bastasse, la passione dell’insegnante Paolo Guasco e degli altri (tra cui i piloti Gianluca Boffa e Nino Scapparino, giusto per fare due nomi) che negli anni hanno dato vita al Racing Motor Team Castigliano ha coinvolto il San Damiano Rally Club facendo maturare l’idea di istituire un Trofeo da assegnare al migliore tra ex allievi o, perché no, docenti, premierà i partecipanti che correranno il Grappolo. Sono tanti i ragazzi passati dalla scuola astigiana che poi hanno preso la licenza per partecipare alle gare e tutti sono attesi al rally di inizio agosto per ritrovare e sfidare gli ex compagni di scuola.

Tradizione rispettata anche per l’altro premio speciale messo in palio dal San Damiano Rally Club, si tratta del trofeo per il miglior equipaggio tutto sandamianese che, nelle precedenti due edizioni, ha sempre visto accesissime lotte sul filo dei secondi.

Pronta la Rievocazione storica della Pontedecimo-Giovi

GENOVA 2 luglio – La Pontedecimo-Giovi fin dagli anni Venti fu apprezzata e spettacolare gara automobilistica di velocità in salita; da un ventennio il Veteran Car Club Ligure l’ha trasformata in competizione di regolarità per auto storiche, senza dimenticare, in pieno spirito ASI, la componente turistico culturale. In tal senso ogni anno, oltre a cimentarsi nella competizione di regolarità i partecipanti hanno modo di fare conoscenza con aspetti sempre interessanti della storia, della cultura e delle tradizioni genovesi. E così sarà anche quest’anno.

L’appuntamento è fissato per il 22 e 23 settembre. Vi potranno partecipare auto costruite entro il 31-12-1967. Le vetture giungeranno a Genova nella mattinata di sabato 22 settembre. A partire dalle 11 si svolgeranno le verifiche presso la Marina Genova Resort. Nel primo pomeriggio le auto storiche si sposteranno in centro città e verranno esposte, per la gioia degli appassionati, in zona Porto Antico al Piazzale Mandraccio. Spenti i motori gli equipaggi saliranno a bordo di un vaporetto e faranno il giro del Porto di Genova. Successivamente rientrati sulla terra ferma, verrà dato il via alla prova spettacolo di precisione in apposita area allestita in zona Mandraccio. Terminata la contesa sul filo dei centesimi di secondo, le auto saranno parcheggiate presso il Galata Museo.  Dopo l’aperitivo e la cena ospitati al Galata, i partecipanti rientreranno alla Marina Genova Resort  per il pernottamento in hotel o su uno yacht. Domenica mattina la manifestazione entrerà nel vivo della competizione di regolarità. Con partenza alle 9, si disputeranno presso l’area della Marina le prime prove di precisione. A seguire le old car saliranno al Santuario della Madonna della Guardia. Breve sosta con focaccia e vino bianco e poi, riacesi i motori, si transiterà per Campomorone fino a giungere a fondo valle a Pontedecimo per affrontare, con strada chiusa al traffico veicolare, la mitica salita che sale al Passo dei Giovi e sulla quale saranno sistemati altri numerosi rilevamenti cronometrici.

La manifestazione, inserita a calendario ASI, ed organizzata con la collaborazione del Comune di Genova e del Comune di Mignanego, si concluderà con il pranzo e la premiazione ospitati a Villa Serra di Comago. Info ed iscrizioni: tel. 345 2120980, info@vccligure.com,  www.vccligure.com

Buon 61° compleanno, Fiat 500

Appuntamento a Garlenda mercoledì 4 luglio 2018

Certo ci vuole un po’ di riguardo per evitare gli acciacchi interni ed esterni, ma la tempra è di quelle notevoli, a dispetto delle dimensioni contenute e di quell’aria fragilina, molto minimal ma così tanto chic!

Buon sessantunesimo compleanno, Fiat 500: era il 4 luglio 1957 quando sfilasti per la prima volta per le vie di Torino, profumata di fabbrica, pronta ad affrontare la tua missione: motorizzare gli Italiani. Capolavoro di design, di ingegneria e di marketing, nonostante un debutto non brillante, conquistasti via via una nazione che aveva fame di motori e di tutti gli altri prodotti del benessere.

L’anno dopo, il 1958, avevi già una versione che strizzava l’occhio agli appassionati di corse: la Sport, con l’inconfondibile banda rossa sulla fiancata. Ma del resto, le tue imprese in campo sportivo stavano convincendo gli automobilisti che potevi fare di più che accompagnarli al lavoro, a sbrigare le commissioni o, al massimo, spingerti fuori città per qualche gitarella domenicale. Dieci anni dopo, ecco la versione L, ovvero “Lusso”, dagli interni più curati ed accessoriati e, udite udite, i sedili ribaltabili! Un successo che ti regalò altri anni di gloria, prima di arrivare, nel 1975, all’apparente fine del tuo percorso.

