Lamborghini Polo Storico restaura la Miura SVR

Una tra le Miura più famose

Sant’Agata Bolognese/Nakayama (Giappone), 21 Giugno 2018 – il Lamborghini Polo Storico ha completato il restauro di una delle Miura più famose della storia, la Miura SVR, esibita sulla pista di Nakayama in Giappone in occasione della consegna al cliente.

È storicamente accertato che sono state solo 763 le Lamborghini Miura prodotte tra il 1966 ed il 1972 nello stabilimento di Sant’Agata Bolognese (BO). Le Miura costruite al di fuori di Sant’Agata, invece, sono state molte di più, visto che numerosi produttori di modellini hanno realizzato una versione in scala di una delle vetture più iconiche della storia automobilistica. La giapponese Kyosho, con la sua Lamborghini Miura SV prima e SVR poi, entrambe realizzate in scala 1:18, è stata uno di questi. La Kyosho SVR, soprattutto, è entrata nella leggenda del collezionismo, perché ritrae una delle Miura più da sogno costruite: la SVR, evoluzione in vettura da corsa della famosa Jota, realizzata dall’allora collaudatore di Lamborghini, Bob Wallace, ed utilizzata anche dai disegnatori del fumetto Giapponese “La volpe da corsa”.

Dopo la perdita in un incidente della Jota di Wallace, Automobili Lamborghini, su pressante richiesta di alcuni clienti, ha costruito nel corso degli anni alcuni esemplari di Miura SVJ e una sola SVR. Quest’ultima viene poi venduta in Giappone, dove, trasformata nella vettura usata nel fumetto, fa poi da “modello” per la realizzazione della versione in scala. La vettura presa ad esempio è la Miura SVR telaio #3781, che oggi, restaurata dagli specialisti del Polo Storico, è tornata perfetta e ha fatto bella mostra in un evento a lei dedicato, organizzato sulla pista di Nakayama, in Giappone.

La Miura con telaio numero #3781, abbinato al motore 2511, con carrozzeria numero 383, nasce come S nel colore Verde Miura, con interni neri. Viene consegnata in Italia alla concessionaria Lamborauto di Torino il 30 Novembre 1968, dopo essere stata esposta al 50° Salone dell’Automobile di Torino. Dopo otto proprietari italiani, il nono è il tedesco Heinz Straber, che l’acquista nel 1974 e la riporta a Sant’Agata Bolognese per far realizzare la trasformazione in SVR, un lavoro che dura 18 mesi. Nel 1976, la SVR è venduta in Giappone, a Hiromitsu Ito e piace così tanto che viene presa da riferimento per la realizzazione della vettura usata nel fumetto giapponese “La volpe da corsa”. Il successo della vettura si completa quando il produttore di modellini Kyosho usa la stessa autovettura come base del suo modello in scala, rendendo le forme e i colori di questa SVR i più riprodotti e conosciuti al mondo.

Racconta Paolo Gabrielli, Head of After Sales di Lamborghini e Responsabile del Polo Storico: “In questo restauro, durato 19 mesi, abbiamo dovuto operare in modo diverso dal solito. La scheda di produzione originaria ha aiutato poco, mentre ha fatto fede la specifica delle trasformazioni effettuate nel 1974. Il restauro totale svolto dal Polo Storico è stato alquanto impegnativo, visto che la vettura era arrivata a Sant’Agata Bolognese smontata, anche se accompagnata dalle sue parti, e rimaneggiata in svariati punti. Rispetto alle specifiche originarie, durante il restauro e su espressa richiesta del cliente, sono state aggiunte le cinture di sicurezza a 4 punti, sedili più conformati e un roll-bar smontabile, al fine di migliorare la sicurezza durante le previste esibizioni in pista”.

Sport Forever al Rally del Moscato con Galliano-Servetti

E Ismaele Barra al quaderno delle note

ASTI, 19 luglio – Fine settimana lungo i colli patrimonio dell’Unesco per Sport Forever. Tra le colline del Moscato per la diciassettesima edizione del Moscato Rally che andrà in scene in quel di Santo Stefano Belbo il sodalizio astigiano schiera ai nastri di partenza l’equipaggio in rosa composta da Laura Galliano ed Elisa Servetti con la fida Peugeot 205 Rallye di classe E5 mentre il copilota Ismaele Barra detterà le note ad Alain Cittadino su una Renault Clio RS di classe S3.

 

 

Lamborghini Polo Storico festeggia i 50 anni di Espada e di Islero

E annuncia un tour a loro dedicato

SANT’AGATA BOLOGNESE, 19 Luglio 2018 – Automobili Lamborghini celebra quest’anno il 50° anniversario dei suoi modelli Espada e Islero. In occasione di questa importante ricorrenza il Lamborghini Polo Storico, il dipartimento dedicato alle vetture d’epoca della Casa, ha completato il restauro dell’Espada e dell’Islero di proprietà del Museo aziendale e annuncia un tour, dedicato a questi due modelli, in programma dal 7 al 10 settembre 2018 in Italia.

