Show con le storiche da competizione al Circuito di Ospedaletti

Buona la “prima” per la rievocazione che tornera’ nel 2021

L’Automotoclub Storico Italiano ha supportato la prima edizione della Rievocazione Storica Automobilistica del Circuito di Ospedaletti, che si è svolta il 12 e 13 ottobre sulle stesse strade che componevano il celebre tracciato sulla Riviera dei Fiori. Qui, tra il 1937 e il 1951, si disputarono le competizioni per auto da Grand Prix e, a bordo delle Formula 1, si sfidarono campioni come Tazio Nuvolari, Juan Manuel Fangio, Alberto Ascari e Gigi Villoresi.
Il Comune di Ospedaletti, grazie alla sua consolidata tradizione motoristica, è federato ASI e fa parte dell’Associazione Città dei Motori: per questo è particolarmente sensibile verso tutte le iniziative che possano valorizzare il motorismo storico. È stato quindi possibile vedere le monoposto di Formula Uno d’epoca – ma anche le vetture Sport e Barchetta – sfilare a pochi metri dal pubblico, sul medesimo circuito in cui gareggiarono oltre mezzo secolo fa.

La Rievocazione – organizzata con la collaborazione del Club Amatori Veicoli d’Epoca di Imperia – non è stato un “semplice” raduno di auto d’epoca, bensì la celebrazione delle competizioni che si svolgevano sullo storico circuito, per l’occasione chiuso al traffico e rimasto inalterato dall’epoca. Il richiamo del circuito ha attirato una cinquantina di vetture suddivise in cinque batterie in base alla loro tipologia e al loro anno di costruzione.
Il “piccolo Nurburgring italiano”, come soprannominò Enzo Ferrari il tortuoso e affascinante tracciato di Ospedaletti, ha ospitato vetture sportive di grande valore costruite tra gli anni ’20 e gli anni ’60: Alfa Romeo, Bugatti, Amilcar, Fiat, Maserati, Abarth, Lancia, Porsche, Lotus, Jaguar… Uno schieramento d’eccezione nel quale è stato possibile ammirare alcuni esemplari decisamente significativi: come la Maserati 6CM che corse tra il 1938 e il 1940 con i piloti Luigi Villoresi, Piero Taruffi e Alberto Ascari; o la Stanguellini Sport 1100 che disputò, tra le altre, il Gran Premio di Bari 1948, la Targa Florio 1952 e la Mille Miglia 1955; ancora, la Fiat-DKW “Furia” protagonista proprio ad Ospedaletti nel 1949.

Il programma dell’evento ha previsto una prima giornata dedicata all’esposizione delle vetture e ad un concorso d’eleganza che ha incoronato come Best of Show un’Alfa Romeo 8C 2300 del 1932; al secondo posto una Bugatti 38 GS del 1927 ed al terzo un’Abarth 207 del 1955. In occasione delle premiazioni si è svolto un interessante talk show insieme ai piloti Amilcare Ballestrieri ed Alex Caffi, ospiti d’eccezione dell’evento.

I motori si sono accesi domenica mattina 13 ottobre, quando la prima batteria di auto è partita per l’esibizione sulle strade chiuse al traffico che ancora compongono l’originale tracciato: un tortuoso circuito di quasi quattro chilometri che si sviluppa nella zona alta di Ospedaletti, con salite, discese e curve impegnative, che non a caso valsero il soprannome coniato da Enzo Ferrari.
Il Comitato Circuito di Ospedaletti è già attivo dal 2008 con la rievocazione dedicata alle motociclette d’epoca, ecco perché l’evento automobilistico tornerà nel 2021: le due manifestazioni, infatti, si svolgeranno ad anni alterni.

