Lancia Aurelia 1950 – 2020 mito senza tempo nei padiglioni del Museo dell’Auto di Torino (temporaneamente chiuso)

Dal 30 gennaio al 3 maggio 2020 . Foto Giorgio Perottino

Il MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile di Torino dedica una retrospettiva alla mitica Lancia Aurelia, modello tra i più moderni e raffinati della produzione italiana del dopoguerra e simbolo della straordinaria crescita economica della penisola in quel periodo. La mostra sarà aperta al pubblico dal 30 gennaio al 3 maggio 2020.  

Torino, 30 gennaio 2020. Il MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile di Torino inaugura la mostra LANCIA AURELIA 1950 – 2020. MITO SENZA TEMPO, uno straordinario percorso espositivo articolato su due piani che racconta, con il contributo di 18 esemplari d’eccezione – di serie e fuoriserie –, l’evoluzione del modello presentato per la prima volta al pubblico proprio a Torino nel 1950.

Già a partire da quella prima apparizione, grazie al fortunato sodalizio creativo e stilistico con Battista Pinin Farina, la Lancia Aurelia si impone agli occhi di tutto il mondo come espressione di pura eleganza, ispirata a un ideale di levigata sobrietà. Tale fu il suo successo, che divenne anche protagonista di film famosi come “Il sorpassocon Vittorio Gassman e “Et Dieu crèa la femme” con Brigitte Bardot, che la consacrarono icona di stile a livello internazionale.

D’altro canto, i suoi contenuti tecnologici, frutto di collaborazioni tecniche con progettisti del calibro di Vittorio Jano e Francesco De Virgilio, hanno affermato il marchio Lancia come sinonimo di prestazioni e sportività, e fatto innamorare dell’Aurelia intere schiere di appassionati collezionisti. Solo per citarne alcuni: il primo motore a 6 cilindri a V (che ispirò i tecnici Ferrari nella realizzazione della Dino 1500 cc); il monoblocco di alluminio fuso in conchiglia; la sospensione posteriore a ruote indipendenti; la collocazione posteriore del gruppo cambio- propulsore per equilibrare i pesi della vettura; i freni posteriori in blocco col propulsore, per ridurre il peso delle masse non sospese, consentendo maggiore aderenza alla strada. Lancia si avvalse inoltre della preziosa collaborazione di fornitori altamente specializzati. Tra questi Nardi, i cui collettori di aspirazione, a due e a sei carburatori, hanno esaltato le prestazioni dei motori Aurelia, migliorandone potenza, ripresa e velocità, e i cui eleganti volanti hanno consacrato lo stile italiano, e Pirelli, che nel 1951 lanciò con perfetto tempismo il Cinturato, innovativo pneumatico a struttura radiale, mettendo al servizio di tutte le serie Aurelia una maggiore precisione di guida e una migliore tenuta di strada.

Una vettura “da città”, le cui linee sportive accolgono un motore e una meccanica che la rendono altamente prestazionale anche in gara. L’Aurelia ottiene infatti straordinarie affermazioni nelle più importanti gare dell’epoca: Mille Miglia, Targa Florio, Giro di Sicilia, 24 Ore di Le Mans, Coppa d’Oro delle Dolomiti, e altre ancora.

Amata da Hemingway e da Fausto Coppi, lodata da Juan Manuel Fangio – che la paragonò ad una “coppa di matè”, l’infuso da cui gli uomini delle Ande traggono forza e fiducia – la Lancia Aurelia è giustamente considerata “un momento magico nell’evoluzione dell’automobile” (Massimo Fila Robattino, curatore della mostra)

“Mito senza tempo – dichiara Benedetto Camerana, Presidente del MAUTO – celebra la Lancia Aurelia, nei suoi 70 anni e nelle sue varie e seducenti versioni: un simbolo luminoso della storia dell’Italia, che sintetizza la rinnovata fiducia nel futuro dopo la tragedia bellica e la rinascita industriale, unendo la genialità torinese dell’ingegneria meccanica e del design con i migliori fornitori simbolo della qualità italiana. Questi sono gli ingredienti di un’auto che si impone nel mondo come icona della bellezza, della tecnica, del piacere di vivere. Lo testimoniano i riconoscimenti internazionali, i grandi clienti ieri e i collezionisti oggi, le produzioni cinematografiche e persino i fumetti.  Un prodotto che unisce Vittorio Jano e Brigitte Bardot definisce idealmente il valore universale dell’automobile. Il Mauto aggiunge così un capitolo importante al proprio continuo lavoro di indagine e di rappresentazione del ruolo dell’auto nella storia del Novecento”.

Il percorso della mostra. “Raccontare la Lancia Aurelia” dichiara Massimo Fila Robattino, curatore della mostra “significa testimoniare il grande desiderio di riscatto che ha animato l’Italia nelle difficoltà del dopoguerra, dando vita a una vettura che solo pochi anni prima sarebbe stata irrealizzabile e che anche all’epoca, nel contesto di un’economia che ancora doveva dimostrare di essere in grado di ripartire, costituì una coraggiosa scommessa.”

La mostra inizia con una Lancia Aprilia Bilux Pinin Farina del 1948, che anticipa sotto alcuni aspetti gli stilemi che saranno tipici della nascitura Aurelia. Sopra un verde riquadro appare quindi la B10, la prima Lancia Aurelia presentata al Salone di Torino del 1950 su un tappeto erboso, per volere di Adele Lancia, allora Presidente della Società.

Segue una sfilata di esemplari in continua evoluzione, che riuscirono sempre a stupire il pubblico, pur ormai avvezzo all’altissima qualità offerta dalla casa automobilistica torinese. Alla B10 si affianca la B12, rivisitata sia nella carrozzeria che nella meccanica, con un aumento sostanziale del numero di cavalli rispetto alla berlina precedente, e l’adozione di una sospensione posteriore a ruote semi indipendenti.

Nella versione B24, l’Aurelia ha conquistato anche il mondo del cinema con la sua eleganza sportiva, che le ha permesso di essere allo stesso tempo una automobile da città e una temibile vettura da competizione. Proprio alle spalle di una B24S Convertibile e di una B24S Spider scorrono immagini tratte dalle pellicole che le hanno rese famose.

A chiudere il cerchio evolutivo dell’Aurelia, la Florida II del 1957 appartenuta a Pinin Farina stesso, prestata al MAUTO dalla Casa di Cambiano.

Si entra quindi nella seconda parte dell’esposizione, dove ogni vettura è uno spettacolo irripetibile. La B52 realizzata da Bertone per il salone di Torino del 1952; la B53 della Carrozzeria Balbo, prima creatura di Francesco Scaglione; la B53 “Giardinetta” di Viotti; due B50 Pinin Farina, di cui una realizzata in versione speciale appartenuta alla principessa Furtin Von Bismark. Infine, una B20 GT con la livrea originale della Mille Miglia del 1953, in compagnia di altri sei esemplari Gran Turismo (dalla I alla VI serie), modello capace di grandi imprese sportive, come quella conseguita da Giovanni Bracco con il secondo posto assoluto alla Mille Miglia del 1951. Arricchiscono questa sezione alcuni dei trofei più prestigiosi conquistati dalla Lancia Aurelia e un video con immagini delle vetture in gara e ritratti di alcuni “gentlemen drivers”.

Il racconto della mostra dedicata alla LANCIA AURELIA è affidato al catalogo realizzato da Massimo Fila Robattino, curatore della mostra, con il contributo del giornalista Giosuè Boetto Cohen, e sarà in vendita presso il bookshop del MAUTO.

La mostra LANCIA AURELIA 1950-2020: MITO SENZA TEMPO è stata organizzata con il supporto di Aubay, leader europea nelle aree della consulenza direzionale e dell’information & communication technology, e degli storici fornitori Lancia, Nardi e Pirelli, due eccellenze italiane protagoniste della storia dell’automobile.

Pirelli è presente in questa occasione confermando il suo impegno per il mondo delle autovetture d’epoca: alcune delle Aurelia esposte sono equipaggiate con i Cinturato CA67, così come lo erano quelle uscite dalle linee di Borgo San Paolo. Pneumatici che oggi appartengono alla gamma Pirelli Collezione: la filosofia di questi prodotti è quella di offrire ai collezionisti il pneumatico giusto per le vetture più affascinanti, come nel caso della Lancia Aurelia, mantenendo le caratteristiche di guida e l’aspetto estetico di un tempo ma utilizzando i materiali di più recente sviluppo e moderne tecniche produttive.

