La cronaca del Rally del Piemonte. Bianchi domina dall’inizio alla fine

Gara perfetta del pilota preparatore di Trofarello che lascia il compito ai suoi inseguitori di lottare per il secondo gradino del podio. Alla fine prevale Simone Giordano che miglior esordio sulla Škoda Fabia R5 non poteva avere. Terzo Luca Arione davanti a Gianluca Tavelli e quinta piazza per il velocissimo e costante Andrea Gonella, con Denise Manassero, spettacolare con la Peugeot 208 R2B con la quale primeggia fra le due Ruote Motrici. Da segnalare il nono tempo assoluto in prova a Niella Tanaro del funambolico Manuel Villa con la piccola Seicento Kit. Di Tommaso M. Valinotti. Foto Barbara Garulla e Fulvio Ferraro; Elio Magnano; Danilo Ninotto, Stefano Romeo, Gabriele Valinotti

MONDOVÌ (CN), 20 ottobre – La quinta edizione del Rally del Piemonte, che ha compiuto il salto di qualità a Rally Nazionale, richiama sabato mattina i concorrenti a Mondovì per le verifiche nella sede della Cos.Pel che ospita anche il parco assistenza. Alle operazioni di registrazione degli equipaggi si presentano in 81 degli 83 iscritti, con due assenze preventivate dell’unica Suzuki Racing Start Nazionale di Truzzi-Minervino e la Seicento A0 di Zunino-Iguera.

A metà mattinata si svolge anche lo Shake Down sulla salita della prova di Cigliè che mette in difficoltà la Citroën Saxo N2 di Gino Laiolo-Martina Passalacqua che prima escono di strada, rimanendo in bilico nel vuoto, poi rompono il cambio, dovendo far intervenire l’assistenza per recuperare la vettura ed effettuare le riparazioni necessarie per consentire ai portacolori di Meteco Corse di essere al via.

PS1 Ciglié (Km 6,28 – sabato ore 13,55) – La gara scatta puntuale alle ore 13,31 dal parco assistenza, in un clima freddo e umido sotto un sole pallido, senza nessuna cerimonia di partenza per portare subito i concorrenti sulla classica di Ciglié, unica speciale rimasta rispetto alla precedente edizione. Fabrizio Bianchi e Alessandro Mattioda chiariscono subito la situazione e mettono la loro Škoda Fabia R5 davanti a tutti, staccando di 9”5 Gianluca Tavelli-Nicolò Cottellero che guidano il trittico di Škoda Fabia racchiuso in appena 7” con Luca Arione-Roberto Aresca che inseguono da vicino e leggermente più staccati Simone Giordano-Bruno Banaudi. Sorprende, ma solo fino ad un certo punto il quinto tempo dei fidanzati monregalesi Andrea Gonella-Denise Manassero che mettono la loro Peugeot 208 VTI di Classe R2B in quinta posizione assoluta a 19”1 da Bianchi davanti a tutte le vetture Due Ruote Motrici, iniziando un gran bel duello con la Clio Williams di Sandro Sottile-Marco Nari, che paga ai monregalesi appena 1”5. La speciale è fatale alla Peugeot 207 S2000 di Francesco Aragno-Andrea Segir che rompono il motore dopo pochi chilometri.

PS2 Ciglié (Km 6,28 – sabato ore 16,26) – Dopo il riordino in Piazza Ellero, nel cuore di Mondovì, sono 78 i concorrenti che puntano nuovamente verso la speciale di Cigliè. A fine prova precedente si erano fermati Mirco Mirone-Annamaria Ammendola per un problema a un semiasse e nuovamente Laiolo-Passalacqua con il cambio che fa le bizze. Entrambi cercheranno di rientrare il mattino successivo. Ancora una volta è Fabrizio Bianchi a siglare la miglior prestazione in classifica che azzecca le gomme da pioggia e stacca di 9”3 Arione-Aresca, che effettuano la stessa scelta di Bianchi, mentre Simone Giordano è terzo a 18”1 e fa meglio per 1”3 di Tavelli-Cottellero che pensavano che la speciale fosse più asciutta. Quindi Gonella-Manassero a 24”2 che si liberano di Sandro Sottile-Marco Nari che rompono il motore della loro Clio Williams, lasciando la sesta prestazione in prova all’altra Peugeot 208 R2B di Danilo Baravalle-Enrico Ghietti. Alla fine della prima giornata, dopo la passerella in pieno centro di Mondovì, sono 79 gli equipaggi che vanno in parco assistenza con le uniche assenze di Aragno (Peugeot 207 S2000) e Sottile (Clio (Williams). Al riposo Bianchi-Mattioda vanno con 20” di vantaggio su Arione-Aresca, “ma è tutta da giocare domani. Abbiamo attaccato subito forte, perché non sappiamo quali condizioni meteo ci potranno essere domani e quindi è meglio avere un piccolo margine” commenta il portacolori di Turismotor’s. Tavelli paga ad Arione 8”9 quindi Simone Giordano a 34”6 da Bianchi. Quinta piazza per l’eccellente Andrea Gonella, a 43”3 da Bianchi, che vanta 7”9 sui costanti Paolo Vigo-Chiara Lavagno, Clio S1600. Ultima posizione in classifica per Mauro Orzini-Roberto Marsero a 16’41”3 dalla vetta a causa di un principio di incendio nel corso del primo passaggio sulla Ciglié

PS 3 Niella Tanaro (km 7,49, domenica ore 8.57) Bianchi prosegue la sua corsa con il medesimo ritmo incessante e vince anche la prova di Niella Tanaro, lasciando a 9”6 Tavelli, primo del trittico di Škoda Fabia R5 inseguitrici che vede Giordano a 10”9 e Arione a 11”7, quindi Gonella e Vigo che rafforza la sua sesta piazza. Due i ritiri in questa prova a causa di due spettacolari uscite di strada, senza conseguenze per gli equipaggi, accadute entrambe a poche centinaia di metri dal fine prova. Salgono sul terrapieno e rimbalzano di sotto capottando Enrico Silvestro e Beatrice Bodrito, noni assoluti e dominatori della Classe R3 con la loro Clio e Christian Clavario-Alice Binello, 52 esima assoluti con la loro Citroën C2 Racing Start. In mattinata Gino Laiolo era riuscito a rientrare in gara, cosa non riuscita a Mirone-Ammendola.

