Ronde Gomitolo di Lana. Corrado Pinzano cala il poker

Foto Elio Magnano

Il pilota biellese si conferma per la quarta volta consecutiva nella gara di casa risultando il driver più vincente della gara biellese. Nonostante non fosse in perfette condizioni fisiche è riuscito a condurre dal primo all’ultimo metro. Alle sue spalle il cuneese Alessandro Gino che ha lottato fino alla fine al volante della Fiesta WRC e Mattia Pizio, molto costante nelle prestazioni. Dei 79 partenti 63 sono saliti sul podio finale in Piazza Martiri della Libertà.

BIELLA, 10 novembre – Corrado Pinzano per far sua la decima edizione della Ronde Gomitolo di Lana ha dovuto combattere innanzi tutto contro l’influenza che lo ha debilitato nei giorni di gara. Affiancato da Mario Cerutti, il pilota biellese della New Driver’s Team ha fatto appello a tutta l’adrenalina che aveva in corpo per vincere tre delle quattro prove speciali e riuscire a superare con la sua Volkswagen Polo R5 i cuneesi Alessandro Gino-Marco Ravera, che hanno pagato la minor conoscenza del percorso, essendo alla loro prima esperienza sulla speciale di Curino e una maggior rigidità della loro Ford Fiesta WRC, che non si è espressa al massimo specie nel primo passaggio sull’asfalto umido del mattino. L’equipaggio cuneese ha migliorato di prova in prova  e quando le condizioni del fondo sono leggermente migliorate si è saldamente piazzato alle spalle del battistrada approfittando anche di una foratura occorsa nel corso del terzo passaggio al valdostano Elwis Chentre, affiancato da Andrea Canepa sulla Skoda Fabia R5. Quasi quattro minuti persi e addio ai sogni di gloria per il pilota valdostano precipitato dalla seconda alla quindicesima posizione .
Terzo gradino del podio per Mattia Pizio-Monica Rubinelli, Skoda Fabia, regolari nelle prestazioni che hanno permesso loro di portare a casa un risultato di prestigio dopo il beffardo ritiro del Rally Lana di Luglio. Il giovane pilota ossolano le ha tentate tutte per conquistare la medaglia d’argento e, nonostante il miglior tempo nell’ultimo tratto cronometrato ha “dovuto” accontentarsi della terza piazza.
A ridosso del podio chiude un ottimo Sergio Bruni, affiancato da Massimiliano Rolando, autore di una buona prestazione, considerando che era la prima volta che usava la Skoda Fabia per di più su un fondo umido ed insidioso in particolare nella prima speciale del mattino. Il giovane pilota ossolano è riuscito, con tempi di assoluto rilievo, a tenere dietro il più esperto Ilario Bondioni in coppia con Sofia D’Ambrosio quinti con la loro Skoda Fabia R5.
Il portacolori della New Turbomark ha approfittato dell’occasione per effettuare test in vista della prossima stagione ed infatti i tempi, molto diversi in ogni passaggio, ne sono la testimonianza.
Simone Fornara-Enrico Brovelli, Volkswagen Polo R5, hanno chiuso la sestina dei migliori in una gara caratterizzata dal netto predomino delle vetture di Classe R5 (undici alla partenza) che hanno occupato tutti i primi otto posti della classifica assoluta, con la sola inclusione della Fiesta WRC di Gino-Ravera, la vettura sulla carta più potente del lotto.
Alle spalle delle inavvicinabili Skoda R5 – settimi Boetto-Mantovani, ottavi Tavelli-Gatto – in nona posizione ha chiuso il re dell’autocross Michele Andolina affiancato da Leo Moro, assoluto dominatore della Classe S2000 con la sua Peugeot 207.
A chiudere la Top Ten  Diego Martinelli-Ermes Bagolin, che pur avendo privilegiato lo spettacolo con grandi traversi e freni a mano hanno portato in decima posizione assoluta la loro datata Opel Astra GSI, conquistando pure il titolo di più veloci fra le Due Ruote Motrici.
Da segnalare la prova di Jordan Brocchi, con Paolo Garavaglia sul sedile di destra, che ha dato spettacolo con la Nissan 350-Z, unica vettura a trazione posteriore, al via del Gomitolo di Lana cosciente di non poter ambire ad una posizione di prestigio nella classifica assoluta (36° alla fine), ma sicuramente il più applaudito sulle prove speciali. Trentaquattresimo si è classificato il padre di Corrado Pinzano, Diego, su Fiesta R2B con Marco Zegna al suo fianco, tornato alle gare dopo diciotto anni di inattività. Poca fortuna per Andrea Vineis-Alessio Rodi, costretti al ritiro a metà gara per imperfette condizioni fisiche del pilota quando erano tredicesimi assoluti  e i migliori fra le vetture Due Ruote Motrici con la loro Renault Clio S1600. Alla gara hanno preso parte 79 equipaggi, 63 dei quali hanno concluso il rally.
La decima edizione del Rally Gomitolo di Lana è stata caratterizzata da condizione climatiche estremamente favorevoli, considerando la stagione novembrina, con temperatura bassa e umidità nel primo passaggio sulla prova di Curino, che è andata asciugandosi, senza però pulirsi, nel corso della giornata per l’arrivo del sole. La prova finale è stata disputata dagli equipaggi alla luce dei fari, prima di tornare in Piazza Martiri della Libertà, salotto buono di Biella, per il gran finale con premiazione in pedana. Soddisfazione in casa New Turbomark che anche questa volta conferma l’ottimo feeling con Biella e i suoi piloti.