Si ringrazia anche Bontà Classic Garage, officina meccanica partner del museo, che ha seguito il restauro della meccanica della LANCIA AURELIA B20S VI Serie, facente parte della collezione del MAUTO ed esposta in mostra.

LANCIA AURELIA 1950 – 2020: MITO SENZA TEMPO

Automobili in mostra

  • APRILIA BILUX Carrozzeria Pinin Farina (1948)
  • AURELIA B10, telaio 2126 (1950)
  • AURELIA B12, telaio 2374 (1954)
  • AURELIA B20 I Serie, telaio 1404 (1951)
  • AURELIA B20 II Serie, telaio 1768 (1952)
  • AURELIA B20 II Serie, telaio 1877 (1952)
  • AURELIA B20 III Serie, telaio 2660 (1953)
  • AURELIA B20S IV Serie, telaio 1218 (1954)
  • AURELIA B20 V Serie, telaio 3745 (1956)
  • AURELIA B20 VI Serie, telaio 1772 (1957)
  • AURELIA B24S Spider, telaio 1002 (1955)
  • AURELIA B24S Convertibile, telaio 1598 (1956)
  • AURELIA B53 Carrozzeria Viotti, telaio 1003 (1952)
  • AURELIA B52 Carrozzeria Bertone, telaio 1074 (1952)
  • AURELIA B50 Carrozzeria Pinin Farina, telaio 1225 (1951)
  • AURELIA B50 Carrozzeria Pinin Farina, telaio 1206 (1951)
  • AURELIA B50 Carrozzeria Balbo, telaio 1016 (1952)
  • FLORIDA II Carrozzeria Pinin Farina, (1957)

Erik Comas, una carriera Stratosferika

Gli anni della maturità hanno portato ad Erik Comas la “chiusura del cerchio” intesa come la realizzazione di una carriera nel mondo dello sport automobilistico a 360 gradi.

Cinquantasei anni compiuti il 28 settembre scorso, il pilota di origini francesi naturalizzato svizzero ha raggiunto una maturità sul piano professionale e personale del quale può andare fiero.

Campione di Francia di Formula 3 nel 1988, campione intercontinentale di Formula 3000 nel 1990 e poi il debutto in Formula 1 con la Ligier per due anni, altri due con la Larrousse fino all’ incidente che porta via Ayrton Senna al mondo a pochi metri dagli occhi di Erik. Se il mondo pianse, per Comas fu ancora più dura accettare che nulla potè fare per quel suo idolo e amico che due anni prima gli salvò la vita a Spa.

Da qui il passaggio al GT nipponico del quale fu campione nel ’98 e 99 con Nissan, le sette partecipazioni alla 24 Heures du Mans (secondo posto nel 2005 con Pescarolo Judd) e la creazione a Tokyo della Comas Racing Management.

L’ amore coltivato fin da ragazzino per i rallies e per le auto storiche lo porta a creare la Comas HR con sede ad Aigle nel 2002, team di auto storiche che – sotto la supervisione del pilota- mette in auto gli appassionati dell’ Alpine A110.

Con le sue berlinette Comas organizza trasferte per i suoi clienti e partecipa al tempo stesso a numerose edizioni di svariati rally storici (Monte Carlo, Neige et Glace, Maroc, Tour Auto, Pau, Corse, Espagne) aggiudicandosi lui stesso la vittoria del Tour de Corse, della Paris Nice, del Tour Auto.

Pioniere dell’ energia alternativa, Comas vince a bordo della Tesla Roadster il Rallye Monte Carlo Energies Alternatives nel 2010 E 2011 e crea la società Green Cars Challenge.

I rallies prendono il sopravvento nella vita del pilota svizzero che nel 2012 si approccia alla Regina del Rally: la Lancia STRATOS.

Da quel momento la sua vita non sarà più la stessa poiché, con una caparbietà senza eguali, si mette alla ricerca di un preparatore che possa riportare ai massimi livelli in ambito storico quella che fu la regina incontrastata degli anni ’70.

La passione per la “bête à gagner” diventa ossessione e, per sua stessa ammissione, l’obbiettivo di correre con questa auto si rivela un’ impresa molto costosa che porta il pilota a toccare tre nazioni nella sua ricerca incontrando spesso cialtroneria ed incompetenza.

Nel 2014 rende il primo grande omaggio all’ auto torinese: crea il sito www.lanciastratos.com e nel 2015 pubblica il libro “Lancia Stratos, mythe et réalitè”, un’ opera in francese che riporta, oltre alla storia, foto d’ epoca.

Ma è nel gennaio di quell’ anno che avviene un incontro determinante per il pilota svizzero. Consapevole che la proprietà intellettuale del nome Stratos nell’ orologeria appartiene a Zenith Watches e, essendo stato testimonial dei marchi appartenenti al gruppo LVMH, propone ad Aldo Magada, CEO di Zenith, il proprio ambizioso programma sportivo. Aldo, di chiare origini italiane ed appassionato di auto storiche, cede al fascino della belva torinese e alla raffinatezza di guida di Comas e sponsorizza quella che davvero si può’ chiamare una scommessa.

Firma quindi con Comas un contratto triennale che ha come obbiettivo la vittoria del campionato italiano auto storiche (forse il più difficile campionato in ambito europeo a causa del numero di piloti professionisti), l’organizzazione di un evento classic cars e la vittoria del titolo europeo. Viene inoltre richiesto al pilota di essere consulente nel settore della strategia marketing legata alle auto classiche per il noto brand, richiesta piuttosto naturale considerato che Comas parla 4 lingue fluentemente tra le quali il giapponese, oltre ad avere molta esperienza nel marketing.

Nella primavera del 2015 Erik comincia il suo percorso italiano: si iscrive al Campionato Italiano, si fidanza con Raffaella Serra incontrata a Biella – la città che grazie a Claudio Maglioli perfezionò la Stratos- che diventa la sua personal trainer e addetta stampa e alla fine della stagione è il primo ed unico straniero a diventare Campione italiano.

La Stratos Zenith, con la sua inconfondibile livrea, diventa in Italia un’ icona e Comas riporta quest’ auto leggendaria alla vittoria di un titolo in tempi recenti.

MINI Full Electric presenta: “La prima Svolta di Federico Fellini” e apre una nuova stagione di Podcast

Milano. Dopo l’enorme successo riscosso dalla prima stagione di “Prime Svolte”, il branded content podcast realizzato nel 2019 da MINI col supporto di ForTune, startup che propone branded podcast e tool per l a pubblicazione e la distribuzione di contenuti audio, MINI annuncia oggi una nuova serie.

“Quella Svolta che…” è l’incipit con il quale iniziano 8 racconti di persone che, in un momento preciso del loro percorso, hanno saputo cambiare direzione e dare una svolta importante alla loro vita, esplorando nuove strade, non fermandosi mai, superando le convenzioni, innovando e stupendo, ma soprattutto arrivando fino in fondo, dove i sogni diventano veri.

Come la Nuova MINI Full Electric, nata per offrire una svolta elettrizzante e sostenibile alla mobilità.

È in occasione della presentazione stampa della MINI Full Electric, che si terrà a Rimini nelle prossime settimane, che il brand britannico ha scelto di realizzare il primo podcast della serie 2020: “La prima svolta di Federico Fellini”, per celebrare l’anniversario dei 100 anni del regista, che nasceva proprio a Rimini il 20 Gennaio 1920 e che ha fatto il giro di tutto il mondo raccontando l’Italia del suo tempo e, in molte pellicole, anche la sua Rimini.

Il podcast racconta la storia di un giovane ragazzo di Rimini e di come è diventato uno dei più grandi registi di tutti i tempi. Un viaggio tra passato e presente inseguendo i sogni di un bambino che avrebbe cambiato la storia del cinema, scoprendo insieme la vita, la carriera e le paure di Federico Fellini e come il disegno abbia dato una svolta alla sua vita, non una ma ben due volte.
A cavallo tra sogno e realtà. Perché il visionario è l’unico realista.

