Vincenzo Torchio pronto per il confronto stellare del Trofeo ACI Como

Seconda gara del 2019 fuori Piemonte per il pilota astigiano che nella trasferta lariana affronta i migliori specialisti della Classe A6 a caccia del successo tricolore nella Coppa Rally di Zona e della Michelin Zone Rally Cup. Nei mesi scorsi, preparazione certosina della Citroën AX VTS curata da Gianuzzi, rivista in ogni particolare per consentire all’equipaggio portacolori di Eurospeed di ben figurare nella kermesse finale che vale una carriera. Ancor prima di effettuare le ricognizioni Torchio ha espresso il suo innamoramento per le prove speciali, molto veloci e tecniche, come piacciono a lui

 CELLE ENOMONDO (AT), 20 ottobre – “Sarà la gara più impegnativa della mia carriera. Spero sia anche la più divertente”. Vincenzo Torchio sta facendo il conto alla rovescia delle ore che gli mancano al momento in cui, venerdì pomeriggio, scatterà dalla pedana del 38° Trofeo ACI Como, gara che vale come gran finale del Campionato Italiano WRC, e che il pilota astigiano affronta in Classe A6 puntando al successo tricolore nella Coppa Rally di Zona e Michelin Zone Rally Cup di categoria.

Bisogna partire in ogni gara con l’obiettivo di vincere, altrimenti non si va da nessuna parte” afferma convinto Torchio. “In questa gara, però, ci confronteremo con i migliori specialisti di Classe A6 di tutte le nove zone d’Italia e non sarà facile. Ho visionato le classifiche delle Zone e della Michelin Zone Rally Cup e ho incontrato nomi che non conosco, ma che nel corso dell’anno sono andati molto forte, piazzandosi spesso molto in alto nella classifica assoluta. Se hanno vinto le loro Zone è perché vanno forte, è lapalissiano. Sarà una gara con molti pretendenti al successo, a differenza di quanto di solito accade in Zona, dove tutto si risolve in un duello fra due al massimo tre concorrenti” pronostica il portacolori della scuderia Eurospeed.

Passando all’analisi del rally Vincenzo Torchio commenta. “Ho studiato i video delle passate edizioni della gara e i camera car di alcuni concorrenti per farmi un’idea delle speciali che non ho mai visto, nemmeno da spettatore. Sono prove molto veloci e molto tecniche, dove bisogna guidare molto fluidi per riuscire a fare il tempo, con molte salite pochi tornanti stretti e curve senza ripartenze da fare in pieno. Prima ancora di effettuare i canonici tre passaggi di ricognizione, che farò giovedì prossimo, mi sono già innamorato del percorso di gara. Le prove sono in maggioranza in salita, tranne la Bellagio di venerdì che parte in salita, poi scollina con una discesa da brivido. Bella, molto bella”.

Tre mesi di lontananza dalle prove speciali fanno prudere le mani al pilota di Celle Enomondo. “Dopo il Rally di Alba che ci ha consegnato matematicamente la vittoria di Zona e virtualmente la Michelin Zone Cup, ci siamo fermati per curare la Saxo VTS nei minimi dettagli, che abbiamo rivisto assieme a Massimo Gianuzzi dalla A alla Zeta per presentarci a Como nelle migliori condizioni. Poi le corse sono sempre un’incognita, ma abbiamo la coscienza a posto di aver fatto tutto il possibile per figurare al meglio” conclude Vincenzo Torchio, mentre l’orologio continua il conto alla rovescia che porterà il pilota dell’Eurospeed e Mauro Carlevero, il suo navigatore, a schierarsi venerdì prossimo, 25 ottobre, a Como per la cerimonia di partenza del 38° Trofeo ACI Como.

Il 38° Trofeo ACI Como entrerà nel vivo a Como giovedì 24 ottobre con le verifiche sportive e tecniche che avranno un’appendice anche venerdì 25 dalle ore 7.00 alle 11.30 cui farà seguito lo Shake Down dalle 9.00 alle 12.00 a San Fermo della Battaglia. Alle ore 14.31 di venerdì, in Piazza Cavour a Como inizierà la cerimonia di partenza, stesso luogo dove si effettuerà la cerimonia di premiazione sabato 26 ottobre a partire dalle ore 17.01. Il 38° Trofeo ACI Como si sviluppa su 376,94 km di percorso, suddiviso in nove prove speciali, tutte su asfalto, per un totale di 81,77 chilometri cronometrati.

 

Fabrizio Bianchi si concede il bis al 5° Rally del Piemonte

Seconda vittoria nel monregalese, quinta in carriera per il pilota di Trofarello che domina la gara dalla prima all’ultima prova. In seconda posizione gara in rimonta di Simone Giordano, per la prima volta sulla Škoda Fabia che riesce a rimontare su Luca Arione, molto costante nelle prestazioni, mentre Gianluca Tavelli, quarto, compromette il risultato con un testacoda sulla sesta prova. Gara monstre del locale Andrea Gonella, per la prima volta affiancato da Denise Manassero che chiude quinto assoluto e primo due ruote motrici con la piccola Peugeot 208 R2B staccando il terzo tempo assoluto, fra le R5, sul secondo passaggio a Ceva. Spettacolare anche la prestazione di Manuel Villa quattordicesimo assoluto con la piccola Seicento che si permette il lusso di staccare il nono tempo assoluto nel fango di Niella. Foto Elio Magnano/Ufficio Stampa Rally del Piemonte

MONDOVÌ (CN), 20 ottobre – Due presenze, due vittorie. È questo il palmares di Fabrizio Bianchi al  5° Rally del Piemonte. Vittoria nella prima edizione del 2015, affiancato da Enrico Ghietti su Mitsubishi Lancer Evo IX. Vittoria nella quinta edizione, andata in scena fra le colline di Mondovì e Ceva sabato 19 e domenica 20 ottobre, con la Škoda Fabia R5 con a fianco Alessandro Mattioda. Con una sostanziale differenza. Se nel 2015 Bianchi aveva preso il comando solo alla terza delle sei prove speciali andando poi in crescendo nel finale, nell’edizione di quest’anno non ha praticamente concesso spazio agli avversari vincendo sette delle otto prove della gara, allungando con determinazione fin dal primo passaggio sulla prova speciale di Ciglié che apriva il confronto cronometrato sabato pomeriggio.

