Il Rallye du Var visto da Danilo Ninotto

SOLLIES PONT (Francia), 26 novembre – Le grandi battaglie del campionato francese continuano ad appassionare il reporter cuneese Danilo Ninotto, che nello scorso fine settimana si è appostato sui tornanti e le prove speciali del Rallye du Var, che per tre giorni ha entusiasmato gli equipaggi francesi, attratto equipaggi italiani, e visto all’opera anche i nostri preparatori, che Oltralpe trovano spazio per i loro mezzi e la loro professionalità

L’ influenza non ferma Monica Caramellino e Giulia Patrone al Rally Day di Castiglione

Influenza, male di stagione. Che può rovinare la giornata e la prestazione in un rally. Ma non ferma Monica Caramellino e Giulia Patrone le quali, nonostante lo stato febbricitante della navigatrice, concludono la gara della collina torinese bissando il successo nella classifica rosa, chiudendo e ottave in una competitiva Classe R2B che vedeva ben tredici equipaggi al via, di cui dodici al traguardo. E oltre a gareggiare, Monica e Giulia sono state anche protagoniste di un servizio per RAI 3 sugli equipaggi femminili nei rally. Foto ActionRace

CASTIGLIONE TORINESE (TO), 26 novembre – “Debbo veramente ringraziare Giulia Patrone, che oggi ha fatto l’impossibile per farci arrivare al traguardo nel migliore dei modi”. Mai i complimenti sul podio d’arrivo sono stati tanto aderenti alla realtà, visto che la giovane navigatrice genovese ha iniziato il rally della collina torinese fortemente influenzata con la febbre addosso. Arrivando alla fine pure senza voce, ma senza perdere una battuta del suo lavoro, fino al palco finale quando è stata inesorabilmente muta, festeggiando e spiegandosi ormai a gesti.

È questa in sintesi la storia vissuta da Monica Caramellino e Giulia Patrone al secondo Rally Day di Castiglione, andato in scana sabato 24 e domenica 25 novembre sulle tre prove speciali (ripetute due volte) che si adagiano sulle colline sul fianco destro del Po. Una gara sulla carta decisamente insidiosa, con il sole invernale che non è riuscito a pulire l’asfalto da fango e fogliame depositatisi sulle strade con le piogge dei giorni precedenti. E poi una corsa difficile da arrampicare nella classifica assoluta, visti i 120 iscritti, di cui ben tredici (ferocemente agguerriti) della Classe R2B, nella quale competevano Monica e Giulia con la consueta Peugeot 208 VTI curata da Friul Motor.

Ciò non ha ovviamente spaventato la pilotessa canavesana e la navigatrice genovese, che si sono tuffate sulle prove speciali con la solita grinta e determinazione, chiudendo alla fine 57esime assolute, ottave di classe, con quattro equipaggi maschili alle spalle e prime del femminile. “Come era logico presumere questo rally si è disputato in condizioni di fondo difficili. Ma è quello che ci si aspetta da una gara sulla collina piemontese a fine novembre. Inoltre questo sapore da rally britannico, con fango e insidie che si presentano ad ogni curva, è il fascino di questa gara in particolare e dei rally in generale. Un fascino che ha colpito non solo me, ma anche gli altri 119 equipaggi iscritti, viso il pienone al via”, ha commentato al traguardo la pink lady canavesana.

Partite di buon passo, senza però eccedere “visto che auto da gara di altri equipaggi parcheggiate a bordo strada ne abbiamo viste parecchieMonica Caramellino e Giulia Patrone hanno aumentato progressivamente il loro ritmo nel corso della giornata, migliorandosi in modo significativo sul ripassaggio delle prove di Lauriano e Casalborgone, assumendo un atteggiamento saggiamente prudente sulla ripetizione di Cordova, la prova finale, quando mancavano ormai pochi chilometri al traguardo.

Era inutile prendere rischi e non portare a termine per la 32esima volta una gara. Nelle prove precedenti abbiamo dato battaglia ed anche sull’ultima non siamo certo andare a fare shopping” sottolinea scherzosamente Monica Caramellino, che nel corso della giornata è stata anche la portavoce del mondo femminile nei rally insieme alla sua navigatrice Giulia Patrone, per la trasmissione che la rete regionale RAI ha registrato nel corso del riordino di Settimo Torinese.

Con il secondo Rally Day di Castiglione si conclude la stagione di Monica Caramellino, che l’ha vista al via in cinque rally, tutti con Giulia Patrone a fianco, concludendone quattro (un solo ritiro e per motivi tecnici al Moscato) conquistando sempre l’alloro nella classifica femminile.

 

2° Rally di Castiglione Torinese, poker di iscritti per DueGi Sport

CASTIGLIONE TORINESE, 25 e 26 novembre 2018 – Alla 2° edizione del rally day di Castiglione Torinese che nel 2019 ha potuto vantare il maggior numero di iscritti della stagione, anche 4 gli equipaggi della DueGi Sport e comunicazione.

