Cristina Carena, torna sul Col del Lys  

Seconda gara stagionale della navigatrice carmagnolese che detterà le note al pilota valsusino di lungo corso Danilo Cortese, partecipando nuovamente, dopo sette anni al Rally Città di Torino, con la MG Rover di Bosio

 Carmagnola (TO), 5 settembre – Sono passati sette anni dall’ultima apparizione di Cristina Carena al Rally Città di Torino e sabato prossimo tornerà sulle prove speciali della gara piemontese affiancando Danilo Cortese sulla Rover di Classe N1.

È una gara che ho fatto parecchie volte, anche se non ho mai avuto troppa fortuna, essendomi ritirata in molti casi” commenta la navigatrice carmagnolese, alla seconda gara stagionale dopo la Ronde del Canavese, disputata a fianco del giovanissimo Stefano Valieri, figlio di Marco, pilota storico di Cristina con il quale ha terminato il suo ultimo Torino disputato nel 2012.

 

L’edizione 2019 della gara torinese vedrà Cristina Carena affrontare le classiche prove speciali della Valle di Susa e di Lanzo a fianco di Danilo Cortese, pilota di lungo corso che ha guidato nel passato vetture come Opel Manta, Lancia Delta 16V e Integrale, e che quest’anno ha partecipato a due rally storici con la Opel Manta GT/E, affiancato dal suo navigatore degli esordi Claudio Quaglia.

 

Gareggeremo con la MG-Rover 105 ZR di Bosio e sarà una battaglia nella battaglia perché ci confronteremo con la vettura gemella di Francesco Nocera, che avrà al suo fianco Claudio Quaglia il navigatore di sempre di Danilo Cortese. Insomma una sfida nella sfida”. Tanto divertimento in più.

 

Il Rally Città di Torino 2019 si snoderà fra la Bassa Valle di Susa e la Valle di Lanzo, senza più toccare il capoluogo piemontese, formula che ha ottenuto molti consensi nella passata edizione. Venerdì 6 settembre sarà la giornata dedicata alle verifiche che si svolgeranno in Piazza della Concordia a Givoletto (TO) dalle 11.00 alle 20.00. Il Parco Villa Leumann a Collegno sarà il palcoscenico di partenza (ore 8.01 di sabato 7 settembre) e arrivo della gara (ore 19.28 di sabato). Il rally si svilupperà su un percorso di 372,03 km di cui 82.50 cronometrati suddivisi in sette prove speciali (Lys e Monastero di 15,00 km ciascuna due volte, Mezzenile di 7,50 km tre volte) inframmezzate da due Riordini a Viù e due Parchi Assistenza a Givoletto.

La Garessio-San Bernardo accende i motori

Dopo una lunga viglia, tutto è pronto per la Garessio-San Bernardo 2019, competizione valida per il Trofeo d’Italia Centro Nord e la Coppa e per la Coppa di Zona. Oltre ottanta i piloti attesi al via degli oltre quattro chilometri del percorso di gara da ripetersi tre volte, pronti a sfidarsi in una classica della montagna tra Piemonte e Liguria.

GARESSIO (CN), 5 settembre 2919 – Sono ottantadue i piloti iscritti alla Garessio-San Bernardo, gara valida per il Trofeo d’Italia Centro Nord e la Coppa e per la Coppa di Zona: sette tra le storiche e settantacinque tra le moderne. In tanti, infatti, hanno risposto al richiamo di una competizione che, anno dopo anno, edizione dopo edizione, continua ad attirare un gran numero di appassionati, pronti a sfidarsi e a dare spettacolo in tre manches cronometrate lungo gli oltre quattro chilometri di percorso che dal piccolo borgo medioevale della provincia di Cuneo, con otto tornanti panoramici e particolarmente impegnativi dal punto di vista tecnico, salgono al Colle San Bernardo coprendo un dislivello di 300 metri. Tra le vetture storiche, occhi puntati sulla bella sfida tra vetture con cilindrata oltre ai due litri che vedrà protagonisti Gerardo Macchi del Sette su Porsche 911, Rudy Mao su Lancia delta HF e Manuel Villa su Bmw M3. Per la vittoria tra le moderne l’attenzione per ambizioni di alti classifica va ai numerosi iscritti tra le vetture del Gruppo E2 SC – ben sette – tra i quali spicca il nome Davide Piotti, al via su una Osella PA 8/9 Alfa Romeo, che già in due occasioni ha firmato l’albo d’oro della competizione. A provare a sbarrargli il cammino verso il gradino più alto del podio ci proveranno in tanti, primi tra tutti Andrea Grammatico, Giacomo Gozzi e Giuseppe Scozzafava in gara su spettacolari Radical SR4 Suzuki. Con il meteo incerto fino all’ultimo e capace di mescolare le carte a favore dello spettacolo, mai come in questa edizione la lotta per la vittoria è apertissima e numerosi i pretendenti anche in altri gruppi come, ad esempio, Erik Campagna e Gianluca Moscatelli, il primo su Formula Arcobaleno, il secondo su Formula Gloria B5. Il gruppo più numeroso atteso al via è quello Speciale Slalom con ventidue piloti iscritti. Seguono, in ordine numerico, i venti in Gruppo A, i nove in Gruppo N e i sette tra le Shilouette, alcuni di questi capaci di riservare sorprese cronometriche nell’arco della competizione. Completano il ricco elenco iscritti della Garessio-San Bernardo 2019 i sei piloti in Gruppo E Italia e i due, uno per gruppo, in Gruppo Racing Start e Racing Start Plus.

