Giordano-Siragusa dominano la Classe R2B al “25° Valli Cuneesi”

DRONERO (CN), 29 aprile – Nella gara di casa non si poteva fallire ed il risultato finale, vittoria nella Classe R2B – 13esima posizione di Gruppo R – 15esima posizione nella classifica assoluta, dà il via ad una meritata festa. Matteo Giordano e Manuela Siragusa hanno ottenuto il massimo dal “25° Rally Cuneesi”, svoltosi sabato 27 aprile nei saliscendi intorno a Dronero.
A bordo di una Peugeot 208 VTI della FR New Motors (in collaborazione con Winners Rally Team), l’equipaggio cuneese ha dettato nella propria categoria fin dalla prima delle dieci prove speciali che si sono svolte in un soleggiato sabato davanti ad un folto pubblico. Di una regolarità impressionante i tempi della vettura numero 32, leggasi lo scientifico crono di 6’59” in tutti e tre i passaggi della “Valmala”; ritmo troppo alto per i diretti rivali, che a metà gara avevano già un ritardo di circa un minuto. Picco massimo della gara l’ottavo tempo assoluto ottenuto sulla penultima prova, la “Lemma”.

Dopo la premiazione sul podio a Dronero, Matteo Giordano e Manuela Siragusa hanno festeggiato con tutto lo staff della FR New Motors:
Siamo davvero contenti per questo risultato. Abbiamo avuto a disposizione una vettura perfetta con cui si è da subito trovato il giusto feeling; ad essere puntigliosi potevamo limare qualche secondo più nella parte finale di gara, ma sarebbe stato ingenuo prendere rischi gratuiti visto il margine sull’equipaggio Ramello-Baravalle. Oltre agli sponsor, ci tengo a ringraziare lo staff di Ivano Rosso per l’assistenza professionale che hanno fornito ed anche i tantissimi tifosi che ci sono stati vicini“.
Incamerata la vittoria, la prossima gara in programma per Matteo Giordano e Manuela Siragusa sarà il “Rally il Grappolo” in calendario ad inizio giugno, seconda prova del Peugeot Competition Rally Regional Club 2019.

Due Gi Sport, luci ed ombre al Valli Cuneesi

DRONERO (CN), 29 aprile – Venerdì 26 e sabato 27 aprile si è corsa la 25° edizione del Rally Valli Cuneesi dove tra gli 86 iscritti, a darsi battaglia sulle speciali nei dintorni di Dronero, c’erano anche 4 equipaggi della scuderia torinese Due Gi Sport.

Tavelli: ancora poca confidenza con la R5. Gianluca Tavelli con alle Nicolò Cottellero ha preso parte a questa gara con la Škoda Fabia R5 su cui l’equipaggio non ha avuto modo anticipatamente di poter effettuare tutti i test per trovare il giusto set up. Questo rally per loro è servito soprattutto come gara test per prendere dimestichezza con la vettura. Sulla prima speciale, la mancanza di confidenza si è sicuramente sentita, sul secondo tratto cronometrato, gli accorgimenti del pilota non hanno portato il risultato sperato, poi finalmente dalla terza prova l’equipaggio ha iniziato a trovare il giusto feeling con la R5 e il miglioramento è stato netto. In una classe combattutissima, i portacolori della Due Gi Sport si sono quindi classificati 7° di classe e 8° assoluti.

Le parole di Tavelli: “Una gara andata bene, doveva essere una gara test per prendere più confidenza con la macchina e lo è stata. Purtroppo la mancanza di tempo, soprattutto per via degli impegni lavorativi, non mi ha permesso di macinare chilometri sulla R5. Sono molto soddisfatto della Škoda, ma devo imparare ancora molto. Devo imparare a darle del tu, lei va davvero bene e molto forte, ma occorre starci su. Vedremo nelle prossime gare. Le prove per fortuna erano asciutte e molto belle e ci siamo divertiti. Va bene così”.

Lomonaco: rallentato per noie meccaniche. Andrea Lomonaco navigato da Fabio Gulmini, in trasferimento per la prima prova speciale, hanno da subito avuto noie elettroniche che, perdurando per tutta la gara, hanno attardato l’erogazione della potenza sulla loro Citroën C3 e penalizzato la loro corsa contro il cronometro. A questo inconveniente si è altresì sommata, sugli ultimi chilometri delle ultime 4 prove, anche una problematica all’idroguida che probabilmente per una concausa di eventi smetteva di funzionare, creando sicuramente un ulteriore disagio all’equipaggio.

All’ultima assistenza, grazie al team di meccanici capitanato da Maurizio Tavelli, si è trovata la causa del malfunzionamento elettronico e si è sistemata.

Ripartiti per l’ultima prova, la Citroën C2 girava al 75/80% delle sue potenzialità, permettendo così a Lomonaco di recuperare sull’avversario francese e scalare di una posizione, classificandosi così 4° in R2B e 26° assoluto. Le parole del pilota: “Finalmente siamo riusciti a salire sulla pedana d’arrivo. Dopo 6 mesi di stop, riprendere il ritmo non è stato facile e le problematiche della macchina non sono state sicuramente d’aiuto. Purtroppo sui primi due passaggi ho fatto una scelta di gomme un po’ azzardata, montando degli pneumatici duri e semiusati, sia davanti sia dietro e la macchina non stava dritta. Poi in assistenza li ho cambiati, con la stessa mescola, ma nuovi ed è andata molto meglio”. Rivedremo questo equipaggio darsi battaglia a fine luglio al rally di Alba.

Rosano: ritiro doppiamente amaro. Fabrizio Rosano e il suo copilota Luca Meitre, fino all’ultima speciale erano 3° di classe e 2° del trofeo Michelin ma purtroppo, sull’ultimo tratto cronometrato, dopo aver preso un avvallamento, si è rotto il braccetto di una ruota della Peugeot 106. Fortunatamente essendo su un rettilineo il guasto non ha avuto conseguenze, se non quella di aver dovuto consegnare la tabella.

Il pilota ha così commentato: “È stata una gara dura e impegnativa e la Valmala era molto rotta. Mi spiace per come sia andata, ci giocavamo il terzo posto di classe, di più non saremmo comunque riusciti a fare, visto che la macchina l’abbiamo finita la sera prima della corsa. Ci tenevo particolarmente a salire sulla pedana d’arrivo non tanto per il risultato ma per portare onore a un mio carissimo amico che è mancato nei giorni scorsi e il funerale è stato proprio sabato mentre correvo. Ho anche messo un adesivo sulla mia Peugeot in suo ricordo. E’ stata dura perché per me era come un fratello. Entrambi eravamo appassionati di rally anche se lui non correva. Per tanti anni, quando si facevano ancora i rally di notte, andavamo insieme a vedere le ricognizioni delle macchine stradali e tra una bottiglia di buon vino e due chiacchiere, si passava la nottata. Mi mancherà tantissimo”.

Odin: gara incredibilmente sfortunata. Eric Odin e Martina Balducchi sono partiti malissimo, infatti incredibilmente sulla prima speciale hanno bucato entrambe le due gomme posteriori della loro Citroën Saxo e, arrivati in trasferimento, ne hanno potuta cambiare solo una. Gli altri due tratti cronometrati di Valmala e Lemma, li hanno così percorsi ancora con una posteriore forata, arrivando in assistenza praticamente con la ruota distrutta. In questa occasione hanno sostituito entrambi gli pneumatici con altri due nuovi e sono ripartiti, senza demordere. A metà della Montemale però si è rotto un ingranaggio del cambio che ha bloccato la macchina in terza marcia. A questo punto, la demoralizzazione ha preso il sopravvento e l’equipaggio ha deciso così di ritirarsi. Il commento del pilota: “Credo di non aver mai vissuto un disastro così. E’ stata una gara con dell’incredibile… forare due ruote insieme su una prova non mi era mai capitato. Anche se non ci siamo da subito fatti prendere dallo sconforto, quando ci si è guastato anche il cambio, abbiamo deciso di gettare la spugna. Peccato. Speriamo di poterci rifare nella prossima gara, correrò ad Alba sempre con Martina alle note”.

