Rallisti in prova speciale: “Good Job” Giandomenico Basso

Con queste parole l’ingegnere della Peugeot, che guida il team avversario, saluta la fantastica prestazione nella Ronde del Sanremo 2008 del pilota veneto con la Punto Abarth, che in questa intervista si racconta dagli esordi in kart fino ai titoli italiani ed europei. Testi di Tommaso M. Valinotti, immagini di Elio Magnano  (www.fotomagnano.com)

CAVASO DEL TOMBA (TV), 4 giugno – Ci siamo persi un campione del mondo della Formula 1?

Può darsi. Non lo sapremo mai.

Quello che è certo è che abbiamo acquisito un campione rally di grande spessore capace di conquistare un Trofeo Cinquecento nel 1998 (e allora i piccoli scorpioncini si scannavano alla grande), un Intercontinental Rally Challenge, che si disputava sulle strade dei più blasonati rally europei ed extra europei (2006) due titoli europei (2006 e 2009) e tre titoli italiani assoluti (2007, 2016, 2019) di cui è campione in carica e due Tour European Rally (2017 e 2018).

Insomma, un palmares da fare paura.

Lui è Giandomenico Basso, quarantasettenne veneto di Montebelluna, che risiede a Cavaso del Tomba, proprio dove c’è lo stop della prova speciale del Monte Tomba, una classica di 12,08 km sui quali spesso si decidono i destini del Rally della Marca,

Quando ero bambino non ero appassionato di rally” afferma oggi il pluricampione italiano Giandomenico Basso. “Mio padre Pietro era appassionato degli sport motoristici in genere e andava a vedere le gare del mondiale come il Sanremo e Montecarlo e i Gran Premi di Formula 1. Ma io ero troppo piccolo per accompagnarlo. Andava con i suoi amici del Motoring Club Sernaglia di Gabriele Favero, mentre io rimanevo a casa. Però il lunedì, quando la pizzeria di famiglia era chiusa, veniva ad aspettarmi all’uscita della scuola e via di corsa alla ‘Pista Azzurra’ il kartodromo di Jesolo”.

Giandomenico Basso dimostra carattere e volontà fin da quelle prime tornate in kart. “Ho gareggiato per diversi anni, e il mio unico scopo era vincere. In tutti gli sport che ho praticato, dal tennis alla corsa a piedi, se non vincevo erano pugnalate nello stomaco”.

Se il piccolo Giandomenico sfoga con soddisfazione la sua voglia di motori e agonismo sui kart, è più difficile l’avvicinamento alle automobili.

Molti padri, quando i ragazzini hanno dieci, dodici anni li mettono al volante con loro a fianco e fanno provare il primo brivido della guida. Mio padre invece assolutamente no. Le mie prime esperienze di guida sono state accanto a mio nonno che la domenica mi consentiva di guidare la 500 mentre andavamo a messa. Ma non potevo accelerare, se non la prima sgasata di partenza per non consumare benzina e cercando di frenare meno possibile in curva per non perdere l’abbrivio”, insomma i fondamenti del rallismo in cui bisogna frenare poco e sfruttare al meglio le traiettorie, anche se è consigliabile accelerare a fondo quando è possibile.

La passione motoristica di Basso si scontra con la possibilità di proseguire la sua carriera kartistica per la carenza di impianti in Veneto, con il kartodromo di Jesolo che dista un’ottantina di chilometri e Adria ancor più distante. Ma la regione non ha certo mancanza di rally e di appassionati e Giandomenico Basso si trova naturalmente coinvolto nel diventare spettatore dei rally, uno dei quali gli passa proprio sulla porta di casa.

E così nel 1994 esordisce al volante al Rally di Montebelluna, una gara che si è persa negli anni, al volante di una Opel Corsa affiancato da Giorgio Tonello. “Riuscii a essere subito veloce andando in testa alla classe, ma alla quarta prova uscii di strada e fui costretto al ritiro”.

Un inizio che non demoralizza certo il carattere volitivo di Giandomenico Basso, che inizia a frequentare il Trofeo Cinquecento, allora trampolino di lancio dei giovani di belle speranze, fra i quali Gigi Galli, un pilota arrivato a disputare il mondiale rally, Sergio Pianezzola, Matteo Luise, Luca Pedersoli, sugli scudi ancora oggi. Giandomenico Basso, dopo sporadiche apparizioni negli anni precedenti, è l’assoluto dominatore della stagione vincendo cinque delle sette gare e diventando il campione della serie dello Scorpione con una gara di anticipo affiancato dal suo navigatore di allora Flavio Guglielmini.

Sono arrivato ai rally grazie all’aiuto della mia famiglia al completo, da mio padre Pietro a mia madre Giustina, senza dimenticare mia sorella Barbara e le piccole aziende che gravitavano attorno a Cavaso del Tomba con molti titolari appassionati di rally”.

Quello è stato il primo titolo conquistato da Giandomenico Basso, che negli anni a seguire diventerà uno dei piloti più titolati nel panorama rallistico italiano, soprattutto capace di conquistare titoli anche fuori dell’Italia.

Sono passati 25 anni dalla mia prima vittoria di classe al Rally del Sagittario del 1995, ma la mia voglia di vincere è rimasta quella del bambino che correva in kart, o disputava le gare a piedi di fondo ai Giochi della Gioventù” afferma convinto Basso, che da quella voglia di vincere ricava le energie e lo spirito per continuare a confrontarsi sulle prove speciali d’Italia e di Europa appena ne ha l’opportunità.

È difficile dire il navigatore al quale sono più legato” medita il pilota veneto, che nonostante le oltre duecento gare in carriera è stato affiancato da un numero relativamente esiguo di navigatori, segno di fedeltà alla squadra. “Ricordo con affetto Flavio Guglielmini, con il quale ho vinto il mio primo trofeo, ma il navigatore con cui ho allacciato un rapporto più stretto di amicizia è sicuramente Mitia Dotta, con cui ho vinto l’IRC del 2006, due titoli europei e il mio primo titolo italiano. È stato un periodo bellissimo quello con Mitia, perché eravamo l’equipaggio ufficiale Abarth e avevamo raggiunto quella magica situazione in cui la passione diventa lavoro e le due cose non hanno più confine. Con Mitia, anche se sono sei anni che non corriamo più insieme e lui dal 2014 è presente solo più al Monza Rally Show, ci sentiamo ancora con regolarità. Dal 2013 corro con Lorenzo Granai e, visti i risultati raggiunti, posso affermare che il nostro sodalizio funziona alla perfezione”.

