Lancia Aurelia 1950 – 2020 mito senza tempo nei padiglioni (chiusi) del Museo dell’Auto di Torino

Il museo è temporaneamente chiuso per l’emergenza Coronavirus, ma visitiamo idealmente la mostra attraverso le immagini realizzate per Kaleidosweb. Servizio di Tommaso M Valinotti

TORINO – Vincenzo Lancia aveva una predilezione per i nomi latini. Anche dopo la sua morte la casa torinese continuò per un certo periodo questa tradizione. Fu così che nacque “Aurelia” bellissimo nome che deriva da oro. Aurelia era il nome della madre di Giulio Cesare. Aurelia è il nome di una splendida vettura prodotta dalla Lancia dal 1950 al 1958. È stata la vettura protagonista del road-movie “Il sorpasso” del 1962 di Dino Risi con Vittorio Gassman e Jean Louis Trintignant, palcoscenico di un memorabile bacio sul suo cofano della conturbante Brigitte Bardot a Jean Louis Trintignat nel film “E Dio creò la donna” di Roger Vadim del 1956. Fu l’auto amata da Ernest Hemingway, Fausto Coppi e addirittura dal campionissimo Manuel Fangio. Carrozzata dai migliori stilisti dell’epoca come Pinin Farina, Bertone, Balbo e Viotti.

Che portò a teatro la bella gente dell’Italia che rinasceva e ottenne risultati sportivi eclatanti, come il secondo posto di Giovanni Bracco alla Mille Miglia del 1951. Ai settant’anni dell’Aurelia è dedicata una stupenda mostra al Museo dell’Auto in programma sino al 30 maggio (orario 10-19, lunedì 10-14; biglietto 12€) per ora chiusa a causa del Coronavirus. Quando riaprirà sarà da vedere in ogni suo dettaglio.

Nuova data per il 43° Rally il Ciocco e Valle del Serchio: si svolgerà dal 18 al 20 giugno prossimi

Il Ciocco (Lu). Il 43° rally Il Ciocco e Valle del Serchio si svolgerà nella nuova data che è stata individuata e fissata dal 18 al 20 giugno prossimi, dopo il rinvio dalla data originaria, in ossequio alle disposizioni governative in tema di contenimento e gestione della emergenza epidemiologica da Covid-19.

Organization Sport Events ha concordato la nuova data di effettuazione con la Direzione per lo Sport Automobilistico dell’Automobile Club d’Italia (ACI).

Il Rally Il Ciocco, al momento, diventa la quarta gara del Campionato Italiano Rally 2020, a seguito anche delle altre decisioni della Federazione, relative al calendario C.I.R. 2020.

Il programma di gara, adeguato alla nuova data di effettuazione, nonché tutta la relativa documentazione, saranno aggiornate quanto prima ed eventuali modifiche e/o variazioni saranno comunicate in tempi brevi.

Hyundai Motorsport punta alla vittoria nel Rally del Messico

Hyundai Motorsport è pronta ad affrontare il terzo round del Mondiale Rally 2020 (WRC), che si svolgerà in Messico dal 12 al 15 marzo. La squadra schiererà tre equipaggi con Thierry Neuville/Nicolas Gilsoul, Ott Tänak/Martin Järveoja e Dani Sordo/Carlos del Barrio. Nel primo evento su terra della stagione, Hyundai Motorsport punta a lottare per la vittoria e a migliorare il suo attuale secondo posto in classifica costruttori

9 marzo 2020 – Hyundai Motorsport è pronta ad affrontare il Rally del Messico, primo evento su terra del Mondiale Rally 2020 e terza gara della stagione.

Le due gare invernali di apertura sembreranno un lontano ricordo, dato che saranno le alte temperature e le impegnative prove speciali su sterrato ad alta quota ad accogliere i team per i quattro giorni di gara. Dalle veloci tappe stradali di Guanajuato, compresa la più breve prova del WRC a León (0,73 km), a quelle più impegnative come El Chocolate (31,45 km), Guanajuatito (24,96 km) e Otates (33,61 km): vetture e team verranno sottoposti a una dura prova in Messico.

Tre equipaggi prenderanno il via del celebre Rally del Messico a bordo delle Hyundai i20 Coupe WRC: Thierry Neuville/Nicolas Gilsoul, Ott Tänak/Martin Järveoja e Dani Sordo/Carlos del Barrio.

Essendo vietati i test al di fuori dell’Europa, per prepararsi al rally tutte e tre le coppie hanno provato le vetture sulla ghiaia in Spagna. Tänak e Sordo hanno inoltre disputato il Rally Serras de Fafe e Felgueiras a fine febbraio come allenamento in vista del Messico.

Dopo soli due round, il campionato WRC di quest’anno è già molto combattuto con cinque diversi piloti già saliti sul podio finora, tra cui Neuville a pari punti con il leader Elfyn Evans. La vittoria di Neuville a Monte-Carlo e il secondo piazzamento di Tänak in Svezia posizionano Hyundai al secondo posto nella classifica costruttori con 63 punti, a dieci punti dalla vetta.

Il Team Principal Andrea Adamo ha dichiarato: “Non possiamo dire di essere completamente soddisfatti delle prestazioni della nostra Hyundai i20 Coupé WRC nei primi round della stagione, nonostante la vittoria a Monte-Carlo e il secondo posto in Svezia. Stiamo lavorando sodo per essere sicuri di avere il pacchetto più competitivo ad ogni rally. Il Messico offrirà una sfida completamente diversa, che metterà sotto pressione la nostra vettura e i team. Sappiamo che l’ordine in cui si partirà avrà una certa influenza sulle condizioni del fondo sterrato, a vantaggio di chi, come Dani, partirà più tardi il primo giorno. Tuttavia, dobbiamo concentrarci per ottenere il meglio da noi stessi, indipendentemente dalle cose al di fuori del nostro controllo. È importante massimizzare le nostre prestazioni in questi primi eventi di questa stagione, in quanto definisce la nostra ambizione per il resto del campionato”.

Alla ricerca della massima performance nel WRC 2. La Hyundai i20 R5 ha mostrato un ritmo e un potenziale incoraggianti nei primi due round invernali del campionato WRC 2 2020, a Monte-Carlo e in Svezia.