Se la sfida per la vittoria è stata una lunga fuga del pilota di Trofarello, avvincente è stata la battaglia per i successivi gradini del podio che ha visto prevalere Simone Giordano, affiancato da Bruno Banaudi, per la prima volta sulla R5 boema, capace di recuperare dopo un inizio accorto per studiare la vettura e poi attaccare deciso nella seconda parte della gara della domenica, prendendosi la soddisfazione di segnare il miglior tempo assoluto nell’ultima prova speciale. Terza piazza per Luca Arione-Roberto Aresca, che hanno conquistato la seconda posizione nelle due prove del sabato a Ciglié, difendendosi poi dagli assalti di Gianluca Tavelli-Nicolò Cottellero, alla fine quarti dopo un dritto con toccata.

Dopo le quattro Škoda Fabia R5, assolute dominatrici della gara, si è posto in netta evidenza l’equipaggio locale formato da Andrea Gonella-Denise Manassero, che hanno chiuso al quinto posto assoluto con la loro Peugeot 208 R2B confermandosi per tutto l’arco della gara gli assoluti dominatori fra le Due Ruote Motrici, riuscendo ad inserirsi fra le R5 nella Ceva-2 dove hanno chiuso con il terzo miglior tempo. Alle loro spalle Paolo Vigo-Chiara Lavagno, autori di una gara perfetta, veloce e senza sbavature con la loro Clio S1600 che precede il trittico delle Peugeot 208 R2B, che dopo un duello con continui scambi di posizioni vede prevalere (settimo assoluto e secondo di Classe) Cristiano Fenoglio-“Leon”, quindi Roberto Amerio-Enrico Piovano, e Danilo Baravalle-Enrico Ghietti, che hanno accusato problemi ai freni nella prova di apertura del sabato e sono stati protagonisti di un testacoda sulla sesta prova speciale, la Niella-2. Da segnalare nelle posizioni che contano la gara di Manuel Villa-Marco Rosso, quattordicesimi assoluti, che staccano il nono tempo assoluto nel secondo passaggio a Niella Tanaro con la piccola Seicento Kit e vincono il duello di Classe A0 con Edoardo Nolasco-Andrea Ferrari, che chiudono appena due posizioni più indietro, fra i complimenti dello stesso Villa.

Degli 81 equipaggi regolarmente verificati hanno concluso in 62. Fra i ritirati da segnalare Sandro Sottile-Marco Nari che avevano segnato il sesto tempo assoluto sulla prima prova speciale, prima che nella seconda cedesse il motore della loro Clio Williams e i vincitori della scorsa edizione, Matteo Giordano-Manuela Siragusa, afflitti da problemi al motore della loro Citroën Saxo K10 nelle prove del sabato costretti a rimontare posizioni su posizioni la domenica fino a rientrare nella top ten, prima di rompere la barra stabilizzatrice sulla Ceva-2, perdendo posizioni. Nella settima prova cedimento meccanico definitivo e mesto ritiro per i coniugi cuneesi. Spettacolare uscita di strada, con relativo capottone, per Enrico Silvestro-Beatrice Bodrito al termine della Niella Tanaro-1 la prima prova di domenica, che fino a quel punto erano gli assoluti dominatori della Classe R3 e noni della classifica assoluta. Stessa dinamica e stesso punto anche per Cristian Clavario e Alessia Binello, con la loro Citroën C2 di Classe Racing Start. Le due uscite si sono risolte senza danni agli equipaggi.
La gara si è svolta in condizioni meteorologiche difficili, con asfalto umido il sabato e pioggia battente per la gran parte della giornata di domenica. Soddisfazione sul palco arrivi di Antonio Ferrigno e dell’Aeffe Comunicazione che hanno organizzato la gara per lo svolgimento di un rally che ha ottenuto grande apprezzamento da concorrenti e appassionati.

Mondovi, 19-20 Ottobre 2019 – 5º Rally del Piemonte – Rally Nazionale
CLASSIFICA 

1.Bianchi,F. – Mattioda,A. (SKODA FABIA R5) in 50’26.7; 2.Giordano,S. – Banaudi,B. (SKODA FABIA R5) a 1’25.9; 3.Arione,L. – Aresca,R. (SKODA FABIA R5) a 1’47.2; 4.Tavelli,G. – Cottellero,N. (SKODA FABIA R5) a 2’20.8; 5.Gonella,A. – Manassero,D. (PEUGEOT 208 VTI) a 2’41.0; 6.Vigo,P. – Lavagno,C. (RENAULT CLIO S1600) a 3’32.8; 7.Fenoglio,C. – “Leon” (PEUGEOT 208 VTI) a 4’35.9; 8.Amerio,R. – Piovano,E. (PEUGEOT 208 VTI) a 4’47.1; 9.Baravalle,D. – Ghietti,E. (PEUGEOT 208 VTI) a 5’11.3; 10.Verna,A. – Montaldo,U. (SUBARU IMPREZA) a 5’12.5;

È record assoluto degli iscritti al 38. Rally Trofeo Aci Como

Si sfiorano i 200 equipaggi alla finale nazionale della Coppa Italia

COMO, 19 ottobre 2019 – Si sono chiuse alla vertiginosa quota di 198 le iscrizioni al 38. Rally Trofeo Aci Como. E’ il record assoluto di partecipazioni all’evento sportivo organizzato dall’Automobile Club Como, di scena venerdì 25 e sabato 26 ottobre in quattro aree lariane storicamente di grande passione motoristica: Como, Valle d’Intelvi, Val Cavargna e Triangolo Lariano con epicentro Bellagio.