Il periodo Abarth è anche quello che lo ha fatto affezionare alla vettura che ricorda maggior piacere. “Essere un professionista a tutto tondo ti mette in una condizione di benessere invidiabile. In quegli anni ho lavorato moltissimo allo sviluppo della Punto S2000 ed era molto gratificante. Sono stato in squadra con molti altri piloti ed è stato interessante confrontarmi con loro e non ho mai posto il veto sul nome di chi mi veniva affiancato. Ritengo che vincere bloccando la possibilità del tuo principale avversario di avere il materiale vincente sia poco sportivo. Chi va più forte ha il diritto di vincere e basta. Purtroppo non tutti la pensano così e il veto al mio nome come pilota in squadra è stato messo più volte”.

Per un pilota così titolato la felicità della vittoria è un dolce gustato molte volte, ma la gioia agonistica più grande Giandomenico Basso la visse sul podio del Rallye Sanremo del 2007 quando chiuse secondo, ma quella gara gli regalò il titolo italiano. “Ogni successo ha un sapore diverso e uno sportivo archivia rapidamente la vittoria appena conquistata. Ma quel podio significò il primo titolo italiano una cosa che emoziona in modo particolare”.

La carriera di un pilota e di uno sportivo in genere, è fatta di momenti esaltanti, ma anche di grandi delusioni. “Sicuramente una delle delusioni più cocenti fu a Madeira quando eravamo in testa alla gara e nell’ultima prova speciale a 8 chilometri dalla fine si ruppe un sensore facendo spegnere la Punto. Una vera disdetta”. Un’altra delusione legata alla carriera di Basso è legata al ritiro del Rallye Sanremo del 2014. “Sulla prova di Mendatica, in un tornante in discesa a 30 km/h orari sono uscito di traiettoria toccando un muretto. Nell’incidente la pinza del freno si infilò nel cerchio costringendoci al ritiro. Ho rivisto le immagini di quell’uscita mille volte e ancora oggi non so spiegarmi dove sia stato l’errore”.

Errori, ma anche momenti esaltanti in cui l’adrenalina va a mille e pilota-navigatore e macchina si fondono in una cosa sola.

Capita quella prova speciale in cui la magia del rally ti bacia in fronte. È successo sulla Torrenieri-Castiglion del Bosco al Tuscan del novembre scorso, ma la prova speciale che ricordo con maggior emozione è stata la Ronde del Rallye Sanremo del 2008 con la Punto Abarth e Mitia Dotta al mio fianco, la prima delle tre vittorie a Sanremo. Ricordo a memoria ogni momento di quella magica notte. La prova misurava 59,99 km ed io chiusi con il tempo di 40’57”3 staccando il più veloce dei miei avversari, Luca Rossetti su Peugeot, di 28”6. Tornati al parco assistenza di Sanremo venne alla nostra tenda l’ingegnere della Peugeot che mi strinse la mano e disse ‘Good Job’. Un complimento che valeva la gara”.

www.giandomenicobasso.it

Via alle serie titolate rally! Ecco i nuovi calendari 2020 per la ripartenza

ACI Sport ufficializza il programma per far ripartire il settore rally dopo lo stop per l’emergenza epidemiologica da COVID-19. Nuove date per le serie titolate rally 2020 con vetture moderne (CIR – CIWRC – CIRT), la Coppa Rally di Zona e la Finale Nazionale

Mercoledì 3 giugno 2020 – Tutto vero: le serie titolate rally stanno finalmente per tornare. ACI Sport, nel ruolo di Federazione Sportiva dell’automobilismo italiano per conto dell’Automobile Club d’Italia, rende ufficiali le nuove date dei calendari per le principali serie rally 2020 riservate alle auto moderne.

Arrivano quindi i primi risultati dell’intenso lavoro svolto dalla Giunta Sportiva ACI, dalla Commissione Rally ACI Sport e Commissione Medico Scientifica, che ha portato al confronto con preparatori, organizzatori, team e piloti del settore rally. Quindi alla messa a punto di un programma che consentirà al movimento sportivo di settore di ripartire, a seguito della sospensione delle attività sportive dovuta al COVID-19, rispettando criteri e normative dettate dalle normative attuali.

Ecco dunque i nuovi calendari 2020 per il Campionato Italiano Rally e le serie al suo interno (CIR Junior – CIR Asfalto – CIR Due Ruote Motrici – CI R1), il Campionato Italiano WRC, il Campionato Italiano Rally Terra e la Coppa Rally di Zona oltre alla confermata Finale Nazionale ACI Sport Rally Cup Italia 2020.

Nel dettaglio, il CIR 2020 prevede ora 6 appuntamenti in totale, con 7 risultati disponibili – considerata la doppia gara all’interno del Rally di Roma Capitale – e 2 “scarti” in totale. Per quanto riguarda il CIR Junior, avranno validità tutte le gare della serie maggiore CIR, ad eccezione del Rally Il Ciocco, con l’aggiunta del Rally San Marino.

4 gli appuntamenti validi per il CIWRC, con la new entry dell’ultima sfida nel Rally Due Valli (a coefficiente 1.5). 4 anche i round per il CIR Terra, che partirà il 9 agosto con la grande novità del Città di Arezzo Crete Senesi e Valtiberina. Ridisegnata anche la Coppa Rally di Zona, che manterrà comunque una buona fetta delle gare già previste, mentre la Finale Nazionale è stata confermata sempre all’interno del Trofeo ACI Como.

Da sottolineare che ACI Sport, considerata la situazione attuale, ha disposto iscrizioni gratuite per tutti i campionati del settore rally.

