Monica Caramellino entra nel “Leggenda”

Esordio sulle strade del Sanremo per la pilotessa di Nole Canavese, affiancata dalla navigatrice genovese Giulia Patrone, con la Peugeot 208 VTI curata da Riccardo Miele, “gommata” Michelin. Una gara difficile per le condizioni meteorologiche instabili che rendono difficili le scelte tecniche in parco assistenza. L’equipaggio della Turismotor’s, però, non commette errori e conclude il rally in 35esima posizione assoluta e terzo di Classe R2B, festeggiando il risultato sul palco arrivi proprio sotto la facciata del Casinò di Sanremo. foto Elio Magnano

SANREMO (IM), 15 aprile – “Mi sembrava di essere tornata al Piancavallo di quattro anni fa. Pioggia a catinelle e anche nebbia. Almeno questa volta non abbiamo forato”. Monica Caramellino sorride soddisfatta sulla pedana di Corso Imperatrice a Sanremo all’arrivo dell’11° Sanremo Leggenda con la Peugeot 208 VTI curata da Riccardo Miele con pneumatici Michelin Pilot, per i colori di Turismotor’s.

Affiancata dalla navigatrice genovese Giulia Patrone (con il logo di “Genova nel Cuore” sul lunotto della vettura per sottolineare lo sforzo che la capitale ligure sta compiendo per riallacciare le due sponde della città) la pilotessa di Nole Canavese ha concluso la sua avventura in terra ligure in 35esima posizione assoluta, a podio di Classe R2B, conquistando punti preziosi per la Michelin Zone Cup.

Il Sanremo si svolge su prove che sono l’università della guida, per cui è doveroso dare tutto il possibile ad ogni metro di prova speciale. E così abbiamo fatto. Anche nelle condizioni atmosferiche più difficili, come nella nebbia, ce la siamo cavata nel migliore dei modi senza mai commettere errori. È una gara che presenta tutte le tipologia di percorso, dove bisogna guidare con la massima concentrazione su strade che non concedono spazio al minimo errore. Ma è molto bella, con dossi mozzafiato, come il salto di Testico, sul quale bisogna evitare di farsi prendere troppo dall’entusiasmo, perché appena si atterra c’è una esse destra/sinistra che se non la infili più che giusta ti ritrovi fuori strada. Un rally difficile anche per le scelte tecniche di pneumatici. Il parco assistenza è lontano dalle prove speciali, oltre un’ora di trasferimento e si passa da una vallata all’altra, con condizioni meteorologiche mutevoli nel volgere della stessa prova speciale. Più che un terno al lotto bisogna giocare il numero secco sulla ruota della roulette. Ovvio. Siamo nella città del Casinò. Una gara stupenda che non vorresti finire mai. Quando passi il palco arrivi, con i fiori di Sanremo che vengono offerti a tutte le concorrenti donne, vorresti portare l’orologio indietro alle sette del mattino per ripartire immediatamente” analizza la pilotessa canavesana.

La gara di Monica Caramellino è filata liscia e senza errori. Sveglia presto all’alba per lasciare il parco partenza alle sette del mattino sotto il sole di Sanremo, e percorrere il trasferimento di oltre un’ora e portarsi nell’entroterra di Andora ed affrontare le prove speciali di Testico, Colle D’Oggia e Colle San Bartolomeo al ritmo dei tamburi essendo i tratti cronometrati vicinissimi, senza la minima possibilità di prendere fiato. Le prove del mattino vedono Monica Caramellino e Giulia Patrone chiudere in 40esima posizione assoluta su 73 equipaggi iscritti e terze di Classe R2B. Tornate in parco assistenza a Sanremo l’attenzione è tutta verso il cielo a levante dove si distendono le prove. Il cielo è scurissimo e la decisione su quali pneumatici montare difficile. Al ritorno sulle prove cronometrate la situazione meteorologica è variabile e il fondo stradale peggiorato, stressato dai numerosi passaggi delle auto da rally del Campionato italiano e delle storiche. I tempi di percorrenza delle prove si allungano, specialmente nella prova centrale di Colle d’Oggia, nella quale Monica Caramellino e Giulia Patrone peggiorano il loro tempo di quasi un minuto, ma sono assolutamente il linea con tutti gli altri concorrenti; prima di dare la zampata finale sul San Bartolomeo, dove segnano il 33° tempo assoluto, loro miglior prestazione di giornata, che permette all’equipaggio di Turismotor’s di risalire fino alla 35esima posizione nella classifica assoluta.

E prepararsi a festeggiare la loro gara proprio sotto le torri del Casinò.

Vincenzo Torchio lascia il segno nella “Leggenda”

Esordio positivo sulle strade liguri del pilota astigiano, affiancato da Mauro Carlevero di San Damiano d’Asti, con la Citroën Saxo VTS curata da Gianuzzi Motors per i colori Eurospeed. Undicesimo assoluto, preceduto solo da vetture nettamente più potenti, dominatore incontrastato della Classe A6, ha fatto il pieno di adrenalina, senza però correre rischi, perché il Valli Cuneesi incombe

SANREMO (IM), 15 aprile – Cambiano le regioni, ma il risultato finale non cambia. Vincenzo Torchio “emigra” in Liguria per partecipare all’11° Sanremo Leggenda, affiancato dal quasi conterraneo Mauro Carlevero e con la Citroën Saxo VTS curata dalla Gianuzzi Motorsport di Cossombrato (AT) chiude all’11° posto della classifica assoluta (su 73 iscritti) vincendo, anzi dominando la Classe A6 che ha guidato dal primo all’ultimo metro di gara.

È stata un’esperienza interessante che ho affrontato senza sapere quale sarebbe stata la mia posizione nella classifica finale. In Piemonte conosco le strade e gli avversari e se non accadono fatti esterni, i miei pronostici sono molto vicini al risultato finale. Qui non avevo nessun riferimento. Conoscevo poco gli avversari, soprattutto non conoscevo affatto le prove speciali che hanno caratteristiche molto diverse dalle nostre strade” premette il pilota astigiano.

