Buon 2020

Il progetto #CorrerePerUnRespiro raggiunge una cifra record di donazioni: 150mila €

Rachele Somaschini rende noto l’ammontare delle offerte per la ricerca fatte da amici, sostenitori e tifosi

Cusano Milanino, 24 dicembre 2019. Spesso si dice che i soldi non facciano la felicità, che non siano importanti, che portino con sé guerre e volgarità, ma c’è un caso in cui questi sani principi non valgono: è quando il denaro viene donato per offrire una speranza a chi ne ha bisogno. Sarà a questo che hanno pensato i tanti sostenitori di Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica Onlus, che anche nel 2019 sono stati vicini a tutti i ricercatori scientifici e ai volontari nella loro battaglia per sconfiggere questa terribile patologia genetica. Il bilancio di fine anno ci dice che il messaggio di solidarietà è arrivato forte e chiaro anche da parte di Rachele Somaschini e di Paola Ferlini, responsabile della Delegazione di Milano FFC: il progetto #CorrerePerUnRespiro ha infatti raggiunto la cifra di 150mila euro raccolti, ammontare destinato a crescere ancora e che ha permesso di finanziare per 110mila euro il progetto Task Force For Cystic Fibrosis.
Andando più nel dettaglio:
#CorrerePerUnRespiro è nato nel 2016 e, da allora, Rachele ha vestito i colori di FFC e portato il messaggio in tutte le gare che ha corso, a partire dal Campionato Italiano Velocità Montagna, al MINI Challenge e quest’anno al Campionato Italiano Rally, allestendo da allora oltre 60 postazioni per sensibilizzare il pubblico sulla malattia.
– Sono stati offerti circa 5000 regali solidali
– Sono state organizzate molte iniziative. Tra le più significative, nel 2018  “La Fotografia diventa nobile”, asta di fotografie donate dai più importanti maestri italiani dell’obiettivo e, quest’anno “Cusano Milanino per La Ricerca”, due giorni di sensibilizzazione per parlare di fibrosi cistica attraverso il cinema e il teatro.
– Tanti amici hanno aderito al progetto della pilota di Cusano Milanino e hanno voluto sostenere con eventi e raccolte fondi da loro stessi organizzati: Il Campionato Slalom Sardegna, che ha intitolato un intero Trofeo al progetto #CorrerePerUnRespiro; Gabriele Giorgi, pilota del MINI Challenge che per tutta la stagione ci ha supportato; il Subaru Passion Day, PS Note, Corneliani, Il Corso Navigatori e Piloti di Nicola Imperio, Associazione Mani che Lavorano, Un sorriso nel cuore Onlus, Comitato Eugubino Corse Auto; Enea Noe e Tony Cardani con la Festa della Trebbiatura di Noviglio, la 24 Ore di Basket organizzata dai ragazzi di Play4Cecco, Ottica Berto alla Notte Bianca di Cusano Milanino, Franco Peirano ai Monti Savonesi con la collaborazione di Mauro Moreno.
Altri amici ci sono stati vicini raccogliendo donazioni in occasione di compleanni, anniversari, feste, coinvolgendo a loro volta amici e colleghi e, una moltitudine di persone, seguaci di Rachele pilota e testimonial di FFC, hanno donato attraverso le raccolte di Facebook.
Queste le parole della stessa Rachele Somaschini: “Nel totale generale delle donazioni, abbiamo raddoppiato la cifra dello scorso anno raccogliendo oltre 50mila euro! La ricerca ha fatto passi da gigante in questi ultimi tempi e io ho sempre pensato che, solo sostenendola, sarebbe stato possibile fare la differenza. Soltanto cinquant’anni fa, i bambini affetti dalla mia malattia non superavano i tre anni di vita, ma lo sviluppo di nuove terapie antibiotiche meno invasive o lo studio di apparecchiature per una fisioterapia più mirata sono conquiste che hanno permesso di rendere la vita di noi malati un po’ più accettabile e ci hanno donato più tempo per vivere. 
Si sente sempre spesso nominare la ricerca, ma pochi sanno veramente cosa significa operare in questo settore. Quel lavoro comporta innumerevoli ore di studio, notti in laboratorio, risultati deludenti, strade da cominciare da capo. Tra i nostri volontari ci sono i ricercatori stessi, che abbiamo voluto incontrare per capire chi stavamo sostenendo. Conoscerci è stato fondamentale, perché l’unione fa la forza e dà nuove motivazioni per  combattere la malattia, ognuno dando il proprio contributo. Per questo voglio ringraziarvi tutti, di cuore, per averci supportato e per essere al nostro fianco in questa grande battaglia.”

Il Gruppo Cavauto celebra il 40° della serie tv “Hazzard”. Dalla Dodge Charger del 1969, alla Challenger dei giorni nostri

Monza, 18 dicembre 2019 –  Chi non  ricorda la serie TV “Hazzard”, che vede protagonista una Dodge Charger R/T del ‘69 di colore arancione ribattezzata “Generale Lee”, con la bandiera confederata sul tetto e il numero 01 sulle fiancate? Ebbene, quest’anno ricorrono sia il 40° Anniversario della serie, che il 50° Anniversario della Dodge usata sul set.

Hazzard” (nome originale “The Dukes of Hazzard”) è una serie televisiva di grande successo, divenuta poi anche un film,  trasmessa in tutto il mondo tra il  1979 e il 1985. Hazzard è stata replicata anche di recente sulle reti Mediaset.

La voce del narratore della serie originale americana, è quella del notissimo cantante country Waylon Jennings (scomparso nel 2002) e racconta le gesta della famiglia Duke nella omonima contea di Hazzard, località di fantasia ubicata in Georgia, nel sud degli Stati Uniti.

I cugini Bo, Luke e Daisy assieme allo zio Jesse, aiutati dall’amico Cooter, sono i “buoni”. Osteggiati dal “cattivo” Boss Hogg, il capo della contea costantemente impegnato in affari poco puliti, con la complicità involontaria dello sceriffo Rosco P. Coltrane e dei suoi aiutanti Enos Strate e Cletus Hogg.

Una delle caratteristiche vincenti della serie è quella di dare ampio spazio agli inseguimenti in auto, con la Charger dei Duke impegnata in evoluzioni da stuntman e in lunghi salti acrobatici, il più lungo dei quali ha raggiunto gli 81 metri!

Appassionati di gare NASCAR, la categoria più popolare negli Stati Uniti, i cugini Duke disputano con la loro Dodge alcune corse locali. Infatti la particolarità della loro auto è quella di essere dotata di roll-bar e di avere le portiere saldate alla carrozzeria, proprio come da regolamento NASCAR; circostanza che li obbliga ad entrare e uscire dalla macchina attraverso i finestrini.  Il loro pilota preferito è Cale Yarborough, vincitore di tre titoli NASCAR e quattro Daytona 500 a cavallo degli anni ’70.

Tra le dotazioni del “Generale Lee”, spiccano i cerchi in lega American Racing modello Vector da 15” (di serie sono di  acciaio) e la preparazione del propulsore HEMI con diverse specifiche di potenza, cambiate nel corso della registrazione degli episodi.

Per girare le scene, sono state utilizzate oltre 300 Dodge Charger del 1969 e meno di una ventina sono le sopravvissute al duro utilizzo fatto durante le riprese.

