Piovono iscritti al 55° Rally Valli Ossolane e sabato ci sarà la presentazione

Passati i cento iscritti, la corsa ossolana ha ancora nove giorni utili per le iscrizioni: si va verso un record! Sabato sera a Malesco ci sarà la presentazione ufficiale.

 

MALESCO (VB) – L’edizione 2019 del Valli Ossolane procede a gonfie vele. Quando mancano ancora nove giorni alla chiusura delle iscrizioni, la scuderia New Turbomark conta già la bellezza di 105 iscritti calcolando che ancora non sono giunte le adesioni dei piloti svizzeri che prenderanno parte al massimo campionato elvetico per cui la corsa è valida.

Un successo incredibile che non fa che confermare l’amore e l’attenzione che i concorrenti hanno da sempre verso questa gara che risulta tra le più antiche d’Italia.

Presentazione – Sabato 8 giugno a Malesco, presso il ristorante La Peschiera, alle ore 21 verrà presentato il Rally davanti a pubblico, stampa ed autorità: l’interesse mediatico per il “Valli” è già alto ed in occasione della presentazione verranno svelati alcuni dettagli della gara.

Le prove speciali sotto la lente di ingrandimento – Inizia da questo comunicato il percorso di avvicinamento all’edizione numero 55 del Valli Ossolane. Abbiamo interpellato alcuni dei piloti più rappresentativi di questa corsa che sono strettamente legati alla gara: è a loro che abbiamo chiesto di descrivere le speciali di quest’anno.

Biella Motor Team. Successi al Campagnolo e al Grappolo

La Scuderia Biella Motor Team ha messo il segno “più” sul suo week end motoristico. Infatti i suoi piloti e navigatori, impegnati con le vetture moderne a San Damiano d’Asti per il Rally del Grappolo ed a Vicenza nel Rally Campagnolo, prova del Campionato italiano per auto storiche, sono tornati a casa con premi e trofei e soprattutto la consapevolezza di poter combattere per le posizioni di vertice delle rispettive categorie.

Il primo a prendere il via, nella serata di venerdì 31 maggio, è stato il Rally Storico Campagnolo che dopo la prova speciale iniziale è poi proseguito nella giornata successiva. I migliori al traguardo sono stati Valter Anziliero e Anna Berra con la loro Ford Escort: sono finiti al ventiseiesimo posto della generale ma soprattutto, ed era il loro obiettivo, dopo la bella prestazione di Sanremo, hanno vinto la classe fino a 2000 cc ed il Gruppo 2 finendo, dietro a vetture più potenti, al sesto posto nel Raggruppamento 2. Trentanovesima invece è la posizione della Porsche 911 SC di Luca Valle e Cristiana Bertoglio. Sono sedicesimi di Raggruppamento 3 ma soprattutto primi di Gruppo 1 & 3 e di classe oltre 2000 cc. Subito dietro di loro nella generale troviamo la Porsche 911 Carrera RS di Stefano Prosdocimo e Diego Pontarollo. In una gara difficile, che doveva servire soprattutto come apprendistato, si sono piazzati quinti nel Raggruppamento 2, quarti nel Gruppo 4 e nella classe oltre 2000 cc. Un problema alla loro Ford Sierra Cosworth ha invece costretto al ritiro il presidente dell’ACI Biella Andrea Gibello e Lorenzo Pontarollo. Nel trofeo monomarca riservato alle Autobianchi A112 Abarth bel terzo posto assoluto per Massimo Soffritti, navigatore di Filippo Fiora, che per pochi secondi non sono riusciti ad acciuffare la piazza d’onore. Posizione numero tredici, invece, per Alessandro Rappoldi che correva al fianco del biellese Paolo Raviglione, diciannovesimo Matteo Grosso sul sedile di destra del pilota Nicolino Catgiu. Nonostante qualche problema sono arrivati alla fine anche Maurizio Ribaldone e Guido Zanone, ventiduesimi.

 

Nel tardo pomeriggio di sabato 1° giugno da San Damiano d’Asti è partito il Rally del Grappolo che è proseguito il giorno dopo. Ottima quinta piazza finale, con vittoria in Gruppo N e in classe N4 per il navigatore Luca Pieri che dettava le note a Emanuele Franco su una Mitsubishi Lancer Evo IX di Gruppo N. Tiziano Pieri, che era in gara al fianco di Davide Mottura su una Peugeot 208 di classe R2B, ha chiuso al quarantacinquesimo posto della generale ed al nono di una classe combattuta. Purtroppo Martina Decadenti, navigatrice di Francesco Garosci su una Renault Clio RS di Gruppo N, e Ernestino Monti e Paolo Clerico, al via su una Opel Corsa GSi, hanno dovuto ritirarsi.

Al Grappolo il primo a partire con il numero 16 è il navigatore che affianca, con il numero 42 parte il figlio. Il numero 50 è stato assegnato alla Renault Clio RS  Gruppo N su cui detterà le note a Francesco Garosci.  Ultimi al via tra gli iscritti della Biella Motor Team sono.

La gara partirà alle 18:30 di sabato 1° giugno da San Damiano d’Asti: i concorrenti affronteranno una prova speciale per poi andare al riordino notturno. Ripartiranno domenica 2 giugno alle 8,30 per disputare 7 prove speciali, alle 17, 25 l’arrivo finale.

“A TuttoCamper” torna a Lingotto Fiere dall’8 al 10 novembre

L’ambizioso obiettivo è di “riportare a casa” un evento che da sempre è nel cuore dei piemontesi è perfettamente riuscito: la seconda edizione di “A TuttoCamper” che si è svolta a Torino-LingottoFiere ha registrato un grande successo di pubblico.

Questa iniziativa, organizzata da B&A S.r.l. e promossa con il patrocinio di Assocamp, visto il largo riscontro ottenuto tra pubblico e espositori nella prima edizione, si è posta nel 2018 come evento di riferimento per tutta l’area Nord Ovest d’Italia.

Nuovamente ospitata nei 25.000 metri quadri del Padiglione 3 e piazza limitrofa di Lingotto Fiere ha offerto a moltissimo appassionati – sono stati circa 12.000 i visitatori – non solo le novità del settore per il 2019 di tutti i marchi più importanti, ma anche accessori, attrezzature per il camper e il campeggio, roulotte, carrelli auto, bici, editoria del settore e moltissimo altro.