PS4 Ceva (km 13,43, domenica ore 9.31) – Anche la Ceva non presenta sostanziali novità con Bianchi di 6”5 davanti a Tavelli, quindi Arione a 9”2, Giordano a 13”, Gonella e Vigo, fatto che lascia immutata la classifica per le prime posizioni. In coda si ritira Orzini e l’ultima posizione passa a Laiolo, che però ha ormai nel mirino la Seicento di Antonio Tignola-Luca Migone.

PS 5 Niella Tanaro (km 7,49, domenica ore 12.26) – Le condizioni del tempo peggiorano e a tratti scende un acquazzone torrenziale, misto a nebbia. Ma la situazione ai vertici sembra non cambiare. Bianchi davanti, inseguito da Tavelli impegnato a recuperare la seconda piazza ai danni di Arione (dal quale è staccato di soli 1”7, quindi Simone Giordano, Gonella e Vigo. In queste condizioni si esalta Manuel Villa, affiancato da Marco Rosso, che riesce a segnare il nono tempo assoluto con la piccola Seicento.

PS6 Ceva (km 13,43, domenica ore 13.00) – Le condizioni peggiorano sulla Ceva di metà giornata, ma ciò non impedisce a Bianchi di imporre ancora il suo ritmo con 15”2 su Simone Giordano che sta prendendo confidenza con la Škoda quindi Gonella terzo a 24”3, poi Vigo e le due Peugeot 208 di Cristiano Fenoglio-“Leon” e Baravalle-Ghietti. Un dritto per aquaplaning costa 35”2 ad Arione, settimo tempo, e addirittura 1’02” a Tavelli che tocca anche la barriera all’esterno della rotonda. Tutto ciò ravviva la classifica per il podio con Bianchi sempre più solo in vetta con 1’26”7 su Arione che ora vanta appena 2” su Simone Giordano, mentre Tavelli è quarto a 1’55”7, ma ormai virtualmente fuori dai giochi, inseguito da Gonella e Vigo. Si ferma in questa prova il vincitore della precedente edizione, Matteo Giordano, affiancato dalla moglie Manuela Siragusa, protagonista di una gara travagliata con la Citroën Saxo Kit, pur riuscendo a staccare alcuni tempi interessanti ed entrando fra i migliori dieci della classifica assoluta.

PS 7 Niella Tanaro (km 7,49, domenica ore 15.26) Bianchi continua a condurre, anche se rallenta il passo visto il margine di vantaggio; Tavelli ha ripreso il ritmo e paga 1”2 e fa meglio di un solo decimo su Simone Giordano che scavalca Luca Arione, staccato di 7”5 da Bianchi. Alle spalle del poker di Škoda Fabia la solita accoppiata Gonella-Manassero (Peugeot 208) e Vigo-Lavagno (Clio S1600) che occupano anche le stesse posizioni in classifica

PS8 Ceva (km 13,43, domenica ore 16.00) – L’ultima prova vede il successo di Simone Giordano, tutto proteso a consolidare la sua seconda piazza in classifica generale che fa meglio 4”1 di un soddisfatto Fabrizio Bianchi. Quindi Luca Arione che procede con la massima prudenza e paga al cebano ben 17”1 salutando così la seconda posizione sul podio, quindi Andrea Gonella, che fa meglio di Gianluca Tavelli, quinto, che non vuole cadere nell’errore del giro precedente e i sorprendenti Sergio Mano-Flavio Aivano che portano al sesto posto di prova la nervosissima e non facile Clio Maxi. La prova viene sospesa per permettere i soccorsi a Cristiano Giovo, navigatore di Davide Gardino che sbattono nello stesso punto in cui erano usciti nel giro precedente Arione e Tavelli.

La classifica finale vede sul podio un soddisfattissimo Fabrizio Bianchi, che bissa così il successo ottenuto nel 2015, con Alessandro Mattioda, al suo primo successo assoluto dopo vent’anni di gare, che precedono di 1’25”9 Simone Giordano, con Bruno Banaudi alle note, soddisfattissimo del suo esordio con la Škoda Fabia R5, quindi Luca Arione e Roberto Aresca a 1’47”2 che vantano nemmeno un graffio alla vettura, seguiti da Gianluca Tavelli e Nicolò Cottellero, che chiudono il poker di Škoda Fabia. Quinta piazza per i felicissimi fidanzati di Mondovì Andrea Gonella-Denise Manassero che hanno portato alle stelle la loro Peugeot 208 R2B, davanti ai perfetti Paolo Vigo-Chiara Lavagno protagonisti di una gara senza il minimo errore con la non facile su questi fondi Clio S1600

Iscritti 83, verificati 81, classificati 62, ritirati 19.

Vincitori Prove speciali: 7 Bianchi-Mattioda (1-7); 1 Giordano S.-Banaudi (8)

Leader di classifica: 1-8 Bianchi-Mattioda

Ferrari 488 GT3 Evo 2020: una leggenda in continua evoluzione

Scarperia, 26 ottobre 2019 – Nella cornice delle Finali Mondiali Ferrari in corso di svolgimento al Mugello sono stati tolti i veli alla nuova versione della 488 GT3 che affronterà i principali campionati GT nella stagione sportiva 2020. Il nuovo pacchetto evolutivo che questa versione introduce nasce dalla volontà di continuare a perfezionare alcuni aspetti di una vettura che è tra le più vincenti nella storia della Ferrari, applicando concetti innovativi derivati dall’esperienza maturata sui campi di gara e dalle richieste avanzate dai team che portano in pista la 488 GT3.

Nella realizzazione della versione Evo 2020 le principali aree di intervento hanno riguardato l’aerodinamica, la dinamica veicolo, l’ergonomia, la sicurezza e l’affidabilità pur rispettando i rigorosi limiti prestazionali imposti dal regolamento FIA in termini di potenza ed efficienza aerodinamica.

L’obiettivo degli ingegneri che si sono occupati dell’evoluzione aerodinamica della 488 GT3 Evo 2020 è stato quello di garantire alla vettura una maggiore stabilità tramite una riprogettazione del frontale. Le oltre 18.000 ore di calcolo per le simulazioni CFD e le sessioni in galleria del vento hanno portato alla realizzazione di un nuovo paraurti che ora presenta una sezione frontale ridotta nella zona al di sotto dei proiettori. Questo ha consentito di alloggiare all’interno dei nuovi volumi una coppia di flick che generano un carico verticale più efficace, svolgendo una fondamentale funzione di stabilizzazione della vettura senza peraltro modificarne l’equilibrio aerodinamico, anche grazie all’intervento sui deviatori di flusso dello splitter. La rivisitazione dell’aerodinamica ha riguardato anche altre parti del frontale della 488 GT3 come le feritoie sopra il passaruota, che risultano ampliate rispetto al modello attuale; quelle posizionate posteriormente sono state invece completamente riprogettate, congiuntamente alla parte anteriore della porta, ulteriormente rastremata per una migliore canalizzazione dei flussi sulla fiancata.