 

Week-end da incorniciare per la Sport Forever

Laura Galliano e Elisa Servetti 2° in  classe Super 1.6. Alessandro Fino e Thomas Giusiano 2° di classe N3 davanti a Patetta e Alocco. Nel Michelin Cup Lorenzo Castelli Villa e Ismaele Barra sono 2° sulla Suzuki

DRONERO (CN), 29 aprile – Le strade occitane del Rally Valli Cuneesi portano senza dubbio bene ai colori della Sport Forever. Tutti gli equipaggi del sodalizio astigiano hanno infatti concluso un impegno difficile e selettivo e i risultati ottenuti sono senza dubbio di grande spessore. Laura Galliano ed Elisa Servetti si sono destreggiate con una certa disinvoltura a bordo della scorbutica e per nulla facile Renault Clio Super 1.6 con la quale, nonostante una foratura, hanno concluso sul secondo grandino del podio di classe vincendo la classifica riservata agli equipaggi femminili. Bella la prestazione anche per Alessandro Fino e Thomas Giusiano al via sulla Renault Clio protagonisti di una prestazione di alto livello grazie alla quale si sono classificati al secondo posto nella combattutissima classe N3 precedendo i compagni di squadra Sergio Patetta e Alessandro Alocco anche loro sulla vettura francese. Lorenzo Castelli – Villa e Ismaele Barra hanno infine centrato il secondo posto nel trofeo Michelin Cup a bordo della Suzuki Swift chiudendo inoltre in ottava posizione in classe R2B. Soddisfatta Laura Galliano “Sì, siamo contente” commenta la graziosa driver cuneese. “Nella prima parte mi sono impegnata per riprendere confidenza con una vettura che è indubbiamente impegnativa, ma che chilometro dopo chilometro ho ripreso in mano. Peccato per quella foratura ma è stata senza dubbio una bella soddisfazione”.

“Ricky-Rocky” Tondina è strepitoso: al Valli Cuneesi vince l’R3C

Alla seconda apparizione sulla 2000cc di casa Renault, il pilota novarese si impone nella classe ma risulta persino primo di Due Ruote Motrici portandosi in testa al Trofeo Open di Zona 1.

NEBBIUNO (NO) – Riccardo Tondina, alias Ricky, è diventato in fretta “Rocky”. Il 26enne pilota di Nebbiuno sta facendo a grandi passi il percorso che accompagna le giovani promesse alla maturità consolidata: alla tappa del Rally Valli Cuneesi c’è stata l’ennesima falcata decisa che, alla sua seconda gara in R3C, lo ha portato alla vittoria di categoria, a primeggiare tra le Due Ruote Motrici e ad aggiudicarsi il prestigioso Trofeo “Johnny” Cornaglia, Memorial che veniva assegnato al prim’attore della R3.

In gara insieme ad Andrea Dresti, navigatore di Finero, Tondina ha fatto faville con la Clio del Valsesia Motors Rally Sport risultando primo in ben nove prove su dieci disputate mostrando ottimi spunti velocistici e padronanza di un mezzo che sembra calzargli a pennello.

Il Valli Cuneesi lo avevo già corso con la Clio N3 e devo dire che essere già passato una volta su quelle strade mi ha aiutato specie nella scelta di gomme: gli altri hanno optato per soluzioni più conservative mentre io ho preferito utilizzare subito gomme dure, quelle adatte per fondi asciutti; anche se abbiamo vinto quasi tutte le prove, la differenza l’abbiamo fatta nella fase iniziale creando un distacco valido che ci ha permesso di fare bene senza patemi eccessivi nella seconda metà di gara” ha detto il driver della scuderia Vaemenia Historic.

Grazie a questo successo, Riccardo Tondina è partito col piede giusto nel trofeo Renault Open dedicato alle vetture R3C: l’affermazione cuneese vale parecchio in chiave stagionale perché il coefficiente maggiorato a 1.5 ha portato un bottino di 33,65 punti e ovviamente la prima posizione.

Aeffe Sport e Comunicazione protagonista al 12° rally storico del Cuneese

DRONERO (CN), 29 aprile – Alla 12° edizione del rally storico del Cuneese, sui 24 equipaggi iscritti, 3 i portacolori della scuderia torinese Aeffe Sport e Comunicazione.

Pellegrino–Peruzzi: un’avventura andata a buon fine. Pierangelo Pellegrino navigato da Daniele Peruzzi ha corso il rally storico del Cuneese su Fiat Abarth 131 Rally. Una gara andata tutto sommato bene, nonostante sia partita male per via delle regolazioni non al top della macchina e la sfiducia dell’equipaggio, reduce da un ritiro nella precedente competizione rallistica e con una Abarth 131 particolarmente ostica da guidare. Sulla prima prova hanno messo una ruota fuori strada ed hanno dovuto fare retromarcia e ripartire. Sulla seconda prova sono andati molto cauti, visto l’errore precedente. Non meglio sul terzo tratto cronometrato dove si sono girati in un tornante ed hanno dovuto fare manovra per ripartire. Ancora peggio sul primo passaggio della Montemale dove, dopo l’ultima inversione destra, sono usciti di strada e sono andati in un campo. Purtroppo il cronometro scorreva e i secondi persi per ripartire sono stati davvero tanti. Questo “fuori pista” ha compromesso il funzionamento della scatola giuda che ha preso del gioco e si sono trovati a dover anticipare nelle curve. Grazie all’ottimo lavoro dell’assistenza, sono ripartiti con la 131 al top e la grinta e la voglia di combattere hanno preso il posto dello sconforto. E il cronometro ha dato loro ragione; dalla 5° speciale in poi infatti, i tempi si sono notevolmente abbassati. Pellegrino – Peruzzi hanno così vinto la classe.

Le parole del navigatore: “È stata una bella gara. Per noi arrivare in pedana è stata una figata. Ma non solo per noi. Essendo la gara vicino a casa, avevamo tantissimi amici e parenti che sono venuti a fare il tifo per noi. Sia in assistenza sia sulle speciali. E’ stato bellissimo. Sta mattina mi sono trovato oltre 40 messaggi sul telefonino. Un’emozione unica. Mi spiace molto per i miei compagni di scuderia che si sono dovuti ritirare per noie meccaniche. Noi siamo soddisfatti. La nostra 131 è davvero difficile da guidare. È una macchina particolarmente lunga e pesante e noi eravamo sfiduciati dal precedente ritiro. Sicuramente faremo il rally storico della Lana e ci piacerebbe anche partecipare al Campagnolo”.

Galaverna–Scrigna: rottura meccanica. Adriano Galaverna navigato da Alessandro Scrigna su Fiat Ritmo 130 hanno affrontato bene il primo passaggio sulla Brondello ma purtroppo, sulla seconda speciale, la Valmala, a causa di un guasto meccanico, sono stati costretti al ritiro. Le parole del navigatore: “Purtroppo a noi è andata male, ci siamo dovuti ritirare poiché sulla PS2 abbiamo rotto il cambio. Peccato! Andrà meglio la prossima volta”.

Giordano-Pezzotta: gara di casa sfortunata. Marco Giordano con alle note Gianfranco Pezzotta, su Autobianchi Abarth A112 si sono dati battaglia sulle speciali Cuneesi con moltissima grinta, essendo questa la gara di casa del pilota. Peccato che per una rottura meccanica, siano stati costretti a consegnare la tabella.

Hyundai Motorsport trionfa al Rally di Argentina grazie alla doppietta Neuville-Mikkelsen

Con la splendida performance nel Rally di Argentina, Hyundai Motorsport ha firmato il miglior risultato nel Mondiale Rally 2019. Thierry Neuville ha conquistato la seconda vittoria consecutiva, mentre Andreas Mikkelsen ha chiuso al secondo posto ottenendo il suo primo podio stagionale. In questo weekend Hyundai Motorsport ha festeggiato tanti successi nel motorsport: alla doppietta nel WRC si affiancano le vittorie di Gabriele Tarquini e Norbert Michelisz nel WTCR e i successi in diversi Rally nazionali

29 aprile 2019 – Hyundai Motorsport ha conquistato la sua seconda vittoria consecutiva nel Mondiale Rally 2019 grazie alla doppietta di Thierry Neuville e Andreas Mikkelsen, rispettivamente primo e secondo nel Rally di Argentina.

Il pilota belga e il suo co-driver Nicolas Gilsoul – che hanno trionfato in terra sudamericana anche lo scorso anno – hanno preceduto di 48″ i compagni di squadra Andreas Mikkelsen e Jæger-Amland, gestendo il vantaggio accumulato nel corso dell’ultima giornata. Grazie al secondo posto ottenuto, l’equipaggio norvegese di Hyundai Motorsport ha conquistato il miglior risultato stagionale e il primo podio dopo quello del Rally di Svezia nel Campionato 2018. A completare la prestazione del weekend del team Hyundai Motorsport, il sesto posto di Dani Sordo e Carlos del Barrio con la loro Hyundai i20 Coupe WRC #6.

Il Rally di Argentina è stato caratterizzato da momenti difficili e condizioni impegnative durante tutto il weekend. Il percorso di domenica mattina ha attraversato due tra le più dure e iconiche prove speciali della stagione: Copina-El Condor (16,43 Km) e Mina Clavero-Giulio Cesare (20,30 Km). Nel secondo passaggio a El Condor, valido per la Power Stage, Neuville ha concluso il rally in modo magistrale, conquistando tre punti extra grazie al terzo tempo più veloce, nonostante abbia adottato un approccio cauto. Due invece i punti aggiuntivi conquistati da Dani Sordo.