Una fedele replica della vettura simbolo di Hazzard è quella del collezionista canturino Gianpiero Riva, che possiede una Dodge Charger del 1969 con motore stroker 360/408 CID (Cubic Inch Displacement) ovvero 6.700 cc. L’unica differenza estetica rispetto all’originale, è la presa d’aria aggiuntiva nel cofano anteriore, per “far respirare” meglio il propulsore elaborato.

Riva possiede anche una Dodge Challenger R/T Scat Pack del 2018 (6.400 cc) con cui corre sul quarto di miglio, nota specialità motoristica made in USA: ovvero 402,33 metri da percorrere in accelerazione rispettando il tempo di categoria. Quest’anno  ha ottenuto un secondo posto nella gara più importante d’Italia: la Hills Race #16 tenutasi all’Aereoporto di Rivanazzano Terme (PV), manifestazione alla quale sarà presente anche il prossimo anno.

Riva ha messo a disposizione il suo “Generale Lee” al Gruppo CAVAUTO, per effettuare il servizio fotografico con la Dodge Challenger moderna. In effetti la Challenger di oggi è proprio il modello che possiede il DNA della Charger del ’69. Infatti nel corso degli anni, la gamma Dodge ha subito variazioni e l’attuale Charger è una berlina a quattro porte super prestazionale, non più una coupé.

La Challenger invece è una delle più note “muscle car” americane: un’auto simbolo della tradizione a “stelle e strisce”. E’ la coupé sportiva al top di gamma Dodge, disponibile anche nella grintosissima versione con carrozzeria Widebody.

Ecco perché il Gruppo CAVAUTO ha voluto immortalare insieme proprio queste due auto. Entrambe caratterizzate dal logo R/T sulla calandra, di fianco al nome. Significa Road/Track ed enfatizza la versatilità sia su strada che in pista di queste automobili eccezionali.

La Challenger nasce nel 1970, e ora – alla quarta generazione – resta una delle icone “Made in USA” più apprezzate dagli appassionati di auto americane. Il suo design semplice e pulito, ma allo stesso tempo estremamente accattivante, ripropone una linea classica e “sempreverde”. Il frontale è contraddistinto dalle linee orizzontali della calandra, che ne esaltano il carattere e la forte presenza scenica su strada, unitamente ai classici fari tondi e alla presa d’aria sul cofano.

Per quanto riguarda gli interni, sulla Challenger viene privilegiato prima di tutto il comfort di guida, ma lo spazio per i passeggeri sul sedile posteriore è superiore a quello delle rivali, tanto che la vettura è omologata per con cinque persone. Stiamo parlando di una vettura lunga poco più di 5 metri, con una capacità del bagagliaio pari a 458 litri. Trasportare la famiglia non è un problema!

Per quanto riguarda i contenuti di serie, ecco alcuni esempi, in funzione delle diverse versioni: cambio automatico e sequenziale a 8 rapporti, controllo di stabilità elettronico (ESC), ABS, impianto allarme sonoro, remote Keyless, display touchscreen Uconnect 8.4” con navigatore europeo e sistema bluetooth, climatizzatore automatico bi-zona, fari bixeno con DRL a LED, fari fendinebbia, videocamera posteriore, assistenza al parcheggio posteriore gruppo audio Harman Kardon (solo versioni SRT), tetto apribile in cristallo, sedili anteriori elettrici riscaldabili e rinfrescabili, impianto frenante Brembo.

Il Gruppo CAVAUTO, è l’unico dealer ufficiale Dodge e RAM in Italia ad avere un accordo di distribuzione con tutti e tre gli importatori europei autorizzati dalla Casa madre americana, e offre l’intera gamma Dodge Challenger, oltre al line-up della Charger e del SUV Durango.

Il listino Dodge Challenger comprende ben undici versioni. Dalla Challenger SXT con motore 3.6 litri V6 Pentastar da 309 CV, alla  “cattivissima” Hellcat” 6.2 V8 da 707 CV. Passando per la Challenger R/T Plus Shaker 5.7 V8 da 381 CV e la Challenger R/T Scat Pack 6.4 V8 da 492 CV, quest’ultima con una forte connotazione racing.

Prezzi comprensivi di IVA, a partire dai 36.900,00 Euro della SXT, fino ai 90.900,00 Euro della SRT Hellcat Widebody con motore V8 sovralimentato.

Nel dettaglio, la Challenger SXT è quella che potremmo considerare “l’entry level”. La GT AWD ha la trazione integrale. Fin dalla prima versione del 1971, la Challenger R/T Plus Shaker riprende invece dentro e fuori gli stilemi vintage Dodge a cui si abbinano soluzioni tecnologiche e prestazioni d’avanguardia. Performance da circuito richiedono attenzione per ogni particolare tecnico, ma anche una personalità vincente. Per questo la Challenger R/T Scat Pack è la “muscle car” perfetta per chi non si accontenta e vuole un mezzo il cui habitat naturale sia la pista. La più estrema di tutte è comunque la Dodge Challenger SRT Hellcat, che assicura l’emozione quotidiana di poter domare una vera supercar da oltre 700 cavalli. Non a caso SRT significa “Street& Racing Technology” e identifica “performance vehicles” di eccellenza, tali da rappresentare lo stato dell’arte nella propria categoria.

Il Gruppo CAVAUTO offre per la Challenger (ad eccezione delle Hellcat) anche la versione da 250 CV, che permette di vivere pienamente una vettura di questo livello senza rinunciare alle prestazioni, con emissioni più basse e un risparmio economico importante.

Disponibile anche la versione Bifuel (benzina/GPL) di ultima generazione a iniezione diretta, che riduce i costi del carburante senza intaccare le performance. L’alimentazione a GPL consente di percorrere circa 400 km con 30 Euro di gas.

Dodge Challenger ha la garanzia europea e il soccorso stradale di 2 anni o 100.000 Km estendibile a 4 anni o 150.000 Km. Inoltre CAVAUTO offre un sistema di monitoraggio costante che segue il cliente ovunque in Europa e permette ai tecnici un intervento e un’assistenza remota immediati e tempestivi in caso di necessità.

L’intera gamma Dodge è disponibile a Monza in Via Borgazzi 8, presso lo show room del Gruppo CAVAUTO, contraddistinto dalla corporate identity del Marchio statunitense.

Eric Odin chiude il 2019 al 21° Prealpi Master Show

Eric Odin affiancato da Martina Balducchi, lo scorso week end ha preso parte alla 21° edizione del Prealpi Master Show, valido come seconda tappa del Raceday Ronde Terra a cui il pilota della scuderia torinese DueGi Sport sta partecipando.

Una gara davvero ai limiti, quella corsa nel fine settimana, che ha messo a dura prova vetture e piloti a causa delle condizioni del tratto cronometrato particolarmente insidioso per via del maltempo che ha riversato per tutta la settimana abbondanti piogge sui 9,18 chilometri della prova.

Parco partenti “sold out” che ha visto transitare sulla pedana di partenza oltre 160 equipaggi che hanno contribuito ad alzare l’asticella delle difficoltà di una gara già particolarmente insidiosa.

Nella prima prova corsasi il sabato, Trofeo Casagrande, Odin ha staccato un sesto tempo di classe avendo però dovuto fare i conti con “il buio”. Il ritardo accumulatosi nella giornata, infatti, ha fatto sì che diversi equipaggi abbiano dovuto montare le fanaliere per poter correre, essendo partiti ormai nel tardo pomeriggio.