L’introduzione della 488 GT3 Evo 2020 ha permesso inoltre di ottimizzare la dinamica veicolo, una delle armi vincenti della 488 GT3. Le modifiche apportate riguardano l’aumento del passo, che ora è stato reso identico a quello della 488 GTE al fine di ottimizzare l’utilizzo degli pneumatici, ridurne il degrado e facilitare la conversione da GT3 a GTE. Il lavoro degli ingegneri si è poi concentrato sull’alleggerimento del veicolo che permette di utilizzare una quantità maggiore di zavorra per raggiungere il peso minimo imposto dal Balance of performance, abbassando pertanto il baricentro.

Il propulsore, V8 biturbo con angolo di 90 gradi tra le bancate, non è stato oggetto di sviluppo in termini prestazionali o modifiche legate alla componentistica, ma beneficia di un nuovo controllo che garantisce una maggiore affidabilità e un’erogazione più pulita e precisa della coppia; anche l’elettronica è stata migliorata e ottimizzata a livello di controlli veicolo (tra cui ABS e Traction Control).

L’evoluzione delle competizioni endurance, sempre più vicine a gare sprint di lunga durata, impongono un’attenzione maniacale a tutti gli aspetti, incluso l’abitacolo. Nella 488 GT3 Evo 2020 fa il suo debutto un sedile inedito, sviluppato congiuntamente con Sabelt per equipaggiare sia la GT3 sia la GTE, che risponde alle nuove normative di sicurezza FIA e garantisce non solo maggiore rigidezza e robustezza, ma anche un risparmio di peso nell’ordine dei 2,4 kg. Anche le cinture sono state modificate tramite l’introduzione di nuovi nastri e di una nuova fibbia.

Dedicato alle gare di durata, il pacchetto addizionale 24H/Endurance è stato specificamente progettato per i clienti che sono interessati a questo tipo di competizioni. La dotazione base comprende un paraurti anteriore dotato di fari supplementari, innesti per il rifornimento rapido dell’olio motore e del liquido di raffreddamento, frizione in carbonio, pinze freno mutuate dalla GTE e dadi delle ruote in acciaio. Tra le dotazioni disponibili su richiesta, sensori di livello del liquido di raffreddamento, di segnalazione del completamento rifornimento con luce di avvertimento e fari principali a LED da 4500 lumen per faro.

Le nuove componenti e le migliorie introdotte con la versione 2020 della 488 GT3 Evo sono disponibili anche come kit di aggiornamento per le vetture esistenti.

Racing for Genova Team cerca riscatto a Casale Monferrato

Foto Stefano Bertuccioli

Ancora Piemonte per la Racing for Genova Team. Nel prossimo fine settimana, infatti, la scuderia genovese parteciperà a Casale Monferrato alla 22^ Ronde Colli del Moscato e del Monferrato con due vetture. La prima è una Fiat Grande Punto S2000 che sarà portata in gara da Michele Guastavino, in coppia con Mirella Siri, sua madre nella vita di tutti i giorni: per il giovane e veloce pilota savonese questo impegno costituirà un’ottima occasione sia per confrontarsi con i tradizionali rivali locali che per cogliere un risultato di prestigio con cui avviare alla conclusione una stagione che non gli ha riservato le soddisfazioni che avrebbe meritato.

L’altra vettura è una Renault Clio S1600 con cui gareggeranno i savonesi Francesco Aragno e Andrea Segir. La coppia portacolori della Racing for Genova Team, mortificata da due ritiri consecutivi, entrambi in Piemonte, cercherà di far valere il proprio valore e, soprattutto, di riscattare quella sorte avversa che ha caratterizzato l’ultima fase della propria stagione.

Nello scorso fine settimana, ancora soddisfazioni per il genovese Alessandro Polini. Il portacolori della scuderia Racing for Genova Team, infatti, al 21° slalom “Seredda – Ittiri” – gara sarda valida per la Coppa Italia 2^ Zona – ha conquistato, al volante della sua Polini 01 Bmw carrozzata A112, la sesta posizione assoluta finale, piazzamento a cui ha abbinato anche il successo nella Classe d’appartenenza. Per l’ex campione italiano, reduce dall’importante vittoria ottenuta allo slalom Chiavari – Leivi, una nuova prestazione di prestigio che, oltre a dare ulteriore lustro alla sua stagione, lo conferma tra i migliori interpreti nazionali di questa specialità.

 

Ott Tänak è Campione del Mondo Rally con la Toyota Yaris WRC

Ott Tänak e il suo copilota Martin Järveoja vincono il titolo iridato di campioni del mondo Rally Fia con un sorprendente secondo posto al rally di Spagna.

Tänak ha interrotto un lungo dominio francese durato quindici anni, diventando il terzo pilota a rivendicare la corona WRC dal 2004, lui e Järveoja sono i primi piloti estoni ad aver mai raggiunto l’impresa.

È la quinta occasione in cui un pilota Toyota ha vinto il titolo di pilota WRC e la prima volta da quando Didier Auriol ha trionfato nel 1994.

Dopo aver vinto sei dei 12 rally di quest’anno, Tänak si è presentato al penultimo round della stagione con un vantaggio di 28 punti nella classifica piloti. Nell’unico vero rally a superficie mista della stagione, Tänak si è classificato quinto dopo la giornata di apertura su ghiaia, mentre le quattro vittorie consecutive della giornata di sabato su asfalto lo hanno fatto salire al terzo posto.

La giornata di domenica è iniziata con un buon vantaggio, ma Tänak aveva ancora bisogno di dare il massimo nella Power Stage finale per assicurarsi il titolo.

In un’incredibile corsa sulla tappa di 20,72 chilometri, è stato 3,6 secondi più veloce di tutti riuscendo a guadagnare non solo i cinque punti di bonus, ma anche a conquistare il secondo posto del rally.