“La prima svolta di Federico Fellini” è disponibile da oggi su Spotify, Apple Podcast, Spreaker, Google Podcast: https://gopod.me/MINI-fellini

MINI, in occasione del lancio della prima vettura Full Electric è stata il primo brand automotive a intraprendere la direzione della comunicazione unconventional, fuori dai normali clichè della radio e dei video, oltrepassando i classici canoni per creare un elettrizzante contenuto audio, in grado di raccontare una storia in linea con i valori del brand e trovando nell’audio il partner ideale per comunicare in movimento.

Il progetto di MINI e ForTune, oltre allo sviluppo di un’app per ascolto podcast integrata tramite Apple CarPlay, ha visto la realizzazione di una serie audio inedita con 7 puntate chiamata “Prime Svolte”, disponibile su tutte le principali piattaforme di ascolto quali Apple Podcast, Spotify, Google Podcast, Spreaker.

Prime Svolte ha riscosso grandissimo successo rientrando tra le più importanti classifiche di ascolti di iTunes e Spotify e selezionata da Apple tra i migliori 25 Podcast in Italia del 2019.

Sistema di navigazione standard, MINI Connected Services

L’equipaggiamento di serie della Nuova MINI Full Electric comprende un sistema di navigazione, nonché il display centrale e i servizi MINI Connected specificamente orientati all’elettromobilità.

Il sistema di navigazione standard MINI Connected Navigation include un touchscreen da 6,5 pollici nella consolle centrale che consente di utilizzare il servizio Real Time Traffic Information, nonché la piattaforma Internet MINI Online e l’Apple CarPlay. La connessione del telefono cellulare implica anche l’aggiornamento automatico della mappa di navigazione del veicolo. I Remote Services consentono al conducente di visualizzare i dettagli dello stato di carica della batteria e l’autonomia su uno smartphone tramite l’app MINI Connected ed è anche possibile generare statistiche sul consumo energetico della vettura. Inoltre, è disponibile una mappa che mostra le stazioni di ricarica pubbliche nelle vicinanze del veicolo. Non solo è possibile attivare da remoto i fari, il clacson, il sistema di ventilazione e la funzione blocco/sblocco della portiera, ma anche la funzione di pre-condizionamento interno. Quando il veicolo è collegato alla rete elettrica, il conducente può anche controllare il processo di ricarica tramite i Remote Services. L’optional MINI Connected Navigation Plus include anche uno schermo a colori da 8,8 pollici e la funzione Wireless Charging.

BMW Concept i4. All’avanguardia con stile

Monaco. Il  BMW Group sta aprendo un nuovo capitolo della sua storia con la presentazione di una Gran  coupe completamente elettrica. La  BMW  concepti4 porta la trazione elettrica al centro del marchio  BMW e inaugura una nuova era del piacere di guidare. La  BMW  concepti4 rappresenta uno sguardo al futuro della  BMW  i4, che dovrebbe entrare in produzione nel 2021 come il primo modello completamente elettrico del  BMW Group nella classe premium di medie dimensioni. Fornisce una visione completamente nuova dell’eccellenza dinamica per cui  BMW è celebre e fonde un design moderno ed elegantemente sportivo con la spaziosità e la funzionalità di una Gran  coupe a quattro porte, il tutto generando zero emissioni locali.

“La  BMW  concepti4 porta l’elettrificazione al centro del marchio BMW”, afferma Adrian van Hooydonk, Senior Vice President  BMW Group Design. “Il design è dinamico, pulito ed elegante. In breve: una  BMW perfetta che è anche a zero emissioni.” I numeri di spicco del propulsore comprendono un’autonomia di 600 km (WLTP), una potenza fino a 530 CV, un’accelerazione da 0 a 100 km/h in circa 4,0 secondi e una velocità massima superiore a 200 km/h. Tuttavia, le qualità di guida della  BMW  concepti4 non possono essere espresse solo in cifre. L’erogazione virtualmente silenziosa della potenza crea una sensazione completamente nuova di dinamismo.

“Il design della  BMW  concepti4 mostra proporzioni fantastiche, un carattere fortemente espressivo e, naturalmente, molta attenzione ai dettagli”, aggiunge Domagoj Dukec, responsabile di  BMW Design. “Con il  BMW Curved Display, abbiamo ridefinito il tipico orientamento al guidatore di  BMW in un modo estremamente elegante. Allo stesso tempo, la  BMW  concepti4 offre una sensazione di piacere di guida sostenibile.” Come parte del pacchetto,  concepti4 include diversi elementi di design esterno e interno che appariranno sia nella  BMW  i4 che in altri veicoli di produzione ad alimentazione elettrica.

L’esterno – estetica elettrizzante. L’esterno moderno ed elegante rappresenta un contrappunto deliberato al fascino dinamico dell’esperienza di guida. Le proporzioni da Gran  coupe perfettamente risolte creano un aspetto autentico, moderno e sicuro di sé. Il passo lungo, la linea del tetto fastback e gli sbalzi corti formano un profilo di base ricco di eleganza e dinamismo. Con le sue quattro porte, la  BMW  concepti4 offre non solo un alto livello di usabilità e praticità quotidiane, ma anche un interno molto più grande di quanto le proporzioni moderne e dinamiche dell’auto suggerirebbero immediatamente.

Superfici chiare e dettagli aerodinamici. Linee nitide e morbide e volumi tesi si fondono in una scultura ricca e dai contorni uniformi e creano un linguaggio chiaro e superficiale. La moderna tinta degli esterni Frozen Light Copper riprende una sfumatura di colore vista sulla  BMW Vision iNEXT e mette in mostra l’interazione delle superfici con effetti visivamente sbalorditivi. Gli elementi blu nella parte anteriore, sui fianchi e nella parte posteriore indicano le origini  BMW i dell’auto. Accendono i riflettori sulle icone distintive di  BMW i e mettono in primo piano la tecnologia che sta sotto la superficie – ad esempio, i reni nel loro ruolo di pannello intelligente, le cornici nelle minigonne laterali nascondono la tecnologia della batteria e gli elementi del diffusore nella parte posteriore, che riempie lo spazio di progettazione lasciato libero dai tubi di scappamento e migliora l’efficienza aerodinamica.

Una serie di altre misure aerodinamiche massimizza l’autonomia elettrica dell’auto. La griglia del rene chiusa e gli evidenti labbri aerodinamici forniscono esempi dettagliati di sofisticata ingegneria del flusso d’aria all’opera. Un’altra area distintiva dell’auto sono i cerchi. Questi sono stati progettati esclusivamente per la  BMW  concepti4 e fondono design aerodinamico e leggero; le superfici lisce – e quindi aerodinamicamente ottimizzate – contrastano con raggi ultraleggeri e ad alta resistenza. I cerchi estendono la gamma di colori e materiali della vettura, sottolineandone il carattere lussuoso.

Il frontale: il volto accattivante di una nuova era. Il trattamento frontale della  BMW  concepti4 presenta le familiari icone  BMW in un nuovo look, conferendo un volto visivamente potente all’era elettrica di  BMW. La griglia prominente e chiusa fornisce un collegamento tangibile tra passato e futuro di  BMW. L’icona  BMW acquisisce anche nuove funzionalità: senza motore a combustione che necessita di raffreddamento, la griglia ora serve principalmente come un “pannello intelligente” che ospita vari sensori. La griglia fa intuire la tecnologia che sta dietro le quinte con un design speciale per questo modello. Allo stesso modo i fari forniscono un ponte tra passato e futuro; il classico frontale a quattro occhi viene qui ripreso con un’interpretazione molto moderna e minimale. Due intricati elementi LED indipendenti su entrambi i lati integrano tutte le funzioni di illuminazione necessarie. Superfici pulite e poche linee nitide intorno alla griglia creano una grafica frontale contemporanea con un notevole impatto visivo. Un accento blu  BMW in stile i nella cornice della griglia fissa il sigillo sulla parte anteriore.

