Esposizione di automobili da Rally alla Collezione delle Macchine di S.A.S. il Principe di Monaco dal 21 dicembre 2019 al 15 marzo 2020

La Collezione delle macchine di S.A.S. il Principe di Monaco ospiterà dal 21 dicembre 2019 al 15 marzo 2020 un’esposizione unica di automobili che hanno fatto la storia del Rally automobilistico mondiale. In occasione di tale esposizione eccezionale, verranno riunite per la durata di tre mesi, una cinquantina di automobili da competizione, tra le più rappresentative della disciplina tra le quali anche alcune con un palmares prestigioso che hanno fatto sognare milioni di appassionati sui circuiti francesi ed internazionali.

I visitatori, in particolare, potranno scoprire ed ammirare i seguenti modelli:

PEUGEOT 205 TURBO 16 EVOLUTION 2 gruppo B. Si tratta della macchina da corsa originale che nel 1986 ha vinto il Rally di Svezia alla guida di Juha KANKKUNEN in occasione della sua prima partecipazione al campionato del mondo.

LANCIA DELTA S4 gruppo B. La Lancia presente nell’esposizione è quella classificata in terza posizione al Rally di Sanremo con Massimo BIASION ed in seconda posizione al Rally RAC con Markku ALEN nel 1986.

LANCIA DELTA HF 4WD gruppo A. Nel 1987 la Delta HF 4WD realizza una doppietta fin dal Rally inaugurale di Monte-Carlo (Miki BIASION davanti a Juha KANKKUNEN).

TOYOTA CELICA TURBO 4WD gruppo B e gruppo A. Il modello gruppo B presentato è quello con il quale Juha KANKKUNEN ha disputato il Rally di Hong Kong / Pechino nel 1985.

MITSUBISHI LANCER EVO III gruppo A. Questa Mitsubishi del 1996 è l’esemplare con cui Tommi MAKINEN vinse il Rally di Finlandia l’anno in cui conseguì il suo primo titolo di campione del mondo.

CITROËN XSARA WRC. Alla guida di Sébastien LOEB, del suo co-pilota Daniel ELENA e con gli altri equipaggi, totalizza 32 vittorie, 3 titoli mondiali costruttori ed altrettanti titoli mondiali piloti e co-piloti.

CITROËN DS3 WRC. Vince il Campionato del mondo Rally nel 2011 e nel 2012 imponendosi 20 volte in due anni, assicurando inoltre il nono titolo mondiale di Sébastien LOEB e del suo co-pilota Daniel ELENA oltre che il settimo titolo per la casa Citröen.

LANCIA 037 gruppo B preparata da CHARDONNET. Lancia era rappresentata in Francia dal suo importatore indipendente André Chardonnet. Quest’ultimo aveva creato una scuderia per le competizioni di gran successo, prima con la Stratos e poi con la 037 affidata a Jean-Claude ANDRUET, probabilmente il più talentuoso pilota francese della sua epoca. La 037 saprà imporsi nel gruppo B permettendo alla casa automobilistica Lancia di ottenere un titolo mondiale nel 1983.

RENAULT 5 MAXI TURBO. Prodotta tra il 1980 ed il 1986, la Renault 5 Turbo rappresenta oggi sicuramente una vera icona francese. Fin dal suo debutto, la R5 Turbo ha dimostrato un’agilità sorprendente nei Rally e delle capacità tali che permisero a Jean RAGNOTTI di conseguire numerose vittorie tra cui il Campionato Rally di Francia, il Rally di Monte-Carlo, il Tour de Corse etc.

SUBARU IMPREZA WRC. Quella presentata è l’automobile vincitrice del Campionato del Mondo Rally nel 2001 pilotata dall’inglese Richard BURNS.

FORD FOCUS WRC. Questa Ford Focus è quella guidata da Carlo SAINZ, due volte Campione del Mondo nel 1990 e nel 1992.

Collection de voitures de S.A.S. le Prince de Monaco

Les Terrasses de Fontvieille

98000 MONACO

Tél. : +377 92.05.28.56

Grande fermento intorno al 14° Rally “Città di Arezzo-Crete Senesi e Valtiberina”: nuova data,  nuova logistica e stimoli forti

Spostata avanti in calendario di una settimana dalla data di origine, quindi in programma dal 20 al 22 marzo 2020, la gara ripropone due scenari distinti, tra le crete senesi e l’aretino, confermando validità internazionali ed italiane. E’ stato approntato un percorso da 10 Prove Speciali per circa 100 km competitivi da grandi firme.Previsto anche un “rally green” internazionale per auto a energia alternativa.

