Roberto Gobbin incoronato re in Coppa Italia delle R-GT con la 124 Abarth rally al Trofeo ACI Como

Il pilota di Miradolo di Pinerolo, affiancato dal navigatore della Val Chisone, Renzo Fraschia, conquista nella finalissima la vittoria della categoria dedicata alle Gran Turismo; conclude terzo fra gli Over 55 e manca il centro fra i migliori venti dell’assoluta solo per una doppia divagazione e un problema al cambio. Ma è soddisfattissimo della crescita avvenuta in soli tre mesi con la berlinetta dello scorpione, arricchendo ulteriormente la mensola delle coppe nella concessionaria Targa Auto a Miradolo di Pinerolo. Foto Elio Magnano

COMO (VC), 26 Ottobre – Soddisfatto, soddisfattissimo, ma un pizzico di disappunto c’è. Roberto Gobbin termina il suo 38° Trofeo ACI Como di venerdì 25 e sabato 26 ottobre scorsi in 25esima posizione assoluta fra i finalisti dell’ACI Sport Rally Cup Italia, una sorta di finalissima fra i migliori piloti che hanno disputato la coppa nelle nove zone della penisola. Il pilota pinerolese conquista anche il successo fra le R-GT con la sua 124 Abarth rally ed è terzo fra gli Over 55. Un ottimo risultato.

Che però poteva essere migliore senza le disavventure capitatemi nei due passaggi sulla prova speciale Alpe Grande, quando sono stato protagonista di un testacoda sia nel primo sia nel secondo giro, e mi si è bloccato il cambio nella prova finale” commenta Gobbin, dopo aver festeggiato sabato sera il risultato sul palco arrivi di Piazza Cavour a Como, insieme al suo navigatore Renzo Fraschia.

La gara per l’equipaggio portacolori della scuderia Winners Rally Team era cominciato nel migliore dei modi con un buon 22° tempo nella prova pomeridiana di venerdì, la Pian del Tivano, immediatamente bissata dal 23° assoluto sulla speciale di Bellagio che chiudeva la giornata, facendo risultare l’equipaggio pinerolese 22° assoluto fra gli iscritti alla Coppa (oltre una settantina, la maggior parte dei quali al volante di muscolose R5 dotate di quattro ruote motrici, particolarmente a loro agio sul viscido del rally lariano) e secondo fra gli Over 55, preceduto unicamente da Claudio De Cecco, su una Hyundai i20 R5, un pilota di trentennale esperienza sulle prove speciali; avendo quasi dieci secondi di vantaggio sul terzo classificato fra i veterani.

Il sabato sembra partire per il verso giusto e il 28° tempo dell’assoluta fra i finalisti della Coppa ACI Sport permette a Gobbin e Fraschia di mantenere la posizione in classifica allungando fra gli Over 55, ma la successiva Alpe Grande riserva un testacoda su una lunga curva in appoggio da affrontare in piena velocità. Gobbin perde almeno una trentina di secondi che lo fanno precipitare in 29esima posizione della classifica generale e perdere la seconda posizione fra gli Over 55. Ma c’è ancora tutto il ripassaggio sulle prove e i due pinerolesi sono ottimisti. A conferma che la loro posizione in classifica è bugiarda staccano il 19° tempo nella prova successiva, e sono nuovamente secondi in prova speciale fra gli Over 55 recuperando 8” in classifica. L’ottimismo cresce; anche l’insidiosa Corrido, con l’asfalto della sua discesa trasformato in una saponetta, va nel migliore dei modi e, nonostante un atteggiamento prudente, recuperano altre due posizioni nella classifica assoluta, e altri 1”5 fra i veterani. Tutto si gioca sulla prova finale, la ripetizione dell’Alpe Grande, che alla fine risulta la vera bestia nera per Roberto Gobbin-Renzo Fraschia. Un nuovo testacoda, questa volta in un tornante, e soprattutto il cambio bloccato in sesta marcia nella salita fanno perdere ben 1’10” ai portacolori di Winners Rally Team e la speranza di entrare fra i migliori venti dell’assoluta e riprendere quel secondo posto fra gli Over 55, posizione che hanno ampiamente dimostrato di meritare avendo segnato la seconda miglior prestazione in prova in cinque delle sette speciali, ovvero tutte le volte che non hanno avuto problemi.

Il Rally Trofeo ACI Como mi è piaciuto parecchio. Le prove speciali sono tutte belle. La mia preferita è sicuramente la Bellagio del venerdì sera. L’Alpe Grande è stata la nostra bestia nera, ma non per questo è una brutta prova. Abbiamo solo avuto sfortuna. Il Rally Trofeo ACI Como è stata una gara che ha confermato il grande percorso di crescita compiuto con la 124 Abarth rally in soli tre mesi di gare, dal momento in cui abbiamo iniziato questa avventura al Rally Alba del luglio scorso. Questo grazie all’apporto delle nuove gomme Pirelli che hanno funzionato nel migliore dei modi, nonostante ci trovassimo a disputare una gara su delle prove speciali del tutto sconosciute, che abbiamo visionato sotto l’acqua del giovedì, per poi gareggiare in condizioni di prevalentemente asciutto. Quindi con riferimenti non perfettamente adeguati. Una crescita confermata anche dai rilevamenti cronometrici, che ci hanno visto lottare in mezzo alle R5, le vetture top di questi rally. Certo il problema finale al cambio, due forature e due testacoda ci hanno precluso la possibilità di entrare fra i primi venti della classifica assoluta, e di occupare il secondo posto fra gli Over 55, posizione che, tempi alla mano, era ottimale per il nostro passo. Ma non importa, abbiamo fatto una bella gara, ci siamo divertiti, abbiamo conosciuto prove speciali mai viste e portiamo in Targa Auto a Miradolo di Pinerolo il successo in R-GT dell’ACI Sport Rally Cup Italia. Una gara che ha fatto bene al morale sia a Renzo Fraschia sia a me; a Dario e Micky di Evo Motorsport che hanno seguito la macchina in modo impeccabile e agli amici che mi sostengono come la concessionaria Ellero di Mondovì”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Rally del Piemonte, si conferma Fabrizio Bianchi  