Nella giornata di domenica, al Master Show, il primo passaggio è stato sospeso, non permettendo all’equipaggio di partire. Sul secondo, a causa di numerose buche profonde, scavatesi ancor più con il transito di tutte le vetture antecedenti, il pilota ha avuto problemi con la gomma anteriore sinistra, ma è riuscito fortunatamente a terminare la prova.

Dopo aver temuto di non poter effettuare l’ultimo tratto cronometrato, poichè l’intenzione della direzione gara era nuovamente quella di sospendere la prova per diverse problematiche, Odin è potuto ripartire ma anche qui ha nuovamente subito danni, questa volta all’anteriore destra, per via di una buca. Anche in questo caso è riuscito a tagliare il finish posizionandosi a fine gara settimo in classe N2 e 120 assoluto.

“Più che una gara è stata un’avventura, un corso di sopravvivenza. Purtroppo, il maltempo, unitamente al numero da record di iscritti, hanno contribuito a rovinare il tracciato, diventato quasi impraticabile e molto insidioso. Ho piegato due ruote per via di buche coperte d’acqua che non si vedevano e in alcuni punti, i solchi formatisi sulla prova speciale erano così profondi che quasi le gomme non toccavano terra. Non posso dire di essermi divertito questa volta… abbiamo corso con condizioni davvero estreme e sicuramente ci sono state tensioni per le prove sospese. Porto a casa comunque un’esperienza che, come tutte, accrescono il bagaglio e aiutano a crescere. Questa era la seconda tappa del Raceday su terra a cui ho preso parte e sono a pochi secondi dal secondo. Vedremo come andrà nelle prossime due gare che si terranno ad inizio 2020”.

Hyundai al CES 2020 presenta l’idea di città del futuro: le persone al centro grazie a soluzioni di mobilità sempre più smart

Hyundai presenterà al CES 2020 la sua visione della mobilità del futuro, incentrata sull’uomo. Personal Air Vehicle (PAV), Purpose Built Vehicle (PBV) e l’Hub saranno connessi per migliorare la vita delle persone in città

Seoul, 20 dicembre 2019 – Hyundai Motor avrà un ruolo da protagonista al C.E.S. 2020, dove presenterà la sua visione della mobilità e delle città del futuro.

Hyundai presenterà il suo primo concept di Personal Air Vehicle (PAV – veicolo per il trasporto aereo) all’interno dello scenario Urban Air Mobility (UAM – ecosistema e servizi che utilizzano i PAV). L’uso dello spazio aereo è volto ad alleggerire il traffico nelle strade, restituendo così tempo prezioso ai pendolari e alle persone in città.

La visione di Hyundai continua con il suo Purpose Built Vehicle (PBV). Questo prototipo fortemente personalizzabile, con opzioni di guida autonoma, consente possibilità illimitate che lo rendono molto più di un semplice mezzo di trasporto.

Questi due dispositivi di mobilità intelligente si uniranno nell’Hub, che sarà situato nelle città del futuro e utilizzato come spazio per la comunità. Hub è inteso come punto di decollo e di atterraggio per i PAV, punto di arrivo/partenza per i PBV, nonché come luogo di aggregazione per le attività della comunità.

Le più innovative soluzioni di smart mobility firmate Hyundai – inclusi PAV, PBV e l’Hub – saranno presentate nel corso della conferenza stampa al CES, che si terrà alle ore 15.00 (ora locale) del 6 gennaio al Mandalay Bay – South Convention Center 2F Oceanside B.

Al via la Winter Experience del marchio Jeep® a Champoluc

Nel cuore della Valle d’Ayas, il marchio Jeep® inaugura la stagione invernale con test drive dell’intera gamma 4×4. L’icona Wrangler e l’intera gamma Trailhawk con allestimento specializzato nell’off- road al centro delle attività. Protagonista anche il nuovo Jeep Wrangler 1941, designed by Mopar®, un modello a trazione integrale con un allestimento 100% street legal, dotato di Jeep Performance Parts per offrire il massimo della capability off road.
Il marchio Jeep® approfitta dell’arrivo della stagione invernale per dare il via alle attività di test drive a Champoluc (AO), nel cuore innevato della Valle d’Ayas. È il secondo anno consecutivo, che il marchio sceglie CampZero, l’Active Resort dedicato agli amanti della montagna, come base delle attività invernali Jeep in Italia.
Circondato dalla prima neve della stagione, un gruppo di media internazionali ha inaugurato l’inizio delle attività invernali la scorsa settimana mettendo alla prova nella splendida cornice di Champoluc l’intera gamma di modelli Jeep specializzati nell’off-road, tra cui l’icona Wrangler nell’allestimento Rubicon e Sahara, al fianco dell’intera famiglia Trailhawk, composta da Renegade, Cherokee, Compass e Grand Cherokee, i modelli più performanti nella guida a quattro ruote motrici. In particolare, hanno avuto l’opportunità di apprezzare l’esperienza di guida “stress free” garantita dai sofisticati sistemi di trazione 4×4 del marchio Jeep – dall’Active Drive Low di Renegade al più performante Rock-Trac di Wrangler Rubicon – oltre al sistema di controllo della trazione Jeep Selec-Terrain e agli innovativi dispositivi di sicurezza che consentono di viaggiare, in piena serenità, in tutte le stagioni: dal Forward Collision Warning al Lane Departure Warning, dall’Adaptive Cruise Control all’Hill Descent Control.

Ad arricchire l’esperienza di guida, grazie a nuove possibilità di personalizzazione Mopar®, il marchio FCA dedicato ai prodotti e servizi aftermarket per tutti i veicoli del Gruppo. Mopar è stato protagonista con la nuova Jeep Wrangler 1941, in esposizione al CampZero e disponibile per i test drive. Si tratta di un modello a trazione integrale con un allestimento 100% street legal, dotato di Jeep Performance Parts che ne esaltano la leggendaria capability off road. La configurazione prevede kit assetto rialzato da 2”, performance rock rails, battitacco neri, paraspruzzi, sportello carburante nero, tappetini all weather e snorkel (optional). Il design del kit è arricchito dalla grafica 1941 sul cofano. Negli showroom Jeep presenti in Italia stanno per essere consegnati i primi esemplari dell’inarrestabile modello.

Tra pioggia e fango emergono i Lovisetto

La famiglia patavina porta in dote a Jteam l’ottavo posto assoluto, al Prealpi Master Show, assieme ad un opaco Colferai e ad un buon Gambasin, quarto con Griso. Foto Fotosport

Bassano del Grappa (VI), 24 Dicembre 2019 – Cala definitivamente il sipario sulla stagione agonistica 2019 di Jteam ed il Prealpi Master Show, che nel weekend ha messo in scena una delle sue edizioni più estreme, ha consegnato un bilancio contraddistinto dal segno positivo.

A portare in alto i colori del sodalizio bassanese ci ha pensato l’inedita coppia formata da Adriano Lovisetto e dal figlio Gianmarco, nell’occasione prestato al ruolo del navigatore, che ha portato in bacheca un ottimo ottavo posto assoluto, alla guida di una Skoda Fabia R5, messa a disposizione dal team PA Racing ed iscritta per i colori della scuderia Monselice Corse.