Ad aprire la corsa tre vetture apripista. Dopo la Lancia Delta Evo condotta da Jessica Femia e la Ford Sierra Cosworth di Davide Durane, a sfilare per la gioia degli appassionati sarà l’ Abarth 1000 bialbero guidata da Marino Fulgenzio. La vettura, una splendida berlinetta preparata da Enzo Osella, fu proprietà di Franco Pilone, pilota ufficiale e collaudatore di Osella dal fisico “extralarge”, che a Garessio vinse nel 1970 al volante di una Abarth 2000.

Il programma della Garessio-San Bernardo prevede una prima sessione di verfiche – tecniche e sportive – il sabato, dalle ore 16.30 alle 19, e una seconda, dalle 7.30 alle 10, nella mattinata della domenica di gara. Alle ore 11.30, dopo il consueto briefing con il direttore di gara, la parola passerà ai motori delle vetture impegnate nella salita di ricognizione del percorso. Bandiera verde per la prima delle tre manches in programma alle ore 13, prima occasione buona per conquistare il gradino più alto del podio e lasciare la propria firma sull’albo d’oro della competizione che si corre tra Piemonte e Liguria, tra il verde della montagna e l’azzurro del mare.

Garessio-San Bernardo, la storia. Quarantasei le edizioni della corsa, diciassette le “velocità in salita” e ventinove gli slalom organizzati dalla Supergara: a vincere la prima fu nel 1956 Piero Campanella con l’Alfa Romeo Giulietta Sprint Veloce; l’ultima, nel 2018, Salvatore Venanzio su Radical R4 Suzuki nell’anno in cui la competizione era valida per il Campionato Italiano Slalom. In mezzo piloti e vetture che hanno scritto memorabili pagine della storia dell’automobilismo sportivo.

Oltre a Gigi Taramazzo, vero mattatore della Garessio-San Bernardo negli anni ’60/’70 e, dall’alto dei suoi otto successi, incontrastato “re del Colle”, tra i tanti nomi – anche stranieri come quelli di Klaus Steinmetz e Johansen Orther entrambi vincitori su Abarth 2000 – uno spicca in particolare: quello di Ada Pace. La “corridrice” torinese meglio conosciuta nell’ambiente delle corse con lo pseudonimo di “Sayonara”, trionfò nel 1962 al volante di una Osca 1000 realizzata a Modena dai fratelli Maserati: e quell’anno il Colle, per una volta, si colorò di rosa.

Dopo aver saltato l’edizione del 1973 per la famosa crisi energetica, la Garessio-San Bernardo visse la sua ultima stagione nel 1974, quando ad imporsi fu il torinese Eris Tondelli con la Chevron Sport.

Passarono appena quattro anni e la gara venne riproposta per un paio di edizioni. Ma la vera rinascita e la continuità nel tempo venne offerta da Mauro Scanavino che nel 1992, alla guida della Supergara, ripropose la corsa, subito resa importante da uno dei piloti più forti dell’epoca, il vercellese Augusto Cesari con la Lancia Delta S4. Da allora ai giorni nostri la Garessio-San Bernardo ha portato sul gradino più alto del podio i grandi della specialità: oltre a Cesari, troviamo nell’albo d’oro nomi come Pasquale De Micheli, Lorenzo Saracco, il siciliano Totò Riolo, il campano Salvatore Langellotto, Franco Cremonesi e Fabio Emanuele che qui ha vinto cinque volte.

