Lutto per la scomparsa di Leonardo D’Angelo

Automobile Club d’Italia, ACI Sport, il Presidente e i componenti della Commissione Rally di ACI Sport esprimono il loro dolore per la scomparsa di Leonardo D’Angelo, fotografo, professionista di assoluto rilievo e persona di grandissimo valore.

Alla famiglia giungano le più sentite condoglianze, anche dalla redazione di Kaleidosweb.

55° Rally Del Friuli Venezia Giulia/24° Rally Alpi Orientali Historic: ecco i “teatri” della sfida

Ultimi giorni di attesa prima del via, a fine mese, di uno degli appuntamenti motoristici italiani d europei più apprezzati. Il percorso è stato rivisitato soprattutto nella prima giornata di gara, rimanendo comunque con i caratteri della tradizione. “Città Fiera” e Gemona del Friuli i cuori pulsanti della gara.

Udine, 20 agosto 2019. Ultimi giorni di iscrizioni aperte per il 55° Rally del Friuli Venezia Giulia/24° Rally Alpi Orientali Historic, che la Scuderia Friuli ACU propone nella sua classica collocazione al termine delle ferie, quindi venerdì 30 e sabato 31 agosto.

La chiusura del periodo di accoglienza adesioni è fissata per le vetture “storiche” al 22 agosto, il giorno dopo per la gara “moderna”, per questa gara che come consuetudine avrà una messe di validità. Sarà infatti la settima prova del Campionato Europeo Rally Storici (FIA EHSRC), la sesta per il Campionato Italiano Rally (CIR) ed anche per il “tricolore” rally storici (CIRAS), oltre a far parte del Central European Zone (CEZ) e per la Coppa Rally di 4^ zona. Ci saranno poi i monomarca Peugeot, Renault e Suzuki, a completare un plateau di offerta agonistica decisamente di alto livello.

Una gara, due gare. Come tradizione vuole. Il rally del Friuli è uno degli esempi più solari di come le vetture “moderne” e le “storiche” possano convivere per due giorni in un percorso ampio ed articolato, l’una che non copre o disturba l’altra. Le vetture “moderne” avranno il loro cuore pulsante a Città Fiera,

Sarà invece la città di Gemona del Friuli, il fulcro vitale della gara “historic”, dopo le fortunate e convincenti annate passate trascorse insieme al rally anche “moderno”. Gemona è lo stimolo principale del progetto “Sportland”, che punta a valorizzare l’economia e il turismo dell’area Pedemontana e dell’Alto Friuli grazie alle molteplici discipline sportive che è possibile praticare nel territorio e che coinvolgono un numero sempre più crescente di appassionati. L’Amministrazione Comunale di Gemona del Friuli, in passato, si è fatta promotrice del progetto “Gemona città dello sport e del benstare” grazie al sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dell’Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 “Alto Friuli, collinare e medio Friuli”, e ha visto l’adesione di 17 Comuni che vanno dalla pedemontana friulana a quelli della conca tolmezzina. Un’iniziativa su cui le Amministrazioni comunali lavorano già da tempo e su cui puntano per un rilancio economico e turistico dell’intero territorio.

Il quartier generale della gara sarà come nella passata edizione a Città Fiera di Torreano di Martignacco, divenuto de facto co-organizzazione dell’evento, dove saranno allestiti il parco assistenza, le varie fasi delle verifiche, la direzione gara, la segreteria, la sala stampa, i riordini e soprattutto la prova spettacolo, molto semplice ma sicuramente spettacolare. La gara “moderna” ruoterà intorno a questa vera e propria città nella città.

UN PERCORSO . . . “RINFRESCATO”. A fare da scenario alle sfide tricolori c’è la tradizione di un percorso di alto livello. Che quest’anno vede un notevole cambiamento solo nella prima giornata di gara, mentre la seconda ripropone la stessa gara dell’edizione del CIWRC dell’anno passato, molto difficile ed impegnativa.

