La foto della settimana festeggia il “Drago” Sandro Munari  

CARMAGNOLA (TO) – In una settimana che ha riservato meno notizie di quella di Natale e ancora meno eccitanti, anzi, decisamente deprimenti visto il gran numero di manifestazioni annullate, un po’ di gioia e ottimismo è arrivato dal salutare il compleanno di Sandro Munari, che proprio ieri ha tagliato il traguardo degli ottant’anni.

La foto scelta lo ritrae al volante della Lancia Stratos numero 14 (un numero evidentemente fortunato per il Drago di Cavarzare) nel vittorioso Rallye Montecarlo 1975 affiancato da Mario Mannucci.

 

Gara DTM a Monza posticipata a novembre

Zolder: DTM Zolder 2019 on May, 18, 2019, (Photo by Hoch Zwei)

L’Autodromo Nazionale Monza ospiterà dal 13 al 15 novembre la finale del campionato

Il weekend di gara del DTM a Monza è posticipato al 13-15 novembre e sarà la tappa finale del campionato 2020 della serie. A seguito dell’emergenza Covid-19, il Promoter ITR ha riorganizzato il calendario di quest’anno del campionato DTM, nel tentativo di trovare una nuova collocazione ai 10 round della stagione.

Il fine settimana sportivo all’Autodromo Nazionale Monza, inizialmente previsto per il 26-28 giugno, è stato posticipato al 13-15 novembre. La tappa monzese sarà quindi l’ultima gara del campionato 2020 del DTM. I biglietti già acquistati per le date di giugno, rimarranno validi per il nuovo weekend di novembre.

Pietro Benvenuti, Direttore Generale dell’Autodromo Nazionale Monza, spiega: “In queste settimane abbiamo lavorato alacremente con ITR per trovare nel nostro affollato calendario 2020 una data disponibile ad ospitare la gara. I nostri sforzi si sono concentrati sul mese di luglio e di novembre. La scelta è poi ricaduta sulla fine dell’anno, consentendoci non solo di confermare il weekend agonistico ma anche di ospitare la finale del campionato che, ci auguriamo, possa coinvolgere ancora più pubblico”.

 

Nissan e 4R Energy aumentano la resilienza tramite i veicoli elettrici

Production begins of the new Nissan LEAF in Europe

I Japan Resilience Awards 2020 premiano le due aziende per il programma Blue Switch che utilizza le auto elettriche per fronteggiare le catastrofi naturali

YOKOHAMA, Giappone – Nissan Motor Co., Ltd. e 4R Energy sono state premiate dall’Association for Resilience Japan per il loro impegno a favore delle tecnologie elettriche, in particolare per l’impiego delle vetture elettriche come fonti di energia sostitutive in caso di catastrofi naturali.

In occasione dei Japan Resilience Awards 20201, le due aziende hanno conquistato il Best Resilience Award nella categoria industria e commercio.

Il riconoscimento premia in particolare il programma Blue Switch, avviato da Nissan a maggio 2018. Il progetto promuove l’impiego dei veicoli elettrici per risolvere problematiche legate alla prevenzione delle catastrofi, alla gestione dell’energia, ai cambiamenti climatici, al turismo e al calo demografico. Negli ultimi due anni oltre 8 milioni di famiglie giapponesi hanno dovuto affrontare almeno un blackout a causa di disastri naturali.

Entro la fine di marzo 2020, Nissan avrà siglato 31 contratti con amministrazioni e aziende locali per permettere l’impiego dei veicoli elettrici durante e dopo queste calamità. I contratti prevedono che le auto elettriche vengano messe a disposizione delle comunità locali e dei cittadini, in modo da utilizzarle come fonte di energia presso centri di evacuazione e strutture di assistenza in caso di blackout legati a disastri naturali. Le vetture vengono assegnate ai governi locali, ma trovano anche impiego nei servizi di car-sharing e nei test drive presso le concessionarie Nissan.

Riconvertire le batterie usate delle auto elettriche

Nel quadro del proprio impegno per la resilienza, 4R Energy ha sviluppato una batteria fissa riconvertendo le batterie usate da 40 kWh delle auto 100% elettriche Nissan LEAF. L’azienda, una joint venture tra Nissan e Sumitomo Corp., ha inoltre messo a punto un nuovo prodotto che permette di impiegare l’elettricità immagazzinata nei veicoli elettrici tramite la tecnologia V2X (Vehicle-to-Everything).

Da settembre, presso alcuni punti vendita 7-Eleven nella prefettura di Kanagawa, sono in corso i test sulle operazioni che sfruttano questo tipo di energia rinnovabile. La nuova tecnologia V2X, sviluppata da 4R Energy insieme a IKS Co., Ltd., arriverà sul mercato entro la fine dell’anno fiscale 2020 con termine al 31 marzo 2021.

Nissan è l’unica casa automobilistica premiata nell’ambito dei Japan Resilience Awards 2020. I premi vengono conferiti ad aziende e organizzazioni che contribuiscono a formare una società resiliente a vantaggio della prossima generazione, attraverso iniziative che favoriscono la forza e la flessibilità del Giappone, delle sue regioni, del suo popolo e delle sue attività industriali.

Nissan intende espandere ulteriormente la propria collaborazione con le amministrazioni e le aziende locali mediante il programma Blue Switch, oltre a consolidare il proprio supporto alla gestione avanzata dell’energia insieme a 4R Energy. Fedele al suo ruolo pionieristico nella mobilità elettrica, Nissan è impegnata a scoprire e promuovere nuovi impieghi dei veicoli elettrici, al fine di assicurare un futuro migliore.

“The Art of Leadership” – BMW e CNN puntano i riflettori su modelli di riferimento eccezionali

Monaco/Parigi. In tempi di incertezza, essere fonte di ispirazione per le persone gioca un ruolo ancora più importante nel sostenere la società. Il BMW Group e la CNN International Commercial (CNNIC) si sono uniti per raccontare le storie e l’approccio adottato da alcuni dei più straordinari creativi, artisti e leader dei nostri tempi attraverso due serie uniche che comprendono un totale di undici cortometraggi che esplorano “The Art of Leadership”.

Monaco/Parigi. In tempi di incertezza, essere fonte di ispirazione per le persone gioca un ruolo ancora più importante nel sostenere la società. Il BMW Group e la CNN International Commercial (CNNIC) si sono uniti per raccontare le storie e l’approccio adottato da alcuni dei più straordinari creativi, artisti e leader dei nostri tempi attraverso due serie uniche che comprendono un totale di undici cortometraggi che esplorano “The Art of Leadership”. Concentrandosi sulle storie personali che hanno spinto individui eccezionali nel loro campo a ispirare la società moderna, ogni film della serie incarnerà i valori chiave della leadership di BMW: responsabilità, forza interiore e indipendenza. Valori inerenti anche alla suite di auto di lusso BMW: le Serie X7, 7, 8 e M8 della BMW.

Giovedì, la CNN ha dato il via a una serie di branded content divisa in sei parti, lanciando il primo film dedicato ad un brand realizzato dal  pluripremiato studio interno della CNNIC, Create. Questo primo film ritrae uno dei duo di DJ e produttori di musica elettronica di maggior successo al mondo, Dimitri Vegas & Like Mike. Sullo sfondo di uno dei loro concerti in Norvegia, i fratelli belgi ricordano come sono diventati leader nel loro campo, riflettendo sulla loro passione e sul rapporto con il loro pubblico. Questo e gli altri film prodotti da Create sono destinati alla distribuzione globale su un mix di piattaforme della CNN International, TV, canali digitali e social, Great Big Story e saranno anche presenti sul sito web del marchio BMW.

Entro la fine dell’anno Great Big Story, la società di media globale della CNN dedicata allo storytelling cinematografico, lancerà una serie editoriale sponsorizzata che comprende cinque micro-documentari che mettono in luce le donne e gli uomini che hanno creato impatto sociale attraverso il loro impegno.

