L’Alfa Romeo trionfa alla 1000 Miglia 2019: è doppietta

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Foto LaPresse/Nicolò Campo
18/05/2019 Cremona (Italia)
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1000 Miglia 2019
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May 18, 2019 Cremona (Italy)
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1000 Miglia 2019
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Dopo 1.794,07 chilometri va in archivio un’edizione che ha mostrato ancora una volta l’indissolubile legame tra la “Freccia Rossa” e il brand che continua ad alimentare la sua leggenda.

·                    Giovanni Moceri e Daniele Bonetti vincono con la 6C 1500 SS del 1928 con il numero di gara 59. La vettura, della collezione FCA Heritage, proviene dal Museo Storico Alfa Romeo di Arese.

·                    Al secondo posto la 6C 1750 SS Zagato del 1929, condotta dal duo Vesco-Guerini.

·                    Alfa Romeo conquista anche il Trofeo Sponsor Team in virtù del successo di Moceri e del quinto posto della 6C 1750 SS Young del 1929 di Cavalli-Gamberini.

·                    Piazzamenti onorevoli per le altre vetture Alfa Romeo iscritte da FCA Heritage, che hanno tutte concluso la 37esima rievocazione storica completando il tradizionale percorso Brescia-Roma-Brescia.

·                    Il folto pubblico assiepato contro le transenne ha applaudito l’Alfa Romeo 1900 Sport Spider numero 1000 condotta da Alberto Cavaggioni, responsabile Alfa Romeo per la regione EMEA, con Federica Masolin, il più celebre volto femminile della Formula 1, e la 1900 Super Sprint con l’equipaggio Prisca Taruffi-Savina Confaloni.

·                    Grande entusiasmo per il convoglio ufficiale delle Alfa Romeo di attuale produzione, showcase del nuovo paradigma del marchio.

 

BRESCIA, 18 maggio – Stamane alle 7.00 da Bologna è partita l’ultima tappa della 1000 Miglia 2019, che va in archivio come un’edizione capace di consolidare ulteriormente il legame tra Alfa Romeo  e la “Freccia Rossa”: sul gradino più alto del podio di Brescia sale infatti l’Alfa Romeo 6C 1500 SS del 1928 condotta da Giovanni Moceri e Daniele Bonetti, seguita dall’Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato del duo Vesco-Guerini. Moceri, già detentore del titolo di Campione Italiano Grandi Eventi ACI Sport, negli ultimi anni ha vinto le principali competizioni italiane di regolarità storica: dalla Mille Miglia alla Targa Florio, dal Gran Premio Nuvolari alla Coppa d’Oro delle Dolomiti. La vettura che ha condotto, carrozzata  dagli Stabilimenti Farina, proviene dalla collezione FCA Heritage, è normalmente in mostra presso il Museo Storico Alfa Romeo di Arese e ha già vinto la rievocazione nel 2005, 2007 e 2008. Alfa Romeo conquista anche il Trofeo Sponsor Team in virtù del successo di Moceri e Bonetti e del quinto posto della 6C 1750 SS Young di Cavalli e Gamberini.

Gli ultimi chilometri sotto la pioggia, poi una pioggia di successi. L’ultima tratta ha toccato Modena, Reggio Emilia, Langhirano, Parma e Busseto. Dopo le atmosfere verdiane percorse sotto una pioggia torrenziale che ha reso, se possibile, la gara ancora più epica, la 1000 Miglia rientra in Lombardia, la regione dove è stata concepita e realizzata. Il primo passaggio è a Cremona, poi il ritorno in provincia di Brescia, a Carpenedolo, e via via Montichiari e Travagliato. Conclusione con l’ingresso trionfale a Brescia, per la tradizionale passerella in Viale Venezia. Come in tutto il tragitto, al passaggio della 1000 Miglia le strade si trasformano con il calore generoso del pubblico, da Brescia a Roma e ritorno, in ogni piazza e fuori da ogni uscio: aggregazioni spontanee che si ripetono di anno in anno. Occhi puntati sul “museo viaggiante”, e tanti flash e apprezzamenti per le Alfa Romeo del convoglio a supporto della competizione: non capita spesso di poter ammirare dal vivo serie speciali come Giulia e Stelvio Quadrifoglio “Alfa Romeo Racing” a tiratura limitata. Concepite in omaggio alla monoposto C38 che gareggia in Formula 1, si sono trovate a proprio agio anche tra le ali di folla festante nei centri della Val Padana e della Lombardia che hanno vissuto un sabato mattina fuori dall’ordinario. Così come è stata straordinaria questa 1000 Miglia che ha toccato alcuni tra i luoghi più suggestivi dello Stivale e si è conclusa nel segno vincente di Alfa Romeo.