L’equipaggio portacolori della scuderia astigiana Eurospeed parte subito di gran carriera e fin dalla prima prova speciale prende nettamente il comando della classifica di Classe A6 relegando a 24”8 il più veloce degli avversari. “Sapevo fin dalle ricognizioni che la prova di Testico mi piaceva. Si arriva al salto del dosso del Passo del Ginestro e non si riesce a staccare il piede dall’acceleratore e la Saxo vola in alto e vola in lungo come un aliante. Prudenza vorrebbe di dare un colpo di freno prima di decollare per abbassare e accorciare il volo, ma non ci sono proprio riuscito. Troppo bello, troppo adrenalinico. Si tiene giù e si vola. Atterrati dal salto, e controllata la macchina nel successivo e vicinissimo destra/sinistra molto insidioso inizia un tratto in discesa che si fa tutto in apnea, alimentati solo dall’adrenalina. Una sensazione fantastica. In quel tratto di strada non esistono strategie, non esistono classifiche. Si va giù a chiodo e basta” racconta a occhi sognanti Vincenzo Torchio.

Quindicesimi assoluti, primi di Classe A6 e quinti di Due Ruote Motrici, Torchio e Carlevero iniziano ad avere qualche idea di quelle che sono le loro possibilità di classifica, ma non se ne curano. Anche se iscritti alla Michelin Zone Cup qui, in seconda zona, non hanno ambizioni di campionati perché il loro obiettivo è la Zona 1: in Liguria sono in gita turistica per conoscere rally nuovi e strade mai percorse. San Bartolomeo conferma definitivamente la loro leadership in classe e recuperano pure una posizione in classifica assoluta, anche se siglano solo il 18esimo tempo assoluto, loro peggior risultato di giornata. Arriva il Colle d’Oggia e i due astigiani segnano il sedicesimo tempo assoluto, mantengono la loro posizione in classifica assoluta, e sono quarti fra le Due Ruote Motrici. In Classe A6 la partita è definitivamente chiusa con il più veloce degli avversari che viaggia a 52” di ritardo.

 

Stiamo andando bene e siamo soddisfatti. La scelta di gomme non è stata perfetta, ci volevano quelle più dure, ma abbiamo fatto una scelta conservativa pensando che le condizioni meteorologiche fossero peggiori” dichiara Torchio a metà gara.

 

La seconda parte di gara ricalca il primo passaggio sulle prove speciali. Veloci e determinati i due astigiani allungano nella classifica di classe, al punto di chiudere con 1’52” sul secondo classificato in Classe A6, ma soprattutto recuperano tre posizioni nella classifica assoluta, e diventano secondi di Due Ruote Motrici, ottenendo un ottimo 11° tempo assoluto nella prova finale di Colle d’Oggia.

 

Ci siamo divertiti moltissimo ma alla fine, sull’ultima prova speciale, abbiamo iniziato a ragionare. Anche prima di Colle d’Oggia sapevamo che quella sarebbe stata la nostra posizione in classifica, salvo eventi straordinari. Troppo lontani da chi ci precedeva, con un margine di sicurezza su chi ci inseguiva. E fra due settimane ci sarà il Valli Cuneesi, dove inizierà la nostra stagione ufficiale e i punti della Coppa di Zona e di Michelin Zone Cup verranno segnati sul nostro tabellone. Davanti a noi in classifica ci sono solo vetture decisamente più potenti, a quattro ruote motrici, salvo la Clio R3 di un pilota velocissimo e blasonato come l’elvetico Kim Daldini. Un risultato estremamente positivo, per una gita di studio su prove speciali decisamente diverse dalle nostre; prove nelle quali è fondamentale seguire la traiettoria millimetricamente, curare certosinamente i tagli perché il minimo errore rischia di farti perdere il ritmo, nella migliore delle ipotesi, o di appiccicarti contro un muretto se ti va storta” commentava Torchio sul palco arrivi in fronte al Casinò di Sanremo.

 

Adesso, cena di pesce con le nostre famiglie, un ultimo sguardo al mare e da lunedì resetteremo il cervello verso il Valli Cuneesi

Rally Valli Cuneesi: salta la parte internazionale, confermati il Nazionale e lo storico

DRONERO (CN), 16 aprile 2019 – Salta la parte internazionale del 25° rally delle Valli Cuneesi, in programma il 26 e 27 aprile a Dronero e dintorni: gli organizzatori dello Sport Rally Team, coordinato da Piero Capello, a causa della scarsità di iscritti hanno deciso di annullare la porzione internazionale dell’evento, che era la prova di apertura della serie europea TER -Tour European Rally, unica tappa italiana delle sei in calendario.

Nella stessa data rimangono invece confermati la porzione nazionale, primo appuntamento a massimo coefficiente 1,5 della nuova Coppa Rally di Zona istituita da questa stagione da AciSport, valido pure per svariati Trofei, così come il 12° rally storico delle Valli Cuneesi.

La sofferta decisione deriva dai soli 7 equipaggi iscritti ad oggi, di cui due al TER. Per tutti gli altri, ad oggi già una sessantina, prosegue invece la raccolta di adesioni, la cui chiusura è fissata, come da regolamento, per venerdì 19 aprile.

Amareggiato, patron Capello preferisce optare per il realismo di una scelta drastica: “In 38 anni di organizzazione di gare rallistiche, è la prima volta che ci succede. Ci scusiamo per l’inconveniente ma per il rispetto che portiamo al mondo dei rally ci vediamo costretti ad annullare la quota internazionale, nonostante l’evento abbia già tutte le autorizzazioni, e addirittura fosse stato asfaltato a nuovo il percorso che avrebbe dovuto ospitarla”.

