Rallisti in prova speciale. Gil Calleri: “In una famiglia fanatica per il calcio sono l’unico innamorato dei rally”

Il rallista albese è uno dei pochi personaggi del mondo delle corse che può vantare una triplice esperienza in questo sport. Navigatore vincente a fianco di Roberto Botta, ha dimostrato di essere molto veloce quando è passato al volante, e dal 2014 fa parte del ristretto staff del Cinzano Rally Team che da cinque anni organizza il Rally Alba, gara del Campionato Italiano Rally-WRC. Testi di Tommaso M. Valinotti, immagini di Elio Magnano  (www.fotomagnano.com)

GRINAZANE CAVOUR (CN) – “Sono la pecora nera della famiglia”. Una simile dichiarazione di solito precede la rivelazione di qualcosa di peccaminoso, retroscena piccanti, lo scoprire deviazioni pruriginose.

“Sono l’unico di famiglia appassionato di corse automobilistiche, a cominciare da mio padre Giovanni per proseguire con mio figlio Edoardo”. C’è un pizzico di delusione nello scoprire che Gilberto Calleri, in arte Gil, non ha scheletri nella credenza da rivelare, ma anche curiosità per scoprire come una simile passione sia sbocciata in un terreno rallisticamente arido.

“Non so dire quando sia nata la mia passione per i rally e le corse in macchina; forse è nata nel giorno in cui sono nato io”. Se la famiglia non è rally-dipendente, però la zona in cui il giovane Gil viveva lo è parecchio e il padre, un po’ per passare il tempo, un po’ per seguire gli amici, a vedere qualche gara in macchina ci va.

“Non so collocare con precisione la prima gara che ho visto. All’epoca, in zona era tutto un pullulare di slalom, con un centinaio di vetture al via, come la Roddino-Sinio e la Somano-Bossolasco. Posso solo dire che ho un ricordo abbastanza preciso di un momento in cui mio padre, che era amico di Giacomo Deila (il padre di Pigì e Romeo) mi fece sedere nella sua X 1/9 proto. Una vera emozione”.

Se il mondo delle corse è abbastanza distante da Gil Calleri non lo è quello della guida. “Quando ero piccolo abitavo con la mia famiglia all’interno della tenuta Fontanafredda di Serralunga d’Alba, con il suo immenso parco e le stradine che lo percorrevano. Quando mio padre si andava a riposare nel pomeriggio, aprivo il portone del garage e facevo scivolare fuori a spinta la 500 di mia madre per poi scorrazzare nei vialetti fra i boschi”.

Nei giorni delle scuole elementari amico per la pelle di Gil Calleri è Flavio Bevione, personaggio che sarà determinante per l’inizio e lo sviluppo della carriera rallistica dell’albese. Con lui, finite le lezioni scolastiche, corre a guardare le macchine che stazionano in una piccola officina vicino a casa, che oltre a curare le vetture stradali prepara le auto da slalom e autocross dei piloti locali.

“Flavio era veramente appassionato di corse fin da piccolo e appena ne ebbe l’occasione mise il casco in testa per lanciarsi in prova speciale. Ovviamente coinvolse me come navigatore” e al Rally della Valle Varaita del 1989 i due ventenni si presentano al via con la loro Peugeot 205 Rallye. “Adrenalina, foga e inesperienza giocarono ovviamente la loro parte, e già nella prima prova demmo una musata. Quel colpo forse ci portò della saggezza e riuscimmo a concludere. La Rallyna era un po’ acciaccata, ma vedemmo la pedana di arrivo”.

Però, classe e piede ci sono e appena qualche settimana dopo i due riescono a conquistare la loro prima vittoria al Rally del Bormida. Da quel momento la carriera di Gil Calleri come navigatore è un crescendo e dura oltre un quarto di secolo fino al Monza Rally Show del 2017 a fianco di Mario Cordoni su una Fiesta R5. Una carriera di oltre 150 gare, e che contempla 15 vittorie assolute e 35 vittorie di classe, stando ai dati degli annuari rallistici.

Gil Calleri non conferma e non smentisce, stringendosi semplicemente nelle spalle.

“Non ho mai tenuto conto di vittorie e piazzamenti, semplicemente perché per me basta correre. Mettere il casco in testa e fare la speciale più velocemente possibile”.

Gil Calleri è soddisfatto della sua avventura rallistica sul sedile di destra e manco ci pensa a mettersi al volante.

“Nel 1990 ho corso alla slalom Neive-Mango con la 205 Rallye vincendo la classe, ma proprio non pensavo di correre da pilota, soddisfatto ”. Questo per almeno diciannove anni dal suo esordio rallistico.

Nel 2008 Flavio Bevione torna alla carica, nonostante fossero diciassette anni che non metteva il casco in testa e affrontava una speciale propone a Gil Calleri di disputare un rally. Ma a ruoli invertiti. E cominciano dal Valli Vesimesi di fine luglio con la Clio RS N3 e i risultati sono subito confortanti: “Vincemmo cinque delle otto prove speciali e a una prova dalla fine eravamo in testa alla classe. Senonché forammo e perdemmo quasi sei minuti e finimmo terzi di classe. Ma ormai il ghiaccio era rotto”.

La vittoria di classe non tarda ad arrivare e al Riviera Ligure di Spotorno (quarta gara di Gil come pilota) Calleri-Bevione salgono sul gradino più alto della classe N3.

“Non avendo mai corso un rally da pilota con vetture da assoluto non ho mai vinto un rally, però le mie soddisfazioni me le sono prese, chiudendo terzo assoluto due volte: al Valli Imperiesi del 2011 con la Clio RS e al Jolly Rally ad Aosta con la Citroën DS3 sempre navigato da Flavio Bevione”. A questi risultati vanno aggiunti un successo nel Trofeo Clio R3 nel 2011 e Trofeo Twingo nel 2013, oltre a 21 successi di classe.

“Sono state belle soddisfazioni anche perché mi sono trovato a giocarmela con piloti esperti e notoriamente veloci come Roberto Vescovi” commenta oggi Gil Calleri, che non ne fa un dramma su quella che può essere la delusione più grande della sua carriera, ovvero non aver vinto il Trofeo Twingo del 2010 pur avendo concluso a pari merito con il vincitore proclamato Fabrizio Andolfi.

“Il regolamento era chiaro e lo conoscevo fin dall’inizio. In casi di parità il premio sarebbe andato al pilota più giovane. Sarebbe bastato fare un punto in più o… essere nato dopo di lui” sottolinea filosoficamente il rallista albese.

Che nel corso della sua lunga carriera a conosciuto mille personaggi con cui ha condiviso le emozioni dei rally e in gran parte della vita. “Come pilota i miei sentimenti vanno a Roberto Botta, con cui ero amico anche nella vita. Il mio navigatore del cuore è ovviamente Flavio Bevione, con cui ho condiviso tutto fin dalle scuole elementari. Ho avuto ottimi rapporti con tutti i preparatori, a cominciare da Luigi Balbo e Roberto Bosca, quando dettavo le note a Roberto Botta. Mi sono trovato benissimo con Diego Parodi della Gima quando sono passato al voltante e ho guidato le sue Renault Clio e Twingo. Ultimamente ho corso con le Peugeot di Riccardo Miele, un personaggio fantastico, taciturno e concreto come lo sono le persone delle nostre montagne. Peccato che ci siamo incontrati quando io non avevo più tutta quella smania di correre”.

E poi ci sono i piloti mito, quelli che calcano il mondiale. Henri Toivonen, tanto per cominciare e Colin McRae. Vederli passare era da pelle d’oca. Peccato che sia accaduto così poche volte”.

Una carriera lunga che dal 2015 lo vede nello staff organizzativo del Rally Alba, ma che gli ha riservato tante soddisfazioni anche dentro l’abitacolo.