“A TuttoCamper” significa anche turismo e outdoor. Conferenze dedicate alle problematiche relative al turismo, presentazione delle aree-sosta e dei campeggi del Nord-Ovest e non solo, agenzie di viaggio e riviste specializzate a disposizione dei visitatori durante il salone per programmare i prossimi viaggi. La vera new-entry di questa edizione è stata l’area esterna che ha ospitato una zona interamente dedicata ai test con possibilità, previa registrazione, di provare su strada alcuni modelli di dimensioni differenti: il semintegrale, il mansardato e il motorhome. Sempre all’esterno è stato allestito anche un mini circuito gonfiabile dove i bambini potevano provare i quad elettrici. L’aria che si respira è delle migliori e su questa base si lavora per creare la prossima edizione con nuove idee nell’intento di far crescere sempre di più questa realtà.

Balletti Motorsport reduce da un difficile Rally Campagnolo

Riolo afflitto da problemi limita i danni e chiude al 4° posto. Sfortuna per Salvini appiedato da due cerchi danneggiati mentre stava svettando tra le Porsche. Foto Claudio Cavion

 Nizza Monferrato (AT), 5 giugno 2019Rally Campagnolo: da sempre uno dei rally più impegnativi del Campionato Italiano che, anche nella recente edizione, ha mantenuto la fama proponendo una gara “tosta”. Particolarmente duro lo è stato per la Balletti Motorsport che ad Isola Vicentina era presente con quattro vetture: due Porsche 911 ed altrettante Subaru Legacy 4×4.

Con la prima Gruppo A giapponese, Salvatore “Totò” Riolo e Gianfranco Rappa hanno colto la quarta posizione assoluta al termine di una gara molto sofferta: partito bene nel prologo del venerdì sera col secondo tempo a 0″5 dal migliore, nelle otto prove del sabato il duo ha patito diversi inconvenienti sia per una non azzeccata scelta degli pneumatici alla quale si sono aggiunti la rottura di un braccetto della sospensione, quanto per un rallentamento necessario ad evitare danni da surriscaldamento al propulsore, e ad un problema fisico del navigatore; il tutto ha fatto sì che la tattica di gara sia stata forzatamente variata puntando al traguardo cercando di acquisire punti preziosi per la rincorsa al campionato.

All’arrivo anche la seconda Legacy, quella affidata ad Edoardo Valente e Jeanne Revenu che hanno corso una gara regolare, senza cadere nei mille tranelli delle insidiose prove del vicentino; chiudono in decima posizione nell’affollata classe del Gruppo A “oltre 2000”.

Gara tribolata anche quella di Claudio Zanon e Maurizio Crivellaro: oltre a un po’ di “ruggine” da diversi mesi d’inattività, il duo della Porsche 911 RSR è incappato anche in una foratura e nella rottura di un braccetto poi sostituito in assistenza; e come successo per Gianfranco Rappa, anche Maurizio è stato vittima di problemi fisici. Hanno comunque onorato l’impegno arrivando al traguardo.

Un discorso a parte lo meritano Alberto Salvini e Davide Tagliaferri che fino alla settima prova stavano correndo una gara di altissimo livello, risultando i più veloci con le Porsche 911 e abbondantemente in testa al 2° Raggruppamento; nel corso dell’ottava, una grossa radice affiorata in una curva a seguito dei tagli del giro precedente, ha causato un doppio danno alle ruote del lato sinistro decretando l’amaro stop per il duo toscano.

Qualche soddisfazione in più è arrivata dalla Cronoscalata Cefalù – Gibilmanna grazie ad una notevole prestazione di Piero Vazzana con la Porsche 911 SC Gruppo 4 il quale, penalizzato nella prima manche corsa con pneumatici da asciutto su asfalto bagnato, nella seconda ha staccato un ottimo secondo crono che gli è valso la seconda posizione assoluta e di classe; buona prova anche per Matteo Adragna quattordicesimo nella globale e secondo di classe con la Porsche 911 RSR Gruppo 4.

Lo stesso Adragna tornerà in gara nel prossimo fine settimana alla Salita dello Spino in Toscana assieme a Salvatore Patamia di nuovo al volante della Porsche 911 SC.

Ulteriore impegno per la Balletti Motorsport che torna in Corsica con alcune vetture che saranno utilizzate da piloti locali in una dimostrazione non competitiva nei pressi di Bastia.

Gianmarco Lovisetto, al Salento, in vetta agli Under 25

Il terzo atto del CIWRC, in terra pugliese, vede il patavino di Jteam prendere il comando della classifica riservata alle giovani promesse, grazie al secondo posto in S1600. Foto Zini

Bassano del Grappa (VI), 4 giugno 2019 – Una cinquantaduesima edizione del Rally del Salento più che positiva per Jteam, al rientro dalla trasferta pugliese con un bottino ricco.

Un solo portacolori in gara, il giovane Gianmarco Lovisetto, alla guida di una Renault Clio Super 1600, messa a disposizione dal team MS Munaretto ed iscritta per i colori di Monselice Corse.

In una stagione che dell’apprendistato ne fa imperativo il pilota di Bastia di Rovolon archivia il giro di boa, nell’anno di esordio nel Campionato Italiano WRC, con un importante score.

Il secondo gradino del podio siglato in classe S1600, dietro all’imprendibile Vescovi ma precedendo nettamente altri tre agguerriti avversari, lo ha proiettato in vetta alla Coppa ACI Sport Under 25 con 4,5 punti di margine su Scalzotto e ben 12,5 su Farina, nonostante l’assenza forzata nel round di apertura al Mille Miglia.

I motivi per essere positivi non finiscono qui, avendo consolidato la seconda posizione nella Coppa ACI Sport riservata alle vetture Super 1600, A7 e Prod. E7: sui diciassette classificati Lovisetto figura a quota trenta con un ritardo di quindici lunghezze dal leader indiscusso Vescovi ma con dodici di margine sulla coppia composta da Montauti e Petracca.

La ciliegina sulla torta arriva dalla Michelin Rally Cup con il patavino che ha segnato il secondo bottino pieno, traducendo il tutto nella vittoria del primo girone tra le vetture Super 1600, A7, Prod. E7, K10 e RS 2.0 Plus.

Se mi avessero proposto questo risultato prima del via” – racconta Lovisetto – “ci avrei messo la firma da subito. Dopo due gare nel Campionato Italiano WRC trovarsi al comando tra i giovani, secondo di classe ed aver vinto il primo girone della Michelin Rally Cup è favoloso. Questo importante traguardo è frutto di tanti fattori. Il sostegno di Jteam, di Monselice Corse e di mio padre Adriano, assieme a tutti i partner, hanno reso e rendono possibile tutto questo. Un particolare ringraziamento ad Ivan Gasparotto, pedina fondamentale per questo risultato.”

