L’Alfa Romeo trionfa alla 1000 Miglia 2019: è doppietta
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Gara senza storia in Vallecamonica dove Ilario Bondioni e Maria Panteghini vincono la sesta edizione della corsa organizzata dalla New Turbomark. A podio Dall’Era-Mometti e Ducoli-Maifredini per un tris tutto Škoda e made in Brescia. Foto Alquati e Bellini
Breno (BS)- Ilario Bondioni e Maria Panteghini sono i vincitori della 6° edizione del Camunia Rally, gara valevole per la Coppa Rally di Zona 2 e disputata tra sabato 18 e domenica 19 maggio in provincia di Brescia. L’equipaggio di casa ha avuto vita facile a bordo della Škoda Fabia R5 della DP Autosport (la stessa utilizzata da Basso nel CIR) vincendo le prime tre prove di sabato e allungando poi nelle due speciali iniziali di domenica. A quel punto era chiaro che Gianesini aveva ormai tirato i remi in barca e che lo stesso Bondioni non avrebbe più preso rischi inutili. Il ritiro di Gianesini a due prove dalla fine per un problema all’ammortizzatore ha poi sancito un esito ormai scontato. E’ maturato così il terzo sigillo di Bondioni sulle strade del Camunia Rally (il secondo con la Panteghini: lo scorso anno vinse con Maifredini) per un meritato tris consecutivo : “Siamo partiti subito concentrati perché volevamo vincere la prova di Bienno, la “Essetre” e poi prendere la testa della corsa; vincere in casa è sempre bello” afferma Ilario Bondioni, driver classe ’77 che con questa affermazione sale a quota quattro vittorie in carriera, tutte maturate su Škoda Fabia (oltre ai tre Camunia un successo anche alla Ronde delle Miniere 2016).
Marco Gianesini e Sabrina Fay erano i rivali più accreditati dei due di Bienno: su VW Polo R5 della HK Racing; i due valtellinesi, dopo un avvio brillante, hanno accusato dapprima un problema di “spinta” della loro vettura e poi si sono girati concludendo la giornata a 15”. Durante l’ultima assistenza però un problema all’ammortizzatore li ha costretti ad una penalità di 1’0 che ha suggerito loro di consegnare anzitempo la tabella.
Chi è gioioso è il bresciano Alberto Dall’Era in coppia con Roberto Mometti; il pilota 34enne di Sabbio Chiese solleva la coppa del secondo assoluto: l’ex campione di SuperMotard ed Enduro ha mostrato grandi segni di crescita sulla Škoda Fabia R5 (PA Racing) con cui era alle prime armi: la vittoria in PS7 è stata la ciliegina sulla torta di una gara da incorniciare. Gloria anche per il locale Felice Ducoli, al rientro in un rally vero dopo parecchio tempo e sul terzo gradino del podio: insieme a Maifredini il veterano pilota ha dato fondo alla propria determinazione gareggiando a buoni livelli e arrivando stanco ma soddisfatto sulla Škoda Fabia della DP.
Molto bene Pederzani-Zanni che conquistano un piazzamento di rilievo utile ai fini della Coppa Rally di Zona; oltre al passo veloce, il driver varesino figlio d’arte ha portato in quinta piazza la Peugeot 207 S2000 di MS Munaretto, decisamente l’auto con cui fino ad ora s è espresso meglio.
Quinta posizione, vittoria di classe e di Due Ruote Motrici per i lecchesi Pasquini-Melesi (Clio S1600) che nonostante un testacoda ad inizio giornata hanno saputo recuperare la testa in una contesa davvero avvincente nella quale i bravi Daldini-Rocca (Clio R3T) hanno dato il meglio per primeggiare: per loro il successo di classe vale oro in chiave Trofeo Renault. Bene anche i rallomani bresciani Rivaldi-Zambetti (Citroën DS3 R3T) ottimi interpreti delle strade camune e settimi. Nonostante l’ottava posizione Andrea Spataro ha di che rammaricarsi: con D’Agostino sulla Peugeot S2000 Poll Racing ha avuto due vicissitudini (Foratura e semiasse) che lo hanno allontanato da un possibile podio assoluto. Ritornati alle corse dopo un paio di anni, Sassi e Manghera sono stati bravi con la loro Fiat Punto S1600 (Elco Racing) a destreggiarsi. Top Ten chiusa da uno strepitoso Jacopo Trevisani che in gara test per il tricolore, ha portato la 208 della GF in vetta ala nutrita pattuglia di R2B.