“Sicuramente vincere il Rally di Alba del 2007 con Roberto Botta davanti a un pilota fortissimo come Luca Cantamessa è stata un’emozione fortissima. Quell’anno disputammo una stagione ad altissimo livello con la Peugeot 206 WRC che usavamo per la prima volta e rimanemmo in lizza per il TRA fino all’ultima gara dove chiudemmo quarti per la rottura del manicotto del turbo nel finale. Fu una grande stagione perché disputammo gare per noi assolutamente nuove e lottammo contro piloti come Marco Silva e Felice Re, che potevano permettersi di effettuare test prima delle gare e

Esaltante è stato anche l’inizio della stagione 2002 con Roberto Botta e la Clio Williams quando iniziammo vincendo il Rally Colli del Monferrato e poche settimane dopo il Rally di Alba lottando con piloti del calibro di Massimo Brega, che allora rappresentava il top dei piloti che correvano in zona”

Dopo tutti queste soddisfazioni forse Gil Calleri non è più la pecora di famiglia. “Mio padre ha smesso di seguire i rally dal momento che ho cominciato a correre io. Mia moglie Monica mi seguiva quando mio figlio Edoardo, che ora ha 15 anni, era piccolo. Poi verso i cinque, sei anni ha cominciato a giocare a pallone anche lui e nei fine settimana la mamma è impegnata a seguirlo” conclude Gil Calleri, stringendosi nelle spalle.

Rally Alba-Hyundai Motorsport, il matrimonio continua

Testi di Tommaso M. Valinotti, immagini di Elio Magnano  (www.fotomagnano.com)

ALBA (CN), 11 giugno – Lo scorso anno fece scalpore la partecipazione di Sébastien Loeb e Daniel Elena, sulla Hyundai i20 WRC ufficiale. L’equipaggio nove volte campione del mondo fece il bello e brutto tempo nel diluvio delle prove speciali che tormentarono la gara cuneese per gran parte della giornata, siglando il miglior tempo in tutte le speciali, chiudendo vittorioso davanti alla Hyundai in versione R5 di Stéphane Sarrazin e Jacques-Julien Renucci.

Anche per l’edizione 2020 è prevista la presenza ufficiale di Hyundai Motorsport che dovrebbe schierare due i20 Coupe WRC, una per lo spagnolo Dani Sordo, con Carlos Del Barrio alle note (vincitore del Rally Italia-Sardegna lo scorso anno) e un’altra per il ventitreenne figlio d’arte Pierre-Louis Loubet, affiancato dal connazionale Vincent Landais, fresco campione del mondo WRC-2.

Ancora una volta la vulcanica mente di Andrea Adamo, team manager di Hyundai Motorsport, e la sua amicizia nei confronti del Rally Alba hanno portato la squadra della casa coreana a essere presenti sulle prove speciali” commenta Gil Calleri del Cinzano Rally Team. “Evidentemente l’esperienza dello scorso anno con Loeb è stata positiva e quest’anno avremo ancora la squadra con noi. Sicuramente le nostre prove sono un ottimo test su asfalto in vista dei futuri impegni di Hyundai nel mondiale” prosegue Calleri confermando la presenza dei due equipaggi che due settimane prima saranno presenti al Rally RomaCapitale.

Stiamo lavorando per offrire a tutti gli equipaggi presenti un rally spettacolare e di grande impatto agonistico. A gennaio avevamo tutto definito, poi l’emergenza Coronavirus ha cambiato le carte in tavola e lavoriamo intensamente tutti i giorni per rispondere alle direttive del Protocollo Covid” afferma ancora Calleri che annuncia: “Su suggerimento del presidente della Commissione Rally Daniele Settimo intendiamo creare una classifica separata per le WRC-Plus, in modo che non vadano a interferire con gli equipaggi che partecipano al Campionato Italiano Rally WRC. In modo che anche chi non ha una WRC Plus possa entrare nell’albo d’oro della nostra gara” conclude Calleri, che sta raccogliendo l’interesse di molti piloti a essere al via del rally albese il 1 e 2 agosto.

 

Nuova data per il 41° Rally Città di Pistoia: anticipato al 5-6 settembre

La rimodulazione, da parte della Federazione, del calendario sportivo nazionale a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, ha comportato un anticipo di data di circa un mese.

Ridisegnato completamente il percorso rispetto a quanto progettato in origine, rivista la logistica.

Il coefficiente 1,5 di punteggio per la Coppa Rally di Zona comporta anche l’accettazione delle vetture WRC.

Pistoia, 10 giugno 2020 – Una nuova data, per il 41° Rally Città di Pistoia, valido per la Coppa Rally di VI zona a coefficiente 1,5 e per il Trofeo Rally Toscano.

La recente rivisitazione del calendario sportivo nazionale da parte della Federazione ACI Sport a causa dell’interruzione dell’attività nel primo semestre dell’anno dovuta all’emergenza epidemiologica da Covid-19, ha generato una nuova collocazione per l’evento organizzato da Pistoia Corse con la collaborazione dell’Automobile Club Pistoia, individuata nel 5 e 6 settembre, praticamente un mese prima della data originaria che era il 10 e 11 ottobre.

La gara, che vedrà al via anche le vetture storiche, per la seconda volta, ed anche le “All Stars” (vetture di interesse storico agonistico) avrà il percorso e la logistica radicalmente modificati rispetto a quanto lo staff organizzativo aveva previsto nel progetto di origine, ciò seguendo le nuove disposizioni sanitarie definite nel protocollo federale ed anche per il contenimento dei costi sia organizzativi che per i concorrenti.

Il percorso, punteggiato da un totale di sei prove speciali (due distinte da ripetere tre occasioni) per un totale di 55 chilometri di distanza competitiva, è ispirato alla tradizione della gara pistoiese, la quale per quest’anno dovrà “abbandonare” arrivo e partenza in centro a Pistoia, prevedendo le due cerimonie, come anche parco assistenza, riordinamenti e quartier generale in aree più idonee al controllo ed al distanziamento sociale. Aree che sono in via di definizione.

La gara, che si fregia del coefficiente di 1,5 di punteggio prevede quindi al via anche le vetture “World Rally Car”, sicuramente un incentivo sotto l’aspetto agonistico e di spettacolo.

Abeti Racing si ferma: Rally Abeti e Limabetone rimandati al 2021

Il rally, dopo aver subìto due rimandi di data, non potrà essere rimesso a calendario per decisione Federale di non far disputare le gare rimandate dal primo semestre per non inflazionare troppo la parte restante di stagione mentre la LimAbetone, valida per il tricolore delle cronoscalate storiche viene annullata, vista la difficoltà logistica per far rispettare i paramenti di protocollo sanitario dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Per entrambi gli eventi, nel 2021, verranno mantenute le validità assegnate quest’anno.

San Marcello Pistoiese (Pistoia), 10 giugno 2020La A.S. Abeti Racing annuncia oggi di vedersi costretta a fermare la propria attività organizzativa per il 2020, il 38° Rally degli Abeti e dell’Abetone, rimandato per due volte dalla data di origine del 13-14 giugno, ed il Trofeo Fabio Danti-XXXII LimAbetone, previsto per il 27-29 agosto, non verranno disputati.

Il Rally degli Abeti e dell’Abetone, valido per la Coppa Rally di Zona 2020 oltre che per il Campionato Provinciale ACI Pistoia – “Memorial Roberto Misseri”, non potrà essere rimesso in calendario per il secondo semestre dell’anno in quanto la rimodulazione della stagione sportiva attuata dalla Direzione Centrale dello Sport Automobilistico ACI SPORT non prevede che gli eventi con titolarità per la Coppa di Zona originariamente calendarizzati entro giugno possano trovare nuova collocazione. Ciò per evitare il congestionamento di date in una situazione di emergenza, che avrebbe potuto creare danno agli eventi stessi.

Per la LimAbetone, valida come prova del Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche, non vi sono le condizioni soprattutto logistiche e ricettive per poterla prevedere nella sua data di origine in virtù del dover rispettare le norme di distanziamento sociale previste dai protocolli sanitari vigenti. La particolare conformazione del paddock pre-gara ed anche la limitata ricettività alberghiera della Montagna Pistoiese, infatti, non consentono il rispetto di tali norme.

La A.S. Abeti Racing ringrazia per la vicinanza mostrata la Federazione, le istituzioni, i partner e sponsor ed anche coloro che avevano in preventivo di partecipare alle gare dando appuntamento al 2021, per il quale entrambi gli eventi torneranno ad avere assicurate le validità assegnate quest’anno.