Dunque, niente prova speciale di Montoso del venerdì 26 aprile. La gara, a questo punto doppia e non più trina, si svolgerà tutta nella giornata di sabato 27 aprile, con nuovi orari in fase di riformulazione.

Kevin Gilardoni a Sanremo è rallentato da guai tecnici

La trasferta ligure del pilota della Movisport è stata condizionata da un problema al motore che ha influenzato la corsa e la classifica di Gilardoni. Foto Stefano Romeo

Soazza (CH) – Il secondo round del Campionato Italiano al Rallye Sanremo non è andato secondo le aspettative di Kevin Gilardoni e Corrado Bonato, equipaggio in forze alla scuderia Movisport.

In un lungo e difficile fine settimana, nel quale tutti i concorrenti sono stati impegnati a scegliere le gomme giuste in virtù di un meteo bizzarro e ballerino, Gilardoni ha dovuto invece faticare oltremisura per portare sul palco finale la Hyundai i20 R5 del team HMI.

Undicesimo assoluto dopo le dieci prove speciali in programma, il pilota di Soazza ha tribolato sin dalle prime battute della corsa con una vettura che non ha reso a dovere a causa di problemi al motore.

Siamo rammaricati-ha detto Gilardoni – per aver perso un’occasione per poter esprimere il nostro potenziale: il rally di Sanremo mi piace molto ed avevamo preparato bene la trasferta tra note e settaggi. La squadra ha lavorato alacremente per cercare di ovviare ai problemi che ci hanno colto risolvendoli solo in parte. Speriamo di poterci esprimere secondo le nostre qualità già dal prossimo rally Targa Florio in programma nel mese di maggio.”

Seppure non in grado di incidere a dovere, Gilardoni è riuscito a conquistare 4 punti utili a rafforzare la sua 5° posizione nel CIRA, il Campionato Italiano Rally Asfalto.

 

Suzuki Rally Cup, Fabio Poggio si ripete al Rally Sanremo

Al secondo round del monomarca delle Suzuki SWIFT nelle versioni sportive della categoria R1, il pilota savonese dell’Alma Racing vince per la seconda volta nella stagione e si conferma al vertice della classifica del “Girone CIR”. Le Suzuki SWIFT, nella prova di Campionato Italiano R1 al Rallye di Sanremo, monopolizzano il podio, come accaduto nel precedente Rally Il Ciocco, confermando il successo riscosso nei rally.

SANREMO (IM), 16 aprile – È giunto il momento di Fabio Poggio. L’esperto savonese dell’Alma Racing ha conseguito la seconda affermazione consecutiva nella Suzuki Rally Cup, nel secondo round della serie monomarca delle SWIFT nelle versioni sportive della categoria R1, centrando la vittoria al recente Rally Sanremo e doppiando quella ottenuta nel precedente Rally del Ciocco e Valle Serchio. Se nel primo appuntamento toscano Poggio si è rivelato semplicemente perfetto alla guida della 1.0 Boosterjet, sulla quale è stato coadiuvato alle note da Martina Balducchi, in quello disputato sulle strade dei colli sanremesi è andato addirittura oltre: superando ogni avversario e, soprattutto, uscendo indenne dalle difficili condizioni meteo che hanno pesantemente caratterizzato il rally ligure.

Il Sanremo 2019 sarà ricordato come una delle edizioni più incredibili: pioggia, grandine, nebbia si sono alternati a sprazzi di sole e raffiche di vento scirocco che spirava nel fine settimana e cambiava la situazione nel breve volgere di attimi ed anche più volte nella stessa prova speciale. Il pilota savonese non si è fatto intimorire dal particolare contesto ambientale. Ha seguito Danilo Costantino, lasciandogli esprimere la sua competitività nelle prime tre frazioni cronometrate, dopo le quali ha cambiato passo e l’ha oltrepassato senza remore, mettendolo alle corde e costringendolo alla resa.

Poggio si è rivelato il più veloce in quattro impegni, tra cui la temutissima mini ronde notturna da ventinove chilometri tra Vignai, Ghimbegna, Monte Bignone e San Romolo, che rappresenta la Power Stage scelta per dar iniezione di punti supplementari al vincitore ed altri due piloti.

Il toscano Stefano Martinelli si è messo in evidenza nella prova spettacolo, ma poi ha rallentato a causa di un motore ed un assetto non sempre adatti alla situazione.

L’aostano Corrado Peloso avrebbe potuto rivelarsi il più temibile degli avversari di Poggio, aggiudicandosi tre piesse, ma ha concluso al terzo posto dietro al siciliano Sergio Denaro. Il messinese ha raggiunto un risultato che gli rende merito delle avversità patite negli anni di corse: il secondo posto alle spalle di Poggio è arrivato, infatti, nel momento più propizio per la sua stagione. Profondo conoscitore della Suzuki Rally Cup, Denaro ha saputo sfruttare al meglio le caratteristiche della sua SWIFT 1.6 Sport, che negli anni ha subito anche profonde trasformazioni per essere conformata al suo stile di guida. Denaro non sarà stato il più veloce in prova, ma è da subito entrato nella lotta per le zone nobili di una classifica che, nel finale, ha visto entrare in gioco anche il ventenne Andrea Scalzotto.

Promettente quinto posto per l’astigiano Emanuele Rosso: il ventenne esordiente nella serie si è solamente rammaricato di qualche scelta d’assetto non proprio adatta ai mutevoli asfalti dei colli sanremesi, specie se sferzati da piogge e grandine. Una volta in gara, non potendo variare le regolazioni “omologate” in anticipo sullo start del rally, il giovane Rosso della Meteco Corse è stato bravo a uscirne indenne dalla sfida e portare a casa i primi preziosissimi punti. Sono state gare decisamente sofferte quelle di Strabello e Rivia. Stranamente opache, poco o nulla incisive e, con tutta probabilità, determinate da errate scelte d’assetto.