Tavelli 1° di Classe R3T. Per Gianluca Tavelli navigato da Nicolò Cottellero su Renault New Clio, non è stata sicuramente una gara tranquilla. Sono partiti sul primo passaggio della speciale “Franca Fiorina” con molta cautela, visto il fondo particolarmente viscido. Nella seconda prova il passo era decisamente diverso, ma a causa di un errore in staccata l’equipaggio torinese è uscito di strada perdendo diversi secondi. Di qui la scelta di cambiare le gomme. Decisione che ha sicuramente contribuito alla rimonta nella classifica assoluta, anche se ormai, dato il breve chilometraggio delle tre prove allestite, non è stato possibile migliorare ulteriormente. Tavelli – Cottellero sono così saliti sul primo gradino del podio di classe R3T e si sono classificati 11° assoluti. Il pilota ha così commentato questa sua ultima gara di stagione: “E’ andata bene, ci siamo sicuramente divertiti e non abbiamo fatto danni alla macchina. Va bene così”.

Cresto 1° di classe nonostante l’uscita. Alessandro Cresto navigato per la prima volta da Valentina Grassone sulla seconda prova è uscito d strada, prendendosi un grosso spavento e temendo di aver fatto un danno all’anteriore sinistra della Renault Clio. Proprio per questo motivo, pensando anche di fare ulteriori danni, hanno rallentato la loro corsa, tagliando il finish con tempi ben al di sopra delle loro possibilità. Nel trasferimento però si sono accorti che la Clio non aveva grossi problemi meccanici, hanno così deciso di correre la “Milena e Gaetano Trolese” con grinta e determinazione, tenendo a bada la paura di ulteriori possibili uscite di strada. Hanno quindi fatto un buon tempo, tentando dopo l’assistenza, di attaccare sulla 4° prova che rispetto al primo passaggio si era presentata molto più asciutta. Sul secondo passaggio della “Felice Pozzo” il vivido ricordo dell’uscita di strada del giro precedente ha fatto sì che l’equipaggio “amministrasse” solamente, mentre sull’ultimo passaggio hanno alzato il tempo del giro precedente, forse per stanchezza. Hanno così chiuso questa gara 1° di classe A7 e 7° assoluti.

Le parole di Cresto: “nel complessivo una bella gara anche se avrei voluto fare qualcosina in più. In assistenza non siamo riusciti a fare le modifiche dell’assetto che forse ci avrebbero aiutato a migliorare ancora. Mi sono anche ritrovato a due giorni dal rally senza navigatore che, per problemi di salute, ha dato forfait. Ho trovato così la disponibilità di Valentina con cui non avevo mai corso ed è stato un po’ travagliato trovare il giusto feeling in così poco tempo. Tutto sommato, felicissimi del week end!

Ala rischia di compromettere la gara. Per Riccardo Ala ed il suo copilota Andrea Piano, su Renault Clio, è stata una gara particolarmente difficoltosa a causa del fondo molto insidioso. Sull’ultima prova speciale, hanno rischiato di compromettere la gara, facendo due dritti, ma fortunatamente sono riusciti a stare in strada. Nonostante tutto sono stati molto contenti della prestazione: 2° di classe A7, dietro il compagno di squadra Cresto e 18° assoluti; ottimo risultato considerando gli oltre 130 partenti allo start.

Ala ha così commentato: “visto il fondo molto scivoloso e i tantissimi partecipanti, siamo felicissimi del risultato”.

Massaro–Pistoresi: equipaggio al debutto. Marco Massaro con alle note per la prima volta Stefano Pistoresi, nel complesso si è dichiarato soddisfatto di questa gara. Il fondo molto viscido a causa delle piogge dei giorni precedenti non ha sicuramente aiutato. L’equipaggio duegino infatti, anziché attaccare, per evitare errori, ha deciso di utilizzare la tattica di “amministrare” Per tutto il rally Massaro è stato in 4° posizione di classe, tranne sugli ultimi due passaggi dove hanno scalato una posizione. L’equipaggio all’esordio si è classificato al 3° posto in A5 e 70° assoluto. Massaro ha così commentato: “E’ stata una gara davvero molto difficoltosa. Il nostro podio è stato inaspettato poiché Peirano ha preso una penalità e ci ha regalato questo 3° posto. Voglio ringraziare il mio naviga Pistoresi; nonostante fossimo un equipaggio al debutto, è stato davvero bravissimo. Un plauso anche alla GieSseCi che mi ha fornito un mezzo perfetto!”.

Abarth 124 rally, una stagione da incorniciare: vince la Coppa FIA R-GT, il Campionato ERC classe R-GT e oltre 40 gare in 12 campionati nazionali

L’Abarth 124 rally conquista la Coppa FIA R-GT, il “mondiale” delle gran turismo con i francesi Astier-Vauclare e l’Europeo R-GT. Più di 40 successi di categoria in 12 diversi campionati internazionali.

