Michele Griso ci mette la firma: suo il titolo di campione del Trofeo Peugeot Competition 208 Rally Cup Top

La terra del Tuscan regala a Griso il Trofeo Peugeot riservato alle 208 R2 e a Bresolin ottimi tempi in prova. Bene anche il debutto di Zanon sulla Fabia R5 in Croazia.

Schio (Vicenza) – 27 novembre 2019. Al 10° Tuscan Rewind, i due equipaggi in gara, non si sono risparmiati, lasciando entrambi il segno nelle rispettive classi. Un monumentale Michele Griso, egregiamente coadiuvato da Alessandro Lucato, si è espresso in una performance impeccabile al volante della sua Peugeot 208 R2 riuscendo in una duplice impresa, aggiudicarsi la vittoria di classe e il conseguente titolo di Campione del Trofeo Peugeot Competition 208 Rally Cup Top, a coronamento di una stagione 2019 davvero strabiliante.

Non era facile per Edoardo Bresolin salire in auto e diventare subito pericoloso ma, il talentuoso pilota vicentino, affiancato da Rudy Pollet, ha impiegato un breve lasso di tempo per trovare le misure alla Skoda Fabia R5, con la quale è arrivato a staccare addirittura un ottimo sesto tempo sulla “PS4 – La Sesta 1”, prima di venire attardato da un imprevedibile foratura incorsa nello svolgimento della prova-speciale n°6.

Debutto per la coppia Bernd Zanon/Denis Piceno, con la Skoda Fabia R5, sulla terra croata del 10° Rally Show Santa Domenica, archiviato con grande soddisfazione, alla quale si aggiunge la consueta consapevolezza da parte del driver alto-atesino di aver regalato agli spettatori momenti di grande show.

Movisport ancora “tricolore”: conquistato il sesto titolo consecutivo per scuderie

Con la conclusione del Campionato Italiano Rally, della settimana scorsa a Montalcino, si è avuta la nuova conferma che il sodalizio reggiano è ancora i vertici nazionali tra le scuderie.

Reggio Emilia, 29 novembre 2019. MOVISPORT suona la sesta. Non è una sinfonia ma una vittoria, ben la sesta consecutiva del sodalizio reggiano nel Campionato Italiano Rally, essendosi aggiudicata la Coppa ACI Sport riservata alle scuderie.

Un risultato prestigioso, che va ad arricchire una già ampia bacheca e che arriva anche quest’anno dopo una lunga stagione affrontando sfide dure, accese, contro le “colleghe” scuderie, ben 28 andate a punti, assai organizzate e soprattutto ben fornite di equipaggi di alto livello.

MOVISPORT è risultata prima con 61 punti, seconda la veneta “La Superba” con 50 e terza la piemontese Meteco Corse con 49.

MOVISPORT ringrazia tutti i suoi portacolori che hanno permesso questo ennesimo alloro, sinonimo anzitutto di passione, di costanza, impegno profondo e sicuro stimolo per una stagione prossima che possa dare la continuità di soddisfazioni a tutti.

Il Rallye di Montecarlo nei racconti di Luciano Dal Ben

Brescia 21 novembre 2019: Si è tenuta, presso la sala conferenze del Centro Culturale Franzoni Auto Divisione Classic di Brescia, un incontro per approfondire la conoscenza con un Rallye tra i più importanti, quello di Montecarlo. Il Rallye di Montecarlo è tutt’ora in vita, ma com’era il vero Rallye di Montecarlo? Voluto nel 1911 dal Principe Alberto I, dalla sua nascita era un importante test per ogni vettura che si volesse cimentare in condizioni particolarmente avverse e vincere questo Rallye dava notevole popolarità alla vettura, dato che si può considerare il più importante Rallye del mondo a livello di notorietà. Dall’istituzione del Rally Championship, è la prima gara dell’anno e viene disputata in gennaio, motivo per cui non è difficile trovare avverse condizioni meteo. Per avere informazioni certe di quello che era il vero Rallye di Montecarlo, abbiamo invitato a parlarne un pilota che negli anni ’70 ne ha fatti quattro: 1971-1973 (il 1974 non venne effettuato a causa della crisi economica ndr.) -1975-1979: Luciano Dal Ben.

A presentare Luciano Dal Ben pensano i numerosi riconoscimenti ricevuti durante una carriera ricca di soddisfazioni, gloria e vittorie. Ben 402 gare. Vincitore di 4 Campionati Italiani: 1973 con Fiat 124 ABARTH; 1985 con Ferrari 308 GTB; 2006 con Ferrari 360 GT; 2007 con  Ferrari 430 GT. Una carriera lunga oltre cinquant’anni: oggi come allora Luciano Dal Ben rappresenta uno dei migliori interpreti dello spirito degli intrepidi piloti di terra e di cielo, che si sono praticati a varie discipline dell’automobilismo sportivo. Il driver bresciano ha legato indissolubilmente il proprio nome soprattutto a quello della Ferrari, storico marchio ambito da molti ma privilegio per pochi. Il cavallino rampante di Maranello è come una seconda pelle per Luciano Dal Ben tanto da meritarsi, un ringraziamento proveniente direttamente dal reparto corse della scuderia fondata da Enzo Ferrari.

Dal Ben coinvolge subito i partecipanti all’incontro con un filmato del 1971 ed invita a vivere la serata come se in un simulatore fossimo ospiti in automobile con lui per percorrere il Rallye di Montecarlo. Il ricordo del Rallye di Montecarlo è per Luciano dal Ben ancora molto vivo perché fu la prima esperienza in un rallye e perché allora si svolgeva ed era organizzato in maniera e situazioni completamente diverse da quelle odierne. Innanzi tutto allora la partenza era da località diverse ed i piloti potevano decidere da quale partire per poi seguire un percorso legato alla località di partenza ma tutti con la stessa risultante di chilometri da percorrere per arrivare a Montecarlo. Le vetture di allora erano vetture per la maggioranza  di serie. Infatti Dal Ben in coppia con Milesi nel 1971, parteciparono con la storica Fiat 125 Special seconda serie detta gommone, all’epoca utilizzata anche come vettura ufficiale dalla stessa Fiat. La 125 si comportò molto bene, tranne un incontro ravvicinato con un muretto. L’equipaggio bresciano decise di partire, insieme ad altri 33 intrepidi da Atene. In totale erano 10 le località dalle quali si poteva partire: Marrakech, Reims, Francoforte, Glasgow, Monte-Carlo, Almeria, Varsavia, Oslo, Bucarest ed appunto Atene. La partenza da località diverse per un rally di oltre 3800 km fu una delle peculiarità organizzative che dagli anni ’90 venne modificata per gli alti costi organizzativi.