Eccole, le “piesse” descritte nei loro caratteri più importanti:

  • PROVA SPECIALE N. 1 – 3 “VALLE DI SOFFUMBERGO” – Km. 10,890. La Prova Speciale ha inizio in località Colloredo, dalla quale parte una salita impegnativa fatta di curve e tornanti. A circa metà prova si raggiunge la frazione di Valle, il balcone del Friuli, poiché da questa posizione si può ammirare un bellissimo paesaggio, in pratica quasi tutta la pianura friulana fino al mare. Da qui inizia la discesa fatta di stretti tornanti percorsi tra fitti boschi di castagni per arrivare in località Canal di Grivò dove è posizionato l’arrivo.
  • PROVA SPECIALE N. 2 – 4 “MALGHE DI PORZUS” – Km. 14,320. Il comitato organizzatore del Rally, dopo molti anni ha deciso di rivisitare questa prova, uno dei grandi “classici” della gara, invertendone il senso di marcia. L’inizio prova è fissato poco fuori la località di Gradischiutta da cui parte una ripida salita con curve e contro curve, tornanti e brevi allunghi. Si raggiunge l’abitato di Canebola, in Comune di Faedis, che si attraversa. Si arriva dunque alla celebre “Bocchetta Sant’Antonio”, teatro naturale per gli spettatori, per proseguire in leggera salita, alternata da curve dolci verso la strada panoramica delle Malghe di Porzûs, località tristemente nota per aver vissuto momenti tragici durante la lotta di liberazione dell’ultima guerra. Dopo una stretta inversione parte il tratto più tecnico ed impegnativo della prova, un susseguirsi di tornanti, curve e brevi allunghi per circa 6 chilometri di discesa che portano a raggiungere la periferia di Attimis dove è collocato il fine prova.
  • PROVA SPECIALE N. 5 “CITTA’ FIERA” – Km. 2,050. La Prova Speciale è un vero omaggio al main sponsor della gara, ormai a tutti gli effetti co-organizzatore della manifestazione, che oltre ad offrire gli spazi per il centro logistico, da quest’anno offre anche uno dei suoi ampi piazzali per organizzare la prova spettacolo obbligatoria da format del Campionato Italiano Rally. La prova si svolge in uno dei parcheggi del centro commerciale ed è un susseguirsi di allunghi e tornanti che formano un circuito da ripetere tre volte.
  • PROVA SPECIALE N. 6 – 9 “TRIVIO-SAN LEONARDO” – Km. 14,150. Quest’anno la Prova del “Trivio” è proposta in una versione diversa, addolcita, che elimina la famosa discesa di Oborza, rimane comunque una delle prove più famose ed impegnative della gara. Partenza da S. Leonardo, tornante sinistro e poi su in salita, verso il Trivio: l’incrocio che dà il nome alla prova. Il percorso misto veloce in salita è interrotto dalle strettoie in corrispondenza degli abitati di Altana e Lainich dove, seppure a velocità ridotta, si devono sfiorare i muri delle abitazioni. Preceduta da un tratto veloce, arriva la spettacolare inversione del “Trivio” quest’anno molto più stretta dovendo imboccare la seconda strada dalla quale, dopo un breve tratto ancora in salita, si scende in falsopiano sino all’abitato di Tribil Inferiore, che si attraversa; il tratto risulta essere veloce e molto guidato, con un ritmo costante ed incessante. La strada continua in discesa fino a raggiungere l’inversione di Stregna, poi nell’abitato di Presserie si trova il fine prova.
  • PROVA SPECIALE N. 7 – 10  “DRENCHIA” – Km. 14,820. Dopo l’impegnativa prova del “Trivio”, “Drenchia” può sembrare una prova semplice: non è così, primo perché nessuna prova speciale dell’Alpi Orientali può definirsi più facile di un’altra, secondo perché molto spesso sono i tratti veloci a fare la differenza. La partenza é situata subito dopo il confine tra il territorio del Comune di Stregna e quello di Grimacco. Il percorso, in falsopiano, è veloce, molto guidato e impegnativo su una sede stradale abbastanza larga con un fondo molto buono e aderente.
    Si percorre la strada panoramica che si snoda per ampi tratti all’interno del bosco fino al Bivio Lombai, dove si prende a destra in leggera salita verso Drenchia. Da Bivio Lombai la strada si fa più sinuosa, ma rimane sempre veloce fino all’abitato di Drenchia dopo l’attraversamento del quale la prova cambia, ma solo configurazione: da falsopiano a discesa. Una discesa, bella, veloce, a tratti stretta con curve secche con spettacolari passaggi in corrispondenza dei piccoli nuclei abitati. Andando verso il termine, alcuni tornanti interrompono il ritmo di guida e la discesa vertiginosa verso Clodig dove, prima dell’abitato, è posto il fine prova.
  • PROVA SPECIALE N. 8 – 11  “MERSINO” –  Km. 21,720. Questa Prova è stata fortemente voluta dai Comuni di Pulfero e Savogna. In pratica è la vecchia prova del Matajur con inizio variato e fine aggiunta. Si inizia fuori dell’abitato di Loch/Linder per inerpicarsi su di una ripida salita attraverso piccole frazioni la maggiore delle quali è appunto Mersino. Si raggiunge una strada forestale alla fine della quale si giunge al paese di Montemaggiore riprendendo la vecchia prova del Matajur. Da questa località si inizia la discesa tortuosa e caratteristica con molti tornanti. Alla fine si trova l’abitato di Ieronizza, una volta fine prova dove ora, dopo uno spettacolare tornante, ci si inerpica verso gli abitati di Dus e di Masseriis dove è fissato il fine Prova. La lunghezza e le variazioni la rendono una prova altamente spettacolare e impegnativa, decisamente da classifica, considerando il fatto che è l’ultima della gara.