In casa Motorsport-Italia arrivano le nuove Ford Fiesta per il CIR Junior 

Arrivano in casa Motorsport-Italia le nuove Ford Fiesta con motore EcoBoost. L’ultima due ruote motrice di Ford porta con sé più potenza, migliore manegevolezza e un aspetto ancora più aggressivo.

Roma 09.06.2020 – Faranno il loro esordio al Rally di Roma Capitale che si svolgerà dal 24 al 26 Luglio 2020. Con la gara capitolina partirà il progetto di Aci Team Italia, il CIR Junior, dove 8 equipaggi di giovani piloti italiani si daranno battaglia per sei appuntamenti. Dopo la gara Romana le atre gare saranno: Il Rally di San Marino 30 Agosto, Targa Florio 13 Settembre, Rally di San Remo il 4 Ottobre, Rally Due Valli 23-24 Ottobre e per finire il Tuscan Rewind il 20-21 Novembre. Il team capitanato da Max Rendina è in grande fermento per ripartire con la stagione, dopo il lockdown dovuto alla pandemia da Covid 19.

La galleria fotografica del giorno: Gil Calleri, un navigatore raccontato da Elio Magnano

Testi di Tommaso M. Valinotti, immagini di Elio Magnano  (www.fotomagnano.com)

GALLO GRINZANE (CN), 11 giugno – Un quarto di secolo sul sedile di destra di un’auto da rally. Questo è il percorso di Gil Calleri come navigatore dal Rally Valli del Bormida del 1989 a fianco di Flavio Bevione su Peugeot 205 Rallye sino al Monza Rally Show del 2015 sulla Fiesta R5 di Mario Cordoni.

Oltre 150 gare, una quindicina di vittorie assolute e 35 vittorie di classe sono numeri di grande spessore per il rallista di Grinzane Cavour che non ha mai guardato alle cifre, ma solo a correre più velocemente possibile. Che fosse seduto sul sedile del navigatore, oppure al volante. O al timone del Rally Alba.

Una lunga carriera raccontata per immagini da Elio Magnano.

Il Colli Isolani rimette in moto la regolarità

È il Rally Club Team a far riaccendere i motori della regolarità turistica riproponendo il 5 luglio la Regolarità dei Colli Isolani. Un forte segnale da parte del Rally Club Team per un ritorno alla normalità dopo i tre mesi di blocco totale delle attività. Foto Videofotomax

Isola Vicentina (VI), 10 giugno 2020 – Era stata una delle prime manifestazioni a subire il rinvio a causa del dilagare del Covid-19, visto che si doveva disputare l’1 marzo scorso, ed ora la Regolarità dei Colli Isolani torna a calendario, con la volontà di dare il giusto impulso verso un ritorno alla normalità anche nel settore della regolarità.

Un costante impegno da parte del Rally Club Team Isola Vicentina e del suo Presidente Renzo De Tomasi che nonostante la difficile situazione, ha lavorato per la ripartenza di questa tipologia di manifestazioni, seguendo le direttive della Federazione man mano che venivano perfezionate le nuove procedure.

Questo ha permesso di individuare in domenica 5 luglio la data per lo svolgimento della gara con partenza ed arrivo ad Isola Vicentina, mantenendo il programma ed il percorso invariati come la formula “tutto in un giorno”. Ammesse, saranno le vetture storiche costruite sino al 31 dicembre 1990 e le moderne dall’1 gennaio 1991 in poi.

Le iscrizioni, aperte dal 7 giugno, si potranno inviare sino alle 20 di domenica 28.

In attesa dell’approvazione delle procedure per le verifiche sportive, si conferma  che la consegna del materiale i gara agli equipaggi sarà effettuata dalle 8 alle 10 presso il Bar Happy Days in via Vallorcola ad Isola Vicentina.

Ad ospitare la partenza sarà la centrale Piazza Marconi, con la prima vettura al via alle ore 11 per farvi ritorno alle 16.35 dopo aver affrontato i circa 150 i chilometri del percorso, lungo il quale sono previste 19 prove cronometrate al centesimo di secondo.

Il programma si conclude con la cerimonia delle premiazioni, prevista per le ore 18 ma per lo svolgimento della quale, si attende ulteriore conferma delle modalità di svolgimento che saranno comunicate prossimamente.

Il “Colli Isolani”, come ha confermato De Tomasi, darà anche il via all’edizione 2020 del Trofeo Tre Regioni Regolarità Turistica, visto che sono praticamente definite anche le date delle altre manifestazioni aderenti tra le quali il “Valposina-Valdastico”, la “Coppa dei Castelli” e il “Memorial Dal Grande” sempre organizzate dal Rally Club Team.

Audi e-tron: 110 chilometri d’autonomia in 10 minuti di ricarica

  • Ricarica in corrente continua (DC) con potenze fino a 150 kW per Audi e-tron 55 quattro e Audi e-tron Sportback 55 quattro
  • Rifornimento rapido alle colonnine HPC grazie al raffinato sistema di gestione termica: la regolarità della curva di ricarica è il riferimento della categoria
  • A 150 kW, dal 5% all’80% dell’energia in 30 minuti. 110 chilometri di autonomia ripristinabili in 10 minuti
  • Ricarica completa in 45 minuti: nessun competitor eguaglia la velocità dei SUV elettrici Audi

INGOLSTADT (Germania), 10 giugno – La rapidità di ricarica è un tema cruciale per il successo della mobilità elettrica. Minori sono i tempi necessari per un “pieno” d’energia, maggiore è la soddisfazione dell’utente. I Clienti delle vetture elettriche Audi beneficiano di elevate velocità alla colonnina, dato che la potenza massima di 150 kW in corrente continua è disponibile in un ampio range del processo di ricarica. Per ottenere un’autonomia di 110 chilometri, la sosta a una stazione HPC dura solo 10 minuti. Un obiettivo reso possibile dal raffinato sistema di gestione termica.

La maggior parte delle ricariche di un’auto elettrica viene effettuata in ambito domestico o presso il luogo di lavoro. Situazioni nelle quali il fattore tempo riveste un ruolo marginale. Durante i lunghi viaggi, diversamente, ogni minuto di attesa assume un valore essenziale e la velocità di ricarica diviene cruciale. Dopo una breve pausa, perché la mobilità a zero emissioni sia davvero fruibile, la vettura dovrebbe essere pronta per affrontare la successiva tappa del percorso. Per queste ragioni, nel valutare le performance di un modello BEV andrebbero considerate non tanto l’autonomia dichiarata o la potenza massima di ricarica, quanto piuttosto la velocità (vale a dire i kWh accumulati al minuto) durante l’intero processo di rifornimento. Il vero indicatore dell’efficienza alla colonnina di un’auto a zero emissioni consiste nel lasso di tempo nel quale sono fruibili elevate potenze di ricarica. Un parametro che vede i modelli Audi e-tron 55 quattro al vertice della categoria.

Velocità e regolarità di ricarica contano più della potenza pura. Audi e-tron 55 quattro e Audi e-tron Sportback 55 quattro garantiscono prestazioni di ricarica superiori ai competitor diretti, sebbene sul mercato esistano modelli con potenze nominalmente più elevate. Per sfruttare al meglio le stazioni HPC (High Power Charging), infatti, oltre alla potenza massima di ricarica è necessario poter contare su di un elevato assorbimento effettivo d’energia, protratto per un ampio range del processo di rifornimento. Se, diversamente, l’auto si ricarica alla massima potenza solo all’interno di una finestra temporale contenuta e, successivamente, vede ridursi rapidamente le performance, la velocità dell’intera operazione ne risente e le tempistiche di dilatano.

Curva di ricarica: il vero indice delle performance alla colonnina. Più che la potenza massima, come accennato, è l’assorbimento d’energia per unità di tempo il parametro cruciale nel valutare le prestazioni in fase di ricarica da parte di un modello BEV. Un parametro che, in una configurazione ideale, concorre a disegnare una curva di ricarica il più elevata e “piatta” possibile. Senza vistosi cali dopo il picco iniziale.