Note storiche sul Gran Premio di Sanremo-Circuito di Ospedaletti. Oltre alle più note gare per le motociclette, Ospedaletti ospitò anche le auto da competizione. Nel 1937 venne disputato il 1° Circuito Automobilistico di Sanremo, che però si rivelò presto piuttosto e pericoloso; per questo, terminata la seconda guerra mondiale, le competizioni automobilistiche ripresero ad Ospedaletti. Qui, nel 1947, venne individuato un tracciato con un lungo rettilineo ed un’ottima circonvallazione, che non rendeva necessaria l’interruzione della viabilità in occasione delle gare. Il 13 aprile di quell’anno venne disputato il 2° Gran Premio Automobilistico di Sanremo riservato alle vetture Sport fino a 750, fino a 1100 e oltre 1100 cc di cilindrata. Dal 1948, poi, il Gran Premio di Sanremo entrò a far parte del Campionato di Formula Uno, perciò vi corsero i piloti più famosi dell’epoca: Nuvolari, Fangio, Ascari, Bira, Villoresi e molti altri. Quell’esperienza si concluse nel 1951, ancora una volta per la sopravvenuta insufficienza dell’elemento decisivo per la sicurezza e meno presente in Liguria: lo spazio.
Le vittorie nei Gran Premi di Formula Uno disputati ad Ospedaletti andarono ad Ascari su Maserati (seguito da Villoresi e Bucci, sempre su Maserati) nel 1948, a Fangio su Maserati (seguito da Bira e De Graffenried o Campos, rispettivamente nella prima e seconda prova, tutti su Maserati) nel 1949, a Fangio su Alfa Romeo (seguito da Villoresi su Ferrari e Pilan su Maserati) nel 1950 e ad Ascari su Ferrari (seguito da Serafini e Fischer, sempre su Ferrari) nel 1951.
Il circuito continuò poi ad essere utilizzato per diverse specialità automobilistiche e, sino al 1972, anche per i Gran Premi Motociclistici che ogni biennio, dal 2008, il Comune di Ospedaletti già rievoca con la collaborazione del Comitato locale ed il sostegno degli enti nazionali per il motorismo storico.

22° Ronde Colli del Monferrato e del Moscato, aperte le iscrizioni

Nuova sede di partenza ed arrivo a Casale Monferrato, che torna protagonista

Sono aperte dal 3 ottobre le iscrizioni per la 22° edizione della Ronde Colli del Monferrato e del Moscato, competizione organizzata dal VM Motor Team che, appena archiviato il Rally Race Terre del Timorasso Derthona, è già proiettato  verso il prossimo imminente impegno del 2-3 novembre.
Un finale di stagione davvero intenso per la scuderia guidata da Moreno Voltan, che ancora una volta porterà la provincia di Alessandria a giocare un ruolo da protagonista sul panorama rallistico nazionale.
La nuova sede della Ronde sarà infatti Casale Monferrato, centro ben noto ai rallisti piemontesi, che da diversi anni non sfilavano con le loro vetture nel centro della città.
Casale ospiterà infatti partenza ed arrivo della manifestazione, che trasloca dopo tante edizioni basate a Moncalvo.
Il resto della gara, però, resterà invariato rispetto al 2018, confermando una formula che lo scorso anno riscontrò pareri postivi tra i concorrenti e gli addetti ai lavori.
Le iscrizioni per la 22° Ronde Colli del Monferrato e del Moscato saranno aperte fino al 25 ottobre, mentre il resto del programma sarà concentrato nel weekend di gara.
Le verifiche sportive inizieranno sabato 2 novembre alle 11 presso l’Hotel Business, struttura che ospiterà anche il quartier generale della manifestazione, mentre le verifiche tecniche si terranno dalle 11.30 nella zona industriale in località La Madonnina, location scelta anche per il parco assistenza ed il riordino della domenica; dalle 13 alle 16:30 sarà poi la volta dello shakedown, il test con le vetture da gara, che si terrà nelle vicinanze di Serralunga di Crea.
Una grande ed importante novità sarà la partenza del sabato sera, prevista alle 18:31 nel cuore del centro storico di Casale Monferrato (Via Saffi); i concorrenti sfilando percorreranno poi le vie principali del centro per salutare il pubblico, prima di parcheggiare le vetture nel riordino notturno, dal quale usciranno dalle 8:01 di domenica 3 novembre.
La giornata di gara prevede quattro passaggi (ore 9:04, 11:44, 14:09 e 16:24) sulla prova speciale “Colli e Castelli”, che per questa edizione presenta notevoli migliorie al fondo stradale.
“Concentriamo sempre i nostri sforzi per offrire ai concorrenti la miglior manifestazione possibile, credo che il ritorno a Casale sia molto importante e che possa contribuire in maniera positiva all’immagine della gara. La provincia di Alessandria è il nostro territorio di casa e siamo molto orgogliosi di farlo tornare protagonista nel mondo dei rally” – ha dichiarato Moreno Voltan nel pieno dei preparativi per la gara.
La scorsa edizione vide trionfare Alessandro Gino (nella foto) su Ford Fiesta WRC, seguito dalle Skoda Fabia di Gianluca Verna e Patrick Gagliasso.