L’Espada è il primo modello di serie a quattro posti della storia di Lamborghini e una delle vetture storiche prodotte nel maggior numero di esemplari, con 1.226 vetture realizzate nel corso dei 10 anni di produzione. La linea particolare dell’Espada, bassissima (poco meno di 1,20 metri di altezza), ma malgrado questo estremamente spaziosa, è frutto di un disegno di Marcello Gandini per la Carrozzeria Bertone. L’Espada è stata prodotta in tre serie, la Serie I (fino al Gennaio del 1970) in 176 unità, la Serie II (fino al 1972) in 578 unità e la finale Serie III (fino al 1978) in 472 unità. Adotta, posizionato in modo longitudinale anteriore, il motore V12 di 4.0 litri (3.929 cc) con doppio albero a camme in testa da 325-350 CV, a seconda della serie e della specifica, alimentato da 6 carburatori Weber doppio corpo che le permette di raggiungere una velocità massima di circa 245 km/h. È stata la prima Lamborghini ad essere offerta, a richiesta, anche nella versione con il cambio automatico.

L’Islero, formalmente nata come Jslero, è stata prodotta dal 1968 al 1970 in due versioni: Islero e per il 1969, Islero S. Questo modello nasce dalla base della 400 GT, rivista per ospitare pneumatici e carreggiate maggiorate, completata da un disegno della carrozzeria realizzato da Mario Marazzi della Carrozzeria Marazzi. Adotta, posizionato in modo longitudinale anteriore, il motore V12 di 4.0 litri (3.929 cc) con doppio albero a camme in testa per bancata da 320 CV (350 CV sulla S), alimentato da 6 carburatori Weber doppio corpo che le permette di raggiungere una velocità massima di circa 250 Km/h (260 Km/h sulla S). È un modello molto raro, prodotto in sole 225 unità, 155 come Islero e 70 come Islero S.

Le celebrazioni per i 50 anni di Espada e Islero culmineranno con il raduno in Umbria dal 7 all’11 Settembre 2018, organizzato dal Polo Storico Lamborghini. Il programma, che permetterà ai collezionisti di guidare le loro vetture per 650 chilometri su alcune delle strade più belle e scenografiche d’Italia, vede la città di Perugia essere il centro delle attività dei primi giorni. Da lì le vetture partiranno per la visita a Orvieto e al suo Duomo, ai musei, tra cui quello del cioccolato, e alle più importanti aziende vitivinicole locali. Domenica il raduno visiterà Assisi e si sposterà in Toscana, dove si fermerà per la notte nella zona del Chianti. Lunedì il convoglio attraverserà gli appennini, passerà per il Mugello e percorrerà le mitiche strade del Passo della Futa e del Passo della Raticosa, per arrivare a Sant’Agata Bolognese, sede di Automobili Lamborghini. Qui i partecipanti potranno visitare la fabbrica delle supersportive moderne, il nuovo stabilimento del Super SUV Urus e la sede del Polo Storico.

Automobili Lamborghini segna un nuovo record produttivo

8.000 Aventador e 11.000 Huracán prodotte

Sant’Agata Bolognese, 17 luglio 2018 – Al compimento del suo settimo anno di produzione, la Lamborghini Aventador raggiunge le 8.000 vetture prodotte. L’esemplare con numero di telaio 8.000 è una Aventador S Roadster di colore Grigio Telesto e destinata al mercato giapponese.

Anche la Lamborghini Huracán segna il traguardo delle 11.000 vetture prodotte in soli quattro anni di produzione. Il telaio con numero 11.000 di colore Blue Nethuns sarà consegnato a un cliente in Italia.

Nei primi sei mesi del 2018 (dal 1° gennaio al 30 giugno) sono state in totale 2.327 le vetture che Automobili Lamborghini ha consegnato in tutto il mondo, con un aumento dell’11% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Le consegne a livello mondiale dei modelli Huracán nelle versioni Coupé, Spyder e in quelle da corsa sono passate da 1.400 a 1.604 unità. Il modello Aventador ha mantenuto i livelli elevati del periodo precedente con 673 unità consegnate.

 

Vigilia movimentata per i piloti italiani nel 6° Rally di Roma Capitale

Nello shake down e nella qualifying stage problemi per Paolo Andreucci, alla fine comunque il migliore tra gli italiani, per Umberto Scandola e per Simone Campedelli.

Fiuggi, giovedì 19 luglio 2018 – Sarà ricordata come una giornata un po’ storta per i big del campionato italiano rally, attesi protagonisti del 6. Rally di Roma Capitale, gara valida sia per il Campionato Europeo Rally che per il tricolore. Tutti infatti hanno avuto qualche piccolo grande problema che li ha costretti ad intervenire sulle proprie vetture. Fortunatamente trattandosi ancora di giornata preparatoria, oggi shake down e qualifying stage, tutti avranno il tempo per rimettere a posto le proprie vetture e prendersi la rivincita nella tre giorni di gara.

In ordine sparso è stato prima il campione italiano Paolo Andreucci, con l’idroguida della sua Peugeot 208 T16 che lo ha piantato prima dell’inizio delle prove. Un guasto subito riparato e che ha consentito al toscano di partecipare comunque alla fase calda della qualificazione, valida soprattutto per i piloti partecipanti al FIA European Championship e realizzare il miglior tempo tra gli italiani iscritti anche alla gara europea. Un ottavo tempo che, calcolando l’unico passaggio sulla prova, fa ben sperare per la gara. Successivamente è stato poi Umberto Scandola ad avere problemi al cambio della sua Škoda Fabia R5 con conseguente piccola toccata, cosa che lo ha costretto praticamente a fare un unico giro sulla speciale di qualificazione realizzando il tredicesimo tempo in prova.