Primi passi della nuova identità di marca  BMW. Nel corso della presentazione della  BMW  concepti4 BMW presenta per la prima volta il nuovo look del marchio. Il nuovo logo per le comunicazioni fornisce anche la base per il badge sulla  BMW  concepti4. Il suo design bidimensionale e trasparente garantisce una perfetta integrazione e porta la speciale tonalità di colore esterno Frozen Light Copper a una visibilità ancora maggiore. La  concept car non ha solo il compito di guardare al futuro in termini di estetica, tecnologia e innovazione, ma esplora anche il potenziale di progettazione all’interno del nostro marchio  BMW.

Estremità posteriore appariscente con caratteristiche aerodinamiche. La parte posteriore della  BMW  concepti4 è bassa sulla strada e taglia una figura ampia, sottolineata orizzontalmente. Le superfici avanzano attraverso la parte posteriore in un movimento morbido e lussureggiante, e le conferiscono un aspetto molto moderno e calmo. Le luci posteriori lunghe e sottili a forma di L continuano il tema. Sotto le luci posteriori, le superfici inclinate verso l’interno formano labbra che migliorano l’aerodinamica e incorporano prese d’aria verticali. La verticalità del design qui sottolinea la sportività dell’auto. Più in basso, la grembialatura posteriore ha una presenza forte e migliora l’efficienza aerodinamica. Laddove un tempo sarebbero stati trovati i terminali di scarico, gli elementi del diffusore in colore blu  BMW i indicano la presenza di un sistema di trasmissione completamente elettrico e fanno riferimento al design della  BMW i Vision Dynamics.

Gli interni: l’innovazione incontra il minimalismo. L’interno della  BMW  concepti4 si concentra su quei momenti in cui il guidatore sceglie di guidare la vettura in prima persona. Per questo, ogni elemento nella parte anteriore dell’abitacolo è rivolto verso il guidatore. Il nuovo Curved Display  BMW si unisce al volante per rivelare una nuova interpretazione dell’orientamento al guidatore e offre un’anticipazione del display delle versioni di produzione della  BMW iNEXT e della  BMW  i4. Qui, le superfici di presentazione del display informazioni e del display di controllo si fondono in un’unica unità inclinata verso il conducente. Questo raggruppamento dello schermo ottimizza la presentazione delle informazioni e rende più intuitivo l’utilizzo del display tramite touch. L’avanzata tecnologia di visualizzazione con vetro antiriflesso elimina inoltre la necessità di una copertura protettiva per oscurare i display e contribuisce quindi a un abitacolo estremamente ordinato e arioso.

Il  BMW Curved Display occupa gran parte della sezione davanti al guidatore e sopra la consolle centrale e conferisce alla zona anteriore un aspetto molto moderno. La sua forma sottile e senza bordi suggerisce qualità e raffinatezza. Quasi tutte le funzioni operative sono integrate nel display come parte di un approccio globale incentrato sulla riduzione al minimo del numero di controlli tattili. Anche il sistema di controllo del clima ora funziona con il controllo touch.

Concentrati sull’essenziale. Anche la parte anteriore degli interni attorno al  BMW Curved Display è caratterizzata da un design essenziale. L’uso discreto di materiali diversi e la disposizione essenziale dei comandi creano un ambiente moderno ma anche lussuoso. Con questo in mente, elementi come le prese d’aria sono integrati quasi invisibilmente nella geometria generale e nascosti dietro pattern decisi.

I particolari nel caldo colore Gold Bronze che si mescolano al cromo conferiscono agli interni un tocco di classe. Il pannello di controllo centrale sostituisce un comando del cambio tradizionale con un cambio a leva. Elementi come il controller iDrive e i pulsanti di memoria del sedile nelle porte hanno una elegante finitura in cristallo. La combinazione tessuto / pelle per i sedili – composta da microfibra con grafica lineare e pelle naturale conciata con foglie di ulivo – crea all’interno un sigillo di alta qualità e sostenibile. Il risultato complessivo è un abitacolo chiaramente strutturato, luminoso e arioso, che veicola la tranquillità e l’autorità dei sistemi di azionamento elettrici.

Ampio comparto posteriore. I passeggeri dei sedili posteriori sono accolti da un vano di dimensioni generose che offre livelli di spazio per la testa e le gambe che superano le aspettative di una  coupe. I poggiatesta integrati per i sedili anteriori e posteriori aggiungono ulteriore sensazione sportiva. Il taglio nei poggiatesta è un dettaglio di classe che rimanda ai modelli  BMW sportivi dell’attuale gamma.

I sedili posteriori estendono la grafica orizzontale che emerge dalle porte per creare un’atmosfera lounge nella parte posteriore. Nel frattempo, i sedili esterni riprendono la forma dinamica dei sedili anteriori, accentuando il sapore sportivo. Usano anche pochissime cuciture, il che enfatizza ulteriormente l’aspetto pulito e moderno.

Ulteriore sviluppo dell’interfaccia utente con modalità Experience. Il raggruppamento dello schermo con il nuovo  BMW Curved Display fornisce un portale di accesso digitale nell’era elettrica di  BMW. L’aspetto e la sensazione sono chiaramente influenzati dagli ultimi dispositivi elettronici e sono stati deliberatamente resi meno “automobilistici”. Nel display stesso, gli strati piatti offrono una notevole profondità visiva. Nel complesso, il  BMW Curved Display e il nuovo approccio alla presentazione si combinano per offrire un’esperienza di visualizzazione dei contenuti di prima classe.

Tre diverse modalità di esperienza consentono agli utenti di esplorare le varie sfaccettature del sistema di azionamento elettrico e di dare uno sguardo, almeno in termini visivi, al sistema operativo di prossima generazione dal 2021. La differenziazione visiva diversa tra le tre Experience Mode (“Core”, “Sport” ed “Efficient”) riguarda tutto, da come l’utente vede il display e la grafica a come si presentano gli interni. L’illuminazione d’ambiente del cruscotto, delle porte e (indirettamente) sotto il display indica le regolazioni tecniche in atto.

La modalità “Core” introduce l’area del conducente a un’interpretazione aggiornata dei quattro “widget” familiari dal modello di visualizzazione dei modelli esistenti. Qui, la grafica riprende il motivo sopra le prese d’aria e il colore dell’accento in Gold Bronze, facendo volutamente riferimento al design degli interni dell’auto. Nell’area in cui era posizionato il display centrale, ora una mappa e i widget si allineano uno accanto all’altro. L’utente può spostarsi tra i widget diagonali usando un movimento di scorrimento e disporli in modo intuitivo trascinandoli. Questo consente di adattare il display alle proprie preferenze personali.

In modalità “Sport”, i “widget” si avvicinano e creano una visione focalizzata. I movimenti laterali dietro le zone sono usati per mostrare quanto è stretta la curva successiva, facilitando la guida anticipata. Questa forma di presentazione del contenuto consente anche un’efficace visualizzazione periferica. L’area a destra del display mostra funzioni specifiche in modo simile all’app cronometro  BMW M.

Nella modalità “Efficient” fa il suo debutto la “Assisted Driving View”, che mostra al guidatore cosa stanno rilevando i sensori dell’auto. Questa Experience Mode apre approfondimenti sulla tecnologia dell’auto, come ad esempio come comunica con l’ambiente circostante. Nella  BMW  concepti4, l’attenzione è rivolta alla guida anticipata ed efficiente e sono incorporate le informazioni chiave per una guida efficiente. L’area a destra del display mostra ulteriori informazioni sul veicolo, come il livello di carica e l’autonomia.

Il sound della  BMW  concepti4. La  BMW  concepti4 non è caratterizzata solo dal suo design particolare, ma anche dal suo suono visionario e unico. È stato sviluppato con il marchio  BMW IconicSounds Electric dal compositore di fama mondiale Hans Zimmer insieme al sound designer  BMW Renzo Vitale.  BMW IconicSounds Electric mira a emozionare i veicoli elettrici  BMW e renderli udibili utilizzando mondi sonori unici. Il suono della  BMW  concepti4 realizza questo obiettivo alla perfezione: unisce il passato e il futuro della  BMW. Dà al guidatore la sensazione che non ci siano limiti di espressione. Il suono è molteplice, sorprendente e fornisce un senso di leggerezza e trasparenza. I mondi sonori della  BMW  concepti4 spaziano dai suoni di guida in modalità “Core” ai suoni più intensi e pronunciati della modalità “Sport”. Sono inclusi anche i suoni dell’apertura della porta e lo scenario iniziale.