Assicurandosi i primi due posti del podio, Hyundai Motorsport rafforza la sua leadership nella classifica costruttori con 157 punti, con un vantaggio di 37 punti sulla rivale Toyota. In virtù della vittoria, Neuville allunga alla testa della classifica piloti, con dieci punti di vantaggio su Sébastien Ogier.

Per Hyundai Motorsport il risultato del Rally di Argentina rappresenta la terza doppietta nel campionato WRC, la dodicesima vittoria e l’undicesimo doppio podio. Dal 2014 ad oggi il team ha conquistato ben 49 podi individuali.

“È davvero una sensazione fantastica! La macchina è stata assolutamente perfetta per tutto il weekend e io mi sono sentito sempre bene, a mio agio e in controllo. Abbiamo vinto alcune prove speciali molto impegnative e la nostra i20 Coupe WRC ha fatto una performance ottima, in condizioni veramente difficili. È stata una incredibile vittoria di squadra, non soltanto qui in Argentina, ma anche per tutti coloro che hanno lavorato senza sosta in Germania. Sono davvero grato a tutti per il loro lavoro, la loro dedizione e la loro professionalità. Abbiamo segnato punti molto importanti per il Campionato e sono davvero orgoglioso del risultato di questo weekend” ha commentato Thierry Neuville.

“Thierry e Nicolas hanno fatto un lavoro fantastico questo weekend, così come Andreas e Anders. Sono particolarmente emozionato di questo primo e secondo posto perché so quanto lavoro c’è dietro. Questo è il weekend più emozionante da quando ricopro questo ruolo perché – forse per qualche favorevole congiunzione astrale – abbiamo assistito a tante vittorie di Hyundai nel motorsport in tutto in mondo. Hyundai Slovenia ha conquistato il primo e secondo posto nello Slovenia Rally Championship, e un incredibile risultato è stato conquistato in Gran Bretagna con Tom Cave e Jari Huttunen che si sono classificati primo e terzo. Nello stesso momento Thierry e Andreas hanno messo al sicuro il risultato in Argentina, mentre Gabriele Tarquini e Norbert Michelisz hanno conquistato il primo e il secondo posto nel weekend ungherese del WTCR. Sempre in Ungheria la Hyundai i30 N TCR si è imposta nella TCR Europe Series. So che ho chiesto molto a tutti nel team: lavorare duro per migliorare sempre. Spero che questi risultati li ripaghino del loro impegno e dei loro sforzi. Oggi sono incredibilmente orgoglioso di essere il loro Team Director” ha commentato Andrea Adamo, Team Director Hyundai Motorsport.

 

Il Mondiale Rally 2019 continuerà su un territorio inesplorato per il WRC con la new entry del Rally del Cile, in programma dal 10 al 12 maggio.

Quinto podio consecutivo per Citroën C3 WRC, con il 3° posto di Ogier-Ingrassia in Argentina

Con un’altra prestazione da campioni, Sébastien Ogier e Julien Ingrassia hanno conquistato il loro quarto podio della stagione, il quinto per Citroën Total World Rally Team nel 2019, al termine di un’ultima crono ad alta tensione.

Per una penalità per il mancato rispetto del tracciato inflitta in ritardo a uno dei concorrenti diretti per il podio, Sébastien Ogier e Julien Ingrassia hanno iniziato l’ultima giornata di gara in 3ª posizione. Avevano un margine di soli 6’’0 al momento di affrontare le speciali sempre molto impegnative di El Condor e Giulio Cesare. Coerentemente con il loro carattere sempre combattivo, i sei volte campioni del mondo hanno sfoderato tutta la loro determinazione a bordo della loro C3 WRC per conquistare punti importanti per il campionato mondiale, e sono stati ricompensati per i loro sforzi: uno scratch nella Power Stage, il terzo del week-end, ha permesso loro di conservare la posizione per 1’’4!

Il 3° posto finale di Sébastien e Julien, insieme ai cinque punti di bonus della Power Stage, rafforza il loro secondo posto nella classifica provvisoria del campionato del mondo, a dieci punti dal leader. Per loro è il quarto podio dell’anno, dopo le vittorie a Monte Carlo e in Messico, e il secondo posto in Corsica. È anche la quinta volta in altrettante gare della stagione che Citroën Total World Rally Team conquista il podio.

Nonostante le mutevoli condizioni di aderenza del primo giorno, a causa delle forti piogge cadute prima dell’inizio della gara, la coppia francese aveva pilotato in modo regolare con un eccellente avvio, e si era classificata al secondo posto, a soli 11’’9 dal leader. La seconda giornata invece è stata più complicata: tratti in inganno nella speciale del mattino (PS 11) da un passaggio lasciato aperto, mentre il roadbook prevedeva fosse chiuso, Sébastien e Julien hanno danneggiato il servosterzo della C3 WRC a causa di un contatto e sono scesi in sesta posizione, a 21’’8 dal podio. Nel secondo passaggio hanno reagito da campioni, con due scratch, che hanno permesso loro di conservare tutte le chance di salire sul podio all’inizio dell’ultima giornata di gara.

Con un buon debutto e un 5° tempo nella prima vera speciale del Rally (PS 2), Esapekka Lappi e Janne Ferm sono stati purtroppo rallentati da una foratura (PS 4) dopo aver colpito un terrapieno. Nonostante fosse solo la loro seconda partecipazione in Argentina, sono riusciti ad aumentare progressivamente il ritmo, come dimostrano i loro promettenti tempi intermedi. Ma il distacco improvviso di uno pneumatico, conseguenza della foratura, ha fatto ribaltare l’auto (PS 8) costringendoli a un ritiro prematuro già al primo giorno di gara.

Mads Ostberg e Torstein Eriksen, impegnati nel WRC2 Pro con la C3 R5, hanno conquistato la loro seconda vittoria di categoria consecutiva, dopo la Svezia, insieme a dieci migliori tempi su diciassette, a dimostrazione dell’elevato livello prestazionale del prodotto sviluppato per la competizione clienti, fiore all’occhiello di Citroën Racing su questo difficilissimo terreno, su cui la C3 R5 gareggiava per la prima volta.

Zippo centra il podio in Europa

Si è conclusa con una brillante posizione sul podio la partecipazione di Zippo–Culasso al Vlatava Hystoric Rally dove l’equipaggio italiano ha conquistato la terza posizione di gruppo. La gara di Zippo si può dividere in due fasi, nella prima tappa la vettura ha ancora accusato alcuni problemi di alimentazione che hanno portato al ritiro prima dell’ultima speciale per rottura del turbo: ciò non ha ostacolato il rientro in gara con la formula super rally il giorno successivo sfruttando il tempo a disposizione della notte di venerdì per rimettere in sesto il motore della Audi Quattro .

Ed infatti nella seconda tappa il pilota alessandrino è riuscito a togliersi non poche soddisfazioni, vincendo una prova speciale e staccando per ben 4 volte il secondo tempo assoluto dietro l’imprendibile Lucky su Lancia Delta 16V, vincitore della gara.

E’ stata dura, specie nel primo giorno dove non riuscivamo a capire la natura dei problemi, poi al termine della 4 prova abbiamo dovuto fermarci ed utilizzare la formula Super Rally per rientrare in gara il giorno successivo per cercare di ottenere punti in ottica di campionato. I ragazzi del team Audi Quattro HRT sono stati fantastici trovando il problema di alimentazione e sostituendo il turbo danneggiato, permettendoci così di poter lottare per le posizioni di vertice nel corso della seconda tappa.”

Bellissime alcune immagini scattate durante la gara a dimostrazione dell’impegno e della voglia di fare bene dell’equipaggio italiano. Ora, dopo questa escursione in Europa, si torna al Campionato Italiano con l’impegnativa prova del Targa Florio. una gara storica, la più antica al mondo, che si svolgerà in Sicilia dal 9 al 12 maggio prossimo, vogliamo fare bene per scalare posizioni nella graduatoria dell’Italiano e poi faremo i conti.

Matteo Luise, al Valsugana, beffato dalla sorte

Il pilota adriese, con il terzo assoluto saldamente nelle mani, si vede costretto al ritiro, a pochi chilometri dalla fine, causa cedimento del motore. Foto Fotosport

Adria (Ro), 29 Aprile 2019 – Il conto di Matteo Luise con la dea bendata si è nuovamente riaperto, in occasione del recente Valsugana Historic Rally, mettendo a segno, probabilmente, il colpo gobbo più difficile da incassare tra tutte le difficoltà affrontate negli ultimi anni.

