Le Lancia Delta campioni del mondo alla Reggia di Venaria per “Le Regine della Reggia”

Testo e foto di Massimo Grosso

VENARIA (TO) – Hanno scritto la storia sportiva dal 1987 al 1992. Sono state le icone di un made in Italy che ha esaltato e reso fiero il nostro paese. Ancora oggi a distanza di anni, la Lancia Delta rappresenta per gli sportivi e appassionati l’emblema più autentico di un epoca esaltante e difficilmente ripetibile. Le Lancia Delta protagoniste di quel periodo indimenticabile hanno scelto una location quanto mai esclusiva ed elegante per apparire agli occhi degli appassionati. Alla Reggia di Venaria si è infatti svolta con il patrocinio della Città e dell’assessorato alla Cultura e Sport la prima edizione di “Le Regine nella Reggia”. Un pomeriggio di esposizione statica di questi esemplari conservati in modo perfetto dall’imprenditore inglese Massimiliano Girardo che le ha acquisite recentemente riproponendole con le livree originali. Dalla Delta 4WD che debutto nel 1987 al Rally di Montecarlo fino ad arrivare alla Integrale Evoluzione del 1992 che concluse l’epopea Lancia a livello ufficiale per dare spazio alla pista con il progetto Alfa Romeo.

Quattro esemplari che a Venaria sono state presentate insieme alla Lancia Rally 037 con la quale Henri Toivonen vinse il Rally di Finlandia nel 1984 e una Lancia Stratos appartenuta a Bobo Cambiaghi. Ognuna di loro conserva intatta la livrea di una gara che l’ha vista vittoriosa. E non manca neppure lo storico furgone assistenza allestito come un tempo.

Entusiasti il sindaco Roberto Falcone e l’assessore alla Cultura, eventi e Sport del comune di Venaria Antonella Bentivoglio D’Afflitto. “Questa è stata senza dubbio un occasione esclusiva” ha dichiarato il primo cittadino della Reale. “Sono auto bellissime e la loro storia sportiva esalta il vanto di un made in Italy che in quegli anni è salito sull’olimpo mondiale”. Anche l’assessore D’Afflitto commenta positivamente l’evento. “La location contribuisce senza dubbio ad impreziosire questa occasione. Siamo felici di aver portato nella nostra città oltre alle occasioni culturali di grande livello anche l’esempio di una storia sportiva che ha emozionato un intera generazione”.

Un appuntamento per palati fini. Perché queste non sono Lancia Delta qualunque che sarebbe già molto. Sono “Le Delta” quelle ufficiali. Capaci di conservare ancora il profumo di quel periodo. Una storia di passione ed emozione che avvolge solo chi lo ha vissuto. Un occasione che ha richiamato molto pubblico. I più giovani, curiosi di vedere da vicino questi gioielli di cui hanno solo sentito parlare. Alcuni invece capaci di raccontarne la storia, di conoscere minuziosamente i  particolari. Perché ogni vettura è stata conservata come in origine. Allora è curioso origliare mentre qualcuno fa notare le prese d’aria posteriori della Delta 4WD oppure la targa spostata per motivi di sponsor dell’Integrale 16 valvole. Ma anche la Lancia Rally 037 esposta a Venaria come pezzo pregiato conserva una sua particolarità: Mancano infatti le consuete scritte Martini Racing perché quella fu la vettura con cui Toivonen vinse in Finlandia dove lo sponsor era vietato.

 

Domenico Fogliati-Cristina Carena, sfortunati al Rally del Rubinetto

Esordio stagionale sfortunato per il pilota di Giaveno e la navigatrice di Carmagnola, costretti al ritiro alla quarta speciale per lo stesso problema meccanico (rottura di un giunto) della scorsa stagione. Ma l’annata non è ancora finita e l’equipaggio portacolori della New Turbomark pensa di effettuare almeno ancora un’uscita per togliersi qualche soddisfazione. Foto Action Race

SAN MAURIZIO D’OPAGLIO (NO), 2 ottobre – “Il Rubinetto non ci porta fortuna; e per di più questa volta ci siamo pure divertiti meno dello scorso anno”. Domenico Fogliati analizza con queste parole la sua trasferta al Rally del Rubinetto che si è disputato a San Maurizio d’Opaglio sabato 29 e domenica 30 settembre, affrontata con la Peugeot 106 di Classe N2.

Lo scorso anno, per lo meno, avevamo disputato quasi tutta la gara ritirandoci all’ultima speciale mentre stavamo lottando per il podio di classe. Quest’anno è andata peggio, perché ci siamo fermati già alla quarta prova, l’ultima nella notte di sabato, e non siamo mai riusciti ad incidere nella classifica; inoltre abbiamo rotto, come lo scorso anno, un giunto alla ruota anteriore sinistra, che era nuovo. Una beffa”.