Jari-Matti Latvala ha chiuso in quinta posizione, portando a casa punti importanti per il campionato dei costruttori, in cui la Toyota rimane con la possibilità di vincere nel round finale della stagione in Australia, a 18 punti dal capolista. Dopo essersi ritirato sabato mattina dopo un incidente, Kris Meeke è tornato in azione domenica in base alle regole di riavvio.

Takamoto Katsuta, pilota del TOYOTA GAZOO Racing Rally Challenge, ha completato con successo il suo secondo evento ai massimi livelli in una Toyota Yaris WRC iscritta separatamente, mostrando ancora una volta buoni progressi nonostante un problema tecnico lo abbia rallentato nella giornata di sabato.

Akio Toyoda (Team Chairman). “Caro Ott, Martin, tutti i nostri amici e sostenitori in Estonia, Presidente Kaljulaid, congratulazioni per la vittoria!

L’anno scorso al Rally di Finlandia, ho visto così tanti fan estoni sventolare bandiere per tifare Ott e Martin. Dicevano che le bandiere non pesavano sulle loro spalle ma invece il loro sostegno è stato cruciale per fargli ottenere il massimo.

Sono contento che la nostra Yaris WRC abbia un così forte sostegno da parte dei nostri amici e sostenitori estoni, e abbiamo cavalcato l’onda fino alla vittoria del campionato!

Ott e Martin, voglio festeggiare insieme a voi sul podio anche per il campionato costruttori tra tre settimane e ringraziare tutto il forte sostegno estone avuto nel corso di questi anni!

Dobbiamo vincere in Australia!

Facciamolo insieme!”

Tommi Mäkinen (Team Principal). “Questo è un risultato storico: abbiamo un nuovo campione del mondo. È un grandissimo risultato per tutto il team per il duro lavoro svolto insieme a Ott e Martin per tutta la stagione per raggiungere questo obiettivo. C’è stata molta pressione su Ott questo fine settimana. So com’è e penso che sia difficile per chiunque altro capire cosa significhi. Quello che ha fatto sul Power Stage, per fare ciò di cui aveva bisogno per ottenere il titolo, è stato assolutamente sorprendente. Il secondo posto ci aiuta anche nel campionato dei costruttori. Avremo ancora una possibilità in Australia e faremo del nostro meglio nella tappa finale. ”

Ott Tänak (Driver car 8).“Sono senza parole. La pressione di questo fine settimana era veramente ad alti livelli. Questo era l’obiettivo della mia vita. Sapevo di non poter commettere errori, ma allo stesso tempo dovevo fare un buon risultato per realizzarlo. Avevo una forte pressione ed all’inizio è stato difficile, ma verso la fine sono stato in qualche modo in grado di rilassarmi e guidare normalmente. Questa mattina ho avuto una bella sensazione in macchina e ho potuto guidare con un buon ritmo, ma Dani [Sordo] è sempre stato un po’ più veloce, quindi sapevo che sarebbe stato difficile nella Power Stage ottenere i punti di cui avevamo bisogno. Ho spinto forte e alla fine ha pagato. Ho dovuto superare molto nella mia carriera, quindi è veramente fantastico riuscire a raggiungere questo obiettivo. Grazie al team, hanno fatto un ottimo lavoro. ”

 

Citroën già concentrata sul Mondiale 2020

Dopo l’avaria idraulica che ha tolto ogni speranza di vittoria a Sébastien Ogier e Julien Ingrassia nella PS 2, il Citroën Total World Rally Team, nonostante i progressi dimostrati dalla C3 WRC su asfalto, non è riuscito a impedire che i rivali conquistassero il titolo mondiale piloti e copiloti.

Dopo un’ottima partenza su terra il primo giorno, con uno scratch nella prima PS, Sébastien Ogier e Julien Ingrassia hanno visto svanire le loro speranze di vittoria per un’avaria idraulica nella crono successiva, e sono arrivati in fondo con il miglior piazzamento possibile. Risaliti in ottava posizione ieri, dopo aver confermato i progressi della C3 WRC su asfalto, facendo registrare diversi tempi molto validi, hanno proseguito oggi la sessione di test in condizioni reali su questa superficie, in vista del futuro.

Purtroppo tutto questo non è stato sufficiente a contrastare l’attribuzione del titolo mondiale piloti e copiloti a Ott Tänak e Martin Järveoja. Ormai concentrato sul 2020 e determinato a permettere a Sébastien Ogier e Julien Ingrassia di riconquistarsi il loro numero 1, il Citroën Total World Rally Team affronterà l’ultimo appuntamento della stagione in Australia (14-17 novembre), con lo spirito combattivo che lo caratterizza e con la ferma intenzione di concludere in bellezza la stagione 2019, già costellata di undici podi di cui tre vittorie.

Esapekka Lappi e Janne Ferm, in totale sintonia con la loro C3 WRC, hanno dimostrato un ritmo gradualmente crescente il primo giorno su terra, fino a arrivare a soli 4’’ dal podio all’inizio del secondo passaggio, prima che un problema al motore li costringesse al ritiro definitivo per il week-end.

Tuttavia, Citroën Racing ha avuto la soddisfazione di vedere le C3 R5 realizzare una doppietta in entrambe le categorie: Mads Ostberg e Torstein Eriksen si sono imposti nel WRC2Pro, mentre Eric Camilli e Benjamin Veillas, i loro delfini, hanno vinto il WRC2.

Sébastien Ogier, Pilota del Citroën Total WRT. «Naturalmente non è il risultato che speravamo di conquistare arrivando qui. Eravamo determinati a dare il massimo fino all’ultimo, ma tutto è finito troppo presto. In seguito l’adrenalina e la motivazione sono necessariamente cambiate, ma abbiamo cercato di restare il più professionali possibile, per lavorare sul set-up della vettura su asfalto, e provare ad attaccare comunque. Complimenti a Ott e Martin per questo titolo meritato e conquistato con abilità.»

Esapekka Lappi, Pilota del Citroën Total WRT. «Sono deluso per questa conclusione arrivata troppo presto, tanto più che fino ad allora la prima giornata era stata piuttosto costante e solida in termini di velocità. Gli scarti erano ridotti, e la battaglia si preannunciava interessante. E poi mi sentivo molto a mio agio al volante della mia C3 WRC. Avrei voluto verificare i progressi su asfalto, che i tempi di Sébastien e Julien hanno dimostrato andare nella direzione giusta. Ora sono ansioso di arrivare in Australia per concludere la stagione nel miglior modo possibile.»

