Aosta-Gran San Bernardo 2019, successo in famiglia per Loris e Michelle Lumignon

AOSTA, 9 giugno – Grande festa in Valle d’Aosta per la 34esima edizione dell’Aosta-Gran San Bernardo, gara attualmente di regolarità che affonda le sue origini nelle grandi cronoscalate che si sono disputate a partire dagli anni Venti fino al 1957, anno in cui le corse su strada rischiarono di estinguersi dalle strade italiane.

Grandi festeggiamenti in particolare per il vincitore Loris Lumignon, portacolori del Club ASI locale, il CAMEVA, che vinto sia la coppa Lanificio Fratelli Tallia di Delfino, sia la gara a coefficiente Asi (che coefficientava il risultato cronometrico con l’età della vettura) al volante della sua A112 Abarth del 1984. Un successo che acquista ulteriore spessore nel fatto che il driver valdostano ha centrato l’obiettivo avendo al suo fianco la figlia Michelle di otto anni, che ha “costretto” il padre, autista di camion in un’azienda locale distribuzione acque, a partire per ultimo nella gara perché ha voluto consegnare personalmente le refrigeranti bottigliette di acqua minerale a tutti gli equipaggi alla partenza da Piazza Chanoux ad Aosta, avvenuta nel primissimo pomeriggio di sabato quando il sole estivo ha proiettato la temperatura a livelli tropicali. La vittoria di Lumignon è stata secca e decisa in entrambe le classifiche con un incontrastabile allungo fin dalla seconda prova della gara riuscendo a prendere il comando delle operazioni per non lasciarle più sino al traguardo finale con appena 184 penalità dopo 72 prove di precisione, 65 delle quali valide per la classifica, avendo come peggior risultato un 7 penalità nella prova di Marseiller 3.

Il podio delle due classifiche è perfettamente uguale, con al secondo posto Mauro Bonfante-Cinzia Bruno, Fiat 1100/103 del 1956, mattatori delle precedenti gare stagionali, che nella classifica generale pagano 45 penalità a Lumignon-Lumignon, fardello che è stato diminuito ma non annullato dai coefficienti della classifica ASI che appesantiscono maggiormente la A112 Abarth di 32 anni più giovane della 1100 di Bonfante-Bruno. E sono proprio i coefficienti a far scendere in terza posizione nella classifica ASI Roberto Boracco-Angela Bossi che con la loro A112 Abarth del 1982 avevano terminato alla pari nell’assoluta con Bonfante-Bruno. La quarta piazza nella classifica assoluta è di Andrea Malucelli-Monica Bernuzzi, che avevano concluso staccati di sole venti penalità dal podio, è diventata quinta nella graduatoria ASI a causa della minor età della loro Lancia Beta Montecarlo del 1972 rispetto a quella della Fiat 1100/103 TV del 1956 di Fabio Colombo-Carlo Besnati.

La 34esima edizione dell’Aosta-Gran San Bernardo è stata la gara delle auto storiche, ma dei protagonisti giovani. A cominciare dai navigatori, con la piccola Michelle Lumignon sul gradino del podio a fianco del papà Loris, ma anche del “più anziano” Luca Mazzalupi, sesto assoluto in entrambe le classifiche a fianco del papà Saverio su Innocenti Mini Cooper del 1971, risultato che non stupisce, visto che il giovane varesino può ormai essere considerato un professionista dei cronometri avendo iniziato la sua attività di navigatore all’età di cinque anni. Bene anche i due equipaggi Under 31 con Matteo Lozza, navigato dalla sorella Arianna, noni assoluti con la loro proletaria Austin J4 del 1964 che grazie ai coefficienti di età recuperano una posizione nella classifica ASI, mentre Giorgio Barni, lascia il voltante al figlio Luca della loro Osca 1600 GT Fissore che chiudono tredicesimi, ma grazie alla carta d’identità dalla loro vettura classe 1963 salgono in undicesima posizione. Tredicesima posizione finale per l’unico equipaggio interamente femminile, formato da Ornella Bestetti-Cristina Colombo (Lancia Fulvia Rally 1300 HF) scivolate alcune volte in errori penalizzanti, specialmente nelle prove di precisione in cima al Colle.

Dei settantun equipaggi alla partenza ben 69 vedono il traguardo. Si fermano prima del tempo Gerardo Nardiello-Massimo Martini, fermi nelle prime battute della gara per un guasto alla loro splendida Fiat 508 C Nuova Balilla, che si arrendono nell’undicesima prova speciale quando erano quarti assoluti e avrebbero potuto essere dei pericolosi clienti per Lumignon-Lumignon, specie nella classifica ASI. Ed Ermes Bianchi-Alex Perkovic che hanno preferito fermarsi ed aiutare un equipaggio in difficoltà Piersecondo Guenzi-Marinella Bottini, la cui Delta del 1981 non voleva saperne di stare in moto. Prima che le sapienti mani di Ermes Bianchi la riportassero alla ragione.