  • CAMPIONATO ITALIANO RALLY 2020
  • 26 luglio | Rally di Roma Capitale – Gara 1 e Gara 2 (CIR Junior)
  • 23 agosto | Rally Il Ciocco e Valle del Serchio
  • 13 settembre | 104 Targa Florio (CIR Junior)
  • 4 ottobre | 67° Rallye Sanremo (CIR Junior)
  • 25 ottobre | 38° Rally Due Valli (CIR Junior)
  • 22 novembre | 11° Tuscan Rewind (coeff. 1,5) (CIR Junior)
  • CAMPIONATO ITALIANO WRC 2020
  • 2 agosto | 14° Rally Alba
  • 6 settembre | 40° Rallye San Martino
  • 11 ottobre | 53° Rallye Elba
  • 25 ottobre | 38° Rally Due Valli (coeff. 1,5)
  • CAMPIONATO ITALIANO RALLY TERRA 2020
  • 9 agosto | 14° Rally Città di Arezzo Crete Senesi e Valtiberina
  • 30 agosto | 48° San Marino Rally (CIR Junior)
  • 27 settembre | Rally Adriatico e Rally Balcone delle Marche
  • 22 novembre | Tuscan Rewind (coeff. 1,5)
  • COPPA RALLY DI ZONA

 

  • I Zona
  • 12 luglio | 33° Rally Lana (coeff. 1,5)
  • 2 agosto | 14° Rally Alba (coeff. 1,5)
  • 13 settembre | Rally Città di Tornio
  • 4 ottobre | Rally del Rubinetto (coeff. 1,5)
  • II Zona
  • 6 settembre | 36° Rally della Lanterna e Valle d’Aveto (coeff. 1,5)
  • 4 ottobre | 67° Rallye Sanremo e Sanremo Leggenda (coeff. 1,5)
  • 18 ottobre | 64° Rally Coppa Valtellina
  • III Zona
  • 6 settembre | 40° Rallye San Martino (coeff. 1,5)
  • 25 ottobre | 38° Rally Due Valli (coeff. 1,5)
  • IV Zona
  • 2 agosto | 17° Rally di Scorzè
  • 11 ottobre | 5° Dolomiti Rally
  • V Zona
  • 2 agosto | 3° Rally Salsomaggiore Terme (coeff 1,5)
  • 30 agosto | San Marino Rally (coeff 1,5)
  • 27 settembre | 27° Rally Adriatico e 14° Rally Balcone delle Marche (coeff. 1,5)
  • VI Zona
  • 19 Luglio | 55° Rally Coppa Città di Lucca (coeff. 1,5)
  • 23 agosto | 43° Rally Il Ciocco e Valle del Serchio (coeff. 1,5)
  • 6 settembre | 41° Rally Città di Pistoia (coeff. 1,5)
  • 11 ottobre | 53° Rallye Elba (coeff. 1,5)
  • VII Zona
  • 26 luglio | 8° Rally Roma Capitale e Rally di Pico (coeff. 1,5)
  • 6 settembre | 10° Rally Porta del Gargano
  • 4 ottobre | 25 Rally del Molise (coeff. 1,5)
  • VIII Zona
  • 9 agosto | 17° Rally del Tirreno (coeff. 1,5)
  • 13 settembre | 104 Targa Florio Rally (coeff. 1,5)
  • 11 ottobre | Rally Valle del Sosio (coeff. 1,5)
  • IX Zona
  • 18 ottobre | 5° Rally Parco Geominerario della Sardegna
  • FINALE NAZIONALE ACI SPORT RALLY CUP ITALIA 2020
  • 7 novembre | Trofeo ACI Como

Il Campionato Italiano Cross Country 2020 ha un nuovo calendario per ripartire

La corsa tricolore firmata ACI Sport si svilupperà su 4 appuntamenti validi. Due novità con l’esordio nel Valtiberina e Crete senesi oltre al Cross Country dell’Adriatico. Confermate le tappe di San Marino e Tuscan Rewind.

Roma, mercoledì 3 giugno 2020 – Tempo di ripartire per il Campionato Italiano Cross Country 2020. A seguito dello stop forzato a causa dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 infatti, la Federazione si è attivata per organizzare la ripartenza dell’automobilismo nazionale ridisegnando le principali serie tricolori in ciascun settore. ACI Sport quindi, attraverso il lavoro della Commissione Off Road, ha formulato un nuovo calendario per la massima serie nazionale di specialità.

Ecco quindi le date ufficiali del #CICC2020, che si svilupperà su quattro appuntamenti validi, tutti in concomitanza dei round appartenenti al Campionato Italiano Rally Terra 2020.

Si partirà all’inizio di agosto con la grande novità del Cross Country Valtiberina e Crete Senesi. La seconda sfida è attesa, a distanza di circa 20 giorni, nella Repubblica biancoazzurra con il confermato Cross Country San Marino. Altra novità in calendario riguarda il Cross Country dell’Adriatico fissato per la fine di settembre. Quindi l’episodio conclusivo a novembre nell’altro appuntamento confermato, vale a dire il Cross Country Tuscan Rewind che avrà coefficiente 1,5.

CALENDARIO CAMPIONATO ITALIANO CROSS COUNTRY 2020

9 agosto | CROSS COUNTRY VALTIBERINA E CRETE SENESI

30 agosto | CROSS COUNTRY SAN MARINO

27 settembre | CROSS COUNTRY DELL’ADRIATICO

22 novembre | CROSS COUNTRY TUSCAN REWIND (coeff. 1,5)

Il Rally di Reggello e Città di Firenze rimandato al 2021

Manca la certezza per poter prevedere lo svolgimento dell’evento sia sotto il profilo sanitario che normativo, per cui Reggello Motor Sport ha deciso a malincuore di annullare l’evento, valido per la Coppa Rally di VI zona, previsto per il 5-6 settembre. Arrivederci al 2021, mantenendo la validità ufficiale.

Reggello (Firenze), 03 giugno 2020 – Reggello Motor Sport comunica che la 13^ edizione del Rally di Reggello – Città di Firenze, prevista per il 5-6 settembre, valido per la Coppa Rally di VI zona oltre che per le auto storiche con la “Coppa Città dell’Olio”, non verrà disputata.