  • Programma di gara della Garessio-San Bernardo 2019
  • Sabato 7 dalle 16,30 alle 18,30, verifiche sportive
    presso Parco Fonti Garessio (CN)
  • dalle 17,00 alle 19,00, verifiche tecniche
    presso piazzale Ex Enel, c.so Statuto Garessio (CN)
  • Domenica 8 dalle 07,30 alle 09,30, verifiche sportive
    presso Parco Fonti Garessio (CN)
  • dalle 07,30 alle 10,00, verifiche tecniche
    presso piazzale Ex Enel, c.so Statuto Garessio (CN)
  • Ore 11,30 ricognizione ufficiale del percorso di gara
  • Ore 13,00 partenza prima vettura prima manche
  • Ore 19,00 premiazioni
    presso Parco Fonti Garessio (CN)

 

 

TIVM: Roberto Malvasio chiude la stagione alla “Castellana”

Ci sarà anche Roberto Malvasio tra i 170 partecipanti alla 47^ Cronoscalata della Castellana, prova del TIVM – Trofeo Italiano Velocità Montagna Nord e Sud in programma a Orvieto da domani a domenica prossima, giorno della gara. Il pilota di Ronco Scrivia vi prenderà parte con la Mini John Cooper Works di Gruppo Racing Start Plus della DP Racing.

“Una bella gara – sottolinea il portacolori della Winners Rally Team – caratterizzata, oltre che da un percorso impegnativo, anche da qualità e quantità degli avversari. La affronto con una Mini nuova che, però, non è ancora al top come allestimento, specie a livello di assetto, ma mi auguro ugualmente di riuscire a fare una buona prova di modo da portare a casa un bel piazzamento nella mia classe d’appartenenza, la RSTB 1.6 Plus”.

“A prescindere dal piazzamento – aggiunge Roberto Malvasio – quello umbro sarà il mio ultimo impegno stagionale nell’ambito delle cronoscalate. Impegni di lavoro già definiti, infatti, non mi consentono di affrontare le rimanenti salite e le relative trasferte, impegnative sia dal punto di vista temporale che da quello logistico”.

Roberto Malvasio, pertanto, archivierà ad Orvieto la stagione delle salite. Ma non è da escludere di vederlo ancora al volante in qualche impegno agonistico decisamente meno impegnativo e logisticamente più vicino a Ronco Scrivia.

Settimana Motoristica Bresciana 2019: anche la Benz Velo del 1896, la nonna di tutte le auto,alla kermesse delle “centenarie”