Altri elementi che possono darci un’idea della differenza organizzativa dei rally di allora, sono i rustici road book a cui vanno ad aggiungersi le percorrenze notturne, il maltempo su strade che erano sicuramente peggiori di quelle odierne, senza illuminazione se non quella dei poderosi fari fendinebbia delle vetture, rendono un’idea degli elementi di contorno. A questo si aggiungevano i ritmi della gara, fatti di prove speciali e di tempi da rispettare con relativi timbri da ricevere. Come si nutrivano gli equipaggi del Montecarlo di allora? Dal Ben ci racconta che gli omogeneizzati, qualche biscotto ed acqua erano gli elementi essenziali di sopravvivenza, sostenuti da tanta, ma tanta adrenalina… Nel 1973 partecipa con Felice Besenzoni con una vettura più sportiva, la Fiat 124 Sport Spider 1600 in una elegante livrea da serata a teatro più che da rallye: blu scuro con interno rosso. La Sport Spider 1600 è stata sicuramente propedeutica per quella che sarebbe stata la migliore performance di Dal Ben, quella al 43° Rallye Montecarlo. Vista la facilità di resa della 124 Sport Spider 1600, per il 1975 la scelta cadde sulla stessa vettura, ma in allestimento Abarth e qui il “gioco” si fece serio.  L’ormai affiatato equipaggio Dal Ben -Besenzoni decise di partire da Varsavia. Luciano dal Ben racconta: “E così, una gelida sera di Gennaio, in uno scenario di luci e folla indescrivibile, lentamente, uscendo dallo stadio di Varsavia entravamo nel vivo del rallye: ci attendevano dieci giorni in macchina e settemila Km di gara”.  Nella tabella delle tappe vediamo segnate le lettere F ed L. “Sono i cambi di guida (spiega Dal Ben), perché bisognava anche fare un pisolino in macchina per poter tenere il ritmo della competizione”. A Brescia, il 18 gennaio 1975 li attende uno spettacolo incredibile di folla, Viale Rebuffone (conosciuto per essere il viale della partenza della Mille Miglia) è illuminato a giorno. Un abbraccio con la moglie e via di gran carriera verso il Piemonte e la Francia. I giornali locali riporteranno la foto di Dal Ben e la Moglie a fianco di un’altra foto importante, il protagonista dei rallye del tempo: Sandro Munari con la Lancia Stratos. Dal Ben rammenta come partiti da Varsavia in diciotto equipaggi, loro erano gli unici italiani, e qui, con un pizzico di commozione, ci dice: “Più di una volta ci siamo sentiti nel lungo viaggiare attraverso l’Est Europeo, orgogliosi di esserlo!  Il punto di contatto con i piloti partiti da altre località è Gap, dove, dopo poche ore di riposo… a vettura ferma, si comincia a fare sul serio. Tempo di prove speciali, nevica, il freddo è pungente. La tensione è alta… Controllare la macchina su neve fresca con alcuni tratti ghiacciati è molto impegnativo e l’errore è sempre in agguato… Finisce la prova, un’altra ancora, separate da piccoli trasferimenti, in una notte che porterà l’equipaggio a Montecarlo, dove la posizione raggiunta in classifica permetterà all’equipaggio, dopo poche ore di letto (finalmente!) di ripartire per il durissimo Percorso Comune. E l’illusione dell’ultima tappa… quella del Turini, diventa realtà. Infatti la classifica finale del Percorso Comune premia gli intrepidi: sono al 32° posto assoluto. Di diritto partono per il Percorso Finale i primi 50 classificati.  “Il Nostro morale (dice Dal Ben) è alle stelle. Mai avremmo immaginato di essere finiti così in alto nella classifica.” Alla partenza sguardi di compiacimento e curiosità vanno alla 124 Abarth n° 84, non è certo una Stratos, una Porsche… Eppure è lì, tra una gran folla di appassionati. Poi speciali, controlli, paure, e intraversate si susseguono freneticamente… Poi… “Il Turini… Il passaggio sul colle più assediato e famoso del Rallye ci dà una forte emozione (dice Dal Ben)… Al nostro transito, tra centinaia di flash che quasi accecano, vediamo sventolare un tricolore, poi un altro e un altro ancora, è un tripudio, mentre la macchina procede in sbandata tra due pareti di neve, quasi fosse una pista di bob, la strada scende verso valle.  E, dopo essere usciti indenni dalle insidie della notte del Turini, arriviamo a Montecarlo”. La classifica finale recita: primo assoluto Munari-Mannucci su Lancia Stratos… 28° assoluti Dal Ben – Besenzoni su Fiat 124 Abarth… Ed ecco il nostro viaggio nel simulatore del Rallye di Montecarlo con Luciano Dal Ben finisce qui. Sebbene non eravamo là 44 anni fa con questa serata abbiamo rivissuto come era il vero Rallye di Montecarlo, fatto di vetture robuste, condotte da intrepidi e capaci piloti con le note di dotati navigatori/piloti ed in un contorno di umanità, passione ed anche semplicità che ci fa un pochino malinconia oggi e che cerchiamo di ricordare in questi incontri di Storia, Passione e Cultura.

Ronde Colli del Monferrato e del Moscato, Classe A6: tutti dietro al sidereo Rotella

Gara dai due volti con i canavesani che guardano all’assoluta e tutti gli altri a inseguire. Di Tommaso M. Valinotti. Foto Stefano Bertuccioli

CASALE MONFERRATO (AL), – 3 novembre 2019.  Antonio Rotella-Alessandro Rappoldi. Un altro pianeta. Il pilota preparatore di Rivarolo si disinteressa completamente alla Classe A6, che vince con facilità, per puntare a una posizione a ridosso delle R5 e a prevalere fra le Due Ruote Motrici. Alla fine sarà settimo assoluto e terzo di 2RM, ma per tutta la gara l’obiettivo sarà nel mirino dell’equipaggio dei portacolori di Nordovest Racing.

Nella prima prova Rotella-Rappoldi sono quinti assoluti, primi di 2RM, proprio alle spalle delle quattro R5, sfruttando a pieno l’agilità della Peugeot 106 e il funambolismo del pilota sul viscido e insidioso, nonostante un piccolo lungo. Ma tutto rientra nella filosofia di Rotella: “Se vuoi fare risultato qualche rischio devi prenderlo. E noi l’abbiamo preso”.

Nel secondo giro il terreno migliora, Rotella si migliora di 2” ma non basta a fargli tenere la posizione in classifica: “Con il fondo più asciutto le vetture più potenti hanno maggiore facilità a emergere” commenta Rotella quasi sconsolato. Che comunque stacca il decimo tempo ed è nono assoluto. E non rinuncia ad attaccare, perché nonostante il progredire della giornata il fondo si fa scivoloso ed i tempi peggiorano. Rotella è nuovamente decimo assoluto nel terzo passaggio sulla Colli e Castelli, nonostante un nuovo dritto. L’ultima prova vede Rotella-Rappoldi segnare nuovamente il nono tempo, nonostante una guida più accorta “per non buttare via la gara” chiudendo settimi assoluti. E ovviamente primi di Classe A6.