I due equipaggi di Hyundai Motorsport, Ole Christian Veiby/Jonas Andersson e Nikolay Gryazin/Yaroslav Fedorov, hanno avuto alti e bassi mentre prendevano confidenza con le nuove vetture, lavorando con il Team RedGrey, e la terra messicana darà loro una nuova opportunità di mettersi in mostra.

Il Team Principal Andrea Adamo ha affermato: “Ci aspettiamo che i nostri due equipaggi della WRC 2 facciano un passo avanti nelle prestazioni in Messico, anche se sarà una nuova esperienza per loro. Le prestazioni della i20 R5, sviluppata dalla nostra divisione Customer Racing, si sono rivelate competitive, quindi siamo curiosi di vedere come questo si trasformerà nelle condizioni più calde che avremo sullo sterrato in Messico. Non c’è dubbio che si tratta di un evento impegnativo, ma il WRC è proprio questo, e il motivo per cui siamo qui”.

  • Il Rally del Messico
  • Il Rally del Messico è composto da 24 prove speciali per una distanza complessiva di 324,85 km
  • La gara comincia giovedì con una cerimonia di apertura e due tappe a León prima del primo giorno di gara completo di venerdì, che include il famoso test El Chocolate di 31,45 km
  • Nella giornata di sabato i team si spostano a nord e a est di León con il famoso Guanajuatito (24,96 km) e i percorsi rivisitati attraverso Alfaro (16,99 km) e Derramadero (21,78 km)
  • La mattinata di domenica comprende Otates (33,61 km), la speciale più lunga del rally, e si conclude con la spettacolare El Brinco (9,64 km) e il suo iconico salto.

Paul Alerini è 3° al Rally Sainte-Baume con la Skoda Erreffe

Ottima prova per il driver còrso che chiude a podio la gara transalpina.

Castelnuovo Scrivia (Al)- L’Erreffe Rally Team Bardahl torna dalla Francia con un buon podio assoluto; al Rallye National de la Sainte-Baume tenutosi tra venerdì 6 e sabato 7 marzo, Paul Alerini ha ottenuto un ottimo terzo posto frutto di una gara in gran crescendo che lo ha visto protagonista sulla Skoda Fabia R5 Evo del team piemontese.

Insieme a Benjamin Mondiere, il driver proveniente dalla Corsica ha dapprima preso confidenza con il mezzo a lui nuovo e poi ha forzato l’andatura posizionandosi in terza piazza a partire dalla Ps5. Dalla sua, figura anche uno scratch assoluto sul finire della gara che, nei suoi centoventisette chilometri (su dodici speciali) ha visto molta incertezza nelle zone di vertice.

Corsica agrodolce per MM Motorsport

Il team lucchese archivia il 1° Rallye Régional d’Eccica Suaredda con un terzo posto di classe A6K, viziato da un testacoda, colto dalla Renault Clio S1600 portata in gara da Jean-Pierre Poli e Gilles Cler.

Porcari (LU), 9 marzo 2020 – Con l’Italia motoristica bloccata dall’emergenza sanitaria relativa al Covid-19, MM Motorsport ha guardato oltre i confini nazionali, prendendo il via al 1° Rallye Règional d’Eccica Suaredda, andato in scena ieri domenica 8 marzo sugli asfalti della Corsica.

Nella gara, valida per la France Cup, disputata sull’isola napoleonica, il team lucchese era rappresentato dall’equipaggio locale composto da Jean-Pierre Poli e Gilles Cler, a bordo della Renault Clio S1600 curata nell’officina di Porcari. Poli, per la prima volta al volante di questa vettura, ha trovato, fin dai primi chilometri, un passo deciso e sicuro, tanto da essere, a metà gara, a ridosso della top ten assoluta ed al primo posto di classe A6K. Nel corso della terza prova, però, l’equipaggio còrso è stato vittima di un testacoda, con la Clio S1600 che si è spenta e 30 preziosi secondi sono volati via prima di rimettersi in moto. A quel punto, rimaneva soltanto l’ultima prova speciale per tentare una fattibile rimonta alla leadership, ma un incidente, occorso ad uno dei primi concorrenti, ha costretto gli organizzatori a sospendere la prova, assegnando un tempo imposto a chi non ha potuto disputarla, tra cui Poli, che si è così dovuto accontentare della medaglia di bronzo, ad appena 8”2 dal primattore di classe.

Dichiarazione di Manuela Martinelli: “E’ stata una gara dai due volti, estremamente positiva nella prima metà e fortemente segnata dalla sfortuna nella seconda. La performance di Poli e Cler è stata molto buona, in ogni caso, ed entrambi si sono detti pienamente soddisfatti sia della vettura che del team, confermando in questa seconda collaborazione con la nostra struttura il feeling nato lo scorso anno. Solo la sfortuna ci ha impedito di festeggiare la vittoria di classe, ma siamo comunque contenti per quanto fatto vedere da vettura ed equipaggio.”

Mazda Motor Corporation 1920 – 2020: un secolo di sfida alle convenzioni

Da produttrice di sughero di Hiroshima a innovativa casa automobilistica globale, Mazda celebra 100 anni di novità stilistiche e tecniche

