Riccione-San Marino. Le centenarie scalano la Rocca del Titano (Fiat Tipo Zero; Buick D44 51X Roadster; Auto Plume Cabrio)

Una manifestazione dedicata ai veicoli a motore costruiti entro il 1918 porta sulla riviera romagnola 27 esemplari di automobili che incuranti della ripida salita arrivano sino alla piazza del governo di San Marino. Testo e foto di Tommaso M. Valinotti

SAN MARINO, 21 ottobre – Sono passati cento anni da quel 1918, ricco di avvenimenti, sogni e speranze. Una data che è la pietra miliare per la storia del mondo, ma che lo è anche per la storia dell’automobile, perché il 31 dicembre 1918 segna lo spartiacque fra le vetture Ancétre (fino al 1904) e Veteran (1918) e le automobili più moderne definite Vintage dalla FIVA (Fédération Internationale des Véhicules Anciens) e dall’ASI (Automotoclub Storico Italiano) che ne è il corrispettivo nazionale.

 

16 – Fiat Tipo Zero (1913), Mario Beccaria. La Tipo Zero rappresenta la volontà della FIAT di costruire automobili popolari anche un secolo fa, dopo che nel 1912 Giovanni Agnelli (non ancora senatore) compì un viaggio negli Stati Uniti, visitò gli stabilimenti Ford e comprese che una produzione in serie permetteva di abbassare i prezzi delle vetture, avere un mercato più ampio e realizzare quindi maggiori utili. Messa in produzione nel 1912 la Fiat Zero era dotata di un motore di 1847 cc di 19 CV di potenza con cambio a quattro marce, peso di 900 kg in grado di spingerla a 70 km/h. Nonostante l’intenzione della Casa di offrire una vettura economica (per gli standard dell’epoca) il prezzo iniziale era di 9.000 Lire (pari al costo di un appartamento), prezzo sceso poi a 6.900. Nonostante ciò la Tipo Zero fu un notevole successo al punto di essere costruita fra il 1912 e il 1915 in 2000 esemplari. Infine una curiosità. Giovanni Agnelli chiese a diversi “designer” esterni ed interni alla Casa, di progettare il radiatore dell’auto. Fra tutti fu scelto quello di Battista Farina (il futuro “Pinin”) che da quel momento iniziò la sua carriera di imprenditore.

 

21 – Buick D44 51X Roadster (1916), Massimo Benedetti. La Buick D4 Roadster adotta un motore di 3687 cc, sei cilindri, sei cilindri da 45 CV circa, che le danno un buon ritmo al punto che la baronessa Maria Antonietta Avanzo nel 1920 prese parte alla Targa Florio con una vettura simile. La Buick venne fondata a Flint (nel Michigan a circa 110 km da Detroit) da David Dunbar Buick e diretta da William C. Durant che rapidamente acquisì altri marchi automobilistici riuniti nel gruppo General Motors.

26 – Auto Plume Cabrio (1918), Hubert Cinotti

“Bis” di Caffoni–Grossi (Renault Clio) al Rally dell’Ossola

PIEDIMULERA(VB). Con una grande prestazione Davide Caffoni e Mauro Grossi su Renault Clio Super 1600 hanno vinto per la seconda volta il “Rally dell’Ossola”. Dopo essersi rifatto dello sfortunato “Valli Ossolane” estivo Caffoni riassapora il gusto della vittoria e conquista anche il Memorial Alessandro Borghini in ricordo del rallista bavenese scomparso il settembre scorso. Premiato dal figlio Fabio Borghini, col sindaco di Piedimulera Alessandro Lana e di Pieve Vergonte e Fomarco Maria Grazia Medali, davanti alle ovazioni di una folta schiera di pubblico.

Fare il “bis” era l’obiettivo del duo ossolano che si è imposto con tenacia e determinazione. Ma non è stato cosa facile anche perché sono stati subito costretti ad inseguire Roberto Vescovi (Renault Clio S1600) che ha subito esibito il proprio biglietto da visita vincendo la prova d’apertura e sorprendendo tutti.  Il parmense, alla sua prima apparizione in Ossola ha sfiorato la vittoria centrando un importante secondo posto a 6” 4 dopo aver diviso alla pari con Caffoni i successi delle speciali dimostrandosi soddisfatto e di voler tornare a correre su queste strade.

Ma una grande soddisfazione è stato il terzo gradino del podio, che vale quanto una vittoria del giovane varzese Sergio Bruni (primo under 25) alla sua settima gara coadiuvato da Massimiliano Rolandi (Renault Clio S1600) a 21” 1, marciando sempre al passo dei due autorevoli battistrada. Appena sotto il podio i fratelli varesini Vanni e Lorenzo Maran su Punto Abarth S1600 a 42” 4. Quinto assoluto il vincitore del “Valli Ossolane” Fabrizio Margaroli con Andrea Dresti giunti a 53” 1 che non sono mai riusciti a trovare il ritmo giusto anche se andando sempre migliorando. Chi invece non ha faticato a trovare il ritmo sono stati i varesini Paolo Comendulli e Thomas Tamburrano (Renault New Clio) sesti assoluti e primi di R3C. Settimo il verbanese Alfredo Minesi con Elena Zeffiretti (Peugeot 106) si è imposto nella classe A6 davanti a Rotella-Rappoldi ((Peugeot 106). Nonostante qualche errorino Stefano Serini e Massimo Miglini su Mitsubishi Lancer conquistano il nono posto assoluto, gruppo N e classe N4. Il decimo posto assoluto se lo dividono ad ex aequo: Manuel Vernero con Mirko Pelgantini (Renault Clio) e “Bomberos”- Leon su Citroën Saxo.

I successi finali delle altre classi sono così assegnati: Bracchi N2, Franzetti N3, Serini N4, Rizzato A7, Minesi A6, Candidi A5, Cavalli A0, Pedroli RSTB1, Melloni RS1,6.

La gara era valida per il campionato “Piston Cup”, e ad una gara dal termine al Rally di Frosinone, torna in testa alla classifica il valtellinese Manuel Bracchi (Peugeot 106) che ha primeggiato in N2 superando il milanese Emilio Melloni (Suzuki Swift) della classe RS 1.6.