A tal proposito, Audi e-tron 55 quattro e Audi e-tron Sportback 55 quattro vantano performance di riferimento alle colonnine HPC. I SUV elettrici dei quattro anelli possono contare su di una curva di ricarica caratterizzata da una notevole rapidità nel raggiungere il picco (150 kW) e da una marcata costanza nel mantenerlo. In condizioni ideali, con un livello d’energia tra il 5% e il 70%, le versioni 55 quattro di Audi e-tron e Audi e-tron Sportback si ricaricano con potenze costantemente prossime alla soglia massima, prima che la gestione intelligente della batteria porti a una riduzione della corrente. Una differenza cruciale rispetto ai competitor che toccano il massimo della potenza per un breve periodo e vedono ridursi il picco ben prima del ripristino del 70% della capacità degli accumulatori.

La costanza in fase di ricarica dei modelli Audi e-tron 55 quattro si traduce in vantaggi concreti nella guida di tutti i giorni: per ottenere un’autonomia di circa 110 chilometri, in condizioni ideali il Cliente sosta alla colonnina HPC per soli 10 minuti, mentre l’80% dell’energia viene accumulato in 30 minuti. Per colmare il restante 20% – e passare così dal 5% al 100% dell’energia – sono necessari 45 minuti: una prestazione migliore rispetto alle vetture della concorrenza. Un vantaggio tecnico che si traduce nella massima fruibilità tanto nell’utilizzo quotidiano quanto nella programmazione degli spostamenti a lungo raggio.

Sistema di gestione termica: un elemento decisivo. La batteria di Audi e-tron 55 quattro e Audi e-tron Sportback 55 quattro accumula 95 kWh di energia elettrica, dei quali 86,5 kWh effettivamente fruibili, a una tensione nominale di 396 Volt. La raffinata gestione termica garantisce la costanza delle prestazioni degli accumulatori, la loro durata nel tempo e performance di marcia riproducibili anche con marcate sollecitazioni. Il sistema prevede quattro circuiti separati – lunghi complessivamente 40 metri e contenenti 22 litri di liquido refrigerante – variamente combinabili in funzione delle necessità, così da climatizzare l’abitacolo e la batteria ad alta tensione oltre a raffreddare i motori elettrici e i relativi rotori, le elettroniche di potenza e il dispositivo di carica.

Il sistema di gestione termica assicura che la batteria rimanga nel campo di temperatura ottimale, compreso tra 25 e 35°C, in tutte le situazioni, dall’avviamento a freddo in inverno fino alla marcia rapida in autostrada nei torridi giorni estivi. Durante la ricarica a corrente continua (DC) a 150 kW, il liquido di raffreddamento smaltisce il calore dovuto alla dissipazione di potenza elettrica. Se in inverno, durante la ricarica, la batteria è fredda, viene “riscaldata” dal liquido di raffreddamento (più caldo), che funge da scambiatore di calore.

Collocata sotto la cellula abitacolo, la scatola batteria viene fissata alla carrozzeria con 35 viti. Il risultato è un netto incremento della rigidità torsionale della scocca che, a propria volta, integra molteplici elementi in lega leggera. La sicurezza è rafforzata dal robusto telaio perimetrale. Il sistema di raffreddamento della batteria è situato esternamente alla scatola stessa, sotto il vano celle. Vano la cui struttura è costituita da profilati estrusi in alluminio piatti, suddivisi in piccole camere dette microport. Un innovativo adesivo termicamente conduttivo unisce l’unità di raffreddamento alla scatola della batteria. Il contatto fra i moduli di celle e la scatola è realizzato tramite il cosiddetto gap filler, un gel anch’esso termicamente conduttivo che viene pressato sotto ogni modulo. Questo gel costituisce una soluzione particolarmente efficiente, dato che trasmette uniformemente alla scatola della batteria il calore proveniente dalle celle, per poi cederlo al liquido di raffreddamento.

Audi e-tron e Audi e-tron Sportback 55 quattro: gli highlights

10 minuti – Presso una colonnina HPC, bastano 10 minuti di sosta per ricaricare un quantitativo d’energia sufficiente per percorrere 110 chilometri.

11 kW – Oltre che mediante la ricarica rapida a corrente continua (DC), i SUV coupé elettrici dei quattro anelli possono essere ricaricati grazie alla corrente alternata su colonnine AC, con potenza standard fino a 11 kW o, optando per un secondo charger (disponibile a richiesta nel corso del 2020), a 22 kW.

Da 25°C a 35°C – Il sistema di gestione termica assicura che la batteria rimanga nel campo di temperatura ottimale, compreso tra 25°C e 35°C, in tutte le situazioni, dall’avviamento a freddo in inverno fino alla marcia rapida in autostrada nei torridi giorni estivi.

30 minuti – I SUV elettrici Audi possono essere ricaricati in corrente continua (DC) con potenze fino a 150 kW. In meno di mezz’ora è possibile passare dal 5% all’80% dell’energia nella batteria.

40 metri – I condotti del sistema di gestione termica hanno una lunghezza complessiva di 40 metri e contengono 22 litri di liquido refrigerante.

45 minuti – I SUV elettrici Audi, ricaricati presso una colonnina HPC, in 45 minuti – partendo da un residuo d’energia del 5% – raggiungono un livello di carica del 100%.

95 kWh – La batteria agli ioni di litio accumula 95 kWh, dei quali 86,5 kWh effettivamente fruibili: una quantità di energia sufficiente ad alimentare per una settimana una casa abitata da quattro persone.

150 kW – Audi e-tron 55 quattro e Audi e-tron Sportback 55 quattro possono essere ricaricate in corrente continua (DC) con potenze fino a 150 kW.

408 CV e 664 Nm – Grazie alla modalità Boost, disponibile per otto secondi, Audi e-tron 55 quattro e Audi e-tron Sportback 55 quattro vedono il powertrain erogare complessivamente una potenza massima di 408 CV e una coppia di 664 Nm.

446 km – Nel ciclo WLTP, l’autonomia di Audi e-tron Sportback 55 quattro arriva a 446 km con una carica completa. Un risultato cui concorre il raffinato sistema di recupero, attivo sia in frenata – con decelerazioni sino a 0,3g, vale a dire nel 90% dei casi, il SUV dei quattro anelli recupera energia grazie ai soli motori elettrici che agiscono da alternatori – sia nelle fasi di rilascio, durante le quali il conducente può impostare il recupero in base a tre livelli, selezionabili mediante i bilancieri al volante così da favorire il cosiddetto “one-pedal feeling”.

150.000 – La Casa dei quattro anelli propone ai Clienti un accesso semplificato a circa 150.000 stazioni in 25 Paesi europei mediante il servizio di ricarica Audi e-tron Charging Service. A corrente alternata come a corrente continua, a 11 kW così come a 150 kW, per un “pieno” d’energia è sufficiente un’unica scheda e un unico contratto.

Audi e-tron Bridge: l’accesso flessibile alla mobilità elettrica

  • Audi facilita la conversione alla mobilità elettrica grazie alla formula di noleggio a lungo termine a elevata flessibilità
  • Con Audi e-tron bridge, uscita anticipata e senza oneri tra il 6° e il 12° mese del contratto di locazione di uno dei modelli BEV dei quattro anelli
  • Per i contratti con durata di almeno tre anni, Audi Italia omaggia i primi tre mesi di canone
  • Ampio portfolio di soluzioni finanziarie per la gamma e-tron: Audi e-tron Bridge, Audi Value noleggio e Audi Value condividono la certezza nell’investimento, la trasparenza nelle spese di gestione e la flessibilità nelle condizioni

INGOLSTADT (Germania), 10 giugno – Audi facilita la conversione alla mobilità elettrica grazie alla formula Audi e-tron Bridge. Il noleggio a lungo termine di uno dei modelli BEV dei quattro anelli non è mai stato così flessibile: i Clienti possono uscire senza oneri e anticipatamente dal contratto di locazione tra il 6° e il 12° mese, optando per un’altra Audi e scegliendo il prodotto finanziario più in linea con le proprie esigenze. E per i contratti con durata di almeno tre anni, Audi Italia omaggia i primi tre mesi di canone. Massima personalizzazione, certezza nell’investimento e trasparenza nelle spese di gestione i cardini delle formule Audi e-tron Bridge, Audi Value e Audi Value noleggio.