La famiglia da corsa, di Bastia di Rovolon, si dimostrava da subito a proprio agio nell’insidiosa fanghiglia prodotta dall’incessante pioggia, andando ad aprire la giornata del Sabato con un buon ottavo parziale e risalendo sino al quinto assoluto ad inizio della frazione domenicale.

Un passo falso sul terzo crono, unico neo di giornata con il sedicesimo tempo in prova, riportava ai margini della top ten il patavino, felice per un risultato comunque prestigioso

Eravamo in quarantuno al via in R5 e con nomi di spicco” – racconta Adriano Lovisetto – “pertanto non possiamo che essere felici per aver chiuso con l’ottavo assoluto. Nella terza prova speciale abbiamo fatto un tempo molto alto, per via di qualche nostro errore ma ci sta. Le condizioni del fondo erano davvero disastrose. È stata un’emozione fortissima correre con mio figlio Gianmarco. È stato molto bravo nel suo ruolo, una bellissima esperienza. Grazie a tutti i nostri partners, a PA Racing per una vettura al top, a Jteam ed alla scuderia Monselice Corse .”

Ad un raggiante Lovisetto fa da contraltare un rammaricato Carlo Colferai, affiancato da Massimo Moriconi sulla propria Skoda Fabia R5, seguita da MS Munaretto.

Il pilota di Casella d’Asolo, iscritto per i colori della scuderia La Superba, non è mai riuscito a trovare il giusto ritmo, accusando un problema tecnico in avvio al Sabato.

Il ventiquattresimo posto tra le R5, su quarantuno iscritti, non archivia al meglio la stagione.

Siamo partiti male” – racconta Colferai – “perchè abbiamo accusato un problema alla nostra Skoda Fabia R5 ed in pratica ho dovuto affrontare la prova come se fossimo in trasferimento. Alla Domenica non ero in palla, ho commesso vari errori, ad ogni passaggio, e non è mai uscito un tempo decente. Archiviamo in fretta il 2019 e pensiamo al 2020, quando tornerà Alice al mio fianco. Ringrazio di cuore Massimo che, per un anno e mezzo, ha diviso con me l’abitacolo.”

Soddisfazioni raccolte anche sul sedile di destra per Jteam che ha visto Matteo Gambasin, leggendo le note sulla Peugeot 208 R2 di Michele Griso, concludere ai piedi del podio nella classe R2B, quando a prendere il via da Sernaglia della Battaglia erano in trentaquattro.

Una prima uscita che ha rivelato, da subito, l’ottima sintonia all’interno dell’abitacolo della trazione anteriore transalpina, producendo una prestazione significativa in condizioni estreme.

Cala ancora il budget degli italiani che cercano l’auto nuova online: 21.500 euro nel 2019 (-4% in un anno)

Trentino-Alto Adige ancora primo in classifica, Lombardia quinta. In Lazio l’importo medio più contenuto. Osservatorio DriveK sulla ricerca dell’auto online

Milano, dicembre 2019 – Che il 2019 sia stato un anno complesso per il comparto automobilistico è evidente, e non solo per la flessione delle vendite (-0,6% nel periodo gennaio-novembre 2019): secondo i dati dell’Osservatorio sulla ricerca dell’auto online del portale DriveK (https://www.drivek.it), nel corso dell’anno il budget medio delle famiglie italiane alle prese con l’acquisto dell’auto si è ridotto del 4%. L’analisi, condotta dal portale leader in Europa per la scelta e la configurazione di veicoli nuovi, rivela che la cifra media che nel 2019 gli italiani puntano a spendere per una vettura nuova è stata pari a 21.500 euro, in calo di circa 900 euro (il 4%) rispetto al 2018.

L’indagine è stata svolta su un campione di cinquantamila richieste di preventivo effettuate nel corso dei primi undici mesi dell’anno (gennaio – novembre 2019) per scegliere l’auto più giusta per i propri bisogni e per il proprio budget di spesa. Ebbene, una richiesta su due (il 52%, contro il 50,1% della rilevazione dello scorso anno) è stata relativa a veicoli che, a listino, costano dai 10 ai 20mila euro; il 38% del totale riguardava veicoli tra i 20 e i 40 mila euro mentre solo il 4% (era il 6,5% nel 2018) delle famiglie italiane si è orientato all’acquisto di veicoli il cui prezzo di listino superava la soglia dei 40mila euro. Passa dal 2 al 4% la percentuale di italiani che hanno puntato ai veicoli più economici in commercio (sotto i 10mila euro).

Non mancano interessanti differenze tra regione e regione. Pur registrando nuovamente una flessione, in linea con la tendenza nazionale, per il terzo anno di fila l’importo medio più elevato che le famiglie italiane hanno pianificato per l’acquisto si registra in Trentino-Alto Adige (23.500 euro, -1,8%). Testa a testa tra Veneto e Valle d’Aosta: entrambe richiedono mediamente 23.300 euro, ma la seconda è l’unica regione a vedere una, seppur minima, crescita della cifra media (+0,4%). Al quarto e quinto posto si confermano le stesse regioni del 2018: il Molise (22.800 euro, -0,7%), e la Lombardia che con 22.300 registra un calo abbastanza sensibile, -2,8% in un anno. Confermate per il terzo anno di fila anche le tre regioni nelle retrovie della classifica: il Lazio (20.400 euro) si piazza ultimo, con lo stesso calo (-3,3%) della Sicilia (20.500 euro) e dalla Sardegna, che registra (dopo l’aumento dello scorso anno) un significativo calo del 4,6% e stabilisce la spesa media a 20.600 euro. Basilicata e Calabria sono, da ultimo, le regioni che registrano i cali più forti, rispettivamente con un -7,7% e -7,3% in un anno.

Guardando alle province, Bolzano batte tutte con una richiesta media pari a 25.100 euro; la seguono a stretto giro Verona e Ferrara, rispettivamente con 24.400 e 24.200 euro. Si punta a spendere meno nell’area del Medio Campidano (Sud Sardegna): qui chi vuole comprare un’auto nuova mette in budget circa 15.600 euro.

«I dati emersi dall’indagine dichiara Tommaso Carboni, Country Manager Italia di MotorK, azienda proprietaria del portale DriveKci consentono di tracciare chiaramente il percorso d’acquisto degli italiani alle prese con l’auto nuova da comprare: si parte dalla ricerca e dalla configurazione online per capire a quale veicolo è possibile ambire con il budget a disposizione; successivamente entrano in gioco fattori come i concessionari, le permute e le rottamazioni, le offerte delle case auto e gli eventuali finanziamenti, che andranno spesso a modificare la scelta iniziale e, talvolta, anche a ridurre la spesa complessiva».

La rivincita di Daprà al Prealpi Master Show

Tra la pioggia ed il fango emerge il pilota trentino, portacolori di GDA Communication, che chiude il debutto sullo sterrato trevigiano con un ottimo sesto di classe. Foto Actualfoto/Mario Leonelli

Modena, 23 Dicembre 2019 – Debutto bagnato, debutto fortunato per Roberto Daprà al Prealpi Master Show dello scorso fine settimana, archiviato con una bella sesta piazza finale, in classe R2B, e con i primi punti per la serie Raceday Rally Terra portati finalmente a casa.

Il ricordo della sfortunata apparizione lampo al Rally delle Marche è stato cancellato, con un colpo di spugna, da una prestazione solida e concreta, maturata in condizioni meteo avverse.