Solo 40 gli equipaggi al traguardo dei 52 al via. Tra i ritirati: Barbieri, Fabio Borghini, Sabatella, Ollio, Sarli e De Tommaso.

 

Il tanto bramato premio “Fumarc da Travers” per il miglior traverso è stato assegnato da VCO Rally ai comaschi Daniele Martinelli e Thomas Toniolo su Ford Sierra Cosworth. Secondi sono giunti Bomberos-Leon seguiti da Della Maddalena-Milivinti. Premio speciale a Serini-Miglini.

 

Il 12° Rally delle Marche parla vicentino: vittoria di Andrea Smiderle e Alberto Bordin (Ford Fiesta WRC)

Brillante vittoria del forte pilota di Schio seguito dalla seconda posizione della Škoda Fabia R5 dell’umbro Francesco Fanari. Terzo il bresciano Trevisani, al debutto con una Škoda Fabia R5.

 Cingoli (MC), 18 novembre 2018Una due giorni all’insegna del meteo invernale, con temperature molto rigide, ha contrassegnato la dodicesima edizione del Rally delle Marche, svoltosi a Cingoli (MC) nella giornata odierna, con l’organizzazione della PRS Group, primo atto del Challenge Raceday Rally Terra. Alla fine dei 46 chilometri competitivi è stato il vicentino Andrea Smiderle, al volante della Ford Fiesta WRC e navigato da Alberto Bordin, ad aggiudicarsi la vittoria di una gara tanto tirata quanto anche spettacolare.

”Una gara dura, ma veramente bella – ha commentato Smiderle all’arrivo – abbiamo combattuto per tutta la giornata con avversari veloci ed è una gioia poter essere sul gradino più alto del podio. Continuerò a correre nel Challenge Raceday Rally Terra”.

Al secondo posto ha chiuso l’umbro Francesco Fanari, al via del “Marche” con la Škoda Fabia R5 con cui ha mancato di un soffio la vittoria al recente “Nido dell’Aquila”. Fanari, affiancato dall’esperto navigatore sammarinese Silvio Stefanelli, ha chiuso a soli 9” dal pilota scledense, confermando una prestazione altisonante nella quale aveva creduto fino alla quarta prova speciale.

“Sembra che io mi sia abbonato al secondo posto – argomenta Fanari – ma è andata bene così. Ho patito un po’ sulla “piesse” Dei Laghi e all’inizio ho fatto una scelta di gomme non appropriata. Vedremo come andrà nelle prossime gare della serie”.

Terzo posto d’effetto per il sorprendente 24enne bresciano Jacopo Trevisani, per la prima volta su una vettura di vertice, la Škoda Fabia R5, affiancato da Alessia Muffolini.  ”Per me una gara che non dimenticherò – esordisce raggiante Trevisani –  sono anche riuscito a vincere due prove speciali ed è stata una grande soddisfazione farlo proprio in una gara di Raceday, campionato con il quale ho iniziato a correre. Ovviamente la mia intenzione è di proseguire il campionato e fare sempre più esperienza!”.

I tre del podio sono anche i vincitori della speciale classifica riservata al Challenge Raceday Rally Terra 2018-19, che al “Marche” ha visto corrersi la prima di cinque avvincenti gare tutte su terra. Le condizioni del fondo sono progressivamente migliorate nel corso della gara – come affermato da vari piloti durante le assistenze – fatto testimoniato anche dal costante abbassarsi dei tempi assoluti sui vari passaggi (due le speciali, ripetute ciascuna per tre volte: la Panicali e quella “Dei Laghi”).

La cronaca. Il vincitore assoluto Smiderle ha da subito voluto imprimere un ritmo notevole alla corsa, imponendosi con il miglior tempo nelle prime due prove speciali; a rendere concreta per Fanari la possibilità di raggiungere il leader, ha inciso anche la débâcle dell’altra vettura WRC in gara, quella del trevigiano Alex Bruschetta, solo diciannovesimo nella terza speciale, nella quale ha ammesso di non aver brillato, complice una scelta poco adatta di pneumatici.

Fanari, prendendo progressivamente familiarità con ogni centimetro del percorso di gara, ha fatto suo il miglior tempo nella terza e nella quinta prova speciale (la Panicali), mantenendosi costantemente inarrivabile per il terzo. Intensa la lotta per il terzo posto: Trevisani ha iniziato a brillare a partire dalla seconda metà gara, quando ha cominciato a fermare i cronometri sul terzo e secondo posto di speciale (nella Panicali) e due volte addirittura sul primo (nella speciale “Dei Laghi”). Alle sue “costole” un buon quarto posto a sorpresa per Christian Marchioro e Silvia Dall’Olmo (Peugeot 207), maturato grazie a uno “sprint” finale che ha visto il duo sammarinese chiudere in terza posizione le ultime due prove speciali.

Le sfide di classe. Oltre alle WRC in gara, tra le vetture di classe R5 è stato proprio Fanari il miglior interprete degli sterrati marchigiani; tra le S2000 si è aggiudicato la vittoria invece Christian Marchioro con la sua bella performance assoluta. Tra le N4, la Subaru Impreza STI di Guerra-Ceci è stata la più performante, mentre in N3 è stata la Renault Clio di Bucci-Barbieri a firmare la vittoria; Chiesura-Lovisa hanno ottenuto il successo su Honda Civic Ek4 in classe N2, mentre tra le gruppo A8 la “regina” è stata la Lancia Delta 16v di Romagna-Lamonato. Moretti-Graffieti hanno detto la loro nel Gruppo A7 su Opel Astra OPC ed in A5 la Peugeot 205 di Morgantini-Orietti si è aggiudicata il miglior risultato.

5° RallyDay di Pomarance: tris di Runfola-Federighi

Il pilota siciliano ha preso il comando dalla prima prova speciale senza più lasciarlo. Bagarre tanto accesa quanto spettacolare per il resto del podio tra Tucci e Volpi, poi finiti nell’ordine. Foto AmicoRally

POMARANCE (Pisa), 18 novembre 2018  Ha firmato il tris di vittorie, il siciliano Marco Runfola, al Rally Day di Pomarance, corso oggi in Valdicecina. Affiancato dalla massese Corinne Federighi, sua compagna nella vita, nonché fresca Campionessa Italiana di Rally come pilota, il pilota di Cefalù, tornato alla guida della Renault Clio R3 (con la quale vinse qui due anni fa), ha preso il comando della classifica dalla prima prova speciale senza più lasciarlo, riuscendo a resistere ai decisi attacchi di una concorrenza assai qualificata ed agguerrita.

