Automotoracing, al via “La Grande Sfida” tra i campioni di rally  

Sabato 1 e domenica 2 febbraio la pista esterna dell’Oval sarà terreno di battaglia tra otto piloti e otto campionesse impegnate nel “Trofeo Lady”. Tra i fuoriclasse anche Paolo Andreucci, 11 volte Campione Italiano di Rally. Foto Bruno Gallizzi-Silvio Grosso

Il brivido della competizione accende Automotoracing, che per il secondo anno porta otto blasonati piloti di rally e otto campionesse a sfidarsi rispettivamente ne “La Grande Sfida” e nel “Trofeo Lady”. La manifestazione, dedicata al mondo delle corse e delle alte prestazioni, accoglierà i tanti appassionati da giovedì 30 gennaio a domenica 2 febbraio all’Oval, nel complesso fieristico del Lingotto di Torino (via Matté Trucco 70).

 

Nel weekend la pista nell’Area OMP, sponsor ufficiale dello spazio esterno, sarà il terreno di battaglia tra Paolo Andreucci (11 volte Campione Italiano di Rally), Andrea Nucita, Alessandro Perico, Damiano De Tommaso, Luca Cantamessa, Davide Riccio, Stefano Peletto e Mathieu Franceschi a bordo delle performanti vetture della classe R5 di ultima generazione e tra Sara Micheletti, Silvia Rocchi, Patrizia Perosino, Silvia Franchini, Martina Iacampo, Aurora Coria, Monica Caramellino e Camilla Gallese su Peugeot 208 R2B.

 

Quest’anno il circuito – 1.000 metri di chicane, curve a gomito e rettilinei – è stata studiata per essere ancora più emozionante e garantire massima visibilità al folto pubblico che ogni anno accorre per vedere i fuoriclasse impegnati nelle prove a tempo ad inseguimento.

 

Tra sabato 1 e domenica 2 febbraio il calendario delle sessioni in pista vedrà alternarsi per tutto il giorno prove libere, qualificazioni, batterie e finali fino alla premiazione dei fuoriclasse che avranno segnato il miglior giro del tracciato.

 

 

Le emozioni continueranno anche con le dimostrazioni di drifting e di rally, derapate controllate ed evoluzioni su ape car con nomi importanti del panorama automobilistico, tra i quali anche i tre Campioni italiani di Drifting Alberto Cona, Manuel Vacca ed Emanuele Festival e la campionessa polacca Karola Pilarczyk.

Automotoracing è organizzato da Bea srl in contemporanea con Automotoretrò, il salone dedicato al motorismo storico, in programma nelle stesse date al Lingotto Fiere di Torino (via Nizza 294).

 

 

ASI partecipa al progetto “Torino Automotive Heritage”

Presentata la prima mappa per scoprire gli antichi siti industriali di Borgo San Paolo

Il progetto “Torino Automotive Heritage” nasce da una iniziativa del Dipartimento Architettura e Design del Politecnico con Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro (ISMEL) ed ha l’obiettivo di valorizzare gli aspetti architettonici, archivistici e collezionistici legati alla tradizione motoristica della città, con l’ulteriore scopo di sostenere e promuovere il turismo e le attività economiche ad essa connesse. Si tratta di una rilettura della memoria artigianale e industriale di un territorio che da oltre 120 anni è fortemente connotato dall’automobile, come poche altre città mondiali. La più recente deindustrializzazione, il cambiamento del modello di sviluppo verso l’innovazione e la creatività ben si sposano con la valorizzazione dei beni legati alla storia della città dell’automobile in termini di cultura, turismo e promozione dei poli tecnologici.