Dopo aver analizzato a fondo le prospettive e le eventuali possibilità, Reggello Motor Sport ha preso la sofferta decisione di fermare, per il 2020, il rally riproponendolo per la prossima stagione, mantenendo la validità assegnata quest’anno. Una decisione valutata a seguito dell’imprevedibile situazione venutasi a creare con l’emergenza sanitaria da Covid-19, che ha cambiato radicalmente lo scenario sportivo.

Un contesto che avrebbe costretto ad un ridimensionamento della manifestazione, peraltro difficile da rimodulare. La particolare conformazione logistica della gara, nel valdarno fiorentino attraversando il territorio di diversi Comuni, anche l’impossibilità di avere luoghi idonei ad ospitare la gara ed i suoi partecipanti dovendo osservare i rigidi protocolli sanitari previsti, sono condizioni che a livello organizzativo Reggello Motor Sport  ha ritenuto di non poter sostenere.  A questo si aggiunge anche la difficoltà di trovare una ricollocazione nel nuovo calendario senza andare a sovrapporsi con appuntamenti già inseriti nei pochi mesi che resteranno a disposizione.

“Ci abbiamo pensato tanto commenta il presidente di Reggello Motor Sport Mauro Cannoni ma purtroppo non ci sono le condizioni per confermare l’appuntamento. Condizioni su vari argomenti, da quello economico, per il reperimento di sponsor e la collaborazione con i partner del territorio, anche loro messi in ginocchio dalla crisi, condizioni anche sotto l’aspetto logistico, con la difficoltà di poter trovare luoghi per ospitare la gara per Partenza/Arrivo, Parco Assistenza e Riordinamenti. Chi ci conosce sa bene con quale passione e dedizione abbiamo sempre organizzato il “Reggello” dal 2008, come sempre abbiamo lavorato cercando di rispettare le prescrizioni e non disattendere le aspettative di tutti. Stavolta, però, saremmo stati davanti ad una vera e propria corsa ad ostacoli, piena di incertezze, che abbiamo pensato mettesse in grande difficoltà la macchina organizzativa, per cui saltiamo all’anno prossimo. Desidero, a nome del sodalizio, ringraziare tutti coloro che in questi mesi hanno dimostrato la loro vicinanza alla gara, dalla Federazione, alle autorità del territorio che ci avrebbero dato supporto nel caso avremmo deciso di farla. Ed anche a diversi sponsor che comunque pur con grandi sforzi ci avrebbero seguiti. E’ un momento triste, ma guardiamo avanti con ottimismo, torneremo più forti per un “Reggello 2021” d’effetto!”.

L’edizione del 2019 vide siglare il poker di successi del pisano Senigagliesi (Skoda Fabia R5), davanti alle due VolksWagen Polo R5 del valtellinese Gianesini e del fiorentino Cavalieri. Tra le “storiche” si impose il senese Pierangioli con una Ford Sierra Cosworth.

Coronavirus, il DTM non correrà a Monza nel 2020

Il campionato tedesco rivede il calendario: weekend di gara solo in Germania, Belgio e Paesi Bassi

 

Il DTM non correrà a Monza quest’anno. ITR ha comunicato oggi il nuovo calendario della stagione 2020, rivisto a seguito dell’epidemia di Coronavirus che ha colpito il mondo. Il campionato tedesco ha in programma venti gare, da luglio a novembre, in soli tre paesi europei: Germania, Belgio e Paesi Bassi.

Spiega Marcel Mohaupt, Direttore Generale ITR: “Questi tempi difficili, hanno richiesto delle misure straordinarie. Purtroppo, a causa della pandemia di Covid-19, quest’anno non saremo in grado di disputare gare DTM a Anderstorp, Brands Hatch, Monza e San Pietroburgo. Vogliamo ringraziare espressamente questi organizzatori per la loro costruttiva, proficua e leale collaborazione nelle ultime settimane”.

La galleria fotografica del giorno: Elio Magnano racconta Giandomenico Basso

Foto Elio Magnano (www.fotomagnano.com)

REVELLO (CN), 4 giugno – Un libro, un’enciclopedia. Tanto è lo spazio necessario per pubblicare le foto che Elio Magnano, ma anche altri fotografi, hanno scattato nel corso della carriera di Giandomenico Basso che si distende per un quarto di secolo dagli esordi al Rally di Montebelluna al vittorioso Tuscan del novembre scorso. Kaleidosweb non ha una simile presunzione, ma in occasione dell’intervista al triplice campione italiano (di cui domani andrà on line la seconda parte) propone una galleria fotografica con alcune delle immagini più belle e accattivanti.

Nissan e.dams sul podio del campionato di e-sport di Formula E

Oliver Rowland conquista il terzo posto sulle strade virtuali di New York

YOKOHAMA (Giappone) – Al termine della sesta sessione dell’ABB Formula E Race at Home Challenge, il pilota Nissan e.dams Oliver Rowland è salito sul podio di New York, dopo la vittoria messa della scorsa settimana a Berlino.

Partito dalla sesta posizione sul nuovo circuito virtuale di New York – tappa che lo scorso anno ha consegnato alla scuderia la prima vittoria in campionato – Rowland è riuscito a risalire fino al 2° posto, in un’accesa ed emozionante lotta a tre, terminando la gara al terzo posto.

Il compagno di squadra, Sébastien Buemi, autore del successo newyorchese nella quinta stagione, ha concluso le qualifiche e la gara in 8a posizione.

L’ABB Formula E Race at Home Challenge si articola in due griglie e due gare separate: la Driver Grid, composta dai piloti di Formula E, e la Challenge Grid, formata dai sim-racer.

Nella Challenge Grid, l’e-pilota Jan von Der Heyde ha conquistato un’altra medaglia per la squadra: partito come quarto, si è portato quasi subito in seconda posizione, difendendola fino alla bandiera a scacchi.

Il compagno di squadra Niek Jacobs, invece, è partito 17° per poi concludere al 12° posto.

La nuova competizione si ispira alla Formula E, la massima espressione delle gare a zero emissioni nel mondo reale, riportandone il messaggio nella dimensione virtuale. L’iniziativa è in linea con l’obiettivo di “zero emissioni e zero incidenti fatali su strada”, uno dei pilastri della Nissan Intelligent Mobility, la visione del brand che si propone di ridefinire il modo in cui i veicoli vengono guidati, alimentati e connessi nella società.