30 dicembre 2019. Definito il percorso, “chiuso” il Road Book. Con questa notizia Valtiberina Motorsport annuncia che il 14° Rally Città di Arezzo-Crete Senesi e Valtiberina, una delle gare su fondo sterrato più apprezzate in Italia, è in una fase assai avanzata del lavoro preparatorio.

Cantiere dunque apertissimo, lavori in corso e grande entusiasmo, per la gara, in programma dal 20 al 22 marzo, una settimana in avanti nel calendario rispetto a quanto era stato programmato, la quale avrà una messe di importanti validità che la proiettano, per l’edizione che sta arrivando, in un respiro decisamente internazionale.

Si parte infatti dall’essere la prima prova del TOUR EUROPEAN RALLY Moderno, Storico ed Energie Alternative , un novero di gare tra quelle che nel “vecchio continente” tra le più cariche di storia, tra le più abbracciate da bellezze del territorio e tra le più ambite dai piloti, per proseguire con la finalissima del CHALLENGE RACEDAY RALLY TERRA (titolazione a cui la gara deve molto della sua crescita e notorietà) per concludere ma non per minore importanza con la seconda prova del CAMPIONATO ITALIANO RALLY TERRA AUTOSTORICHE.

Ci sarà una finestra aperta sul futuro e sul “green”, con l’iniziativa “Tuscany Green Rally” a validità Europea ed Italiana, guardando così in modo convinto all’ecosostenibilità applicata al motorsport, con una iniziativa destinata sicuramente a fare traccia.

Tutto questo rappresenta un ulteriore salto di qualità, per Valtiberina Motorsport e per il suo evento, una promozione che arriva “dal campo”, avvenuta con il riconoscimento del grande impegno profuso da parte dell’organizzazione che tredici anni fa fece nascere la manifestazione come semplice “ronde” su terra, sino a proporla oggi in uno scenario allargato e ricco di fascino.

Un grande lavoro, dunque, da parte dell’organizzazione, avviato praticamente l’indomani dell’edizione dello scorso marzo, congiuntamente con le istituzioni, le quali tutte hanno riconosciuto la gande valenza dell’evento come un media importante per far conoscere il territorio. Sotto il profilo puramente sportivo, in questi ultimi tempi, con i quali si sono saputi diversi dettagli in più sull’edizione 2020, si è registrato un notevole fermento ed un grande interesse soprattutto a livello internazionale, con molte richieste di informazioni arrivate, con l’interesse a partecipare.

Siamo davanti ad un evento che da sempre guarda al territorio ed alla sua promozione: con l’edizione 2019 ha allargato i propri orizzonti verso le CRETE SENESI  e la VALTIBERINA, con Arezzo, Asciano e Anghiari  che saranno assolute protagoniste per più in una nuova dimensione europea con alcune New Entry che saranno svelate a breve. La città di Arezzo sarà confermata quartier generale dell’evento, e rimarranno protagoniste dell’evento, proposto le favolose prove speciali sterrate che hanno scritto la storia dei rallies mondiali.

Modificata in ampia parte la logistica: si parte dal chilometraggio competitivo, circa 100 chilometri distribuiti in 10 prove speciali spalmate in due giorni. Si è scelta questa opzione di lunghezza di “piesse” per andare incontro alle esigenze di tutti i partecipanti, dalle “moderne” alle “storiche”, da chi vuole correre la gara “internazionale” valevole per il Tour European Rally a chi ha le sole mire per la serie Raceday o per il Campionato italiano Autostoriche, con altresì un attrazione per chi semplicemente ha “voglia di terra” ed utilizzerà la gara Toscana come storicamente accaduto quale evento test per l’inizio di altri Campionati.

Sabato 21 marzo sono in programma quattro prove speciali (due da ripetere), ovviamente in zona senese, ricavate dalla tradizione degli sterrati magici e mondiali, domenica 22 marzo sarà invece più lunga con sei impegni cronometrati, anche in questo caso appartenenti alla tradizione mondiale, tra Arezzo e la Valtiberina.

Partenza ad Asciano ed arrivo ad Arezzo in Centro, disegnato in altra area rispetto al recente passato anche il Parco di Assistenza, previsto alle porte di Arezzo, in località “La Carbonaia”, sulla direttrice che dal casello autostradale (uscita A1 di Arezzo) porta perso la città. La decisione è stata necessaria per evitare la concomitanza con l’incontro di calcio previsto allo stadio nello stesso week-end.