Anche l’Automotoclub Storico Italiano, che insieme alla Federazione Internazionale dei Veicoli Storici (FIVA) ha la propria sede a Torino, è parte attiva di “Torino Automotive Heritage” e, in occasione del salone Automotoretrò ha organizzato un incontro per presentare il progetto e per formalizzare l’adesione di altre realtà – compresa l’amministrazione pubblica della Città di Torino con gli assessorati alla Cultura e al Commercio e Turismo – e dare forma ad un primo piano operativo incentrato su una piattaforma digitale di informazione sui beni culturali e sui siti storici della città, con la predisposizione di percorsi di visita, mappe e guide turistiche, testi di approfondimento nella prospettiva di un museo diffuso.
ASI e Politecnico di Torino hanno realizzato una prima mappa dedicata a “Borgo San Paolo, il quartiere dell’automobile”, grazie alla quale è possibile riscoprire 18 importanti siti industriali. Tra questi, gli ex stabilimenti Officine Grandi Riparazioni, Spa, Itala, Chiribiri, Lancia, Nardi, Viberti, Diatto e Bertone: alcuni di questi sono andati perduti, altri sono stati dismessi, altri ancora sono stati recuperati e sono oggi visitabili. In tutti i casi si tratta di un percorso che porterà il visitatore nella Torino automobilistica di inizio ‘900.

In oltre un secolo di storia, l’automobile ha conosciuto uno sviluppo incredibile che ha modificato la vita delle persone, l’urbanistica delle città e l’architettura delle industrie.
Torino è una delle città cardine di questo sviluppo, nonché sede della prima esposizione di automobili (1898). Il Borgo San Paolo, già dai primi del ‘900, diviene l’espressione della fabbrica-quartiere torinese. Nel corso degli anni la città muta, l’economia cambia e l’automobile si sposta. In un momento di crescente speculazione edilizia molti dei siti industriali che hanno fatto la storia dell’automobilismo piemontese vengono distrutti. Per contro, è cresciuta l’attenzione nei confronti di questi luoghi di queste “cattedrali del lavoro”, espressione di un passato che ha influenzato la vita di migliaia di persone. Oggi, i siti industriali sopravvissuti sono portatori di una memoria condivisa, di una identità da tutelare e conservare.

Ronde del Canavese. Giovedì 30 gennaio 2020 si aprono le iscrizioni

La gara si disputa il 29 febberaio e 1° marzo con partenza e arrivo da rivarolo ecco il programma della gara

Entra nella fase calda l’ormai consueto appuntamento che apre la stagione rallystica piemontese. La Ronde del Canavese, patrocinata dalla Città di Rivarolo e dalla Città di Cuorgnè, è pronta ad andare in scena il 29 Febbraio e 1° Marzo 2020 in un weekend ricco di novità. Ma se per l’atmosfera squisitamente agonistica occorre ancora attendere, è invece il momento di preparare le iscrizioni, che apriranno ufficialmente il 30 Gennaio.

Molte le novità oltre al “Memorial Bausano”. Quest’anno il Comune di Cuorgnè, oltre ad ospitare il Parco Assistenza e il Riordino della gara, ha voluto inserire nel programma del sabato la sfilata dei concorrenti che attraverserà il centro storico. In piazza Boetto sarà rappresentata una suggestiva rievocazione medioevale del corteo storico del torneo di maggio alla corte di re Arduino, con la presenza di figuranti in costume medioevali tra i quali i reali Re Arduino e la Regina Berta: per l’occasione saranno previste alcune iniziative in collaborazione con i commercianti locali, prima della passerella di presentazione nella piazzetta dell’Urban Center di Rivarolo C.se.

Un’altra notizia riguarda il percorso della Prova Speciale “Pratiglione”, che la R.T. Motorevent inizialmente avrebbe voluto modificare, in parte, con altre opzioni alternative esistenti. Tuttavia, il non poter fare a meno di passaggi spettacolari come l’inversione di Rivara, quella di Pratiglione e il tratto delle 100 curve, ha fatto sì che il percorso rimanesse quello delle ultime edizioni con la partenza Prascorsano e con l’aggiunta di circa 400 metri sul tratto finale, voluta dal Sindaco di Pratiglione, nonché con lo spettacolare passaggio sul colle della Carella. Da quest’anno, salvo motivi di forza maggiore, il percorso della prova non verrà più cambiato e sarà mantenuto identico anche per le prossime edizioni. A far data dalla Ronde del Canavese del 2020, infatti, sarà istituito un premio da tributarsi a chi riuscirà a realizzare il miglior tempo di classe sulla Prova Speciale: dunque, già da quest’anno, il miglior tempo di classe realizzato sarà preso a riferimento per le prossime edizioni.