Super Nebrosport al 16° Rally del Tirreno

Ph Mattia Cannarella

Sant’Angelo di Brolo 15 agosto 2019- Si conclude nel migliore dei modi il fine settimana della scuderia Nebrosport del 10 e 11 agosto 2019. Il team santangiolese centra un risultato molto positivo nonostante il caldo asfissiante del 16° Rally del Tirreno. Complimenti ai portacolori che hanno saputo esibire una prestazione all’altezza delle aspettative.

Ottima prestazione per il neo-pilota Nebrosport  Carmelo Arasi insieme al navigatore Luca Sinagra, che agguanta il 23esimo posto assoluto e il secondo di classe R2B su Citroën C2.

Si godono aritmeticamente il primo obiettivo stagionale, laureandosi campioni di coppa di zona di classe RS PLUS 1.6, Nino Miragliotta ed Elisabetta Franchina. Un risultato, al volante di Peugeot 106, che li porta alla finale della Coppa Italia Como.

Notevole prestazione nella gara di casa, infine, per il duo composto dal torrese Salvatore Scibilia e l’amico Maurizio Agostino, che conquista il primato di classe RSD2.0 e di gruppo Racing Start su Alfa Romeo 147, chiudendo la classifica generale al 21esimo posto.

Alpe Adria Rally Cup : Zanon e Riegler si impongono anche a Scorzè

Al Rally Città di Scorzè si impongono nuovamente Riegler (AART) e Zanon (AARC), impressiona all’esordio su una vettura R5 Alfred Kramer junior.

Quarti nella classifica assoluta , quarti di R5 e primi nell’Alpe Adria Rally Trophy Gerald Riegler e Bernhard Ettel con la loro solita Ford Fiesta R5 passano al primo posto della serie puntando dritti alla vittoria quando mancano solo due gare al termine. Impressionante esordio invece per Alfred Kramer junior e Jeanette Kvick sulla Ford Fiesta R5 che per tutta la gara hanno dimostrato ottime doti velocistiche arrivando a soli 1.2 secondi da Riegler, ormai veterano della classe R5. Chiude il podio di AART Stefan Kramer in coppia con Johann Drapela sulla Mitsubishi Lancer Evo 6.5 solitamente guidata dal papà Alfred.

Dodicesimi assoluti, Vittoria di classe s1600, e vittoria di Alpe Adria Rally Cup per Bernd Zanon e Denis Piceno sulla loro fida Renault Clio S1600, autori di una gara senza sbavature tra i canali delal pianura veneta. Secondo posto finalmente per Klaus Demuth che per l’occasione era navigato da Kurt Jabornig sulla solita Renault Clio Rs, dopo una serie di ritiri finalmente un arrivo per il pilota austriaco. Chiudono il podio Marco Crozzoli e Alan del Frari sull’inossidabile Opel Astra Gsi. Ritiro invece per Fabio Soravito e Giuseppe Soldà su Renault Clio Rs che hanno preferito fermarsi quando il motore della loro vettura ha cominciato a fare qualche rumorino strano.