Ma nel 1984, in un paesino ligure, ecco una manifestazione a te dedicata… e poi un Club, che oggi è il più grande sodalizio di modello al mondo! Il Fiat 500 Club Italia naturalmente festeggerà degnamente questa ricorrenza con l’apertura straordinaria e gratuita del Museo “Dante Giacosa” di Garlenda, dove dalle ore 15 si svolgerà la proiezione di filmati storici e del video realizzato durante uno spettacolo teatrale sudafricano. Cosa c’entra la 500 con il Sud Africa? C’entra che anche laggiù vi sono molti appassionati di auto d’epoca e anche della piccola utilitaria italiana, come testimonia Ian Huntley, che il Club ha recentemente nominato fiduciario per il Sud Africa. Come in ogni compleanno che si rispetti, non mancherà una torta a tema con tanto di candeline.

Dalle 17, secondo il programma di “Aspettando il Meeting”, si svolgerà il tour con visita guidata a Zuccarello, uno dei borghi più belli d’Italia e dalle 19, cena con intrattenimento musicale al Castello Costa Del Carretto di Garlenda.

ACI Cuneo conquista le pagine Facebook di Autoweb nel mese di maggio

CARMAGNOLA (TO), 2 luglio – Sono le pagine dei corsi per iniziare a correre le pagine Facebook più apprezzate su Autoweb del mese di maggio. “All’Automobil Club Cuneo corso gratuito per la prima licenza” del 23 maggio supera di forza altre due notizie di carattere rallistico che occupano gli altri due gradini dell’ipotetico podio separate da una manciata di visualizzazioni. In seconda posizione “Suzuki Rally Trophy – Giorgio Cogni sempre più leader nel Trofeo” dell’8 maggio supera di un soffio “L’Abarth 124 rally sempre più competitive…..” del 22 maggio.

L’intensa attività primaverile dell’ASI-Automotoclub Storico Italiano porta due manifestazioni organizzato dall’Ente promotore e conservatore del motorismo storico fra i magnifici sei con “ASIGOKARTSHOW lo spettacolo dei kart storici scende in pista” del 30 maggio seguito da ancora una puntualizzazione della Casa dello Scorpione “L’Abarth 124 rally vince il Rally Targa Florio” del 5 maggio che precede l’altro grande evento ASI vissuto sulla pista di Varano de Melegari “ASIMOTOSHOW chiude con la parata dei campioni” dell’11 giugno.

Notizie di Autoweb più gettonate nel mese di maggio su Facebook-Kaleidosweb

  1. All’Automobil Club Cuneo corso gratuito per la prima licenza (23) 738/15/49
  2. Suzuki Rally Trophy – Giorgio Cogni sempre più leader nel Trofeo (8) 418/4/9
  3. L’Abarth 124 rally sempre più competitive….. (22) 414/5/11
  4. ASIGOKARTSHOW lo spettacolo dei kart storici scende in pista (30) 341/2/7
  5. L’Abarth 124 rally vince il Rally Targa Florio (5) 288/0/7
  6. ASIMOTOSHOW chiude con la parata dei campioni (11) 222/1/4
  7. Prodotta la due milionesima 500 (11) 222/1/4
  8. Suzuki Rally Cup – La prima è di Corrado Peloso (3) 218/8/4

16^ Jeepers Meeting, ancora record

Sfiorata quota 700 iscritti alla grande festa delle Jeep a Maggiora

MAGGIORA (NO), 2 luglio – Sono stati tre giorni roventi, complici le alte temperature, a Maggiora Offroad Arena, per la 16^ edizione del Jeepers Meeting, organizzato da Sport Club Maggiora e Jeepers Club Milano: tre giorni, venerdì 29 giugno, sabato 30 e domenica 1^ luglio, di festa, di evoluzioni, di musica che rimarranno sicuramente nei ricordi di tutti i partecipanti. La rincorsa al nuovo record di iscrizioni, il precedente limite era di 679 Jeep, si è conclusa proprio ieri: alla fine sono stati ben 697 gli iscritti: il limite dei 700 è ormai a portata di mano, a confermare ancora una volta che il raduno di Maggiora, quest’anno dedicato alle mitiche Hot Wheels, non ha eguali in Europa.
E realmente erano presenti iscritti da molte parti d’Europa: ovviamente Italia, ma anche Svizzera, Germania, Francia, Romania, e addirittura una Jeep proveniente dagli Emirati Arabi.
Menzione d’onore per l’appassionato che è salito sulla sua Jeep ad Agrigento, e con quella ha affrontato tutti i 1.587 km che separano la città siciliana da Maggiora, e per l’appassionato italiano, ma residente a Dubai, che non ha resistito al richiamo del Jeepers Meeting ed è tornato in Italia appositamente per essere presente alla grande festa di Maggiora.
Grazie alle bellissime giornate sono stati molti anche i visitatori che hanno assistito alle evoluzioni delle Jeep sui 4 percorsi previsti e hanno assistito agli spettacoli musicali in programma. Il prossimo appuntamento con il Jeepers Meeting sarà il 27/28/29/30 giugno 2019.
Save the date!

Esordio d’effetto per Luca Panzani a San Marino con la Škoda Fabia R5

Sesto assoluto e secondo del “tricolore”. Una gara estremamente dura disputata con tattica e strategia con un occhio alla classifica e l’altro al lavoro da svolgere per lo sviluppo degli pneumatici Hankook. Adesso è quinto in Campionato.

LUCCA 1 luglio 2018 Luca Panzani ha avviato al meglio possibile la seconda parte del Campionato Italiano Rally caratterizzato dal cambio di vettura, passato alla guida della Škoda Fabia R5 della squadra svizzera Race Art Technology-Škoda Swiss Motorsport dal 46. Rally di San Marino, corso tra venerdì e ieri.