Domenica 1° settembre, il Museo Mille Miglia di Brescia ha ospitato il gran finale della 11^ Settimana Motoristica Bresciana, evento del locale Musical Watch Veteran Car Club che, per la sua particolarità ed importanza, gode del patrocinio ed il sostegno dell’Automotoclub Storico Italiano. Si tratta, infatti, di una kermesse dedicata esclusivamente ai veicoli “centenari” costruiti dalle origini e fino al 1918. Quindi motociclette, tricicli, quadricicli e automobili che hanno oltre un secolo di vita e che, a dispetto della loro estrema anzianità, sono in perfetta (o quasi…) efficienza.
Sessanta equipaggi italiani e stranieri – provenienti da Francia, Svizzera, Austria, Germania e Inghilterra – si sono ritrovati a Brescia il 30 agosto per rievocare, in perfetto stile, compreso l’abbigliamento di tutti i passeggeri, quello che è stato uno dei primi eventi per veicoli ad essere stato organizzato in Italia. Si svolse dal 1899 al 1904 e fu a tutti gli effetti il primo “motor show” italiano. Il suo nome, Settimana Motoristica Bresciana, sottolinea il carattere della manifestazione che era un insieme di esposizioni, competizioni e prove per tutti i generi di veicoli: automobili, motociclette, aerei, imbarcazioni… Un vero e proprio festival, durante il quale prese vita anche la “Coppa Florio” inventata dal nobile siciliano Vincenzo Florio e quindi portata successivamente sull’Isola. Brescia, quindi, non è solo la capitale della celebre Mille Miglia, ma è davvero la terra dov’è germogliato il motorismo italiano, sin dai tempi dei pionieri.
La Settimana Motoristica Bresciana è tornata a vivere grazie all’iniziativa promossa e organizzata da uno dei più antichi club italiani, nato nel 1958 e oggi presieduto da Giovanni Orlandi. L’evento si svolge con cadenza biennale e in poco tempo si è imposto anche a livello internazionale, attirando sempre più appassionati stranieri. Quest’anno, in particolare, c’è stata la partecipazione di Adrian Goding, presidente del prestigioso Veteran Car Club of Great Britain, a bordo di una Daimler del 1898 insieme a Daniel Ward, uno dei più importanti collezionisti d’Oltremanica di auto “ancetre”. Il suo garage, o meglio, museo, conta oltre cinquanta esemplari e la sua competenza l’ha portato a far parte del comitato organizzatore della famosa “London to Brighton Veteran Car Run”: l’incredibile parata per veicoli costruiti entro il 1904.
Quello offerto dalla Settimana Motoristica Bresciana è stato uno spettacolo itinerante sensazionale. Gli scoppiettanti e saltellanti veicoli “centenari” hanno completato un percorso di due tappe che li ha portati prima sul Lago di Garda, con passaggi a Desenzano, Peschiera del Garda, Rivoltella e Bardolino (luogo simbolo per l’ASI, associazione fondata proprio qui nel 1966), e poi su quello di Iseo, attraversando la Franciacorta per raggiungere Sulzano. In questa località, il pubblico ha potuto votare l’auto e la moto preferita, alle quali sono stati assegnati i Premi Speciali ASI: la vettura OM 465 Corsa condotta da Elena Di Tocco e la Harley-Davidson di Lucio Leoni, entrambe del 1918. Il Musical Watch Veteran Car Club ha poi consegnato altri riconoscimenti: la Coppa d’Italia alla Diatto Coupé Chauffeur (1909) di Mario Garbolino e alla moto Della Ferrera (1909) di Valentino Trivero; la Coppa Salemi alla Rolls-Royce Silver Ghost Tourer (1914) dell’inglese Stuart Evison (arrivato a Brescia via strada partendo da Losanna) e alla Premier 3 ½ Sidecar (1914) di Enrico Passeri; la Coppa del Re alla Clement Bayard (1913) del francese Michel Fenomino; la Coppa Criterium Brescia 1899 al Triciclo Rochet di Osvaldo Faustini. Datato 1900, era il più vecchio tra i motocicli, ma il veicolo più antico in assoluto presente a questa edizione era la vetturetta Benz Velo del 1896, portata dal tedesco Christophe Schmidt: la nonna di tutte le automobili.

Doppio impegno per la AM Sport al Città di Torino

Archiviata la trasferta col cuore allo Slalom di Oppido Mamertina dove non poteva essere fisicamente presente ad assistere il fratello Domenico che ben ha figurato al volante di una Fiat Cinquecento Trofeo con il supporto del figlio Giovanni e di Domenico Catanzariti del Team Mediterraneo, per Antonio Marchio è già tempo di nuove sfide. Nel fine settimana, infatti, lui e la AM Sport saranno impegnati al Rally Città di Torino con due equipaggi cui prestare cure e attenzioni. Al via della competizione che si svolgerà tra le valli di Susa e di Lanzo inserita nella Coppa Italia Rally Aci Sport Prima Zona saranno presenti Gabriele Bellini e Alice Ballesio su una Fiat Seicento Kit e Paolo Terrando e Raffaele Corollo su Fiat Cinquecento Trofeo. Una bella sfida nella stessa classe che vedrà Antonio Marchio spettatore privilegiato e primo tifoso di entrambi.

L’Erreffe Rally Team-Bardahl si fa in quattro

Rally del Ticino, Porta del Gargano, Città di Torino e Vésubie: l’agenda dell’Erreffe è full per il fine settimana alle porte

Castelnuovo Scrivia (Al)- E’ proprio il caso di dire che l’Erreffe Rally Team Bardahl si farà in quattro per il prossimo fine settimana. La struttura di Castelnuovo Scrivia sarà infatti presente in quattro gare suddivise tra Italia, Svizzera e Francia.

Sugli asfalti nostrani, al Rally Città di Torino, Andrea Sala verrà come sempre navigato da Mazzetto su una Skoda Fabia R5; il forte driver locale partirà con il numero 7. Claudio Marenco e Federico Verna, con il numero 29, affronteranno la sfida, invece, su una Renault Clio S1600 a trazione anteriore.