Le validità del rally comasco – sia quale prova unica di Rally Cup Italia (70 sono i finalisti iscritti a Como), sia come gara che assegnerà la Supercoppa WRC Italia, i tre trofei monomarca Michelin, Renault e Suzuki e i premi d’onore per chi gareggia con le auto storiche – hanno favorito una massiccia affluenza di equipaggi da sedici regioni d’Italia, dalla Svizzera e dalla Turchia.

Ambiscono a vincere il titolo nazionale di Rally Cup Italia quegli equipaggi inseriti nella classe che include le auto più potenti, di circa 300 cavalli: è la categoria R5, ampio ventaglio multimarche con Citroen, Ford, Hyundai, Skoda, Volkswagen. Qui tra i piloti più temibili in lizza vanno da Antonio Rusce a Corrado Pinzano, da Elwis Chentre a Luca Bottarelli e Luca Pierotti, da Marco Signor, Claudio De Cecco, Efrem Bianchi, da Andrea Spataro a Riccardo Pederzani, da Pierluigi della Maggiora a Gianluca D’Alto, Matteo Ciolli e Giuseppe Brigantino. Non concorrono alla Rally Cup Italia ma alla vittoria comasca altri forti driver sulle R5 4×4 1600 turbo: qui troviamo Alex e Felice Re, Paolo Porro, Marco Silva, Marco Roncoroni, Luca Ambrosoli, Elio Minetti, Pierangelo Meli, Maurizio Pederzani, Ivo Muzio, Giambattista Serioli, oltre ai turchi Barak Cucurova e Ismet Toktas. Ci sono numerose pilotesse al via: ci riferiamo a Susy Muzio, Martina Fasoli, Sara Micheletti, Vincenza Allotta, Martina Iacampo, Claudia Perego e Arianna Doriguzzi.

Puntano alla vittoria assoluta e alla Supercoppa WRC Italia 2019 cinque equipaggi dotati di auto World Rally Car da oltre 300 cavalli di potenza: tra i favoriti Corrado Fontana e Kevin Gilardoni (entrambi su Hyundai). Puntano al podio Marco Paccagnella (Ford Focus), Gigi Fontana (Hyundai) e Mirko Puricelli (Citroen DS3).

Sul fronte delle auto storiche da rally si registrano otto presenze di rilievo: le due Porsche 911 di Beniamino Lo Presti ed Ermanno Sordi rivaleggeranno contro la Ford Sierra Cosworth 4×4 di Paolo Corbellini, mentre punteranno al podio la Opel Kadett GT/E di Paolo Pastrone, la Opel Monza di Pietro Galfetti, la Lancia Fulvia  Coupé di Alfredo Formosa, la Peugeot 309 GTI di Massimo Sicca e la Ford Fiesta di Claudio Azzari.

Il tracciato misura 376 km. con nove prove di 82 km. Verifiche al Driver di Como giovedì 24 ottobre, ore 20-22, e sabato, ore 7-11.30. Venerdì shakedown mattutino in Valfresca, da Como a San Fermo della Battaglia poi start da Como alle ore 14.30. Venerdì due volte la prova di Sormano-Pian del Tivano (km. 7,500) e da Bellagio alla Madonna del Ghisallo (km.11.250). Sabato si corre a Grandola (km. 5,200), Corrido (km. 13,700) e Alpe Grande (km.8.860). La gara si conclude alle ore 17 in Piazza Cavour a Como dove equipaggi e pubblico sono accolti nel villaggio rally con motorhome hospitality, terrazza e maxi schermo.

Lanterna Corse R.T., Verardo alla finale del Corri con Clio

Il genovese con Cristina Rinaldis pronto al Rally di Como

Alberto Verardo e Cristina Rinaldis sono pronti all’appuntamento più importante della loro stagione 2019, ovvero il Rally 38°Trofeo Aci Como del 25-26 Ottobre. La gara lariana, che quest’anno assegnerà la Supercoppa WRC Italia, vedrà al via la coppia genovese della Lanterna Corse Rally Team, che prenderà parte quindi alla finale del Trofeo Renault Corri con Clio N3, serie che vede attualmente Verardo al secondo posto nella classifica riservata ai piloti della Zona 2 (Liguria e Lombardia). Il Rally Aci Como sarà valido finale per tutte le zone del Trofeo Renault, quindi vedrà al via i migliori equipaggi provenienti da tutta Italia.
Una sfida avvincente, che non spaventa Verardo, attualmente uno dei migliori interpreti della Clio N3 nella propria zona e commenta così il suo ultimo impegno del 2019: “Sappiamo che sarà una gara difficile, perché la concorrenza sarà agguerrita e numerosa, ma ci piacciono le sfide e non vediamo l’ora di partire per questa lunga ed impegnativa trasferta, dato che dovremmo sacrificare parecchi giorni per poter seguire tutte le fasi della gara. Speriamo di poter concludere in bellezza una stagione positiva e che tutti i nostri sacrifici vengano ripagati”
Il Trofeo Aci Como partirà nel pomeriggio di venerdì 24 Ottobre, per concludersi nella serata di sabato 25, dopo nove prove speciali ed ottantuno chilometri cronometrati.

43° Trofeo Maremma: è Michelini-poker

Il driver lucchese ha siglato il poker di successi con una nuova prova di forza. Sfortunato lo spezzino Arzà (Skoda Fabia R5), tradito dall’idroguida quando era secondo, mentre il resto del podio è andato a Tucci e Santini, entrambi su una Skoda Fabia R5. Tra le vetture storiche vittoria per Alessi-Tricoli (Ford Sierra Cosworth).