Il pilota di Giaveno e la navigatrice di Carmagnola tornavano in gara dopo un anno di assenza, proprio dal Rally del Rubinetto 2017 e nutrivano di ben figurare in una classe competitiva e numerosa che contava ben 18 iscritti su 123 partenti. “Invece abbiamo avuto delle difficoltà fin dall’inizio dovute principalmente al fatto di essere stati fermi un anno. In questo periodo io ho cambiato i sedili all’interno dell’abitacolo” commenta il portacolori della New Turbomark, “ma per una strana alchimia, pur essendo perfettamente uguali ai precedenti mi sono ritrovato seduto in posizione scorretta, non riuscendo a stare comodo in macchina. Dopo due prove i meccanici sono riusciti a sistemare il sedile e tutto è andato a posto. Altra difficoltà riscontrata è stata nell’uso dei pneumatici che rispondono alla direttiva FIA, come richiesto dal regolamento e che non avevo mai usato prima. Anche in questo caso cominciavo a comprenderne le reazioni e ad imparare a sfruttarli quando è arrivato lo stop dovuto alla rottura di un giunto che ci ha costretto al ritiro”.

Ora Domenico Fogliati e Cristina Carena non vogliono più far passare un anno prima della prossima gara. “Sarebbe un peccato sprecare tutto il lavoro fatto al Rubinetto per sistemare la vettura e prendere confidenza con i nuovi pneumatici” sottolinea la navigatrice carmagnolese. “Con Domenico ci stiamo guardando attorno, ma sicuramente, entro la fine dell’anno qualcosa faremo ancora, grazie all’appoggio dei nostri sponsor Serramenti Bordin di Buttigliera Alta e Ristorante il Cantuccio di Giaveno. Il Rubinetto ci ha messo sul gusto, ora cerchiamo di prenderci qualche soddisfazione”.

 

Scuderia Palladio Historic: un Città di Bassano in chiaroscuro

A dei buoni riscontri nelle classi con quattro vittorie, si contrappongono il ritiro lampo di Bianco che puntava al bis del 2017 e la penalità che stravolge la gara di  Zanetti. Foto Matteo Pittarel

VICENZA, 1 ottobre 2018 – Per la Scuderia Palladio Historic è stata un’edizione più complicata del previsto, quella del recente Rally Storico Città di Bassano svoltosi sabato scorso. Già dopo la prima prova speciale era costretto al ritiro l’equipaggio sul quale si puntava molto per la vittoria: un improvviso guasto al cambio ha mandato in testa-coda nel tratto di trasferimento verso la seconda prova, la Ford Sierra Cosworth 4×4 Gruppo A di Riccardo Bianco e Roberta Barbieri decretandone il prematuro ritiro dopo che avevano realizzato il secondo tempo nella “Valstagna”. Subito dopo è stata l’Alfa Romeo Alfetta GTV Gruppo 2 di Marco e Mattia Franchin ad alzare bandiera bianca per la rottura della guarnizione della testa.

Fortunatamente sono arrivate anche le buone notizie grazie ad alcune vittorie di classe; nella 2-1150 del 3° Raggruppamento si è finalmente imposta con notevole margine sugli avversari la Fiat 127 Gruppo 2 di Vittorio Marzegan e Moreno Pertegato e lo stesso risultato lo hanno colto nella J2-A2000 Daniele Danieli e Luca Bertoli con la Fiat Ritmo 130 TC. Ottima prestazione anche per Andrea Marangon e Massimo Darisi, primi nella A1600 con l’Honda Civic con la quale staccano anche il diciannovesimo tempo nella classifica assoluta. Nella A1300 Giuliano Ongaro e Piero Comellato colgono una buona seconda posizione di classe con la Peugeot 205 Rallye e anche per la Citroën Visa Chrono di Romeo De Rossi e Roberto Raniero le fatiche si sono concluse col successo nella B1600.

Buona gara per Renato e Nico Pellizzari che per soli 8″4 si piazzano secondi nella 2-2000 con l’Opel Kadett GT/E e soddisfatti all’arrivo lo sono anche Massimo Zanin e Simone Stoppa che chiudono ottavi assoluti e quarti di classe con la BMW M3 Gruppo A.

