33° Rally Lana, Classe R5: Crugnola impone la sua legge, ma che battaglia alle sue spalle
Il pilota ufficiale di Citroën Italia mantiene saldamente in pugno la situazione e chiude davanti a Elwis Chentre e Corrado Pinzano. La bella prova di Ivan Caramellino rovinata da una violenta uscita di strada. Di Tommaso M. Valinotti. Foto Elio Magnano
BIELLA, 12 luglio – Categoria fra le più popolose in gara (solo la N2 vantava più iscritti), la Classe R5 è stata monopolio di Andrea Crugnola-Pietro Elia Ometto, venuti a Biella per testare soluzioni da usare al prossimo Rally Roma Capitale sulla loro Citroën C3. Poiché un pilota è innanzitutto uno spirito competitivo, il pilota varesino ha concesso ben pochi spazi agli avversari, pur dando l’impressione di rimanere ampiamente dentro i limiti del rischio, aggiudicandosi cosi sei delle sette prove speciali, lasciandone appena una a Ivan e Marina Carmellino, Volkswagen Polo, che non si possono certo definire una sorpresa, ma sono sicuramente una delle note liete della gara. Peccato per loro e per la competizione, che il loro rally sia terminato rovinosamente con un’uscita di strada nel primo passaggio domenicale su Curino, dopo che avevano vinto il primo passaggio su Tracciolino e si proponevano per un interessante duello per la seconda piazza in gara assoluta e in Classe R5 con Corrado Pinzano.
Il biellese, affiancato da Marco Zegna, ha conquistato la seconda piazza assoluta e di R5, con una gara grintosa e sofferta, non solo per la foratura patita nel primo passaggio su Tracciolino, costatagli 21”7 da Crugnola e tre posizioni in classe, recuperandone immediatamente due nella prova successiva chiudendo la prima giornata a 7”8 dai Carmellino. Il grande duello che si prospettava la domenica è andato in fumo per l’uscita di strada dell’equipaggio di New Driver’s Team (compagno di squadra di Pinzano), e Pinzano la domenica ha difeso con i denti la posizione assoluta dagli assalti di Alessandro Gino (Fiesta WTRC) e della Škoda Fabia di Elwis Chentre. Una domenica difficile nella quale Pinzano non ha mia trovato il giusto passo sulla speciale di Curino (percorsa al contrario) sulla quale era stato il grande dominatore nella Ronde dell’autunno scorso, al punto da commentare: “È stato più facile allora con la febbre che oggi con l’assetto non soddisfacente”.
Situazione contraria invece per Elwis Centre-Andrea Canepa, che faticano a trovare l’assetto e sbagliano anche la scelta dei pneumatici nelle prove di sabato, riuscendo a cambiare ritmo e passo la domenica sulla speciale di Curino (nel secondo passaggio chiudono ad appena 3/10 da Crugnola), fatto che consente loro di difendere la terza piazza assoluta dagli assalti di Alessandro Gino e mantenere autorevolmente la terza piazza in Classe R5. Con buon margine su Giacomo Scattolon-Matteo Nobili, Škoda Fabia R5, in trasferta biellese in preparazione dell’impegno di Roma Capitale. Costante la gara di Marco Gianesini-Matteo Bergonzi, Škoda Fabia R5, quinti di classe e sesti nell’assoluta, che al termine della gara hanno commentato: “Siamo partiti con il numero 7 abbiamo concluso sesti, quindi è un passo avanti. Abbiamo fatto la gara con il nostro passo e la classifica ci vede dove ci aspettavamo di essere”.
