Al “Nido dell’Aquila 2018” avvincenti “motivi” tricolori

Manca poco per ammirare la penultima sfida del Campionato Italiano Rally Terra, la cui classifica alla vigilia è “corta” ed incerta e sulle strade umbre potrebbe avere sussulti importanti. Sarà battaglia vera, con diversi interessanti giovani, tutti “armati” con un solo esemplare di vettura, la Škoda Fabia R5.

Nocera Umbra (PG), 17 ottobre 2018 –  Il Campionato Italiano Rally Terra, il 27 e 28 ottobre tornerà a  fare tappa in Umbria, per una nuova ed avvincente edizione de “il Nido dell’Aquila”, cui verrà affiancato il settore Off Road con la quinta e penultima prova del Campionato Italiano Cross Country.

Nel pieno del periodo delle iscrizioni la gara organizzata a Nocera Umbra (Perugia) da PRS Group, insieme al Comune di Nocera Umbra ed a Radio Subasio è pronta a  proporre nuovi argomenti per la serie tricolore riservata agli specialisti delle strade bianche. Dopo quattro appuntamenti, gli ultimi due a coefficiente 1,5 dato dalla validità del Campionato Italiano Rally assoluto (“San Marino” e “Adriatico”), la classifica prima di questa quinta tappa stagionale è in mano al padovano Niccolò Marchioro (Škoda Fabia R5), ma il dato che balza all’occhio prima di tutti è che i posti al sole della classifica assoluta sono occupati da un solo tipo di vettura, la Škoda Fabia R5.

Giovane e forte, Marchioro, specialista delle gare sterrate nelle quali si è impegnato sino dalle prime esperienze agonistiche, anche figlio d’arte, ben guidato dall’esperto Marco Marchetti ha vinto di forza l’ultima prova di Cingoli ed adesso, a 53 punti veleggia al comando con otto punti di vantaggio sull’altro esperto sammarinese Daniele Ceccoli (45 punti), il Campione 2016, anche lui con una Škoda Fabia R5, sulla quale è affiancato da un altro esperto copilota, il piemontese Capolongo. Terzo nella classifica provvisoria è il già tre volte Campione della terra italiana Mauro Trentin. Il pilota trevigiano, con Alice De Marco alle note sull’ennesima Škoda Fabia R5, ha 43 punti, quindi due sole lunghezze da Ceccoli, avendo però una gara in meno disputata.

Fuori dal podio provvisorio vi è l’altro veneto, giovane di belle speranze pure lui, Giacomo Costenaro, affiancato da Bardini (Škoda Fabia R5), con 32,25 punti, appaiato allo svizzero Federico Della Casa, navigato da Domenico Pozzi (Škoda Fabia R5).

Negli sterrati intorno a Nocera Umbra si aspettano anche altri specialisti, in grado di dare uno scossone alla classifica, da Alessandro Taddei al bresciano Luigi Ricci, dall’esperto Giovanni Manfrinato a Tullio Versace, capaci tutti di grandi performance, mentre tra le due ruote motrici, è atteso ad una conferma delle grandi doti fatte vedere sinora il sardo Michele Liceri, unico con una vettura non a trazione integrale (una Peugeot 208 R2), a comparire nelle parti alte della classifica assoluta provvisoria.

Il Rally Valtiberina cresce e “vede” le crete senesi

Percorso rivoluzionato, per la gara organizzata da Valtiberina Motorsport, che ad Arezzo e Valtiberina aggiungerà gli incantevoli scenari della provincia di Siena e con essi anche prove speciali da sogno. Data fissata per il 15-16 -17 marzo 2019.

Arezzo, 17 ottobre 2018 – La notizia è una di quelle che ha fatto  . . .  “notizia”. Il mondo dei rallies nazionali, gli appassionati cultori dell’essenza delle corse su strada, quindi dello sterrato, hanno già espresso il loro ampio consenso. E con essi anche gli addetti ai lavori.

 

Soltanto a comunicare che il Rally Valtiberina numero 13 del 15-16-17 marzo 2019, dalla provincia di Arezzo e dalle sue bellissime “piesse” – con Anghiari e Pieve Santo Stefano – andrà a raggiungere la provincia di Siena, nel territorio di Asciano, si è scatenata una vera e propria “ola”, una messe di ampi consensi da parte di appassionati, piloti ed addetti ai lavori.

Tutto questo si chiamerà 13° Rally Citta di Arezzo Crete Senesi e Valtiberina e 2′ Rally Storico Città di Arezzo Crete Senesi e Valtiberina. Rimarrà la base la logistica generale ad Arezzo, con confermati l’appoggio ed il coinvolgimento di Anghiari e Pieve Santo Stefano, rimarranno anche per le prove speciali che hanno reso famosa la gara a livello internazionale,  ma si allargano appunto gli orizzonti andando a ripercorrere prove speciali storiche anche esse dal “profumo  mondiale” con il coinvolgimento di Asciano e le Crete Senesi, che saranno parte importante della manifestazione, tornando sulla scena rallistica di primo piano dopo ben venti anni di assenza.