Roma, 30 gennaio 2020. Oggi Mazda celebra il suo centesimo anniversario nel quartiere generale di Hiroshima con una cerimonia che inaugura un anno di eventi, compreso il Salone di Ginevra 2020, in cui Mazda ricorderà il suo passato guardando al futuro. Sfida alle convenzioni Il coraggio di mettere in discussione le consuetudini e percorrere nuove strade nella tecnologia e nel design, considerate dagli altri impraticabili, è stata sin dal 1920 la forza trainante di chi lavora in Mazda. Lungo questo percorso Mazda è stata nel 1991 il primo marchio asiatico a vincere Le Mans, ha lanciato sul mercato il motore rotativo sull’iconica Cosmo Sport 110S, ha creato la roadster a due posti di maggior successo al mondo, la Mazda MX-5, venduta in oltre un milione di esemplari dal suo debutto nel 1989 e ha introdotto il primo motore a benzina con accensione per compressione, lo Skyactiv-X. Dal sughero alle auto Cento anni fa Mazda era una produttrice di sughero a Hiroshima, finché l’industriale Jujiro Matsuda nel 1921 prese il controllo della Toyo Cork Kogyo e trasformò l’azienda prima in produttore di macchine utensili, poi in un costruttore di veicoli. Il primo modello fu un motocarro a tre ruote, Mazda-Go, messo in vendita nel 1931. Ebbe successo e fu sottoposto a continui miglioramenti, ricevendo, ad esempio, nel 1938, un innovativo cambio a quattro marce che ridusse i consumi di carburante del 20%. Dopo la seconda guerra mondiale, la produzione di motocarri riprese già pochi mesi dopo il bombardamento atomico di Hiroshima. Dopo la guerra i veicoli commerciali rimasero al centro delle attività e la prima autovettura arrivò nel 1960 con la Mazda R360. In Giappone la vettura fu un successo nel nascente segmento delle kei-car, aprendo la strada alla tanto apprezzata gamma di vetture Mazda che vediamo oggi. Ottenere l’impossibile Nel 1961 l’azienda firmò un accordo di licenza con la casa automobilistica tedesca NSU per sviluppare e produrre i suoi nuovi motori rotativi Wankel compatti e leggeri.

Gli ingegneri in Giappone avevano quindi realizzato ciò che molti ritenevano impossibile. Nel 1967, la futuristica Mazda Cosmo Sport/110S divenne il primo modello di serie al mondo dotato di motore rotativo. Fu l’inizio di una straordinaria storia di successo che avrebbe visto il lancio da parte del marchio di numerosi modelli tra cui la RX-7 e la vendita, negli anni, di quasi due milioni di vetture a motore rotativo. Mazda dimostrò anche in pista la sua capacità tecnologica, diventando nel 1991 il primo costruttore asiatico vincendo l’estenuante 24 Ore di Le Mans con la Mazda 787B a quattro rotori – unica auto arrivata al successo con un motore non a pistoni. Il motore rotativo Mazda è stata l’ispirazione per la gamma di motori, trasmissioni, piattaforme e scocche con la rivoluzionaria Skyactiv Technology di Mazda, ottimizzate in nome della massima efficienza e per offrire il piacere di guida Jinba Ittai a tutti i modelli Mazda. Una identità diversa – l’amore per la guida Mentre il motore rotativo era un esempio della passione di Mazda per le auto divertenti da guidare, fu dopo che il nome dell’azienda nel 1984 venne ufficialmente cambiato in Mazda Motor Corporation che mostrò veramente il suo amore per la guida con il lancio, nel 1989, di una piccola roadster battezzata Mazda MX-5 in un’epoca in cui le convertibili a due posti erano praticamente estinte. Oggi, dopo quattro generazioni del modello, la MX-5 rimane la roadster più venduta nella storia, avendo superato nel 2016 la soglia di 1 milione di unità prodotte. È l’amore per la guida il DNA che si trova nell’intera gamma Mazda di oggi e che rimarrà per i prossimi 100 anni mentre l’industria automobilistica continua ad affrontare importanti cambiamenti. I prossimi 100 anni Oggi Mazda ha una gamma di auto disegnate con il linguaggio stilistico Kodo – Soul of Motion che sta conquistando premi in tutto il mondo e continua a sfidare le convenzioni con il lancio del suo primo veicolo elettrico, la Mazda MX-30. Un modello per il futuro, ma che rende omaggio anche al passato di Mazda, con l’impiego nell’abitacolo di sughero ecologico che richiama le umili origini dell’azienda come Toyo Cork Kogyo. “Dato che guardiamo avanti, ai prossimi 100 anni, continueremo a sfidare noi stessi per creare prodotti, tecnologie ed esperienze uniche, come amano i nostri clienti“, ha dichiarato il Presidente e CEO Akira Marumoto.

Rinviato il Rally dei Nuraghi e del Vermentino, gara valevole per il Campionato Italiano Rally Terra

Seppur fuori dal limite disposto dal Dpcm del 4 marzo, la manifestazione di Rassinaby Racing non si svolgerà ad aprile. “Fermarsi è la scelta giusta” all’unisono i rappresentanti di ACI Sport Sassari e Sardegna.

L’appuntamento è rinviato. Ora anche il Rally dei Nuraghi e del Vermentino è costretto a fermarsi. La manifestazione, in programma nel week-end del 4 e 5 aprile, sembrava inizialmente esclusa dalle direttive del Governo, relative a tutti i grandi eventi sul territorio nazionale sino a venerdì 3 aprile. L’aumentare della gravità dell’emergenza legata alla diffusione del coronavirus Covid-19, però, obbliga l’associazione sportiva Rassinaby Racing a rinviare a data da destinarsi la diciottesima edizione del rally e quindi il Baja “Terre di Gallura”, il rally “Historicu” e il “Terre del Monte Acuto” inclusi al suo interno.

Sul momento di difficoltà attuale, che ha investito in pieno anche il mondo delle corse, sono intervenuti alcuni personaggi di rilievo del panorama motoristico regionale: «In questi momenti di massima emergenza è giusto fermarsi – annuncia Giuseppe Pirisinu, fiduciario regionale di Aci Sport –. In particolare, il mondo dello sport deve dare il giusto esempio». Così come sta accadendo in queste ore per molte gare dello stivale, anche il Vermentino deve dare appuntamento ai prossimi mesi, «serve aspettare tempi migliori per poter svolgere una manifestazione che riesca a coinvolgere tutte le persone che oggi non potrebbero partecipare. Non parlo solo dei sardi, ma di chi sarebbe arrivato dalla penisola e dall’estero. Essendo una gara titolata, il bacino d’utenza è grande – così Pirisinu –. È una situazione delicata, non è un problema solo del Vermentino ma di tutta Italia ed Europa, basti pensare al Gp di Formula E di Roma, in programma nelle stesse date, che è stato subito annullato».

