Riccione-San Marino. Le centenarie scalano la Rocca del Titano

Una manifestazione dedicata ai veicoli a motore costruiti entro il 1918 porta sulla riviera romagnola 27 esemplari di automobili che incuranti della ripida salita arrivano sino alla piazza del governo di San Marino. Il concorso di eleganza di Viale Ceccarini a Riccione premia il triciclo Auto-Moto del 1898 di Davide Bertola fra le Ancétre e, a pari merito, la Fiat Ansaldi Brevetti Tipo 2 del 1908 di Giovanni Bricchetti e l’Isotta Fraschini FENC del 1908 di Piermario Meletti Cavallari. Testo e foto di Tommaso M. Valinotti

SAN MARINO, 21 ottobre – Sono passati cento anni da quel 1918, ricco di avvenimenti, sogni e speranze. Una data che è la pietra miliare per la storia del mondo, ma che lo è anche per la storia dell’automobile, perché il 31 dicembre 1918 segna lo spartiacque fra le vetture Ancétre (fino al 1904) e Veteran (1918) e le automobili più moderne definite Vintage dalla FIVA (Fédération Internationale des Véhicules Anciens) e dall’ASI (Automotoclub Storico Italiano) che ne è il corrispettivo nazionale.

E le vetture costruite entro il 1918 sono pochine, perché allora la produzione era fatta di piccoli numeri, e hanno dovuto lottare contro l’ingiuria distruttiva del tempo e quella iconoclasta degli esseri umani per sopravvivere. Ma tenaci come solo gli esseri di gran tempra sanno essere alcune vetture e velocipedi sono giunti fino a noi. Ne hanno fatto il loro cavallo di battaglia il RACI (Registro Ancétres Club Italiano) di Antonio Carella, organizzatore della rievocazione della Torino-Asti-Torino, una delle prime gare automobilistiche italiane datata 1895 e l’Adriatic Veteran Car Club, presieduto da Gabriele Fabbri, che all’ingresso nel Terzo Millennio si è inventato una Riccione-San Marino, mai esistita nella storia delle corse automobilistiche, ma non per questo priva di fascino collegando due località che sono i fuochi dell’ellisse turistica romagnola.

E così nel fine settimana fra il 19 ed il 21 ottobre, 27 mezzi a motore costruiti fra il 1898 e il 1918 si sono riunti sulla costa romagnola, per affrontare poi la salita (e l’altrettanto terribile discesa) verso la Rocca del Titano in una manifestazione nata sotto l’egida di FIVA, ASI, AVCC e RACI con il patrocinio e la fattiva collaborazione dell’ACS, Automobil Club San Marino e della sua sezione storica.

Appena 32 km da percorrere, una distanza breve, se vogliamo, e veloce da percorrere ai giorni nostri, ma da sudori freddi per le vetture secolari dovendo affrontare una salita ripidissima, partendo dal livello del mare di Viale Ceccarini a Riccione, per raggiungere i 648 metri sul livello del mare di Piazza della Libertà a San Marino. Una bella arrampicata, soprattutto se consideriamo che gli ultimi 600 metri di dislivello si arrampicano in appena 12 Km (da Falciano, paese d’ingresso nell’Antica Terra della Libertà, all’arrivo) e così si capisce quanto impegnativa sia stata l’avventura per le Ancétres e le Veteran.

Non sappiamo per certo quando la prima automobile raggiunse San Marino” afferma Gabriele Fabbri, “di sicuro sappiamo che prima vettura è stata fotografata davanti al Palazzo del Governo solo nel 1912”.

Nonostante le effettive difficoltà che il percorso presenta, quasi tutte le vetture sono arrivate in cima, superando oltre che la salita anche qualche problema tecnico facendo mettere mano ai loro chauffeur alle chiavi inglesi e appello alla loro perizia, al punto che Piazza della Liberta, cuore di San Marino, è stata allegramente invasa dagli sbuffanti veicoli a motore, diventando il focus dell’attenzione dei turisti russi e cinesi che affollavano la piazza. Terminata l’esposizione, nel tardo pomeriggio le vetture hanno affrontato l’altrettanto insidiosa discesa (gran parte delle vetture hanno freni solo sull’albero di trasmissione ed i freni a disco sarebbero arrivati, nella migliore delle ipotesi, quarant’anni dopo) per tornare a Riccione, dove domenica 21 ottobre gli equipaggi, rigorosamente in abiti d’epoca, hanno sfilato per il tradizionale concorso di eleganza in Viale Ceccarini davanti alla giuria presieduta da Siegfried Stohr.

Fra le Ancétres successo del “Triciclo Auto-Moto” del 1898 di Davide Bertola, che ha ottenuto il punteggio pieno davanti alla Peugeot “Tipo 69 Bebé del 1905 di Nino Delogu. Fra le più giovani, si fa per dire, Veteran (fino al 1918) successo a pieni voti a pari merito della Fiat Ansaldi Brevetti “Tipo 2 di Giovanni Bricchetti del 1908 e della coetanea Isotta Fraschini “FENC di Piermario Meletti-Cavallari davanti alla FAS Standard “Tipo Unico del 1906 di Franco Mascarino e alla Wolseley “Limousine 4 Siddeley 1911 di Francesco Boero a completare il podio.

La Riccone-San Marino è una manifestazione rigorosamente riservata ai veicoli che hanno compiuto un secolo, ma non tutti gli equipaggi erano formati da attempati signori al volante delle loro vecchiette. Sul mezzo più anziano del gruppo, il Triciclo Auto-Moto del 1898 ha mostrato perizia e muscoli delle gambe il trentacinquenne Davide Bertola, in rigoroso spolverino d’epoca, coppola e farfallino, mentre sul carretto retrostante è salita la sua coraggiosa compagna trentenne, Ilaria Picchetti; sulla Hupmobile 20 Runabout hanno preso parte alla manifestazione il trentasettenne Fabrizio Telò, con a fianco la sua signora ventinovenne; ma la palma della più giovane del gruppo va a Claudia Di Tocco, 27 anni, coequipier della mamma Elena, unico equipaggio interamente femminile della manifestazione, sulla OM 465 Corsa da sempre nelle scuderie del nonno Felice. E non per nulla, alla Riccione-San Marino era presente il presidente della Commissione Giovani ASI, Fabio Di Pasquale, in veste di coraggioso passeggero sulla Simplex del 1917 guidata dal consigliere ASI Pietro Piacquadio.