La pioggia, caduta ininterrottamente per quasi tutta la durata della competizione, rendeva lo sterrato della campagna trevigiana molto insidioso, un vero fiume di fango in alcuni tratti.

Nonostante questo il portacolori di GDA Communication ha affrontato di petto la sfida, alla guida di una Ford Fiesta R2 di JME Racing che ha girato come un orologio svizzero.

Che non si trattasse di una passeggiata lo si era capito sin dalla vigilia, con l’avvicendamento sul sedile di destra che vedeva l’infortunato Francesco Orian fare posto a Fabio Andrian.

Purtroppo Francesco ha avuto un infortunio” – racconta Daprà – “e non ha potuto essere presente a questa gara. Lo ha sostituito Fabio Andrian e mi sono trovato davvero molto bene. Abbiamo avuto un buon feeling da subito e questo ci ha permesso di dare il massimo in gara.”

 

Il giovane trentino si dimostrava a suo agio sin dalla prima prova speciale in notturna, la “Trofeo Casagrande” del Sabato, dove otteneva l’ottavo tempo di classe R2B, su trentaquattro arrivati.

 

Nella prova di notte” – sottolinea Daprà – “non abbiamo voluto esagerare più del dovuto. Abbiamo cercato di capire come erano le condizioni del fondo ed abbiamo preso le misure.”

 

Un avvio domenicale condito da qualche errore, sul primo passaggio della “Master Show”, veniva presto rilanciato dall’ottavo tempo sulla terza speciale, anticipando l’ulteriore crescita dimostrata in chiusura, settimo parziale, che lo vedeva risalire sino al sesto posto finale.

 

Siamo contenti della nostra rivincita” – aggiunge Daprà – “perchè abbiamo cancellato la sfortuna che abbiamo patito al Marche. Siamo molto soddisfatti di come ci siamo espressi in gara. Non era per niente facile con la tanta pioggia caduta e con il fondo che si scavava, creando dei veri e propri binari. Abbiamo fatto qualche modifica all’assetto, durante la Domenica, ed abbiamo visto che siamo andati nella giusta direzione. La vettura si è comportata molto bene così come il team che ci ha dato supporto fondamentale dal lato setup. Ben fatto.”

 

Un risultato molto significativo, ottenuto alla prima uscita ufficiale su sterrato con un parco partenti notevole, che si traduce nei primi punti validi per la serie Raceday Rally Terra.

Il modo migliore per congedarsi dalla stagione sportiva 2019 e per affacciarsi ad una nuova annata che si preannuncia ricca di novità e di sorprese.

Al Prealpi Master il ritorno vincente di Sandrin

Firmando tre delle quattro prove speciali in programma il pilota di Povegliano rispolvera lo smalto dei tempi migliori, facendo sua la classe Super 2000. Foto Mario Leonelli/Actualfoto

Povegliano (TV), 23 Dicembre 2019 – Non poteva farsi regalo migliore Andrea Sandrin, in vista dell’imminente Natale, archiviando il rientro attivo alle competizioni, nel recente Prealpi Master Show, salendo sul gradino più alto del podio tra le vetture Super 2000.

Nonostante i due anni di stop forzato, in condizioni meteo vicine all’essere proibitive, il pilota di Povegliano, al debutto sulla Peugeot 207 Super 2000 di Ferrari Motor Team, è riuscito ad emergere, tra la pioggia ed il fango della campagna trevigiana, con una prestazione d’autore.

Un ritorno in grande stile, quello del trevigiano e di Roberto Tolino, che si intravvedeva già dal primo impegno cronometrato, quello del Sabato con il passaggio unico in notturna sulla “Trofeo Casagrande”, concluso con il secondo tempo di classe S2000 ed un ritardo di 1”3 dalla vetta.

 

La prima prova speciale è stata una presa di contatto” – racconta Sandrin – “perchè la vettura era totalmente nuova per noi. Mi piace molto correre di notte ma ho pagato l’assenza di due anni dall’abitacolo. Diciamo che non era quello che mi aspettavo ma il tempo era comunque discreto. Il passaggio nella cava è quello che ci ha penalizzato di più perchè era un tratto che richiedeva parecchia confidenza con la vettura. Non siamo stati precisi ma andava bene così.”

 

Ripartiti alla Domenica mattina, con la pioggia che continuava ad imperversare sul tracciato, Sandrin cambiava passo e, in una sola tornata, rifilava 7”5 a Serraiotto e 12”3 a Carniello, portandosi con autorevolezza al comando delle operazioni in classe S2000.

Con il passare delle vetture il fondo si deteriorava pesantemente, creando profonde rotaie che costringevano i concorrenti a percorrere traiettorie già disegnate, specialmente sul lento.

Nonostante questo il pilota della trazione integrale di casa Peugeot firmava un altro scratch, allungando il margine sulla concorrenza a poco meno di dieci secondi.

Un altra tornata sulla “Master Show”, la conclusiva, ed un altro sigillo di Sandrin, il quale poteva festeggiare il ritorno alle competizioni con una bella vittoria, che infonde morale per il futuro.

 

Alla Domenica siamo partiti aggressivi” – aggiunge Sandrin – “ed abbiamo ottenuto un buon tempo che ci ha permesso di passare al comando tra le Super 2000 ed al diciottesimo assoluto. Dal secondo al terzo giro le condizioni sono peggiorate tantissimo e l’avvicinarsi alla top ten diventava impossibile. L’ultima prova abbiamo sudato freddo. Siamo partiti dalla service area senza la fanaliera supplementare, a conti fatti non ci serviva secondo i nostri calcoli, ma ci siamo ritrovati la prova sospesa, il primo doveva ancora partire. Se fosse venuto il buio avremmo rischiato di buttare alle ortiche una bella vittoria. Fortunatamente è andata bene. Grazie di cuore a tutti, a partire dai partners che ci hanno sostenuto, proseguendo con Xmotors e Lorenzon Racing, sino ai ragazzi del Ferrari Motor Team. Sono stati bravissimi ed insieme abbiamo lavorato davvero bene. Per quanto riguarda il Raceday Rally Terra siamo in classe con le R5 quindi sappiamo di aver vita dura. Valuteremo ora a quale gara partecipare.”

Colpo gobbo per Miolo al Prealpi Master Show

Il pilota di Veggiano è vittima della durezza imposta quest’anno dall’appuntamento trevigiano, caratterizzato da una pioggia incessante, e si vede costretto al ritiro. Photo Zini

Veggiano (PD), 23 Dicembre 2019 – Il Prealpi Master Show numero ventuno sarà ricordato non solo per l’ennesimo record di iscritti, ben centosettantadue alla partenza, ma anche per le difficili condizioni meteo che hanno caratterizzato l’intero weekend di gara.

Il secondo round del Raceday Rally Terra vedeva al via un motivato Flavio Miolo, deciso a sfruttare la carta della gara già conosciuta, unica rispetto alle rimanenti della serie, per rilanciare il proprio cammino in chiave campionato, affiancato da Nicola Argenta alle note.

Purtroppo i piani della vigilia venivano presto disattesi a causa di un problema di natura tecnica, il cedimento del mozzo anteriore destro, che costringeva il pilota di Veggiano a parcheggiare anzitempo la Ford Fiesta ST RS Plus 2.0, curata dal team Galiazzo.

