Roberto Gobbin conquista il podio dell’Abarth Rally Cup al rally Roma Capitale

Inizia con il sorriso la stagione del pilota pinerolese, che chiude secondo nell’Abarth Rally Cup in un rally caratterizzato da un’atmosfera particolare e dal gran caldo. Affiancato dal navigatore Alessandro Cervi, con il supporto tecnico di Evo Motorsport che ha curato la 124 Abarth rally e dalla scuderia Winners Rally Team è secondo nel challenge dello “Scorpione”. Gobbin è giunto felicemente al traguardo nonostante un paio di piccoli inconvenienti che ne hanno rallentato la galoppata. La trasferta di Roberto Gobbin a Roma è stata supportata dalle concessionarie Targa Auto di San Secondo di Pinerolo ed Ellero Auto di Mondovì e Saluzzo

FIUGGI (FR), 27 luglio – “Non le definirei vacanze romane, ma è stata una splendida esperienza”. Roberto Gobbin commenta così soddisfatto la sua partecipazione al Rally Roma Capitale di sabato 25 e domenica 26 luglio, gara valida per il Campionato Europeo FIA ERC 2020, per il Campionato Italiano Rally e, soprattutto, per l’Abarth Rally Cup, serie cui il pilota di Pinerolo è iscritto.

Roberto Gobbin, affiancato da Alessandro Cervi, ha terminato il rally 46° assoluto, terzo di categoria R-GT e secondo di Abarth Rally Cup con la sua 124 Abarth rally curata dalla EVO Motorsport di Monforte per i colori di Winners Rally Team. “L’atmosfera di una gara di questo livello è assolutamente diversa da quella che si respira nelle gare di zona. Una sensazione fantastica”. La gara di Roberto Gobbin è stata improntata alla prudenza, avendo come primario obiettivo vedere il traguardo, facendo affidamento sul ritmo, senza prendere eccessivi rischi. “Abbiamo iniziato con la qualifyng stage che definisce la posizione di partenza senza fare classifica. Davanti a me partiva Enrico Brazzoli, che ha avuto un brutto incidente e sono rimasto fermo parecchio tempo prima di muovermi. In quel momento ho capito che sarebbe stata una gara molto selettiva, che andava affrontata con la testa”. Quando scattano i cronometri Gobbin si trova subito a confronto con un giovanissimo come Andrea Mabellini, che compirà ventun’anni il prossimo mese, ma vanta una notevole esperienza in pista e con le vetture top del panorama rallistico.

Pur non prendendo rischi, badando bene a mettere sempre le ruote in strada, il ritardo da Mabellini è sempre rimasto contenuto in pochi secondi ogni prova speciale, assolutamente accettabile” sottolinea Gobbin. Tutto bene fino al termine della prima tappa, quando la 124 Abarth rally ammutolisce. “Nel corso della giornata aveva già dato qualche ‘colpo di tosse’ di natura elettrica minacciando di spegnersi. Al termine della prima tappa siamo andati in parco assistenza e ci siamo preparati per la giornata di domenica. Usciti dal parco assistenza la 124 Abarth rally si è spenta e siamo entrati nel riordino notturno con 15 muniti di ritardo che equivalgono a 2’30” di penalità”.

La sanzione fa perdere a Gobbin-Cervi nove posizioni nella classifica assoluta e il contatto con Mabellini, ma non la grinta e la determinazione di affrontare nel migliore dei modi la seconda tappa. “Abbiamo continuato con il nostro passo, anche perché la classifica era abbastanza definita. Purtroppo nel corso dell’undicesima prova speciale, il secondo passaggio di giornata sulla Rocca Santo Stefano, ci siamo girati e la 124 Abarth rally si è spenta. E non voleva più saperne di ripartire nonostante avessimo sostituito l’alternatore nel parco assistenza precedente (si scoprirà poi che era un problema di massa). Fortunatamente alcuni spettatori ci hanno dato una spinta e siamo riusciti ad avviarci, anche se in quell’occasione abbiamo perso ulteriori 1’14” dal nostro avversario diretto” racconta ancora Gobbin, che comunque riesce a vedere il traguardo e concludere con soddisfazione sul podio dell’Abarth Rally Cup questa trasferta romana.

