Il 25° Rally del Rubinetto è una vittoria di famiglia. Primo Simone Miele e terzo papà Mauro

Secondi i francesi Puppo-Gordon. Quadretto di famiglia emozionante a San Maurizio d’Opaglio: Simone Miele e Roberto Mometti bissano il successo dello scorso anno davanti ai transalpini Puppo-Gordon e a papà Mauro Miele con Luca Beltrame: con questo piazzamento questi ultimi vincono il titolo assoluto del Trofeo Prima Zona Pirelli. Foto Alquati, Rally.it, Bettiol, Morani

SAN MAURIZIO D’OPAGLIO (NO), 30 settembre –“Ho coronato un sogno che avevo sin dalla mia infanzia; ho vinto la gara praticamente di casa e sul podio con me c’è mio padre Mauro, colui che mi ha trasmesso questa fantastica passione.”

Il rally sono nel DNA ma i geni sono vincenti. Simone Miele festeggia la sua seconda affermazione consecutiva sulle strade piemontesi del 25° Rally del Rubinetto insieme a Roberto Mometti ma questa affermazione, su Ford Fiesta WRC (Dream One Racing), ha un sapore decisamente particolare rispetto a quello dello scorso anno. Se dietro di lui in classifica vi è il duo transalpino Puppo-Gordon, in terza posizione assoluta ci sono papà Mauro Miele e Luca Beltrame, sulla Citroën DS3 WRC che lo stesso Simone portò al successo nel 2017. Un quadretto di famiglia che ha pochi eguali e coronato da due episodi che definire casuali sarebbe davvero troppo riduttivo: papà e figlio sono stati autori di due ex-aequo su due prove speciali di giornata, cosa più unica che rara.

Successo numero due quindi per il 30enne di Olgiate Olona che con Roberto Mometti alle note (501 apparizioni per il copilota di Luino) ha dovuto badare solo a contenere dopo che i due diretti avversari- Caffoni prima e Pinzano poi, seppur il biellese fosse più distaccato), avevano mollato il colpo. Davide Caffoni e Max Minazzi sono finiti fuori strada in PS5 mentre Pinzano-Zegna (entrambi su Škoda Fabia R5), sono stati autori di un’uscita senza troppe conseguenze se non gli oltre due minuti di ritardo.

Seconda posizione dunque per Anthony Puppo e Fabrice Gordon che sulla loro Škoda Fabia hanno capitalizzato al meglio la lunga trasferta: “Siamo felici di aver trovato un rally molto bello, difficile e selettivo: proprio quello che cercavamo” ha detto il pilota francese staccato al traguardo di 1’08”9.

Quarta posizione per l’aostano Elwis Chentre che ha capitalizzato al meglio una gara partita in sordina ma sviluppatasi poi con bei parziali. Lui e la Giovenale gareggiavano su Citroën DS3 R5 della D-Max Racing. Amaro in bocca per i quinti, Pinzano-Zegna, che dopo aver assaporato la seconda piazza assoluta, si sono precipitati in classifica a seguito di una divagazione nelle fasi finali della gara.

Trofeo Pirelli Prima Zona– Festa doppia in casa Miele; oltre al podio di famiglia, Mauro si aggiudica la classifica assoluta del Trofeo indetto dagli organizzatori piemontesi delle gare di Coppa Italia Zona1 e di Pirelli; per il driver classe 1956 un altro sigillo in una già prestigiosa carriera sia nelle due sia nelle quattro ruote: per il pilota olgiatese anche un assegno di 8.000€. La vittoria di classe R5 frutta invece un premio maggiore al francese Puppo che se ne può tornare oltre le Alpi con ben 9.000 in tasca.

Altre vittorie – Ancora brillante Emanuel Comparoli che sulla Peugeot 207 S2000 ha colto una brillante dodicesima piazza assoluta con tempi di rilievo dimostrando che il pensionamento della 2000cc francese è ancora da rimandare; insieme a lui Marco Bevilacqua. Quattordicesimo assoluto è il primo pilota di San Maurizio d’Opaglio: Michele Andolina, in coppia con Leo Moro, ha conquistato la seconda posizione di S2000 su Peugeot. Simone Peruccio è il vincitore ella classe S1600 ma soprattutto il migliore tra le Due Ruote Motrici. Il driver di Invorio ha ben figurato sulle strade amiche approfittando dei ritiri di Pizio e Bottarelli: il primo ha accusato un guasto tecnico mentre il secondo è stato fermato da una leggera toccata. Primattore di gruppo N e anche di N4 il domese Marco Laurini che con Grossi alle note ha testato la Mitsubishi Lancer Evo X opzionata come papabile vettura con la quale correre il prossimo prestigioso Rallye Montecarlo.

Un super Matteo Giordano è invece diciannovesimo e primo di R2B; il cuneese, affiancato da Manuela Siragusa, ha messo a segno tempi davvero difficili da eguagliare per gli avversari sebbene Federico Romagnoli, in coppia con Monica Rubinelli abbia stupito tutti: figlio di Marcello, noto meccanico di fama nazionale, il giovane di Armeno era al debutto ed ha disputato una gara altisonante: la speranza è di rivederlo quanto prima col volante tra le mani.

La R3C è stata ad appannaggio di Calvetti-Mattioda (Renault Clio) per solo 1”2 su Dinetti-Zeffiretti mentre la A6 è andata a Torchio-Bruzzese (Citroën Saxo). Il locale Luca Faggio aggiunge la vittoria che ancora mancava nella sua bacheca riuscendo a primeggiare nella combattuta N3 a bordo della sua Renault Clio insieme alla compagna Cristina Campus. In N2 prevalgono Davide Tosini e Mariangela Marzano (Peugeot 106), in A7 dopo il dominio di Maran è Roggia ad ereditare la vetta in coppia con Cerutti. Tra le K10 affermazione Perolio-Perolio su Peugeot 106 mentre in A5 sono Candidi-Metaldi ad avere la meglio su Peugeot 106. La R1B è andata ad Andreoli-Bonometti (Suzuki Swift), la RS1.6 a Lavarini-Giorgetti (Peugeot 106), la RSTB1.6 a Bortolini-Previato (Mini Cooper), la RSTB1.0 a Goldoni-Garella (Suzuki-Swift) , la RSTB1.6P a Fallo-Marchesi (Mini Cooper) mentre la RS1.6P a Tado-Sterren. (Citroën Saxo).

Dei 123 equipaggi iscritti sono stati 81 quelli classificati alla conclusione della corsa con quindi ben 42 ritirati.

 

Classifica Top Ten Assoluta:

  1. S. Miele-Mometti (Ford Fiesta WRC) in 1.03’56”8; 2. Pupo-Gordon (Škoda Fabia R5) in 1.05’05”7 a 1’08”9; 3. M.Miele-Beltrame (Citroën DS3 WRC) in 1.05’09”2 a 1’12”4; 4. Chentre-Giovenale (Citroën DS3 R5) in 1.06’43”9 a 2’47”1; 5. Pinzano-Zegna (Škoda Fabia R5) in 1.06’52”1 a 2’55”3; 6. Marasso-Pieri (Škoda Fabia R5) in 1.06’56”3 a 2’59”5; 7. Riccio-Cicognini (Ford Fiesta R5) in 1.07’06”8 a 3’10”0; 8. Lombardi-Bologna (Ford Fiesta R5) in 1.07’15”5 a 3’18”7; 9. Fornara-Gria (Škoda Fabia R5) in 1.07’36”5 a 3’39”7; 10. Ronzano-Andreis (Ford Fiesta R5) in 1.07’57”9 a 4’01”1.

A Rossetti e Ometto il 35° Rally Città di Bassano

Il duo della Citroën DS3 si aggiudica sei prove speciali su otto e va ad iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro della gara organizzata dalla Bassano Rally Racing. Un mai domo Spagolla chiude secondo con la Fiesta ed il podio viene completato da un efficace Dal Ponte che si svetta tra le numerose R5. Foto Zini e Marostica Fotografia

Bassano del Grappa (VI), 29 settembre 2018 – Era data come favorita per la vittoria la Citroën DS3 iscritta col numero 3 al 35° Rally Città di Bassano; lo era fino a martedì scorso quando ci doveva correre Eddie Sciessere, lo è stata oggi quando a condurla è stato Luca Rossetti: il tre volte Campione Europeo e Campione Italiano, ha infatti preso il posto dello sfortunato Sciessere costretto al forfait per infortunio e nonostante i tempi stretti per preparare la gara, ha trovato sin dai primi chilometri il giusto feeling col navigatore Pietro Elia Ometto e con la vettura francese provata solo nei pochi chilometri dello Shake down.