EICMA 2018, fantasia e passione si incontrano su due ruote (seconda parte)

Di Tommaso M. Valinotti, immagini di Stefano Romeo

RHO (MI), 8 novembre – Finalmente i battenti sono stati aperti. Da ieri, anche per il pubblico, la 76° Edizione di EICMA, l’Esposizione Internazionale Ciclo, Motociclo e Accessori i padiglioni di RHO Fiere sono aperti e ci si può immergere in un mondo che sublima quelle che sono le fantasie del genere umano, uomo o donna che sia. Sfida, velocità e bellezza, coniugate senza le false ipocrisie del terzo millennio in un essere una volta metallico, oggi realizzato con materiali sempre più sofisticati che è la motocicletta.

Affiancato dall’essenza della bellezza che è il corpo femminile.

EICMA sa raccogliere e portare sulle pedane degli espositori tutto quanto sognano gli appassionati di due ruote (e non importa se riescono a concretizzarlo con un cavallo da domare negli altri giorni). Ma non solo. EICMA è tecnologia, ecologia, ricerca, proiezione verso il futuro.

EICMA è un sogno meraviglioso, che iniziamo a raccontarvi attraverso le splendide immagini di Stefano Romeo.

I protagonisti della Michelin Historic Rally Cup alla 5° Grande Corsa

Ormai giunti a fine stagione, sono 23 gli iscritti della Michelin Historic Rally Cup (ventuno verificati) alla gara chierese, nonostante i giochi siano quasi tutti fatti dal precedente rally. Grandissima prestazione di Tiziano Nerobutto con la Opel Ascona 400 e dello sfortunato Luca Delle Coste. Bruno Graglia vince il Secondo Raggruppamento della Coppa indetta dalla Casa di Clermont Ferrand, mentre Nerobutto e Nello Parisi vincono i rispettivi raggruppamenti in gara. A questi successi vanno anche sommate nove vittorie di classe dei partecipanti alla Michelin Historic Rally Cup

 CHIERI (TO), 4 novembre – Che quasi tutte le classifiche della Michelin Historic Rally Cup fossero già definite in precedenza aveva scarsa importanza. Alla “Grande Corsa” bisognava esserci, dare spettacolo e fare risultato. Con ancora da definire solo più la Classe M3, nella quale a Bruno Graglia bastava arrivare per assicurarsi il titolo, M5 in cui Roberto Giovanelli era obbligato a vincere per capovolgere la situazione a suo favore, ed il Secondo Raggruppamento dove Bruno Graglia doveva arginare gli attacchi di Ermanno Caporale e Roberto Giovannelli, tutto il resto era spettacolo puro, e voglia di velocità.

Ed i 21 partecipanti alla gara, sui 23 portacolori della Michelin Historic Rally Cup iscritti al rally chierese, si sono messi d’impegno per tenere alto il simbolo del Bibendum, portando due equipaggi fra i primi dieci della classifica assoluta, ovvero Tiziano Nerobutto-Luigi Cavagnetto con l’Opel Ascona 400 e Manuel Magistro-Marco Ancillotti, con la Opel Kadett GT/E (ma quanta rabbia per Luca Delle Coste); risultato di notevole spessore se si pensa che al via vi erano ben tredici vetture del più giovane Quarto Raggruppamento, categoria non compresa nella Coppa indetta dalla Casa di Clermont Ferrand. Guardando ancora ai risultati del rally, emerge che gli equipaggi della Michelin Historic Rally Cup hanno vinto due dei tre raggruppamenti di cui facevano parte: Nerobutto mattatore del Terzo Raggruppamento e doppietta nel Primo Raggruppamento con Nello Parisi e Giussy D’Angelo, Porsche 911S, davanti a Fabrizio Pardi-Silvia Bianco, Lancia Fulvia HF 1300. Anche nelle classi è stato un tintinnare di coppe sui tetti delle vetture della Michelin Historic Rally Cup. Magistro-Ancillotti hanno fatto loro di forza la Classe 2000 del Terzo Raggruppamento, Luca Delle Coste-Marina Frasson, Ritmo 75 hanno volato nella Classe 1600 del Terzo Raggruppamento; Bruno Graglia-Roberto Barbero si sono portati a casa la coppa dei vincitori della Classe 2000 del Secondo Raggruppamento; doppietta Michelin nella Classe 1600 del Secondo Raggruppamento con la Fulvia HF di Ermanno Caporale-Diego Pontarollo davanti all’Alpine A110 di Gigi Capsoni-Denis Ghislini; altra doppietta sempre in Secondo Raggruppamento nella Classe 1300 con Mario Cravero-Oddino Ricca davanti alla Fiat 128 Coupé gemella di Vittorio Tenivella-Marco Blua, mentre Parisi-D’Angelo hanno fatto loro la Classe Oltre 1600 del Primo Raggruppamento. Ed infine Pardi-Bianco sono stati i più veloci di Classe 1300 del Primo Raggruppamento.