La quinta prova stagionale, prima delle due su percorso sterrato, per il 27enne pilota lucchese, ufficiale Hankook, in coppia con Francesco Pinelli, si è tradotta con la sesta posizione assoluta, seconda tra gli iscritti al Campionato Italiano. Il pregevole risultato gli ha consentito di scalare una posizione nel ranking provvisorio della corsa tricolore, dal sesto al quinto posto.

Diverse le incognite per la gara “del Titano”, per il portacolori della Scuderia ART Motorsport, a partire appunto dall’utilizzare una vettura nuova, testata nei giorni precedenti la gara in modo assai movimentato in quanto un incidente ha costretto all’utilizzo di una nuova vettura. Per Panzani, inserito nel programma di Plus Rally Academy, nuova realtà nel motorsport nazionale, supportata ufficialmente da ERTS Hankook Competition (la cui mission è creare una possibilità di crescita importante nel mondo del rally ai giovani piloti), era dunque la prima volta con una vettura di categoria R5 su strada bianca e la prestazione è stata un crescendo di sensazioni, un lavoro di tattica e strategia che non è mai andato oltre le righe.

Il pensiero, nei due lunghi e sfiancanti giorni di gara sugli spettati marchigiani, è sempre stato concentrato all’acquisire punti importanti in ottica campionato, al conoscere la vettura ed a proseguire un importante lavoro sugli pneumatici, che proprio sul fondo sterrato sono sollecitati al massimo e da ciò si deve trare quante più indicazioni possibili. Un guardare all’orizzonte, per affrontare con sempre maggiore forza e convinzione la restate parte di stagione, fatta di due gare su asfalto ed un’altra su sterrato. Sempre migliore anche il feeling con il copilota Pinelli, che affianca Panzani dallo scorso marzo, quindi da sole cinque gare. La coppia  ha raggiunto un ottimo rapporto umano, oltre che professionale, il che si traduce anche con le prestazioni in gara ed un importante risultato sul lavoro da svolgere come tester degli pneumatici.

LUCA PANZANI: “Guardo indietro, a tutte le vicissitudini che ci hanno portati a questo “San Marino”, dal cambio di macchina al “fuori programma” dei test, all’affrontare una gara tra le più dure in assoluto con tutte le incognite del caso. Ce l’abbiamo fatta. Abbiamo finito sesti assoluti, secondi tra gli iscritti al tricolore ed i punti acquisiti ci proiettano nella top five provvisoria. Potevamo fare di piu? Senz’altro, ma non si doveva correre fuori dalle righe, servivano punti per la classifica, serviva lavorare sugli pneumatici, serviva fare strada per trovare gli equilibri con la Fabia. Serviva lavorare guardando oltre. E’ questa, credo, la missione compiuta, no? Ancora non mi sembra vero, mi sono emozionato, perché credo che, insieme a Francesco abbiamo costruito un piccolo grande capolavoro. Io e lui in macchina, il nostro feeling è sempre più forte, una squadra fantastica, persone uniche e professionisti di alto valore alle nostre spalle, sempre e comunque al nostro servizio. Una macchina perfetta, la Fabia, me lo dicevano, adesso l’ho toccato con mano, e pneumatici che hanno dato grandi conferme. E dare il massimo in un fondo come questo, affrontando avversari di rango, è segno che siamo decisamente su un livello non proprio scarso. Un grazie infinito per il grande sostegno a Fabrizio e Lorenzo Bardi, a Sergio Marchetti della Plus Rally Academy, a Daniele Cagnoni, agli sponsor che supportano l’operazione, ovviamente alla mia famiglia, alla mia compagna, ai tanti sostenitori, sono davvero fortunato!”

La sesta prova tricolore, per Panzani e Pinelli, sarà il Rally di RomaCapitale, su asfalto, il 20-22 luglio.

CIRT 2018: il San Marino Rally riscrive la classifica

L’episodio all’ombra del Titano ha portato diversi cambiamenti e reso ancora più avvincente la massima serie tricolore su terra. Ecco come cambiano gli equilibri all’intervallo stagionale

Il 46° San Marino Rally è sempre stato indicato come uno snodo fondamentale della stagione 2018 per il Campionato Italiano Rally Terra. Il coefficiente 1.5 rendeva ancora più ambita la posta in palio, con almeno cinque dei tredici iscritti del Terra al via che guardavano gli sterrati del piccolo stato e pensavano alla vittoria finale. Nell’ordine Ceccoli, Marchioro, Costenaro e Trentin è il poker d’assi del CIRT che, alla resa dei conti, ha saputo tenere fede alle aspettative rispondendo sul cronometro ai pronostici.

Per primo, naturalmente, Daniele Ceccoli. Il sanmarinese che riporta la firma di un pilota biancazzurro sull’albo d’oro del San Marino Rally ben 22 anni dopo l’ultima volta. Un successo sofferto ma costruito con l’ardore di chi voleva e ha saputo riaprire il Campionato dimostrando, ancora una volta, di avere le carte in regola per giocarsela fino alla fine. Non poteva trovare riscatto migliore dopo le prime due apparizioni negative.