Il primo film in programma a maggio introdurrà l’affascinante doppia vita di Brandon Tory. Talentuoso professionista, Brandon naviga con successo in entrambi i mondi, lavorando come ingegnere AI senior di Google di giorno e artista hip-hop di notte. Ogni film sarà disponibile sulle piattaforme e gli account social di Great Big Story, mentre la distribuzione verrà migliorata utilizzando la tecnologia Launchpad di WarnerMedia per raggiungere un pubblico definito sui social media.

 

Bridgestone rallenta la produzione all’interno dei propri stabilimenti manifatturieri in Europa, a seguito dell’emergenza Covid-19

Bridgestone EMIA annuncia la chiusura temporanea o il rallentamento nella produzione dei suoi stabilimenti in Europa, a seguito dell’emergenza Covid-19.

Gli stabilimenti di Bethune in Francia e di Bari in Italia rimarranno chiusi fino al prossimo 6 aprile. In aggiunta, gli stabilimenti di Bilbao, Puente San Miguel e Burgos in Spagna, Lanklaar in Belgio, Stargard e Poznan in Polonia e Tatabanya in Ungheria rimarranno attivi, ma con una ridotta capacità produttiva.

 

Questi cambiamenti vengono messi in atto per bilanciare l’offerta di Bridgestone con la domanda prevista nel mercato attuale. L’azienda ha al momento una disponibilità di prodotti adeguata a venire incontro alle esigenze dei clienti, e i suoi centri di distribuzione, magazzini e team logistici continueranno ad evadere gli ordini normalmente. L’azienda continuerà a valutare la situazione e ad adattarsi di conseguenza.

Negli stabilimenti ancora operativi, Bridgestone sta prendendo le dovute misure di sicurezza, in linea con i protocolli interni per la prevenzione degli incidenti sul lavoro e nel massimo rispetto delle indicazioni delle autorità sanitarie. In aggiunta, approfondite procedure e checklist dedicate sono state adottate per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro.

 

In questo momento di crisi senza precedenti, la priorità numero uno di Bridgestone è quella di garantire la salute e la sicurezza dei suoi dipendenti e la continuità del proprio business. L’azienda continua a tenere costantemente monitorata la situazione seguendo le raccomandazioni emanate dai più importanti organismi internazionali come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e il Center for Disease Control and Prevention (CDC), così come le indicazioni delle Autorità locali in tutti i paesi in cui opera.

EXAN e KAWASAKI NINJA 400: quattro proposte per la piccola di Akashi

La KAWASAKI Ninja 400 è una medio/piccola dalle eccezionali qualità. Dotata di bicilindrico da 399 cm3, offre performance di tutto rispetto grazie a un telaio estremamente leggero che si unisce a una guida facile e poco impegnativa. La grande stabilità offerta in qualsiasi condizione e la maneggevolezza la rendono una moto affidabile e soprattutto estremamente divertente, perfetta per chi desideri muovere i primi passi verso le cilindrate superiori.

Per questa moto, EXAN propone 4 diversi scarichi tutti omologati Euro 4, ognuno capace di conferirle una diversa personalità.

Le proposte

CARBON CAP: Classico e moderno insieme, lo scarico CARBON CAP è stato il primo prodotto della casa di Lissone a montare un fondello in carbonio.

Disponibile in quattro diversi materiali (Carbonio, Titanio, Acciaio e Acciaio Inox Nero) è estremamente leggero e regala una perfetta erogazione a tutti i regimi di rotazione del motore. Raccordo ai collettori di serie, silenziatore slip-on. Lo scarico Carbon Cap è in vendita al prezzo di euro 315,00 iva compresa

 

X-BLACK OVALE: X-BLACK OVALE è un silenziatore con un bellissimo finale in carbonio di forma “romboidale”. X-Black Ovale ha linee aggressive e il finale realizzato in carbonio ne esaspera ulteriormente le caratteristiche conferendogli un carattere decisamente racing. X-Black Ovale è disponibile in 4 diversi materiali: Acciaio Inox Satinato Chiaro, Acciaio Inox Nero, Titanio e Carbonio. Raccordo ai collettori di serie, silenziatore slip-on. Lo scarico X-Black Ovale è in vendita al prezzo di euro 333,00 iva compresa

 

X-BLACK EVODisponibile in due diversi materiali, inox satinato chiaro e inox nero, è caratterizzato dal bellissimo finale in carbonio e da un corpo di forma vagamente conica che scaturisce dalla forza di un fluido spinto alle più alte pressioni. X-Black Evo nasce come evoluzione dell’X-Black conico. Si caratterizza per rigidità, leggerezza e linee, insieme, morbide e aggressive ed è capace di garantire una straordinaria erogazione a tutti i regimi del motore. Raccordo ai collettori di serie, silenziatore slip-on. Per entrambe le versioni, il prezzo di vendita al pubblico è di euro 351,00 (iva compresa)

 

X-GP – con la sua forma cilindrica vagamente retrò, X-GP è il più racing fra le quattro proposte Exan. Sincero e leggerissimo, è capace di aumentare l’agilità della Ducati soprattutto nei cambi di direzione esaltando le prestazioni del motore soprattutto ai medi e agli alti regimi. Disponibile in carbonio, titanio, inox e inox nero, è immediatamente riconoscibile per il suo bocchettone d’uscita in acciaio inox con saldature a vista. Perfetto per chi cerca un look ancora più aggressivo. Raccordo ai collettori di serie, silenziatore slip-on. Il prezzo al pubblico è di euro 310,50 (iva compresa).

 

I prodotti per la KAWASAKI NINJA 400 sono disponibili sullo shop Exan al link ->  https://shop.exanexhaust.com/product-category/kawasaki/ninja-400-2017-18/solo-silenziatore-ninja-400-2017-18/  e presso tutti i concessionari Exan

 

Mobilitiamoci restando a casa: Leasys insieme all’ANPAS, la mobilità al servizio del Paese

  • FCA Bank e la sua controllata Leasys insieme all’ANPAS contro l’emergenza Covid-19.
  • Leasys metterà a disposizione delle associazioni iscritte all’ANPAS 130 vetture Fiat e Jeep appartenenti alla flotta dei Leasys Mobility Store.
  • Le auto verranno fornite ai volontari per consegnare farmaci, pasti e beni di prima necessità ai cittadini in difficoltà e per favorire gli spostamenti del personale sanitario impegnato nell’emergenza nazionale.

Torino, 27 marzo 2020FCA Bank e la sua controllata Leasys intervengono a sostegno della comunità colpita dalla diffusione del Covid-19, fornendo un supporto concreto all’ANPAS, l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze. Leasys ha messo a disposizione dei volontari 130 vetture appartenenti alla propria flotta, per aiutare a contrastare l’emergenza sanitaria nazionale.

 

Grazie alla capillare rete di Leasys Mobility Store in Italia, i mille presidi delle associazioni iscritte all’ANPAS, impegnate su tutto il territorio nazionale, potranno contare su un valido sostegno nelle azioni quotidiane di consegna di farmaci, pasti e beni di prima necessità ai cittadini che non hanno la possibilità di spostarsi da casa.

 

ANPAS avrà 130 auto a disposizione utili anche per la consegna di tamponi per gli ospedali e per spostare agevolmente personale impegnato nelle operazioni di sicurezza quali medici, infermieri, soccorritori e volontari.

 

“In momenti come questo, di grande sforzo da parte di tutti noi, ricevere l’aiuto concreto di FCA Bank e Leasys ci aiuta a portare avanti l’impegno non solo dal punto di vista operativo, per svolgere ancora meglio e in maniera ancora più efficace i nostri servizi, ma è anche e soprattutto un riconoscimento morale ed etico al nostro agire, che ci fa sentire davvero accomunati in questa emergenza” ha commentato Fabrizio Ernesto Pregliasco, Presidente Nazionale ANPAS. “A nome dei nostri centomila volontari, della nostra storia e delle comunità che andremo a servire, desidero ringraziare di cuore FCA Bank e i suoi preziosi collaboratori, che ci stanno fornendo il massimo appoggio per uscire quanto prima e più uniti da questo momento. GRAZIE”.