L’ABB Formula E Race at Home Challenge permette di raccogliere fondi in risposta all’appello globale dell’UNICEF contro il coronavirus, aiutando a proteggere la salute e la sicurezza dei bambini di tutto il mondo e garantire loro l’accesso all’istruzione durante la pandemia.

Stella Alpina. Pronti per riaccendere i motori della passione…

Dopo più di due mesi di lockdown, oggi l’Italia e l’Europa stanno finalmente lavorando per il ritorno alla normalità, riaprendo ristoranti, negozi, spiagge e presto anche le frontiere.

Gli sport automobilistici, così come ogni altro sport, sono ancora soggetti a forti limitazioni e le regole per gli spostamenti sono ancora incerte, ma la voglia di ricominciare a “vivere” è fortissima e siamo pronti per tornare in pista!

Per questo motivo noi di Scuderia Trentina e Canossa Events vogliamo guardare con positività al domani, con grande attenzione alla sicurezza.

Dopo attente riflessioni e anche grazie all’incoraggiamento dei tanti amici che ci stanno scrivendo e chiamando per dirci che parteciperebbero volentieri, abbiamo deciso di confermare le date della Stella Alpina che si svolgerà quindi dal 26 al 28 giugno 2020.

Ci rendiamo conto dei vincoli e delle incertezze nelle quali inevitabilmente ci si dovrà muovere, ma il nostro impegno sarà assoluto per creare giorni di relax e piacere sempre nel rispetto della sicurezza.

Quest’anno proponiamo anche una speciale formula non competitiva, creata per tutti quelli che desiderano godersi il fascino del percorso sulla propria Ferrari o auto d’epoca immersi nella magnificenza delle Dolomiti, senza preoccuparsi della gara.

Fiorenzo Dalmeri, Presidente di Scuderia Trentina, scrive: “Desidero fortemente poterci vedere a Trento a fine giugno, tutti noi stiamo gestendo al meglio le cose anche in questa difficile e complicata situazione con la passione che ci ha sempre distinto per predisporre ogni aspetto della manifestazione ai massimi livelli come la Stella Alpina ha sempre meritato.”

“E’ quasi certo che a fine giugno la situazione sanitaria richiederà ancora limitazioni e regole da rispettare, ma speriamo davvero che per allora potremo tornare al volante, sulle grandiose curve delle Dolomiti. Lo faremo in sicurezza, ma con la passione di sempre.” Queste le parole di Luigi Orlandini, Presidente di Canossa Events.

Ogni momento del viaggio è stato studiato per garantire ai partecipanti un’esperienza piacevole all’insegna della tranquillità, anche in questi tempi di Covid-19. Il nostro staff è preparato ad accogliere gli ospiti con il consueto sorriso, anche se nascosto dalla mascherina, e fornirà tutti i dispositivi di protezione necessari.

In tutti i nostri eventi, in ogni caso, applicheremo la più grande flessibilità nelle politiche di iscrizione e cancellazione.

Hyundai svela Nuova Santa Fe, l’icona dei SUV ancora più premium

Nuova Santa Fe sfoggia un design deciso e sofisticato al tempo stesso. Per la prima volta sono disponibili sul modello i più avanzati sistemi Full Hybrid e Plug-in Hybrid. È il primo SUV Hyundai a livello globale a essere basato sulla nuova piattaforma di terza generazione. Nuova Santa Fe sarà disponibile in Europa a partire da ottobre 2020

3 giugno 2020 – Hyundai ha svelato le prime immagini e un video di Nuova Santa Fe. La più recente versione dell’icona dei SUV Hyundai in Europa offre numerosi miglioramenti che ne accrescono ancor più la qualità, insieme a powertrain Full Hybrid e Plug-In Hybrid. Inoltre, il modello è il primo in Europa a essere basato sulla nuova piattaforma Hyundai di terza generazione con significativi miglioramenti in termini di performance, maneggevolezza e sicurezza.

Nuova Santa Fe arriva nel momento in cui si celebra il ventesimo anniversario del modello, il più longevo dei SUV Hyundai. Venduto in Europa dal 2001, lo sport utility di segmento D è stato molto apprezzato negli anni per il comfort e la spaziosità, ma anche per l’equipaggiamento di serie molto completo e un abitacolo funzionale. L’ultima serie di miglioramenti apportati rende Nuova Santa Fe una scelta ancora più premium, grazie a powertrain elettrificati, un design audace e distintivo, insieme a numerosi nuove tecnologie e sistemi di sicurezza.

“Abbiamo rinnovato Santa Fe con caratteristiche premium e un look accattivante che aggiungono valore al modello” – ha commentato SangYup Lee, Executive Vice President e Capo dello Hyundai Design Center. “Le linee audaci che si estendono per tutta la carrozzeria conferiscono a Santa Fe un aspetto deciso ma raffinato e ricercato dai clienti nei SUV. Inoltre, abbiamo aggiunto numerose funzioni per creare uno sport utility per le famiglie e piacevole da guidare”.

 

“Grazie a una gamma di nuove caratteristiche, Nuova Santa Fe Nuova Santa Fe progredisce ulteriormente tra i veicoli premium” – ha dichiarato Andreas-Christoph Hofmann, Vice President Marketing and Product di Hyundai Motor Europe. “Il modello è un ulteriore prova di come ascoltiamo i nostri clienti e forniamo loro le più recenti tecnologie per andare incontro ai loro bisogni. È il caso anche delle motorizzazioni: con l’introduzione di Nuova Santa Fe, la nostra gamma SUV è interamente elettrificata con soluzioni che spaziano dall’ibrido all’idrogeno”.

Un design audace per un look distintivo

Il design esterno di Nuova Santa Fe rappresenta una proposizione unica nel segmento SUV, combinando raffinatezza a un aspetto deciso. Il frontale risalta attraverso l’ampia griglia frontale che abbraccia i gruppi ottici, con un motivo tridimensionale che ne enfatizza la solidità e il carattere. Le luci diurne a LED, dalla forma a T unica e accattivante, creano una firma luminosa inconfondibile e incorporano la doppia funzione di indicatori di direzione.