Efferremotorsport – Doppio impegno nel Monferrato e Franciacorta

Andrà in scena Domenica 3 Novembre la 22° edizione della Ronde del Monferrato e Moscato, con partenza e arrivo a Casale Monferrato (AL).

Il programma prevede la partenza da Casale, nella serata di Sabato 2 Novembre mentre le 4 prove speciali, una da ripetere, si svolgeranno tutte nella sola giornata di Domenica.

La prova denominata “Colli e Castelli” si svolgerà nei seguenti orari: 9:04 – 11:44 – 14:09 e 16:24 e si svilupperà a partire dalla località Fabiano, poco distante da Serralunga di Crea.
Tre gli equipaggi del team EfferreMotorsport che gareggeranno: Caushi-Bariani sulla Fiat 600 trofeo E0, Azzaretti-Spagnolo alla loro seconda gara sulla nuova Mini RS 1.6 ed infine Bossuto-Bondì su Peugeot 106 N1, con tutti e tre gli equipaggi a caccia di un podio di classe.

Il fine settimana del team oltrepadano continuerà al Franciacorta Rally Circuit dove avremo al via Pierluigi Sangermani e Lorenzo Paganin sulla Ford Fiesta R5, vettura vincitrice al Rally Nido dell’Aquila con Simone Campedelli.

La gara bresciana prevede 4 prove tutte all’interno del circuito dell’autodromo di Franciacorta.

 

Movisport in trionfo a Como: Gilardoni vince di forza la “sua” gara

Un alloro significativo per il giovane driver originario del comasco. Soddisfazione anche per il titolo di Coppa Italia femminile conquistato da Sara Micheletti. Al “Catalunya mondiale” una gara in chiaro-scuro, con Andolfi e Gryazin comunque spesso tra i protagonisti del WRC-2.

Reggio Emilia, 29 ottobre 2019. Un Kevin Gilardoni in grande spolvero ha vinto il 38° Trofeo AC Como, la gara per lui “di casa” essendo il portacolori Movisport originario della provincia Como pur se da anni vive in Svizzera. Ha vinto la prestigiosa gara lariana valevole come finale della Supercoppa Wrc oltre che della Coppa Italia, capace di convogliare durante il weekend appena concluso, ben duecento pretendenti.

Sulla Hyundai i20 Wrc NG del team HMI, Gilardoni aveva anche il non facile compito di riportare in gara l’amico navigatore Corrado Bonato, rientrante dopo uno stop forzato di alcuni mesi. Dopo una prima prova accorta, il duo della Movisport ha iniziato a serrare i ritmi arrivando a concludere il rally con un ruolino di marcia impressionante: sei speciali vinte su otto percorse sono l’emblema della gara importante realizzata dall’equipaggio che li ha visti prevalere con 11” di vantaggio sui compagni di team Fontana-Arena e con 3’03”8 su Paccagnella-Mometti.

Soddisfazione comunque doppia, a Como, per i colori reggiani, con la conquista pure del titolo assoluto della Coppa Italia “femminile” da parte di Sara Micheletti, in coppia con Romano Belfiore, su una Peugeot 208 R2. Una prestazione sopra le righe, per la driver lombarda, che ha tenuto alla frusta diverse ottime rivali, sfruttando al meglio la potenzialità della vettura e certamente anche i preziosi consigli dell’esperto copilota Belfiore.

“Catalunya” in chiaro-scuro. Fabio Andolfi/Emanuele Inglesi e Nikolay Gyazin/Yaroslav Fedorov hanno invece corso al “Rally Catalunya Costa Daurada”, penultima prova del campionato del mondo rally, in un ranking in cui entrambi figuravano nella top ten della serie WRC-2, uno al sesto posto (Andolfi) e l’altro al terzo (Gryazin).

Sesta posizione finale nel Wrc 2 e 18a posizione assoluta per Fabio Andolfi ed Emanuele Inglesi sulla Skoda Fabia R5 di Motosport Italia gommata Pirelli.

 

Dopo i primi tre quarti di gara trascorsi con sensazioni positive, il pilota di ACI Team Italia ha forato nella seconda prova della domenica perdendo secondi importanti ed una posizione, che poi ha recuperato nella power stage.

Meno bene è andata a Gryazin, finito 11° di categoria. Dopo un veloce avvio, il pilota russo era riuscito a scalare la classifica sino al 4 ° posto poi, al fine della seconda tappa nella prova spettacolo di Salou è incappato in una incidente venendo costretto al ritiro. Ha ripreso poi nella terza e conclusiva tappa della domenica, cercando di settare al meglio la Fabia senza mai riuscire a trovare la scelta ottimale, decidendo quindi di concludere e acquisire esperienza a memoria futura.

Da segnalare che nel mondiale Wrc 2 il titolo non è stato ancora assegnato, la classifica vede in testa Loubet con 91 punti, secondo è Kajetanowicz con 88, terzo Guerra a quota 75, quarto Gryazin con 73 ed infine quinto Andolfi con 64. L’ultima prova stagionale sarà in Australia, dal 14 al 17 novembre.

Scuderia Palladio: Federico Bottoni vince la Coppa Italia a Como

In coppia con Sofia Peruzzi, Federico si aggiudica la vittoria di classe nella finale unica del Rally AC Como e chiude al terzo posto nel Trofeo Renault Open. Foto Matteo Ottavianelli

Vicenza, 29 ottobre 2019 – E’ stato il recente Rally AC Como a far calare il sipario sulla Coppa Italia e sui Trofei Renault, obbiettivi stagionali di Federico Bottoni.

Dopo la conquista del Trofeo Renault Top, al pilota veronese in forze da quest’anno alla Scuderia Palladio, restavano da giocarsi i due prestigiosi titoli – Coppa Italia e Trofeo Open – entrambi da assegnare al termine della gara comasca, che affrontava per la prima volta sempre alla guida della Renault Clio R3 messa a disposizione da SMD Racing, sulla quale ritrovava Sofia Peruzzi a navigarlo.

Inserito di diritto tra i finalisti pretendenti alla vittoria, il duo ha dovuto anche fare i conti con il dover l’azzeccare la giusta scelta di pneumatici; cosa non sempre facile, come è successo nella seconda parte di gara dove si poteva azzardare una mescola più dura in luogo di quella montata, e che probabilmente è stata la causa dello scarto di soli 5″ accusato al termine dell’ultima speciale con i cronometri che hanno visto Bottoni e Peruzzi chiudere al terzo posto nella classifica del Trofeo Renault Open e al primo in classe R3C nella finale di Coppa Italia.