Al 10° Tuscan Rewind l’atto finale del Campionato Italiano Rally 2019

Dal 21 al 23 novembre, i “magici” sterrati del senese saranno il teatro di una sfida unica, spettacolare, che chiuderà il sipario su una stagione di grande effetto. Il percorso prevede un totale di otto Prove Speciali, con partenza ed arrivo a Montalcino. Le iscrizioni avvieranno il 23 ottobre per chiudersi il 13 novembre. Attesi i migliori interpreti del rallismo italiano, essendo la gara anche ultimo atto del tricolore “terra” e del Trofeo Terra Rally storici.

Prevista anche la gara di “Regolarità sport”.

Montalcino (Siena), 15 ottobre 2019.  Tutto è pronto per il gran finale. Per il gran finale del Campionato Italiano Rally, che assegnerà il titolo in un contesto decisamente “magico”, che riporta ai ricordi degli anni d’oro delle corse su strada. Che riporta agli sterrati della provincia di Siena, quelli che da dieci anni identificano il Tuscan Rewind.

Sarà la decima edizione della gara organizzata da Eventstyle, lo scenario esclusivo dell’epilogo del Campionato Italiano Rally (CIR), ma anche del “tricolore terra” (CIRT) e del “Trofeo Terra Rally Storici” (TTRS), oltre alla “regolarità sport”: quattro competizioni in un solo evento, in programma dal 21 al 23 novembre con partenza ed arrivo a Montalcino.

E’ una gara cresciuta anno dopo anno, il TUSCAN REWIND, che fa dunque il suo debutto nella massima serie tricolore con i riflettori puntati addosso, sia perché è la grande novità della stagione, sia perché dopo la penultima prova tricolore del “2Valli” di Verona della settimana passata, la corsa per il titolo ha assunto toni molto incerti.

Ben quattro piloti, infatti, si giocheranno il titolo, il risultato del 2 Valli ha lasciato tutto apertissimo: il giovane varesino Andrea Crugnola vincendo di forza ha sparigliato le carte, la situazione di classifica si è fatta ancora più incerta, corta anzi, cortissima, con i primi quattro in classifica (Basso, Campedelli, Crugnola e Rossetti, nell’ordine) racchiusi in meno di 10 punti, scarti compresi.

Capita al momento giusto, il percorso del TUSCAN REWIND, ricavato certamente dalla tradizione sia della gara che soprattutto dalla storia dei rallies mondiali, che nel senese hanno scritto pagine di storia indimenticabile, una storia che ritorna e che certamente piloti, appassionati ed addetti ai lavori apprezzeranno come un regalo di grande valore e che soprattutto saprà esaltare le performance di chi raccoglierà il guanto di sfida.

Il tracciato di gara è stato disegnato su 280,720 chilometri, dei quali 120,390 di Prove Speciali, otto totali, due da ripetere due volte, una per tre volte (la più lunga del rally), oltre alla “Superprova” che aprirà la contesa venerdì 22 novembre a metà pomeriggio (ore 15,05), dopo la partenza prevista da Montalcino-Piazza del Popolo alle 14,30. Le restanti sette “piesse” saranno disputate sabato 23 novembre, con uscita dal riordinamento notturno di Montalcino alle 7,01 e bandiera a scacchi che sventolerà sempre in Piazza del Popolo a Montalcino dalle ore 16,00.