Un discorso a parte lo merita la vicenda nella quale si sono ritrovati Pierluigi Zanetti e Roberto Scalco: il duo è autore di una prestazione di spessore che gli vale la vittoria di classe 2-2000 e una posizione subito fuori dalla top-ten assoluta; sul palco d’arrivo viene premiato il risultato come da classifica provvisoria dopo l’ultima speciale, ma nell’ultimo controllo orario – quello d’ingresso nel parco chiuso di fine gara – si ritrovano una penalità di 4′ per un presunto anticipo, come riportato nella classifica ufficiale esposta poco prima di mezzanotte e la pesante penalità li fa precipitare nelle retrovie dell’assoluta, oltre che al quarto posto di classe. L’equipaggio è venuto a conoscenza della penalità quando oramai i tempi per il reclamo erano trascorsi e contesta fermamente quanto addebitato, dichiarando di aver rispettato il tempo imposto per la percorrenza dell’ultimo settore.

 

 

Al Bassano Stefano Dall’Ò è al quarto podio consecutivo

Il portacolori di GDA Communication, in un’edizione da annali del “Mundialito Triveneto”, archivia la stagione 2018 con un positivo secondo posto di classe N2. Foto Leonelli

MODENA, 2 Ottobre 2018 – In quella che sarà certamente un’edizione da ricordare per il Rally Città di Bassano, giunto quest’anno a spegnere la candelina numero trentacinque della sua gloriosa storia, GDA Communication incassa l’ennesimo trofeo, di una stagione rigogliosa, grazie a Stefano Dall’Ò. Il pilota di Limana, in provincia di Belluno, affiancato come da tradizione da Matteo Magrin, ha dato vita ad un’elettrizzante lotta, assieme a Pasa e Ghion, concludendo con il secondo posto in classe N2, a soli 10”2 dalla vetta.

Un risultato di prestigio, quello ottenuto alla guida della Peugeot 106, seguita sul campo da PR2 Sport, che permette al bellunese di archiviare un 2018 sensazionale, fatto di quattro podi consecutivi in altrettante uscite: secondo al Dolomiti Rally, autentico mattatore al Piancavallo e nuovamente secondo al Valli della Carnia, prima centrare il poker al Bassano. A rendere ancora più brillante la prestazione, del portacolori della scuderia modenese, è giunta la terza piazza nella classifica generale del gruppo N, ciliegina sulla torta di una stagione di altro profilo.

Pronti, via e sull’università dei rally, la “Valstagna”, Dall’Ò fatica a trovare il giusto ritmo, incassando un passivo, di quasi un secondo a chilometro, che fa presagire una giornata difficile.

Sul veloce della “Marcesina” il bellunese mette in chiaro le proprie ambizioni, stacca il miglior tempo, e si mette in scia a Pasa e Ghion. Mancato il secondo scratch a “Laverda”, per soli otto decimi, Dall’Ò punta a far la differenza sulla “Monte Corno”, la quale viene però percorsa in trasferimento. Al giro di boa il divario, del pilota della trazione anteriore del leone, è di 6”6 dal leader.

“Siamo partiti male a Valstagna” – racconta Dall’Ò – “e non abbiamo ottenuto un buon tempo. Era una prova che non abbiamo mai disputato ed abbiamo pagato dazio. Dopo un buon primo giro confidavamo di spingere sulla Monte Corno. Purtroppo è stata sospesa a pochi concorrenti prima di noi. Eravamo comunque con i migliori, in piena lotta per il successo finale.”

Si riparte per la seconda tornata e Dall’Ò migliora nettamente il proprio passo a “Valstagna”, chiudendo a soli 2”9 dal miglior tempo, confermandosi poi padrone di casa in “Marcesina”. Si accendono le fanalerie supplementari, per gli ultimi due impegni di giornata, ed il bellunese centra il secondo parziale sulla “Laverda”, portando a 4”7 il ritardo dalla prima posizione. Sarà la decisiva, amata, “Monte Corno” a voltargli le spalle, relegandolo al secondo posto.

“Siamo partiti per giocarcela sino alla fine” – sottolinea Dall’Ò – “ma, all’inizio della discesa, siamo rimasti senza freni. Abbiamo dovuto gestire, per non buttare via tutto. La foratura dello sfortunato Ghion ci ha regalato il secondo posto. Grazie a PR2 Sport, ottimi come sempre. Grazie a Matteo, alle nostre fidanzate, famiglie ed ai nostri amici che ci sostengono, sempre.”

 

Al Bassano dei record brilla la stella di Claudio Cogo

Il pilota di Marostica, all’esordio sulla Fiesta R5 di Xmotors, chiude quinto assoluto, terzo di gruppo R e di classe R5. Palma della sfortuna a Scapin, fuori per una toccata. Foto Fotosport

MONTEBELLUNA (TV), 2 ottobre 2018 – In un Rally Città di Bassano di elevata caratura, quello andato in scena nel recente weekend, Xmotors archivia in bacheca un risultato di alto prestigio. Tante erano le incognite che avvolgevano l’esordio di Claudio Cogo, il quale aveva scelto una delle edizioni più insidiose del “Mundialito Triveneto”, per debuttare sulla Ford Fiesta R5 del sodalizio di Montebelluna. Nubi che si sono prontamente dissolte sin dal secondo tratto cronometrato in programma, quello di “Marcesina”, dove il pilota di Marostica, affiancato da Carlo Guadagnin alle note, firmava il sesto tempo assoluto, in scia ai migliori protagonisti della classe R5.