Una splendida cavalcata aveva portato il pilota adriese, affiancato dalla moglie Melissa Ferro, sino al terzo gradino del podio assoluto, infliggendo distacchi abissali alla concorrenza in classe, prima che il motore della Fiat Ritmo 130 gruppo A decidesse di abbandonarlo quando, all’uscita dell’ultima prova speciale, mancavano pochi chilometri.

Ad un primo passaggio sulla “Morello” rallentato dalla rottura della vaschetta dell’idroguida faceva largo il secondo tempo assoluto, a 2”7 dalla Lancia Rally 037 di Battistolli, sulla “Passo Brocon”.

Da quel momento, in avanti, lo show del portacolori del Team Bassano lo vedeva costantemente sul podio provvisorio, nella generale, e saldamente al comando della propria classe, sino alla fatidica ultima tornata sulla “Trenca”.

È stato un brutto ritiro però diverso dai precedenti” – racconta Luise – “perché, in questa occasione, abbiamo avuto la possibilità di dimostrare, sul campo, il nostro valore. Eravamo a posto con tutto. Equipaggio, vettura e gomme. Sinceramente non ci aspettavamo di poter battagliare per il podio assoluto, con la possibilità di giocarci il secondo sull’ultima prova speciale. Quando siamo partiti sulla speciale conclusiva eravamo, in sostanza, certi di salire sul podio assoluto, convinti di avercela ormai fatta. Ritrovarsi a piedi, a pochi chilometri dalla fine, è davvero una beffa. I tempi restano, è vero, ma resta anche tanta delusione. Ci dispiace molto per Silvano Amati, che ringraziamo molto per il lavoro svolto, è rimasto pietrificato di più di tutti noi messi assieme. Ci teneva tantissimo a questo risultato. Grazie anche a Valentino ed a tutto il nostro team, ragazzi splendidi che ci sostengono in ogni trasferta. Un particolare ringraziamento ed al tempo stesso un augurio, di cuore, di pronta guarigione lo vogliamo fare a Mario Cravero, responsabile di Michelin per le auto storiche. Ci ha chiamato qualche minuto dopo il nostro ritiro per chiederci cosa era successo. Ci ha fatto un sacco di complimenti e questo ci ha gratificato molto. Un particolare ringraziamento Maurizio e Michele, della Novara Corse, per averci prestato la vaschetta. Senza il loro aiuto ci saremmo dovuti fermare subito. ”

Gli fa eco Silvano Amati, padre del rinnovato cuore pulsante della trazione anteriore torinese.

Molto rammarico ed un grosso dispiacere” – aggiunge Amati – “perché, da quanto ho potuto analizzare, il motore ha ceduto per un problema di lubrificazione. Una rottura diversa dalle precedenti. Abbiamo notato un calo della pressione dell’olio solo nelle curve a destra. Questo accade quando si prendono colpi sul paracoppa che, rimbalzando, batte sulla coppa dell’olio. Emotivamente questo ritiro mi tocca di più per la bella amicizia nata con Matteo e con Melissa.

Trofeo A112 Abarth Yokohama: Fiora sbanca al Valsugana Historic Rally

In coppia con Soffritti, il piemontese si aggiudica un combattuto e spettacolare Valsugana Rally precedendo Cazzaro – Brunaporto e Beccherle – Dal Bosco. Dopo 2 gare classifica corta con Droandi che passa al comando.

 Romano d’Ezzelino (VI), 29 aprile 2019Venticinque iscritti; ventiquattro verificati: una volta di più il Valsugana Historic Rally si conferma gara molto gradita anche ai partecipanti alla Serie organizzata per il decimo anno consecutivo, dal Team Bassano. A Borgo Valsugana si è vissuta una nuova emozionante sfida che ha confermato il livello di agonismo e spettacolo che sanno offrire le intramontabili A112 Abarth.

Al venerdì sera, fatta la conta dopo le verifiche, si registra la defezione di Baldo e Marcolini che saltano l’impegno trentino a causa della vettura ancora da ultimare.

Si parte sabato mattina con la “Morello” dove Raffaele Scalabrin e Giulia Paganoni mettono la prima firma precedendo Franco Beccherle ed Emanuele Dal Bosco e un trio racchiuso in 0″2 formato da Lisa Meggiarin e Marsha Zanet, Filippo Fiora e Massimo Soffritti, Franco e Arnaldo Panato. Nicola Cazzaro e Giovanni Brunaporto seguono nella classifica, ma nella successiva “Passo Broccon” conquistano il loro primo scratch e passano al comando, complice anche una serie di problemi per Scalabrin il quale però si rifà sulla temuta “Trenca” e torna al comando stampando un tempo che gli varrebbe la tredicesima prestazione nell’assoluta del rally. Il primo giro si chiude con Cazzaro che segue a 16″3 e Fiora a 20″6. Il quarto, Beccherle, è già staccato di 38″2.

Fiora reagisce sulla “Morello 2” tirandosi in scia la Meggiarin staccata di 0″3 e Scalabrin a 3″7 e il secondo passaggio sul “Passo Broccon” premia nuovamente Scalabrin con Fiora subito dietro a 0″8 e Meggiarin a 2″9. Manca una prova al termine e Scalabrin sembra aver la gara in pugno con 17″7 su Fiora e 29″5 su Cazzaro; la doccia fredda è però dietro l’angolo: il giovane vicentino si trova costretto ad abbandonare ancor prima di entrare in prova a causa della vettura che accusa diversi problemi e preferisce fermarsi onde evitare danni maggiori. Lascia così via libera a Fiora che dimostra di meritare la vittoria andando ad imporsi sulla “Trenca 2” con un ottimo Oriella dietro per soli  2″3. Beccherle si difende dall’attacco della Meggiarin e a Cazzaro non rimane che controllare gli avversari per confermare l’ottimo risultato.

Il podio posto ai piedi del Ponte Veneziano in centro città, vede quindi salire sul gradino più alto Fiora e Soffritti e a quest’ultimo tornano in mente i successi ottenuti al fianco di Michele Cinotto nel 1980; felicissimi Cazzaro e Brunaporto festeggiano il primo meritato podio e sul terzo gradino salgono Beccherle e Dal Bosco, bravi a difendere la posizione dagli attacchi degli inseguitori. Meggiarin e Zanet chiudono quarte dopo un anno di assenza dalle gare precedendo i positivi Oriella e Minuzzo; il sesto posto finale permette a Droandi e Matini di balzare al comando del Trofeo e felicissimi sono Riccardo e Nico Pellizzari per il settimo posto conquistato alla fine. Ottava piazza per Pinzoni e Spagnoli che precedono Domenighini e Vercella Marchese; Benedetto e Bertoldi chiudono la top-ten. Seguono poi, undicesimi, Vezzola e Francinelli, Cheney e Torricelli sono dodicesimi dopo una gara tribolata e tredicesimi chiudono Gentile e Carlesso. Vede il primo arrivo di Trofeo l’accoppiata toscana Dall’Avo e Piras e quindicesimi si piazzano Letey e Robbin anch’essi al debutto; posizione sedici per i Labirinti padre e figlio con l’unica “Gruppo 1” in gara, mentre Almici e Quistini vanno a chiudere la classifica assoluta. Sette i ritirati: oltre ai citati Scalabrin e Paganoni, Panato – Panato, Cazziolato – Pasqualetto, Canetti – Senestraro, Raviglione – Rappoldi, Montibeller – Mengon, Armellini – Comunello.

Le classifiche. Assoluta: 1. Droandi 18, 2. Scalabrin 16, 3. Fiora 15, 4. Beccherle e Mearini 10. Gruppo 1: Labirinti 2. Femminile: 1. Meggiarin 2. Under 28: 1. Cazzaro 6.

Andrea Montemezzo vincente al Valsugana Historic Rally

Il pilota di Bastia di Rovolon, portacolori di GDA Communication, conquista la vittoria in classe J2-A/2000 ed entra nella top ten, al decimo posto assoluto. Immagine Fotosport

Modena, 29 Aprile 2019 – Una nona edizione del Valsugana Historic Rally da assoluto protagonista per Andrea Montemezzo, in gara assieme al fido Andrea Fiorin sulla Opel Kadett GSI di gruppo A, curata da Tuning Carenini. Il pilota di Bastia di Rovolon, vestendo la casacca di GDA Communication, ha firmato il successo in classe J2-A/2000 ed il decimo assoluto, bissando la vittoria della passata edizione, complice il regalo ottenuto dalla dea bendata che ha estromesso, sul finale, Luise. La tenacia nell’essere presente, concentrato nei momenti chiave, ha permesso al patavino di raccogliere i primi, importanti, punti per l’obiettivo dichiarato di questa stagione: il TRZ.