Una gara atipica, stretta tra i famosi muretti a secco salentini, sporca e veloce ha visto un Lovisetto in crescita, costantemente alle spalle di una vecchia volpe, il mattatore Vescovi, dal quale cerca di imparare, di gara in gara, nell’intento di ridurre progressivamente il divario.

Presa la seconda piazza, in classe S1600, sin dal crono di apertura del Venerdì sera, il portacolori del sodalizio bassanese ha consolidato la posizione, riuscendo a mettere un divario di oltre un minuto, già dopo quattro prove speciali, sulla concorrenza. Un piazzamento mai messo in discussione sino alla pedana di arrivo finale. “Dall’ultima speciale del secondo giro” – sottolinea Lovisetto – “abbiamo accusato un problema alla frizione ma, nonostante questo, siamo arrivati alla fine, alla guida di una vettura al top come quella del team MS Munaretto. Dal punto di vista personale dobbiamo migliorare ancora tanto, lo sappiamo, ma siamo contenti di aver compiuto passi in avanti al Salento. Questo ci fa ben sperare per il prossimo Rally della Marca. Ci piacerebbe avvicinarci un po’ di più a Vescovi.”

La nuova Defender completa i test partecipando ad un programma ambientalista mirato alla conservazione del leone in Kenya

  • Testata da esperti: la Nuova Defender ha affrontato le prove più severe a fianco di Tusk operando per la conservazione dei leoni in Kenya
  • Più forte che mai: Il prototipo, riconoscibile per l’esclusiva livrea, è stato impiegato dai manager dell’organizzazione ambientalista a supporto delle operazioni per la salvaguardia dei 14 .000 ettari della Riserva di Borana.
  • Capacità inarrestabile: la Nuova Defender ha trainato i rifornimenti necessari e guadato fiumi monitorando i branchi di leoni
  • Partner affidabili: Land Rover è da quindici anni partner ufficiale dell’organizzazione ambientalista Tusk Trust; il 2019 è l’anno del leone, e si vuole mettere in luce il declino di questa specie in Africa
  • Questo il video per vedere i test della Nuova Defender: https://youtu.be/pXWoCIoYcjk

4 giugno 2019 – La nuova Land Rover Defender si avvicina alla produzione, dopo aver completato un severo programma di test nelle operazioni di protezione dei leoni, condotte in Kenya dal Tusk Trust.

Un prototipo della Defender, munito di snorkel e caratterizzato da una livrea ispirata dallo specifico ambiente, ha partecipato alle operazioni del Trust nei 14.000 km della Riserva di Borana, monitorando gli animali muniti di radiocollare e trasportando i rifornimenti.

Questo particolare programma ha consentito agli esperti operativi del Tusk Trust di sottoporre la  nuova Defender ad una serie di test relativi a situazioni di vita reale, effettuati guardando fiumi, trascinando carichi pesanti, affrontando i terreni più impegnativi.

La nuova Defender è stata usata anche per la sostituzione di un radiocollare difettoso appartenente ad un leone maschio, sedato a breve distanza dallo spazio di sicurezza della vettura.

La riserva di Borana include pianure, piste con solchi profondi, forti pendenze rocciose, rive fangose e folte foreste, che hanno consentito alla nuova Defender di mettere in mostra tutta la sua gamma di inarrivabili capacità.

Nick Collins, Engineering Vehicle Line Director  Jaguar Land Rover dichiara:

Siamo ad uno stadio avanzato della fase di test e sviluppo della nuova Defender. Il lavoro con gli amici del Tusk Trust in Kenya ci ha permesso di raccogliere dati importanti sulle prestazioni.

La riserva di Borana comprende ogni specie di terreni difficili che ne fanno il luogo perfetto per provare all’estremo le qualità all-terrain della nuova Defender.”

Land Rover è da 15 anni Partner ufficiale del Tusk Trust che gestisce il programma mirato a mettere in luce la situazione dei leoni in Africa. Tre quarti della popolazione dei leoni del continente sono in declino ed oggi i rinoceronti bianchi e neri sono più numerosi dei leoni africani.

Meno di 20.000 leoni sopravvivono nel mondo, rispetto ai 200.000 del secolo scorso.

Charles Mayhew MBE, Chef Executive di Tusk Trust dichiara: Questo per il Tusk Trust è l’Anno del Leone. Miriamo a far conoscere il declino della popolazione dei leoni in Africa. Fortunatamente nella riserva di Borana abbiamo un certo numero di branchi. Seguirli e monitorarli in questo ambiente vasto e selvaggio è vitale per la loro protezione e per ridurre i conflitti con le comunità vicine. La nuova  Defender si occupa di tutto, dal guado dei fiumi alle salite rocciose. “

L’iniziativa è sostenuta anche dalla DHL, partner logistico di Jaguar Land Rover che contribuisce a celebrare il 2019 come l’Anno del Leone.

Arriva ovunque: grazie alla  nuova Land Rover Defender il famoso fotografo d’arte David Yarrow riprende nella riserva di Borana le immagini più esclusive della natura selvaggia

  • Immagini iconiche: Il fotografo d’arte e sostenitore del Tusk Trust, David Yarrow ha scattato foto esclusive per la campagna L’anno del Leone, lanciata dal noto fondo ambientalista
  • Incrementare la consapevolezza: I leoni africani sono ridotti a 20.000 unità, meno della popolazione dei rinoceronti: tre quarti della popolazione è in declino.
  • Rintracciare i branchi: Il prototipo della Nuova Land Rover Defender, caratterizzato da una speciale livrea Tusk, ha contribuito a tracciare e monitorare i leoni della riserva di Borana in Kenya
  • Partner fidati: Land Rover è partner ufficiale di Tusk da 15 anni. Nel 2019 il fondo vuole portare all’attenzione del pubblico il problema della diminuzione della popolazione dei leoni africani

4 giugno 2019 – Il famoso fotografo d’arte David Yarrow si è unito a Land Rover a sostegno della campagna a favore dei leoni,  scattando una serie di sbalorditive immagini della natura selvaggia.

Tusk ha designato il 2019 l’Anno del Leone con l’obiettivo di porre in cima all’agenda conservazionista il problema della popolazione dei leoni. A supporto dell’iniziativa, Land Rover ha inviato un prototipo della nuova Defender 4×4 nella Riserva di Borana, Distretto di Laikipia, Kenya, per contribuire al tracciamento e monitoraggio dei leoni.

La nuova 4×4 promette di portare alla famiglia Defender una gamma impareggiabile di capacità con nuovi livelli di comfort e guidabilità, ed è stata messa alla prova da esperti naturalisti che hanno portato a termine una serie di reali attività in Borana. Il legame di Land Rover con L’Africa Orientale risale al 1948, quando alcune unità di pre-produzione del modello Serie furono provate nella regione.