 L’Abarth 124 rally, alla sua seconda stagione di gare, si è affermata come la regina della classe R-GT registrando nel suo palmares oltre 40 successi di classe in 12 campionati nazionali, le ultime due lo scorso weekend – con gli spagnoli Alberto Monarri e Rodrigo Sanjuàn nel Rally di Madrid e con i francesi Nicolas Ciamin e Antony Villanova nel Rallye di Var – e la vittoria dell’Europeo R-GT e della Coppa del Mondo FIA R-GT.

La Coppa FIA R-GT è stata conquistata dai francesi Raphael Astier e Frédéric Vauclare con la 124 rally del Team Milano Racing vincendo ben 4 gare su 5, dimostrando le performance e confermando l’affidabilità e la maturità raggiunta dalla vettura dello Scorpione.

L’Abarth 124 rally ha anche monopolizzato la classifica di questo campionato – in pratica il “mondiale” delle gran turismo – piazzando ben 6 piloti ai primi 6 posti della classifica, alle spalle del campione transalpino, rispettivamente al 2° e 3° posto, gli italiani Andrea Nucita e Andrea Modanesi, mentre la prima auto non Abarth è solo al 7° posto.

Luca Napolitano, Head of Fiat and Abarth brand EMEA ha commentato i risultati della stagione appena conclusa: “Abarth vanta una lunga e gloriosa tradizione nel mondo del racing e del rally, le competizioni sono infatti un elemento essenziale nella sua storia,  nell’attualità e nel futuro del marchio dello Scorpione . Sono orgoglioso dei risultati ottenuti quest’anno e voglio complimentarmi personalmente con tutti i nostri piloti e team che hanno gareggiato e vinto con la nostra fantastica Abarth 124 rally conquistando trofei importanti. L’Abarth 124 rally grazie al continuo lavoro di sviluppo è maturata velocemente e, in sole due stagioni, è diventata l’auto da battere nella categoria R-GT, mostrando prestazioni, competitività e affidabilità. – continua Napolitano – Le corse sono per Abarth essenziali per alimentare i valori  del brand oltre ad essere il più severo banco di prova per testare soluzioni tecnologiche nelle condizioni più severe e gravose prima di adottarle nella produzione di serie per offrire al nostro cliente auto divertenti, prestazionali e affidabili”.

L’Abarth 124 rally ha raccolto risultati importanti nei più competitivi e difficili campionati nazionali rally in Europa. Consentendo, grazie all’ottimo bilanciamento, all’erogazione del motore, al perfetto set up anche a giovani piloti di essere immediatamente estremamente veloci e subito competitivi. E’ il caso del giovanissimo pilota francese Nicolas Ciamin, la rivelazione del Campionato transalpino, che è riuscito a vincere alcune prove speciali alla guida dell’Abarth 124 rally, vettura a trazione posteriore, in un campionato che vedeva al via mediamente una trentina di vetture a trazione integrale della categoria R5. Cogliendo anche, nel Rallye Rouguergue, un significativo 5° posto assoluto.

L’altro giovanissimo pilota, l’italiano Christopher Lucchesi, ha vinto il Campionato Italiano R-GT, imponendosi in 4 gare. L’italiano, con licenza rumena, Simone Tempestini si è invece aggiudicato il Campionato Europeo nell’ambito dell’Abarth 124 rally Selenia International Challenge, portando al successo la spider dello Scorpione nel Rally di Polonia e in Lettonia nel Rally Liepaja.

Anche in Spagna l’Abarth 124 rally ha dettato legge. Gli iberici Alberto Monarri e Rodrigo Sanjuán hanno conquistato il Trofeo 2 Ruote Motrici del Campionato Spagnolo Rally Asfalto. Ottime la prestazioni anche in Slovenia, con l’italiano Andrea Nucita che ha portato l’Abarth 124 rally sul terzo gradino del podio della classifica assoluta nei rally Vipavska e Zelezniki.

In Romania, nel Rally Harghitei l’Abarth 124 rally è salita sul podio della classifica assoluta con i rumeni Florin Tincescu e Alina Pop, che hanno dato spettacolo imponendosi tra le R-GT anche in occasione di altre gare valide per il Campionato Rumeno e nel rally Brasov, in Transilvania, con un ottimo 4° posto assoluto, Aradului e Sibiului.

Successi di categoria anche in Svizzera con Beat e Jeanine Wyssen, primi nel Criterium Jurassien e nel Rally di Lugano, in Germania nei rally Bassa Sassonia e Stadt con Belgi Jean Luc Caprasse e Jean Luc Prignon, in Austria con l’italiano Andrea Maselli, primo nei rally Weiz e Wechsellang. Le italiane Masha Mularo e  Paola Valmassoi hanno ottenuto la vittoria nel Rally Nova Gorica, in Slovenia. In Repubblica Ceca i piloti del Team Agrotec-Abarth Martin Rada e Jugas Jaroslav hanno vinto la classe nei rally Vallaska e Krumlov, in Bulgaria, nel Rally Sliven si sono imposti i rumeni Vlad Cosma e Florin Dorca.