Il tris di allori, Runfola lo ha fatto suo davanti al livornese Roberto Tucci, affiancato da Micalizzi su una Renault Clio S1600, insediatosi sul secondo gradino del podio dalla terza prova speciale dopo aver duellato con il brillante elbano Andrea Volpi, con Maffoni alle note, su una Renault Clio R3. Quest’ultimo ha finito poi con la medaglia “di bronzo”, al termine di una gara assai tirata, ricca di contenuti tecnici importanti e di prestazioni davvero da “grandi firme”.

Quarta posizione per il lucchese Alessio Della Maggiora, affiancato da Favali, anche loro su una Renault Clio S1600. Sempre ai piedi del podio, l’ex kartista, ha rilevato la posizione dopo il ritiro per guasto da parte del pratese Fabio Bolognesi, tradito dalla trasmissione della sua Mitsubishi Lancer Evo IX, con la quale era al comando del Gruppo N, rientrando dopo quasi un anno di pausa. Quinta posizione per il locale Nico Signorini, con una meno potente e datata Peugeot 106 kit, affiancato da Marraccini. Puntuale ad onorare al meglio l’appuntamento importante tra le strade amiche, il driver di Saline di Volterra ha dato conferma delle proprie doti con un’altra prestazione sopra le righe, esente da errori e molto spettacolare.

Ottime prestazioni per il lucchese Claudio Fanucchi (Renault Clio R3), sesto assoluto con ampio merito, e di spessore anche la performance del senese Simone Borghi, con una non più giovane Renault Clio Williams, settimo dopo un rally trascorso ai messimi vertici considerando la sua ridotta attività. Grande bagarre e tanto spettacolo in classe R2, con “nomi” di rilievo, che hanno duellato costantemente su filo dei decimi di secondo, tutti su una Peugeot 208. Alla fine ha primeggiato l’accoppiata fiorentina dei fratelli Lorenzo e Cosimo Ancillotti, bravi a tenere la guardia sempre alzata contro una concorrenza mai doma ed assai pericolosa. Finendo anche ottavi assoluti, si sono tenuti dietro, di soli 2”6  il giovane pisano di Forcoli Lorenzo Sardelli, con Giovacchini al fianco, desideroso di pronto riscatto dopo il ritiro precedente al Trofeo Maremma, e dietro a loro si sono piazzati i sempre affidabili pistoiesi Incerpi-Monti, con la loro Peugeot 106, decimi quindi nell’assoluta finale.

Il Rally, organizzato da Laserprom 015, con il forte sostegno delle amministrazioni comunali di Pomarance e Montecatini Valdicecina, ha segnato il record stagionale di iscritti in Toscana, arrivati a 118 equipaggi, conferma della tradizione che dura dal 2008, la prima edizione, vale a dire grandi numeri, grandi momenti di sport e tanto spettacolo.

Un 2018 di vittorie  per Corinne Federighi: “alle note” di Marco Runfola vince il rally di Pomarance

La neo campionessa nazionale “femminile”, impegnata alle note del pilota Marco Runfola, centra il prestigioso “tris” nel classico appuntamento “Rallyday” di fine stagione.

 MASSA (MS) – 18 novembre 2018. È la conferma di una stagione sportiva che ha visto concretizzarsi le più rosee aspettative, la vittoria di Corinne Federighi al Rally di Pomarance. Un successo – sulle strade della gara pisana – che la rallista massese ha condiviso con il pilota Marco Runfola, compartecipe di quello che è stato il terzo sigillo nell’albo d’oro dell’appuntamento che ha interessato le colline metallifere per l’intero fine settimana. Sul sedile destro della Renault Clio R3 messa a disposizione dal team SMD Racing, Corinne Federighi – “laureata” campionessa femminile nel Campionato Italiano Rally – ha regalato alla propria bacheca un nuovo trofeo, a concretizzazione di quello che era l’obiettivo prefissato: aggiudicarsi il prestigioso “tris” sulle viscide prove speciali dell’entroterra pisano.

Con i colori della scuderia Project Team, la driver apuana è riuscita ad esprimersi egregiamente anche nell’insolita veste di copilota, “incarico” che l’ha resa vincente già in due precedenti occasioni nella cornice offerta dal Rally di Pomarance, sempre al fianco del pilota di Cefalù. Una condotta, quella dell’equipaggio siculo-toscano, di assoluto spessore e caratterizzata da un avvio aggressivo, particolare che ha garantito la leadership nella classifica provvisoria, concretizzata all’arrivo della gara grazie ad un mix tra prestanza ed esperienza. Per Corinne Federighi la soddisfazione di aver archiviato la stagione agonistica con una nuova vittoria, ultimo “tassello” di una programmazione che l’ha resa protagonista nel Campionato Italiano Rally, da vincitrice della classifica “rosa” e nell’International Rally Cup, nelle vesti di copilota al fianco di Marco Runfola.

“Un appuntamento a cui io e Marco (Runfola ndr) tenevamo particolarmente – il commento, entusiasta, di Corinne Federighi all’arrivo – su strade che si sono confermate altamente selettive e di difficile interpretazione. Nessuna recriminazione, è andato tutto per il meglio e per tutto questo mi sento di ringraziare il team, compartecipe di una stagione da incorniciare”.

Asta Bertone: battaglia di offerte: 100% di lotti venduti

TORINO, 17 novembre – Era l’ultima occasione per conquistare un pezzo di storia del car design firmato Bertone e le centinaia di collezionisti che hanno partecipato oggi pomeriggio alla vendita di Aste Bolaffi a Torino non se la sono lasciata scappare. In tantissimi hanno affollato il Garage Bolaffi per l’asta dei memorabilia della storica carrozzeria di Grugliasco, da cui sono uscite alcune delle vetture più belle del mondo, ma soprattutto generazioni di designer, come Giorgetto Giugiaro e Marcello Gandini, che hanno saputo far tesoro di quella fucina di idee e talenti.