Nessun problema particolare, ma una palese insoddisfazione da parte di Simone Campedelli, ancora una volta alle prese con qualche noia di erogazione di potenza sulla sua Ford Fiesta R5. Per lui un dodicesimo tempo che comunque non lo soddisfa appieno. Un po’ meglio è andata a Giandomenico Basso, che non partecipa comunque al tricolore rally, ed alla Skoda Fabia, terminati all’undicesimo posto dell’assoluta. Buona la prova di Andrea Nucita, con la sua Fiat 124 Abarth Rally, secondo tempo tra i protagonisti della FIA RGT Cup. Tutti i nostri big sono rimasti comunque abbastanza lontani dalla pattuglia compatta dei piloti stranieri iscritti all’europeo, con sette equipaggi che hanno fatto meglio del primo italiano, Paolo Andreucci in coppia con David Castiglioni.

I migliori tre tempi della qualifying stage sono stati realizzati da Nikolay Gryazin e Yaroslav Fedorov, Škoda Fabia R5 davanti a Alexey Lukyanuk e Alexey Arnautov, Škoda Fabia R5,e a Fabian Kreim e Frank Christian , anche lui su una Škoda Fabia. Per gli altri protagonisti del tricolore rally, non iscritti alla gara europea, i passaggi sullo shake down finiranno in serata.

Sono 61 gli equipaggi che affronteranno il Rally dei Templi

Di Benedetto, Gandolfo e Patti si sfidano con le Ford Fiesta R5 – Duello Zambuto-Guagliardo con le Porsche tra le Autostoriche – 61 gli equipaggi al via sabato sera da Agrigento – L’ex campione del Mondo Miki Biasion sarà l’apripista

Agrigento, 19 luglio 2018 – Sono complessivamente 61 gli equipaggi che sabato sera scatteranno da Agrigento per affrontare l’edizione 2018 del Rally dei Templi, la classica manifestazione organizzata dall’Automobile Club Agrigento, la cui prima edizione si disputò nel 1986. Ad aprire le partenze, nel ruolo di apripista ci sarà Miki Biasion, campione del mondo rally con il Team Lancia nel 1988 ed ’89. Qualitativamente il lotto degli iscritti al rally ed alla gara per Autostoriche si presenta di assoluto prestigio: tre le vetture R5 al via nella prima gara e ben 6 le Porsche tra le Storiche. Altrettanto di rilievo i nomi dei protagonisti: Alfonso Di Benedetto, vincitore della passata edizione, Pietro Gandolfo, ed il rientrante Giuseppe Patti, si affronteranno sulle 8 prove speciali in programma a bordo di altrettante Ford Fiesta R5, mentre con le Mitsubishi saranno in gara Gabriele Morreale, secondo lo scorso anno, e Agostino Capraro. Ben cinque le Super 1600 al via: le Renault Clio di Giuseppe Airò Farulla, Michele Coriglie e Carmelo Mattina, la Fiat Punto di Biagio Mingoia e la Citroën C2 di Davide Rizzo. Tra le “piccole” da tenere d’occhio la Peugeot 208 di Ernesto Riolo, le varie 106 di Nastasi, Brusca e Corbetto e Fallea, con questi ultimi nella top ten della passata edizione.

Tra le Autostoriche spiccano i nomi di Totò Zambuto, ovviamente affiancato da Antonio Piparo, vincitori sia della prima edizione sia dell’ultima, del rientrante Mimmo Guagliardo, qui in coppia con Giacomino Giannone, entrambi con le Porsche 911, della Opel manta di Gaspare Sollano e Piero Alfano, delle altre Porsche di Claudio e Ciccio La Franca, di Mauro Lombardo, di Michele Bugea e di Pietro Tirone.

Il Rally dei Templi 2018 si presenta ricco di novità tornando a corrersi prevalentemente alla luce dei fari delle vetture partecipanti. Il fascino della gara notturna che identificò le prime edizioni della blasonata kermesse agrigentina si ripeterà ancora una volta e sarà la caratteristica principale sulla quale hanno puntato gli organizzatori. Tecnicamente la gara si presenta con un percorso rinnovato per il 50%. Alla confermata prova di Cianciana, la più lunga con i suoi 11,2 km, sono state aggiunte la classica Montaperto, che sfrutta i quasi 5 km iniziali della P.S. Agrigento dello scorso anno per concludersi dopo quasi 10 km in contrada Businè, e la classicissima “Crocca” di 4,1 km. Le prime due prove saranno ripetute tre volte e la Crocca due volte soltanto, per un totale di 71,2 chilometri di settori cronometrati. Il via, un minuto dopo la mezzanotte del 21 luglio sarà dato dal Lungomare Falcone di San Leone, la frazione balneare di Agrigento che ospiterà il Parco Assistenza e l’arrivo della gara, fissato alle 12,30 di domenica 22 luglio. Le verifiche sportive ante-gara si svolgeranno sabato 21 in piazza Cavour a Favara, il cui Comune, unitamente a quelli di Agrigento e Raffadali ed all’Assessorato Regionale al Turismo figura tra i patrocinatori della manifestazione.