Vincendo sei prove sulle otto regolarmente disputate, il pordenonese ha condotto gran parte del rally al comando, e solo un tenace Mauro Spagolla in coppia con Giulia Zanchetta sulla Ford Fiesta, è riuscito a tenerlo sotto pressione fino a tre quarti di gara, prendendo anche il comando grazie allo scratch sulla Marcesina – ripetuto nel secondo passaggio – che gli ha dato il provvisorio vantaggio mantenuto sulla successiva Laverda, e restando in corsa fino alla sesta speciale con un distacco di soli 7”. Con una prestazione eccellente, Andrea Dal Ponte ed Enrico Tessaro, completano il podio assoluto e si aggiudicano la classifica di R5; il duo parte forte sin dalla prima prova e s’insedia nella posizione che andrà a mantenere fino alla bandiera a scacchi.

LA CRONACA – Si parte con la classicissima Valstagna e il rally inizia subito con un colpo di scena: la Ford Fiesta WRC di Battaglin rallenta vistosamente a causa della rottura di un semiasse, problema che lo penalizzerà allenta anche sulla successiva Marcesina mettendolo fuori dai giochi per la vittoria. Il primo scratch lo firma Rossetti con 1” su Spagolla preannunciando una sfida sul filo dei decimi; è ottimo avvio l’avvio di Dal Ponte che primeggia tra le R5 con la Škoda Fabia grazie al terzo tempo assoluto a 8”3 ed ingaggia una sfida che durerà tutta la gara con la vettura gemella di Signor e Bernardi, qui solo sesto, preceduto da Paolo Oriella al rientro dopo un anno di sosta alla guida della Škoda Fabia condivisa con Justin Bardini che si trascinano in scia Davide Pellizzari e Paolo Poggiana.

Spagolla reagisce sulla Marcesina primeggiando per 4”4, vantaggio che gli vale anche la provvisoria leadership su Rossetti; Signor precede Dal Ponte che si mantiene al terzo posto e sale di due posizioni scavalcando anche Pellizzari. Si prosegue con la Laverda e Rossetti rosicchia 2”6 a Spagolla che rimane leader per 0”8 e il terzo tempo lo firmano Alessandro Battaglin e Fabio Turco che nonostante il pesante gap continuano ad onorare la gara; Dal Ponte continua a controllare gli avversari diretti aggiungendo qualche altro decimo di vantaggio.

E’ il Monte Corno a chiudere il primo giro: Rossetti si riprende il comando vincendo di 2”5 su Spagolla con Battaglin che ne condivide il tempo, dimostrando che senza il problema patito in apertura ci sarebbe sicuramente stato anche lui nella lotta per la vittoria. Si arriva al riordino di metà gara con Rossetti che conduce con 1”7 su Spagolla e 35”4 su Dal Ponte; quarto Signor a 44” e quinto Pellizzari a 49”2. Fiorese e Zannoni sono al comando della R4 con la Mitsubishi Lancer, mentre Bottoni e Peruzzi su Renault Clio conducono la R3. A metà gara sono già ventitré gli equipaggi ritirati.

Si torna sulla Valstagna e Rossetti mette una seria ipoteca sulla vittoria firmando il quarto scratch con 5”5 nel parziale e 7”2 nell’assoluta su Spagolla che si gioca il tutto per tutto primeggiando nuovamente a Marcesina ma il pilota della Citroën gli concede solo 0”2; Signor stacca il quarto tempo e prova ad avvicinarsi a Dal Ponte che vede il vantaggio ridursi a 5”6. Nella ripetizione della Laverda Rossetti mette a segno la stoccata finale abbassando il tempo di 7”2 dal primo giro, prestazione che lo porta in un sol colpo a raddoppiare il vantaggio che, con una prova da disputare, gli dà una certa sicurezza grazie ai 14”8. Signor rosicchia 1”5 a Dal Ponte e si porta a 4”1 preannunciando uno sprint finale per il terzo gradino del podio.

Rossetti spinge anche sul Monte Corno 2, tirandosi in scia Dal Ponte e Signor racchiusi in 0”4; Spagolla non va a prendere rischi e si accontenta di un ottimo secondo posto.

Piazza Libertà affollata di pubblico applaude per la vittoria di Rossetti e Ometto che si aggiudicano con la Citroën DS3 un’avvincente trentacinquesima edizione del Rally Città di Bassano con 35”6 su Spagolla e Zanchettta su Ford Fiesta WRC e 1’21”3 su Dal Ponte e Tessaro su Škoda Fabia R5. Signor e Bernardi, con una vettura analoga, chiudono al quarto posto precedendo Cogo e Guadagnin su Ford Fiesta R5 autori di una buona seconda parte di gara che vale loro la quinta posizione assoluta. Buoni sesti sono Oriella e Bardini, anch’essi su Škoda e settimi chiudono Della Casa e Pozzi su Ford Fiesta WRC, stessa vettura utilizzata da Gentilini e Pollet, ottavi. Al nono posto troviamo un’altra Fiesta WRC: quella di Piccolotto e Cenere; chiudono la top-ten Lovisetto e Cracco su Škoda Fabia R5.

I tedeschi Kossler e Paschner primeggiano in R4 con la Subaru Impreza risultando anche i migliori tra gli iscritti alla Mitropa Cup. A Bottoni e Peruzzi su Renault Clio la R3C, mentre la R2B è appannaggio della Peugeot 208 di De Menego e Camazzola. Scalzotto e Buccino su Suzuki Swift primeggiano in R1B. Super 2000 alla Peugeot 207 di Colferai e Moriconi, mentre la S1600 premia Nicoletti e Zanrosso. Alla Mitsubishi di Mores – Mores la vittoria di N4; tocca invece a Dal Castello e Guglieri su Renault Clio RS il primato in N3 e a Pasa e Lazzarotto quello in N2 con la Peugeot 106. Le classi delle kit: la K10 a Maroso e Fantinato su Peugeot 106 e la K11 alla Peugeot 306 Maxi di Meneghetti e Angeli. L’inossidabile tedesco Moosleitner con Hawranke alle note porta a termine il suo trentunesimo Città di Bassano, nuovamente con la BMW M3, mentre è la Fiat Panda di Barnaba e Silvi ad aggiudicarsi la A5; va a Fanton e Contado su Peugeot 106 la vittoria nella A6 e a Farronato e Menegazzo su Renault Clio Williams quella della A7. Soddisfazione anche per Pizzolato e Brovelli, primi di A0 con la Fiat 600 Kit. Al traguardo anche la singolare Ford Mustang della categoria GT di Ravaglioli e Villa.

Infine i due premi speciali dedicati alla memoria di altrettante persone che hanno avuto un ruolo fondamentale nella storia del Città di Bassano: il Memorial Bordignon ha premiato il miglior equipaggio under 25 classificato, formato da Yuri Rossato e Federica Gilli, mentre il Trofeo Loris Roggia, dedicato al miglior copilota under 25, è andato nelle mani di Sofia Peruzzi.

Hanno concluso la gara ottantuno equipaggi.

Dino Tolfo cala il poker al 13° Città di Bassano Storico

In coppia con Bordin, il pilota della Lancia 037 Gruppo B mette il quarto sigillo al  rally storico bassanese; Iccolti e Zambiasi su Porsche 911 e Sbalchiero-Molon con la Delta completano il podio assoluto. Foto Marostica Fotografia 1979

Bassano del Grappa (VI), 30 settembre 2018 – E’ stato un Rally Storico Città di Bassano più difficile del previsto quello che sabato 29 settembre si è corso sulle spettacolari e tecniche prove speciali sull’Altopiano dei Sette Comuni. Alcuni ritardi e un paio di prove forzatamente annullate a causa di ritardi accumulati dal rally moderno che precedeva, non hanno condizionato la prestazione di Dino Tolfo e Alberto Bordin i quali hanno preso il comando fin dalla prima speciale confermando i pronostici del pre gara che davano il duo della Lancia Rally 037 coi colori del Team Bassano, tra i maggiori favoriti per il successo; i pretendenti al gradino più alto del podio non mancavano anche se, due importanti defezioni, hanno privato la gara di una maggiore bagarre. Non hanno infatti verificato Paolo e Giulio Nodari, iscritti con la BMW M3 per un’indisposizione del pilota nei giorni prima del rally e Simone Romagna con Dino Lamonato che non hanno potuto esser al via per inderogabili impegni del primo conduttore.