Follonica (Grosseto), 20 ottobre 2019Il lucchese Rudy Michelini, in coppia con Michele Perna, sulla VolksWagen Polo R5 della PA Racing gommata Michelin, ha vinto il 43° Trofeo Maremma, il classico appuntamento autunnale di rally, valido per il Trofeo Rally Toscano,  con l’organizzazione curata dalla MaremmaCorse 2.0.

Per il driver lucchese si tratta di un poker, siglato dopo i successi del 2012, 2016 e 2017, alla seconda gara con la vettura tedesca con la quale due settimane prima aveva conquistato il “Città di Pistoia”. Un dominio annunciato alla viglia, quello di Michelini, che dopo aver lasciato il successo della prova spettacolo al PalaGolfo nella serata del sabato allo spezzino Claudio Arzà (Skoda Fabia R5), già con la seconda prova speciale ha preso il comando della classifica per poi allungare sensibilmente ad ogni appuntamento con il cronometro.

Una vittoria limpida, quella di Michelini, che non ha mai lasciato dubbi. La commenta così all’arrivo: “Il Trofeo Maremma dà sempre sensazioni forti, averci corso con la Polo, con la quale mi trovo davvero a mio agio nonostante sia la seconda gara che la prendo in mano, ed aver siglato il poker di vittorie è semplicemente esaltante. Non era nulla di scontato, le insidie di questa bellissima gara sono sempre tante, l’importante è saperla “leggere” bene e noi credo lo abbiamo fatto al meglio, anche sulla scorta delle altre volte che vi abbiamo corso”.

Dietro a Michelini aveva preso bene il posto d’onore lo stesso Arzà, in coppia con Moriconi, per poi dover alzare bandiera bianca dopo la sesta prova per rottura della scatola dello sterzo dopo la sesta prova, dopo che aveva saputo tener testa sia a Roberto Tucci che ad Alessio Santini, entrambi con la Skoda Fabia pure loro. Alla fine dalla bagarre che è durata sino alla bandiera a scacchi ha avuto la meglio il primo, livornese di Venturina, assecondato da Micalizzi, riuscendo anche a riscattare la delusione dello scorso anno quando una possibile vittoria gli sfuggì a causa di un incidente nel finale. Terza piazza, con merito, per Santini, idolo locale, che ha proseguito nel cercare a trovare il miglior feeling con la vettura boema, soprattutto sul set-up, su strade che sono un notevole banco di prova. Notevole la sua seconda parte di gara, con la quale ha cercato di mettere in difficoltà Tucci.

Quarto ha finito con grande merito un altro locale, Francesco Paolini, in coppia con Nesti, al suo debutto assoluto con una trazione integrale, dopo anni con le “tuttoavanti”. La vettura prescelta è stata una datata Peugeot 207 S2000, con la quale ha compiuto una impresa delle sue, concreta ed esente da errori, con la quale ha prodotto una notevole progressione sia si riscontri cronometrici che di sensazioni.

La top five è stata completata dal gentleman fiorentino Marco Cavalieri, anche lui con una Polo R5, con alle note il pratese Guerretti. Per Cavalieri, la competizione maremmana è stata la conferma dei grandi progressi ottenuti alla guida della vettura di Wolfsburg con la quale corre da inizio stagione, mentre sfortunato è stato l’alessandrino naturalizzato maremmano Matteo Ricaldone, tornato alle gare dopo tre anni di pausa. Per la prima volta al volante di una Fabia R5, in coppia con Ceschino, era riuscito ad insediarsi al terzo posto promettendo un finale scoppiettante, sino alla foratura durante la quinta prova, con la quale è arretrato di quattro posizioni, per poi finire sesto con la firma di diversi ottimi riscontri cronometrici nella fase finale di gara.

Settima piazza assoluta per il fiorentino Nicola Fiore, con navigatore Tondini (Skoda Fabia R5), ottavo, per un solo decimo di secondo, un altro attesissimo locale, Emanuel Forieri, navigato da Alicervi su una Peugeot 207 S2000,

Tra le vetture a due ruote motrici duelli spettacolari tra la Citroen C2 di un altro driver maremmano, Matteo Santucci (con Capilli) ed il pistoiese Emanuele Danesi, con alle note Sarti. Hanno combattuto con forza sino alla bandiera a scacchi, con il successo andato poi a Danesi, passato in testa alla categoria a due prove dal termine, ed i due hanno anche completato con ampio merito la top ten assoluta.

La gara “Historic”, valida quale ultima prova del Trofeo Rally di Zona per le auto storiche (il “4° Trofeo Maremma Storico”), è andata alla Ford Sierra Cosworth di Alessi-Tricoli, vincitori anche del quarto raggruppamento. Il resto del podio assoluto è stato completamente marchiato elbano, con Galullo-Calandirello (Peugoet 205 rallye) secondi e Gamba-Olla terzi con una Peugeot 205 1600.  Il terzo raggruppamento è stato appannaggio del sempre spettacolare, oltre che veloce, Max Fognani, con Sammicheli, su una A112 Abarth (anche sesti nell’assoluta generale), il secondo è andato in mano all’inossidabile Ettore Falchetti e la sua Alpine A110, condivisa con Mischi. Tra i ritiri, si è registrato quello di Barsanti-Pollini, raditi da un manicotto dell’acqua della loro Ford Sierra Cosworth. Il Campionato TRZ di 3^ zona aveva assegnato il titolo già prima di accendere i motori: l’ha conquistato il lucchese Giovanni Mori che durante la stagione è stato affiancato da Cesaretti su una BMW M3 autopreparata.

Syndial ancora al fianco dell’evento. Per il quarto anno consecutivo l’evento avrà il sostegno di Syndial,Società ambientale di Eni, da anni impegnata nelle attività di risanamento ambientale del territorio. Nei comuni ex minero-metallurgici di Gavorrano, Massa Marittima, Manciano, Montieri e Scarlino, Syndial è titolare di concessioni e proprietaria di gran parte delle aree che furono trasferite ex lege a Eni nel 1978 dall’Ente Gestione Attività Minerarie (EGAM). Ad oggi la società ha concluso 20 interventi, dei 26 previsti, di cui 3 certificati e 16 in fase di monitoraggio post-operam. Dei sei restanti, per uno è in corso l’avvio del cantiere e per i restanti cinque si prevede l’avvio degli interventi nel biennio 2020-2021.