11 Tiziano Nerobutto-Luigi Cavagnetto, Opel Ascona 400, 3° Raggruppamento

16 Antonio Parisi-Giuseppe D’Angelo, Porsche 911S, 1° Raggruppamento

20 Manuel Magistro-Marco Ancillotti, Opel Kadett GT/E, 3° Raggruppamento

21 Luca Delle Coste-Marina Frasson, Fiat Ritmo 75, 3° Raggruppamento

24 Mario Cravero-Oddino Ricca, Fiat 128 Coupé, 2° Raggruppamento

25 Luigi Capsoni-Denis Ghislini, Alpine A110 1600, 2° Raggruppamento

31 Roberto Giovannelli-Isabella Rovere, Porsche 911 RS, 2° Raggruppamento

32 Alessandro Meneghetti-Alessio Meneghetti, Ford Escort RS, 3° Raggruppamento

33 Enzo Battiato-Luce Biattiato, Opel Kadett GT/E, 3° Raggruppamento

37 Pierangelo Pellegrino-Davide Peruzzi, Fiat Abarth 131 Rally, 3° Raggruppamento

40 Stefano Villani-Lorenzo Lalomia, Opel Kadett GT/E, 3° Raggruppamento

42 Bruno Graglia-Roberto Barbero, Fiat Abarth 124 Rally, 2° Raggruppamento

43 Leo Argentieri-Ilario Pellegrino, BMW 2002, 2° Raggruppamento

49 Vittorio Tenivella-Marco Blua, Fiat 128 Coupé, 2° Raggruppamento

50 Ermanno Caporale-Diego Pontarollo, Lancia Fulvia HF, 2° Raggruppamento

53 Francesco Grassi-Franca Vacchi, Fiat Ritmo 75, 3° Raggruppamento

55 Fabrizio Pardi-Silvia Bianco, Lancia Fulvia HF 1.3, 1° Raggruppamento

58 Bruno Perrone-Marina Bertonasco, Fiat 127 CL, 3° Raggruppamento

72 Daniele Ruggeri-Marta Marzi, Fiat 127 Sport, 3° Raggruppamento

77 Mauro Garbarino-Sonia Boi, Fiat 127 Sport, 3° Raggruppamento

81 Claudio Azzari-Massimo Soffritti, Ford Fiesta, 3° Raggruppamento

Il Rally di Alba 2019 sarà valido per il Campionato italiano WRC

Dopo 11 anni la gara torna in un campionato nazionale

ALBA (Cuneo) – Dalla rinascita del 2015 le tinte del drappo nazionale sono le sole presenti nel logo del Rally di Alba, che ripercorre il profilo delle colline su cui la gara si corre. Dal 2019 il tricolore farà ancora più parte della corsa albese, visto che entra nel Campionato italiano WRC. La federazione ACI Sport ha promosso il Rally di Alba nel campionato nazionale che vede al via anche le vetture della categoria World rally car; assieme ad Alba, il campionato 2019 si correrà al Mille miglia, all’Elba, al Salento, alla Marca trevigiana e al San Martino di Castrozza, gare dal grande fascino e dalla lunga storia nel panorama rallistico nazionale.
La gara si svolgerà tra venerdì 26 luglio 2019, con le verifiche, lo shakedown e, in serata, una prima parte agonistica e sabato 27 luglio con la disputa delle parte più corposa delle prove speciali e con la premiazione in piazza Michele Ferrero.
“La soddisfazione è enorme e ripaga i tanti sforzi fatti negli anni per organizzare una manifestazione in linea con le migliori prove del panorama nazionale. Un ringraziamento di cuore è doveroso alle istituzioni, ai sindaci di Alba e della Langa, alle forze dell’ordine, alle centinaia di collaboratori e volontari e agli sponsor che ci hanno permesso di fare un grande rally”, spiega Bruno Montanaro, presidente del Cinzano rally team, associazione sportiva che promuove l’evento. Per Alba e per tutto il movimento sportivo regionale, si tratta di un ritorno tra i rally che contano. Già nel 2007 e 2008 la prova langarola faceva parte del campionato tricolore denominato Trofeo rally asfalto.

“Abbiamo sempre pensato a realizzare un’ottima gara, bella e agonisticamente impegnativa per i piloti, affascinante per il pubblico e che desse anche risalto al territorio che la ospita. Questa promozione nel Campionato italiano dimostra che abbiamo saputo fare bene”, conclude il presidente.
Al Cinzano rally team lanciano l’edizione 2019  del rally partendo dalla rinnovata collaborazione con il Comune di Alba e con gli oltre venti paesi di Langa che ospitano la corsa e rinforzando il legame con l’Automobile club Cuneo del presidente Francesco Revelli. “Per un evento di caratura nazionale non possiamo che partire dal territorio che ci ospita, rinnovando e rinforzando il legame con i paesi delle prove speciali e con l’ACI, struttura che è alla base di tutto lo sport dell’automobile italiano”, aggiunge Montanaro.
“Ringraziamo tutti gli equipaggi che sono venuti a correre ad Alba, facendo della nostra gara una delle più partecipate del Paese, il che ha contribuito alla promozione nel CiWRC”, spiega Gil Calleri, vincitore di tre edizioni dell’Alba tra il 2002 e il 2007 e, oggi, tra i componenti del Cinzano rally team.  “Attendiamo con gioia ad Alba i piloti e team protagonisti del Campionato italiano  e, allo stesso tempo, non ci dimentichiamo di chi sfoga la sua passione per i rally con le auto delle  categorie più piccole. Stiamo valutando come realizzare una gara all’altezza del tricolore e, allo stesso tempo, alla portata di tutti. Ci saranno sorprese”.

Chentre, Uzzeni, Pinzano: lotta ai vertici del Rally Ronde Gomitolo di Lana

BIELLA. Col numero 1 ad aprire le ostilità del  9° Rally Ronde Gomitolo di Lana, il 10 e 11 novembre, sarà il  valdostano Elwis Chentre campione plurititolato del Trofeo Rally Asfalto e International Rally Cup. Coadiuvato da Andrea Canepa sulla Ford Fiesta R5, vanta un palmarès da primo favorito.  Ma col numero 2 vi è il novarese Franco Uzzeni col fido Fausto Bondesan che in virtù del suo bolide Ford Fiesta WRC e il grande feeling con le strade biellesi non è da meno. Subito dietro in pedana saliranno Corrado Pinzano e Marco Zegna vincitori delle ultime due edizioni del “Gomitolo” ed ora ci riprovano con la Skoda Fabia R5. Ma la fila è lunga, sono ben 10 le potenti vetture R5, tutte con le carte in regola da lottare per la vittoria. Sulle Skoda Fabia: Simone Fornara, Stefano Pelfini e Andrea Coti Zelati. Si contrapporranno alle Ford Fiesta R5 di Erminio Barbieri, Massimo Menegadlo, Mirko Pettenuzzo e Matteo Antonazzo. Ed anche la Ford Fiesta R5 -Twister del novarese Mattia Pizio autore di grandi prestazioni con vetture più piccole, al debutto in questa classe. Con le Super 2000 vi saranno Boetto, Vineis e Tasinato. Ma fra i 74 equipaggi al via, non sono da sottovalutare nemmeno le vetture meno potenti come le R3 e R2 con piloti come Marco Bertinotti, e le PE7 con Bestetti e Lavino Zona, e le PS3 con Marco Gianesini. Ad incrementare l’interesse della gara organizzata dallo staff di Paolo Fortunati col patrocinio della Città di Biella sarà la validità per il Rally Piston Cup.