Classifica finale Ronde Gomitolo di Lana

1.Pinzano,C. – Cerutti,M. (VOLKSWAGEN POLO) in 25’16.0; 2.Gino,A. – Ravera,M. (FORD FIESTA) a 16.8; 3.Pizio,M. – Rubinelli,M. (SKODA FABIA) a 18.4; 4.Bruni,S. – Rolando,M. (SKODA FABIA) a 45.6; 5.Bondioni,I. – D’Ambrosio,S. (SKODA FABIA) a 52.1; 6.Fornara,S. – Brovelli,E. (VOLKSWAGEN POLO) a 1’15.0; 7.Boetto,G. – Mantovani,S. (SKODA FABIA) a 1’36.6; 8.Tavelli,G.l. – Gatto,E. (SKODA FABIA) a 1’50.8; 9.Andolina,M.s. – Moro,L.a. (PEUGEOT 207) a 2’52.2; 10.Martinelli,D. – Bagolin,E. (OPEL ASTRA) a 2’56.0;

Rally del Piemonte, Classe N3: monologo ai vertici di Annovi il giovane con Stefania Martini

Successo senza tentennamenti dell’equipaggio di Sanremo che impone la sua legge in tutte le prove speciali. Di Tommaso M. Valinotti. Foto Barbara Garulla e Fulvio Ferraro; Elio Magnano; Danilo Ninotto, Stefano Romeo, Gabriele Valinotti

MONDOVÌ (CN), 20 ottobreAntonio Annovi e Stefania Martini, Renault Clio RS, dettano la loro legge in tutte le prove della gara, chiudendo alla fine tredicesimi assoluti con 2’26” di vantaggio su Flavio e Manuela Vigna. L’equipaggio di Sanremo effettua una gara veloce e consistente prendendo subito il comando delle operazioni nella Cigliè-1, 16 esimi assoluti, mantenendolo la leadership anche nella ripetizione della prova quando commettono un piccolo errore che li porta al limite del testacoda. La gara non presenta problemi visto che prova dopo prova aumentano il loro vantaggio senza correre rischi inutili, nonostante qualche piccolo problema al cambio che non compromette la loro cavalcata. Rally che parte con grosse difficoltà, invece, per i secondi classificati Flavio e Manuela Vigna, Peugeot 206 RC, che bucano dopo poche centinaia di metri dallo start di Ciglié-1 disputando la prova con molta circospezione prima di cambiare la ruota a fine prova, perdendo 27” da Annovi ma, soprattutto, precipitando in ultima posizione in Classe N3. La ripetizione della speciale va meglio, segnano il quarto tempo di classe e recuperano una posizione. Nelle prove successive gli inseguitori di Annovi-Martini sono tutti vicini e un po’ alla volta la famiglia Vigna recupera posizioni, segnando il secondo tempo di categoria negli ultimi due passaggi sulla Ceva, la prova loro più congeniale fino a rimontare fino al secondo posto. Terza piazza per i valdostani Daniel Foudon-Denise Chabloz, che nonostante siano alla loro prima esperienza sul bagnato se la cavano egregiamente.