CLASSIFICA FINALE (TOP TEN): 1. Michelini-Perna (Volkswagen Polo GTI) in 45’49”1; 2. Tucci-Micalizzi (Skoda Fabia) a 1’01”3; 3. Santini-Mazzetti (Skoda Fabia) a 1’05”4; 4. Paolini-Nesti (Peugeot 207) a 2’34”2; 5. Cavalieri-Guerretti (Volkswagen Polo GTI) a 2’45”4; 6. Ricaldone-Ceschino (Skoda Fabia) a 2’52”1; 7. Fiore-Tondini (Skoda Fabia) a 3’21”1; 8. Forieri-Alicervi (Peugeot 207) a 3’21”2; 9. Danesi-Sarti (Peugeot 208 VTI) a 4’39”4; 10. Santucci-Capilli (Citroen C2 VTS) a 4’42”4.

Ancora vittoria Per Rudy Michelini: con la Polo R5 fa suo il Trofeo Maremma

Il pilota lucchese, vincitore appena due settimane fa al Rally Città di Pistoia, replica sul primo gradino del podio del Trofeo Maremma, appuntamento andato in scena nel fine settimana sulle strade dell’entroterra follonichese. Foto Amico Rally

Lucca, 20 ottobre 2019. E’ ancora all’insegna della vittoria il fine settimana agonistico di Rudy Michelini. Il pilota lucchese, già vincitore del Rally Città di Pistoia appena due settimane fa, ha conquistato il primato assoluto nella 43^ edizione del Trofeo Maremma, appuntamento che ha puntato i riflettori del circus motosportivo sulle strade della provincia di Grosseto. Un successo condiviso con Michele Perna – copilota divenuto, da anni, punto fermo nella programmazione sportiva di Michelini – sui sedili della Volkswagen Polo R5 messa a disposizione dal team P.A. Racing, vettura utilizzata per la seconda volta in carriera ed assecondata dalle coperture Michelin.

Rallentato nella prova inaugurale dalle condizioni di asfalto della prova spettacolo, andata in scena sabato sera sul tracciato del Palagolfo di Follonica, il portacolori della scuderia Movisport è riuscito a recuperare la “testa” della classifica nella prima prova domenicale, incrementando nei successivi chilometri un vantaggio quantificato – sulla pedana di arrivo – in un minuto sul primo inseguitore. Per il pilota testimonial di AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla, si tratta della quarta vittoria sulle strade del Trofeo Maremma, contesto affrontato a distanza di due anni dall’ultima partecipazione e del secondo primato assoluto in un mese di ottobre dai lineamenti record.

“Abbiamo spinto durante il primo giro di speciali, evitando quindi di forzare nella seconda metà di gara – il commento di un’entusiasta Rudy Michelini – la vettura ha confermato le brillanti sensazioni destate sulle strade del Rally Città di Pistoia, particolare che in ottica futura ci fa ben sperare. Non so se la nostra stagione si concluderà qui, la cosa certa è che il futuro sarà ancora all’insegna della Volkswagen Polo R5, di P.A. Racing e delle gomme Michelin”.   

2° Rally Storico Costa Smeralda: vincono Luise e Zanella

Con una prestazione maiuscola il duo della Fiat Ritmo conquista di forza la seconda edizione della gara isolana precedendo i combattivi Nerobutto padre e figlia. Podio completato dalla Porsche 911 di Iccolti e Zanchetta. Scalabrin e Paganoni svettano tra le A112 Abarth del Trofeo. Foto Massimo Bettiol

Porto Cervo (OT), 20 ottobre 2019 – Sicuramente ce lo si poteva aspettare sul podio assoluto, ma che l’equipaggio formato da Matteo Luise e Flavio Zanella portasse la Fiat Ritmo 130 Gruppo A sul gradino più alto, erano in pochi ad aspettarselo. Con cinque successi parziali sulle nove prove disputate, il duo ha affermato la propria superiorità aggiudicandosi con merito la seconda edizione di un riuscito Rally Storico Costa Smeralda, precedendo l’Opel Ascona 400 Gruppo 4 di Tiziano e Francesca Nerobuto, gli unici ad ingaggiare un avvinccente testa a testa e autori di quattro scratch. Sul terzo gradino del podio, salgono i vincitori del 2018, Agostino Iccolti e Giulia Zanchetta, bravi a crederci fino alla fine e a superare i problemi patiti durante la gara dalla loro Porsche 911 RSR Gruppo 4.

Il rally inizia nel segno di Nerobutto che piazza il primo affondo sulla “San Pasquale” tirandosi in scia Luise a soli 2”2; Iccolti è terzo, ma paga già 13”5. Sopo il riordino a Palau, il trentino si ripete sulla inedita “San Pantaleo” precedendo di un decimo la Porsche del vincitore 2018 e di un secondo netto, Luise il quale compie il capolavoro nel buio della “San Pasquale 2” rifilando ben 26”5 a Nerobutto e 31”8 a Iccolti. La prima frazione si chiude con la Fiat Ritmo di Luise e Zanella al comando con un significativo margine di 23”3 sull’Opel Ascona 400 dei Nerobutto e 42”2 su Iccolti. Manca all’appello la Ford Sierra Cosworth di Bentivogli e Musselli ferma per problemi elettrici, e l’atteso duo locale Conti – Demontis su Lancia Delta Integrale, accusa oltre un minuto e mezzo di gap a causa di problemi della vettura sin dalla prima speciale. La sfortuna colpisce anche i debuttanti Pes di San Vittorio e Cossu che si girano sulla terza speciale con l’Opel Kadett GSI che si spegne: riescono a rimetterla in moto dopo alcuni minuti ma concludono, seppur attardati, la prima frazione di gara. Scalabrin e Paganoni ribadiscono la superiorità nel Trofeo A112 Abarth precedendo Armellini – Comunello e Domenighini – Torricelli.