Valicando le Alpi l’Erreffe fornirà altre due Renault Clio S1600 ad altri due valenti equipaggi impegnati al Rally Regional de la Vèsubie: Christophe Ricci con Germain Magali e Morgan Vidry con Geeroms Florent prenderanno parte alla sfida all’interno di un corposo elenco iscritti.

In Svizzera si correrà invece la 22° edizione del Rally Ronde del Ticino; su una Ford Fiesta R5 prenderanno parte i locali Simone Tettamanti e Nicola Petraglio in una gara che vedrà al via anche le vetture WRC.

Sugli asfalti pugliesei del Rally del Gargano invece, Franco Laganà tornerà ad indossare la tuta ed il casco in occasione di un rally a lui caro: a bordo della Skoda Fabia R5 e con Maurizio Messina, il veterano driver cercherà di primeggiare dovendo però fare i conti con molti avversari tra cui la new entry di casa Erreffe: sempre su Skoda ci sarà infatti anche Gianluca D’Alto che con Mirko Liburdi proverà a lanciare l’attacco ai rivali di R5 e all’unica Wrc presente

Il 55° Rally del Friuli Venezia Giulia – 24° Rally Alpi Orientali Historic è andato in archivio con il successo  

Soddisfazioni sia sotto l’aspetto sportivo che tecnico oltre che per il rinnovato stimolo dato alla promozione del territorio. Migliaia gli appassionati che hanno raggiunto il Friuli Venezia Giulia per assistere ad una edizione di grandi emozioni.

 

UDINE, 05 settembre 2019. Il 55° Rally del Friuli Venezia Giulia – 24° Rally Alpi Orientali Historic è andato in archivio e alla Scuderia Friuli ACU c’è grande soddisfazione per aver condotto sino alla bandiera a scacchi un’edizione di alto livello, che ha segnato il ritorno nel Campionato Italiano Rally.

UN RALLY DI SERIE A. «Siamo felici di essere rientrati nella “serie A” del rally – afferma Giorgio Croce, patron della Scuderia Friuli ACUun campionato di cui fanno parte soltanto otto gare. C’è grande soddisfazione anche per essere riusciti per l’ennesima volta a portare in Friuli Venezia Giulia una manifestazione così importante, che ha riscosso il gradimento dei piloti, accorsi in gran numero».

Nell’ultimo weekend di agosto non sono mancate emozioni e colpi di scena durante le varie prove: «Merito di una serie di grandi piloti – sottolinea Croce –  che hanno nobilitato la gara. Autentici campioni. Siamo contenti anche per ciò che riguarda la gara regionale: i partecipanti hanno avuto l’onore di misurarsi sullo stesso percorso del 55° Rally del Fvg, seppur ridotto di qualche chilometro. Bellissimo lo spettacolo offerto dalle auto storiche, con la gara valida per il campionato Europeo. Sono arrivati equipaggi dalle nazioni più svariate del Vecchio Continente, è stato un evento internazionale di prim’ordine».

A proposito del 24° Rally Alpi Orientali Historic: quest’anno era abbinato al Trofeo dei Comuni. Il successo è andato al Comune di Tricesimo, abbinato a Lucio Da Zanche. È un trofeo introdotto da diversi anni con l’intento di coinvolgere ulteriormente i Comuni attraversati dalla gara.

Battaglione GDA Communication sul Gargano

Saranno ben sei i portacolori, tutti di Manfredonia, a difendere i colori del sodalizio modenese: gli Erbetta, figlio e padre, assieme a De Salvia, Di Bari, Guerra e Vitulano.

Modena, 05 Settembre 2019 – Un autentico squadrone è pronto all’assalto del Rally Porta del Gargano, in programma tra Sabato e Domenica prossimi, forte di ben sei portacolori che, distribuiti in varie classi, cercheranno un posto al sole anche nella classifica assoluta.

Ad aprire la pattuglia della scuderia modenese ci penserà la famiglia Erbetta al completo: il figlio Domenico sulla Skoda Fabia R5 ed il coriaceo Giuseppe, in arte “Pino”, sulla Peugeot 207 Super 2000, entrambe messe a disposizione dal team MS Munaretto e condivise, rispettivamente, con Valerio Silvaggi e con Alfredo Tarquinio alle note.