Dimostrazione che è arrivata in misura e termini differenti anche per il nuovo leader del Campionato. Il padovano Nicolò Marchioro poteva sembrare audace quando, ad inizio stagione, si dichiarava pronto a battersela con gli esperti rivali per il nuovo titolo tricolore. La prestazione messa in mostra a San Marino gli ha invece reso merito, mettendo a tacere anche gli ultimi scettici e consegnandogli con il terzo gradino del podio anche il comando della classifica generale. Una gara disputata con testa e piede. Grinta e qualità all’inizio del rally, con un paio di scratch ben assestati per portarsi a ridosso del vertice, ma soprattutto maturità e gestione, quando Ceccoli era troppo lontano e Costenaro iniziava a farsi vedere dallo specchietto. Queste le carte del nuovo numero 1. Ora viene il difficile: gestire il comando.

Gioca il suo jolly Giacomo Costenaro, autore anche lui di una gara di sostanza che lo stava portando al traguardo con un bottino rassicurante in chiave campionato. Lasciando l’inerzia ai suoi rivali, il vicentino ha continuato comunque a spingere per tenare di agguantare un podio che lo avrebbe premiato per l’ennesima prova di carattere. Fortunatamente per lui la sua uscita di scena a pochi chilometri dal termine non ha compromesso una stagione che, fino a quel momento, era praticamente perfetta.

Sapeva che non sarebbe stata facile, mantenere il passo dei suoi avversari più quotati, ma ci ha provato comunque portando a casa un buon terzo posto tra i terraioli. Mauro Trentin sta riprendendo il passo che lo ha contraddistinto nelle passate stagioni della serie nazionale. Con esperienza si è tenuto in scia dei primi per tutto il corso della gara e nonostante non sia riuscito a mantenere il loro ritmo, ha continuato a macinare chilometri per incrementare la confidenza con la sua Fabia R5. Quinto assoluto in gara e quarto in campionato con vista podio, può ricandidarsi per il vertice anche all’Adriatico.

 

Nelle prime dieci posizioni della classifica assoluta di gara si guadagnano un posto anche altri due protagonisti al volante di Škoda Fabia R5: l’elvetico Della Casa, settimo assoluto con Domenico Pozzi e Luigi Tullio Versace, decimo con Cristina Caldart, che continuano a migliorare il loro rendimento portando a casa punti utili a recuperare qualche posizione in classifica.

Per quanto riguarda la classe R4 invece il nome è sempre quello di Valter Pierangioli insieme a Giancarla Guzzi. Il toscano si presentava a San Marino da leader indiscusso della categoria e anche al termine del terzo round stagionale può sorridere per aver incrementato il distacco dagli inseguitori. Rimane inoltre la soddisfazione di aver portato la sua Mitsubishi Lancer Evo IX in nona posizione assoluta completando una top ten di sole vetture R5.

Tra gli iscritti al Campionato continua a mettersi in evidenza un giovane pilota a bordo di Suzuki Swift N2. L’emiliano Davide Cagni navigato da Simone Giorgio riesce ancora a tagliare un traguardo fondamentale in termine di classifica. Un risultato che lo mantiene saldamente al comando di classe.

Rudy Michelini vince la 1^ Coppa Ville Lucchesi

Il pilota lucchese, al debutto nei rally storici, si aggiudica la prima edizione dell’evento motoristico ideato per valorizzare le zone più suggestive del territorio.

Rudy Michelini ha vinto la 1^ Coppa Ville Lucchesi, rally storico promosso dall’Automobile Club di Lucca in collaborazione con l’associazione Eventi & Motori, inteso a promuovere la bellezza delle colline lucchesi attraverso una competizione automobilistica per vetture che hanno scritto la storia del motorsport a livello internazionale.

Partito un po’ guardingo, l’alfiere Movisport – coadiuvato alle note da Michele Perna – al volante di una Porsche 911 SC del Team Guagliardo gommata Pirelli, ha pagato in avvio di gara la mancanza di conoscenza della vettura con cui si cimentava per la prima volta in carriera. Nonostante ciò ha mantenuto una guida incisiva chiudendo il primo giro di prove speciali al secondo posto, alle spalle dell’esperto pilota di auto storiche Alberto Salvini.

Nel corso della gara, una serie di regolazioni d’assetto e il progressivo adattamento dello stile di guida hanno avvicinato Michelini all’avversario che, complice una toccata, è uscito di scena cedendo al pilota lucchese il comando dopo la PS4.

Prova dopo prova i tempi del duo Michelini–Perna hanno continuato a migliorare e, grazie a tre scratch, gli hanno assicurato il gradino più alto del podio. Una vittoria che ha un sapore ancora più dolce per il legame intimo e familiare tra il pilota toscano ed i luoghi attraversati dal rally.

Michelini e Perna scrivono così per primi i loro nomi nell’albo d’oro di questa competizione che ha avuto  ottimi riscontri tra addetti ai lavori e appassionati, e per la quale si prefigura un promettente futuro.

Una vittoria assoluta che per me è stata un’emozione unica – commenta Michelini – non solo perché si tratta del rally di casa ma soprattutto perché per me i rally sono nati su queste strade, con mio nonno che mi portava a vedere le prime prove speciali quando ero bimbo. Un’impresa immensa guidare queste macchineprosegue Rudy – in quanto ho dovuto stravolgere completamente il mio stile di guida prova dopo prova, e sono anche tanto impegnative fisicamente. Complimenti a chi ci corre abitualmente. Sono stato davvero soddisfatto di questo risultato e di aver preso parte a un evento organizzato in modo impeccabile nei minimi dettagli e che ci ha regalato un’atmosfera unica dalla partenza al palco di arrivo. 