Ciascuno dei lotti in catalogo – modelli, insegne, loghi e altri cimeli provenienti dagli stabilimenti di Caprie – è stato oggetto di un’intensa battaglia con numerosi rilanci, sia da parte dei presenti in sala sia dei collezionisti collegati al telefono e su internet da ogni parte del mondo, in particolare Stati Uniti, Emirati Arabi, Francia, Regno Unito, Germania.

Ogni cimelio ha raggiunto un prezzo di aggiudicazione in media quattro volte superiore alla base d’asta e la vendita si è chiusa con il 100% di lotti venduti.

I top lot dell’asta sono il modello di stile della Corvette Mantide (lotto 197) salito fino a 40.600 euro, lo stampo per la realizzazione del parabrezza della Lancia Stratos (lotto 121) aggiudicato 25.200 euro, l’iconica insegna luminosa Bertone che si trovava sul tetto dello stabilimento di Grugliasco (lotto 61 bis) venduta a 22.400 euro, il motore della Lamborghini Espada (lotto 125) ceduto a 21.700 euro, la valigetta in legno con campioni di finitura delle Lamborghini Miura, Espada e Urraco (lotto 75) aggiudicata a 16.100 euro.

Ottimo risultato anche per il lotto di premi, coppe e targhe – inclusa quella originariamente esposta nell’ufficio di Nuccio Bertone a Caprie (lotto 24) – venduta a ben 14.300 euro da una stima di poche centinaia.

Soddisfatto Filippo Bolaffi, amministratore delegato Aste Bolaffi: “Quest’asta rappresentava un’occasione irripetibile e unica per portarsi a casa un oggetto proveniente dallo stabilimento in cui sono nate vetture iconiche firmate Bertone. I memorabilia hanno avuto grande successo. L’asta si è svolta lentamente perché le offerte sono state tantissime. La grande partecipazione dei clienti esteri è la testimonianza del valore di questa nostra operazione e, ovviamente, di quanto il nome Bertone sia importante in tutto il mondo”.

Auto: sono 5 milioni i diesel Euro 3 o inferiori a rischio stop

Quasi il 13% delle auto in circolazione è un diesel euro 3 o inferiore. Nelle regioni del Sud Italia questi veicoli rappresentato circa il 20% del totale

 Milano, novembre 2018. Nonostante le auto diesel Euro 3 e inferiori stiano vivendo grandi e crescenti limitazioni alla circolazione, che sembrano convergere verso una loro progressiva messa al bando, e in molte regioni la loro facoltà di circolazione sia già fortemente limitata, sono tantissime quelle che risultano ancora iscritte nei registri della motorizzazione; quasi 5 milioni (4.911.447), equivalenti al 12,9% dell’attuale parco auto private destinate al trasporto persone presente in Italia.

Il dato emerge dall’analisi realizzata da Facile.it che, rielaborando i dati ufficiali del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture (aggiornati al 31 ottobre 2017), è riuscito a disegnare la mappa delle automobili diesel presenti sul territorio e ha evidenziato anche come le Euro 3 o inferiori siano quasi un terzo (29,89%) delle auto private alimentate a gasolio ancora potenzialmente in circolazione. Va detto che parte di questi veicoli, anche se iscritti nei registri della motorizzazione, potrebbero non essere più in uso, ma è pressoché impossibile conoscerne il numero preciso.

I diesel Euro 3 o inferiori

Interessante notare, si legge nell’analisi, come il peso percentuale delle auto diesel Euro 3 o inferiori vari sensibilmente da regione a regione, con una forbice compresa tra l’8,5% e il 22%.

Guardando la distribuzione territoriale emerge chiaramente come la diffusione di questo tipo di vetture sia maggiore, proporzionalmente, nelle regioni del Meridione, che occupano le prime otto posizioni della classifica nazionale.

In vetta si trovano il Molise e la Basilicata, aree dove più di 1 auto privata su 5 è un diesel Euro 3 o inferiore (rispettivamente il 21,9% e il 21,7%); segue la Calabria con una percentuale pari al 19% e la Puglia, con il 18,5%. Giù dal podio, ma con valori decisamente superiori alla media nazionale anche Sicilia (17,2%), Campania (16,7%) e Abruzzo (15,4%).

Osservando la graduatoria nel senso opposto, invece, è la Valle d’Aosta a risultare prima. In quella regione solo l’8,5% delle auto private appartiene alla categoria diesel Euro 3 o inferiore; a seguire si trovano Toscana (8,7%), Friuli Venezia Giulia (9,1%) e Liguria (9,4%). Al quinto posto si posiziona la Lombardia (9,5%), che precede solo di poco le altre due regioni che hanno recentemente introdotto lo stop ai diesel Euro 3: l’Emilia Romagna (9,7%) e il Piemonte (10%).

Se si analizza la distribuzione delle automobili private diesel Euro 3 o inferiori in termini assoluti, invece, è la Lombardia, con i suoi 587.515 veicoli, a guadagnare il primo posto. Seguono la Campania, con 577.087 auto di questa categoria e la Sicilia (564.591).

Il parco veicoli totale. Estendendo l’analisi a tutti i veicoli presenti nell’archivio nazionale della Direzione Generale per la Motorizzazione, emerge che, in totale, i mezzi diesel Euro 3 o inferiori ancora regolarmente immatricolati sono più di 8 milioni (8.268.179), pari al 15,8% del parco mezzi italiano potenzialmente circolante; se si guarda al numero totale di veicoli alimentati a diesel (includendo quindi anche gli Euro 4, 5 e 6), i mezzi sono più di 22,3 milioni (il 42,9% del totale).