Icona Design Group debutta all’Auto Show di Los Angeles

Prima americana per Icona Nucleus concept vehicle in mostra al centro esposizioni di Los Angeles

 LOS ANGELES (California, USA), 15 November 2018 – Doppio debutto al Los Angeles Auto Show. La compagnia di design italiana Icona parteciperà per la prima volta all’evento automobilistico di Los Angeles, in California. La premiere americana della sua ultima creazione, il concept vehicle a guida autonoma, Icona Nucleus, si terrà il 29 novembre presso lo stand di Icona.

Lo stesso giorno, Icona sarà fra i protagonisti del Car Design Forum dedicato a “Immaginare il futuro dell’automobile” dove sarà esposto un modello in scala della Nucleus, in qualità di sponsor.

Partecipare al Los Angeles Auto Show quest’anno rappresenta un passo in avanti nella crescita di Icona nel mercato statunitense. Fondata nell’estate del 2016, Icona Design Los Angeles studio ora conta 20 persone fra designer, modellisti e ingegneri e riceve già oltre il 40% delle sue entrate da clienti acquisiti localmente, mentre il resto proviene da progetti internazionali per clienti in Europa e Cina.

Il nostro studio ha sede in Orange County tra i principali costruttori come Toyota, Mazda, Hyundai, Kia e altri ancora” dice Teresio Gigi Gaudio, President & CEO di Icona, “Il motivo per cui abbiamo scelto questo luogo non è solo per la sua vicinanza ai costruttori, ma anche per la presenza storica di una consolidata rete di fornitori per la fresatura, la costruzione di prototipi, la stampa 3D, ecc… Orange County è sicuramente il centro innovativo del design. L’influenza sui designer è dovuta alla cultura dell’automobile che esiste qua. Ogni fine settimana ci sono car show e altri eventi che influenzano il design. Quando unisci il design alle ultime tecnologie come l’intelligenza artificiale, l’energia alternativa e la guida autonoma, accade la magia che produce i cambiamenti.

Samuel Chuffart, Global Design Director, aggiunge: “Icona Design Los Angeles è stata fondata nel settembre del 2016 per supportare i nostri clienti con ingegneria, modelli in argilla e design. Siamo una famiglia di designer che collaborano insieme per dare supporto a qualsiasi progetto da tutti e tre i centri di design di Torino, Shanghai e Los Angeles. Il nostro design team è formato da 70 designer provenienti da tutto il mondo, garantendo così un approccio diversificato con il risultato finale di respiro internazionale.”

Mauro Trentin e Alice De Marco, Škoda Fabia R5, vincono il Campionato Italiano Rally Terra al Tuscan Rewind

L’equipaggio veneto centra la vittoria in Toscana e conquista il titolo 2018. Secondo posto per Bresolin-Pollet (Fabia R5), mentre Marchioro-Marchetti (Fabia R5) chiudono terzi ad un passo dal tricolore

Montalcino, domenica 25 novembre 2018 – Mauro Trentin e Alice De Marco alla guida della Škoda Fabia R5, di Step Five Motorsport gommata Pirelli, completano una corsa in continua progressione conquistando la vittoria del Campionato Italiano Rally Terra nel 9° Tuscan Rewind. La gara toscana organizzata da Prosevent ha quindi offerto lo scenario perfetto per incoronare in nuovi Campioni. Un rally già interessante secondo le aspettative, grazie ai contenuti sportivi e agonistici, che ha saputo confermarsi a pieno durante la due gironi senese. È stato uno spettacolo continuo, anche con la pioggia incessante. La stagione 2018 era partita sotto traccia per il pilota di Montebelluna, assente al primo appuntamento stagionale ed entrato in corsa solamente dal secondo round del CIRT. L’exploit dell’equipaggio veneto è stato un crescendo continuo che ha trovato la consacrazione nel finale, con la vittoria al Nido dell’Aquila che li ha lanciati definitivamente per la lotta tricolore culminata ora a Montalcino con il successo nel Tuscan Rewind. Una conferma per Mauro Trentin, un’istituzione del Terra, che cala il poker di titoli italiani (i primi tre risalgono al precedente format Trofeo Rally Terra, stagioni 2008-2012-2015) portando con questa a quattro le sue vittorie assolute in bacheca.