La tecnologia destinata alla prossima  BMW  i4. La tecnologia  BMW eDrive di quinta generazione è una caratteristica distintiva della  BMW  i4 e quindi anche della futura mobilità elettrica. La  BMW iX3 che entrerà in produzione nel 2020 aprirà la strada all’applicazione della nuova tecnologia, che sarà introdotta in una serie di veicoli  BMW alimentati elettricamente – come la  BMW iNEXT e la  BMW  i4. Il motore elettrico, l’elettronica di potenza, l’unità di ricarica e la batteria ad alta tensione che utilizzano la tecnologia  BMW eDrive di quinta generazione sono sviluppi completamente nuovi che consentono al  BMW Group di compiere un altro significativo passo avanti nel campo dei sistemi di trasmissione elettrificati. Il motore elettrico sviluppato per la  BMW  i4 genera una potenza massima fino a 390 kW / 530 CV, che lo colloca al pari di un attuale motore a combustione  BMW V8. La sua erogazione istantanea della potenza conferisce alla  BMW  i4 prestazioni straordinarie e un’eccezionale efficienza.

La quinta generazione di  BMW eDrive porta anche una batteria ad alta tensione di nuova concezione con la più recente tecnologia delle batterie. La versione della batteria sviluppata per la  BMW  i4 colpisce per la sua costruzione estremamente sottile e la densità energetica ottimizzata. Pesa circa 550 chilogrammi, ha un contenuto energetico di circa 80 kWh e raggiunge un’autonomia fino a 600 km nel ciclo WLTP. Tutto sommato, la tecnologia  BMW eDrive di quinta generazione stabilisce nuovi standard in termini di densità di potenza, efficienza e autonomia nella guida locale priva di emissioni.

Produzione in serie della nuova  BMW  i4. La produzione in serie della nuova  BMW  i4 inizierà nel 2021 presso lo stabilimento principale del  BMW Group a Monaco. Ciò significa che, in futuro, i veicoli a combustione, gli ibridi plug-in e i veicoli completamente elettrici a Monaco saranno fabbricati sulla stessa linea di montaggio.

L’integrazione della  BMW  i4 nel sistema di produzione esistente rappresenta un compito impegnativo per lo stabilimento di Monaco. Il concetto di carrozzeria della  BMW  i4 differisce dalle architetture dei modelli di veicoli prodotti nell’impianto fino ad oggi a causa della necessità di ospitare la sua batteria ad alta tensione. Circa il 90% dell’attrezzatura di produzione esistente nella carrozzeria può essere incorporata nel processo, ovvero adattata alla fabbricazione dell’i4. Tuttavia, il restante dieci per cento, in particolare i macchinari coinvolti nella costruzione della struttura posteriore, dovrà essere di nuova costruzione.

Nuovi macchinari dedicati verranno inseriti nello stabilimento di produzione per l’installazione della batteria ad alta tensione, poiché la batteria deve essere installata nell’auto dal basso. Una sfida particolare nel processo di conversione / installazione sono le strutture affollate delle sale di assemblaggio. Lavorando all’interno di questi confini ristretti, i vecchi macchinari dovranno essere rimossi e le nuove apparecchiature installate e messe in funzione entro un periodo di sei settimane. Ciò richiede una pianificazione a lungo termine e un’implementazione precisa. La società sta investendo un totale di circa 200 milioni di euro nello stabilimento di Monaco per portare a compimento la produzione in serie della  BMW  i4.

Presentato il nuovo design del marchio BMW per la comunicazione online e offline

Maggiori possibilità per una presenza moderna del marchio • Nuovo look per i loghi di comunicazione BMW, BMW i e BMW M • Nuovi logotipi e principi di design • Introduzione mondiale il 3 marzo 2020

Monaco. Dopo oltre 20 anni, il marchio BMW ha una nuova corporate identity per la comunicazione online e offline. I loghi BMW, BMW i e BMW M per la comunicazione sono stati completamente rielaborati, con un nuovo logotipo e nuovi principi di progettazione. Il marchio BMW ora soddisfa le aspettative e lo stile visivo di oggi ed è più adatto all’era digitale.

Il nuovo design è espressione dell’identità del marchio rivista, che pone il cliente al centro di tutte le attività. Ridotto e bidimensionale, trasmette apertura e chiarezza. L’ulteriore versione trasparente del logo è un invito più aperto che mai per i clienti a unirsi al mondo BMW. Il cambiamento riflette la transizione di BMW dal concentrarsi esclusivamente sul mondo automobilistico a quello della tecnologia e delle connessioni.

Il più recente aspetto del marchio BMW è orientato verso le sfide e le opportunità della digitalizzazione. Il logotipo ridisegnato esprime apertura e forza di carattere per garantire una presenza contemporanea, a prova di futuro, sia online che offline.

“BMW sta diventando un brand di relazione. Il nuovo logo di comunicazione è sinonimo di apertura e chiarezza”, afferma Jens Thiemer, Senior Vice President for Customer and Brand BMW. “Vogliamo utilizzare questa nuova versione trasparente per invitare i nostri clienti, più che mai, a entrare a far parte del mondo BMW. Inoltre, il nostro nuovo design del marchio è orientato alle sfide e alle opportunità della digitalizzazione per i brand. Con moderazione visiva e flessibilità grafica, ci stiamo attrezzando per la vasta gamma di punti di contatto nella comunicazione in cui BMW sarà presente, online e offline, in futuro. Questo ulteriore logo di comunicazione simboleggia il significato e la rilevanza del marchio per la mobilità e il piacere di guida in futuro”.

Il lancio globale del nuovo design del marchio è il 3 marzo 2020. Il periodo di transizione tra il 3 marzo 2020 e il 31 maggio 2021 vedrà il proseguimento dell’implementazione per tutte le comunicazioni, online e offline, e per fiere ed eventi internazionali. Il nuovo logo è un nuovo marchio multimediale e verrà utilizzato in aggiunta al logo esistente. Non verrà utilizzato sui veicoli o nelle insegne esterne ed interne dei nostri concessionari, per quelli rimane in uso il logo esistente.

Elica o no? La storia del logo BMW

La storia, le origini e il significato del logo BMW vengono raccontate nel sito https://www.BMW.com/en/automotive-life/BMW-logo-meaning-history1.html.

Nuovo Mercedes Actros: perfezione aerodinamica per la massima efficienza

Riduzione dei consumi fino al 5% rispetto al modello precedente – Il nuovo Actros è più efficiente che mai. Dotata di MirrorCam e deflettori laterali concavi: la cabina di guida aerodinamica come elemento strategico per l’abbattimento dei consumi. Doti aerodinamiche perfezionate al computer, nella galleria del vento e su strada

Nel corso degli ultimi decenni, i consumi dell’Actros si sono costantemente ridotti. Nel caso del trasporto a lungo raggio, ad esempio, dal 2011 fino all’introduzione del nuovo Actros nel 2019 è stata registrata una riduzione anche del 15%. Il nuovo Actros prosegue su questa stessa strada, facendo registrare consumi ancora più bassi rispetto al modello precedente: fino al 3% in meno in autostrada ed addirittura fino al 5% nel trasporto extraurbano. Il merito di questi consumi più contenuti va attribuito oltre alla gestione ottimizzata del Tempomat e del cambio da parte del Predictive Powertrain Control (PPC) nonché ai nuovi rapporti al ponte, anche ai sostanziali miglioramenti a livello aerodinamico apportati alla cabina di guida del truck.

L’aerodinamica: una delle principali leve per ridurre i consumi. Basta un solo dato a dare evidenza dell’importanza della componente aerodinamica: nel caso di uno degli attuali truck dotato di cabina avanzata ed impiegato nel trasporto a lungo raggio sul territorio europeo, circa un terzo dell’energia meccanica disponibile viene utilizzata per vincere la resistenza aerodinamica. E nel caso del nuovo Actros ciò equivale a dire che le MirrorCam, che hanno sostituito i tradizionali specchi retrovisori, contribuiscono da sole a ridurre i consumi totali del nuovo Actros fino all’1,5%. Un contributo analogo è dato anche dai nuovi deflettori di forma concava della cabina di guida.