La conversione alla mobilità elettrica è una delle sfide dell’epoca moderna. Una sfida che Audi ha raccolto innovando in molteplici settori che spaziano dalla progettazione di vetture a zero emissioni efficienti e performanti all’evoluzione sostenibile dell’intera filiera produttiva, dalla creazione di un network di ricarica paneuropeo all’approntamento di formule finanziarie e di noleggio che mettano il Cliente al riparo da qualsiasi preoccupazione, presente e futura. Alla progressiva elettrificazione della gamma – entro il 2025 la Casa dei quattro anelli potrà contare su 20 modelli a zero emissioni – e al servizio di ricarica e-tron Charging Service, che mediante un unico contratto e un’unica card permette di attingere energia a oltre 140mila colonnine in 24 Paesi europei, incluse le stazioni ad alta velocità IONITY, si affiancano molteplici soluzioni contrattuali volte ad agevolare l’accesso alla mobilità elettrica.

Audi e-tron Bridge: exit strategy senza oneri e senza anticipo. Audi e-tron Bridge è l’opzione che consente di godere della massima flessibilità nel noleggio a lungo termine di un modello BEV dei quattro anelli. Audi assicura ai Clienti di Audi e-tron 50, Audi e-tron Sportback 50, Audi e-tron 55 quattro e Audi e-tron Sportback 55 quattro la possibilità di poter uscire senza oneri e anticipatamente dal contratto di noleggio tra il 6° e il 12° mese. È così possibile sostituire la propria Audi e-tron o Audi e-tron Sportback con un altro modello dei quattro anelli, optando per un nuovo contratto – a scelta – tra i prodotti offerti da Volkswagen Leasing, Volkswagen Bank o Volkswagen Financial Services. La flessibilità e convenienza della formula Audi e-tron Bridge è ulteriormente rafforzata dell’omaggio dei primi tre canoni e dall’assenza di anticipo nel caso di un contratto con durata di almeno 36 mesi.

Grazie ad Audi e-tron Bridge è possibile guidare per 3 anni e 45.000 chilometri Audi e-tron Sportback 50 quattro e Audi e-tron Sportback 55 quattro a fronte di un canone mensile di, rispettivamente, 1.464 e 1.680 euro che include una vasta gamma di servizi: immatricolazione, IPT, tre anni di soccorso stradale e traino in Italia/Europa 24 ore su 24, tre anni di bollo (ove previsto), due cambi di pneumatici (invernali ed estivi), vettura di cortesia – anch’essa elettrica – tre anni di RCA e tre anni di manutenzione ordinaria – in base al programma Audi Premium Care – e straordinaria. Le uniche condizioni per accedere ad Audi e-tron Bridge, che contempla locazioni di 36, 48 o 60 mesi, consistono nella regolarità nel pagamento dei canoni e nella titolarità tanto del primo quanto del secondo contratto.

Audi Value noleggio: il valore dei servizi inclusi “annulla” l’anticipo. Audi Value noleggio è la soluzione, destinata anche ai privati, che garantisce tutti i vantaggi di possedere un’automobile senza sottostare agli oneri di gestione. Bollo, assicurazione RCA, manutenzione e assistenza rientrano nel canone mensile. In aggiunta, per i contratti retail con durata di almeno 36 mesi, ogni Cliente beneficia dell’omaggio di tre canoni. Una soluzione che consente di pianificare in anticipo e con grande precisione le spese di gestione del veicolo.

Grazie ad Audi Value noleggio è possibile guidare per tre anni e 45.000 km Audi e-tron Sportback 50 quattro – caratterizzata da una potenza di 313 CV, dalla trazione integrale quattro elettrica, da uno scatto da 0 a 100 km/h in 6,8 secondi e da un’autonomia massima di 347 chilometri WLTP grazie alla batteria da 71 kWh – a fronte di un canone mensile di 1.233 euro. Comprensivo, come accennato, d’immatricolazione, IPT, tre anni di soccorso stradale e traino in Italia/Europa 24 ore su 24, tre anni di bollo (ove previsto), due cambi di pneumatici (invernali ed estivi), vettura di cortesia – anch’essa BEV – tre anni di RCA e tre anni di manutenzione ordinaria – in base al programma Audi Premium Care – e straordinaria. Servizi il cui valore complessivo compensa integralmente l’anticipo di 7.490 euro e anzi lo eccede del 30%.

Audi Value: rate da 800 euro per Audi e-tron Sportback. Oltre al noleggio a lungo termine, la Casa dei quattro anelli propone ai Clienti di Audi e-tron e Audi e-tron Sportback la formula dell’acquisto finanziato. Audi Value, nello specifico, è lo strumento che rende certo il valore futuro della propria Audi. La formula prevede un anticipo e il finanziamento, grazie al valore futuro garantito Audi, solo di una parte del costo della vettura, consentendo così di contenere l’ammontare delle rate. Al temine del periodo contrattuale è possibile scegliere se sostituire l’auto, riscattarla o restituirla.

Optando per Audi e-tron Sportback nelle versioni 50 quattro e 55 quattro, il valore futuro garantito sfiora il 45% del prezzo della vettura. Un importo rilevante, reso possibile dall’elevato valore residuo dei prodotti a zero emissioni Audi. Conseguentemente, è possibile guidare da subito il SUV coupé dei quattro anelli sostenendo, in tre anni, solamente il 55% del costo del veicolo, con la libertà di scegliere l’opzione finale preferita. La rata mensile di Audi e-tron Sportback 50 quattro è contenuta in 800 euro – che diventano 1.000 euro per la top di gamma Audi e-tron Sportback 55 quattro – ed è comprensiva del piano di manutenzione Audi Premium Care per 24 mesi o 30.000 km.

La flessibilità della formula Audi Value trova conferma nella definizione della rata mensile, sulla quale influiscono l’anticipo, la durata del contratto (2 o 3 anni) e la percorrenza chilometrica annuale. Al Cliente, nello specifico, è data la possibilità di scegliere tra sei soglie chilometriche in funzione delle esigenze individuali. È così possibile spaziare in un ampio range compreso tra 10.000 e 40.000 km all’anno. A richiesta, sono disponibili servizi collegati quali l’estensione di garanzia Audi Extended Warranty e prodotti assicurativi specifici.

Nuova Audi A3: sicurezza da prima della classe

  • Tecnologie derivate dai modelli Audi di categoria superiore: disponibili sino a tre radar, cinque telecamere e dodici sensori a ultrasuoni
  • Frenata automatica con riconoscimento di veicoli, pedoni e ciclisti, supporto all’aggiramento dell’ostacolo, assistenza al mantenimento di corsia e chiamata d’emergenza di serie
  • Adaptive cruise assist: regola automaticamente la distanza dal veicolo che precede e contribuisce a mantenere il centro corsia, anche in presenza di lavori in corso
  • A richiesta, assistenza al cambio di corsia e al traffico trasversale posteriore, avviso d’uscita, riconoscimento della segnaletica stradale ed head-up display
  • Sicurezza e comfort in manovra: l’assistente al parcheggio gestisce in autonomia le manovre in entrata e uscita dai posteggi

INGOLSTADT (Germania), 10 giugno – La quarta generazione della compatta di Ingolstadt mutua dai modelli Audi di categoria superiore un ricco portfolio di tecnologie d’assistenza al conducente. Dalla marcia nel traffico ai viaggi autostradali, dalle manovre in parcheggio alle situazioni limite, come collisioni o lavori in corso, gli ADAS appannaggio della berlina dei quattro anelli garantiscono protezione e comfort.

La frenata automatica d’emergenza? Di serie. Il riconoscimento di veicoli, pedoni e ciclisti? Di serie. Il supporto alle manovre di aggiramento dell’ostacolo? Di serie. L’assistenza al mantenimento della corsia? Di serie. E la chiamata d’emergenza? Anch’essa di serie. In aggiunta, a partire dalla versione Business, il cruise control è adattivo e, nel caso delle vetture dotate di trasmissione automatica S tronic, integra la funzione Stop&go che gestisce autonomamente l’auto nel traffico. Nuova Audi A3, nelle Concessionarie italiane da fine giugno, mutua dai modelli Audi di classe superiore tanto l’infotainment e le soluzioni di connettività quanto le tecnologie di assistenza alla guida, garantendo comfort e sicurezza in ogni frangente.