Dopo uno shakedown al limite della praticabilità il portacolori della scuderia Racing 3 Team affrontava fiducioso la prima speciale in programma, la “Trofeo Casagrande” del Sabato pomeriggio, anche in virtù della scelta di utilizzare il Prealpi Master Show come Power Race.

Il ritardo accumulato al via creava non pochi problemi a Miolo, capace di concludere il tratto cronometrato in notturna, sotto una pioggia battente, al secondo posto di classe.

 

Dopo uno shakedown disastroso” – racconta Miolo – “ci siamo ritrovati con un ritardo, alla partenza della prima prova, di una quarantina di minuti, a causa di una doppia uscita dei concorrenti che ci precedevano. Fortunatamente avevamo la fanaliera in baule ed abbiamo avuto il tempo di montarla durante l’attesa. Siamo partiti decisi, rischiando anche il alcuni tratti, ma eravamo soddisfatti. Secondi di classe e terzi di raggruppamento nel Raceday. Eravamo molto contenti perchè, avendo giocato l’opzione Power Race che aumentava il nostro coefficiente di punti, era fondamentale riuscire ad ottenere un buon risultato qui al Master.”

 

Si ripartiva alla Domenica mattina, per disputare i tre passaggi sulla “Master Show”, ma la sorte giocava un altro brutto scherzo a Miolo, annullando il primo giro e togliendo quindi una possibilità al patavino di tentare l’aggancio alla leadership provvisoria.

Ma il trasferimento si rivelava ben più drammatico del previsto, dando vita ad una vera beffa.

 

Allo start della seconda prova stiamo fermi per un’ora” – aggiunge Miolo – “perchè aveva capottato un concorrente in R2. La prova viene fatta andare in trasferimento e ci viene chiesto di controllare il fondo per dare un report alla direzione gara sulla situazione, in vista delle altre due prove. Nell’affrontare la speciale in trasferimento si trancia il mozzo anteriore destro. Riusciamo, a stento, ad arrivare alla service area ma, nonostante gli sforzi dei ragazzi di Galiazzo, ci vediamo costretti ad alzare bandiera bianca. Ci dispiace per i nostri partners, per i tanti amici che sono venuti a fare il tifo per noi e per chi ci ha seguito da casa. Purtroppo le gare sono fatte anche di delusioni, quel che conta è guardare avanti con positività. Abbiamo perso una bella occasione ma siamo solo a metà del campionato. Abbiamo ancora le due gare in Toscana e daremo il massimo per vendere cara la pelle. Nel frattempo buon Natale a tutti.”

Buon Natale

Tutti i numeri del Campionato Italiano WRC 2019

Una panoramica che raccoglie dati utili ed importanti riguardante la stagione sportiva della serie tricolore e delle gare che hanno composto il 2019.

Il Campionato Italiano WRC anche per il 2019 si è dimostrato anche per questa edizione una serie tricolore di successo in comunicazione alimentata dall’ampia visibilità offerta dalle maggiori testate nazionali, anche attraverso i numeri ottenuti dal web dai social. Sei appuntamenti che hanno ottenuto ben 61.930.000 contatti (dati lordi complessivi comprensivi di duplicazioni), 10.321.000 per il singolo evento. Numeri importanti confermati dal tanto pubblico e dai principali mezzi di comunicazione impiegati da ACI Sport per la promozione del Campionato, come le televisioni nazionali ed areali,  la copertura stampa con le pagine suioi quotidiani sportivi nazionali come Gazzetta dello Sport e Corriere dello Sport, ma anche riviste specializzate come Autosprint, Tutto Rally+, Rally e Slalom e la stampa locale fondamentale per il terriotorio di ciascuna gara. Grandi numeri anche dalla parte del web, grazie al sito www.acisport.it, al canale YouTube, alla web radio LUCE VERDE, ai video realizzati da ACI Sport in tutte le gare, oltre alla parte social su Facebook, Twitter, ed Istagram e ai numerosi siti specializzati che hanno rilanciato le news del campionato.

Tutti i dati riguardanti il #CIWRC2019 raccontato con i numeri relativi ai contatti raggiunti, suddivisi in base ai diversi media, sono disponibili all’interno del sito di ACI Sport a al seguente link: PRESENTAZIONE CAMPIONATO

Eventstyle saluta il 2019 con ampia soddisfazione e prepara un 2020 di grandi conferme

Sei eventi gestiti nel 2019, con la soddisfazione del gran finale “tricolore” del “Tuscan Rewind”, sono stati la rampa di lancio per programmare un 2020 che promette di nuovo grandi performance, con alcune novità. Si inizierà a maggio, con il “Castelli Piacentini”.

23 dicembre 2019. Per Eventstyle una stagione di grandi impegni, in forte crescita e di grandi soddisfazioni, il 2019 che sta avviandosi alla conclusione, con l’organizzazione di ben sei eventi, culminato con la soddisfazione del “Tuscan Rewind” che ha fatto il suo ingresso nel Campionato Italiano Rally lo scorso novembre. Un vero orgoglio ed un vanto, la gara di Montalcino, che ha assegnato tra l’altro il titolo “tricolore”, venendo poi confermata nella massima serie anche per il 2020.

 

La struttura romagnola si è prodotta in un grande lavoro soprattutto nell’ambito della Coppa Rally di quinta zona, organizzando la maggior parte delle gare valide per essa, “Colline di Romagna”, “RAAB” e “Città di Modena” quindi il 50% della serie ACI Sport .
Ed esse si sono poi aggiunti il Rally Day “Castelli Piacentini” ed il “RAAB Historic” (rally storico nazionale), e tutte hanno registrato un incremento delle adesioni, segno che le proposte fatte in termini di percorso, logistica ed accoglienza sono risultate a misura di pilota.
Un 2020 di conferme e novità. Un marcato incremento, della stagione appena conclusa che fa quindi da rampa di lancio per un 2020 impegnativo, che avvierà il 16-17 Maggio, con il 3° Rally Day “Castelli Piacentini”, posticipato quindi rispetto a quest’anno. Poi si passerà al 27-28 Giugno, con il Rally Alto Appennino Bolognese che andrà a fondersi in una sola manifestazione sia moderna, Valida per la Coppa Rally di 5^ zona, e nazionale storica. Dato il passaggio del Rally Città di Modena che sarà gestito autonomamente  da Aci Modena, si passa direttamente a novembre per il finale di stagione tricolore, sempre a Montalcino come sopra già detto, con l’11° Tuscan Rewind, confermato dalla Federazione per il 20-22 Novembre.
Per Eventstyle non finirà in terra senese, l’anno 2020: infatti, il 19-20 dicembre, è in programma “Romagna Rally Event”, in forma sperimentale.

Al Prealpi Master Show, Alessandro Bettega porta in vetta al Race Day l’Erreffe Rally Team-Bardahl

Ottima prova del driver di Molveno che sfiora il successo e chiude terzo assoluto, risultato che gli permette di raggiungere la prima posizione del Race Day in coabitazione con Marchioro. Foto Zini

Castelnuovo Scrivia (Al)- Un bel modo per chiudere l’anno, la stagione e perché no, il decennio: terzi assoluti e primi di campionato. L’Erreffe Rally Team Bardahl ha potuto gioire al Prealpi Master Show grazie all’ottima gara di Alessandro Bettega, pilota di Molveno navigato da Paolo Cargnelutti.

