33° Rally Lana, Classe R5: Crugnola impone la sua legge, ma che battaglia alle sue spalle

Il pilota ufficiale di Citroën Italia mantiene saldamente in pugno la situazione e chiude davanti a Elwis Chentre e Corrado Pinzano. La bella prova di Ivan Caramellino rovinata da una violenta uscita di strada. Di Tommaso M. Valinotti. Foto Elio Magnano

BIELLA, 12 luglio – Categoria fra le più popolose in gara (solo la N2 vantava più iscritti), la Classe R5 è stata monopolio di Andrea Crugnola-Pietro Elia Ometto, venuti a Biella per testare soluzioni da usare al prossimo Rally Roma Capitale sulla loro Citroën C3. Poiché un pilota è innanzitutto uno spirito competitivo, il pilota varesino ha concesso ben pochi spazi agli avversari, pur dando l’impressione di rimanere ampiamente dentro i limiti del rischio, aggiudicandosi cosi sei delle sette prove speciali, lasciandone appena una a Ivan e Marina Carmellino, Volkswagen Polo, che non si possono certo definire una sorpresa, ma sono sicuramente una delle note liete della gara. Peccato per loro e per la competizione, che il loro rally sia terminato rovinosamente con un’uscita di strada nel primo passaggio domenicale su Curino, dopo che avevano vinto il primo passaggio su Tracciolino e si proponevano per un interessante duello per la seconda piazza in gara assoluta e in Classe R5 con Corrado Pinzano.

Il biellese, affiancato da Marco Zegna, ha conquistato la seconda piazza assoluta e di R5, con una gara grintosa e sofferta, non solo per la foratura patita nel primo passaggio su Tracciolino, costatagli 21”7 da Crugnola e tre posizioni in classe, recuperandone immediatamente due nella prova successiva chiudendo la prima giornata a 7”8 dai Carmellino. Il grande duello che si prospettava la domenica è andato in fumo per l’uscita di strada dell’equipaggio di New Driver’s Team (compagno di squadra di Pinzano), e Pinzano la domenica ha difeso con i denti la posizione assoluta dagli assalti di Alessandro Gino (Fiesta WTRC) e della Škoda Fabia di Elwis Chentre. Una domenica difficile nella quale Pinzano non ha mia trovato il giusto passo sulla speciale di Curino (percorsa al contrario) sulla quale era stato il grande dominatore nella Ronde dell’autunno scorso, al punto da commentare: “È stato più facile allora con la febbre che oggi con l’assetto non soddisfacente”.

Situazione contraria invece per Elwis Centre-Andrea Canepa, che faticano a trovare l’assetto e sbagliano anche la scelta dei pneumatici nelle prove di sabato, riuscendo a cambiare ritmo e passo la domenica sulla speciale di Curino (nel secondo passaggio chiudono ad appena 3/10 da Crugnola), fatto che consente loro di difendere la terza piazza assoluta dagli assalti di Alessandro Gino e mantenere autorevolmente la terza piazza in Classe R5. Con buon margine su Giacomo Scattolon-Matteo Nobili, Škoda Fabia R5, in trasferta biellese in preparazione dell’impegno di Roma Capitale. Costante la gara di Marco Gianesini-Matteo Bergonzi, Škoda Fabia R5, quinti di classe e sesti nell’assoluta, che al termine della gara hanno commentato: “Siamo partiti con il numero 7 abbiamo concluso sesti, quindi è un passo avanti. Abbiamo fatto la gara con il nostro passo e la classifica ci vede dove ci aspettavamo di essere”.

Arrivo in volata per la settima piazza con Alberto Dall’Era-Danilo Fappani, che bruciano sul traguardo per appena 1” netto Gianluca Varisto-Ramon Baruffi, entrambi su Škoda Fabia, ai quali non è bastata una seconda giornata in rimonta per recuperare il tempo perso sabato sera. Varisto ha iniziato la gara con una toccata dopo un chilometro dal via della prima speciale, perdendo 43”8 da Crugnola, dimostrando nel successivo passaggio sulla stessa Rosazza che la prova non gli era favorevole, girandosi sull’ultimo tornante, rompendo un cerchio, senza patire conseguenze nella successiva Tracciolino. Il giorno dopo Varisto-Baruffi aumentano il passo, recuperano posizioni in classifica assoluta chiudendo ottavi, settimi di Classe R5, alla loro terza gara, in tre anni con la Škoda Fabia R5. Soddisfattissimo anche Alberto Dall’Era, un passato da centauro convertito ai rally appena tre anni fa, che, guardando il “piazzalone” del parco assistenza di Città Studi commentava. “Conosco meglio questo piazzale delle prove speciali che non ho mai fatto, qui invece ho corso tre volte in Super-Motard”.

Ottava posizione di classe e primato nella Michelin Zone Rally Cup per Davide Riccio e Silvia Rocchi che faticano a digerire la prova di Rosazza e i suoi tornanti, mentre se la cavano al meglio nel primo passaggio su Tracciolino, noni assoluti e il giorno successivo sulla Curino approfittandone anche per riprendere confidenza con la vettura e con i pneumatici Michelin di cui seguono il challenge. Esordio sulla Škoda Fabia R5 per i locali Pierangelo Tasinato-Simone Bottega, che partono con il piede giusto sulla Rosazza-1 con il dodicesimo tempo assoluto, poi faticano nelle successive tre prove serali, prendendo un buon passo la domenica e chiudendo soddisfatti.

Era partita bene la gara di Massimo Marasso-Luca Pieri, Škoda Fabia, che nelle prime tre prove erano riusciti a inserirsi stabilmente fra i migliori dieci della classifica assoluta. Poi, sulla Tracciolino-2 la vettura boema prende il sopravvento sul pilota di Neive, esce di strada e sbatte duramente staccando una ruota. I danni non sono gravissimi, e possono essere riparati nella notte, ma all’equipaggio della Scuderia Etruria viene assegnato il 92° tempo che lo fa precipitare in 29esima posizione assoluta e ripartire il giorno dopo con il Super Rally. Grande gara la domenica sulla Curino, dove Marasso-Pieri segnano per due volte il settimo tempo assoluto e una volta l’ottavo, chiudendo così diciottesimi assoluti e noni di classe, in una posizione non consona a quelle che erano le loro aspettative. A seguire Stefano Serini-Marco Bevilacqua, all’esordio sulla Fiesta R5, che faticano nei tornanti di Rosazza nella notte, e forano dopo due chilometri sulla Curino del mattino, perdendo 1’38” da Crugnola. Ma nelle successive due prove dimostrano di aver trovato il feeling con la berlinetta inglese e segnano tempi a ridosso della top ten assoluta, riuscendo a superare Massimo Menegaldo e Chiara Lavagno, vittima di un testacoda sulla Tracciolino alla luce dei fari, proprio sull’ultima prova speciale e per appena 3/10. Chiudono la classifica Vittorio Ceccato con Rudy Tessaro, che dopo dieci anni di S1600 compie il grande salto verso la Classe R5, che si migliora prova dopo prova, quindi Patrizia Perosino affiancata dalla figlia Veronica Verzoletto, che prendono le misure con la Škoda Fabia R5 che non hanno nemmeno mia guidato in vista della trasferta tricolore di Roma. Oltre a Ivan e Marina Carmellino si fermano strada facendo Gianfranco Fallabrino-Matteo Padovani, dopo aver percorso molto lentamente (ultimo tempo assoluto) il secondo passaggio a Rosazza.