I costi RC auto. Anche da un punto di vista assicurativo il diesel Euro 3 non è conveniente rispetto all’Euro 6. Facile.it ha verificato le differenze nelle tariffe RC prendendo in considerazione due modelli uguali ed evidenziando come il best price* disponibile per assicurare l’auto più inquinante risulti superiore di oltre il 10% rispetto a quella con emissioni minori (277,81 euro per il diesel Euro 3 contro i 248,88 euro necessari pe il veicolo Euro 6). «Ad incidere sull’RC auto non è, di per sé, la classe ambientale di appartenenza del veicolo quanto piuttosto la sua anzianità», spiega Diego Palano, Responsabile BU assicurazioni di Facile.it. «Le auto diesel Euro 3 o inferiori, ormai da anni fuori produzione, hanno un’età media decisamente più alta rispetto a quella dei nuovi Euro 6 e per questo le compagnie assicurative applicano premi più cari.».

Gabriele Tarquini è campione del FIA WTCR 2018

Il pilota di BRC Racing Team conquista il titolo

MACAO (Cina) 18 novembre – Dopo una stagione da protagonista del FIA World Touring Car Cup (WTCR), Gabriele Tarquini si aggiudica il titolo piloti 2018 e scrive, per primo, il proprio nome nell’albo d’oro della categoria. Il successo arriva dopo un anno magistrale, iniziato con la vittoria nella gara inaugurale in Marocco a cui fanno seguito altre quattro vittorie durante la stagione, che assestano il pilota sempre al vertice della classifica.
Il meritato titolo giunge sull’insidioso Circuito da Guia nella gara di Macao, al termine di un week end adrenalinico, nel quale il portacolori di BRC Racing Team ha dovuto faticare oltremodo, anche per colpa di un incidente occorso nelle fasi di qualifica, che lo relega fuori dalla posizioni di vertice in Gara 2 e 3. Dopo un bel quarto posto nella prima gara del week end, Gabriele Tarquini è addirittura costretto al ritiro nella seconda sfida. Nella terza e decisiva gara l’esperienza del pilota abruzzese fa la differenza, consentendogli di controllare il passo e di conquistare i punti necessari per la vittoria. L’ottimo lavoro del compagno di squadra Norbert Michelisz, con il terzo posto nell’ultima sfida della stagione, non solo sottrae punti preziosi ai rivali di Tarquini, ma permette di conquistare un altro podio per la squadra, che mantiene la seconda posizione nella classifica Team, ad una manciata di punti dal portare a casa entrambi i titoli.

Questo il commento a caldo del neo campione del mondo Gabriele Tarquini: “Che bella sensazione potermi dire campione del FIA WTCR! Le gare a Macao sono sempre imprevedibili, e questo weekend non ha fatto eccezione, ma fortunatamente è finito per me al top. E’ stata una stagione dura in un campionato molto competitivo, ed oggi è stata una ricompensa per tutto il lavoro dello staff tecnico del team. Il campionato è tanto mio quanto loro, a maggior ragione dopo gli sforzi di oggi per ripristinare l’auto per Gara 3”.

Dichiara Norbert Michelisz: “Innanzitutto, sono felice per Gabriele. E’ stato bravissimo durante tutta la stagione, ed è stato un grande weekend anche per il team. Sono molto contento di aver concluso il FIA WTCR sul podio di Gara 3. E’ il miglior modo di chiudere la stagione, mi motiva fortemente per i miei obiettivi per correre nel 2019 alla vigilia della pausa invernale”.

 

Gabriele Tarquini nuovo ambassador Hyundai a bordo di Nuova Santa Fe

Hyundai Italia ha scelto come Brand Ambassador la leggenda dei motori Gabriele Tarquini, pilota italiano di Hyundai Motorsport.  Per celebrare l’inizio di questa importante collaborazione, Tarquini ha ricevuto le chiavi di una Nuova Hyundai Santa Fe, nuovo punto di riferimento nel segmento dei maxi SUV. Tarquini ha partecipato attivamente allo sviluppo di Hyundai i30 N TCR, protagonista assoluta del Mondiale WTCR, ed è attualmente al comando della classifica piloti

Roma 15 novembre 2018 Hyundai Italia ha scelto la leggenda dei motori Gabriele Tarquini come Brand Ambassador. Per celebrare l’inizio di questa importante collaborazione, che durerà per tutta la stagione 2019, il pilota italiano di Hyundai Motorsport ha ricevuto le chiavi di una Nuova Hyundai Santa Fe, il maxi SUV che continua la storia di successo costruita da quello che è stato il primo SUV Hyundai della storia. La consegna è avvenuta lo scorso weekend sul circuito di Vairano in occasione della Hyundai Experience e alla presenza di Joon Seo Lee, Presidente e Amministratore Delegato di Hyundai Italia, e di Andrea Crespi, Direttore Generale di Hyundai Italia. L’evento aperto al pubblico – che ha visto la partecipazione di Tarquini nella giornata di sabato – ha permesso a diverse centinaia di persone e appassionati di vivere l’adrenalina in pista a bordo della Hyundai i30 N e di provare tutta la nuova gamma SUV Hyundai in uno speciale percorso off-road.

Gabriele Tarquini protagonista sulla Hyundai i30 N TCR. Gabriele Tarquini è protagonista assoluto della divisione Customer Racing di Hyundai Motorsport e ha collaborato attivamente alla nascita di Hyundai i30 N TCR, versione sviluppata in modo specifico per le competizioni a partire dalla prima Hyundai ad alte prestazioni, la i30 N. Proprio al volante di Hyundai i30 N TCR, il pilota ha firmato la pole position e il primo successo all’esordio nel TCR International Series per poi continuare una serie di successi che lo hanno proiettato al comando del Mondiale WTCR attualmente in corso, confermando la validità del progetto. Recentemente Tarquini è stato protagonista del lancio della Nuova i30 Fastback N, la prima coupé a 5 porte ad alte prestazioni, in un’inedita sfida “from Rome to Paris” insieme al pilota di rally Thierry Neuville.