Terza vittoria di Ilario Bondioni al Camunia Rally

Gara senza storia in Vallecamonica dove Ilario Bondioni e Maria Panteghini vincono la sesta edizione della corsa organizzata dalla New Turbomark. A podio Dall’Era-Mometti e Ducoli-Maifredini per un tris tutto Škoda e made in Brescia. Foto Alquati e Bellini

 Breno (BS)- Ilario Bondioni e Maria Panteghini sono i vincitori della 6° edizione del Camunia Rally, gara valevole per la Coppa Rally di Zona 2 e disputata tra sabato 18 e domenica 19 maggio in provincia di Brescia. L’equipaggio di casa ha avuto vita facile a bordo della Škoda Fabia R5 della DP Autosport (la stessa utilizzata da Basso nel CIR) vincendo le prime tre prove di sabato e allungando poi nelle due speciali iniziali di domenica. A quel punto era chiaro che Gianesini aveva ormai tirato i remi in barca e che lo stesso Bondioni non avrebbe più preso rischi inutili. Il ritiro di Gianesini a due prove dalla fine per un problema all’ammortizzatore ha poi sancito un esito ormai scontato. E’ maturato così il terzo sigillo di Bondioni sulle strade del Camunia Rally (il secondo con la Panteghini: lo scorso anno vinse con Maifredini) per un meritato tris consecutivo : “Siamo partiti subito concentrati perché volevamo vincere la prova di Bienno, la “Essetre” e poi prendere la testa della corsa; vincere in casa è sempre bello” afferma Ilario Bondioni, driver classe ’77 che con questa affermazione sale a quota quattro vittorie in carriera, tutte maturate su Škoda Fabia (oltre ai tre Camunia un successo anche alla Ronde delle Miniere 2016).

Marco Gianesini e Sabrina Fay erano i rivali più accreditati dei due di Bienno: su VW Polo R5 della HK Racing; i due valtellinesi, dopo un avvio brillante, hanno accusato dapprima un problema di “spinta” della loro vettura e poi si sono girati concludendo la giornata a 15”. Durante l’ultima assistenza però un problema all’ammortizzatore li ha costretti ad una penalità di 1’0 che ha suggerito loro di consegnare anzitempo la tabella.

Chi è gioioso è il bresciano Alberto Dall’Era in coppia con Roberto Mometti; il pilota 34enne di Sabbio Chiese solleva la coppa del secondo assoluto: l’ex campione di SuperMotard ed Enduro ha mostrato grandi segni di crescita sulla Škoda Fabia R5 (PA Racing) con cui era alle prime armi: la vittoria in PS7 è stata la ciliegina sulla torta di una gara da incorniciare.  Gloria anche per il locale Felice Ducoli, al rientro in un rally vero dopo parecchio tempo e sul terzo gradino del podio: insieme a Maifredini il veterano pilota ha dato fondo alla propria determinazione gareggiando a buoni livelli e arrivando stanco ma soddisfatto sulla Škoda Fabia della DP.

Molto bene Pederzani-Zanni che conquistano un piazzamento di rilievo utile ai fini della Coppa Rally di Zona; oltre al passo veloce, il driver varesino figlio d’arte ha portato in quinta piazza la Peugeot 207 S2000 di MS Munaretto, decisamente l’auto con cui fino ad ora s è espresso meglio.