Rachele Somaschini sul palco del Rallye di Sanremo

Vittoria tra gli equipaggi femminili per la giovane pilota milanese navigata da Chiara Lombardi sulla Citroën DS3 R3T della scuderia RS Team. Grande successo per l’iniziativa #Correreperunrespiro

Sanremo, 16 aprile 2019 – Un buon riscatto per Rachele Somaschini e Chiara Lombardi al 66° Rallye Sanremo, gara decisamente lunga ed imprevedibile per i continui cambiamenti meteo.  La pilota milanese e la sua navigatrice garfagnina tornano dal ponente ligure con un buon risultato: salgono sul gradino più alto del podio come equipaggio tutto al femminile, seste nella classifica dedicata ai “Due Ruote Motrici” e chiudono 35esime assolute.

Continua per Rachele l’apprendistato sulla Citroën DS3 R3T della RS TEAM, preparata da Sportec Engineering gommata Hankook Competition. Tutta la squadra ha dovuto lavorare duramente per essere sempre pronti a tutte le incognite legate alle condizioni meteo difficili e la notturna del venerdì a Sanremo. Fondamentale l’apporto della Plus Rally Academy per la strategia e la logistica di gara.

Rachele Somaschini: ‘Una gara sempre ricca di emozioni qui a Sanremo, non sono mancate le difficoltà durante i due giorni di prove speciali, sia per il meteo, sia per la rottura del differenziale ed il duro lavoro di tutta la squadra che ringrazio per avermi permesso di arrivare fino alla fine. Il palco del Sanremo è sempre uno scenario indescrivibile: un anno fa portavo a termine la mia prima gara di CIR, è interessante ripercorrere tutto quello che è stato fatto in un anno. Sicuramente c’è ancora tanto da migliorare ma i presupposti e la voglia di fare non manca, anche Chiara è stata fondamentale, continueremo a mettercela tutta, gli avversari nel CIR sono sempre di altissimo livello.’

Gara estremamente positiva dal punto di vista Charity: grazie ai volontari presenti sabato nel Parco Assistenza, alle uova di Pasqua ed ai nuovi gadget RS TEAM, la raccolta fondi #CorrerePerUnRespiro ha infatti superato i 1100,00 euro da destinare alla Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica – Onlus, continuando l’opera di sensibilizzazione sull’importanza della ricerca scientifica: il gran numero di appassionati di rally presenti, confermano il sostegno sia sportivo che umano alla pilota di Cusano Milanino, testimonial sempre in prima linea contro la malattia con la quale convive dalla nascita.

Prossimo appuntamento con la terza tappa del CIR 2019 dal 9 al 12 maggio a Palermo, con la 103esima edizione della leggendaria Targa Florio, durante la quale Rachele Somaschini e Chiara Lombardi si impegneranno a confermare il rapporto consolidato, correndo sempre sia per vincere in gara che per la ricerca.

Marco Gianesini quarto assoluto al Rally 2 Laghi

Bella prestazione del pilota di Sondrio che su Clio Super 1600 ha sfiorato il podio mancandolo solo per due secondi a causa di una scelta di gomme poco felice durante la prima tornata di prove. Foto Alquati

Domodossola – Marco Gianesini torna dall’Ossola , dopo il Rally 2Laghi, con un quarto posto assoluto in tasca, un risultato che appaga solo parzialmente il pilota valtellinese. Insieme a Mirko Franzi, sulla Renault Clio Super 1600 della Top Rally, Gianesini ha lottato come un leone fino alla fine per potersi aggiudicare il podio.

Le previsioni meteo hanno però scombussolato i piani del pilota di Montagna in Valtellina che ha optato per una scelta di gomme iniziale poco confacente alle effettive condizioni del fondo stradale; nonostante ciò la competitività di Gianesini è stata comunque elevata e la seconda tornata di prove lo ha visto più incisivo ai fini della graduatoria assoluta.

Il “Rally 2 Laghi mi è sempre piaciuto – ha detto Gianesini – e nonostante quest’anno gli organizzatori abbiano cambiato le prove, si è confermato un rally impegnativo e con una cornice di pubblico senza eguali; purtroppo la scelta iniziale di pneumatici non ci ha consentito di essere competitivi per come volevamo ma alla fine siamo riusciti a lottare per il podio il che non è una cosa negativa visto il numero e la qualità degli avversari presenti: è tutta esperienza che speriamo di poter utilizzare in vista del rally di casa, il Pizzocchero che si svolgerà tra poche settimane nei pressi di Teglio”.

Movisport a segno “in casa”: all’Appennino Reggiano doppia vittoria di scuderia

Partita al meglio la primavera per il sodalizio reggiano, con quattro eventi e 15 partecipazioni che hanno prodotto soddisfazioni a catena. Grande emozione per il “Memorial Roberto Costi”, in collaborazione con Publisport, istituito al Rally Appennino Reggiano. Il francese Consani ha finito al secondo posto la Coppa Liburna, Versace ha chiuso quarto la serie Raceday e Torelli ha iniziato alla perfezione il Mini Challenge con due prestazioni da podio. Immagine AmicoRally

 Reggio Emilia, 9 aprile 2019 – Era attesa ad una prova di forza, Movisport, in casa soprattutto, lo scorso fine settimana, il primo del mese di aprile, nel quale la scuderia aveva impegnati ben  15 portacolori in quattro differenti gare, oltre ad essere parte attiva nell’organizzazione dello speciale Trofeo in ricordo di un amico, Roberto Costi, scomparso poco tempo fa. Un’attesa che non è stata  . . .  disattesa, con grandi prestazioni sul campo. L’impegno principale era costituito dal 40° Rally dell’Appennino Reggiano, gara inaugurale dell’IRCup ed anche gara “di casa”.