  • Iscritti 16, verificati 16, classificati 14, ritirati 12.
  • Vincitori Prove speciali: 6 Crugnola-Ometto (1, 3, 4, 5, 6, 7); 1 Carmellino-Carmellino (2)
  • Leader di classifica: 1-7 Crugnola-Ometto

 

Massimo Marasso e la maledizione del numero 9

Tre gare con il numero nove per il pilota langarolo, due ritiri e un pesante ritardo in classifica a Biella non possono che rendere un po’ superstiziosi. Di Tommaso M. Valinotti.

BIELLA, 12 luglio – “Io il nove proprio non lo volevo”. Infatti la gara non è stata fortunata e le due precedenti volte che Massimo Marasso è partito con il numero 9 sulle portiere (Valli Vesimesi 2008 e Rally Team 2011, sempre su Clio S1600 affiancato da Marco Canuto) si è ritirato anzitempo; uscendo rovinosamente di strada già alla seconda prova al Team (“gran brutto incidente” ricorda ancora oggi), mentre al Valli Vesimesi si è fermato nel primo passaggio sulla Madonna della Neve, mentre era secondo di Classe S1600. Per lo meno al Lana è riuscito a vedere l’arrivo. È già un passo avanti.

Abarth Rally Cup 2020: l’Abarth 124 rally riaccende i motori al Rally di Roma Capitale, prima tappa del FIA European Rally Championship 2020

  • Tre team su Abarth 124 rally prenderanno il via al “Rally di Roma Capitale”, valido per il FIA European Rally Championship 2020.
  • Il Rally di Roma è la prima di cinque gare tecniche e selettive che vedranno gli equipaggi a bordo dell’Abarth 124 rally contendersi la vittoria dell’Abarth Rally Cup 2020.

L’Abarth Rally Cup 2020 inizia venerdì 24 luglio da Castel Sant’Angelo con il Rally di Roma Capitale, prima gara del FIA European Rally Championship 2020.

L’Abarth Rally Cup 2020 – il campionato monomarca riservato ai team che gareggiamo con l’Abarth 124 rally – quest’anno vede al via tre equipaggi: il team polacco composto da Dariusz Polonski e Lukasz Sitek (Team Rallytechnology) che ha già preso parte all’edizione 2019 e due nuovi team italiani: Roberto Gobbin e Alessandro Cervi del Winners Rally Team e dal giovanissimo Andrea Mabellini in coppia con Nicola Arena del Napoca Rally Team.

Per il secondo anno consecutivo l’Abarth Rally Cup si disputa nell’ambito del prestigioso Campionato Europeo ERC, con un ricco montepremi, che prevede premi gara per un valore totale di 30.000 € per ciascuna delle 5 gare. Ai premi gara si aggiunge il premio finale per il vincitore del campionato di pari importo. La classifica finale dell’Abarth Rally Cup verrà stilata sulla base dei 4 migliori risultati ottenuti. Il regolamento è disponibile al link.

I protagonisti

Dariusz Polonski (Pilota) – Lukasz Sitek (Navigatore) – Team Rallytechnology. Il pilota polacco è alla sua seconda stagione al volante dell’Abarth 124 rally del team Rallytechnology. L’anno scorso ha conteso fino all’ultimo l’Abarth Rally Cup all’italiano Andrea Nucita, vincendo il Rally di Roma Capitale, nel quale si è imposto anche nella classifica ERC2.

“La mia prima stagione con la spider dello Scorpione mi è servita per imparare a sfruttare al meglio questa vettura che ha una grande potenza e maneggevolezza. Quest’anno mi sento più sicuro, anche perché quattro delle cinque gare le ho già disputate l’anno scorso, memorizzando i punti più insidiosi”.

Roberto Gobbin (Pilota) – Alessandro Cervi (Navigatore) – Winner Rally Team. Roberto Gobbin è un fedelissimo Abarth, avendo esordito nel 1980 al volante di un’Autobianchi A112 Abarth 70Hp. Ha poi proseguito disputando diverse gare con la Fiat Panda Rally e, poco prima di partire per la gara di Roma, ha incontrato il campione delle Fiat 124 Spider degli anni Sessanta e Settanta, Luciano Trombotto (suo concittadino di Pinerolo) che gli ha posto l’autografo sul parafango della vettura da gara.

Nella vita privata il pilota piemontese è un dealer Fiat e Abarth, quindi orgoglioso di rappresentare il brand in questa sua passione e di disputare un campionato tanto prestigioso con l’Abarth 124 rally.

L’equipaggio è supportato dal Winner Rally Team, la scuderia che l’anno scorso ha vinto con Enrico Brazzoli (ITA) la Coppa FIA R-GT.

“E’ la prima volta che disputo un campionato così importante e impegnativo e ce la metterò tutta perché da italiano, correre su un’auto italiana a livello internazionale è un sogno che si realizza dopo tanti anni”.

Andrea Mabellini (Pilota) – Nicola Arena  (navigatore) – Napoca Rally Team. Con i suoi vent’anni, Andrea Mabellini, è il più giovane pilota in lizza per l’Abarth Rally Cup.

Mabellini ha esperienza sia in pista che nei rally.  Nel 2017 ha esordito in pista nel Trofeo Abarth al volante dell’Abarth 695 Assetto Corse e, nel 2018, si è subito piazzato secondo assoluto alle spalle dell’esperto Cosimo Barberini.

La sua esperienza nei Rally inizia nel 2017, alla guida di una Abarth 124 rally, con un prestigioso 2° posto tra le R-GT nel Rally di Monza. Nelle due stagioni successive ha disputato una dozzina di gare al volante di auto di categoria R5.

“Per me è una stagione importante, nella quale voglio crescere agonisticamente. Con l’Abarth 124 rally mi ero trovato molto bene nel Rally di Monza, e adesso che i percorsi sono sicuramente più difficili voglio tirar fuori tutto il mio talento”.

L’Abarth Rally Cup. In ciascuna gara al vincitore va un premio di 12.000 euro, 10.000 per il secondo, 8.000 per il terzo. A fine anno il vincitore del campionato riceverà 30.000 euro. Ai fini della classifica finale del campionato saranno considerati validi 4 risultati.

Abarth supporta i partecipanti all’Abarth Rally Cup fornendo un servizio ricambi e consulenza tecnica sui campi di gara, oltre a un’area hospitality.

Cinque gare selettive e prestigiose

Il Rally di Roma Capitale. Dopo la lunga sosta dovuta al lockdown si torna a correre e il Rally di Roma Capitale da inizio alla stagione. Dopo il “Qualifying stage”, in programma venerdì 24 luglio alle ore 9,30 a Fumone, nella stessa giornata si svolge la cerimonia di partenza più suggestiva del campionato nella cornice unica di Castel Sant’Angelo, dove i piloti saranno alla passerella di partenza dalle 19:00. A seguire una passerella nel centro storico della Città Eterna.