Tolfo parte col piede giusto sulla Valstagna, tenendo a 6″5 la Ford Sierra Cosworth 4×4 di Riccardo Bianco e Roberta Barbieri, ma il duo della Palladio Historic sarà costretto al ritiro nel successivo trasferimento a causa del bloccaggio del cambio con conseguente improvviso testacoda che procura uno spavento, ma nessuna conseguenza all’equipaggio. A Valstagna Agostino Iccolti e Lucia Zambiasi si propongono come il duo da battere nel 2° Raggruppamento grazie al terzo tempo a 10″1 dalla vetta; contano già un distacco di 25″ “Raffa” e Paolo Scardoni con la BMW M3.

Un movimentato inizio del rally moderno condiziona lo svolgimento dello storico e la Direzione Gara si trova costretta ad annullare la PS 2 Marcesina; si passa così  alla Laverda nella quale Tolfo allunga sensibilmente lasciando a ben 17″1 Iccolti e si mette in luce col medesimo tempo, un ottimo Jacopo Rocchetto per la prima volta alla guida della Porsche 911 SC Gruppo B condivisa con Elia De Guio.

Il Monte Corno chiude la prima tornata di prove e Tolfo si conferma imprendibile arrivando al riordino di metà gara con 39″8 su Iccolti e 55″9 su Rocchetto; spicca in ottava posizione assoluta la Renault 5 GT Turbo di Mauro Simontacchi e Loris Dalla Via che stanno tenendo dietro numerose vetture ben più performanti. Si ferma per la rottura di un bilanciere la Porsche 911 RSR di Giampaolo Basso ed Enrico Gastaldello che erano riusciti a rimontare alcune posizioni dopo un avvio non dei migliori andando ad aggiungersi alla dozzina di equipaggi per i quali la gara era già terminata.

Il monologo di Tolfo prosegue anche sulla Valstagna 2 dove si fa più decisa la prestazione di Sbalchiero che firma il secondo tempo e va a scavalcare Rocchetto nell’assoluta; la grigia 037 fa gara a sé anche sulla Marcesina 2 dove emerge la BMW M3 di “Raffa” che stacca il secondo crono ma a ben 15″7 dalla Gruppo B torinese. Un ulteriore inconveniente del rally moderno sancisce l’annullamento anche della Laverda 2 e con una prova da disputare alla luce dei fari, i giochi sono oramai fatti: Sbalchiero si aggiudica la Monte Corno 2 ed evita il “cappotto” di Tolfo e Bordin che si avviano verso il palco di Piazza Libertà per festeggiare la quarta, meritata, vittoria al Rally Storico Città di Bassano. Il podio viene completato da  Iccolti e Zambiasi autori di una gara efficace che vale loro anche il successo nel 2° Raggruppamento, e dalla Lancia Delta di Sbalchiero e Molon. Rocchetto e De Guio colgono una soddisfacente quarta posizione assoluta mostrando un buon affiatamento con la Porsche Gruppo B e la sfida tra le tante BMW M3 vede primeggiare quella di “Raffa” e Scardoni, quinti nell’assoluta davanti alla gemella di Tezza e Merzari. Costenaro e Marchi chiudono settimi assoluti con la Lancia Stratos precedendo Zanin e Stoppa anch’essi su BMW M3; ottima nona posizione per Simontacchi e Dalla Via con la Renault 5 e la top ten viene chiusa dalla Porsche 911 SC di Voltolini e Morelli che primeggiano nel 3° Raggruppamento.

Affollata era anche la classe 2-2000 del 3° Raggruppamento che ha visto il successo dell’Opel Ascona SR di Naclerio e Moscheni, mentre la stessa classe del 2° viene vinta dalla BMW 2002 degli austriaci Putz e Trimmel, imitati dai connazionali Kremel e Stein che si aggiudicano la 2-1600 con la Ford Escort GT. La classe gemella del 3° premia la Volkswagen Golf GTI di Pacher e Corn mentre la sempre combattuta 2-1150 premia Marzegan e Pertegato con la Fiat 127; ancora una Fiat, la X1/9 di De Carli e Camiscia, a vincere la

4-1600. Detto di Simontacchi che vince la A2000 del 4° J1, nel J2 la A1300 è appannaggio di Lusa e Osvaldini con la Peugeot 205 Rallye, mentre la A1600 va alla Honda Civic di Marangon e Darisi che festeggiano assieme ai compagni di scuderia Danieli e Bertoli primi nella A2000 con la Fiat Ritmo 130 TC; infine la B1600 che va a premiare la Citroën Visa Chrono di De Rossi e Raniero.

Gli austriaci Nothdurfter e Weber si aggiudicano con la Ford Escort RS la classifica della Mitropa Historic Rally Cup, mentre quella delle scuderie va al Team Bassano.

Parigi aspetta un’hypercar chiamata Mercedes-AMG ONE

PARIGI (Francia), 30 settembre – In vista del Salone di Parigi, in programma dal 4 al 14 ottobre, il Marchio sportivo ad alte prestazioni della Stella annuncia il nome della sua hypercar: Mercedes-AMG ONE. Un nome che incarna la più alta ambizione in campo automobilistico: portare su strada la tecnologia ibrida della Formula 1. La Mercedes-AMG ONE sarà il punto di riferimento della gamma e il modello top-of-the-line assoluto, come indica chiaramente il suo nome. Dopo mesi di test intensivi in ​​Inghilterra, su banchi di prova e tracciati ad alte prestazioni, Mercedes-AMG presenta oggi il più recente step di sviluppo di una tecnologia sorprendente: l’aerodinamica attiva.

L’aerodinamica attiva, attualmente sottoposta a test in galleria del vento, è caratterizzata da un’ala posteriore estendibile a più elementi, a due stadi per il massimo carico aerodinamico in modalità gara. In nessun altro luogo è possibile trovare un know-how così elevato nello sviluppo aerodinamico: gli esperti delle filiali ad highperformance di Affalterbach, Brackley e Brixworth stanno lavorando oltre i propri confini con un unico obiettivo: trasferire la tecnologia di un’auto da corsa in una ‘street legal car’.

Uno Show truck per svelare gli ultimi stadi di sviluppo. I futuri proprietari di Mercedes-AMG ONE possono oggi accedere informazioni complete sullo stato di avanzamento del veicolo. Attraverso un esclusivo showroom mobile è, infatti, possibile dare uno sguardo sul ‘Futuro della Driving Performance’: una headline con cui Mercedes-AMG mostra lo stato più recente dell’hypercar, offrendo la possibilità di sedere al posto di guida, con una dimostrazione delle singole opzioni di equipaggiamento.  Ciò è reso possibile grazie ad un rimorchio con lati estensibili che crea uno showroom mobile con vehicle display, coffee bar, lounge e diverse aree informative, come touch screen, campioni di materiali ed pantoni di colore. I contenuti sono costantemente aggiornati ed integrati attraverso contributi video e interviste. Lo show truck fa il suo debutto nel parco della filiale Mercedes-Benz di Monaco.

Jaguar Land Rover celebra il suo passato, presente e futuro al Motor Show di Parigi

Al Motor Show di Parigi Jaguar Land Rover celebrerà due storiche ricorrenze. Nel suo 70° anniversario Land Rover inaugura una nuova unità di comando mobile per la Croce Rossa. Jaguar celebrerà i 50 anni della sua lussuosa ammiraglia XJ. L’esclusiva Range Rover SV Coupé protagonista nello stand Land Rover insieme alla Series I “Reborn”. In display anche la Jaguar I-PACE elettrica

PARIGI (Francia), 28 settembre 2018 – Jaguar Land Rover continuerà il suo anno di celebrazioni anche al Motor Show di Parigi. Dal 2 al 14 ottobre le leggendarie auto del suo passato, le affascinanti auto del suo presente e gli avveniristici veicoli del suo futuro saranno in mostra nella capitale francese. Land Rover presenterà una Discovery progettata per il pronto intervento in caso di calamità naturali, che sarà utilizzata dalla Croce Rossa austriaca. Questo esclusivo veicolo sarà presente a Parigi al fianco della Range Rover SV Coupé e della Land Rover Series I “Reborn”, mentre gli appassionati di Jaguar potranno ammirare la nuova XJ50 insieme ad una XJ6 Series 1 del 1968.