Salto di categoria per la gara monregalese, che si inserisce nei salotti buoni di Mondovì, Ceva e Vicoforte Mondovì per i riordini. Per quanto riguarda la parte agonistica dominio assoluto di Fabrizio Bianchi, già vincitore della prima edizione, che allunga sugli avversari nelle prime sette prove della gara, lasciando gli altri tre piloti di Classe R5 a scannarsi per le posizioni del podio. Gara stellare dei giovani monregalesi Gonella-Manassero che chiudono quinti dominando fra le due ruote motrici, e di Manuel Villa, capace di inserirsi con la sua piccola Seicento nella top ten in una bagnatissima prova speciale. Di Tommaso M. Valinotti. Foto Barbara Garulla e Fulvio Ferraro; Elio Magnano; Danilo Ninotto, Stefano Romeo, Gabriele Valinotti

MONDOVÌ (CN), 20 ottobre – Il Rally del Piemonte fa il grande salto a rally nazionale e paga dazio in termini numerici. Lo sapevano bene fin da quando hanno effettuato questa scelta gli uomini (e le donne) di Aeffe Sport & Comunicazione che hanno accettato di perdere qualche iscritto a favore del fatto di portare la loro gara a livello di rally vero, potendo accettare le iscrizioni delle top car come le R5 e in questo senso sono stati ripagati con sette vetture a quattro ruote motrici schierate al via. Confermata la classica di Ciglié, su cui si è svolto anche lo shake down, gli organizzatori hanno inserito le due prove di Ceva e Niella Tanaro, due classiche del rallismo degli anni Settanta, Ottanta e Novanta, portando il cuore della gara in Mondovì centro, con riordini a Ceva e a Vicoforte Mondovì. Un gran bel biglietto da visita per la manifestazione monregalese, che ha mantenuto la logistica nei moderni uffici della Cos.Pel adattissimi ad accogliere direzione gara, verifiche e parco assistenza, visti gli ampi spazi a disposizione, senza disturbare la cittadinanza.

La cronaca della gara ha visto prevalere nettamente Fabrizio Bianchi, affiancato da Alessandro Mattioda, che ha subito fatto il vuoto sulla prima prova di Ciglié, allungando decisamente nelle prove successive, anche quando il diluvio si è scatenato sulla prova di Ceva in particolare, lasciando agli tre moschettieri della R5 il compito di scannarsi per la posizione alle sue spalle. Fra loro, alla fine, ha prevalso Simone Giordano, affiancato da Bruno Banaudi, che è riuscito alla sua prima esperienza con la Škoda Fabia R5 a non farsi travolgere dal nervosismo nelle prime fasi, prendendo via via sempre più il ritmo sino a recuperare posizioni in classifica, chiudendo secondo e prendendosi la soddisfazione di vincere l’unica prova speciale lasciata agli avversari da Bianchi-Mattioda. Terza piazza per Luca Arione-Roberto Aresca, forse i più costanti e lineari in gara con la loro Škoda Fabia R5, capaci di partire all’inseguimento di Bianchi nelle fasi iniziali del sabato e poi cercare di fare argine agli assalti di Simone Giordano e della Škoda Fabia dei canavesani Gianluca Tavelli-Nicolò Cottellero, partiti nel migliore dei modi, e poi incappati in una serie di piccoli errori che hanno fatto sì che il quarto posto sia stato un successo.

Gara stellare per Andrea Gonella-Denise Manassero, con la loro Peugeot 208 VTI, per la prima volta insieme in macchina anche se condividono la vita, capaci di stare subito a ridosso delle R5 a quattro motrici quando non sono stati loro in mezzo come nei due passaggi finali sulla Ceva, al punto che il loro quinto posto assoluto non è mai stato in dubbio. Né nelle classifiche, né nei pensieri di concorrenti e tifosi, Sesta piazza per Paolo Vigo e Chiara Lavagno, attenti, veloci e costanti con la loro Clio S1600, capaci di tenere a distanza i tre scatenati equipaggi della Classe R2B che, dopo un continuo scambio di posizioni, hanno concluso nell’ordine con Cristiano Fenoglio-“Leon” settimi, davanti a Roberto Amerio-Enrico Piovano che hanno preceduto Danilo Baravalle-Enrico Ghietti che hanno concluso davanti alla Subaru Impreza di Alberto Verna-Ugo Montaldo che ha chiuso la classifica dei primi dieci.

Da segnalare la grandissima gara di Manuel Villa-Marco Rosso che con la loro Seicento hanno chiuso 14esimi assoluti, prendendosi il lusso di segnare il nono tempo nella Niella Tanaro sotto il diluvio di metà giornata, bissato dall’11° nella Ceva successiva. Il pilota ligure ha trovato un degno avversario e anche motivo di confronto in Edoardo Nolasco-Andrea Ferrari che hanno chiuso appena due posizioni dietro, prendendosi però il lusso di stare davanti all’esperto Villa in una prova speciale. Diciannovesima piazza per Leonardo Neve-Giorgia Lecca, dominatori della Classe N2 con la loro Peugeot 106 Rallye. La gara ha visto al traguardo 62 degli 81 concorrenti verificati. Fra i ritirati Sandro Sottile-Marco Nari, sesto tempo assoluto nella prima prova speciale e unici capaci ad avvicinarsi a Gonella-Manassero fra le due ruote motrici, ma fermi con il motore della loro Clio Williams ko al termine della prova successiva percorsa a rilento. Ritirati anche i vincitori della scorsa edizione Matteo Giordano-Manuela Siragusa che hanno faticato per gran parte della gara con la loro Citroën Saxo Kit che aveva visto giorni migliori concedendo ai coniugi cuneesi solo sprazzi di gloria. Spettacolari uscite di strada quasi nello stesso punto a fine Niella Tanaro del mattino per Enrico Silvestro e Beatrice Bodrito, Clio RS R3C, imitati da Christian Clavario-Alessia Binello, Citroën C2 Racing Start, senza danni agli equipaggi. Più grave, purtroppo, l’uscita di strada sulla Ceva finale della Peugeot 208 di Davide Gardino-Cristiano Giovo, che ha costretto la direzione gara a sospendere la prova per soccorrere il navigatore, trasportato rapidamente all’ospedale Santa Croce di Cuneo dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico.

Iscritti 83, verificati 81, classificati 62, ritirati 19.