Sabato 25 e domenica 26, i concorrenti affrontano un percorso su asfalto lungo 813 km, 200 dei quali di velocità cronometrata ripartita su 15 prove speciali. La prima tappa si svolge il sabato e parte da Fiuggi alle ore 7,40, per terminare alle 20,11; domenica la seconda frazione con partenza alle 7,20 e arrivo finale a Fiuggi alle 18.00.

Rally Liepaja (14-16 agosto). La seconda prova dell’Abarth Rally Cup si disputa in Lettonia nella cittadina di Liepaja, sul Baltico. Molte le insidie di questa gara che si svolge su un velocissimo percorso sterrato con molti dossi che rendono molto impegnativo il percorso e, generalmente, favoriscono i piloti nordici abituali a questa tipologia di strade dove, peraltro, la velocità media è superiore ai 110 km/h.

Nell’edizione 2019 l’italiano Andrea Nucita, insieme alla sua navigatrice Alina Pop (RU) aveva preceduto Dariusz Polonski e Lukasz Sitek.

Il percorso misura 607 km, 180 dei quali di velocità cronometrata ripartita su 10 prove speciali.

Rally delle Azzorre (17-19 settembre). L’arcipelago portoghese è il teatro del terzo appuntamento stagionale dell’Abarth Rally Cup. E’ una gara di grande tradizione – è alla sua 55^ edizione – probabilmente la più spettacolare dell’intero campionato. Il percorso sterrato si dipana sulle colline dell’isola di Sao Miguel, con panorami unici e una suggestiva prova speciale che si snoda intorno a un profondo lago vulcanico. Nel 2019 questa gara non faceva parte del campionato monomarca Abarth Rally Cup.

Il percorso è di 652 km, con 215 km di velocità cronometrata ripartita su 14 prove speciali.

Rally di Ungheria (6-8 novembre). Nel 2019 era stata l’ultima gara del campionato, decisiva per l’assegnazione del titolo all’italiano Andrea Nucita. Il percorso asfaltato è molto tecnico in quanto estremamente veloce e insidioso alternando tratti con differente aderenza: veloci in pianura ad altri più scoscesi nel bosco. Inoltre altro elemento di attenzione per i piloti sono le condizioni meteo che possono variare continuamente e mettere ulteriormente in difficoltà i piloti. La gara si disputa nei dintorni di Nyíregyháza.

Al momento non è stato definito nei dettagli il percorso.

Rally delle Isole Canarie (26-28 novembre). L’Abarth Rally Cup si conclude in Spagna sull’isola di Las Palmas. Panorami mozzafiato e tortuose prove speciali asfaltate sono le caratteristiche principali di questa corsa, che impegna i piloti in lunghe discese su strade a volte molto strette. Terreno ideale per l’Abarth 124 rally che nel 2019 si era imposta nell’ERC 2 con gli spagnoli Alberto Monarri e Alberto Chamorro, vincitori poi del campionato iberico 2 Ruote Motrici. La gara si era svolta nel mese di marzo.

Il percorso misura 585 km, con 17 prove speciali per un totale di 202 km di velocità cronometrata.

L’Abarth 124 rally. Ha esordito nel 2017 ed è diventata la regina delle R-GT, avendo vinto tra le Gran Turismo circa 100 gare nelle sue prime tre stagioni di corse, imponendosi nella Coppa FIA R-GT (in pratica il mondiale delle Gran Turismo) nel 2018 con il francese Raphael Astier e nel 2019 con l’italiano Enrico Brazzoli.

La potenza del motore e le doti di bilanciamento e trazione dell’Abarth 124 rally permettono ai piloti di esaltarsi in condizioni difficili di asfalto con scarsa aderenza.

I campionati monomarca Abarth: una tradizione dal 1977. Nel 1977 nasceva il primo Campionato Autobianchi A112 Abarth, che ha permesso a molti giovani piloti di correre i rally a costi contenuti e, per diversi di loro, raggiungere il professionismo. Nel 1985 l’Autobianchi A112 Abarth è stata sostituita dalla Fiat Uno 70S con kit Abarth e, nel 1987 si è aggiunta la Fiat Uno Turbo.

Dal 1993 si è disputato il Trofeo Fiat Cinquecento, che ha avuto anche una espansione nel Campionato Europeo con la versione Sporting dal 1996 al 1998. Poi due anni di Trofeo Fiat Seicento e, nel 2000, il Trofeo Fiat Punto, che si è protratto fino al 2006. Nel frattempo si è affiancato il Trofeo Fiat Panda Kit e, successivamente, il campionato riservato alle Fiat Grande Punto JTd.

L’Abarth 500 R3T è stata la protagonista di un monomarca internazionale dal 2010 al 2013, mentre l’Abarth 500 Assetto Corse e l’Abarth 695 Assetto Corse hanno animato i trofei in pista in Italia e in Europa dal 2009 al 2018.

L’Abarth 124 rally ha invece iniziato la sua carriera agonistica nel 2017 con il Trofeo Abarth 124 rally in Italia. Nel 2018 il campionato ha assunto carattere internazionale e dal 2019 è entrato a far parte del Campionato Europeo ERC.

Federico Boglietti torna a correre

L’ex campione italiano sarà al via del rally di Alba

Federico Boglietti ex campione italiano rally torna a correre dopo 21 anni.

Al prossimo 14° Rally di Alba Federico Boglietti torna a navigare Stefano Giorgioni e riforma la coppia che iniziò la scalata vittoriosa al campionato italiano Aperol del 1992.

Era il 1999 quando decise di appendere il casco al chiodo al termine di una carriera ricca di successi e di soddisfazioni.

Con la Sierra Cosworth di Repetto, nel 1991, aveva contribuito alla conquista del Titolo vinto da Gianmarco Enrico nel Campionato Italiano Aperol, che poi con Giorgioni, esordiente sulla Sierra del medesimo preparatore alessandrino, fu vinto l’anno successivo.

Ma nel suo palmares figurano anche il Trofeo nazionale Opel nel 1990 con la Kadett Gr.N e Gianmarco Enrico, la classe nel Campionato Italiano Rally per Autostoriche nel 1992 e 93, oltre a numerose vittorie in singole gare.

Aveva iniziato quasi per gioco nel 1987 al fianco di Graziano Espen nel Trofeo Opel con una Kadett GSI Gr.N.

Ha proseguito nel 1991 sulla Sierra 4×4 di Repetto con Gianmarco Enrico e poi con Giorgioni con il quale inizia nel 1992 vincendo il Rally Mille Miglia a Brescia.

Sale quindi sulla Sierra Cosworth 4×4 Gr. A di Repetto al fianco di Enrico, con sui disputerà’ alcune gare del campionato italiano e di zona.

Si alterna tra le auto moderne e i Rally storici al fianco di Gualtiero Giribaldi, sulla Porsche 356 e sulla Lancia 037 e nel medesimo anno con Mario D’Ambra porta al debutto la Kadett GSI ex Bruno Thiry vincendo la classe al Rally del Grappolo.