E’ stato grande lo sforzo degli organizzatori: durante il trasferimento che conduceva all’ultima prova, un passaggio a livello si è bloccato con le sbarre abbassate impedendo il passaggio di circa trenta equipaggi; gli uomini della New Turbomark hanno mosso i loro uomini e i loro mezzi per scortare su un percorso alternativo le auto che hanno così incredibilmente potuto percorrere l’ultimo crono di Astrio Lunga.
Tra i vari ritiri vanno segnalati quello di Gianesini (VW Polo R5), Pogna (Ford Fiesta R5, problemi al motore), Bettoni (pompa benzina), Pedretti (Mitsubishi Lancer, Motore), Bettoni (Clio R3, pompa benzina), Imperiale (Clio N3 incidente) e Guerra (Clio W. A7, motore).
Memorial e Trofei– Il Memorial intitolato a GianMario Mazzoli è stato vinto da Bondioni-Panteghini in quanto equipaggio che ha totalizzato il miglior tempo nelle sommatorie dei due passaggi sulla Ps Atrio Lunga (Ps 5/9). Il Trofeo Tommaso Rocco è andato invece ad Andrea Francesca Amato risultata il miglior giovane copilota al traguardo. In quanto vincitori assoluti, Bondioni-Panteghini hanno anche vinto il Trofeo Federico Tassara.
Classifica Finale Top Ten: 1) Bondioni-Panteghini (Škoda Fabia R5) in 46’19”6; 2) Dall’Era-Mometti (Škoda Fabia R5) in 47’33”a 1’13”4; 3) Ducoli-Maifredini (Škoda Fabia R5) in 48’08”2 a 1’48”6 ; 4) Pederzani-Zanni (Peugeot 207 S2000) in 48’42”6 a 2’23”0; 5) Pasquini-Melesi (Renault Clio S1600) in 49’02”7 a 2’43”1 ; 6) Daldini-Rocca (Renault Clio R3T) in 49’05”3 a 2’45”7; 7) Rivaldi-Zambetti (Citroën DS3 R3T) in 49’14”8 a 2’55”2; 8) Spataro-D’Agostino (Peugeot 207 S2000) in 49’34”3 a 3’14”7 ; 9) Sassi-Manghera (Fiat Punto S1600) in 49’44”9 a 3’25”3; 10) Trevisani-Muffolini (Peugeot 208 R2B) in 50’00”5 a 3’40”9 .
La trentacinquesima edizione di una delle gare di rally toscane più apprezzate si è corsa in due giorni all’insegna delle incertezze del tempo, che ha condizionato le prestazioni di molti. Pierotti è così passato al comando del Trofeo Rally Toscano mentre il resto del podio è andato a Moricci-Garavaldi (Hyundai i20 R5) e Tucci-Micalizzi (Škoda Fabia R5). Sfortunati i favoriti Cavallini, ritirato per una foratura quando era secondo, e Artino, penalizzato dalla pioggia della prima prova speciale.
Larciano (Pistoia), 19 maggio 2019 – I lucchesi Luca Pierotti e Manuela Milli, alla loro seconda occasione a bordo della Škoda Fabia R5, sono i vincitori del 35° Rally della Valdinievole, valido per il Trofeo Rally Toscano e per il Premio Rally ACI Lucca, svolto tra il pomeriggio di ieri e l’intera giornata odierna. Già dalle prime battute agonistiche di ieri, la sfida è stata condizionata dai capricci del tempo, che ha dato costantemente incertezza agli equipaggi per la scelta giusta degli pneumatici da adottare. Pierotti, che con questa vittoria passa al comando del Campionato Regionale, è balzato al comando della gara dalla prima “piesse” di Larciano, poi interrotta per motivi di sicurezza dopo soli undici equipaggi, causa un temporale poco dopo il via.