La RT Motorevent ha inoltre curato a fondo ogni particolare, compreso un piano logistico che assicura lo svolgimento della gara con qualsiasi situazione meteo. In caso di precipitazioni nevose saranno consentiti gli pneumatici chiodati prescritti dal regolamento.

Il programma prevede nella giornata di Sabato 29 Febbraio Verifiche Tecniche e Sportive e lo Shakedown. Un primo assaggio agonistico che si concluderà con la presentazione degli equipaggi nell’elegante piazzetta dell’Urban Center di Rivarolo, dove è prevista come di consueto la Pedana di Partenza. Domenica 1° Marzo febbraio si entra nel vivo della gara con i quattro passaggi sugli 11,100 chilometri della PS “Pratiglione”, che serviranno a scoprire chi salirà sui gradini più alti del podio per la classifica assoluta e a determinare i vincitori delle varie classi. Arrivo e premiazione nel tardo pomeriggio ancora nella piazzetta dell’Urban Center.

Per altre informazioni e aggiornamenti consultare il sito: www.rtmotorevent.it

Sparco e Martini Racing: cocktail vincente che unisce heritage e leggenda con uno sguardo al futuro

Partnership fra design e tecnologia celebrata da un testimonial d’eccezione: Miki Biasion presente il 1° febbraio ad Automotoretrò

Sparco e MARTINI Racing di nuovo insieme, per una partnership che ha il sapore della leggenda e il brivido del futuro: si potrebbe descrivere così l’accordo di collaborazione tra due icone del Made in Italy, che nell’epoca d’oro del Rally hanno fatto vibrare i cuori di intere generazioni di appassionati di auto e che continuano a regalare forti emozioni.

Al centro dell’accordo tra Sparco e il Gruppo Bacardi, che detiene il brand MARTINI RACING®, il lancio di una serie di prodotti che per la prima volta rivisitano in chiave moderna l’epopea di MARTINI RACING nel motorsport, sulle strade di tutto il mondo: dalla tuta ai caschi e ai sedili racing e performance che verranno declinati anche in una versione da ufficio, il mito dei rally di fine XX secolo riprende vita. E il battesimo di questo rinnovato sodalizio avverrà proprio a Torino, capitale italiana dell’auto e culla dei due brand internazionali, in occasione di Automotoretrò, rassegna torinese dedicata al motorismo storico, dal 30 gennaio al 2 febbraio 2020 presso il Lingotto Fiere. Sparco sarà presente con uno stand presso il Padiglione 2 Stand B-17.

“MARTINI RACING è un nome che evoca immediatamente la passione per i motori, ma anche tecnica, innovazione e design, un marchio, un team e uno stile che hanno occupato un posto particolare nella storia delle competizioni automobilistiche per quasi 50 anni.”  – commenta Fabio Pane, Marketing Manager MARTINI in Italia – “Oggi la leggenda rivive nella partnership storica con Sparco grazie a una collezione che coniuga l’heritage e l’innovazione. La spinta verso il futuro è motrice di MARTINI che per l’occasione presenta nel cocktail party dedicato presso Automotoretrò il nuovo prodotto di punta del brand: MARTINI FIERO, un aperitivo contemporaneo a basso contenuto alcolico, realizzato con una miscela di selezionati vini bianchi, dal colore rosso brillante e dalle intense note fruttate e agrumate di mandarini e arance.” 

Quello tra Sparco e MARTINI RACING è un rapporto storico che continua nel segno della tradizione e dell’innovazione – commenta Niccolò Bellazzini, Brand Manager Sparco – l’intesa siglata con il Gruppo Bacardi vuol premiare gli appassionati dei motori con prodotti iconici che coniugano l’heritage del passato con le più avanzate tecnologie Sparco di oggi. Il binomio Sparco MARTINI Racing si attualizza mettendo tutti gli appassionati di questa storica livrea nella condizione di avere un equipaggiamento tecnico all’avanguardia e conforme alle omologazioni FIA attualmente vigenti”.