Yarrow era pronto a scattare una serie di immagini della nuova Defender, che sfoggiava una livrea speciale, nel suo lavoro di monitoraggio dei branchi di leoni. Restano meno di 20.000 leoni africani in libertà, meno dei 25.000 rinoceronti (20.000 bianchi e 5.000 neri). Tre quarti della popolazione africana di leoni è in declino.

David Yarrow, il grande fotografo d’arte, commenta: “Per la fotografia naturalistica è necessario arrivare nel luogo più adatto – e trovare la posizione migliore per lo scatto; è quindi indispensabile un veicolo che possa raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili. La Defender è sinonimo di avventura e conservazione, dal giorno del debutto della prima Land Rover nel 1948; è logico che uno dei primi compiti affidati alla Nuova Defender sia a favore dei leoni africani che rischiano l’estinzione.”

L’esclusivo programma in Kenya ha dato ai manager della Tusk l’opportunità di provare la nuova   Defender in condizioni reali, nei 14.000 ettari della riserva, in operazioni quotidiane, inclusa la sedazione di un leone per la sostituzione di un radiocollare malfunzionante. Il leone è stato sedato da breve distanza, dalla posizione sicura all’interno del prototipo della nuova Defender.

Charles Mayhew MBE, Chief Executive, Tusk, dichiara: “Questo per Tusk è l’Anno del Leone. Il nostro obiettivo è portare all’attenzione del mondo la critica situazione dei leoni africani. Fortunatamente nella Riserva di Borana vive un certo numero di branchi, e le operazioni di tracciamento e monitoraggio dei loro movimenti in questo ambiente vasto e selvaggio è vitale per la loro protezione e per ridurre possibili conflitti con le comunità vicine. La Nuova Defender si è occupata di tutto: dal guado dei fiumi, alle arrampicate sui pendii delle piste rocciose.”

Col sostegno di Tusk, la Riserva di Borana opera su aree strategiche, sostenendo comunità locali, trasmettendo l’educazione ambientale, proteggendo gli habitat, salvando le specie in pericolo ed assicurando che la coesistenza uomo-fauna selvatica sia possibile. La riserva ospita alcune delle specie più vulnerabili al mondo: elefanti, rinoceronti neri, cani selvatici africani, zebre imperiali condividono il territorio con i leoni ed altri grandi predatori.

L’iniziativa è sostenute nel mondo da Jaguar Land Rover e dal suo partner logistico, DHL.

Laura Wood, Head of Global PR Brand & Partnerships Jaguar Land Rover, aggiunge: “Questa attività ci ha dato la possibilità di lavorare con i partner Tusk e DHL per portare all’attenzione del mondo la situazione dei leoni africani. La Riserva di Borana offre una grande varietà di terreni impegnativi, che la rendono il luogo ideale per provare le qualità off-road della Nuova Defender.”

Tosi-del Barba di nuovo in gara: al “Taro” per confermarsi ai vertici dell’IRCUP

L’equipaggio della Movisport, questo fine settimana, con la Škoda Fabia R5 della Gima Autosport, è chiamato ad una riconferma del buono fatto vedere con le prime due prove del campionato, nel quale sono al terzo posto in classifica provvisoria. Foto Mario Leonelli

4 giugno 2019 – Gianluca Tosi e Alessandro Del Barba, sono pronti a scendere di nuovo in campo per difendere il terzo posto in classifica del Campionato IRCup. Lo faranno, questo fine settimana, a bordo della Škoda Fabia R5 della Gima Autosport in occasione del 26° Rally del Taro, terzo appuntamento del campionato, con sede a Bedonia, provincia di Parma.

Dopo l’esaltante terzo posto ottenuto al Rally Appennino Reggiano, ed il sesto firmato a Piancavallo il mese passato dopo una gara sofferta, per la coppia di Movisport arriva adesso questo nuovo esame, una competizione già disputata nel passato anche con risultati di spessore, sulla cui scorta cercheranno di duellare con gli avversari che incontreranno per difendere l’attuale posizione da podio che tengono in mano.

“Se a Piancavallo era un po’ tutto nuovo – commenta Tosi – al “Taro” ritroveremo molte delle prove che conosciamo, un ambiente dunque “familiare”. Questo non vorrà certo dire che sarà una passeggiata, tutt’altro, diciamo che la conoscenza del percorso potrà essere d’aiuto, ma dall’altro lato c’è il fatto che ancora dobbiamo completare il feeling con la Fabia e dall’altro lato ancora ci sono ovviamente gli avversari, pronti a vender cara la pelle per salire sul podio. Cosa che faremo anche noi! Sarà dunque una gara avvincente”.

Sono poco meno di centoquaranta i chilometri di prove speciali nel programma della edizione numero 26 del Rally del Taro, quella che entrerà nel vivo il mattino di Sabato 8 giugno con l’effettuazione dello “shakedown” ad Albareto e, nel primo pomeriggio, con la cerimonia di partenza a Borgotaro alla quale faranno seguito, in rapida successione, i due passaggi sulla “Folta”, piesse non banale lunga quasi ventiquattro chilometri. Più che un aperitivo in vista di una domenica che è facile prevedere di grande passione sui saliscendi appenninici. Imperniata su tre prove – nell’ordine, Tornolo, Masanti e Casamurata – da ripetere due volte prima del gran finale sui quasi ventidue chilometri della “Montevacà” e della festa finale a Bedonia, dove sarà piazzata la pedana d’arrivo.

Ian Callum, leggendario Jaguar Director Of Design lascia l’azienda dopo 20 anni; Julian Thomson nominato suo successore

  • Dopo 20 anni Ian Callum lascia il ruolo di Jaguar Director of Design
  • Le sue pluripremiate creazioni – berline, sportive e SUV – hanno trasformato l’intera gamma dei veicoli Jaguar
  • Dal 1° luglio 2019 Julian Thomson ricoprirà la carica di Director of Design
  • Ian Callum continuerà a collaborare con Jaguar in qualità di Design Consultant

Jaguar ha annunciato che Ian Callum, Director of Design, lascerà la sua posizione in azienda dopo 20 anni alla guida del team Jaguar Design. Dal 1° luglio Julian Thomson, attuale Creative Design Director, prenderà in modo effettivo il suo posto alla guida del team di designer Jaguar.

Da quando è entrato a far parte dell’azienda nel 1999, Ian ha dato vita ad un team di designer molto creativi e di altissimo livello, sviluppando una nuova filosofia stilistica e ridando vita all’intera gamma di vetture grazie a pluripremiati progetti di grande successo. Tra questi meritano una speciale menzione la F-TYPE – la prima sportiva due posti dopo l’iconica E-TYPE – le berline XE, XF e XJ, i primi SUV del marchio Jaguar – la F-PACE, la E-PACE e la recente full-electric I-PACE, che nel mese di aprile è stata eletta World Car of the Year, World Car Design of the Year e World Green Car 2019.