Il pilota di Lucca ha poi preso con decisione il largo dalla seconda prova di Lamporecchio, la prima odierna, approfittando anche delle difficoltà di alcuni dei più accreditati competitor, come il vincitore del 2018 Tobia Cavallini, in coppia con Manfredi, anche lui con una Fabia R5. Attardato da un “testacoda” durante la seconda prova, con vettura anche spenta, il pilota di Cerreto Guidi ha cercato poi la reazione ma le condizioni della strada, spesso indecifrabili hanno sconsigliato spesso l’attacco, per evitare errori.
Una volta constatato che era impresa ardua riprendere il leader o comunque metterlo in difficoltà, Cavallini ha controllato il secondo gradino del podio controllando l’arrembante Paolo Moricci, in coppia con Garavaldi, di nuovo al via con la Hyundai i20 R5 sulla quale montavano per la quarta volta. Poi, durante la settima prova speciale Cavallini si è arreso a causa di una foratura, consegnando così “l’argento” a Moricci, autore di una gara perfetta, nonostante le difficoltà a sistemare a dovere l’assetto sulla strada bagnata. Terza piazza finale per il livornese Roberto Tucci, in coppia con Micalizzi, anche loro su Škoda Fabia R5. Una gara sofferta, la loro, con il pilota debilitato da un’indisposizione fisica, ma comunque positiva, tenendo conto che la coppia veniva da due ritiri consecutivi per incidente con la medesima vettura.
Soltanto quarto l’attesissimo locale Luca Artino, con la Škoda Fabia R5 anche lui, affiancato da Gabelloni. Una prestazione sofferta anche quella del pilota di Lamporecchio, già due volte vincitore a Larciano, praticamente già estromesso dalla lotta di vertice causa il tempo alto fatto registrare nella prima prova di ieri avendo affrontato il violento temporale con pneumatici da strada asciutta, con circa un minuto perso. La gara ha detto male anche al garfagnino Federico Santini, con alle note Romei, la cui ennesima Fabia R5 ha alzato bandiera bianca durante la sesta prova per rottura meccanica quando gravitava in quarta posizione assoluta, tenuta con forza nonostante iniziali problemi di natura elettrica.
La top five è stata firmata dai maremmani Paolini-Nesti, con una Renault Clio S1600. In costante – e spettacolare – lotta sul filo dei decimi di secondo con i fratelli fiorentini Ancillotti (prima gara per loro con una Renault Clio S1600), hanno tirato un respiro profondo quando questi ultimi hanno abbandonato la scena per uscita di strada durante la settima prova. E se il dualismo tra Paolini e Ancillotti è stato tanto entusiasmante quanto tirato, quindi con riscontri cronometrici di spessore, non da meno sono state le performance di Jari Gori-Simone Di Giulio, sesti assoluti alla loro prima esperienza con Clio S1600 e bravi anche Fagni-Massaro con la anche loro con la millesei francese. Spettacolare è stata poi la prestazione globale del giovane pisano Mirco Straffi, con la Peugeot 208 R2, con copilota l’esperto Butelli. Per tutta la gara ha viaggiato al ritmo da top ten allontanandosi progressivamente dai competitor di categoria, finendo poi in una considerevole ottava posizione.
La gara, organizzata da Laserprom 015, in collaborazione con l’ACI Pistoia e con il sostegno delle amministrazioni comunali di Larciano, Lamporecchio, Monsummano Terme e Pescia ha conosciuto una nuova edizione di successo, data dal fatto di aver riproposto prove speciali “prese” dagli anni ottanta, che hanno esaltato tanto gli equipaggi in gara quanto i molti appassionati arrivati sul territorio sfidando il maltempo.
Classifica assoluta (top ten): 1. Pierotti-Milli (Škoda Fabia R5) in 58’56”3; 2. Moricci-Garavaldi (Hyundai I20 R5) a 1’02”2; 3. Tucci-Micalizzi (Škoda Fabia R5) a 3’04.8; 4. Artino-Gabelloni (Škoda Fabia R5) a 5’18”3; 5. Paolini-Nesti (Renault Clio S1600) a 6’33”8; 6. Gori-Di Giulio (Renault Clio S1600) a 6’49”9; 7. Fagni-Massaro (Renault Clio S1600) a 6’56”5; 8. Straffi-Butelli (Peugeot 208 R2) a 7’20”3; 9. Mori-Dinelli (Peugeot 208 R2) a 8’11”7; 10. Zelko-Cecchi (Renault Clio S1600) a 8’29.3.