Alle spalle dei due canavesani si classifica Marco Becuti affiancato da Stefano Bosco, che con una gara perfetta, sempre a cavallo dei primi venti dell’assoluta, chiude alle spalle di Rotella con un ritardo di 1’29”5. Terza piazza senza problemi per Mauro Battaglia-Nadia Salvioli, che prendono il loro ritmo fin dall’inizio chiudendo 29esimi assoluti. Chiude la Classe A6 l’equipaggio formato dagli Under Francesco Ganora-Carlotta Gallo alla loro prima gara, che nella seconda prova sperimentano l’emozione del testacoda e il brivido dello spegnimento della Peugeot 106 che per un minuto non vuol saperne di ripartire, e superato i problemi di un alternatore che fa le bizze. Si ferma invece l’altro Ganora, Rinaldo, con a fianco Diego Bonando che compie un dritto nella prima prova e resta fermo a fianco strada.

  • Iscritti 5, verificati 5, classificati 4, ritirati 1.
  • Vincitori Prove speciali: 4 Rotella-Rappoldi (1, 2, 3, 4)
  • Leader di classifica: 1-4 Rotella-Rappoldi

 

 Ronde Colli del Monferrato e del Moscato, Classe A7: Monologo di Cirio-Terribile  

Vittoria senza problemi per il pilota della Valle Bormida che si impone in tutte e quattro le prove speciali. Seconda piazza per il preparatore Osvaldo Biglia, che torna su una vettura moderna dopo cinque anni. Sfortuna per il padovano Valerio Scettri che paga un minuto di anticipo che gli costa dieci posizioni in classifica assoluta. Di Tommaso M. Valinotti. Foto Stefano Bertuccioli

 

CASALE MONFERRATO (AL), – 3 novembre 2019. La cavalcata solitaria di Pietro Cirio-Walter Terribile è iniziata con un bello spavento sul primo passaggio della speciale in quinta piena. A mettere giudizio ci ha pensato la Peugeot 206 che ha tenuto le ruote in strada permettendo così al Lupo di Loazzolo di proseguire la propria cavalcata imponendosi sugli avversari in tutte le prove speciali chiudendo 14° assoluto, posizione conquistata mantenendo una perfetta costanza di risultati. Seconda piazza alle sue spalle per il preparatore Osvaldo Biglia, affiancato da Paolo Cane, che per una volta si è trasformato in pilota, per di più non nelle storiche, suo abituale terreno di confronto. “Sono cinque anni che non guido in gara una vettura moderna, e per di più non ho mai guidato una Clio, oltre al fatto che dal Vesime 2017 non faccio una speciale”. Biglia parte con molta circospezione siglando il terzo tempo di categoria, migliorandosi di 12” nel secondo passaggio, fino a diventare la seconda forza anche ai cronometri nella terza e nella quarta, chiudendo così a 29” netti da Cirio-Terribile.

Chi ha molto da rimpiangere è il veneto Valerio Scettri, con alle note Roberto Segato, che nelle prime due prove si piazza dietro a Cirio e davanti a Biglia, fino a quando a inizio terza speciale, in un momento di confusione il suo navigatore paga un minuto pieno di anticipo; questa penalità fa perdere all’equipaggio padovano dieci posizioni nella classifica assoluta (dopo PS3 sono 29esimi) e quinti di categoria. Due buoni tempi sulle ultime due prove speciali consentono ai portacolori di Iron-Tech di recuperare tre posizioni nell’assoluta, ma nessuna in classe dove terminano quinti. “È la seconda volta che vengo a correre in Piemonte e non ho avuto fortuna nemmeno al Vesime di tre anni fa quando avevo capottato su Madonna della Neve”.

La terza piazza viene così presa dalla Peugeot 306 di Ivo Cocino che porta all’esordio Alessia Tesio. Dopo un inizio borbottante, per poca benzina nel serbatoio che fa spegnere la vettura nelle curve se la cava abbastanza bene chiudendo a podio di classe.

Gara positiva per il secondo equipaggio padovano formato da Roberto Franzoso, con Monica Crusco al quaderno delle note, fermo da due anni e mezzo, che ha provato poco la gara e non conosce la Clio su cui corre. Comincia con un dritto nella prima inversione della prima prova, poi tutto procede per il verso giusto e chiude positivamente davanti a Scettri. Ultima piazza di Classe A7 per Federico Berrino-Mirco Maschietto, poco a loro agio sull’acqua e con il pilota che ricorda la gran botta del Casale 2012. Arrivare al traguardo è una priorità e l’equipaggio locale ci riesce benissimo, nonostante un testacoda su PS3 quando aumenta la fiducia nelle proprie possibilità.

  • Iscritti 6, verificati 6, classificati 6, ritirati 0.
  • Vincitori Prove speciali: 4 Cirio-Terribile (1, 2, 3, 4)
  • Leader di classifica: 1-4 4 Cirio-Terribile

 

 

Rachele Somaschini: come realizzare i propri sogni una marcia alla volta

Rachele Somaschini e la sua navigatrice, Chiara Lombardi, due donne determinate e tanti traguardi raggiunti.

Cusano Milanino (MI), 27 novembre 2019. Avevano già conquistato il podio più alto classificandosi con una gara di anticipo, al Rally 2 Valli di Verona, aggiudicandosi la Coppa ACI Sport Femminile e la Coppa ACI Sport R3 a bordo della Citrone DS3 R3T di RS Team e per chiudere l’anno ancora più in bellezza, al 10° Tuscan Rewind sulle strade sterrate di Montalcino, Rachele Somaschini e Chiara Lombardi hanno portato a casa due ulteriori entusiasmanti risultati: 32 esime assolute, e seconde del Campionato 2 Ruote Motrici CIR.
Sugli sterrati delle colline senesi, la pilota di Cusano Milanino, si è presentata con  determinazione per dare il massimo nonostante la poca esperienza su questi terreni, resi ancora più insidiosi lo scorso weekend a causa della pioggia. Il divertimento e la volontà incrollabile che possiede hanno permesso ancora una volta di ottenere un ottimo risultato.
Rachele è una donna forte e chi ha avuto modo di avvicinarla lungo questo percorso lo sa bene. Lo è anche quando affronta la malattia contro la quale lotta ogni giorno, lo è per incitare chi le sta accanto per sostenerla e aiutarla, lo è perché il suo messaggio nobile ha un obbiettivo in più degli altri piloti in gara. Il suo sogno è mettere a disposizione i suoi risultati per portare avanti il suo proposito di sensibilizzare più persone possibili alla conoscenza della fibrosi cistica.  #CorrerePerUnRespiro è il nome del progetto e il suo primo obiettivo è quello di far capire, attraverso la sua testimonianza, la gravità di una patologia che toglie un po’ di respiro ogni giorno e che impone un costante, quotidiano impegno per contrastarla. In prima linea per la Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica Onlus, lei rappresenta per tanti ragazzi l’esempio che, sostenendo la ricerca, può essere possibile realizzare, uno per volta, i propri sogni.
Il suo entusiasmo ha contagiato tante persone che hanno voluto dare il proprio contributo nei modi più diversi. Uno dei più importanti è stato, domenica scorsa, il Trofeo #CorrerePerUnRespiro del Campionato Slalom Sardegna 2019 Aci Sport, organizzato dal Comitato Organizzatori Slalom Sardegna, con la società LRT Sardinia Rally&Communication come charity partner. Rachele è volata sull’isola a fine gara  e, nonostante le poche ore di sonno, non ha voluto mancare per poter personalmente ringraziare gli organizzatori e i tanti donatori che hanno ben compreso il suo messaggio di speranza contribuendo numerosi alla raccolta fondi. Anche grazie al loro contributo, le donazioni raccolte quest’anno dal progetto #CorrerePerUnRespiro sono aumentate fino a raddoppiare. La sorprendente cifra totale raccolta nel 2019 attraverso tutte le iniziative promosse, i regali solidali, i banchetti dei volontari al parco assistenza e gli eventi a sostegno di Rachele, sarà svelata nel corso della festa di fine campionato. Si tratterà di un grande evento, dove verranno ringraziati il team, i tecnici, i collaboratori, gli amici e gli sponsor che con il loro appoggio le hanno permesso di essere allo start di partenza di tutte le gare, ma, soprattutto, di sostenere la Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica Onlus che, finanziando una ricerca scientifica innovativa e di qualità, si sta avvicinando sempre di più al traguardo di trovare una cura.
Rachele, la sua navigatrice e tutto il team stanno ora programmando la stagione 2020, con uno sguardo all’estero e l’ambizione di poter migliorare ancora in termini di impegno e valore.