 

“Ringraziamo vivamente l’ANPAS e tutti i suoi volontari che ogni giorno si mettono al servizio della comunità con grande coraggio e altruismo. Speriamo davvero che queste vetture possano rappresentare un valido sostengo al loro generoso e prezioso operato” ha affermato Giacomo Carelli, CEO di FCA Bank.

 

DR riconverte la prototipazione rapida per l’emergenza Covid19

Macchia d’Isernia, 27.03.2020 – La DR, seguendo la geniale linea tracciata dall’ing.re Cristian Fracassi della Isinnova, ha avviato la lavorazione di un presidio sanitario per la terapia sub intensiva, realizzato sulla base di una maschera da snorkeling distribuita da Decathlon, opportunamente modificata. La maschera è corredata di una valvola di congiunzione, definita Charlotte, realizzata con stampanti 3D ad affinamento di acido polilattico, solitamente utilizzate da DR per la prototipazione rapida nel Centro Ricerca & Sviluppo. L’azienda è attualmente in grado di assemblare l’intero presidio per la ventilazione assistita in trenta unità al giorno.

L’azienda, dopo aver acquistato un cospicuo numero di maschere direttamente da Decathlon Italia, metterà questo particolare tipo di respiratore a disposizione di tutte le strutture sanitarie che ne faranno richiesta, a titolo assolutamente gratuito. Dopo gli ospedali molisani di Isernia, Campobasso e Termoli, la DR fornirà la sanità campana, in particolare la A.S.L. Napoli 1 da cui è arrivata una cospicua richiesta, soprattutto per fronteggiare le esigenze dell’Ospedale Covid19 – Loreto Mare.

Si specifica che si tratta di un dispositivo medico privo di marchio CE impiegato ad uso compassionevole in casi eccezionali di necessità ed urgenza, nell’interesse della protezione della salute di un singolo paziente ed in assenza di alternative terapeutiche valide. A tal proposito si precisa ulteriormente che dovrà essere appositamente sterilizzato dagli operatori sanitari prima dell’utilizzo.

“In questo momento di difficoltà è giusto condividere le proprie competenze ed esperienze, offrendo un contributo concreto – ha dichiarato l’AD Antonella Tortola. E’ semplicemente quello che abbiamo fatto. Sulla base della geniale idea dell’ing. Fracassi, abbiamo messo a disposizione le nostre professionalità e strutture”.

 

Buon compleanno Sandro

Ottanta di questi giorni

Franco Scaglione salta l’Aprilia B50 carrozzeria Balbo protagonista di Lancia Aurelia 1950 – 2020 mito senza tempo nei padiglioni (chiusi al pubblico) del Museo dell’Auto di Torino

Il museo è temporaneamente chiuso per l’emergenza Coronavirus, ma visitiamo idealmente la mostra attraverso le immagini realizzate per Kaleidosweb. Servizio di Tommaso M Valinotti

AURELIA B50 Carrozzeria Balbo, telaio 1016 (1952) Pianale e meccanica consegnati dalla Casa alla Carrozzeria Balbo, che nel 1952 realizza uno dei primi disegni di Francesco Scaglione. Il famoso designer sembrerebbe essersi ispirato a questa sua creazione nel tracciare le linee del padiglione posteriore della Giulietta Sprint. Meccanica della berlina B21 con la modifica Nardi ai collettori di aspirazione. Realizzata in modello unico. (Motore 6 cilindri a V di 60°. Cilindrata 1991 cc. 70 CV)

TORINO – Vincenzo Lancia aveva una predilezione per i nomi latini. Anche dopo la sua morte la casa torinese continuò per un certo periodo questa tradizione. Fu così che nacque “Aurelia” bellissimo nome che deriva da oro. Aurelia era il nome della madre di Giulio Cesare. Aurelia è il nome di una splendida vettura prodotta dalla Lancia dal 1950 al 1958. È stata la vettura protagonista del road-movie “Il sorpasso” del 1962 di Dino Risi con Vittorio Gassman e Jean Louis Trintignant, palcoscenico di un memorabile bacio sul suo cofano della conturbante Brigitte Bardot a Jean Louis Trintignat nel film “E Dio creò la donna” di Roger Vadim del 1956. Fu l’auto amata da Ernest Hemingway, Fausto Coppi e addirittura dal campionissimo Manuel Fangio. Carrozzata dai migliori stilisti dell’epoca come Pinin Farina, Bertone, Balbo e Viotti. Che portò a teatro la bella gente dell’Italia che rinasceva e ottenne risultati sportivi eclatanti, come il secondo posto di Giovanni Bracco alla Mille Miglia del 1951. Ai settant’anni dell’Aurelia è dedicata una stupenda mostra al Museo dell’Auto in programma sino al 30 maggio (orario 10-19, lunedì 10-14; biglietto 12€) per ora chiusa a causa del Coronavirus. Quando riaprirà sarà da vedere in ogni suo dettaglio.

La 104^ Targa Florio avrà una nuova data

A causa dell’emergenza legata al COVID-19 slitta nel calendario 2020 anche la gara automobilistica più antica del mondo, prevista come 3° round del tricolore Rally. AC Palermo ed Automobile Club D’Italia pronti ad una nuova collocazione appena possibile.

Roma 26 marzo 2020. La 104^ Targa Florio è rinviata a data da destinarsi. Anche la gara automobilistica più antica del mondo, a causa dell’emergenza legata al contenimento del contagio del CIVID-19, è costretta allo slittamento in calendario.

La 104^ Targa Florio era inizialmente prevista quale 3° appuntamento del Campionato Italiano Rally, dopo il Rally del Ciocco e Valle del Serchio e 1000 Miglia, competizioni già entrambe rinviate. Gli organizzatori di AC Palermo fino all’ultimo hanno ottimisticamente tenuto ferma l’iniziale data dal 7 al 9 maggio.

Come da direttive precise dell’Automobile Club d’Italia, AC Palermo è pronto ad individuare una nuova data non appena la situazione tornerà alla normalità.

 

-“Siamo grandi appassionati, ma allo stesso tempo persone responsabili -afferma Angelo Pizzuto, Presidente Automobile Club Palermo – la gara più antica del mondo deve essere intanto accessibile a tutti, siciliani e non, essendo dal 1906 una grande festa mondiale dello sport. E deve essere possibile per tutti viverla in sicurezza e con serenità’. E’ pertanto, con grande dispiacere, ma con altrettanta fermezza e determinazione, che in accordo con Acisport, ho deciso di rinviare la 104^ Targa Florio a data da destinarsi. Cercheremo di recuperare la gara non appena l’emergenza e le sue restrizioni saranno alleggerite, magari entro il prossimo autunno come speriamo tutti.

smart e-cup 2020. Il round inaugurale di Magione è stato posticipato

A causa dell’attuale situazione sanitaria, la smart e-cup ha deciso di posticipare il via del Campionato per garantire la massima sicurezza a tutti i suoi protagonisti

Milano, 25 marzo 2020 – Il round inaugurale della smart e-cup 2020, previsto originariamente sul tracciato di Magione il 18 e 19 aprile, è stato posticipato a causa del protrarsi dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid19. Gli organizzatori del Campionato Italiano Velocità Energie Alternative ACI Sport sono al lavoro per trovare una nuova data al round sulla pista umbra.

Lug Prince & Decker, promotore e organizzatore della serie, ha scelto di rinviare lo start della stagione per garantire alle tante persone coinvolte la massima sicurezza e tranquillità. La protezione di appassionati, partner, piloti, meccanici, ospiti, staff e addetti ai lavori ha la priorità in questa delicata fase storica.

Dalla Peugeot 504 alla nuova 208 le Peugeot elette “Auto dell’anno”

Con la proclamazione di Nuova PEUGEOT 208 “Auto dell’anno 2020”, la Casa del Leone si aggiudica, per la sesta volta, il premio più prestigioso nel mondo dell’auto nel Vecchio Continente, un titolo assegnato da una giuria di 60 giornalisti del settore.