Sabato 10 novembre con la consegna dei road Book, le Verifiche Sportive e le Verifiche tecniche dalle ore 9.00 alle ore 12,15 presso l’albergo Relais Santo Stefano di Sandigliano che sarà anche sede di Direzione Gara, Segreteria, Servizio Cronometraggio e Sala Stampa. Sempre sabato 10 novembre dalle ore 11:15 alle ore 15:15 è in programma lo Shakedown, il test con le vetture da gara, su un tratto della prova speciale. Nel pomeriggio dalle 15:30 alle 18:30 sono previste le Ricognizioni Autorizzate. Le vetture avranno accesso al Parco Partenza dalle ore 16:00 alle ore 18:00  presso il parcheggio dell’albergo Relais Santo Stefano di Sandigliano.

2° Rally Day di Castiglione Torinese presentazione ufficiale

La gara verrà presentata giovedì 15 novembre a Castiglione Torinese

CASTIGLIONE TORINESE (TO), 8 novembre – Il Rally Day di Castiglione Torinese è pronto a sciogliere gli ultimi dubbi e scoprirsi ufficialmente giovedì 15 Novembre durante una serata organizzata presso la sala Polivalente delle scuole elementari di Castiglione in Piazza IV Novembre. Un format che non subirà grandi modifiche rispetto a quello proposto lo scorso anno e che riscosse un ottimo successo. A farla da padrone in questa edizione sono soprattutto le manifestazioni collaterali e i premi messi in palio per l’evento sportivo che si terrà nel week-end fra il 24 e 25 Novembre prossimi. Apprezzabile l’iniziativa del pranzo offerto a tutti gli equipaggi durante il riordino a Settimo Torinese. Nell’area del palco partenze sarà esposto il grande Truck Iveco protagonista dei raid in Africa con Beppe Simonato. Molti i premi in palio offerti da aziende che anche quest’anno hanno affiancato il proprio nome alla gara promossa dalla Mat Racing. Confermato il trofeo “Nonno Jerry”  istituito per il miglior passaggio sull’inversione della prova speciale 3/6 di Cordova. Non mancano poi i premi per le varie classi dove spicca il memorial “Cristian Zucconi” riservato al miglior equipaggio fra le Super 1.6 mentre Italfrese ha istituito un premio speciale per il primo classificato in classe N4. Molto interessante inoltre il premio per il vincitore della classe A7 che consiste in un noleggio gratuito di una Renault Clio e di una Peugeot 306 gruppo A (escluso gomme , benzina e trasporto) messo in palio da FR New Motors. Premi speciali anche per le classi A6, R2 mentre ai migliori nelle classe A5, A6 e N2 verranno consegnati rispettivamente i memorial intitolati a Fabrizio Mazzocchi, Agostino Asinari e Carlo Vicario. Pro Driver Shop mette in palio tre buoni (150, 100 e 50 euro) per il podio in classe N3. Molto appetibile il montepremi anche per chi sceglie di gareggiare con una Racing Start. Il Trofeo Racing Start Series mette infatti in palio l’iscrizione gratuita per l’edizione 2019, un buono di 200 Euro da Inox Car e un buono da 100 euro offerto da Hrx.

Promozione per Il Grappolo: nel 2019 farà parte della Coppa rally di 1ª zona

ROMA, 6 novembre – La Giunta sportiva di ACI Sport, nella riunione del 6 novembre, ha assegnato le titolazioni per campionati e coppe del 2019 e ha inserito il 4° Rally Il Grappolo tra le sei gare valide per la Coppa rally di 1ª zona – Piemonte Val D’Aosta. Per la gara organizzata dal Rally Club San Damiano si tratta di una promozione inseguita con determinazione e raggiunta grazie a un’edizione 2018 svolta con un buon successo di partecipazione e conclusa con giudizi lusinghieri da parte degli addetti ai lavori.

Il campionato Piemontese e Valdostano del 2019 sarà composto dai rally Valli Cuneesi, Alba, Lana, Città di Torino, Rubinetto e, come detto Grappolo.
“È un risultato grandioso”, commenta Walter Bugnano coordinatore dell’evento “che abbiamo potuto raggiungere grazie al lavoro dei tanti che compongono il Rally Club San Damiano. Colgo l’occasione per ringraziare tutti quelli che hanno contribuito alla riuscita del 3° Grappolo, dai Comuni alla Provincia, dalla Questura alla Prefettura, dai tecnici a ufficiali di gara, dalle forze dell’ordine ai servizi sanitari e di sicurezza, dagli appassionati ai quelli che sono i veri protagonisti di un rally, i piloti e invito tutti, fin da ora, alla quarta edizione”.
Resta un tassello da fissare: la data. Spiega Bugnano: “Nei prossimi giorni ci sarà la riunione regionale degli organizzatori che andrà a fissare i vari appuntamenti, dopo di che sapremo con precisione quando si svolgerà il Grappolo 2019”.

Al “Monte Caio” nuove performance per Movisport:  Tosi di nuovo a podio

Nuove ed esalti soddisfazioni date dai diversi portacolori della scuderia, impegnati in una delle gare emiliane più seguite

Reggio Emilia, 7 novembre 2018 – Anche il primo fine settimana di novembre, per  Movisport, ha coinciso con una nuova serie di soddisfazioni, arrivate stavolta dalla 9^ Ronde “Monte Caio”, nel parmense (Tizzano Val Parma), in un appuntamento ricco di curiosità tecniche e sportive.