Gara a parte in questa occasione per le vetture storiche iscritte alla serie Fia Alpe Adria Rally Cup in quanto partecipanti al 2.Historic Rally Città di Scorzè. Secondi assoluti si sono classificati Gottfried Kogler e Sophie Cornu sulla loro Ford Escort Rs , mentre Peter Scholler e Gabriele Olsinger su una vettura identica hanno concluso 7 nella graduatoria.

Piccola pausa oraper la serie Fia Alpe Adria Rally Cup che riprenderà a Melk, in Austria, con il Niederosterreich Rallye del 27 e 28 settembre.

Renzo Rampazzo, secondo a Scorzè, si conferma leader

Il pilota di Montegrotto Terme, in gara per i colori di Patavium Racing, approfitta dell’assenza dei diretti rivali ed allunga in vetta alla Coppa Rally ACI Sport ed al Trofeo Clio R3 Open. Foto Fotosport

Montegrotto Terme (PD), 05 Agosto 2019 – Renzo Rampazzo abbraccia le vacanze con un grande sorriso, quello di chi ha tratto il maggiore vantaggio dalla ghiotta occasione che il Rally Città di Scorzè, andato in scena nel weekend, gli ha presentato su un vassoio d’argento.

Il pilota di Montegrotto Terme, al via con la consueta Renault Clio R3 targata Shade Motorsport, ha centrato una seconda piazza in classe R3C, alle spalle dell’imprendibile Ghegin, ed un quattordicesimo assoluto che si rivelano fondamentali nella rincorsa ai due obiettivi stagionali.

Presentatosi sulla pedana di partenza, assieme ad Haianes Tania Bertasini alle note, da leader della classifica provvisoria il portacolori della scuderia Patavium Racing ha saputo monetizzare al meglio le illustri assenze di Martinelli e Molinari, in corsa per la Coppa Rally ACI Sport, e di Paris, unico a poterlo impensierire per la conquista del Trofeo Clio R3 Open in quarta zona.

Un bottino pieno che pone Rampazzo in un’inividiabile posizione, in vista della ripresa delle ostilità sportive al termine della pausa estiva: scorrendo il calendario all’appello mancano soltanto il Rally del Friuli, in programma per fine Agosto, ed il Trofeo ACI Como, previsto per fine Ottobre, entrambe valevoli per le due serie comandate dall’alfiere della scuderia patavina.

“Fine settimana decisamente positivo” – racconta Rampazzo – “e, per certi versi, andato oltre alle aspettative della vigilia. Avevamo una gran bella occasione, data l’assenza dei nostri avversari, e non ce la siamo fatta sfuggire. Abbiamo raccolto un gran bel bottino di punti e questo ci permette di guardare gli ultimi due impegni del 2019 con una buona dose di ottimismo, serenità e tranquillità. Un particolare ringraziamento lo voglio fare ai ragazzi di Patavium Racing e di Shade Motorsport, hanno lavorato benissimo. Grazie di cuore anche ad Haianes. Non avevamo mai corso assieme ma ho avuto modo di provare la sua professionalità e la sua precisione. Davvero molto brava. Mi ha fatto piacere condividere con lei lo Scorzè.”

Pronti, via e sulla prima prova, la spettacolo “Base” di Sabato pomeriggio, Rampazzo si metteva in scia al più quotato rivale, secondo dietro a Ghegin, con un ritardo di 2”2.

Archiviata la prima tornata domenicale il pilota della trazione anteriore transalpina si attestava al secondo posto, in classe R3C, in ritardo importante da Ghegin ma con margine su Danese.

Una situazione di classifica pressochè già congelata consigliava a Rampazzo di gestire il gap sugli inseguitori e di evitare ogni possibile rischio, data la posta in palio, continuando a mantenere un passo costante, senza mai perdere d’occhio il vero obiettivo della trasferta.

“A dire il vero siamo un po’ rammaricati” – sottolinea Rampazzo – “per aver preso un secondo a chilometro da Ghegin. Speravamo di fare un pochettino meglio. Quel che conta davvero è aver rafforzato la prima posizione. Eravamo fiduciosi, dopo la spettacolo, ma ad inizio Domenica non riuscivamo ad avere grip. Abbiamo cercato di mantenere la posizione, senza commettere errori, e ci siamo riusciti. Siamo contenti del nostro risultato. Saremo in Friuli per conquistare il pass per la Supercoppa WRC Italia e per chiudere la partita nel Trofeo Clio R3 Open di quarta zona.”