Poteva essere la gara di Alessandro Fino-Mattia Gorzarino, autorevoli seconda forza nella prima giornata, che affrontano senza prendere rischi, ma viaggiando con buon ritmo. Nella seconda giornata pagano l’uso di gomme datate e una scarsa simpatia nella prova di Ceva che alla fine li fa precipitare in quarta posizione della classifica di classe, mentre ottengono ottimi tempi sulla Niella Tanaro. Quinta piazza per Roberto Annovi, padre di Antonio, affiancato da Gianpaolo Rolandi, che ottengono quanto speravano ovvero divertirsi; come si stavano divertendo Andrea Conte e Gabriele Allio con la loro Peugeot 206 RC fino a quando un problema meccanico non li ha fermati definitivamente sul passaggio del mattino a Ceva. Ritirati anche Elio Seghesio e Claudio Stella, che tornano in macchina dopo un anno di inattività, dimostrandosi particolarmente efficaci a Niella Tanaro del mattino, quando segnano il secondo tempo di categoria, per poi sbattere nell’ultima curva della ripetizione della stessa prova preferendo ritirarsi per non fare danni maggiori.

  • Iscritti 7, verificati 7, classificati 5, ritirati 2.
  • Vincitori Prove speciali: 8 Antonio Annovi-Stefania Martini
  • Leader di classifica: 1-8 Antonio Annovi-Stefania Martini

La Grande Corsa a Montini e Belfiore

Il duo della Porsche 911 si aggiudica una combattuta edizione del rally torinese, finale unica del T.R.Z. Lucky – Pons e Da Zanche – Piceno completano il podio. Memory Fornaca per la terza volta consecutiva a Lucky e Pons. Foto G&P

Chieri (TO), 9 novembre 2019 – Avvincente, combattuta e ricca di colpi di scena è stata la Grande Corsa, rally auto storiche giunto alla terza edizione che ha visto, dopo otto prove speciali, Nicholas Montini e Romano Belfiore salire sul gradino più alto del podio con la loro Porsche 911 RSR Gruppo 4 coi colori della Scuderia R-X Team. Per il duo già campione italiano 2014, una vittoria costruita piazzando due volte l’affondo sulla prova di Cinaglio e con la testa della classifica mantenuta per cinque delle prove disputate. Tanta la soddisfazione dell’equipaggio lombardo, soprattutto per aver vinto un rally con la Porsche sulla quale erano saliti l’ultima volta, dodici mesi prima e proprio alla Grande Corsa.

Sono stati solo 4”7 di distacco quelli che hanno accusato “Lucky” e Fabrizia Pons, alla fine secondi con la Lancia Delta Integrale Gruppo A, con la quale sono stati protagonisti di un testacoda con una conseguente toccata al posteriore, che è costato loro oltre mezzo minuto nella prova d’apertura e la probabile, se non certa, vittoria. Senza perdersi d’animo si sono prodigati in una rimonta che li ha portati ad una passo dalla vittoria e con i punti acquisiti nel Memory Fornaca, per la terza volta consecutiva si aggiudicano il prestigioso trofeo che a Chieri doveva proclamare i vincitori. A completare il podio assoluto, sono Lucio Da Zanche e Denis Piceno con la Porsche 911 SC Gruppo B con la quale avevano realizzato lo scratch in apertura, conducendo la gara nella prima parte e dalla quinta alla sesta prova, brillanti protagonisti di un tiratissimo testa a testa coi due equipaggi che li hanno alla fine preceduti come testimoniato dal distacco di soli 5”2.