Hayden Paddon sarà al via con una Hyundai i20 WRC del team HMI; Ken Block scalpita già per essere a San Marino; nuove proposte con “Rallylegend Heritage” e “Legend Show”
Repubblica di San Marino. Quando mancano ancora cinque mesi all’evento più atteso della annata rallistica, va prendendo forma il 17° Rallylegend 2019, in programma dal 10 al 13 ottobre prossimi, nella location accogliente e intensa della Repubblica di San Marino. E le prime notizie fanno già capire che anche l’edizione di quest’anno sarà una di quelle da non perdere …
Una WRC Plus e un pilota di punta del mondiale rally al via. Nelle prossime settimane, una volta messi a punto i dettagli, verranno svelate identità e team, ma intanto la notizia, appetitosa per gli appassionati, è che una WRC Plus, con al volante uno dei piloti di punta del Mondiale Rally parteciperà a Rallylegend. Ancora una volta l’evento sammarinese, la sua popolarità e il suo appeal sono stati scelti come importante vetrina e per un regalo ai tanti fans di tutto il mondo presenti.
Haiden Paddon torna a Rallylegend. Prima volta per Ken Block. Lo stesso spirito ha spinto il pilota neozelandese Hayden Paddon, driver ufficiale nel Mondiale Rally delle ultime stagioni e ancora impegnatissimo, in patria e in eventi di risonanza internazionale, con le Hyundai del suo team. Paddon è rimasto affascinato e coinvolto emotivamente dalle sue partecipazioni 2015 e 2016 a Rallylegend e non ha esitato a inserirlo, nuovamente e con grande entusiasmo, nel suo programma internazionale 2019. A San Marino utilizzerà una Hyundai i20 WRC messa a disposizione dal team HMI. L’annuncio risale a qualche settimana fa, e resta confermatissima, la presenza di Ken Block che, nel corso della video presentazione del “Cossie” World Tour 2019, ha svelato di avere inserito Rallylegend nel suo programma. Il pilota statunitense, fenomeno mediatico da anni con le sue spettacolari esibizioni, ma anche con partecipazioni a gare del Mondiale Rally, sarà al via con una Ford Escort Cosworth degli anni ’90 “vitaminizzata” ed al suo fianco avrà il fedele navigatore Alex Gelsomino.
“Rallylegend Heritage” una delle novità 2019. Per la prima volta a Rallylegend un’esclusiva competizione riservata a vetture originali, costruite fino all’anno 1982 ed appartenenti ai Gruppi 1, 2, 3, 4 e B, con la livrea dell’epoca e documentazione storica che attesti il passato della vettura. Si chiama Rallylegend Heritage e saranno trenta le vetture ammesse. Un’occasione unica per vivere l’esperienza di Rallylegend sullo stesso percorso del rally e sulle sue prove speciali, ma con un tracciato ridotto e non esasperato: il venerdì ed il sabato, Rallylegend Heritage effettuerà un solo passaggio sulle prove, mentre la domenica transiterà solamente sulla prova speciale “The Legend”. Le prove cronometrare saranno 7 per un totale di 40 km, il percorso complessivo sarà di 125 km.
La tipologia di gara è innovativa, parliamo di una regolarità atipica su strade chiuse e con medie superiori ai 50 km/h nei tratti di prove cronometrate. Medie uguali per tutte le tipologie di vetture con rilevamenti al decimo di secondo. I tempi massimi di percorrenza dei settori di gara saranno gli stessi previsti per il rally. Le vetture di Rallylegend Heritage saranno inoltre le prime ad entrare sul percorso di gara, davanti alle vetture Legend Stars.