Siamo fermi da quasi un anno” – racconta Domenico Erbetta – “ed è ovvio che non possiamo ambire a risultati pesanti. Vogliamo solamente divertirci e far divertire il nostro pubblico. È la nostra gara di casa, alla quale non partecipiamo da due edizioni in quanto era concomitante con il San Martino di Castrozza. Ho ricordi bellissimi di questa gara, avendola vinta alla prima edizione con una Ford Focus WRC. Negli anni successivi siamo sempre stati a podio, con la Ford Escort prima e con la Peugeot 207 Super 2000 poi. Sarà bello tornare a correre a casa.”

Gli fa eco il “Blomqvist garganico”, al debutto sulla trazione integrale transalpina.

Sono tre anni che non riusciamo a finire una gara” – aggiunge Giuseppe “Pino” Erbetta – “e ci auguriamo solamente che tutto fili liscio. Abbiamo una vettura al top, la Peugeot 207 Super 2000, ed un team altrettanto al top, MS Munaretto. Non abbiamo mai corso con questa vettura, non sarà facile, ma speriamo di poter ottenere un bel risultato, sostenuti dal pubblico amico.”

Numero ventidue, sulle portiere della Renault Clio Super 1600 di PR2 Sport per Maurizio De Salvia, in coppia con Tommaso Granatiero, chiamato a bissare la splendida quinta piazza assoluta della passata edizione, contornata dalla vittoria in gruppo A ed in classe S1600.

Speriamo di ritrovare presto il giusto feeling” – racconta De Salvia – “perchè è un anno esatto che siamo fermi. Sarebbe bello poter ripetere lo stesso risultato del 2019 ma sarà molto dura.”

Scendendo nel produzione, unico a difendere i colori di GDA Communication nelle derivate della serie, troveremo Giuseppe Di Bari, al via con Pietro Salcuni su una Renault Clio RS messa a disposizione da Colombi, deciso a ben figurare sulle speciali amiche del Gargano.

Lotta tutta in famiglia in classe K10, due soli i partenti che scenderanno dalla pedana di Manfredonia, entrambe iscritti per la scuderia con base a Modena: Michele Guerra, in coppia con Carmen Grandi sulla Citroen Saxo Kit Car di PR2 Sport, e Giuseppe Vitulano, affiancato da Davide Storari su una Peugeot 106 Kit Car targata Blueorange Team.

Il primo, al debutto con il sequenziale, per fare esperienza ed il secondo in cerca di riscatto.

MS Munaretto: un weekend di podi a go-go

Archiviato un fine settimana di grandi soddisfazioni tra Lanterna ed Alpi Orientali, con tutte le auto giunte a fine gara senza alcun intoppo e ben tre equipaggi a podio, la squadra scledense si appresta ora ad affrontare una nuova sfida con De Tommaso e Bottarelli al Rally Città di Torino.

Schio (Vicenza) – 5 settembre 2019. Si è risolta nel migliore dei modi la prima uscita post-ferie di MS Munaretto, con tutti gli equipaggi giunti al termine senza intoppi e con risultati altisonanti.

Ottimi i riscontri registrati al 35° Rally della Lanterna dove, uno scatenato Andrea Carella, al volante di una Skoda Fabia R5 con il solito Enrico Bracchi, ha centrato l’obbiettivo prefissatosi, la vittoria tra le vetture R5. Inoltre, non contento, il piacentino ha rincarato la dose andando a prendersi di prepotenza anche il terzo gradino del podio dell’assoluta, preceduto solo da concorrenti dotati di vetture WRC. Prima posizione di classe anche per Riccardo Pederzani, ormai completamente a proprio agio sulla mitica Peugeot 207 S2000, in questo appuntamento divisa con Edoardo Brovelli, ottenuta senza grandi sforzi andando a segno in tutte sette le prove-speciali in programma.

 

Sull’altro fronte strappa la prima vittoria nel trofeo Peugeot Competition 208 Rally Cup Top l’arzignanese Michele Griso, affiancato da Elia De Guio, grazie ad una condotta di gara impeccabile che gli ha permesso di portare la propria Peugeot 208 R2 sul terzo gradino del podio di classe, al termine del gravoso appuntamento in tabella CIR, il 55° Rally del Friuli Venezia Giulia. Della partita era anche la coppia formata da Stefano Strabello e Mattias Conci, iscritta tra le fila del CIR R1 con una Suzuki Swift, riuscita a completare il chilometraggio dell’insidioso appuntamento friulano in ottava posizione di categoria, essendosi espressa in una performance prudente e prevalentemente dedicata a “cementare” l’inedito duo.