Al fianco di Giovanni Manfrinato, come ufficiale Ford Italia, corre il Rally della Lana del 93 e il XX Miglia del 94.

Nel 1994 passa poi al fianco del compianto Emanuele Garosci portandolo al debutto nel campionato italiano con la Lancia Delta Gr. A di Balbosca.

Con Garosci correrà l’ultima gara nel 1997 al rally di Diano Marina con la Ford Escort Gr. A di Mauro Nocentini.

Passa quindi al fianco dell’ex collaudatore Abarth Valter Rostagno correndo alcune gare con la Delta Gr.A del Jolly Autosport.

Ultima gara della sua trascorsa carriera è stato il Rally Team 971 del 1999 sulla Subaru Gr. A della Aimont Racing sempre a fianco di Rostagno, finito purtroppo a poche prove dalla fine con un violento crash.

“Smisi dopo quel violento crash  – ricorda Boglietti –  non per la botta in sé, in tutti gli anni che avevo corso ne avevo prese ben altre ma per il fatto che mi ero ripromesso che il giorno che avessi avuto pensieri riguardanti qualcosa che era all’esterno della vettura da gara io avrei serenamente appeso il casco al chiodo. Cosi avvenne perché all’inizio di quella PS dove noi avemmo l’incidente c’era colei che sarebbe diventata, di lì a poco, la mamma di mio figlio e il primo pensiero, uscito dalla macchina, andò a lei, segno inequivocabile che era giunto quel momento”.

Federico Boglietti è ora un affermato manager, funzionario di una importante holding italiana nel settore Militare e della Cyber Security, per la quale gestisce importanti programmi nazionali.

Il prossimo 2 agosto rimetterà tuta e casco e su una Hyundai i 20 R5 e sarà nuovamente al fianco di Stefano Giorgioni, insieme per rinverdire un fulgido passato.

“Dopo 21 anni da quel Team 971 del 1999 sulla Subaru Aimont Racing a fianco di Rostagno e con un figlio ormai grande e mio primo supporter – dice sempre Boglietti –  l’opportunità di sedermi a destra di un pilota ed un amico come Stefano Giorgioni e su una R5 che mi incuriosiva alquanto è stata facile da cogliere.

Cosi abbiamo fatto un test insieme per vedere se toglievo la ruggine e se c’era ancora feeling e abbiamo deciso di iniziare la nuova avventura al Rally di Alba del prossimo 2 agosto.

Rinnovata quindi la licenza, mi sono ritrovato pronto ad infilarmi il casco e la tuta, oggi pure l’Hans che non esisteva 21 anni fa, e ad indossare i cronometri ai polsi per riprendere la mia avventura da dove la avevo interrotta certo di poter ancora dare il mio contributo con la dovuta professionalità”.

 

Balletti Motorsport: da Arezzo la ripartenza

E’ la prima gara del rivoluzionato CIR Auto Storiche a rimettere in moto l’attività sportiva dell’azienda di Nizza Monferrato. Salvini, Rossi e Palmieri, tutti su Porsche 911 RSR per un tridente d’attacco

Nizza Monferrato (AT), 23 luglio 2020Sulla scia della ripresa delle attività automobilistiche, anche per la Balletti Motorsport è arrivato il momento del ritorno sui campi di gara; ciò avverrà nell’imminente fine settimana in occasione del 10° Rally delle Vallate Aretine, che darà il via al Campionato Italiano Rally Auto Storiche, sabato 25 luglio.

Ad Arezzo, la squadra diretta dai fratelli Carmelo e Mario Balletti si presenta con tre Porsche 911 RSR Gruppo 4, tutte del 2° Raggruppamento, che saranno portate in gara da un tris di piloti di spessore.

Con il numero 3 sulle fiancate, la prima a partire sarà quella del Campione Italiano 2017 e 2018 Alberto Salvini che al suo fianco ritroverà quel Patrizio Salerno con cui corse per oltre dieci anni, fin dagli esordi con la Lancia Fulvia e al quale piacerebbe regalare la soddisfazione di un risultato di pregio, tentando anche di bissare la vittoria assoluta ottenuta nel 2015 sulle strade aretine assieme a Davide Tagliaferri.

Numero 19 per la seconda RSR, quella affidata a Maurizio Rossi già Campione Italiano nel 2016 proprio con una delle coupè di Stoccarda made in Nizza Monferrato. Dopo un’alternanza tra vetture storiche e moderne, il pilota ligure si affida nuovamente ai mezzi dei fratelli Balletti e torna sul palcoscenico del CIR Auto Storiche, navigato da Giorgio Genovese.

Il terzo esemplare, al quale è stato assegnato il numero 26, vedrà all’opera Giuliano Palmieri in coppia con l’esperta Lucia Zambiasi. Per il Campione Italiano ed Europeo 2019 nella velocità in salita auto storiche, il Vallate Aretine sigla il ritorno ai rally, la disciplina con la quale iniziò la lunga e ricca carriera sportiva che lo vide anche tra i partecipanti alle epiche sfide sportive del Campionato Autobianchi A112 Abarth.

Rivisto nel percorso, il Vallate Aretine si giocherà sulle due storiche prove speciali “Portole” e “Rassinata” che saranno percorse per tre volte, per una novantina di chilometri cronometrati. Partenza da Arezzo alle 11 di sabato 25 e arrivo a partire dalle 19.45.

 

Unimog è il fuoristrada dell’anno 2020

L’Unimog è sempre lì, dove gli altri veicoli devono ammettere la sconfitta. Questo è sempre il punto di vista dei lettori della rivista “Off Road”, che l’ha votato per la sedicesima volta consecutiva come fuoristrada dell’anno nella categoria “Veicoli speciali”. L’Unimog si è posizionato al primo posto con il 54,7 per cento dei voti dei lettori. Il fuoristrada estremo Unimog è molto popolare tra i giramondo come veicolo per viaggiare su strada e in fuoristrada.

“Siamo molto soddisfatti di questo premio, anche se non abbiamo potuto accettarlo personalmente a causa della situazione attuale. Anche questa è una dimostrazione di fiducia nei confronti del nostro Unimog da parte dei lettori Off Road e li ringraziamo immensamente per questo. Anche dopo quasi 75 anni l’Unimog è il fuoristrada per eccellenza e attualmente detiene il record mondiale di guida in quota per un veicolo a ruote. Molte delle sue ingegnose caratteristiche, come il sistema di montaggio a tre punti per la cellula abitativa, lo rendono un veicolo ideale per spedizioni oltre le strade asfaltate, su terreni difficili o per viaggi ad altitudini appena sotto i 7000 m sul vulcano attivo più alto del mondo, come ha recentemente dimostrato”, ha dichiarato il Dr. Ralf Forcher, Responsabile Vendite e Marketing di Unimog.