Un risultato che soddisfa Federico Bottoni e le navigatrici che l’hanno affiancato durante la stagione: Sofia Peruzzi e Daiana Ramacciotti. “Manca la ciliegina sulla torta, quella vittoria del Trofeo Open che era alla nostra portata in una sfida con dei piloti veloci quali Panzani e Daldini, ma che per una manciata di secondi non è arrivata – afferma Bottoni – resta la soddisfazione di un’annata più che positiva con le vittorie del Trofeo Renault Top ottenute grazie a diverse vittorie di classe e ora quella della finale di Coppa Italia. Colgo l’occasione per ringraziare la Scuderia Palladio nella persona del Presidente Mauro Peruzzi che ci ha seguito gara dopo gara, gli sponsor che mi hanno sostenuto e la SMD Racing per l’efficace vettura con la quale ho corso.”

Finali Mondiali Ferrari – Show e successo di pubblico al Mugello

Scarperia, 27 Ottobre 2019 – Si è conclusa un’edizione record per le Finali Mondiali Ferrari, che nel corso dei quattro giorni dell’evento hanno visto oltre 43.000 persone gremire gli spalti dell’Autodromo del Mugello, con il picco di 28 mila la domenica. La componente agonistica della giornata conclusiva è vissuta attorno alle Finali Mondiali che hanno decretato i campioni mondiali del monomarca, mentre quella spettacolare, il tradizionale Show Ferrari, ha avuto come protagoniste le 488 GTE, per celebrare 70 anni di vittorie Ferrari a Le Mans, e le F60, in omaggio ai 90 anni della Scuderia Ferrari.
Campioni del mondo. Partito con un leggero ritardo a causa della nebbia, il programma di gara si è susseguito secondo un ritmo incalzante che ha decretato i campioni delle quattro classi. Adam Carroll (Ferrari Budapest) si è imposto nel Trofeo Pirelli al termine di una gara vibrante e spettacolare, precedendo sul traguardo di soli 421 millesimi Bjorn Grossmann (Octane 126) e Niccolò Schirò (Rossocorsa).
Emanuele Maria Tabacchi (Rossocorsa) ha suggellato nel migliore dei modi la stagione di debutto nel monomarca del Cavallino conquistando il Trofeo Pirelli Am, dopo una formidabile rimonta a cui era stato costretto da un contatto. La Coppa Shell trova il suo giusto campione mondiale in James Weiland: l’americano di Rossocorsa è infatti l’unico pilota a gareggiare in tutte e tre le serie internazionali del Challenge. Ingvar Mattsson (Scuderia Autoropa), dopo il successo in volata nella Coppa Shell Am, si conferma campione del mondo della classe, bissando il titolo conquistato nel 2018.
Attività in pista e nel paddock. Anche nella giornata di domenica sono proseguite le attività di F1 Clienti e dei Programmi XX, affiancate nel pomeriggio dalle prime tornate delle vetture di Club Competizioni GT. Nel paddock, affollato di tifosi del Cavallino Rampante, nell’area espositiva dedicata ai 70 anni dalla prima vittoria alla 24 ore di Le Mans e ai 90 anni della Scuderia Ferrari, era possibile ammirare anche le nuovissime Ferrari 488 Challenge Evo e 488 GT3 Evo 2020 presentate nel corso della serata di premiazione di sabato. In questa occasione, è stata anche svelata la sede delle prossime Finali Mondiali, in programma ad Abu Dhabi dal 4 al 7 novembre 2020.
Ferrari Show. A chiusura di uno spettacolare fine settimana di gare, il Ferrari show ha offerto un omaggio alle recenti vittorie alla 24 ore di Le Mans e nella Petit Le Mans che hanno reso speciale un anno ricco di successi nei campionati GT. L’esibizione si è aperta con la consegna della bandiera italiana, portata dal 1° Reggimento Carabinieri Paracadustisti “Tuscania”, ad Enrico Galliera, Chief Marketing and Commercial Officer di Ferrari, per proseguire con la presentazione del trofeo della 24 ore di Le Mans conquistata dall’equipaggio di Calado-Pier Guidi-Serra lo scorso giugno. Al volante delle 488 GTE, James Calado, Daniel Serra, Miguel Molina e Toni Vilander che hanno poi lasciato il palcoscenico alle evoluzioni alla guida della F60 della Scuderia Ferrari con i piloti Giancarlo Fisichella, Andrea Bertolini, Olivier Beretta e Davide Rigon.
Lo show si è concluso con l’emozionante omaggio di due Eurofighter del IV Stormo dell’Aeronautica Militare Italiana di stanza a Grossetto che hanno sorvolato il rettilineo principale compiendo spettacolari evoluzioni.

 

Una finale, a Como, che non soddisfa Renzo Rampazzo

Il sesto posto nella Rally Cup Italia in R3C, secondo assoluto tra gli Over 55, ed il settimo nel Trofeo Clio R3 Open lasciano un po’ di amaro in bocca al pilota di Montegrotto Terme. Foto Fotosport

Montegrotto Terme (PD), 29 Ottobre 2019 – Con la consegna agli archivi del trentottesimo Trofeo ACI Como giunge il momento, per Renzo Rampazzo, di stilare il bilancio di una stagione agonistica che lo ha visto importante protagonista, tra le vetture R3C, in Triveneto.

Se i risultati ottenuti in quarta zona, vittoria nella Coppa Rally ACI Sport e nel Trofeo Clio R3 Open, hanno evidenziato un’annata più che positiva, per il pilota di Montegrotto Terme, quanto vissuto sulle insidiosi speciali lombarde, nel recente weekend, non ha dato le attese conferme.

Un notevole parco partenti, in virtù della finale unica nazionale per entrambe le serie, ha visto il portacolori di Patavium Racing partire motivato durante la prima giornata per poi perdersi nel corso della seconda, la più lunga e decisiva dell’intera competizione.

