Il libro “C’era una volta il West”, dopo la presentazione è in edicola

Presentazione del libro insieme all’autore Roberto Donati e ai critici Marco Luceri, Luigi Nepi, Caterina Liverani e Claudio Carabba, edizione Gremese

FIRENZE – Il 20 febbraio 2019 / Ore 18, presso la Libreria L’Ora Blu / Firenze si è tenuta la presentazione del volume “C’era una volta il West di Sergio Leone” di Roberto Donati, Gremese Editore, insieme all’autore i critici Marco Luceri, Luigi Nepi, Caterina Liverani e Claudio Carabba.

L’universo cinematografico di Sergio Leone è ricamato di America e di nostalgia: l’una si compenetra nell’altra, e insieme si completano a vicenda. Quando il grande paese sognato dai pionieri si piega alla legge del dollaro, i cowboy e i gangster cominciano ad avere qualcosa a che fare con la morte e non sono più John Ford e Howard Hawks a cantarli. Con i suoi tempi narrativi dilatati, i suoi (anti)eroi da tragedia greca e il suo senso di stanchezza e di morte,
C’era una volta il West è al tempo stesso un film sull’inizio e sulla fine del West, il culmine e insieme il canto del cigno di un genere – il western all’italiana – che, nonostante l’impressionante quantità di titoli, raramente era emerso dalla serie B del linguaggio e delle intenzioni. E, come molti western americani del crepuscolo, è anche un film sugli uomini veri: «una razza vecchia» che i nuovi affaristi «faranno sparire», come poi del resto è avvenuto nella realtà. “C’era una volta il West”, c’era una volta l’America; e c’era una volta Sergio Leone a raccontarlo e a raccontarla. Il Far West nato a Roma recupera gli spolverini e tinge te malinconie del tempo e della Storia di sugo all’amatriciana: mai così lontano, mai così vicino.

Biella Corse, la stagione parte in canavese

RIVAROLO, 21 febbraio – Con la Ronde del Canavese in programma domenica 24 febbraio a Rivarolo (TO) prende il via la stagione piemontese dei rally. Ma la scuderia Biella Corse ha già… scaldato a sufficienza i motori dato che il primo impegno stagionale è stato niente di meno che il Rally di Monte Carlo, prova d’apertura del Campionato del mondo, dove Luca Pieri era impegnato a dettare le note al torinese Claudio Marenco. Purtroppo la loro avventura è finita anzitempo per un problema fisico del pilota.

Invece domenica 17 febbraio è toccato a Eraldo Botto indossare la tuta per partecipare al Franciacorta Rally Show in terra bresciana. A fianco del pilota Federico Crepaldi su una Mini Cooper S il navigatore della scuderia presieduta da Vittorio Gremmo si è piazzato 44esimo assoluto portando a casa il successo in classe R1TN.

Nutrita, invece, la pattuglia dei portacolori della Biella Motor Team in gara alla Ronde del Canavese che si aprirà sabato 23 febbraio con le verifiche sportive e tecniche e che si dipanerà domenica sui quattro passaggi sulla prova speciale di Prascorsano. I primi a partire, con il numero 9 sulle fiancate, sono Elvis Grosso e Andrea Nardini con una Ford Fiesta di classe R5. Bisogna poi scendere al numero 23 per trovare Alessandro Rappoldi che detterà le note ad Antonio Rotella su una Peugeot 208 di classe R2B. Numero 42, invece, per Roberto Bizzini e Ilvo Rosso che vogliono essere protagonisti in classe Produzione S3 con la loro Opel Kadett GSi. Stesso obiettivo in Produzione S2 per Gianluca Bizzini e Angela Tufarelli, Citroën Saxo VTs, a cui è stato assegnato come numero di gara il 72.

Autoexpo’ 2019 pronto al taglio del nastro

Sabato 23 febbraio alle ore 10,00 l’inaugurazione della due giorni espositiva di auto e moto “da grandi firme”. Questo fine settimana a Pistoia catalizzeranno tanti appassionati di auto e moto, per la nuova edizione della rassegna ideata da Pistoia Corse, organizzata insieme all’AC provinciale. Grande successo di espositori incrementati, rispetto al 2018, del 15%. Saranno premiati, sabato alle ore 12,00, dal portale “Rallylink.it” il Campione d’Italia assoluto Paolo Andreucci, il copilota Campione del Mondo WRC-3 Luca Beltrame ed il bi-campione tricolore “Junior” e “Due Ruote Motrici Damiano De Tommaso. Grande attesa per la Ferrari F.1, per la rassegna che celebra la Porsche 911 e per il messaggio di Aci Pistoia che presenta il passaggio della “1000 Miglia” storica il prossimo maggio.

 Pistoia, 21 febbraio 2018 – Ci siamo, AUTOEXPO’ 2019, è pronto al classico taglio del nastro  ed aprire le porte alla due giorni espositiva in programma nell’area “La Cattedrale – Pistoia Fiere” di Pistoia questo fine settimana.

Organizzato da Pistoia Corse in collaborazione con l’Automobile Club Pistoia, l’evento ha conosciuto un notevole interesse da parte degli operatori economici, tant’è che la parte espositiva quest’anno ha incrementato del 15% rispetto all’edizione dello scorso anno, segno che la vetrina è un importante volano per l’immagine di chi espone oltre che per favorire ed avviare importanti contatti commerciali. Il tutto naturalmente abbracciato dalla passione per l’automobilismo, il motorsport, le due ruote ed un forte interesse per la mobilità. Considerando poi anche il valore aggiunto che l’evento ha nel comunicare il territorio, proprio con il fare arrivare tanti appassionati, come accaduto nelle tre edizioni passate, dalla sua rinascita, favorendo l’incoming.