Il territorio di Asciano infatti sarà coinvolto con la disputa di due bellissimi tratti cronometrati che hanno fatto la storia dei Rallies iridati degli anni ottanta e novanta. La città, inoltre, sarà sede di un parco pre partenza e di lungo riordino in cui si potrà godere, nel centro cittadino, la visione delle vetture da corsa per più fasi dell’evento. Vi sarà allestito anche il “remote service”, sempre nei pressi del centro così da coinvolgere in pieno per una giornata di gara la bellissima città delle crete senesi, che peraltro comunque dalla base principale del rally di Arezzo dista meno di 50 chilometri.

Con il territorio è stato avviato un ampio progetto di collaborazione che guarda al futuro, con un forte coinvolgimento dell’Amministrazione Comunale di Asciano. Ne parla, di questo, il primo cittadino, Paolo Bonari: “Una grande opportunità per Asciano che dopo venti anni torna ad ospitare un rally di altissimo livello. È bastato far trapelare la notizia per far partire il tam-tam tra centinaia di appassionati. Sono convinto che sarà un grande successo di pubblico.

Il primo grande evento ospitato dal Crete Senesi Life Park, nato da poco per volontà del Comune, per creare sviluppo economico attraverso l’impiego delle nostre meravigliose strade bianche”.

Saranno anche le sempre affascinanti vetture storiche, a caratterizzare l’edizione duemiladiciannove del “Valtiberina”. Vetture che già viste le novità anche della partenza delle stesse in testa alla manifestazione, si annunciano già in gran numero al via con i loro appassionati interpreti, affiancati alle spettacolari “moderne” della gara a partecipazione Internazionale del Challenge Raceday Rally Terra che il prossimo marzo sarà nel vivo del confronto.

A conferma che le “storiche” avranno il loro grande momento “di gloria”, Valtiberina Motorsport conferma che verranno organizzate iniziative a loro dedicate che dureranno per l’intera manifestazione e che permetteranno ai possessori di tali vetture di partecipare a 360 gradi nell’Evento.

Tra alti e bassi il Due Valli per Baldon Rally

Tra i sette alfieri del team vicentino brillano i protagonisti alla guida delle signore nel CIRAS mentre il CIR ed il CRR si rivelano avari di soddisfazioni. Foto Fabrizio Vaccari

Castelgomberto (Vi), 17 Ottobre 2018 – Bilancio in sostanziale parità, quello tracciato da Baldon Rally al rientro da un Rally Due Valli decisamente insidioso per i sette piloti che sono scesi in campo, in tre dei quattro eventi previsti dalle molteplici concomitanze, sulle speciali scaligere.

Sorride a denti stretti la punta della compagine vicentina, Andrea Scalzotto: in coppia con  Fabio Andrian, sulla Suzuki Swift R1, nell’ultimo atto del Campionato Italiano Rally e Suzuki Rallye Trophy 2018 veniva pesantemente ritardato da problemi all’impianto frenante, sin dalla seconda prova speciale.

Il tentativo di rimonta, che ha visto il vicentino protagonista di alcuni interessanti riscontri cronometrici sul finale, va in archivio con un quinto posto e con un futuro sicuramente roseo.

Scendendo nell’ambito del Campionato Regionale Rally la dea bendata ci ha messo lo zampino, rompendo le uova nel paniere a vari portacolori griffati Baldon Rally. La palma della sfortuna va equamente divisa tra due: il locale Devis Vinco, con al proprio fianco Miriam Dalla Chiara, si è visto costretto allo stop, sulla seconda speciale, per il cedimento di un semiasse sulla Citroën C2 di gruppo A.

Stessa sorte è toccata al trentino Andrea Cristoforetti, assieme ad Enrico Tommasi, il quale ha dovuto alzare bandiera bianca per la rottura dell’asta del cambio, sulla Peugeot 106 nel produzione.

A far da contraltare, tra le piccole della case del leone, ci ha pensato il locale Mattia Zorzi, in coppia con Nicolò Tommasi, il quale ha portato a termine il proprio debutto assoluto, arrivando dagli slalom, senza accusare alcun problema ed incamerando preziosa esperienza per il futuro.

Sorride il vicentino Diego Pieropan, al proprio fianco Nicolò De Bernardini sulla immortale Peugeot 106 di classe N1, il quale sale sul secondo gradino del podio, al termine di una gara regolare, condotta, con intelligenza su un percorso altamente tecnico e selettivo.