Come dicevo l’esperienza è stata decisamente positiva e appagante. Il Rally Roma Capitale è stato molto affaticante soprattutto per il caldo intenso che abbiamo patito. Ogni volta che entravamo o uscivamo dal parco assistenza ci veniva misurata la temperatura come precauzione anti Covid. In una di quelle occasioni hanno anche misurato la temperatura dell’abitacolo che ha raggiunto i 49°. Debilitante. La 124 Abarth rally ha un abitacolo molto piccolo, decisamente più angusto delle altre vetture. E ciò si è fatto sentire, specialmente dopo le prove del sabato, come la Santopadre di 21,17 km, affrontata a metà giornata. In passato avevo già affrontato prove più lunghe, come la Mini Ronde del Sanremo di 33 km, ma in quell’occasione correvamo di notte con temperature decisamente inferiori. Inoltre non avevo mai disputato un rally così lungo con oltre 800 km di percorso e quasi 200 di prove speciali. Un rally di altri tempi come piacciono a me”.

Gobbin torna dal Rally Roma Capitale con il sorriso sulle labbra: “Mi è piaciuta moltissimo la speciale di Pico, sporca e insidiosa, che ha fatto molte vittime (fra le quali anche uno dei favoriti per la vittoria assoluta come Andrea Crugnola) e il gran discesone finale della Santopadre. Belle, veramente belle. Ora non vedo l’ora di tornare in gara, anche se non so quale sarà il prossimo impegno. Sicuramente seguirò l’Abarth Rally Cup, ma i calendari sono ancora in evoluzione. Io, però, sono pronto a risalire in macchina con tanta esperienza in più”.

La trasferta di Roberto Gobbin al Rally Roma Capitale è stata supportata dalle concessionarie Targa Auto di San Secondo di Pinerolo ed Ellero Auto di Mondovì e Saluzzo.

Abarth Rally Cup 2020, il giovanissimo italiano Andrea Mabellini si aggiudica il Rally di Roma Capitale: 1° tra le R-GT e al 2° posto nella categoria ERC2

  • Nella prima gara del campionato monomarca riservato alle Abarth 124 rally doppietta dei piloti italiani, con Mabellini-Arena davanti a Gobbin-Cervi
  • Una corsa difficile che ha premiato il più giovane partecipante all’Abarth Rally Cup, che si disputa nel FIA European Rally Championship 2020

FIUGGI (FR), 27 luglio – Ha appena 20 anni il vincitore della prima prova dell’Abarth Rally Cup, campionato monomarca internazionale riservato alle Abarth 124 rally R-GT, che si disputa nell’ambito del FIA European Rally Championship. L’italiano Andrea Mabellini, in coppia con l’esperto navigatore Nicola Arena con l’Abarth 124 rally del Napoca Rally Team, si è infatti aggiudicato il primo posto nell’Abarth Rally Cup nel Rally di Roma Capitale, al termine di una gara che lo ha visto concludere 1° tra le R-GT e al 2° posto nella categoria ERC2.

Mabellini ha preceduto il connazionale Roberto Gobbin, con Alessandro Cervi, al suo primo impegno internazionale, in gara con i colori del Winner Rally Team.  Poca fortuna per i polacchi Dariusz Polonski e Lukasz Sitek del Team Rallytechnology, costretti al ritiro dopo essere stati in testa nelle prime battute di gara.

Il successo di Mabellini è stato netto e conferma come la spider dello Scorpione sia particolarmente performante in condizioni difficili grazie alle doti di maneggevolezza, potenza e trazione in tutti i fondi, soprattutto nelle condizioni di maggiore variabilità dell’aderenza, come nelle prove speciali dei colli Romani.

Il Rally di Roma Capitale ha segnato l’inizio della stagione rallystica internazionale e si è svolto in un’atmosfera insolita, senza pubblico in prova speciale e con accessi limitati nelle aree di assistenza.