Sulla Skoda Fabia R5, il talentuoso figlio d’arte ha dato subito del “tu” alla millesei preparata a Castelnuovo Scrivia vincendo la speciale numero 2 e tallonando il leader Tempestini. Un testacoda ha fatto perdere nel tratto successivo ben 11” che, nell’economia della classifica di gara, sono pesati molto ma che, in rapporto al RaceDay, hanno avuto poca importanza: la terza posizione assoluta a 15”1 vale la vetta della serie in coabitazione con Christian Marchioro.

Potevamo e volevamo vincere ma anche a causa delle condizioni estreme del meteo, ci siamo girati perdendo tempo prezioso. Il tutto però è mitigato dalla graduatoria finale che ci premia quali primi di RaceDay che è il campionato a cui stiamo prendendo parte con la Skoda dell’Erreffe”- spiega il pilota della scuderia PintaRally.

Ora, dopo due gare, Bettega e Marchioro sono al comando del RaceDay con 29 punti mentre con 22 punti seguono Versace e Donetto.

Il terzo appuntamento si svolgerà in Val d’Orcia il prossimo mese di febbraio.

Anche per Bettega il team Erreffe ha utilizzato pneumatici Pirelli e lubrificanti Bardahl.

Pioggia e fango non spengono la gioia di Valerio Scettri

Nonostante un Prealpi Master Show pesantemente condizionato dal meteo il pilota di Este, portacolori di Irontech Motorsport, è felice per il debutto sulla Skoda Fabia R5. Foto Actualfoto/Mario Leonelli

Ospedaletto Euganeo (PD), 23 Dicembre 2019 – Una pioggia incessante, protagonista assoluta nel weekend del Prealpi Master Show numero ventuno, non è riuscita a spegnere l’entusiasmo di un raggiante Valerio Scettri, felice di aver potuto provare una delle vetture più ambite del rallysmo odierno, la Skoda Fabia R5, ed un team, MS Munaretto, diventato punto di riferimento a livello nazionale, vincitore assoluto dell’International Rally Cup 2019.

Il pilota di Este, nella tradizionale partecipazione spot di fine anno sugli sterrati che si snodano nella campagna trevigiana, si è ben destreggiato in condizioni meteo più che avverse, concludendo con un’onorevole venticinquesima piazza di classe R5, su trentanove arrivati.

Un risultato reso ancor più importante dalla presenza di ben quarantuno vetture iscritte e nomi di spicco nel panorama rallystico nazionale ed internazionale.

Tanta la soddisfazione in casa Irontech Motorsport per un finale di stagione positivo per l’atestino e per il compagno d’abitacolo, il sempreverde Roberto Segato.

 

Che esperienza ragazzi” – racconta Scettri – “e quanta pioggia è caduta su questo Prealpi Master Show. In certi frangenti sembrava di correre al RAC in Inghilterra. Tanta acqua, fango e tante rotaie che si scavavano ad ogni passaggio. Credo di non aver mai disputato una gara così tosta, per le condizioni meteo. Siamo stati molto contenti di esserci perchè è stata una sfida anche il solo vedere il traguardo finale. È andata molto bene ed abbiamo anche ottenuto un buon piazzamento. Se pensiamo che corriamo una volta all’anno su terra e che è la nostra terza partecipazione in classe R5, sempre con una vettura diversa, non possiamo che essere contenti. Vedendo i nomi presenti in classe ed il numero di partenti essere riusciti a metterne dietro così tanti, che hanno sicuramente più esperienza di noi, è stata una gran soddisfazione.”

 

A rendere l’esordio di Scettri, sulla Skoda Fabia R5 griffata MS Munaretto, ancor più difficile ci pensava la notte, con la prima prova speciale, quella di “Trofeo Casagrande”, da affrontare alla luce delle fanalerie supplementari mentre la pioggia già la faceva da padrona.

Con una costante progressione, nonostante qualche fuori programma lecito, il pilota di Este aumentava sensibilmente il passo, riuscendo a migliorare di una ventina di secondi dalla prima tornata della Domenica a quella conclusiva, seppur il fondo continuasse a degradarsi.

Il miglior modo per congedarsi da questa stagione 2019 e guardare al futuro con ottimismo.

 

Qualche divagazione nei campi l’abbiamo fatta” – aggiunge Scettri – “e va bene così perchè ci aspettavamo solo tanto divertimento da questo Prealpi Master Show. Certo, se c’era bel tempo ci si divertiva di più ma l’esperienza vissuta ci ha fatto crescere molto. Grazie al mio compagno di abitacolo Roberto, impeccabile, ed a tutto lo staff di MS Munaretto, davvero un top team. La vettura è davvero impressionante per la fiducia e sicurezza che ti infonde. Davvero una bella esperienza poterla provare in gara. Il 2019 va ormai in pensione ma torneremo sicuramente carichi il prossimo anno, sempre alla guida della nostra immortale Renault Clio gruppo A.”

Lamborghini Christmas Drive: viaggio natalizio di Aventador SVJ, Huracán EVO e Urus a chiusura di un 2019 di successi

Brunico, 19 Dicembre 2019 – E’ partito dalla sede storica della Casa del Toro a Sant’Agata Bolognese il Lamborghini Christmas Drive 2019, un viaggio natalizio di tutti i modelli della gamma, Aventador SVJ, Huracán EVO e Urus, con destinazione Brunico e Plan de Corones.

Un viaggio esperienziale a bordo di dieci Lamborghini lungo le sfidanti e panoramiche strade di montagna dell’Alto Adige fino alla cima di Plan de Corones, a 2.275 mt di altitudine, tra paesaggi innevati e una Huracán EVO a dominare le Dolomiti.

La spedizione ha permesso di scoprire realtà che in Italia credono e investono fortemente in sostenibilità ambientale: dalla sede di Sant’Agata Bolognese, CO2 neutrale dal 2015, all’Alto Adige, tra le regioni italiane più virtuose nel rispetto dell’ambiente, fino a eccellenze della gastronomia come il ristorante AlpiNN sul Plan de Corones, la cui cucina è ispirata ai valori green e alla filosofia “Cook the Mountain” promossa dallo chef tre stelle Michelin, Norbert Niederkofler.

Il viaggio chiude un 2019 straordinario e importante: vendite, fatturato e redditività hanno raggiunto livelli senza precedenti nella storia del marchio. Per il 2019 saranno oltre 8.000 le Lamborghini consegnate in tutto il mondo, contro le 5.750 unità vendute nel 2018. Una crescita resa possibile grazie a Urus, che ha conquistato il 70% di clienti nuovi.

Lamborghini vanta anche una leadership assoluta nei social del settore automotive: è passata sempre nello stesso periodo da qualche milione agli attuali 24.3 milioni di followers su Instagram e in generale vanta una fanbase di più di 38 Milioni di appassionati in tutto il mondo. Importanti anche le vittorie nel Motorsport: la Casa del Toro è stata l’unica azienda al mondo ad aver raccolto nel 2018 e 2019 la doppia vittoria alla 24 Ore di Daytona e alla 12 Ore di Sebring.

Baldon Rally e la top ten al Prealpi Master Show

Soddisfazione per il team di Castelgomberto con entrambe le Peugeot 208 R2 tra i migliori dieci, Zanini ottavo e Zancan decimo, mentre Seminara è costretto al ritiro. Foto Erik Corsini

Castelgomberto (VI), 23 Dicembre 2019 – Un Prealpi Master Show che entra di diritto nell’album dei ricordi, per i ben centosettantadue concorrenti al via ma anche per le difficili condizioni nelle quali si è svolto, con la pioggia autentica mattatrice per tutto il fine settimana.