Balzava all’occhio la nuova presenza in gara di Gianluca Tosi, alla sua seconda gara con una vettura di classe R5, nello specifico una Ford Fiesta del Team Erreffe, che ha diviso con il conterraneo Stefano Zanni, in luogo dell’abituale copilota Alessandro Del Barba. La curiosità di vedere il reggiano all’opera di nuovo con una vettura di vertice è stata soddisfatta dal driver stesso, che ha finito terzo assoluto, oltre a cogliere un risultato di spessore ha proseguito l’affinamento del feeling con la vettura, ciò anche in previsione futura.

Di grande interesse era anche la presenza di Marco Ferrari-Franco Ciambellini al debutto sull’unico esemplare presente in Italia di Mitsubishi Space Star R5. Hanno chiuso la gara in ottava posizione di classe, guardando soprattutto a trovare il miglior dialogo possibile con la vettura.

Montanari-Costi, della partita su una Renault Clio Williams, hanno chiuso a ridosso della top ten firmando un notevole secondo posto di classe A7, ed “argento”, ma in classe N3 è stato anche per Ferrarini-Pè sulla Renault Clio RS. Stesso metallo anche per Giovani-Aldini, con una Peugeot 106 kit, secondi di classe K10 e ben quindicesimi assoluti.

Al Città del Palladio Michele Maschera ci riprova

Il pilota veneziano non si arrende, dopo lo sfortunato epilogo casalingo, e sarà della partita su una Suzuki Swift Super 1600 del team Clacson, affiancato da Lovisa. Foto Fotosport

Modena, 7 Novembre 2018 – Michele Maschera non passa la mano, anzi, rilancia ed il prossimo fine settimana si presenterà sulla pedana di partenza della nona edizione della Ronde del Palladio, nel desiderio di cancellare in fretta lo sfortunato rientro al Città di Scorzè, dove proibitive temperature lo costrinsero a parcheggiare anzitempo la Citroën DS3 R5.

All’appuntamento vicentino il portacolori della scuderia GDA Communication si siederà, per la prima volta, al volante di una Suzuki Swift Super 1600, messa in campo dal team Clacson dei fratelli Gonzo, la quale sarà condivisa con il fido Stefano Lovisa.

Tanti i punti di domanda per il veneziano alla vigilia, ai quali si aggiunge anche l’incognita di un evento, il Città del Palladio appunto, mai disputato in precedenza.

Il tarlo della passione non è riuscito a tenere Maschera per tanto tempo lontano dall’abitacolo di una vettura da competizione ed ecco quindi che la trasferta vicentina, nella speranza di un meteo favorevole, sarà incentrata unicamente sul divertimento.

“Siamo pronti a riprovarci” – racconta Maschera – “perché vogliamo cancellare in fretta quanto accaduto al Città di Scorzè. Eravamo al via con una vettura di prestigio e siamo stati costretti ad alzare bandiera bianca perché le temperature erano, per noi, ingestibili. Qui al Palladio sicuramente non avremo problemi di caldo eccessivo ma, stando alle previsioni, sembrerebbe che la pioggia ci farà compagnia. Speriamo si sbaglino. Abbiamo deciso di provare la Suzuki Swift Super 1600 perché non ci abbiamo mai corso prima e, visto che il nostro obiettivo è quello di vivere nel pieno la nostra passione senza dare troppo peso al cronometro, quale migliore occasione per toglierci queste piccole soddisfazioni? Non avremo alcun modo di provarla prima della gara e, di conseguenza, useremo il breve trasferimento di Sabato sera per sgranchirci un pochettino le ossa. Speriamo di prenderci presto le misure e di divertirci il più possibile.”

Per l’edizione 2018 dell’evento vicentino la Scuderia Palladio ha deciso modificare il programma, spostando partenza, arrivo, riordino e service area in quel di Trissino.

Rinnovato anche il percorso di gara, con l’inedita prova speciale di “San Benedetto” (11,40 km) che andrà a ripercorrere parte del tracciato tradizionale, al quale è stato innestato un nuovo tratto, molto insidioso.

Quattro le tornate previste come da tradizionale regolamento dei rally in formato ronde.

“Per renderci la vita ancora più interessante” – sottolinea Maschera – “abbiamo scelto una gara che non avevamo mai disputato prima. È anche questo il bello di questo sport. Affrontare sempre le solite gare risulterebbe noioso e poco stimolante. Da quanto abbiamo potuto studiare il percorso risulta essere molto articolato. Tanti i cambi di ritmo e, di conseguenza, non sarà semplice mantenere alto il livello di concentrazione. Per i nostri gusti ci sarà un po’ troppo stretto ed alcuni pezzi in discesa abbastanza assurdi. Un contesto molto interessante, sulla carta ostico, che ci permetterà di accrescere ulteriormente il nostro bagaglio di esperienza.”

Baldon Rally in grande stile al Palladio

Saranno ben sette le vetture del sodalizio di Castelgomberto, che gioca in casa, impegnate nel classico appuntamento di fine stagione in Triveneto. Foto ActualFoto

Castelgomberto (VI), 7 Novembre 2018 – Avanti tutta, senza sosta ed ecco che Baldon Rally, archiviata la parentesi pistaiola del precedente weekend, entra già in ottica Ronde del Palladio dove saranno ben sette le protagoniste in campo. Occhi puntati sul veloce pilota di Taglio di Po, Eros Finotti, il quale punta a rilanciare le proprie ambizioni future dopo aver archiviato una stagione nell’International Rally Cup ben sotto le aspettative. Affiancato da Nicola Doria, alle note, il polesano si appresta a salire sulla punta di diamante di casa Baldon Rally: la Peugeot 208 R2.