8° Memory Fornaca: rettifica classifica

Corretta ed aggiornata la classe 2000 ed assegnato il titolo a Pierluigi Porta su Ford Escort RS. Foto G&P

Chieri (TO), 28 novembre 2019 – Cambia parzialmente la classifica finale dell’ottava edizione del Memory Fornaca, il trofeo organizzato dagli “Amici di Nino” che ha visto l’epilogo alla recente La Grande Corsa. A seguito verifica, è stato rilevato un errore nella classe “2000” dovuto probabilmente ad un’anomalia del foglio excel nel quale i punti assegnati al conduttore Pierluigi Porta al Rally Campagnolo, sono stati spostati durante l’aggiornamento della gara successiva, al conduttore Bruno Graglia che la gara vicentina non l’aveva corsa.

Effettuata la correzione, al termine del trofeo risulta quindi vincitore della classe “2000” Pierluigi Porta su Ford Escort RS MK II che ha condiviso la partecipazione coi navigatori Aldo Gentile e Giuliano Santi.

Racing for Genova Team dal Piemonte alla Campania

Dal Piemonte alla Campania, dal 3° Rally di Castiglione Torinese all’Avon Super Master sulla Pista di Sarno: non conosce sosta l’attività agonistica della Racing for Genova Team, impegnata sul fronte interregionale ed in specialità diverse anche in questo finale di stagione.

Il Piemonte, ancora una volta, non ha detto bene all’equipaggio formato da Francesco Aragno e Andrea Segir, in gara con la Renault Clio Super 1600 al 3° Rally di Castiglione Torinese. La coppia savonese si è fermata dopo quattro prove speciali per un problema ai freni che l’assistenza non è riuscita a risolvere. Al momento del ritiro, i portacolori della scuderia Racing for Genova Team occupavano l’undicesima posizione assoluta ed avevano fornito indicazioni tali da pronosticare per loro un piazzamento finale nella top ten.

Nel prossimo fine settimana, invece, la scuderia diretta da Raffaele Caliro sarà impegnata sulla Pista di Sarno nell’Avon Super Master con il genovese Giacomo Gozzi e la sua fiammante Radical SR4. L’evento campano, promosso dall’AutoSport Sorrento per celebrare la distribuzione esclusiva per l’Italia delle gomme Avon, si articolerà su tre giornate e sarà riservato esclusivamente ai clienti del marchio britannico. In programma anche un rally in notturna ed una super sfida finale con mezzi identici. Prevista la partecipazione di tanti top driver: Giacomo Gozzi sarà della partita nelle giornate di sabato e domenica.

Genova, 28 novembre 2019

Erreffe Rally Team-Bardahl: Maurizio Mauri porta al debutto la figlia Federica al Rally di Castiglione Torinese

Nonostante il meteo inclemente, il pilota di Erba gioisce: il debutto della figlia è il successo più bello

Castelnuovo Scrivia (Al)- Il Rally di Castiglione Torinese ha portato un’emozione particolare all’Erreffe Rally Team Bardahl: non si tratta di una coppa o di un premio speciale. È una gioia diversa quella che ha vissuto la famiglia Mauri.

Il pilota erbese Maurizio Mauri, scafato driver della BS Sport, ha portato al debutto in veste di navigatrice la giovane figlia Federica, coronando così il sogno di entrambi.

Classe 1969 il papà, classe 2001 la figlia, i due hanno finalmente condiviso l’abitacolo di una vettura da corsa, la Renault Clio S1600 dell’Erreffe. Non è stata una gara facile perché oltre all’emozione del debutto c’era anche un meteo pazzo a fare da cornice di una gara che era comunque da portare in fondo: missione compiuta, al 23° posto assoluto e 9° di classe!

Meno bene è andata la trasferta del team al Tuscan Rewind: Consani e De La Haye sono usciti di strada con la Skoda R5 durante lo shakedown non riuscendo così a prendere il via.

Scuderia Palladio: bene a metà al Tuscan

Gara no per Versace incappato in un’uscita di strada e impossibilitato a proseguire; a tener alti i colori della scuderia vicentina ci pensa Battistolli con un eloquente sesto posto assoluto

Vicenza, 27 novembre 2019 – Si può definire come un bicchiere mezzo pieno l’esito della partecipazione della Scuderia Palladio al recente Tuscan Rewind, gara di chiusura del Campionato Italiano Rally e del Campionato Rally Terra svoltasi sugli sterrati senesi nella zona di Montalcino.

Due erano i portacolori del sodalizio vicentino capitanato da Mauro Peruzzi, entrambi su Skoda Fabia R5: Alberto Battistolli e Tullio Versace.

Per l’esperto gentleman driver trevigiano, affiancato come sempre da Cristina Caldart, la trasferta senese ha segnato una battuta d’arresto a causa di un’uscita di strada nel corso della quarta speciale: “Tuscan, direi gara iniziata male in quanto ho avuto poco feeling con il terreno scivoloso e purtroppo durate PS 4, a causa di un buco in traiettoria in una curva veloce, mi sono girato finendo su un mucchio di terra a bordo strada….e da lì non sono più riuscito a partire perché ero appoggiato col fondo dell’auto e le ruote non facevano presa sul terremp. Purtroppo l’esperienza del Tuscan finisce con l’amaro in bocca ma con ancora più determinazione per i futuri impegni in ottica di campionato RaceDay” commenta un deluso Versace.