Sulla successiva “Laverda”, prova di casa del portacolori di Rally Team, il cronometro sanciva il quinto tempo assoluto, a soli 7”7 dalla Citroën DS3 WRC del poi vincitore Rossetti.

Con la sola “Valstagna” a rendergli la vista ostica il vicentino confermava il proprio feeling, alla guida della trazione integrale di casa Xmotors, viaggiando costantemente nei piani alti della generale. Il quinto posto assoluto, condito dal gradino più basso del podio in gruppo R ed in classe R5, non può che essere un biglietto da visita di prim’ordine, colto in un Città di Bassano da record.

“Può sembrare strano a dirsi” – racconta Cogo – “ma l’esperienza maturata sulla piccola 106 di gruppo N si è rivelata molto utile su questa tipologia di vettura. Dopo aver provato la Fiesta ci siamo resi conto di quanto si possa osare. Pativamo un pochettino a Valstagna, prova molto stretta che richiede un po’ di chilometri per far girare bene la Fiesta sullo stretto, ma sulle altre, più veloci, eravamo al passo dei migliori. Riuscire a contenere i distacchi da piloti esperti, come ad esempio Rossetti e Signor, è stata per noi una grossa soddisfazione. Abbiamo spinto molto sulla Laverda perchè, seppur non abiti più li, è la prova dove ho vissuto la mia infanzia. L’auto è davvero stupenda. Xmotors è un team davvero al top. Grazie ai consigli di Carlo e Filippo Lorenzon, nonché dell’amico Rudy Andriolo, ci siamo sentiti davvero in famiglia. Siamo davvero molto contenti e speriamo di poter tornare presto in gara con questo splendido mezzo.”

Ad un raggiante Cogo fa, purtroppo, da contraltare la sfortunata apparizione di Dario Scapin, il cui ritorno all’asfalto si è consumato lungo i primi chilometri della speciale di apertura.

Per il trevigiano d’adozione, in gara per i colori di Rally Team, una toccata sulla “Valstagna”, all’anteriore destra, lo ha costretto a parcheggiare la seconda Ford Fiesta R5 griffata Xmotors, condivisa con Rudy Tessaro, senza alcuna possibilità di riprendere il cammino.

“Il nostro Città di Bassano è durato pochissimo” – racconta Scapin – “perchè, sulla prima prova speciale, abbiamo picchiato con l’anteriore destro, arrivando lungo. Valstagna è l’università dei rally e non perdona. Peccato. La Fiesta va davvero molto forte sull’asfalto. Ringrazio di cuore tutto il team Xmotors, serio e professionale. Ci hanno consolato, cercando di indorarci la pillola. È stato come essere in famiglia. Prossimo obiettivo? Tornare, di corsa, a correre sulla terra.”

Valerio Scettri firma il terzo podio al Bassano

Il pilota di Este, portacolori di Irontech Motorsport, assieme al polesano Barison, chiude la stagione 2018 con un ottimo secondo posto di classe. Foto Fotosport

 OSPEDALETTO EUGANEO (PD), 2 ottobre 2018 – Non poteva chiudersi in modo migliore la stagione agonistica 2018 di Valerio Scettri e di Irontech Motorsport. Il pilota di Este, affiancato dal polesano Michele Barison, conclude un’edizione del Rally Città di Bassano, da record, salendo sul secondo gradino del podio, in classe A7, alla guida dell’intramontabile Renault Clio Williams gruppo A.

Un’annata da incorniciare per Scettri che, al secondo anno di attività di Irontech Motorsport, porta a tre i trofei archiviati in bacheca: terzo al Piancavallo, secondo al Città di Scorzè ed al recente Città di Bassano. Dopo due ritiri consecutivi, sulle speciali vicentine, il portacolori del sodalizio patavino è quindi riuscito nell’intento di sfatare anche questo tabù, portando a termine una trasferta rivelatasi decisamente selettiva: in classe A7, infatti, a fronte dei tre arrivati sono stati ben sei gli equipaggi che hanno dovuto alzare bandiera bianca, a confermare la durezza del percorso di gara.

Pronti, via e sulle prime due speciali di apertura, “Valstagna” e “Marcesina”, Scettri parte eccessivamente contratto, insediandosi ai piedi del podio, con la possibilità di mettere nel mirino il terzo posto.