“Eravamo partiti con Finotti con alte prospettive nell’IRC” – racconta Baldon (titolare Baldon Rally) – “ma, purtroppo, è andata male. Siamo felici della fiducia che Eros ha rinnovato nella nostra struttura e metteremo a sua disposizione tutta l’esperienza maturata sulla 208. La sua sarà una gara test, in previsione 2019, e speriamo possa trovarsi bene sulla nostra vettura.”

Vettura gemella per Luigino Fornasier, in coppia con Silvia Mosena, in recupero dopo l’annullamento, causa allerta meteo, della propria gara di casa, il Rally Bellunese.

Esordio quindi sulla Peugeot 208 del team vicentino, in uno dei contesti più impegnativi del Triveneto, sia per le difficoltà tecniche del tracciato sia per le insidie in caso di maltempo.

Alla guida della sempreverde Peugeot 106 Rallye, in classe A5, ritroveremo Roberto Carlo Sbalchiero, assieme a Mirco Santacaterina nel ruolo di navigatore.

Il pilota di Cornedo ha come obiettivo quello di cancellare la sfortunata apparizione al Città di Schio e di macinare chilometri in grado di accrescere la propria esperienza.

Baldon Rally punta a fare la voce grossa tra le piccole del produzione, schierando ben tre equipaggi decisi a ben figurare.

Ad aprire la pattuglia ci penserà il vincitore dell’appuntamento scledense, Gaetano Scapin, il quale sarà alla ricerca del bis, assieme a Giulia Tadiello alle note.

A contendere il primato al pilota di Cogollo de Cengio ci proverà il locale Andrea Sassolino, in coppia con Gianfranco Peruzzi, il quale ha già dimostrato tutto il proprio valore nella passata edizione, partendo a testa bassa e firmando le prime due speciali, prima che una foratura lo escludesse dal podio.

Baldon Rally si conferma ottima palestra per gli esordienti: anche al Città del Palladio il sodalizio di Castelgomberto porterà al debutto un equipaggio, quello composto da Nicola Peterlin e Christian Ronzani.

Alla ricerca, di fronte al pubblico amico, del quarto podio stagionale troveremo il vicentino Diego Pieropan, con Nicolò De Bernardini, sulla sempreverde Peugeot 106 Rallye in classe N1.

“Sarà un Palladio sicuramente impegnativo” – racconta Baldon (titolare Baldon Rally) – “ma daremo il massimo per tutti i nostri portacolori. Obiettivo? Puntare sempre al massimo risultato.”

Power Car Team va “all-in”..in sette al Palladio

Squadra e piloti sono pronti a scendere in campo alla Ronde del Palladio, diventato ormai appuntamento imperdibile per driver e appassionati. In tutto saranno schierate sette auto, due 208 R5, tre 207 S2000, una Clio S1600 e la 208 R2. Foto Massimo Bettiol

Schio (Vicenza) – 6 novembre 2018. Power Car Team si appresta a vivere un’intensa settimana di lavoro, che vedrà il culmine nei giorni 10 e 11 novembre, con una massiccia presenza al 9° Ronde del Palladio.

Paolo Menegatti e Damiano De Tommaso, affiancati rispettivamente da Matteo Gambasin e Michele Ferrara, si preparano a vivere l’appuntamento vicentino a bordo di due Peugeot 208 T16 R5, entrambi consapevoli di dover combattere in una classe folta e composta da grandi professionisti, ma anche di poter fare la “voce grossa”.

Al via poi tre equipaggi composti da Francesco Pozza/Marco Zortea, Mauro Trentin/Michele Coletti e Alessandro Nicoletti/Luca Zanrosso, tutti pronti a spremere e sfruttare a fondo la “vecchia signora” di casa Peugeot, la 207 S2000, ancora in grado di regalare forti emozioni ai propri driver e impensierire gli avversari di classe superiore.

Completano la pattuglia bianco-verde Giovanni Toffano con alle note Rudy Tessaro e Michele Griso affiancato da Alessandro Lucato, il primo al volante di una Renault Clio S1600 e il secondo di una Peugeot 208 R2.

La manifestazione, che si compone di una sola prova-speciale di 11.4 km da ripetere quattro volte, la “San Benedetto”, avrà il proprio inizio la sera di sabato 10 novembre da Viale Roma di Trissino con il palco partenza, per poi entrare nel vivo l’indomani mattina con lo svolgimento della gara vera e propria, fino a vedere terminare in serata sempre in centro a Trissino.

Al Palladio Patavium Racing in salsa francese

Saranno due le Renault Clio schierate dalla scuderia di Montegrotto Terme, Rampazzo sulla versione R3 e Bertazzolo all’esordio sulla RS in gruppo N. Foto Fotosport

Montegrotto Terme (PD), 7 Novembre 2018 – Parla francese la nona edizione della Ronde del Palladio per Patavium Racing, di scena nell’imminente weekend con due punte di tutto rispetto. Capofila della scuderia di Montegrotto Terme sarà Renzo Rampazzo, chiamato ad un pronto riscatto dopo lo sfortunato epilogo del precedente Città di Bassano. Affiancato da Christian Dinale alle note il pilota patavino tornerà nell’abitacolo della Renault Clio R3, curata da Shade Motorsport, con tanta voglia di dare una netto cambio di rotta ad una stagione 2018 andata in fumo, complice una rocambolesca uscita di strada sulle speciali bassanesi.

“La botta del Bassano ha lasciato i suoi danni” – racconta Rampazzo – “sia economici sia, soprattutto, morali. Immancabile nel nostro programma il Città del Palladio, che si corre vicino a casa, non può essere assente dal nostro calendario stagionale. Grazie ad Alberto, di Shade Motorsport, ed a Stefano, patron di Patavium Racing, che mi hanno aiutato molto per essere al via di questo appuntamento. Una stagione che poteva concludersi con un ottimo risultato alla fine ci ha lasciato del gran amaro in bocca. L’unica nota positiva è che almeno siamo riusciti a trovare la quadra tecnica del nostro pacchetto. Il nostro obiettivo è quello di cercare di vedere il bicchiere mezzo pieno e daremo il massimo per cercare di far ritornare il sorriso a tutti noi.”