Assegnati ai primi due classificati il 2° ed il 4° Raggruppamento, il 3° è stato appannaggio della Porsche 911 SC Gruppo 4 di Roberto Rimoldi e Loretta Casagrande, sesti nell’assoluta, mentre il 1° ha visto la vittoria di Antonio Parisi e Giuseppe D’angelo su Porsche 911 S Gruppo 4. Appena fuori dal podio la BMW M3 di Marc Valliccioni e Maria Josè Cardi e nella top-ten anche Matteo Musti quinto con Paolo Zanini sulla Porsche 911 RSR. Detto di Rimoldi, al settimo posto la sempre soprendente Opel Corsa GSI Gruppo a di Paolo Rossi e Davide Aime e, con una gara perfetta i giovani Daniele Ferron e Francesco Cuaz sono ottavi assoluti con l’Opel Kadett GT/e Gruppo 2. “MGM” e Marco Torlasco sono noni con la Porsche 911 SC e chiudono la prima decina Paolo Pastrone e Mara Miretti su Opel Kadett GT/e con la quale si aggiudicano il T.R.Z. per il 3° Raggruppamento. Altro finalista che festeggia è Ermanno Sordi, vincitore del 4° assieme a Claudio Biglieri su Porsche 911 SC Gruppo B; onore anche per Alfredo Formosa e Simona Gazzo titolati nel 2° con la Lancia Fulvia Coupè e ovazione per i siciliani Francesco Ferreri e Antonio Polizzi vincitori annunciati nel 1° con la piccola ma applauditissima Fiat 850 Special. Rimoldi e Casagrande primeggiano anche nella Coppa Michelin per il 3° Raggruppamento facendo compagnia a Graglia e Barbero vincitori nel 2° con la Fiat 124 Abarth; al Team Bassano la classifica delle Scuderie, mentre il premio speciale per le Fiat 127 è appannaggio di Ruggeri e Marzi.

Quarantuno gli equipaggi, dei sessantacinque verificati, che hanno concluso il rally, quaranta dei quali regolarmente classificati.

LA CRONACA – E’ la presentazione del venerdì sera a far metter in moto le vetture che sfilano sul palco davanti alla stazione di Chieri, acclamate da un numeroso pubblico in mezzo al quale si notano personaggi del mondo dei rally, quali Silecchia, Trombotto, Paganelli.

A far sul serio s’inizia poco dopo le 8 del mattuno con la prima prova, la “Moncucco” dove “Lucky” incappa in una divagazione che gli costa un pesante distacco da Da Zanche che segna il miglior tempo, anticipando di 0”1 Valliccioni. “Lucky” inizia la rimonta vincendo la “Marcorengo” dove riduce di 6”3 il distacco dal leader; tocca a Montini firmare la terza speciale e portarsi in testa con 0”6 su Da Zanche e 1”7 su Salvini. Il primo giro si conclude con la zampata di “Lucky” sulla “Briassa” che s’impone con 12”5 su Montini e ben 19” su Da Zanche; più staccati gli altri inseguitori. A metà gara la classifica premia Montini con Da Zanche a 5”1 e “Lucky” a 8”4; Salvini è quarto a 10” e Valliccioni a 16”5. Per il T.R.Z. è Nodari a mettersi in evidenza davanti a Pastrone e Sordi.

Dopo il secondo parco assistenza, la gara si rimette in moto con la ripetizione della “Moncucco” e tocca a Valliccioni scrivere il nome in cima alla classifica con Montini che incrementa il vantaggio, mentre arriva la notizia del ritiro di Salvini a causa di un problema alla sospensione che lo fa uscire di strada. Da Zanche va a riprendersi la leadership vincendo a Marcorengo dove si mette in evidenza Musti col secondo tempo seguito da “”Lucky”; un problema meccanico ferma la BMW di Nodari che era al comando nel T.R.Z. imitato da Stasia su analoga vettura. La classifica diventa cortissima col valtellinese che precede Montini di soli tre decimi e il vicentino di 5”. Montini dimostra di gradire particolarmente la Cinaglio e vincendola si porta al comando riuscendo a difendersi dall’attacco di “Lucky” e Da Zanche sull’ultima Briassa e per 4”7 va a vincere la tera edizione del rally storico.