Rallylegend per tutti i palati dei fans: ecco il “Legend Show”. Chi vive ogni anno l’esperienza di Rallylegend, come spettatore e come concorrente, sa quanto siano “apprezzate” e richieste dagli appassionati le evoluzioni delle vetture in gara attorno alle rotatorie delle strade di San Marino. Un momento di puro divertimento e spettacolo, come è accaduto anche nel Mondiale Rally, dove i “360 gradi” sono stati inseriti in varie speciali. Già da qualche anno una prova speciale di Rallylegend prevede un “360 gradi”, subito dopo la partenza e proprio attorno ad una rotatoria
Ma per gli organizzatori questo non è abbastanza. Nel 2019 Rallylegend presenta “Legend Show”, un vero e proprio challenge riservato a venti piloti e vetture d’élite che parteciperanno al rally. La sfida avverrà giovedì 10 ottobre, subito dopo la cerimonia di presentazione degli equipaggi sulla pedana di partenza. Il percorso sarà realizzato utilizzando le due rotatorie, situate a poche decine di metri da Rallylegend Village e collegate da un rettilineo di 350 metri. Alle ore 20.30 il via, con partenze contrapposte e quindi con due vetture contemporaneamente in gara, tre giri in un senso di marcia su ogni rotatoria, seguiti da altri tre giri in senso inverso. Due apposite giurie, una per rotatoria, valuteranno la prestazione. Il tutto ad eliminazione diretta per arrivare ad una superfinale con i due campioni del “360°”, che si sfideranno su sei giri attorno ad ogni rotatoria per ogni senso di marcia.
Subito dopo la sfida finale premiazioni e musica nel Rallylegend Village, per una “Legend Night” da ricordare.
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Il pilota parmense, portacolori di SRacing, si vede costretto a parcheggiare la Ford Fiesta WRC, per un problema all’idroguida, già dopo il secondo tratto cronometrato.
Tizzano Val Parma (Pr), 14 Maggio 2019 – Il Rally Piancavallo numero trentatré non entrerà di certo nell’album dei ricordi più belli per Simone Rabaglia, al rientro da una trasferta friulana che lo ha visto costretto ad alzare bandiera bianca, causa problemi tecnici, già alla prima service area, dopo aver disputato solamente due prove speciali. Il portacolori della scuderia parmense SRacing, affiancato da Roberto Mometti alle note, si presentava al secondo appuntamento valido per l’International Rally Cup, andato in scena nel recente weekend, alla guida della Ford Fiesta WRC targata HK Racing, desideroso di confrontarsi e di migliorarsi rispetto alla precedente apparizione del Rally Appennino Reggiano. In condizioni meteo a dir poco proibitive, con la pioggia assoluta padrona di giornata, il pilota di Tizzano Val Parma partiva abbottonato sulla corta “Poffabro”, nell’intento di prendere le misure ad un fondo stradale particolarmente insidioso.
Sarà, purtroppo, la seconda prova speciale, quella di “Barcis – Piancavallo”, a rovinare i piani della viglia: a pochi chilometri dal termine del tratto cronometrato la trazione integrale dell’ovale blu accusava un problema all’idroguida, rendendo la vita dura a Rabaglia, sino al raggiungimento del parco assistenza. Vani i tentativi dello staff di HK Racing che, nonostante l’impegno messo, non riusciva a ripristinare la vettura in tempo utile per la ripartenza, senza incorrere in penalità. Nonostante la possibilità di rientrare la giornata seguente, sfruttando la regola del super rally, il parmense decideva di ritirarsi, rimandando il riscatto al prossimo Rally del Taro.
“Acqua allucinante” – racconta Rabaglia – “ma sembra che questo sia il filo conduttore della nostra avventura con la Fiesta WRC. Sin dalla prima gara, al Monte Caio dello scorso anno, abbiamo sempre corso con la pioggia. Una situazione incredibile. Mai visto così tanta pioggia. Siamo partiti accorti sulla speciale di apertura ma, sulla seconda, abbiamo iniziato a spingere. Purtroppo, a circa tre chilometri dalla fine, abbiamo accusato un problema all’idroguida, tra l’altro su una curva parecchio insidiosa. Ci è andata bene. Da quel momento, stando ai calcoli di Roberto, abbiamo perso un minuto abbondante per uscire dalla speciale. Arrivati al parco assistenza i ragazzi di HK Racing hanno dato il massimo ma non sono riusciti nell’intento di sistemare la vettura. Abbiamo pagato il fuori tempo massimo e, vista la situazione, abbiamo deciso che era meglio ritirarsi del tutto. Per quel poco che è durata la nostra gara abbiamo visto dei miglioramenti, rispetto all’Appennino Reggiano, e questo ci fa ben sperare per il Taro.”