 

 

Friulmotor supporta nuovamente Rossetti  Il duo nel tricolore Wrc su Hyundai I20 R5

La scuderia di Manzano supporterà l’ex campione italiano nella seconda serie nazionale. Si ricompone il binomio visto nel 2018 con il supporto della filiale slovena della casa coreana.Quattro le uscite del programma: il debutto è previsto il 1° e il 2 agosto al Rally di Alba

Friulmotor sarà al via del Campionato italiano Wrc (CiWrc). La scuderia di Manzano, grazie all’appoggio di Hyundai Slovenia, supporterà il pilota di Pordenone Luca Rossetti nella seconda serie nazionale, schierando al via una I20 R5 (gommata Michelin). Si riforma il binomio che aveva lavorato molto bene nel 2018, quando conquistò il successo al Rally Due Valli (ultima tappa del tricolore assoluto), il primo posto al Rally Show di Monza davanti a 64 R5 e la quarta piazza assoluta nonché la prima tra le R5 al Rally del Friuli Venezia Giulia. Il debutto è previsto al Rally di Alba il primo weekend di agosto (1-2). L’impegno proseguirà nelle altre tappe della serie, vale a dire il Rally San Martino di Castrozza (6 settembre), il Rally Elba (11 ottobre) e Rally Due Valli (25 ottobre). Tutte le prove sono su asfalto. Navigato da Manuel Fenoli, Rossetti – già campione italiano assoluto nel 2008 – difenderà i colori della scuderia Motor in Motion.

Siamo molto soddisfatti della conclusione dell’accordo – ha affermato la famiglia De Cecco –Grazie al supporto di Hyundai Slovenia, abbiamo imbastito un programma ambizioso con un pilota che stimiamo e con cui abbiamo già collaborato assieme in maniera positiva due anni fa. Puntiamo a ottenere nuovamente dei buoni risultati. L’obiettivo principale sarà quello di conquistare la classe R5 del campionato, dopodiché proveremo ad arrivare davanti a tutti, consapevoli che è difficile dato che ci confrontiamo con le vetture Wrc”. L’esordio di Alba sarà preceduto da una giornata di test, in cui Rossetti proverà la macchina, aggiornata rispetto alla versione del 2018 che lui aveva provato, cercando di prendere subito confidenza come due anni fa, quando al debutto sfiorò il podio nel “vecchio” Alpi Orientali.

Al contempo Friulmotor, nello stesso weekend del Rally di Alba, schiererà una Hyundai I20 R5 al Rally Città di Scorzè, prima tappa della Coppa Rally di Zona, la Quarta: a guidarla sarà la coppia formata da Claudio De Cecco e Jean Campeis. Il programma proseguirà con il Rally Dolomiti dell’11 ottobre. L’obiettivo è qualificarsi per la finale nazionale, prevista al Trofeo Aci Como del 7 e 8 novembre e difendere quindi il titolo over 55 ottenuto nel 2019.

EFFERREMOTORSPORT – Simone Goldoni a caccia del titolo in R1 al Roma Capitale

E’ iniziata l’avventura nel campionato italiano per Simone Goldoni ed Erik Macori, impegnati in questo fine settimana al Rally di Roma Capitale, prima prova di campionato italiano e gara valida anche per il campionato europeo.

La notizia più interessante è stato il ripristino del campionato italiano R1, dunque cancellata la coppa Aci Sport R1.

Saranno 7 le gare a dare il titolo di campione R1, le medesime del Cir e Roma Capitale, gara d’apertura, che sarà divisa in due gare.

Ci proverà Simone Goldoni, a Roma partirà con il #100, a conquistare il nuovo campionato con la Suzuki Sport Hybrid, che ha debuttato al recente Rally della Lana.

Dopo la vittoria di classe in R1 al Rally Lana, Simone cercherà il bis in una gara avara di protagonisti in questa classe.

“In questa stagione avremo il compito di migliorare le prestazioni di questa nuova auto. A Biella abbiamo corso per preparare la gara di Roma dove dobbiamo immagazzinare chilometri, esperienza e cercare un buon risultato”.

I giovani piloti del programma Hyundai Motorsport Customer Racing Junior Driver al Rally di Alba con le i20 R5

  • Il lussemburghese Munster con Louka e il norvegese Veiby con Andersson nel CIWRC
  • Hyundai Motorsport Customer Racing sulle PS di Alba con i piloti dello Junior Driver
  • Al via con le due i20 R5 di Hyundai Rally Team Italia seguite da S.A. Motorsport

SETTIMO DI PESCANTINA (VR) Un tocco di internazionalità alla prima gara del Campionato Italiano WRC 2020. Hyundai Motorsport Customer Racing ha deciso di partecipare alla 14° edizione del Rally di Alba (Cn), primo appuntamento del Campionato Italiano WRC 2020, con il 21enne Grégoire Muster in coppia con il belga Louis Louka e con il 24enne norvegese Ole Christian Veiby affiancato dallo svedese Jonas Andersson. I due equipaggi del Nord Europa correranno con due i20 R5 di Hyundai Rally Team Italia, seguite tecnicamente dalla S.A. Motorsport di Riccardo Scandola.

Ci fa molto piacere intensificare la collaborazione con Hyundai Motorsport Customer Racing e ci lusinga che ad Alzenau abbiano deciso di appoggiare due dei loro forti piloti del programma Junior Driver alla nostra struttura tecnico-sportiva

racconta Riccardo Scandola. “Abbiamo disputato il Rally di Alba l’anno scorso con mio fratello Umberto e ci ha permesso di conoscere le peculiarità della gara piemontese. Assieme ai tecnici della casa madre, i ragazzi di Hyundai Rally Team Italia daranno il massimo per garantire ai giovani equipaggi in gara il miglior supporto con l’obiettivo di disputare il rally nella massima professionalità e puntare alla parte alta della classifica”.

Grégoire Munster (Lussemburgo, 1998) figlio d’arte, ha iniziato a correre solo nel 2017 nei trofei

monomarca ma ha all’attivo molte partecipazioni internazionali. Campione Junior in Belgio nel 2018 e 2019 nel 2020 è arrivato quinto di WRC3 al Rally di Monte Carlo e quarto al debutto con la Hyundai i20 R5 al rally Van Haspengouw in Belgio. Alba sarà un’ottima occasione per prepararsi al ADAC Rallye Deutschland, futura tappa del WRC.

Ole Christian Veiby (Norvegia, 1996) ha debuttato nei rally nel 2012. Da cinque anni partecipa al Mondiale WRC2 dove ha conquistato due vittorie: in Polonia nel 2017 e in Svezia nel 2019. Anche quest’anno ha iniziato la stagione WRC2 con la squadra ufficiale di Hyundai. Nelle prime tre gare è arrivato 2° in Svezia e il 3° in Messico. Veiby ha corso a Alba nel 2019 conquistando l’ottavo posto assoluto, quinto tra le R5. Questi due equipaggi del Nord Europa fanno parte del programma Hyundai Motorsport Customer Racing Junior Driver del costruttore coreano assieme a Pierre-Louis Loubet, Nykolay Gryazin e Callum Devine.

Hyundai Rally Team Italia dopo il Rally di Roma Capitale del 24-26 luglio, gara valevole per il CIR e per l’ERC dove correranno Umberto Scandola e Guido D’Amore, sarà presente al Rally Città di Arezzo (6-8 agosto) per l’apertura del CIRT con Daniele Ceccoli e Piercarlo Capolongo.