Un impianto sofisticato: ventilatore assiale per velocità del vento fino a 250 km/h. Questi miglioramenti sono anche il frutto di test intensivi eseguiti nella galleria del vento della Daimler AG di Untertürkheim, dove gli ingegneri hanno simulato le condizioni dei flussi dell’aria sul truck con l’obiettivo di ottimizzare il coefficiente Cx, cioè il coefficiente di resistenza aerodinamica, e di conseguenza, i consumi. Le prove eseguite nella galleria del vento hanno fornito importanti indicazioni soprattutto per quanto riguarda le MirrorCam: da un lato ai fini della forma aerodinamica dei due bracci delle telecamere e dall’altro relativamente al posizionamento degli stessi sul lato destro e sinistro della cabina di guida. Contrariamente agli specchi tradizionali, infatti, sul nuovo Actros i bracci sono fissati sul telaio del tetto.

L’impianto di Untertürkheim consente agli addetti allo sviluppo di generare velocità dell’aria fino a 250 km/h. “Parallelamente ai calcoli dei flussi aerodinamici eseguiti sui computer – ossia la simulazione digitale sulla base del principio ‘Computational Fluid Dynamics (CFD)’ –, qui è possibile effettuare prove a campione per confermare il miglioramento aerodinamico dei componenti progettati”, spiega Michael Hilgers, Responsabile CAE Vehicle Functions per la divisione Commercial Vehicle Development Mercedes-Benz. Le soluzioni aerodinamiche vengono anche validate nell’impiego su strada. In questo modo, gli ingegneri possono fare ricorso a tutta una serie di ulteriori efficienti metodologie e procedure, grazie alle quali è possibile perfezionare le doti aerodinamiche dei truck della Stella.

Sinergie di successo: la collaborazione con designer e progettisti come tassello essenziale. Il lavoro di squadra con i colleghi degli altri settori principali, designer e progettisti in primis, riveste un’importanza fondamentale nell’ambito dell’attività svolta dagli esperti di aerodinamica: “Nel processo di sviluppo di un truck l’obiettivo è sempre lo stesso: trovare insieme la soluzione migliore”, afferma Kai Sieber, Responsabile Design Brands & Operations di Mercedes-Benz. “I bracci delle telecamere della MirrorCam, ad esempio, conferiscono al nuovo Actros un’impronta minimalista all’aspetto del veicolo nel suo insieme. Si tratta di un arricchimento a livello estetico, perché il baricentro del veicolo risulta ribassato in seguito all’eliminazione dei grandi specchi, esaltando così la dinamicità e riducendo i consumi.”

La ricerca della perfezione: forma e posizione. In che modo il team ha contribuito esattamente a migliorare ulteriormente le doti aerodinamiche del nuovo Actros in virtù del lavoro svolto nella galleria del vento? Ad esempio, grazie alle prove eseguite per stabilire la posizione ottimale per i bracci delle telecamere delle MirrorCam. A essere prese in considerazione sono state la zona superiore ed inferiore del montante anteriore nonché la parte superiore del montante centrale. Per queste prove è stato realmente impiegato un Actros, i cui retrovisori esterni sono stati sostituiti con prototipi dei bracci delle telecamere – montati uno dopo l’altro nelle tre posizioni da collaudare. Il truck è stato collocato sulla bilancia della galleria del vento ed il ventilatore è stato messo in funzione. La bilancia ha consentito agli ingegneri di misurare la forza dell’aria che agisce sul veicolo quando questo ne attraversa il flusso. Il risultato: la posizione migliore per i bracci delle telecamere si trova sul montante anteriore in corrispondenza del bordo del tetto.

Si trattava anche di trovare una soluzione per impedire che la luce diffusa proveniente dall’alto riducesse le prestazioni delle telecamere. Nell’ambito di questi test, la configurazione vincente è risultata quella basata sul tetto piccolo, che è ora equipaggiato con i bracci delle MirrorCam. Gli ingegneri hanno fornito un contributo determinante anche per quanto riguarda lo sviluppo dei nuovi deflettori laterali di forma concava della cabina di guida, che consentono al nuovo Actros di consumare una quantità di carburante inferiore a tutti i suoi predecessori.

Nuove frontiere di eccellenza: visibilità migliore, maggiore sicurezza. Oltre alla riduzione dei consumi, nell’ambito delle analisi CFD e durante le loro prove nella galleria del vento gli ingegneri si sono anche occupati di un altro aspetto: la protezione antimbrattamento, con un occhio di riguardo per le zone rilevanti ai fini della sicurezza, come il parabrezza ed i cristalli laterali nonché le lenti dei bracci delle telecamere. L’aerodinamica esercita, infatti, un’influenza sulla quantità di sporco, prodotta sia dai veicoli che precedono sia dal proprio, che rimane attaccata al mezzo.

In funzione da decenni: la galleria del vento a Untertürkheim. La galleria del vento di Untertürkheim è a disposizione degli addetti allo sviluppo di Mercedes-Benz da ben otto decenni, ma grazie a opportuni interventi di ammodernamento è ancora un impianto allo stato dell’arte. Due motori elettrici a corrente continua con una potenza unitaria di 250 kW attivano le nove pale del ventilatore assiale, il cui diametro misura 8,5 metri: l’energia che ne scaturisce è tale da generare venti fino a forza 17. Circa 9.000 m3 d’aria si muovono orizzontalmente all’interno di un canale ad anello lungo 125 metri. All’interno dell’area di prova, il veicolo è posizionato su un disco rotante con un diametro di dodici metri, che fa sì che il mezzo venga investito dal flusso dell’aria non solo frontalmente ma anche lateralmente da qualsiasi angolazione richiesta. Un banco di prova a rulli ed una bilancia a sei componenti, che consente di determinare numerose forze con estrema precisione, tra cui la potenza dell’aria, sono integrati nel disco rotante. Le forze vengono trasmesse attraverso leve e tiranterie a una serie di capsule dinamometriche, che ne permettono la rispettiva valutazione.

Un riconoscimento prestigioso: il nuovo Actros è ‘International Truck of the Year 2020’. L’aerodinamica sensibilmente migliorata, ottenuta grazie all’adozione delle MirrorCam, del nuovo Actros è uno dei motivi per cui il veicolo si è aggiudicato il titolo di ‘International Truck of the Year 2020’. La giuria, che assegna il più importante riconoscimento a livello europeo nel segmento dei veicoli industriali, ha messo in evidenza oltre alla maggiore efficienza, anche tutti i progressi compiuti sia in materia di sistemi di assistenza e sicurezza che di connettività. Tra le novità introdotte a bordo dell’Actros figurano l’Active Drive Assist, che permette la guida parzialmente automatizzata in tutte le gamme di velocità, il sistema di assistenza alla frenata di emergenza perfezionato Active Brake Assist 5, la plancia multimediale completamente collegata in rete, nonché la gestione intelligente del Tempomat e del cambio da parte del Predictive Powertrain Control. Il premio ‘International Truck of the Year’ viene assegnato ogni anno dai più autorevoli giornalisti europei del settore veicoli pesanti. Mercedes-Benz è il brand che vanta il maggiore numero di premi nella storia di questa competizione oltre ad aver già riscosso grandi successi con tutte le precedenti versioni dell’Actros.

Pluripremiato ed apprezzato nell’impiego quotidiano – Il nuovo Mercedes Actros è il truck dell’anno 2020

Il nuovo Actros è ‘International Truck of the Year 2020’. Numerosi altri riconoscimenti attestano la qualità delle innovazioni introdotte con il truck di Mercedes-Benz. Un nuovo livello di sicurezza, efficienza e collegamento in rete nelle attività quotidiane del settore trasporti: dall’estate del 2019 il nuovo Actros dà eccellente prova di sé presso un numero crescente di Clienti europei. Highlight unici sul mercato: l’Active Drive Assist consente la guida parzialmente automatizzata, mentre le MirrorCam sostituiscono i retrovisori convenzionali. Assistenza alla frenata d’emergenza di ultima generazione, con rilevamento dei pedoni, per una maggiore sicurezza sulla strada. Risparmio di carburante fino al 5% grazie all’aerodinamica ottimizzata ed a un Predictive Powertrain Control ancora più efficiente. Plancia multimediale, Mercedes-Benz Truck App Portal ed altro ancora: tutte le innovazioni assicurano un elevato livello di connettività

Il nuovo Actros convince tutti. Se da un lato viene impiegato quotidianamente da un numero sempre crescente di aziende di trasporto europee, dall’altro fa incetta di premi in tutto il continente. Questi riconoscimenti sottolineano che l’ammiraglia di Mercedes-Benz Trucks impone nuovi punti di riferimento sul versante della sicurezza, dell’efficienza e della connettività. Il nuovo Actros è il truck dell’anno 2020.