I visitatori dello stand Jaguar Land Rover al Paris Expo Porte de Versailles avranno anche la possibilità di vedere dal vivo la Jaguar I-PACE, l’auto interamente elettrica.

70 anni di superiorità all-terrain. Land Rover continua le celebrazioni del suo 70° anniversario presentando un’esclusiva Discovery, che entrerà a far parte della flotta della Croce Rossa. Ispirata dalla concept car Project Hero e frutto di una collaborazione durata 18 mesi tra la divisione Land Rover Special Vehicle Operations e la Croce Rossa austriaca, questa speciale Discovery presenta un innovativo equipaggiamento per le comunicazioni, che comprende anche un drone a otto rotori. In caso di emergenza o di un disastro naturale, la vettura opererà come centro nevralgico mobile, dalla quale gli esperti potranno dirigere le operazioni di soccorso. Land Rover supporta le attività della Croce Rossa sin dal 1954. Questa speciale versione della Discovery sarà esposta accanto all’esclusiva Range Rover SV Coupé e ad una moderna reinterpretazione della prima vettura del marchio, la Land Rover Series I “Reborn”.

Michael van der Sande, Managing Director Jaguar Land Rover Special Operations, ha dichiarato: “La collaborazione con la Croce Rossa non riguarda solamente i nostri veicoli. Da quando è iniziata questa partnership nel 1954, il nostro obiettivo è sempre stato quello di aiutare la Croce Rossa nel salvare vite umane e in occasioni di calamità e disastri naturali. Negli ultimi 18 mesi, i nostri ingegneri hanno lavorato a stretto contatto con il team che gestisce le emergenze nella Croce Rossa austriaca e, grazie alle nostre risorse e alle nostre tecnologie, abbiamo creato un veicolo davvero unico.”

50 anni di una grande ammiraglia. Per festeggiare il 50° compleanno della sua lussuosa ammiraglia, un convoglio unico nel suo genere, composto da modelli del passato e del presente della Jaguar XJ, partirà dallo stabilimento Jaguar di Castle Bromwich, nel Regno Unito, per poi giungere al Motor Show di Parigi. Del convoglio faranno parte tutti i modelli di XJ, che rappresentano le otto generazioni di questa vettura e che sono state prodotte in mezzo secolo di attività. A guidare la spedizione ci sarà il modello da cui tutto è iniziato, la Series 1, mentre la coda terminerà con la special edition XJ50.

Nel 1968, la XJ fece il suo debutto al Motor Show di Parigi, con Sir William Lyons, fondatore della Jaguar, che rivelava al mondo la sua visione di berlina con la maneggevolezza di una E-type. Nello stand Jaguar, insieme alla XJ50, ci sarà la Series 1 personale di Sir William Lyons.

Ian Callum, Jaguar Design Director, ha dichiarato: “La XJ è un’icona Jaguar ed è sempre stata un pilastro del nostro brand. Nel reinterpretare le versioni moderne, abbiamo sempre prestato la massima attenzione alle sue origini, perciò sarà fantastico vedere l’attuale XJ accanto al primo modello di questa straordinaria vettura.”

I visitatori dello stand Jaguar avranno anche l’opportunità di ammirare da vicino la I-PACE, il primo veicolo interamente elettrico del marchio.

Giro da record della Jaguar XE su un indimenticabile circuito del passato

La berlina sportiva XE stabilisce un nuovo record per una vettura di serie sullo storico tracciato di Clermont Ferrand, noto anche con il nome Circuit de Charade. Sul circuito, che in passato ha ospitato numerosi Gran Premi, la XE ha stabilito il nuovo record nel suo primo giro veloce. Vincent Radermecker ha guidato la XE 300 SPORT lungo gli 8 chilometri e le 48 curve del tracciato in 4 minuti e 09 secondi, ad una velocità media di 116 km/h. La versione 300 SPORT è alimentata da un propulsore 2,0 litri Ingenium benzina da 300 CV. Questo nuovo record segue la scia di quello effettuato sul circuito del Nürburgring sempre da una XE, la SV Project 8. Il tracciato di Clermond Ferrand ha ospitato il Gran premio di Francia negli anni 1965, 1969, 1970 e 1972. A questo link è disponibile il filmato con il giro record della 300 SPORT: https://youtu.be/Smqba56fRBA

CLERMONT FERRAND (Francia), 25 settembre 2018 – Dopo quello stabilito dalla SV Project 8, un’altra Jaguar XE ha fatto registrare un nuovo record su pista, questa volta su uno storico tracciato francese che in passato ha ospitato numerosi Gran Premi. Gli 8 chilometri del Circuit de Charade di Clermont Ferrand, che includeva anche alcune sezioni di strade pubbliche, hanno ospitato il Gran Premio di Francia nel 1965, 1969, 1970 e 1972.  La pista cadde in disgrazia per la presenza di detriti vulcanici sul percorso e per la sostanziale assenza di vie di fuga per auto e piloti. L’intero circuito è stato utilizzato per l’ultima volta nel 1988 e dopo 30 anni, in occasione dell’anniversario della sua chiusura, Jaguar è tornata su questa storica pista portando a termine un giro veloce completo.

Dopo l’impresa compiuta al Nürburgring Nordschleife con la XE SV Project 8, il pilota Vincent Radermecker ha stabilito un nuovo record al volante di un’altra XE di produzione, la XE 300 SPORT. Nonostante una rotonda e due stretti passaggi non presenti nel circuito originale, Vincent ha girato sull’impegnativa pista in 4 minuti e 09 secondi, con una velocità media di 116 km/h.

Vincent Radermecker ha dichiarato: “Lo scorso anno al Nürburgring ho stabilito il record sul giro per una berlina di serie con la XE SV Project 8. Girare su questa pista è stato altrettanto impegnativo e l’agilità, la dinamicità e la trazione integrale della XE 300 SPORT si sono rivelate fondamentali per questa sfida. Il rettilineo più lungo misura appena 600 metri, quindi capisco perché i piloti sono soliti chiamarla il “Nürburgring francese”. È stato un privilegio guidare su questo tracciato e farlo a bordo di una Jaguar ha reso tutto ancora più speciale.”

La XE 300 SPORT è alimentata da un motore 2,0 litri Ingenium benzina da 300 CV che le consente di accelerare da 0 a 100 km/h in 5,7 secondi. Grazie ai 400 Nm di coppia, Vincent è stato in grado di sfruttare appieno l’eccellente maneggevolezza della XE, traendone il massimo beneficio soprattutto nei tratti più tortuosi e ondulati che si snodano attorno al vulcano, posizionato al centro del layout originale del tracciato.

Mike Cross, Jaguar Land Rover Chief Engineer, ha dichiarato: “La XE adotta una leggera e rigida architettura in alluminio e un sofisticato sistema di sospensioni integral link al posteriore, che la rendono la migliore autovettura della sua classe. Dopo il giro da record effettuato al Nürbugring dalla XE SV Project 8, anche la 300 SPORT ha stabilito il suo record personale su questo veloce e impegnativo tracciato, dimostrando che entrambe sono due auto con il medesimo DNA.”

Con il suo dinamico design e la sua struttura in alluminio, la XE offre la perfetta base progettuale per le incredibili prestazioni della SV Project 8. Attraverso tutta una serie miglioramenti tecnici, la XE SV Project 8 porta l’agilità e la reattività della XE ad un livello ancora più elevato.  Disponibili esclusivamente con la motorizzazione 2,0 litri benzina da 300 CV, tutti i modelli 300 SPORT sono caratterizzati da esclusivi inserti Dark Satin Grey nella calotta degli specchietti retrovisori, nello spoiler posteriore e nel contorno della griglia. Sulla griglia anteriore e sul cofano del bagagliaio, la vettura è stata personalizzata con il badge 300 SPORT. Tra le dotazioni esclusive di questo modello ci sono la finitura Satin Technical Grey per i cerchi in lega da 19 e 20 pollici e le pinze dei freni brandizzate 300 SPORT. Per l’esterno, a disposizione dei clienti ci sono quattro diverse colorazioni: Yulong White, Indus Silver, Santorini Black e Caldera Red.