Al tradizionale giro di boa l’alfiere di Irontech Motorsport viaggia, saldamente, in quarta posizione, con un margine di oltre un minuto sul primo dei diretti inseguitori e con il gradino più basso del podio ancora alla portata. Il secondo passaggio a “Valstagna” rivoluziona la classifica, con Scettri che stacca il secondo tempo, a 9”8 dalla migliore prestazione, e si mette in caccia al leader Farronato. A “Marcesina” arriva un altro secondo parziale, per soli 3”, mentre sulla successiva “Laverda” la Renault Clio Williams bianconera mette le proprie ruote davanti a tutti, ora la vetta è distante solamente una decina di secondi. Con la sola “Monte Corno” da affrontare ci si gioca il tutto per tutto ma, al controllo stop, l’atestino chiude secondo, a 4”6. Un risultato che conferma i progressi mostrati nel corso di questa stagione, congedando nel migliore dei modi la francesina da rally, in attesa di riprendere l’attività nel 2019.

“Siamo arrivati alla fine di questo Bassano con un ottimo risultato” – racconta Scettri – “e ne siamo ampiamente soddisfatti. Potevamo fare meglio in avvio ma, semplicemente, non ero con la testa in abitacolo. L’affiatamento con Michele cresce a vista d’occhio. Vettura e team al top. Il percorso di questa edizione è stato meraviglioso, non c’era una prova speciale che fosse brutta. Ora è il momento di far riposare la nostra Renault Clio Williams. Ha dato tanto quest’anno ed è giusto che si meriti le sue vacanze. Dal canto nostro ci piacerebbe essere nuovamente della partita al Prealpi Master Show, su una vettura di prima fascia, per chiudere nel migliore dei modi una stagione, per noi, ad altissimo livello. Ce la faremo? Dipende tutto dagli impegni lavorativi. La voglia sicuramente c’è ma, ad oggi, non possiamo fare programmi.”

Al Bassano Renzo Rampazzo dice addio alla Coppa Italia

Il pilota di Montegrotto Terme, in gara per Patavium Racing, esce di scena sul secondo tratto cronometrato, abbandonando ogni ambizione di successo in classe R3C. Foto Fotosport

MONTEGROTTO TERME (PD), 2 ottobre 2018 – Al culmine di una stagione 2018 da incorniciare Renzo Rampazzo inciampa, fatalmente, sulla “Marcesina”, in occasione del recente Rally Città di Bassano, mandando così in fumo ogni sogno di ben figurare nella Coppa Italia, tra le vetture di classe R3C. Una rovinosa uscita di strada, fortunatamente senza conseguenze per l’equipaggio, ha visto il portacolori di Patavium Racing parcheggiare la propria Renault Clio R3, curata da Shade Motorsport, contro un albero sulla seconda prova speciale.

Per il pilota di Montegrotto Terme, affiancato da Christian Dinale alle note, un errore pesante, il primo di un’annata contraddistinta da un ruolino di marcia a dir poco invidiabile: secondo di classe R3C all’Appennino Reggiano, al Valli della Carnia ed al Città di Scorzè, prima del passo falso nel “Mundialito Triveneto” dei record. Un buon avvio, sull’università dei rally a “Valstagna”, vedeva Rampazzo aprire la trentacinquesima edizione del Città di Bassano con un quarto tempo ma, la doccia fredda, si nascondeva sulla veloce ed insidiosa piana di “Marcesina”.

“Siamo arrivati a Bassano forti di tre secondi posti” – racconta Rampazzo – “ed eravamo molto desiderosi di confrontarci su queste prove speciali, che han fatto la storia di questo rally, anche in virtù di un parco partenti da record assoluto. Dopo un avvio cauto sulla Valstagna, dove è molto facile commettere errori, siamo andati in Marcesina. Purtroppo, per un errore nostro di valutazione sulle condizioni dell’asfalto, l’abbiamo combinata davvero grossa. L’asfalto freddo ci ha tradito e siamo usciti violentemente di strada, centrando un albero. Fortunatamente non abbiamo riportato danni fisici ma, una volta realizzato il tutto, è salita tutta la delusione e l’amarezza. Abbiamo buttato alle ortiche una potenziale vittoria nella Coppa Italia di categoria, oltre che un possibile confronto con piloti di elevato livello tecnico. Che delusione.”

Nonostante l’aver sprecato un’occasione così ghiotta sia un boccone alquanto amaro da digerire, per Rampazzo e per Patavium Racing, il pilota di Padova non passa la mano ma rilancia, valutando nelle prossime giornate una nuova trasferta da affrontare, con l’unico intento di riportare il buon umore all’interno del team.