Arrivo in volata per la settima piazza con Alberto Dall’Era-Danilo Fappani, che bruciano sul traguardo per appena 1” netto Gianluca Varisto-Ramon Baruffi, entrambi su Škoda Fabia, ai quali non è bastata una seconda giornata in rimonta per recuperare il tempo perso sabato sera. Varisto ha iniziato la gara con una toccata dopo un chilometro dal via della prima speciale, perdendo 43”8 da Crugnola, dimostrando nel successivo passaggio sulla stessa Rosazza che la prova non gli era favorevole, girandosi sull’ultimo tornante, rompendo un cerchio, senza patire conseguenze nella successiva Tracciolino. Il giorno dopo Varisto-Baruffi aumentano il passo, recuperano posizioni in classifica assoluta chiudendo ottavi, settimi di Classe R5, alla loro terza gara, in tre anni con la Škoda Fabia R5. Soddisfattissimo anche Alberto Dall’Era, un passato da centauro convertito ai rally appena tre anni fa, che, guardando il “piazzalone” del parco assistenza di Città Studi commentava. “Conosco meglio questo piazzale delle prove speciali che non ho mai fatto, qui invece ho corso tre volte in Super-Motard”.
Ottava posizione di classe e primato nella Michelin Zone Rally Cup per Davide Riccio e Silvia Rocchi che faticano a digerire la prova di Rosazza e i suoi tornanti, mentre se la cavano al meglio nel primo passaggio su Tracciolino, noni assoluti e il giorno successivo sulla Curino approfittandone anche per riprendere confidenza con la vettura e con i pneumatici Michelin di cui seguono il challenge. Esordio sulla Škoda Fabia R5 per i locali Pierangelo Tasinato-Simone Bottega, che partono con il piede giusto sulla Rosazza-1 con il dodicesimo tempo assoluto, poi faticano nelle successive tre prove serali, prendendo un buon passo la domenica e chiudendo soddisfatti.
Era partita bene la gara di Massimo Marasso-Luca Pieri, Škoda Fabia, che nelle prime tre prove erano riusciti a inserirsi stabilmente fra i migliori dieci della classifica assoluta. Poi, sulla Tracciolino-2 la vettura boema prende il sopravvento sul pilota di Neive, esce di strada e sbatte duramente staccando una ruota. I danni non sono gravissimi, e possono essere riparati nella notte, ma all’equipaggio della Scuderia Etruria viene assegnato il 92° tempo che lo fa precipitare in 29esima posizione assoluta e ripartire il giorno dopo con il Super Rally. Grande gara la domenica sulla Curino, dove Marasso-Pieri segnano per due volte il settimo tempo assoluto e una volta l’ottavo, chiudendo così diciottesimi assoluti e noni di classe, in una posizione non consona a quelle che erano le loro aspettative. A seguire Stefano Serini-Marco Bevilacqua, all’esordio sulla Fiesta R5, che faticano nei tornanti di Rosazza nella notte, e forano dopo due chilometri sulla Curino del mattino, perdendo 1’38” da Crugnola. Ma nelle successive due prove dimostrano di aver trovato il feeling con la berlinetta inglese e segnano tempi a ridosso della top ten assoluta, riuscendo a superare Massimo Menegaldo e Chiara Lavagno, vittima di un testacoda sulla Tracciolino alla luce dei fari, proprio sull’ultima prova speciale e per appena 3/10. Chiudono la classifica Vittorio Ceccato con Rudy Tessaro, che dopo dieci anni di S1600 compie il grande salto verso la Classe R5, che si migliora prova dopo prova, quindi Patrizia Perosino affiancata dalla figlia Veronica Verzoletto, che prendono le misure con la Škoda Fabia R5 che non hanno nemmeno mia guidato in vista della trasferta tricolore di Roma. Oltre a Ivan e Marina Carmellino si fermano strada facendo Gianfranco Fallabrino-Matteo Padovani, dopo aver percorso molto lentamente (ultimo tempo assoluto) il secondo passaggio a Rosazza.
- Iscritti 16, verificati 16, classificati 14, ritirati 12.
- Vincitori Prove speciali: 6 Crugnola-Ometto (1, 3, 4, 5, 6, 7); 1 Carmellino-Carmellino (2)
- Leader di classifica: 1-7 Crugnola-Ometto