Andrea Mabellini (Napoca Rally Team): “Sono molto contento di aver iniziato il campionato con una vittoria in una gara così tecnica e selettiva. Ho cercato di mantenere un buon ritmo e di imparare a guidare l’Abarth 124 rally in prove speciali velocissime, come medie che in alcuni casi superavano i 100 km orari. Il risultato ci premia e ci fa guardare con fiducia ai prossimi impegni”.

Roberto Gobbin (Winners Rally Team): “Il mio obiettivo era concludere una gara così lunga e difficile, con un ritmo elevatissimo, che ha messo a dura prova la meccanica e il fisico. Ce l’abbiamo fatta e siamo molto soddisfatti, anche di aver preso più confidenza con l’Abarth 124 rally”.

Il prossimo appuntamento dell’Abarth Rally Cup è il Lepaja Rally, in programma dal 13 al 15 agosto in Lettonia, dove i concorrenti affronteranno un tracciato sterrato.

Trofeo A112 Abarth Yokohama: il Vallate Aretine a Droandi

In coppia con Matini il pilota aretino firma il suo primo successo di Trofeo nella gara di casa, che ha caratterizzato la ripartenza della Serie. Completano il podio Fognani – Sammicheli e Domenighini – Torricelli. Foto Acisport

Romano d’Ezzelino (VI), 27 luglio 2020Fedele alla tradizione, il Trofeo A112 Abarth Yokohama, regala emozioni anche nella prima gara dell’undicesima edizione che ha visto l’avvio al recente Rally delle Vallate Aretine che si svolto sabato 25 luglio con partenza ed arrivo ad Arezzo e sempre con l’efficace organizzazione del Team Bassano.

Il primo colpo di scena, l’ha dato il detentore del titolo Raffaele Scalabrin con una forzata rinuncia a causa della rottura del motore un paio di giorni prima della gara. Diventano così quattordici gli equipaggi che si sono dati battaglia lungo le sei prove speciali in programma.

Annullata la prima prova, dalla seconda inizia un’avvincente sfida tra Orazio Droandi e Fabio Matini con Massimo Gallione e Luigi Cavagnetto: un botta e risposta fatto di distacchi minimi e scambio di posizioni al vertice dapprima appannaggio del duo locale e poi dall’equipaggio piemontese che passa in testa sulla quarta speciale per soli 2″7. La gioia dura ben poco, visto che sulla successiva un problema elettrico ferma la corsa di Gallione gettando nello sconforto il provvisorio leader. Droandi riprende la testa della gara vincendo un’altra prova e, saggiamente, amministra sull’ultima controllando Massimiliano Fognani e Francesco Sammicheli che chiudono al secondo posto dopo una gara che li ha sempre visti nelle posizioni di vertice.

Avvincente lo sprint per il terzo gradino del podio tra Marcogino Dall’Avo e Giacomo Domenighini con quest’ultimo che, ben coadiuvato da Vincenzo Torricelli, piazza lo scratch nell’ultimo tratto cronometrato e beffa il pilota di casa che chiude al quarto posto in coppia con Manuel Piras.

Piazza numero cinque per Ivo Droandi, al rientro con una buona prestazione nel Trofeo ottenuta assieme a Massimo Acciai. Esordio positivo per Filippo Baron che chiude al sesto posto con Nicolò Marin alle note, precedendo Fabio Vezzola e Franco Simoni, settimi al traguardo. Gara travagliata per Andrea Quercioli e Giorgio Severino i quali, nonostante diverse peripezie, non si arrendono e concludono all’ottavo posto. Sono invece noni Denis Letey ed Erik Robbin, mentre a chiudere la classifica e la top-ten ci pensano gli “under” Nicolò de Rosa e Valentino Lorenzini.