“La delusione non è soltanto circoscritta a me e Christian” – sottolinea Rampazzo – “ma ci dispiace molto per Stefano Primoli, presidente di Patavium Racing, e per tutta Shade Motorsport, nelle persone di Alberto Frasson e del capo meccanico Davide Briola. Abbiamo lavorato tanto sodo, in questa stagione, per cercare di trovare la quadra della vettura e, una volta trovata, abbiamo vanificato tutti gli sforzi con un errore che non ci sta. Piangere sul latte versato ormai non conta e bisogna aver la forza di rialzare la testa e di guardare avanti. Nelle prossime giornate valuteremo cosa fare ma una cosa è certa. Non chiuderemo il 2018 con questo risultato. Vogliamo affrontare un’altra trasferta per risollevare il morale di tutti noi.”

 

Luca Artino al via a Pistoia: obiettivo riscatto

Il pilota di Lamporecchio, sempre con la Škoda Fabia R5 di Race Art Technology – Škoda Swiss Motorsport, questo settimana correrà l’ultima gara stagionale con il preciso obiettivo di riscattare una stagione avara di soddisfazioni. Foto Massimo Bettiol

LAMPORECCHIO (PT), 2 ottobre 2018Luca Artino questo fine settimana sarà al via del 39. Rally Città di Pistoia, penultima prova del Campionato Regionale Aci Sport Toscana-Umbria.

Reduce da tre quarti di stagione decisamente condizionati dalla sfortuna, Artino correrà con il preciso intento di riscattare i diversi momenti negativi sofferti quest’anno, indorati solo dal secondo posto al Rally della Valdinievole dello scorso maggio. Artino, portacolori della ART Motorsport, sarà al via della gara con la Škoda Fabia R5, della squadra svizzera Race Art Technology-Škoda Swiss Motorsport, avrà al suo fianco Andrea Gabelloni, ed insieme cercheranno di porsi tra i protagonisti di prima scena, in un plateau di iscritti annunciato di alto livello.

Luca Artino: “Spero proprio che quest’ultima gara della stagione ci faccia ritrovare il sorriso, quest’anno abbiamo davvero pagato dazio, la dea bendata ci ha abbandonati, vediamo se stavolta torna ad abbracciarci. Il Rally a Pistoia l’ho corso diverse altre volte, sempre con ottime sensazioni, due anni fa finimmo sul podio, terzi assoluti, ed il percorso mi piace assai. Per cui vi sono le premesse per proseguire il trend positivo in questa gara. Non faccio proclami, vogliamo, insieme alla squadra, finire la stagione con il sorriso”.

Saranno quattro diverse, le prove speciali da affrontare al Rally Città di Pistoia, due per il sabato ed altrettante per la domenica entrambe da correre due occasioni, un totale quindi di otto sfide cronometrate per 90,900 chilometri. Sfide che saranno le stesse del 2017.

Movisport di nuovo all’attacco di Pistoia: Rudy Michelini prova il terzo successo

Prima di affrontare l’ultima fatica tricolore di Verona, il pilota lucchese andrà a fare “allenamento” nella gara che ha già vinto per due occasioni. Foto Massimo Bettiol

 REGGIO EMILIA, 2 ottobre 2018 – Movisport alla conquista di Pistoia. Con Rudy Michelini e Michele Perna sulla Škoda Fabia R5 della PA Racing, il sodalizio reggiano punta al successo assoluto al 39° Rally Città di Pistoia, questo fine settimana.

Il pilota lucchese, in procinto di correre all’ultima prova del tricolore Rally di Verona (la settimana successiva), con la quale conta di chiudere il Campionato Italiano “asfalto” sopra il podio assoluto (adesso  è in terza posizione) è fermo dalla fine dello scorso luglio, quando vinse per l’ottava volta la gara per lui di casa a Lucca. Si presenta quindi a Pistoia, gara che si è già aggiudicato nel 2014 e 2015 per svolgere un importante training in vista appunto dell’impegno della settimana successiva in terra scaligera e, perché no, puntando al tris di successi.

Michelini a Pistoia è dato tra i favoriti al successo, certamente contro avversari numerosi e di rango che cercheranno di non concedergli nulla, di non fargli alzare l’alloro del tris. Al via con la Škoda Fabia R5, sia per gratificare i propri partner che per incontrare i tanti sostenitori, si pone quindi sotto i riflettori di questa gara dal passato glorioso, valida oltre che per il Campionato Regionale anche per la Coppa Italia di terza zona.

Ritorno alle origini per Manuel Bonfadini al Sebino

Il pilota di Monselice, sul finale di stagione, torna volante della propria Peugeot 106 gruppo A, sulle speciali bergamasche che lo videro muovere i primi passi. Foto Fotosport

MONSELICE (PD), 2 ottobre 2018 – Manuel Bonfadini torna a casa, questo sarà sicuramente il momento più emozionante che il pilota patavino vivrà in occasione della settima edizione del Rally del Sebino, in programma per il prossimo weekend sulle rive del Lago d’Iseo.