La pur breve apparizione non ha comunque tolto una soddisfazione a Rabaglia, quella di aver partecipato ad un evento, seppur entrato da rookie nell’IRC, ben gestito da Knife Racing.
“Un sincero complimento a tutto lo staff di Knife Racing” – sottolinea Rabaglia – “perché hanno organizzato il Piancavallo in modo perfetto. Prove davvero stupende ed un gruppo di lavoro fatto di belle persone, quelle che sane che fanno bene ai rally. Ora concentriamoci sul Taro.”
Il pilota di Modena, archiviata una prima stagione di rodaggio, si affaccia al nuovo anno con un ricco programma che lo vedrà impegnato in sette appuntamenti, tra Italia ed estero.
Modena, 13 Maggio 2019 – Un 2019 importante quello che si appresta ad affrontare Gabriele Rossi, una nuova stagione che lo lancia a tempo pieno nel mondo delle auto storiche.
I positivi risultati ottenuti, nella scorsa annata, in occasione del Rally Alto Appennino Bolognese Historic, all’esordio quarto assoluto e primo di raggruppamento, e sulle strade di casa del Rally Historic Città di Modena, terzo assoluto e primo di classe, hanno spinto il pilota di Modena a confezionare un programma di spessore, il quale lo vedrà impegnato in ben sette appuntamenti sia in Italia sia all’estero.
Il ghiaccio verrà rotto in occasione del Rally Bianco Azzurro (25 e 26 Maggio), prima prova del Trofeo Rally San Marino, così come era nei piani della vigilia ad inizio 2018.
La conformazione snella, della serie organizzata dall’omonima scuderia, ha invogliato il portacolori di GDA Communication nel mettere a calendario anche il San Marino Rally Show (13 Luglio) ed il Circuito dei Campioni (2 e 3 Novembre).
“Ci piaceva l’idea di poterci togliere la ruggine invernale con una gara vicino a casa” – racconta Rossi – “ed ecco perché è nata l’idea del Bianco Azzurro. Poi, visto il calendario, abbiamo deciso che saremo della partita nell’intero trofeo. Sono gare comode, vicino a casa, e ci permetteranno di mantenerci in allenamento per affrontare al meglio gli impegni maggiori.”
L’asticella stagionale per Rossi, affiancato dall’adriese Fabrizio Handel sulla Ford Sierra Cosworth gruppo A, si alzerà in occasione della quindicesima edizione del Rally Campagnolo (31 Maggio e 1 Giugno), quarto atto del Campionato Italiano Rally Auto Storiche.
“Il nostro principale intento” – racconta Rossi – “è quello di poter vivere delle esperienze significative da inserire nell’album dei ricordi. Per questo motivo abbiamo deciso di prendere parte al Rally Campagnolo, una gara ricca di storia ed inserita nel massimo campionato italiano per auto storiche. Sarà bello calcare un palcoscenico così prestigioso. Prevedo emozioni forti.”
Un 2019 che si arricchirà di due gustose puntatine nel campionato europeo, sugli sterrati finlandesi del Lahti Historic Rally (9 e 10 Agosto) e sugli insidiosi asfalti del Rally Elba Storico (19, 20 e 21 Settembre).
“Invogliati da chi ci è già stato” – sottolinea Rossi – “abbiamo messo in calendario due totem del rallismo continentale come il Lahti e l’Elba. Sono due gare che non hanno bisogno di presentazioni. Impegni importanti dai quali, siamo certi, potremo imparare davvero molto.”
Ciliegina sulla torta, di una stagione di alto profilo, sarà la partecipazione al Rally Porta del Gargano Historic (7 e 8 Settembre), evento particolarmente caro a GDA Communication.
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