La Jaguar XE ha un prezzo di partenza di 39.795 Euro e tutti i modelli sono disponibili con una vasta gamma di puliti ed efficienti motori, sia diesel che benzina. Il prezzo della Jaguar XE 300 SPORT  è di Euro  60.160.

Per il giro veloce della 300 SPORT, Jaguar ha lavorato a stretto contatto con i proprietari della pista e le autorità locali per ristabilire l’originale layout del Circuit de Charade, riaprendo sezioni stradali che collegano l’attuale pista con le strade pubbliche e ricostituendo di fatto l’arduo tracciato originale.

Uberto Bonucci su Osella conquista la Coppa del Chianti Classico

Vittoria in casa sulla PA 9/90 BMW di 4° Raggruppamento nel nono round di Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche. Secondo tempo per Stefano Peroni su Martini Mk32 con le mani sul titolo di 5° Raggruppamento. Sull’ideale podio anche Marelli su Osella PA 9/90 da 2000 cc che ha riaperto le chance tricolori contro il vincitore. 

Castellina in Chianti (SI), 30 settembre 2018. Uberto Bonucci su Osella PA 9/90 BMW da 2500 cc ha vinto la 39^ Coppa del Chianti Classico, gara perfettamente organizzata dalla Chianti Cup Racing, nono e penultimo appuntamento del Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche che si è svolto in provincia di Siena sugli 8 Km della SR 222, tra la località Quercegrossa e Castellina in Chianti. Il pilota di casa, alfiere del Team Italia, ha vinto con l’ottimo tempo di 3’17”90 al volate della biposto di 4° raggruppamento con cui è già Campione Europeo ed ora ha aumentato le probabilità di successo anche nel Tricolore, dove il leader e maggior antagonista Walter Marelli su Osella PA 9/90 BMW da 2000 cc, portacolori Bologna Squadra Corse, si è classificato 2° di 4° Raggruppamento con il 3° tempo in ordine assoluto. Secondo tempo della giornata l’ottimo 3’22”42 ottenuto dal bravo fiorentino Stefano Peroni junior che al volante della sempre incisiva monoposto Martini Mk32 BMW, ha vinto il 5° Raggruppamento ed ha allungato le mani sul Titolo Tricolore di categoria.

Appena sotto all’ideale podio di gara Giuliano Peroni Senior su Osella PA 3 BMW ha centrato il successo in 2° Raggruppamento, precedendo l’altro ottimo fiorentino di Lastra a Signa Vincenzo Rossi 2° con la Porsche Carrera che cura personalmente, davanti al leader di categoria Giuliano Palmieri che ha affrontato la gara in sola prospettiva campionato, adesso la sfida finale è rimandata alla Salita del Santuario in Sicilia a Cefalù dal 12 al 14 ottobre. Successo in 3° Raggruppamento con 10^ posizione generale per il milanese della Racing Club 19 Andrea Fiume, che sull’Osella PA 8/9 BMW ha preceduto l’emiliano leader Giuseppe Gallusi, scatenato sulla Porsche 911 ed anche per loro sfida rimandata in Sicilia. In 1° Raggruppamento nuovo dominio del fiorentino Tiberio Nocentini sempre ben supportato dalla Chevron B19 con cui ha ipotecato seriamente il titolo, precedendo al traguardo l’austriaco Mossler, molto tenace sulla Steyr Puch Berges e Angelo De Angelis che sulla Nerus Silhouette di classe 1600 è sempre a ridosso della vetta di categoria.

“Una grande soddisfazione aver vinto una gara bella, impegnativa e divertente, dove il meteo per l’intero week end ha favorito molto l’afflusso di pubblico e il regolare svolgimento di tutto – ha dichiarato Bonucci al traguardo – la macchina è andata molto bene e si è espressa perfettamente sul tracciato. Adesso penseremo alle possibilità tricolori”-.

“Questo risultato è molto importante per il Campionato e ora il titolo è molto vicino – sono le parole di Stefano Peroni – ho ottenuto un tempo che gratifica molto il lavoro svolto, poiché questo tracciato non è certamente quello più favorevole alla mia monoposto”-.

-“Finalmente siamo tornati ai nostri livelli – afferma Marelli – dopo la sfortuna delle ultime due gare ci siamo riscattati e dopo quanto fatto nell’intero week end, abbiamo ripreso in mano il campionato e difeso la leadership di Raggruppamento, la macchina è stata perfetta. Ora si deciderà tutto a Cefalù dove arriveremo con molta fiducia”-.

Grande agonismo per il podio di 5° Raggruppamento, dove con il 5° tempo generale è salito il tenace lombardo Emanuele Aralla che ha usato bene le potenzialità della Dallara F390, sebbene il portacolori Valdelsa Classic abbia lamentato un debito di cavalli rispetto alla più diretta concorrenza, ma è stato un appassionante duello, finito con 4 centesimi di differenza, con il pistoiese Ferruccio Torre che ha ben usato al sua Reynard, con cui ha chiuso col 6° tempo di gara, nonostante un rendimento no perfetto del propulsore, davanti all’appassionato lucano Antonio Lavieri sulla ammirata Ralt RT32. Terzo di 4° Raggruppamento, ma soltanto 8° in ordine assoluto il pisano Piero Lottini rallentato da un testacoda al volante della Osella PA 9/90 BMW, nel tentativo di attacco al vertice. Nono tempo generale e 4° di 4° Raggruppamento per Roberto Turriziani su Osella PA 9/90, che ha preceduto in ordine assoluto il già citato Andrea Fiume.

In 5° Raggruppamento nuovo pieno di punti in classe per Chiara Polledro sulla Formula Abarth da cui la piemontese ha avuto molte soddisfazioni in questa stagione ed ha prontamente risolto il problema della perdita d’olio accusato nella prima manche di prove. Seconda tra le lady, alle spalle della Polledro, la ligure Gina Colotto anche lei su F. Abarth SE033. Per il 4° Raggruppamento successo tra le Sport Nazionali per Guido Vivalda che ha dato il massimo al volante della OLMAS Alfa Romeo da 2500 cc, con cui il piemontese si è espresso al massimo dopo alcune regolazioni seguite alle prove ed ha preceduto il reatino della Greta Racing Dino Valzano al volante della Symbol da 3000 cc. Ottima prestazione in casa per l’alfiere Squadra Piloti Senesi Manuel Picchioni, che su BMW E30 ha fatto il vuoto tra le turismo, mentre Marco ulivi su Renault 5 GT Turbo ha ulteriormente allungato verso la Coppa Tricolore N oltre 2000. Anche per il 3° Raggruppamento dietro l’ottimo Fiume e l’imprendibile Gallusi, sul podio è salito il ceco Jiri Kubicek che aveva annunciato le proprie intenzioni da protagonista in prova al volante della Skoda 130 con cui ha vinto la classe TC 1300. Sotto al podio il piemontese Giorgio Tessore, secondo in classe GTS oltre 2500 con la Porsche 911, davanti al migliore delle silhouette che si conferma il siciliano di Bologna Salvatore Asta in perfetta sintonia con la perfetta BMW 2002 Ti. In 2° Raggruppamento dietro i tre di testa che hanno effettivamente tenuto un ritmo a parte, ancora un pilota ceco in evidenza, Mikes Jaroslav su Škoda 130 di classe TC, Turismo Competizione, da 1300 cc. Alessandro Maraldi sulla Porsche 914 ha ottenuto punti importanti per la GTP, mentre un nuovo successo è arrivato in classe TC 2000 per il lecchese Ruggero Riva sulla perfetta Alfa Romeo GTAM con cui l’esperto driver ha trovato un ottimo feeling. Affermazione tra le TC 700 per l’esperto milanese Andrea Pezzani salito per l’occasione sulla Giannini 650 NP con cui ha preceduto il pilota di casa Riccardo De Frassini su auto gemella, mentre nella classe TC 1150 ancora un successo per il catanese della Scuderia Etna Giacomo Barone su Fiat 128. In 1° Raggruppamento Franco Betti ha sbaragliato la concorrenza sulla BMW 2002 Ti in classe Turismo 2000, mentre Vittorio Mandelli ha colto un nuovo successo in GT oltre 2000 sulla bella Jaguar E Type e il bolognese Alessandro Rinolfi ha rinsaldato il comando ed afferrato la Coppa tricolore di classe T 1300 con la Morris Mini Cooper, nonostante una bandiera gialla ne abbia compromesso un tempo migliore, la classe in gara è andata all’austriaco Frotscher su Austin Mini Cooper. Tra le T1300 di G1 ha avuto la meglio il bravo Enrico Zucchetti con la curatissima NSU TT con cui ha alzato la Coppa tricolore e sopravanzato il sempre tenace Maurizio Primo che su Alfa Romeo GT Junior è stato rallentato da un avversario fermo sul percorso.