Nuova Audi A3, già ordinabile nelle versioni Sportback e Sedan, nella configurazione top di gamma si avvale di un radar anteriore a medio raggio (con portata sino a 160 metri e angolo di rilevamento di 60°) per il monitoraggio di quanto accade dinanzi all’auto e di due radar posteriori (con portata sino a 70 metri) cui si aggiungono una telecamera frontale, quattro telecamere perimetrali e dodici sensori a ultrasuoni. Dotazioni alla base dell’operato dell’Audi pre sense front, che previene gli impatti con gli altri veicoli, i pedoni e i ciclisti. Qualora il sistema ravvisi una condizione di potenziale pericolo, a un primo alert visivo e sonoro segue un impulso in corrispondenza del pedale del freno e quindi, in assenza di reazioni del conducente, una frenata d’emergenza per evitare o ridurre le conseguenze della collisione. Le medesime tecnologie di rilevamento ambientale supportano il collision avoid assist che assiste il guidatore nell’evitare un ostacolo individuando una traiettoria alternativa in funzione della distanza, degli ingombri e dello scarto trasversale del veicolo che precede. In questo caso, a una frenata mirata si accompagna una ridotta coppia sterzante per agevolare la schivata.

Oltre alla frenata automatica d’emergenza e al supporto alle manovre di aggiramento dell’ostacolo, nuova Audi A3 si avvale sin dall’allestimento d’ingresso dell’assistenza al mantenimento della corsia. A partire da una velocità di 60 km/h, se l’auto si avvicina alle linee di demarcazione senza che il conducente abbia attivato gli indicatori di direzione, il sistema contribuisce a riportare la vettura in carreggiata, effettuando degli interventi correttivi allo sterzo. Non meno rilevante l’inclusione nel primo equipaggiamento di nuova Audi A3 della chiamata d’emergenza e assistenza Audi connect, attiva automaticamente – o manualmente mediante lo specifico pulsante – in caso d’incidente così da trasmettere i dati relativi all’impatto al Call Center Audi dedicato. Qualora si verifichi un guasto o il sinistro non comporti conseguenze di rilievo, ad esempio in assenza dell’apertura degli air bag o dell’entrata in funzione del pretensionatore delle cinture, il servizio online di assistenza stradale e l’Audi incident assistant, vale a dire lo shortcut nel display MMI touch che invita alla chiamata d’emergenza, forniscono immediato supporto. Il pacchetto è ulteriormente arricchito dalla funzione Audi service request: previa registrazione mediante l’app myAudi, il Service Partner prescelto è informato dell’avvicinarsi degli appuntamenti d’assistenza, così da contattare il Cliente con un congruo anticipo.

Tra le tecnologie a richiesta, il sistema più raffinato appannaggio di nuova Audi A3 è costituito dall’adaptive cruise assist, che supporta il conducente regolando automaticamente la distanza dal veicolo che precede e contribuendo, mediante lievi interventi correttivi allo sterzo, a mantenere direzionalità e centralità all’interno della corsia, anche in caso di restringimenti della carreggiata. Nel traffico stop-and-go, il sistema frena Audi A3 sino al completo arresto: la vettura viene riavviata automaticamente agendo sulla frizione, qualora sia presente il cambio manuale, o sull’acceleratore, nel caso della trasmissione automatica. Se abbinato all’emergency assist, il sistema è in grado di riconoscere l’inattività del conducente, avvisandolo con segnali visivi, acustici e tattili. Nel caso in cui il guidatore non reagisca, il sistema subentra alla guida di Audi A3 rallentando automaticamente la vettura fino all’arresto in corsia e attivando sia le quattro frecce sia la chiamata d’emergenza.

Attingendo alle dotazioni a richiesta, sono disponibili ulteriori tecnologie di pregio quali l’assistenza al cambio di corsia e al traffico trasversale posteriore. Nel primo caso, a velocità comprese tra 15 e 250 km/h, qualora una manovra venga giudicata critica, ad esempio per la presenza di un veicolo in corrispondenza dell’angolo di visuale cieco, un LED di avvertimento si attiva in corrispondenza dello specchietto retrovisivo esterno. Una funzione resa possibile dall’interazione tra i radar che monitorano i lati destro e sinistro e la zona alle spalle dell’auto. L’avviso d’uscita segue la medesima logica, anche a vettura ferma, con l’integrazione di una segnalazione acustica per richiamare l’attenzione del conducente sulla presenza di veicoli e ciclisti in avvicinamento da dietro. L’assistente al traffico trasversale posteriore, in uscita in retromarcia dagli spazi di parcheggio trasversali e diagonali, allerta il conducente in merito alla presenza di veicoli in arrivo, visualizzando un’indicazione sul display MMI. In situazioni particolarmente critiche, viene emesso un segnale acustico e attivato un intervento frenante.

Arricchiscono la gamma dei sistemi di assistenza alla guida il freno di stazionamento elettrico con ausilio alla partenza, il riconoscimento della segnaletica stradale, il sistema Audi pre sense basic – che adotta misure preventive quali il pretensionamento delle cinture di sicurezza, la chiusura tanto dei cristalli laterali quanto del tetto apribile e l’attivazione delle quattro frecce – e la retrocamera. Successivamente al lancio, saranno disponibili le telecamere perimetrali. Quanto alla sosta, il sistema di ausilio al parcheggio plus è di serie per le versioni Business Advanced ed S line edition. Ai sensori acustici e visivi anteriori e posteriori si accompagna l’assistente al parcheggio che, mediante i sensori a ultrasuoni, facilita l’entrata negli stalli perpendicolari ed effettua in autonomia le manovre in entrata e uscita dai posteggi paralleli. Il conducente deve solo accelerare, frenare e controllare l’operazione, mentre la vettura gestisce autonomamente lo sterzo.

Completa il portfolio delle dotazioni di sicurezza di nuova Audi A3 l’head-up display, a richiesta, in grado di proiettare le informazioni relative ai sistemi di assistenza, di navigazione o i messaggi di avviso direttamente nel campo visivo del conducente. La visualizzazione a colori, a elevato contrasto, è regolabile in altezza così che il guidatore non distolga lo sguardo dalla strada. Le tecnologie opzionali appannaggio di Audi A3 Sportback e Audi A3 Sedan sono disponibili singolarmente o in configurazione aggregata grazie al Pacchetto assistenza che raggruppa il sistema di navigazione MMI plus con MMI touch e il cruise control adattivo – limitatamente all’allestimento d’ingresso – il riconoscimento della segnaletica stradale, il sistema di ausilio al parcheggio plus con assistente al parcheggio (di serie dalla variante Business Advanced)  e l’adaptive cruise assist con emergency assist.

Consumi ed emissioni della gamma Audi A3*

A3 Sportback 1.0 (30) TFSI – 5,4/6,0 litri/100 km – 123/136 g/km di CO2 – 106/111 g/km di CO2 (ciclo NEDC)

A3 Sportback 1.5 (35) TFSI – 5,8/6,4 litri/100 km – 131/145 g/km di CO2 – 111/116 g/km di CO2 (ciclo NEDC)

A3 Sportback 1.5 (35) TFSI S tronic MHEV 48V – 5,6/6,2 litri/100 km – 128/142 g/km di CO2 – 109/115 g/km di CO2 (ciclo NEDC)

A3 Sportback 2.0 (30) TDI – 4,2/4,7 litri/100 km – 111/123 g/km di CO2 – 92/96 g/km di CO2 (ciclo NEDC)

A3 Sportback 2.0 (35) TDI S tronic – 4,5/5,1 litri/100 km – 118/132 g/km di CO2 – 98/103 g/km di CO2 (ciclo NEDC)

A3 Sedan 1.0 (30) TFSI – 5,3/5,8 litri/100 km – 120/133 g/km di CO2 – 106/108 g/km di CO2 (ciclo NEDC)

A3 Sedan 1.5 (35) TFSI – 5,7/6,3 litri/100 km – 129/143 g/km di CO2 – 111/114 g/km di CO2 (ciclo NEDC)

A3 Sedan 1.5 (35) TFSI S tronic MHEV 48V – 5,5/6,1 litri/100 km – 125/139 g/km di CO2 – 109/113 g/km di CO2 (ciclo NEDC)

A3 Sedan 2.0 (30) TDI – 4,1/4,6 litri/100 km – 108/121 g/km di CO2 – 92/95 g/km di CO2 (ciclo NEDC)