Linea condivisa anche da Giulio Pes di San Vittorio, presidente dell’Automobile club di Sassari: «A oggi non possiamo fare previsioni e pensare di ipotizzare una fine a questa emergenza, ma come sport dobbiamo fare la nostra parte e rispettare le direttive – l’ipotesi di una gara senza pubblico è da escludere –. Per un rally è impossibile, si creano inevitabilmente assembramenti di equipaggi. Se il motorsport dovesse riprendere entro metà maggio allora si salveranno i campionati, altrimenti sarà un problema. Dobbiamo essere ottimisti. Per affrontare il problema, ripeto, serve rispettare le direttive di Governo e Aci Sport»

Infine, a dire la sua è il numero uno di Rassinaby Racing, Alessandro Taras: «Ci siamo preparati al meglio, era la prima tappa del campionato italiano Terra e sapevamo di avere i riflettori puntati. La gara di fatto è già pronta ma ci vediamo costretti, in accordo con Aci Sport, a rinviarla. Lavoriamo comunque a stretto contatto con la commissione rally, anche per riuscire al più presto a trovare una nuova data». Proprio da pochi giorni erano aperte le iscrizioni. Sul rally, il presidente dell’associazione berchiddese spiega: «Abbiamo puntato su una gara curata nei particolari e non troppo lunga, abbiamo ragionato per riuscire a contenere la spesa di chi avrebbe partecipato». Un commento dedicato alle istituzioni, «piena solidarietà e collaborazione ai sindaci – i comuni coinvolti nel Vermentino sono Berchidda, Loiri Porto San Paolo, Telti e Olbia –, tutti i giorni in prima linea e con grandi responsabilità per fronteggiare l’emergenza. Hanno il nostro sostegno». Mentre il commento finale è rivolto agli altri componenti dell’organizzazione: «Abbiamo lavorato alla manifestazione per mesi, specie dopo che è arrivata la validità e il riconoscimento come miglior gara del 2019. Complimenti a tutti per il lavoro fatto, peccato non poter vedere i frutti ma l’appuntamento è solo rimandato».

Due donne top designer Nissan raccontano il Nuovo JUKE

Nissan Juke Designers

Nissan Juke Designers

A ridosso della Giornata internazionale della donna, Nissan celebra la passione di due figure femminili centrali nel campo del design automotive. Il team di Nissan Design Europe esalta l’eredità unica di JUKE e la sua forte personalità. Puntando su colori decisi e scelte stilistiche innovative, i designer di Nissan aprono la nuova frontiera della personalizzazione. Nissan Juke, la vettura il cui design trae ispirazione dalle persone e dai luoghi

LONDRA (Regno Unito), 4 marzo 2020 – Il vista del prossimo 8 marzo, Giornata internazionale della donna, Nissan vuole rendere omaggio a due donne designer che hanno contribuito a realizzare il nuovo Nissan JUKE.

Attingendo a oltre 30 anni di esperienza, Lesley Busby, Nissan Colour Manager e Carine Giachetti, Nissan Colour, Material and Finish Designer si sono ispirate al mondo che le circonda per aggiungere un tocco di colore a un capolavoro che era allo studio da anni.

Il cliente al centro del design. La prima generazione di JUKE ha scosso il settore automotive condensando un look da beach buggy in un formato compatto, ideale da guidare fra le strade cittadine. I clienti di tutta Europa ne hanno apprezzato lo spirito ribelle e il suo approccio inedito al segmento delle small car.

Con il lancio del nuovo modello, i designer hanno dovuto affrontare la sfida di rendere il design di JUKE ancora più speciale, valorizzandone ulteriormente la personalità. L’evoluzione del crossover rispecchia i gusti dei clienti e le tendenze del momento, fissando nuovi standard in termini di design e personalizzazione.

Lesley Busby ha dichiarato: “Da qualche anno a questa parte, i clienti hanno aspettative molto alte per quanto riguarda il design dei veicoli. Lo sviluppo di nuove piattaforme digitali ha messo il mondo alla portata di tutti: le persone sono più aggiornate sugli ultimi trend stilistici e hanno a disposizione più informazioni che in passato. Per noi è un grande stimolo crescere di pari passo con questa aspettative e dimostrarci all’altezza della sfida, soprattutto se parliamo del nuovo JUKE. Siamo in grado di offrire ai nostri clienti un nuovo livello di personalizzazione e una qualità eccezionale. Tutto questo ci rende estremamente soddisfatti.”

L’espressione dello spirito multiculturale di Londra. Attive presso lo studio di design Nissan nel pieno centro di Londra, dove sono nate sia la prima che la seconda generazione di Nissan JUKE, Lesley Busby e Carine Giachetti sono responsabili dell’innovazione di design e di colore.

“Nissan Design Europe sorge nel cuore di Londra, dove si respira un mix di architettura (d’epoca ma anche all’avanguardia), arte moderna e moda. Tutti questi elementi hanno acceso la nostra immaginazione quando abbiamo rivisitato l’aspetto del nuovo JUKE e ci hanno permesso di affinare le opzioni cromatiche e capire quali saranno in voga nei prossimi anni”, ha spiegato Carine Giachetti.

Grazie al livello di personalizzazione senza precedenti offerto dall’allestimento N-Design, i clienti potranno acquistare un JUKE che li rappresenta in pieno. Carrozzeria, tetto e sedili sono proposti in numerose combinazioni cromatiche, per un totale di 20 scelte esclusive fra interni ed esterni.

La gamma di colori e materiali disponibili conferisce agli interni di JUKE un aspetto esclusivo e più maturo. I designer non hanno trascurato alcun particolare, dalle finiture soft-touch del cruscotto e delle portiere fino alle bordature dei sedili in Alcantara® (opzionale).

L’allestimento N-Design permette di rendere gli interni davvero unici e accattivanti grazie a 3 diversi pack di personalizzazione: BLACK & ALCANTARA, ORANGE e GREYISH WHITE.

La collaborazione: la chiave del settore automotive. “Il processo di progettazione è in continua evoluzione”, commenta Lesley Busby, “perché deve ascoltare la voce di tutti i reparti, compresi ingegnerizzazione, acquisti, product planning e controllo qualità”.

E aggiunge: “Ripensando al percorso stilistico di JUKE, dalla prima alla seconda generazione, sono estremamente orgogliosa dello sforzo di collaborazione all’interno dell’azienda”.

