Sweden Rally 1979: prima vittoria del turbo grazie a Blomqvist-Cedeberg
Di Enrico Formento Dojot
KARLSTAD (Svezia) – Il Rally Internazionale di Svezia del 1979, giunto alla ventinovesima edizione, viene disputato, come sempre, a metà febbraio – per la precisione, dal 16 al 18 – e nell’incantevole scenario del Vǻrmland, a Karlstad e dintorni. Uno scenario di neve e ghiaccio che metteva a dura prova equipaggi e mezzi. Non fece eccezione la gara di quarant’anni fa: su centotredici partiti, solo 39 arrivati al traguardo. Una specie di ecatombe, di cui rimasero vittima anche protagonisti illustri del Mondiale Rally e delle competizioni nordiche. Per fare qualche nome, Kalle Grundel (Saab 96 V4), Ari Vatanen (Ford Escort RS 1800 MK II), Anders Kullang (Opel Kadett GT/E), Per Eklund (Saab 99 Turbo). Il percorso prevedeva due tappe, per un totale di seicentotrenta chilometri di prove speciali (38), pressoché equamente distribuite (316.90 + 313.10). La ribalta risultò esclusivo appannaggio degli scandinavi, come da tradizione all’epoca (Loeb doveva ancora arrivare). Vinsero Stig Blomqvist – Bjorn Cederberg, su Saab 99 Turbo. Fu la prima vittoria di una vettura turbo nel Mondiale Rally. Una discreta consolazione per un modello abbastanza dimenticato, ben oltre i suoi limiti. La versione turbo della Saab 99 esordì a fine 1977, facendo tesoro, nel campo della sovralimentazione, del know – how della Scania, con cui la Casa svedese si era fusa qualche anno prima. Il motore 2.0, sovralimentato, erogava 145 cavalli e non sfigurava assolutamente in termini di ripresa. Forse, sul destino di una buona macchina pesò l’eredità della mitica Saab 96, trionfatrice al Monte – Carlo e in innumerevoli gare negli anni sessanta.
Tornando al Rally 1979, il secondo gradino del podio andò a Bjorn Waldegaard – Hans Thorszelius, su Ford Escort RS 1800 MK II, con un distacco di un minuto e venti secondi. L’indimenticato Waldegaard si aggiudicò ben diciannove prove speciali, cioè la metà, ma questo exploit non gli fu sufficiente, per il ritardo accumulato in precedenza. Terzi, Pentti Airikkala – Risto Virtanen a 4’42”, a bordo dell’interessante Vauxhall Chevette, un’utilitaria cugina prima della Opel Kadett, che in competizione trasformava la propria natura, sprigionando 135 cavalli. Quarti Markku Alen – Ilkka Kiwimaki, su Fiat 131 Abarth, l’unico esemplare spedito in Svezia dal marchio torinese, staccati di 5’53”. Quinta posizione per Hannu Mikkola – Arne Hertz (Ford Escort RS 1800 MK II) a 10’30”. Iniziava bene Alen, aggiudicandosi la prima prova speciale, ma presto salirono in cattedra Mikkola e, dalla PS 4 alla PS 9. Anders Kullang, poi costretto alla resa. Era quindi la volta di Vatanen, dalla 10 alla 15. Dalla prova 16 rilevava il comando Blomqvist, vincitore di otto speciali, che non lo lascerà più. Altri vincitori di speciali Vatanen (4), Airikkala (3) e Alen, Kullang e Mikkola (2). Due le stage a pari merito: la n. 26 “Backarna – Fageras 2” (Airikkala e Alen) e la n. 38, l’ultima, “Torsked – Molnbacka 2” (Mikkola e Waldegaard).