 

Erreffe Rally Team Bardahl impegnato tra il Rally di Pico ed il Templi

Doppio impegno in R5 per la squadra piemontese  che sarà al via nelle due principali gare del centro-sud: nel Lazio per il Pico e in Sicilia per il Templi. Foto Lavagnini

CASTELNUOVO SCRIVIA (AL) – Doppio impegno per l’Erreffe Rally Team-Bardahl che anche il prossimo fine settimana porterà il suo nome in giro per lo stivale.  Al Rally di Pico, gara a carattere nazionale accorpata al Roma Città Capitale con validità europea, correrà l’equipaggio formato da Giovanni Gravante coadiuvato da Gino Abatecola: in gara su Ford Fiesta R5, l’equipaggio concorrerà con la scuderia bergamasca Giesse Promotion e partirà con il numero 202.

La gara si svolgerà nell’entroterra laziale.

In Sicilia invece, si terrà il Rally dei Templi che vedrà ben due Ford Fiesta R5 dell’Erreffe Rally Team- Bardahl impegnate: la prima sarà affidata ad Alfonso “Fofò” Di Benedetto navigato da Roberto Longo; l’altra verrà condotta da Pietro Gandolfo che sarà affiancato da Giuseppe Buscemi.

 

Xmotors a Schio, il debutto di Roberto Casarotto in R5

La scuderia di Montebelluna, in occasione del classico appuntamento vicentino, sarà della partita con il pilota di Torri di Arcugnano, all’esordio assoluto sulla Ford Fiesta.

Montebelluna (Tv), 18 Luglio 2018 – Campagna acquisti aperta per Xmotors, nonostante la pausa estiva alle porte, ed ecco che, a partire dall’imminente Rally Città di Schio, le fila della compagnie di Montebelluna si arricchiranno di una nuova entrata. Roberto Casarotto, affiancato dal veronese Alain Tabarin, salirà per la prima volta a bordo della Ford Fiesta R5, ex tricolore con Giandomenico Basso nel 2016, messa in campo dal sodalizio trevigiano e curata dal lato tecnico da Assoclub Motorsport.

Un debutto parziale, quello del pilota di Torri di Arcugnano, che nel passato ha già vissuto alcune esperienze su vetture a trazione integrale, tra le quali ricordiamo, tra il 2006 e 2007, la Ronde Città di Arzignano su Toyota Corolla WRC, il Bellunese su Mitsubishi Lancer Evo VII ed il Prealpi Master Show su Subaru Impreza, queste ultime due nel produzione. Archiviata una pausa decennale Casarotto si è fatto rivedere, indossando tuta e casco, in occasione del Rally di Majano della passata stagione, alla guida di una Peugeot 208 R2.

“Prima gara del 2018, prima volta allo Schio” – racconta Casarotto – “e prima volta alla guida della Ford Fiesta R5 di Xmotors. Direi che carne al fuoco ne abbiamo, no? Dopo alcuni anni di lontananza dalle competizioni abbiamo deciso di riprovarci e, grazie al supporto di Xmotors, saremo al via dello Schio con la vettura che ha vinto il CIR nel 2016 tra le mani di Giandomenico Basso. Proprio quest’ultimo voglio ringraziare di cuore perché mi ha dato importanti consigli e per chi, come me, si trova a salire a bordo di queste splendide vetture per la prima volta, più si impara e meglio è. Sono passati tanti anni dalle prime esperienze con le quattro per quattro. Dovremo ripartire da capo. Anche il mio compagno di avventura, Alain, condividerà con me l’abitacolo per la prima volta. Tutto ma tutto nuovo.”

Una scelta, quella del Città di Schio, non di certo agevole per prendere le misure alla Fiesta R5,  in primis per l’elevato livello tecnico del percorso di gara e poi, non da meno, per la caratura degli avversari di una classe dalla quale, sulla carta, uscirà il nome del vincitore assoluto dell’edizione numero ventotto. Dopo l’aperitivo serale del Sabato, con i tre chilometri della “Monte Rosso”, si inizierà a fare sul serio solamente l’indomani: tre prove speciali in programma con “Monte di Malo” (13,71 km), “San Rocco” (7,46 km) e “Santa Caterina – Enna” (11,87 km) da ripetere per due volte.

“Abbiamo deciso di essere qui a Schio” – aggiunge Casarotto – “per vari motivi. Primo fra tutti perché l’evento è davvero ben organizzato e mette sul piatto un percorso misto, a tratti lento e ad altri veloce, che ci piace molto. La curiosità, personale, di provare queste che sono attualmente le regine del rallismo continentale ci ha stimolato molto. Voglio ringraziare di cuore, sin d’ora, il presidente di Xmotors, Francesco Stefan, per la fiducia che ha riposto in noi. Chiaramente puntiamo solamente ad arrivare, portando a casa intatta la Fiesta. Abbiamo un buon numero di chilometri per fare esperienza. Non abbiamo alcuna velleità di successo.”

 

Scuderia Palladio Historic: pronti per il Città di Schio

Otto equipaggi nel rally e storico e due nel moderno rimettono in moto l’attività rallistica della scuderia vicentina. Immagine Videofotomax

VICENZA, 19 luglio 2018 – Ben dieci gli equipaggi della Scuderia Palladio Historic che si cimenteranno domenica prossima al 4° Rally Storico Città di Schio e alla ventottesima edizione del rally auto moderne; ed è proprio in questa categoria che si troveranno avversari in classe A8 Alessandro Ferrari e Guido Marchetto: il primo, in coppia con Piero Comellato sarà al via con la Lancia Delta Integrale, mentre il secondo, dividerà con Roberto Zamboni la BMW M3.