Il parco di assistenza sarà a Buonconvento (dove sarà ubicato anche il refuelling di carburante), i riordinamenti in totale sono tre: quello notturno tra i due giorni di gara è previsto a Buonconvento, gli altri due a Caparzo.

Il primo momento ufficiale dell’evento sarà l’apertura delle iscrizioni, prevista per martedì 23 ottobre, con chiusura fissata a mercoledì 13 novembre.

CLASSIFICA CIR: Basso 84,50 punti; Campedelli 68,75; Crugnola 67,25; Rossetti 65,50.

Carlo Boroli, che gara al “Legend”, Luca Valle ok a Verona

Week end sul fronte auto storiche per la scuderia Biella Motor Team che con i suoi alfieri era presente in due diverse manifestazioni, entrambe di grande spessore.

 

Carlo Boroli e Paolo Vercelli con la loro Subaru Impreza 555 Gruppo A del 1993 si sono presentati al via di Rallylegend, la manifestazioni che si tiene ogni anno a San Marino e che è una via di mezzo tra la gara vera e propria ed un enorme happening nel nome del motori. Basti dire che tra gli ospiti, in gara, di quest’anno c’erano i piloti ufficiali Hyundai nel Mondiale Thierry Neuville, Andreas Mikkelsen e Craig Breen ed altri grandi campioni come Miki Biasion, Jean Claude Andruet, Gigi Galli e lo spettacolare americano Ken Block.

Le auto sono state divise a seconda dell’età e della preparazione e la Subaru di Boroli-Vercelli è stata inserita nella gara denominata “Myth”. Il pilota novarese ha vinto le prime tre speciali del venerdì ma nulla ha potuto contro il ritorno della “muscolare” Ford Escort Cosworth di Ken Block e della “vitaminizzata” Lancia Delta Integrale di Simone Romagna. Alla fine la classifica dice che Boroli, con la sua Subaru identica a quelle del periodo di riferimento, si è piazzato al terzo posto della generale a 9″3 dalla mostruosa Escort dell’americano e ad appena 3″ dalla Delta del veneto Romagna che negli anni è stata… rinfrescata.

 

Qualche chilometro più a nord di San Marino, a Verona, si è disputato il Rally Due Valli, ultimo atto del Campionato italiano Rally Auto storiche. Qui si sono presentati Luca Valle e Cristiana Bertoglio con la loro abituale Porsche 911 SC del Terzo raggruppamento. Nonostante qualche problema nel finale e le insidie tipiche della gara veronese, l’equipaggio biellese è riuscito a vedere l’arrivo in piazza Bra a Verona, con l’Arena sullo sfondo. Per loro la classifica parla di un positivo diciottesimo posto assoluto, dietro a vetture ben più potenti, con la nona piazza nel Terzo Raggruppamento e soprattutto la prima posizione nella classifica del Gruppo 1 & 3.

Erreffe Rally Team: il bilancio del fine settimana

Castelnuovo Scrivia (Al)- L’ennesima scorpacciata di successi per l’Erreffe Rally Team Bardahl non prevede celebrazioni. Nonostante gli ottimi risultati conseguiti sul campo, è ancora troppo forte il cordoglio per la vittima dell’incidente al Rally Cardabelles, gara nella quale la struttura alessandrina era presente e pronta a partire con Gilles Salgues –Jérôme Mouysset.

Sempre in Francia però, l’Erreffe era presente in altre gare: domenica si è svolto anche il Rally de la Haute Saône, dove David Deloy Olivier Belot su Skoda Fabia R5 hanno chiuso in seconda posizione assoluta una corsa nella quale hanno pure vinto alcune prove speciali; l’unico rammarico sta nella pioggia improvvisa che ha scompaginato i piani dell’equipaggio che in quel momento non montava gomme adatte: il distacco dai vincitori è stato di solo  7” e alla luce di quanto descritto, si può capire la beffa del duo francese.