Decisamente spettacolare il tracciato che nella giornata di sabato 8 giugno ha ricalcato nei suoi 87,80 km di percorso le grandi prove speciali del Rally della Valle d’Aosta, uno dei più prestigiosi del panorama nazionale, con i passaggi nelle classiche Fenis e Saint Marcel portando gli equipaggi da Piazza Chanoux di Aosta fino a Saint Vincent, il tutto reso dinamico dai 37 passaggi sui pressostati. Dopo la cena di gala all’hotel Billia del Casinò di Saint Vincent, che si è trasformata in un’autentica standing ovation per l’organizzatore Antonio Giornetti, la domenica seconda tappa, questa volta da Piazza Chanoux fino ai 2473 metri del Colle del Gran San Bernardo, con suggestivi transiti in splendidi villaggi alpini come Gignod, Saint Oyen e Saint Remy, prima di tuffarsi nella discesa verso Aosta con altri 104,92 km di percorso frammentati da altre 28 prove di precisione che hanno portato il totale del percorso a 192,72 km e i rilevamenti cronometrici a 65. Una seconda prova tormentata da tempo freddo, nuvole basse in quota e pioggia battente che non hanno sicuramente sminuito il valore di questa splendida gara.

 

Dal motorsport alle nuove motorizzazioni, tutti i modelli esposti a Parco Valentino

Mercoledì 19 giugno la sfilata delle Formula 1 lungo le strade del centro di Torino

Torino, 17 giugno 2019 – Uno spettacolo a cielo aperto gratuito per il pubblico che avrà di che divertirsi tra gli stand dei 54 marchi al Parco del Valentino e gli spettacoli dinamici lungo le strade di Torino. A poche ore dal taglio del nastro della 5ª edizione di Parco Valentino, il Motor Show di Torino che si svolgerà dal 19 al 23 giugno, si svelano i modelli esposti che spaziano dalle ultime tecnologie in fatto di motorizzazione, con una folta rappresentanza di auto elettriche e ibride plug-in, ai modelli iconici e classici dei marchi, alle novità e anteprime presentate per la prima volta al pubblico italiano.

Le meraviglie del Cortile del Castello del Valentino. Uno spettacolo che comincia dal Cortile del Castello del Valentino, cuore pulsante della manifestazione dove per 5 giorni saranno esposti modelli speciali visibili al pubblico in possesso del biglietto elettronico gratuito scaricabile su www.parcovalentino.com: le 5 Pagani della Zonda Collection che celebra i 20 anni del modello, alcuni tra i 12 cilindri Ferrari più esclusivi, come la Ferrari F40, F50, Enzo e FXX K, due tra i modelli più iconici di Lamborghini, una Miura e la Countach appartenuta a Nuccio Bertone, e la serie completa delle Porsche 911 dal 1963 a oggi, alle one-off Pininfarina Ferrari Sergio, alla Zerouno di Italdesign, Sybilla e Kangaroo di Giorgetto e Fabrizio Giugiaro, la Fiat Abarth 750 Record, la Bizzarrini P538, la Delta Futurista di Amos, Cisitalia 202, Bugatti Chiron 110 ans, Studiotorino Porsche Moncenisio, Ferrari Daytona Plaxiglass, Fenyr di W Motors, Chevrolet Ramarro e Ferrari Rainbow della collezione ASI-Bertone, Dallara Stradale, Giannini 350GP4, Bac Mono, New Stratos, Osca MT4 1450, Lancia Rally 037 EVO2, Jannarelly Design 1.

Grande soddisfazione da parte del presidente Andrea Levy: “Si tratta di un’edizione speciale di Parco Valentino, alla quale hanno creduto 54 marchi che porteranno anteprime e novità di prodotto. Un’edizione da record, con la Parata di Formula 1 e la parata dei Presidenti come momenti più emozionali, e di anniversari che saranno celebrati, come quello dei 20 anni di Pagani, 110 anni di Bugatti, i 100 anni di Citroen, i 70 anni di Abarth, 60 anni di MINI, i 30 anni di Mazda MX-5, 25 anni di Fiat Coupé”.

Motorsport Paddock Formula 1 e Focus Auto Elettriche. Un posto speciale nell’esposizione lungo i viali del parco lo avranno l’anima racing e quella green di Parco Valentino 2019. Davanti al Cortile del Castello troverà spazio la pit lane riservata alle regine del motorsport che apriranno la President Parade di mercoledì 19 giugno alle ore 20: Ferrari Formula 1 126 C del 1984, March 761 del 1976, Tecno PA 123/3 del 1972 e Tecno PA 123B del 1973, Cooper-BRM del 1968, Surtees F5000 del 1971, Lamborghini Huracán GT3. Menzione speciale per un’altra monoposto, quella ospitata nello stand di Autoppassionati: la Formula 1 Alfa Romeo Racing di Giovinazzi e Raikkonen.

 

Il mondo della motorizzazione elettrica viene approfondito con il Focus Auto Elettriche che, rispetto alle precedenti edizioni, si sposta all’interno del Parco del Valentino e sarà realizzato in collaborazione con Enel X e Motor1. Queste le automobili esposte che saranno raccontate ai visitatori che potranno visionarle e provarle su strada sabato 22 e domenica 23 giugno: Audi e-tron, Nuova BMWi3, Jaguar I-Pace, Nissan Leaf, Kia e-Soul, Renault ZOE, DR3 EV, Hyundai Kona Electric, smart EQ fortwo, Volkswagen ID.3 1st, Mitsubishi Outlander PHEV, Hyundai Ioniq plug-in, Toyota Corolla full hybrid e Toyota Mirai.