Le buone notizie arrivano dal giovane vicentino, nuovamente affiancato dall’esperto Flavio Zanella dopo l’esperienza del Città di Bassano con la Lancia Delta, che ha corso una di alto livello chiudendo al sesto posto assoluto subito dietro ai big del CIR e ad altri blasonati piloti quali Travaglia, distante solo una quindicina di secondi. “E’ un risultato inaspettato soprattutto per me – afferma Battistolli – che ho cercato di correre senza pressioni ed assilli, puntando e trovando soprattutto quel divertimento che solo sulla terra si può provare. Mi sono comunque dedicato anche all’affinamento della guida e a capire ancor di più la vettura, ben coadiuvato da Flavio Zanella che ringrazio soprattutto per avermi messo in una condizione di dare il massimo”.

Il Premio Rally Automobile Club Lucca verso il gran finale: al “Ciocchetto” si assegna il titolo 2019

Il Rally Day di Pomarance conferma Augusto Favero e Nicola Perrone leader nelle rispettive classifiche, lanciando ai chilometri dell’ultimo appuntamento ed alla logica degli “scarti” incertezza fino all’ultimo chilometro di gara.

Lucca, 27 novembre 2019. Una situazione di classifica ben delineata che, tuttavia, lascia ai chilometri dell’ultimo appuntamento in programma l’onere di poter regalare un colpo di scena. Il Premio Rally Automobile Club Lucca ha archiviato il Rally Day di Pomarance, confronto andato in scena sulle strade della Valdicecina nei giorni 16-17 novembre, confermando come leader Augusto Favero e Nicola Perrone, terzi di classe N1 sui sedili della Peugeot 106. Un risultato concretizzato su fondi resi ulteriormente impegnativi dalla pioggia caduta incessantemente per l’intero fine settimana, particolare che ha elevato il tasso tecnico della gara regalando ulteriore valore all’obiettivo traguardo.

Dieci, le lunghezze vantate dal capofila sul primo inseguitore, Andrea Taddei, costretto al ritiro sulle strade pisane ma tenuto ancora in gioco – per la conquista del titolo 2019 – dai conteggi relativi agli scarti, che verranno presi in considerazione a conclusione della serie, nella caratteristica cornice del Rally Il Ciocchetto.

Un contesto, quello che punterà i riflettori sulla Mediavalle, che attende risposte anche da Luca Pierotti – assente nell’ultima manche – e da Riccardo Meconi, secondo di classe N1 a Pomarance ed a tredici punti dal vertice.

Distanze decisamente più marcate nella classifica riservata ai “navigatori” dove il leader Nicola Perrone – copilota di Augusto Favero – può contare su ben quindici punti di vantaggio nei confronti di Michael Salotti. Una condizione che, in attesa dell’ultima gara in programma, pone il pistoiese nelle migliori condizioni. Una seria ipoteca sul titolo, quella di Nicola Perrone, favorita dal ritiro del diretto avversario, compartecipe della programmazione sportiva di Andrea Taddei. Terza piazza provvisoria per Manuela Milli, assente a Pomarance ed a quattro lunghezze di ritardo dalla seconda piazza.

Decisamente acceso il confronto per la conquista del titolo “femminile”, con Luciana Bandini chiamata a concretizzare il misurato margine di cinque punti su Giulia Serafini. Per la pilota lucchese, il Rally Day di Pomarance è valso il primato tra le “ladies”, al volante della Renault Clio Williams. Titolo quasi scontato, tra le copilote, per Manuela Milli, leader nella classifica rosa con trenta punti di vantaggio sull’inseguitrice Sabrina Cintolesi. Nel contesto riservato agli Under 25, primato per l’equipaggio composto da Andrea Taddei e Michael Salotti, entrambi saldamente al comando delle rispettive classifiche.

Il Rally Il Ciocchetto, in programma nei giorni 20-21 dicembre, manderà in archivio la quattordicesima edizione della serie promossa da Automobile Club Lucca, l’ennesima decisa sui chilometri dell’appuntamento conclusivo.

Baldon Rally cambia pelle, punta tutto sulla 208

Rivoluzione in seno al team vicentino, deciso a diventare punto di riferimento, a livello nazionale e non, per il noleggio della piccola, pepata, vettura di casa Peugeot. Foto Fiorenzo Vaccari

Castelgomberto (VI), 28 Novembre 2019 – Da sempre gli ultimi mesi dell’anno sono anticamera di progetti e novità per la nuova stagione ed ecco che Baldon Rally si prepara a giocare la carta Peugeot 208 con un solo ed unico obiettivo: diventare punto di riferimento, a livello nazionale ma senza escludere di strizzare l’occhio fuori confine, per il noleggio della vettura della casa transalpina, quest’ultima diventata palestra ideale per i giovani talenti.

Il nostro mantra è diventata la specializzazione” – racconta Baldon (titolare Baldon Rally) – “perchè ci siamo resi conto che è molto più utile essere specialisti in qualche ambito piuttosto che essere nella media in tanti campi diversi. Tradotto nel nostro caso ciò significa che abbiamo deciso di rinnovare quasi totalmente il parco auto, andando a dismettere le sempreverdi Peugeot 106 per dedicarci, anima e corpo, al progetto Peugeot 208. Abbiamo così deciso di vendere tutte le nostre 106 per focalizzare tutta la nostra attività sulla 208. Crediamo molto nella francesina, è una vera auto da competizione. Possiamo dire un’auto da mondiale ma in versione più piccola. La Peugeot 208 R2 è diventata ormai passaggio chiave per tanti piloti a livello nazionale, basta scorrere gli elenchi iscritti delle gare in Italia e non solo, per capire come questa vettura sia tra le più amate nel medio segmento. Il pilota più esperto ha la possibilità di sfruttare l’enorme potenziale tecnico di questa vettura ed al tempo stesso il neofita può iniziare a prendere confidenza con una vettura che potrà continuare ad utilizzare a lungo.”

Una decisa e ferma convinzione, quella del patron di Baldon Rally, che si è consolidata ulteriormente grazie al recente arrivo, direttamente nella sede vicentina, di una nuova Peugeot 208 R2, la quale andrà ad aggiungersi agli altri due esemplari già visti nel corso dell’anno.

Abbiamo deciso di acquistare una terza Peugeot 208 R2” – sottolinea Baldon – “perchè, come già anticipato, vogliamo concentrarci sulla specializzazione su questa vettura, puntando a dare un servizio di alta qualità ai nostri piloti. L’idea è stata ulteriormente spinta sia dalla vittoria nella CRZ, grazie a Sandro Schenetti, sia dai tanti successi che abbiamo raccolto nel 2019. Vogliamo dare ai nostri clienti un prodotto al top, dalla preparazione in officina al servizio sul campo di gara, dalla conoscenza specifica di tutto il potenziale della vettura alla disponibilità di ricambi dedicati nei mezzi di assistenza. Abbiamo maturato molta esperienza, in questo 2019, e ci siamo resi conto che questa è la nostra strada, la strada giusta. Diventare 208 specialist.”