Terminata l’euforia dei festeggiamenti adesso si torna con la testa al CIR, e in particolare al CIRA che resta l’ambizione principale del pilota lucchese, con il Rally di Roma Capitale in programma dal 20 al 22 luglio, ennesimo banco di prova per Rudy e Michele che torneranno a bordo della Škoda Fabia R5 per confrontarsi con i migliori interpreti del panorama rallistico tricolore.

 

Centodieci iscritti al 38° Rally Internazionale Casentino – 4° Rally Nazionale

In programma il 6/7 luglio prossimi. Accentuata impronta continentale, con 30 equipaggi da 10 nazioni diverse, per la quinta prova della Mitropa Cup Rally e terza dell’IRCUP. Andreucci-Andreussi apripista di lusso

BIBBIENA (AR) 2 luglio – È  un elenco iscritti di notevole spessore, quello del prossimo rally Internazionale Casentino – 4° rally Nazionale, che andrà in scena i prossimi 6 e 7 luglio. Una titolazione, quella di Internazionale, alla quale gli Organizzatori della scuderia Etruria di Bibbiena vogliono, da sempre, dare un senso di contenuto concreto. E quest’anno, alla validità, confermatissima, per la Mitropa Cup Rally e per l’International Rally Cup, si aggiunge la presenza di alcuni nomi importanti e di alcuni interessanti giovani del panorama europeo e del campionato continentale, attirati dalla promozione appassionata del rally Casentino e delle sue attrattive sportive e di location, fatta dall’instancabile Loriano Norcini.

Centodieci le adesioni totali pervenute, suddivise tra le settantasette del rally Internazionale e tredici del rally Storico – delle quali ben trenta di equipaggi provenienti da 10 Nazioni diverse – sommate ai venti iscritti del rally Nazionale, vera e propria gara nella gara, anche qui con nomi “di peso”. Da record anche la presenza di vetture “top”, con ben diciotto macchine di categoria R5 (quindici nell’Internazionale e tre nel Nazionale) e quattro World Rally Car, le vetture di provenienza “iridata”, essendo quelle usate nel Mondiale Rally di pochissimi anni fa.

Ancora una volta il rally Casentino, uno degli eventi più attesi della specialità, riesce dunque a proporre un elenco degli iscritti variegato e non banale che poi, nelle impegnative, tecniche e toste prove speciali, si traduce in grande agonismo e spettacolarità.

Paolo Andreucci e Anna Andreussi apripista di lusso al Rally Casentino. È la bella sorpresa del rally Casentino 2018: a bordo della vettura con il numero zero sugli sportelli, ci saranno Paolo Andreucci, il dieci volte campione italiano rally, e alle note Anna Andreussi, la sua “metà” sportiva, di vita e di trionfi. Ovviamente quella utilizzata da “Ucci” e “Ussi”, in veste di apripista di lusso, sarà una vettura Peugeot, la grintosa 308 GTI da 272 cavalli, e i due campioni seguiranno anche i Trofeisti della Casa del Leone impegnati in gara.

Tanti equipaggi stranieri di qualità al via. Per dovere di ospitalità, diamo la precedenza ai tanti – ben trenta – equipaggi stranieri che saranno al via del rally Internazionale Casentino. Anche se poi, spesso, sono i piloti di casa nostra a lottare per il vertice della classifica, soprattutto quelli che conoscono già bene – vantaggio tutt’altro che trascurabile – il percorso e le caratteristiche della gara. Ma nei rally, si sa, non c’è mai nulla di scontato fino al traguardo finale.

Sicuramente c’è attesa per vedere all’opera tre giovani, che già hanno calcato, mettendosi in luce, i rally italiani. Il russo Nikolay Gryazin, classe 1993, con Fedorov alle note, al suo dodicesimo rally stagionale, vanta già un buon curriculum, con due vittorie assolute, vari podi in giro per l’Europa e ruolo di protagonista nell’Europeo Junior. Sarà al via con una Škoda Fabia R5, stessa vettura che userà il 24enne inglese Chris Ingram, con Whittok a fianco, che nonostante la giovane età è già stato pilota ufficiale Peugeot UK e Opel Motorsport, con cui ha vinto il titolo FIA ERC3 e Junior nel 2017. Altro giovane sugli scudi il finlandese figlio d’arte Emil Lindholm, classe 1994, con Korhonen alle note, tante gare e piazzamenti di valore, in un curriculum tra Finlandia e Germania, e il buon ricordo che ha lasciato, di recente, con la sua partecipazione a gare CIR in Italia, con la Hyundai i20 R5 del team HMI.