Il vademecum dei modelli esposti negli stand. Il pubblico potrà visitare gli stand di Parco Valentino 2019 entrando dai tre ingressi ufficiali, Villoresi, Nuvolari e Ascari, e anche in quest’edizione è confermato l’orario prolungato fino alle 24, da mercoledì 19 a domenica 23 giugno. Scegliendo idealmente il portale Ascari come punto di partenza della passeggiata si troveranno: Battista di Automobili Pininfarina, DaVinci di Italdesign, Jaguar I-Pace Car of the Year, Nuova Renault Clio, Dacia Duster Techroad, Ford GT e Ranger Raptor (anteprima nazionale), Nissan Leaf Nismo, Spice-X SX1 F, Almas di Mole Automobiles, IEV 7S e IEV 6E di XEV, Škoda Superb iV plug-in (anteprima nazionale), Škoda Scala, Škoda Kodiaq RS, SEAT Tarraco e SEAT Ateca, SEAT Arona nello stand Motor1, Alfa Romeo Giulia nello stand dei Carabinieri, Alfa Romeo Tonale (anteprima nazionale) e Alfa Romeo Stelvio, Jeep Renegade Hybrid plug-in (anteprima internazionale), Compass e Mopar Wrangler Rubicon 1941, Lancia Ypsilon Black and Noir, Fiat 120 (anteprima nazionale), Fiat 500 X e Fiat Tipo Sport, Abarth 124 e Abarth 595, New Range Rover Evoque, Suzuki Jimny GAN (anteprima nazionale) e Suzuki Vitara Katana (anteprima nazionale), Pagani Huayra One Off, McLaren GT (anteprima nazionale), Bentley Continental GT Convertible, Porsche 718 Cayman GTS, Porsche 992 4S Cabrio, Porsche Cayenne Coupé, Bugatti Divo, Aston Martin Vantage, Mercedes Benz Nuova Classe B e E300 EQ-Power, BMW M850i Cabrio, Tesla Model 3, Chevrolet Corvette C7 Stingray, Militem Ferox, Ferrari 488 Pista nello stand di Al Volante, Peugeot 508 SW Plug-in Hybrid (anteprima nazionale), Citroën C5 Aircross, Opel Grandland X, Toyota Corolla Hybrid, Lexus UX Hybrid, Mazda CX-30 (anteprima nazionale), KIA Stinger e KIA e-Niro, DR 0 DR 3, Dir 4, Dir Evo 5 e DR 6 , Honda CR-V Hybrid, Honda HR-V Sport e le moto X-ADV, CB650R, CB1000R e Africa Twin di Honda, Yamaha Niken e Yamaha 3CT, Quadro Qooder e Quadro Oxygen, Mitsubishi Outlander PHEV e Mitsubishi Eclipse Cross Knight, SsangYong Tivoli e SsangYong New Korando. La passeggiata si conclude con lo yacht Titanium 40 di Nadir, presentato in anteprima mondiale a Parco Valentino.

Completano l’esposizione gli stand di media ed espositori: Tuttosport, Corriere dello Sport, AM e Autosprint, Motortrend, Automoto, Iqos, Quattroruote, MotoriTV, Mak, Automobile Club Torino, L’Automobile, Coyote, La mia auto, Grace, Politecnico di Torino, McWatt, ATTS, Esercito italiano e Protezione Civile.

I grandi appuntamenti da non perdere. Aprirà il salone dinamico l’esibizione di Formula 1 mercoledì 19 giugno alle 20, la sfilata di race car che accenderà di passione Torino sfilando nel circuito cittadino chiuso al traffico, tra via Roma, piazza San Carlo e piazza Castello. Il via di questo spettacolare antipasto lo darà la Ferrari Formula 1 di Michele Alboreto, a seguire le altre regine del motorsport e poi la President Parade, la Journalist e la Supercar

 

Night Parade, quest’ultima appuntamento imperdibile per i 300 collezionisti iscritti e provenienti da tutta Italia. Giovedì 20 giugno sarà il giorno della celebrazione del 70° anniversario di Abarth, con alcune delle auto dello Scorpione riunite e in mostra in piazza Vittorio Veneto.

Sabato 22 giugno le candeline da spegnere saranno 100, quelle della festa di compleanno di Citroën che sarà festeggiata con il raduno delle 100 più belle e rappresentative auto del marchio. 100 Citroën per 100 anni è l’evento organizzato al quale parteciperanno tutti i club italiani che, con le loro auto da collezione, coloreranno i Murazzi sul Po prima di partire per la Palazzina di Caccia di Stupinigi e percorrere il circuito cittadino, tra le strade del centro. La sera sarà l’emozione della Mole Antonelliana illuminata per l’occasione, dedicata alla celebrazione di un marchio che ha fatto la storia e la cultura dell’automobilismo mondiale. Festa in grande stile anche per il 30° anniversario della mitica Mazda MX-5. Per il Mazda MX-5 Icon’s Day sabato 22 giugno arriveranno a Torino da tutta Italia i proprietari della roadster più venduta al mondo, per un grande raduno a Parco Dora dove incontreranno Tom Matano, il designer di fama mondiale e uno dei padri del progetto originale della Mazda MX-5, e l’ingegnere Nobuhiro Yamamoto, che ha dedicato oltre 20 anni della sua vita professionale allo sviluppo della roadster. Dulcis in fundo, il raduno delle MINI che celebrano i 60 anni del brand con un meeting in Lungo Po Armando Diaz e con una sfilata per il centro cittadino.