Il premio più prestigioso a livello europeo è l’‘International Truck of the Year 2020’. “Con l’introduzione del nuovo Actros, Mercedes-Benz lancia un truck all’avanguardia, che apre la strada alla guida automatizzata del futuro”, ha affermato il presidente della giuria Gianenrico Griffini, spiegando la motivazione del premio. Composta da giornalisti del segmento veicoli industriali di 24 Paesi, la giuria ha indicato come decisive per il voto, oltre all’Active Drive Assist, anche innovazioni quali il sistema di controllo ampliato del Tempomat e del comando del cambio Predictive Powertrain Control, la Human Machine Interface completamente digitale, implementata come nuova plancia multimediale, e sistemi di sicurezza all’avanguardia, tra i quali spicca il sistema di assistenza alla frenata d’emergenza ottimizzato Active Brake Assist 5. Nella storia dei premi ‘Truck of the Year’, il concorso più importante a livello europeo in questo settore, Mercedes-Benz è il marchio più premiato in assoluto, senza dimenticare i grandi successi conseguiti a livello europeo anche con tutte le precedenti versioni dell’Actros.

Anche il ‘Ferdinand Porsche Prize’ dell’Università Tecnica di Vienna, un premio molto prestigioso assegnato ai principali costruttori del settore automobilistico, ha premiato nel 2019 la forza innovatrice del nuovo Actros: l’onorificenza è stata consegnata a Uwe Baake, Responsabile Development di Mercedes-Benz Trucks, ed a Werner Lang, amministratore di MEKRA Lang GmbH & Co. KG, per lo sviluppo di un’innovazione mai adottata prima su un truck di serie, vale a dire la MirrorCam del nuovo Actros.

Mentre per i premi ‘Truck of the Year’ e ‘Porsche Prize’ le giurie sono composte, rispettivamente, da giornalisti ed ingegneri, il concorso ‘Truck of the Year Austria – Driver’s Choice’ della rivista online ‘1Truck.tv’ vede come protagonisti i conducenti stessi dei truck. Il nuovo Actros ha ottenuto circa 6.000 voti, staccandosi così nettamente dai suoi rivali. Non solo: il truck è stato insignito di numerose ulteriori onorificenze anche in altri Paesi. In Spagna, ad esempio, il veicolo è stato nominato ‘Camión de Año en España 2019’ da oltre 100 aziende spagnole ed esperti del settore truck. L’associazione di settore catalana Transcalit ha assegnato al truck il premio ‘Innovation en el Transporte 2019’. Anche la rivista specializzata irlandese ‘Fleet Transport’ ha conferito al nuovo Actros il premio ‘Truck Innovation Award 2020’, mentre la rivista italiana specializzata in veicoli commerciali ed industriali ‘Vado e Torno’ ha nominato il nuovo Actros ‘Sustainable Truck of the Year 2020’. Per la redazione milanese, il veicolo segna una ‘svolta epocale, che modificherà profondamente la percezione dei truck ed il modo in cui in futuro verranno condotte le attività di trasporto’.

Per la prima volta la guida parzialmente automatizzata è possibile in tutte le gamme di velocità – grazie all’Active Drive Assist. Le giurie dei premi ed innumerevoli Clienti sono d’accordo: tra gli eccellenti funzionalità del nuovo Actros spicca a buon diritto l’Active Drive Assist. Novità assoluta in una serie truck, il sistema consente la guida parzialmente automatizzata in tutte le gamme di velocità, contribuendo così in modo decisivo ad una maggiore sicurezza. Il sistema, infatti, è in grado di frenare, accelerare e sterzare il veicolo in modo automatizzato. A tal fine, vengono collegate in rete in modo assolutamente inedito le performance di singoli sistemi. Come ampliamento dell’assistenza al mantenimento della distanza con funzione stop and go, l’Active Drive Assist è in grado di mantenere la distanza impostata rispetto al veicolo che precede. Inoltre, entro i limiti del sistema, l’Active Drive Assist può ricondurre il truck al centro della corsia di marcia mediante interventi correttivi dello sterzo. “Non potrei mai più fare a meno di questo sistema, perché mi supporta in modo eccellente”, afferma Elias Salonen. Come conducente di Vähälä Logistics, Elias Salonen è stato tra i primi a testare l’Active Drive Assist nell’ambito di una sperimentazione svoltasi in Finlandia. “Il mio lavoro prevede spesso lunghi viaggi piuttosto monotoni, durante i quali l’Active Drive Assist si comporta come una sorta di copilota attento, che ogni tanto interviene facendo piccole ma opportune correzioni. Quando invece guido nel traffico intenso, l’Active Drive Assist mi aiuta a mantenere la giusta distanza dal veicolo che mi precede.”

Piccoli bracci porta-telecamera anziché grandi specchi retrovisori esterni: le MirrorCam garantiscono un’eccellente visuale. Garantiscono maggiore sicurezza anche un’ulteriore dotazione, mai utilizzate prima d’ora a bordo di un truck: le MirrorCam. Il loro principale vantaggio? Il conducente può così godere di una visuale nettamente migliore attraverso i cristalli laterali. Perché in luogo dei classici specchi retrovisori esterni, che in molte situazioni ostacolano la visuale alla persona che si trova al volante, le MirrorCam operano con piccoli braci porta-telecamera montati sui lati destro e sinistro del telaio del tetto. Ciò migliora la sicurezza, soprattutto in fase di avvicinamento ad incroci e rotatorie, durante le manovre ed in caso di curve strette. Le immagini delle telecamere vengono visualizzate su due grandi monitor, fissati sui montanti A all’interno della cabina di guida. Come nel caso del sistema di retrovisori convenzionale, l’immagine dei monitor è suddivisa in un settore principale ed un settore grandangolare. In molte situazioni, le MirrorCam sono in grado di supportare attivamente il conducente: le linee distanziali sul display delle MirrorCam, ad esempio, offrono un valido aiuto, consentendo al conducente di stimare con maggiore precisione la distanza rispetto agli oggetti presenti dietro il truck.

Ma le MirrorCam apportano ulteriori decisivi vantaggi. Grazie all’eliminazione dei classici alloggiamenti degli specchi retrovisori esterni ed in virtù della speciale conformazione aerodinamica dei bracci porta-telecamera, la cabina di guida presenta infatti una minore superficie di resistenza all’avanzamento. Questo valore aggiunto in termini di aerodinamica, al quale contribuiscono anche i nuovi deflettori laterali, riduce ulteriormente ed in misura rilevante i consumi di un veicolo come l’Actros, già di per sé parco nei consumi – è questo ciò che ha potuto constatare ad esempio Dominik Böpple, conducente di una società di spedizioni di Esslingen: “In autostrada e sulle superstrade, il nuovo Actros consuma fino al 3% in meno rispetto al suo predecessore, mentre sulle strade extraurbane il risparmio di carburante può raggiungere perfino il 5%.”

Predictive Powertrain Control efficiente come mai prima d’ora – oggi funziona anche sulle strade provinciali. Contribuisce alla riduzione dei consumi anche il sistema di controllo del Tempomat e del comando del cambio Predictive Powertrain Control, che oggi può essere utilizzato anche sulle strade provinciali. La nuova generazione, oltre ad un sistema di localizzazione satellitare, utilizza mappe stradali digitali precise che contengono dati sulla topografia, sull’andamento delle curve, sulla struttura geometrica di incroci e rotatorie nonché sulla segnaletica stradale. In questo modo, il sistema ottimizza lo stile di guida non solo in discesa ed in salita sulle autostrade e sulle superstrade, ma anche sui percorsi extraurbani, lungo i quali prima d’ora l’impiego del Tempomat non risultava quasi mai opportuno. Si tratta di un vantaggio particolarmente apprezzato ad esempio da Franz Birgmann, responsabile di una flotta di 530 bisarche presso la società Lagermax di Salisburgo. “Con una percorrenza superiore a 100.000 chilometri annui per ciascun veicolo, ogni punto percentuale di risparmio è essenziale per il successo del nostro business.”