Un ritorno alle origini, dato che quella parte della provincia bergamasca è, di fatto, la terra natia del portacolori della scuderia Xmotors, ansioso di tornare ad immergersi in quel contesto tanto caro per la propria storia. Terza apparizione targata 2018 per il pilota della Peugeot 106 gruppo A, il quale sarà affiancato nuovamente da Valentina Gentilini alle note, nel tentativo di far pendere l’ago della bilancia verso il segno positivo. Dopo un ottimo avvio, vincente in un Colli Scaligeri tormentato dal maltempo, la seconda uscita, in occasione del Carnia, si è rivelata molto avara con il patron di Assoclub Motorsport. Ecco quindi come il Rally del Sebino può essere considerata un’ottima occasione per dare una svolta positiva ad una stagione 2018 che, complici pressanti impegni lavorativi, difficilmente lo vedrà ancora al volante.

“Saremo al via del Sebino questo weekend” – racconta Bonfadini – “sempre con la nostra Peugeot 106 di gruppo A, sempre con Valentina sul sedile di destra. Stiamo lavorando molto sul feeling in abitacolo e, di conseguenza, più gare affrontiamo assieme e più possiamo migliorare il nostro affiatamento. Sarà una trasferta molto particolare per me, soprattutto emotivamente. Il Lago d’Iseo è la mia terra di origine, seppure il percorso di gara non tocchi specificatamente la mia zona, sarà una forte emozione tornare a percorrere quelle strade che vivevo da bambino. Sarebbe bello poter ottenere un buon piazzamento in quella che, per certi versi, può essere considerata la gara di casa. Di certo noi ce la metteremo tutta.”

Saranno sei le prove speciali in programma per l’edizione 2018 del Rally del Sebino, due da ripetere per tre passaggi. Una volta lasciata la splendida cornice del porto turistico di Lovere, sulle rive del Lago d’Iseo, i concorrenti affronteranno la prova speciale di “Rogno” (5,68 km) e l’inedita “Val di Scalve” (7,00 km). Le tre tornate saranno intervallate dal riordino, previsto sempre al porto turistico di Lovere, e dal parco assistenza, collocato a Rogno. Poco meno di quaranta i chilometri cronometrati a rendere ogni minimo errore potenzialmente fatale, in ottica di classifica finale.

“Le ambizioni sono sempre alte” – aggiunge Bonfadini – “ma dobbiamo far fede al realismo. Visto lo stop al Valli della Carnia, per cedimento del cambio, il primo obiettivo è sicuramente quello di concludere. Il percorso è molto vario, alterna tratti veloci e larghi ad altri più stretti e guidati. Speriamo di far bene perchè, la settimana seguente, si va in Francia per lavoro.”

 

 

Al Sebino Simone Crosara mette nel mirino il podio

Il pilota di Cavarzere, nuovamente affiancato dal polesano Luca Roccato, punta ad un pronto riscatto, sulle speciali bergamasche, per cancellare la sfortuna patita a Scorzè. Foto Fotosport

CAVARZERE (VE), 2 Ottobre 2018 – Simone Crosara non molla e si prepara ad affrontare una settima edizione del Rally del Sebino, in programma per l’imminente weekend sulle rive del Lago d’Iseo, con tanta sete di riscatto.

Lo sfortunato epilogo che ha visto protagonista il pilota di Cavarzere, nella precedente uscita al Rally Città di Scorzè, quando il cedimento di un semiasse aveva decretato la parola fine, a pochi chilometri dalla pedana di arrivo, va cancellato in fretta. Quale migliore occasione quindi se non uno degli eventi più apprezzati, dagli addetti ai lavori e dal pubblico, di questi ultimi anni.

Il portacolori della scuderia patavina La Superba si presenterà ai nastri di partenza al volante della propria Renault Clio RS di gruppo N, gommata DMACK, seguita per la parte tecnica dal team Galiazzo. Sul sedile di destra, a dettar note, troveremo l’amico di sempre, proveniente da Villadose: Luca Roccato.

“Non abbiamo mai affrontato questa gara” – racconta Crosara – “e, di conseguenza, non abbiamo la minima idea di che cosa ci aspetti. Diciamo che, fondamentalmente, abbiamo scelto il Sebino perchè ci piace confrontarci in nuovi contesti. Partecipare sempre alle stesse gare, alla fine, ti fa perdere stimoli. Con piacere avrò al mio fianco il mio super amico, nonché collega di lavoro, Luca Roccato. Avremo al nostro supporto la scuderia La Superba mentre, sul campo, saremo seguiti sempre dal team Galiazzo. Dal Città di Scorzè, assieme alla Top Rally di Stefano Ciresola, abbiamo apportato alcune migliorie alla vettura, le quali dovrebbero aver risolto i numerosi cedimenti di semiassi che abbiamo accusato nelle ultime stagioni. Anche qui saremo gommati DMACK, pertanto dovremo prendere un po’ le misure prima di spingere.”