Lucio Da Zanche centra il podio della Grande Corsa su Porsche

Il campione valtellinese firma una prova d’autore all’esordio nel rally piemontese valido per il Memory Fornaca, nel quale con la 911 gruppo B del team Pentacar conclude terzo dopo aver vinto due speciali e lottato fino all’ultimo per il successo: “Ora celebriamo questo super 2019 a Monza”

Bormio (SO) / Colico (LC), 10 novembre 2019. Prova d’autore di Lucio Da Zanche nella sesta edizione del rally La Grande Corsa disputato nel weekend in Piemonte. Il pluricampione italiano ed europeo ha concluso sul podio al terzo posto assoluto a soli 5 secondi dalla vittoria e 5 decimi dalla piazza d’onore il proprio esordio nella gara di Chieri valida per il Memory Fornaca affrontata al volante della Porsche 911 gruppo B gommata Pirelli e preparata dal team Pentacar con la collaborazione tecnica di NTP. Si tratta di un podio davvero prestigioso per il pilota valtellinese, che sempre insieme alla factory di Colico diretta da Maurizio Pagella quest’anno ha già messo in bacheca il Trofeo Gruppo B nel Campionato Italiano Rally Auto Storiche con tanto di vittorie assolute al Lana e all’Alpi Orientali. Ed è un risultato avvalorato ulteriormente dal fatto che sulla più estrema GT da rally del marchio Porsche Da Zanche era affiancato per la prima volta dal navigatore friulano Denis Piceno, insieme al quale è andato alla scoperta delle prove speciali del rally storico, riuscendo anche a vincerne due sulle otto disputate in totale.

Così commenta Da Zanche al rientro a Bormio: “E’ stata la mia prima partecipazione in una competizione comunque difficile come La Grande Corsa e resta la bella soddisfazione di aver lottato fino alla fine per la vittoria con il bravo Denis Piceno per la prima volta al mio fianco. Insieme al team possiamo essere orgogliosi di questo ennesimo podio dove i primi tre sono racchiusi in soli 5 secondi! Faccio i complimenti ai miei rivali e all’intera Pentacar, che oltre al mio terzo posto vanta la vittoria di Montini: risultati del genere non arrivano mai per caso. Personalmente ho messo in bacheca il quinto podio stagionale su sei gare, con tanto di due vittorie, condivido questi successi con chi mi supporta sempre, anche fuori dai campi di gara, e ora l’obiettivo è celebrare senza assilli il finale di questa stagione super al Monza Rally Show”.

La Grande Corsa, il Team Guagliardo sugli scudi con Rimoldi-Casagrande

Sugli impegnativi asfalti piemontesi, vittoria di categoria e sesta piazza assoluta per  i coniugi Roberto Rimoldi e Loretta Casagrande, a bordo della Porsche 911/SC

Chieri (To), 10 novembre 2019 – Altro colpo messo a segno dal Team Guagliardo, in quel di Chieri, teatro del rally storico “La Grande Corsa”. L’appuntamento conclusivo del Memory Fornaca, andato in scena sabato scorso sui selettivi asfalti del Torinese, infatti, ha salutato il trionfo nel 3° Raggruppamento dell’alfiere Roberto Rimoldi, al volante della competitiva Porsche 911/Sc condivisa, per l’occasione, con la consorte Loretta Casagrande, esperta navigatrice. È stata una prestazione di alto livello, quella sfoggiata dal pilota piemontese, tanto da dominare la propria categoria sin dalle prime battute di gara centrando, altresì, la sesta piazza in un’ipotetica classifica assoluta (non contemplata nella specialità).