 

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Il Rally del Sebino passa la mano: si tornerà a correre nel 2021

Il perdurare della situazione di incertezza legata al Coronavirus ha indotto gli organizzatori della Sebino Eventi a rimandare la corsa al 2021.

Lovere (BG) – Il Rally del Sebino saluta e dà appuntamento al prossimo anno. Gli organizzatori della Sebino Eventi comunicano che la competizione inizialmente programmata per il 3 e 4 ottobre prossimi, verrà rimandata di un anno, quando si spera cioè, che le condizioni generali (sanitarie ed economiche in primis) possano essere migliori.

Le attuali norme prevedono il distanziamento sociale e questo è un fattore che si discosta da uno dei nostri principi fondanti – dicono all’unisono gli uomini della Sebino Eventi. La nostra gara si basa da sempre sul coinvolgimento e la valorizzazione del territorio che ha un forte richiamo turistico viste le splendide location lacustri e montane. Disputare una competizione a porte chiuse, per la nostra realtà, sarebbe illogico e fine a se stesso. Inoltre non sappiamo quali saranno le evoluzioni del Covid-19 e ci risulta difficile fare programmazioni per un periodo considerato potenzialmente a rischio per le ripartenze dei focolai per giunta in una provincia tra le più colpite.”

Anche il fattore economico non è secondario; ancora dal gruppo organizzatore: “le aziende che ci sostengono da anni stanno attraversando un periodo quantomeno particolare e non è facile reperire il budget necessario per garantire quella tranquillità organizzativa che ha sempre contraddistinto il nostro operato.

Considerando le lunghe tempistiche organizzative per la preparazione di una gara, la Sebino Eventi ha deciso fin da ora di non disputare la nona edizione nel 2020 onde evitare così gli spiacevoli disguidi che subentrano nelle situazioni di rinvio o annullamento dell’ultimo momento; anche questo fattore contraddistingue lo spirito del gruppo che da sempre porta massimo rispetto per tutti coloro che si interfacciano con il Rally del Sebino: enti locali, concorrenti, strutture ricettive e addetti ai lavori.

E’ bene specificare che il Rally del Sebino nel 2019 ha riscontrato un enorme successo al punto da richiamare ben 126 equipaggi al via con provenienze internazionali di prestigio: a vincere infatti, furono i francesi Audirac-James su Renault Clio S1600.

Una cosa è certa: non sarà un addio ma solo un arrivederci!

 

Una ripartenza in sordina per la Squadra Corse Città di Pisa al Rally Città di Lucca

Pisa,  22 luglio 2020 – Uno dei primi appuntamenti rallystici a livello nazionale dopo la lunga sosta di ogni attività dovuta alla pandemia, il Rally  Coppa Città di Lucca, ha visto la presenza di numerosi conduttori della Squadra Corse Città di Pisa.

Ha visto l’arrivo il duo tutto in famiglia composto da Matteo e Fabio Fichi dove questa volta alla guida della Peugeot 106 Rallye era il giovane Matteo che usualmente legge le note al padre Fabio. Alla fine per il duo una sesta posizione di classe che ha permesso di accumulare esperienza e fare chilometri e quindi accrescere il feeling della vettura che oltretutto viene preparato da loro stessi.

Sfortuna invece per il duo composto da Roberto Marchetti e Iuri Parducci con la usuale MG ZR 105 curata dalla Val di Lago RC che ha dovuto abbandonare nelle fasi iniziali per problemi elettrici.

Passando invece ai co-piloti, presenti in numero sostanzioso alla gara lucchese, da rilevare la bella gara di Valerio Favali che a fianco di Alessio Della Maggiora con la Renault Clio S1600 ha colto una bella seconda posizione di classe oltre che terza di gruppo. Invece per il decano dei navigatori del sodalizio pisano Franco Nannetti ottima vittoria in classe R1 a fianco del giovanissimo Gianandrea Gherardi con la performante Suzuki Swift.  Buona anche la gara di Daniele Pettinari, per la prima volta a fianco di Fabio Micheli e su Peugeot 208 R2 alla fine ottavo di classe, risultato che gli consente di raggiungere il numero di gare sufficienti per il rilascio della Licenza Internazionale C/R per poter correre su vettura di categoria superiore. Infine continua la sua fase di  “tutor” Maurizio Ercoli a fianco di Riccardo Rossi su MG ZR 105 in fase di deciso miglioramento del feeling con la vettura.

Prossimo appuntamento della Squadra Corse Città di Pisa con l’inedito equipaggio composto da Giovanni Guerzoni e Maurizio Ercoli al Rally di Salsomaggiore Terme, gara di Coppa Rally Zona in programma 1-2 agosto prossimi dove il duo utilizzerà la rinnovata Peugeot 309 Gti 16V , inoltre è in fase di organizzazione con uno o due equipaggi la partecipazione al Rally Arezzo/Valtiberina, classico appuntamento su fondo sterrato in programma il 8-9 agosto.

Fermento quindi per la scuderia pisana che nonostante le mille difficoltà della ripartenza sta lavorando anche per imbastire il Raduno Santa Croce Auto Classic e studiando come strutturare il prossimo Corso Co-Piloti, due appuntamenti che erano in programma in pieno periodo blocco Covid.

La città eterna accende i riflettori sul CIR di MS Munaretto

Il Campionato Italiano Rally rompe il ghiaccio e riparte dal Rally di Roma Capitale. MS Munaretto non si fa cogliere impreparata e si presenta al via con Menegatti su Skoda Fabia R5 EVO, Casella al volante di una 208 R2 e Pederzani su Fiesta R2. Foto Massimo Bettiol

Schio (Vicenza) – 22 luglio 2020 – Importante appuntamento in vista per MS Munaretto, nei giorni dal 24 al 26 Luglio, con una triplice partecipazione all’8° Rally di Roma Capitale, evento che ricoprirà, anche quest’anno, la duplice validità per Campionato Italiano Rally e FIA European Rally Championship.

L’appuntamento capitolino che, in quest’anno anomalo, aprirà le danze del CIR, annovera tra le proprie fila anche il zanadiense Paolo Menegatti, deciso a rompere gli indugi e a farsi largo tra il folto schieramento di agguerriti avversari, affiancato per la prima volta dall’esperto Michele Ferrara, portando al debutto una straordinaria Skoda Fabia R5 EVO.

Pronti al grande palcoscenico, offerto dalla manifestazione romana, anche due piloti giovani ed affamati di gloria: Alessandro Casella e Riccardo Pederzani.

Casella, affiancato da Rosario Siragusano, si lancerà all’assalto del CIR Due Ruote Motrici, a bordo di una Peugeot 208 R2, auto che nella passata stagione ha imparato a conoscere e spremere a fondo; il varesino Riccardo Pederzani, coadiuvato da Edoardo Brovelli, sarà invece impegnato nel programma creato da ACI Team Italia in collaborazione con Motorsport Italia, dedicato al CIR Junior, al volante di una Ford Fiesta R2.