 

I “sapori mondiali” del Rally Valtiberina

In programma per il 15-16 -17 marzo 2019, la gara è nel pieno del periodo delle iscrizioni, che chiuderanno l’8 marzo. Sarà la prima prova del “Trofeo Tradizione Terra” oltre che la quarta prova del Challenge Raceday. È  grande, l’attesa, sia per il cambio del format che soprattutto per l’andare a percorrere strade che hanno segnato momenti indelebili di storia rallistica.

 AREZZO, 21 febbraio 2019 –  L’appuntamento, certamente già segnato in agenda da appassionati ed addetti ai lavori, è 15-16-17 marzo. Sono i tre giorni promessi di grande effetto, di passione e di grande sport del 13° Rally Città di Arezzo-Crete Senesi e Valtiberina, che quest’anno si presenta sulla scena nazionale con tante le novità. Valtiberina Motorsport, l’organizzatore ha previsto in gara auto moderne, auto storiche e vetture “All Stars”. Proprio per le auto storiche c’è la più importante particolarità, quella della validità tricolore assegnata, quella per il Campionato Italiano Rally Autostoriche – “Trofeo Tradizione Terra 2019”, che va ad affiancarsi a quella confermata per il prestigioso e sempre partecipato Challenge Raceday Rally Terra, del quale sarà il quarto appuntamento dell’annata 2018-2019. La gara è nel pieno della sua fase “calda”, la parte dell’accoglimento delle iscrizioni, periodo che si chiuderà il 9 marzo.

Da Arezzo alle Crete Senesi. Se da una parte si gioisce per la riconosciuta titolarità tricolore, non da meno è la soddisfazione per l’allungamento della gara e lo “sconfinamento” in terra di Siena, andando a ritrovare scenari unici e prove speciali da tempo assegnate alla storia della specialità. Una storia “mondiale”. Dalla provincia di Arezzo il rally andrà infatti a raggiungere la provincia di Siena, nel territorio di Asciano.  Rimarrà il quartier generale ad Arezzo, grazie al consolidato e rinnovato appoggio dell’Amministrazione e della Struttura Comunale, con confermati il coinvolgimento ed il convinto sostegno all’evento di Anghiari e Pieve Santo Stefano ed il “profumo  mondiale” si sentirà forte con il coinvolgimento di Asciano e le Crete Senesi, che saranno parte importante della manifestazione, tornando sulla scena rallistica di primo piano dopo ben venti anni di assenza. Il territorio di Asciano che conosce un forte coinvolgimento dell’Amministrazione Comunale, sarà fortemente interessato con la disputa di due bellissimi “chrono” sulla prova “Monte Sante Marie”, che ha fatto la storia dei Rallies iridati degli anni ottanta e novanta.

Un percorso “mondiale”. Sono in programma nove Prove Speciali “mondiali” (79,820 chilometri di distanza competitiva su un percorso totale di 447,720) che i concorrenti andranno ad affrontare certamente con grande emozione, perché sono vere e proprie icone del rallismo internazionale. Quali? Eccole: “Monte Sante Marie”, “Alpe di Poti”, “Cerbaiolo”, “Battaglia di Anghiari” e la “Power Stage” finale da 6 chilometri, sempre sull’Alpe di Poti.

La gara “historic” sarà più corta: otto prove speciali, per un complessivo cronometrato di 73,260 chilometri, a fronte del totale di 397,370.

“Sante Marie”, “Cerbaiolo” e “Alpe di Poti”. un tris di prove da mondiale.

Sono tutte prove speciali percorse dal Mondiale Rally negli anni dal ’70 al ‘90 ed ovviamente anche dai Campionati Italiani.

La “Monte Sante Marie” conta 11 chilometri veloci,  “da brivido”, con strada mediamente larga, continui saliscendi, dossi, curvoni, allunghi e “staccatone”, su un fondo liscio e compatto. Ci sarà il celebre salto “Poggio D’Arno” che sono quasi venti anni che non viene . . .  saltato!

“Alpe di Poti” è stato un nome ricorrente in questi ultimi anni per il “Valtiberina”, una “piesse” che per la sua completezza viene chiamata “l’università dei rally su terra”. Veloce, lento, stretto, largo, curve, tornanti, salita, discesa, c’è veramente di tutto nei suoi 12 chilometri ed anche qui il famoso salto è un elemento caratterizzante delle sfide ed il fondo è mediamente liscio e compatto, più morbido nella parte di sottobosco. Le due zone riservate al pubblico sono poste una al bivio che sale dall’abitato di Pomaio, che offre la visuale in un bel tratto di strada, l’altra è la famosa zona del Bivio Panoramica, nei pressi di uno dei “salti” più fotografati dei rallies italiani. Un’arena naturale dalla quale si può seguire un grandissimo tratto di percorso.

“Cerbaiolo”  ha un posto speciale nel cuore degli organizzatori, è stata la prima della Ronde Valtiberina. E’ una strada con diversi cambi di ritmo, mediamente in salita con molti tornanti e con un fondo più morbido in generale. Ha una parte molto veloce a metà percorso in cui i piloti assaporeranno assai il piacere di guidare su terra. ed a questo tratto di strada siamo molto legati. La zona Pubblico è posta all’altezza di “Montecavallo” e permette la visuale su di un bellissimo tratto di percorso.