La più ricca edizione del Salone diffuso di Parco Valentino. Icone, modelli storici, celebrazioni di competizioni storiche: il Salone diffuso Parco Valentino non è mai stato tanto ricco, racconta di raduni e meeting imperdibili e se ne vedranno delle belle per le strade di Torino, dal 19 al 23 giugno. Come le auto iconiche del Petrolicious rally che ricalcheranno i successi dei raduni negli USA. Gli appassionati di Fiat Coupé, che festeggia il suo 25° anniversario, arriveranno da tutta Europa e coloreranno piazza Vittorio Veneto con tutti gli allestimenti del modello disegnato da Pininfarina.

Anche Ruzza Torino si occuperà di auto iconiche con la seconda edizione della 457 Stupinigi Experience: una selezione di Fiat 500 di ogni era partirà dalla Palazzina di Caccia di Stupinigi, che della 500 fu sede natia e oggi casa del progetto 457. Le 500 sfileranno nel centro di Torino per poi raggiungere piazza Bodoni dove rimarranno in car display per la gioia del pubblico. I registri Porsche classic 356, 911-912, 914, 924-944-928-968 s’incontreranno al Parco Valentino lungo i viali del parco e si incontreranno con lo yacht Nadir, grande appuntamento.

Appuntamenti di passione anche quelli che riguardano Alfa Romeo e Lancia. A celebrarli torneranno i Biscioni Torino e i loro modelli che sfileranno in centro prima di arrivare al Cortile del Castello. E tornerà anche il Lancia Club che riporterà in vita la magia del marchio all’interno del Cortile del Castello del Valentino. E poi il 124° anniversario della più antica corsa di auto a motore, la Torino-Asti-Torino, che si è svolta nel 1895 e che a Parco Valentino vedrà una celebrazione organizzata da RACI, in collaborazione con ASI: veicoli ultracentenari saranno in esposizione in piazza Vittorio Veneto venerdì 21 giugno, per poi partecipare alla rievocazione storica della gara sabato, e concludere con la sfilata per il centro domenica 23. Parco Valentino e Autobianchi festeggiano insieme il 50° anniversario delle A111 e A112. Durante la giornata di sabato 22 giugno, in piazza Vittorio Veneto, sarà possibile ammirare da vicino esemplari dei due modelli richiamati per la festa e provenienti da tutta Italia.

Premi e riconoscimenti in nome del car design e dei grandi collezionisti. Mercoledì 19 giugno ci sarà spazio per i premi dedicati al car design. Si comincia con il Car Design Award, l’ambito riconoscimento internazionale pensato e organizzato dalla rivista Auto&Design, che vedrà l’elezione del miglior design di prodotto, miglior design di concept car e miglior brand design language.

Una grande novità di questa 5ª edizione sarà il Collector’s Award, il premio che i più grandi car designer italiani, membri del Comitato d’Onore Parco Valentino, conferiranno ai collezionisti internazionali che si sono fatti tedofori della propria passione per l’auto, condividendo i propri gioielli da collezione nei più grandi eventi automobilistici del mondo. A seguire il Parco Valentino Designer Award, premio dedicato al fiore all’occhiello di Parco Valentino, il car design. I riconoscimenti saranno consegnati ad Alfredo Stola che festeggia i cent’anni della famiglia Stola per l’automobile, e a Giovanna Scaglione, figlia di Franco Scaglione, dalla cui matita sono nate leggende come l’Alfa Romeo 33 Stradale e la 750 Record Bertone Abarth. Un omaggio al design sarà il riconoscimento che la Fondazione Claudio Nobis, nata per volontà di Elena Croce, con l’obiettivo di sviluppare la cultura, in particolare tra i giovani, attraverso ogni forma di approfondimento e di formazione, consegnerà a Umberto Palermo di Mole Automobiles quale promessa del car design.

Parco Valentino Classic, la passerella delle auto classiche. La 5ª edizione della manifestazione terrà a battesimo l’esordio di Parco Valentino Classic, concorso di eleganza per vetture storiche di prestigio organizzato da Auto Classic e Between che si svolgerà sabato 22 giugno. Si tratta di modelli unici, di collezionisti appassionati che si daranno appuntamento in Piazza Vittorio Veneto da dove partiranno per la sfilata a loro riservata, che prevede un passaggio in via Roma prima di arrivare al Cortile del Castello del Valentino, dove sarà premiata la Best in Show con un premio esclusivo realizzato da GFG Style di Giorgetto e Fabrizio Giugiaro.

Elettrico e futuro, la visione del Politecnico di Torino. Elettrico e futuro saranno protagonisti del MoveTo, MoveTo: un’idea di mobilità nuova arriva per la prima volta dalla pista al centro di Torino con IDRAkronos, il prototipo ad idrogeno da più di 3000 km/L e con XAM il veicolo cittadino con motore ibrido già pronto per le strade di domani. Dal 2007 infatti il Team H2politO del Politecnico di Torino sviluppa e realizza veicoli ad alta efficienza con sistemi propulsivi alternativi per la Shell Eco-marathon, competizione internazionale in cui vince il veicolo che consuma meno. Con questo evento gli studenti del Team mostreranno, con un evento dinamico, come la tecnologia sviluppata per le competizioni di oggi possa essere la base per una mobilità cittadina futura, diversa ed eco-sostenibile.

Il momento del Gran Premio Parco Valentino. Domenica 23 giugno sarà tempo del Gran Premio Parco Valentino, l’evento dinamico fiore all’occhiello di Parco Valentino, organizzato insieme all’Automobile Club Torino. I collezionisti partiranno da piazza Vittorio Veneto per il percorso di 40 chilometri che attraverserà Via Roma e Piazza San Carlo e che li porterà fino alla Reggia di Venaria, lungo i tornanti della collina torinese, ammirando la vista da Superga e salutando la splendida via Mensa, accolti dalle istituzioni della Città di Venaria Reale, che ha patrocinato l’evento, e dal Corpo musicale “Giuseppe Verdi” della città.