La prestigiosa manifestazione, sviluppata su un totale di 813 km totali, di cui ben 198 cronometrati spalmati su 15 prove-speciali, vedrà il proprio quartier generale a Fiuggi ed il parco assistenza nei pressi delle famose terme.

Andrea Tonelli sbarca nell’Italiano Terra Storico

Il pilota di Reggio Emilia, difendendo i colori di Movisport, tenterà l’assalto alla serie tricolore su sterrato, dedicata alle auto storiche, alla guida della Ford Escort RS 2000.

Reggio Emilia, 22 Luglio 2020 – L’apparizione al primo Gravel Rally Test Valtiberina, alla fine dello scorso mese di Giugno, sembrava soltanto essere lo sfogo del desiderio di tornare in abitacolo, dopo un lockdown che appariva infinito, ed invece i chilometri percorsi sullo sterrato toscano si sono rivelati molto utili, in vista di una ripartenza di alto livello per Andrea Tonelli.

Il pilota di Reggio Emilia si presenterà al via del Campionato Italiano Rally Terra Storico, massima serie a livello nazionale per il mondo delle regine del passato sulle strade bianche.

Un programma di spessore che vedrà il portacolori di Movisport impegnato su speciali che hanno fatto la storia del rallysmo nostrano e, in alcuni contesti, anche mondiale.

Abbiamo deciso di prendere parte al Campionato Italiano Rally Terra Storico” – racconta Tonelli – “perchè è una serie davvero interessante, caratterizzata da una formula ben studiata e da gare che non hanno bisogno di presentazioni. Correremo su sterrati che hanno segnato pagine importanti del rallysmo internazionale e sarà certamente emozionante per chi, come noi, le affronterà per la prima volta. L’unica esperienza che abbiamo avuto su sterrato risale al 2018, quando abbiamo partecipato al Lahti Historic Rally in Finlandia. Non a caso siamo andati al Gravel Rally Test Valtiberina. Abbiamo lavorato sull’assetto della vettura, nell’intento di prendere confidenza con uno stile di guida che è profondamente diverso rispetto all’asfalto.”

Archiviato il primo round del CIRTS, andato in scena a fine Febbraio con il Rally Storico della Val d’Orcia, il reggiano inizierà il proprio cammino, affiancato dall’inseparabile Roberto Debbi alle note, dal Rally Storico Città di Arezzo, Crete Senesi e Valtiberina, i prossimi 8 e 9 Agosto.

Il tricolore continuerà poi con l’Historic San Marino Rally, 29 e 30 Agosto, con il Rally Storico del Medio Adriatico, 26 e 27 Settembre, e con il conclusivo Tuscan Rewind, il 21 e 22 Novembre.

Compagna di avventura sarà, come di consueto, la Ford Escort RS 2000 gruppo 4 del 1979.

La prima gara si è già corsa a Febbraio” – aggiunge Tonelli – “quindi saremo costretti a non sbagliare un colpo che vogliamo puntare al titolo. Il parco partenza prevede vetture di alto livello, vedi Lancia Delta o 037, quindi il livello della sfida è davvero elevato. Direi una bugia se dicessi che parteciperemo a questo campionato soltanto per divertirci. Quando si è in gara il risultato lo si cerca, sempre, così come la prestazione. Siamo consapevoli che per noi sarà tutto nuovo quindi dovremo ragionare molto di testa. Un campionato si vince sulla distanza quindi la regolarità sarà un fattore determinante per la riuscita. Sarà bello condividere tutto questo con il mio storico naviga, Roberto Debbi. Proviene da una famiglia di navigatori. Sua sorella, ad esempio, è navigatrice di Davide Incerti. Un particolare ringraziamento lo vorrei fare a tutti i nostri partners che, in un momento non semplice a causa del Coronavirus, hanno deciso di sostenerci in un programma così importante. Grazie anche alla scuderia Movisport, sempre al nostro fianco. Noi siamo pronti a dare del gas e speriamo di arrivare in alto.”

 

Renegade 4xe e Compass 4xe: l’ibrido plug-in secondo Jeep®

  • Renegade 4xe e Compass 4xe: i nuovi modelli Jeep® elettrificati per la regione EMEA nascono in Italia, e sono pionieri dell’evoluzione “verde” del brand.
  • Con le nuove ibride plug-in Jeep 4xe, il futuro Jeep è all’insegna della connettività, dell’elettrificazione, del divertimento di guida e delle eco tecnologie.
  • I modelli 4xe possono essere 100% elettrici: vetture ideali per la guida quotidiana in città, grazie alla batteria da 11,4 KWh abbinata al motore elettrico da 60 cavalli in grado di assicurare in media 50 km di autonomia in modalità puramente elettrica* a zero emissioni.
  • 100% off-road come solo delle autentiche 4×4 Jeep: grazie ai due motori elettrici con funzione powerloop la trazione 4×4 è sempre disponibile nell’utilizzo in off-road prolungato per avventure estreme senza pensieri.
  • 4xe è sinonimo di prestazioni (fino a 240 CV di potenza), divertimento di guida (velocità massima pari a 130 km/h in modalità solo elettrica e a 200 km/h in modalità ibrida), efficienza (con consumi pari a circa 2 litri/100 km in modalità ibrida) e responsabilità ambientale (con emissioni di CO2 inferiori a 50 g/km nella modalità ibrida*).
  • Renegade 4xe e Compass 4xe sono ordinabili da luglio in Italia e nei principali mercati europei.
  • Da questa settimana presenti negli showroom Jeep italiani, negli allestimenti Limited, S e Trailhawk (più la versione Business solo per Compass), con potenze da 190 e 240 CV, contenuti specifici di tecnologia e sicurezza, nuove esclusive funzionalità dedicate alla guida elettrica, soluzioni di ricarica pubblica e domestica con easyWallbox.
  • Funzionalità, connettività e servizi: un ecosistema integrato che garantisce
    semplicità e immediatezza d’uso accompagna il cliente nel mondo dell’elettrificazione, dalla scelta della propria vettura Jeep 4xe all’esperienza di guida quotidiana. Grazie al prezioso contributo dell’ente e-Mobility di FCA, che coordina tutte le attività collegate alla mobilità elettrica.

Il percorso evolutivo di Jeep® rispecchia appieno la filosofia che da sempre muove il brand e che l’ha reso famoso in tutto il mondo per i suoi valori inimitabili di libertà, avventura, autenticità e passione. Il passo più attuale di questo percorso raggiunge oggi il mondo dell’elettrificazione, attraverso tappe di avvicinamento che hanno definito l’approccio del brand a una propulsione ibrida plug-in capace di esaltare la proverbiale capability off road che contraddistingue ogni modello della gamma. Jeep è da sempre pioniere di nuovi segmenti e nuove tecnologie: nel 1941 inizia la leggenda con la Willys-Overland, la prima 4×4 della storia, e nel 1949, con il modello Willys Wagon a trazione integrale, Jeep inventa il concetto di Sport Utility Vehicle. Il primato in termini di prestazioni su ogni terreno dura da allora, e nel corso del tempo, parallelamente alle performance in fuoristrada, sono cresciuti il comfort, l’handling, la connettività. Oggi il marchio Jeep muove un altro passo verso l’armonia con l’ambiente e la riduzione del costo totale di esercizio con i nuovi modelli dotati di tecnologia ibrida plug-in. Un’elettrificazione senza compromessi, che si integra con l’impareggiabile contenuto tecnico di ogni SUV Jeep, e che rende Jeep Renegade 4xe e Jeep Compass 4xe veicoli di libertà totale capaci di portare a un livello superiore le proprie doti attraverso una delle tecnologie a basso impatto ambientale più avanzate: “The Jeep way”, l’elettrificazione secondo Jeep.