TORINO CHIAMA: MS MUNARETTO RISPONDE PRESENTE! Il fine settimana in arrivo porta con sé una doppia partecipazione del team scledense al 34° Rally Città di Torino, con due equipaggi composti rispettivamente da Damiano de Tommaso/Giorgia Ascalone e Luca Bottarelli/Fabio Grimaldi, nei giorni 6 e 7 settembre. De Tommaso, sempre al volante della Skoda Fabia R5, arriva all’appuntamento con gli spettacolari asfalti dell’hinterland Torinese con un duplice obbiettivo: aggiungere un importante trofeo in bacheca e sfruttare il chilometraggio come “test” in ottica IRC, campionato nel quale sarà presto chiamato a difendere e confermare la prima posizione assoluta. Con una Peugeot 208 R2 sarà invece al via il giovane bresciano di grande talento Bottarelli, impegnato a confermare la positiva striscia di risultati iniziata con il Rally Lana e proseguita al Rally del Friuli.

“Modenart” celebra gli scultori del movimento

Quella dei maestri carrozzieri modenesi è una delle più affascinanti storie del motorismo italiano, ma anche una delle meno conosciute. È la storia di quegli artigiani che con passione e talento hanno dato vita a capolavori ormai leggendari, tanto che le cinque auto più quotate al mondo sono tutte opera loro. Si tratta di carrozzerie modellate completamente a mano – come facevano gli scultori del Rinascimento – avendo come unica attrezzatura una serie di martelli, un pezzo di tronco d’albero, un sacco di sabbia, un paio di cesoie e un piano di lavoro in ferro: un talento che ha elevato la carrozzeria allo stato di arte. La realizzazione di una carrozzeria, in particolare negli anni ’50 e ’60, era un autentico lavoro artistico, un’opera di pura abilità manuale.
Cosa ci rimane, oggi, di quella meravigliosa avventura?

Lo sviluppo industriale e l’avvento dei materiali compositi negli anni ‘70 hanno portato questa attività verso il declino, e causato la scomparsa della maggior parte dei carrozzieri modenesi. Ma tutte le loro creazioni sono finite nelle più prestigiose collezioni private, in tutto il mondo. A Modena non esiste alcun luogo dedicato alla memoria di questa pagina eroica di automobilismo. Nessun archivio dei carrozzieri modenesi è stato conservato. Anche le fotografie sono rarissime.
Come far conoscere alle nuove generazioni un’arte unica, che appartiene a un’epoca ormai tramontata ma che fa parte del patrimonio italiano?
Se vigesse nel mondo della carrozzeria ciò che vale in quello dell’arte figurativa, dove le opere sono sempre associate ai loro autori, i nomi di Giancarlo Guerra, Afro Gibellini e Oriello Leonardi sarebbero conosciuti come sono note le varie Ferrari GTO, California o Testarossa che sono nate dalle loro mani all’interno della Carrozzeria Scaglietti. Grazie all’impegno dei tre artigiani appena citati, riconosciuti come riferimento della Carrozzeria modenese, è nato il progetto ModenArt. Da due anni, Guerra, Gibellini e Leonardi dedicano la loro esperienza, le loro competenze e la loro passione alla realizzazione di una collezione unica al mondo. Essa riunirà le loro opere originali, identiche a quelle da loro stessi realizzate in passato. Tutti i modelli sono stati elaborati con le stesse attrezzature, le stesse tecniche e soprattutto le stesse mani che li avevano modellati allora. ModenArt vuole salvaguardare questo glorioso patrimonio e permetterà di trasmettere alle generazioni future i più grandi capolavori di stile dell’automobile modenese.
Una prima mostra, intitolata “ModenArt: gli scultori del movimento”, verrà inaugurata l’11 ottobre 2019 nella prestigiosa cornice della Chiesa San Carlo di Modena. Allestita dallo storico dell’arte Philippe Daverio e realizzata con il contributo dell’Automotoclub Storico Italiano (orgoglioso di abbracciare un progetto culturale così importante) offrirà la possibilità di scoprire le opere realizzate e firmate personalmente da questi “artisti carrozzieri”: le carrozzerie in alluminio, i manichini e i tipici “filoni”, termine gergale che si riferisce alle strutture in tondino di ferro sulle quali vengono sagomati e posati i fogli di lamiera. Oggetti che rappresenteranno otto superstar “made in Modena”, come il prototipo della Ferrari GTO del 1961, le GTO 1962 e 1964, la 500 Mondial, la 250 GT Nembo Spider, la Maserati 151/3 e la Cobra Daytona.
La mostra sarà per tutti un viaggio meraviglioso alla scoperta di veri geni di grande talento e di altrettanta modestia, protagonisti di una terra e di un’epoca che celebrava la bellezza, la creatività, il sogno e l’ottimismo al punto di fare di una carrozzeria una vera e propria opera d’arte.