Con quest’ultimo titolo ricevuto, PEUGEOT arriva a 6 trofei vinti nel corso degli anni: berline di fascia alta o medio-alta come la PEUGEOT 504 (nel 1969) e la PEUGEOT 405 (1988), compatte con una vocazione familiare, come la PEUGEOT 307 (2002), o con un’alta componente tecnologica, come la PEUGEOT 308 (2014), fino al mondo dei SUV, grazie a 3008 (2017), primo sport utility nella storia del premio.

I riconoscimenti ricevuti da PEUGEOT rendono merito al grande lavoro effettuato dal Brand nella direzione del design, delle tecnologie e dell’esperienza di guida dei propri modelli, lungo tutto l’ultimo mezzo secolo di storia dell’auto.

Nuova PEUGEOT 208 è diventata il sesto modello della Casa ad aver vinto l’ambito premio di “Auto dell’anno” nel 2020. Un prestigioso riconoscimento determinato dai voti di una giuria composta da 60 esperti giornalisti del settore automotive. La nuova compatta PEUGEOT ha ottenuto l’apprezzamento degli addetti ai lavori grazie a diverse soluzioni vincenti: esteticamente, Nuova PEUGEOT 208 si fa notare per il suo design innovativo, elegante e sportivo; per quanto riguarda la tecnologica, adotta soluzioni avanzatissime per il suo segmento, come la guida autonoma di livello 2 o il debutto del PEUGEOT i-Cockpit 3D, unico nel panorama automobilistico. Ma anche la libertà di scegliere fra tre diverse alimentazioni, benzina, Diesel e 100% elettrica, senza dover scendere a compromessi in fatto di stile e personalità, tecnologia, abitabilità e piacere di guida.

La Nuova e-208 rappresenta una vera rivoluzione nel mondo della mobilità, perché dotata di una motorizzazione 100% elettrica forte di 136 CV, 340 km di autonomia WLTP e prestazioni da vera sportiva, grazie al passaggio da 0 a 100 km/h coperto in appena 8,1 secondi. Un nuovo modo di concepire l’auto grazie anche alla disponibilità di tre diverse modalità di guida, per scegliere ogni volta come interpretare il viaggio: Sport, Normal o Eco.

 

Per ricordare la prima “Auto dell’anno” PEUGEOT, però, bisogna tornare indietro di oltre mezzo secolo, al 1969, con la berlina 504. Quest’iconica auto del Leone ha inaugurato lo stile moderno della Casa, a cui ha contribuito fortemente la sapiente matita di Pininfarina, uno stile che ha lasciato il segno anche nei modelli successivi. Molto riconoscibili erano i fari dalla forma trapezoidale, ispirati agli occhi dell’attrice italiana Sophia Loren, secondo il suo designer, Gérard Welter. Oltre a rompere gli schemi in termini di design, PEUGEOT 504 offriva un comportamento su strada di grande spessore, motori longevi e dalle ottime prestazioni per l’epoca ed un cambio che aveva una manovrabilità proverbiale. Caratteristiche che, insieme al comfort e alla grande abitabilità, sono diventate caratteristiche delle PEUGEOT dell’epoca. A tutto ciò dobbiamo aggiungere la sua robustezza ed affidabilità, caratteristiche che l’hanno resa leggendaria in Africa.

Quasi due decenni dopo, è il turno della PEUGEOT 405: è lei che si aggiudica l’ambito premio di Car of the Year. È esattamente il 1988 e la berlina media del Leone conquista quasi all’unanimità i voti della giuria. Riprendendo le caratteristiche estetiche della PEUGEOT 205, questo modello pone l’accento sul piacere di guida e sul comfort, con sospensioni in grado di esaltare l’esperienza a bordo dell’auto. Porta al debutto innovazioni importanti, come la disponibilità del sistema ABS per i freni, ma anche il motore 1.9 litri turbo Diesel da 90 CV, ideale per intercettare e soddisfare la forte domanda per questa alimentazione in quel periodo. Venne resa disponibile anche in versione 4×4, a trazione integrale, per esaltare ancor più la motricità su terreni scivolosi. Nello sport, fu un modello che portò alla vittoria la Casa del Leone alla Parigi Dakar nel 1989 e nel 1990, oltre a vincere la leggendaria Pikes Peak nel 1988 e nel 1989.

Ad inizio anni 2000, la PEUGEOT 307 rappresentava l’equilibrio perfetto per la nuova generazione di berline compatte, spaziose e con una vocazione familiare. Caratteristiche che le valsero il titolo di “Auto dell’Anno” nel 2002. Questo modello è stato progettato con un design esterno moderno e dinamico, traendo spunto dall’apprezzato design della più piccola PEUGEOT 206. I suoi interni integravano la funzionalità, lo spazio e la versatilità dei monovolume, tipologia di auto in gran voga all’epoca. Al volante, quello che saltava all’occhio era la grande silenziosità, unita ad una forza frenante di grande spessore. Poteva esser dotata anche del motore Diesel più pulito di quegli anni grazie alla presenza del filtro antiparticolato FAP®, inventato da PEUGEOT nel 1999: era il 2 litri Diesel HDi da 110 CV.

PEUGEOT e il mondo automobilistico sono entrati in una nuova era nel 2014, con il lancio della nuova generazione di PEUGEOT 308. Il suo design elegante ed equilibrato, la tecnologia elevata, il rivoluzionario PEUGEOT i-Cockpit® e l’efficienza della piattaforma EMP2 stabiliscono nuovi parametri di riferimento nel segmento delle berline compatte. Meriti più che sufficienti per vincere il più alto riconoscimento europeo nel mondo dell’auto.

Tre anni dopo, nel 2017, una nuova combinazione di design, comfort e comportamento stradale declinati nel mondo dei SUV permettono alla PEUGEOT 3008 di vincere il premio di “Car of the Year”. In questo modello fa il debutto una nuova generazione di PEUGEOT i-Cockpit® per la prima volta in versione digitale; un nuovo concetto che reinventa il posto guida, offrendo un’esperienza intuitiva e sensoriale, esaltando il piacere di guida ed elevando sicurezza e comfort. Come ogni SUV che si rispetti, si distingue per le sue qualità “fuoristrada”, grazie anche alla disponibilità dell’Advanced Grip Control che permette di selezionare cinque diverse modalità di guida per gestire al meglio la trazione su fondi scivolosi.

Peugeot 106 GTI Sedici valvole per divertirsi davvero

È la primavera del 1996 quando prende avvio la commercializzazione della seconda serie della PEUGEOT 106. La piccola della Casa del Leone lanciata alla fine del 1991 ha ottenuto un grande riscontro di pubblico anche in Italia, andando ad affiancarsi (su un segmento leggermente inferiore) alla 205 vicina al pensionamento, per poi rimanere la sola a presidiare l’accesso alla gamma dei modelli transalpini. In occasione del facelift di metà carriera, la PEUGEOT 106 riceve una rivisitazione completa nella linea, nelle dimensioni e negli interni, oltre che nella meccanica. Per la maggior parte delle motorizzazioni della 106, questo aggiornamento nella meccanica si limita quasi esclusivamente al passaggio dall’Euro 1 all’Euro 2 per ciò che riguarda il livello di catalizzazione. In verità, per la versione di vertice della gamma arriva una novità molto importante.

In quell’anno arriva un motore che molti ancor oggi si ricordano con un sorriso stampato in viso, perché sulla piccola di Casa PEUGEOT arrivano le 16 valvole. Si tratta di un nuovo propulsore da 1.6 litri con distribuzione bialbero e quattro valvole per cilindro. Il motore porta la sigla TU5J4 e ha una cilindrata di 1.587 cm3, con camera di combustione a tetto e con condotti di aspirazione e scarico detti a forcella, per via della loro forma a Y: il sistema di alimentazione è realizzato da Magneti Marelli ed è abbinato ad iniettori “Pico” con quattro fori in grado di ottimizzare la nebulizzazione del carburante e, di conseguenza, il rendimento del motore. Questo propulsore, derivato dalla famiglia dei TU, è in grado di erogare 120 CV (87 kW) a 6.000 giri e sarà il propulsore più potente montato di serie sulla gamma 106. I principali pregi di questo propulsore, che non è stato esasperato in termini di potenza nella sua versione di serie, sono l’ottima propensione a salire di giri ed una buona dose di elasticità che, accoppiate ad un corpo vettura leggero, ben assettato ed agile come quello della 106, si traducono in una guida divertente e molto brillante.

