Alfa Romeo vince due premi ai “Motor Klassik Awards”

I lettori della rivista tedesca specializzata eleggono Alfa Romeo Spider auto classica più amata nella categoria “Decappottabili”. Alfa Romeo Giulia Sprint GT vince la prima edizione del premio come “auto sportiva popolare” più desiderata

Ancora una doppia vittoria per Alfa Romeo ai “Motor Klassik Awards”. Nell’ultima edizione del concorso, i lettori della rivista tedesca hanno incoronato due classici dello storico marchio italiano vincitori delle rispettive categorie. L’Alfa Romeo Spider presentata nel 1966 ha trionfato con il 24,9 percento dei voti nella categoria “Decappottabili”. Di tre anni più vecchia, l’Alfa Romeo Giulia GT ha ottenuto addirittura il 34,8 percento dei voti nella prima edizione del premio come “auto sportiva popolare” più desiderata. Il prestigioso riconoscimento giunge in un anno speciale per il marchio: nel 2020 infatti si celebrano i primi 110 anni dell’Alfa Romeo, una pietra miliare dell’automobilismo fatta di trofei, innovazioni tecnologiche e memorabili creazioni su quattro ruote, proprio come i due affascinanti modelli vincitori dei “Motor Klassik Awards”.

Lo straordinario design della prima generazione di Alfa Romeo Spider, comunemente conosciuta come “Duetto”, è un capolavoro di Battista Pininfarina. Al Salone dell’auto di Ginevra del 1966 fu esposta la versione della due posti con motore da 1,6 litri e 80 kW (109 CV). In seguito completarono la gamma la versione con propulsore da 1,3 litri e 65 kW (88 CV) e una quattro cilindri con circa 1.750 centimetri cubici di cilindrata e 87 kW (119 CV). L’Alfa Romeo Spider è divenuta una star internazionale grazie alla sua partecipazione al grande successo cinematografico “Il laureato”, al fianco di Dustin Hoffman e Anne Bancroft (1967). Nel 1969 Alfa Romeo presentò una versione rielaborata della spider caratterizzata dalla parte posteriore tagliata (“coda tronca”).

L’Alfa Romeo Giulia Sprint GT è conosciuta tra gli amanti tedeschi dei grandi classici a quattro ruote con il soprannome “Bertone”, un riferimento allo studio che elaborò il design della carrozzeria. Un’auto di carattere, la variante coupé della Giulia, offerta con motorizzazioni da 1,3 a 2,0 litri di cilindrata (da 65 kW (88 CV) a 96 kW (131 CV)), ottenne un grande successo di vendite. Tra il 1963 e il 1976 Alfa Romeo ne realizzò circa 225.000 esemplari. La variante più celebre dell’Alfa Romeo Giulia Sprint è la GTA. Questo coupé leggero, con una carrozzeria realizzata in gran parte in alluminio e il propulsore da 1,6 litri dotato di doppia accensione con due candele per cilindro, divenne l’auto da corsa di maggior successo tra la fine degli anni ‘60 e i primi anni ‘70. Le diverse varianti delle versioni da corsa dell’Alfa Romeo Giulia Sprint GT vinsero tra l’altro tre titoli nel campionato europeo per vetture Turismo. Ancora oggi la “Bertone” è l’auto classica italiana numericamente più diffusa in Germania. Il che legittima pienamente la vittoria nella categoria riservata alle auto sportive più popolari ai “Motor Klassik Awards 2020”.

Il futuro è iniziato – La Volkswagen presenta il prototipo della nuova ID.4 e la versione di serie della ID.3

  • L’offensiva elettrica della Casa di Wolfsburg è in pieno svolgimento. La ID.3 è in produzione nello stabilimento di Zwickau. In estate la vedremo circolare su strada · Dopo la ID. 3 è la volta della ID.4. La ID.4 è il secondo modello della famiglia ID. e il primo SUV a trazione 100% elettrica della Volkswagen · Proporzioni da piattaforma MEB. La ID.4 sfrutta appieno i vantaggi della piattaforma modulare elettrica MEB: la parte anteriore è corta, il passo è lungo e l’interno è incredibilmente ampio. · Ampia autonomia. Grazie all’ottima aerodinamica e alle batterie dalla grande capacità, la ID.4 può coprire percorrenze fino a 500 km (WLTP) senza ulteriori ricariche · Ecocompatibile e sostenibile.
  • La produzione della ID.4 è a bilancio di CO2 neutrale rispetto all’intera catena del valore · Il pre-booking della versione di lancio della ID.3 è già esaurito. Più di 37.000 Clienti hanno aderito al pre-booking di una ID.3 1ST . · Gamma su misura. Per la ID.3 sono disponibili batterie con capienza energetica netta da 45 kWh, 58 kWh e 77 kWh. Le autonomie possibili (secondo il ciclo WLTP) arrivano fino a 550 km · Prezzi a partire da meno di 30.000 Euro. A seconda della capacità della batteria, la ID.3 viene proposta in tre diverse varianti: Pure, Pro e Pro S. Il prezzo base è inferiore a 30.000 Euro · Motorizzazioni potenti. Per la ID.3 sono disponibili quattro varianti con potenze comprese tra 93 e 150 kW · Ricarica rapida con We Charge. Con la carta di ricarica We Charge, i Clienti Volkswagen in futuro potranno utilizzare anche la rete di ricarica rapida IONITY a condizioni interessanti · Un investimento di 33 miliardi di Euro entro il 2024. La Volkswagen mira a conquistare la leadership del mercato mondiale della mobilità elettrica con l’ambizioso obiettivo di produrre fino a 1,5 milioni di auto elettriche nel 2025, nettamente prima rispetto a quanto previsto in precedenza Un ulteriore passo nella mobilità sostenibile del futuro Dopo la ID.3 è la volta della ID.4. Il primo SUV a trazione puramente elettrica della Volkswagen si chiama ID.4. Nel segmento di mercato più ampio del mondo, quello dei SUV compatti, la ID.4 sarà il primo SUV compatto a essere prodotto e gestito a bilancio neutro dal punto di vista climatico. Analogamente alla compatta ID.3, si basa sulla piattaforma modulare per veicoli elettrici MEB del Gruppo Volkswagen e vanta tutte le caratteristiche salienti della famiglia ID.: dimensioni compatte, abitacolo spazioso, carattere dinamico, comandi intuitivi e collegamento in rete completo. L’offensiva strategica della marca Volkswagen sul fronte dell’elettrificazione è partita con successo. Secondo le nuove pianificazioni, nel 2025 usciranno dalla catena di montaggio fino a 1,5 milioni di auto Volkswagen elettriche, significativamente più di quanto previsto in precedenza.