In basso, la robusta piastra paramotore abbraccia la presa d’aria inferiore dando ulteriore supporto visivo all’architettura della griglia centrale. A completamento del look possente del frontale, gli angoli sono dominati da prese d’aria aerodinamiche verticali che incrementano l’efficienza del flusso d’aria e rafforzano l’impressione di solidità.

Il carattere di Nuova Santa Fe è sottolineato da rivestimenti dei passaruota più ampi e da nuovi cerchi in lega, inclusa un’opzione da 20’’. Al posteriore, il nuovo design dei gruppi ottici che si estendono orizzontalmente enfatizzano la larghezza del modello, con una banda rossa riflettente che unisce i corpi luminosi. Per armonizzare e rifinire la vista posteriore i designer hanno modellato la fascia del paraurti con l’obiettivo di ottenere linee distese e più sofisticate.

Grazie al suo design esterno, Nuova Hyundai Santa Fe dimostra maturità e sicurezza riflettendo le qualità premium di Hyundai.

Nuovo Luxury Package per sensazioni più premium

Per la prima volta su una vettura Hyundai, Nuova Santa Fe è disponibile con un Luxury Package opzionale per aggiungere sensazioni di ancora più elevata qualità. L’allestimento include cerchi in lega da 20’’ con design dedicato e dettagli esterni in tinta con la carrozzeria.

Nuovi interni dal carattere premium

Gli interni di Nuova Santa Fe offrono ancor più spazio, comfort e praticità rispetto all’ultimo modello, e portano l’auto a un nuovo livello di lusso, grazie a ciascuna parte rifinita con materiali soft-touch di alta qualità. Nuova Santa Fe presenta un nuovo design nella parte inferiore del cruscotto, una console centrale riprogettata e un nuovo sistema di infotainment touchscreen da 10,25 pollici. La nuova console centrale fluttuante con comandi shift-by-wire è collegata al crash pad da una linea curva regolare. Per la prima volta, Nuova Santa Fe è dotata di un selettore “Terrain Mode”: una manopola di controllo situata nella console centrale per selezionare comodamente le diverse modalità di guida.

I pulsanti sono tutti posizionati centralmente per un uso intuitivo ed ergonomico e dalla postazione di guida tutto risulta a portata di mano. Il porta-bicchieri può essere chiuso quando non utilizzato e il vassoio sotto la console offre un ulteriore spazio aggiuntivo. L’aggiornamento premium degli interni è completato infine da un nuovo cluster completamente digitale da 12,3 pollici.

Maggiore efficienza e nuovi powertrain elettrificati

Dopo il successo di Kona Electric e Kona Hybrid, il B-SUV compatto Hyundai più venduto, la gamma elettrificata del brand si amplia ulteriormente e va ad includere anche l’ammiraglia dei suoi SUV in Europa. Nuova Santa Fe è il primo modello in Europa ad essere equipaggiato con il nuovo powertrain “Smartstream” Full Hybrid e Plug-In Hybrid. Ulteriori informazioni sulla nuova gamma di propulsori di Santa Fe saranno rilasciate nel prossimo futuro.

Una nuova piattaforma per performance più brillanti e maggiore sicurezza

Nuova Santa Fe è il primo modello Hyundai in Europa – e il primo SUV del brand a livello globale – a essere basato sulla nuova piattaforma Hyundai di terza generazione, che porta a significativi miglioramenti in termini di performance, maneggevolezza, efficienza e sicurezza.

 

Dotata di un sistema che controlla il flusso d’aria, la nuova piattaforma migliora il movimento dell’aria attraverso il vano motore e consente al calore di dissiparsi. Questo incrementa la stabilità nella parte inferiore del veicolo, ulteriormente aumentata anche dalla posizione ribassata degli equipaggiamenti pesanti all’interno della piattaforma, che riduce il peso e abbassa il baricentro. Anche l’aerodinamica è stata migliorata in modo da ridurre al minimo la resistenza dell’aria e offrire un’eccellente efficienza dei consumi, potenza e prestazioni di guida.

I punti fissi per i bracci dello sterzo sono stati posizionati più vicino al centro dell’asse anteriore, consentendo una maggiore maneggevolezza.

Allo stesso modo, il controllo di rumore, vibrazioni e ruvidità dell’andatura del veicolo (NVH) viene migliorato attraverso sistemi di assorbimento acustico rinforzati nelle parti più sensibili alle vibrazioni.

La nuova piattaforma porta anche miglioramenti di sicurezza in caso di collisione grazie a progressi nella progettazione. Attraverso l’uso di una struttura a carico multiplo, la stampa a caldo e l’integrazione di una piastra in acciaio ad altissima resistenza, la piattaforma consentirà all’auto di assorbire meglio l’impatto in caso di collisione, riducendo al tempo stesso la deformazione dello spazio passeggeri.

Nuova Santa Fe sarà disponibile in Europa a partire da ottobre 2020. Ulteriori informazioni sul modello saranno rilasciate nel prossimo futuro.

Evoluta ed elettrificata: Hyundai rivela i primi dettagli di Nuova Santa Fe

Una prima immagine di Nuova Santa Fe rivela il design deciso e lussuoso dell’icona dei SUV Hyundai. Il modello sarà per la prima volta equipaggiato con una nuova gamma di motori elettrificati, incluse le versioni Full Hybrid e Plug-In Hybrid. Nuova Santa Fe è il primo SUV Hyundai a livello globale a essere basato sulla nuova piattaforma di terza generazione

26 maggio 2020 – Hyundai ha rilasciato un teaser di Nuova Santa Fe. L’ultima generazione del modello più longevo di Hyundai in Europa è caratterizzata da un design esterno carismatico e di grande impatto, mentre gli aggiornamenti degli interni offrono sensazioni più premium e un comfort eccellente.

L’immagine teaser dell’icona dei SUV Hyundai svela diversi dei nuovi elementi di design, tra cui la griglia frontale insieme alle luci diurne a led DRL, come parte della nuova Architettura Integrata. L’ampia griglia dona a Nuova Santa Fe un carattere audace, con un motivo geometrico che aggiunge un aspetto stereoscopico. La nuova forma a T delle luci diurne DRL completa il look deciso del modello, rendendolo molto riconoscibile anche da lontano.