Disgrazie altrui, gioia nostra, si diceva una volta” – racconta Montemezzo – “e, a parte le battute, siamo consapevoli che Matteo Luise è un fuoriclasse. Questo è indiscutibile. Onore e merito a lui ma, dal canto nostro, possiamo dire di aver comunque fatto la differenza rispetto ai nostri inseguitori. Senza il suo ritiro saremmo comunque arrivati ad un buon secondo posto. Certo, chiudere con la seconda vittoria, di fila, qui al Valsugana è un buon avvio di stagione.”

Autore per ben cinque prove, sulle sei disputate, del secondo tempo di classe Montemezzo si è rivelato l’unico, tranne in una sola occasione, in grado di mantenere il distacco parziale al di sotto del minuto, nonostante un cammino condito da problemi di varia natura. Sul primo passaggio della “Morello” il pilota della scuderia modenese accusava un pesante ritardo, complice un concorrente più lento che lo precedeva, senza dare strada, dopo aver toccato al posteriore.

Nel frangente il serbatoio della trazione anteriore tedesca si staccava, sostenuto unicamente dallo scarico, e deconcentrava un Montemezzo con le orecchie tese a percepire ogni minimo rumore proveniente dalla vettura.

Purtroppo sulla prima prova” – sottolinea Montemezzo – “abbiamo raggiunto due concorrenti che ci precedevano, uno lo abbiamo passato mentre l’altro non ce lo ha permesso. Abbiamo perso parecchio tempo ma andava comunque bene così. Il serbatoio staccato generava un rumore di ferro che grattava per terra e questo ci ha deconcentrato. Abbiamo dovuto affrontare, in queste condizioni, anche la seconda prova e ci siamo girati sul penultimo tornante. Una volta sistemato il tutto, grazie ad Adriano e Ugo di Tuning Carenini, abbiamo iniziato a spingere.”

Con Luise in fuga Montemezzo gestiva, saggiamente, il distacco dagli inseguitori, prima che la sorte gli regalasse, su un vassoio d’argento, un risultato del tutto inaspettato.

Più contenti di così non possiamo essere” – sottolinea Montemezzo – “e, come ha detto il buon Fiorin, con i tempi che stiamo segnando è ancora un po’ presto per andare in pensione.”

Turri e Russo vincono il 9° Valsugana Classic

Il duo del Progetto M.I.T.E. si aggiudica con la Fiat 128 la gara di regolarità sport svoltasi in abbinamento con l’omonimo rally storico. Foto Gianni Abolis

Borgo Valsugana (TN), 29 aprile 2019 – Se per il rally storico il pronostico dei vincitori era alquanto incerto, altrettanto si può dire del “Classic”, la gara di regolarità sport che come ogni anno è abbinata al primo evento. Sicuramente una buona mezza dozzina dei quarantacinque partecipanti, aveva i “numeri” per puntare alla vittoria e tra questi c’erano anche Giacomo Turri ed Elisabetta Russo con l’inconfondibile Fiat 128 berlina; dopo i sei rilevamenti dell’impegnativo percorso sono stati proprio loro a trionfare realizzando solo 11 penalità, che significa “girare” a meno di due centesimi di media. Davvero un grande risultato per il duo che ha portato la vittoria numero trentotto alla scuderia nata dal progetto di Gilberto Pozza.

Avvincente anche la lotta per il podio con due equipaggi che hanno chiuso pari merito con 20 penalità, ma come previsto dal regolamento, è stata la discriminante a premiare Angelo Tobia Seneci e Luca Taesi, anch’essi portacolori del Progetto M.I.T.E. con l’Opel Kadett GT/E, che hanno avuto la meglio sull’equipaggio della Palladio Historic formato da Mauro Argenti e Roberta Amorosa con la Porsche 911 T.

Al quarto posto i vincitori del 2018, Andrea Giacoppo e Daniela Grillone Tecioiu su Lancia Fulvia HF seguiti da Leonardo Fabbri e Sonia Cipriani con la Volvo 144 S e da Pietro Iula e William Cocconcelli su Opel Kadett GT/E. Sul settimo gradino dell’assoluta vi salgono Marco Bentivogli e Andrea Marani con la Fiat 124 Abarth, seguiti da Adriano Pilastro e Tomas Sartore, ottavi con l’Autobianchi A112 Abarth; noni chiudono Daniele Carcereri ed Alessandro Maresca su Opel Kadett GSI e la top ten viene completata dall’altra A112 Abarth, quella di Lorenzo Franzoso e Natascia Biancolin.

Per quanto riguarda la classifica del Trofeo Tre Regioni, del quale il Valsugana era il secondo appuntamento stagionale, il risultato copia alla perfezione quello della classifica assoluta. Il Progetto M.I.T.E oltre alla vittoria assoluta, brinda infine anche a quella tra le scuderie.

Efferremotorsport – Doppio impegno, Slalom Giovi e Rally Valpolicella

Fine settimana intenso per la scuderia oltrepadana EfferreMotorsport, saranno due piloti impegnati allo Slalom dei Giovi, in provincia di Genova ed un equipaggio al Rally della Valpolicella, nel veronese.

 

A Genova si disputerà la 37° edizione dello Slalom Mignanego-Giovi, due i piloti a cercare un buon piazzamento di classe. Davide Melioli, su Peugeot 106 N2 punterà alla vittoria di classe, dopo averla sfiorata al Rally Sanremo Leggenda.

Debutto in scuderia per Andrea Compagnoni, che a bordo della Mini Cooper RS cercherà di scoprire i segreti di questa gara, in vista anche del suo impiego al Rally Castelli piacentini.

 

Il fine settimana del 4/5 Maggio, oltre alla manifestazione genovese, vedrà un debutto su una vettura importante per il pilota pavese Pier Sangermani, impegnato con la Ford Fiesta R5 e navigato dal fido bronese Lorenzo Paganin.

 

In ordine cronologico, tra le novità più interessanti di quest’anno ci sarà la possibilità di effettuare uno shakedown, in programma dalle 11.00 alle 16.00 nella giornata di venerdì 3 maggio. Si svolgerà su di un percorso lungo 2,2 chilometri che su espressa volontà degli organizzatori sarà un tratto di strada specifico e ricercato per avere le variazioni altimetriche che i concorrenti troveranno poi durante la gara. Un’altra novità cardine dell’edizione 2019 sarà la prova spettacolo che aprirà le danze già nella serata di venerdì sera, con l’ingresso dei concorrenti in ordine inverso rispetto all’elenco iscritti. Dopo la partenza ufficiale data venerdì 3 maggio nella centralissima via Giuseppe Mazzini di Negrar alle 18.01, questa prova, denominata “VRC – Idroagrifer” vedrà successivamente il suo avvio alle 19.19. e si snoderà nella zona industriale di Sega, avrà una lunghezza di 1,7 chilometri e potrà contare su tratti veloci che si alterneranno a punti più tecnici, rispecchiando così una tradizionale prova speciale raccolta a favore di pubblico, il quale potrà godere anche di uno spazio attrezzato per la vendita di bevande ed alimenti. L’ingresso alla prova spettacolo del venerdì sera avrà un costo di 5,00 euro e nell’occasione verrà dato a tutti un simpatico omaggio fino ad esaurimento scorte. Gli organizzatori raccomandano di seguire scrupolosamente le indicazioni per entrare ed uscire dagli ampi parcheggi predisposti e di non sostare assolutamente nelle vie di accesso all’area. Conclusa la serata di venerdì, gli equipaggi si porteranno per la nottata verso il riordino di Fumane, predisposto presso il Centro di Appassimento Terre di Fumane. L’indomani sabato 4 maggio si disputeranno le restanti sei prove speciali in programma. Si inizierà alle 10.42 con la P.S. 2 “Sant’Anna d’Alfaedo – MGS 1”, si proseguirà con la P.S. 3 “Santa Cristina – Prisma Logistic 1” alle 11.57 per chiudere il primo giro con la P.S. 4 “San Peretto – Tecnovap 1”, dopo il riordino a Sant’Anna d’Alfaedo, le prove verranno replicate con la P.S. 5 “Sant’Anna d’Alfaedo – MGS 2” prevista per le 15.28, si proseguirà con la P.S. 6 “Santa Cristina – Prisma Logistic 2” alle 16.43 per concludere con la P.S. 7 “San Peretto – Tecnovap 2” alle 17.31. L’arrivo della prima vettura a Negrar è previsto per le 18.00 sempre nella centralissima Via Mazzini.

 

 

52° Rallye Elba-Trofeo Banca CRAS: successo di Miele-Mometti (Citroën DS3 WRC)

La coppia lombarda ha preso il comando sull’ultima prova speciale, con un attacco deciso ai veneti Signor-Bernardi (Ford Fiesta WRC), a loro volta andati al comando con la penultima “chrono”, dopo l’errore del sino ad allora leader Fontana, fermo per incidente. Miele è passato così al comando della classifica di Campionato, mentre la terza piazza è andata a Pedersoli-Tomasi, anche loro con una Citroën DS3 WRC. Il miglior equipaggio elbano di nuovo Bettini-Acri (Škoda Fabia R5), anche sesti assoluti e passati al comando del Trofeo Rally Toscano.