Secondo Carine Giachetti, “il bello del nostro lavoro è trarre ispirazione dalle persone e dai luoghi che ci circondano. Per il nuovo JUKE, non abbiamo solo consultato il Nissan Technical Centre Europe e i colleghi giapponesi, ma ci siamo anche lasciate contaminare dalla scena artistica e di design londinese”.

“Vedere l’auto passare per strada è come trovarsi di fronte a una sintesi di tutte le idee generate dai nostri team interni e gli spunti presi dal mondo esterno. JUKE è il manifesto della creatività e della diversità della nostra squadra e ci rende orgogliose di far parte di qualcosa di così speciale”, conclude Carine Giachetti.

Cento anni di sfida alle convenzioni: Mazda 1920-2020. La R360 Coupe: la prima auto Mazda conquista il cuore dei giapponesi

Nel 1960 il Costruttore ottenne un immediato successo con la sua microcar da primato. Fu l’inizio di una tradizione di vetture di stile e divertenti da guidare ma anche accessibili. La capacità di costruire auto leggere resta tuttora un marchio di fabbrica di Mazda

Roma, 9 marzo 2020. La costruzione di auto leggere ha una lunga tradizione in Mazda, che risale alla sua prima vettura. Coupé piccola e adorabile lanciata 60 anni fa, la Mazda R360 divenne immediatamente il nuovo punto di riferimento per le microcar in Giappone, mettendo in ombra la concorrenza fin dal primo giorno. La R360 ha anche definito il DNA di Mazda come produttore di veicoli che si distinguono per lo stile, efficienti e soprattutto divertenti da guidare. Le analogie tra allora e oggi sono molte. Poco conosciuta fuori del Giappone, la Mazda R360 è stata un grande successo in patria. La prima autovettura dell’azienda vendette 4.500 unità nel giorno del lancio nel maggio 1960 e alla fine di quell’anno conquistò quasi i due terzi del fiorente segmento delle “kei car” (microcar) in Giappone, per non parlare dell’oltre 15% dell’intero mercato automobilistico nazionale. Fu un momento spartiacque per Toyo Kogyo, come all’epoca si chiamava Mazda Motor Corporation. Per il costruttore di furgoni, è stato l’inizio di una nuova era di produzione di auto non convenzionali. Un bestseller immediato La R360 non è stata la prima kei car sul mercato, ma è diventata subito la più popolare grazie al suo stile, alla leggerezza, al coinvolgimento del conducente e alla convenienza – che sono le caratteristiche delle Mazda di oggi. La prima vettura Mazda era anche molto efficiente, con un motore a quattro tempi più silenzioso e pulito, nonché più parca in termini di consumo di carburante, affidabile e facile da usare rispetto ai propulsori a due tempi utilizzati dalla concorrenza. Il due cilindri a V da 360 cm3 della R360 erogava 12kW/16CV, che non sembrano tanti, ma doveva muovere solo 380 kg. La velocità massima era di 90 km/h: abbastanza buona per la categoria e addirittura abbondante considerando le condizioni delle strade in Giappone all’inizio degli anni ‘60. Limitando le dimensioni dei veicoli del segmento kei car (3m x 1,3m) e la cilindrata del motore (360 cm3), il governo giapponese sperava di supportare l’industria automobilistica nazionale, favorendo modelli a prezzi accessibili e mettendo alla portata della gente il sogno di possedere un’auto.

La strategia del grammo di Mazda: le radici Realizzare una vettura attraente con tali limiti richiese ingegnosità. Non potendo agire sulla cilindrata del motore, Mazda rivolse la propria attenzione nel bilanciare gli aspetti che poteva controllare, come l’innovazione nel design e il peso. Era la nascita della strategia del grammo del Costruttore, un’ossessione per il contenimento della massa. Legato soprattutto alla leggendaria roadster MX-5, questo approccio è oggi parte integrante di tutti i modelli Mazda. Il risultato fu la vettura più leggera della sua categoria e di fatto la quattro posti più leggera al mondo. Mazda esaminò ogni possibilità per ridurre il peso. Sotto il cofano della R360 a motore posteriore, gli ingegneri scelsero testate in alluminio e la lega di magnesio per la scatola del cambio e la coppa dell’olio. Anche il cofano era in alluminio, mentre il lunotto posteriore utilizzava un plexiglass sviluppato appositamente. Inoltre la struttura monoscocca senza telaio offrì ulteriori vantaggi in termini di peso e una sicurezza superiore negli urti. È stata una lezione iniziale di Mazda sull’ingegneria per contenere il peso, oggi un elemento centrale della sua Skyactiv Technology. Non convenzionale sin dal primo giorno La leggerezza ha migliorato il comportamento su strada della R360, così come altre caratteristiche quali le sospensioni indipendenti sulle quattro ruote, la cui configurazione leggera ha ridotto le vibrazioni e migliorato il comfort di marcia, soprattutto sullo sconnesso. Oltre al motore a quattro tempi, il cambio manuale e quello opzionale semiautomatico a quattro marce della R360 – primo esempio giapponese di automatico con convertitore di coppia – la distingueva dalla concorrenza che offriva dei cambi manuali a tre marce. Di conseguenza, la R360 era coinvolgente e divertente. Esprimendo lo spirito Jinba Ittai, la connessione tra conducente e vettura, offriva un’esperienza di guida superiore per una microcar di quell’epoca. La gioia di guidare è un aspetto che Mazda non ha mai tralasciato. Un altro è il focus sullo stile: mentre all’epoca la maggior parte delle kei car erano berline o familiari, Mazda progettò una coupé elegante. Seguirono molti altri modelli straordinari, dalla Cosmo 110S e dalla Luce R130 alle Mazda RX-7 e RX8, mentre il DNA del design Mazda si è evoluto nella gamma odierna di pluripremiati modelli con lo stile Kodo. Tuttavia, nonostante l’ingegneria innovativa e i materiali relativamente costosi, una produzione efficiente consentì a Mazda di mantenere il prezzo della R360 manuale a ¥ 300.000 (quindi circa 830 dollari US). Attraente e raggiungibile, ha dominato il mercato delle kei car sin dal giorno del suo lancio. La R360 ha contribuito a definire l’esclusiva filosofia automobilistica Mazda. L’attenzione su innovazione, equilibrio, ingegneria della leggerezza e divertimento di guida prevale ancora a distanza di 60 anni. E la sua insistenza nel mettere l’anima nei suoi prodotti, anche se il loro scopo principale è semplicemente quello di servire come mezzo di trasporto accessibile.