“Nelle moderne abbiamo raccolto meno di quanto speravamo” – racconta Baldon (titolare Baldon Rally) – “ma possiamo comunque ritenerci moderatamente soddisfatti. Partendo dal Campionato Italiano Rally siamo contenti del comportamento mantenuto da Scalzotto. Nonostante il problema ai freni iniziale non ha perso la testa ed è riuscito a completare un Due Valli davvero insidioso. Bravo e siamo certi che il futuro potrà portarci grosse soddisfazioni. Complimenti al buon Pieropan e all’esordiente Zorzi. Siamo dispiaciuti per Vinco e Cristoforetti.”

Baldon Rally sugli scudi tra le storiche: all’ultimo atto del CIRAS Guido Sterza, affiancato da “Gianka” sulla Renault 5 Maxi Turbo, chiude con un favoloso quinto assoluto, primo di classe oltre millesei e terzo di quarto raggruppamento. Gioiscono anche Simone Bonini e Dario Seminara, autori della vittoria in classe oltre duemila e del secondo gradino del podio in secondo raggruppamento, alla guida della loro Porsche 911, per i quali si prospetta un futuro che, nel 2019, potrebbe lanciarli a tempo pieno nel CIRAS.

Rallylegend dall’alto tasso di emozioni per Patavium Racing

Il patron di Patavium Racing, Primoli, chiude con il nodo alla gola la tre giorni nella Repubblica del Titano, assieme al ritrovato compagno di tante battaglie, Valter Libero.

Montegrotto Terme (PD), 17 Ottobre 2018 – Era già scritto sulla carta che la reunion, a distanza di trent’anni dall’ultima apparizione, tra Stefano Primoli e lo storico navigatore Valter Libero avrebbe dato vita ad un intenso vortice di autentiche emozioni.

La sedicesima edizione del Rallylegend, andato in scena nel recente weekend, ha visto protagonista il ritrovato equipaggio di Montegrotto Terme che, per l’occasione, ha condiviso l’abitacolo della splendida Renault Clio Maxi Kit Car, in livrea ufficiale del compianto Bugalski. Dopo due sfortunate partecipazioni, che hanno sempre visto il patron di Patavium Racing costretto al ritiro per noie meccaniche, il 2018 ha regalato tre giorni di gioia e spensieratezza, complice anche l’assenza del riscontro cronometrico nella categoria di appartenenza. Qualche piccola noia, al cambio della francesina da rally, non è riuscito a rovinare la festa alla coppia patavina, in grado di riassaporare, nelle varie prove speciali disputate, gusti dimenticati.

“È stato tutto bellissimo” – racconta Primoli – “e, finalmente, siamo riusciti ad arrivare alla famosa prova spettacolo, sfatando un tabù che ci aveva visto fermi nelle ultime presenze qui al Rallylegend. Un piccolo inconveniente al castelletto del cambio, della nostra Clio Maxi, è stato brillantemente risolto dai nostri ragazzi di Patavium Racing, consentendoci così di continuare a divertirci e a far divertire lo strabordante pubblico presente durante tutto il weekend. Un complimento lo voglio fare all’organizzazione in quanto il livello di sicurezza, rispetto a due anni fa, è sensibilmente migliorato. Pubblico davvero ben ordinato lungo le prove speciali. Dal canto nostro, essendo fuori classifica, abbiamo pensato solamente al divertimento. In qualche caso abbiamo provato a montare delle gomme giuste, provando a tirare giù i tempi, ed abbiamo visto che avremmo potuto tranquillamente essere al passo dei migliori. Tornare a correre con Valter mi ha talmente appagato che, in questo momento, potrei anche appendere il casco al chiodo.”

Gli fa eco il ritrovato compagno di avventura, Valter Libero, il quale ha vissuto un’altalena di emozioni, durata per tre giornate, che ha lasciato un profondo solco nel cuore.

“La storia si è ripetuta esattamente come trent’anni fa” – aggiunge Libero – “e mi ricordo benissimo come ci siamo incontrati. Nel 1985, qualche annetto fa, ero fresco vincitore del corso per navigatori e Stefano abitava a un chilometro da casa mia. Un giorno suonò alla mia porta, lasciandomi sorpreso perché già lo seguivo da tempo, da appassionato. Mi chiese di correre il Rally del Santo al suo fianco, in quanto l’abituale navigatore non era a disposizione. Prima gara assieme, sulla mitica 112, e prima vittoria. Dopo una pausetta trentennale sono stato ricontattato, rivivendo in sostanza la stessa situazione perché il figlio di Stefano era impegnato con il lavoro. Il ricordo più bello di questo Rallylegend? Tanti. Il primo, durante le ricognizioni della prima prova, quando abbiamo realizzato di essere tornati di nuovo assieme. La prima in gara poi, quando ero teso e Stefano mi ha tranquillizzato dicendomi di fare quel che so fare. L’arrivo? Insieme a moglie e figli sono scoppiato in lacrime. Posso solo dire grazie Stefano.”