Tra i tanti miglioramenti, Hyundai introduce su Nuova Santa Fe anche una nuova gamma di motori elettrificati, tra cui per la prima volta anche le versioni Full Hybrid e Plug-In Hybrid. Inoltre il modello è il primo in Europa – il primo SUV del brand a livello globale – a essere basato sulla nuova piattaforma Hyundai di terza generazione che porta a significativi miglioramenti in termini di performance, maneggevolezza e sicurezza, oltre a facilitare l’implementazione di powertrain elettrificati.

Nuova Santa Fe sarà disponibile in Europa a partire da ottobre 2020. Ulteriori informazioni sul modello saranno rilasciate nelle prossime settimane.

Hyundai Motor e Sony Pictures Entertainment annunciano una partnership promozionale unica e pioneristica

Sony Pictures IP sposa l’avanzata tecnologia e l’innovativo design di Hyundai Motor. Hyundai Motor offrirà un importante supporto di marketing per i prossimi progetti di Sony Pictures che coinvolgono i nuovi modelli e le nuove tecnologie della casa automobilistica. Le aziende collaboreranno su una vasta gamma di contenuti multipiattaforma legati all’IP di Sony Pictures

29 maggio 2020 – Hyundai Motor Company e Sony Pictures Entertainment hanno annunciato di aver stretto una partnership promozionale multi-picture unica e senza precedenti, che includerà i nuovi modelli e le nuove tecnologie della casa automobilistica nelle prossime produzioni Sony Pictures. In base all’accordo, Hyundai Motor offrirà inoltre un notevole supporto di marketing e le aziende collaboreranno alla creazione di una vasta gamma di contenuti accessori.

La partnership combinerà l’IP (intellectual property) di Sony Pictures con tecnologia e design di Hyundai Motor, incentrandosi sulla qualità cinematografica dell’offerta dello studio per il grande schermo e dando vita alla visione della mobilità futura Hyundai incentrata sull’uomo e dedicata alla rivitalizzazione delle città e all’incentivazione della mobilità aerea urbana. La partnership offrirà una vasta gamma di opportunità per sfruttare l’IP di Sony Pictures per contenuti di marketing e intrattenimento immersivo, collaborare su concept di infrastrutture e veicoli per i film di Sony Pictures, co-creare esperienze di realtà virtuale e giochi, e co-produrre eventi.

I nuovi modelli e le tecnologie di Hyundai Motor saranno presenti in cinque film Sony Pictures, tra cui Uncharted (luglio 2021); il sequel di Spider-Man™: Far From Home (novembre 2021); il sequel di Spider-Man: Into the Spider-Verse (ottobre 2022); e altre pellicole ancora da definire.

“Questa partnership strategica con Sony Pictures consentirà ai clienti di comprendere e sperimentare la nostra visione della mobilità futura incentrata sull’uomo attraverso veicoli e tecnologie innovativi, aprendo la strada alla trasformazione del modo in cui ci muoviamo, interagiamo e progettiamo le nostre vite per raggiungere benefici ottimali. Offriremo vari spunti per ispirare i nostri clienti e gli appassionati di film in tutto il mondo”, ha affermato Wonhong Cho, Executive Vice President e Chief Marketing Officer di Hyundai Motor.

“Questo accordo incarna il vero significato della parola partnership”, ha dichiarato Jeffrey Godsick, EVP Global Partnerships, Brand Management e Head of Location Based Entertainment di Sony Pictures Entertainment. “L’accordo ha molti livelli, incluso un notevole supporto di marketing, ma potenziale e impatto reali derivano dai contenuti innovativi che svilupperemo insieme”.

Al CES 2020 Hyundai Motor Company ha presentato la sua visione innovativa per la mobilità urbana per supportare la visione di una città del futuro incentrata sull’uomo. L’approccio per realizzare questa visione include tre pilastri: A) Urban Air Mobility (UAM), una nuova forma di mobilità che utilizza lo spazio aereo per ridurre drasticamente i tempi di spostamento; B) Purpose Built Vehicle (PBV), un dispositivo di mobilità urbana ecologico che consente la personalizzazione in base a diversi stili di vita; C) Hub, uno spazio per la mobilità e le attività della comunità.

Renault e il cinema: una lunga storia d’amore!

Renault e il cinema hanno una storia che li lega fin da quando entrambi sono nati in Francia oltre un secolo fa. Nel 1895, i fratelli Lumière hanno registrato il brevetto del primo cinematografo e creato uno studio proprio a Boulogne-Billancourt, a due passi dai futuri primi stabilimenti di Renault sull’Ile Seguin.

Fin dalla fondazione della sua azienda, la Renault Frères, nel 1899, Louis Renault si è affidato al cinema per promuovere le sue creazioni. I fratelli Lumière lo presentano quello stesso anno in un cortometraggio al volante del primissimo modello della Marca: la Type A, piccola auto progettata e commercializzata da Louis Renault in persona.

Da allora, il Costruttore francese ha sempre mantenuto un legame speciale con la settima arte. I veicoli Renault, infatti, compaiono tuttora in una quarantina di film all’anno.

Renault e i festival del cinema

Ogni anno, Renault accompagna i festival del cinema in tutto il mondo accompagnando le celebrità fino ai piedi dei red carpet più prestigiosi.

Sono numerosi i festival di cui Renault è partner ufficiale:

– Festival di Cannes

– Premio César

– Festival del cinema americano di Deauville

– Festival Internazionale della Commedia d’Alpe d’Huez

– Festival del film romantico di Cabourg

– Festival del film francofono d’Angoulême

– Grand Lyon Film Festival e Lumière Festival

– Festival del Cinema Francese Online

– Festival Internazionale dei Programmi Audiovisivi

Cifre chiave

200 Ogni anno 40 veicoli Renault compaiono in ben 200 film

120 Renault e il cinema condividono una storia che dura da 120 anni

37 anni di partnership tra Renault e il Festival di Cannes

300 veicoli Renault sono stati messi a disposizione degli organizzatori del Festival nel 2019

20.000 sono i transfert garantiti per la durata del Festival

Renault Type CB – “Titanic”, diretto da James Cameron (1997)

“Titanic”, un film che, quando è uscito, ha battuto tutti i record, narra la tragica storia del più famoso dei naufragi.  Durante la traversata del 1912, il transatlantico trasportava tutta una serie di oggetti, tra cui anche una Renault Type CB, che apparteneva a William Ernest Carter, passeggero di prima classe (peraltro sopravvissuto), che voleva riportare il suo veicolo negli Stati Uniti.