Sciàdipersia Cabriolet scelta ai più prestigiosi concorsi tra Stati Uniti e Inghilterra

La premiere di Touring Sciàdipersia Cabriolet negli USA

  • Dopo i successi di Ginevra e Villa d’Este, la Sciàdipersia Cabrioletha fatto la sua prima apparizione oltre Atlantico a The Quail in California il 16 agosto
  • In associazione con l’artista Richard Prince, Sciàdipersia Cabrioletselezionata per The Bridge, prestigioso evento sulla costa orientale degli Stati Uniti
  • Tra le poche vetture moderne ammesse per il Concours d’Elegance di Hampton Court, Sciàdipersia Cabrioletpartecipa nella categoria Future Classics
  • A Hampton Court anche uno straordinario raduno di Ferrari 166 con carrozzeria Touring Superleggera

MILANO, Agosto 2019. Come è tradizione, la novità dell’anno di Touring Superleggera ha fatto la sua première USA in California settentrionale a The Quail, a Motorsports Gathering. Si tratta della vettura color champagne, la seconda Cabriolet della serie.

Ogni anno, a metà Agosto, conoscitori, esperti o semplici appassionati di auto convergono nella piccola penisola di Monterey per assistere ad una serie di eventi dedicate alle automobili eccezionali. Raduni, concorsi di eleganza, competizioni sul vicino circuito di Laguna Seca si susseguono a ritmo incessante in questo prestigioso lembo di terra, celebrando design e soluzioni ingegneristiche senza dimenticare l’indubbio piacere di incontrarsi e condividere una passione che non conosce confini o lingue.

Punta di diamante di questi eventi è stato sicuramente “The Quail, a Motorsport Gathering”. Sin dalla prima edizione ha saputo coniugare bellezza e lusso di un luogo unico, il famoso campo da golf situato all’ombra del monte Santa Lucia, con le più rare e preziose auto sportive e classiche. Essere ammessi al selezionatissimo parterre è un onore e Sciàdipersia Cabriolet è stata una delle poche vetture moderne esposte a “The Quail”, Touring Superleggera potrà orgogliosamente presentare la sua nuova creazione al mercato americano in un’area espositiva dedicata, un podio unico per una vettura che è già considerata un “instant classic”.

L’inizio di Settembre porterà Touring all’esclusivo golf club di Bridgehampton per “The Bridge” un evento che affianca 160 incredibili vetture ad una installazione dell’artista Richard Prince. Poco distante il circuito di Bridgehampton, uno dei più leggendari e difficili che nel passato ha visto gareggiare Mario Andretti, Richard Petty, Stirling Moss, Phil Hill.
Occasione imperdibile per Touring di portare all’attenzione del pubblico americano della East Coast Sciàdipersia Cabriolet.

A partire dal 6 di Settembre la prima Sciàdipersia Cabriolet realizzata, con la sua livrea blu e azzurra, sarà impegnata nel Regno Unito. Il più prestigioso Concorso di Eleganza inglese viene per tradizione ospitato in un palazzo reale, quest’anno i selezionatissimi concorrenti si ritroveranno nel meraviglioso scenario del Fountain Garden al “Concours d’Elegance Hampton Court Palace”.

Tra le 60 rarissime vetture ammesse da ogni parte del mondo (solo una richiesta su sette viene accolta), e sotto lo sguardo attento del Principe Michael of Kent, ancora una volta Touring è ammessa con una vettura moderna per segno di rispetto e riconoscimento del valore di Sciàdipersia Cabriolet.

Caratteristica peculiare di questo concorso è la giuria, non composta da selezionati esperti, ma dagli stessi proprietari delle auto in concorso che, tra tante regine, sceglieranno la più elegante.

Quest’anno si ritroveranno a Hampton Court alcune fra le 20 superstiti Ferrari 166 carrozzate Touring, provenienti da tutto il mondo, per celebrare il 70° anniversario della prima “Barchetta”, la rivoluzionaria forma di carrozzeria inventata da Touring Superleggera.