I PILOTI MARTINI RACING. Dall’italiano Miki Biasion – campione del mondo rally nel 1988 e 1989 – al finlandese Juha KanKunen – 4 volte iridato tra il 1986 e il 1993, nonché ultimo pilota ufficiale di una Lancia con livrea Martini Racing; dal tedesco Walter Röhrl – che dominò nel 1980 e nel 1982– al francese Didier Auriol – compagno di Biasion nel 1989. E poi ancora leggende come l’indimenticato Henri ToivonenMarkku AlénAttilio BettegaColin McRae: negli anni d’oro del rally, Sparco e MARTINI Racing hanno contribuito ai trionfi dei migliori piloti del pianeta. E grazie a questo rinnovato sodalizio, gli appassionati di ieri e di oggi potranno rivivere quelle emozioni indossando e utilizzando i prodotti che riproducono fedelmente i colori e le linee di un tempo. Con in più le migliori innovazioni 2020 di casa Sparco per garantire il massimo della sicurezza e del comfort, oltre ad un design unico e impareggiabile.

Sarà proprio Miki Biasion a svelare al pubblico la nuova collezione heritage 2020 durante un cocktail party a base dell’innovativo prodotto MARTINI FIERO sabato 1 febbraio alle ore 15 presso lo stand Sparco ad Automotoretrò: “Il fulcro della mia storia agonistica è stata sempre legata ai colori MARTINI e a Sparco – rivela Miki Biasionquesti colori hanno segnato le stagioni più importanti della mia carriera ed essere coinvolto in questo nuovo connubio è motivo \di orgoglio oltre ad offrire l’opportunità di ricordare un grande passato con prodotti che guardano al futuro, omologati e fruibili anche oggi”.

La Collezione. Questa linea heritage arricchisce la ricca collezione Sparco con una serie di prodotti che possono essere utilizzati dai piloti di oggi, grazie a una tecnologia all’avanguardia, con tutti gli standard qualitativi e con la livrea dall’inconfondibile sapore classic.

Ecco la lista dei prodotti della partnership che saranno esposti anche nella storica sede italiana di Pessione, in provincia di Torino, presso il Factory store di Casa MARTINI e a Terrazza MARTINI Milano in piazza Diaz:

  • Tuta Sparco-Martini Racing su base tuta Competition Plus (omologazione FIA8856-2000)
  • Casco “Jet” Sparco-Martini Racing su base Air Pro RJ-5i (omologazione FIA 8859-2015)
  • Casco “Integrale” Sparco-Martini Racing su base Air Pro RF-5W (omologazione FIA 8859-2015)
  • Sedili racing Sparco-Martini Racing su base Pro 2000 QRT (omologazione FIA 8855-1999), tecnologia premiata al Best Product Awards all’AutoSport International di Birmingham lo scorso 9 gennaio, nei colori di allora, blu “Petrolio” e grigio “Elephant”
  • Sedile performance Sparco-Martini Racing su base R100, il sedile Sparco con regolazione dello schienale più diffuso tra gli appassionati
  • Sedia ufficio Sparco-Martini Racing su base Icon, la poltrona Sparco che riprende lo shapedel celebre sedile Sparco R100.

Cinquant’anni di successi in pista – STP con Valsecchi alla Winter Marathon

Lo storico brand di additivi per carburante ha accompagnato Davide Valsecchi nella Winter Marathon 2020 a bordo di una Fiat 124 Abarth Rally. Foto Pierpaolo Romano

Milano, 31 gennaio ‘20 – Si è chiusa da pochi giorni nell’incantata cornice dolomitica di Madonna di Campiglio l’edizione numero 32 della Winter Marathon, la più importante competizione invernale di regolarità classica per auto storiche.

STP®, il marchio di additivi per carburanti e oli più riconosciuto e apprezzato dagli specialisti delle auto, ha scelto proprio questa famigerata gara per tornare in pista e celebrare la sua storica presenza nel mondo delle corse automobilistiche. Un feeling che dura da 50 anni e affonda le sue radici nel 1969, quando con la STP® Special Mario Andretti vinse la Indianapolis 500. Pochi anni dopo il brand farà il suo ingresso nel circuito Nascar® accanto al leggendario pilota Richard Petty e nel 1982 tutte le auto partecipanti alla Daytona 500®, la gara più importante del campionato Nascar®, usarono i prodotti STP®.

Al volante della Fiat 124 Abarth Rally del 1975 targata STP® c’era Davide Valsecchi, per gli appassionati di motori un punto di riferimento: ex pilota e collaudatore in Formula 1, ora impegnato al volante nei campionati di Gran Turismo, ma anche dietro le quinte, come commentatore tecnico per Sky Sport F1 ed uno dei volti del programma di Sky Uno Top Gear Italia insieme a Guido Meda e Joe Bastianich.