Due piloti da competizione per CUPRA Formentor

Mattias Ekström e Jordi Gené lavorano insieme agli ingegneri di CUPRA alla fase finale dello sviluppo di Formentor. Sospensioni, risposte dell’acceleratore e comfort dei sedili vengono calibrati in pista con la massima precisione . Il mondo delle competizioni al servizio del modello che verrà lanciato quest’anno

Verona, 11-03-2020 –È pronta a conquistare le strade di tutto il mondo, maprima viene testata in pista dai migliori piloti professionisti. L’ultima fase dello sviluppo di CUPRA Formentor avviene infatti in circuito, con Mattias Ekström e Jordi Gené. “È la prima volta che eseguiamo un test di questo tipo, in cui i pilotilavorano insieme agli ingegneri per verificare lo stato della vettura nella sua fase finale di sviluppo”, spiega Marta Almuni, Direttore tecnico di CUPRA. – Feedback dalla pista:CUPRA Formentor è stata prima testata su strada sulla strada per calibrare le loro reazioni in situazioni normali con cui i futuri conducenti si incontreranno. In pista invece, è tempo di andare ancora oltre e ottenere la massima precisione. “Le reazioni della vettura sono molto più estreme, quindi, ottenendo qui una perfetta risposta dall’auto, possiamo assicurare la sua squisitezza in strada”, afferma Almuni. – Guidando verso la precisione:Ekström e Gené guidano entrambi CUPRA Formentor sempre accompagnati da un ingegnere. È il modo di conoscere sul terreno e immediatamente le sensazioni e le impressioni di guida. “Sono estremamente esigenti. Inoltre, grazie alla loro esperienza, sanno esattamente discernere i diversi parametri della vettura, quindi sono molto concreti nei loro oapprezzamenti, e questo ci è veramente molto utile”, afferma il team leader. Ad ogni sosta vengono eseguiti aggiustamenti e regolazioni in situ e poi si continua a girare. Il resto dei miglioramenti verrà effettuato nel Centro tecnico. – Al dettaglio di una guida esclusiva:le sospensioni, la reattività dello sterzo, la risposta del pedale dell’acceleratore e persino il supporto del sedile. I piloti e gli ingegneririvedono ogni singolo aspetto, in modo da rendere CUPRA Formentor una vettura in grado di offrire un’esperienza di guida unica. “Il volante trasmette molto bene ciò che accade sotto le ruote e le sospensioni ti permettono di avere sempre il controllo. La posizione di guida offre molta sicurezza, poiché hai un’ottima visibilità. Integrerei ancora di più la parte elettronica”, dice Gené ad Almuni quando arriva ai box. “È divertente da guidare. Il momento di accelerare è, per me, quello che regalauna sensazione migliore”, commenta invece Ekström. – Dalla pista alla strada:CUPRA Formentor alimentata dal motore ibrido plug-in ad alte prestazioni da 245 CV sarà lanciata all’inizio del 2021. Dopo aver completato questo inedito test, gli ingegneri e i due pilotasono estremamente soddisfatti . “Abbiamo un’auto che unisce le qualità dei SUV e delle auto sportive, con un feeling da corsa abbinato a un comportamento nobile”, afferma Almuni. “CUPRA Formentor alzerà il livello e lo standard di qualità”, conclude Gené.

Un nuovo centro di ricerca sui crash test per ŠKODA

Strutturato per riprodurre tutte le condizioni più severe, incluse le più recenti direttive EuroNCAP. Predisposto per l’analisi degli impatti sui veicoli elettrici

La tecnologia di illuminazione LED consente la miglior qualità di registrazione degli impatti e al tempo stesso un forte risparmio energetico ŠKODA AUTO ha inaugurato un centro all’avanguardia dedicato allo studio dei crash test. Attrezzato per poter eseguire la maggior parte dei test, è dedicato in modo specifico alla riproduzione dei nuovi e probanti test imposti dal capitolato EuroNCAP entrato in vigore all’inizio del 2020. Un innovativo sistema di illuminazione a LED insieme alle telecamere ad alta risoluzione permettono di registrare tutti gli impatti con un sensibile risparmio di energia. Il nuovo centro per i crash test è dotato di un’area separata dedicata ai veicoli elettrici e sarà utilizzato sia per i modelli a marchio ŠKODA sia per altri veicoli del Gruppo Volkswagen. Così Christian Strube, Membro del Board ŠKODA per lo Sviluppo Tecnico: “Il nostro nuovo centro permette di condurre e simulare crash test in modo ancora più realistico e completo, offrendoci le basi per un ulteriore incremento della sicurezza passiva dei nostri modelli, tanto a combustione interna quanto elettrici. Nei prossimi anni aumenteremo ulteriormente le potenzialità del centro, che ci permette di accrescere anche in questo campo la nostra responsabilità in seno al gruppo VW”. Lungo più di 180 metri, il nuovo centro ha una superficie doppia rispetto al passato ed è dotato di un’area specifica dedicata ai veicoli elettrici. Proprio in vista della crescente domanda per questo tipo di automobili, la capacità di eseguire crash test sarà aumentata nel corso degli anni a venire. Cuore del centro è un sistema di guida elettrico capace di accelerare sull’intera lunghezza del tracciato due veicoli del peso complessivo di 3,5 tonnellate fino a auna velocità massima di 65 km/h o un singolo veicolo pesante fino a 3,5 tonnellate fino a 120 km/h. Altra importante dotazione è il cosiddetto “flying floor” che accelera l’auto per simulare impatti laterali contro un palo. Il simulatore di cappottamento statico, gli ostacoli fissi o disassati, le barriere per gli impatti posteriori e la possibilità di condurre impatti tra due veicoli con la completa misurazione di tutte le forze in gioco completano la dotazione tecnica, in linea con gli standard EuroNCAP. Una zona separata è dedicata agli impatti delle auto elettriche con attrezzatura specifica per eventuali danneggiamenti delle batterie. Tutti i dati sono registrati digitalmente e accessibili tramite tablet. ŠKODA impiega nove manichini che simulano le fattezze di un adulto e quattro che riproducono il corpo di bambini, collocati negli abitacoli sfruttando sensori ottici e fotogrammetria per assicurare la posizione corretta. Tutti i crash test vengono ripresi da venti telecamere fisse e trenta interne ad alta velocità e in alta risoluzione. Per ottenere la miglior qualità video, un sistema di illuminazione LED dedicato assicura una potenza luminosa di 100.000 lux. La tecnologia LED impiegata permette un risparmio di energia del 40% rispetto a un’illuminazione tradizionale, oltre a garantire maggiore stabilità termica

Fiera Roma cancella la dodicesima edizione di Roma Motodays in  programma ad aprile

Roma, 25 marzo 2020 – La dodicesima edizione di Roma Motodays, posticipata ad aprile, è stata cancellata, come da misure restrittive imposte per debellare il coronavirus e verrà riprogrammata il prossimo anno.

Fiera Roma, di concerto con i propri sostenitori e i propri partner, si riserva di comunicare eventuali decisioni in merito a un altro appuntamento nell’anno in corso, un evento dedicato a motociclisti e appassionati, che possa segnare un nuovo inizio per il settore delle due ruote e inaugurare la ripartenza. Il tutto nel massimo rispetto delle regole, della salute di ciascuno e senza dimenticare il supporto a un comparto industriale motore del Paese e strumento fondamentale per la mobilità individuale e sostenibile, particolarmente a Roma, vera Capitale mondiale delle due ruote, con 700.000 veicoli a due ruote a motore immatricolati, di cui 393.000 sulla strada ogni giorno.

“Quando, speriamo presto, potremo di nuovo farlo in sicurezza – commenta l’Amministratore unico e Direttore generale di Fiera Roma Pietro Piccinetti -, avremo ancora più voglia di incontrarci, presentando idee, progetti e prodotti faccia a faccia, accendendo i riflettori sulla borsa del turismo motociclistico internazionale. Purtroppo ancora non è il momento, ma Fiera Roma, assieme a tutti gli amici di Roma Motodays, non vede l’ora di ripartire, con ancora più carica. Assieme, daremo voce all’Italia che sta mostrando in questi giorni il suo volto migliore, un volto fatto di coesione, responsabilità, tenacia, impegno, inventiva e coraggio”.