Classifiche di Raggruppamento in gara: 1°: Nocentini (Chevron B19 Cosworth) in 4’00”57; 2 Mossler (Steyr Puch Berges) a 6”04; 3 De Angelis (Nerus Silhouette) a 16”78. 2°: G. Peroni (Osella PA3 BMW) in 3’38”54; 2 Rossi (Porsche RS) a 21”60; 3 Palmieri (Porsche Carrera RSR) a 25”20. 3°: Fiume (osella PA8/9) in 3’54”94; 2 Gallusi (Porsche 911) a 2”01; 3 Kubicek (Skoda 130) a 8”44. 4°: 1° Bonucci (Osella PA 9/90 BMW) in 3’17”90; 2 Marelli (Osella PA 9/90) a 17”95: Lottini (Osella PA 9/90) a 29”94. 5°: 1 S. Peroni (Martini Mk32 BMW) in 3’22”42; 2 Aralla (Dallara F390) a 20”03; 3 Torre (Reynard 893) a 20”07.

Una Ferrari F12TdF “Special Edition” protagonista dell’asta benefica a favore dell’Associazione “Centro Dino Ferrari”

Oltre alla mitica Ferrari F12TdF Special Edition, verranno battuti anche tantissimi memorabilia e pezzi dedicati al Cavallino Rampante. Il ricavato dell’asta sarà interamente devoluto alla ricerca scientifica per le malattie neuromuscolari e neurodegenerative.

Milano, 28 settembre 2018 – Appuntamento da non perdere per il mondo dei collezionisti e degli appassionati del Cavallino Rampante: l’Associazione “Centro Dino Ferrari” ha lanciato online una speciale asta benefica dove verranno battuti una Ferrari F12TdF “Special Edition” e molti memorabilia e pezzi dedicati al Cavallino Rampante, come la tuta da corsa autografata da Sebastian Vettel, un intero motore Ferrari 051 F2002, una VIP Experience per assistere al gran Premio di Formula 1 ad Abu Dhabi e un casco personalizzato da Garage Italia, hub creativo di Lapo Elkann. Il ricavato sarà interamente devoluto alla ricerca scientifica per le malattie neuromuscolari e neurodegenerative del “Centro Dino Ferrari”.

L’asta sarà battuta da Sotheby’s il prossimo 6 ottobre, durante una cena esclusiva, alla presenza dell’Ingegner Piero Ferrari per ricordare il 120° anniversario della nascita di suo padre, l’Ingegner Enzo Ferrari, fondatore del “Centro Dino Ferrari”.

Per partecipare i collezionisti di tutto il mondo possono registrarsi al sito dell’Associazione “Centro Dino Ferrari”, dov’è possibile visionare l’intero catalogo e fare una pre-offerta per uno o più pezzi fra quelli messi all’asta il 6 ottobre.

I migliori offerenti, oltre ad avere la possibilità di aggiudicarsi uno dei pregiati pezzi all’asta, contribuiranno a una nobile causa: i fondi raccolti sosterranno la ricerca scientifica del “Centro Dino Ferrari” dell’Università degli Studi di Milano. Il “Centro Dino Ferrari”, fondato nel 1981 dall’Ing. Enzo Ferrari, da oltre trentacinque anni opera nel campo delle malattie neuromuscolari e neurodegenerative.

L’Associazione “Centro Dino Ferrari” da più di trent’anni si occupa di sostenere ed incrementare l’attività di ricerca scientifica del “Centro Dino Ferrari” dell’Università degli Studi di Milano-Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico. Fondato nel 1981 dall’Ing. Enzo Ferrari in ricordo del figlio Dino, il “Centro Dino Ferrari” opera nel campo delle malattie neuromuscolari (Distrofie Muscolari) e neurodegenerative (malattia di Alzheimer, morbo di Parkinson, Sclerosi Multipla, Sclerosi Laterale Amiotrofica, Atrofie Muscolari Spinali).

Sito Web: www.associazionecentrodinoferrari.com

Facebook: https://www.facebook.com/AssociazioneCentroDinoFerrari/

Twitter: https://twitter.com/CentDinoFerrari

Marco Gianesini: stop prematuro al Casciana Terme

Finisce sulla prova numero 3 la gara del pilota valtellinese che a seguito di una leggera uscita di strada è costretto al ritiro. Foto Zini

Sondrio, 23 settembre – Si è concluso anticipatamente il Rally Casciana Terme di Marco Gianesini; il pilota valtellinese, navigato da Menchini sulla Renault Clio S1600 della Top Rally, è partito subito all’attacco portandosi nelle zone di testa. Secondo nel primo tratto cronometrato, il driver lombardo nella speciale seguente è incappato il un dritto senza troppi danni che lo ha però estromesso dalla gara.

“Durante le ricognizioni non mi sono reso conto che in quel punto, dove si inizia la staccata, l’asfalto era sconnesso; ho perso aderenza e quando i freni hanno iniziato a farci rallentare era ormai troppo tardi.”

Un dritto che non ha causato molti danni ma che ha impedito di riprendere il via; incastrato sotto il guard rail, l’equipaggio è riuscito a raggiungere in moto il parco assistenza solo una volta oltrepassato il limite di tempo consentito per poter restare in gara.

“Non sempre va per il verso giusto” conclude Gianesini; “vorrà dire che ci rifaremo alla prossima occasione!”

Nuova stagione, nuova vettura: Panasonic Jaguar Racing pronta più che mai per il Campionato di Formula E

Lancio della Jaguar I-TYPE 3, la nuova generazione di monoposto elettrica per la Formula E. Oltre 800 nuovi componenti per essere ancora più veloce ed efficiente. Primo sistema di propulsione interamente sviluppato in-house da Panasonic Jaguar Racing. Confermati Nelson Piquet Jr e Mitch Evans come piloti ufficiali del team. In questa quinta stagione, il team punta ad arrivare con maggiore regolarità sul podio e a competere con le vetture di testa. Il video di presentazione della nuova Jaguar I-TYPE 3 e della nuova Jaguar I-PACE eTROPHY è disponibile al seguente link: https://youtu.be/4yA5FyNNyrg

LONDRA (Inghilterra), 19 settembre 2018 ­– Oggi, al Design Museum di Londra, Panasonic Jaguar Racing ha presentato la nuova I-TYPE 3, la seconda generazione della vettura che parteciperà al Campionato Mondiale ABB FIA Formula E. Il suo audace design si spinge oltre i confini dell’innovazione e della tecnologia, mostrando a tutti quale sarà il futuro delle competizioni con le auto elettriche.

Il team britannico ha confermato che, per la quinta stagione del Campionato ABB FIA Formula E, i piloti a schierarsi sulla griglia di partenza saranno nuovamente il brasiliano Nelson Piquet Jr e il neozelandese Mitch Evans. La scorsa stagione, Piquet Jr ed Evans hanno notevolmente contribuito all’ottimo piazzamento del team, quadruplicando i punti conquistati rispetto alla terza stagione. Quest’anno il livello competitivo è destinato ad essere ancora più elevato, visto anche l’arrivo sulla griglia di partenza di un undicesimo team. Per la nuova stagione, che partirà il 15 dicembre dal circuito di Ad Diriyah in Arabia Saudita, Jaguar punterà a competere con i team di testa e a conquistare podi importanti con maggiore continuità.