 

Nel film, Leonardo Di Caprio e Kate Winslet sono protagonisti di una scena d’amore proprio in un modello equivalente del 1910.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Renault Type NN – “Indiana Jones e l’ultima crociata”, diretto da Steven Spielberg (1989)

 

 

Di Renault Type NN, prodotta tra il 1924 e il 1929, sono state vendute 150.000 unità. Sessant’anni dopo la fine della produzione, Spielberg gira il terzo episodio delle avventure di Indiana Jones.

In una delle scene più famose, durante un inseguimento nel deserto, una torpedo a quattro porte del 1928 rincorre un carro armato.

 

 

 

 

 

Renault 11 – “007 – Bersaglio mobile”, diretto da John Glen (1985)

Renault 11, la best seller della sua categoria negli anni Ottanta, diventa la star di un episodio della saga di James Bond: “007 – Bersaglio mobile”. Roger Moore interpreta il famoso agente segreto britannico che requisisce una R11 ai piedi della Torre Eiffel, prima di lanciarsi in un infernale inseguimento lungo la Senna. Nel cuore dell’azione, la R11 urta una barriera e si trasforma in una decappottabile, prima di finire letteralmente spezzata in due.

Da Jacques Tati a James Bond, dagli anni 1940 agli anni 1980 

 

Nel 1949, una Renault Nervastella compare nel primo film di Jacques Tati, “Giorno di festa”.

 

 

Con l’elegantissimo profilo da “gazza ladra” e la griglia di ispirazione americana, ai suoi tempi questo modello vince su tutti i fronti. Qualche anno dopo, nel 1964, il film “Una ragazza a Saint-Tropez” riscuote un grande successo nelle sale francesi.

 

 

La pattuglia di Louis de Funès guida un furgoncino blu che è diventato mitico: si trattava di una Renault Estafette.

Nel 1966, spetta a Lino Ventura far rombare il motore della Renault, più precisamente di una R8 Gordini, nel film “Licenza di esplodere”.

Nel 1971, Tati realizza “Monsieur Hulot nel caos del traffico”, un film che narra le avventure del signor Hulot, un designer parigino che trasforma una Renault 4L in un insolito camper pieno di incredibili gadget.

Nel 1983, Sean Connery veste i panni di 007 un’ultima volta nel film “Mai dire mai”. Renault si pone ancora una volta al servizio di Sua Maestà in un indimenticabile inseguimento sulle alture dei golfi di Antibes con l’agente segreto su una motocicletta contro una Renault 5 Turbo 2.

 

 

 

 

Da “I visitatori” a “Triplice inganno”, 1990-2000

 

 

 

Non si può parlare di Renault e del cinema senza far riferimento a “I visitatori” (1993) e alla Renault 4 F4 che veste i colori de La Poste. Messa a dura prova da Godefroy de Montmirail (Jean Reno) e Jacquouille la Fripouille (Christian Clavier), questa “giardinetta del diavolo” è una versione van del 1983. Un anno dopo, Les Nuls, un gruppo di attori comici (Alain Chabat, Chantal Lauby e Dominique Farrugia), gira il film “Quattro delitti in allegria” in cui si fa un accenno a Renault con tanto humour: la parodia di una pubblicità di Safrane “Palme d’or” in edizione limitata.

Nel 2003, un’altra commedia e un’altra Renault. Nel film “Pistole nude”, Kad Merad ed Olivier Baroux si mettono al volante di una Renault Fuego gialla su cui compare la scritta in inglese “The famous French car of the year 1982” (la famosa auto francese del 1982).

Nel 2006, Clovis Cornillac guida una Renault AX Torpedo, uno dei modelli più popolari in Europa all’inizio dello scorso secolo, nell’adattamento cinematografico di “Triplice inganno”.

 

Nel 2007, Renault presta al regista francese Julien Leclercq tre prototipi – Talisman, Velsatis e Koleos – per il suo film futuristico “Chrysalis”.

Da Dany Boon a Steven Spielberg, 2010-2020

Nel 2010, due anni dopo il successo mondiale di “Giù al nord”, Dany Boon gira “Niente da dichiarare?”, in cui guida una Renault 4 ridisegnata con un motore da 140 cavalli!

 

Un anno dopo, ”Quasi amici” sbanca le biglietterie. Per facilitare il trasporto della sedia a rotelle di cui aveva bisogno François Cluzer, la produzione sceglie una Renault Kangoo 2a serie TPMR.

 

 

 

 

 

 

 

Nel 2013, Renault la fa da protagonista nel film “Un principe (quasi) azzurro”. Una ZOE diventa il punto di incontro tra un uomo e una donna che sembrano essere agli antipodi.

Un anno dopo, film futuristico, protagonista reale: Terry Gilliam, in The Zero Theorem, fa sussultare gli appassionati di veicoli a zero emissioni mostrando loro una Londra affollata di tanti, piccoli e guizzanti Renault Twizy. L’ex Monty Python, nonché sceneggiatore di film del calibro di Paura e Delirio a Las Vegas, elegge Twizy a veicolo onnipresente nelle strade attraversate dall’agorafobico protagonista Qohen Leth (il premio Oscar Christoph Waltz), un hacker in cerca di un senso per la propria esistenza. Il quadriciclo viene scelto in quanto incarna l’immagine della mobilità futura e scopriamo che il regista è fan dell’agile veicolo elettrico, del quale una quindicina di unità sono state usate per le riprese.

 

Nel 2018, in “Ready Player One”, Steven Spielberg pone di nuovo alla ribalta i veicoli elettrici Renault. Nel bel mezzo di un mondo post-apocalittico in cui regna il caos, sul set compaiono infatti alcune Twizy.