Protagoniste della Winter Marathon sono state come sempre le vetture costruite entro il 1968 a trazione anteriore o posteriore alle quali si è aggiunta una selezione di vetture di particolare interesse storico e collezionistico prodotte fino al 1976, di cui fa parte anche la Fiat 124 Abarth Rally di Valsecchi.

STP® ha scelto una gara caratterizzata dalle temperature rigide che costringono i motori ad un maggiore sforzo, per presentare il suo innovativo Trattamento Diesel Invernale con Antigelo, che garantisce un’efficacia fino a -26°C* (*a seconda del carburante di base e del sistema di aspirazione), specificamente formulato per evitare il congelamento del circuito di alimentazione e l’unico che protegge il motore fino a quelle temperature. La sua formula ricca di sostanze attive con arricchitore di cetano per migliorare la messa in moto in inverno, aiuta a combattere la corrosione, mantiene puliti gli iniettori e previene la formazione dei depositi dannosi che si formano nel motore. Se usato regolarmente, ad ogni pieno, è inoltre ideale per ridurre le emissioni di gas di scarico, la fumosità, oltre che i consumi.

Alpine in esposizione al Festival Automobile International presso l’Hôtel Des Invalides tra retrospettiva e prospettiva

Nel 2015 Alpine aveva scelto il Festival Automobile International (FAI) per presentare l’Alpine Vision Gran Turismo. A gennaio 2018 l’Alpine A110 è stata insignita del premio come auto più bella del 2017. Nel 2020, Alpine sceglie ancora il FAI per esporre i suoi modelli storici e attuali, sempre oggetto del desiderio, con la storia di Alpine come tema centrale e inesauribile fonte di ispirazione.

Per la sua 3a partecipazione al Festival Automobile International (FAI) presso l’Hotel des Invalides, Alpine espone modelli inediti o poco noti al pubblico: il prototipo A210, l’Alpine Vision Gran Turismo, l’A110 1800 Gp4 – 1972 ex usine, l’A110 SportsX, una A110 “Berlinetta” 1300 del 1971 e l’A110S.

Il prototipo A210. Nel 1966, Alpine lancia un nuovo prototipo destinato esclusivamente al mondo delle corse: l’A210. Questa Alpine sarà utilizzata soprattutto tra il 1966 e il 1969 per la partecipazione di Alpine alla 24 Ore di Le Mans. Otterrà la vittoria nel 1966 con l’equipaggio Grandsire/Cella e nel 1968 con l’equipaggio Andruet/Nicolas. L’Alpine A210 presentata, è stata prodotta nel 1967, è dotata di motore Renault Gordini di tipo 58 CI e di trasmissione Porsche. La sua velocità massima, pari a 270 km/h, è stata raggiunta sul rettilineo delle Hunaudières nel 1969. Questa A210 ha partecipato alla 24 Ore di Le Mans il 14 giugno 1969 con la coppia di piloti Killy/Wollek. Questo modello sarà seguito da una nuova generazione di auto destinate alle gare: l’A440 e l’A441.

Alpine Vision Gran Turismo. È in occasione del 15° anniversario del simulatore di guida Gran Turismo che Alpine ha immaginato la sua visione del gioco. Presentata nel 2015 al Festival Automobile International, Alpine Vision Gran Turismo era stata realizzata appositamente per quell’evento in scala 1:1. In questa concept car, esclusivamente pensata per la guida virtuale, sono visibili riferimenti al design di diverse Alpine. Il posteriore ricorda in particolare le Alpine che hanno partecipato alle 24 Ore di Le Mans negli anni Sessanta, come l’A210 e l’A220. Invece l’anteriore trae ispirazione dalla mitica Berlinetta. Questa concept car Alpine è dotata di un motore V8 che eroga 450 cv. La trasmissione è di tipo sequenziale a sette rapporti con una coppia di 580 Nm. La velocità di punta è di 320 km/h per un peso di 900 kg. Questo modello unico non è disponibile alla vendita.