Vincitori Prove speciali: 7 Bianchi-Mattioda (1-7); 1 Giordano S.-Banaudi (8)

Leader di classifica: 1-8 Bianchi-Mattioda

Fabrizio Bianchi, primo bis nella storia del Rally del Piemonte

Di Tommaso M. Valinotti. Foto Barbara Garulla e Fulvio Ferraro; Elio Magnano; Danilo Ninotto, Stefano Romeo, Gabriele Valinotti

MONDOVÌ (CN), 20 ottobre – Quattro edizioni come Rally Day e quattro vincitori diversi. Sia fra i piloti sia fra i navigatori. Poi, nella quinta edizione, quella del 2019, la prima come rally nazionale, ecco tornare a imporsi il vincitore della prima edizione: Fabrizio Bianchi. Con una sostanziale differenza. In quell’edizione Bianchi dovette lottare per vincere prendendo il comando solo nella seconda parte di gara, conquistando il primato solo alla terza delle sei prove speciali; diverso è stato l’andamento di questa edizione che ha visto il pilota preparatore di Trofarello prendere il comando fin dalle prime battute, per andare a conquistare di forza la sua quinta vittoria in carriera, alla sua seconda presenza al Rally del Piemonte. Cento per cento di vittorie. Una grande media.

Cento per cento di successi anche per Alessandro Mattioda che ha conquistato la sua prima vittoria monregalese alla prima presenza.

Gara sfortunata per i vincitori della scorsa edizione con Matteo Giordano, il pilota, costretto per la prima volta al ritiro dopo essere salito quattro volte sul podio, una delle quali come vincitore. Per la moglie Manuela Siragusa si trattava della quarta presenza con tre podi precedenti, con l’assenza giustificata del 2017 per maternità.

Quarta presenza anche per il vincitore della prima edizione, il navigatore Enrico Ghietti, che dopo la vittoria del 2015 ha collezionato la vittoria di classe in R2B nel 2017, diciannovesimo assoluto e quinto di R2B lo scorso anno e nono assoluto, quarto di Classe R2B sempre con Danilo Baravalle e la sua Peugeot 208 VTI.

Gilardoni e Bonato vincono il Rally Trofeo ACI Como

Kevin Gilardoni e Corrado Bonato, sulla Hyundai i20 Wrc NG della HMI scrivono il loro nome nell’albo d’oro della corsa lariana valevole per la Supercoppa WRC; grande ritorno alle corse per il suo navigatore ligure

Soazza (CH) – L’opera è compiuta: Kevin Gilardoni, pilota originario della provincia Como che da anni vive in Svizzera, può vantare il singolare record di aver vinto almeno una volta le sue due gare di casa: se il Rally del Ticino era già stato vinto da KG per ben tre volte, questa volta è arrivato il turno del Rally Trofeo Aci Como, prestigiosa gara lariana valevole come finale della Supercoppa Wrc e della Coppa Italia, capace di convogliare durante il weekend appena concluso, ben duecento pretendenti.

Sulla Hyundai i20 Wrc NG del team HMI, Gilardoni aveva anche il non facile compito di riportare in gara l’amico navigatore Corrado Bonato, rientrante dopo uno stop forzato di alcuni mesi. Dopo una prima prova accorta, il duo della Movisport ha iniziato a serrare i ritmi arrivando a concludere il rally con un ruolino di marcia impressionante: sei speciali vinte su otto percorse sono l’emblema della gara importante realizzata dall’equipaggio che li ha visti prevalere con 11” di vantaggio sui compagni di team Fontana-Arena e con 3’03”8 su Paccagnella-Mometti.

“È un’emozione indescrivibile trionfare sulle strade che mi hanno visto crescere; da bambino stavo sull’uscio di casa a Grandola per vedere le auto del rally passare: vincere è sempre stato il mio sogno e con questo successo si è realizzato! Questa vittoria ha un significato importante per me e ed anche per Corrado che rientrava dopo un periodo davvero difficile! Voglio ringraziare la squadra HMI, la famiglia Fontana, la scuderia Movisport, Michelin per il prodotto altamente prestazionale, mia moglie, la mia famiglia, i tifosi che hanno reso affascinante l’atmosfera a bordo prova e tutti i nostri partner e le aziende che grazie al progetto “Corri con noi sulle strade di casa” hanno potuto portare il loro marchio sul gradino più alto del podio! Questa vittoria è anche loro” ha commentato Gilardoni.

XRace Sport “bronzo” di Coppa Italia: Rusce-Farnocchia al terzo posto assoluto

Dopo il secondo posto nel “tricolore asfalto” e la vittoria assoluta in quinta zona, la coppia reggiano-toscana, sempre con la Skoda Fabia R5 di HK Racing, ha concluso una stagione indimenticabile ponendoli tra i migliori piloti “privati” italiani.

28 ottobre 2019. X Race Sport, di nuovo sul podio. Una consuetudine, in questi ultimi mesi, se si parla del reggiano Antonio Rusce ed il toscano Sauro Farnocchia. La coppia, nel fine settimana appena passato, ha conquistato il terzo posto assoluto della Coppa Italia Rally, denominata Rally Italia Cup, nel contesto del 38° Trofeo AC Como, gara che hanno disputato per la prima volta.

La X Rossa, si è dunque vista consegnare dai suoi portabandiera ideali il terzo alloro stagionale, dopo il secondo posto nel “tricolore asfalto” e la vittoria assoluta in quinta zona, stavolta contro i migliori rallisti delle nove zone che compongono la geografia da rally italiana.

Per il pilota di Rubiera, al via sul lario con la Skoda Fabia R5 della HK Racing, insieme all’esperto copilota lucchese si è trattato dell’ennesima gara di alto profilo, avviata con una fase “di studio” e terminata al meglio possibile, con tutte le incognite del caso, soprattutto il non aver mai visto le strade intorno al lago di Como e la presenza di competitor di alto profilo.

Il commento di Antonio Rusce: “Non potevo anzi, potevamo, chiede di meglio, che un finale di stagione come questo. Una gara mai vista prima e avversari di nome, molto bravi, erano le due variabili che ci preoccupavano, ma sapevamo anche che potevamo dire la nostra, seguiti da una squadra eccezionale, che anche in questo caso ci ha messo a disposizione la sua esperienza nell’affrontare la gara, le strade lariane. Siamo partiti “studiando” la situazione a tutto tondo, senza eccessi ed adattarci al percorso, correndo in progressione e la cosa ha premiato. Sono felice per quest’ultimo impegno stagionale, siamo tornati assieme a Sauro dopo la sua forza assenza, la squadra ci ha fatti sempre sentire dei professionisti, abbiamo anche avuto molti sostenitori sia sulle strade che da casa, proprio un’annata magica!”.