Si è registrata la doppia vittoria della coppa riservata alle scuderie, grazie alle prestazioni di tanti. Si parte dal successo assoluto di Roberto Vellani, sempre affidabile nell’andare a segno, con la Peugeot 208 R5 e con al fianco il fido Amadori. Sempre nel “nazionale” grande rientro di Davide Gatti, dopo alcune stagioni di stop: affiancato da Barone, con una Mitsubishi Lancer Gruppo R ha finito secondo assoluto.

Si passa alla parte “internazionale” dove erano ben sei, i portacolori Movisport, con Tosi-Del Barba sulla Škoda Fabia R5 di GIMA iscritti al campionato IRC ed a farla da ipotetici “capitani” della spedizione. E da “Capitani” non hanno tradito le attese finendo al terzo posto assoluto, riscattando in pieno la delusione del 2018 e proseguendo bene l’apprendistato con la vettura boema, sulla quale sono saliti per la seconda volta, buon auspicio per il prosieguo del Campionato.

Alla prima dell’IRCup c’erano Nicoli-Romei (Peugeot 208 R2), iscritti al Campionato IRC e Peugeot 208 Rally Cup Pro. E’ stata una grande prestazione anche la loro, con la nona posizione assoluta finale e prima di classe, che li pone di diritto tra i candidati al successo del monomarca francese. quindi Gazzetti-Bentivogli (Peugeot 208 R2) hanno terminato 22esimi assoluti e noni di classe, Ibatici-Rinaldi (Citroën Saxo N2) si sono fermati per guasto al motore, Montanari-Costi, su Renault Clio Williams Gruppo A hanno sorriso con la vittoria in classe A7 e Bottazzi-Virgilli (Peugeot 208 R2) hanno chiuso 14esimi di classe.

Nella “gara nazionale”  Veronesi-Ferrari su una Renault Clio RS R3T hanno vinto la loro classe di appartenenza e Matteo e Nicola Grisanti, su Renault Clio RS hanno firmato la sesta posizione del gruppo N, quinti di classe.

Alla 11^ Coppa Liburna Terra, ultimo atto del Campionato Raceday, il francese Stephane Consani, con una Ford Fiesta R5, era dato in grado di puntare ai posti al sole della classifica e non ha smentito, finendo secondo assoluto alle spalle del vincitore Costenaro con una prestazione di alto profilo. Di questo ne è l’indice più immediato l’aver siglato riscontri cronometrici da podio in cinque delle sei “piesse” disputate, con due successi parziali ed il resto con secondi posti.

Sfortuna per Versace-Caldart, sulla Škoda Fabia R5, quarti assoluti sino ad una prova dal termine, quando una foratura, sull’ultima “chrono” li ha cacciati oltre la 25^ posizione finale. Per loro la pillola è stata indorata dall’aver conquistato comunque il quarto posto assoluto finale nella serie sterrata, segno di una notevole crescita tecnica.

Alla prima prova del Mini Challenge, prevista all’Autodromo di Monza avviato bene la propria stagione Gabriele Torelli. Il driver ha certamente numeri giusti per farsi valere anche quest’anno dopo gli ottimi risultati conseguiti lo scorso anno. Quinto in qualifica, si è poi espresso al meglio nelle due competizioni previste: terzo in gara 1 e secondo in gara 2.

Il ricordo di un amico. Movisport e Publisport, al rally Appennino Reggiano hanno istituito il “Memorial Roberto Costi”, in ricordo del pilota reggiano scomparso prematuramente lo scorso febbraio. Il premio era riservato ai piloti “under 30” nati nella provincia di Reggio Emilia ed il vincitore è risultato Gabriele Ravazzini, iscritto al rally “nazionale”. Affiancato da Simone Sforacchi su Renault Clio RS gruppo N ha vinto la P.S. 2 (quella indicata per la vittoria del trofeo) con un tempo di 7’31.3

Team Bassano: Costo e Liburna in archivio

Buoni risultati dalla cronoscalata vicentina e dal secondo appuntamento del Trofeo Terra Rally Storici per il team dall’ovale azzurro. Immagine Videofotomax

Romano d’Ezzelino (VI), 9 aprile 2019 – Torna con il pieno di coppe il Team Bassano dalla recente Salita del Costo, svoltasi domenica scorsa sulla famosa strada che porta all’Altopiano di Asiago. Undici i piloti al via, con una rassegna di vetture a coprire dal 1° al 5° Raggruppamento, tutti all’arrivo grazie a delle buone prestazioni nonostante una due giorni condizionata dalla situazione del meteo. A livello assoluto, la miglior posizione è quella ottenuta da Giampaolo Basso con la Porsche 911 RSR, ma il settimo crono non soddisfa appieno l’esperto driver di Marostica che non è riuscito a trovare la migliore intesa con gli pneumatici scelti per la gara. Si consola col secondo di 2° Raggruppamento e di classe.

Ad un passo dalla top ten, chiude infatti undicesimo nell’ipotetica globale, Alberto Moronato con la BMW M3 Gruppo A che porta in terza posizione di classe, categoria dove precede il compagno di marca Marco Dal Fitto sempre su posteriore bavarese, ma in versione 325. Subito dietro, quattordicesimo, ma ottimo terzo di 2° Raggruppamento, si piazza Marco Stella con l’Alfa Romeo Giulia Sprint GT Gruppo 2 e alle sue spalle troviamo la rara BWA 322 F2/3, particolare monoposto condotta da Stefano Carminati al secondo posto di 5° Raggruppamento grazie alla quindicesima prestazione assoluta. Diciassettesimo è Gianguido Rossi con la Fiat Uno Turbo e subito dietro si piazza Ugo Tonello con l’Opel Ascona SR 1.9 nonostante una toccata nella prima sessione di prove. Al traguardo anche Ezio Scalabrin che nel finale deve alzare il piede a causa di un rumore poco rassicurante dal motore della sua Opel Kadett GT/E che porta comunque alla vittoria di classe. Missione compiuta anche per Salvatore Fazio Tirrozzo, trentunesimo e primo di classe con la Fiat 128 Sport e per Guido Vettore con la BMW 2002 Ti che porta in terza posizione del 1° Raggruppamento.