Decisione Giunta Sportiva Rally Storici: utilizzo collare HANS

Nel 2°e 3°raggruppamento dei rally storici sarà obbligatorio dotarsi del collare Hans e dei relativi sedili.

Roma, martedì 10 marzo 2020 – Nella Giunta Sportiva di ACI, tenutasi nella giornata di ieri lunedì 9 marzo, è stata accolta la richiesta della Commissione Rally Autostoriche di rendere obbligatorio l’utilizzo del collare HANS, dei relativi sedili e cinture nel 2° e 3°raggruppamento dei rally storici.

In analogia a quanto previsto dalla FIA, tale utilizzo al fine di ridurre il rischio d’infortuni verrà applicato già nelle gare che si disputeranno nell’anno corrente 2020.

Ferrari Challenge, due posticipi per Europa e UK

Maranello, 10 marzo 2020Il primo round del Ferrari Challenge Europe, in programma sul circuito del Mugello dal 3 al 5 aprile, è stato posticipato a data da destinarsi in ottemperanza alle disposizioni ricevute a causa della situazione collegata al Covid-19 e al fine di garantire la sicurezza di piloti, clienti, lavoratori e partner.
Analogamente, il prologo del Ferrari Challenge UK che si sarebbe dovuto svolgere sul circuito di Donington il 17 marzo è stato rinviato e si svolgerà sul tracciato di Snetterton, sede del primo round della serie, il 17 aprile.
Ferrari resta in costante collegamento con le autorità ed è pronta ad adeguare le misure di sicurezza adottate in funzione dell’evolversi della situazione.

Podio numero 500 per la Ferrari 488 GT3

Austin (Texas, USA) 9 marzo 2020 – I numeri da record della Ferrari 488 GT3 si arricchiscono di un nuovo traguardo grazie al podio numero 500 conquistato questo fine settimana dalla vettura di Squadra Corse, portata in gara da Martin Fuentes e Rodrigo Baptista.

Percentuali da fuoriclasse. Con il terzo posto ottenuto nella classe Pro-Am al termine di Gara-1 del GT World Challenge America, disputata sul Circuit of the Americas, la vettura del Cavallino Rampante ha raggiunto questo importante obiettivo che attesta la competitività della 488 GT3 a quasi quattro anni dalla prima gara. I 500 podi, che tengono conto delle classifiche sia assolute che di classe, sono stati ottenuti in 547 partecipazioni per una percentuale del 91%.

Verso nuovi record. Il prossimo traguardo per la 488 GT3 sono le 300 vittorie, ora a quota 291 dopo quella conquistata questo fine settimana in Gara-2 del GT World Challenge America sempre dal duo Fuentes-Baptista. Per continuare la tradizione vincente, alle Finali Mondiali Ferrari 2019 sono stati tolti i veli sulla 488 GT3 Evo 2020 che introduce numerose migliorie per l’aerodinamica, la dinamica veicolo, l’ergonomia, la sicurezza e l’affidabilità pur rispettando i rigorosi limiti prestazionali imposti dal regolamento FIA in termini di potenza ed efficienza aerodinamica.

Evo subito vincente. La 488 GT3 Evo 2020 ha già conquistato il suo primo successo con Tim Slade, Marcos Gomes, Liam Talbot per i colori di HubAuto Corsa in occasione della 4 Ore di Buriram, gara conclusiva dell’Asian Le Mans Series, serie vinta proprio da HubAuto Corsa e che ha consegnato alla 488 GT3 il suo 69simo titolo internazionale.

Ecco la stagione sportiva 2020 dell’Autodromo Nazionale Monza

World Endurance Championship e DTM correranno nel Tempio della Velocità, Benvenuti: “Uno dei migliori calendari a livello europeo”

Una stagione sportiva con dodici weekend di gara e delle assolute novità. Il calendario sportivo 2020 dell’Autodromo Nazionale Monza si arricchisce di tre serie che correranno nel Tempio della Velocità per la prima volta. I campionati Creventic 24H Series, DTM e World Endurance Championship debutteranno a Monza, portando in Italia le gare Hankook 12H Monza, DTM Monza Round 2020 e WEC 6 Hours of Monza.

La stagione sportiva dell’Autodromo Nazionale Monza sarà inaugurata domenica 10 maggio dalla European Le Mans Series con la gara 4 Hours of Monza che farà correre in pista le classi LMP2, LMP3 e LMGTE. Il weekend successivo il circuito sarà utilizzato per le gare dei campionati italiani di ACI Sport (15-17 maggio).

La prima novità del calendario arriverà il 26-28 giugno quando le vetture DTM si daranno battaglia per la prima volta nel veloce circuito di Monza. Il campionato avrebbe dovuto testare la pista a metà marzo ma la diffusione del Coronavirus ha spinto l’organizzatore ITR a trasferire le giornate di test in Germania. Gli spettatori si rifaranno sicuramente a fine giugno quando, insieme al DTM, saranno presenti come gare di supporto le serie DMV GTC, W Series, Porsche Carrera Cup France e Lotus Cup Europe.

La endurance Hankook 12H MONZA, prevista inizialmente per il 27 e 28 marzo, è stata programmata per il 10 e 11 luglio. La competizione per vetture GT e Turismo, organizzata da Creventic, è suddivisa in due giorni: venerdì si correrà per quattro ore mentre sabato per le restanti otto.

A settembre non sarà solo il maggiore campionato mondiale ad impegnare il tracciato. Il Formula 1 Gran Premio Heineken d’Italia 2020 si terrà dal 4 al 6 settembre, affiancato dal FIA F2 Championship, FIA F3 Championship e dalla Porsche Mobil 1 Supercup. Dal 18 al 20 settembre, invece, gli appassionati di auto storiche potranno soddisfare i loro interessi con la Monza Historic di Peter Auto che porterà in pista i migliori modelli di auto d’epoca da corsa. La settimana seguente, si lascerà infine spazio alle GT con l’International GT Open (25-27 settembre), accompagnato dalle monoposto della Euroformula Open.