Anghiari” è stata la grande novità dell’edizione dello scorso anno, Per “concepirla” l’organizzazione si è avvalsa della collaborazione di “nomi” rallismo internazionale che ci sono venuti a darci un consiglio. Caratterizzata da andamento quasi esclusivamente in falsopiano, alterna tratti molto veloci ad altri che spezzano il ritmo ed aumentano la spettacolarità, ma in cui la precisione di guida è fondamentale per avere un buon riscontro cronometrico. Vi sono ampi spazi di visuale, per il pubblico, sulla prova speciale nella zona dedicata posta nei pressi dello start.

Alex Caffi Motorsport ricomincia da… tre nel 2019

Dopo i tre titoli conquistati nella stagione 2018, il team del patron già driver F1 Alex Caffi conferma l’impegno in NASCAR Whelen Euro Series 2019. Tra i piloti confermati, il vincitore del Challenger Trophy Elite 1 nel 2018 Kenko Miura, Jesse Vartiainen, e Pierluigi Veronesi. La squadra, con uno staff tecnico ampliato, schiera le tre diverse vetture protagoniste della spettacolare serie nata negli USA: Chevrolet, Toyota e Ford.

MONTECARLO (Principato di Monaco), 22 febbraio 2019. A poco meno di due mesi dal primo appuntamento 2019 della  NASCAR Whelen Euro Series, il team Alex Caffi Motorsport conferma la sua presenza nella prestigiosa serie che nel 2018 ha fruttato tre titoli alla squadra del pilota monegasco già F1. Il giapponese Kenko Miura, appoggiato dalla casa nipponica, sarà di nuovo in pista al volante della Toyota Camry numero 2 con la quale ha vinto il Challenger Trophy in Elite Con la stessa vettura in Elite 2 correrà il finlandese Jesse Vartiainen, già buon protagonista nelle file del team nella passata stagione. Sulla Ford Mustang numero 27 torna Pierluigi Veronesi, pilota italiano che nel 2018 ha ottenuto piazzamenti a podio tra i Rookie. Il team schiererà anche una terza vettura, una Chevrolet, diventando così la prima squadra a portare in pista tutte e tre le spettacolari auto, a trazione posteriore e motore Chevrolet da 5,7 litri, della serie nata negli USA. E proprio in quest’ottica la squadra ha ampliato il proprio staff tecnico con l’arrivo dell’ingegner Franco Scotuzzi, già Scuderia Italia.

Alex Caffi ha dichiarato “Ricominciamo da tre, come i titoli conquistati nel 2018, e come le vetture che seguiremo nella nuova stagione. Sono felice di ritrovare Kenko Miura, il quale oltre al titolo nel Challenger Trophy ha disputato una stagione in crescendo conclusa con un podio assoluto nell’ultima gara, ma anche Jesse Vartiainen e Pierluigi Veronesi che hanno mostrato un buon potenziale nel 2018. Abbiamo aggiunto un altro tassello importante con l’arrivo dell’Ingegner Scotuzzi, la cui esperienza sarà preziosa per permettere al team di continuare a crescere. Stiamo ancora lavorando per completare la nostra formazione di piloti nella NWES 2019, mancano poco meno di due mesi alla prima gara di Valencia ma siamo già a tavoletta”.

Tutto pronto a Eraclea Minoa per il  secondo atto del Karting Sicilia

Giunti  sul tracciato, i protagonisti della seconda prova di campionato regionale indetto dall’Aci Sport. 

Minoa Eraclea (AG) 22 febbraio 2019. I motori dei piccoli bolidi a quattro ruote, da domani torneranno a rombare sul piccolo circuito agrigentino. Si comincerà con le prove libere del sabato, che daranno ai team le necessarie indicazioni per ottimizzare le prestazioni dei kart, e consentire ai  piloti di essere al  al top per le gare di  domenica.

Confermata da Gaspare Anastasi, coordinatore del campionato, la grande affluenza di partecipanti tra i quali, Blanco, Cassiba, Fazzino, Di Lorenzo, Patanè, presenti ai test collettivi della scorsa domenica e alcune new entry. Ci saranno inoltre alcuni dei vincitori della gara di Melilli: Lorenzo Scatà nella classe  125 KZ2, Cristian Blandino nella 60 New Entry, Kevin Bonfiglio nella 60 Minikart, Stefano D’Angelo nella 125 Tag Senior, Giuseppe Birriolo nella 125 KZ Under, Alfio Messina nella 125 Nazionale Over, Salvatore Troja nella 125 Club Under. Contestualmente avrà inizio il girone Sicilia occidentale del trofeo interprovinciale.

La manifestazione, per il caloroso pubblico che riempirà la tribuna del kartodromo di Minoa, si preannuncia alquanto spettacolare. Tutti i protagonisti potranno muovere  la propria classifica di campionato, ma come è avvenuto per Alessandro Greco nella prima uscita stagionale, uno soltanto diventerà Champion Day. Il titolo verrà attribuito dall’organizzazione sommando il punteggio ottenuto  per il giro più veloce in prova e in gara, per il piazzamento in pre finale e in finale nella propria categoria, così da stabilire chi in assoluto ha primeggiato indipendentemente dall’età del conduttore e dalla cilindrata del mezzo; una vera e propria gara nella gara!

In tal modo ancora una volta si rinnova la doppia valenza del kart nel panorama automobilistico, che se da un lato per i giovanissimi rappresenta un primo passo per intraprendere la carriera di pilota,  per i più maturi, costituisce sempre con rinnovato agonismo, un’esperienza di puro divertimento.