Due su due al traguardo della Liburna Terra Storica, secondo rally valevole per il nuovo Trofeo Terra Rally Storici; sugli sterrati toscani già teatri delle prove del Mondiale Rally degli anni ’90, Carlo Falcone e Pietro Ometto tornano a far coppia, stavolta con la Lancia Delta Integrale 16V Gruppo A, con la quale si piazzano in seconda posizione assoluta. Molto soddisfatto anche il secondo equipaggio in gara, quello che ha visto per la prima volta Giovanni Brunaporto navigare Corrado Lazzaretto sulla gialla Ford Escort RS Gruppo 2: per il duo, una gara attenta ed efficace che è valsa la quinta posizione assoluta e la terza di classe. Tra le auto moderne, traguardo meritato anche per Alberto Gragnani e Daniele Grechi, secondi di classe con la Rover MG Gruppo N.

Obbiettivo raggiunto anche per Elvio Volpato e Max Milivinti, che hanno corso con la Toyota Corolla 1.6 Gruppo A al Lavanttal Rallye, secondo appuntamento della Mitropa Historic Rally Cup: per loro il piazzamento nella globale, comprensiva delle auto moderne, al cinquantanovesimo posto.

 

Marzo: in rosso, ma non malissimo, l’auto in Europa (-3,6%)

Lievi segnali positivi per l’economia, quadro sempre cupo per il diesel. A cura del Centro Studi Promotor

BOLOGNA, 16 aprile – Male, ma non malissimo, il mercato europeo dell’auto in marzo. Secondo i dati diffusi dall’Acea nei 31 mercati nazionali della zona UE+Efta complessivamente considerati le immatricolazioni di autovetture hanno fatto registrare in marzo un calo del 3,6% su marzo 2018. Il consuntivo del primo trimestre chiude invece con una contrazione del 3,2% dovuta a cali in 21 dei 31 mercati considerati. “Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, dai dati statistici diffusi oggi e dal contesto economico scaturisce un quadro del mercato europeo dell’auto penalizzato dall’effetto congiunto di fattori di freno specifici, come la demonizzazione del diesel, o comuni all’intera economia come il quadro congiunturale e, per il Regno Unito, anche la Brexit”.
Dopo avere, nel 2018, quasi sfiorato il massimo toccato nel 2007, il mercato dell’area UE+Efta sta infatti risentendo del rallentamento economico. Da più parti negli ultimi giorni è stato però  segnalato che nel primo trimestre 2019 il quadro economico potrebbe essere migliore del previsto. E’ il caso, ad esempio, della Germania dove la BundesBank in attesa di dati ufficiali non ancora disponibili ipotizza che nel primo trimestre 2019 vi sia stata una leggera crescita del Pil. Si può quindi ritenere che la causa più importante della situazione che sta caratterizzando il mercato europeo dell’auto non sia la frenata dell’economia, ma la demonizzazione del diesel che sta creando un forte disorientamento fra gli automobilisti che devono sostituire un loro modello diesel e non trovano sul mercato una soluzione altrettanto conveniente.
Come sempre l’andamento delle immatricolazioni in Europa è influenzato dai risultati dei cinque maggiori mercati in cui complessivamente nel primo trimestre 2019 le vendite hanno costituito il 72,1% dell’area UE+Efta. L’andamento peggiore nella pattuglia dei cinque grandi mercati dell’area lo ha fatto registrare il mercato italiano, che è in calo in marzo del 9,6% e nel primo trimestre del 6,5%. E ciò nonostante che la Banca d’Italia abbia appena ipotizzato che il Pil trimestrale, dopo due cali consecutivi nella seconda metà del 2018, potrebbe aver fatto registrare una crescita nel primo trimestre 2019. Sul mercato italiano pesa tuttavia, come, e più che negli altri mercati europei, la penalizzazione del diesel. Nel primo trimestre le immatricolazioni di vetture con questo tipo di alimentazione sono infatti calate del 26,1% a vantaggio soprattutto delle auto a benzina (+21,6%) e delle auto ibride ed elettriche la cui quota rimane tuttavia modesta. Un po’ meglio dell’Italia ha fatto la Spagna che accusa un calo del 4,3% in marzo e del 6,9% nel primo trimestre. Negativo, ma non troppo, il risultato della Francia, che chiude marzo con un calo delle immatricolazioni del 2,3%, mentre il primo trimestre contiene i danni in un risicatissimo -0,6%. Anche in Francia il diesel è in seria difficoltà con un calo nel trimestre del 15,5% che va a vantaggio delle auto a benzina, ma anche dell’ibrido e dell’elettrico la cui quota sale all’1,9%. Nel Regno Unito, che rispetto al resto d’Europa ha un ulteriore elemento di preoccupazione costituito dalla Brexit, le immatricolazioni sono calate in marzo del 3,4% e nel primo trimestre del 2,4%. Meglio di tutti, in questo contesto complessivamente non positivo, ha fatto la Germania che chiude il primo trimestre sui livelli dello scorso anno (+0,2%) e in marzo accusa una piccolissima perdita (-0,5%), dati che suonano come una conferma dell’ipotesi non negativa di BundesBank sul quadro congiunturale del primo trimestre 2019.

GDA Roberto Maddalosso ai piedi del podio al Colli Scaligeri

Il pilota di Albignasego, in gara per i colori di GDA Communication, porta la Peugeot 208 R2, in un crescendo sulle speciali veronesi, al quarto posto in classe R2B. Immagine di Fotosport

Modena, 9 Aprile 2019 – Avvio di stagione positivo anche quello siglato da Roberto Maddalosso, protagonista di una prestazione in crescita al Rally dei Colli Scaligeri.