Il campionato mondiale di durata porterà in Italia la 6 Hours of Monza dal 2 al 4 ottobre. Il FIA World Endurance Championship correrà per la prima volta a Monza, dopo aver assaggiato la pista nel 2017 con il tradizionale Prologue che precede l’inizio della stagione. Il 10 e 11 ottobre si terrà inoltre il Porsche Festival, l’evento più iconico di Porsche Italia con le gare conclusive del monomarca. I campionati italiani torneranno con il secondo ACI Racing Weekend monzese dal 16 al 18 ottobre.

Gli ultimi due mesi dell’anno saranno dedicati ai rally con il 5° Special Rally Circuit by Vedovati Corse il 14 e 15 novembre e il Monza Rally Show dal 4 al 6 dicembre. La gara conclusiva vedrà tra i suoi protagonisti i migliori piloti rally italiani e esteri e driver di altre categorie che si cimenteranno nelle Prove Speciali allestite lungo il circuito.

L’Autodromo Nazionale Monza sarà anche una delle tappe di due gare di regolarità. La 12° rievocazione storica della Coppa Milano-Sanremo, dedicata a vetture d’epoca, passerà da Monza in data ancora da definire mentre la Grand Road 2020 Cortina-Monza-Portofino, riservata a supercar nate dopo il 1991, sarà nel Tempio della Velocità il 31 maggio.

Non mancheranno nel 2020 gli eventi extra racing. Il più noto sarà il Milano Monza Open-Air Motor Show dal 18 al 21 giugno che porterà il salone dell’auto in Autodromo con esposizioni dei brand e show dinamici in pista. Il 23 e 24 maggio, si rinnova l’appuntamento con The Reunion, la festa dedicata a tutti gli appassionati di motociclette cafe racers, scrambler, special e dallo stile classico. Il Monza Sport Festival, organizzato dall’Unione Società Sportive Monza e Brianza, festeggerà il 4 e 5 luglio la sua 45° edizione. Le date di tutti gli altri eventi ospitati dall’Autodromo Nazionale Monza sono disponibili nel calendario allegato e verranno costantemente aggiornate sul sito www.monzanet.it.

Pietro Benvenuti, Direttore Generale dell’Autodromo Nazionale Monza, spiega: “Il calendario dell’Autodromo di Monza è quest’anno particolarmente ricco di eventi. Il laborioso lavoro svolto nel 2019 per assicurare al circuito i più elevati standard qualitativi e professionali, ha dato i suoi frutti. Ci ha infatti consentito di firmare i contratti per tre nuovi campionati e di confermare gli eventi organizzati da promotori che avevano già riposto in noi la loro fiducia. La stagione 2020 di Monza è una delle migliori a livello europeo. Il World Endurance Championship correrà per la prima volta in Italia proprio nel nostro circuito dopo un’esperienza positiva con il Prologue nel 2017 che ha stupito anche l’organizzatore francese in termini di partecipazione di pubblico”.

Prosegue Benvenuti: “Le novità non si fermano però al calendario. L’Autodromo Nazionale Monza affronterà la seconda metà della stagione sportiva con una nuova Direzione Gara, progettata in accordo con FIA. Prima del Formula 1 Gran Premio d’Italia verranno infatti inaugurati nuovi spazi destinati alla sala di controllo delle gare, realizzati con i più moderni sistemi costruttivi e dotati di innovativi impianti tecnologici”.

Levante Circuit sospende ogni attività

Nel pieno rispetto delle norme governative del 9 marzo 2020 e delle decisioni della Giunta Sportiva dell’ACI, l’autodromo barese si ferma fino al termine dell’emergenza epidemiologica COVID-19

Binetto (BA), 10 marzo 2020. Levante Circuit sospende ogni attività con decorrenza immediata.

Lo ha annunciato Ivan Pezzolla, coordinatore di Safe & Emotion, la società che su incarico di ACI Vallelunga gestisce l’Autodromo barese. Lo stop temporaneo a tutte le attività della poliedrica struttura pugliese è imposto nel pieno rispetto del DPCM del 9 marzo 2020 sull’emergenza epidemiologica COVID-19 e delle conseguenti decisioni della Giunta Sportiva dell’Automobile Club D’Italia.

La Direzione del Levante Circuit è già al lavoro per trovare una giusta ed opportuna ricollocazione di tutte le iniziative in calendario, non appena sarà cessata l’emergenza sanitaria dovuta al contenimento del contagio del corona virus.

Levante Circuit vuole fare la sua parte e dare un segnale deciso di collaborazione – spiega Ivan Pezzollanella nostra struttura non si fa soltanto motorsport, ma in questo momento è più prudente ed utile bloccare tutte le attività e non distogliere nessuna energia dalla lotta alla diffusione del virus. Solo il nostro lavoro, seppur a distanza, non si ferma e stiamo già individuando ogni data possibile per la giusta ricollocazione di tutti gli eventi del fitto calendario 2020, dagli incontri sulla sicurezza stradale, alle energie green, fino alle gare agonistiche di auto e moto, oltre agli eventi speciali”-.

La gamma Nissan N-TEC arriva nelle concessionarie italiane

Nuovi elementi di stile e dotazioni tecnologiche ai vertici della categoria sono gli elementi distintivi della nuova gamma Nissan N-TEC. MICRA, QASHQAI e X-TRAIL disponibili nella versione speciale N-TEC, in un numero limitato di esemplari. Dettagli neri per l’esterno e l’interno delle vetture per un look lussuoso e accattivante. Tecnologie Nissan Intelligent Mobility per la massima sicurezza e praticità a un costo accessibile. Gamma Nissan N-TEC ora disponibile presso le concessionarie italiane con prezzi a partire rispettivamente da 17.720€ (MICRA), 31.800€ (QASHQAI), € 31.228 (X-TRAIL)

ROMA (Italia), 9 marzo 2020 – Nuovi elementi di stile e tanta tecnologia per la gamma Nissan N-TEC, una versione speciale dei modelli MICRA, QASHQAI e X-TRAIL, disponibili in un numero limitato di esemplari.