Panasonic Jaguar Racing ha sviluppato il suo sistema propulsivo interamente in-house, rafforzando la mission del team “Race to Innovate”. Le componenti del sistema Jaguar comprendono l’unità del motore elettrico (MGU), l’inverter in carburo di silicio, la trasmissione, il sistema di raffreddamento, le sospensioni, l’unità di controllo motore (MCU) e il nuovo software di gestione del propulsore. L’avanzata unità MGU ha un regime di oltre 30.000 giri al minuto, più del doppio di una vettura di Formula 1, consentendo alla Jaguar I-TYPE 3 di accelerare da 0 a 100 km/h in 2,8 secondi.

Con una maggiore efficienza e un peso vettura rimasto quasi invariato, il nuovo motopropulsore è più performante del 25% ed è in grado di erogare fino a 250 kW (335 CV). Rispetto al modello precedente, la Jaguar I-TYPE 3 ha oltre 800 nuovi componenti, che diventano circa 1.000 se consideriamo il lavoro svolto nelle due ultime stagioni, a testimonianza dell’incessante programma di sviluppo che sta portando la squadra ad essere sempre più competitiva.

La migliorata tecnologia delle batterie consentirà a Jaguar, e a tutti gli altri team del Campionato ABB FIA Formula E, di evitare il cambio auto obbligatorio a metà gara. In questa stagione sarà introdotta una nuova modalità Attack Mode, che permetterà ai piloti di gareggiare per un determinato periodo ad un livello di potenza di 225 kW e che potrà essere inserita passando attraverso un’apposita area, opportunamente evidenziata. Quando i piloti utilizzeranno l’Attack Mode, i LED dei loro Halo (un nuovo dispositivo di sicurezza imposto dalla FIA) si illumineranno di un diverso colore, in modo da far capire ai fan e agli spettatori quali piloti stanno utilizzando il livello di potenza più elevato.

James Barclay, Team Director di Panasonic Jaguar Racing, ha dichiarato: “Da quando siamo in Formula E, Panasonic Jaguar Racing ha fatto dei grandi progressi. Ci aspettiamo che l’introduzione delle nuove auto ‘Generation 2’ e le modifiche al regolamento sportivo, ci possano far vivere una fantastica stagione di gare. Tutte le squadre partono dallo stesso livello. Riteniamo di essere il primo team a sviluppare il proprio sistema propulsivo interamente in-house, il che ci consente la massima gestione in termini di progettazione e sviluppo, con la speranza che tutto ciò ci consenta di essere altamente competitivi. La tecnologia sta avanzando ad un ritmo incredibilmente veloce, e la nuova Generation 2 rappresenterà un importante banco di prova per lo sviluppo dei nostri futuri veicoli elettrici a batteria. È fantastico poter avere anche quest’anno sulle nostre vetture sia Nelson che Mitch, in questo modo possiamo infatti dare continuità alle nostre strategie di guida. Le loro conoscenze, la loro esperienza e la loro velocità saranno un contributo fondamentale per il nostro obiettivo di squadra, che è quello di andare a punti ad ogni gara e combattere sempre per il podio.”

Nelson Piquet Jr, pilota Panasonic Jaguar Racing #3, ha detto: “Sono in Formula E sin dal primo giorno e come pilota ho fatto tanti progressi e tanti ne ha fatti la tecnologia. È davvero incredibile vedere quanto velocemente siano cambiate le cose. La Jaguar I-TYPE 3 è un animale da strada, con le sue sfide e le sue complessità. Il nuovo chassis è più largo e più veloce rispetto alla precedente vettura e quindi sarà interessante vedere come si comporterà negli stretti circuiti cittadini.”

Mitch Evans, pilota Panasonic Jaguar Racing #20, ha detto: “Quella passata è stata in assoluto la mia migliore stagione, in cui ho collezionato alcuni record personali come il nostro primo podio ad Hong Kong e la pole position a Zurigo. Il team ha lavorato duramente per rendere la Jaguar I-TYPE 3 immediatamente competitiva, in modo da poter lottare per il podio ad ogni gara. Durante la scorsa stagione abbiamo mostrato molti segnali positivi e abbiamo grandi aspettative per quella che inizierà a breve.”

La quinta stagione segnerà un nuovo capitolo nella storia dell’elettrificazione di Jaguar Racing, in cui ci sarà anche il debutto del nuovo trofeo Jaguar I-PACE eTROPHY. La prima competizione al mondo riservata alle auto elettriche di produzione, supporterà il Campionato ABB FIA Formula E  e vedrà 20 I-PACE eTROPHY in assetto da gara sulla griglia di partenza, pronte a darsi battaglia sulle strade di alcune delle città più iconiche del mondo.

Iscrizioni aperte al “Nido dell’Aquila” tricolore

Il 27 e 28 ottobre, sarà la volta della quinta edizione della rinascita di questa popolare gara che proporrà di nuovo ben due validità “tricolori”: quella del Campionato Italiano Rally Terra (coefficiente 1) e quella del Cross Country Rally.  Si evidenzia la compattezza del percorso, 250 chilometri totali di cui 100 di prove speciali, con il programma che si svolgerà tutto nell’arco di due giorni e mezzo, ricognizioni comprese.

Nocera Umbra (PG), 27 settembre 2018 –  Da giovedì 27 settembre – e sino al 19 ottobre –  è tempo di iscrizioni per il Nido dell’Aquila 2018.  L’edizione di quest’anno di una delle gare su terra più popolari in Italia, organizzata a Nocera Umbra (Perugia) da PRS Group, insieme al Comune di Nocera Umbra ed a Radio Subasio conferma le ben due due titolazioni “tricolori”, quelle che la definiscono come uno dei maggiori eventi umbri di più alto valore in quest’anno.

La data da segnare in calendario è quella dell’ultimo fine settimana di ottobre, il 27 e 28, per questa gara, quinta e penultima prova – a coefficiente 1 – del Campionato Italiano Rally Terra, oltre che ugualmente il quinto e penultimo atto del Campionato Italiano Cross Country Rally.

Il format modificato per dare valore aggiunto al “tricolore”. Quattro diverse prove speciali da ripetere tre volte caratterizzeranno la gara in quella che è la sua maggior novità: verrà certamente proposta la classica scalata al Monte Pennino, affiancata da altri percorsi di elevato livello tecnico.  Si è passati dai 50 chilometri di prove speciali dello scorso anno e coefficiente di 0,75 di punteggio, ai 101 chilometri competitivi (sui 257 totali del percorso) e coefficiente 1 di quest’anno. Certamente un valore aggiunto per chi insegue un titolo e sicuramente un appuntamento appetibile per la sua snellezza. Si evidenzia infatti la compattezza del percorso (250 chilometri dell’intero sviluppo con 100 di prove speciali), con il programma che si svolgerà tutto nell’arco di due giorni e mezzo, ricognizioni comprese.

La gara di Cross Country farà due tappe, partendo il sabato alle ore 14,00, per affrontare 436 chilometri totali, dei quali 125 di Settori Selettivi (5 da ripetere) di “navigazione” ed avventura decisamente stimolanti ed avvincenti.

L’edizione 2017 della gara venne vinta dal modenese Andrea Dalmazzini, in coppia con Ciucci su una Ford Fiesta R5, poi laureatosi Campione d’Italia.

 

Sfide ispirate alla tradizione al 1° Rallyday “Castelli Piacentini”

Il 6 e 7 ottobre, dopo tre anni di assenza i rallies tornano nella Val Tidone con un percorso di alto valore tecnico, legato alla tradizione.

Pianello Val Tidone (Piacenza, 30 settembre 2018 – Si sono chiuse venerdì 28 settembre le iscrizioni al 1° Rally Castelli Piacentini, previsto a Pianello Val Tidone (Piacenza) il 6 e 7 ottobre.

ProsEvent, che cura la parte organizzativa dell’evento, propone la formula “RallyDay”, vale a dire due distinte prove speciali da correre tre occasioni. In questo caso, si tratta, per entrambi i tratti, di prove speciali dall’alto contenuto storico ed anche tecnico, essendo state utilizzate sino agli ottanta dal celebre rally “Quattro Regioni”: sono la “Tassara-Stadera”  (Km. 4,610) e la “Pecorara” (Km. 7,000).

Scenari carichi di storia sportiva, per questo rally che nasce dalle ceneri  del Rally della Val Tidone, che concluse la sua storia nel 2015 e proprio da questa gara è stato preso il testimonio riproponendo una gara nel piacentino che possa tornare ad incendiare la fiamma della passione nella zona padana, ricca di memorie sportive di alto spessore.