Se l’obiettivo dichiarato in casa Baldon Rally è diventare “208 specialist” non si può non pensare alla nuova Peugeot 208 Rally 4, il cui debutto è previsto per la seconda metà del 2020.

Siamo sempre proiettati al futuro e all’innovazione” – conclude Baldon – “ed anche la Peugeot 208 Rally 4, appena disponibile, entrerà nel nostro parco auto. Vogliamo essere 208 specialist.”

Gran finale di stagione per Pro Energy Motorsport

VERONA. Un Valpantena da incorniciare per la scuderia veronese presente in gran numero nella kermesse di casa disputata il 15-16 novembre scorsi. Dodici gli equipaggi al via che si son dati battaglia lungo le prove a suon di centesimi e che alla fine hanno portato in casa Pro Energy la Coppa del terzo posto tra le scuderie.

Grande prestazione di Gino Faccio in coppia con Andrea Gaio che con la loro Opel Kadett GT/E hanno lottato fino alla fine per entrare nella top ten, e per un soffio si sono dovuti, si fa per dire, accontentare dell’undicesimo posto assoluto. Anche per Vittorio Policante grande gara, con a fianco per l’occasione il suo preparatore Fernando Olivieri. Diciottesima posizione assoluta per loro. Positiva per tutto il weekend la coppia Sterzi, con al volante papà Andrea e alle note il figlio Lorenzo. Traversi, tanto divertimento e comunque prestazioni di tutto rispetto anche per Alessandro Zanini con Roberto Negrente su Alfetta GTV e per Paolo Piccoli con Lara Tacchella con l’azzurra BMW 318is, tallonati dall’altra Alfetta GTV di Simone Alberti e Amanda Vieira Machado. Seguono in classifica Davide Boin con Gianmaria Scaggion con la loro Opel Manta GT/E.

Debutto della nuova coppia dei “due Simone” Miola e Carli su BMW 318is, e debutto con la nuova Sierra RS Cosworth per Nicola Campara e Cristian Garonzi. Buona prestazione anche per loro ma soprattutto tanto divertimento. Un habitué del Valpantena é la bellissima BMW 323 di Daniele Maccini accompagnato dal papà Giovanni che ci ha regalato puro spettacolo sulle strade della Valpantena. Una serie di problemi meccanici hanno condizionato la gara di Giampietro Ceschi navigato dalla figlia Alessia, ma che sono riusciti comunque a raggiungere il palco di arrivo. Ritiro purtroppo per Michele Costola e Daniele Lorenzi.

Il Valpantena è stato anche il round finale della Coppa Regolarità Sport di cui Pro Energy è il promoter. Vincitori della speciale serie il nostro equipaggio Faccio-Gaio. Per loro una stagione 2019 fantastica.

Alessandro Morteo e Alberto Bergamaschi Campioni Italiani Autostoriche 2019

Con le vittorie di classe e di raggruppamento alla 2 Ore di Magione, grazie ad Alessandro Morteo su Alfa Romeo GTAM e ad Alberto Bergamaschi (in coppia con Stefano Caprotti) su Alfa Romeo 2000 GTV, la Scuderia del Portello si è aggiudicata il Campionato Italiano Velocità in pista Autostoriche 2019 rispettivamente nelle classi TC/2000 e T/2000.

Nella classifica assoluta di raggruppamento G2/H1 per vetture costruite dal 1970 al 1975 Alessandro Morteo è Campione Italiano e Alberto Bergamaschi (con Stefano Caprotti) Vice-Campione Italiano, davanti ai competitor della BMW.

Alessandro Morteo ha conquistato inoltre il Team Championship 2019 Scuderia del Portello, superando altri 50 piloti del team che nel 2019 con le vetture storiche Alfa Romeo hanno disputato prestigiose competizioni in tutto il mondo – oltre che in Europa, in Giappone, Cina e Stati Uniti

Adria Motor Week, Bolza Corse padrona di casa

In pista due vittorie ed un terzo con Bolzoni, tre secondi con Marchesini ed un terzo con Fabris, ai quali si aggiunge il successo di Bellan nel Trofeo Italia Rally. Foto Snap Shot

Adria (RO), 27 Novembre 2019 – La ritrovata aria di casa ha sicuramente fatto bene a Bolza Corse, protagonista assoluta alla prima edizione di Adria Motor Week, capace di cancellare la sfortuna patita a Rijeka con una prestazione altisonante, un dominio esteso con decisione sia nella parte dedicata alle vetture da pista che in quella riservata alle versioni rally.

Lo score del team adriese è di quelli che lasciano il segno: tre le vittorie di categoria, tre i secondi posti ed un terzo gradino del podio grazie ai propri portacolori.

La kermesse polesana per il sodalizio di casa si apriva Sabato 23 Novembre, all’interno dell’Adria International Raceway, per l’Adria Motor Week Speed: due le gare da affrontare sulla lunghezza dei dieci giri, entrambe caratterizzate da due classifiche separate.

Su un asfalto asciutto ma molto scivoloso Silvano Bolzoni, alla guida di una Renault Clio Cup, metteva in chiaro le proprie ambizioni ed andava a dominare la categoria B, sesto assoluto, seguito a ruota dal compagno di colori Andrea Marchesini, in gara sulla consueta Seat Leon Supercopa, il quale chiudeva ai piedi della top ten nella generale.

Un contatto di gara, costato una preziosa terza piazza, privava Bolza Corse di una splendida tripletta, con Ivan Fabris che portava quindi la sua Renault Clio Cup al quarto posto finale.

In gara 2 la musica non cambiava con la premiata ditta, Bolzoni e Marchesini, che si confermava ai vertici di categoria B, rispettivamente sesto e nono assoluto, e con un giovane di belle speranze, Pietro Fabris, che conquistava un solido terzo posto, in crescita costante.

La giornata seguente, quella di Domenica, vedeva i soli Bolzoni e Marchesini affrontare l’inedita sfida ad inseguimento, con un meteo particolarmente avverso a tentare di rimescolare le carte.

Tra la pioggia pesante ma intermittente il pilota di Adria, con la complicità di gomme non adatte, non riusciva a centrare l’en plein, finendo terzo, mentre il vicentino, non a suo agio in condizioni di bagnato estremo, si confermava protagonista ed incassava un altro secondo posto.

Weekend bagnato, weekend fortunato” – racconta Paola Bolzoni (presidente Bolza Corse) – “e possiamo dire che se anche la festa di Adria Motor Week è stata un po’ rovinata dal maltempo a noi è andata benissimo. Tra Sabato e Domenica siamo stati vincenti in pista, prima una doppietta e poi addirittura una tripletta. Silvano, Andrea, Ivan e Pietro sono stati bravissimi.”

Bolza Corse sul gradino più alto del podio anche nel Trofeo Italia Rally, grazie ad un Alessio Rossano Bellan in grande forma, capace di iscrivere per primo il proprio nome nell’albo d’oro.

Il pilota di Taglio di Po, alla guida della Renault Clio R3, si è ben adattava al tracciato dell’Adria Karting Raceway: secondo assoluto nella sessione di prove libere prima di aggiudicarsi nettamente il successo nella sfida testa a testa e nell’atto conclusivo, chiudendo imbattuto.