Ian Callum ha commentato: “In Jaguar ho avuto una carriera incredibile. Uno dei momenti più importanti è stato quando ho progettato la XF, perché ha rappresentato l’inizio di una nuova era in cui il design Jaguar è diventato più contemporaneo – ci trovavamo di fonte ad una svolta significativa della nostra storia. Disegnare la F-TYPE è stato per me un sogno che diventava realtà, mentre la I-PACE ha rappresentato l’opportunità di creare qualcosa di estremamente innovativo, in grado di sfidare realmente la percezione del brand Jaguar. Il suo successo è la dimostrazione di quanta strada ha percorso il brand. Ho accettato questo ruolo con la missione di riportare il design Jaguar dove meritava di essere. Ci sono voluti 20 anni, ma credo di aver raggiunto l’obiettivo che mi ero prefissato. Vista la forza dei nostri prodotti e del nostro team di designer, sento che ora è il momento giusto per andare oltre, sia dal punto vista professionale che personale, ed esplorare nuovi progetti. Disegnare le vetture Jaguar è stato per me il sogno di una vita e sono felice di rimanere legato all’azienda come consulente esterno. Ho lavorato a stretto contatto con Julian Thomson per 18 anni. Posso dire che è un designer di grande talento ed è in assoluto la persona giusta per scrivere il prossimo capitolo del design Jaguar.”

Ian Callum ha trascorso i primi 12 anni della sua carriera presso i Ford Design Studios, passando poi alla TWR Design in cui ha ricoperto il ruolo di Chief Designer e in cui è stato responsabile di progetti come le Aston Martin DB7, Vanquish e DB9. Considerato come uno dei più talentuosi designer del settore automobilistico, nel 2005 ha ricevuto il titolo di Royal Designer for Industry dalla RSA (Royal Society of Arts). Nel 2014 ha ricevuto la Minerva Medal, il più alto riconoscimento conferito dalla Chartered Society of Designers, che ha voluto premiare i successi raggiunti durante la sua vita di designer.

Il Prof. Dr Ralf Speth, Jaguar Land Rover Chief Executive Officer, ha detto: “Il contributo di Ian Callum alla fama del design Jaguar è qualcosa di straordinario e inestimabile. Ian rappresenta l’approccio più lungimirante, rivoluzionario ed emotivo alla progettazione automobilistica. È riuscito a creare un nuovo linguaggio stilistico e, grazie alla sua passione per il brand, durante i sui 20 anni di lavoro è stato in grado di trasformare radicalmente l’intera gamma di vetture Jaguar. Innovative, belle, futuristiche e al tempo stesso fedeli alla nostra pionieristica tradizione: le attuali vetture del marchio sono la testimonianza della dedizione di Ian ed è possibile notare la sua “firma” in ognuna di esse. A mio avviso, i World Car Design of the Year vinti dalle rivoluzionarie F-TYPE, F-PACE e I-PACE, sono forse i suoi più grandi successi. Credo che in futuro queste auto saranno considerate delle icone del settore. A nome mio e di tutto il brand Jaguar, vorrei ringraziare Ian Callum per il lavoro svolto e sono molto felice di sapere che continuerà a collaborare con l’azienda in qualità di Design Consulant. Voglio anche congratularmi con Julian per la nuova carica di Director of Design. Ora è arrivato il suo momento per dare forma al nuovo team di progettisti e alla prossima generazione di vetture Jaguar. Sono molto fiducioso nel nostro futuro e sono certo che Julian continuerà a portare in alto il nostro brand nel panorama automobilistico.”

Come Creative Design Director, Julian Thomson è stato responsabile della direzione strategica a livello di design assunta in questi anni da Jaguar. Da quando è entrato in azienda nel 2000, ha supervisionato lo sviluppo dei concept design di tutte le attuali vetture della gamma. Julian ha iniziato la sua carriera in Ford a Dunton, in Inghilterra, prima di passare alla Lotus, dove ha ricoperto il ruolo di Head of Design e successivamente di Chief of Exteriors presso il Concept Design Centre del Gruppo Volkswagen.

Julian Thomson ha detto: “Sono onorato di ricoprire il ruolo di Jaguar Director of Design. Sarà un grande privilegio guidare un team così talentuoso e continuare sulla strada dei nostri successi. Il design automobilistico si è sempre evoluto velocemente, ma oggi si sta muovendo ad un ritmo ancora più rapido. Il mio obiettivo è garantire a Jaguar Design un ruolo da protagonista in questo cambiamento, che ritroveremo sulle auto del nostro futuro.”

Scuderia Palladio: dal Taro parte la riscossa di Sossella

Dopo una serie di test dai riscontri positivi, Sossella e Falzone risalgono sulla Ford Fiesta WRC griffata Palladio per puntare in alto nella terza gara stagionale dell’I.R.C. Foto AmicoRally

Vicenza, 5 giugno 2019 – “Concentrati, determinati e pronti alla riscossa”: in queste poche ma significative parole, lo stato d’animo col quale Manuel Sossella e Gabriele Falzone si preparano ad affrontare il Rally del Taro in programma a Bedonia, in provincia di Parma, sabato 8 e domenica 9 giugno.

Nuovamente alla guida della Ford Fiesta WRC messa a disposizione dalla Tam-auto, il duo della Scuderia Palladio si presenta al terzo appuntamento dell’International Rally Cup con l’obbiettivo di voltare pagina, lasciare alle spalle le precedenti sfortunate esperienze e tornare a vedere quel traguardo che manca dallo scorso settembre. Per farlo al meglio e tentare di arricchire il palmarès che conta già due vittorie nel rally parmense, Manuel e Gabriele la scorsa settimana hanno effettuato dei test al termine dei quali l’ottimismo ha ripreso quota; sono stati rivisti i settaggi della vettura, soprattutto per quanto riguarda l’assetto ora ottimale anche sul fondo bagnato.

“Il Taro è un rally che mi piace molto – afferma un fiducioso Sossella – non solo per le due vittorie ottenute in passato; il percorso dell’edizione 2019 è in gran parte conosciuto ma già dalle ricognizioni cercheremo di mettercela tutta per riprendere il nostro passo e proseguire nel programma stagionale con la Ford Fiesta WRC: noi ci siamo!”