Assieme al pilota di Montegrotto Terme troveremo Fabio Bertazzolo, autore sin qui di un’annata altalenante: ad ottime prestazioni, come il terzo di classe ottenuto al Colli Scaligeri ed il secondo al Valleversa hanno fatto da contraltare i ritiri al Dolomiti ed al Città di Schio. L’appuntamento vicentino, una classica del finale di stagione in Triveneto, vedrà il pilota di Maserà protagonista di un esordio molto interessante. Dopo numerosi anni di militanza tra le piccole, sia del produzione che preparate, il portacolori di Patavium Racing salirà, per la prima volta, sulla Renault Clio RS di gruppo N, condividendo l’abitacolo, per il quarto anno consecutivo, con Nicola Rizzotto.

“Il Palladio evoca in me ricordi sia positivi che negativi” – racconta Bertazzolo – “soprattutto se pensiamo all’edizione 2013 che ci vide protagonisti di un brutto incidente. Abbiamo vissuto tante stagioni con le piccoline e pensare di salire su una vettura da duecento cavalli, seppur sempre di gruppo N, è molto emozionante. Diciamo che non amiamo molto questa tipologia di percorso. Stretto e sporco la fanno da padrone. Se piove poi diventa tutto molto insidioso. Preferiamo strade più scorrevoli e veloci ma il bello dei rally è anche questo. Cosa ci aspettiamo dalla nostra gara? Nulla in particolare se non di arrivare sino alla fine, cercando di prendere in mano sempre di più una vettura per noi inedita. Un grazie di cuore, anticipato, a Stefano Primoli, per avermi accolto a braccia aperte in Patavium Racing, ed a Paolo Colombaro che, anche in questa avventura, mi seguirà la gestione come negli ultimi sei anni.”

Andrea Casarotto, al Città del Palladio, torna a casa

Il pilota vicentino, dopo il bel secondo posto al recente Due Valli, vuole essere protagonista, al volante della Peugeot 208 R2, anche di fronte al pubblico amico. Foto Fotosport

Vicenza, 7 Novembre 2018 – È un Andrea Casarotto carico a molla quello che si prepara ad affrontare, tra Sabato e Domenica prossimi, la nona edizione della Ronde del Palladio. Il pilota vicentino, archiviato l’ottimo secondo di classe R2B al precedente Rally Due Valli, è atteso protagonista sulle strade di casa, alla guida della Peugeot 208 R2 messa in campo da Vsport, la quale sarà condivisa con l’amico di sempre, Oscar Da Meda.

“Con questa partecipazione al Palladio” – racconta Casarotto – “voglio ringraziare di cuore Oscar Da Meda, come gli avevo promesso tempo fa. Appena si è presentata l’occasione la abbiamo colta al volo ed eccoci qua, pronti a dare il massimo nella nostra gara di casa. Oscar è per me un amico davvero speciale. In questi anni ha sempre dimostrato, dentro e fuori dall’abitacolo, una serietà e professionalità invidiabili. Sono felice di tornare in gara con lui.”

Un connubio, quello condotto dal portacolori della scuderia Movisport, che ha dato ottimi frutti sulle speciali del Palladio: nella stagione 2016 infatti, alla guida di una Renault Clio R3, i due ottennero un ottimo secondo posto in R3C e sedicesimo nella classifica assoluta. Tante emozioni alla vigilia quante le ambizioni di puntare al gradino più alto del podio, in quella che è da considerarsi una delle classi più competitive dell’intero panorama rallistico attuale. Casarotto arriva quindi a timbrare il cartellino di presenza, in casa, consapevole di avere tra le mani un pacchetto tecnico di prim’ordine, nel quale il profondo affiatamento che lo lega a Da Meda giocherà certamente un ruolo chiave nel risultato finale.

“Siamo molto emozionati per questa vigilia” – aggiunge Casarotto – “e, a dire il vero, questa partecipazione non era così scontata. Dobbiamo ringraziare di cuore i nostri partner, i quali hanno voluto fortemente la nostra presenza, assieme alla scuderia Movisport ed al team Vsport che ci hanno sostenuto, sempre al massimo delle possibilità, anche in questa occasione. Faremo del nostro meglio, come sempre, per ripagare gli sforzi di tutti, soprattutto dei nostri partner che hanno dovuto accusare le problematiche meteo che ci ha rovinato in questi giorni.”

Per la nona edizione dell’appuntamento vicentino la Scuderia Palladio ha deciso di rimescolare, parzialmente, le carte sul tavolo, andando a spostare il fulcro dell’evento in quel di Trissino e rivisitando parte del percorso di gara. Nel più classico del format ronde saranno quattro i passaggi previsti sulla prova speciale di “San Benedetto” (11,40 km), dai quali usciranno vincitori e vinti, nella speranza condivisa di un meteo che sia clemente.

“Il tratto cronometrato scelto dall’organizzazione ci piace molto” – sottolinea Casarotto – “e risulta essere molto tecnico, con tanti cambi di ritmo a spezzare il passo. I chilometri percorsi al Rally Due Valli ci hanno permesso di lavorare bene, assieme ai ragazzi di Vsport, sul setup della Peugeot 208 R2. Ci presentiamo a questo Palladio ad un buon livello di competitività. Sicuramente, dopo aver corso tanto con la Clio R3, dobbiamo riprendere confidenza con la piccola 208, capace di mettere a disposizione un’infinità di soluzioni a livello di setup. Abbiamo a che fare con una R5 in miniatura. La sfida è molto stimolante e noi siamo sempre pronti.”

Due speciali, poi la doccia fredda per Alessio Bellan a Franciacorta

Al Franciacorta Rally Show il pilota di Taglio di Po si rende autore di un promettente avvio, prima che una toccata ne compromettesse l’intera trasferta. Foto Fabrizio Vaccari. Fiorenzo Vaccari

Taglio di Po (Ro), 7 Novembre 2018 – Il Franciacorta Rally Show, giunto quest’anno all’undicesima edizione, non sarà di certo un evento da inserire nell’album dei ricordi migliori per Alessio Rossano Bellan, costretto ad ingoiare un boccone alquanto amaro sull’ultimo impegno previsto per la giornata di apertura, quella di Sabato.