Puntano a ben figurare gli otto equipaggi al via dello storico e i numeri per farlo, ci sono tutti: a partire da Riccardo Bianco e Roberta Barbieri su Ford Sierra Cosworth 4×4 Gruppo A, subito seguiti da Paolo e Giulio Nodari con la BMW M3 Gruppo A, ma ad aprire le danze saranno Pierluigi Zanetti e Roberto Scalco su Opel Ascona SR Gruppo 2, primi a partire in virtù della priorità di zona. A Schio ritornano in gara Marco e Mattia Franchin con l’Alfa Romeo Alfetta GTV Gruppo 2 e ci riprovano anche Vittorio Marzegan e Moreno Pertegato sulla Fiat 127 Gruppo 2 ed avranno come avversari di classe Manuel e Mario Mettifogo su Autobianchi A112 Abarth con la particolarità di Mario che naviga il figlio e torna sul sedile di destra dopo oltre trent’anni. Toccherà poi a Giuliano Ongaro e Claudio Bertoldo su Peugeot 205 Rally Gruppo A, e a Mario Pieropan e Nicolò De Bernardini su Simca Rally 2.

Baldon Rally punta alla Capitale con Scalzotto

Il pilota vicentino arriva al Rally di Roma Capitale, in piena rimonta nel Suzuki Rallye Trophy 2018, forte di due podi nelle ultime due uscite. Foto Fiorenzo Vaccari

CASTELGOMBERTO (VI), 19 luglio 2018 – Baldon Rally è pronta a sbarcare nella capitale con il giovane Andrea Scalzotto, per continuare la rimonta che sta vedendo protagonista il ventitreenne pilota di Vicenza nell’ambito del Suzuki Rallye Trophy 2018. Per il connubio palladiano il Rally di Roma Capitale, che andrà in scena dal 20 al 22 Luglio, rappresenta un’occasione chiave per riagganciare il treno dei migliori nella serie monomarca dedicata alle piccole della casa nipponica.

Quinto dei sette appuntamenti previsti dal calendario l’evento laziale si presenta quindi come un fondamentale banco di prova per il pilota vicentino, già in grado di dimostrare ampiamente la sua crescita con i podi firmati in occasione della Targa Florio, terzo, e sull’Isola d’Elba, secondo.

Per il team di Castelgomberto, in provincia di Vicenza, il ritorno in un palcoscenico dall’elevata caratura, complice la doppia validità per il Campionato Italiano Rally ed il FIA European Rally Championship. Data la posta in palio, vista l’impossibilità di commettere alcun passo falso, a dettare le note al Scalzotto, sulla Suzuki Swift R1 griffata Baldon Rally, troveremo l’esperto Christian Buccino.

“Ritorniamo a parlare di Suzuki Rallye Trophy” – racconta Baldon (titolare Baldon Rally) – “con il nostro Andrea Scalzotto che, qui a Roma, si giocherà importanti chance per ridurre il gap che lo separa dal podio. Siamo molto soddisfatti della crescita ottenuta da Andrea negli ultimi appuntamenti di campionato: terzo al Targa Florio e secondo all’Elba sono risultati davvero importanti e che danno morale per continuare quella rimonta alla quale stiamo contribuendo tutti. Siamo molto felici che il nostro Buccino abbia accettato di essere della partita perché, con la sua esperienza, saprà gestire al meglio le situazioni più delicate. Sappiamo quanto le serie come questa si giochino sui dettagli e non possiamo farci trovare impreparati all’appuntamento.”

Il Rally di Roma Capitale, edizione 2018, si aprirà ufficialmente Venerdì, nel tardo pomeriggio, con la speciale spettacolo “ACI Roma Arena”, di poco meno di due chilometri. Il giorno seguente si inizierà già a fare i conti con i due passaggi sulle speciali di “Pico – Greci” (19,46 km), “Roccasecca – Colle San Magno” (13,93 km) e “Santopadre – Arpino” (14,35 km) mentre alla “Pico Superstage” (2,54 km) resterà l’onere di chiudere la prima frazione di gara. Non da meno sarà la tappa di Domenica con la temuta “Rocca di Cave” (28,60 km) che, assieme alla “Monastero” (12,40 km) e la “Guarcino” (11,75 km), sarà percorsa per due volte. La passerella finale sarà riservata ai seicentocinquanta metri della “Ostia Super Special”.

“Sarà una gara molto dura, vista la lunghezza” – sottolinea Baldon – “ma siamo certi che il nostro equipaggio sarà in grado di vendere cara la propria pelle. Noi tutti ci crediamo e daremo il massimo, come Baldon Rally, per metterli in condizione di esprimersi al meglio nel weekend.”

Impegno “casalingo” per Project Team

Al prestigioso Rally dei Templi, nell’agrigentino, la scuderia locale schiera ben 15 portacolori al via, tra vetture moderne e storiche