Pavel Group ai vertici tricolori: a Como con due podii per Panzani e Serafini

Lo scorso fine settimana la compagine pistoiese, in collaborazione con Jolly Racing Team, ha partecipato alla finale Rally Cup Italia con due equipaggi finendo al secondo posto “tricolore” con Giulia Serafini nella classifica femminile e seconda anche con Panzani nel Trofeo Renault Clio “open”.

28 ottobre 2019. L’ultimo impegno rallistico “tricolore” per Pavel Group, il gran finale di stagione della Coppa Italia, denominata Rally Cup Italia, al 38° Trofeo AC Como, ha fornito grandi soddisfazioni, proiettando la compagine di Serravalle Pistoiese, in collaborazione con Jolly Racing Team, nella alte sfere delle corse su strada italiane.

Infatti, Luca Panzani/Federico Grilli con al Renault Clio R3, e Giulia Serafini, affiancata ancora da Andrea Matteucci, sulla Peugeot 106 rally sono stati tra i grandi protagonisti dell’evento lariano, al quale entrambi erano al debutto.

Molti degli occhi di addetti ai lavori ed appassionati erano puntati su Panzani e Grilli, anche loro al debutto comasco i quali, dopo aver disputato la fase preliminare del Trofeo Renault Clio “open” con tre vittorie (“Abeti”, “Lucca” e “Pistoia”) arrivano in terra lariana per cercare di nuovo il successo nei trofei Renault (dopo averne già vinto uno con la “Twingo” ed uno con la “Clio”, con premio la gara di Montecarlo del 2017 come pilota ufficiale). Una gara secca, tirata e ricca di pretendenti, sedici in tutto, che ha prodotto un nuovo ed esaltante risultato per l’equipaggio lucchese, che si è aggiudicata la vittoria in gara del Trofeo francese oltre a quella di classe, per finire quindi secondi nell’assoluta generale del monomarca per soli 0,15 punti. Non è infatti bastato il successo concreto sul campo, il regolamento del trofeo non ha consentito poter fare meglio, anche in considerazione dei punteggi acquisiti dagli avversari durante la stagione. Infatti, per Panzani e Grilli ha pesato molto il non aver preso parte al Ciocco, lo scorso marzo, in ambito Renault (la prima gara in sesta zona fu il Rally Abeti lo scorso giugno), pur se è stata messa la firma ad una stagione comunque di alto livello.

Giulia Serafini, arrivata a Como come vincitrice della Coppa di 6^ Zona sia in ambito femminile che in classe N2, ha terminato la gara in seconda posizione di categoria femminile, quindi anche seconda nella classifica finale di campionato. Un risultato che premia l’impegno della lady driver versiliese, spesso protagonista ai vertici della classe in cui gareggia. Notevole, la prestazione fornita, che le ha assicurato anche la seconda posizione finale di classe N2: per tutta la gara ha lottato con forza contro la futura vincitrice “in rosa”, Silvia Micheletti, dotata di una più potente Peugeot 208 R2, venendo rallentata nel finale di gara da problemi al leveraggio del cambio. Prestazione dunque cristallina, per Serafini, che oltre ad aver confermato il proprio status ha potuto constatare che la sua presenza fuori dei confini regionali potrebbe essere decisamente di primo piano.

Luca Panzani di nuovo ai vertici a Como: vittoria di forza in “Renault” e di classe R3

L’atto finale del Trofeo della Casa francese, insieme a Federico Grilli con la Renault Clio R3 di Pavel Group e con i colori della Jolly Racing Team, ha visto il driver lucchese vincitore in gara ma secondo in campionato per un’inezia, soprattutto limitato nel computo finale dei punti per non aver disputato la prima gara del Ciocco.

Lucca, 28 ottobre 2019 – Una nuova prova di forza, una prestazione d’effetto, per Luca Panzani nel Trofeo Renault Clio R3 “open”, che ha giocato l’atto finale nel fine settimana appena passato, nel contesto del 38° Trofeo AC Como, ultima prova della Rally Cup Italia, partita con quasi 200 equipaggi.

Panzani e Grilli al via della gara lariana, con la Renault Clio R3C di Pavel Group, ovviamente come portacolori di Jolly Racing Team, in una gara mai disputata prima, hanno vinto la classe di appartenenza (su sedici partenti), primi del Trofeo transalpino finendo 18esimi assoluti.

Reduce da tre vittorie consecutive (i rallies “Abeti”, “Lucca” e “Pistoia”), Panzani, insieme a Federico Grilli, ha provato

a vincere un nuovo monomarca della Casa “della losanga”, marchio alla quale è molto legato essendo stato cinque anni fa il trampolino di lancio verso le più significative esperienze in ambito nazionale.

Un ritmo subito alto, quello della gara lariana, importo proprio da Panzani e Grilli che avevano in obiettivo appunto il titolo, sapendo che il regolamento non gli davamo molte chance anche virtù dell’aver corso una gara “preliminare” in meno in sesta zona (quella del Ciocco, disputata con altra vettura). Sino all’ultimo metro hanno duellato con gli avversari, il computo finale li ha messi al secondo posto finale per l’inezia di 0,15 punti.

La gara sul lago di Como ha dunque confermato l’elevato livello dell’equipaggio ed anche dell’entourage che lo ha supportato durante tutto l’anno, Pavel Group, che ha fornito sempre un mezzo all’altezza delle esigenze, con anche la scuderia larcianese Jolly Racing Team in cabina di regia.