Si riparte con la “Aglientu” dove Nerobutto piazza lo scratch ma non riesce a scrollarsi di dosso Luise che lo tallona a 2”8, prima di andare a vincersi le successive “Luogosanto” e “Lo Sfossato”. Al riordino di Tempio Pausania, il vantaggio del rodigino sfiora il mezzo minuto e quello di Nerobutto su Iccolti è di 36”3; la classifica inizia quindi a definirsi in attesa della seconda tornata di prove. Nel frattempo Conti mette fine alla sofferta gara consegnando la tabella di marcia e per le ultime tre prove, si contano ancora ventisei equipaggi in gara con l’attenzione rivolta al tentativo di recupero da parte di Nerobutto che su “Aglientu 2” rosicchia 5”4 ma Luise risponde sulla “Luogosanto 2” rendendone 2”7; manca una prova alla fine e sono 26”5 i secondi che separano i due protagonisti del rally, davvero tanti per ribaltare la situazione a favore del trentino. La conferma arriva dall’ultima prova che porta a cinque i successi di Luise e Zanella che vengono accolti sul palco al Molo Vecchio di Porto Cervo, da una meritata ovazione tra le lacrime di commozione che Matteo non riesce a trattenere. Nerobutto e Iccolti completano il podio aggiudicandosi rispettivamente il 3° e il 2° Raggruppamento; il 4° è appannaggio dei vincitori assoluti, mentre nel 1° l’alloro va alla Fiat 125 Special di Pietro Turchi e Carlo Lazzerini.

Ai piedi del podio, la Ford Sierra Cosworth di Giorgio Costenaro e Giuseppe Ferrarelli, e in quinta posizione nella globale chiude la Porsche 911 RSR di Lorenzo Delladio e Pietro Ometto che di un soffio precede la vettura gemella di Stefano Prosdocimo e Diego Pontarollo. Con una convincente prestazione, Gianluigi Baghin e Sergio Marchi portano l’Alfa Romeo Alfetta GTV in settima posizione, tallonati dall’Autobianchi A112 Abarth di Raffaele Scalabrin e Giulia Paganoni, primi nella classifica del Trofeo A112 Abarth; sul nono gradino ci salgono Brunero Guarducci e Federico Riterini con la BMW M3 e chiudono la top ten Matteo Armellini e Marco Comunello, secondi di Trofeo A112, Serie che vede il podio completato da Giuseppe Cazziolato e Giancarlo Nolfi.

Peter ed Elke Goeckel su Opel Kadett SR sono i primi classificati tra gli equipaggi stranieri, mentre Gianfranco Cambedda e Claudio Mele su Fiat 128 Rally sono il primo equipaggio sardo all’arrivo.

Al Team Bassano, la classifica delle scuderie. Dei trentatrè equipaggi partiti, ventitrè hanno concluso regolarmente il rally.

Alla Saab di Gandino e Scarcella la 2° Regolarità Storica Costa Smeralda

Non basta la vittoria al duo della Saab per aggiudicarsi il Campionato Italiano che va a premiare Vellano e Molina ai quali basta il terzo posto assoluto per fregiarsi del Tricolore. Dell’Acqua e Vicari completano il podio in una gara tirata. La prima edizione della regolarità sport, premia la Ford Escort RS di Deidda e Aricò. Foto Massimo Bettiol

Porto Cervo (OT), 20 ottobre 2019 – Verificano in ventotto, gli equipaggi in lizza per la gara di regolarità a media che andrà ad incoronare il Campione Italiano della specialità, titolo istituito per la prima volta nel 2018; a giocarsi la vittoria sono Marco Gandino e Danilo Scarcella su Saab 96 V4 che per riuscirci, devono vincere la gara e sperare che Maurizio Vellano e Giovanni Molina su Audi 80 Quattro, non facciano meglio della quarta posizione.

La gara parte con un mezzo passo falso dovuto a dei problemi di cronometraggio che inducono la direzione gara ad annullare le prove del primo giorno. Con qualche malumore, la gara riprende il sabato mattina e la parte sportiva, associata alla bellezza dell’apprezzato percorso, prendono il sopravvento riportando la concentrazione degli equipaggi sull’essenza della gara.

Al riordino di Tempio Pausania, la situazione vede Gandino al comando con tre punti di vantaggio sui diretti avversari e cinque su Massimo Dell’Acqua e Mary Vicari su A112 Abarth; tutto lascia presagire che il nome dei vincitori esca da questo terzetto.

Ed infatti, sul palco d’arrivo al Molo Vecchio di Porto Cervo, a gioire per la vittoria sono Gandino e Scarcella, ma festeggiano ancor di più Vellano e Molina i quali, col terzo posto finale, hanno la certezza di esser i Campioni Italiani 2019. Dell’Acqua e Vicari migliorano la prestazione di metà gara e si aggiudicano la posizione d’onore. Al quarto posto assoluto si piazza la Lancia Delta Integrale di Alberto Bonamini e Marianna Ambrogi che precede, grazie alla discriminante, la Renault 5 Alpine di Carlo Pretti e Claudio Sparti. Sesti sono Enrico Scotto e Fabrizio Mazzoni su Lancia Fulvia Coupè che precedono di una penalità Nicola Manzini e Roberto Ricci su Lancia Beta Coupè. In ottava posizione Maurizio Verini con Maurizio Gandolfo sulla Fiat Ritmo 130 che precedono, in nona, la Porsche 911 di Mauro Arlenghi e Gian Piero Signorelli; chiudono la top ten Gianfranco e Corrado Sequi su MG A.