Quinta posizione, vittoria di classe e di Due Ruote Motrici per i lecchesi Pasquini-Melesi (Clio S1600) che nonostante un testacoda ad inizio giornata hanno saputo recuperare la testa in una contesa davvero avvincente nella quale i bravi Daldini-Rocca (Clio R3T) hanno dato il meglio per primeggiare: per loro il successo di classe vale oro in chiave Trofeo Renault. Bene anche i rallomani bresciani Rivaldi-Zambetti (Citroën DS3 R3T) ottimi interpreti delle strade camune e settimi. Nonostante l’ottava posizione Andrea Spataro ha di che rammaricarsi: con D’Agostino sulla Peugeot S2000 Poll Racing ha avuto due vicissitudini  (Foratura e semiasse) che lo hanno allontanato da un possibile podio assoluto. Ritornati alle corse dopo un paio di anni, Sassi e Manghera sono stati bravi con la loro Fiat Punto S1600 (Elco Racing) a destreggiarsi. Top Ten chiusa da uno strepitoso Jacopo Trevisani che in gara test per il tricolore, ha portato la 208 della GF in vetta ala nutrita pattuglia di R2B.

E’ stato grande lo sforzo degli organizzatori: durante il trasferimento che conduceva all’ultima prova, un passaggio a livello si è bloccato con le sbarre abbassate impedendo il passaggio di circa trenta equipaggi; gli uomini della New Turbomark hanno mosso i loro uomini e i loro mezzi per scortare su un percorso alternativo le auto che hanno così incredibilmente potuto percorrere l’ultimo crono di Astrio Lunga.

Tra i vari ritiri vanno segnalati quello di Gianesini (VW Polo R5), Pogna (Ford Fiesta R5, problemi al motore), Bettoni (pompa benzina), Pedretti (Mitsubishi Lancer, Motore), Bettoni (Clio R3, pompa benzina), Imperiale (Clio N3 incidente) e Guerra (Clio W. A7, motore).

Memorial e Trofei– Il Memorial intitolato a GianMario Mazzoli è stato vinto da Bondioni-Panteghini in quanto equipaggio che ha totalizzato il miglior tempo nelle sommatorie dei due passaggi sulla Ps Atrio Lunga (Ps 5/9). Il Trofeo Tommaso Rocco è andato invece ad Andrea Francesca Amato risultata il miglior giovane copilota al traguardo. In quanto vincitori assoluti, Bondioni-Panteghini hanno anche vinto il Trofeo Federico Tassara.

Classifica Finale Top Ten: 1) Bondioni-Panteghini (Škoda Fabia R5) in 46’19”6; 2) Dall’Era-Mometti (Škoda Fabia R5) in 47’33”a 1’13”4; 3) Ducoli-Maifredini (Škoda Fabia R5) in 48’08”2 a 1’48”6 ; 4) Pederzani-Zanni (Peugeot 207 S2000) in 48’42”6 a 2’23”0; 5) Pasquini-Melesi (Renault Clio S1600) in 49’02”7 a 2’43”1 ; 6) Daldini-Rocca (Renault Clio R3T) in 49’05”3 a 2’45”7;  7) Rivaldi-Zambetti (Citroën DS3 R3T) in 49’14”8 a 2’55”2; 8) Spataro-D’Agostino (Peugeot 207 S2000) in 49’34”3 a 3’14”7 ; 9) Sassi-Manghera (Fiat Punto S1600) in 49’44”9 a 3’25”3; 10) Trevisani-Muffolini (Peugeot 208 R2B) in 50’00”5 a 3’40”9 .

Al 35° Rally della Valdinievole vittoria per Pierotti-Milli (Škoda Fabia R5)

La trentacinquesima edizione di una delle gare di rally toscane più apprezzate si è corsa in due giorni all’insegna delle incertezze del tempo, che ha condizionato le prestazioni di molti. Pierotti è così passato al comando del Trofeo Rally Toscano mentre il resto del podio è andato a Moricci-Garavaldi (Hyundai i20 R5) e Tucci-Micalizzi (Škoda Fabia R5). Sfortunati i favoriti Cavallini, ritirato per una foratura quando era secondo, e Artino, penalizzato dalla pioggia della prima prova speciale.

 

Larciano (Pistoia), 19 maggio 2019 – I lucchesi Luca Pierotti e Manuela Milli, alla loro seconda occasione a bordo della Škoda Fabia R5, sono i vincitori del 35° Rally della Valdinievole, valido per il Trofeo Rally Toscano e per il Premio Rally ACI Lucca, svolto tra il pomeriggio di ieri e l’intera giornata odierna. Già dalle prime battute agonistiche di ieri, la sfida è stata condizionata dai capricci del tempo, che ha dato costantemente incertezza agli equipaggi per la scelta giusta degli pneumatici da adottare. Pierotti, che con questa vittoria passa al comando del Campionato Regionale, è balzato al comando della gara dalla prima “piesse” di Larciano, poi interrotta per motivi di sicurezza dopo soli undici equipaggi, causa un temporale poco dopo il via.