Gara straordinaria e vittoria di classe per Kevin Reghessa che a bordo di una Renault Clio S1600 dell’Erreffe, ha battuto la concorrenza piazzandosi pure al secondo posto assoluto in un rally farcito di vetture turbo e 4×4: la seconda posizione vale una vittoria!

Sempre in classe S1600 hanno terminato al secondo posto di categoria Christophe Peyne e Frederic Hermet. che su Renault Clio, erano impegnati al Rally della Croisette; alla “medaglia d’argento” è corrisposta anche l’ottima settima piazza assoluta.

Un altro piazzamento di rilievo è arrivato da Paolo Curone e Matteo Raggi che al Rally Race Terre del Timorasso-Derthona hanno ottenuto anch’essi il secondo posto di S1600 e l’11° posizione assoluta bissando il prestigioso risultato della settimana precedente. Ritiro amaro per Michele Tagliani e Claudia Musti che su Skoda Fabia R5 sono incappati in un’uscita di strada in  Ps2, la prima della domenica.

Gara “funny” per il piemontese Claudio Marenco che con una Renault Clio era schierato al Rallylegend; navigato dalla Melella; Marenco ha compiuto una divagazione che gli ha fatto perdere parecchio tempo e posizioni in classifica pur non facendo venir meno il divertimento. L’appuntamento con il podio è solo rimandato!

Un calvario, il Due Valli, che non piega Simone Bonini

Il pilota scaligero, bresciano d’adozione, chiude al terzo posto di 2° Raggruppamento, al termine di un ultimo atto del tricolore, per auto storiche, costellato da problemi.

Brescia, 15 Ottobre 2018 – Scorrendo la classifica finale del Rally Due Valli Historic il risultato, terzo in 2° Raggruppamento ed in classe 4/GTS/>2000, potrebbe trarre in inganno.

Quanto vissuto da Simone Bonini durante lo scorso fine settimana, su quelle strade che lo han dato sportivamente alla luce, è stato un autentico banco di prova che ha messo in evidenza la tenacia e la determinazione di un pilota, deciso a salire ad ogni costo sulla pedana di arrivo.

Un anno di lontananza dall’abitacolo della Porsche 911 RS si è fatto sentire tutto, con i distacchi che si facevano già importanti durante le prime battute dell’ultimo atto del CIRAS.

Archiviato l’aperitivo della speciale spettacolo, Venerdì in serata, il bresciano, affiancato come di consueto da Dario Seminara alle note, inciampava sul primo passaggio a “Cà del Diaolo”.

Abbiamo preso con le pinze le due prime prove” – racconta Bonini – “perchè, dopo un anno esatto dall’ultimo rally, non volevamo strafare. Sulla terza avevamo iniziato a spingere ma, in un cambio strada dossato, la vettura si è alleggerita e siamo andati a toccare. Abbiamo strappato il paraurti anteriore ed abbiamo forato una gomma. Potevamo ripartire subito ma, per nostro errore di poca lucidità, abbiamo perso un sacco di tempo. Di certo non siamo partiti al meglio.”

Usciti dalla prova con un ritardo che rasentava i sei minuti da Bertinotti, leader provvisorio di raggruppamento, ci si spostava direttamente al secondo giro, causa annullamento in serie delle speciali di “Santissima Trinità”, la quarta, e “Marcemigo”, la quinta.

Deciso a ripartire con il piede giusto, cancellando una prima tornata complicato, il pilota della trazione posteriore di Stoccarda, presa in cura dalle sapienti mani di Guagliardo, tornava a calcare la “Roncà”, la quale voltava le spalle al bresciano.