Torneranno anche il Tesla Club Italy, i cui collezionisti sfileranno lungo le strade del circuito dinamico cittadino, fino ad arrivare al Parco del Valentino, e i muscle appassionati dell’USA Cars Meeting che si daranno appuntamento a Parco Dora e percorreranno le vie della città, attraversando diversi quartieri torinesi portando il rombo a stelle e strisce.

 

Rally di Sardegna: Dani Sordo conquista la prima vittoria con Hyundai Motorsport

           Hyundai Motorsport ha ottenuto una vittoria inaspettata e un doppio podio nel Rally Italia Sardegna, ottavo round del Mondiale Rally 2019

         Dani Sordo e Carlos del Barrio hanno conquistato il successo dopo un incredibile Power Stage finale in cui Ott Tänak ha perso terreno a causa di un problema tecnico

         Andreas Mikkelsen ha rimontato nel finale su Elfyn Evans vincendo la Power Stage, che è valsa il terzo posto e il doppio podio per Hyundai Motorsport

 

17 giugno 2019 – Hyundai Motorsport ha conquistato la terza vittoria del Mondiale Rally 2019 con il successo di Dani Sordo e Carlos del Barrio, dopo un inatteso epilogo del Rally Italia Sardegna.

L’equipaggio spagnolo è partito nella mattinata di domenica con l’obiettivo di conquistare il secondo posto dopo un weekend competitivo. Tuttavia, il problema tecnico occorso al leader del Mondiale Ott Tänak nella Power Stage ha proiettato Sordo al primo posto: il pilota iberico ha conseguito la sua prima vittoria con Hyundai Motorsport e la seconda vittoria in carriera nel WRC.

Anche Andreas Mikkelsen e Anders Jæger-Amland hanno guadagnato una posizione nel finale recuperando 14 secondi a Elfyn Evans. La coppia norvegese ha affrontato la sfida con stile, conquistando quattro vittorie consecutive nelle prove speciali di domenica mattina. I loro sforzi sono stati ulteriormente premiati con il raggiungimento del terzo posto, che vale il loro secondo podio nel 2019 e il secondo doppio podio stagionale per Hyundai Motorsport.

Durante la Power Stage finale, che offre punti extra per il campionato piloti, Mikkelsen ha firmato il miglior tempo conquistando cinque punti (per la prima volta dal Rally di Spagna 2015) mentre Thierry Neuville, che ha concluso il rally al sesto posto, ha raccolto altri tre punti.

Grazie a questi risultati, Hyundai Motorsport ha esteso il suo vantaggio in Classifica Costruttori a 46 punti su Toyota Gazoo Racing. Neuville conserva il terzo posto in Classifica Piloti con 143 punti, tre lunghezze dietro a Sébastien Ogier e a sette punti da Tänak quando mancano ancora sei gare da disputare.

“Personalmente, trovo questo risultato piuttosto difficile da accettare. In primo luogo, estendiamo la nostra empatia a tutti, alla Toyota Gazoo Racing, a Tommi, Ott e Martin, per il modo crudele con cui gli è stata tolta una meritata vittoria. Per la seconda volta in questa stagione, abbiamo ereditato un successo che non abbiamo guadagnato sul campo. Non dovremmo contare sulla non affidabilità altrui per assicurarci questi risultati. Forse sto guardando le cose attraverso una lente troppo empatica, ma questa è la realtà della situazione” – ha commentato il team director Andrea Adamo. “Allo stesso tempo sono contento per Dani e Carlos, che hanno lavorato con professionalità per tutto il fine settimana, come per tutti i nostri tre equipaggi, in grado di capitalizzare sulla situazione”.

Il Mondiale Rally 2019 affronterà la sua tradizionale pausa estiva prima che il campionato riprenda con il Rally Finlandia. La gara in terra finnica sarà la quinta consecutiva su sterrato nel calendario 2019 e le squadre avranno sei settimane di tempo per prepararsi all’estrema sfida ad alta velocità.

Citroën Total World Rally Team conquista punti preziosi in Sardegna

Anche se il risultato finale di Citroën Total World Rally Team era scontato sin dal primo giorno di gara, Sébastien Ogier e Julien Ingrassia hanno comunque dato dimostrazione di grande competitività, con un secondo tempo nella Power Stage (che significa quattro punti di bonus), mentre Esapekka Lappi e Janne Ferm hanno concluso in settima posizione, dopo due ultime tappe molto ben gestite.

Dopo l’errore del primo giorno nella PS 5, mentre tentavano di ridurre al minimo l’handicap della loro funzione di apripista, su questi tratti tecnici e difficili, Sébastien Ogier e Julien Ingrassia, costretti a ricorrere al Rally 2, non potevano far altro in questa breve tappa (41,90 km) che provare a raggranellare qualche punto nella Power Stage Sassari – Argentiera. Sempre combattivi, i sei volte campioni del mondo francesi hanno conquistato quattro punti, che valgono il secondo posto della classifica provvisoria del campionato del mondo, a quattro lunghezze dal primo.

Anche se molto al di sotto delle aspettative del team, questo risultato porterà il vantaggio di avere strade già “spazzate” da un altro concorrente alla ripresa delle ostilità in Finlandia (1-4 agosto), dopo una pausa estiva che sarà sicuramente messa dai tecnici di Citroën Total World Rally Team per raddoppiare gli sforzi in vista della seconda parte della stagione.