Franco Cimarelli è pronto a dire la sua nella Novecentoundici Race Cup

Aumentano le 997 nella Novecentoundici Race Cup

Roma. Si avvicina l’inizio di una stagione della Novecentoundici RACE CUP che si preannuncia sempre più agguerrita; anche Franco Cimarelli ambisce ai vertici della classifica.

Il driver della FC Racing, squadra gestita in proprio, si presenterà ai nastri di partenza con la sua Porsche 997 CUP 3.6. “Il nuovo format mi piace moltissimo” rivela Franco “avrei partecipato anche se fosse stata una doppia mini endurance!” prosegue “non voglio condividere il sedile.. punto al gradino più alto della mia categoria e perché no anche il podio dell’assoluta non mi dispiacerebbe” continua “magari proprio al Mugello che è una pista tra le mie preferite e dove ho già festeggiato diverse vittorie” conclude.

“Motor Valley – Winter Tour a Modena (MO) per il Club Volkswagen

MODENA (MO), 9 – 10 febbraio 2019. Raduno invernale nella terra di motori quello organizzato da Passione Maggiolino di La Spezia in collaborazione con il Club Volkswagen Italia. Meta di questo raduno raffreddato ad “aria invernale”, Modena, la Motor Valley per eccellenza. Ma le terre modenesi non sono solo alberi a camme e linee sinuose è anche cultura del cibo e della buona cucina. Si è quindi partiti, come punto d’incontro con un simbolo di Modena, l’aceto balsamico di Modena IGP, un’Italian Excellence ben rappresentata a Modena da un azienda di produzione artigianale dal 1871 :”Leonardi” di Magreta di Formigine, dove gli equipaggi hanno potuto fare le iscrizioni e ritirare la ricca sacca di gadget, tra le cui dotazioni segnaliamo: una bottiglia di “Frisant Rosso” Lambrusco biologico di Castellarano, un waterless, molto gradito per la pulizia dell’auto, e dotazione di raschiaghiaccio, pratico ed utile, ed una gagliardetto del Comune di Modena. Ad accogliere i 20 equipaggi, provenienti da Liguria e Lombardia un mezzo della collezione di veicoli storici, del Signor Giovanni, un Fiat 508 “Balilla” cassonato, simbolo di quell’Italia che dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, riprese con grinta a lavorare con diligenza, caparbietà e qualità. Guidati dalla dinamica Signora Leonardi abbiamo potuto intraprendere un viaggio in questa eccellenza italiana e scoprire come l’aceto balsamico, comunemente considerato come un condimento agrodolce per condire l’insalata, in realtà è possibile adoperarlo dall’antipasto al dessert con una miscellanea di variazioni di sapore basato soprattutto sull’anzianità e legno delle botti nel quale è stato conservato. Dopo il ricco buffet a base di prodotti tipici, il gruppo ha preso l’avvio, non prima di salutare una pattuglia acrobatica, partita dall’aeroporto di Sassuolo, che con due velivoli d’epoca hanno sorvolato l’acetaia Leonardi con un ricambio di saluti degli equipaggi a terra. Ci si è quindi diretti verso uno dei simboli ormai di Modena: il Museo Casa natale Enzo Ferrari che in questo periodo propone una mostra di iconiche vetture dedicate alle donne che si sono avvicinate ai motori ed in particolare ai modelli Ferrari. Guidati dal Dottor Lelli, sono stati raccontati aneddoti ed informazioni sul Drake ed il carisma delle vetture da lui create.

Paghi di questa degustazione motoristica, grazie al Presidente del Club Volkswagen Italia, Marzio Cavazzuti, lasciate le Volkswagen in compagnia delle prestigiose Ferrari (chissà cosa si saranno raccontate…) una navetta ha portato i partecipanti nel cuore di Modena, in quel centro, che riporta ancora i segni del terremoto di alcuni anni fa, ma che sempre attraente, ha fatto scoprire il Duomo, uno dei massimi capolavori del romanico impero, con l’apertura esclusiva della Torre Ghirlandina che ebbe funzioni civiche: dalla torre i custodi segnalavano l’apertura delle porte cittadine e sorvegliavano i forzieri del Comune. Qualche signora è riuscita a fare pure shopping al volo, portandosi a casa delle belle scarpe a prezzo di saldi (potere delle donne). La serata è quindi scorsa in serenità con una conviviale presso la Corte Manzini a Settecani di Castelvetro. La mattina seguente è ripreso il viaggio in “Terra di Motori” con una prima visita al Museo dell’auto Storica Stanguellini. Esposta la prima vettura targata Modena (MO 1), una Fiat Tipo 0 del 1908, dotata di un motore di 2009 cc per 16 HP di potenza e 60 Km/h di velocità massima. Il Museo espone alcuni tra i modelli più significativi delle grandi automobili modenesi con il marchio della S su sfondo giallo (giallo colore della città di Modena). Vetture che hanno collezionato centinaia di vittore: Mille Miglia, Coppa Vanderbilt, campionati europei. Il museo si trova nei vecchi stabili di una ex Concessionaria Fiat degli anni ’60. Dalle generose dimensioni, con la fantasia, abbiamo viaggiato pensando all’immenso patrimonio di vetture di interesse storico, che, allora nuove vetture, sono passate in queste strutture, per la vendita, la manutenzione, la rivendita come usato, alcune avviate alla demolizione. Abbiamo immaginato, quel profumo (per noi appassionati) che era un misto inebriante di: benzina super, olio, paraffina, cere… Ed abbiamo fatto un sospiro e ringraziato per il gradito omaggio di un portabiro, ottimo per il nostro ufficio! Ultima tappa del nostro Winter Tour, Maranello per la visita al rinnovato Museo Ferrari, un museo che in questo momento espone un omaggio a Michael Schumacher per i suoi 50 anni, raccontando la sua straordinaria carriera e i suoi record ineguagliati nella storia della F1. Espone inoltre, alcuni modelli importanti del Drake, come la Ferrari 365 GT4 2+2, vettura amata da Enzo che aveva richiesto una “Ferrari per andare a teatro”. Vettura scelta anche dai sangue blu tra i quali il principe Bernardo d’Olanda, fotografato con il Drake al ritiro della sua fiammante 365. Diciamo che in questa atmosfera abbiamo pensato, non di cambiare il nostro infaticabile Maggiolino, ma di aggiungere una rossa di Maranello (ma anche blu metallizzato come la 355 di Schumacher del 1995, va bene…), perché ci siamo sentiti partecipi di questo mondo. Dopo la sosta per il pranzo al Push Start Maranello, abbiamo potuto assistere alla partenza dei fortunati vincitori del test drive su Ferrari Portofino, prima del rientro verso i nostri lidi. Chissà come mai, sebbene andassimo ai tradizionali 95 km/h ci sembrava di volare. Forse la mente era rimasta imbrigliata in quel sound roco dell’otto cilindri richiamandoci la canzone di Fred Buscaglione “Love in Portofino”. Una bella iniziativa quindi, in questo scorcio di febbraio, grazie all’unione di due sodalizi ed al selezionato mix di iniziative a cura del Presidente Marzio Cavazzuti.