Eravamo in progressione” – aggiunge Bonini – “ma, a metà speciale, si è rotto il cavo dell’acceleratore e ci siamo dovuti fermare. Come ai bei tempi, quando il rallysmo era avventura vera e propria, abbiamo usato i lacci delle scarpe di Dario per riuscire a completare la prova speciale, perdendo quasi quaranta minuti. Eravamo però decisi a non mollare e, visto che mancavano poche prove al termine, abbiamo stretto i denti e cercato di andare avanti.”

Una classifica ormai compromessa non faceva demordere l’alfiere di Rally Team, caparbio nel non abbattersi di fronte alle avversità in un Due Valli che, di certo, non gli ha reso la vita facile.

Il terzo di raggruppamento è una magra consolazione” – conclude Bonini – “che non ripaga la sfortuna che abbiamo patito lungo tutta la giornata. Ci eravamo trovati bene con il nuovo assetto ma poi l’uscita e mille peripezie ci hanno deconcentrato. Grazie al team Guagliardo, molto professionale, puntuale e preciso. Grande esperienza e persone serie. Non possiamo dirci soddisfatti ma, di certo, faremo di tutto per cercare di riscattarci quanto prima possibile.”

Movisport al via in Maremma: Rudy Michelini cerca il bis con la Polo R5 ed il poker in gara

Movisport al via in Maremma: Rudy Michelini cerca il bis con la Polo R5 ed il poker in gara

Il pilota lucchese torna in gara due settimane dopo il trionfo di Pistoia, di nuovo con la vettura tedesca, andando alla ricerca del poker di successi.  Sfortunato Luca Hoelbling, con la Hyundai i20, al Rally “2 Valli”, fermato da un’uscita di strada.

Reggio Emilia, 15 ottobre 2019. Movisport sarà di nuovo al via in Toscana, questo fine settimana, per la precisione in Maremma, per la 43^ edizione della classica gara di Follonica (Grosseto), dove sarà impegnato nuovamente il toscano di Lucca Rudy Michelini, fresco vincitore e dominatore del 40° Rally Città di Pistoia al debutto al volante della VolksWagen Polo R5 di PA Racing.

Dopo la notevole performance fornita nella competizione pistoiese ma soprattutto dopo le ottime sensazioni “sentite” alla guida della vettura tedesca, Michelini, affiancato da Michele Perna, ci riprova, dunque, cercando di capitalizzare l’esperienza della prima gara con la Polo R5 e per cercare anche di siglare il poker di allori dopo quelli ottenuti nel 2012, 2016 e 2017.

Il 43° Trofeo Maremma presenterà diverse novità rispetto alla passata edizione, sia per la logistica che per le sfide cronometrate. Nuova location per le verifiche, a Grosseto sabato 19 dalle 10 alle 14.30, lo shakedown, sul primo tratto della Prova Speciale di “Gavorrano” (sempre sabato, dalle 13 alle 16.30), ed il parco assistenza, a Bagno di Gavorrano. Il via alla gara verrà dato sabato sera alle 19.01 da Piazza XXV Aprile a Follonica, con i concorrenti che disputeranno la prova spettacolo “Città di Follonica” (2,55 km) all’interno del Palagolfo. Il clou della gara sarà domenica 20: due prove da ripetere tre volte, “Gavorrano-Syndial” di 8,430 km (assente nel 2018) e “Tatti” di 12,300 km (modificata rispetto allo scorso anno nella prima parte), ed il doppio passaggio su “Montieri” (9,360 km) porteranno a 9 i tratti cronometrati in programma, per 83,460 km competitivi su un percorso globale di 367,030. La bandiera a scacchi sventolerà dalle 17.52, nuovamente in Piazza XXV Aprile.

Rally 2 Valli: Luca Hoelbling out “in casa” con la Hyundai i20. La gara di casa non ha portato fortuna a Luca Hoelbling, lo scorso fine settimana impegnato al 37° rally 2Valli, affiancato da Federico Fiorini penultima prova del Campionato Italiano. L’obiettivo, alla guida della Hyundai i20 R5, era quello di inserirsi nella lotta di vertice, cercando di riscattare un’annata avara di soddisfazioni ed anche di migliorare il settimo posto del 2018 e le premesse per le prime cinque prove speciali vi erano tutte, per far bene, ma durante la sesta prova è arrivata la doccia fredda dell’uscita di strada senza avere più modo di ripartire.