La caccia è aperta al titolo Mitropa Cup Rally, serie che ha nell’Albo d’Oro campioni del calibro di Sandro Munari, Arnaldo Cavallari, Lele Pinto e “Lucky”, e che è stato vinto nel 2017, e lasciato vacante quest’anno, dall’ungherese Krisztian Hideg. Prima del prossimo rally Casentino, a condurre la classifica è l’ungherese Gergely Fogasy, con Berendi a fianco, che sarà sulle strade aretine con la Peugeot 208 R5. Con macchine meno performanti, lo inseguono, nella classifica Mitropa Cup e al rally Casentino, il tedesco plurititolato nella serie mitteleuropea Hermann Gassner, con Thannhauser (Mitsubishi Lancer Evo) e il suo connazionale Manuel Kossler, con Porschner (Subaru Impreza), anche lui vincitore di un titolo Mitropa. A completare il quadro degli equipaggi stranieri di qualità, tutti su Škoda Fabia R5, concorrono poi l’inglese Rhys Yates, con Edmondson, il turco Orhan Avcioglu, affiancato da Korkmaz, campione FIA Balkan Rally Trophy 2017, e i due equipaggi tedeschi di lungo corso, Stefan Gottig, con Solbach-Shmidt, e Thomas Wallenwein, con Wichura.

International Rally Cup: caccia aperta a Luca Rossetti. Ha vinto il rally Internazionale Casentino dello scorso anno, il titolo International Rally Cup 2017 e le prime due gare dell’Ircup 2018. Il ruolo di grande favorito, sulle speciali del rally aretino, è d’obbligo per Luca Rossetti, Eleonora Mori, sua perfetta navigatrice, e per la Škoda Fabia R5 PA Racing. A fare lo sgambetto al campione Europeo, Italiano e anche Turco tra il 2008 e il 2012, ci proverà un manipolo di irriducibili. Primo fra tutti l’ancor giovane, ma esperto e veloce, Alessandro Re, con Florean alle note, passato alla Škoda Fabia R5 HK Racing, con cui ha già fatto vedere buone cose e con la quale occupa attualmente il secondo posto in campionato. Anche Marcello Razzini, con Marcomini, è alle sue prime gare con la Peugeot 208 R5 e ha concretizzato buoni piazzamenti con il terzo gradino provvisorio del podio IRC, precedendo Felice Re, papà di Alessandro, con Bariani alle note, pilota di lungo corso e grande esperienza, che ha alternato la Ford Fiesta versione WRC e R5. Al “Casentino” Felice Re disporrà della Fiesta WRC, cosi come con le muscolose World Rally Car, tutte curiosamente Ford Fiesta, saranno al via Walter Gentilini, con Gastaldello, il locale Roberto Cresci, con il fido Ciabatti alle note, in cerca di riscatto dopo un inizio di stagione poco fortunato, e la “wild card” Tobia Cavallini, con Sauro Farnocchia a fianco, pilota veloce e che sarà da tenere d’occhio per l’attico della classifica. Il rally Casentino sarà prova d’appello, e per il rilancio, per il pilota corso Pierre Campana, con Savignoni (Škoda Fabia R5), per Luca Balbo, con Boero (Škoda Fabia R5) e per Marco Roncoroni, con Brusadelli (Ford Fiesta R5). Tra quelli da seguire con attenzione Michele Rovatti, con Catone, autore di prestazioni sempre notevoli, anche con la meno potente Renault Clio S1600.

Rally Nazionale con pretendenti di alto livello. Di certo la potenza maggiore pone le ben guidate Škoda Fabia R5 di Alessio Santini, con Mazzetti, e di Bernardo Bettarini, con Bernardi, quest’ultimo un “veterano” del rally Casentino, tra i papabili per la vittoria. Anche se sorprese potrebbero venire dalla Ford Fiesta R5 di Gianluca Crippa, con Pecis, ma anche dalla Škoda Fabia versione Super 2000 di Ennio Bragagni, veloce pilota locale con trascorsi importanti nelle cronoscalate, in coppia con Pigolotti, organizzatore della salita dello Spino. E tra quelli da seguire con attenzione va inserito un altro aretino, Luigi Caneschi, con Matini, che riesce spesso a estrarre cose positive dalla pur meno potente Renault Clio R3C.

Nel Rally Storico, sfida Italia, Austria, Germania, Ungheria. Dopo avere visto sfrecciare il meglio della tecnica da rally moderna, ha sempre il suo fascino vedere passare le auto storiche, le affascinanti signore a quattro ruote che hanno fatto la storia della specialità. Tutt’altro che rassegnate ad andarsene in pensione, grazie ad appassionati proprietari. E per loro c’è una speciale classifica anche nella Mitropa Cup Rally: al “Casentino” assente il leader, l’ungherese Merencsics, l’italiano Rino Muradore, con Borghese, potrebbe issare la sua Ford Escort RS in testa alla serie continentale, anche se dovrà guardarsi le spalle da Alfons Nothdurfter, con Weber a fianco (Ford Sierra Cosworth), in una sfida che vede al via equipaggi di Austria, Germania, Ungheria e Italia. Tra i protagonisti di vertice, attesi anche gli equipaggi della scuderia Etruria Marco Bertelli, con Neri (Opel Kadett GSI) e i fratelli Alessandro e Gabriele Ciabatti, vincitori lo scorso anno con la piccola Peugeot 205.