Se nella prima serie della 106 la versione di vertice era rappresentata dalla XSi con motore 1.6 litri 8v da 103 CV, per la seconda serie, quella che ha ricevuto sotto il cofano la testata 16 valvole, PEUGEOT sceglie di adottare la sigla GTI, utilizzata con successo sulla leggendaria 205. In verità, la sigla GTI su 106 venne rimpiazzata in alcuni mercati (come quello francese) dalla sigla S16, a ribadire la presenza delle 16 valvole (16 Soupapes), ma la sostanza non cambia. La prima ad esser dotata di questo motore con testata a 16 valvole è quindi la 106 GTI, nel 1996, con un allestimento davvero ricco e completo di cerchi in lega, climatizzatore, ABS, airbag, appoggiatesta posteriori… Una vera piccola sportiva che non obbligava però ad alcun sacrificio.

Nella gamma 106, in realtà, compariva una versione che moltissimi si ricordano ancor oggi, la Rallye, ovvero la versione molto spartana che, oltre alla spiccata sportività, faceva della leggerezza e del contenimento del costo alcune delle sue caratteristiche più apprezzate dai Clienti. Questa versione, che nella prima generazione di 106 era dotata di un vivacissimo 1.3 da 98 CV, col facelift del 1996 adotta (fino al 1998) il propulsore con sigla TU5J2/L3 da 1.587 cm3 e 103 CV (74 kW) a 6.200 giri appartenente alla stessa famiglia di motori TU, ma equipaggiato con una testa ad otto valvole; si tratta del motore che equipaggiava la 106 XSi della prima serie. La scelta di offrire la versione a 16 valvole nella sola versione GTI è prevalentemente di tipo commerciale, perché rappresenta un ottimo compromesso tra potenza, leggerezza, costi di acquisto e manutenzione. Nel 1998, però, la Casa cambia strategia e decide di concedere il motore plurivalvole anche alla versione Rallye che, rispetto alla versione 8v, differisce primariamente per la presenza di serie dei cerchi in lega (gli stessi della GTI) in luogo dei ben più spartani (ma forse anche più caratteristici) cerchi in acciaio verniciati di bianco.

Gli appassionati di modelli sportivi della Casa del Leone da tempo si interrogano e discutono ponendo a confronto pregi e difetti della 205 GTI e della 106 GTI. Due auto nate a distanza di dieci anni una dall’altra, ma che hanno saputo far divertire i giovani e meno giovani dell’epoca, pur con temperamenti diversi. In termini di allestimento, in rapporto all’anno di produzione, entrambe le sportive sono al top del segmento, ma le 106 a 16 valvole hanno però un punto a loro favore dato dall’estrema rarità: ne furono prodotte complessivamente solo 34.615 mentre la 205 GTI venne realizzata in 294.514 unità (tra 1.6 e 1.9 litri). In ottica collezionistica, quindi, la 106, specie in allestimento GTI, è assolutamente da ricercare e mettere in garage.

Peugeot 308 100 mila unità vendute in Italia, oltre 1,5 milioni nel mondo  

PEUGEOT 308, una delle tre auto oggi presenti nel listino della Casa del Leone ad aver vinto l’ambito premio di Auto dell’Anno, ha raggiunto a fine mese scorso un importante traguardo. Dopo l’importante premio della critica è giunto quello del mercato, grazie alle 100 mila unità vendute finora in Italia e oltre 1,5 milioni nel mondo.

PEUGEOT 308 è, assieme a SUV 3008 ed alla nuovissima PEUGEOT 208, una delle tre auto presenti oggi nel listino della Casa del Leone ad essere stata eletta Auto dell’Anno. Un modello molto apprezzato dalla stampa, ma anche dal mercato. In Italia è stata accolta calorosamente fin dal lancio e, a fine mese scorso, ha raggiunto il traguardo delle 100 mila unità vendute nel nostro Paese, dove è stata scelta equamente in versione hatchback 5 porte e Station Wagon. Molto apprezzata anche in altri Paesi, ha conquistato complessivamente oltre 1 milione e mezzo di clienti nel mondo.

308 è stato il primo modello della Casa del Leone a non cambiare la numerazione nel passaggio da una generazione a quella successiva e ha aperto la strada ad una nuova generazione di PEUGEOT. Grande qualità, design elegante e quasi senza tempo, comfort da grande stradista ed un abitacolo in cui è assai piacevole viaggiare. Ma c’è anche tanto piacere di guida in PEUGEOT 308, grazie alla leggerezza del corpo vettura permesso dall’adozione della piattaforma EMP2: rigida in modo tale da esaltare la guida preservandone il comfort, estremamente leggera per sfruttare al meglio i motori con cui può esser scelta, riducendo così anche consumi ed emissioni. Un’auto che rende la guida intuitiva, coccolando i passeggeri in un ambiente di grande qualità stilistica, con materiali ed assemblaggi di categoria superiore.

Bolli auto, patenti, revisioni e fogli rosa: l’Aci Cuneo comunica agli automobilisti le nuove scadenze

Nonostante la chiusura degli uffici prorogata fino al 3 aprile, è possibile rivolgersi all’ente via mail o telefono

Inizialmente prevista fino a mercoledì 25 marzo, la chiusura degli uffici centrali di piazza Europa 5 a Cuneo e di tutte le delegazioni provinciali dell’Automobile Club Cuneo è stata prorogata fino a venerdì 3 aprile compreso, salvo ulteriori provvedimenti che potranno essere emanati dal Governo in base all’evolversi della situazione di emergenza legata alla pandemia da Covid-19. Per continuare a fornire agli automobilisti i propri servizi da remoto, l’Automobile Club mette a disposizione alcuni recapiti. Per informazioni di carattere istituzionale è attiva la mail segreteria@acicuneo.it; per informazioni ai soci e per avere chiarimenti sulle tasse automobilistiche è possibile scrivere all’indirizzo e-mail ufficio.soci@acicuneo.it o chiamare il numero 0171/440020. Per informazioni su pratiche auto e patenti è possibile scrivere all’indirizzo e-mail pratiche.auto@acicuneo.it o contattare il numero 0171/440007. Per entrare invece in contatto con la delegazione diretta di Madonna dell’Olmo (via Bra 1/H) si può scrivere all’indirizzo delegazione@acicuneo.it o chiamare lo 0171/413227.

“Nonostante questi giorni di serrata obbligata – dichiara il direttore dell’Automobile Club Cuneo, Giuseppe De Masi – nel pieno rispetto delle misure adottate dal Governo per contenere la diffusione del Coronavirus, pur lavorando da casa in regime di smart working, siamo costantemente in contatto con i nostri soci e con i cittadini per fornire loro tutte le informazioni legate alle nuove scadenze di patenti e revisioni e alle proroghe relative al pagamento delle tasse auto decise dalla Regione Piemonte. In questo periodo di stop forzato abbiamo lanciato gli hashtag #noirestiamoacasa e #ciprendiamocuradivoidacasa e promosso la clip video #RestaaCasa è la Strada più sicura, proprio per sensibilizzare la gente a non uscire dalle rispettive abitazioni”.

Queste le nuove scadenze in vigore con il varo del decreto “Cura Italia”: è possibile pagare il bollo auto in scadenza nei mesi di marzo, aprile e maggio entro il 30 giugno, senza sanzioni né interessi; tutte le patenti scadute o in scadenza dall’entrata in vigore del Decreto sono valide fino al 31 agosto. Si può quindi circolare con il documento scaduto fino a quella data; sul fronte delle revisioni, i veicoli potranno circolare liberamente fino al 31 ottobre; infine, i fogli rosa in scadenza a fine aprile sono prorogati fino al 30 giugno 2020.