Sceso in campo alla guida della consueta Peugeot 208 R2 targata Julli, desideroso di sfruttare il maggiore affiatamento con la pista, il pilota di Taglio di Po ritrovava al proprio fianco la trentina Federica Gilli. Tutto sembrava volgere a favore di un weekend all’insegna dell’attacco e, nei fatti, così è stato con il portacolori della scuderia Monselice Corse partito a testa bassa sui due passaggi della “Franciacorta Endurance”. Sulla prima tornata il cronometro sanciva un ottimo terzo tempo, in classe R2B, con un ritardo dalla vetta di 3”64 e con il secondo a meno di cinque decimi, nonostante qualche problema di gomme sul finale.

In realtà una prima piega storta la si era intravvista già sul secondo passaggio dove Bellan accusava un leggero ritardo, 10”60 dal miglior parziale, complice un’inversione sbagliata ed un rallentamento causato da un concorrente che lo precedeva senza dargli strada. La vera doccia fredda arrivava però sulla terza speciale, l’ultima della giornata, con il polesano che andava ad impattare contro una barriera, spostata da un’altra vettura, e si vedeva costretto ad incassare una penalità di tre minuti che, nella sostanza, lo metteva fuori dai giochi.

“Siamo partiti molto bene sulla prima prova” – racconta Bellan – “e, nonostante una scelta troppo morbida di gomme, siamo riusciti a stare al passo dei migliori, a pochi secondi. Sulla ripetizione della lunga abbiamo lasciato un bel po’ di secondi su un’inversione, completamente sbagliata. Inoltre siamo stati rallentati da un concorrente che ci precedeva e che ci ha tenuto dietro, senza farci passare, per quasi metà circuito. Eravamo comunque al terzo posto, in tranquillità e con margine per recuperare sui due di testa. Il malanno è uscito, purtroppo, sull’ultima prova di Sabato quando un concorrente davanti a noi, affrontando una chicane, la ha spostata. Noi non l’abbiamo vista e l’abbiamo centrata in pieno, danneggiando in modo consistente la nostra 208 che si è anche spenta nell’urto. Il problema è che avendo causato la sospensione della prova ci è stata inflitta una penalità di tre minuti, tagliandoci fuori dalla potenziale lotta per il successo finale. Peccato però credo che una bandiera gialla, esposta per lo spostamento della barriera, avrebbe potuto sicuramente evitarci l’impatto. Ormai è andata.”

Con il morale sotto i tacchi Bellan decideva di affrontare comunque la frazione domenicale, mantenendo un passo ridotto che gli evitasse ogni possibile, inutile, rischio.

Giulio Rubini, dopo undici anni, di nuovo al palladio

Il pilota di Este, iscritto per i colori della Monselice Corse, ritorna sulle strade vicentine, assieme all’adriese Handel, all’esordio sulla Peugeot 106 Kit Car. Foto Renzo Polonio

 Este (PD), 7 Novembre 2018 – Correva l’anno 2007 con un Giulio Rubini che saliva sul podio, della classe N1, alla guida della Peugeot 106 Rallye del team rodigino Almi Racing. Un secondo posto, ottenuto al culmine di una stagione vissuta tra tante soddisfazioni, condivise assieme all’adriese Fabrizio Handel. Undici anni sono passati da quel Rally Città del Palladio, in versione rallysprint, ma questo fine settimana il cassetto dei ricordi del pilota di Este tornerà ad aprirsi, dando vita ad un autentico vortice di emozioni.

Nuovamente l’appuntamento vicentino protagonista, nella veste della ronde, ed ancora una volta una Peugeot 106, nell’occasione in versione kit car del team Julli, da condividere assieme al navigatore ed amico polesano. Ecco, in poche parole, il riassunto del filo conduttore che vedrà impegnato il portacolori della scuderia Monselice Corse Sabato e Domenica prossima. Un ultima trasferta, per una stagione 2018 a corrente alterna che lo ha visto brillare, nonostante i problemi tecnici, ad Antibes e soffrire poi sulle strade di casa dello Slalom dei Colli Euganei, Città di Este. Un bilancio paritario al quale Rubini punterà, nel weekend, per far pendere l’ago della bilancia verso il segno positivo e chiudere in bellezza l’annata.

“Da programma dovevamo essere al via del Sebino” – racconta Rubini – “ma, purtroppo, non ci siamo riusciti. Siamo comunque molto felici di essere al via del Città del Palladio, una gara molto particolare sia per me che per il mio compagno di avventura ed amico Fabrizio Handel. Undici anni fa, proprio qui a Trissino, coglievamo l’ultimo podio di un’ottima stagione con la Peugeot 106 gruppo N di Alex Malin, alias Almi Racing. Ricordo bene la fatica per cercare di mantenere il ritmo della più evoluta Rover di Borghi. Siamo legati da tanti ricordi a questa gara e con piacere ci torneremo, per la prima volta sulla versione kit car stretta di Julli. Sarà il secondo rally affrontato con una vettura a cambio sequenziale, escludendo le brevi apparizioni allo slalom di casa. Siamo molto curiosi di provare questa piccola belva, molto grintosa.”

La Ronde Città del Palladio 2018 cambia leggermente di abito, spostando il quartier generale a Trissino, assieme alla partenza, arrivo, riordino e service area. Un unico tratto cronometrato in programma, quello di “San Benedetto” (11,40 km), che sarà affrontato dai concorrenti per quattro tornate, ricalcando gran parte del percorso più conosciuto. “Sarà il mio quinto Palladio” – sottolinea Rubini – “ed il secondo con Fabrizio, che ringrazio di cuore per essere sempre al mio fianco. Possiamo dire di conoscere abbastanza bene la tipologia di percorso che affronteremo ma, a differenza degli anni del trofeo dove il coltello era stretto tra i denti, qui punteremo a prendere confidenza con la nuova vettura. Incrociamo le dita per un meteo favorevole. Le somme le tireremo all’arrivo e, chissà, cosa ci riserverà il 2019.”