Oltre al rammarico per Gallione e Cavagnetto per l’inconveniente patito mentre stavano ingaggiando un’emozionante sfida col duo vincitore, tra i ritirati vanno menzionati anche Pietro Baldo e Davide Marcolini subito fuori gara a causa di una toccata nella seconda prova. Fermi anzitempo anche i debuttanti Stefano Bartoloni e Giorgio Leporati e l’unico equipaggio di “Gruppo 1”, quello formato da Maurizio Ribaldone e Guido Zanone.

Il prossimo appuntamento del Trofeo 2020 è in programma dal 17 al 19 settembre al Rallye Elba Storico col tradizionale programma che prevede Gara 1 e 2 e quindi doppio punteggio.

Le classifiche. Assoluta: 1. Droandi O. 19, 2.Fognani 16, 3. Domenighini 14, 4. Dall’Avo, 12, 5. Droandi I. 11 – Under 28: 1. De Rosa 7 – Over 60: 1. Domenighini 11 – Gruppo 1: 1. Ribaldone 6

Rally & co trasferta soddisfacente al Vallate Aretine

Buona la prima per gli equipaggi della scuderia ponzonese Rally & co che hanno partecipato alla prima gara di campionato italiano rally autostoriche disputatasi ad Arezzo nel weekend appena terminato.
Il rally storico vallate aretine ha visto all’arrivo tutte e tre le vetture partite con i colori della scuderia campione italiano rally storici con il capitano Dino vicario affiancato da Marina frasson sulla Ford Escort Rs che hanno ottenuto un ottimo risultato classificandosi tredicesimi assoluti terzi di raggruppamento 2 nonché primi di gruppo 2 e di classe 2000.

all’esordio con una vettura decisamente inusuale il duo composto da bianco e casazza su di una Lotus Elan 38a assoluti e terzi nel raggruppamento 1.
Su di una Fiat 127 si sono invece classificati 42 esimi assoluti e terzi di classe 1150 Cassina e Biancotto al termine di una gara decisamente difficile e selettiva che ha contato ben 27 ritiri su 70 partenti.
Prossimo appuntamento per il campionato italiano il 17 settembre quando si disputerà il rally Isola d’Elba.

Matteo Luise, ritirato, vede il bicchiere mezzo pieno

L’Historic Rally delle Vallate Aretine non sorride al pilota di Adria, ottimista sul passo dimostrato in gara, costretto ad uno stop forzato a causa di un cedimento tecnico. Foto Acisport

Adria (RO), 27 Luglio 2020 – La ripartenza post lockdown di Matteo Luise si è aperta, purtroppo, con un pesante zero, in chiave Campionato Italiano Rally Auto Storiche, che potrebbe già rivelarsi determinante nella rincorsa ad un bis tricolore atteso da tutto il Polesine.

L’edizione del decennale dell’Historic Rally delle Vallate Aretine, andato in scena nel recente weekend, ci ha consegnato un pilota di Adria dimostratosi realmente competitivo soltanto sulla prova speciale di apertura, quella di “Portole”, prima di essere penalizzato da problemi tecnici.

Il settimo tempo assoluto, gli oltre quaranta secondi rifilati al secondo in classe A/J2-2000 ed il divario parziale, di un solo secondo al chilometro, incassato dalla Lancia Delta Integrale gruppo A di “Lucky”, sul tratto cronometrato di apertura, confermano l’ottimo lavoro svolto dalla ditta Amati e Valentino sulla Fiat Rimo 130 gruppo A del polesano.

Siamo partiti decisi ma senza esagerare sulla prima prova speciale” – racconta Luise – “perchè volevamo controllare che tutto fosse a posto sulla nostra Ritmo. Durante l’inverno abbiamo lavorato tutti molto su questi sviluppi e volevamo partire convinti ma, al tempo stesso, senza spingere più del dovuto. Seppure il settimo assoluto sia un ottimo tempo non posso nascondere che potevamo anche fare meglio. Eravamo comunque molto contenti del risultato.”

Un avvio brillante che veniva presto rallentato da un problema tecnico all’idroguida.