REGOLARITÀ SPORT – Solo quattro delle cinque partite, le vetture all’arrivo della prima edizione della gara di regolarità sport Costa Smeralda. Al termine delle nove prove di precisione, ad avere la meglio sono stati Gabriele Deidda e Giorgio Aricò su For Escort RS che hanno avuto la meglio sui catalani Jordi Renu Espada e Nuria Bergel Petit in gara con la BMW 325I. Sul podio anche i giovanissimi Enrico Pes di San Vittorio e Nicola Romano con la Peugeot 205 Rallye. Paolo Masuri e Antonio Stacconeddu chiudono la classifica con la Citroen Visa Trophèe.

Renzo Rampazzo affila le armi in vista di Como

Il pilota di Montegrotto Terme è pronto a sfidare i migliori protagonisti, a livello nazionale, nella Coppa Rally ACI Sport e nel Trofeo Clio R3 Open, portando in alto i colori di Patavium Racing.

Montegrotto Terme (PD), 21 Ottobre 2019 – Ci siamo, il momento chiave dell’intera stagione agonistica di Renzo Rampazzo bussa insistentemente alla porta: arriva il Trofeo ACI Como.

L’appuntamento lombardo, in programma per i prossimi Venerdì 25 e Sabato 26 Ottobre, avrà il compito di accogliere i finalisti nazionali della Coppa Rally ACI Sport e del Trofeo Clio R3 Open.

Un crocevia di elevata caratura che contribuirà a dare vita ad un “parterre de rois” prestigioso, nel quale il portacolori di Patavium Racing punta a recitare un ruolo da protagonista, al culmine di una stagione 2019 che si è rivelata ricca di soddisfazioni, in quel della quarta zona.

Cinque le gare disputate dal pilota di Montegrotto Terme, tutte a podio ad eccezione dell’unico stop avvenuto al Rally del Friuli, complice una toccata mentre viaggiava al decimo assoluto.

Tre secondi posti di classe al Bellunese, al Valli della Carnia ed al Città di Scorzè, ai quali aggiungere il terzo gradino del podio ottenuto al Dolomiti, una regolarità davvero notevole.

La firma posta sulla classe R3C nella CRZ e nel Trofeo Clio R3 Open, di quarta zona, sono a completare un bilancio brillante per l’alfiere della scuderia patavina, in vista dell’atto finale.

Siamo arrivati all’ultimo evento di questa stagione” – racconta Rampazzo – “e, guardandoci alle spalle, possiamo essere molto soddisfatti del nostro cammino. Ci rode solo il ritiro del Friuli dove, per un mio calo di concentrazione, abbiamo buttato al vento punti che si sarebbero rivelati molto utili per la finale di Como, parlando di Trofeo Clio R3 Open. Dai, vediamo la parte positiva e su cinque gare abbiamo portato a casa quattro podi. Siamo contenti del nostro risultato e di questo voglio ringraziare i vari compagni di abitacolo che si sono alternati. Grazie a Massimo Sinigaglia, a Manuel Menegon e ad Haianes Tania Bertasini, tutti impeccabili.”

Sarà proprio l’unica dama ad affiancare Rampazzo in quel di Como, sulla Renault Clio R3 curata da Shade Motorsport, nell’arduo compito di confrontarsi contro piloti di elevato calibro.

Sicuramente non partiamo da favoriti alla vigilia” – sottolinea Rampazzo – “perchè, per noi, si tratterà della prima partecipazione a Como. I nostri avversari, oltre ad essere molto competitivi, hanno già corso qui in diversi contesti come il Campionato Italiano Rally ed il Campionato Italiano WRC. Parliamo di nomi come Panzani, Bottoni, Daldini, Quaderno, Tondina, Nastasi e molti altri ancora. Siamo felici di essere presenti come finalisti, questo è innegabile, ma se riuscissimo a concludere tra i migliori cinque potremmo considerare il tutto come una vittoria.”

Due frazioni di gara, Venerdì e Sabato, articoleranno l’ossatura del Trofeo ACI Como 2019.

La prima tappa conterà tre prove speciali, due passaggi su “Pian del Tivano” (7,50 km) ed uno soltanto su “Bellagio” (11,25 km), prima di darsi appuntamento alla giornata successiva dove saranno sei i crono in programma, con due tornate previste su “Grandola” (5,20 km), “Corrido” (13,70 km) e “Alpe Grande” (8,86 km), per un totale di un’ottantina di chilometri cronometrati.

Devis Ravanelli, dopo un anno, ritorna a Como

Il pilota di Bedollo, per i colori di Pintarally Motorsport, si ripresenta sugli asfalti lombardi, i quali lo videro sfortunato protagonista nella passata edizione.

Centrale di Bedollo (TN), 21 Ottobre 2019 – Devis Ravanelli riparte da dove aveva terminato lo scorso anno, riprendendo il confronto con un Trofeo ACI Como che, nella passata edizione, si rivelò avverso, vedendolo costretto al ritiro in avvio per un problema di natura tecnica.

Deciso a pareggiare il conto con la sorte il pilota di Centrale di Bedollo ha deciso di aprire la sfida riconfermando, oltre al terreno di confronto, anche la fiducia al team Vsport.

Principale novità, per questa unica partecipazione targata 2019 del trentino, sarà dettata in ambito tecnico, con il passaggio dall’eterna Renault Clio Williams verso la Peugeot 208 R2.

Così, dopo ben cinque stagioni alla guida della francesina da rally, escludendo l’apparizione su terra alla Ronde Val d’Orcia del 2016 su Ford Fiesta R2, il portacolori di Pintarally Motorsport ha deciso di lanciarsi in una nuova sfida, quella marchiata sotto l’insegna del leone transalpino.