Look lussuoso e accattivante conferito da eleganti dettagli di colore nero per gli esterni e gli interni delle vetture, per i clienti che amano distinguersi con stile.

Anche l’esperienza di guida migliora grazie alle tecnologie Nissan Intelligent Mobility, ora disponibili per una fascia di clientela ancora più ampia.

L’introduzione della gamma Nissan N-TEC è dettata dalle nuove tendenze del mercato automobilistico europeo, dove i clienti sono sempre più condizionati dal design e dalla tecnologia nelle loro scelte d’acquisto della vettura. Lo conferma anche un’indagine condotta da Nissan(*) su un campione di oltre 5.000 automobilisti in tutta Europa, da cui emerge che il design continua ad essere importante per il 94% degli intervistati, il 79% di questi considera la navigazione satellitare come la migliore innovazione degli ultimi anni, seguita dai sensori di parcheggio (72%). La tecnologia di guida autonoma è descritta come la tecnologia “più utile” da quasi metà del campione (45%), seguita dal pagamento smart di pedaggi e parcheggi (40%) e dai comandi vocali (38%).

Gamma Nissan N-TEC ora disponibile presso le concessionaria italiane; di seguito i dettagli per singolo modello.

Nissan MICRA N-TEC. La berlina compatta Nissan, nella versione N-TEC, si basa sull’allestimento Acenta ed è disponibile in cinque colorazioni per gli esterni: Enigma Black, Solid White, Pearl White, Silver e Gunmetal Grey.
Il pacchetto di personalizzazioni esterne di colore nero comprende: cerchi in lega da 17”, calotte degli specchietti retrovisori, finiture paraurti anteriore e posteriore, modanature laterali a cui si aggiungono i vetri privacy, i fendinebbia anteriori e il badge N-TEC. Per quanto riguarda gli interni, quelli di MICRA N-TEC sono gli stessi dell’allestimento Acenta.

Ricca la dotazione tecnologica, di serie oppure opzionale, che contempla tra le varie cose: il nuovo sistema di infotainment NissanConnect con tecnologia Apple CarPlay e Android Auto, i sensori di parcheggio posteriori, il Sistema intelligente di frenata di emergenza con riconoscimento dei pedoni, l’avviso di abbandono involontario di corsia, il riconoscimento dei segnali stradali e lo specchietto retrovisore con funzione anti abbagliamento.

Questa versione di MICRA è equipaggiata con motore benzina 1.0l da 100CV di potenza (IG-T 100) abbinabile a cambio manuale o automatico X-Tronic.

Prezzi a partire da 17.720€.

Nissan QASHQAI N-TEC. La versione N-TEC del crossover di punta Nissan è basata sull’allestimento N-Connecta ed è disponibile in cinque colorazione per gli esterni: Magnetic Red, White Pearl Brilliant, Dark Metal Grey, Black Metallic e Vivid Blue.
Look esterno caratterizzato da carrozzeria Full body Color, esclusivi cerchi in lega Wind da 19” e finiture di colore nero quali: barre longitudinali al tetto, calotte degli specchietti retrovisori, griglia V-Motion e fari bruniti. Il tema cromatico nero è ripreso anche all’interno, con finiture dei sedili in PVC e Alcantara® e inserti presenti nella plancia e nelle finiture delle portiere.

Dal punto di vista delle tecnologie di bordo, QASHQAI N-TEC è equipaggiato con sistema ProPILOT che assiste il guidatore in fase di accelerazione, sterzata e frenata, grazie alle funzioni Intelligent Cruise Control, Lane Keep Assist e Traffic Jam Pilot (quest’ultima presente solo con cambio automatico). Sicurezza e comfort garantiti inoltre da una ricca dotazione di tecnologie, tra cui: Sistema di frenata intelligente con riconoscimento dei pedoni, Sistema intelligente copertura angolo cieco, Sistema intelligente di rilevamento posteriore degli ostacoli in movimento, Sistema intelligente attenzione del guidatore, Sistema intelligente di assistenza al parcheggio e il Sistema di infotainment NissanConnect, con tecnologia Apple CarPlay e Android Auto.

QASHQAI N-TEC è disponibile con tutte le motorizzazioni, ovvero diesel 1.5l da 115CV di potenza (dCI 115), diesel 1.7l da 150CV di potenza (dCI 150) abbinabili a cambio manuale o automatico DCT/CVT, benzina 1.3l da 140CV e 160CV di potenza (DIG-T 140 e DIG-T 160) abbinabili a cambio manuale o automatico DCT.

Prezzi a partire da 31.800€.

Nissan X-TRAIL N-TEC. Per i clienti che necessitano di maggiore spazio, X-TRAIL N-TEC è disponibile in versione a cinque o sette posti, con due o quattro ruote motrici.
Basato sull’allestimento N-Connecta, X-TRAIL N-TEC è offerto in tre colorazioni per gli esterni: Black Pearl, White Pearl Brilliant e Dark Metal Grey.
Le finiture esterne di colore nero sono relative a cerchi in lega da 18”, barre longitudinali al tetto, calotte degli specchietti retrovisori e griglia V-Motion. Gli interni sono impreziositi dalle soglie battitacco illuminate sulle portiere anteriori.

Anche X-TRAIL N-TEC è equipaggiato con sistema ProPILOT che assiste il guidatore in fase di accelerazione, sterzata e frenata, grazie alle funzioni Intelligent Cruise Control, Lane Keep Assist e Traffic Jam Pilot (quest’ultima presente solo con cambio automatico). Tra le tecnologie per sicurezza e comfort si citano: Sistema di frenata intelligente con riconoscimento dei pedoni, Sistema intelligente copertura angolo cieco, Sistema intelligente di rilevamento posteriore degli ostacoli in movimento, Sistema intelligente attenzione del guidatore, Sistema intelligente di assistenza al parcheggio, Controllo automatico dei fari abbaglianti.

X-TRAIL N-TEC è disponibile con tutte le motorizzazioni: diesel 1.7l da 150CV di potenza (dCI150) nelle versioni 2WD e 4WD abbinato a cambio manuale o automatico CVT, benzina 1.3l da 160CV di potenza (DIG-T 160) 2WD con cambio automatico DCT.

Prezzi a partire da 31.228€.