Il CIRT 2018 è stata una serie combattuta fino all’ultima prova speciale dell’anno. Merito quindi a tutti gli interpreti del fondo sterrato. A partire dal ventottenne padovano Nicolò Marchioro, che insieme a Marco Marchetti, sulla Škoda Fabia R5 di RB Motorsport gommata Yokohama, ha dimostrato il suo talento ad ogni rally, arrendendosi soltanto al verdetto finale. Al traguardo sono soltanto 3 i punti di distacco che separano il pilota di Montagnana dal nuovo campione Trentin. A pagare il conto più salato è stato il terzo aspirante al titolo Daniele Ceccoli. Il sanmarinese, con alle note Piercarlo Capolongo sulla Škoda Fabia R5 di PA Racing, ha vissuto un week end piuttosto negativo al Tuscan Rewind. Inizialmente è stato protagonista chiudendo al comando nella prima giornata e lanciandosi verso la vittoria. Poi è incappato nell’errore fatale ad inizio della fase calda sulla PS3 “Pieve a Salti”, quando il mancato funzionamento dei tergicristalli lo ha condizionato fino al capottamento e al ritiro anticipato.
Sugli scudi invece Edoardo Bresolin che, insieme a Rudy Pollet al debutto sulla Škoda Fabia R5, ha affondato su ogni tratto cronometrato. Prima lo scratch sulla PS2, poi il miglior crono nel finale sulla lunga “Torrenieri Badia-Castiglion del Bosco”, fino a centrare il secondo posto assoluto in gara. Ad un passo dal podio si piazza il driver di Foligno Francesco Fanari, con Silvio Stefanelli su Fabia R5, che raggiunge un altro ottimo risultato nel Terra. Soddisfazione anche per il campione greco Ioannis Papadimitriou (Fabia R5) che chiude in quinta posizione davanti alle R5 boeme dell’abruzzese “Dedo” e del veronese Hoelbling, rispettivamente sesto e settimo. Ottava posizione per il trentino del CIRT Alessandro Taddei, con Andrea Gaspari, che non riesce a ripetere il podio nel Tuscan dello scorso anno al volante della Fabia R5, mentre completano la top ten assoluta il driver boliviano Mariano Aguilera e l’abruzzese Umberto Fiorile, anche loro sulla vettura ceca.
Salta all’occhio anche la prestazione eccellente del giovane bresciano portacolori di ACI Team Italia Luca Bottarelli, che affiancato da Sofia D’Ambrosio sulla Ford Fiesta R2B ha mostrato di aver raggiunto un’ottima confidenza con il fondo sterrato piazzandosi al 13° posto.
Gara decisamente sfortunata per i campioni del CIR Paolo Andreucci e Anna Andreussi, costretti al ritiro nel finale di gara per un problema ai freni della loro Peugeot 208 T16 R5. Stessa sorte per il Campione italiano del ’98 e ’99 Andrea Aghini, con Dario D’Esposito su Ford Fiesta R5 ritirati dalla gara durante l’assistenza di metà giornata per la rottura del semiasse.

Classifica assoluta 9° Tuscan Rewind: 1. Trentin – De Marco (Škoda Fabia R5) in 1:03’21.5; 2. Bresolin – Pollet (Škoda Fabia) a +2.9; 3. Marchioro –Marchetti (Škoda Fabia R5) a +12.3; 4.  Fanari – Stefanelli (Škoda Fabia R5) a +56.8; 5. Papadimitriou-Harryman (Škoda Fabia R5) a +1’07.8; 6.  “Dedo”- Inglesi (Ford Fiesta) a +1’22.7;  7. Hoebling – Grassi (Škoda Fabia R5) a +1’25.3; 8. Taddei-Gaspari (Škoda Fabia R5) a+2’22.0; 9. Aguilera-Cagnotti (Škoda Fabia R5) a +3’38.4; 10. Fiorile-Arena (Škoda Fabia R5) a +5’49.3;

Mitsubishi Outlander PHEV My19: arriva in Italia la sintesi perfetta dell’elettrico Plug-In firmato Mitsubishi

MILANO, 26 novembre – La storia di Mitsubishi Motors Corporation (MMC), nella mobilità elettrica, celebra oggi un nuovo traguardo di un percorso che vede la Casa Automobilistica impegnata dal 1966, anno di inizio delle ricerche sui veicoli elettrici (EV) e che da allora hanno vissuto un lavoro costante del reparto R&D nello specifico segmento.

Il nuovo Mitsubishi Outlander PHEV 2019, che approda oggi sul mercato italiano, è il risultato di una lunga storia, costellata di successi, dell’elettrico Mitsubishi ed è al contempo il precursore di una gamma ben più ampia che unisce l’architettura dei SUV al sistema di propulsione degli EV – 100% elettrico nella versione ibrida elettrica plug-in messa a punto dalla Casa.

Outlander PHEV, senza rinunciare all’indole da SUV, gode infatti di tutti i vantaggi dell’asset di un EV: fluidità, efficienza, varie opzioni di ricarica di serie (in viaggio, rigenerazione, Charge Mode, ricarica plug-in standard, ricarica plug-in rapida), emissioni zero nell’uso quotidiano in quasi tutti i tragitti (e comunque limitate sulle lunghe distanze), senza contare la piena compatibilità con gli eco-sistemi elettrici intelligenti del futuro, a partire della smart grid V2G/V2H. Outlander PHEV è inoltre già “WLTP Approved” e grazie ai suoi soli 46 g/km di CO2 si pone ai vertici della categoria e come uno dei pochi player al di sotto della soglia dei 50 g/km di CO2

Presentato nel 2012 nella sua prima release al Salone dell’Auto di Parigi, Outlander PHEV nasce come modello precursore: si tratta del primo SUV, con quattro ruote motrici, disegnato sull’architettura di una vettura elettrica. In questi anni, questa proposta di Mitsubishi – che unisce stile, prestazioni, dinamicità e rispetto per l’ambiente – si è costantemente evoluta affermandosi sul mercato europeo e diventando l’ibrido plug-in più venduto, raccogliendo apprezzamenti crescenti anche in quei mercati con forti player locali.