«Un avvio ostico, va detto. Abbiamo faticato non poco per portare a termine le prime due prove speciali (delle otto disputate ndr) per via dell’asfalto sporco, umido e molto scivoloso» – ha raccontato Rimoldi sul palco d’arrivo – «Affrontando le due frazioni cronometrate successive, abbiamo proseguito con gomme intermedie, certi di ritrovare le analoghe difficili condizioni d’apertura. La scelta si è rivelata poco felice, visto che il fondo stradale era decisamente migliorato e che coperture d’asciutto ci avrebbero garantito migliori performance, ma tant’è. In seguito, alla luce del generoso vantaggio già cumulato nei confronti dei diretti avversari, grazie anche a una vettura pressoché perfetta, ci siamo limitati ad amministrare fino al traguardo. A quel punto, non avrebbe avuto alcun senso forzare il ritmo e correre inutili rischi. Va più che bene così». Un finale di rilievo per l’esperto conduttore biellese già proiettato in ottica 2020, dopo una stagione vissuta al top nel Campionato Italiano Rally Auto Storiche e già vincitore della Michelin Historic Rally Cup 2019.

Classifica finale La Grande Corsa

3° Raggruppamento: 1. Rimoldi-Casagrande (Porsche 911/Sc) in 54’37”; 2. Ferron-Cuaz (Opel Kadett) a 2’10”7; 3. “MGM”-Torlasco (Porsche 911/Sc) a 2’16”2; 4. Pastrone-Miretti (Opel Kadett Gte) a 2’34”7; 5. Villani-Lalomia (Opel Kadett Gte) a 3’30”2; 6. Lanfranchini-Galli (Porsche 924 Carrera Gts) a 3’44”; 7. Manetti-Bianco (Volkswagen Golf Gti) a 5’34”1; 8. Ferrari-Desole (Fiat 127) a 6’01”1; 9. Ruggeri-Marzi (Fiat 127 Sport) a 7’03”5; 10. Caffarena-Pellegrino (Fiat 131 Racing) a 9’22”4.

La Grande Corsa: regolarità sport a Maiolo e la media a Vellano

Successo nella gara di regolarità sport per la Renault Alpine A110 di Maiolo e Paracchini che bissano la vittoria del 2016, mentre in quella a media i primi vincitori sono Vellano e Molina su Audi 80 Quattro. Foto G&P

Chieri (TO), 10 novembre2019 – Non è stato solo il rally storico a tenere banco nella Grande Corsa a Chieri: sono state infatti due le gare di regolarità che hanno interessato quarantaquattro equipaggi; ventuno nella sport giunta alla quarta edizione e ventitrè in quella a media, una delle grandi novità della manifestazione organizzata da Amici di Nino in collaborazione con il Club della Ruggine.

REGOLARITÀ SPORT – Partono subito dopo il rally i ventuno equipaggi che si giocheranno la vittoria sulle otto prove di precisione; dalle previsioni pre gara, è un quartetto quello sul quale cercare i nomi dei futuri vincitori e le previsioni vengono rispettate grazie al successo, il secondo dopo quello del 2016, da parte di Marco Maiolo e Maria Teresa Paracchini in gara con la Renault Alpine A110. Per l’affiatato duo la gara era iniziata in sordina, ma grazie ad un’efficace seconda parte, hanno preso il comando con autorità volando verso la vittoria sancita da un netto distacco sui secondi classificati Arturo Barbotto e Roberta Giacchino sulla Fiat 124 Spider Europa; terzi con la Fiat 850 Coupè Roberto Viganò e Pieraldo Giacobino a sole due penalità dai secondi. Seguono poi, in quarta posizione assoluta Massimo e Matteo Migliore su Opel Kadett Gt/e e quinti chiudono David De Faveri con Marco Blotto in gara con una Peugeot 205 Rallye. Nota per Luca Fiore ed Elio Garelli costretti al ritiro per noie meccaniche alla loro Lancia Fulvia HF mente erano secondi assoluti.

REGOLARITÀ A MEDIA – Era molto attesa la prima edizione della disciplina che sta lentamente creandosi una nicchia di seguaci, grazie anche al Campionato Italiano da poco concluso. Spinti dal desiderio di offrire una nuova opportunità ai regolaristi, gli organizzatori della Grande Corsa hanno voluto scommettere sulla media, utilizzando per la prima volta in Italia l’efficiente servizio cronometraggio gestito da Blunik; ne è venuta fuori una gara con novanta rilevamenti, gestiti in modo preciso, veloce e soprattutto, senza alcun reclamo inoltrato alla Direzione Gara.