INTERVENTO DI LUCA PANZANI: “Direi di guardare il bicchiere mezzo pieno. Guardiamola in positivo. Sapevamo a priori che non sarebbe stato facile vincere il Trofeo, il regolamento non ci ha lasciato scampo e purtroppo il fatto di non aver preso punti al Ciocco perché impegnati con altra vettura, certamente ci ha tolto quel qualcosa che alla resa dei conti poteva tornare utile. Ma tant’è . . .  abbiamo avviato la stagione con  Pavel Group e Jolly Racing Team solo a giugno, abbiamo fatto il possibile, in zona abbiamo sempre vinto ed anche qui a Como, in un contesto estremamente competitivo e su strade che non conoscevamo, credo abbiamo fatto vedere il nostro livello. Quindi, niente musi lunghi, onore a chi ci ha sopravanzato per nemmeno un punto in classifica, ma onore anche a noi, che ci abbiamo sempre creduto e soprattutto che siamo stati una grande squadra unita. Un grazie molti: da Pavel, ai fratelli Andrea e Simone Lenzi, a Jolly Racing Team, ai diversi partner che hanno permesso di poter correre, sino ai tanti amici che ci hanno seguiti sino a Como per darci sostegno ed ai tanti anche da casa”.

Un’esperienza che lascia il segno per Edoardo De Antoni

Il Trofeo ACI Como, gara premio di ACI Rally Italia Talent per il pilota di Camposampiero, si conclude sul terzo gradino del podio, ad un soffio dal secondo. Foto Fotosport

Camposampiero (PD), 28 Ottobre 2019 – L’edizione numero trentotto del Trofeo ACI Como, andato in scena nel recente weekend, ha segnato un solco profondo nel giovane Edoardo De Antoni, protagonista di un’esperienza che traccia per lui un nuovo punto di partenza sportivo.

Presentatosi al via grazie al premio ottenuto per la vittoria ad ACI Rally Italia Talent, categoria Under 23, il pilota di Camposampiero si è trovato immerso in un contesto da professionista.

Affiancato da tutor che non hanno bisogno di presentazioni come Renato Travaglia, Gigi Pirollo e Mauro Peruzzi, il patavino ed il compagno di abitacolo, il siciliano Giacomo Vercelli che è risultato vincitore tra i navigatori nella medesima categoria, ha seguito alla lettera le linee guida dettategli, concludendo con un buon terzo posto di classe RT0, ad un passo dal secondo.

Un’esperienza formativa, al volante della Suzuki Swift 1.0 Racing Start messa a disposizione da Suzuki Italia, con il supporto di Toyo Tyres quale fornitore ufficiale delle coperture e Generali, nonché la conferma di un’altra edizione di successo della kermesse ideata da Renzo Magnani.

Prima di tutto è stata un’esperienza a dir poco fantastica” – racconta De Antoni – “ed abbiamo cercato di apprendere quanto più possibile dai nostri tutor. L’organizzazione della nostra gara è stata fantastica, curata nei minimi dettagli, dove ognuno aveva il suo compito preciso. Tutto ha funzionato alla perfezione. Io e Giacomo abbiamo vissuto veramente una gara da ufficiali, tutto questo grazie a Renzo Magnani, ai tutor, ai meccanici ed a tutti quelli che ci hanno seguito, primi fra tutti i miei genitori che mi sono stati vicino durante tutto il weekend di gara. Un altro punto di forza di questa gara è stato il rapporto con l’altro equipaggio di ACI Rally Italia Talent. Abbiamo condiviso assieme ogni momento della gara, ci siamo aiutati e supportati tutto il tempo come un vero team deve fare. Un sogno che, diventato realtà, è volato in un amen.”

Ad un avvio cauto, sulla prima speciale del Venerdì sera, faceva da contraltare l’ottimo secondo parziale a “Bellagio”, secondo tempo in prova a soli tre decimi dallo scratch di Pollarolo.

Ripartiti al Sabato per la doppia tornata, sulle tre speciali mancanti, De Antoni consolidava la terza posizione di classe, archiviando il passaggio con un ritardo di circa mezzo minuto.

Un finale in crescendo vedeva il camposampierese staccare il secondo miglior tempo sulla “Grandola”, otto secondi il divario dalla miglior prestazione, per poi concedersi il lusso di vincere la “Corrido”, la più lunga ed insidiosa dell’intera gara, e la conclusiva “Alpe Grande”.

Una bella cavalcata che, per pochi secondi, non si è concretizzata nell’aggancio al secondo.

L’obiettivo dettato dai nostri tutor” – sottolinea De Antoni – “era quello di partire calmi perchè, prima di tutto, dovevamo arrivare. Fare esperienza e crescere era l’imperativo. Così abbiamo fatto. Siamo partiti con calma, cercando di capire le differenze tra questa Swift e quella che ho usato nel resto dell’anno. La vettura è stata semplicemente perfetta, impeccabile sotto ogni punto di vista. La soddisfazione più grossa è stata quella dell’ultima prova, quando ci siamo resi conto di aver soddisfatto gli obiettivi che ci erano stati imposti. Ora pensiamo al nostro futuro.”

Matteo Luise è il primo della classe nell’italiano storico

Con tre successi, su quattro partecipazioni, il pilota di Adria tinge di tricolore il Polesine, mettendo in bacheca la coppa di classe A-J2/2000 nel quarto raggruppamento CIRAS. Foto Max Ponti

Adria (RO), 28 Ottobre 2019 – Dopo oltre vent’anni il tricolore a quattro ruote torna a battere bandiera adriese grazie a Matteo Luise, il quale è tornato a far parlare di sé a livello nazionale.

Il pilota polesano, affiancato dalla moglie Melissa Ferro, ha messo in bacheca la coppa di classe A-J2/2000, di quarto raggruppamento, nel Campionato Italiano Rally Auto Storiche.

Un successo che cancella, con un colpo di spugna, un lungo periodo nero e che gratifica il lavoro svolto dalla premiata ditta Amati e Vettore sulla Fiat Ritmo 130 Abarth gruppo A.

È passata un’eternità” – racconta Luise – “e mai mi sarei aspettato di poter tornare a questi livelli, in un campionato italiano, dopo ventitre anni. Già non credevo di poter tornare a correre, al termine del 1999, ma riuscire a vincere la coppa di classe, nel CIRAS, è il modo migliore per dimenticare tutte le sfortune che abbiamo patito, da quando abbiamo iniziato questo percorso.”

Tre i sigilli di classe firmati dal portacolori del Team Bassano, su quattro partecipazioni: sul gradino più alto del podio al Vallate Aretine, all’Alpi Orientali e all’Elba, con l’unica macchia del ritiro al Campagnolo, quando era saldamente al comando delle operazioni.