The Spirit Of 1000 Miglia. La freccia rossa alla Monterey car week

Premia le auto che meglio rappresentano lo spirito della corsa più bella del mondo

Carmel by the Sea, California, agosto 2019 – Il fascino della 1000 Miglia ha incantato alla Monterey Car Week, la manifestazione motoristica che ogni anno richiama in California decine di migliaia di appassionati da tutto il mondo.

Martedì 13 agosto, l’edizione 2019 del Concourse on the Avenue di Carmel by the Sea, l’evento che dà il via alle numerose attività previste nell’arco dell’intera settimana conclusasi con il prestigioso Pebble Beach Concours d’Elegance, ha riservato ampio spazio alle auto che meglio rappresentano lo spirito della Freccia Rossa.

Dopo che nel 2018 fu un’Alfa Romeo 1900 Super Sport del 1957 nella rara versione carrozzata Zagato ad aggiudicarsi il premio The Spirit of 1000 Miglia, sono state tre quest’anno le vetture premiate sul palco di Ocean Avenue: l’auto più votata e riconosciuta dalla giuria come la miglior rappresentante lo spirito della Corsa più bella del mondo è stata una O.S.C.A. MT4 1100 Berlinetta Vignale del 1952 di Phil White da Portola Valley, California.

Sul palco di Carmel, oltre che vincitrice della medaglia The Spirit of 1000 Miglia numero 1 e dell’omonimo trofeo, questa splendida auto dalla originalissima carrozzeria coupé progettata per Le Mans – dove nel 1953 si aggiudicò il primo premio di classe e il diciassettesimo posto assoluto – è anche stata proclamata Best of Show 2019.

La medaglia The Spirit of 1000 Miglia numero 2 è andata all’Alfa Romeo 6c 2500 Cabriolet del 1949. Leo e Lisa Schigiel di Miami, Florida, hanno sfilato con questo bellissimo esemplare – disegnato da Pinin Farina – il cui cruscotto è contraddistinto da eleganza e raffinatezza tutte italiane.

La Jaguar C-Type del 1952 si è aggiudicata la medaglia The the Spirit of 1000 Miglia numero 3.

Fred Bolander il fortunato proprietario, siede al volante di questo esemplare dopo che numerosi driver l’hanno portata al successo, incluso Phil Hill vincitore della Lone Star 200 in Texas nel 1953.

Il caratteristico parabrezza della Jaguar è impreziosito dalla Freccia Rossa, a testimonianza della partecipazione dell’auto alla 1000 Miglia.

Nel corso della settimana sono state poi individuate, tra le centinaia di esemplari esposti sul palcoscenico naturale di grande impatto che, partendo dal centro di Carmel si estende fino alle famose spiagge affacciate sull’Oceano Atlantico, si spinge fino a Monterey, al circuito di Laguna Seca e all’esclusivo green di Pebble Beach,

altre dieci vetture che sono state riconosciute possedere tutte le caratteristiche di eligibilità alla 1000 Miglia: ai proprietari sono stati consegnati una medaglia e altri segni distintivi del premio, oltre che la consapevolezza di possedere un’auto con tutti i requisiti necessari per poter essere ammessa a quella che, a tutte le latitudini, viene riconosciuta come The most beautiful race in the world.

Le tredici auto premiate:

1 – O.S.C.A. MT4 1100 Berlinetta Vignale del 1952 di Phil White da Portola Valley, California

2 – Alfa Romeo 6c 2500 Cabriolet del 1949 di Leo e Lisa Schigiel di Miami, Florida

3 – Jaguar C-Type del 1952 di Fred Bolander

4 – Siata 200 CS Balbo Coupé del 1954 di Walter Eisenstark

5 – Ferrari 340 MM Spyder Vignale del 1953 di Michael and Kathariana Leventhal

6 – Alfa Romeo 6C 1750 Gran Sport Zagato del 1931 di Paul Gould

7 – Maserati A6G 2000 Zagato Coupé del 1956 di proprietà di David e Jody Smith

8 – Fiat 8V 2 litri carrozzata Zagato e Irv Kessler

9 – Ferrari 250 GT Zagato del 1956 di David Sydorick

10 – Fiat 8V Elaborata Zagato Coupé del 1954 di Johan e Anhild Lont

11 – Maserati 300 S del 1956 di Rob Walton

12 – Jaguar D Type del 1956 di Chris McCallister

13 – Alfa Romeo 1900 C SS del 1954 di Joseph Hurwich

Alberto Piantoni e Francesca Parolin, rispettivamente CEO e Direttore Generale di 1000 Miglia srl, hanno personalmente consegnato i premi The Spirit of 1000 Miglia.