Il pilota di Lucca ha poi preso con decisione il largo dalla seconda prova di Lamporecchio, la prima odierna, approfittando anche delle difficoltà di alcuni dei più accreditati competitor, come il vincitore del 2018 Tobia Cavallini, in coppia con Manfredi, anche lui con una Fabia R5. Attardato da un “testacoda” durante la seconda prova, con vettura anche spenta, il pilota di Cerreto Guidi ha cercato poi la reazione ma le condizioni della strada, spesso indecifrabili hanno sconsigliato spesso l’attacco, per evitare errori.

Una volta constatato che era impresa ardua riprendere il leader o comunque metterlo in difficoltà, Cavallini ha controllato il secondo gradino del podio controllando l’arrembante Paolo Moricci, in coppia con Garavaldi, di nuovo al via con la Hyundai i20 R5 sulla quale montavano per la quarta volta. Poi, durante la settima prova speciale Cavallini si è arreso a causa di una foratura, consegnando così “l’argento” a Moricci, autore di una gara perfetta, nonostante le difficoltà a sistemare a dovere l’assetto sulla strada bagnata. Terza piazza finale per il livornese Roberto Tucci, in coppia con Micalizzi, anche loro su Škoda Fabia R5. Una gara sofferta, la loro, con il pilota debilitato da un’indisposizione fisica, ma comunque positiva, tenendo conto che la coppia veniva da due ritiri consecutivi per incidente con la medesima vettura.

Soltanto quarto l’attesissimo locale Luca Artino, con la Škoda Fabia R5 anche lui, affiancato da Gabelloni. Una prestazione sofferta anche quella del pilota di Lamporecchio, già due volte vincitore a Larciano, praticamente già estromesso dalla lotta di vertice causa il tempo alto fatto registrare nella prima prova di ieri avendo affrontato il violento temporale con pneumatici da strada asciutta, con circa un minuto perso. La gara ha detto male anche al garfagnino Federico Santini, con alle note Romei, la cui ennesima Fabia R5 ha alzato bandiera bianca durante la sesta prova per rottura meccanica quando gravitava in quarta posizione assoluta, tenuta con forza nonostante iniziali problemi di natura elettrica.

La top five è stata firmata dai maremmani Paolini-Nesti, con una Renault Clio S1600. In costante  – e spettacolare – lotta sul filo dei decimi di secondo con i fratelli fiorentini Ancillotti (prima gara per loro con una Renault Clio S1600), hanno tirato un respiro profondo quando questi ultimi hanno abbandonato la scena per uscita di strada durante la settima prova. E se il dualismo tra Paolini e Ancillotti è stato tanto entusiasmante quanto tirato, quindi con riscontri cronometrici di spessore, non da meno sono state le performance di Jari Gori-Simone Di Giulio,  sesti assoluti alla loro prima esperienza con Clio S1600 e bravi anche Fagni-Massaro con la anche loro con la millesei francese. Spettacolare è stata poi la prestazione globale del giovane pisano Mirco Straffi, con la Peugeot 208 R2, con copilota l’esperto Butelli. Per tutta la gara ha viaggiato al ritmo da top ten allontanandosi progressivamente dai competitor di categoria, finendo poi in una considerevole ottava posizione.

La gara, organizzata da Laserprom 015, in collaborazione con l’ACI Pistoia e con il sostegno delle amministrazioni comunali di Larciano, Lamporecchio, Monsummano Terme e Pescia ha conosciuto una nuova edizione di successo, data dal fatto di aver riproposto prove speciali “prese” dagli anni ottanta, che hanno esaltato tanto gli equipaggi in gara quanto i molti appassionati arrivati sul territorio sfidando il maltempo.