 

Rally Italia Sardegna come si presenta il futuro?

La situazione attuale, nelle dichiarazioni del Presidente di Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani. Roma, 24 marzo 2020 – In questi giorni si continua a lavorare per mettere a punto le migliori soluzioni per affrontare e risolvere le gravi problematiche che l’emergenza batteriologica COVID-19 ha creato, anche nel campo dell’automobilismo sportivo. Il Presidente di Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani ha fatto il punto della situazione in particolare per quanto riguarda il Rally Italia Sardegna 2020. “E’ ormai evidente come la situazione della Pandemia scatenata dal Corona Virus, con la sue diverse modalità di sviluppo da paese a paese, renda necessaria una completa rivisitazione del calendario della maggiori serie motoristiche internazionali, ivi compreso il WRC. In questo senso – prosegue Angelo Sticchi Damiani – Automobile Club d’Italia, come Federazione dell’automobilismo sportivo tricolore e come Organizzatore del Rally Italia Sardegna si è reso disponibile, con la FIA e con la WRC Promoter, a studiare una eventuale nuova collocazione dell’appuntamento tricolore del mondiale rally. Questo al fine di consentire la realizzazione di un nuovo calendario che, da una parte, consenta un regolare svolgimento della serie iridata e, dall’altra, salvaguardi gare di grande prestigio e di grande importanza storica, come appunto il Rally d’Italia Sardegna”.

L’Aurelia B50 Pinin Farina, una cabriolet principesca protagonista di Lancia Aurelia 1950 – 2020 mito senza tempo nei padiglioni (chiusi al pubblico) del Museo dell’Auto di Torino

Il museo è temporaneamente chiuso per l’emergenza Coronavirus, ma visitiamo idealmente la mostra attraverso le immagini realizzate per Kaleidosweb. Servizio di Tommaso M Valinotti

AURELIA B50 Carrozzeria Pinin Farina, telaio 1225 (1951) Pianale e meccanica consegnati dalla Casa alla Carrozzeria Pinin Farina nel 1951 per la realizzazione di una cabriolet speciale, che risulta essere l’unica ancora esistente. L’auto fu consegnata alla principessa Furstin von Bismarck. Meccanica della berlina B10. Realizzata in pochissimi esemplari. (Motore 6 cilindri a V di 60°. Cilindrata 1750 cc. 56 CV)

TORINO – Vincenzo Lancia aveva una predilezione per i nomi latini. Anche dopo la sua morte la casa torinese continuò per un certo periodo questa tradizione. Fu così che nacque “Aurelia” bellissimo nome che deriva da oro. Aurelia era il nome della madre di Giulio Cesare. Aurelia è il nome di una splendida vettura prodotta dalla Lancia dal 1950 al 1958. È stata la vettura protagonista del road-movie “Il sorpasso” del 1962 di Dino Risi con Vittorio Gassman e Jean Louis Trintignant, palcoscenico di un memorabile bacio sul suo cofano della conturbante Brigitte Bardot a Jean Louis Trintignat nel film “E Dio creò la donna” di Roger Vadim del 1956. Fu l’auto amata da Ernest Hemingway, Fausto Coppi e addirittura dal campionissimo Manuel Fangio. Carrozzata dai migliori stilisti dell’epoca come Pinin Farina, Bertone, Balbo e Viotti. Che portò a teatro la bella gente dell’Italia che rinasceva e ottenne risultati sportivi eclatanti, come il secondo posto di Giovanni Bracco alla Mille Miglia del 1951. Ai settant’anni dell’Aurelia è dedicata una stupenda mostra al Museo dell’Auto in programma sino al 30 maggio (orario 10-19, lunedì 10-14; biglietto 12€) per ora chiusa a causa del Coronavirus. Quando riaprirà sarà da vedere in ogni suo dettaglio.

ACI Sport: deciso lo slittamento al 2021 di alcune applicazioni tecnico regolamentari

Nello specifico la norma recentemente emanata per le vetture E2SS, E2SC e CN, ma  sono in fase di riesame altri provvedimenti che non impattano sulla sicurezza e che riguardano implementazioni, modifiche o altra decisione che comportano l’acquisizione di materiali difficilmente reperibili nelle condizioni di emergenza in cui ci troviamo

Roma 23 marzo 2020 – E’ di ieri la notizia che il Governo ha emesso un DPCM per l’applicazione delle misure di sicurezza per il contenimento della diffusione del virus COVID-19 con il quale ha decretato la chiusura di tutte le attività produttive non indispensabili. Questo ulteriore blocco rende ancora più difficile la situazione nel mondo del motorsport poiché comporta anche la chiusura di aziende operanti nel nostro settore, fornitori di materiali tecnico e necessario per la preparazione delle vetture.

In questa ottica la Giunta dell’Automobile Club D’Italia ha deciso di rivedere quei provvedimenti emessi che prevedono delle modifiche strutturali della vettura o l’aggiunta di componenti difficilmente reperibili sul mercato per le ragioni di cui sopra.  Nello specifico si è deciso di rimandare al 2021 la norma recentemente emanata per le vetture E2SS, E2SC e CN – che prevede l’applicazione di un pattino di legno, da applicarsi sotto alle vetture delle categorie sopra citate, e di un noldercon altezza minima di 20 mm da applicarsi sul bordo dell’ultimo elemento dell’ala posteriore.

Sono in fase di riesame altri provvedimenti, che non impattano sulla sicurezza e che riguardano implementazioni, modifiche o altra decisione che comportano l’acquisizione di materiali difficilmente reperibili nelle condizioni di emergenza in cui ci troviamo chiedendo la proroga dell’entrata in vigore al 2021.

Rinviato il 10° Valsugana Historic Rally

L’emergenza in atto per contrastare il Covid-19 costringe gli organizzatori al forzato rinvio della manifestazione trentina, a data da destinarsi

Borgo Valsugana (TN), 24 marzo 2020 – L’emergenza in atto da un mese e le normative per il contrasto del diffondersi del virus Covid-19, non risparmiano nemmeno il Valsugana Historic Rally e le annesse Classic regolarità sport e “All Stars”, a calendario il 24 e 25 aprile prossimi.

Manghen Team e Team Bassano, di comune accordo con Autoconsult Competition, comunicano il rinvio a data da destinarsi della manifestazione e annunciano che si sta valutando ogni possibilità per il posizionamento in altra data, rispettando le normative previste dalla Commissione Auto Storiche di ACI Sport per quanto le gare titolate, con la volontà di mantenere gli standard organizzativi che hanno fatto del Valsugana Historic Rally una delle gare più apprezzate a livello nazionale nel settore delle auto storiche.

“Super Sim Saturday”: MOTUL BMW M8 GTE vince a Sebring – Sette BMW Z4 GT3 in apertura di stagione sul Nordschleife

• Spengler, Catsburg e Krohn si aggiudicano il primo, secondo e terzo posto per la BMW M8 GTE al “IMSA Sebring SuperSaturday”. • Sette BMW Z4 GT3 si schierano in apertura della stagione virtuale nella serie Endurance Nürburgring. • Philipp Eng e Maximilian Günther impressionano nella seconda edizione di “THE RACE All-Stars Esports Battle”. • Le vetture BMW si schierano sulla griglia con l’hashtag #STAYHOME.