Storico cambio per la Ronde Città dei Mille: da Selvino ad Alzano

La corsa bergamasca dopo quattordici anni emigra dall’altopiano al fondovalle ma conferma data e prova speciale. Si gareggia domenica 16 dicembre. Foto archivio Alquati

SELVINO (BG) – Cambiare per rinnovarsi e per andare incontro alle esigenze di tutti. Dopo quattordici anni, la celebre Ronde Città dei Mille, non avrà più la città di Selvino come base logistica della “classica” prenatalizia. Se la prova speciale che verrà disputata nella giornata di domenica 16 dicembre rimarrà invariata e come in quasi tutte le edizioni condurrà le vetture nel tratto che da Nembro sale fino a Selvino, la sede della manifestazione, così come palco di partenza ed arrivo, scenderà di alcune curve altimetriche fino cioè ad Alzano Lombardo. Proprio la cittadina attraversata dal fiume Serio sarà al centro delle operazioni logistiche della rinnovata Ronde: dal Parco Assistenza del centro paese al riordino, dalla direzione gara alle verifiche; tutto verterà attorno ad Alzano. Gradita novità, inoltre, il tratto individuato per lo shake down che sarà ad Altino, come al recente Rally Prealpi Orobiche, proprio nelle vicinanze dell’area assistenza.

“Abbiamo voluto andare incontro alle esigenze sempre maggiori dei concorrenti che sì, trovavano una bellissima location in Selvino, ma poi dovevano fare i conti con un’area assistenza troppo spalmata per il paese ed eccessivamente dispersiva. Anche la ricettività iniziava a diventare un problema: così facendo tutti saranno decisamente più comodi” spiega Nicola Colombo della Ares Communication, al timone dell’organizzazione.

Ora largo alla gara: le iscrizioni si potranno inviare a partire dal giorno 15 novembre mentre termine ultimo sarà il giorno 7 dicembre.

La 46^ Cronoscalata della Castellana ha aperto le iscrizioni

Adesioni fino a lunedì 15 ottobre alla classica cronoscalata orvietana che dal 19 al 21 sarà prova decisiva del Trofeo Italiano Velocità Montagna Nord e Sud (con annesse le autostoriche) grazie all’instancabile lavoro dell’ASD La Castellana, organizzatrice anche di diverse iniziative collaterali di primo piano

Orvieto (TR), 28 settembre 2018. Percorso di gara già collaudato e iscrizioni aperte a Orvieto per la 46^ Cronoscalata della Castellana. Gli organizzatori dell’Asd La Castellana sono al lavoro sulla definizione di tutti i dettagli e delle nuove iniziative collaterali di primo piano previste per la classica corsa in salita umbra, la cui edizione 2018 si svolge dal 19 al 21 ottobre e sarà prova decisiva del Trofeo Italiano Velocità Montagna con doppia validità per le zone Nord e Sud. La gara ospiterà anche la competizione riservata alle affascinanti autostoriche, per la quale non è prevista alcuna limitazione di numero massimo di presenze. Le iscrizioni sono aperte fino a tutto lunedì 15 ottobre.

Tra le novità che l’organizzazione orvietana, in collaborazione con l’Automobile Club di Terni, sta approntando per la prova di TIVM è prevista una tavola rotonda aperta a tutti e dedicata al mondo dei motori e delle corse in salita con ospite, fra gli altri, Emanuele Pirro, pilota già F1 e plurivincitore della 24 Ore di Le Mans. L’incontro si terrà nel contesto della presentazione del grande evento orvietano mercoledì 10 ottobre alle 17.00 nella Sala Consiliare del Comune. Il lavoro dell’Asd La Castellana sta confermando l’elevata professionalità raggiunta negli anni dalla manifestazione, che annuncia un prestigioso parterre di piloti e auto da corsa e che nel contempo offrirà l’opportunità di vivere un grande spettacolo immersi tra la natura, la storia e le bellezze di Orvieto anche ad addetti ai lavori e pubblico.

Senza dimenticare il lato promozionale, che comprenderà alcune importanti novità mediatiche e l’esposizione di spettacolari auto da corsa che faranno bella mostra di sé dall’8 al 14 ottobre al Centro commerciale “Porta d’Orvieto”. Nello stesso centro domenica 14 ottobre è in programma un’iniziativa dedicata ai più piccoli, per i quali saranno disponibili alcune mini-car per la loro “prima” alla guida di un mezzo.

Tornando alla gara del 19-21 ottobre, la Cronoscalata della Castellana attende i migliori specialisti delle salite, pronti a sfidarsi nella rincorsa al TIVM nel momento clou della stagione. Le prove ufficiali del sabato e le due gare della domenica si svolgono sui tecnici ed emozionanti 6190 metri del tracciato che da San Giorgio, alle porte di Orvieto, sale a Colonnetta di Prodo lungo la SS79. Nel 2017 ha vinto il giovane pilota di casa Michele Fattorini su prototipo Osella FA30 motorizzato Zytek con il tempo totale di 7’01”32 (gara 1 + gara 2), mentre tra le auto storiche il tempo più veloce in assoluto è stato ottenuto dall’ascolano Gianluca Paloschi, vincitore del 4° raggruppamento con la Peugeot 205 Rallye.

Rinviata a domenica 21 ottobre 2018 la sesta edizione di “Motori in Valle Elvo”

L’evento, raduno con finalità di carattere turistico e culturale, è dedicato alle auto sportive, storiche e moderne.

 E’ stata rinviata al 21 ottobre la sesta edizione di Motori In Valle Elvo, evento non competitivo per auto stradali, storiche e moderne, che avrebbe dovuto tenersi questa domenica, 30 settembre 2018.

Abbiamo preso questa decisione” spiegano gli organizzatori di Alea Eventi Asd, “perché, pur in presenza di un numero soddisfacente di iscritti, a circa una settimana dall’evento sono venuti a mancare servizi essenziali per lo svolgimento dello stesso, quali antincendio, protezione civile e pronto soccorso. Questo a causa dell’impossibilità, da parte delle diverse realtà coinvolte, di reperire il personale necessario”.

A questo proposito” spiega il comunicato diffuso dagli organizzatori “vogliamo precisare che la nostra associazione ha sempre organizzato eventi in regola con le vigenti disposizioni di legge e che non siamo disponibili a promuovere appuntamenti non così organizzati, in particolare dal punto di vista della sicurezza. Ci scusiamo pertanto con tutte le realtà che avevano dato il loro appoggio all’evento (e lo hanno confermato anche con la nuova data) e, in particolare, la Pro Loco di San Michele di Mongrando, Clerico Primino S.r.l., Apicella Gomme e i Comuni di Mongrando e di Zubiena; e, naturalmente, con tutti gli iscritti e gli “iscrivendi”, precisando che, in caso di mancata partecipazione all’appuntamento del 21 ottobre, la quota di iscrizione eventualmente già pagata verrà ovviamente restituita”.

E’ questa la prima volta che l’associazione Alea Eventi rinvia un evento ad altra data. “In tanti anni di attività non era mai successo” conclude la nota stampa. “Quando però si parla di sicurezza e di rispetto delle regole, non si può transigere o improvvisare”.

Motori in Valle Elvo 2018 si terrà quindi il prossimo 21 ottobre e sarà come già annunciato, suddiviso in due parti distinte: il Raduno Dinamico (Motori in Valle Elvo) e l’Esibizione (Mongrando Motor Festival).

La prima, dedicata alle vetture stradali, partirà e arriverà nell’Area Industriale di Mongrando. Dopo essersi qui esibite, le vetture lasceranno l’area separate da un minuto una dall’altra e si muoveranno su di un percorso stradale obbligato esterno all’area, che interesserà Mongrando e altri paesi della Valle Elvo. Al termine, il rientro all’Area Industriale.

La seconda, dedicata alle vetture sportive, si svolgerà esclusivamente nell’Area Industriale dove verrà allestito lo stesso percorso già utilizzato in occasione delle precedenti quattro edizioni di Mongrando Motor Festival

Le iscrizioni sono già aperte. I moduli di iscrizione e tutte le altre notizie relative all’evento sono o saranno rese disponibili su Internet, all’indirizzo www.aleaeventi.it. Su Facebook si può consultare il gruppo e la pagina Alea Eventi e l’evento “Motori in Valle Elvo”.