Quest’anno, purtroppo, ci possiamo concedere soltanto una trasferta” – racconta Ravanelli – “perchè gli impegni di lavoro sono davvero pressanti. Già abbiamo dovuto saltare la gara di casa, il mio amato San Martino di Castrozza, per il lavoro. Guardando il calendario l’unica gara caratterizzata da una lunghezza buona era il Como. Avendo il conto in sospeso con la passata edizione abbiamo deciso di riprovarci ed eccoci qui, assieme a Vsport e Pintarally Motorsport. L’anno scorso siamo stati molto sfortunati qui a Como, con la Clio che si era ammutolita nel trasferimento che ci portava al parco chiuso della prima tappa. Davvero un boccone amaro da digerire, specialmente quando corri poco. Quest’anno abbiamo deciso di voltare pagina e, seppure la Clio gruppo A resterà per sempre nel mio cuore, abbiamo voluto provare una vettura che è tra le più diffuse a livello internazionale. Ho avuto l’occasione di provare già la Peugeot 208 R2, durante un paio di test, e mi ha piacevolmente sorpreso. Non vedo l’ora.”

Un altro gradito rientro, quello dell’adriese Fabrizio Handel alle note, riformerà una coppia che non si era più vista dal Rally San Martino di Castrozza del 2017.

Finalmente torna la mia dolce metà sul sedile di destra” – sottolinea Ravanelli – “e, a parte gli scherzi, sono molto contento che Fabrizio sia al mio fianco in una gara così difficile. Lo scorso anno abbiamo faticato con le ricognizioni, per la logistica ostica della gara, e quest’anno affronteremo prove completamente diverse dallo scorso. Sono certo che averlo vicino mi darà la tranquillità che cerco per vivere un bel weekend all’insegna dell’amicizia e dello sport.”

Un contesto alquanto competitivo, in virtù del crocevia che porterà a Como i finalisti della Coppa Rally ACI Sport e della Michelin Zone Rally Cup, che si articolerà su due giornate di gara: tre i crono previsti per Venerdì, due passaggi a “Pian del Tivano” (7,50 km) ed uno a “Bellagio” (11,25 km), prima di trasferirsi verso i sei del Sabato, due tornate sul trittico composto da “Grandola” (5,20 km), “Corrido” (13,70 km) e “Alpe Grande” (8,86 km).

Un duro banco di prova dove Ravanelli potrà mettere a diretto confronto la propria crescita.

Edoardo De Antoni, a Como, griffato Aci Rally Italia Talent

Il pilota di Camposampiero, archiviato un anno turbolento nel CIWRC, incasserà il premio per il migliore Under 23 nel contest, alla guida di una Suzuki Swift 1.0.

Camposampiero (PD), 21 Ottobre 2019 – Finalmente ci siamo, il momento più atteso di tutta la stagione 2019, per Edoardo De Antoni, è in dirittura di arrivo, con il Trofeo ACI Como.

L’appuntamento lombardo vedrà il pilota di Camposampiero incassare il premio per aver vinto la categoria Under 23 all’edizione 2019 di Rally Italia Talent, kermesse nazionale patrocinata da ACI Sport, ideata e capitanata da Renzo Magnani.

Importante punto di riferimento a livello nazionale, porta d’accesso per i giovani verso il mondo del rallysmo, il contest può vantare la collaborazione di realtà prestigiose come Suzuki Italia, Toyo Tyres e Generali, a sostegno di un’attività mirata a scovare i giovani talenti del futuro.

Tra i quasi diecimila iscritti di quest’annata De Antoni è riuscito a centrare il bersaglio grosso, attraversando le selezioni e le semifinali, firmando l’atto conclusivo con un meritato successo.

Il premio per aver vinto la categoria Under 23 sarà la partecipazione al prossimo Trofeo ACI Como, in programma tra Venerdì 25 e Sabato 26 Ottobre, con Suzuki Italia che metterà a disposizione del patavino una Swift 1.0, in versione Racing Start, gommata Toyo Tyres.

Ad affiancarlo, sul sedile di destra, troveremo il vincitore della medesima categoria tra i navigatori, il siciliano Giacomo Vercelli, entrambi seguiti dai tutor di ACI Rally Italia Talent.

Sono molto emozionato per l’opportunità che abbiamo” – racconta De Antoni – “e credo lo sia anche Giacomo. Siamo consapevoli di dover sfruttare al meglio questa occasione. Durante tutto il weekend di gara saremo seguiti dai tutor di ACI Rally Italia Talent. Cercheremo di essere delle spugne e di apprendere quanto più possibile dai nostri insegnanti, così come abbiamo fatto durante tutto il cammino che ci ha portato dalle selezioni sino al successo finale. Grazie di cuore a Renzo Magnani ed al suo staff, a Suzuki Italia, a Toyo Tyres ed a Generali.”

Un epilogo che, al tempo stesso, sarà un nuovo punto di partenza per la carriera rallystica di De Antoni, al culmine di una stagione 2019 che si è rivelata molto più dura del previsto.

 

Cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno” – aggiunge De Antoni – “e seppure la nostra stagione nel Campionato Italiano WRC sia stata ostica abbiamo comunque imparato molto. Qui a Como correremo con la sorella minore della Swift che ho usato nel 2019, passando dalla R1 turbo alla versione Racing Start. Un’occasione per imparare ancor di più a sfruttare tutto il mezzo a disposizione, cercando di guidare su linee quanto più pulite possibili. Siamo pronti.”

L’evento comasco, il quale vedrà andare in scena anche l’ultimo atto della Suzuki Rallye Cup, si articolerà su due giornate di gara: tre le prove speciali al Venerdì, due passaggi su “Pian del Tivano” (7,50 km) ed uno su “Bellagio” (11,25 km), e sei al Sabato, due tornate sul trittico composto da “Grandola” (5,20 km), “Corrido” (13,70 km) e “Alpe Grande” (8,86 km).

De Antoni, il quale non sarà in corsa con i trofeisti della casa giapponese, è pronto a partire.