Monaco. “Super Sim Saturday”, che ha racchiuso tre importanti eventi di corse sim, è stato un successo per i piloti BMW. Nella gara “IMSA Sebring SuperSaturday”, Bruno Spengler (CAN), Nick Catsburg (NED) e Jesse Krohn (FIN) si sono aggiudicati il primo, secondo e terzo posto nella virtuale MOTUL BMW M8 GTE. Nella seconda gara di “THE RACE All-Stars Esports Battle”, Philipp Eng (AUT) e Maximilian Günther (GER) hanno impressionato il pubblico con performance di alto livello aggiudicandosi la “Grand Final”. Nel frattempo, all’apertura, digitale, della serie Nürburgring Endurance, Martin Tomczyk, Jens Klingmann (entrambi GER), Dan Harper (GBR) e Neil Verhagen (USA) hanno gareggiato alla guida della BMW Z4 GT3 la cui livrea è stata personalizzata con l’importante hashtag, “#STAYHOME”.

Mazda presenta la gamma e i prezzi della MX-30

  • Tre nuovi allestimenti ricchi per equipaggiamenti e finiture

Mazda Motor Italia presenta la gamma completa della Mazda MX-30, la prima vettura 100% elettrica della Casa di Hiroshima, e aggiunge tre nuovi allestimenti che vanno ad arricchire l’offerta dopo l’introduzione della prima versione esclusiva Launch Edition.

Tutte le nuove versioni – Executive, Exceed ed Exclusive – offrono la massima sicurezza, equipaggiate con i più moderni sistemi di assistenza alla guida i-Activsense tra cui il nuovo Turn-Across Traffic (frenata di emergenza in caso di pericolo negli incroci), l’Emergency Lane Keeping con Road Assist e Blind Spot Assist per il mantenimento della carreggiata, il Cruise Control Adattivo con controllo della distanza di sicurezza, i fari anteriori Full LED con controllo automatico degli abbaglianti, il sistema di monitoraggio posteriore del veicolo e il riconoscimento della stanchezza del guidatore. Troviamo, inoltre, di serie, un cavo per la ricarica da casa e uno per la ricarica tramite le colonnine pubbliche.

L’allestimento Executive si caratterizza per i cerchi in lega da 18”, il climatizzatore automatico bi-zona, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, la videocamera posteriore, il sistema di infotainment con display a colori da 8,8” completo di HMI Commander, l’integrazione per Apple Carplay® e Android Auto®, il navigatore satellitare e l’impianto audio Mazda Harmonic Acoustic con Radio Digitale DAB e otto altoparlanti.

La più completa versione Exceed aggiunge i cerchi in lega da 18” cromati, i gruppi ottici a matrice LED con lavafari, i vetri posteriori scuri, il montante centrale e il tetto in nero lucido, la “cornice superiore” satinata e i retrovisori esterni fotocromatici, riscaldabili e ripiegabili elettricamente. Ricca anche la dotazione interna con il sedile di guida regolabile elettricamente e i rivestimenti in similpelle Modern Confidence o, in alternativa, Vintage Black/Brown, le finiture interne in sughero, il parabrezza con sbrinatore, il retrovisore fotocromatico frameless, la smart key, il volante e i sedili riscaldabili.

La versione top di gamma Exclusive si contraddistingue per la presenza del tetto apribile elettricamente, dell’impianto audio Bose® da 12 altoparlanti e amplificatore digitale, e di ulteriori sistemi di assistenza alla guida, quali il monitoraggio del guidatore con la telecamera, il Cruise & Traffic Support, il sistema di monitoraggio anteriore in uscita da parcheggio (Front Cross Traffic Alert) e la frenata di emergenza posteriore anche con rilevamento pedoni.

I prezzi di listino della Mazda MX-30 partono da 34.900 Euro della versione Executive fino a 39.350 Euro della versione Exclusive.
In quanto veicolo puramente elettrico, la MX-30 gode degli incentivi statali previsti per tali vetture (4.000 Euro che salgono a 6.000 Euro in caso di rottamazione di un veicolo Euro1, 2, 3, 4) a cui si possono aggiungere gli incentivi locali ove previsti. Le prime consegne della Mazda MX-30 sono previste nel mese di settembre.

Allo stesso prezzo di listino della versione di accesso Executive è disponibile l’esclusiva MX-30 Launch Edition ordinabile solo fino al 30 aprile1 che, rispetto alla Executive, ha una dotazione più generosa, e aggiunge, infatti:

  • fari adattivi a matrice di LED con LED Signature
  • sedili anteriori riscaldabili elettricamente
  • sedile guidatore con regolazione elettrica dotato di memorie
  • vetri privacy posteriori
  • cornice superiore satinata con montante centrale in nero lucido

Gli interni della Launch Edition sono disponibili in due versioni: il moderno rivestimento in tessuto Modern Confidence con inserti in similpelle e l’elegante Industrial Vintage, caratterizzato da rivestimenti in misto similpelle e tessuto con base in denim nero. Entrambi sono corredati di finiture cromate per parte dei comandi e di rivestimenti per braccioli e plancia centrale con cuciture a vista.

Inoltre, la MX-30 Launch Edition è dotata di serie anche della wallbox intelligente da 7,4kW con gestione dinamica del carico per la ricarica casalinga completa di cavo di ricarica da 6 m. Fornita da ENGIE Italia, la wallbox permette di ricaricare la batteria della MX-30 fino all’80% in sole 4,5 ore. In alternativa alla wallbox,, i clienti della MX-30 Launch Edition possono scegliere la fornitura di ricariche gratuite presso le colonnine pubbliche fino a una percorrenza di 10.600 km, nel caso di ricarica a corrente alternata al costo medio dell’energia di 0,45€/kWh. Tale servizio sarà preordinabile esclusivamente tramite il sito di Mazda Motor Italia www.mazda.it.

La nuova Mazda MX-30 è la prima vettura completamente elettrica nella gamma Mazda. È equipaggiata con l’unità e-Skyactiv, dotata di motore sincrono in CA e una batteria agli ioni di litio da 35,5 kWh. Dotata di trazione anteriore, la MX-30 eroga una potenza massima di 105 kW/143 CV e una coppia massima di 265 Nm. Con un consumo di 19 kWh/100 km (WLTP combinato), la MX-30 ha una autonomia, secondo il ciclo WLTP, di 200 km nel ciclo combinato che diventano 262 Km nel ciclo urbano. Due le opzioni di ricarica: standard con alimentazione in CA o rapida con alimentazione in CC. La ricarica in CC è progettata per soddisfare gli standard del sistema di ricarica Combo da 125A, mentre la ricarica in CA supporta in ingresso fino a 6,6 kW.

La MX-30 rappresenta un punto di svolta per Mazda essendo la sua prima auto 100% elettrica, nella cui definizione ha giocato un ruolo importante la capacità degli ingegneri della Casa di Hiroshima di progettare non solo la prima Mazda a propulsione puramente elettrica, ma di costruire un‘automobile unica sotto diversi punti di vista.

Innanzitutto per lo stile, espressione del design Mazda Kodo – Soul of Motion evoluto verso un concept “Human Modern”, reso ancora più singolare grazie all’adozione delle portiere “freestyle”.
Quando si accede agli interni colpisce la nuova consolle fluttuante con comandi a sfioro e l’utilizzo di materiali ecocompatibili di elevata qualità, quali ad esempio il sughero o i tessuti realizzati con il 20% di filato riciclato per il rivestimento dei sedili e dei pannelli delle portiere.