Renzo Rampazzo al via del Dolomiti

Il pilota di Montegrotto Terme, portacolori di Patavium Racing, riparte alla caccia della Coppa Rally ACI Sport dal secondo posto ottenuto nel precedente Rally Bellunese. Foto Fotosport

Montegrotto Terme (PD), 4 giugno 2019 – La Coppa Rally ACI Sport è pronta ad aprire i battenti al secondo round stagionale per la zona 4, in programma con il Dolomiti Rally.

L’appuntamento bellunese, giunto quest’anno a spegnere la quarta candelina, è pronto a mettere in scena un evento di elevato livello tecnico, incastonato in uno scenario da favola. Patavium Racing è pronta a timbrare il cartellino di presenza, schierando con i propri colori Renzo Rampazzo, alla guida della consueta Renault Clio R3, curata da Shade Motorsport. Il pilota di Montegrotto Terme si presenta ai nastri di partenza forte della seconda posizione siglata al Rally Bellunese, apertura della Coppa Rally ACI Sport di quarta zona. Atto numero due, di una serie che prevede anche il Valli della Carnia, Scorzè ed il Friuli, che vede il patavino virtualmente sul secondo gradino del podio, in classe R3C, con un ritardo di sole due lunghezze dalla leadership mantenuta da Martinelli.

Ripartiamo dalla stessa provincia” – racconta Rampazzo – “e speriamo di poter concludere questa partecipazione con lo stesso risultato del precedente oppure con qualche cosa di più. Non abbiamo mai corso qui al Dolomiti, sarà tutto inedito per noi, ma ci aspettiamo comunque di poter dire la nostra. Attualmente siamo secondi nella Coppa Rally ACI Sport di zona ma la classifica è molto corta, essendo stato disputato un solo evento. Siamo pronti a dare battaglia.”

Assente giustificato Christian Dinale, impegnato nell’appuntamento valido per il WRC in Sardegna, ad affiancare Rampazzo nell’occasione troveremo Manuel Menegon.

Purtroppo il mio fido compagno di abitacolo è impegnato in Sardegna” – sottolinea Rampazzo – “e sono contento per lui. Affrontare una gara del mondiale è sempre una soddisfazione unica. Avrò al mio fianco Manuel Menegon che di esperienza ne ha da vendere. Sono certo che, assieme, troveremo un buon feeling e potremo spingere già dai primi chilometri di gara.”

La quarta edizione del Dolomiti Rally si articolerà su un’unica giornata, Domenica 9 Giugno, su un percorso che conterà tre prove speciali, ciascuna da ripetere per tre passaggi. Impegni cronometrati di lunghezza abbastanza bassa ma che, non per questo motivo, dovranno essere intesi come facili: la tornata si aprirà con la prova di “Oltach” (6,63 km), alla quale seguiranno la “San Tomas” (6,85 km) e la “Valada” (7,48 km).

Non avendo mai corso qui pagheremo sicuramente dazio” – conclude Rampazzo – “ed essendo il percorso di gara composto da speciali molto corte si dovrà dare il massimo, sfruttando ogni centimetro di asfalto per poter ottenere buoni tempi. Da quel che abbiamo visto, durante le ricognizioni, il percorso è molto completo. Alterna tratti larghi e veloci ad altri guidati con una discesa che tenderà a sporcarsi. Molto bello. Confidiamo in condizioni meteo che possano essere clementi, lasciandoci il divertimento puro e la sfida unica con il cronometro.”

 

Campagnolo variopinto per GDA Communication

L’evento vicentino porta in alto Montemezzo, secondo prima del ritiro per problemi al cambio, e Bertazzo, primo di divisione nonostante un weekend travagliato. Foto Fotosport

Modena, 4 giugno 2019 – La quindicesima edizione del Rally Campagnolo, andata in scena nel recente weekend, consegna nelle mani di GDA Communication un bilancio che, messa da parte la dea bendata, avrebbe potuto concludersi con due importanti risultati a podio. La palma della sfortuna va di diritto ad Andrea Montemezzo, in gara assieme al coriaceo Andrea Fiorin sull’Opel Kadett GSI, in configurazione gruppo A, curata da Tuning Carenini. Il pilota di Bastia di Rovolon partiva abbottonato, Venerdì sera sulla “Torreselle”, nell’intento di prendere le misure alle nuove coperture, prima volta con Michelin, ed archiviava la frazione di apertura al quinto posto di classe J2-A/2000. L’indomani, quando il gioco si faceva duro, il portacolori della scuderia modenese risaliva, già sulla “Gambugliano”, sino al gradino più basso del podio. Due scratch mancati di un soffio, per soli quattro decimi sulla “Recoaro 1000” e per due sulla successiva “Santa Caterina”, portavano il patavino in seconda piazza, prima che la doccia fredda spegnesse ogni sogno di coronare una prestazione di alto livello.

A meno di due chilometri dal fine della sesta speciale” – racconta Montemezzo – “in una staccata la quinta non voleva saperne di uscire. È rimasta inserita. Siamo arrivati sino al controllo stop e, grazie all’aiuto dei presenti, siamo riusciti a ripartire. Dopo un chilometro scarso, in trasferimento, sono entrate due marce assieme, senza che noi facessimo nulla. A quel punto il cambio ci ha abbandonato del tutto e siamo stati costretti ad alzare bandiera bianca. Davvero una delusione perché il secondo posto era, per noi, alla pari di una vittoria. Con le Michelin ci siamo trovati davvero bene al Sabato ed i tempi uscivano. Una delusione grossa perché abbiamo perso punti importanti per il TRZ. Contiamo di rifarci il prima possibile.”

A bilanciare la delusione di Montemezzo ci ha pensato, seppur tra mille insidie, Nico Bertazzo che, alla guida dell’Opel Kadett GSI gruppo A, sempre griffata Tuning Carenini, ha firmato il successo nella nona divisione del Campagnolo Historic. L’evento di regolarità sport, valido per il Trofeo Tre Regioni, ha visto il pilota di Monselice stringere i denti, di fronte alle tante difficoltà incontrate, con la tenacia che è stata premiata con una vittoria, sul filo di lana, e con un buon bottino di punti in chiave campionato. Il nuovo connubio, il monselicense era affiancato da Matteo Rossato, ha portato buoni frutti.

Potremmo scrivere un libro da quante ne sono capitate in questo Campagnolo” – racconta Bertazzo – “con tanti, piccoli, problemi che ci hanno accompagnato. Nella sostanza si era allentata una ghiera di una sospensione all’anteriore e la vettura risultava inguidabile. Solo alle ultime due prove abbiamo capito e risolto il problema. Nonostante questo abbiamo vissuto una lotta serrata con la concorrenza, vincendo di misura sul finale. Siamo contenti perché la vettura è comunque al top e le gomme pure. Anche il nuovo equipaggio ha funzionato bene e, si sa, quando si comincia una nuova avventura dal gradino più alto del podio è tutto positivo.”