Dopo il bel esordio di Arezzo” – sottolinea Luise – “abbiamo accusato due battute a vuoto al Valsugana, non valido per l’italiano, ed al Campagnolo. Il morale era tornato basso ma, dopo la pausa estiva, abbiamo infilato due successi chiave, in Friuli e all’Elba, che ci hanno permesso di mettere in cassaforte il titolo, saltando l’ultimo appuntamento al Due Valli. Grazie a tutti, a Silvano e Valentino, a tutti i ragazzi che ci seguono in assistenza e che lavorano da casa, in particolare Luca ed Alberto. Grazie al Team Bassano e, soprattutto, a tutti i nostri partners.”

Un bottino reso ancora più ricco grazie al terzo gradino del podio nel Trofeo Nazionale Conduttori Rally, per il gruppo A, ed al quinto assoluto in quello di quarto raggruppamento.

Felicità amplificata anche dal sedile di destra, con Melissa Ferro che ha sfiorato la top ten nella Coppa Nazionale Navigatori, mancata per sette punti, concludendo tredicesima nella generale.

Una stagione di riscatto” – racconta Ferro – “che ci ha dato davvero tante soddisfazioni, seppur non sia partita benissimo. Sono molto contenta per il risultato tra i navigatori, vista la mia poca esperienza e le poche gare concluse. Speriamo che la ruota inizi a girare per noi.”

Traccia un bilancio stagionale anche il direttore sportivo, honoris causa, Valentino Vettore.

Successo che è risultato del profondo impegno di tutto il team” – aggiunge Vettore – “con tanta passione e professionalità. Siamo perfezionisti e vogliamo sempre migliorare. Il carattere pacato e determinato di Matteo è il collante di tutta la squadra. Siamo già pronti per ripartire.”

Floriopoli-Cerda, il Team Guagliardo lascia il segno

Per il “patron” Domenico Guagliardo (Porsche 911 RS) gara test impreziosita dal primato di categoria podio nel “Terzo” per il rientrante Mauro Lombardo (Porsche 911/Sc) cronoscalata madonita amara per l’atteso Natale Mannino (Porsche 911 SCRS)

Cerda (Pa), 28 ottobre 2019 – Rispettando, appieno, i pronostici della vigilia, Domenico “Mimmo” Guagliardo si è imposto agevolmente nel 2° Raggruppamento in occasione della 4ª Floriopoli – Cerda,  appuntamento finale del Campionato Siciliano Velocità Salita Autostoriche andato in scena lo scorso fine settimana e impiegata per testare nuovi pneumatici. Sul tratto d’asfalto che, dai leggendari box della Targa Florio, ha condotto i partecipanti alle porte della cittadina madonita, il pilota-preparatore siciliano, presentatosi al via al volante della Porsche 911 Rs (analoga vettura già portata in trionfo alla “Termini – Caccamo”), ha dominato sin dalle prove cronometrate della domenica mattina sferrando la zampata risolutiva nell’unica manche ufficiale disputatasi, delle due inizialmente in programma, tanto da spuntare altresì il secondo miglior riscontro cronometrico assoluto di giornata.

Detto del team manager, la squadra corse ha visto, altresì, il rientro di Mauro Lombardo. Nonostante un lungo stop, il gentleman driver di Cefalù, tornato in azione con la Porsche 911/Sc (mezzo col quale il figlio Angelo, in coppia con Giuseppe Livecchi, si è laureato campione italiano rally auto storiche 2019) si è distinto, tanto da centrare la piazza d’onore nel 3° Raggruppamento e concludere nono in una virtuale top ten. È stato un weekend dall’epilogo amaro, ma per fortuna senza gravi conseguenze, per l’atteso Natale Mannino al quale era stata affidata la performante Porsche 911 SCRS di Gruppo B. L’eclettico conduttore palermitano, infatti, è stato costretto allo stop ad un chilometro dall’arrivo quando, arrivato lungo ad una chicane, ha urtato una barriera di copertoni; nell’impatto, il vetro sul lato guida è andato in frantumi investendolo in pieno e obbligandolo a dichiarare forfait per semplice precauzione.

Trofeo ACI Como, Project Team tiene botta

Seppur all’esordio assoluto della finale nazionale della Coppa Rally ACI Sport, buon piazzamento per i portacolori Andrea Di Caro e Marco Cusimano, Su Peugeot 106 XSI

Como, 28 ottobre 2019 – Tra i nove equipaggi siciliani che, lo scorso fine settimana, hanno partecipato al 38° Trofeo Aci Como, “finalissima” nazionale della Coppa Rally Aci Sport, contribuendo anche alla conquista del secondo gradino del podio per la propria Delegazione Regionale, da menzionare anche quello formato dall’”under 25” agrigentino Andrea Di Caro Catarratto e dal nisseno Marco Cusimano. Seppur all’esordio assoluto sui selettivi asfalti lariani e alla prima trasferta in “carriera” oltre i confini isolani, l’inedito duo della scuderia Project Team, a bordo della Peugeot 106 XSI curata dalla Castro Corse, ha ben figurato tanto da centrare la terza piazza in classe ProdS1, una volta completate le nove prove speciali in programma.

«Come già dichiarato alla vigilia, l’intento principale era quello di macinare chilometri, arricchire il nostro bagaglio d’esperienze e, soprattutto, arrivare al traguardo. Be’, obiettivo raggiunto grazie anche all’ottimo feeling subito instaurato nell’abitacolo con il mio navigatore Marco, che conoscevo già da tempo ma col quale non avevo mai gareggiato» – ha commentato un soddisfatto Di Caro – «Gara bella, stressante, stancante, a dir poco impegnativa e iniziata, decisamente, in salita: durante le prime due frazioni cronometrate del venerdì, infatti, abbiamo accusato continui problemi al cambio e alla fanaliera. L’indomani, invece, dopo aver risolto le noie, abbiamo tenuto un buon passo procedendo più sciolti sino alla bandiera a scacchi». Ben archiviata la competizione lombarda, la stagione del giovane pilota di Agrigento avrà un importante seguito in occasione del Tindari Rally, in scena i prossimi 16 e 17 novembre, dove si giocherà il titolo regionale di specialità nella “N1”.