Bis di Andrea Scalzotto tra i giovani griffati Suzuki

Il vicentino, sulla Swift 1.6 R1 di Baldon Rally, fa sua la classifica Under 25 anche nel girone CIR del monomarca giapponese mentre nel nazionale il tridente vede l’arrivo.

Castelgomberto (VI), 15 Ottobre 2019 – È tempo di dare il via ai festeggiamenti in casa Baldon Rally, grazie allo splendido risultato ottenuto da Andrea Scalzotto al recente Rally Due Valli, ultimo appuntamento valido per il Campionato Italiano Rally e per la Suzuki Rallye Cup.

Dopo essersi dimostrato il miglior giovane nel girone CIWRC, nel precedente San Martino di Castrozza, il pilota vicentino ha centrato la doppietta in quello CIR, bissando il successo tra gli Under 25 lo scorso weekend, autentico mattatore tra le piccole della casa giapponese.

Oltre due i minuti che Scalzotto, in coppia con Daniele Cazzador sulla Swift 1.6 R1 del sodalizio con base a Castelgomberto, ha rifilato a Poggio, quest’ultimo in grado di soffiare in extremis il primato assoluto finale nel girone per sole due lunghezze.

Sei le prove speciali, su undici, che hanno visto Scalzotto imprimere il proprio sigillo, chiudendo l’avventura nella massima serie tricolore con il primo di trofeo e secondo in classe R1.

L’alfiere di Baldon Rally si è confermato giovane di belle speranze anche nel Campionato Italiano R1, autentico mattatore tra gli Under 25 con ben trenta punti di distacco sul secondo.

Un bilancio reso ancor più gustoso dal titolo di vice campione assoluto e secondo di divisione.

Andrea è stato semplicemente perfetto” – racconta Baldon (titolare Baldon Rally) – “e non ha mai commesso uno sbaglio, supportato dalla nostra Swift che non ha mai dato nessun tipo di problema. Ha dominato la tappa di trofeo con freddezza, imponendo un ritmo notevole all’inizio e gestendo con intelligenza il divario creatosi. Rimane soltanto l’amaro per quei due punti che lo han separato dalla vittoria assoluta del girone. Stiamo comunque parlando di una seconda posizione nel CIR, migliore Under 25 in entrambe le classifiche. Non ci si può lamentare.”

Un sorriso che si allarga anche all’evento nazionale, Coppa Rally ACI Sport in quarta zona, con tutte e tre le vetture di casa Baldon Rally che sono salite sulla pedana di arrivo a Verona.

Sesto posto, in classe A5, quello siglato da Luca Guglielmini, in coppia con Mattea Modenini su una Peugeot 106 Rallye, mentre tra le piccole del produzione il team vicentino ha raccolto il dodicesimo con Francesco Allegrini, alle note Davide Spada, ed il quinto con Mirko Cecchin, affiancato da Massimo Boni, entrambe in classe N2 sulla Peugeot 106 Rallye.

Siamo molto contenti di quanto abbiamo raccolto anche nel nazionale” – aggiunge Baldon – “perchè continuiamo nel nostro percorso di avvicinamento dei giovani alla specialità del rally. Luca era al debutto ed è riuscito a concludere una gara difficile ed insidiosa, come il Due Valli. È cresciuto lungo tutto il percorso, riuscendo ad ottenere un buon terzo tempo di classe, sull’ultima prova speciale. Bravo. Bene anche Mirko, sempre a ridosso del podio di classe in quella che è stata la sua seconda partecipazione ufficiale. Bravo anche Francesco a tagliare il traguardo di un Due Valli decisamente tecnico e selettivo, come sempre del resto. Le nostre vetture hanno confermato, ancora una volta, di essere affidabili. Siamo molto soddisfatti.”