Il Dolomiti riapre la caccia di Alessio Bellan

Il tagliolese ritorna sulla Renault Clio R3, griffata Bolza Corse, cercando la rimonta nella Coppa Rally ACI Sport che, complice il ritiro al Bellunese, lo vede lontano dalla vetta. Foto Fotosport

Taglio di Po (RO), 4 giugno 2019 – Riparte la Coppa Rally ACI Sport e per Alessio Rossano Bellan giunge il momento di rimettersi al volante della Renault Clio R3, targata Bolza Corse.

I prossimi 8 e 9 Giugno, con partenza da Agordo, andrà in scena la quarta edizione del Dolomiti Rally, secondo atto della serie tricolore per la quarta zona.

Il pilota di Taglio di Po, reduce da un travagliato Rally Piancavallo sulla Peugeot 208 R2, ritornerà a calarsi nell’abitacolo della trazione anteriore transalpina, rivitalizzata nel suo cuore pulsante dopo il ritiro avvenuto nel precedente Rally Bellunese. Un appuntamento, per certi versi, già cruciale per il portacolori della scuderia Monselice Corse, in virtù di una classifica di classe R3C che, attualmente, lo relega all’ultimo posto con un ritardo, dalla leadership di Martinelli, pari a dieci lunghezze.

Non abbiamo mai corso qui al Dolomiti” – racconta Bellan – “e questo, di certo, non potrà essere un nostro punto a favore. Il ritiro al Bellunese non ci voleva, stavamo andando davvero bene, ma fa parte del gioco. Dopo la parentesi del Piancavallo sulla Peugeot 208 R2, per la quale ringrazio di cuore il team Julli, torniamo sulla nostra Clio R3. Non vedevo l’ora. La classifica della Coppa Rally ACI Sport ci vede partire dal fondo ma siamo determinati, già da questo Dolomiti, a dare il massimo per cercare di risalire e rimetterci quindi in corsa.”

Principale novità per Bellan sarà dettata dall’avvicendamento sul sedile di destra: ad affiancare il tagliolese, in questa occasione, troveremo il rodigino Michele Barison.

Sono felice di poter condividere questa uscita con Barison” – aggiunge Bellan – “perché, in una gara così delicata per la nostra stagione, la sua esperienza potrà rivelarsi un fattore chiave, in tanti aspetti. Con lui al mio fianco mi sento tranquillo e sereno, pronto a dare il massimo.”

Una sola giornata di gara effettiva, Domenica 9 Giugno, che si articolerà su nove prove speciali, tre da ripetere per altrettante tornate. Tratti cronometrati corti ma, certamente, da non prendere alla leggera: si apriranno i battenti con “Oltach” (6,63 km), seguito da “San Tomas” (6,85 km) e da “Valada” (7,48 km).

Abbiamo visto il percorso, per la prima volta, durante le ricognizioni” – conclude Bellan – “e, ad un primo impatto, sembra molto buono per il mio stile di guida. Arrivando dalla pista prediligo prove speciali scorrevoli, larghe e veloci, dove si possono compiere traiettorie precise. Le prime due in programma sono proprio così. L’ultima del giro è invece più stretta, nella parte iniziale, ed in quel frangente soffriremo sicuramente di più. La nostra Clio R3 è tutta nuova, grazie al profondo lavoro svolto dallo staff di Bolza Corse. Siamo pronti per questa sfida anche se siamo consapevoli che, in questo contesto, troveremo sicuramente degli agguerriti locali che potranno far valere la maggiore conoscenza del percorso. Il nostro obiettivo è incamerare punti buoni.”

Leonessa Corse: un weekend pieno di podi

Saresera è terzo di classe al Salento mentre alla salita di Verzegnis Soretti è secondo di E2SH e Murgia terzo di E1-1600

BRESCIA – Un altro weekend positivo va in archivio per la scuderia bresciana Leonessa Corse impegnata su due fronti diversi: il Rally del Salento e la cronoscalata di Verzegnis.

Nel terzo round del Campionato Italiano WRC, Gianluca Saresera e Manuel Fenoli si sono ritagliati un altro ottimo podio di classe R2 a bordo della Peugeot 208 magistralmente curata nelle officine della Vieffecorse. Sui difficili asfalti pugliesi, resi ancor più insidiosi dalla inaspettata pioggia, il duo bresciano ha impresso un buon ritmo alla sua gara fin dalle prime battute dimostrandosi sempre “sul pezzo”; un piccolo errore ad un bivio ha fatto perdere una dozzina di secondi ma non ha cancellato la grinta messa in campo dall’equipaggio. Nell’ultima tornata di speciali Saresera ha osato pneumatici da asciutto per poter sferrare un attacco deciso ma la mossa non ha dato i frutti aspettati pure tenendolo nelle zone di alta classifica. Ora, dopo 1000 Miglia, Elba e Salento, è terzo con 32 punti che sono frutto di un andamento in costante crescita, una vettura perfetta e nessuna sbavatura da parte dell’equipaggio.

Anche sulla salita del CIVM Versegnis-Sella Chianzutan sono arrivate belle soddisfazioni per i portacolori della Leonessa Corse. Mauro Soretti ha ottenuto un brillante secondo posto di categoria E2SH frutto di due manche vissute in modo differente. La prima è stata incentrata, così come le prove del sabato, nel cercare di ritrovare la piena fiducia con la Subaru Impreza; la seconda nel totalizzare un tempo rilevante, cosa puntualmente avvenuta grazie al miglior tempo personale sulla salita nonostante una bandiera gialla gli abbia fatto alzare il piede. Diciottesimo assoluto su oltre 200 concorrenti è un risultato prestigioso che vale quanto una vittoria.

Molto bene anche Sergio Murgia, altro pilota lombardo in seno alla Leonessa Corse. Le cose non erano partite per il verso giusto per il driver della Citroën Saxo VTS: un problema di convergenza ha impedito di percorrere le manche del sabato e la salita di Gara 1 in condizioni utili per cercare il tempo da classifica; ovviato il problema, Murgia ha premuto a fondo sul gas riuscendo a migliorare il tempo dello scorso anno e finendo 3° di categoria nella classifica di E1-1600.