Dall’adrenalina al comfort di Hyundai Santa Fe

Solito a salti sui cordoli, grandi staccate e sorpassi mozzafiato, Gabriele Tarquini ha scelto invece il comfort e la sicurezza di Nuova Hyundai Santa Fe per spostarsi fuori dai tracciati. Il modello ha registrato più di 400.000 unità vendute in Europa e, con la sua quarta generazione, fissa un nuovo punto di riferimento nel segmento D-SUV grazie a caratteristiche di design premium, tecnologie avanzate e un avanzato sistema di trazione integrale a controllo elettronico HTRAC che si adatta alle diverse condizioni della strada per sfruttare in tutta sicurezza i 200 CV del potente propulsore 2.2 litri diesel abbinato al nuovo cambio automatico a 8 rapporti. Il fiore all’occhiello di Nuova Hyundai Santa Fe è però l’offerta in termini di sicurezza: oltre ai più moderni sistemi di guida assistita della famiglia Hyundai Smartsense, debuttano sul nuovo modello l’innovativo Rear Occupant Alert – primo nel settore automotive – e l’inedito Safe Exit Assist, a totale protezione dei bambini e per una sicurezza senza rivali.

La storia di successi continua con Hyundai. Nato nel 1962 a Giulianova (Teramo), Gabriele Tarquini comincia una lunga carriera di successi nel 1983 sui kart, mettendosi negli anni successivi al volante di vetture di Formula 3000 e Formula 1, iniziando a collezionare vittorie in diversi campionati Touring. Nel suo palmares figurano un titolo mondiale nel campionato WTCC, conquistato dopo altri due successi assoluti nel campionato europeo (ETCC) e britannico (BTCC). Ingaggiato lo scorso anno da Hyundai Motorsport come collaudatore ufficiale, il pilota abruzzese ha lavorato col reparto corse clienti e con il BRC Racing Team allo sviluppo di Hyundai i30 N TCR, prima vettura da competizione su pista del brand. Tarquini è ora al comando del Mondiale WTCR ed ha difeso con successo la leadership nell’ultima gara in calendario, disputata questo weekend sul circuito di Macao.

Straordinario successo per i 7 “Abarth Day 2018” nei circuiti più belli d’Europa

Sette imperdibili appuntamenti, su altrettanti circuiti europei, con protagonisti 4.000 appassionati dello Scorpione. Più di 3.000 test drive, su strada e in pista, a bordo della nuova iconica Gamma Abarth 595, sviluppata all’insegna della sua doppia anima che racchiude performance e stile, e dell’adrenalinica Abarth 124 spider la cui versione racing, la 124 rally, è fresca vincitrice del campionato mondiale R-GT con circa 40 successi di categoria. Un’edizione ancora più avvincente grazie alle numerose attività d’intrattenimento: da un’autentica “rally experience” ai giri di pista al fianco di  piloti professionisti, dalle parate con vetture storiche Abarth alle acrobazie di stuntman, dai coinvolgenti dj set alle animate aree di gaming. Il successo degli Abarth Day accompagna quello del brand: 124 rally ha conquistato il campionato mondiale di categoria R-GT e il marchio sta crescendo in termini di volumi di circa il 15% rispetto al 2017, anche grazie alla nuova gamma Abarth 595 recentemente presentata alla Targa Florio.

 

TORINO, 18 novembre – Grande successo per l’Abarth Day 2018, gli straordinari raduni ufficiali che hanno coinvolto, da maggio a ottobre, migliaia di appassionati dello Scorpione accorsi in sette circuiti europei: Salzburgring in Austria, Ouest Parisien in Francia, Circuito Vasco Sameiro in Portogallo, Rockingam nel Regno Unito, Ascari Circuit Malaga in Spagna, Driving Center Baden in Germania e Autodromo Vallelunga in Italia.

“Abarth affonda le sue radici e valori nel racing e nelle emozioni che la competizione e le gare suscitano in tutti gli appassionati – commenta Luca Napolitano, Head of EMEA Fiat end Abarth brand, e aggiunge -. Oggi gli appassionati di Abarth formano una grande community con più di 100.000 membri, la Scorpionship, ed è proprio a loro che abbiamo pensato per sviluppare il progetto Abarth Day:  sette raduni dedicati ai nostri Abarthisti in altrettante piste europee. Questi appuntamenti sono un’occasione imperdibile per stare insieme, ritrovarsi, raccontare attraverso la propria Abarth il proprio modo di vivere il marchio e la propria passione ma anche per assaporare e ritrovare i valori tipici Abarth: adrenalina, performance e stile. Inoltre, per noi di Abarth, rappresentano anche un’ottima opportunità per incontrare i fan del nostro brand direttamente, perché sono proprio loro i primi ambasciatori dei nostri valori ed è con loro che abbiamo voluto condividere queste fantastiche giornate di divertimento ed emozione, ovviamente in pista.”

Complessivamente hanno partecipato 4.000 appassionati, e sono stati oltre 3.000 i test drive, su strada e in pista, a bordo dell’adrenalinica Abarth 124 spider e della nuova gamma dell’iconica Abarth 595 che esprime le due anime di Abarth: da una parte, la 595 Competizione che è la più performante della gamma ed è destinata agli amanti delle prestazioni e della sportività senza compromessi; dall’altra parte, la 595 Turismo che è legata ai valori di stile e comfort tipici delle granturismo italiane, con grande cura dei dettagli, interni in pelle e Pacchetto Urban. E grande fascino sui circuiti europei degli Abarth Day ha suscitato il rombo della nuova versione del leggendario scarico Record Monza – di serie sulle nuove 595 Competizione e 595 Pista.

Il tutto reso ancora più avvincente dalle nuove e numerose attività d’intrattenimento che si sono svolte nei diversi raduni, come le sessioni di “rally experience” dove i partecipanti hanno preso posto sul sedile del passeggero a bordo della plurivittoriosa 124 rally che, nell’anno successivo al suo esordio, ha già vinto il campionato mondiale R-GT con circa 40 successi di categoria. Spazio anche ai giri in pista con l’ausilio di piloti professionisti, ai coinvolgenti dj set, alle animate aree di gaming, alle parate con vetture storiche Abarth, fino alle acrobazie di stuntman e campioni, quali ad esempio il celebre freestyler di motocross Vanni Oddera che si è esibito nell’ultimo Abarth Day del 27 ottobre sul  circuito di Vallelunga (Roma).