Infine, la Mazda MX-30 è unica per la tecnologia e-Skyactiv, un insieme di soluzioni inedite nate per sfruttare al massimo i vantaggi della tecnologia elettrica: il sistema e-GVC Plus per il controllo dinamico dell’auto associato al nuovo pedale elettrico, un sofisticato software audio che somma delle armoniche al monotono rumore del propulsore elettrico generando un piacevole ed ovattato suono di un motore tradizionale all’interno dell’abitacolo, per dare sempre la sensazione della potenza che si sta chiedendo al motore e, infine, la batteria da 35.5kWh della giusta dimensione per gli spostamenti quotidiani e dal peso ridotto, per assicurare sempre una guida dinamica e sicura in ogni condizione.

ACI: parco circolante 2019 veicoli: 52.401.299 (+1,4% rispetto 2018)

Auto: 39.545.232 (+1,35%) veicoli commerciali e industriali: + 1,3%. Motocicli: +1,7% ibride a gasolio: +290%, elettriche: +87%, ibride a benzina: +32% euro 6: + 27%, euro 0/3: – 6,6%

52.401.299: tanti erano, al 31 dicembre 2019 (ultimo dato consolidato), i veicoli circolanti nel nostro Paese. Rispetto alla stessa data dell’anno precedente, si registra un aumento dell’1,4%. Crescita percentuale praticamente identica a quella fatta registrare dalle autovetture (+ 1,35%), le quali a fine 2019, risultavano 39.545.232. Incremento anche per veicoli commerciali e industriali (5.775.006: +1,3%) e motocicli (6.896.048: +1,7%).

Alimentazioni: ibride a gasolio +290%, elettriche +87%, ibride a benzina +32%

Per quanto riguarda, invece, le alimentazioni, l’incremento maggiore è quello dell’ibrido a gasolio, quasi quadruplicato: +290,2%. Seguono elettrico (+87%) e ibrido a benzina (+32%), sebbene si tratti ancora di un mercato di nicchia, con quote che non raggiungono l’1% del totale del parco auto.

Gli aumenti più modesti, invece, sono stati rilevati per le alimentazioni tradizionali: benzina (+0,5%) e gasolio (+0,9%). Bisogna, però, sottolineare che le pesanti flessioni subite dalle iscrizioni di auto nuove a gasolio nel 2019 non hanno ancora avuto effetto sul parco.

Classe euro: Euro 6 + 27%, Euro 0/3 – 6,6%

Relativamente alla suddivisione del parco auto in base alla classe euro, si registra un incremento di circa il 27% delle auto Euro 6 (9.035.054). Le auto fino all’euro 3 (12.841.670) sono diminuite del 6,6%. Al Nord, le auto fino all’euro 3 variano dal 12 al 29%, a seconda della Regione; al Centro, dal 31 al 37%; al Sud e Isole, dal 38 al 48%.

Il settimo giorno Aston Martin creò un V6 mai visto prima

  • Debutterà sulla Valhalla il nuovo 3 litri V6 targato Aston Martin
  • Un ibrido/ibrido plug-in destinato a diventare il più potente della casa di Gaydon
  • La configurazione Hot V fa volare le prestazioni di questo elettrico e garantisce il rispetto delle prossime norme sulle emissioni
  • In corso lo sviluppo in-house del sistema ibrido/ibrido plug-in

Gaydon(Inghilterra) – martedì 24 marzo: Aston Martin rivela nuovi dettagli del V6 di progettazione interna, che approderà su strada inizialmente in una nuova gamma di sportive a motore centrale, apripista la Aston Martin Valhalla, a partire dal 2022.

 

Nome in codice: TM01, in onore di Tadek Marek, leggendario ingegnere della casa negli anni ‘50 e ‘60. Il nuovo nato di Gaydon ha già affrontato numerosi test al banco prova dinamometrico, e il team avanza verso il traguardo del primo motore di progettazione interna del marchio di lusso dal 1968.

 

La conferma arriva oggi: si tratta di un V6 turbo da 3 litri e il gruppo propulsore sarà interamente elettrificato, un aspetto imprescindibile fin dalle primissime fasi di sviluppo. Ma Aston Martin non è stata impegnata solo in questi test; attualmente sta sviluppando anche una nuova gamma di sistemi ibridi che renderanno questo motore il più potente dell’intera offerta del gruppo britannico. I valori finali di potenza e coppia per ogni applicazione del nuovo propulsore saranno dettati dalle caratteristiche desiderate per ciascuna vettura e confermati alla volta del lancio.

 

Il progetto beneficia direttamente di una lunga serie di importanti lezioni apprese nell’avventura Valkyrie, la prima hypercar a motore centrale della casa. Per esempio, è stato chiaro fin da subito che il nuovo motore compatto avrebbe assunto la configurazione Hot V, che gli consente di restare al di sotto dei 200 kg.

 

Il maggiore regime di rotazione, unito ai vantaggi dell’elettrico, permette a questa sportiva a motore centrale di declinare mirabilmente tutte le caratteristiche prestazionali della categoria. Il motore sarà ovviamente posizionato subito dietro la cabina e dotato di un sistema a carter secco che abbassa al massimo il centro di gravità. Il sistema garantirà poi un’ottima lubrificazione nelle curve veloci al limite. L’anima sfacciata di questo propulsore non ostacola però il rispetto di tutti i futuri requisiti antinquinamento Euro 7.

 

Ecco le parole di Joerg Ross, ingegnere capo Powertrain: “Questo progetto rappresenta fin dall’inizio una grande sfida ed è stato per noi un onore creare un team che ha forgiato l’arma vincente per il futuro di Aston Martin. Fin dalle primissime fasi, abbiamo goduto della libertà di esplorare e innovare, come non ci era possibile da molto tempo. E quel che conta di più, abbiamo voluto ottenere un risultato che potesse fregiarsi del nome TM01 e che avrebbe reso fiero di noi il nostro predecessore, il luminare dell’ingegneria Tadek Marek.”

 

Andy Palmer, Presidente Aston Martin e CEO del Gruppo, ha commentato così il nuovo motore: “Investire in un propulsore a progettazione interna è un compito arduo, ma il nostro team si è dimostrato all’altezza della sfida. A tendere, questo motore sarà integrato in gran parte della nostra offerta, e le anticipazioni di quanto questo prodotto sarà in grado di raggiungere sono estremamente promettenti.”

L’Aurelia B52 Bertone, dai concorsi di eleganza ad essere protagonista di Lancia Aurelia 1950 – 2020 mito senza tempo nei padiglioni (chiusi al pubblico) del Museo dell’Auto di Torino

Il museo è temporaneamente chiuso per l’emergenza Coronavirus, ma visitiamo idealmente la mostra attraverso le immagini realizzate per Kaleidosweb. Servizio di Tommaso M Valinotti

AURELIA B52 Carrozzeria Bertone, telaio 1074 (1952) Pianale e meccanica consegnati dalla Casa alla Carrozzeria Bertone a fine 1951 per la realizzazione di una coupé da esporre al Salone dell’Automobile di Torino del 1951. Realizzata in modello unico. (Motore 6 cilindri a V di 60°. Cilindrata 1991 cc. 70 CV)

TORINO – Vincenzo Lancia aveva una predilezione per i nomi latini. Anche dopo la sua morte la casa torinese continuò per un certo periodo questa tradizione. Fu così che nacque “Aurelia” bellissimo nome che deriva da oro. Aurelia era il nome della madre di Giulio Cesare. Aurelia è il nome di una splendida vettura prodotta dalla Lancia dal 1950 al 1958. È stata la vettura protagonista del road-movie “Il sorpasso” del 1962 di Dino Risi con Vittorio Gassman e Jean Louis Trintignant, palcoscenico di un memorabile bacio sul suo cofano della conturbante Brigitte Bardot a Jean Louis Trintignat nel film “E Dio creò la donna” di Roger Vadim del 1956. Fu l’auto amata da Ernest Hemingway, Fausto Coppi e addirittura dal campionissimo Manuel Fangio. Carrozzata dai migliori stilisti dell’epoca come Pinin Farina, Bertone, Balbo e Viotti.