Su terra, la prima tappa è determinante perché decide l’ordine di partenza successivo. E purtroppo Esapekka Lappi e Janne Ferm l’hanno constatato a loro spese. Partiti in sesta posizione, stavano prendendo i loro riferimenti quando l’allentamento di uno pneumatico nella PS 4 ha fatto loro perdere 40’’. Nonostante tutti gli sforzi successivi a bordo della loro C3 WRC per rimontare (scratch nella PS5, 2° tempo a soli 0,1’’ nella PS 9), non riuscivano ad andare oltre l’8° posto al termine della tappa inaugurale, anche a causa di un problema al captatore (PS 6). Ormai penalizzati da un ordine di partenza sfavorevole il sabato, hanno comunque gestito la giornata in modo regolare, senza il minimo errore, e continuato a prendere confidenza con la C3 WRC su terra, recuperando la 7ª posizione grazie agli eventi di gara. E la loro ultima giornata si è conclusa con questo stesso posto. La gara, affrontata comunque in modo intelligente anche se non avevano più la possibilità di esprimersi, servirà sicuramente ad affrontare al meglio il prossimo appuntamento in terra finlandese.

Citroën C3 R5. Nel Mondiale Rally Italia Sardegna Luca Rossetti primo italiano classificato

Luca Rossetti è il primo italiano nella classifica generale del mondiale Rally Italia Sardegna.

Tra gli iscritti alla quinta gara del Campionato Italiano Rally, il pilota friulano conquista il secondo posto con la sua Citroën C3 R5, e sale così di una posizione nella Classifica Campionato Italiano Piloti.

Grazie a questo risultato, Citroën riduce a soli 3,75 punti il suo distacco dal primo nella classifica Costruttori.

I due giorni di gara sono stati molto impegnativi e pieni di colpi di scena, soprattutto la lunga giornata di sabato, con le sue 6 Prove Speciali, per un totale di oltre 142 chilometri cronometrati. In questo contesto, l’equipaggio composto da Luca Rossetti ed Eleonora Mori ha raggiunto un ottimo risultato potendo contare sulle qualità della sua Citroën C3 R5, che si è dimostrata affidabile e prestazionale in condizioni di gara così stressanti. A questo risultato hanno inoltre contribuito le buone performance degli pneumatici Pirelli, fondamentali su un tracciato così massacrante, oltre naturalmente all’impeccabile assistenza del team tecnico di Fabrizio Fabbri, con cui Luca ed Eleonora hanno definito il set-up più adatto a questo difficile terreno.

Il prossimo appuntamento del Campionato Italiano Rally è il Rally Roma Capitale del 19-21 luglio, valevole anche per il Campionato Europeo, dove si torna a correre su asfalto.

Un Rally Italia Sardegna tribolato per Project Team

Nella prestigiosa cornice della serie iridata, Campedelli-Canton (Ford Fiesta R5) tengono botta nonostante le innumerevoli avversità vissute sui selettivi sterrati isolani

Alghero (SS), 17 giugno 2019 – Più che di una battuta d’arresto, si è trattato di un breve inciampo lungo un cammino ancora agli inizi e sin qui, ad ogni modo, rivelatosi esaltante. Il Rally Italia Sardegna, quarto atto del Campionato Italiano Rally disputatosi lo scorso fine settimana nell’ambito dell’appuntamento iridato, non ha detto bene alla scuderia Project Team e a Simone Campedelli. Il talentuoso pilota cesenate, affiancato da Tania Canton nell’abitacolo della Ford Fiesta R5 M-Sport/Orange1 Racing gommata Pirelli, infatti, ha vissuto una tre giorni a dir poco tribolata riuscendo, comunque, a mettere qualche punticino nel carniere per il prosieguo della stagione (seppur non quelli sperati alla vigilia), in virtù della decima piazza conseguita in gara 2 (sabato e domenica). Dopo l’avvio brillante del giovedì sera, il primato nella “Ittiri Arena Show”, prima di 19 prove speciali in programma, e quello messo a segno l’indomani nel secondo passaggio della “Tula”, sesta frazione cronometrata, il driver romagnolo ha pagato dazio nel corso dell’ottavo crono per un cappottamento, dovuto a problemi all’idroguida. Un episodio che, di fatto, ha condizionato l’intera trasferta in terra sarda ma che ha visto salire in cattedra, altresì, gli uomini della M-Sport, forti di un’esperienza senza eguali nel “Mondiale”. L’attento lavoro dell’intero team, infatti, ha permesso a Campedelli di rientrare in corsa nei giorni seguenti fino all’agognato traguardo.

«Sembrava la Dakar, altro che rally» – ha raccontato Campedelli – «Davvero, per noi la Sardegna si è trasformata in un’odissea, con l’intera prestazione compromessa dal problema di venerdì. Nonostante questo non ci siamo persi d’animo ed abbiamo reagito, dimostrando che quando serviva eravamo i più veloci anche sullo sterrato. Poi, purtroppo, anche in Gara-2 la durezza del fondo ha reso vano ogni nostro tentativo di ottenere un buon risultato. Pazienza. Non ci abbattiamo, del resto non si può sempre vincere: le corse sono fatte così, bisogna accettare i verdetti che vengono. Noi, ripeto, stringiamo i denti e tiriamo avanti per la nostra strada, che è ancora lunga».