AGRIGENTO, 19 luglio 2018 – Con l’obiettivo dichiarato di voler recitare la parte del leone sulle strade “amiche”, la scuderia Project Team schiererà sotto le proprie insegne ben 15 portacolori al via del Rally dei Templi, sesto appuntamento stagionale del Trofeo Rally Sicilia (TRS), in scena nell’Agrigentino il prossimo fine settimana. L’imponente spiegamento sarà capitanato, innanzitutto, da Alfonso “Fofò” Di Benedetto. Il recordman siciliano, reduce dalla vittoria conseguita al Rally di Caltanissetta lo scorso giugno, si presenterà ai nastri di partenza su Ford Fiesta R5 dell’Erreffe Team, nuovamente in coppia con Roberto Longo, per puntare al bis dopo aver dominato la passata edizione della gara agrigentina. Lungo i selettivi asfalti casalinghi, da tenere d’occhio i locali Davide Rizzo e Ivan Rosato, su Citroën C2 S1600 preparata dalla Albamotorsport. In classe A7, vorrà dire la sua anche l’esperto pilota-preparatore Giuseppe Cacciatore con Jessica Miuccio, su Renault Clio Williams. Mirerà a confermarsi anche il giovane talentuoso Gaspare Corbetto (Peugeot 106 Rally della BlueProject), affiancato dal fido Salvatore Cancemi, a caccia di punti pesanti nella “A6” per consolidare la leadership nella serie regionale e già ottimo ottavo assoluto nel 2017. Nella medesima categoria, impegno per Ivan Brusca (Peugeot 106 Rally) con Ignazio Midulla alle note. Ricco di partenti il Gruppo N con Giuseppe Morgante e Antonio Marino (Renault Clio RS), Armando Marchica e Fabio Proto (Peugeot 106 Rally), Giuseppe Palumbo e Mirko Catuara (Citroën Saxo), per concludere con Toni Manno e Andrea Di Caro (Peugeot 106 Rally). Nella “R2B”, infine, presenti anche Antonio Matina e Salvatore Vullo (Peugeot 208), e Giovanni Buonomo con Manuel Biondino (Citroën C2).

Nella parentesi agonistica riservata alle vetture storiche, invece, rientro per il competitivo Francesco Ospedale (Volkswagen Golf GTI), navigato per l’occasione da Carlo D’Agostino. Sempre nel 3° Raggruppamento, Gandolfo Placa (Opel Ascona) con Marco La Placa, e “Red Devil” (Fiat X1/9) con il fido Giuseppe Spirio, in cerca di rivalsa dopo i ritiri patiti nella scorsa stagione. Sarà della partita anche il gentleman driver agrigentino Gaspare Sollano (Opel Manta GT/E), affiancato sul sedile di destra dal concittadino Piero Alfano.

La competizione, ammantata in buona parte dal fascino della disputa al chiaro di luna, scatterà un minuto dopo la mezzanotte del 21 luglio dal lungomare di San Leone, frazione balneare della “Città dei Templi” per terminare nella tarda mattinata (ore 12,30 circa) di domenica. Saranno otto le prove speciali in programma, articolate su 71,2 chilometri di tratti cronometrati.

 

Rally e pista per il Team Bassano

Città di Schio Storico e Templi Storico per dodici equipaggi, mentre in pista a Varano scenderanno due vetture a difendere i colori del team dall’ovale azzurro. Immagini Videofotomax

ROMANO D’EZZELINO (VI), 19 luglio 2018 – Sono numerosi gli equipaggi del Team Bassano che si preparano ad affrontare un nuovo fine settimane di gare: tre gli appuntamenti in vista, due dei quali nei rally storici ed il terzo in pista. Al Rally Città di Schio, che torna anche nella versione storica dopo le tre edizioni del 2002 -2004, sono undici le vetture iscritte; con la Porsche 911 RSR Gruppo 4, Giampaolo Basso si troverà a far coppia con Sergio Marchi abituale navigatore di Giorgio Costenaro e con una vettura analoga saranno della partita Claudio Zanon e Maurizio Crivellaro al loro primo impegno stagionale con l’auto completamente rivista. Dopo una lunga assenza torna in lizza anche Luigi Rocchetto che riprende il volante della Porsche 911 SC Gruppo e sarà affiancato per la prima volta da Lucia Zambiasi.

Ben quattro le Alfa Romeo Alfetta GTV Gruppo 2 per una sfida nella sfida, con Gianluigi Baghin e Alice Crivellente, che dovranno vedersela con Filippo Baron e Mirko Tinazzo, Giovanni Brunaporto con Enrico Milan e Matteo Cegalin assieme a Gilberto Scalco. Altre vetture “due litri” la Fiat 131 Abarth Gruppo 4 di Danilo Pagani e Adriano Beschin, l’Opel Ascona SR Gruppo 2 di Paolo Dal Corso e Filippo Destro e la Ford Escort RS Gruppo 2 di Giampietro Pellizzari e Mauro Magnaguagno. Chiudono le fila con la vettura più “piccola” del lotto, Enrico Gaspari ed Ugo Tomasi al via con l’Alfa Romeo 33 Gruppo A.

Da tutt’altra parte, in Sicilia, si correrà la seconda edizione del Rally Storico dei Templi al quale sono iscritti Pietro Tirone e Salvatore Salomone con la Porsche 911 SC Gruppo 4.

Nel circuito di Varano de’ Melegari saranno impegnati nel quinto appuntamento del Campionato Italiano Velocità Autostoriche, Mario Massaglia con la Porsche 935 Gruppo 5 e “Toby” con l’Opel Kadett GT/E Gruppo 1.

Simone Bonini, al Città di Schio, torna sulla Porsche

Il pilota bresciano, dopo alcune apparizioni nei rally moderni, torna alla guida della trazione posteriore tedesca, affiancato dal veronese Seminara.