Alpine A110 1800 Gp4 – 1972 ex usine. L’A110 fa la sua prima comparsa nella versione rally nel 1964. Destinato esclusivamente alle gare di rally, questo modello regnerà incontrastato tra il 1969 e il 1972 in tutti i grandi rally europei ed africani, ottenendo circa 150 vittorie. Alpine si aggiudica il Campionato Internazionale Costruttori (ICM) nel 1971 grazie a Ove Andersson. Nel 1973, Alpine è incoronata Campione del Mondo con l’A110. L’Alpine esposta al FAI ha partecipato a tanti rally. L’equipaggio Manzagol-Alessandri,  vittorioso al Giro di Corsica del 1972, si è piazzato al secondo posto quello stesso anno nel rally Critérium des Cévennes. Nel 1974, la A110 ha partecipato al Rally  Jeanne d’Arc, al Rally del Maine e al Tour Auto. Nel 1976, l’auto, su cui è montato un motore 1800, esce di strada bruscamente nel corso del rally Critérium de Touraine. Sarà un piccolo team di appassionati che si adopererà per restaurare completamente questa Alpine nel rispetto del passato. Il lavoro di ricostruzione, conclusosi nel 2018, è durato un anno con un impegno quasi quotidiano. L’auto è assolutamente fedele all’originale, grazie all’utilizzo di componenti originali. L’A110 Gpe4 restaurata ha partecipato al Tour Auto 2018, alla Modena Cento Ore e al Giro di Corsica delle auto d’epoca.

Alpine A110 SportsX. L’A110 è una fonte di ispirazione inesauribile per i team di sviluppo Alpine e lo dimostra ancora una volta con l’Alpine A110 SportsX. L’Alpine A110 SportsX è il frutto di una riflessione portata avanti congiuntamente dal team di design e ingegneria  d’Alpine. Questo esercizio di stile trae inspirazione dalle versioni rally dell’A110 – più larghe e alte – e più specificatamente dall’A110, vincitrice del Rally di Montecarlo nel 1973. Con una carrozzeria più larga di 80 mm e un’altezza libera dal suolo maggiore di 60 mm, l’A110 SportsX esplora nuove sfaccettature della sportività. L’A110 SportsX, che può contare sulle caratteristiche tecniche dell’A110 Pure, resta fedele al DNA d’Alpine: leggerezza e agilità al servizio del piacere di guida. Questo modello unico non è disponibile alla vendita.

Alpine A110 – 1971. Nel 1962, Alpine lancia un nuovo modello, l’A110, che si distingue nelle gare vincendo il Campionato di Francia Rally nel 1968 e il Campionato del Mondo Rally nel 1973. La Berlinetta A110 diventa il modello iconico della marca. Il modello presentato al FAI è una A110 1300 del 1971, che è stata restaurata tra il 1995 e il 2004 dal suo proprietario. La Berlinetta biposto è dotata di trasmissione a 5 rapporti e un motore che eroga 103 cv per un peso di 705 kg. La carrozzeria è realizzata in fibra di vetro e resina poliestere. In quest’auto si riscontra l’agilità, la leggerezza e la compattezza, che diventeranno le caratteristiche inconfondibili delle Alpine. È questa l’auto che definirà veramente il DNA d’Alpine, che caratterizza tuttora la nuova A110.

Alpine A110S. Svelata alla 24 Ore di Le Mans 2019, l’A110S si posiziona al top della gamma A110. Nuove note di colore esprimono la sua sportività con l’introduzione dell’arancione e del carbonio. L’A110S è fedele agli intramontabili principi d’Alpine: leggerezza, agilità e piacere di guida. È dotata della struttura di carrozzeria in alluminio superleggera e compatta che caratterizza tutte le A110, ma il settaggio del telaio la rende una sportiva molto dinamica. Le nuove molle elicoidali sono più rigide del 50% e gli ammortizzatori sono settati di conseguenza. Le barre antirollio – cave per ridurre il peso al minimo – sono al 100% più solide. L’A110S è una coupé biposto con motore in posizione centrale che eroga 292 cv per un peso contenuto di 1114 kg. L’A110S è disponibile a partire da € 68.200.