Che portò a teatro la bella gente dell’Italia che rinasceva e ottenne risultati sportivi eclatanti, come il secondo posto di Giovanni Bracco alla Mille Miglia del 1951. Ai settant’anni dell’Aurelia è dedicata una stupenda mostra al Museo dell’Auto in programma sino al 30 maggio (orario 10-19, lunedì 10-14; biglietto 12€) per ora chiusa a causa del Coronavirus. Quando riaprirà sarà da vedere in ogni suo dettaglio.

Opel Manta, la “GT da famiglia”, compie 50 anni

  • Nel 1970 veniva presentata la coupé Manta a 2+2 posti
  • Realizzata sulla stessa piattaforma della contemporanea Ascona
  • Ogni uomo è un uomo Manta” diceva la campagna di lancio

RÜSSELSHEIM (Germania) . Esattamente cinquanta anni fa, nel 1970, Opel presentò la prima serie della Manta, una coupé a 2+2 posti realizzata sulla stessa piattaforma della berlina Ascona. Obiettivo: entrare nel segmento all’epoca molto vivace delle coupè da famiglia con una campagna pubblicitaria molto aggressiva “Ogni uomo è un uomo Manta”.

Inizialmente concepita per essere lanciata come Kadett Coupé, la Opel Manta aveva un’aspetto elegante ed era ben costruita. Il capo-disegnatore “Chuck” Jordan aveva dato vita a un’originale vettura a 2 porte / 2+2 posti la cui coda ricordava quella della Opel GT leggermente allungata. La documentazione stampa dell’epoca si apriva con queste parole: “Selvaggia e bella. Specchio di forza. Veloce e agile. Ama la solitudine dei forti. Non teme nessuno, ma da voi si lascerà domare”.

In effetti Opel Manta appariva al momento giusto: a quell’epoca la clientela era matura per una coupé vivace che non fosse solo insolita nell’aspetto, ma che avesse anche posto per una famiglia e i suoi bagagli, il bagagliaio aveva la capacità di 500 litri. “Una GT da famiglia” scriveva una rivista specializzata e anche i suoi proprietari la consideravano così. Per tutte queste ragioni Opel Manta poté contare su una buona popolarità tra coloro che cercavano un’automobile dall’aspetto sportivo in grado di assicurare buone prestazioni senza rinunciare a un comfort adeguato.

Questa slanciata coupé condivideva la stessa tecnologia della berlina Ascona, cosa che la rendeva accessibile per un’ampia fascia di clienti. Proposta inizialmente con gli stessi motori di 1.600 e 1.900 cc della Ascona-A, dal 1972 ricevette anche un 1.2 da 60 CV (44 kW).

Nel novembre 1972 arrivò la versione Manta Berlinetta e due anni dopo Manta GT/E con motore 1.9 litri da 105 CV (77 kW) a iniezione Bosch L Jetronic e finiture opache al posto delle cromature come era tendenza in quei giorni. Nel 1975, poco prima del lancio della seconda serie, fu presentata la versione GT/E Black Magic riconoscibile per la carrozzeria di colore nero e strisce arancioni sulle fiancate.

Manta permise a Opel di entrare in un nuovo segmento di mercato.

Invece di sostituire un modello esistente, l’auto che presentiamo oggi si aggiunge alla nostra gamma e risponde alla domanda del mercato” si leggeva nel comunicato stampa dell’epoca. Opel Manta era nuova, elegante e sportiva, ma soprattutto arrivava al momento giusto in un momento in cui le coupé a 2+2 posti erano molto popolari. L’originalità era fortemente voluta e la forma e le linee della Manta erano esattamente quello che il mercato cercava. La prima generazione di Opel Manta fu prodotta in 498.553 esemplari fino al 1975.

Nuova linea per la seconda serie

Al Salone di Francoforte del 1975 fece la sua prima apparizione la Manta-B, riconoscibile esternamente per la linea completamente rinnovata, non più arrotondata bensì spigolosa e caratterizzata da nuovi fari anteriori di forma rettangolare. Alle già note motorizzazioni aggiungeva un 1.200 da 60 CV (44 kW) e, dal 1977, un 2,0 litri ad iniezione elettronica da 110 CV (81 kW) per la più sportiva versione GT/E.

Sulla base di questo modello fu realizzata nel 1981 la sportivissima versione 400 destinata all’impiego nei rally, equipaggiata con un 4 cilindri bialbero a 16 valvole di 2.410 cc che nella versione che sviluppava 144 CV (106 kW). La Opel Manta-B fu prodotta complessivamente in 742.389 fino al 1988.

Opel Manta davvero “speciali”

Durante i cinque anni di produzione la gamma si arricchì di numerose versioni speciali (Holiday, Plus, Swinger, Sommer Bazar) che si caratterizzavano per le dotazioni di livello superiore e i prezzi moderati. Il carrozziere Karmann ottenne il permesso di costruire una cabriolet. Altri lo fecero senza permesso. Michael May costruì alcune Turbo Manta con motore da 140 CV. L’olandese Nic Heyden montò sulla sua Opel Manta il motore a 6 cilindri di 2.800 cc da 142 CV della Commodore: per circa 20.000 Marchi si poteva avere questa Manta 2800 TE che raggiungeva una velocità di 206 km/h ed accelerava in 7.8 secondi da 0 a 100 km/h. In tutto ne furono costruiti 79 esemplari.

Celebrazioni per una coupé di successo

Opel Manta, come Ascona e GT, fu venduta con successo negli Stati Uniti, una carriera internazionale che è riuscita solo a pochi modelli Opel. Anche per questo le Ascona sono ricercate dai collezionisti e raggiungono valutazioni di gran lunga superiori al loro originale prezzo di vendita.

Nel 2020 Opel festeggia i 50 anni di questa automobile leggendaria con la partecipazione di tutti gli appassionati. Il divertimento inizia con l’inaugurazione della stagione rally e la Bodensee Klassik (7-9 maggio). Ai nastri di partenza saranno presenti sei Opel Ascona e sei Manta della prima generazione. Questo primo evento sarà seguito da un raduno previsto per il 28 giugno con circa 100 esemplari di Opel Ascona e Manta al Klassikertreffen di Rüsselsheim. A questa festa di compleanno sono attesi circa 30.000 visitatori; saranno ovviamente presenti anche numerosi Opel club. Un altro evento da non perdere sarà la riunione del 25-27 settembre organizzata dal collezionista ed esperto di Manta Manfred Henning. La località non potrebbe essere più adeguata: Timmendorfer Strand sulla costa baltica, esattamente il luogo dove la Manta fu presentata alla stampa 50 anni fa.