A3 Sedan 2.0 (35) TDI S tronic – 4,4/5,0 litri/100 km – 117/130 g/km di CO2 – 98/101 g/km di CO2 (ciclo NEDC)

 

 

Nuova Audi A3: l’efficienza e la raffinatezza tecnica del tre cilindri 1.0 TFSI

  • A listino il propulsore tre cilindri 1.0 TFSI da 110 CV, porta d’ingresso delle gamme Audi A3 Sportback e Audi A3 Sedan
  • Meccanica raffinata: iniezione diretta della benzina, sovralimentazione turbo, 12V, basamento in alluminio, bielle forgiate e pistoni in lega leggera
  • Prestazioni brillanti e consumi contenuti: 200 Nm di coppia disponibili sin da 2.000 giri/min e percorrenze sino a 19 km/l nel ciclo combinato WLTP
  • Audi A3 Sedan: ora disponibile anche nella versione 2.0 (30) TDI da 116 CV con i consumi più contenuti in gamma. Percorre oltre 24 km/l WLTP

INGOLSTADT (Germania), 10 giugno – Si amplia l’offerta di nuova Audi A3. La quarta generazione della berlina dei quattro anelli vede debuttare la motorizzazione 1.0 (30) TFSI da 110 CV, entry level delle famiglie Audi A3 Sportback e Audi A3 Sedan. Tecnologicamente raffinato, il propulsore tre cilindri turbo a iniezione diretta della benzina abbina efficienza e prestazioni. Il listino di Audi A3 Sedan accoglie anche la versione 2.0 (30) TDI da 116 CV, caratterizzata dai consumi più contenuti in gamma: percorre oltre 24 chilometri/litro nel ciclo combinato WLTP.

Compatto, leggero, performante e parco nei consumi: un identikit d’eccellenza per il motore 1.0 (30) TFSI da 110 CV, entry level della gamma di nuova Audi A3. Già ordinabile nelle configurazioni di carrozzeria Sportback e Sedan, la quarta generazione della berlina di Ingolstadt raggiungerà le Concessionarie italiane da fine giugno abbinando al design sportivo come non mai l’abitacolo dalla marcata digitalizzazione, l’infotainment derivato dai modelli Audi di categoria superiore e i sistemi di ausilio alla guida al top della categoria. Disponibile con tre varianti d’assetto e la trazione anteriore o – successivamente al lancio – integrale quattro, la compatta dei quattro anelli vanta un portfolio di powertrain che costituisce un unicum sul mercato potendo contare, entro la fine del 2020, su motorizzazioni TFSI, TDI, mild-hybrid, plug-in e a metano. Un primato ulteriormente sottolineato dall’entrata a listino del propulsore 1.0 (30) TFSI: nessun competitor diretto annovera in gamma un motore a 3 cilindri altrettanto raffinato tecnicamente, prestazionale ed efficiente.

Caratterizzato da dimensioni molto contenute e da una notevole leggerezza – pesa solo 88 kg – il 3 cilindri di 999 cc si avvale di soluzioni evolute quali il basamento in alluminio, le bielle forgiate e i pistoni in lega leggera esenti da squilibri al punto che il motore non richiede un albero di equilibratura. La testata è a dodici valvole, mentre gli alberi a camme di aspirazione e scarico sono regolabili ciascuno con un angolo di manovella di 50 e 40 gradi. Il collettore di scarico è integrato nella testata. Quest’ultima, come il basamento, è dotata di un circuito di raffreddamento dedicato. Complice il filtro antiparticolato, il tricilindrico rispetta la recente normativa antinquinamento Euro 6 d-ISC-FCM (WLTP 3.0).

Grazie alla sovralimentazione mediante turbocompressore e all’iniezione diretta della benzina, il 1.0 TFSI eroga 110 CV e il picco di coppia di 200 Nm è disponibile sin da 2.000 giri/min. Audi A3 Sportback 1.0 (30) TFSI scatta così da 0 a 100 km/h in 10,6 secondi raggiungendo una velocità massima di 204 km/h, mentre Audi A3 Sedan 1.0 (30) TFSI fa registrare, rispettivamente, 10,6 secondi e 210 km/h. Alle prestazioni brillanti si accompagnano consumi decisamente contenuti, dal momento che la compatta dei quattro anelli in configurazione Sportback percorre nel ciclo combinato WLTP sino a 18,5 chilometri con un litro di carburante, mentre la berlina a quattro porte sfiora i 19 chilometri/litro. Ridotte, in entrambi i casi, le emissioni di CO2 che si attestano, rispettivamente, a 123-136 e 120-133 grammi/km (106-111 e 106-108 grammi/km NEDC).

Al debutto del nuovo 1.0 (30) TFSI da 110 CV si affianca l’entrata a listino per Audi A3 Sedan del motore d’accesso all’offerta Diesel, vale a dire il 2.0 (30) TDI da 116 CV e 300 Nm di coppia, già disponibile per Audi A3 Sportback. Un propulsore che garantisce i consumi più contenuti in gamma, permettendo alla berlina a quattro porte di Ingolstadt di percorrere oltre 24 chilometri/litro nel ciclo combinato WLTP a fronte di emissioni di 108-121 grammi/km (92-95 grammi/km NEDC). Un risultato reso possibile dalla separazione dei circuiti di raffreddamento per monoblocco e testata, da una certosina riduzione degli attriti interni e dall’adozione di un albero motore più leggero di 2,8 kg rispetto al propulsore 2.0 TDI appannaggio della precedente generazione di Audi A3.

Audi A3 Sportback e Audi A3 Sedan 1.0 (30) TFSI, così come Audi A3 Sedan 2.0 (30) TDI, sono dotate di trasmissione manuale a 6 rapporti e condividono con le motorizzazioni già a listino gli allestimenti d’ingresso, Business, Business Advanced ed S line edition. Lato benzina, il 1.0 (30) TFSI 110 CV si aggiunge al 1.5 (35) TFSI 150 CV e al raffinato 1.5 (35) TFSI S tronic 150 CV MHEV 48V forte, oltre che del sistema mild-hybrid a 48 Volt, della frenata rigenerativa e della tecnologia cylinder on demand. Lato Diesel, il 2.0 (30) TDI 116 CV si affianca al performante 2.0 (35) TDI S tronic 150 CV.

Le nuove varianti entry level possono contare su tutte le caratteristiche distintive della quarta generazione della berlina di Ingolstadt. A partire dalla marcata digitalizzazione dell’abitacolo, dove spiccano i comandi touch – la plancia s’ispira ai modelli Audi di categoria superiore con look Black Panel e display da 10,1”, di serie sin dalla versione d’ingresso – la piattaforma d’infotainment MIB 3 e il comando vocale intelligente. Al sistema MMI, che replica in abitacolo l’intuitività degli smartphone, si affianca la strumentazione digitale: il display da 10,25″, di serie, consente di selezionare le informazioni mediante il volante multifunzione. In abbinamento al sistema di navigazione MMI plus con MMI touch – di serie dalla variante Business – sono previste funzioni di pregio quali l’assistente al percorso che segue i principi del machine learning e i servizi Audi connect. L’Audi virtual cockpit da 10,25”, abbinato al sistema MMI plus, consente la rappresentazione della mappa di navigazione in formato ampliato, mentre lo step superiore, vale a dire l’Audi virtual cockpit plus da 12,3″, a richiesta, permette di optare per differenti layout. Optando per il pacchetto Audi connect navigation & infotainment plus, il comando vocale risponde alle domande non solo sulla base delle informazioni presenti a bordo, ma anche sfruttando le conoscenze presenti nel cloud.

Tra le dotazioni volte a rafforzare la connettività della compatta dei quattro anelli vi sono l’Audi smartphone interface, di serie dalla versione Business, che trasferisce l’ambiente Apple Car Play o Android Auto sul display della vettura, e l’Audi phone box, a richiesta, che collega lo smartphone del Cliente all’antenna dell’auto ricaricandolo per induzione. La radio digitale DAB+ è di serie. In abitacolo spiccano l’inedito comando lungo il tunnel per la regolazione del volume, sensibile ai movimenti circolari delle dita, e le bocchette d’aerazione che costituiscono la naturale prosecuzione della palpebra della strumentazione. Grazie all’Audi pre sense front, che previene gli impatti con altri veicoli, pedoni e ciclisti, all’assistente agli ostacoli (collision avoid assist) e all’assistenza al mantenimento della corsia – dotazioni tutte di serie sin dalla versione d’ingresso – nuova Audi A3 garantisce un livello di sicurezza al vertice della categoria. A richiesta, sono disponibili ulteriori tecnologie quali l’assistenza al cambio di corsia e l’avviso di uscita.