Ancora più sicurezza grazie all’Active Brake Assist 5 di serie ed al sistema di assistenza alla svolta. Un’altra innovazione fondamentale assicura che il nuovo Actros compia un ulteriore passo in avanti sul fronte della sicurezza: si tratta dell’Active Brake Assist 5, che dall’inizio del 2020 è parte della dotazione di serie di Actros ed Arocs nei Paesi europei nei quali è prescritta l’adozione di un sistema di assistenza alla frenata di emergenza. La nuova versione del collaudato assistente alla frenata d’emergenza opera adesso con un sistema che combina radar e telecamere. È stata così migliorata, tra l’altro, la capacità di reazione del veicolo alle persone in movimento in un campo di velocità fino a 50 chilometri orari.

Il nuovo Actros s’impone come punto di riferimento anche con il suo sistema di assistenza alla svolta. Nel 2016 l’Actros si presentava come il primo truck dotato di un assistente alla svolta totalmente integrato nell’architettura del veicolo. Il sistema di avvertimento riduce al minimo la probabilità di pericolosi incidenti durante le svolte a destra, ovvero sul lato passeggero. Nell’ambito dei lavori di sviluppo del nuovo Actros, l’assistente alla svolta è stato collegato al sistema di telecamere utilizzato in sostituzione degli specchi retrovisori esterni. Adesso, quindi, il sistema coopera strettamente con le MirrorCam: se il veicolo è equipaggiato con il sistema di assistenza alla svolta, in situazione di guida critiche il display delle MirrorCam visualizza anche gli avvertimenti di questo dispositivo. Conseguentemente tutti gli avvertimenti rilevanti durante la guida sono raggruppati in un’unica area, in modo da evitare che il conducente venga sovraccaricato da un eccesso di informazioni. In conclusione, parlando dell’Active Brake Assist 5 e del sistema di assistenza alla svolta, il responsabile della ditta di trasporti Klaus Wagenstetter afferma riassumendo: “Per quanto concerne i sistemi di assistenza, Mercedes-Benz Trucks offre un pacchetto complessivo molto equilibrato, capace di migliorare efficacemente la sicurezza e la redditività del nostro lavoro.”

Il nuovo Actros diventa parte integrante dell’‘Internet of Things’, per una redditività ed un comfort ancora maggiori. Fin dall’inizio, gli sviluppatori hanno concepito il nuovo Actros come un veicolo coerentemente collegato alla rete. Il truck, infatti, è in contatto permanente con il cloud e diventa quindi parte integrante del cosiddetto ‘Internet of Things’. La base di tutte le soluzioni di connettività è offerta dal Truck Data Center, che riceve i dati dai sensori, dalle telecamere e da altri dispositivi presenti a bordo del veicolo per poi analizzarli per le finalità più diverse. In questo modo è possibile per le aziende ed i responsabili delle flotte controllare in tempo reale i truck tramite FleetBoard e Mercedes-Benz Uptime. Il risultato è un significativo incremento della pianificabilità degli ordini, delle soste in officina e dei periodi di fermo dei veicoli e, conseguentemente, una disponibilità nettamente superiore dei singoli automezzi.

Ma anche i conducenti traggono vantaggio dalle soluzioni di connettività del nuovo Actros, grazie alla nuova plancia multimediale. La prima plancia totalmente digitalizzata in un truck di serie consente possibilità e comodità di azionamento dei comandi mai raggiunte prima d’ora, ad esempio attraverso l’integrazione di Apple CarPlay ed Android Auto. La plancia multimediale comprende due grandi display, dove il display principale sostituisce il quadro strumenti convenzionale. Qui vengono visualizzati ad esempio tutti i sistemi di assistenza e le informazioni del nuovo riconoscimento della segnaletica stradale. Un secondo touch-screen nella plancia consente di utilizzare determinate app del Mercedes-Benz Truck App Portal e visualizza interruttori virtuali e le immagini del nuovo sistema di navigazione. “Vogliamo offrire ai conducenti gli strumenti migliori per il loro stressante lavoro”, afferma Jerry Bodry, Managing Partner di GTS Logistik di Traben-Trarbach. “Sui nostri truck i conducenti devono godere del massimo comfort possibile. In tal senso, contribuisce in misura rilevante anche il nuovo posto di guida, con la sua plancia multimediale.”

Riassumendo: secondo i rappresentanti dei mass media, delle università, delle ditte di trasporti e dei conducenti di truck, il nuovo Actros rappresenta una pietra miliare nell’industria dei mezzi di trasporto pesanti. Il ‘Truck of the Year 2020’ dispone di numerose dotazioni avanguardistiche e, con le sue innovazioni, traccia il futuro del trasporto di merci su strada.

 

Giovanni Masinelli nuovo executive manager del Gruppo Magri

Il manager riminese sarà responsabile della direzione commerciale e lavorerà per rafforzare il posizionamento distintivo dei marchi

Carpenedolo, 6 marzo 2020 – Il Gruppo Magri Gomme ha inserito nel proprio staff direzionale, col ruolo di Executive Manager, il dott. Giovanni Masinelli. Leader nella distribuzione esclusiva di pneumatici (vettura, trasporto leggero e autocarro), il Gruppo si distingue da sempre per una logistica di proprietà, grazie all’azienda MG Italteam, e può contare su una gestione efficiente di tutta la merce grazie alla creazione di un magazzino altamente tecnologico. Annovera fra le proprietà anche l’azienda CDG-ONE dedicata ai servizi alle società di noleggio, nonché master franchisee italiano del network inglese Kwik Fit. Ultimo ma non meno importante, il Gruppo si contraddistingue per un’attività fondamentale per la tutela ambientale grazie alla fondazione, nel 2016, di un consorzio per lo smaltimento e il riciclo dei PFU, chiamato Pneulife.

“Le dinamiche del nostro settore sono sempre più sfidanti e competitive,” – afferma Riccardo Magri, Amministratore Delegato di Yokohama Italia – “e come Gruppo ci siamo sempre mossi per affrontarle nel modo più efficace. La scelta di chiamare a far parte della nostra famiglia il Dott. Masinelli nasce da questa nostra cultura aziendale, basata sulla continua ricerca del miglioramento, del progresso.”

Giovanni Masinelli è un affermato manager che conosce il settore pneumatici a 360°, è specializzato in organizzazione aziendale, marketing, vendite e vanta un’esperienza specifica a livello nazionale e globale. Dopo la prima esperienza in Michelin, Masinelli è stato direttore di Eurotyre Trading per poi approdare in Vredestein, dove ha sviluppato la gran parte della propria carriera professionale. Nel 1995 Masinelli ha creato la filiale italiana di Vredestein come Country Manager, ricoprendo allo stesso tempo il ruolo di “Senior Consultant Marketing and Communication” sviluppando la propria competenza in attività di comunicazione, branding e trade marketing. Nel 2013 Masinelli ha assunto il ruolo di “Global Brand Head Vredestein” nell’ufficio marketing del gruppo Apollo diventando il responsabile del brand Vredestein a livello globale. Ha ricoperto anche il ruolo di “Distribution Network Manager Europa” per i marchi Apollo e Vredestein occupandosi di distribuzione e trade marketing e lavorando in modo specifico sulla creazione del “brand value” per il rivenditore e il cliente finale.

Con l’apporto di Masinelli il Gruppo intende potenziare l’offerta mirata e selettiva per i rivenditori specialisti italiani. Questa sarà una delle priorità operative del nuovo Executive Manager, che commenta: “Sono orgoglioso e altamente motivato: entrare nella famiglia Magri era la migliore opportunità professionale che potesse presentarsi in Italia in questo periodo e per questo ho accettato con grande entusiasmo. Il Gruppo Magri è da sempre sinonimo di un’azienda solida, con un’immagine seria e professionale. E’ l’unico gruppo italiano in grado di offrire servizi a 360 gradi a produttori internazionali e rivenditori specialisti, fattori chiave che possono garantire elevate potenzialità di crescita in un mercato in piena evoluzione.”