In un contesto reso ancor più ostico dal tanto fango creatosi la competizione iniziava, prima di tutto, con il porsi l’obiettivo di raggiungere la pedana di arrivo, ancor prima del cronometro.

Con queste premesse è tanta la soddisfazione in casa Baldon Rally, con le due Peugeot 208 R2 che hanno concluso la due giorni, sulle campagne del trevigiano, nella top ten di R2B.

Il migliore di giornata è stato sicuramente Alessandro Zanini, affiancato da Paola Fachin, il quale ha concluso con un ottimo ottavo posto di classe, sui venticinque classificati alla fine.

Se la conferma del friulano era attesa, dopo il bel inizio al Rally delle Marche, la sorpresa più gradita è arrivata dal conterraneo Glauco Zancano, assieme ad Eliano Virgolini, che ha centrato una più che positiva decima piazza, vista la poca esperienza sulla trazione anteriore francese.

Non potevamo che chiedere di meglio dai nostri due portacolori friulani” – racconta Baldon (titolare Baldon Rally) – “perchè si sono comportati benissimo, in condizioni meteo a dir poco avverse. Tra fango e pioggia Alessandro ha confermato quanto di buono visto al Marche mentre Glauco ci ha sorpreso, chiudendo nella top ten la sua trasferta. Entrambi sono stati assecondati da una Peugeot 208 R2 che non ha mai dato nessun tipo di problema. È stato un importante banco di prova, quello del Prealpi Master Show, per confermare l’affidabilità delle nostre vetture. Siamo molto soddisfatti di come si è conclusa la nostra stagione con le 208.”

Simone Baroncelli in evidenza al Prealpi Master Show: quinto nell’affollata Classe R2B

Il pilota pistoiese archivia la stagione sportiva 2019 con un’esaltante quinta piazza nella classe R2B, contraddistinta da ben trentaquattro equipaggi partenti. Foto Race Emotion

Montale (PT), 23 dicembre 2019. E’ una quinta posizione di classe che asseconda a pieno le aspettative, quella conquistata da Simone Baroncelli sulle strade del Prealpi Master Show, appuntamento valido per il campionato Raceday Rally Terra andato in scena nel fine settimana a Sernaglia della Battaglia, in provincia di Treviso.

Per il pilota portacolori della scuderia Jolly Racing Team, il secondo confronto della serie promossa da Pirelli è coinciso con la conferma delle brillanti sensazioni destate dall’utilizzo della Peugeot 208 R2B, vettura che gli ha permesso di ampliare gli orizzonti espressi alla vigilia dell’avvio stagionale, con l’obiettivo di accumulare esperienza surclassato dalla soddisfazione di aver centrato la decima posizione assoluta nella classifica del Campionato Italiano Rally Terra nonché il podio tra i piloti Under 25.

Affiancato nel ruolo di copilota da Filippo Alicervi, il driver montalese si è reso protagonista di una condotta crescente, con la seconda metà di gara che ha visto concretizzarsi prerogative di recupero, dopo una fase iniziale condizionata da un fondo reso particolarmente impegnativo a seguito delle abbondanti piogge. Un quinto posto nell’affollata classe R2B – caratterizzata da ben trentaquattro equipaggi partenti – che ha confermato il livello tecnico espresso in precedenza e contraddistinto da un feeling maturato a livello esponenziale con la “francese” a trazione anteriore, esemplare messo a disposizione dal team G.F. Racing.

“Una gara difficilissima, portata a termine in condizioni di fondo fangoso e, quindi, altamente selettivo – il commento di Simone Baroncelli a fine gara – c’è di che essere soddisfatti, concludere bene la stagione era la priorità. Una bella carica di ottimismo, questa, in vista degli impegni previsti nel nuovo anno inseriti nella programmazione Raceday, campionato che proseguiremo in attesa di definire il resto della programmazione sportiva 2020”.

Prealpi Master Show, una beffa per Valerio Seminara

Il cedimento del radiatore, ad una prova speciale dalla fine, priva il pilota veronese di punti importanti per il Raceday Rally Terra, rimasto leader nel Raggruppamento I. Foto Actualfoto/Mario Leonelli

Verona, 23 Dicembre 2019 – Un’edizione del Prealpi Master Show certamente da ricordare e non solo per i ben centosettantadue iscritti ma anche per essersi disputato in condizioni meteo al limite della praticabilità, con una pioggia incessante che ha imperversato in tutto il weekend.

In un contesto già difficile in partenza Dario Seminara, pur essendo il solo partente nella classe R1A, si è ritrovato a duellare con la dea bendata, quest’ultima alla fine vincitrice.

Il pilota scaligero, affiancato da Mattia Benedet sulla Suzuki Swift R1 Turbo di Baldon Rally, si è visto costretto ad alzare bandiera bianca quando al termine mancava una sola prova speciale.

Unico a presentarsi ai nastri di partenza, nella propria classe, lo scaligero improntava la propria partecipazione sul divertimento e sul raccogliere punti per il cammino nel Raceday Rally Terra.

Le luci della ribalta, al Sabato pomeriggio, erano tutte puntate sulla trazione anteriore del sodalizio vicentino, in virtù dell’inversione dell’ordine di partenza per il primo crono previsto.

Il portacolori di Rally Team scattava con il piede giusto, firmando la prestazione numero centodiciassette su centosessantatre, archiviando la prima giornata con positività.

Rispetto al 2018 questa edizione è stata difficilissima” – racconta Seminara – “per via delle continue piogge che hanno colpito la zona, proprio nel fine settimana della gara. Questo ha reso tutto difficile, quasi al limite del divertimento. Abbiamo avuto un’ottima apertura di gara, al Sabato, perchè la prima prova si disputava in ordine inverso. Grazie a questo è come se fossimo partiti con il numero uno, dietro ad un certo Latvala. Questo ci ha permesso di prendere confidenza con un terreno molto diverso rispetto a quello delle Marche, aiutandoci ancora di più rispetto alla sessione di shakedown. Sapevamo però che alla Domenica sarebbe stato tutto diverso perchè il fondo si sarebbe rovinato dal passaggio di tutti i concorrenti.”

Alla Domenica mattina la situazione del fondo non migliorava ma Seminara riusciva comunque ad incrementare il proprio passo, sulla prima tornata della “Master Show”.

Il progressivo deterioramento del tracciato era alla base del sostanziale aumento di tempo, rispetto al passaggio precedente, prima che la sorte decidesse di porre la parola fine.

Abbiamo accusato il cedimento del radiatore” – aggiunge Seminara – “e ci dispiace molto, soprattutto per il team Baldon Rally che ci teneva a fare bene qui. Purtroppo può succedere.”

Uno stop che non toglie comunque il sorriso al veronese, il quale può godersi la meritata pausa natalizia da leader provvisorio del Raggruppamento I, nella serie Raceday Rally Terra.

Rimaniamo primi in campionato dopo due gare” – conclude Seminara – “e speriamo di trovare, in Toscana, nuovi avversari per ravvivare la lotta. Grazie a tutti i nostri partners, al team Baldon Rally ed alla scuderia Rally Team. Io e Mattia vi auguriamo un buon Natale ed un felice 2020.”