Alla fin fine è riuscito a completare l’arduo impegno, salendo sul palco d’arrivo di Alghero, anche l’altro portacolori del sodalizio di Luigi Bruccoleri, ovvero, l’esperto navigatore siciliano Giovanni Barbaro, al fianco del locale Raffaele Donadio, su Citroën DS3 R1 curata dall’Autoservice Sport.

Per Movisport in Sardegna lacrime “iridate” e sorrisi “tricolori”

I quattro grandi piloti al via della gara hanno dovuto sostenere le prove più difficili per trarre beneficio per inseguire i loro obiettivi, confermando ognuno il proprio valore. Sfortunati Andolfi e Gryazin nel “WRC-2”,  esaltati Scandola e Hoelbling nella parte del tricolore “terra”.

Reggio Emilia, 17 giugno 2019 – Buone performance, di base, per i piloti  Movisport, lo scorso fine settimana al rally Italia-Sardegna (RIS), ma un esito che lascia un poco di amaro in bocca. L’ottavo atto del mondiale rally, vero e proprio “must” per gli appassionati italiani e non solo, caratterizzato anche dalle validità tricolore per il CIR e il CIRT si è confermato gara estremamente dura ed in fatti, dei due equipaggi iscritti al mondiale rally WRC-2 solo uno è arrivato a toccare la bandiera a scacchi, mentre per il “tricolore” rally terra sono stati acquisiti punteggi importanti con prestazioni di spessore.

In chiave iridata, per la categoria WRC-2, Fabio Andolfi – Simone Scattolin, equipaggio ufficiale di Aci Team Italia, con la Škoda Fabia R5 andavano alla ricerca di un posto al sole dopo la solare prestazione di marzo in Corsica ma purtroppo un’uscita di strada nelle prime battute di gara gli ha compromesso tutto. Rientrati con la formula della riammissione in gara, quindi con una forte penalità di tempo, hanno poi terminato in settima posizione finale di categoria, riuscendo comunque a siglare riscontri cronometrici importanti, conferma del loro status al vertice della categoria.

Nella corsa iridata sfortuna anche per Nikolay Gryazin- Yaroslav Fedorov fermati da una “toccata” durante la decima prova speciale quando erano in seconda posizione di WRC-2 non troppo lontani dal leader, il francese Loubet. Alla vigilia dell’impegno sardo, la coppia russa era quarta in classifica, con la battuta d’arresto di stavolta ha perso una posizione.

Se la parte “iridata” ha lasciato l’amaro in bocca, in Sardegna, notizie esaltanti sono invece arrivate dalla parte “tricolore”, dove Umberto Scandola e Luca Hoelbling, entrambi con le Hyundai i20 R5 ufficiali italiane, hanno potuto prendere punti pesanti nella corsa riservata al Campionato Italiano Terra. Scandola ha iniziato il RIS non al meglio per una foratura e una girata nel primo loop di prove speciali. Poi ha iniziato a trovare il feeling con la i20, gommata Michelin del team ufficiale Hyundai Rally Team Italia, fino a piazzare lo scratch decisivo all’ultima “Monte Baranta” per il secondo posto finale.

Gioia anche per il veronese Luca Hoelbling, che porta a casa un quinto posto in una gara tutta in salita. Il suo navigatore Mauro Grassi è stato messo fuori gioco per un infortunio già durante lo shakedown. Così, sulla seconda i20 5 ufficiale è salito Federico Fiorini ed insieme i due sono riusciti a centrare un risultato memorabile. Con questi due risultati, Scandola e Hoelbling guardano adesso al prossimo impegno del Rally di San Marino, tra un mese, dove daranno certamente l’attacco al vertice, trovando adesso rispettivamente al terzo ed al quarto posto in classifica provvisoria.

La presenza, poi di Movisport al Milano Rally Show, con Guido Zanazio – Mauro Tosetto su una Ford Fiesta R5. Hanno terminato in 16^ posizione assoluta, con una penalità di 55” che ha precluso alcune posizioni più in alto.

“Sardegna” sfortunata per XRace Sport: Dalmazzini-Ciucci costretti al ritiro

Il pilota modenese ed il co-driver toscano, al via della gara mondiale con la Ford Fiesta R5 di GB Motors Racing, gommata Pirelli, si sono fermati con una testina di sterzo danneggiata, quando erano quarti assoluti nel tricolore “terra”.

17 giugno 2019 – Ha un retrogusto molto amaro, per XRace Sport, l’esperienza del Rally d’Italia-Sardegna, lo scorso fine settimana, ottava prova del Campionato del Mondo al quale la X Rossa ha partecipato con Andrea Dalmazzini e Giacomo Ciucci, a bordo della Ford Fiesta R5 firmata GB Motors Racing, gommata Pirelli.

Difatti, dopo l’ottava posizione assoluta ottenuta il mese passato al Rally Adriatico, in quello che fu un ritorno “di studio, dopo un anno di attività ridotta e comunque su asfalto, l’auspicio era quello di incamerare punti pesanti, un pensiero che si è spento dopo sei prove speciali, il secondo passaggio della prova speciale di Tula, per la rottura di una testina dello sterzo all’atterraggio di un salto, quando occupava la quarta posizione assoluta. Sicuramente il particolare rotto si era danneggiato progressivamente data la durezza estrema del percorso sino ad allora incontrato.

Archiviata la parentesi mondiale il Campionato Italiano Rally Terra rimanda la sfida al terzo round previsto a San Marino nel week end del 12 e 13 luglio.