Grazie ad Alessio Rossano abbiamo fatto la voce grossa anche in kartodromo” – aggiunge Bolzoni – “vincendo la prima edizione del Trofeo Italia Rally. Abbiamo dimostrato di essere vincenti, in pista e nel rally. Lo abbiamo fatto a casa nostra. Meglio di così? Grazie ragazzi!”

Ronde Colli del Monferrato e del Moscato, Classe S2000: una foratura rallenta Guastavino-Siri

Gara poco fortunata per l’equipaggio ligure che a metà gara era il primo inseguitore delle R5. Ma non importa, una giornata in famiglia fa superare anche le avversità. Di Tommaso M. Valinotti. Foto Stefano Bertuccioli

CASALE MONFERRATO (AL), – 3 novembre 2019. Una gara con la mamma. Il genovese Michele Guastavino si presenta al via con la mamma Mirella Siri come navigatrice, Soli in Classe S2000 i portacolori di Racing For Genova sono partiti con buona circospezione nella prima prova speciale, siglando il nono tempo assoluto, per poi accelerare decisamente nel successivo passaggio, nel quale tolgono quasi 18” ottenendo il quinto tempo assoluto e risalendo in quinta posizione assoluta, dietro le inavvicinabili R5, con un decimo di vantaggio sulla S1600 di Aragno.

Quella che sembrava una gran bella giornata, volge al nuvoloso nella prova successiva, quando in partenza della speciale un pneumatico della Punto S2000 comincia a sgonfiarsi, arrivando sul cerchio a fine prova, obbligando l’equipaggio ligure a viaggiare con la massima circospezione, ottenendo il peggior tempo assoluto (45°) con un ritardo di 2’23”2 da Verna, precipitando in 37esima posizione assoluta. A ciò si aggiunge la penalità di 1’10” per ritardo al successivo C.O. avendo dovuto faticare duramente per cambiare la ruota che non voleva saperne di sganciarsi. Nella successiva e ultima prova Siri-Guastavino non forzano oltre il ritmo, ormai la gara è compromessa e non vale la pena di fare danni, staccano l’undicesimo tempo, andando a chiudere 31 esimi assoluti. Peccato per il risultato, ma è stata pur sempre una bella domenica passata insieme.

  • Iscritti 1, verificati 1, classificati 1, ritirati 0.
  • Vincitori Prove speciali: 4 Guastavino-Siri (1, 2, 3, 4)
  • Leader di classifica: 1-4 Guastavino-Siri

Michele Guastavino, in macchina con mamma Mirella

Riscatto dopo la delusione del Golfo dei Poeti estivo per la famiglia di Albisola Superiore, che non si fa certo un cruccio per un inconveniente tecnico che fa perdere loro 25 posizioni in classifica. Una giornata in famiglia val ben una foratura. Di Tommaso M. Valinotti. Foto Tommaso M. Valinotti

CASALE MONFERRATO (AL), – 3 novembre 2019.  Se nel 1992 Alberto Sordi e Carlo Verdone era protagonisti di vicende comiche e contrastanti nel film “In viaggio con papà” precede invece d’amore e d’accordo il sodalizio fra il trentenne Michele Guastavino e la mamma Mirella Siri, che per la tredicesima volta hanno condiviso insieme l’avventura rallistica in gara. Se nel mondo dei rally non è raro di padre che si fanno navigare dalla figlia, mariti e mogli che fanno equipaggio, fidanzati che corrono insieme (un bel rally cementa la relazione), più raro è vedere madre e figlio uniti in prova speciale.

“Non avevo mai corso con mio marito, se non facendo un paio di volte l’apripista e soffrendo il mal d’auto” racconta la mamma-navigatrice di Albisola Superiore. “Quando è mancato mio marito, dieci anni fa, ho capito che correre con Michele era un modo per cementare la nostra unione famigliare” prosegue, mentre Michele, vincitore del Sanremo Leggenda 2019 rimarca. “In macchina è attenta e precisa e soprattutto non litighiamo, cosa importante vista la naturale tensione che scatta nel momento delle gare”.

Il sodalizio Guastavino-Siri è iniziato nel 2011 con la vittoria di Classe N2 al Valli Imperiesi ed è proseguito per tutte queste stagioni con almeno una gara l’anno, conquistando cinque vittorie di classe, altrettanti ritiri, fra i quali l’ultimo al Rally dei Poeti per un problema all’alimentazione, ottenendo come miglior risultato due volte il nono posto assoluto (al Rally della Val d’Aveto 2016 e al Lanterna 2018). Ma anche un duro incidente alla prima speciale del Lanterna del 2017.

“Mi sono spaventata parecchio. Dopo la botta non riuscivo a muovere le gambe e il mio primo pensiero è stato come lo dico a Michele. Poi tutto si è risolto per il meglio e siamo ancora qua a correre insieme. E pazienza se una valvolina non fa il suo dovere lasciando uscire tutta l’aria del penumatico. L’importante è divertirci insieme”.

Michelin Zone Rally Cup: Premiati i vincitori, è tempo di bilanci

La lunghissima stagione delle gare di Coppa Italia ha avuto il suo epilogo al Trofeo ACI Como, dove sedici piloti qualificati per la finale della Coppa indetta dalla Casa francese, si sono dati battaglia sulle prove speciali; dividendosi, all’arrivo, gli oltre 20.000 € di montepremi a loro dedicati.

MILANO, 27 novembre 2019 – Sono trascorse quattro settimane dalla spettacolare kermesse del 38° Trofeo ACI Como ed è tempo di tracciare un bilancio di una coppa fra le più gettonate dai rallisti italiani: la Michelin Zone Rally Cup.

La serie indetta dalla Casa di Clermont Ferrand e indirizzata in modo particolare ai piloti privati che lottano nelle varie zone di appartenenza, ha distribuito nella finale lariana un montepremi di oltre 20.000 € in aggiunta ai premi in natura quali pneumatici e BimpAir, un sistema di gonfiaggio dei pneumatici. Nel corso della stagione alla Michelin Zone Rally Cup hanno partecipato 81 concorrenti, sparsi per le nove Zone in cui è rallisticamente divisa l’Italia. La Zona-1, quella che comprende il Piemonte e la Valle D’Aosta è stata quella più ricca di partecipanti registrando ben 26 iscrizioni (con la punta massima di 14 partecipanti alla Michelin Zone Rally Cup al Rally Valli Cuneesi) precedendo Zona-2 (Liguria e Lombardia) con 17 iscritti. Molto vivace la lotta di classe, la più numerosa delle quali è risultata la Classe N3 con 29 concorrenti (ben dieci nella sola Zona-2) seguita dalla Classe R2B con 17 e dalla muscolosa R5 con 16.