Piacere di guida ai massimi livelli. Grazie alla generosa coppia del motore endotermico, dei due motori elettrici e al Super-All Wheel Control (S-AWC), Mitsubishi Outlander PHEV fornisce una guida piacevole e rilassante garantendo silenziosità, tranquillità e stabilità e risultando sofisticato e al contempo pratico, facile e intuitivo. Outlander PHEV risponde accuratamente a qualsiasi comando garantendo il totale controllo della vettura. Grazie all’innovativo doppio motore elettrico 4WD unito al sistema Super All Wheel Control (S-AWC) la distribuzione della coppia viene ottimizzata a ciascuna ruota motrice consentendo una guida fluida, una forte accelerazione, la massima sicurezza e una sorprendente maneggevolezza in qualsiasi condizione. Questo rende Outlander PHEV unico nel suo genere, infatti è l’unico SUV plug-in a trazione integrale permanente. Anche sui terreni più difficili trazione e stabilità restituiscono una manovrabilità precisa che può contare su un sistema di controllo che integra il MASC/MATC (Mitsubishi Active Stability/Traction Control), la trazione integrale permanente a doppio motore a controllo elettronico, il dispositivo di controllo imbardata attivo AYC (Active Yaw Control) ed il controllo di trazione TCL (Traction Control). L’automobilista potrà sempre scegliere la modalità di guida tra NORMAL, SNOW, la modalità LOCK che ripartisce la trazione tra tutte e quattro le ruote motrici migliorando ulteriormente la stabilità della vettura e l’ultimissima integrazione SPORT che permette di utilizzare al meglio la potenza e l’accelerazione dell’auto. Inoltre, la funzione ECO permette di massimizzare le prestazioni della vettura riducendo consumi e aumentandone l’autonomia in Ev e/o Hybrid. I due motori elettrici indipendenti, montati anteriormente e posteriormente, garantiscono alla trazione integrale un’incredibile prontezza di risposta, mentre il sistema Super All-Wheel Control (S-AWC) offre massima stabilità di guida e una manovrabilità lineare intuitiva.

Il potente motore 2.4 a benzina fornisce una potenza massima di 134 CV e garantisce elevata efficienza, con emissioni di CO2 ridotte al minimo mentre il generatore trasforma la potenza del motore in elettricità per ricaricare la batteria di trazione e assistere i motori, quando necessario.

La Power Drive Unit (anteriore) e la Electric Motor Control Unit (posteriore) sono le due centraline di controllo che contribuiscono ad aumentare l’efficienza energetica ed il controllo dei motori elettrici, traducendosi in un’erogazione istantanea della coppia massima, superiore persino a quella di un motore benzina da 3.0 litri. Outlander PHEV, infatti, è in grado di sviluppare una potenza totale (motore benzina e i due motori elettrici) pari a 224 CV.  La batteria (potenziata del 15 % rispetto al precedente MY) è posta sotto il pavimento per massimizzare gli spazi interni ed abbassare il baricentro, a vantaggio della sicurezza e della manovrabilità.

Interni e tecnologie: comfort e rifiniture senza compromessi. Comfort e raffinatezza delle finiture si uniscono ad un assetto tecnologico all’avanguardia. Gli interni di Outlander PHEV sono una vera oasi di comodità con un generoso spazio per le gambe, dotazioni e servizi da luxury car ed una impareggiabile armoniosità alla guida. I sedili dell’auto sono stati ridisegnati e rifiniti con materiali di alta qualità con la possibilità di reclinazione dei posteriori che soddisfano numerose esigenze di spazio del bagagliaio.

In fatto di tecnologie, Outlander PHEV è dotato degli ultimissimi sistemi di assistenza e sicurezza alla guida. Guidatore e passeggeri possono godere della tranquillità garantita dalla scocca RISE, uno dei capisaldi di Mitsubishi, ottenuta dall’assemblaggio di piastre in acciaio ad alta resistenza alla trazione e all’aggiunta di adesivi strutturali, che consentono un’importante riduzione del peso del telaio mantenendo un elevato livello di sicurezza.

Una serie di dispositivi ADAS esalta la dotazione tecnologica di Outlander PHEV MY19. Dal Forward Collision Mitigation (FCM), di serie su tutte le versioni, che aiuta a prevenire il rischio di collisione frontale, al Blind Spot Warning (BSW), che utilizza sensori radar nel paraurti posteriore per individuare i veicoli sui punti ciechi posteriori e sui lati destro e sinistro, al Cruise Control Adattivo (ACC) che consente di mantenere la distanza impostata rispetto al veicolo che precede sia ad alta che a bassa velocità. Il Lane Departure Warning (LDW) segnala al conducente, tramite indicazione visiva e acustica, le deviazioni non intenzionali dalla corsia di marcia mentre, per aumentare la sicurezza, il comfort e la facilità di guida notturna, l’Automatic High Beam permette di passare automaticamente agli anabbaglianti quando rileva un veicolo davanti.