RTEAM conclude la Dakar ed ora festeggia

Il Team di Massarosa conclude un’incredibile avventura portando a termine la corsa più dura al mondo in Sud America e centrando il 3° posto della propria categoria, su oltre 150 equipaggi iscritti. Per festeggiare questa favolosa Dakar, R TEAM organizza una grande festa presso La Costa dei Barbari a Viareggio Sabato 9 marzo dalle ore 20.30

VIAREGGIO (LU), 22 febbraio – Dopo 10 giorni massacranti per uomini e mezzi, R TEAM, alla sua decima partecipazione alla DAKAR, è riuscita a portare sul podio di Lima il proprio fuoristrada, conquistando la 54° posizione assoluta (oltre 130 tra auto e SSV alla partenza) e la prestigiosa 3° piazza nel T2, ovvero i veicoli derivati dalla serie, dietro solo alle due vetture seguite direttamente dalla propria casa ufficiale. L’ “impresa”, solo così la possiamo definire visto che nella seconda settimana di gara l’equipaggio ha dormito solo poche ore, è stata possibile grazie alla tenacia, resistenza e forza d’animo messa sul campo dai due piloti Andrea Schiumarini e Andrea Succi e dal navigatore Massimo Salvatore, trio forlivese, alla loro prima partecipazione, che hanno utilizzato un veicolo preparato ed assistito da RTEAM.
L’equipaggio forlivese, seguito in gara dal camion Iveco Eurocargo iscritto come supporto veloce messo a disposizione da RTEAM con a bordo Ricky Rickler e l’ ingegnere Dragos Buran, ha vigilato giorno e notte sul Raptor intervenendo nei momenti di bisogno e nella tappa Marathon (2 giorni senza assistenza), ed ha permesso al trio di raggiungere Lima dopo 6000 km e 10 giorni durissimi, grazie anche ad una preparazione iniziata mesi e mesi prima. Precisamente una preparazione iniziata sui veicoli ad agosto, continuata poi in novembre con una settimana di allenamento fisico sulla sabbia Tunisina, e terminata il 17 di gennaio sul podio finale di Lima, dopo un percorso al 70% fatto di dune Peruviane che sono state lo scenario di questa magnifica avventura che ha messo a dura prova l’intero Team. I mezzi sono rientrati mercoledì 20 febbraio alla base, ovvero nella sede di RTeam in via di Montramito a Massarosa dove, da oltre 30 anni, il team manager Renato Rickler gestisce la più importante struttura italiana dedicata all’elaborazione di mezzi off-road da competizione, oltre che officina specializzata nella preparazione e riparazione di qualsiasi tipo di fuoristrada .
Per festeggiare questa favolosa Dakar, Rteam ha organizzato una grande festa con tutti i protagonisti che si svolgerà sabato 9 marzo dalle ore 20.30 in poi presso La Costa dei Barbari a Viareggio.