L’edizione passata, a marzo, venne vinta da Marchioro-Marchetti con la Skoda Fabia R5, mentre la gara storica fu appannaggio di Romagna-Lamonato, con una Lancia Delta 16V

RC auto: quasi 1,2 milioni di automobilisti vedranno peggiorare la propria classe di merito nel 2020

Female Motorist Involved In Car Accident Calling Insurance Company Or Recovery Service

A red car on Euro banknotes

Nel Lazio, Liguria e Toscana le percentuali più alte. A causa di un sinistro con colpa il 3,76% degli assicurati pagherà di più

Milano, gennaio 2020. Il nuovo anno si apre con una brutta notizia per quasi 1,2 milioni di italiani; tanti sono gli automobilisti che, secondo l’osservatorio Rc auto di Facile.it, a causa di un sinistro con colpa dichiarato nel 2019 dovranno fare i conti con un peggioramento della propria classe di merito e, di conseguenza, un premio RC auto più caro rispetto a quello pagato l’anno prima.

In termini percentuali si tratta del 3,76% del campione analizzato (circa 510.000 preventivi di rinnovo RC auto raccolti a dicembre 2019 tramite le pagine di Facile.it); valore in calo, seppur di poco, rispetto allo scorso anno, quando ad aver denunciato sinistri con colpa erano stati il 3,83% degli automobilisti alle prese con il rinnovo della polizza RC auto.

Buone notizie, invece, per gli automobilisti virtuosi; a dicembre 2019, secondo l’osservatorio RC auto di Facile.it, per assicurare un veicolo occorrevano, in media, 536,16 euro, vale a dire il 7,67% in meno rispetto allo stesso periodo del 2018. Il dato è stato calcolato sulla base di 8.671.327 di preventivi di rinnovo RC auto e relative migliori offerte medie disponibili online*.

Il profilo di chi vedrà peggiorare la classe di merito

Guardando più da vicino il profilo di chi quest’anno vedrà aumentare il costo dell’RC auto, la prima differenza che emerge è legata al sesso dell’automobilista; fra gli uomini solo il 3,51% ha denunciato un sinistro con colpa, mentre la percentuale sale al 4,18% se si analizza il campione femminile.

Se si analizza il campione in base alle fasce anagrafiche si nota come l’età media di chi vedrà peggiorare la propria classe di merito a seguito di un sinistro con colpa sia pari a 48 anni; gli assicurati con età compresa tra i 18 e i 21 anni hanno registrato valori più bassi, solo il 2,12% ha denunciato un incidente con colpa che farà scattare l’aumento della classe di merito, mentre tra gli over 70 la percentuale sale  al 4,83%.

In linea con quanto emerso dall’analisi anagrafica, se si guarda alle professioni dichiarate in fase di preventivo emerge che al primo posto si posizionano i pensionati; sono loro la categoria che, in percentuale, ha dichiarato più sinistri con colpa (4,55%). Al secondo posto si trovano gli insegnanti, con una percentuale pari al 4,25% mentre medici, infermieri e operatori sanitari si posizionano al terzo posto con il 4,09%. Nel senso opposto, invece, si trovano gli studenti (solo il 2,15% vedrà peggiorare la propria classe di merito a seguito di un incidente con colpa), le forze armate (2,92%) e i disoccupati (2,94%).

Le differenze regionali

Analizzando il campione su base regionale emerge che ben 12 regioni hanno registrato valori sopra la media nazionale. Scorrendo la graduatoria, al primo posto si trova il Lazio; nella regione, il 4,94% degli automobilisti ha dichiarato alle assicurazioni un sinistro con colpa che farà scattare l’aumento della classe di merito e, con essa, il costo dell’RC auto. Al secondo posto si posiziona la Toscana, dove la percentuale è pari al 4,79%, tallonata da Liguria (4,73%) e Marche (4,50%).

Guardando la graduatoria nel senso opposto, invece, la regione dove, in percentuale, sono stati denunciati alle assicurazioni meno sinistri è il Molise; qui solo l’1,28% degli automobilisti alle prese con il rinnovo dell’RC auto vedrà aumentare la classe di merito a seguito di un incidente con colpa. Seguono nella graduatoria la Calabria (1,38%) e la Basilicata (1,57%)

Mobilità: nel 2019 il 74,7% degli italiani ha ridotto l’uso dell’auto in favore di soluzioni più ecosostenibili

Woman on an electric scooter on the road. The concept of ecological transport in the city.