Prezzi, per le versioni 1.0 (30) TFSI, da 27.950 euro per Audi A3 Sportback e da 29.250 euro per Audi A3 Sedan. Il listino di Audi A3 Sedan 2.0 (30) TDI parte da 30.450 euro.

1980 – Quarant’anni fa Peugeot  fece rinascere il marchio Talbot

  • Nel 1980, dopo una lunga negoziazione con Chrysler, PEUGEOT ridiede vita ad uno storico e prestigioso marchio dell’automobilismo mondiale, molto noto nei decenni passati per le sue splendide vetture di alta gamma e per i numerosi trionfi ottenuti sui circuiti di tutto il mondo.
  • Il Marchio scomparso ormai da circa vent’anni entrò a far parte dei beni del gruppo PSA, nato pochi anni prima, ancor prima della morte del suo fondatore, Anthony Lago.
  • Nacque quindi una gamma di modelli Talbot che trovò fortuna sulle strade di molti Paesi, tra cui anche l’Italia, ove alcuni nomi divennero familiari ai più: Samba, Horizon, Solara, solo per citarne alcuni.

Gli anni settanta furono anni decisivi per lo sviluppo di PEUGEOT che, in meno di un decennio, con la creazione di PSA vide quasi triplicare il suo peso sul mercato francese, con importanti riflessi anche su quello internazionale ed in particolare su quello europeo. Possiamo affermare che fu proprio in quegli anni che si formarono e consolidarono i rapporti di forza tra i maggiori costruttori europei, una situazione che rimase tale per quasi tre decenni. La Casa del Leone fece quindi un grande balzo all’interno del mercato e l’inizio di tutto si ebbe nel 1976. In quell’anno, poco dopo l’acquisizione di Citroën da parte di PEUGEOT (avvenuta nel 1974) e la conseguente nascita di PSA (acronimo di PEUGEOT Société Anonyme), il presidente di Chrysler Francia, John Day, lanciò a PEUGEOT un primo tiepido segnale sulla eventuale disponibilità da parte di Chrysler ad avviare una trattativa finalizzata alla cessione dell’intera rete di produzione e vendita facente capo a Chrysler in Europa. L’offerta fu ritenuta interessante e senza perdere tempo partirono subito una serie di negoziati che sfociarono in una proposta di acquisto da parte di PEUGEOT che però viene ritenuta insufficiente da Chrysler.

In realtà i contatti tra le due aziende non si interruppero, e ciò fu possibile grazie anche ad una serie di accordi legati ad una collaborazione tecnica per lo sviluppo di una piccola vettura da produrre negli Stati Uniti e destinata alla vendita in tutto il nord America. Proprio a seguito di questi contatti, emerse la grave difficoltà finanziaria di Chrysler, e ripartirono i negoziati, ma questa volta con maggiore determinazione da entrambe le parti, anche perché PEUGEOT temeva un tentativo di nazionalizzazione dei suoi stabilimenti come fortemente sollecitato da una parte politica in Francia.

L’accordo fu trovato su valori complessivi quasi analoghi alla precedente trattativa ma con un mix diverso, perché in tale occasione PEUGEOT offrì un minor apporto di liquidità e in cambio offrì un maggior numero di proprie azioni. Con l’inserimento all’interno del proprio capitale azionario di una parte consistente in mano ad una azienda americana, fu evidente come il percorso di nazionalizzazione sarebbe stato molto più difficile da percorrere.

Il 10 agosto del 1978 PEUGEOT chiuse il contratto con Chrysler divenendo a tutti gli effetti un gruppo di dimensioni mondiali con stabilimenti in molti paesi: quell’anno PEUGEOT poté contare su 80.900 dipendenti e produsse 861.800 veicoli, Citroën contò su 84.100 dipendenti ed una produzione di 903.500 vetture mentre Simca 81.500 dipendenti e 810.000 veicoli.

Rimase però un problema di marketing: come si sarebbero chiamate le vetture prodotte negli stabilimenti Simca? La decisione non fu facile, la scelta cadde sul prestigioso marchio Talbot molto noto in passato sia in Francia che nel Regno Unito per le sue splendide vetture di alta gamma e per i trionfi sui circuiti di tutto il mondo. Il Marchio scomparso ormai da circa vent’anni entrò a far parte dei beni del gruppo PSA, ancor prima della morte del suo fondatore, Anthony Lago.

Mancavano 100 giorni all’ufficializzazione del nuovo Marchio quando un pool di specialisti si chiuse in un anonimo palazzo nel centro di Parigi per mettere a punto tutte le varie fasi operative nel dettaglio. Il 10 luglio del 1979 fu tutto pronto, il cambio di nome diventò una realtà e gradualmente furono smaltiti tutti gli stock di vetture ancora presenti con il vecchio logo e cominciò la produzione delle auto col brand Talbot. Samba, Horizon, Solara, ma anche Tagora, Ranch, Murena, una gamma che trovò un buon successo commerciale anche in Italia.

 

ACI: il mercato dell’auto a maggio riparte dall’usato e per i motocicli di seconda mano torna il segno più

Il mercato dell’auto riparte dall’usato, seppure con tutte le incertezze dovute all’emergenza sanitaria da Covid-19. Diversamente da quanto si è verificato per le prime iscrizioni, nel mese di maggio i passaggi di proprietà delle autovetture, al netto delle minivolture (trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale), hanno dato segnali di ripresa rispetto ai mesi di lockdown, contenendo le perdite con una variazione negativa del 30,3%, che si riduce al 23,3% in termini di media giornaliera per la presenza in questo mese di due giornate lavorative in meno. Per ogni 100 autovetture nuove ne sono state vendute 190 usate nel mese di maggio e 181 nel periodo gennaio-maggio.

Da segnalare sul mercato dell’usato l’aumento nel mese di maggio dei trasferimenti netti delle autovetture ad alimentazione elettrica (+9,8%) e ibrida a gasolio (+71,6%), con un incremento delle minivolture che ha raggiunto il 24,2% nel caso delle elettriche e addirittura il 155,8% nel caso delle ibride a gasolio. Primi passi di una transizione energetica che a maggio ha trovato conferma anche nelle prime iscrizioni (+29,2% le elettriche, +9,4% le ibride a benzina e +50,1% le ibride a gasolio).

Risultati ancora migliori a maggio per il mercato delle due ruote di seconda mano, che di consueto si concentra  soprattutto nei mesi primaverili. A maggio i passaggi di proprietà dei motocicli, depurati dall’effetto distorsivo delle minivolture, sono infatti tornati in positivo, facendo registrare una crescita mensile dello 0,2%, che sale al 10,3% in termini di media giornaliera.

Nei primi cinque mesi dell’anno sono state rilevate contrazioni complessive del 37,1% per le autovetture, del 34,8% per i motocicli e del 36,1% per tutti i veicoli.

I dati sono riportati nell’ultimo bollettino mensile “Auto-Trend”, l’analisi statistica realizzata dall’Automobile Club d’Italia sui dati del PRA, consultabile sul sito www.aci.it

Soffrono invece le radiazioni che hanno chiuso il bilancio del mese di maggio con un calo del 56,6% per le autovetture e del 55,9% per i motocicli (rispettivamente -52,3% e -51,5% in termini di media giornaliera). Torna dunque a crescere il parco circolante italiano, che nel settore auto evidenzia un tasso unitario di sostituzione pari a 0,62 nel mese di maggio (ogni 100 auto iscritte ne sono state radiate 62) e a 0,86 nei primi cinque mesi dell’anno.

Il periodo gennaio-maggio 2020 ha archiviato complessivamente per le radiazioni decrementi medi del 40,5% (in particolare 40,7% per le autovetture e 40,3% per i motocicli).