R TEAM è riuscita a concludere questa gara grazie alla propria struttura dedicata alle corse, e grazie agli eroi nascosti della Dakar ovvero il Team manager Renato Rickler, che a bordo del suo Pajero di assistenza veloce è rimasto sempre sveglio per coordinare ogni avanzamento dei veicoli durante le prove speciali e prendere decisioni importanti per il bene della squadra; come al termine della 3° speciale, dove l’Eurocargo di Ricky Rickler è rimasto bloccato insieme ad altri mezzi in un catino di sabbia, riuscendo in 8 ore a percorrere solamente 1 chilometro, per poi riuscire ad arrivare al bivacco alle 8.50 della mattina seguente, solamente 29 minuti prima dello start della prova successiva.
Questo percorso veramente difficile, quasi impossibile per i veicoli di serie, disegnato per mettere in difficoltà i super mezzi ufficiali e i leggerissimi syde by syde, ha fatto si che l’esperto team manager abbia deciso far saltare alcuni punti all’ Eurocargo (cosa possibile solo ai camion di assistenza veloce) aggiornando continuamente Ricky e Dragos sulla posizione e sulle condizioni di avanzamento del Raptor in maniera da non perdere eccessivo tempo e poter intervenire velocemente qualora si fosse presentato un problema, cosa che si è verificata durante la 7° tappa, dove al km 160 dei 350 previsti un problema elettrico ha fermato il trio forlivese che è riuscito a ripartire grazie al tempestivo intervento dell’ Eurocargo T4, arrivato sul punto grazie ad un lavoro di squadra fantastico. Tutto questo è stato possibile grazie anche ai 3 meccanici presenti a bordo del Trakker 6×6 con ricambi ed officina mobile, Stefano Iacopinelli, Maicol Iacopinelli e Riccardo Romei che ogni sera si sono presi cura dei veicoli rimettendoli a nuovo per la tappa successiva.
Una gara che non sembrava finire mai, con difficoltà che aumentavano ogni giorno, ma che col il passare dei chilometri, pensando al podio finale di Lima, venivano superate con estrema determinazione dai piloti, messi fisicamente allo stremo durante la 7°, 8° e 9° tappa, costretti a guidare durante la notte in mezzo a dune difficilissime e vedere il bivacco solamente all’alba, con 3 ore di sonno in 3 giorni, ma con la consapevolezza che il grande obiettivo era vicino, entrando all’ultimo bivacco alle 6.59 della mattina con partenza per l’ultima speciale di 110km alle 7.01, ma a quel punto nessuno avrebbe più potuto fermare i tre forlivesi che dopo 2h 32m di speciale hanno tagliato il traguardo della gara più dura al mondo in lacrime, ma coscienti di avere fatto qualcosa di grande che non verrà mai dimenticato.
La DAKAR 2019 è stata l’ennesima conferma che nessuna sfida è impossibile, se preparata senza lasciare niente al caso, e oltre la bravura dei piloti è necessaria una struttura adeguata che ti deve supportare in ogni situazione.

Germania: le funzioni di parcheggio assistito equipaggiano più le vetture mid-size di quelle premium

Per Bosch è un segnale della crescente popolarità dei sistemi di assistenza alla guida. Più della metà delle nuove auto immatricolate nel 2017 in Germania aveva a bordo un sistema di frenata automatica di emergenza. Dirk Hoheisel: “I sistemi di assistenza alla guida non sono solo tecnologie che facilitano la guida, possono anche salvare vite umane.” 

STOCCARDA (Germania), 22 febbraio – Remote Parking, Lane Keeping, sistema di rilevazione stanchezza conducente: sono solo alcune delle molte funzioni alle quali non vuole più rinunciare chi acquista una nuova auto. Le percentuali di installazione di sistemi di assistenza alla guida sono in costante aumento. “Sono sempre più gli automobilisti che vogliono un veicolo che non si limiti a prevedere ma che sia anche in grado di intervenire nelle manovre di guida” ha dichiarato Dirk Hoheisel, membro del Board of Management di Bosch. Ciò che sorprende è che, nella maggior parte dei casi, non sono i veicoli di grossa cilindrata ad avere funzioni di assistenza al parcheggio come dotazione di serie. Al contrario, sono le auto del compatte e mid-size ad avere la dotazione più completa. È quanto emerge da uno studio Bosch sulle statistiche delle nuove auto immatricolate nel 2017. Che si tratti di avvisi di prossimità, sistemi di assistenza al parcheggio o telecamere per la retromarcia,il 55% delle nuove auto di piccole e medie dimensioni immatricolate in Germania sono dotate di serie di almeno un sistema di assistenza alla guida. Per contro, questo dato riguarda solo il 25% dei veicoli premium. In generale, il 45% delle nuove auto immatricolate hanno almeno un sistema di parcheggio assistito di serie.

Sistemi di frenata di emergenza assistita obbligatori nell’Unione Europea. L’analisi indica i sistemi di assistenza al parcheggio in cima alla lista delle funzioni più richieste in Germania, seguiti dai sistemi di frenata automatica di emergenza che contribuiscono a evitare o attenuare le conseguenze di un impatto. “I sistemi di assistenza alla guida non sono solo tecnologie che facilitano la guida, possono anche salvare vite umane” ha dichiarato Hoheisel. Per questo motivo l’Unione Europea sta preparando una legge che renda obbligatoria l’installazione dei sistemi di frenata di emergenza. Questo significa che dal 2022 tutti i nuovi modelli di veicolo dovranno avere a bordo questi sistemi. Il Forum mondiale per l’armonizzazione delle regolamentazioni sui veicoli, che fa parte della Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE), ha redatto una legge che pone le condizioni per questo passo. Il Forum precisa che in futuro nell’Unione Europea e negli altri Paesi dovranno essere immesse sul mercato solo auto dotate del sistema frenante di emergenza. La UNECE stima che i sistemi di frenata di emergenza assistita possano salvare 1000 vite all’anno in Europa. Di tutte le nuove auto immatricolate in Germania nel 2017, il 54% erano dotate di sistemi di frenata di emergenza di questo tipo, rispetto al 38% del 2016. La valutazione delle statistiche relative alle auto nuove immatricolate nel 2017 ha inoltre evidenziato che oltre ai sistemi di park assist e di frenata assistita, altri due sistemi stanno avendo successo: le funzioni di rilevamento stanchezza del conducente e di mantenimento del veicolo in corsia. Quasi metà di tutte le nuove auto sono in grado di rilevare il colpo di sonno del conducente e più di una su tre è dotata di almeno un sistema Lane Keeping. L’Adaptive Cruise Control (ACC) è presente in quasi un quarto delle auto mentre il 9% delle nuove auto immatricolate in Germania è già dotato di un sistema Traffic jam assist parzialmente automatizzato, che aiuta l’automobilista nel traffico congestionato istruendo l’auto a seguire automaticamente il veicolo che la precede. Il sistema assume inoltre il comando di avvio e accelerazione, e frena e sterza all’interno della corsia.