 

 

Portoferraio (Isola d’Elba-Livorno), 27 aprile 2019. I lombardi Simone Miele e Roberto Mometti, con una Citroën DS3 WRC, hanno vinto oggi il 52° Rallye Elba-Trofeo Banca CRAS, secondo atto del Campionato Italiano WRC (coeff. 1,5), al termine di un confronto tanto acceso quanto anche spettacolare sulle strade isolane, da sempre teatro di grandi momenti di rallismo.

 

Miele e Mometti hanno sopravanzato con l’ultima prova speciale Marco Signor e Patrick Bernardi, su una Ford Fiesta WRC, andati al comando della gara a seguito dell’errore (incidente) del comasco Corrado Fontana, in coppia con il piemontese Giovanni Agnese, su una Hyundai i20 NG WRC.

Fontana era andato al comando dalla terza prova speciale e la “toccata” anteriore in cui è incappato ha vanificato il possibile tris di allori dopo quelli del 2014 e 2015.

Signor aveva avviato la gara al comando, ieri, per poi lasciarlo dopo tre prove in mano appunto a Fontana, e proprio nella classica “Zona Cesarini” non ha potuto resistere all’ultimo attacco di Miele, che ha sopravanzato il rivale con 3”7 appunto sull’ultima prova, confermando anche il suo particolare feeling con le strade elbane, tornando a firmare un nuovo risultato da podio dopo quello di due anni fa. Durante la gara Miele ha avuto il suo daffare per tenere a bada prima lo scatenato piacentino Andrea Carella, con Enrico Bracchi alla sua destra (autore dei migliori rilevamenti cronometrici tra le vetture di gruppo R, con la sua Škoda Fabia R5), poi anche per contenere il ritorno di Luca Pedersoli, quest’ultimo finito poi al terzo posto, dopo una gara tutta in progressione.

L’Elba ha detto bene a Miele anche in chiave Campionato, essendo passato al comando della classifica provvisoria. Pedersoli, vincitore del primo round di campionato (il Rally 1000 Miglia) ha pagato, assieme alla copilota Anna Tomasi, il fatto di partire per primo con la Citroën DS3 WRC, oltre che a non trovare mai l’assetto ottimale per affrontare al meglio le “piesse” elbane con la vettura “della doppia spiga”.

Quarto ha finito poi Carella, prestazione sopra le righe, la sua, come lo è stata anche quella del piemontese Corrado Pinzano, pure lui con una Škoda Fabia R5, alla sua prima volta all’Elba, gara finita al quinto posto finale.

Tra gli equipaggi elbani, dopo una prima parte di gara di lotta aperta tra Andrea Volpi, assieme a Michele Maffoni, e Francesco Bettini, in coppia con Luca Acri, entrambi al volante di una Škoda Fabia R5, la vittoria è andata di nuovo a quest’ultimo, autore di una prestazione pregevole (pur con problemi di potenza del motore e di gomme), mentre l’altro ha sofferto con le scelte ottimali di gomme sulle strade amiche, come al solito ostiche anche per chi corre “in casa”. Bettini, con la prestazione odierna, è passato anche al comando del Trofeo Rally Toscano.

CLASSIFICA FINALE (TOP TEN): 1. Miele-Mometti (Citroën DS3 WRC) in 1h16’04”9; 2. Signor-Bernardi (Ford Fiesta WRC) a 3.7; 3. Pedersoli-Tomasi (Citroën DS3 WRC) a 35.6; 4. Carella-Bracchi (Škoda Fabia R5) a 54.6; 5 . Pinzano-Zegna (Škoda Fabia R5) a 1’15; 6. Bettini-Acri (Škoda Fabia R5) a 1’39.6; 7. Re-Bariani (Škoda Fabia R5) a 1’53.3;  8. Miele-Beltrame (Škoda Fabia R5) a 1’56”2; 9. Volpi-Maffoni (Škoda Fabia R5) a 2’28.8; 10. Santini-Romei (Škoda Fabia R5) a 2’55”1;

Weekend amaro per Leopoldo Maestrini: due forature compromettono il suo Rallye Elba

 

Costantemente protagonista di una performance da “top ten”, il pilota di Scarlino costretto a retrocedere in classifica a causa di due forature, occorse nella giornata conclusiva dell’appuntamento toscano, seconda manche di Campionato Italiano WRC.

 

 

Scarlino (GR) – 29 aprile 2019 – E’ un risultato che non ha rispecchiato la qualità espressa “sul campo”, quello analizzato da Leopoldo Maestrini a conclusione del Rallye Elba, secondo appuntamento di Campionato Italiano WRC andato in scena nel fine settimana sulle strade dell’isola, interessata dal passaggio della serie rallistica tricolore dedicata ai fondi asfaltati.

Al volante della Peugeot 208 R5 messa a disposizione dal team MM Motorsport, con i colori della scuderia Maranello Corse, il pilota di Scarlino si è reso protagonista di un avvio convincente, con riscontri cronometrici decisamente in linea con le aspettative.

 

Assecondato alle note da Sauro Farnocchia, chiamato a condividere l’abitacolo per l’intera stagione, Leopoldo Maestrini si è visto costretto a retrocedere in classifica a causa di due forature. La prima, costata oltre un minuto, occorsa mentre stava affrontando la prima prova speciale del sabato, la “Due Mari di oltre ventidue chilometri. Una variabile che ha ridimensionato quelle che erano proiezioni positive, costringendo il driver grossetano ad una rincorsa interrotta durante l’ultima prova speciale in programma, teatro della seconda foratura. Un epilogo sfortunato che non ha negato a Leopoldo Maestrini la “passerella” sulla pedana d’arrivo, calcata con la consapevolezza di aver espresso ottime qualità nelle prove speciali non interessate da problematiche.

 

“C’è molto rammarico, visto quello che stavamo esprimendo – il commento di Leopoldo Maestrini – fondi difficili che conosciamo bene e che stavamo interpretando nel modo migliore. Abbiamo forato per ben due volte, la seconda quando cercavamo di concretizzare la rimonta. Fa parte del gioco ma, al momento, la delusione è tanta. Adesso non rimane altro che concentrarci sul prossimo appuntamento, lavorando sui molti aspetti positivi riscontrati sull’isola”.

 

 

Rally Valli Cuneesi, Gino-Ravera per la terza volta nell’albo d’oro

Foto Elio Magnano

Dronero, sabato 27 aprile 2019 – Con il miglior tempo in 8 delle 10 speciali valide per la conquista del gradino più alto del podio, Alessandro Gino e Marco Ravera vincono il 25° Rally Valli Cuneesi e, per la terza volta consecutiva, siglano l’albo d’oro della competizione organizzata dallo Sport Rally Team di Piero Capello. L’equipaggio cuneese parte subito forte piazzando il miglior crono dopo la prima speciale e si ripete nelle successive sei per amministrare il vantaggio acquisito (quasi 40 i secondi che lo separano dai primi inseguitori dopo 7 speciali) nel finale. Finale in cui Gino-Raverasi concedono il lusso” di siglare un secondo posto, un primo e concludere con un terzo che porta il loro tempo complessivo a 56’23”5.

Seconda posizione finale, a 24”4 dai vincitori, per gli elvetici Sébastien Carron e Lucien Revaz che, prova dopo prova, confermano la posizione in cui hanno concluso la speciale di apertura. Per i portacolori della scuderia D-Max Swiss la soddisfazione del miglior tempo siglato nella ottava speciale, terzo passaggio sui 9,9 km della Valmala Santuario, con la loro Volkswagen Polo R5 a impreziosire una prestazione che li ha visti costantemente in zona podio.

Si ferma a 1”4 da Carron-Revaz la rincorsa alla seconda posizione di Elwis Chentre, affiancato alle note dalla saviglianese Elena Giovenale, su Škoda Fabia R5 (Salento Motori). Non basta infatti al pilota valdostano la vittoria sull’ultima speciale di giornata, gli 11,85 km della Montemale, per colmare il gap. Quarta posizione finale, a 1’25” dai vincitori, per Gagliasso-Beltramo su Škoda Fabia R5 (Turismotors) seguiti a 45”3, dai francesi Courchet-Gordon anche loro sulla berlinetta della casa ceca.

Concludono 65 equipaggi degli 86 partiti al mattino da Dronero.