Classifica assoluta (top ten): 1. Pierotti-Milli (Škoda Fabia R5) in 58’56”3; 2. Moricci-Garavaldi (Hyundai I20 R5) a 1’02”2; 3. Tucci-Micalizzi (Škoda Fabia R5) a 3’04.8; 4. Artino-Gabelloni (Škoda Fabia R5) a 5’18”3; 5. Paolini-Nesti (Renault Clio S1600) a 6’33”8; 6. Gori-Di Giulio (Renault Clio S1600) a 6’49”9; 7. Fagni-Massaro (Renault Clio S1600) a 6’56”5; 8. Straffi-Butelli (Peugeot 208 R2) a 7’20”3; 9. Mori-Dinelli (Peugeot 208 R2) a 8’11”7; 10. Zelko-Cecchi (Renault Clio S1600) a 8’29.3.

Rallylegend 2019 work in progress: “guest star” una WRC Plus ufficiale, un pilota di punta del mondiale rally

Rally Legend 2015

Hayden Paddon sarà al via con una Hyundai i20 WRC del team HMI; Ken Block scalpita già per essere a San Marino; nuove proposte con “Rallylegend Heritage” e “Legend Show”

Repubblica di San Marino. Quando mancano ancora cinque mesi all’evento più atteso della annata rallistica, va prendendo forma il 17° Rallylegend 2019, in programma dal 10 al 13 ottobre prossimi, nella location accogliente e intensa della Repubblica di San Marino. E le prime notizie fanno già capire che anche l’edizione di quest’anno sarà una di quelle da non perdere …

Una WRC Plus e un pilota di punta del mondiale rally al via. Nelle prossime settimane, una volta messi a punto i dettagli, verranno svelate identità e team, ma intanto la notizia, appetitosa per gli appassionati, è che una WRC Plus, con al volante uno dei piloti di punta del Mondiale Rally parteciperà a Rallylegend. Ancora una volta l’evento sammarinese, la sua popolarità e il suo appeal sono stati scelti come importante vetrina e per un regalo ai tanti fans di tutto il mondo presenti.

Haiden Paddon torna a Rallylegend. Prima volta per Ken Block. Lo stesso spirito ha spinto il pilota neozelandese Hayden Paddon, driver ufficiale nel Mondiale Rally delle ultime stagioni e ancora impegnatissimo, in patria e in eventi di risonanza internazionale, con le Hyundai del suo team. Paddon è rimasto affascinato e coinvolto emotivamente dalle sue partecipazioni 2015 e 2016 a Rallylegend e non ha esitato a inserirlo, nuovamente e con grande entusiasmo, nel suo programma internazionale 2019.  A San Marino utilizzerà una Hyundai i20 WRC messa a disposizione dal team HMI. L’annuncio risale a qualche settimana fa, e resta confermatissima, la presenza di Ken Block che, nel corso della video presentazione del “Cossie” World Tour 2019, ha svelato di avere inserito Rallylegend nel suo programma. Il pilota statunitense, fenomeno mediatico da anni con le sue spettacolari esibizioni, ma anche con partecipazioni a gare del Mondiale Rally, sarà al via con una Ford Escort Cosworth degli anni ’90 “vitaminizzata” ed al suo fianco avrà il fedele navigatore Alex Gelsomino.

“Rallylegend Heritage” una delle novità 2019. Per la prima volta a Rallylegend un’esclusiva competizione riservata a vetture originali, costruite fino all’anno 1982 ed appartenenti ai Gruppi 1, 2, 3, 4 e B, con la livrea dell’epoca e documentazione storica che attesti il passato della vettura. Si chiama Rallylegend Heritage e saranno trenta le vetture ammesse. Un’occasione unica per vivere l’esperienza di Rallylegend sullo stesso percorso del rally e sulle sue prove speciali, ma con un tracciato ridotto e non esasperato: il venerdì ed il sabato, Rallylegend Heritage effettuerà un solo passaggio sulle prove, mentre la domenica transiterà solamente sulla prova speciale “The Legend”. Le prove cronometrare saranno 7 per un totale di 40 km, il percorso complessivo sarà di 125 km.

La tipologia di gara è innovativa, parliamo di una regolarità atipica su strade chiuse e con medie superiori ai 50 km/h nei tratti di prove cronometrate. Medie uguali per tutte le tipologie di vetture con rilevamenti al decimo di secondo. I tempi massimi di percorrenza dei settori di gara saranno gli stessi previsti per il rally. Le vetture di Rallylegend Heritage saranno inoltre le prime ad entrare sul percorso di gara, davanti alle vetture Legend Stars.