I sistemi di assistenza alla guida diventano sempre più popolari in Europa. Ma non è solo in Germania che gli acquirenti si affidano sempre più agli assistenti elettronici per una guida più sicura e agevole, i sistemi di park assist e frenata di emergenza assistita si stanno diffondendo in modo crescente anche in altri paesi europei. Il park assist, per esempio, è molto popolare in Francia, dove è è presente sull’85% delle auto, la percentuale più alta per i sistemi di questo tipo. In fondo alla lista figura l’Italia, con il 44%. Per quanto riguarda i sistemi di frenata di emergenza assistita, il Belgio e la Germania sono al 54% mentre l’Olanda è al 45%. Per contro, in Italia la percentuale è del 30% e in Russia solo del 6%. I sistemi di assistenza alla guida monitorano le situazioni complesse e aiutano a evitare incidenti o persino a salvare delle vite. Per questo motivo Bosch continua a sviluppare e ampliare una gamma di sistemi di assistenza alla guida che proteggono gli utenti della strada e semplificano la vita degli automobilisti. Il perfezionamento sistematico di queste funzioni consente inoltre a Bosch di creare le basi tecnologiche per la guida autonoma del futuro. L’azienda si pone già oggi come leader innovativo in molti ambiti che sono essenziali per la guida autonoma: sensori ambientali, intelligenza artificiale e il controllo elettronico di freni, sistemi di propulsione e sterzo.

Valutazione Bosch basata sulle statistiche relative alle nuove auto immatricolate nel 2017. I dati della Federal Motor Transport Authority tedesca (KBA) per il 2017 registrano 3,44 milioni di nuove immatricolazioni di auto in Germania. Basandosi sui dati di analisi di mercato forniti da JATO Dynamics, Bosch ha cercato di capire quali fossero i sistemi di assistenza alla guida presenti nelle nuove auto in Germania, Francia, Spagna, Regno Unito, Italia, Belgio, Olanda e Russia. Dal 2013, Bosch analizza il grado di diffusione dei sistemi di assistenza alla guida.

Kia elettrizza il Salon International 2019

A Ginevra debutto europeo nel segno della mobilità elettrica  per nuova Soul e una concept car

 FRANCOFORTE (Germania), 21 Febbraio 2019 –  Kia Motors Europe svelerà la sua nuova concept car elettrica in occasione dell’89° Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra. Progettata dal Centro di design europeo Kia a Francoforte, questa concept vuole essere la rappresentazione stilistica del percorso del marchio nell’entusiasmante mondo dell’elettrificazione.

“Il design automobilistico ha da sempre fra i suoi obiettivi quello di suscitare emozioni forti, di coinvolgere il più possibile l’osservatore, catalizzandone l’attenzione, trasportandolo attraverso le forme verso quei valori stilistici giovani e dinamici che definiscono il marchio e le automobili Kia – ha commentato Gregory Guillaume, Vice President of Design Kia Motors Europe. Crediamo – ha aggiunto – che quegli stessi valori, quelle forti emozioni, possano essere espresse a maggior ragione da un’auto elettrica”.

“Nella progettazione di questa concept car ci siamo fatti guidare, oltre che dalle esigenze dei consumatori in termini di autonomia, prestazioni, sistemi di ricarica e dinamica di guida, anche e soprattutto dalle emozioni. Abbiamo pensato a un’auto visivamente di forte impatto e che regalasse un’esperienza di guida indimenticabile – ha sottolineato Guillaume – Una concept car da ‘pelle d’oca’, che da una parte colpisca al cuore e dall’altra rappresenti il nostro approccio olistico ed emozionale all’elettrificazione”.

Oltre al nuovo concept, Kia dedicherà grande spazio anche alla mobilità elettrica del prossimo futuro con la première europea della Soul EV a cui si affiancherà il restyling della gamma Niro (Ibrida e Plug in).