Parcheggiare, mai stato così facile. Le dimensioni di Outlander PHEV non saranno mai un problema nelle manovre di parcheggio: i sensori di parcheggio anteriori e posteriori e il Multi Around Monitor aiutano a parcheggiare senza fatica la vettura dando visibilità a tutti i punti ciechi; il Rear Cross Traffic Alert (RCTA), invece, rileva veicoli in avvicinamento con la retromarcia inserita, migliorando ulteriormente la semplicità di manovra in parcheggio.

Non solo, Outlander PHEV MY19 dispone dell’UMS (Ultrasonic Misacceleration Mitigation System), un sistema costituito da una serie di sensori sia anteriori che posteriori che emettono un segnale acustico e visivo sul monitor della vettura qualora si rilevi la presenza di ostacoli e che controllano anche la coppia motrice causata da involontaria pressione dell’acceleratore.

Sicurezza è un viaggio silenzioso e protetto. Viaggiare sul nuovo Outlander PHEV equivale alla garanzia di massima silenziosità e serenità all’interno: 7 airbag proteggono conducente e passeggeri, mentre lo specchietto retrovisore fotosensibile riduce l’abbagliamento dei fari delle auto consentendo una guida più sicura e una visuale migliore. L’ASC (Active Stability Control) consente la regolazione automatica dell’erogazione di potenza del motore frenando le ruote interessate in caso di perdita di trazione su terreni sdrucciolevoli e l’Hill Start Assist (HSA) aiuta ad impedire l’arretramento del veicolo nelle partenze in salita e tanto altro ancora.

Elettrico o endometrico, con Outlander PHEV è tutto sotto controllo. La plancia di Outlander PHEV permette di controllare ogni aspetto legato alla guida elettrica, monitorando consumi, gestione dell’energia e molto altro. L’indicatore di utilizzo dell’energia segnala in ogni momento se si sta guidando in modo efficiente spostando la lancetta verso Power, Eco o Charge. Il tasto EV permette al conducente di decidere in assoluta autonomia se e quanto utilizzare la propulsione in modalità completamente elettrica senza mai coinvolgere il motore endometrico con la possibilità di tenere sempre d’occhio l’autonomia grazie al display multifunzione che visualizza una serie di informazioni relative al sistema PHEV come l’autonomia residua, la percentuale di funzionamento in EV, l’andamento della ricarica del pacco batterie e l’indicazione del flusso di energia.

Inoltre, Outlander PHEV è dotato di Energy management che consente di utilizzare il sistema audio e l’area condizionata anche durante la ricarica senza utilizzare la batteria dell’auto. Il pratico display mostra infatti il flusso di energia durante la carica. A proposito di ricarica: caricare Outlander PHEV è semplicissimo. Basta collegare l’auto ad una presa elettrica domestica per una ricarica completa in circa 4 ore con il caricabatteria di bordo e il cavo di ricarica in dotazione con control box di sicurezza e presa Schuko. In alternativa, è possibile utilizzare il sistema di carica rapida, che in circa 25 minuti consente di ricaricare fino all’80% della capacità della batteria, presso le stazioni di ricarica che dispongono di queste specifiche colonnine.

Enjoy Outlander PHEV. Outlander PHEV è anche divertimento a bordo grazie al controllo intuitivo del proprio dispositivo con una connettività semplice e rapida con i sistemi Android Auto™ e Apple CarPlay. Basta collegare il proprio Android™ o iPhone alla porta USB per controllare le proprie applicazioni preferite sul display touch screen da 7 pollici. Lo Smartphone Link Audio Display (SDA) offre anche le funzioni di telefono, di musica tramite Bluetooth®, di riproduzione di contenuti da dispositivi attraverso USB collegati come lettori audio digitali, e le funzioni caratteristiche come radio AM/FM e DAB. I pratici comandi al volante permettono inoltre di gestire l’impianto audio, la telefonia in vivavoce Bluetooth® e il Multi Around Monitor (tramite l’apposito bottone) con la massima facilità di accesso. Il nuovo impianto audio sviluppato in collaborazione con Rockford Corporation regala una qualità acustica spettacolare, prodotta da nove diffusori che distribuiscono nell’abitacolo un audio impeccabile. Lo SDA inoltre ti permette di programmare ricariche e visualizzare, in qualsiasi momento: il flusso di energia, i consumi istantanei di benzina e elettricità, lo storico dei consumi e quanto è “green” la tua tipologia di guida.