Ambiente e motosport: Opel da sempre all’avanguardia

  • Debutta ad agosto il primo monomarca rally per vetture elettriche
  • La Formula Opel/Lotus fu la prima categoria con motori catalizzati
  • Alla Opel Kadett GSi 16V la prima vittoria “catalizzata” in un rally

RÜSSELSHEIM (Germania) Ridotto impatto ambientale e alte prestazioni sembrano due esigenze apparentemente inconciliabili tra loro. Specialmente se, come nel caso delle seconde, si parla addirittura di competizioni automobilistiche. Nondimeno Opel vanta una importante tradizione in questo campo che la vede da anni all’avanguardia. Il nuovo monomarca ADAC Opel e-Rally Cup, il primo nel mondo dei rally riservato ad automobili a propulsione 100% elettrica di cui dalla prossima Estate sarà protagonista la nuova Opel Corsa-e, è infatti solo l’ultima espressione in ordine tempo di una sensibilità che fa parte del DNA della Casa tedesca di Groupe PSA.

Nel 1988 la Casa tedesca fu infatti la prima a varare una serie monomarca riservata a monoposto con motori catalizzati. Le vetture, progettate da Lotus Advanced Engineering e costruite da Reynard, era equipaggiate con una speciale versione a carburatori del 2 litri bialbero a 16 valvole della Kadett-E GSi 16V da a 155 CV (114 kW) che funzionava con benzina senza piombo. Il programma sportivo, coordinato dalla EFDA (European Formula Drivers’ Association), prevedeva un campionato europeo, che laureò campioni come Mika Hakkinen, Rubens Barrichello e Pedro Lamy, destinati a farsi luce anche in Formula 1, e campionati nazionali in Germania, Benelux, Gran Bretagna, Irlanda, Austria e Scandinavia.

Porta la firma della Opel anche la prima vittoria in un rally di una vettura equipaggiata con convertitore catalitico. Accadde nel 1990 in Germania dove, in occasione del classico Sachs Winter Rally, valevole come prima prova del Campionato Europeo, la Opel Kadett GSi 16V (gruppo A) con catalizzatore degli austriaci Sepp Heider e Ferdi Hinterleitner conquistò il primo posto assoluto precedendo nell’ordine una BMW M3 e una Lancia Delta Integrale.

 Il sound della BMW Concept i4

Hans Zimmer

BMW IconicSounds Electric si espande con il suono della BMW Concept i4 co-creato con Hans Zimmer +++ Il suono di avvio / arresto sviluppato congiuntamente sarà in tutti i modelli BMW elettrificati da luglio 2020

Monaco. Il carattere del Concept i4 non è solo un prodotto del suo design, ma anche del suo profilo sonoro visionario. Hans Zimmer ha composto il suono della BMW Concept i4 insieme al sound designer della BMW Renzo Vitale con il marchio BMW IconicSounds Electric. BMW IconicSounds Electric conferirà ai modelli elettrici BMW una profondità emotiva extra collegando il conducente con il carattere del veicolo su un altro livello attraverso toni e suoni individuali.

“Renzo e io siamo stati ispirati a riunire il passato e il futuro della BMW con il suono per la BMW Concept i4”, spiega Zimmer. “Speriamo che il suono che abbiamo creato sia classico ma sorprendente e abbia una sensazione di leggerezza che si adatta al marchio BMW.” Il repertorio sonoro della BMW Concept i4 si estende dai suoni di guida nella modalità Experience “Core” ai toni più intensi di “Sport”. Anche l’accompagnamento acustico all’apertura di una portiera e all’avvio dell’auto fanno parte del suo panorama sonoro.

Il suono di Hans Zimmer è il segnale di partenza per il piacere di guida elettrico.

Hans Zimmer e Renzo Vitale hanno presentato il nuovo suono start / stop nello studio di Zimmer a Santa Monica a novembre 2019. Il suono di attivazione per i modelli BMW completamente elettrici e gli ibridi plug-in BMW sarà introdotto come funzionalità standard in tutto il mondo da luglio 2020. “La capacità di progettare il suono nei nostri veicoli ci consente di suscitare emozioni positive”, afferma Vitale. “Il nuovo suono di avvio / arresto ha lo scopo di infondere un senso di eccitazione alla prospettiva della guida elettrica quando il cliente sale sul veicolo e inizia il viaggio.”

BMW IconicSounds Electric.

Il silenzio dei sistemi di azionamento elettrici è spesso citato come uno dei maggiori vantaggi della mobilità elettrica. Con l’aumento della scelta dei modelli elettrificati, tuttavia, ne consegue anche che alcuni driver perdono l’appeal emotivo del suono. Jens Thiemer, Senior Vice President Customer e Brand BMW: “Il sound ha sempre avuto un ruolo importante nell’emozionalità dei nostri veicoli. Ora stiamo portando la gioia del piacere di guidare a un

nuovo livello e siamo particolarmente lieti di lavorare con Hans Zimmer per creare il nuovo mondo sonoro della mobilità elettrica in BMW. Il risultato di questa collaborazione sarà la nostra offerta sonora lungimirante per i veicoli elettrificati: BMW IconicSounds Electric”.

Il sound di guida della BMW Concept i4 è il secondo sviluppato per i veicoli elettrici BMW con Hans Zimmer, dopo la presentazione del sound elettrico per la BMW Vision M NEXT all’evento #NEXTGen a Monaco di Baviera nel giugno 2019. “Abbiamo la straordinaria opportunità di rendere la guida elettrica in una BMW un’esperienza davvero speciale con l’aiuto di suoni grandiosi”, ha commentato Zimmer nel 2019.”Mi sto godendo la sfida di co-progettare la composizione per le future BMW elettriche”.

Rinviata la 13ª edizione del Franciacorta Historic

A seguito della pubblicazione dell’ordinanza n. 514 del 21/03/2020 del Presidente della Regione Lombardia (link) relativa a “ULTERIORI MISURE PER LA PREVENZIONE E GESTIONE DELL’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID-19. ORDINANZA AI SENSI DELL’ART. 32, COMMA 3, DELLA LEGGE 23 DICEMBRE 1978, N. 833 IN MATERIA DI IGIENE E SANITÀ PUBBLICA: LIMITAZIONE DEGLI SPOSTAMENTI SU TUTTO IL TERRITORIO REGIONALE“, e con particolare riferimento ai punti a) 1. e b), comunichiamo che la 13ª edizione del Franciacorta Historic, inizialmente prevista sabato 4 aprile, è rinviata a data da destinarsi.
Il Comitato Organizzatore, nel pieno rispetto delle disposizioni future che verranno emanate, è già in contatto con la Commissione Auto Storiche di ACI Sport per l’individuazione di una data alternativa che verrà comunicata non appena ridiscusso il Calendario Nazionale, che in ogni caso dovrà tenere conto della precedenza per le manifestazioni titolate (CIREAS, TNR, CIGE). Al momento le iscrizioni sono comunque sospese e verranno ri-pianificate non appena la nuova data sarà ufficiale.
Con l’augurio che questa grave emergenza sanitaria possa concludersi al più presto, il nostro impegno è quello di poter organizzare regolarmente l’evento entro l’estate senza rinunciare alle prerogative di qualità e di sportività che da sempre hanno caratterizzato il Franciacorta Historic garantendo sempre un alto numero di equipaggi partecipanti.