Alla finale di Como si sono qualificati diciannove piloti, sedici dei quali si sono presentati al via del 38° Trofeo ACI Como. Fra le R5 a prevalere è stato Paolo Della Maggiora, con la sua Škoda Fabia, che non ha avuto avversari in categoria a causa della non partecipazione di Massimo Menegaldo, portandosi così a casa il premio di 5000 € della Michelin Rally Zone Cup. Successo pieno in Classe R2B di Sandro Schenetti con la Peugeot 208 R2B (a lui vanno 2000 €) che ha prevalso sulla Suzuki Swift di Lorenzo Castelli  Villa (1100 €). Grande battaglia in Classe A6 con la Peugeot 106 di Milko Pini (2000 €) che precede la Citroën Saxo di Vincenzo Torchio (1100 €) e Michele Coriglie su Peugeot 106. La grandissima prestazione di Moreno Cambiaghi, che a fine giornata risulterà il più veloce dei partecipanti alla Michelin Rally Zone Cup su Renault Clio N3, viene premiata con un bonus di 4000 €, mentre al suo principale antagonista, Sergio Patetta vanno 2200€. Infine in Classe N2 successo di Paolo Iraldi (Peugeot 106) che ottiene un premio di 2000 € precedendo l’unica donna qualificata per le finali Giulia Serafini che viene premiata con 1100€.

Con il Trofeo ACI Como la prima stagione della Michelin Rally Zone Cup va in archivio, ma ai vertici della Casa francese si è già in pieno fermento per essere a fianco ai clienti sportivi Michelin anche per la stagione 2020.

Informazioni, classifiche e regolamenti sono consultabili sul sito www.mcups.it nella sezione dedicata alla Michelin Rally Zone Cup: https://www.mcups.it/rally-show

Marchioro chiude la stagione del CIRT al terzo posto

Buonconvento (SI), 25 novembre 2019. Si è conclusa con il rally Tuscan Rewind la stagione tricolore del campionato italiano Rally Terra, che ha visto impegnato il pilota Nicolò Marchioro con i colori della Scuderia Etruria. Il driver padovano, in coppia con Marchetti sulla Skoda Fabia R5 della RB Motorsport, gommata Yokohama, ha chiuso il campionato al terzo posto con 41 punti, dietro al francese Consani e ad Andreucci.
L’avvio di stagione è stato ottimo, Nicolò è riuscito a conquistare il secondo posto al Rally Adriatico, gara di apertura del CIRT. Sugli sterrati marchiani, solo una scelta poco felice di assetto ha impedito al pilota di Montagnana di battere Consani, che alla fine lo ha preceduto di soli 11 s alla fine dell’ultima PS.
Marchioro è stato sfortunato sugli impegnativi sterrati del Rally di Sardegna dove si è dovuto confrontare anche con i piloti del CIR. Il sesto posto, terzo fra i piloti del CIRT, è un risultato di assoluto valore, ma condizionato da una foratura che lo ha privato di un risultato ancora più prestigioso.
Il campionato è proseguito con la quarta piazza ottenuta al rally di San Marino, a soli 10 s dal podio, quelli persi in un testacoda sulla PS2, un episodio che, insieme a una scelta di assetto corretta solo dopo il primo giro di prove speciali, gli ha impedito di lottare per la vittoria finale. Ottima invece la seconda metà di gara con tempi in linea coi migliori.
Problemi all’impianto frenante hanno invece pregiudicato il risultato al Rally Nido dell’Aquila. In terra umbra Marchioro ha sùbito accumulato uno svantaggio pesante che si è portato dietro fino al traguardo dell’ultima PS, tagliato in quinta posizione.
Il pilota della Scuderia Etruria è così arrivato all’ultimo appuntamento stagionale, il Tuscan Rewind, con l’obiettivo di difendere la seconda posizione in campionato. Purtroppo una “toccata” sulla PS3 e la rottura del braccetto della sospensione lo hanno messo fuorigioco e Andreucci, vincitore del rally nella classifica CIRT, ha operato il sorpasso nella classifica assoluta.

Nicolò Marchioro. “Siamo partiti per vincere, ma il livello degli avversari in questa stagione del Campionato italiano Rally Terra era davvero alto, da anni non si vedevano entry list di questa qualità. Quando non siamo stati bersagliati dalla sfortuna ho dimostrato di essere veloce e di potermela giocare coi primi, come all’Adriatico o al Rally di Sardegna. Solo nel Tuscan ho commesso un errore di guida che ha compromesso la gara. Globalmente considero positiva la mia stagione perché ho ottenuto tre vittorie in gare spot: Rally Valtiberina, Rally del Grifo e Rally delle Marche dove, sulla Peugeot 208 R2B ho vinto la mia classe e tra le due ruote motrici. Voglio ringraziare usa Scuderia Etruria per il sopporto e tutti gli sponsor che mi sono stati vicini in questa stagione”.

 

 

XRace Sport in chiaro-scuro al “Tuscan Rewind”

Gara irrinunciabile, l’ultima del “tricolore” rally, dove la X Rossa non ha trovato il sorriso pieno pur conoscendo comunque risultati di livello. foto di Roberto Carli

26 novembre 2019. X Race Sport torna via dall’ultima del tricolore rally, il 10° Tuscan Rewind, sui magici sterrati del senese, con Montalcino il cuore pulsante, con il classico bicchiere mezzo pieno.

 

Tutte le speranze di vedere la “X rossa” nei quartieri alti delle classifica con Dalmazzini-Albertini, al loro debutto con la nuova Ford Fiesta R5 “evoluzione” di GB Motors Racing si sono affievolite anzi, spente, con l’incidente accaduto all’equipaggio modenese durante la terza prova speciale della gara, al sabato, quando era intorno alla top ten assoluta. Una prestazione fin lì positiva considerando che il pilota quest’anno ha avuto un’attività estremamente ridotta.

Nell’esclusivo plateau di partecipanti del “tricolore, la X Rossa era portata in gara Casadei – Graffieti, su una Skoda Fabia R5, i quali hanno finto in diciassettesima posizione assoluta con una prestazione estremamente regolare, soprattutto che ha guardato a prendere il miglior feeling con la vettura boema.

Al via della gara c’era anche il locale Nicolò Fedolfi, in coppia con Cardinali, su una delle Lancia Delta Integrale della sua collezione, gareggiando quindi – sulle strade amiche – nella parte “historic”. Sotto la bandiera a scacchi, il driver di Montalcino ha finto in quinta posizione assoluta con una prestazione dunque altisonante, in questo rispetto agli avversari incontrati corre decisamente meno. Per lui un “brivido” a metà gara con un’escursione fuori strada ed una manciata di secondi persa, ovviata poi dalla grande voglia di arrivare e finire con il sorriso, accarezzando la bandiera a scacchi nella sua città.

Notevole anche la prestazione finita da Nardelli-Alfieri, con una Renault Clio RS Gruppo N. Per loro un ottimo secondo posto di classe N3 con una gara in progressione, avviata in quinta posizione per poi scalare la classifica sino alla meritatissima medaglia “d’argento”, suggello di una condotta di gara di elevato livello ed esente da errori.