2,5 milioni di italiani hanno usato il monopattino anziché un mezzo a motore. Il 13% ha intenzione di cambiare, nel 2020, l’auto o la moto con una meno inquinante
Milano, dicembre 2019. Secondo i dati dell’Agenzia europea dell’ambiente il 15% delle emissioni di anidride carbonica in Europa è prodotta da auto e furgoni, non a caso l’UE ha introdotto precise norme con l’obiettivo di ridurre significativamente questi livelli entro il 2030. I cittadini italiani sembrano voler dare il proprio contributo per abbattere l’inquinamento tanto che, secondo l’indagine realizzata per Facile.it da mUp Research e Norstat* su un campione rappresentativo della popolazione nazionale, il 74,7% dei rispondenti, pari a 32,7 milioni di individui, nell’ultimo anno si è impegnato concretamente per ridurre l’impatto ambientale causato dalla mobilità.

Come? La scelta più comune, adottata dal 46,1% degli intervistati, è stata quella di ridurre l’uso dell’auto, servendosi dei mezzi pubblici o muovendosi a piedi. Non è dato sapere se sia stata una scelta limitata ad alcuni momenti o un cambiamento di abitudini più radicale, fatto sta che oltre 20 milioni di italiani hanno adottato questa soluzione, in particolare i rispondenti con più di 65 anni, fascia anagrafica nella quale la percentuale di chi ha usato meno l’auto e più i piedi supera il 52%. In tanti, più di 1 su 4, hanno invece ridotto i km percorsi in macchina usando, quando possibile, la bicicletta come mezzo alternativo alle quattro ruote.

Il 19,4% dei rispondenti non volendo – o potendo – rinunciare al proprio veicolo a motore, sia esso a due o quattro ruote, ha invece deciso di cambiarlo con uno meno inquinante – acquistandone uno nuovo o ricorrendo a quelli presenti nel nucleo familiare – mentre il 7% degli intervistati ha usato il car sharing come soluzione alternativa alla propria auto.

Tra le nuove opportunità di mobilità ecologica si afferma il monopattino; sia esso elettrico o tradizionale. Nel corso dello scorso anno se ne sono serviti il 5,8% dei rispondenti, pari a 2,5 milioni di italiani.

Analizzando i dati più in dettaglio emerge un altro elemento; la riduzione dell’impatto ambientale legato ai mezzi di trasporto passa sempre più dall’intermodalità, ovvero dall’uso di diverse modalità di trasporto in un unico viaggio: più di 1 rispondente su 4 ha dichiarato, per l’appunto, di aver utilizzato più di una soluzione per diminuire l’utilizzo dell’auto.

I buoni propositi per il 2020

I buoni propositi per il 2020 non mancano e quasi 1 italiano su 2 (44,7%) ha dichiarato di voler migliorare ulteriormente, riducendo ancora l’impatto ambientale generato dalla propria mobilità.

Se il 12,9% del campione ha dichiarato che, pur continuando ad utilizzare la propria auto o moto, ha in programma di sostituirla con una meno inquinante, così da ridurre le emissioni di CO2, il 24% dei rispondenti ha intenzione di usare con più frequenza i mezzi pubblici e le proprie gambe.

Destinato a crescere di molto anche il popolo di chi si sposta con il monopattino se si considera che, tra i rispondenti, quasi il 7% ha intenzione di usare di più questo mezzo nel 2020.

Auto: chiusura di un soffio sopra il 2018 (+0,3%) con… sprint finale delle immatricolazioni (dicembre +12,5%)  

Moderato sprint finale per il mercato automobilistico italiano. In dicembre le immatricolazioni di autovetture sono state 140.075 con un incremento del 12,5% su dicembre 2018. Per circa 4,5 punti percentuali questo risultato è dovuto ad una giornata lavorata in più rispetto a dicembre 2018, ma, anche al netto di questo apporto, il risultato positivo rimane ed è significativo in un anno decisamente “magro” per il mercato dell’auto come il 2019 che chiude il suo consuntivo annuale a quota 1.916.320 e quindi con una modestissima crescita sul 2018 (+0,3%).

D’altra parte, va detto che il risultato certificato oggi dai dati sulle immatricolazioni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è perfettamente coerente con il quadro economico nazionale che è di sostanziale stagnazione. Né ci si poteva aspettare che una spinta al recupero di almeno di una parte del pesante calo che il nostro mercato accusa ancora rispetto ai livelli ante-crisi del 2007 (quantificabile a fine 2019 nel -23,1%) potesse essere recuperato nel corso dell’anno che si è chiuso grazie a fattori legati a dinamiche interne del settore dell’auto. E ciò essenzialmente perché nel 2019 le vendite di autovetture hanno dovuto fare ancora i conti con gli effetti del nuovo sistema di omologazione WLTP, con la demonizzazione del diesel ed anche con l’attesa del concretizzarsi della prospettiva dell’auto elettrica.