Passando alla parte sportiva, i primi ad iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro sono stati i freschi Campioni Italiani Maurizio Vellano e Giovanni Molina che hanno festeggiato nel migliore dei modi la trionfale stagione, aggiudicandosi con l’Audi 80 Quattro anche la Grande Corsa. Alle loro spalle Paolo Marcattilj e Francesco Giammarino su Porsche 911 S staccati di 4.1 penalità; sul terzo gradino del podio Roberto Rovetta e Carlo Merenda su Fiat 124 Spider con un gap dalla vetta di 10.2 penalità. Al quarto posto si classifica la Lancia Fulvia Coupè di Enrico Scotto e Fabrizio Mazzoni e la top five viene completata dall’Opel Corsa di Paolo Bonfante e Claudio De Giorgis. Fermi a causa di un’uscita di strada della loro Lancia Delta Integrale, i possibili outsiders Marco Gandino e Danilo Scarcella.

 

13° Rally delle Marche: vittoria per Marchioro Dall’Olmo (Skoda Fabia R5)

Gara appassionante e spettacolare, corsa sempre sul filo dei secondi, che ha avviato al meglio la serie Raceday. Il resto del podio è andato a Basso-Granai e Ricci-Biordi. Tra le auto storiche vittoria della Lancia Rally 037 di Sipsz-Bregoli.

Cingoli (MC), 10 novembre 2019. Parla padovano, il 13° Rally delle Marche, con la vittoria di Christian Marchioro, in coppia con la moglie Silvia dall’Olmo, con una Skoda Fabia R5. Per il 36enne pilota padovano si tratta della seconda vittoria assoluta in carriera, un alloro conquistato con il cuore e con grande acume tattico.

La gara, che aveva registrato il record assoluto di iscritti dalla sua prima edizione con 123 iscritti è partita poi con 118 equipaggi, che hanno decisamente animato una grande giornata di sport di questa prima prova del Campionato Raceday Rally Terra e penultima del Trofeo Terra Rally Storici.

Una vittoria di forza, quella di Marchioro, figlio e fratello d’arte, al termine di un confronto serrato, caratterizzato da un alto ritmo sempre sul filo dei secondi con il quale ha avuto la meglio sull’attuale leader del Campionato Italiano Rally, il trevigiano Giandomenico Basso, in coppia con Granai, anche loro su una Skoda Fabia R5. Arrivati sul tetto delle Marche a titolo di test in vista dell’ultima prova di campionato tra quindici giorni, Basso e Granai hanno corso soprattutto a testare le migliori soluzioni tecniche per provare a vincere lo scudetto, pur non disdegnando la prestazione anche in questo caso. Lo conferma il fatto che hanno sempre tenuto sulla corda il vincitore della gara, sicuramente meritevole di elogio per come ha saputo rimanere al comando, dalla seconda “piesse”, resistendo agli attacchi di diversi “nomi”, oltre a Basso.

Basso, secondo con un distacco di 6”5  ha comunque riconosciuto l’ottima caratura di Marchioro, e terzo, alla fine, è giunto un altro esperto di strade bianche, uno che a Cingoli e dintorni ha sempre trovato lo stimolo giunto, come in questo caso. Si parla di Luigi Ricci, con la Hyundai i20 R5, affiancato da Alessandro BIordi. Solo 9”1 il passivo del bresciano, quest’anno in attività ridotta, il quale ha comunque tratto il meglio dalla vettura coreana che ha avuto a disposizione, andando a siglare il miglior scratch in una prova, la quarta.

Quarta posizione assoluta per il vicentino Giacomo Costenaro, in coppia con Bardini, anche loro con una Fabia R5. Anche in questo caso, prestazione altisonante e sempre ai vertici, riuscendo sia a siglare riscontri cronometrici interessanti che ad aver ragione di un nome importante come il titolato Luca Rosse, ufficiale Citroen, con la sua C3 “casa”. Anche “Rox”, con al fianco Eleonora Mori, era arrivato a Cingoli con l’obiettivo soprattutto di svolgere un probante test in vista del finale tricolore, un lavoro riuscito al meglio.