4xe. Tutti i modelli plug-in hybrid del marchio Jeep saranno caratterizzati dal badge 4xe, fondato su tre pilastri: efficienza, prestazioni, responsabilità. Saranno i SUV Jeep dai consumi più bassi di sempre, grazie alla tecnologia ibrida plug-in che offre una guida a emissioni zero ed è capace di assicurare autonomia e facilità di ricarica. L’efficienza non va a scapito delle prestazioni, che sono al centro dello sviluppo dei modelli 4xe: offrono una migliore esperienza di guida su strada, grazie alla fluidità di risposta e accelerazione, e restano fedeli alla loro vocazione all-terrain. L’aumento della coppia motrice garantita dalla propulsione elettrica, e la possibilità di regolarla con estrema precisione assicureranno ancora più capacità 4×4 su qualsiasi terreno per impegnative avventure off road. Infine, 4xe è sinonimo di responsabilità e di rispetto per l’ambiente. Grazie alla tecnologia ibrida plug-in, le emissioni di CO2 sono inferiori a 50 g/km nella modalità ibrida* e i costi di gestione ridotti. L’attenzione del brand alla sostenibilità inizia ben prima che i veicoli Jeep siano messi su strada grazie ad un ciclo produttivo progettato per avere il minor impatto possibile sull’ambiente.

Un percorso evolutivo all terrain. L’anteprima mondiale dei SUV pionieri dell’elettrificazione Jeep è avvenuta alla edizione 2019 del Salone Internazionale di Ginevra: un palcoscenico prestigioso per annunciare novità davvero importanti, mentre nel frattempo proseguivano le operazioni di sviluppo dei modelli e delle linee a essi dedicate. Jeep Renegade 4xe e Jeep Compass 4xe sono infatti prodotti nello stabilimento FCA di Melfi, che dal 2014 produce Jeep Renegade. Proprio in quell’anno, nello stabilimento lucano è sorta la “Plant Academy”, una fucina di idee e di sperimentazioni, oltre che una “fabbrica di talenti” dedicata allo sviluppo delle potenzialità delle persone. Un contributo rilevante alla strategia di elettrificazione di FCA, un esempio virtuoso che è stato seguito da numerosi stabilimenti del Gruppo dove sono nate le altre Plant Academy. Naturale quindi pensare al polo industriale in Basilicata per la produzione dei SUV 4xe nella regione EMEA con cui scrivere un nuovo capitolo della storia del brand. Produzione a Melfi, dunque, prima fabbrica Jeep a ciclo completo fuori dal Nordamerica, ma sviluppo che è culminato presso il Proving Ground di Arjeplog, nella Lapponia svedese. 3.800 chilometri di test per mettere alla prova i primi SUV ibridi plug-in in ogni contesto nel quale ciascun cliente potrebbe trovarsi. Un impegno costante e attività complesse per garantire qualità, sicurezza, affidabilità e comfort in ogni condizione. La nuova tecnologia ibrida plug-in eleva le capacità dei  SUV Jeep: da un lato, incrementa ulteriormente le performance off road – dall’altro esalta le doti della gamma Jeep nella vita di tutti i giorni. Non solo sabbia, fango, rocce, neve o ghiaccio: il piacere di guida di ogni SUV Jeep si esprime anche in città, e i nuovi modelli a propulsione ibrida plug-in non fanno eccezione, anzi esaltano l’attitudine urbana e stradale dei SUV Jeep. Nell’inverno 2019 sono proseguiti i test ad Arjeplog, e, durante l’ormai attesa Winter Experience Jeep in Val d’Aosta, a Champoluc, il brand ha illustrato il funzionamento della propulsione ibrida attraverso un modello sezionato della Jeep Renegade 4xe realizzato ad hoc. L’inizio del 2020 ha accolto l’edizione di lancio “First Edition” di Jeep Renegade 4xe e Jeep Compass 4xe: i clienti le hanno pre-ordinate aggiudicandosi la possibilità di ordinarle e guidarle per primi nella edizione di lancio First Edition (oltre mille ordini in soli 8 mercati e oltre centomila visualizzazioni del sito dedicato alle versioni lancio 4xe), mentre a inizio luglio è stata aperta l’ordinabilità per tutti i clienti su tutta la gamma. È un passo importante nel percorso evolutivo del brand, sempre più orientato alla sostenibilità e all’elettrificazione: un’evoluzione coerente con la storia di Jeep, il marchio storicamente più a contatto con la natura. Ogni SUV Jeep è nato per raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili, e da oggi può farlo in silenzio e senza emissioni, dunque in modo consapevole, responsabile e sostenibile.

La 59^ Alghero-Scala Piccada è il 4° round del Tricolore salita 2020

La competizione sarda organizzata dall’Automobile Club Sassari dal 11 al 13 settembre porterà sull’isola i migliori protagonisti del Campionato Italiano Velocità Montagna e del TIVM nord e sud. “Grande interazione con l’Amministrazione algherese, l’Assessorato allo Sport della Regione Sardegna e tutte le istituzioni”

La macchina dell’Automobile Club Sassari presieduto da Giulio Pes di San Vittorio procede a pieno regime nel lavoro di organizzazione della 59^ Alghero Scala Piccada. L’apprezzata gara sarda dall’11 al 13 settembre sarà il 4° appuntamento del Campionato Italiano Velocità Montagna ed avrà doppia validità per le serie cadette, Trofeo Italiano Velocità Montagna Nord e Sud. La competizione nel 2020 rientra nella massima serie tricolore e porterà sull’isola dei quattro mori e ad Alghero in particolare, i migliori protagonisti delle salite, che si contendono il campionato più apprezzato e selettivo d’Europa, che dopo lo stop per l’emergenza sanitaria, è stato rimodulato e reso operativo dall’attento e preciso lavoro della Federazione ACI Sport.

La Alghero – Scala Piccada è una gara particolarmente radicata sul suo territorio, come dimostra l’intensa interazione tra l’ente organizzatore, il Comune di Alghero, la Fondazione Alghero, tutti gli enti locali e la Regione Sardegna. La collaborazione con la Camera di Commercio di Sassari ha  inoltre reso possibile la realizzazione di “Casa Sardegna”, il villaggio che sarà allestito ad Alghero dove ammirare e scoprire tutte le peculiarità della Sardegna e soprattutto degli esclusivi e ricercati Prodotti Sardi. La gara è stata voluta all’unanimità nel rispetto delle norme governative vigenti e delle direttive dell’Automobile Club D’Italia.