Abarth 124 rally sul podio: in Slovenia Nucita-Vozzo terzi assoluti nel Rally Zelezniki

Terzo posto assoluto e vittoria in R-GT di Andrea Nucita (ITA) e Marco Vozzo (ITA)in Slovenia, nel Rally Zelezniki. Andrea Modanesi (ITA) e Roberto Mometti (ITA) superano l’esame dello sterrato vincendo la categoria R-GT nel Rally San Marino, valido per il Campionato Italiano. Martin Rada (CZE) e  Jaroslav Jugas(CZE) hanno dato spettacolo nel Rally di Boemia, in Repubblica Ceca.

Sempre più competitiva a tutti i livelli l’Abarth 124 rally che, lo scorso fine settimana, ha colto un ottimo terzo posto assoluto e il primato nella categoria R-GT nel Rally Zelezniki, valido per il Campionato Sloveno.  Non si ferma dunque la serie dei successi nella categoria R-GT di questa vettura, che nello stesso weekend ha permesso anche al giovanissimo Andrea Modanesi (ITA), con Roberto Mometti (ITA), di aggiudicarsi la classe nel Rally San Marino, valido per il Campionato Italiano. Salgono così a 17 le vittorie di categoria R-GT conquistate in questa stagione dai piloti delle Abarth 124 rally in 8 diversi campionati nazionali.

La vittoria di Nucita-Vozzo in Slovenia è stata sottolineata dall’esaltante terzo posto assoluto ottenuto in una gara che ha visto al via anche una decina di auto a trazione integrale di ultima generazione. Il percorso su strade tipicamente alpine, con salite e discese e numerosi tornanti che si alternavano a tratti più veloci, ha messo in risalto le doti di maneggevolezza e velocità dell’Abarth 124 rally, consentendo al pilota italiano di realizzare il miglior tempo assoluto in una delle prove speciali più lunghe del rally. Nell’ambito del Campionato Sloveno Nucita, che corre con il team Bernini Rally, aveva già ottenuto il successo in R-GT e il terzo posto assoluto in occasione del Rally Vipavska, all’inizio della stagione, conquistando con la sua guida spettacolare, bene assecondata dalla trazione posteriore dell’Abarth 124 rally, il numeroso pubblico presente.

Andrea Nucita: “Questo secondo podio conferma le doti di velocità dell’Abarth 124 rally su percorsi impegnativi come quelli che abbiamo affrontato: lunghe salite e discese insidiose non hanno messo in difficoltà la nostra auto e, raggiungendo punte elevate di velocità, abbiamo potuto ottenere riscontri cronometrici molto interessanti, risultando più veloci di auto dotate di trazione integrale”.

Per Nucita questa gara costituiva anche un allenamento in vista del prossimo Rally di Roma Capitale, in programma dal 20 al 22 luglio, valido per la Coppa FIA R-GT, il mondiale delle Gran Turismo. Dopo le prime due prove (il Rallye di Montecarlo e il Tour de Corse) la classifica generale del campionato vede 4 Abarth 124 rally ai primi 4 posti, con il francese Raphael Astier al comando davanti a Nucita.

Dalle veloci strade asfaltate delle Alpi slovene ai più tortuosi sterrati del Rally San Marino, l’Abarth 124 rally permette anche ai piloti più giovani di maturare esperienza e vincere la categoria. Nella quinta prova del Campionato Italiano Rally il giovanissimo Andrea Modanesi (ITA), con Marco Vozzo (ITA), ha affrontato per la prima volta nella sua carriera di pilota un percorso sterrato, riuscendo a terminare l’impegnativa gara al primo posto tra le R-GT.

Modanesi: “È stata una corsa molto dura: il caldo, la polvere e un percorso con il fondo molto sconnesso non hanno messo in crisi l’affidabilità dell’Abarth 124 rally, permettendomi di fare esperienza su strade a scarsa aderenza, che richiedono uno stile di guida diverso da quello che si usa sull’asfalto”. Sui dossi e nei tornanti del Rally San Marino la trazione posteriore dell’Abarth 124 rally ha regalato spettacolo.

Emozioni agonistiche anche nel Rally di Boemia, valido per il Campionato della Repubblica Ceca,  dove Martin Rada (CZE) e Jaroslav Jugas (CZE), con l’Abarth 124 rally del Team Agrotec Abarth Czech, nelle prime fasi della corsa si sono difesi bene, ma sono poi stati costretti al ritiro. Avranno modo di rifarsi in occasione del Barum Czech Rally Zlin, in programma dal 24 al 26 agosto, valido anche per la Coppa FIA R-GT, quando potranno dare manforte agli altri piloti Abarth che partecipano alla serie internazionale.

Vendite auto: giugno -7,25%; primo semestre -1,45%

Mercato auto in consolidamento dopo le crescite del triennio 2015-2017. A cura del Centro Studi Promotor