Un format vincente ed emozionante, quindi, che quest’anno ha visto anche un significativo sviluppo della community Abarth in Europa, Medio Oriente e Africa: infatti, dai 39 club affiliati di fine 2017, si è passati agli attuali 58 club ufficiali  (34 in Italia e 24 nel resto della regione EMEA). A unire tutti la passione per il marchio dello Scorpione, lo stesso sentimento che anima i circa 100.000 iscritti della community “The Scorpionship” (scorpionship.abarth.com). Inoltre, di recente in Italia si è aggiunto Telegram, il nuovo canale social del marchio che lo ha scelto per la sua natura meno convenzionale: https://t.me/abarth_italia .

Infine, va ricordato che il successo degli Abarth Day 2018 accompagna quello di un brand capace di crescere sul mercato italiano del 15 per cento rispetto al 2017, un exploit condiviso dai principali mercati europei: l’incremento in Spagna è pari al 40 per cento, e si attesta intorno al 30 in Francia e Regno Unito. Lo Scorpione, da sempre, è un marchio capace di suscitare entusiasmo tra il pubblico appassionato di competizione: non a caso, una grande folla ha accompagnato l’esordio della nuova gamma Abarth 595 recentemente avvenuto durante la Targa Florio, la mitica “cursa” indissolubilmente legata al mito Abarth. La decisione di presentare le nuove 595 all’edizione 2018 è stato anche un tributo al 110° anniversario dalla nascita del fondatore, oltre ad essere un legame con la storia del brand e i suoi tipici valori di sportività.

World Endurance Championship 6 Ore di Shanghai difficile per la Ferrari

In classe GTE-Pro i campioni del mondo Pier Guidi-Calado sulla 488 GTE numero 51 chiudono quinti. I compagni di team Rigon-Bird in ottava piazza. In GTE-Am la 488 GTE di Spirit of Race è quarta con Fisichella-Castellacci-Flohr, sesto posto per la Ferrari di MR Racing, settimo per Clearwater Racing

SHANGHAI (Cina), 18 novembre 2018 – La 6 Ore di Shanghai si è confermata come da tradizione una corsa particolarmente difficile per le Ferrari. Le vetture in classe GTE-Pro erano state attardate già in qualifica, quando non erano riuscite a far meglio della quinta fila; in gara le 488 GTE di AF Corse come sempre hanno recuperato, occupando per alcuni giri anche posizioni da podio, ma scivolando nel finale in quinta e ottava piazza in una gara che le ha viste faticare troppo con le gomme da bagnato. Corsa non facile anche in classe GTE-Am, con le Ferrari che in certe fasi sono state anche al comando ma che nel finale di gara sono scivolate giù dal podio.

GTE-Pro. La prima metà di gara è stata ben poco interessante. La corsa è partita dietro la Safety Car a causa dell’intensa pioggia che stava cadendo su Shanghai ed è stata sospesa a due riprese. Dopo tre ore non erano stati percorsi nemmeno venti giri in bandiera verde. Le due Ferrari in classe GTE-Pro hanno adottato strategie diverse: la numero 51 che ha effettuato il primo pit stop in condizione di Safety Car sostituendo Alessandro Pier Guidi con James Calado; la 71 è invece andata avanti effettuando lo stop in bandiera verde ma mantenendo Sam Bird al volante. A due ore dal termine la 51 era così terza con la 71 sesta. Al restart dopo l’ennesima Safety Car, Davide Rigon è salito sulla 71 e ha iniziato a recuperare terreno sui rivali arrivando fino al terzo posto, mentre Calado ha faticato a trovare il grip con le gomme Wet, stesso problema poi lamentato da Rigon nel suo ultimo stint. Nel finale una nuova Safety Car ha riavvicinato il gruppo e Calado è riuscito a scavalcare Rigon che nel giro finale è scivolato all’ottavo posto nella gara che è andata all’Aston Martin di Marco Sørensen e Nicki Thiim.

GTE-Am. In classe GTE-Am l’inizio di gara ha visto brillare la Ferrari numero 54 di Spirit of Race con Francesco Castellacci anche se tutte le 488 GTE si sono difese con Weng Sun Mok sulla 61 di Clearwater Racing e Motoaki Ishikawa sulla 70 di MR Racing. Al pit-stop Castellacci è stato sostituito da Thomas Flohr, mentre Eddie Cheever III ha preso il posto di Ishikawa. A fare meglio di tutti è però stato Matt Griffin, salito sulla 61 al posto di Mok, all’ultima gara nel WEC. L’irlandese è arrivato fino alla prima posizione ma dopo il successivo pit stop Keita Sawa è nuovamente scivolato indietro. Nel finale, il peggiorare delle condizioni meteo ha penalizzato le 488 GTE, anche se Giancarlo Fisichella, con un finale degno del suo nome, ha portato la sua vettura al quarto posto; sesta la 488 GTE di MR Racing, settima quella di Clearwater Racing.

Vittoria di classe alla Porsche numero 77 di Campbell-Andlauer-Ried, successo assoluto alla Toyota di Conway-Kobayashi-Lopez. Prossima gara a marzo 2019: la 1000 Miglia di Sebring.

In Italia in circolazione 7.560 auto elettriche (+31,6% rispetto al 2016)

Sono 14 le province italiane in cui sono in circolazione più di 100 auto elettriche

ROMA – Secondo i più recenti dati Aci in Italia le auto elettriche in circolazione sono 7.560. Nel 2016 le auto elettriche in circolazione erano 5.743. Tra il 2016 e il 2017 nel nostro Paese vi è stata, quindi, una crescita del parco circolante di auto elettriche del 31,6%. Questi dati derivano da un’elaborazione del Centro Studi Continental su dati Aci.
L’elaborazione del Centro Studi Continental sulle auto elettriche in circolazione nel nostro Paese include anche i dati a livello provinciale. Da questi dati emerge che in Italia sono 14 le province in cui le auto elettriche in circolazione superano quota cento.

Si tratta di Roma (dove le auto elettriche in circolazione sono 1.014), Trento (823), Milano (811), Bolzano (546), Firenze (528), Torino (290), Brescia (186), Bologna (168), Reggio Emilia (144), Vicenza (141), Treviso (133), Bergamo e Padova (119) ed infine Verona (118). Delle 14 province italiane con più di cento vetture elettriche in circolazione 4 sono in Veneto, 3 in Lombardia, 2 in Trentino Alto Adige e 2 in Emilia Romagna, 1 in Lazio, 1 in Toscana e 1 in Piemonte. Tutte le altre province italiane hanno un parco circolante di auto elettriche composto da meno di cento unità.