Kona Electric Model Year 2020: Hyundai rafforza la leadership nella mobilità a zero emissioni

Kona Electric Model Year 2020 presenta importanti aggiornamenti tra cui un caricatore di bordo trifase da 10.5 kW che riduce i tempi di ricarica fino al 23%. Novità anche sul fronte dell’infotainment grazie al sistema telematico Hyundai BlueLink e al nuovo sistema di navigazione con schermo touchscreen da 10.25 pollici. Con Kona Electric Model Year 2020, Hyundai rafforza ulteriormente la posizione di leader nella mobilità a zero emissioni

20 marzo 2020 – Hyundai Kona Electric ha superato le aspettative dei clienti in Europa fin dal lancio sul mercato grazie alle numerose qualità, dal potente motore elettrico alla notevole autonomia di guida, dalle tecnologie avanzate allo stile da vero SUV.

Facendo seguito all’elevata domanda in tutta Europa, è già disponibile in Italia Kona Electric Model Year 2020, caratterizzata da nuovi e importanti aggiornamenti che incrementano ulteriormente l’appeal del modello nei confronti di chi cerca un’auto a zero emissioni e senza compromessi.

Hyundai Kona Electric Model Year 2020 è proposta con due diversi tagli di batteria: 39.2 kWh con autonomia fino a 289 km oppure 64 kWh con percorrenza di 449 km con una sola ricarica (ciclo medio combinato WLTP). Grazie all’introduzione di un nuovo caricatore di bordo trifase da 10.5 kW, è ora possibile caricare il pacco batteria più velocemente rendendo la vita ancora più semplice e flessibile. Disponibile su tutta la gamma, il caricatore permette di ridurre i tempi di ricarica fino al 23% (sulla versione da 64 kWh) in caso di utilizzo di una colonnina di ricarica in corrente alternata o di una wallbox compatibile.

Un’altra funzionalità che fa il debutto su Kona Electric Model Year 2020 è il sistema telematico Hyundai BlueLink®: il servizio per le auto connesse di Hyundai permettere ai guidatori di gestire direttamente da remoto, tramite app per smartphone dedicata, l’impianto di condizionamento per riscaldare e rinfrescare l’abitacolo, l’accensione e spegnimento del veicolo ma anche l’apertura e la chiusura centralizzata e la funzione di localizzazione “Car Finder”, tenendo traccia dell’ultima posizione in cui l’auto è stata parcheggiata. Il sistema di controllo della ricarica fornisce invece in maniera rapida informazioni come il tempo stimato di termine della ricarica e l’autonomia di guida, permettendo al guidatore di controllare e pianificare in anticipo i cicli di carica.

 

Novità anche sul fronte dell’infotainment con la disponibilità del nuovo sistema di navigazione con schermo touchscreen da 10.25 pollici e un’interfaccia grafica con funzione split-screen. Per una maggiore sicurezza, Kona Electric Model Year 2020 è ora equipaggiata di serie con il servizio eCall, il sistema di chiamata di emergenza automatica che si attiva in caso di scoppio degli airbag, oppure premendo il tasto posizionato sopra lo specchietto retrovisore.

La completa versione d’ingresso XPrime – disponibile sia con batteria da 39,2 kWh che da 64 kWh – include cerchi in lega leggera da 17″, Multimedia System con schermo touchscreen da 7″, connettività Android Auto e Apple CarPlay con retrocamera, Cluster SuperVision ad alta definizione da 7” e sensori di parcheggio posteriori. Non mancano inoltre climatizzatore automatico con pompa di calore, vetri posteriori oscurati e luci diurne a LED. La massima sicurezza è garantita dal Sistema di Mantenimento Attivo della Corsia e il Sistema di Rilevamento della Stanchezza del Conducente a cui possono essere aggiunti Frenata Automatica con Rilevamento di Veicoli e Pedoni, Cruise Control Adattivo con funzione Stop&Go e Monitoraggio degli Angoli Ciechi con Avviso di Possibili Urti Posteriori.

La ricca versione Exellence – offerta in combinazione al pacco batteria da 64 kWh – aggiunge fari anteriori Full LED, sedili rivestiti in pelle, sedili anteriori riscaldabili e regolabili elettricamente, head-up display e sensori di parcheggio anteriori. Oltre al navigatore con display touchscreen da 10,25”, l’infotainment ai massimi livelli è garantito dai servizi telematici Bluelink®, dal caricatore wireless per smartphone e da un impianto audio Krell Premium Sound System a 8 canali. Sono di serie tutti i più recenti e avanzati sistemi di guida assistita della famiglia Hyundai SmartSense insieme alle funzioni esclusive di Mantenimento al Centro della Carreggiata e Riconoscimento dei Limiti di Velocità.

Nell’ottica di soddisfare al meglio le richieste dei clienti, Hyundai triplicherà la disponibilità di Kona Electric in Europa grazie all’avvio della produzione nel suo impianto in Repubblica Ceca oltre ad aumentare la già esistente fornitura dallo stabilimento di Ulsan, in Corea del Sud. Questo ridurrà notevolmente i tempi di consegna del modello in Europa.

La gamma di modelli ibridi, elettrici e fuel cell di Hyundai è in costante espansione, e rappresenta uno dei pilastri del successo del brand. Oltre a Kona Electric Model Year 2020, è possibile scegliere già oggi un modello della gamma “green”: Nuova IONIQ (disponibile nelle 3 alimentazioni ibrida, ibrida plug-in ed elettrica), Nuova Kona Hybrid, Tucson Hybrid con sistema a 48 V e NEXO, seconda generazione di veicoli alimentati a idrogeno del brand. A questi modelli ecologici si aggiungeranno nei prossimi mesi Nuova i20 e Nuova i30, entrambe equipaggiate con motorizzazioni ibride.

Questo portafoglio di prodotti conferma il ruolo leader di Hyundai nello sviluppo e nella diffusione della mobilità sostenibile, offrendo una scelta senza precedenti di veicoli a zero e basse emissioni.

Opel Zafira nel 2000 divenne HydroGen1 per anticipare il futuro

  • Una Opel Zafira sperimentale a fuel cell con un serbatoio di idrogeno liquido. Una 5 posti utilizzabile tutti i giorni con un’autonomia di 400 chilometri

RÜSSELSHEIM (Germania) Venti anni fa, nel 2000, Opel anticipava quella che nella sua visione dell’epoca era il futuro della mobilità attraverso il prototipo HydroGen1, un realizzato sulla base di una monovolume compatta di successo come la Zafira e spinto da un motore elettrico alimentato da celle a combustibile funzionanti a idrogeno puro.

Esternamente identico a una qualsiasi Opel Zafira, sotto al cofano motore di HydroGen1 era assolutamente innovativo. Circondata da accessori come lo scambiatore di calore, i circuiti di raffreddamento e del trattamento dell’acqua, nonché dal catodo scatolato e dagli anodi umidificatori, era ben visibile la parte superiore del blocco delle pile a combustibile: un gruppo di 200 fuel cell collegate in serie che aveva dimensioni (lunghezza 590, larghezza 270, altezza 500 mm) paragonabili a quelle di un motore tradizionale. Questo propulsore sviluppava una potenza costante di 109 CV (80 kW) oppure picchi di potenza di 163 CV (120 kW). Al suo interno, idrogeno e ossigeno reagivano chimicamente a una temperatura di 80° C per formare acqua e, così facendo, generavano a seconda della spinta un’energia elettrica tra 125 e 200 Volt.