“Lo sviluppo internazionale del brand 1000 Miglia” ha dichiarato Alberto Piantoni “deve necessariamente tenere conto di una realtà importante come gli Stati Uniti, uno dei primi e più importanti Paesi al mondo per presenza di automobili dal grande valore storico, dove la passione e il coinvolgimento di tanti appassionati e possessori di auto si riconoscono nella Corsa della Freccia Rossa e nei suoi valori.

“È quindi un grande onore per la 1000 Miglia” conclude Francesca Parolin “poter riconoscere a queste automobili, unici pezzi d’arte, lo spirito che, dal 1927, appartiene al Museo viaggiante unico al mondo, secondo la definizione che Enzo Ferrari riservò alla nostra corsa, la gara di regolarità per auto storiche più importante al mondo.

Aperte le iscrizioni al 40° Rally “Citta di Modena”  

Valido come ultima prova del Campionato Rally di Zona, oltre che per il “Tre Regioni” di regolarità sport, conferma la sede a Maranello. Anche quest’anno è importante e convinto il sostegno da parte del territorio, con in prima fila l’ACI Modena. Foto Zini

16 agosto 2018 – Il 40° Rally Città di Modena, previsto sabato 14 e domenica 15 settembre, ha aperte le iscrizioni. Da mercoledì 14 agosto scorso, sino al 6 settembre sarà dunque possibile aderire alla chiamata di EnventStyle, per partecipare a quella che sarà la gara conclusiva del Trofeo Rally di Zona.

La gara andrà a rimarcare molti dei contenuti dello scorso anno, quando cioè approdò a Maranello, uno dei “nomi” simbolo del motorsport mondiale. L‘evento sarà articolato: oltre alla gara “moderna” avrà quella “storica”, ci sarà anche il must del Trofeo 3 Regioni di Regolarità Sport, oltre alle validità per la Michelin Zone Rally Cup e dei monomarca di casa Renault, il “Corri con Clio N3”, il Trofeo “R3C Open”, ed il “Trofeo R3T Open”.

L’organizzazione, EventStyle, ha ripreso i caratteri dell’anno passato, assicurando perciò che il Rally Città di Modena targato duemiladiciannove sarà una manifestazione che permetterà agli equipaggi ed ai team di avere una logistica compatta per le operazioni verifica e assistenza in gara, con il percorso che sarà sviluppato su quattro distinte prove speciali, due da ripetere il sabato e due da ripetere la domenica per un totale di 70 chilometri di distanza competitiva su un totale di 283,140 dell’intero tracciato.

Due le prove da ripetere due volte il sabato, la “Montegibbio” e la “Castelvetro” ed altrettante da ripetere due volte previste alla domenica, la “Barighelli” e la “Valle”.

Partenza ed arrivo a Maranello, in Piazza della Libertà, dove si avrà anche un riordinamento, mentre gli altri saranno in Piazza Tasso a Serramazzoni e all’Acetaia Leonardi, una delle eccellenze produttive della provincia modenese.

Notevole il supporto del territorio:  oltre al convinto sostegno dell’ACI Modena, della provincia di Modena, dell’Amministrazione Comunale di Maranello, i Comuni di Serramazzoni, Sassuolo, Prignano sulla Secchia e Castelvetro di Modena, quelli interessati al passaggio della gara hanno confermato il proprio ruolo al fianco dell’evento, inteso soprattutto come veicolo di comunicazione dei luoghi che attraversa.

Lo scorso anno grande spettacolo, anche adrenalina e tanti, tanti spunti tecnici e sportivi con la quale vinse il locale Andrea Dalmazzini, con il toscano Ciucci alle note su una Ford Fiesta R5. Al secondo posto, a soli sei decimi, finì il reggiano Antonio Rusce (Skoda Fabia R5), terzo il suo conterraneo Roberto Vellani (Peugeot 208 T16 R5). Spettacolare fu anche la gara “historic”, andata alla Ford Sierra Cosworth di Gilli-Giorgio.