I vogheresi Matteo Musti e Paolo Zanini vincono, dominandolo, il contestuale 12° Rally Storico del Cuneese. L’equipaggio al via su Porsche 911 (scuderia Piloti Oltrepo) sale sul gradino più alto del podio siglando la vittoria in ognuna delle 10 prove disputate nell’arco della giornata e concludendo gli oltre 80 chilometri di speciali in 1:03’04”3. A provare a tenere il loro passo ci provano Manuel Villa e Daniele Michi che, saliti in seconda piazza della classifica assoluta dopo la seconda speciale, lì restano fino al traguardo finale che tagliano con un ritardo di 1’22”8 sui mattatori di giornata. Per loro un ruolo di marcia da assoluti protagonisti con un terzo posto nella prova di esordio e nove secondi in tutte quelle restanti. Più aperta la partita per il terzo posto che, a sorpresa, vede Beniamino Lo Presti e Flavio Zanella su Porsche 911 SC. La sorpresa non è tanto nel loro risultato finale, a 4’45”9 dai vincitori, quanto nel ritiro prima del tempo di Stefano Politano e Beatrice Bodrito: i portacolori della scuderia XRT, saldamente terzi fino alla settima speciale, sono costretti ad abbandonare per un guasto meccanico alla loro Lancia Delta Integrale con cui avevano siglato un secondo e sei terzi tempi nelle prove fin lì disputate. Concludono il 12° Rally Storico del Cuneese 14 dei 24 equipaggi partiti.

Nella “Coppa 127”, campionato sociale aperto a piloti e navigatori tesserati presso la Pro Energy Motorsport che corrono nei rally storici con la berlinetta di Casa Fiat sia in cilindrata 900cc che 1050cc, vittoria per Oreste Pasetto e Carlo Salvo sempre in testa alla classifica che vede in seconda posizione i torinesi Simone Pinna e Franco Bottan e terzi gli eporediesi Marco Cassina e Alice Biancotto.

Soddisfazione è stata espressa dall’organizzatore Piero Capello per la buona riuscita della manifestazione che, anche in questa edizione dei cinque lustri, ha saputo richiamare un folto e disciplinato pubblico. Appuntamento al 2020, anche grazie al sostegno dei tanti sindaci che credono nella valenza dell’evento.

Così i trofei

Nel Trofeo Renault Clio R3 Open, vittoria per Tondina-Dresti. Nel Trofeo Renault Clio N3, vincono Cittadino-Barbero. Nel Trofeo Michelin Cup, Pizio-Rubinelli su Ford Fiesta R5 sono davanti a tutti.

Così i premi alla memoria

Trofeo Giorsetti, va a Cittadino-Barbero (Renault Clio RS – Winners Rally Team), va all’equipaggio della classe N3 che ha realizzato il miglior tempo complessivo nei due passaggi sulla Montemale

Trofeo Turletti, va Torchio-Carlevero (Citroën Saxo VTS – Eurospeed), equipaggio miglior classificato di classe A6

Memorial Johnny Cornaglia, va Tondina-Dresti (Renault Clio R3C – Vaemenia Historic), equipaggio miglior classificato in classe R3C

Tiziano e Francesca Nerobutto vincono il 9° Valsugana Historic Rally

In una gara ricca di emozioni il duo padre e figlia si aggiudica la gara di casa con l’Opel Ascona 400, precedendo la Ford Sierra Cosworth di Bianco – Handel e la BMW M3 dei Nodari, padre e figlio.  Spettacolare anche la sfida delle A112 Abarth che premia Fiora e Soffritti. Foto Gianni Abolis

Borgo Valsugana (TN), 28 aprile 2019 – Combattuta, spettacolare, rocambolesca: così è stata la nona edizione del Valsugana Historic Rally che si è conclusa nel pomeriggio di sabato 27 dopo nove ore di gara ricche di emozioni ed agonismo. Ad aggiudicarsela sono stati i locali Tiziano e Francesca Nerobutto, padre e figlia di Borgo Valsugana, che dopo un inizio in salita con la loro Opel Ascona 400 Gruppo 4 coi colori del Team Bassano, hanno cambiato passo ed infilato un poker di successi parziali sulle sei prove regolarmente disputate. A completare il podio la Ford Sierra Cosworth 4×4 Gruppo A di Riccardo Bianco e Fabrizio Handel, bravi a resistere nonostante alcune noie meccaniche ed aggiudicarsi la vittoria nel 4° Raggruppamento precedendo i compagni della Scuderia Palladio Historic Paolo e Giulio Nodari che non si sono arresi ad un inizio di gara travagliato e proprio sul filo di lana hanno conquistato la terza posizione con la BMW M3 Gruppo A.

Cielo terso e sole splendente, decisamente inaspettati dopo la sfuriata meteorologica del venerdì pomeriggio, hanno accolto la partenza del rally con le A112 del Trofeo ad iniziare le schermaglie seguite dalle restanti vetture del rally e dalle quarantasei della regolarità sport. Sono Alberto Battistolli e Luigi Cazzaro a piazzare il primo scratch con la Lancia Rally 037 sulla prova “Morello”; dietro di loro Tiziano e Francesca Nerobutto pagano ben 8”7 con l’Opel Ascona 400 e addirittura 11”3  il distacco che accusano Riccardo Bianco e Fabrizio Handel con la Ford Sierra 4×4 che dà loro qualche problema coi freni. Roberto Rimoldi e Roberto Consiglio con la Porsche 911 SC esordiscono sulle prove del Valsugana con un buon quarto tempo precedendo Giorgio Costenaro e Lucia Zambiasi, i più veloci del 2° Raggruppamento con la Lancia Stratos; ottimo riscontro per Matteo Luise e Melissa Ferro, ottimi sesti e primi tra le “due litri” con la Fiat Ritmo 130 TC nonostante qualche noia all’idroguida. Attardati i Nodari padre e figlio, che sbagliano la scelta delle gomme sulla BMW M3. Nel Trofeo A112 Raffaele Scalabrin e Giulia Paganoni partono all’attacco tirandosi in scia Franco Beccherle ed Emanuele Dal Bosco, secondi, e Lisa Meggiarin con Marsha Zanet, terze.

Primo passaggio sul “Passo Broccon”, particolarmente insidioso nella discesa, e nuovo parziale firmato da Battistolli, ma è Luise a strabiliare col secondo tempo in prova a soli 2”7; l’impresa lo fa salire in posizione d’onore anche nell’assoluta dove precede Bianco che si conferma terzo. Nerobutto è penalizzato da un dritto ma mantiene il contatto con la vetta e si fanno vedere anche Maurizio Finati e Martina Codotto al debutto con la Lancia Rally 037. Notevole il decimo tempo stampato dalla Honda Civic di Andrea Marangon e Massimo Darisi che viaggiano in dodicesima posizione assoluta. Paolo Basso e Sergio Marchi si ritirano per la rottura della frizione sulla Porsche 911 RSR.

Scalabrin patisce un assetto troppo rigido e la classifica di Trofeo subisce un ribaltone grazie anche allo scratch di Nicola Cazzaro e Giovanni Brunaporto che si portano al comando tirandosi in scia Filippo Fiora e Massimo Soffritti, ora secondi.

Tocca alla terza prova, la temuta “Trenca”  e la classifica si rivoluziona letteralmente: Battistolli rompe il differenziale e si ferma lasciando va libera a Nerobutto che cambia passo, vince la prova e si  porta al comando del rally scavalcando in un sol colpo Bianco e Luise, ora secondo e terzo. Dopo il primo giro Rimoldi è saldamente quarto con Nodari che recupera qualcosa e gli si avvicina a 3”4. Scalabrin stacca un tempo “monstre” e si riprende il comando del Trofeo A112 davanti a Cazzaro e Fiora.

Che Nerobutto sia riuscito a prender le giuste misure dell’Ascona lo conferma anche il successo sulla “Morello 2” dove precede di 1”8 Bianco e 2”1 Rimoldi nella prova più congeniale alle Porsche 911. L’assoluta rimane invariata e si attendono le ultime decisive prove che sono quelle che potrebbero rimescolare le carte. Fiora attacca e va a prendersi la seconda posizione tra le A112 ma 16”9 permettono a Scalabrin di mantenere un buon margine.

Limando quasi mezzo minuto dal passaggio precedente, Nerobutto si aggiudica anche la ripetizione del “Passo Broccon” e consolida la leadership su Bianco che ora segue a 19”3 e Luise che si conferma sul podio a 29”5. Nodari stacca un buon secondo tempo e si porta  0”1 da Rimoldi col quale si giocherà la posizione nell’ultima prova; il biellese è anche il più veloce tra le Porsche 911 in gara. Seguono poi Finati che lamenta dei problemi di alimentazione agli alti regimi ed è sesto, e “Raffa” settimo seguiti da Costenaro, ottavo e primo del 2° Raggruppamento; nel 1°, quello delle vetture più datate, sono Capsoni – Masin e Giuliani – Sora a giocarsi il primato separati da pochi secondi. Un problema meccanico ferma la bella corsa dell’Honda Civic di Marangon e il più veloce tra le “1600” diventa quindi Luca Delle Coste con la Fiat Ritmo 75 che condivide con Franca Regis Milano: sono tredicesimi assoluti ad una prova dalla fine.