Nella più classica conformazione del Rally Day la settima edizione del Rally del Sebino propone due tratti cronometrati, “Rogno” (5,68 km) e l’inedita “Val di Scalve” (7,00 km), da percorrere per tre passaggi. Ad ogni tornata i concorrenti faranno rientro al porto turistico di Lovere, sulle rive del Lago d’Iseo, per il riordino, prima di trasferirsi in quel di Rogno per la service area.

Il pilota veneziano, assieme al compagno d’avventura polesano, parte quindi alla ricerca di nuove fortune nel bergamasco, pronto ad affrontare l’agguerrita concorrenza locale.

“È tutto nuovo” – sottolinea Crosara – “ma questo non ci spaventa. Daremo sicuramente il massimo per ben figurare. Questo format di gara, molto compatto, prevede meno di quaranta chilometri di prove speciali. Ciò si traduce nell’impossibilità di commettere errori. Non ci sono margini. Al primo sgarro si corre il rischio di compromettere l’intera prestazione. Siamo pronti. Grazie di cuore alla scuderia La Superba, al team Galiazzo, a Top Rally ed a Top Car, di Luca Longhin. Tutti insieme si prendono, sempre, cura del mio giocattolo.”

Andrea Scalzotto vince e salva il bilancio Baldon Rally al Bassano

Il pilota della Suzuki Swift R1, autentico mattatore di classe, regala l’unica soddisfazione di giornata al team vicentino. Sfortunati Zanarella, Scalco e Spiller.

CASTELGOMBERTO (VI), 2 Ottobre 2018 – La trentacinquesima edizione del Rally Città di Bassano, la quale nel recente weekend ha scritto un altro capitolo da record della sua gloriosa tradizione, si è rivelata abbastanza avara con Baldon Rally.

Unico a salvare il bilancio di un’uscita abbastanza travagliata è stato Andrea Scalzotto, sceso sulle speciali bassanesi per allenamento in vista dell’imminente Rally Due Valli. Il pilota di Cornedo, il quale ritrovava al proprio fianco Christian Buccino, ha portato la Suzuki Swift del team di Castelgomberto sul gradino più alto del podio, tra le vetture di classe R1.

Solamente tre i partenti in questa categoria, la quale vedeva uno Scalzotto subito in palla, in grado di rifilare ben 48”7 a Crescenzo sui poco più di dodici chilometri della “Valstagna”. Al tradizionale giro di boa il vicentino comandava saldamente le operazioni, forte di 1’39”2 su Crescenzo e 1’51”7 su De Pretto. Nonostante la logica consigliasse di tirare i remi in barca Scalzotto poneva la propria firma su tutte e quattro le speciali del secondo giro, presentando un biglietto da visita importante, un netto successo in classe R1, per l’ultimo appuntamento del Campionato Italiano Rally e del Suzuki Rallye Trophy.

“Bassano sicuramente positivo per Scalzotto” – racconta Baldon (titolare Baldon Rally) – “il quale ha ritrovato la fiducia e la concentrazione dei giorni migliori. Dopo aver dominato, in lungo ed in largo, questo appuntamento siamo certi che potremo presentarci al via del Rally Due Valli, a Verona tra un paio di settimane, con le carte in regola per poter dire la nostra.”

A fare da contraltare ad una prestazione solida Baldon Rally si vede costretta ad incassare tre colpi gobbi della dea bendata, dagli altrettanti protagonisti al via con le vetture del team vicentino.

Antonio Zanarella, in gara con Ilenia Ossato sulla Peugeot 106 di gruppo A, si è visto costretto ad alzare bandiera bianca, nel trasferimento verso la settima prova speciale, causa cedimento di un dente della coppia conica. Sorte analoga è toccata a Federico Spiller, al volante di una Peugeot 106 di gruppo N assieme al compaesano Luca Ambrosini. Il pilota di Roana, nel tratto che lo separava dall’ultimo crono di giornata alla pedana di arrivo, ha preferito fermarsi, a pochi chilometri dall’arrivo, sentendo dei rumori anomali provenire dalla propria vettura. Palma della sfortuna al bassanese Leonardo Scalco, in coppia con Macro Crestani, il quale si è reso autore di una violenta uscita di strada, sulla seconda prova in programma, fortunatamente senza gravi conseguenze per l’equipaggio.

“Ci spiace per Zanarella, Spiller e Scalco” – sottolinea Baldon – “ma ci rifaremo, sicuramente.”