La 59^ Alghero Scala Piccada cambia data

Anche la gara ACI Sassari valida per il Trofeo Italiano Velocità Montagna nord e sud prevista dal 24 al 26 aprile cercherà una nuova collocazione in calendario alla fine dell’emergenza corona virus, come da direttive dell’Autmobile Club D’Italia

Alghero (SS) 26 marzo 2020. La 59^ Alghero – Scala Piccada avrà una nuova data in calendario. Il rinvio dalla data iniziale del 24/26 aprile a data da destinarsi, è stato chiesto dagli organizzatori dell’Automobile Club Sassari alla Federazione in osservanza da quanto indicato dall’Automobile Club D’Italia di rimodulare i calendari sportivi quando l’emergenza sanitaria legata alla lotta contro la diffusione del COVID-19 sarà terminata.

L’edizione 2020 della longeva gara sarda ha validità per la serie tricolore cadetta Trofeo Italiano Velocità Montagna nord e sud ed è una competizione assolutamente radicata nel proprio territorio con si identifica appieno.

L’Automobile Club Sassari comunicherà tempestivamente ogni novità legata alla gara in salita ed alle numerose iniziative collaterali, non appena cesserà la situazione d’emergenza legata al corona virus.

 

-“Abbiamo avuto fiducia ed ottimismo nel tenere ferma la data, sin dal primo momento di questa grave emergenza che coinvolge tutti, non solo il mondo dello sport. Purtroppo la situazione richiede i tempi necessari alla lotta sanitaria in corso ed ogni sforzo va fatto in tale direzione, nel pieno rispetto delle direttive del Governo Nazionale – sono le parole di Giulio Pes di San Vittore, Presidente AC Sassari – di concerto con la Federazione saremo subito pronti a trovare la giusta collocazione in calendario non appena ve ne saranno le condizioni e ne daremo immediata informazione. Anche la Alghero – Scala Piccada, gara amata e che ama il suo territorio, si unisce allo sforzo comune al fine di poter tornare ad essere quanto prima momento di celebrazione sportiva”-.

L’Aurelia B50 Pinin Farina, una cabriolet per pochi fortunati protagonista di Lancia Aurelia 1950 – 2020 mito senza tempo nei padiglioni (chiusi al pubblico) del Museo dell’Auto di Torino

Il museo è temporaneamente chiuso per l’emergenza Coronavirus, ma visitiamo idealmente la mostra attraverso le immagini realizzate per Kaleidosweb. Servizio di Tommaso M Valinotti

AURELIA B50 Carrozzeria Pinin Farina, telaio 1206 (1951) Pianale e meccanica consegnati dalla Casa alla Carrozzeria Pinin Farina nel 1951 per la realizzazione di una cabriolet di serie. Venduta dalla concessionaria Minetti di Milano. Meccanica della berlina B10. Realizzata in circa 250 esemplari. (Motore 6 cilindri a V di 60°. Cilindrata 1750 cc. 56 CV)

TORINO – Vincenzo Lancia aveva una predilezione per i nomi latini. Anche dopo la sua morte la casa torinese continuò per un certo periodo questa tradizione. Fu così che nacque “Aurelia” bellissimo nome che deriva da oro. Aurelia era il nome della madre di Giulio Cesare. Aurelia è il nome di una splendida vettura prodotta dalla Lancia dal 1950 al 1958. È stata la vettura protagonista del road-movie “Il sorpasso” del 1962 di Dino Risi con Vittorio Gassman e Jean Louis Trintignant, palcoscenico di un memorabile bacio sul suo cofano della conturbante Brigitte Bardot a Jean Louis Trintignat nel film “E Dio creò la donna” di Roger Vadim del 1956.

Fu l’auto amata da Ernest Hemingway, Fausto Coppi e addirittura dal campionissimo Manuel Fangio. Carrozzata dai migliori stilisti dell’epoca come Pinin Farina, Bertone, Balbo e Viotti. Che portò a teatro la bella gente dell’Italia che rinasceva e ottenne risultati sportivi eclatanti, come il secondo posto di Giovanni Bracco alla Mille Miglia del 1951. Ai settant’anni dell’Aurelia è dedicata una stupenda mostra al Museo dell’Auto in programma sino al 30 maggio (orario 10-19, lunedì 10-14; biglietto 12€) per ora chiusa a causa del Coronavirus. Quando riaprirà sarà da vedere in ogni suo dettaglio.

Le Coppe Michelin si fermano per le misure di contenimento del COVID-19, ma già pensano al futuro

L’emergenza Coronavirus ferma per il momento le tre Serie della Michelin Cup 2020, ma il reparto competizioni italiano è pronto a ripartire nell’istante in cui si ritornerà a gareggiare. Confermando i capisaldi che hanno contraddistinto le precedenti edizioni dei trofei Michelin: ricco montepremi, iscrizione gratuita, con unico obbligo di usare i pneumatici Michelin e apporre gli adesivi della Casa e dei suoi partner tecnici sulle vetture in gara.

CUNEO, 25 marzo – L’emergenza sanitaria che ha fermato l’Italia, ha spento anche i motori da corsa per tutto il mese di marzo e difficilmente sarà possibile sentirli rombare anche nel mese di aprile. Al momento non è possibile ipotizzare come si evolverà la situazione e come si svilupperà il calendario gare 2020, cui ACI Sport e organizzatori stanno lavorando alacremente per offrire una stagione agonistica più intensa e frizzante possibile.

Anche Michelin è impegnata con ottimismo in questa direzione, convinta che quanto prima si tornerà a gareggiare sulle strade e piste italiane. Proprio per questo motivo Michelin si conferma a fianco dei piloti riproponendo le tre serie delle Coppe Michelin, già definite nei minimi dettagli prima che esplodesse l’emergenza COVID-19: Michelin Rally Cup (che si sviluppa nell’ambito del Campionato Italiano WRC), Michelin Zone Rally Cup (che prende in considerazione tutti i rally di Coppa Italia di Zona) e Michelin Historic Rally Cup (che si disputa su alcuni fra i migliori rally esclusivamente storici del panorama nazionale).

E come per le passate edizioni le tre Serie Michelin ripropongono gli stessi capisaldi: ricco montepremi, iscrizione gratuita e unico obbligo di gareggiare con pneumatici Michelin acquistati presso i distributori di riferimento da usare per tutta la durata della gara e apporre gli adesivi Michelin e dei partner tecnici sulle vetture.

L’omino Michelin è pronto al Controllo Orario di partenza e appena si accenderà il semaforo verde si scatenerà in prova speciale. Ora non resta altro che aspettare il momento in cui i motori torneranno a ruggire e i pneumatici Michelin a mordere l’asfalto

Per tutti gli aggiornamenti sulle Coppe Michelin 2020 è attivo e costantemente aggiornato il sito www.mcups.it

Dalla C 111-II alla Vision AVTR: il futuro secondo Mercedes, dalle tele di Andy Warhol alle visioni di Avatar

‘Dream car’ e vettura sperimentale con motore rotativo Wankel. Presentata al Salone dell’automobile di Ginevra del 1970. Iconica e futuristica in egual misura, questa vettura desta entusiasmo, ma non verrà mai prodotta in serie. Musa ispiratrice di Andy Warhol fu protagonista di alcune famose opere dell’artista statunitense. Cinquanta anni dopo, la VISION AVTR rinnova il sogno, portandolo dritto nel futuro. Ispirata al mondo di AVATAR, il kolossal cinematografico di James Cameron, la VISION AVTR mostra una interazione completamente nuova tra uomo, macchina e natura, offrendo soluzioni ingegneristiche avanzate che sconfinano nella bionica.

Affascinante icona tra le supersportive e beniamina dei mass-media, laboratorio mobile per lo sviluppo del motore Wankel e di altre nuove tecnologie e, non da ultimo, leggendaria auto da record: questo e molto altro ancora è la Mercedes-Benz C 111. Il suo secondo stadio di sviluppo denominato C 111-II, dotato del motore rotativo in versione a quattro rotori M 950 F da 257 kW (350 CV) (volume della camera pari a 602 centimetri cubi moltiplicati per quattro) festeggia quest’anno un compleanno a cifra tonda. Oggi, a cinquant’anni di distanza dal debutto della C 111-II, il futuro ha altre forme e nuove suggestioni: entra in simbiosi con la natura e prende le forme della VISION AVTR, una suggestiva showcar ispirata ad Avatar, il kolossal Hollywoodiano di James Cameron.