Rallylegend per tutti i palati dei fans: ecco il “Legend Show”. Chi vive ogni anno l’esperienza di Rallylegend, come spettatore e come concorrente, sa quanto siano “apprezzate” e richieste dagli appassionati le evoluzioni delle vetture in gara attorno alle rotatorie delle strade di San Marino. Un momento di puro divertimento e spettacolo, come è accaduto anche nel Mondiale Rally, dove i “360 gradi” sono stati inseriti in varie speciali. Già da qualche anno una prova speciale di Rallylegend prevede un “360 gradi”, subito dopo la partenza e proprio attorno ad una rotatoria

Ma per gli organizzatori questo non è abbastanza. Nel 2019 Rallylegend presenta “Legend Show”, un vero e proprio challenge riservato a venti piloti e vetture d’élite che parteciperanno al rally. La sfida avverrà giovedì 10 ottobre, subito dopo la cerimonia di presentazione degli equipaggi sulla pedana di partenza. Il percorso sarà realizzato utilizzando le due rotatorie, situate a poche decine di metri da Rallylegend Village e collegate da un rettilineo di 350 metri. Alle ore 20.30 il via, con partenze contrapposte e quindi con due vetture contemporaneamente in gara, tre giri in un senso di marcia su ogni rotatoria, seguiti da altri tre giri in senso inverso. Due apposite giurie, una per rotatoria, valuteranno la prestazione. Il tutto ad eliminazione diretta per arrivare ad una superfinale con i due campioni del “360°”, che si sfideranno su sei giri attorno ad ogni rotatoria per ogni senso di marcia.

Subito dopo la sfida finale premiazioni e musica nel Rallylegend Village, per una “Legend Night” da ricordare.

smart EQ fortwo e-cup Lorenzo Longo rompe il ghiaccio e conquista Gara 2 a Misano

Ancora una gara dalle mille emozioni, il pilota del Team Novelli 1934 regola in un finale thrilling De Pasquale

Misano Adriatico, RN, 19 maggio 2019 – Non smette di regalare emozioni il weekend della smart EQ fortwo e-cup. Dopo l’epica lotta a quattro di Gara 1, un’altra emozionante battaglia ha caratterizzato la seconda corsa del fine settimana: Lorenzo Longo (Team Novelli 1934) con una spettacolare manovra all’ultima curva dell’ultimo giro ha avuto la meglio su Giuseppe De Pasquale (Team RSTAR Palermo), al quarto podio in quattro gare in questo 2019.

Al via è stato Marco Panzavuota (Team Merbag Milano) ad approfittare della partenza dal palo e involarsi in testa, seguito da uno scatenato gruppone composto da Michele Spoldi (Team Crema Diesel), Longo, Piergiorgio Capra (Team Venus), Gianluca Carboni (Team Rossi), De Pasquale e i rimontanti Vittorio Ghirelli (Team Mercedes-Benz Roma) e Alfonso Chiarini (Team Barbuscia). Anche Riccardo Azzoli (Team Gino) faceva parte della mischia, ma il pilota laziale è stato presto costretto ad alzare bandiera bianca a seguito di un contatto nelle primissime fasi della gara.

Al secondo giro, Longo ha preso il comando delle operazioni sopravanzando Panzavuota e ha subito provato a distanziare il gruppo, rallentato dall’intensa battaglia in pista. La tornata dopo De Pasquale si è installato in seconda posizione e, giro dopo giro, ha iniziato a erodere il vantaggio del leader fino a raggiungerlo nel corso dell’ultima tornata. Il finale è al cardiopalma con i due piloti, entrambi alla ricerca della prima affermazione in campionato, che si sorpassano più volte fino all’ultima curva, quando Longo prova il tutto per tutto e con una spettacolare manovra sulla linea interna si invola primo sotto la bandiera a scacchi.

E’ stata una gara incredibile, ricca di emozioni e in bilico fino alla fine. La lotta con De Pasquale è stata bellissima, alla fine ho rischiato ed è andata bene. Sono strafelice di questo successo, ottenuto in un contesto di piloti di così alto livello. Voglio dedicare questa vittoria a mio figlio Giacomo, appena nato, e ringraziare Novelli 1934, il dealer di Genova che mi ha permesso di essere qui oggi, e mio padre, senza il cui costante aiuto tutto questo non sarebbe stato possibile”, ha commentato Longo sotto il podio.