Bicchiere mezzo pieno per Devis Ravanelli a Como

Una prima uscita più che positiva sulla Peugeot 208 R2, targata Vsport, per il pilota di Bedollo, alfiere di Pintarally Motorsport, nonostante un fuori programma sul finale. Foto Fotosport

Centrale di Bedollo (TN), 28 Ottobre 2019 – Seppure la classifica finale, della trentottesima edizione del Trofeo ACI Como, lo releghi all’ultimo posto di classe R2B, con un divario importante, il sorriso non manca a Devis Ravanelli, felice per aver ottenuto importanti riscontri alla prima uscita sulla Peugeot 208 R2, messa a disposizione dal team piacentino Vsport.

Il pilota di Centrale di Bedollo aveva un conto in sospeso con l’appuntamento lombardo, costretto al ritiro nella passata edizione per problemi tecnici, e l’aver raggiunto la pedana di arrivo, affiancato dal ritrovato Fabrizio Handel alle note, è stata già una grossa soddisfazione.

Principale incognita della vigilia era dettata appunto dalla nuova vettura, dopo anni di militanza al volante della Renault Clio Williams gruppo A, ma il portacolori di Pintarally Motorsport dimostrava di trovarsi a suo agio sulla trazione anteriore di casa Peugeot, sin dalle prime fasi.

Pronti, via e sulla “Pian del Tivano” il trentino staccava il tredicesimo parziale, ad un secondo dalla top ten, per poi chiudere la prima frazione, quella di Venerdì, al quindicesimo di R2B.

Avevamo provato questa vettura solo in un paio di test” – racconta Ravanelli – “ma già dallo shakedown, di Venerdì mattina, le sensazioni erano buone. La Peugeot 208 R2 è profondamente diversa dalla Clio gruppo A e per andare forte ce ne vuole. Ho sempre corso poco durante l’anno, una o due gare al massimo, pertanto è difficile prendere in mano una vettura così professionale e competitiva, di fronte ai migliori protagonisti arrivati da tutta Italia.”

In un crocevia che ha calamitato, a Como, i finalisti della Rally Cup Italia e della Michelin Zone Rally Cup Ravanelli riusciva, man mano che i chilometri scorrevano, a prendere confidenza con la trazione anteriore d’oltralpe ed apriva la seconda giornata con un buon nono parziale, su sedici, su “Grandola”, prima di percorrere in trasferimento la successiva “Corrido”, annullata.

Il decimo tempo su “Alpe Grande” permetteva al trentino di risalire sino al dodicesimo posto.

Il primo giro del Sabato è stato in crescendo” – aggiunge Ravanelli – “perchè, in pochi secondi, si poteva passare dal decimo al quinto in classifica. Eravamo contenti del nostro passo perchè le condizioni non erano facili, sia al Venerdì che al Sabato, con tratti di asciutto e di umido che rendeva difficile la gestione delle gomme. Peccato aver saltato la prova lunga al primo passaggio, per l’uscita di strada di un concorrente. Sarebbe stato molto utile provarla.”

Si ripartiva per la seconda tornata e Ravanelli firmava la nona prestazione su “Grandola”, entrando nella top ten, prima che un colpo gobbo della sorte gli rovinasse la giornata.

Stavamo andando bene” – conclude Ravanelli – “ma sulla prova lunga, in un tornante destro, la vettura si è spenta. Abbiamo perso una vita nel tentare di ripartire. Pazienza, ci siamo consolati sull’ultima prova, con un buon ottavo tempo e vicino al ritmo dei migliori. Grazie a tutti i nostri partners, a Pintarally Motorsport ed a Vsport per una vettura ed un servizio impeccabili.”

Tanto interesse e fermento intorno al 13° Rally delle Marche

In programma per il 9 e 10 novembre, oltre che avviare la serie Raceday sarà anche la penultima prova del “Trofeo Terra Rally Storici”. Tanto interesse da parte di molti protagonisti del “tricolore” che si concluderà due settimane dopo in Toscana, i quali pensano al “tetto delle Marche” come ad un test in gara. Sono due, le prove speciali da effettuare per tre volte, con partenza ed arrivo, come consuetudine, a Cingoli.

Cingoli (MC), 28 ottobre 2019. Ultimi due giorni di iscrizioni aperte, per il 13° Rally delle Marche, che appunto mercoledì 30 ottobre chiuderà la raccolta adesioni.

C’è soddisfazione, negli uffici di PRS Group ed anche da parte dell’Amministrazione Comunale di Cingoli, nell’aver appreso di un notevole interesse generale verso la gara, in programma quest’anno per il 9 e 10 novembre, che aprirà la sfida del RACEDAY RALLY TERRA 2019/2020, oltre ad avere la validità quale penultimo atto del TROFEO TERRA RALLY STORICI (TTRS), il quale farà affiancare alle vetture “moderne” le auto storiche.

Il classico appuntamento autunnale di rally su terra sino ad oggi ha già registrato un buon numero di adesioni, conosce interesse ed anche fermento: la collocazione in calendario, due settimane prima della gara finale del “tricolore” in Toscana, ha portato una ventata di interesse in più in quanto alcuni protagonisti hanno manifestato desiderio di testare la vettura proprio in questa gara, giudicata idonea per lo scopo, un banco di prova di grande valore. A questo si associa certamente anche lo stimolo rinnovato conferito alla serie Raceday, che per l’edizione 2019/2020 ha conosciuto alcune modifiche regolamentari per renderla più appetibile ai piloti ed un montepremi sicuramente allettante.

Sul piano tecnico-logistico, sono in programma due distinte prove speciali da correre per tre volte in un totale di 156 chilometri dei quali 46 di distanza competitiva, con il quartier generale dell’evento ubicato come nel recente passato nella zona degli impianti sportivi di Cingoli.