Lancisti di tutto il mondo unitevi in pista

VARANO DE’ MELEGARI (PR), 18 novembre – Tutti i club di Autostoriche e di modello, principali collezionisti e referenti storici del marchio Lancia, sono invitati al 1° Lancia Day Anniversary 112° Years , all’Autodromo di Varano de Melegari, sabato 8 dicembre, nella data lasciata libera dal Motorshow, dove all’interno dell’autodromo in esclusiva ,cercheremo di radunare il maggior numero di possessori di vetture Lancia di ogni epoca, stradali e da competizione, per dare vita a questo appuntamento che si prefigge di ripetersi poi annualmente in concomitanza con l’anniversario di fondazione della casa , sempre per il ponte dell’Immacolata, rimasto oramai orfano della decennale presenza del Motorshow, e a mio parere molto ambito per organizzare un evento simile, libero cosi da gare e altri impegni per i collezionisti e piloti.

Programma sabato 8 dicembre  :

  • ore  8.00   Apertura Cancelli Autodromo e sistemazione vetture
    ore 08.45   Inizio Attività in circuito di giri liberi suddivisi per tipologia di vetture
  • ore 12.00   Parata delle vetture in pista  e foto di rito  allineate sul rettilineo principale
  • ore 12.30   Pausa Pranzo
  • ore 13.30   Ripresa Attività in circuito
  • ore 17.00  Termine attività della giornata

 

Costi – iscrizione :

Statico    – 25 euro a vettura con parata in pista
Dinamico  – 50 euro a vettura con un turno di pista da 30 minuti e parata in pista
Sport      – 175 euro a vettura con pacchetto di 4 turni dedicati e parata in pista.

100 Miglia di Magione, Porsche e Ferrari tra i big

La classica endurance per “big car” (ma non solo) ha incoronato la Porsche 911 di Maurizio Fondi. Bene gli umbri Rossetti, Bordacchini e Manni. Il prossimo fine settimana si chiude la stagione da corsa del Borzacchini con la Due Ore di Magione.  Al via il campionissimo Emanuele Pirro. Foto Paolo Ambrosi

 

MAGIONE (PG) – Una giornata contrassegnata da un meteo con temperature basse, ma serena, ha fatto da cornice alla 100 Miglia di Magione, competizione di durata per auto da corsa a ruote coperte moderne, di varie tipologie e cilindrate, che si sono rincorse per 64 giri sul tracciato dell’Autodromo dell’Umbria.

La Porsche 911 guidata dal laziale Maurizio Fondi ha tagliato il traguardo da vincitore, ma a scattare dalla pole position era la Ferrari 458 GT3 di Gabriele Marotta. Questi al via è stato “bruciato” dallo start grintoso della Porsche 997 di “Togo”, vincitore della scorsa edizione della 100 Miglia. Questo è stato poi l’ordine di arrivo assoluto della corsa. Complici i momenti di “neutralizzazione” della gara, imposti dal regolamento per consentire il cambio guida al volante, sono stati diversi ad alternarsi in testa alla corsa. La Ferrari guidata da Marotta si è inoltre vista costretta a rallentare a causa di un problema tecnico. Alla fine così è stato meno difficile per la Porsche 911 di Fondi portarsi in testa, dove è rimasto per gli ultimi venti giri.

Nella “top ten” della 100 Miglia anche l’altra Porsche 911 GT3, quella condivisa da Bronzini e Aurilia, la 997 Gt3 di Sacco e Regni, la Seat Leon Cup guidata alternativamente da Revello e Vita, la Lotus Elise di Motta e Benedini, la Porsche Cayman di Benusiglio e Simoncini, la Fiat Abarth 595 di “Boga” e infine anche la Mini JCW del perugino Luca Rossetti che ha guidato in alternanza con il giovane vice campione della BMW 318 Racing Series, il bolognese Filippo Bencivenni. Appena dietro, in undicesima posizione assoluta, un duo tutto umbro con i piloti tuderti Rolando Bordacchini e Damiano Manni al volante di una BMW 318 RS.

Archiviata la 100 Miglia di Magione si prospetta ora un altro grande evento per gli amanti dei motori da corsa: il 24 e 25 Novembre tornerà infatti in pista la 2 Ore Autostoriche – Trofeo Anchise Bartoli, valida per il Campionato Italiano Autostoriche. In questa occasione a scendere in pista ci sarà anche un vera e propria stella del volante: Emanuele Pirro, ex pilota ufficiale Audi Motorsport, vincitore di ben cinque edizioni della classica endurance 24 Ore di Le Mans, nonché ex pilota e collaudatore di Formula 1. In pista nella stessa data anche il Trofeo Supercup e una gara per Biposto Corsa storiche.

EFFERREMOTORSPORT – Ecco i risultati 8° Challenge del Lupo

Si è svolta nella giornata di Domenica 18 Novembre l’ottava edizione del Challenge del Lupo, sul circuito pavese di Castelletto di Branduzzo. Una gara che vedeva impegnati tre equipaggi della scuderia EfferreMotorsport : Luca Albera (Alfa Romeo Alfetta GTV), Davide Melioli (Peugeot 106) e Andrea “Tigo” Salviotti (Mini Cooper Racing Start).

Andrea Salviotti ha concluso in 40° posizione assoluta e 2° tra le Racing Start, accorpate in un unico gruppo. Soddisfazione per il pilota di Salice Terme: “Non male per chiudere la stagione mi sono divertito. Si poteva raccogliere sicuramente un risultato migliore ma qualche errore come essere arrivati “lunghi” e con qualche traverso in meno si poteva ottenere di più ma va bene. Ora è tempo di programmare il 2019 e nel frattempo qualche giornata di test”

Problemi fisici hanno costretto all’abbandono il genovese Davide Melioli, che era comunque presente con la Peugeot 106 N2.

Infine tra le storiche, debutto in pista e nei Formula Challenge per Luca Albera su Alfa Romeo Alfetta GTV gr.1. Per il giovanissimo pilota di Saliche un 5° posto nella categoria unica delle Historic.