Giuseppe de Pasquale si è così dovuto accontentare del quarto arrivo a podio in quattro gare quest’anno, una costanza di risultati che lo proietta in testa al campionato con quattro punti di vantaggio su Fulvio Ferri (Team Merfina), oggi solo nono dopo aver scontato una penalità.

Vittorio Ghirelli ha completato una straordinaria rimonta dall’undicesimo posto in griglia fino alla terza piazza finale. Alfonso Chiarini, a lungo in zona podio, ha chiuso nel finale al quarto posto, e ha preceduto Spoldi sul traguardo. Bella e solida la prova di Antonio Tarasca (Team Rossi), che alla seconda gara in carriera porta a casa un convincente sesto posto a testimonianza di una rapida crescita del pilota marchigiano. Alessandra Torresani (Team Bonera) ha conquistato la vittoria nella Coppa Nazionale Lady grazie ad un ottimo settimo posto assoluto, precedendo in un soffio la rivale Silvia Sellani (Mercedes-Benz Roma), ottava sul traguardo, e riportando così in parità la sfida nella classifica femminile. Il campione in carica Fulvio Ferri è transitato sul traguardo al quinto posto, ma è stato poi retrocesso in nona posizione in seguito ad una penalità.

Riccardo Longo, fratello del vincitore Lorenzo, ha regalato al Team Paradiso Group la vittoria nella Coppa Nazionale Junior con una convincente decima posizione sotto la bandiera a scacchi.

Solo due speciali per il Piancavallo di Simone Rabaglia

Il pilota parmense, portacolori di SRacing, si vede costretto a parcheggiare la Ford Fiesta WRC, per un problema all’idroguida, già dopo il secondo tratto cronometrato.

Tizzano Val Parma (Pr), 14 Maggio 2019 – Il Rally Piancavallo numero trentatré non entrerà di certo nell’album dei ricordi più belli per Simone Rabaglia, al rientro da una trasferta friulana che lo ha visto costretto ad alzare bandiera bianca, causa problemi tecnici, già alla prima service area, dopo aver disputato solamente due prove speciali. Il portacolori della scuderia parmense SRacing, affiancato da Roberto Mometti alle note, si presentava al secondo appuntamento valido per l’International Rally Cup, andato in scena nel recente weekend, alla guida della Ford Fiesta WRC targata HK Racing, desideroso di confrontarsi e di migliorarsi rispetto alla precedente apparizione del Rally Appennino Reggiano. In condizioni meteo a dir poco proibitive, con la pioggia assoluta padrona di giornata, il pilota di Tizzano Val Parma partiva abbottonato sulla corta “Poffabro”, nell’intento di prendere le misure ad un fondo stradale particolarmente insidioso.

Sarà, purtroppo, la seconda prova speciale, quella di “Barcis – Piancavallo”, a rovinare i piani della viglia: a pochi chilometri dal termine del tratto cronometrato la trazione integrale dell’ovale blu accusava un problema all’idroguida, rendendo la vita dura a Rabaglia, sino al raggiungimento del parco assistenza. Vani i tentativi dello staff di HK Racing che, nonostante l’impegno messo, non riusciva a ripristinare la vettura in tempo utile per la ripartenza, senza incorrere in penalità. Nonostante la possibilità di rientrare la giornata seguente, sfruttando la regola del super rally, il parmense decideva di ritirarsi, rimandando il riscatto al prossimo Rally del Taro.

Acqua allucinante” – racconta Rabaglia – “ma sembra che questo sia il filo conduttore della nostra avventura con la Fiesta WRC. Sin dalla prima gara, al Monte Caio dello scorso anno, abbiamo sempre corso con la pioggia. Una situazione incredibile. Mai visto così tanta pioggia. Siamo partiti accorti sulla speciale di apertura ma, sulla seconda, abbiamo iniziato a spingere. Purtroppo, a circa tre chilometri dalla fine, abbiamo accusato un problema all’idroguida, tra l’altro su una curva parecchio insidiosa. Ci è andata bene. Da quel momento, stando ai calcoli di Roberto, abbiamo perso un minuto abbondante per uscire dalla speciale. Arrivati al parco assistenza i ragazzi di HK Racing hanno dato il massimo ma non sono riusciti nell’intento di sistemare la vettura. Abbiamo pagato il fuori tempo massimo e, vista la situazione, abbiamo deciso che era meglio ritirarsi del tutto. Per quel poco che è durata la nostra gara abbiamo visto dei miglioramenti, rispetto all’Appennino Reggiano, e questo ci fa ben sperare per il Taro.”