Augusto Favero “lancia la volata” del Premio Rally Automobile Club Lucca

Il pilota centra la terza piazza di classe sulle strade del Trofeo Maremma e si porta in testa alla classifica assoluta piloti. Tra i “navigatori” a primeggiare è Nicola Perrone, con Michael Salotti ad inseguire distanziato di sole nove lunghezze.  Foto Thomas Simonelli

Lucca, 28 ottobre 2019. E’ assoluta bagarre, nella lotta al titolo di campione 2019 del Premio Rally Automobile Club Lucca. La kermesse promossa dall’istituzione automobilistica provinciale, ospite del 43° Trofeo Maremma – “classica” regionale di fine stagione andata in scena lo scorso fine settimana nell’entroterra follonichese – ha visto mutare le linee dell’alta classifica con la leadership consegnata nelle mani di Augusto Favero. A garantire al nuovo leader la testa della classifica generale dedicata ai piloti è stata la terza posizione di classe N1 conquistata, sulle strade della Maremma, al volante della Peugeot 106. Una performance, quella di Augusto Favero, concretizzata al meglio in ottica campionato ed amplificata dal ritiro subito da Andrea Taddei, pilota della Mediavalle che, alla vigilia dell’appuntamento, divideva il comando con Luca Pierotti. Una condizione di classifica, quella delineata, la cui incertezza garantirà interesse fino all’ultimo appuntamento, con la possibilità di utilizzare i sette migliori risultati in grado di rivoluzionare gli equilibri finora espressi. Situazione, quella al lordo degli scarti finali, che vede in un ventaglio di cinque punti ben tre pretendenti al titolo: Augusto Favero, il leader Under 25 Andrea Taddei e Luca Pierotti, assente nel confronto.

Nella classifica copiloti, la situazione è pressoché analoga con tre pretendenti divisi da un margine che lascia agli ultimi due appuntamenti in programma ampio respiro. A comandare, grazie alla condotta condivisa con il pilota leader Augusto Favero, è Nicola Perrone. Nove, le lunghezze di vantaggio sull’inseguitore Michael Salotti, capofila tra i codriver Under 25 e protagonista di un Trofeo Maremma condizionato dal ritiro subito sulla Peugeot 106 di Andrea Taddei. In terza piazza provvisoria, a dodici punti dalla vetta, si trova Manuela Milli. Per la copilota leader nel confronto dedicato al contesto femminile “del sedile destro”, ampie possibilità di rivincita a margine di un appuntamento, quello della Maremma, vissuto da spettatrice. Nella classifica femminile piloti a primeggiare è ancora Luciana Bandini, assecondata da tre punti di vantaggio sulla competitor Giulia Serafini: una condizione congelata che attende sviluppi negli appuntamenti conclusivi.

Il Trofeo Maremma Storico ha garantito all’esperto copilota Giuseppe Tricoli la vittoria assoluta, sulla Ford Escort Cosworrth di Fabio Alessi. Uno “score” che rilancia le ambizioni del versiliese, seppur le condizioni per poter negare la vittoria al leader Massimo Cesaretti siano ridotte. Amaro ritiro anche per Elisa Filippini, sulla Alfasud di Fausto Fantei. Una variabile che non ha compromesso la leadership della copilota nel terzo raggruppamento, con quattro lunghezze di vantaggio su Alessio Pellegrini, presente in Maremma ma al “via” del confronto moderno.

La classifica piloti non ha subito variazioni, con Giovanni Mori forte dell’ipoteca del titolo auto storiche grazie ad un vantaggio quantificato in venticinque lunghezze su Mauro Lenci e tre in più su Luca Bertolozzi. Il penultimo appuntamento del Premio Rally Automobile Club Lucca vedrà i protagonisti confrontarsi sulle strade del Rally di Pomarance, in scena sulle strade della provincia di Pisa nei giorni 16-17 novembre.

 

Premiati a Padova i vincitori del Trofeo A112 Abarth Yokohama 2019

Per la decima volta consecutiva lo stand dell’ACI alla Fiera di Padova ha ospitato la cerimonia delle premiazioni della Serie dedicata alle A112 Abarth organizzata dal Team Bassano

Romano d’Ezzelino (VI), 28 ottobre 2019 – Applausi, sorrisi, festeggiamenti; ma anche emozioni e amicizia: questi gli ingredienti che hanno caratterizzato la cerimonia delle premiazioni del Trofeo A112 Abarth Yokohama che si è tenuta lo scorso sabato a Padova, nello stand dell’Automobile Club d’Italia e ACI Storico durante l’importante rassegna Auto Moto d’Epoca 2019.

Assieme a Mauro Valerio Presidente del Team Bassano promotore della Serie, sul palco era presente anche il Presidente di ACI Vicenza e componente della Commissione Auto Storiche Luigi Battistolli i quali dopo i ringraziamenti a Yokohama Italia e ad Auto Moto d’Epoca, hanno iniziato a consegnare i riconoscimenti agli organizzatori delle sette gare a calendario; tra i presenti, Loriano Norcini del Rally Vallate Aretine, Carlo Pinton del Valsugana, Renzo De Tomasi del Campagnolo e, in rappresentanza del Rallye Elba, Paolo Contesini. Rally Lana Storico, R.A.A.B. Historic e Costa Smeralda Storico, leatre tre gare disputate nel 2019.

Anche per la decima edizione della Serie dedicata alle Autobianchi A112 Abarth, i numeri hanno ne hanno confermato il gradimento grazie ai cinquantacinque equipaggi iscritti e ben centoventicinque quelli che hanno corso almeno una volta, decretando una media di quasi diciotto equipaggi a gara.

Ventidue quelli classificati avendo partecipato ad almeno tre gare e a ricevere i premi sono state dapprima Lisa Meggiarin e Marsha Loredana Zanet, per la classifica femminile; è toccato poi a Maurizio Ribaldone e Guido Zanone che si sono aggiudicati il “Gruppo 1” seguiti da Massimo Soffritti che ha svettato nella “Vintage” dedicata a quei conduttori che corsero anche nel Trofeo degli anni 1977-1984; a chiudere le classifiche speciali, è toccato a Raffaele Scalabrin che ha bissato la vittoria nella “Under 28”.

Mancava solo la classifica assoluta e per la consegna degli ambìti oscar, è stato chiamato sul palco il due volte Campione del Mondo rally Miki Biasion il quale, assieme al Direttore di ACI Livorno Ernesto La Greca, ha consegnato i trofei ed altri omaggi ai terzi classificati Filippo Fiora e Massimo Soffritti; sono poi saliti in pedana Nicola Cazzaro e Giovanni Brunaporto, secondi, ed infine un grande applauso ha accolto Raffaele Scalabrin e Giulia Paganoni indiscussi vincitori del Trofeo A112 Abarth Yokohama 2019: il secondo alloro per il giovane vicentino che ha bissato la vittoria dello scorso anno raggiungendo nell’albo d’oro della Serie, Giorgio Sisani (2011 e 2014) e Lisa Meggiarin (2013 e 2015).