Sesta posizione finale per Renato Travaglia (Skoda Fabia R5), altro “nome” di blasone al via a Cingoli, affiancato da Luca Gelli. In debito di ritmo perché rientrante alle gare dopo una sola gara quest’anno, il “Val d’Orcia dello scorso febbraio, il trentino ha colto comunque un risultato notevole e come lui ha cercato di trovare il miglior ritmo pure Alessandro Bettega (Skoda Fabia R5), fermo da un anno. Sulle prime prova ha cercato di prendere “le misure”, il figlio dell’indimenticato Attilio, per poi chiudere con una bella progressione in settima posizione.

Ottava piazza per la Hyundai i20 R5 di Alessandro Taddei, anche lui in debito di ritmo per essere stato fermo un anno. Con al fianco Gaspari ha saputo reggere comunque bene il confronto su strade che lo hanno sempre ispirato. Nono e decimo hanno finito rispettivamente Versace e Donetto, anche loro con una Skoda, autori di prestazioni in progressione da un avvio un poco sofferto, soprattutto per quest’ultimo, rientrante dopo due anni.

Il gruppo N è stato conquistato dallo sloveno innamorato degli sterrati italiani Darko Peljhan, con una Mitsubishi Lancer, mentre tra le due ruote motrici ha primeggiato Niccolò Marchioro, fratello del vincitore, in una inedita versione “tuttoavanti”, una Peugeot 208 R2, evidentemente sfruttata al meglio.

Nella gara “historic”, penultima prova del Trofeo Terra Rally Storici, vittoria per Guggiari-Sordelli (Ford Escort MKII), dopo tre quarti di gara in cui aveva comandato il cremonese Mauro Sipsz, con al fianco la moglie Monica Bregoli, su una Lancia Rally 037. Dopo la prima prova speciale andata a Guggiari, Sipsz aveva preso in mano le redini della classifica aggiudicandosi il miglior tempo in tutte le restanti prove andando quindi a vincere con un vantaggio considerevole, ben sforando il minuto. Però, una penalità per un anticipo “pagato” al controllo orario che precedeva la quinta prova, lo ha relegato in retrovia, per cui gli è rimasta soltanto la soddisfazione di primeggiare nel 4. Raggruppamento. La seconda posizione assoluta, dietro a Guggiari, autore anche di un “lungo” nella seconda prova, ed anche vincitore anche del terzo raggruppamento, stata presa da Cesarini-Gabrielli (Ford Escort), primi anche nel secondo raggruppamento e terzi hanno finito Mombelli-Leoncini (Ford Escort MK-1).

Efferremotorsport – Challenge del Lupo e Gomitolo Lana positivi

Giornata positiva per la scuderia Efferremotorsport che ha colto i risultati che si era prefissata per questa Domenica.

Iniziamo dai 4 piloti impegnati alla nona edizione del Challenge del lupo, organizzata per la prima volta dalla scuderia Valpolcevera. Sugli scudi il genovese Davide Melioli, che a bordo della Peugeot 106 N2, ha vinto classe e gruppo N arrivando in 38° posizione assoluta. 62° assoluto troviamo, Davide Sozzani, a bordo di una Citroen Saxo N2.

In 73° posizione troviamo il salicese Andrea “Tigo” Salviotti che a bordo della Peugeot 106 vince la classe ed il gruppo RS.

Infine il giovane Luca Albera, vincitore tra le storiche in classe 2.0 con la propria Alfa Romeo Alfetta Gtv.

 

Ci spostiamo al Ronde Gomitolo di Lana dove Claudia Spagnolo navigava Alberto Ciotti a bordo della Peugeot 106 RS Plus. Una gara tutta in salita, infatti dopo aver capottato sulla prima prova speciale, hanno dovuto rimontare e sono riusciti a concludere la gara guadagnando anche un secondo posto di classe.