Andato in scena tra Sabato e Domenica scorsi, con base a Montorio nella provincia di Verona, l’appuntamento organizzato da Aeffe Sport e Comunicazione ha visto il pilota di Albignasego, portacolori della scuderia GDA Communication, concludere con un positivo quarto posto in classe R2B.

Alla guida di una Peugeot 208 R2, seguita sul campo dal team Galiazzo, il patavino ed il compagno di abitacolo, il navigatore clodiense Nicola Doria, hanno saputo mettere in campo un passo in miglioramento, speciale dopo speciale, nonostante qualche piccolo fuori programma.

Tanta la soddisfazione per un weekend costruttivo, raccogliendo importanti riscontri in vista del prossimo impegno stagionale, previsto in occasione del diciannovesimo Rally Bianco Azzurro, meglio conosciuto come Rose’N’Bowl, a San Marino per fine Maggio.

Il nostro Colli Scaligeri è stato un continuo e costante test” – racconta Maddalosso – “perchè abbiamo provato varie soluzioni di assetto, lavorando in particolar modo sulle regolazioni degli ammortizzatori, nell’intento di migliorare il feeling con la nostra Peugeot 208. La sessione di shakedown si è rivelata molto utile in questa direzione e ci ha permesso di sgrezzare, di molto, quanto era nei piani della vigilia. Un particolare ringraziamento va fatto a tutto lo staff del team Galiazzo. Ci hanno assecondato nel migliore dei modi ed i tempi, specialmente quelli del secondo giro, hanno confermato che la direzione intrapresa è quella giusta. Avanti così.”

Sei le prove speciali in programma, suddivise in due tornate, da affrontare tutte alla Domenica.

Il primo passaggio su “Valsquaranto”, “Caio” e “San Cassiano” non porta il sorriso ad un Maddalosso ben lontano dal ritmo dei migliori, complice una toccata e qualche intoppo.

Al tradizionale giro di boa, di metà giornata, il settimo posto di classe, passivo di oltre un minuto, vede ormai scappato il treno di testa.

Usciti dalla service area gli interventi apportati sulla trazione anteriore di casa Peugeot mostrano, da subito, i propri frutti ed il pilota di GDA Communication stacca il terzo tempo sulla ripetizione di “Valsquaranto”, risalendo al quinto posto in classe R2B.

Un buon quarto sulla successiva “Caio” gli consente di rosicchiare prezioso vantaggio a Micheletti, il quale con il ritiro sull’ultimo impegno di giornata consegna il primo posto, fuori dal podio, al pilota di Albignasego.

Completano lo score finale il settimo in gruppo R ed il venticinquesimo assoluto.

Il primo giro è stato abbastanza travagliato” – sottolinea Maddalosso – “anche per via di una, fortunatamente, innocua toccatina, assieme a qualche piccolo errore. La modifica fatta al posteriore, a metà giornata, ci ha permesso di guidare molto meglio, migliorando sensibilmente i nostri tempi. Grazie a tutta la GDA Communication, arrivederci al prossimo Rose’N’Bowl.”

 

SR Racing: Appennino Reggiano travagliato per Simone Rabaglia

Il primo atto dell’International Rally Cup ha visto il presidente di SRacing protagonista di una partenza a rilento, compensata da una bella rimonta nella seconda giornata. Foto Actualfloto – Mario Leonelli

Tizzano Val Parma (Pr), 10 Aprile 2019 – Un debutto non certo agevole, quello vissuto da Simone Rabaglia nel recente Rally Appennino Reggiano, andato in scena Sabato e Domenica scorsa nel cuore dell’Emilia.

Il presidente di SRacing, ritornato alla guida della Ford Fiesta WRC griffata HK Racing, si è trovato a lottare, in particolar modo, con errate scelte di gomme le quali, complici i repentini cambi di un meteo bizzarro, hanno pesato notevolmente sul risultato finale.

Il tredicesimo posto assoluto finale, seconda piazza tra le vetture WRC, viene comunque accolto con positività a Tizzano Val Parma, con la consapevolezza di poter migliorare sensibilmente durante il proseguimento della stagione.

Affiancato dall’esperto Roberto Mometti, alle note, Rabaglia incassava gran parte del proprio passivo sulle prime quattro prove speciali, quelle disputate al Sabato pomeriggio.

Un avvio cauto, sul primo passaggio a “San Polo” e “La Strada”, consentiva al parmense di riprendere le misure alla trazione integrale dell’ovale blu.

Il calare della sera si univa, ben presto, ad un progressivo peggioramento delle condizioni meteo e, per evitare inutili rischi, Rabaglia optava per una scelta di gomme da bagnato.

La pioggia attesa non si presentava, portando ad un rapido deterioramento delle coperture, ed il presidente di SRacing precipitava sino al venticinquesimo posto nella generale.

Al Sabato non siamo partiti con il piede giusto” – racconta Rabaglia – “perchè se nelle prime due prove speciali abbiamo volutamente deciso di stare abbottonati, cercando di togliere la classica ruggine invernale, nelle altre due corse in notturna abbiamo completamente cannato le gomme. Da come si stava annuvolando il cielo ci aspettavamo l’arrivo della pioggia a breve. Abbiamo così deciso di montare gomme da pioggia ma, una volta arrivati allo start, ci siamo resi conto che era tutto asciutto e faceva pure caldo. Abbiamo tribolato, non poco, per finire.”

 

Si ripartiva alla Domenica per affrontare i sei tratti cronometrati rimanenti, costituiti da tre passaggi sulla “Buvolo” e sulla “Trinità”.

Rabaglia partiva deciso a raddrizzare la trasferta e, dopo la prima tornata, risaliva sino alla diciasettesima posizione assoluta.