Inoltre, grazie alla App “Mitsubishi Remote Control”, lo smartphone si trasforma in un pratico telecomando con cui impostare il timer per la ricarica, programmare la ricarica in orario notturno o quando i costi di ricarica sono più convenienti, monitorare il tempo di ricarica rimanente, impostare il sistema di raffreddamento e riscaldamento per non consumare la batteria ecc.

Mitsubishi Outlander PHEV MY19 viene proposta in tre allestimenti: Instyle SDA, Instyle Plus SDA e Diamond SDA con un prezzo d’attacco che parte da € 49.900 €.

Outlander PHEV MY19 è la sintesi migliore dell’avanguardia di Mitsubishi Motors in fatto di motorizzazioni elettriche – sostiene Moreno Seveso, Direttore Generale di Mitsubishi Motors Automobili Italia. La crescente attenzione nei confronti della mobilità elettrica, anche in Italia, rende questa nostra proposta particolarmente attuale, ponendoci ancora una volta come precursori anche in questo segmento. Questo è il primo SUV, e non a caso quello che fa registrare il primato in Europa, costruito sull’architettura tipica di un EV rappresentando una proposta unica sul mercato che siamo certi troverà presto estimatori nel nostro paese. Grazie all’altissimo tasso tecnologico della doppia motorizzazione, al comfort di guida tipico di un SUV di lusso e ai migliori allestimenti di sicurezza, Outlander PHEV è la proposta più innovativa per esigenze di guida cittadina, utilizzo professionale e per godersi al meglio, in modo ecologico ed economico, anche i tragitti più lunghi”.

Mitsubishi Eclipse Cross due unità allestite per l’Arma dei Carabinieri

MILANO, 14 novembre – Design accattivante, tecnologie di ultimissima generazione, tanto carattere e soprattutto solidità e sicurezza. Sono questi gli elementi cruciali che hanno caratterizzato, sin dal suo debutto, Mitsubishi Eclipse Cross, l’ultimo SUV della Casa giapponese.

Oggi, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, Mitsubishi Eclipse Cross si veste di un nuovo e prestigioso abito: la livrea istituzionale dei Carabinieri.

Due veicoli Mitsubishi Eclipse Cross, appositamente allestiti per lo svolgimento del servizio istituzionale di pronto intervento su tutto il territorio nazionale, sono già a disposizione dell’Arma dei Carabinieri.

Mitsubishi e l’Arma dei Carabinieri hanno scelto Eclipse Cross per le elevate prestazioni del motore 1.5 turbo benzina e la grande sicurezza che la trazione integrale S-AWC (Super All Wheel Control) garantisce in tutte le condizioni di guida e di terreno.

Le due Eclipse Cross, consegnate oggi presso il Comando Generale di Roma, saranno inizialmente basate nei Comandi dei Carabinieri di Roma e Milano, sia per compiti speciali – come ad esempio il trasporto d’organi e sangue – sia per esigenze operative istituzionali come la tutela del territorio. Mitsubishi è onorata di supportare l’Arma dei Carabinieri in queste attività dal rilevante significato sociale ed umanitario.

La collaborazione fra Mitsubishi e l’Arma dei Carabinieri fa seguito ad altri importanti successi: Mitsubishi ha fornito infatti in passato alcuni modelli dell’iconico fuoristrada Pajero, specificatamente allestiti e blindati, per l’utilizzo in zone ad alto rischio. Auto che sono state impiegate in importanti operazioni e in teatri operativi complessi come l’Afghanistan e l’Iraq, dimostrando sempre la loro grandissima affidabilità.

Siamo fieri di continuare la nostra partnership con l’Arma dei Carabinieri – dichiara Luca Ronconi, A.D. Gruppo Koelliker e Mitsubishi Motors Automobili Italia  – che inizia molti anni fa con i primi Pajero consegnati con allestimenti speciali e utilizzati ovunque, anche in zone ad alto rischio all’estero ed è poi proseguita nel 2014, quando  l’Arma ha anticipato le esigenze di una nuova mobilità ed ha scelto la nostra city-car elettrica i-MiEV per affrontare al meglio la difficile sfida di una mobilità ecologica ed eco sostenibile. Mitsubishi Motors Automobili Italia e tutto il Gruppo Koelliker, società che opera nel settore automobilistico da oltre 80 anni, sono pronti ad affrontare sfide e scenari futuri a partire da questa nuova opportunità di soddisfare le crescenti necessità operative dell’Arma dei Carabinieri.

Giovanni Serio Campione Italiano di Classe

MAGIONE, 25 novembre – Con la vittoria di classe (e del primo raggruppamento) alla 2 Ore di Magione, tentasi sul tracciato umbro lo scorso week end, Giovanni Serio si laurea Campione Italiano, classe GTS 1600 periodo G2/H1, del Campionato Italiano Velocità Autostoriche 2018, a bordo di un’Alfa Romeo Giulia Sprint GTA 1600 preparata dal Toni Carrera.

Il pilota della Scuderia del Portello si aggiudica, inoltre, il primo posto nel Club Members Championship Scuderia del Portello 2018.