Possiamo dire che il bilancio ci porta una sufficienza” – racconta Rampazzo – “perchè dopo aver vinto, in quarta zona, sia la Coppa Rally ACI Sport che il Trofeo Clio R3 Open alla finale di Como non abbiamo reso come dovevamo. Siamo stati positivi, a fasi alterne. Ovvio, speravamo in qualcosa di meglio, per chiudere il 2019, ma non possiamo lamentarci. Qui il parco partenti era notevole, lo sapevamo sino dalla vigilia che sarebbe stata durissima. Quel che resta è comunque un 2019 che ci ha regalato tante belle soddisfazioni. Grazie ai nostri partners, a Patavium Racing, ad Alberto Frasson ed un abbraccio a Davide Briola.”

Il sesto posto finale nella Rally Cup Italia tra le R3C, la quale racchiudeva i finalisti delle varie zone della CRZ, unito al secondo assoluto tra gli Over 55 ed il settimo nel Trofeo Clio R3 Open gratificano un’annata dove il patavino, affiancato da Haianes Tania Bertasini alle note sulla Renault Clio R3 curata da Shade Motorsport, si è dimostrato solido e costante, ad eccezione dell’unico passo falso avvenuto al Rally del Friuli Venezia Giulia.

Una prima giornata di gara, quella del Venerdì, vedeva Rampazzo concludere al decimo posto, con un ritardo importante dal treno di testa ma con la possibilità di puntare ai migliori cinque.

Nella seconda frazione, al Sabato, l’attesa scossa non arrivava e l’alfiere di Patavium Racing non riusciva a trovare il giusto ritmo, chiudendo con l’undicesima piazza in classe R3C.

Dai, a conti fatti non possiamo dire che siamo scontenti” – sottolinea Rampazzo – “perchè competere per le posizioni di prima fascia era, per noi, fuori portata. Siamo soddisfatti del nostro percorso in Triveneto ed un po’ amareggiati per non esserci espressi al meglio a Como.”

Gli fa eco Stefano Primoli, presidente di Patavium Racing. “Renzo ha sicuramente pagato caro l’errore in Friuli” – aggiunge Primoli – “perchè gli avrebbe permesso di presentarsi con un maggiore bottino di punti alla finale di Como. Si è dimostrato un combattente e ha deposto le armi, in questa stagione, con onore. Complimenti a tutti e due.”

Un Como che infonde fiducia al futuro di Alessio Rossano Bellan

Il restyling, a cura di Gima Autosport, rende raggiante il pilota di Taglio di Po, nono di classe, lasciando un pizzico di rammarico per un 2019 che poteva vederlo protagonista.

Taglio di Po (RO), 29 Ottobre 2019 – Il Trofeo ACI Como, finale unica della Rally Cup Italia ed atto conclusivo del Trofeo Clio R3 Open, va in archivio con un Alessio Rossano Bellan rivitalizzato, nonostante il risultato finale possa dare spazio ad una diversa interpretazione.

Dopo aver collezionato tre ritiri ed un opaco quinto posto, in un 2019 particolarmente ostico, il pilota di Taglio di Po ha ricevuto dall’appuntamento lombardo una fondamentale iniezione di fiducia, in grado di portarlo a guardare con un maggiore ottimismo al finale di stagione.

Il restyling operato da Gima Autosport, sulla Renault Clio R3 griffata Bolza Corse, ha dato i frutti sperati ed il portacolori di Monselice Corse, affiancato da Debora Guglieri alle note, ha potuto togliersi un importante sassolino dalla scarpa, con un pizzico di rammarico per un’annata che, a conti fatti, avrebbe potuto vederlo protagonista in entrambe le serie, in quarta zona.

Siamo davvero molto soddisfatti del nostro Como” – racconta Bellan – “ed in particolar modo del lavoro svolto da Gima Autosport sulla nostra vettura. Per la prima volta, in questa stagione, arriviamo alla fine di una gara, con la nostra Clio R3, senza aver patito alcun tipo di problema. Eravamo certi che, dando in mano la nostra vettura a Gima Autosport, la musica sarebbe cambiata totalmente. Siamo davvero contenti. Certo, non pretendevamo di essere competitivi con i finalisti nazionali ma il nostro obiettivo era confrontarci con Rampazzo, il nostro rivale diretto in quarta zona. Gli siamo stati davanti e questo ci rende felici e tristi allo stesso tempo perchè, senza tutti quei problemi, probabilmente saremmo arrivati qui, a Como, da finalisti.”

Un Trofeo ACI Como difficile, corso su due giornate ed in condizioni miste, vedeva Bellan uscire dalla speciale di apertura, la “Pian del Tivano”, con un buon sesto tempo su quindici.

Una successiva “Bellagio” non al massimo della forma lo allontanava dalle posizioni di vertice, undicesimo di classe al termine della prima frazione, prima di riprendersi e risalire, al giro di boa del Sabato, sino al nono posto di R3C, sorpassando il diretto rivale in ambito Triveneto.

Alternandosi ai piedi della top ten il tagliolese concludeva la propria trasferta comasca in nona posizione finale, un risultato che nasconde la tanta positività acquisita durante la due giorni.

Il Trofeo ACI Como è una gara molto difficile” – aggiunge Bellan – “e questo già lo sapevamo bene, avendo corso qui anche lo scorso anno. Abbiamo trovato condizioni miste, le peggiori, con alternanza di asciutto ed umido per tutta la gara. Siamo molto ma molto contenti perchè questa edizione del Como è stata impegnativa, con condizioni di fondo difficili. Ci scontravamo contro i migliori piloti di Italia, tra le vetture R3, e sapevamo che sarebbe stata decisamente dura. Dobbiamo lavorare sull’assetto perchè sullo sconnesso siamo ancora troppo rigidi. Grazie a Debora, davvero brava. Con lei stiamo costruendo un buon feeling in abitacolo. Grazie ai ragazzi di Bolza Corse, in particolare a Silvano e Stefano, perchè hanno svolto un lavoro perfetto. Dopo un anno difficile è stata una grossa liberazione arrivare con la nostra vettura.”

Sandro Schenetti e Baldon Rally, numeri uno a Como

Il pilota di Maranello, sulla Peugeot 208 R2 del team vicentino, è il vincitore della finale unica nazionale della Rally Cup Italia e della Michelin Zone Rally Cup.

Castelgomberto (VI), 29 Ottobre 2019 – Si stappa lo spumante in casa Baldon Rally, grazie ad un Sandro Schenetti d’autore che pone la sua firma, al volante della Peugeot 208 R2 di Baldon Rally, sulla finale unica nazionale della Rally Cup Italia e della Michelin Zone Rally Cup.