Seconda ripetizione sulla coppia di speciali ed altri quattro gradini recuperati dal pilota parmense, in costante crescita di affiatamento con la Ford Fiesta WRC.

Quando all’appello mancava soltanto l’ultimo passaggio le posizioni, in sostanza, si congelavano e, vista l’impossibilità di recuperare ulteriormente, Rabaglia gestiva il ritmo ed archiviava una seconda frazione positiva, punto di partenza per la prossima trasferta.

È stata abbastanza dura, molto dura” – sottolinea Rabaglia – “ma la gara ci è piaciuta davvero molto. Impegnativa per il veloce, il fango e lo sconnesso. Tutto molto bello. Grazie di cuore a mia moglie, che mi appoggia su tutto. Grazie a Roby, a HK Racing ed a tutti i nostri partners.”

 

All’insegna del “tricolore” le prime leadership del premio Rally Automobile Club Lucca

Il Rally del Ciocco inaugura la serie promossa dall’istituzione automobilistica provinciale confermando un trend positivo in termini di adesioni ed assegnando i primi punteggi stagionali.

Lucca, 9 aprile 2019 – I chilometri più prestigiosi, quelli che hanno contraddistinto il primo appuntamento del Campionato Italiano Rally, si sono confermati determinanti nell’assegnazione del punteggio relativo alla “Prima” del Premio Rally Automobile Club Lucca, articolata sulle strade del Rally del Ciocco. La “due giorni” tricolore, che ha puntato i riflettori su Media Valle e Garfagnana nei giorni 22-23 marzo scorsi, ha offerto alla kermesse rallistica provinciale spunti di elevato tasso qualitativo ed un trend in linea con le adesioni che ne hanno contraddistinto le linee nella precedente edizione.

A comandare la classifica piloti, forte del punteggio acquisito sui chilometri proposti dalla versione “CIR”, un lotto di conduttori che ha saputo imporsi nella rispettive categorie. Da Daniele Campanaro, vincitore nel confronto dedicato al Campionato Italiano R1 sul sedile della Suzuki Swift ad Andrea Simonetti, protagonista di una condotta che lo ha portato al successo nella classe R3C, al volante della Renault Clio. Nel gruppo di testa anche Andrea Taddei, primo classificato nella classe N2 su Peugeot 106. Un risultato valso anche la leadership nella classifica Under 25 piloti. Nel confronto dedicato al panorama femminile, a spuntarla è stata Giulia Serafini, grazie alla seconda piazza di “N2” colta al volante della Peugeot 106. Un punteggio, quello conseguito dalla driver versiliese, assicurato nella versione regionale della gara. Due, le lunghezze di vantaggio su Luciana Bandini, protagonista nella versione tricolore dell’appuntamento inaugurale su Renault Clio Williams. A vincere il Rally del Ciocco valido come appuntamento di Coppa Rally di Zona, quindi in versione regionale, è stato Fabio Pinelli. Per il conduttore di ACI Lucca, la soddisfazione di aver concretizzato al meglio il debutto su Hyundai I20 R5.

Analoga situazione nella classifica copiloti, dove a comandare sono coloro che si sono resi compartecipi delle prestazioni dei primi tre driver. Primato dal sapore tricolore per Irene Porcu, copilota di Daniele Campanaro, leadership per Federico Riterini, alla destra di Andrea Simonetti su Renault Clio R3C e per Michael Salotti, codriver che ha affiancato Andrea Taddei su Peugeot 106, primo leader tra i copiloti Under 25. Punteggi che, in entrambe le classifiche, hanno garantito massima incertezza: di cinque punti il margine tra i due gruppi “di testa” ed i primi inseguitori.

Il prossimo appuntamento vedrà i conduttori iscritti al Premio Rally Automobile Club Lucca cimentarsi sull’asfalto del Rally delle Colline Metallifere, in scena a Piombino nei giorni 13-14 aprile.

Al Sanremo Leggenda al traguardo i quattro equipaggi Efferremotorsport

Sono arrivati tutti e 4 gli equipaggi targati EfferreMotorsport al Rally Sanremo Leggenda, un vero successo per il team oltrepadano, che ha potuto festeggiare questo prestigioso traguardo.

Poter salire sul palco finale, di fronte al Casino di Sanremo, poco prima del campionato italiano rallies è stata un’emozione difficilmente ripetibile.

Al sesto posto assoluto Alberto Biggi e Marco Nari su Škoda Fabia R5 della Roger Tuning. Biggi: “Il secondo giro è stato davvero particolare, sulla prova di Testico la prova era tutta asciutta, sulla successiva del colle di San Bartolomeo c’era bagnato con pozzanghere infine al Colle d’Oggia tantissima nebbia fino al colle mentre la parte finale era soleggiata, ovvio che era davvero difficile avere una gommatura ideale”.

Diciottesimo assoluto Davide Melioli, navigato da Figari, su Peugeot 106 N2, il secondo posto in N2 è un grande risultato ma senza qualche inconveniente finale la vittoria di classe era ampiamente alla portata. Davide Melioli: “Abbiamo avuto problemi di nebbia sulla prova del Colle San Bernardo, mentre sul Colle d’Oggia il problema è aumentato e faticavano a vedere la strada. Purtroppo abbiamo pagato la poca esperienza rallistica e poi sul finale di prova abbiamo trovato l’amico Anassarette fermo in mezzo la strada e abbiamo perso secondi preziosi”.

Mattia Secchi e Nico Mostacchi, hanno concluso in 22° posizione. Sulla Renault Clio N3 hanno conquistato la 4° piazza in N3.

Mattia Secchi: “Credo d’aver perso la terza posizione di classe per la nebbia trovata. Sulle due prove finali una nebbia incredibile un vero mulo e andatura da crociera”.

40° assoluto Ippolito-Pastorelli su Peugeot 106 N2, la coppia genovese va a completare cosi il successo di squadra del team EfferreMotorsport.