Brexit, gli impatti su assicurazioni auto, sanitarie e di viaggio

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La Brexit è arrivata, cosa cambia per chi deve viaggiare verso il Regno Unito. Fino a quando la carta di identità sarà accettata come documento valido per entrare in UK? Serve un’assicurazione sanitaria ulteriore? Cosa occorre per guidare ed essere tutelati?

Milano, gennaio 2020. Ultimo giorno e poi sarà Brexit. Dal primo febbraio, la Gran Bretagna non sarà più parte dell’Unione europea. Facile.it, in collaborazione con il giornalista Paolo Fiore, si è chiesto cosa cambierà per gli italiani che viaggeranno e guideranno nel Regno Unito, ed ecco cosa abbiamo scoperto.

La prima notizia è che non scatteranno grandi cambiamenti dall’oggi al domani, ma anche per quanto riguarda le assicurazioni ci sarà un periodo di transizione, che dovrebbe scadere il 31 dicembre 2020. Modifiche più consistenti potrebbero invece scattare dal Capodanno 2021. Ma la loro entità dipende dall’esito dei negoziati in corso.

I cittadini dell’Ue potranno continuare a viaggiare verso la Gran Bretagna con le stesse regole. “Quest’anno non ci sono modifiche nei documenti di viaggio”, spiega il governo britannico. Per ora, quindi, niente visto. Basteranno un passaporto valido o la carta d’identità. Quest’ultima potrebbe non essere più accettata dal 2021. Se così fosse, Londra avviserà comunque i viaggiatori, indicando con ampio anticipo la data in cui le regole cambieranno.

Gli automobilisti in possesso di una patente europea potranno continuare a guidare in Gran Bretagna anche dal primo febbraio. Non serve, al momento, una licenza internazionale. Se si percorrono le strade britanniche con il proprio veicolo, l’auto deve essere chiaramente assicurata. Si deve dare prova che lo sia portando materialmente con sé la “carta verde”, sulla quale devono essere indicati nome dell’assicurato, targa dell’auto e periodo della copertura assicurativa.

Dal 2021 potrebbero esserci alcuni cambiamenti. Improbabile che, in linea generale, venga richiesta a tutti gli automobilisti una licenza internazionale. È possibile però che, al termine del periodo di transizione, ci sia uno scenario più frammentato: gli accordi sulle licenze di guida potrebbero dipendere infatti da accordi con i singoli Stati e variare da Paese a Paese.

Per chi viaggia verso la Gran Bretagna, resta valida la tessera europea di assicurazione malattia. Consente di accedere più agevolmente alle cure mediche, ma non copre tutte le spese. Le autorità britanniche raccomandano quindi di sottoscrivere, in ogni caso, un’assicurazione sanitaria che copra l’intera durata della permanenza. Dal 2021, la tessera europea potrebbe non essere più valida. Ma, ancora una volta, dipende dalle intese che verranno raggiunte. Il governo britannico ha fatto sapere che “l’obiettivo è sottoscrivere accordi di assistenza sanitaria reciproca con l’Ue o con singoli Paesi”, in modo da “fornire cure mediche a un costo ridotto o, in alcuni casi, gratuite”.

Il 25 giugno 2018 l’Eiopa (l’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali) ha richiamato l’attenzione sulla necessità che le imprese di assicurazione e gli intermediari assicurativi europei informino i clienti “sul possibile impatto della Brexit sui contratti assicurativi in essere” e “sulle misure adottate per garantire, dopo la Brexit, la continuità del servizio e l’esecuzione dei contratti stipulati”.

Nel corso del 2020, quindi, le compagnie dovrebbero inviare ai clienti comunicazioni nel caso in cui cambiassero alcune condizioni legate alle polizze in essere.

 

Doccia gelata dal PIL 2019: quarto trimestre -0,3%

Pesante ombra sulle prospettive di crescita del 2020

Doccia gelata sulle speranze di ripresa dell’economia italiana dalla prima stima sul prodotto interno lordo nel quarto trimestre 2019 diffusa oggi dall’Istat. Rispetto al terzo trimestre si registra un calo dello 0,3% che interrompe la modestissima crescita che aveva caratterizzato l’ultimo trimestre del 2018 e i primi tre trimestri del 2019.  A ciò si aggiunge che, secondo l’ultima nota mensile sull’economia italiana dell’Istat, “l’andamento dell’indicatore anticipatore mantiene un profilo negativo suggerendo il proseguimento della fase di debolezza dei livelli produttivi”.