BOLOGNA, 2 luglio – In giugno sono state immatricolate in Italia 174.702 autovetture con un calo rispetto allo stesso mese del 2017 del 7,25%. Decisamente più contenuta è la contrazione dell’intero primo semestre che, con 1.120.829 immatricolazioni, accusa un calo dell’1,45%. Sui risultati di giugno e del primo semestre pesano la decisione del Gruppo FCA di dare precedenza alle vendite ai clienti privati piuttosto che a quelle sugli altri canali che sono decisamente meno remunerativi. Conseguenza di questa scelta sono cali (peraltro previsti e annunciati) delle immatricolazioni FCA del 19,3% in giugno e del 9,07% nel primo semestre. Al netto dei dati del Gruppo FCA, il mercato italiano nel primo semestre è in lieve crescita (+1,71%) e questo conferma la previsione del Centro Studi Promotor per l’intero anno di vendite sostanzialmente sui livelli del 2017, cioè leggermente al di sotto della soglia dei due milioni di immatricolazioni.
Sull’andamento delle immatricolazioni pesano nel 2018 le incertezze sulla situazione politica che hanno caratterizzato il primo semestre dell’anno e pesa pure il rallentamento del tasso di crescita del PIL. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il PIL è cresciuto dell’1,4% nel primo trimestre 2018. Nel 2017 era cresciuto dell’1,6% nel quarto trimestre e dell’1,7% nel terzo. Oltre a questi elementi di freno incidono negativamente sulla domanda di autovetture anche le perplessità dei proprietari di auto diesel da sostituire sulla scelta della nuova auto. Data la “demonizzazione” di questo tipo di alimentazione questi potenziali acquirenti si chiedono se orientarsi nuovamente sul diesel o se passare ad un altro tipo di alimentazione e, se sì, a quale. Molti automobilisti in questa situazione rinviano acquisti già maturi. Ovviamente l’impatto sulle immatricolazioni è negativo. Interessante è comunque constatare che la quota delle diesel sulle vendite è in diminuzione a vantaggio soprattutto delle auto a benzina (che per inciso hanno emissioni di CO2 più elevate) e di quelle a metano.

Nonostante i molti elementi negativi, il mercato dell’auto, dopo crescite del 16% nel 2015 e nel 2016 e dell’8% nel 2017, sta vivendo nel 2018 una fase di consolidamento. Il raggiungimento del livello delle immatricolazioni del periodo ante-crisi è ancora lontano, ma, secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, il mercato auto italiano dovrebbe entrare in una nuova fase di recupero già nel 2019. Tra l’altro anche le prospettive per i prossimi mesi sembrano moderatamente positive. Nel secondo semestre dell’anno dovrebbero incidere sulla propensione all’acquisto di automobili il superamento della fase di incertezza politica e un miglioramento del clima di fiducia dei consumatori e delle imprese che già si avverte nei dati Istat di giugno.

In arrivo l’edizione del decennale del Rally della Val d’Orcia

Primo appuntamento del Raceday Rally Terra 2018-2019. La Radicofani Motorsport sta definendo gli ultimi dettagli. Foto archivio RaceEmotion

RADICOFANI (SI), 1 luglio 2018 – La Radicofani Motorsport, dopo alcuni anni di collaborazione con la Scuderia Balestrero ha preso in esclusiva l’organizzazione del Rally della Val d’Orcia in programma a metà ottobre prossimo. Ufficializzato nei giorni scorsi il calendario del Raceday Rally Terra 2018-2019 ed anche la diretta gestione della manifestazione della scuderia senese che dopo anni di attiva partecipazione alla gara sarà in toto il punto di riferimento dell’evento. Un passo che era nell’aria fin dalle ultime edizioni e che sicuramente ha premiato la professionalità mostrata oltre che l’attaccamento ad un evento che negli anni ha avuto sempre più apprezzamenti dal mondo del motorsport sia da un punto di vista tecnico, sia da un punto di vista degli appassionati. L’ospitalità, i luoghi unici e suggestivi, la varietà del percorso oltre che la storia rallistica unica sono stati, sono e saranno i punti di forza della manifestazione della Radicofani Motorsport.

La manifestazione, come già detto, sarà il primo appuntamento del seguito RaceDay Rally Terra 2018/2019 e si disputerà il 13-14 ottobre prossimi con base logistica nel favoloso borgo di Radicofani, nell’entroterra senese. La manifestazione è un perfetto connubio tra sport e turismo visto che ha sempre avuto un numero importante di equipaggi provenienti da tutta Italia e da fuori la penisola dando anche un contributo all’economia locale e alla promozione diretta ed indiretta del territorio ricco di bellezze naturali, storiche e produttive.

L’edizione 2018 del Rally della Val d’Orcia avrà un percorso pressoché invariato rispetto a quello della scorsa edizione che aveva avuto apprezzamenti positivi con il coinvolgimento dei due comuni di Radicofani e di San Casciano dei Bagni.

“Stiamo mettendo a fuoco alcune piccole modifiche rispetto all’edizione scorsa” esordisce Giovanni Nocchi rappresentante di spicco della Radicofani Motorsport e continua “ma, essendo stata apprezzata la formula ed il percorso, l’ossatura della gara rimarrà invariata. Siamo contenti di essere la prima gara del Raceday Rally Terra che è sempre stato il punto di riferimento delle gare su terra. Ringraziamo Alberto e Niccolò Pirelli e tutto lo staff di Dosso 5 che ha sempre sostenuto lo sport delle quattro ruote ed apprezzato il nostro lavoro e siamo contenti di essere presenti in un circuito di gare così seguito e decisamente di eccellenza. Voglio ringraziare anche la scuderia Balestrero per il supporto alla gara dato in questi anni e auguro un futuro roseo e pieno di soddisfazioni. Inoltre voglio ringraziare tutti coloro che ci hanno dato una mano in tutti questi anni e tutti coloro che si stanno dando da fare, e sono veramente tanti, per festeggiare nel migliore dei modi l’edizione di ottobre prossimo che è la decima.”