Un uno due maturato con intelligenza e determinazione con il pilota di Maranello, affiancato da Alberto Corradi alle note, che ha saputo mantenere alta la concentrazione, nella due giorni del Trofeo ACI Como, e si è messo in scia al trasparente Manenti, consapevole dell’alta posta in palio, per concludere con un ottimo secondo posto finale, in classe R2B, a soli 13”3 dalla vetta.

 

Abbiamo centrato tutti gli obiettivi di stagione” – racconta Schenetti – “ed ho coronato il sogno di portare al debutto mio figlio a Modena. Meglio di così? Abbiamo vinto la Rally Cup Italia e la Michelin Zone Rally Cup, in una finale molto difficile a livello mentale. Andare forte e non compromettere la stagione non era semplice, su strade che non conoscevo e molto insidiose. Grazie di cuore a Baldon Rally, a loro i miei migliori complimenti e ringraziamenti. Hanno svolto un lavoro egregio, sono contento della loro crescita, ed auguro a loro che questi successi possano farli diventare un punto di riferimento nazionale per il noleggio di vetture da gara.”

Si unisce al coro dei festeggiamenti anche Alessandro Baldon, titolare di Baldon Rally.

 

Siamo felici per aver ripagato la fiducia di Sandro” – racconta Baldon – “e questo duplice successo ci rende orgogliosi del lavoro che abbiamo svolto. È stato un successo di squadra. Grande Sandro, grande Alberto ed un bravo anche a tutti noi ed alla nostra Peugeot 208 R2.”

L’unica nota stonata per la compagine di Castelgomberto arriva dalla Suzuki Rallye Cup: il migliore Under 25 nel monomarca giapponese, Andrea Scalzotto, partiva a testa bassa, vincendo la prima prova speciale e si confermava al comando della finale, a fine prima frazione.

Un errore fatale, una toccata sul primo impegno del Sabato, costringeva il pilota vicentino ed il compagno di abitacolo, Daniele Cazzador, a parcheggiare amaramente la Suzuki Swift 1.6 R1.

Davvero un peccato per Andrea” – aggiunge Baldon – “perchè aveva dimostrato di avere il passo per vincere la finale nazionale della Suzuki Rallye Cup. Ha toccato quando era in testa ma, purtroppo si sa, quando si va forte può succedere. Resta comunque una stagione splendida, migliore giovane tra gli Under 25 ed a podio in entrambe i gironi CIR e CIWRC.”

Sorride anche il turco Murat Can Şen, in coppia con Ozden Yilmaz alle note, il quale sale sul terzo gradino del podio, in classe PS1, andando a completare un’edizione molto insidiosa di questo Trofeo ACI Como, vissuto su condizioni alterne tra asciutto e bagnato, e maturando esperienza importante per quelli che saranno i prossimi appuntamenti stagionali.

 

 

Alla 11^ Ronde di Sperlonga confermato il montepremi Bardahl

Per il sesto anno consecutivo il grande marchio, leader mondiale nel settore lubrificanti per auto e moto, è partner dell’evento. Prevista per il 14 e 15 dicembre, proposta con il format del 2018, con le sfide che avvieranno al sabato pomeriggio, si correrà sui classici quattro passaggi della prova “La Magliana”, che quest’anno avrà un nuovo tratto mai utilizzato prima.

Sperlonga (Latina), 29 ottobre 2019 – Confermato il montepremi anche per l’edizione numero undici della Ronde di Sperlonga, in programma per il 14 e 15 dicembre.

Consolidata  e rinnovata anche per l’edizione 2019 la tradizione dell’importante montepremi, messo in palio da BARDAHL che ormai da cinque anni è parte integrante dell’evento, anche attraverso il suo distributore ufficiale per l’Italia (dal 1973) “MAROIL s.r.l.”, con l’obiettivo di premiare chi dimostra maggior talento nella propria classe di appartenenza, e far crescere di conseguenza il fascino e l’appeal di questo evento motoristico di fine anno, che coinvolge sempre più gli appassionati e non, di questo fantastico sport.

Il montepremi BARDAHL consiste in 2 litri di olio da competizione BARDAHL, che saranno assegnati ai vincitori di ogni classe.

Per potersi aggiudicare i premi in palio i concorrenti dovranno:

       Apporre l’adesivo obbligatorio di gara BARDAHL;

       partecipare alla foto ufficiale di gruppo abbinata al concorso “Vinci un Week-End a Sperlonga”;

  • Non apporre sulla vettura e sull’abbigliamento marchi relativi ad altre aziende del settore lubrificanti (sia stradale che da competizione)

Le suddette condizioni formano regolamento essenziale ai fini dell’aggiudicazione del montepremi, e saranno verificate da personale preposto lungo tutto il percorso di gara.

Confermato il format 2018. Dopo aver raggiunto lo scorso anno la “prima stella”, quella dei dieci anni, quell’avventura iniziata nel 2009 quest’anno torna per l’undicesima edizione più viva e carica che mai grazie alla passione di Sperlonga Racing, che nel tempo ha fatto diventare la gara un appuntamento irrinunciabile per il fine anno di molti rallisti. La gara è una delle poche Ronde rimaste in calendario in Italia, è ed ha in serbo anche per quest’anno una novità.  Intanto, dopo quella proposta dello scorso anno e ribadita anche per questa edizione, di far svolgere la sfida su due giorni, con una “piesse” al sabato e le restanti tre alla domenica.

Novita’ in . . . “piesse”. La Prova Speciale sarà la stessa di sempre, “La Magliana”, una “piesse” dal passato importante, già teatro di grandi sfide al rally di Pico-Sperlonga, un caposaldo del rallismo del centro Italia, un classico dalla prima edizione sempre apprezzatissimo da chi corre che quest’anno avrà una  . . .”variazione sul tema”.  Un tratto di strada di dieci chilometri che verrà modificato per circa il 25% del suo sviluppo, utilizzando un tratto nuovo, una modifica che avrà certamente di che divertire. Sarà un tratto di strada diverso rispetto al resto della prova, che i piloti incontreranno dopo circa sei chilometri dalla partenza e che spezzerà il ritmo, essendo carreggiata più stretta e con tratti sotto bosco, per poi riprendere la parte “vecchia” sino al termine dell’impegno, con la seconda parte dell’impegno in salita punteggiata da una serie di spettacolari tornanti.