Brescia, 19 Luglio 2018 – Rally Città di Schio dal sapore storico per Simone Bonini che, il prossimo fine settimana, tornerà a calarsi nell’abitacolo della propria Porsche 911 gruppo 4, al termine delle amorevoli cure fornite dal team Roin Motorsport. Dopo alcune apparizioni spot, vissute alla guida della Peugeot 208 R2, il pilota di Brescia si troverà ad affrontare un radicale cambio di stile, passando dal piccolo propulsore tutto pepe della trazione anteriore transalpina a quello più generoso e difficile da domare della tedesca. Una gara test che, al tempo stesso, diventa una sfida nella sfida per Bonini e per il fido compagno di avventura, alle note, ovvero il veronese Dario Seminara, con il quale condivide la passione per il motorsport e la vita lavorativa di tutti i giorni. A seguire, sul campo gara, l’equipaggio bresciano scaligero sarà il team Baldon Rally, con il quale i due hanno affrontato le ultime apparizioni nei rally moderni, suddivise tra la Citroën C2 e la più recente Peugeot 208.

“Siamo al via del Rally Città di Schio” – racconta Bonini – “perché il lavoro di Roin Motorsport ha finalmente portato i suoi frutti e la nostra Porsche 911 gruppo 4 è pronta a far sentire il proprio, inconfondibile, rombo. Abbiamo deciso di essere della partita qui a Schio perché il percorso è molto bello, selettivo e tecnico. Inoltre l’organizzazione è di elevata qualità. Un contesto perfetto per testare la vettura, appena rifatta. Siamo all’esordio assoluto su queste prove speciali e, per di più, con la Porsche che è totalmente differente dalla Peugeot 208 che abbiamo utilizzato a Franciacorta ed al Colli Scaligeri. La curiosità di provare qualcosa di completamente diverso è una sfida che ci stimola tantissimo.”

Il portacolori di Rally Team si prepara ad affrontare quindi un percorso suddiviso in due frazioni di gara, con la prima articolata su una sola prova speciale, di poco più di tre chilometri, da disputare Sabato in serata. Archiviata la breve “Monte Rosso” saranno tre gli impegni cronometrati che vedranno protagonisti i concorrenti alla Domenica seguente: “Monte di Malo” (13,71 km), “San Rocco” (7,46 km) e “Santa Caterina – Enna” (11,87 km), con i loro due passaggi, andranno a completare il mosaico della quarta edizione del Rally Storico Città di Schio.

“L’incognita di una guida profondamente diversa dalle nostre abitudini ci incuriosisce” – sottolinea Bonini – “e non vediamo l’ora di dare sfogo a tutta la cavalleria che avremo a disposizione. Certamente il nostro obiettivo non può essere diverso da quello di salire sulla pedana di arrivo, senza fare un graffio alla vettura. Non nutriamo ambizioni da alta classifica. Sarebbe da ingenui voler strafare alla prima uscita. Cercheremo di stare abbottonati Sabato sera. In tre chilometri si può anche buttare via una gara se non si è accorti. Ci concentreremo poi sul passo gara di Domenica, sperando di migliorare i nostri tempi tra il primo ed il secondo passaggio. Un particolare ringraziamento, anticipato, a Roin Motorsport, Baldon Rally e +Note.”

Emanuele Schillace e Domenico Gangemi davanti a tutti nelle classifiche di Campionato Italiano Slalom

Alla vigilia dello Slalom Città di Campobasso-Memorial Gianluca Battistini, classifiche di campionato cortissime dopo quattro slalom e occhi puntati sui tanti pretendenti ai titoli in palio attesi al via.