Con il dato del quarto trimestre, il Pil dell’intero 2019 fa registrare una crescita rispetto al 2018 dello 0,2%, ma, segnala il Centro Studi Promotor, si colloca al di sotto del livello ante-crisi del 2007 del 4,1% e soltanto lievemente al di sopra del livello registrato nel 2004. E tutto ciò mentre in tutte le economie avanzate i livelli ante-crisi sono stati ormai da molti anni decisamente superati.

In questo quadro – afferma Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – molto opportuna sarebbe l’adozione di un provvedimento che desse impulso alla ripresa dell’economia e desse anche un contributo positivo all’ambiente e alla sicurezza stradale, come avvenne con gli incentivi alla rottamazione di automobili del 1997, che, non solo determinarono una crescita delle immatricolazioni del 39% ma generarono anche un maggior gettito per l’Erario di 1.400 miliardi di lire e una crescita del Pil di 0,4 punti come certificò la Banca D’Italia nel suo Bollettino Economico n.30 del febbraio 1998

Motul per la sesta volta consecutiva Main Sponsor del Motor Bike Expo  

Dal 16 al 19 gennaio, Motul ha partecipato al Motor Bike Expo in qualità di Main Sponsor. È il sesto anno che l’azienda francese di lubrificanti supporta direttamente il salone di Verona che si conferma una delle più grandi fiere dedicate alle moto speciali, alle custom e agli accessori con 100.000 m2 di esposizione e 700 brand presenti

Motul festeggia il sesto anno di presenza ininterrotta al Motor Bike Expo con un’area espositiva dedicata al mondo dei motori, alla quale si abbina come da tradizione la Motul Arena. Negli anni il MBE è cresciuto diventando uno dei più grandi eventi internazionali dedicati alla customizzazione, e non solo. La presenza di Motul, che anche nel 2020 è Main Sponsor dell’evento, è legata proprio al respiro internazionale del MBE e per questo porta a Verona la sua offerta che spazia dai lubrificanti motore ai prodotti della linea MC Care per la cura e manutenzione della motocicletta.

 

“La presenza di Motul al Motor Bike Expo – dice Marco Baraldi, direttore generale di Motul Italia – va oltre la semplice partecipazione in qualità di azienda espositrice. Nel 2014 abbiamo creduto in questo format e da allora siamo Main Sponsor di questo spettacolo che per quattro giorni richiama appassionati da ogni parte del mondo. Un palcoscenico prestigioso e che ogni anno ci regala incredibili soddisfazioni in un settore che per Motul è particolarmente importante.”

 

Protagonista dello stand Motul è la gamma Powersport che nel 2020 vede un rinnovamento della grafica con informazioni ancora più chiare comunicate anche attraverso un QR Code posizionato sull’etichetta che rimanda al sito web powersport.motul.com (a breve disponibile) per aiutare i motociclisti nella scelta del prodotto più idoneo per la propria moto da strada o da gara, quad, moto d’acqua o motoslitta. Sono infatti queste le categorie del mondo “fun” raggruppate nel catalogo Powersport che sotto l’hashtag #empoweryourride sintetizza ed esemplifica la filosofia che sta dietro l’intera linea di prodotti.

 

All’interno di un’area di 200 metri quadrati, i visitatori hanno potuto vedere in anteprima un nuovo video che rappresenta al meglio lo spirito Powersport, e cimentarsi in un divertente gioco: il Virtual Motul Superbowling. Grazie a un visore VR si è proiettati all’interno di un bowling virtuale dove, con al massimo due tiri a disposizione, si deve cercare di fare cadere il maggior numero di birilli Motul. Gadget per chi fa strike! Sempre nello stand, un’area è dedicata alla presentazione dei prodotti della linea MC Care e alla Motul School, mentre un’altra è destinata alle reginette dello stand: la Suzuki GSX-RR MotoGP, la HRC CRF 450 Dakar e l’ATV CF Moto. Nell’area esterna, la Motul Arena, il pubblico può assistere alle evoluzioni di stuntman e piloti professionisti. Il calendario degli eventi è consultabile sul sito del Motor Bike Expo.