Petronas Lubricants International al GP di F1 di Monza: tecnologia, prodotti, divertimento e opportunità di lavoro nella fan zone

  • La monoposto di F1 del Team Mercedes AMG PETRONAS in mostra
  • La gamma PETRONAS Syntium Hybrid e l’iniziativa #SyntiumAndMe
  • Sfide virtuali all’ultima curva e podio come i grandi campioni
  • L’area Science Museum per rivivere momenti salienti del passato
  • Opportunità unica per candidarsi a diventare Trackside Fluid Engineer PETRONAS

Santena (Torino), 4 settembre 2019 – PETRONAS, title sponsor e partner tecnico del team di F1 Mercedes AMG PETRONAS, cinque volte di fila Campione del Mondo Costruttori, sarà presente anche quest’anno al Gran Premio d’Italia di Formula Uno in programma all’autodromo di Monza dal 5 all’8 settembre 2019 con un ampio stand all’interno della Fan Zone dove accoglierà visitatori e appassionati.

Ammirare da vicino la vettura di Formula 1 Mercedes AMG PETRONAS, scoprire come PETRONAS Syntium protegge il motore, mettere alla prova la propria conoscenza riguardo la tecnologia dei fluidi PETRONAS attraverso la realtà virtuale e giochi interattivi, misurare i propri riflessi con il Batak Game e infine cimentarsi in una gara di Formula Uno con i simulatori e guadagnarsi il podio come i grandi campioni sono solo alcune diverse attività a disposizione del pubblico nella Fan Zone PETRONAS.

Inoltre, l’area dedicata al Science Museum riproporrà alcune delle tappe salienti di PETRONAS Syntium e della sua tecnologia “dalla pista alla strada”, una storia indissolubilmente legata alla presenza PETRONAS nella Formula Uno e ai vantaggi sperimentati dai guidatori che quotidianamente utilizzano nei propri veicoli i lubrificanti ad alte prestazioni testati dai campioni di Formula Uno.

Proprio per sottolineare questo connubio vincente tra pista e strada e per festeggiare le cinque vittorie consecutive del team Mercedes-AMG PETRONAS nel Campionato Mondiale Costruttori di Formula Uno Motorsport, PETRONAS ha lanciato l’iniziativa #SyntiumAndMe che ha preso il via in questi giorni e proseguirà fino al 31 dicembre 2019.

La speciale promozione è rivolta a tutti coloro che effettuano un cambio olio con i prodotti Syntium in una delle officine del network PETRONAS e ha come protagonisti l’hashtag #SyntiumAndMe e lo speciale fusto PETRONAS Syntium Limited Edition, decorato con le immagini della Formula Uno del team Mercedes-AMG PETRONAS Motorsport. Tutti i dettagli dell’iniziativa sono disponibili sul sito italy.syntiumandme.com.

Anche quest’anno sarà presente un’area che consentirà di scoprire le varie posizioni lavorative aperte in PETRONAS. I responsabili sono a disposizione per dare tutte le informazioni utili. Per quanti dispongono delle caratteristiche necessarie, sarà anche possibile presentare la propria candidatura per diventare Trackside Fluid Engineer PETRONAS. Un’opportunità unica nella vita, per chi alla passione unisce un’elevata preparazione, per diventare parte del team a supporto del servizio tecnico Motorsport al seguito della squadra Mercedes AMG PETRONAS. Dettagli sulla posizione sono disponibili sulla pagina Linkedin​ di PETRONAS Lubricants International.

Lo stand PETRONAS Lubricants International, posizionato nell’Area Fan Zone, nei pressi dell’ingresso dell’Autodromo di Monza, sarà aperto al pubblico a partire dalle ore 11.00 di giovedì 5 settembre fino alle 19:00, dalle ore 08.00 alle ore 18.00 da venerdì 6 a domenica 8 settembre.