CAMPOBASSO, 19 luglio – Quando mancano ormai poche ore al via dello Slalom Città di Campobasso – Memorial Gianluca Battistini, quinta prova valida per il Campionato Italiano Slalom e ideale prima tappa della seconda parte della serie che si disputa sulla distanza delle otto competizioni, la sfida per la conquista dei titoli in palio si annuncia tanto serrata quanto avvincente. Dopo quattro slalom, infatti, ben tre sono stati i vincitori assoluti per cui a contare, e a fare la differenza, nella classifica di Campionato Italiano Assoluto Slalom, quello riservato ai soli piloti su vetture dei Gruppi N, A, Speciale, Prototipo ed E2 SC, sono stati i piazzamenti. Con 49 punti, una vittoria (Slalom Agro Ericino) e due secondi posti (Slalom Torregrotta e Slalom Coppa dei Trulli), sul gradino più alto del podio sale Emanuele Schillace, salito con autorevolezza alla ribalta del tricolore. Il giovanissimo pilota siciliano conquista, al volante della sua Radical SR4 Suzuki, il comando della classifica Under 23 davanti a Giuseppe D’Aversa (Peugeot 106 Rallye) e Michele Poma (Formula Ghipard Suzuki). A fargli momentanea compagnia sul podio dell’assoluto, Giuseppe Castiglione e Salvatore Venanzio, anche loro su Radical SR4 Suzuki. Il primo, anche lui siciliano e l’unico con all’attivo due successi (Slalom Torregrotta e Slalom Salerno), si ferma, con 44 punti, a cinque lunghezze dal capoclassifica; il secondo, con tre risultati utili in quattro slalom (secondo all’Agro Ericino e a Salerno e terzo a Torregrotta), si deve accontentare del gradino più basso la cui quota è fissata a 34 punti. Ad interrompere questo terzetto di piloti su Radical sono i veterani e pluricampioni della specialità Luigi Vinaccia e Fabio Emanuele che, con le rispettive Osella PA 9/90, non hanno alcuna intenzione di abdicare senza lottare. Una lotta bella e equilibratissima che vede il pilota campano, fresco vincitore allo Slalom dei Trulli, spuntarla sul campione molisano per un solo punto. Accesissimo il confronto per le posizioni di vertice nel Campionato Italiano Slalom, quello aperto a tutte le tipologie di vetture, a parte le Energie Alternative, le Autostoriche e le Attività di Base, con un punteggio legato ai piazzamenti nelle classifiche di Gruppo e Classe. Sei, infatti, i piloti a contendersi il primato racchiusi nell’arco di soli tre punti. Al comando, con 30,5 punti, si piazza Domenico Gangemi che, su Fiat 127 Gruppo E1, tiene dietro di sé Emanuele Schillace, secondo a 1,5 lunghezze su Radical SR4 Suzuki. Gradino più basso di questo podio di mezza stagione per Benedetto Guarino che, con 28,5 punti conquistati alla guida di una Peugeot 106 Rallye Gruppo N, precede di mezza lunghezza un paio di piloti appaiati in quarta posizione su vetture quasi gemelle: Antonino Carpentieri, direttissimo avversario su una Peugeot 106 Rallye Gruppo N e Alessio Truscello con la stessa berlinetta della Casa del Leone in versione Gruppo A. Chiude questo sestetto Ignazio Bonavires che, anche lui su Peugeot 106 Rallye Gruppo N, è bravo a mettere insieme 27,5 punti da cui guardare per dare, lui come gli altri, l’ assalto alle posizioni che contano. Assalto che potrà partire già a partire da domenica 22 luglio, data in cui si correrà lo Slalom Città di Campobasso – Memorial Gianluca Battistini: tre manche lungo i 3400 metri contro il tempo del percorso di gara, rallentati e scanditi da sedici postazioni di rallentamento, che consegneranno alle cronache il nome di un vincitore e regaleranno, oltre a preziosi punti per chi corre, lo spettacolo dei motori cui assistere applaudendo le gesta dei campioni e dei piloti, veri protagonisti di questa giornata di festa dei motori in Molise.

 

 

 

Michele Mancin ci riprova alla Morano-Campotenese

Il pilota di Rivà, risolti i problemi che lo han rallentato nella prima parte di stagione, scende in Calabria con rivitalizzate ambizioni in chiave tricolore.

RIVÀ (RO), 18 luglio 2018 – Giro di boa in vista per Michele Mancin che, il prossimo weekend, sarà impegnato nel sesto atto del Campionato Italiano Velocità Montagna che si terrà in occasione dell’ottava edizione della Cronoscalata Morano–Campotenese. L’evento più giovane dell’intero calendario tricolore, che andrà in scena in Calabria dal 20 al 22 di Luglio, si presenta come un appuntamento molto delicato, in grado di recitare un ruolo determinante per le velleità del pilota di Rivà in ottica tricolore. Tanta pressione quanti buoni segnali per il portacolori di Mach 3 Sport: il lavoro svolto in questa breve pausa, assieme allo staff di Assoclub Motorsport, ha finalmente portato alla luce la vera causa dei problemi che hanno attanagliato il polesano dalla Coppa Selva di Fasano ad oggi.

“Dopo l’ultima gara abbiamo eseguito i tradizionali controlli di routine” – racconta Mancin – “e ci siamo accorti, purtroppo solamente in questi giorni, che tre pistoni su quattro erano parzialmente rovinati. Fortunatamente, grazie al supporto di Manuel e di Assoclub Motorsport, siamo riusciti a sostituirli in tempo utile per questo fine settimana. Se avessimo dovuto ordinare i nuovi pezzi la trasferta sarebbe stata compromessa. Siamo molto soddisfatti perché abbiamo, finalmente, capito la causa di queste scarse prestazioni e dei problemi patiti nelle precedenti uscite. Sarebbe stato meglio scoprirlo prima ma, tutto sommato, la vettura non girava male al punto da metterci in dubbio l’efficienza del motore. Adesso siamo pronti a cambiare marcia.”

Scorrendo la classifica parziale del Campionato Italiano Velocità Montagna, in classe A 1600, troviamo il pilota della Citroën Saxo gruppo A scendere di un gradino sul podio, con Tinella che allunga al comando e con Guzzetta che si insedia alle sue spalle. Una lotta a tre, tra il polesano ed i due piloti delle Peugeot 106, che si preannuncia alquanto entusiasmante nella seconda parte di stagione, a patto che la dea bendata si metta da parte.

“Siamo alla sesta gara di campionato” – sottolinea Mancin – “che, di fatto, segna la metà della stagione. Da qui dobbiamo dare il massimo se vogliamo recuperare il divario che ci separa da Tinella. A partire dalla trasferta in Calabria dobbiamo tornare a vincere, per evitare che i nostri avversari allarghino il gap che ci separa dalla vetta.”

Il percorso della salita calabrese si articola nel comune di Morano Calabro, in provincia di Cosenza, ai piedi del Parco Nazionale del Pollino, partendo dalla località “Terra Rossa” per raggiungere, dopo poco più di sette chilometri, la galleria “Le Teste”.

“Il tracciato è leggermente più lungo rispetto alla media” – conclude Mancin – “e, da quanto abbiamo studiato in video, sembra avere poca pendenza. È scorrevole e con pochi tornanti, veloce e guidato. Obiettivo? Tornare a casa con il sorriso, cercando di riaprire il campionato.”