Roma Motodays 2019, la festa delle due ruote sta per cominciare

Presentata oggi al CONI l’undicesima edizione del Salone della Moto e dello Scooter. Malagò: “La fiera è uno spazio al servizio dello sport nazionale”. Testimonial di quest’anno il quattro volte iridato in Superbike Carl Fogarty e il nove volte campione del mondo di motocross Tony Cairoli
ROMA, 21 febbraio – L’undicesima edizione di Roma Motodays si prepara ad andare in scena in Fiera Roma nel lungo weekend che inizierà giovedì 7 marzo e si concluderà domenica 10.
Questa mattina nella Sala Rossa delle Piscine del CONI, alla presenza di un nutrito numero di rappresentanti dei media, si è svolta la presentazione stampa. A fare gli onori di casa, il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, che ha voluto portare il suo saluto a Roma Motodays e ha plaudito all’unione tra lo sport motoristico e Fiera Roma. Al tavolo dei relatori, anche l’ing. Pietro Piccinetti, amministratore delegato di Fiera Roma e il Presidente della Federazione Motociclistica Italiana Giovanni Copioli.
Durante la presentazione sono stati annunciati due grandi testimonial di quest’anno: il quattro volte iridato in Superbike Carl Fogarty e il nove volte campione del mondo di motocross Tony Cairoli, che saranno presenti in Fiera Roma durante i giorni di Roma Motodays.
Giovanni Malagò: il connubio tra fiera e sport. Il nostro Comitato Olimpico gode di grandissimo prestigio internazionale e il merito è anche di Federmoto e del lavoro che porta avanti da anni. In particolare è fondamentale l’attività in sinergia con Fiera Roma perché promuove e sostiene le due ruote a tutti i livelli con particolare attenzione al territorio” detto il presidente del CONI, Giovanni Malagò. “Molte altre federazioni dovrebbero impegnarsi nel sostegno di grandi eventi come Roma Motodays che sposano sia l’aspetto sportivo sia quello quotidiano accontentando ogni categoria di pubblico.  Eventi come Roma Motodays sono un plus economico per il CONI, per Federmoto e anche per Fiera di Roma.
“Il connubio con Fiera di Roma è importante, sarebbe stato il fulcro di alcune attività sportive da realizzare nel dossier delle Olimpiadi di Roma 2024”, ha aggiunto Giovanni Malagò. “Quest’idea che può sembrare così avveniristica, così coraggiosa e così diversa non è mia, ma e particolarmente vincente ed è copiata e mutuata da quello che succede nelle grandi metropoli dove gli spazi fieristici sono gli unici che permettono di sviluppare la perfetta integrazione fra il core business polo fieristico e le istanze del mondo sport a 360 grandi. Si può fare in pianta stabile ma anche una tantum, ed è uno spazio al servizio dello sport nazionale.”
Pietro Piccinetti: un ruolo di supporto sociale. “Grandi eventi come Roma Motodays non solo consentono di unire domanda e offerta, ma rivestono un ruolo di supporto sociale relativamente a tematiche quali mobilità sostenibile e sicurezza stradale per migliorare lo stile di vita delle persone”, ha detto l’ing. Pietro Piccinetti, amministratore delegato di Fiera Roma. “Roma, per la sua storia e posizione, non poteva non avere una manifestazione legata alle due ruote vista la grande presenza di motoveicoli sulle strade oltre 395.000 mila. Le fiere da sempre sono una risorsa economica e sociale fondamentale, ricordiamo l’Italia rappresenta una vera eccellenza nel settore fieristico non solo come presenze ma anche come indotto generato. Fiera Roma è una società privata che porta avanti una mission pubblica, il successo dei nostri eventi sviluppa un volano importante per il territorio e per fare questo abbiamo bisogno di collegamenti diretti con la città.”
Giovanni Copioli: diffondere la cultura del motociclismo. Ringrazio il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, per le belle parole spese nei confronti della FMI e l’A.U. di Fiera Roma, Ing. Pietro Piccinetti, per la fattiva collaborazione che anche quest’anno coinvolgerà la Federazione Motociclistica Italiana e Roma Motodays, un evento che trasmette passione per la moto”, ha detto Giovanni Copioli, Presidente FMI. “Da giovedì 7 a domenica 10 marzo il salone capitolino ospiterà numerose attività della FMI e ciò rappresenta un’ottima opportunità per perseguire uno dei nostri principali obiettivi: diffondere la cultura del motociclismo. Roma è una delle metropoli europee con maggiore diffusione di veicoli a due ruote, motivo per cui riteniamo fondamentale la nostra presenza a Motodays, articolata in vari aspetti: mototuristico, sportivo e vintage. La nostra federazione si occupa di motociclismo sotto ogni punto di vista e lavoriamo quotidianamente per rappresentare tutti gli utenti delle due ruote a motore”.
Le iniziative di ANCMA. È intervenuto poi  Claudio De Viti, Direttore Settore Moto di ANCMA, che ha fatto il punto sul mercato moto. “Il mese di febbraio il mercato si è fermato dopo anni di ripresa, anni sempre segno più. Noi speriamo che Roma Motodays sia utile per stimolare l’interesse per le due ruote”. De Viti ha riepilogato le iniziative portate avanti da Confindustria ANCMA per le due ruote motorizzate: dal guardrail salvamotociclisti alle proposte legate al Codice della Strada, relative ad esempio all’utilizzo degli scooter elettrici e all’accesso di moto e scooter nelle corsie prefenziali.
La partnership con ANAS. A proposito del guardrail salvamotociclisti è intervenuto l’ing. Lelio Russo, dirigente di ANAS, che per la prima volta è partner di Roma Motodays. La nuova barriera, interamente progettata da un team di ingegneri dell’Anas, ha superato i crash test anche con un mezzo pesante 38 tonnellate lanciato contro la barriera a 65 km/h con un angolo di impatto di 20°. L’ing. Russo ha annunciato anche il progetto relativo alle smart road, con il monitoraggio dinamico attraverso il proprio smartphone.
I contenuti di Roma Motodays. Sono intervenuti anche Riccardo Viola, Presidente del CONI Lazio, che ha sottolineato l’importanza della promozione dello sport sul territorio e il prof. Pier Luigi del Viscovo, che ha anticipato i contenuti del convegno ‘La Capitale Automobile – Moto’ che si svolgerà quest’anno per la prima volta nell’ambito di Roma Motodays.
Ad illustrare i contenuti dell’evento fieristico anche l’exibition manager Mauro Giustibelli, l’ing. Silvio Manicardi, il designer di Honda Valerio Aiello e la motoviaggiatrice Cromilla.
Tra gli interventi dalla prima fila, particolarmente sentito quello di Graziella Viviano, la madre di Elena Aubry, la ragazza romana che ha perso la vita lo scorso anno in un incidente con lo scooter dovuto ad una buca. Motivata a far sì che non accadano più incidenti simili, la Viviano ha dato appuntamento al primo incontro di ‘Tuttinsieme per la vita’, un convegno che si svolgerà in Fiera Roma sabato 23 febbraio e che poi verrà ripreso nel corso di Roma Motodays.