L’ultima prova dà un ulteriore scossone alla classifica: la Fiat Ritmo di Luise si ferma per un problema al motore e chiude mestamente una prestazione maiuscola del pilota polesano; Bianco riesce a terminare la prova nonostante diversi problemi e a difendere il secondo posto e Nodari, che scavalca Rimoldi di 0″8 passa terzo assoluto e festeggia il podio proprio ai danni del biellese della Porsche che si deve accontentare del quarto posto assoluto dopo una gara molto buona. Colpo di scena anche nel Trofeo A112 con Scalabrin che è costretto ad abbandonare prima di entrare in prova e dà via libera alla vittoria di Fiora e Soffritti che precedono Cazzaro e Brunaporto, secondi, e Beccherle con Dal Bosco, terzi.

Al Team Bassano la vittoria tra le scuderie; nella Michelin Historic Rally Cup, vittorie per Capsoni e Masin (Renault Alpine A110) nel 1° Raggruppamento, Fiorentini e Modenini (Fiat X 1/9) nel 2° e per i Nerobutto nel 3°. Nerobutto, Rimoldi e Costenaro, infine, sono i tre componenti dell’ideale podio del Memory Fornaca.

A Simone Miele e Roberto Mometti, Citroën DS3 WRC, il 52° Rallye Elba-Trofeo Banca CRAS

E sono i nuovi leader del CIWRC. Il lombardo ha preceduto Marco Signor e Patrick Bernardi su Ford Fiesta WRC di soli 3’’7. Terzi assoluti Luca Pedersoli e Anna Tomasi, Citroën DS3 WRC.

 Portoferraio, sabato 27 aprile 2019 – Sulle strade ricche di storia rallistica dell’Isola d’Elba si è disputato il secondo atto del Campionato italiano WRC.

A vincere alla fine sono stati Simone Miele e Roberto Mometti su Citroën DS3 WRC seguiti dai veneti Marco Signor e Patrick Bernardi con la Ford Fiesta WRC dietro di soli 3’’7. I due equipaggi sono stati per tutta la gara protagonisti di una battaglia sul filo dei secondi per la vittoria, insieme a Corrado Fontana e Giovanni Agnese, Hyundai I20 WRC, che hanno tenuto a lungo il comando fino ad una prova dal termine. Nel penultimo tratto cronometrato però, Fontana ha commesso un errore con una toccata che lo ha costretto al ritiro. Nella volata finale poi, Miele è riuscito a sopravanzare Signor, mentre a concludere sul terzo gradino del podio sono stati Luca Pedersoli e Anna Tomasi che dopo un avvio sottotono hanno ritrovano il giusto ritmo, vincendo anche la prova lunga di Volterraio, con la Citroën DS3 WRC e, chiudendo la gara a 35’’6 da Miele.

In quarta posizione assoluta si è piazzato il piacentino Andrea Carella in coppia con Enrico Bracchi su Škoda Fabia R5, che ha sofferto nella mattinata rallentando sulle strade elbane terminando con 54’’6 di ritardo dal primo.

Un secondo appuntamento avvincente che in ottica campionato ha permesso a Simone Miele di scalzare Luca Pedersoli dalla vetta della classifica di Campionato con 34, 5 punti davanti al bresciano con 30 punti e a Signor con 28 punti.

Dietro ai primi quattro si è piazzato bene anche la gara del biellese Corrado Pinzano nonostante fosse la prima volta all’Elba con un’altra Fabia R5.

Nelle posizioni che chiudono la top ten del Rallye Elba si piazzano sesto assoluto Francesco Bettini, primo tra i concorrenti locali, settimo posto per Felice Re, seguito dal lombardo Mauro Miele, l’altro pilota elbano Andrea Volpi e il toscano Federico Santini, in una sfilata di Škoda Fabia R5.

Nel Suzuki Rally Cup la vittoria elbana è andata al vicentino Andrea Scalzotto lottando soprattutto con Emanuele Rosso e Simone Goldoni, due giovani agguerriti sulle Swift R1B.

 

Classifica Assoluta 52°Rallye Elba Finale: Miele-Mometti (Citroën DS3 WRC) in 1:16’04.9; 2. Signor-Bernardi (Ford Fiesta WRC) a 3.7; 3. Pedersoli-Tomasi (Citroën DS3 WRC) a 35.6; 4.Carella-Bracchi (Škoda Fabia R5) a 54.6; 5. Pinzano-Zegna (Škoda Fabia R5) a 1’15; 6. Bettini-Acri (Škoda Fabia R5) a 1’39.6; 7. Re-Bariani (Škoda Fabia R5) a 1’53.3; 8. M.Miele-Beltrame (Škoda Fabia R5) a 1’56.2; 9.Volpi-Maffoni (Škoda Fabia R5) a 2’28.8; 10.Santini-Romei (Škoda Fabia R5) a 2’55.1

Classifica Campionato Italiano WRC: Miele 34,5; Signor 28; Pedersoli 30; Carella 12

Rally & Co brilla in Valsugana

Ottimi risultati per gli alfieri della scuderia di valdilana Rally & Co al nono Rally Historic Valsugana.  Entrambi gli equipaggi iscritti hanno infatti visto il traguardo con il duo Rimoldi/Consiglio su Porsche 911 giunti in quarta posizione assoluta a meno di un secondo dalla terza posizione veramente un inezia conquistando comunque il secondo posto di raggruppamento e secondo di classe. Dodicesima posizione assoluta per Luca delle Coste con alle note Franca Regis Milano sulla Fiat Ritmo 75 vincitore della classe anche nell’ambito del trofeo Michelin. La gara con partenza ed arrivo a borgo Valsugana si è svolta in uno scenario veramente incantevole con strade incastonate in un paesaggio unico

Miele  e Mometti in tripudio: vincono il 52° Rally dell’Elba

Gara incredibile quella elbana del CIWRC che vede lo sprint vincente dell’equipaggio varesino su Citroën DS3 WRC gommata Pirelli; la vittoria vale la testa del campionato! Bene anche papà Mauro, quinto di classe R5 su Škoda insieme a Luca Beltrame.

 Portoferraio (LI) – Simone Miele e Roberto Mometti hanno vinto il Rally dell’Elba, prestigiosa gara del Campionato Italiano WRC corsa venerdì 26 e sabato 27 aprile.

La determinazione e la grinta messi in campo dal primo all’ultimo metro – soprattutto all’ultimo- dai due varesini della scuderia Giesse Promotion a bordo della Citroën DS3 WRC gommata Pirelli, sono state fondamentali per una vittoria maturata grazie a tre vittorie parziali di cui una, pesante come una macigno, arrivata sul crono finale nonché decisivo.

Prima degli ultimi diciotto chilometri, quelli della “Bagnaia-Cavo”, Miele e Mometti erano secondi con solo 1”3 di distacco su Signor-Bernardi. Lo scratch con 5”5 ha consentito a Miele di scavalcare proprio al fotofinish i rivali andando a siglare un successo importantissimo e prestigioso.

Si tratta della prima vittoria di Miele in una gara del CIWRC e già solo questo basterebbe a rendere speciale il risultato elbano. L’esito però ha una valenza ancora più forte: dopo il secondo posto del Rally 1000 Miglia, questa vittoria permette all’equipaggio della DreamOne Racing di balzare in testa al campionato con 34,5 punti.

Quando abbiamo visto fermo Fontana abbiamo capito che potevamo puntare alla vittoria visto che il gap con Signor era risicato. Un successo in parte inaspettato ma che ci riempie di grande gioia. Siamo contentissimi!” ha detto un raggiante Simone Miele.

Per Simone Miele, classe 1988, si tratta del 14° successo assoluto in carriera: il primo risale al “Colli Luni” 2013; ben nove vittorie sono condivise con il luinese Roberto Mometti.

Anche Mauro Miele e Luca Beltrame sono stati interpreti di un rally davvero ottimo: sulla Škoda Fabia R5 sempre by DreamOne Racing e gommata Pirelli, il 63enne driver ed il navigatore campione del mondo in carica (WRC3) sono stati al solito veloci e costanti nonostante un testacoda e una foratura nella penultima prova; una gara, culminata con la quinta posizione di categoria ed ottava assoluta che frutta la terza piazza di classe per quanto concerne il CIWRC: si calcoli che al via della R5 vi erano ben 17 equipaggi!

 

Tra un mese il CIWRC ritroverà i suoi protagonisti sulle polverose strade del Rally del Salento.