 

Project Team al via del Rally Internazionale del Taro

Nel parmense, teatro del terzo round dell’Ircup, esordio per i portacolori siciliani Di Benedetto-Longo (Škoda Fabia R5). Impegno anche per i compagni di squadra Belli-Albertini (Mitsubishi Lancer Evo X R4), leader provvisori di categoria

BORGO VAL DI TARO (PR), 5 giugno 2019 – Reduce dal recente trionfo messo a segno nel “suo” Rally dei Templi, per il terzo anno consecutivo, Alfonso “Fofò” Di Benedetto si rigetterà nella mischia dell’International Rally Cup in occasione del 26° Rally Internazionale del Taro, terzo di cinque appuntamenti in calendario e in programma nel Parmense, il prossimo fine settimana. All’esordio assoluto lungo gli impegnativi asfalti emiliani, il portacolori della scuderia Project Team si affiderà nuovamente alla performante Škoda Fabia R5 dell’Erreffe Rally Team – Bardahl (l’analoga vettura condotta vittoriosamente in Sicilia) ritrovando nell’abitacolo il fido Roberto Longo, col quale ha già condiviso il secondo gradino del podio conquistato al Rally Piancavallo, precedente round della serie, al termine di una grande rimonta, seppur in condizioni meteo avverse e alla prima esperienza sulle strade friulane.

«Il ‘Templi’ si è rivelato un ottimo test in vista del ‘Taro’, gara che sarà per me del tutto inedita» – ha commentato Di Benedetto alla vigilia – «Chiaro che il risultato mi abbia galvanizzato. Vincere di fronte il proprio pubblico regala sempre emozioni uniche. Detto questo, proverò a sfruttare il buono stato di forma per rendere al meglio».

Sarà della partita anche il compagno di squadra Marco Belli, presenza fissa al “Taro” da ben 25 anni. Giunto al giro di boa dell’IRCup, l’esperto driver reggiano riavrà alle note Andrea Albertini, su Mitsubishi Lancer Evo X della LB Tecnorally, e vorrà sfruttare l’occasione per centrare la zona punti, atta a consolidare la leadership nella categoria R4 – N4 – R3D – ProdS4.

La manifestazione aprirà i battenti venerdì 7 giugno con le consuete verifiche tecnico-sportive; l’indomani, fuoco alle polveri con lo shake down seguito dalla disputa delle prime due prove speciali; domenica, infine, menù ancora più ricco con il via alle rimanenti sette frazioni cronometrate e arrivo previsto a Bedonia.

Campagnolo duro per la Palladio Historic

Problemi e ritiri condizionano in parte la prestazione degli equipaggi sia nel rally sia nella regolarità sport, ma quest’ultima regala la bella soddisfazione della vittoria di Argenti e Amorosa con la Porsche 911. Immagine Videofotomax

Vicenza, 4 giugno 2019 – Rally Campagnolo Storico e Sport in archivio per la Scuderia Palladio Historic che alla gara di casa era presente con un importante schieramento di vetture. E’ stata un’edizione difficile, sia per il percorso quanto per diversi inconvenienti patiti da gran parte degli equipaggi del “gatto col casco”. Due quelli entrati nella top-ten, in nona e decima posizione: Paolo e Giulio Nodari erano partiti molto bene con la BMW M3 Gruppo A stampando il quinto tempo nella prova del venerdì sera; qualche problema alla trasmissione, poi risolto, ha condizionato la gara ma con tenacia hanno continuato a duellare terminando in nona posizione assoluta e quarta di classe in una classifica molto corta: dal sesto al dodicesimo ci sono infatti solo 26″. Sono invece due tondi tondi i secondi con cui hanno preceduto Riccardo Bianco e Andrea Budoia con la Ford Sierra Cosworth 4×4 Gruppo A che portano in quinta posizione di classe e, appunto, sul gradino numero 10 dell’assoluta dopo una prestazione convincente.

Pronto il riscatto di Massimo Zanin e Maria Grazia Vittadello dopo la disavventura del Valsugana: con una gara attenta ed efficace, portano la BMW M3 Gruppo A in sedicesima posizione assoluta e settima di classe. Buona anche la prestazione di Daniele Danieli e Roberta Barbieri, quarti con la Fiat Ritmo 130 TC Gruppo A in un’affollata e competitiva classe 2000. Stringendo i denti Romeo De Rossi e Roberto Raniero riescono a portare al traguardo la Citroën Visa Gruppo B, nonostante un danno alla scatola guida e si consolano con la vittoria di classe.

Lunga, purtroppo, la lista dei ritirati a partire da Alberto Salvini e Davide Tagliaferri che stavano conducendo una gara maiuscola con la Porsche 911 Gruppo 4 fino a quando una grossa radice affiorante in un taglio, ha danneggiato due cerchi provocando l’immediato afflosciarsi degli pneumatici. E’ stato invece il cambio bloccato in quinta marcia a fermare la bella gara di Marco e Mattia Franchin mentre erano terzi di classe con l’Alfa Romeo Alfetta GTV, mentre per Alessandro Ferrari e Piero Comellato il ritiro è stato causato dal cedimento del motore della Talbot Sunbeam Lotus. La rottura di un collettore della Lancia Fulvia HF ha causato il ritiro per Stefano Maestri e Simone Scabello, ma la beffa più amara l’hanno vissuta Manuel Mettifogo e Mauro Savegnano fermi sul primo trasferimento per la rottura dei supporti motore della Peugeot 205 Rallye. Ritirato anche l’unico equipaggio in gara nel Trofeo A112 Abarth: è stato il cambio a fermare Giody e Nico Pellizzari. Una menzione anche per Mauro Peruzzi che navigava Nereo Sbalchiero sulla Lancia Delta iscritta coi colori del Rally Club Team: i due, nonostante problemi con l’interfono ad inizio gara, hanno ingaggiato un’avvincente battaglia con Nodari e Bianco che a fine gara ha visto il trio racchiuso in meno di 8″.

A dare un motivo per festeggiare, ci hanno pensato Mauro Argenti e Roberta Amorosa che hanno colto una bella vittoria nella gara di regolarità sport con la Porsche 911 T con la quale hanno disputato una gara perfetta, restando sempre a contatto con i battistrada e grazie ad un finale perfetto proprio all’ultimo rilevamento hanno agguantato il successo. Vedono il traguardo, in ventesima posizione, Andrea Cazzola e Roni Liessi con la BMW 325i e anche Giuseppe Ongaro e Francesco Zoso che chiudono ventiduesimi alla guida della Mercedes 190 2.3 16V. Ritirati sia Maurizio Senna e Massimo Pavesi su Volkswagen Golf GTI e per Guido Marchetto e Roberto Zamboni con la BMW M3. Ritiro anche per Ezio Corradin che affiancava Giuseppe Ceccato.

Tre erano le gare in programma con il Campagnolo Legend di regolarità a media che ha visto la partecipazione di Carlo Marcucci e Giovanni Fante, diciassettesimi con la Fiat 124 Special T.