Il programma di Dalmazzini, già pilota ACI Team Italia nel 2018, prevede la disputa dell’intera stagione sterrata italiana. Il driver di Pavullo, continua ad avere un supporto da ACI SPORT anche nella stagione corrente.

Rally Italia Sardegna 2019: Giuseppe Testa dimostra ancora una volta il suo talento, ma la sfortuna lo ferma nuovamente

17 giugno – Si conclude con il bicchiere mezzo pieno il RIS 2019 per Giuseppe Testa e il fido codriver Bizzocchi, partiti molto motivati all’evento con validità iridata. Il giovane driver molisano si è ben comportato nella giornata di venerdì, balzando al comando della classifica riservata allo Junior tricolore. La Ford Fiesta Mk8 R2T gommata Pirelli si è dimostrata un prodotto valido nelle sue mani  e i tempi segnati lungo le selettive prove speciali isolane ne sono state la testimonianza più lampante.

Senza ombra di dubbio, Giuseppe e Max avrebbero ripetuto l’exploit anche nelle successive due tappe se la sfortuna, ancora una volta ,non li avesse attanagliati. L’equipaggio della Motorsport Italia infatti è stato costretto ad alzare bandiera bianca a causa di un problema meccanico causato da un atterraggio brusco in un dosso, gettando alle ortiche un risultato sublime. Resta comunque la consapevolezza di aver ben figurato dinanzi ai big del campionato del mondo.

Doppietta del Team Toyota Gazoo Racing alla 24 Ore di Le Mans

Sébastien BuemiKazuki Nakajima e Fernando Alonso hanno ottenuto il successo alla 24 Ore di Le Mans a bordo della TS050 HYBRID # 8, difendendo la vittoria dello scorso anno e aggiudicandosi il titolo iridato WEC grazie a un vantaggio di 16,9 secondi sui compagni di scuderia Mike Conway, Kamui Kobayashi e José María López sulla # 7.

I numeri non riescono però a spiegare l’incredibile esito della gara, che per l’intero weekend sembrava nelle mani della # 7: una vittoria sfumata soltanto all’ultimo, davanti a un pubblico di 252.000 spettatori.

All’altezza del 367mo giro, con un vantaggio di oltre due minuti sulla seconda piazza, i sensori della # 7 hanno rilevato una foratura costringendo José al rientro ai box. Purtroppo un guasto al sensore ha indicato ai meccanici la gomma sbagliata, costringendo José al rientro dopo un giro lentissimo. Dopo aver cambiato tutte e quattro le gomme, al ritorno in pista Kazuki, sulla gemella # 8, aveva ormai guadagnato un margine troppo grande da poter essere colmato.

L’equipaggio della # 7 aveva controllato la gara per l’intero weekend, registrando inoltre il giro più veloce di sempre (3 minuti 17,297 secondi). Quest’anno a Le Mans sono stati riscritti diversi altri record: Kazuki è diventato il primo pilota giapponese a vincere il Mondiale, mentre Fernando diventa il secondo pilota ad aver ottenuto il titolo iridato in due discipline (dopo i due allori in Formula 1).

La #7 car ha iniziato la gara dalla pole position grazie al miglior tempo registrato da Kamui durante le qualifiche, con la # 8 subito alle sue spalle. Una prima fila tutta Toyota che ha da subito istituito una battaglia serrata tra le due TS050 HYBRID, con l’ago della bilancia che sembrava potersi spostare in qualsiasi momento dall’una o dall’altra parte.

Dopo 12 ore le due TOYOTA erano separate soltanto da 8,6 secondi. Nella notte tra sabato e domenica la # 7 ha staccato nettamente la sorella, penalizzata da uno scompenso aerodinamico dovuto alla scocca, danneggiata dalla durezza del tracciato. Le due auto sono comunque rimaste sempre all’interno dello stesso giro.

Nelle ultime ore il distacco si è stabilizzato intorno ai due minuti e la strategia del team è cambiata, decidendo di voler portare le due vetture al traguardo senza problemi. Tutto sembrava andare secondo i piani quando è iniziato il dramma della # 7, con Kazuki che non ha potuto fare altro che prendere il comando della gara a meno di un’ora dal termine.

Ferrari in trionfo alla 24 Ore di Le Mans

Le Mans, 16 giugno 2019 – La Ferrari ha vinto per la 36esima volta la 24 Ore di Le Mans. Lo ha fatto con la vettura numero 51 di AF Corse guidata da Alessandro Pier Guidi, James Calado e Daniel Serra. Per la Casa di Maranello è la vittoria di classe numero 27 che si va a sommare alle nove assolute, la prima giunta proprio 70 anni fa grazie a Luigi Chinetti e a Lord Selsdon con la 166 MM Barchetta Pinin Farina. Per la 488 GTE si tratta della prima vittoria in classe GTE-Pro nella classica francese, come del resto per i tre piloti coinvolti. Per Alessandro e James è il modo migliore di chiudere una Super Season che non sempre ha riservato gioie ma che si è conclusa con la soddisfazione più grande di tutte. La vittoria alla Ferrari e al team AF Corse mancava dalla stagione 2014, quando era stata ottenuta con Toni Vilander, Giancarlo Fisichella e Gianmaria Bruni. Podio anche in classe GTE-Am grazie alla 488 GTE di JMW Motorsport con Jeff Segal, Wei Lu e Rodrigo Baptista.