E’ comunque un dato di fatto – secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – che il risultato positivo delle immatricolazioni in dicembre non è un segnale isolato perché trova conforto anche in un recupero del clima di fiducia. In novembre, per le forti preoccupazioni destate dall’andamento della discussione della Legge Finanziaria per il 2020, vi era stato un deciso calo sia dell’indicatore Istat relativo ai consumatori che dell’indicatore specifico per l’auto elaborato dal Centro Studi Promotor sintetizzando i risultati delle sue inchieste congiunturali mensili. In dicembre entrambi gli indicatori recuperano buona parte del terreno perduto e questo è certo di buon auspicio per il 2020.

Il Centro Studi Promotor diffonderà le sue previsioni per il mercato italiano ed europeo dell’auto in un’apposita conferenza stampa che si terrà martedì 21 gennaio all’hotel The Westin Palace di Milano e in cui si farà anche il punto sulle prospettive del mercato dell’auto alle soglie degli anni ‘20 del XXI secolo che dovranno segnare il decollo (nei tempi dovuti) dell’auto elettrica e dell’auto a guida autonoma.

Aperte le iscrizioni per la prima gara del CIREAS, la Coppa Giulietta&Romeo

La manifestazione si svolgerà venerdì 7 e sabato 8 febbraio a Bardolino. In fase di ultimazione il percorso con oltre 60 prove cronometrate e 180 chilometri di sviluppo.

Si sono aperte oggi le iscrizioni per la Coppa Giulietta&Romeo, manifestazione di regolarità classica organizzata dall’Automobile Club Verona in collaborazione con AC Verona Historic e ACI Verona Sport che tornerà in scena i prossimi 7-8 febbraio come appuntamento inaugurale del Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche 2020 CIREAS.

Rispetto all’edizione 2019 disputata lo scorso novembre, l’evento ridisegnerà sensibilimente i suoi connotati sia per adeguarsi al format del campionato, sia in ragione di un importante cambio di location. L’evento farà infatti base a Bardolino, una delle più suggestive cittadine sulla sponda veronese del Lago di Garda. L’importante variazione è stata resa possibile dalla collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Bardolino, l’Associazione Albergatori, Federalberghi e Bardolino TOP che hanno fortemente voluto il fulcro dell’evento sul Benaco.

La manifestazione si svolgerà già a partire da venerdì 7 febbraio con le verifiche sportive e tecniche ospitate presso l’Hotel Caesius, centro direzionale della corsa. Sempre in questa struttura verrà allestita anche dal direzione gara, la cerimonia di premiazione e il buffet finale. Le procedure di verifica proseguiranno poi solo su prenotazione e per un numero ridotto di concorrenti sabato 8 febbraio al mattino, prima della distribuzione radar e della partenza. Il parcheggio carrelli sarà al Camping Comunale di Bardolino.

Lo start della gara verrà dato sul Lungolago intorno alle ore 10:00 di sabato 8 febbraio prima di affrontare i 180 chilometri di percorso con oltre 60 prove cronometrate. La cerimonia d’arrivo, sempre sul lungolago, è prevista per le ore 16:00 mentre la location che ospiterà il light lunch di metà giornata sarà svelata a breve. Ammesse al via vetture costruite fino al 1990 e 35 vetture moderne in coda.

“C’è grande fermento e motivazione da parte di tutto il gruppo di lavoro per questa seconda edizione della Coppa Giulietta&Romeo – ha detto il Presidente dell’Automobile Club Verona Adriano Baso – avere ottenuto la titolazione a Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche è un grande onore e la volontà è quella di offrire una gara davvero indimenticabile ai partecipanti, non solo dal punto di vista sportivo. Il Lago di Garda offre scenari stupendi, soprattutto nel periodo in cui si svolgerà l’evento, distante dai caotici mesi estivi quando i turisti prendono d’assalto le sponde del Benaco. Tante novità e un nuovo inedito percorso che sarà svelato a breve sono gli ingredienti per un weekend di sport, passione e auto d’epoca assolutamente da vivere”.

Le iscrizioni, già disponibile il modulo nell’apposita sezione di AciSport si chiuderanno il 4 febbraio 2020.