Debutto: la vettura supersportiva è stata presentata 50 anni fa, nel marzo del 1970 al 40° Salone dell’automobile di Ginevra. Alta appena 1.120 millimetri, la nuova Ali di gabbiano con passo di 2.620 millimetri è dotata di una carrozzeria in materiale sintetico rinforzato con fibre di vetro, che è avvitata al gruppo pianale in lamiera di acciaio. La velocità massima raggiunge i 300 km/h. È tutt’oggi una vettura che desta entusiasmo in chiunque la osservi: una Mercedes-Benz C 111-II verniciata nel caratteristico colore ‘Weißherbst’ (dal nome di una nota qualità di vino rosato tedesco) può essere ammirata nel museo Mercedes-Benz, nell’area espositiva ‘Il fascino della tecnica’. La VISION AVTR, acronimo di ADVANCED VEHICLE TRANSFORMATION avrebbe dovuto fare il suo debutto europeo proprio in occasione del Salone di Ginevra, dopo la première internazionale al CES 2020, il miglior palcoscenico per svelare la visione di designer, ingegneri e trend setter Mercedes-Benz della mobilità del futuro, frutto di una partnership globale senza precedenti tra uno dei marchi più innovativi nel settore dell’intrattenimento e Mercedes-Benz, l’ottavo marchio più conosciuto al mondo. Ispirata al mondo di Pandora, la VISION AVTR mostra una interazione completamente nuova tra uomo, macchina e natura.

Ulteriore sviluppo: la C 111-II nasce sulla base della C 111, presentata nell’autunno del 1969. Dal punto di vista tecnico, questa vettura si segnala soprattutto per il motore Wankel a quattro rotori, un autentico propulsore da competizione. Lo sviluppo del design è iniziato nell’estate del 1969 sotto la direzione di Bruno Sacco e Josef Gallitzendörfer. Rispetto al modello precedente è stata migliorata, tra l’altro, la visuale del conducente grazie a modifiche a parafanghi, tetto e cofano posteriore. È stata ottimizzata anche l’aerodinamica: le misurazioni effettuate nella galleria del vento mostrano che la resistenza aerodinamica si è ridotta dell’otto per cento rispetto alla versione C 111. Gli interni della C 111-II si distinguono per la loro estetica moderna. Questa vettura da sogno esprime la sua adattabilità all’impiego quotidiano, ad esempio, grazie alla grande disponibilità di spazio, che le consente di alloggiare una valigia grande e due valigie piccole del set di valigie Mercedes-Benz.

La VISION AVTR non ha precedenti e introduce un concetto olistico che combina le discipline di interior design, design degli esterni e UX su una scala mai sperimentata prima, con un’interazione completamente nuova tra uomo, macchina e natura.

Dream car: la C 111 si presenta fin dal primo istante come un vero highlight. Nasce così il piano del Consiglio di amministrazione dell’allora Daimler-Benz AG: il 20 maggio del 1969 l’Azienda delibera che la C 111 venga presentata come ‘dream car’ al Salone Internazionale dell’Automobile (IAA) di Francoforte, dall’11 al 21 settembre del 1969. Dopo questo sensazionale debutto, la C 111 è ospite di numerose altre fiere ed esposizioni: il Salone dell’automobile di Parigi, il London Motor Show (ottobre 1969), il Salone dell’automobile di Torino (ottobre/novembre 1969), il Jochen Rindt Show di Vienna (novembre 1969) ed Essen (dicembre 1969), il Salone dell’automobile di Bruxelles (gennaio 1970) ed il Chicago Auto Show (febbraio 1970). A marzo del 1970 debutta poi a Ginevra la versione ulteriormente migliorata, la C 111-II. Dream car è il termine che meglio definisce la VISION AVTR. Ispirata direttamente al mondo di AVATAR, questa sorprendente showcar è un cosmo pieno di nuove forme e colori, e tali ispirazioni sono intrinsecamente ispiratrici per i progettisti. Basti pensare a tutti gli ambienti straordinari, alle forme di vita e anche alla cultura degli indigeni Na’vi. Il mondo di Pandora è strettamente legato alla nostra filosofia progettuale di purezza sensuale e al bipolarismo dei nostri marchi di intelligenza ed emozione. I Na’vi come esseri viventi altamente intelligenti hanno sviluppato forme affascinanti, anche per il trasporto. AVATAR è anche un film in cui mobilità e dimensioni giocano un ruolo centrale e la connessione degli esseri umani con la natura è stata ovviamente una grande ispirazione per noi.

Assegni in bianco: molti facoltosi appassionati di auto sportive sono disposti a pagare somme elevate per una C 111. Già nel 1969, a Londra, un appassionato di automobili offre fino a mezzo milione di marchi tedeschi. Nei mesi successivi a Stoccarda arrivano perfino assegni in bianco. Il Marchio tuttavia sottolinea che la vettura sperimentale non è in vendita. Nella primissima fase della sua carriera, però, l’antesignana della C 111 (che Mercedes-Benz denomina internamente C 101) era destinata a un gruppo target completamente diverso: già nel 1963 si pensava ad un motore Wankel da utilizzare per una “piccola auto sportiva dal prezzo contenuto”, che si sarebbe collocata al disotto della SL ‘Pagoda’ (W 113). Alla fine del 1968, questo orientamento si concretizza in una “piccola vettura sportiva”, priva di marcate qualità sul versante del comfort, adatta anche ai rally e che doveva rivolgersi “ai giovani”. Ne fu conquistato anche l’artista americano Andy Warhol, che la scelse come icona ispiratrice di alcune delle sue opere. Anche la VISION AVTR è destinata ad essere solo un sogno per gli appassionati di automobili: realizzata in un unico esemplare entrerà a far parte dell’hall of fame delle pietre miliari nella storia delle concept car della Stella.

Esperienza di guida: 50 anni fa, a Ginevra, la C 111-II non era solo un highlight da ammirare dal punto di vista estetico, ma anche un’esperienza da vivere in tutta la sua concretezza. Perché al Salone dell’automobile, Mercedes-Benz porta due delle complessive cinque vetture sperimentali della seconda serie che erano state programmate. Contrassegnata dal numero interno 31, la vettura di prova è la prima C 111-II e, nell’ambito della presentazione alla stampa del 10 ed 11 marzo del 1970, può essere osservata in azione sul Circuit de Monthoux, vicino a Ginevra, mentre effettua giri dimostrativi. Quattro motori elettrici ad alte prestazioni posizionati sulle singole ruote, tanti quanti le turbine rotative del Wankel che equipaggiava la C 111-II: la VISION AVTR incarna un’implementazione particolarmente agile della visione di una berlina di lusso dinamica.

Digitale: la C 111 è futuristica non solo nelle sue forme. Si tratta infatti della prima automobile al mondo progettata al computer fin dalle sue basi. Gli ingegneri utilizzano a tal fine il metodo ESEM (Elastostatic Element Method), una variante del Finite Element Method (FEM) sviluppata da Mercedes-Benz. La tecnologia digitale permette perfino il calcolo dei carichi dinamici. Mercedes-Benz stima che in tal modo sia possibile accorciare di circa quattro mesi il periodo di sviluppo. Il film documentario prodotto internamente ‘L’auto nata al computer’ presenta l’innovazione. Nata nell’era della digitalizzazione, la VISION AVTR, il concetto materiale dell’intero veicolo mira a una fusione del mondo analogico e digitale e si concentra su un nucleo elementare: Sostenibilità. La VISION AVTR combina tecnologia futuristica con ecologia e alta attrattiva e mostra come potrebbe essere un interno naturale del futuro. Al posto di un volante convenzionale, l’elemento di controllo multifunzionale nella consolle centrale consente all’uomo e alla macchina di fondersi. Posizionando la mano sull’unità di controllo, l’interno prende vita e il veicolo riconosce il conducente dal proprio battito cardiaco e dalla respirazione. Semplicemente sollevando la mano, una selezione di menu viene proiettata sul palmo dove il passeggero può scegliere intuitivamente tra diverse funzionalità. Ad esempio, la grafica 3D in tempo reale può essere utilizzata per esplorare il mondo immaginario di Pandora da diverse prospettive. Il modulo di visualizzazione curvo crea la connessione visiva tra i passeggeri e il mondo esterno.