La pur breve apparizione non ha comunque tolto una soddisfazione a Rabaglia, quella di aver partecipato ad un evento, seppur entrato da rookie nell’IRC, ben gestito da Knife Racing.

Un sincero complimento a tutto lo staff di Knife Racing” – sottolinea Rabaglia – “perché hanno organizzato il Piancavallo in modo perfetto. Prove davvero stupende ed un gruppo di lavoro fatto di belle persone, quelle che sane che fanno bene ai rally. Ora concentriamoci sul Taro.”

 

 

Europeo, CIRAS e TRS nel 2019 di Gabriele Rossi

Il pilota di Modena, archiviata una prima stagione di rodaggio, si affaccia al nuovo anno con un ricco programma che lo vedrà impegnato in sette appuntamenti, tra Italia ed estero.

Modena, 13 Maggio 2019 – Un 2019 importante quello che si appresta ad affrontare Gabriele Rossi, una nuova stagione che lo lancia a tempo pieno nel mondo delle auto storiche.

I positivi risultati ottenuti, nella scorsa annata, in occasione del Rally Alto Appennino Bolognese Historic, all’esordio quarto assoluto e primo di raggruppamento, e sulle strade di casa del Rally Historic Città di Modena, terzo assoluto e primo di classe, hanno spinto il pilota di Modena a confezionare un programma di spessore, il quale lo vedrà impegnato in ben sette appuntamenti sia in Italia sia all’estero.

Il ghiaccio verrà rotto in occasione del Rally Bianco Azzurro (25 e 26 Maggio), prima prova del Trofeo Rally San Marino, così come era nei piani della vigilia ad inizio 2018.

La conformazione snella, della serie organizzata dall’omonima scuderia, ha invogliato il portacolori di GDA Communication nel mettere a calendario anche il San Marino Rally Show (13 Luglio) ed il Circuito dei Campioni (2 e 3 Novembre).

Ci piaceva l’idea di poterci togliere la ruggine invernale con una gara vicino a casa” – racconta Rossi – “ed ecco perché è nata l’idea del Bianco Azzurro. Poi, visto il calendario, abbiamo deciso che saremo della partita nell’intero trofeo. Sono gare comode, vicino a casa, e ci permetteranno di mantenerci in allenamento per affrontare al meglio gli impegni maggiori.”

L’asticella stagionale per Rossi, affiancato dall’adriese Fabrizio Handel sulla Ford Sierra Cosworth gruppo A, si alzerà in occasione della quindicesima edizione del Rally Campagnolo (31 Maggio e 1 Giugno), quarto atto del Campionato Italiano Rally Auto Storiche.

Il nostro principale intento” – racconta Rossi – “è quello di poter vivere delle esperienze significative da inserire nell’album dei ricordi. Per questo motivo abbiamo deciso di prendere parte al Rally Campagnolo, una gara ricca di storia ed inserita nel massimo campionato italiano per auto storiche. Sarà bello calcare un palcoscenico così prestigioso. Prevedo emozioni forti.”

Un 2019 che si arricchirà di due gustose puntatine nel campionato europeo, sugli sterrati finlandesi del Lahti Historic Rally (9 e 10 Agosto) e sugli insidiosi asfalti del Rally Elba Storico (19, 20 e 21 Settembre).

Invogliati da chi ci è già stato” – sottolinea Rossi – “abbiamo messo in calendario due totem del rallismo continentale come il Lahti e l’Elba. Sono due gare che non hanno bisogno di presentazioni. Impegni importanti dai quali, siamo certi, potremo imparare davvero molto.”

Ciliegina sulla torta, di una stagione di alto profilo, sarà la partecipazione al Rally Porta del Gargano Historic (7 e 8 Settembre), evento particolarmente caro a GDA Communication.

 

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