V8 anziché Wankel: nel dicembre del 1970, su una C 111-II viene montato, anziché il motore Wankel, un motore V8 a pistoni con moto alternativo da 3,5 litri Mercedes-Benz. In occasione delle manifestazioni dedicate alle auto d’epoca, questa vettura di Mercedes-Benz Classic consente di vivere ancora oggi tutto il dinamismo della C 111 e non smette di destare entusiasmo. Un altro esemplare unico della collezione dell’Azienda è una C 111-II del 1975: il suo gruppo pavimento è costituito da una struttura a sandwich, composta da due gusci di resina sintetica rinforzata con fibra di vetro dello spessore di pochi millimetri, che vengono saldati insieme con una schiuma in poliuretano, fino a formare un cuore in materiale composito. Con una potenza del motore combinata di oltre 350 kW, VISION AVTR stabilisce un nuovo punto di riferimento per EQ Power. Grazie alla distribuzione intelligente e completamente variabile della coppia, la potenza dei quattro motori completamente controllabili individualmente è gestita solo nel miglior modo possibile in termini di dinamica di guida, ma soprattutto in modo altamente efficiente. L’innovativa trazione integrale con torque vectoring consente mobilità completamente nuove e garantisce dinamiche di guida ai massimi livelli, fornendo allo stesso tempo la migliore sicurezza attiva possibile. Ciò significa che ogni ruota può essere guidata separatamente e a seconda della situazione di guida. Grazie alla possibilità di gestire asse anteriore e posteriore contemporaneamente o in modi opposti, VISION AVTR può muoversi lateralmente di circa 30 gradi, a differenza dei veicoli convenzionali. Il cosiddetto “movimento del granchio” conferisce al concept vehicle un aspetto simile a un rettile anche nel suo movimento. Per la prima volta, la VISION AVTR utilizza una rivoluzionaria tecnologia a batteria basata sulla chimica delle celle organiche a base di grafene, completamente priva di materiali preziosi e metalli. I materiali della batteria sono compostabili e quindi completamente riciclabili. In questo modo, la mobilità elettrica diventa indipendente dalle risorse fossili. Di conseguenza, Mercedes-Benz sottolinea l’elevata rilevanza di una futura economia circolare nel settore delle materie prime.

Burro e sci: la C 111-II si distingue dal modello precedente per alcuni confortevoli dettagli. Si tratta di miglioramenti dovuti soprattutto all’impegno di Rudolf Uhlenhaut, responsabile Sviluppo autovetture di Mercedes-Benz. Oltre al normale bagagliaio, la vettura offre la possibilità di trasportare sci ed una valigia supplementare sistemata sul portellone posteriore mediante cinghie di fissaggio. Uhlenhaut sottopone la C 111-II anche ad un singolare test pratico, denominato ‘prova del burro’: si tratta di verificare se, durante un impiego sportivo della vettura, un panetto di burro riposto nel bagagliaio si sciolga – nonostante l’isolamento contro il calore sviluppato dal motore a combustione. A bordo della VISION AVTR si sviluppa una nuova dimensione del comfort. Grandi aree come il guscio posteriore della seduta e il cielo sono decorate con un tessuto che cambia colore ispirato al mondo dei colori del mare. A seconda della luce, il tessuto cambia colore dal blu scuro a un sottile azzurro. Questi sedili sono raffinati dalla ® in pelle veganaDINAMICA. DINAMICA® è la prima e unica microfibra che garantisce la sostenibilità ambientale durante l’intero ciclo produttivo. È materiale riciclato fatto da vecchi vestiti, bandiere e bottiglie di plastica PET. Durante la produzione, si presta attenzione alle basse emissioni inquinanti e al basso consumo energetico. Grazie alla sua versatilità, alle massime prestazioni e all’alta qualità, DINAMICA è® adatta per l’uso in lussuosi interni per auto. Garantisce anche la resistenza allo slittamento per i passeggeri sui sedili. La morbidezza del materiale dà agli occupanti una sensazione di “bentornato a casa”. Sul cristallo bianco DINAMICA® viene stampata una grafica foglia astratta con un gradiente sottile. Rafforza visivamente la connessione con la natura ancora una volta. Il pavimento è decorato con un legno innovativo chiamato Karuun®. Il materiale dona al calore interno e irradia naturalezza. La combinazione di materiali tecnici e naturali crea un piacevole clima interno.

Tributo al colore: oggi, nell’immaginario collettivo, la C 111-II e la sua versione precedente sono inequivocabilmente associate alla tonalità cromatica arancio metallizzato denominata ‘Weißherbst’. In una prima fase, tuttavia, alla fine degli anni ’60, viene presa in considerazione anche una verniciatura in ‘rosso cinabro’ con strisce da rally a decorare la livrea. Nel 1969 la C 111 si presenta inizialmente con una vernice a effetto bianco ed in arancione brillante. Ma al momento del debutto della C 111-II, avvenuto 50 anni fa a Ginevra, si è già affermata come tipica di questa vettura la verniciatura ‘Weißherbst’. La VISION AVTR impressiona con una superficie d’argento dall’aspetto fluente, così come gli accenti luminosi bluastri, come nella maschera frontale tipica dell’EQ. Al contrario, c’è il caldo oro rosa dei bracci cerchio espressivi, che è anche caratteristico del linguaggio di design del prodotto e marchio tecnologico EQ. L’impressione di un oggetto animato è rafforzata all’esterno da accontorie luminose. Le fibre ottiche pulsanti penetrano nella parte anteriore, laterale e a poppa come percorsi nervosi, collegano l’esterno con l’interno e rendono visibili anche i flussi di energia e informazione nelle ruote. Inoltre, la loro estetica ricorda la bioluminescenza della natura notturna su Pandora, dove molti esseri viventi e piante possono brillare di notte. I gusci delle porte trasparenti sottolineano l’impressione di leggerezza ed efficienza della carrozzeria del veicolo dall’aspetto bionico. Allo stesso tempo, aprono la vista degli interni e sottolineano così l’approccio olistico progettuale: la fusione di esterni, interni e UX. Tutte le superfici trasparenti sono incorniciate con la massima precisione da una serigrafia ornamentale. La spettacolare apertura e chiusura delle porte si ispira alle ali di una banshee o ikran, le cavalcature volanti dei Na’vi di AVATAR.

Auto da record: dopo la C 111-II e la sua omologa con gruppo pianale in materiale sintetico, Mercedes-Benz non prosegue lo sviluppo della supersportiva con motore Wankel. Tuttavia, la stella di queste vetture sperimentali continua a brillare. Perché sulla loro base nascono auto da record di enorme successo, precisamente: la C 111-II D (1976), la C 111-III (1977) e la C 111-IV (1979). La Vision AVTR il suo record lo eredita direttamente dal blockbuster da cui ha tratto ispirazione: uno dei film più visti e con il maggiore incasso nella storia del cinema.

Fresco di stampa: la storia di questa vettura sportiva, al contempo auto da sogno e campionessa da record, viene narrata dal libro ‘Mercedes-Benz C 111’, che sarà presto pubblicato dalla casa editrice Motorbuch Verlag di Stoccarda. Frutto di un’accurata ricerca, il libro documenta per la prima volta la storia completa dello sviluppo di questa affascinante vettura. Il volume è corredato da informazioni dettagliate ed è arricchito da fotografie provenienti dagli archivi di Daimler AG, molte delle quali sono inedite. Per vedere come si svilupperà la partnership tra Mercedes-Benz e il kolossal di James Cameron bisognerà invece attendere il prossimo capitolo della saga di AVATAR.