Alla fine della prima prova” – aggiunge Luise – “abbiamo accusato la rottura del tubo alta pressione dell’idroguida ma ormai mancavano due curve alla fine. Da polli non avevamo in assistenza il ricambio e quindi, seppure i miei ragazzi mi abbiano dato del pazzo, ho chiesto loro di staccare l’idroguida perchè volevo continuare senza. In un campionato così corto era fondamentale arrivare al traguardo e, visto il risultato iniziale in classe, potevamo farcela.”

Senza idroguida il portacolori del Team Bassano, affiancato dalla moglie Melissa Ferro, collezionava un dodicesimo ed un undicesimo assoluto, sui due crono successivi, segnando la migliore prestazione in classe ed aumentando il divario sino ad oltre un minuto e mezzo.

Quando al termine mancavano tre prove speciali, con il risultato nella generale ormai compromesso, Luise puntava unicamente a gestire il cospicuo vantaggio in classe, tradotto nel bottino pieno in ottica CIRAS, ma il destino aveva scritto una pagina diversa per l’adriese ed al termine del quarto impegno di giornata cedeva il palo che collega il cambio al semiasse.

Non pensavo si potesse rompere qualcosa” – conclude Luise – “visto che non stavamo spingendo al massimo. La delusione c’è. Sono tre le gare in campionato ed una l’abbiamo persa. Era meglio portare a casa la vittoria. Il morale è comunque buono perchè abbiamo visto i notevoli progressi fatti. Grazie a tutto il team, alla scuderia ed ai nostri partners. Ci rifaremo.”

Scuderia Palladio Historic: festeggia il doppio podio al Vallate Aretine

Alla grande prestazione di Salvini e Salerno terzi assoluti con la Porsche 911 nel rally storico, si somma quella di Falcone e Balboni nella regolarità sport. Foto Acisport

Vicenza, 27 luglio 2020 – Inizia col piede giusto la ripartenza dell’attività sportiva della Scuderia Palladio Historic reduce da un convincente Rally delle Vallate Aretine, gara di apertura del Campionato Italiano Rally Auto Storiche. A portare la prima soddisfazione alla scuderia capitanata da Mario Mettifogo, sono stati Alberto Salvini e Patrizio Salerno: i due senesi sono tornati a far coppia nell’abitacolo della Porsche 911 RSR e hanno ritrovato ben presto l’intesa per confezionare una nuova prestazione di alto livello che li ha visti alla fine al terzo posto assoluto, impreziosito dall’importante vittoria nel 2° Raggruppamento. Partiti accusando un gap causato dalla non ottimale pressione delle gomme, hanno saputo recuperare e lottare fianco a fianco con i pretendenti al successo, aggiudicandosi anche il terzo passaggio sulla “Portole”, con un tempo migliorato di ben 24″ rispetto al primo. Molto importante, in ottica campionato, il successo di Raggruppamento che porta loro un sostanzioso bottino di punti in attesa del prossimo appuntamento al Rallye Elba di metà settembre.

Il secondo equipaggio al via, quello formato da Antonio Regazzo e Andrea Ballini, è stato purtroppo costretto al ritiro a causa di problemi elettrici all’Alfa Romeo Alfetta GTV 6 nel corso della quarta prova speciale.

Dopo quella nel rally, la seconda soddisfazione è arrivata nella gara di regolarità sport grazie a Gian Luigi Falcone ed Erika Balboni che, sempre più, stanno prendendo confidenza con questa disciplina e l’hanno confermato portando in seconda posizione assoluta la Toyota Celica ST 185, grazie a dei riscontri cronometrici di tutto rispetto.

L’attenzione si sposta ora sul Rally Città di Scorzè in programma nella località veneziana sabato 1 e domenica 2 agosto, con la duplice versione “moderno” e “storico”. Nel primo saranno al via Alessandro Ferrari e Piero Comellato su Lancia Delta Integrale Gruppo A, mentre con le vetture storiche si schierano il due volte vincitore Andrea Marangon con Massimo Darisi sulla Honda Civic Gruppo A e Daniele Danieli in coppia con Alberto Marcon su Fiat Ritmo 130 TC Gruppo A.

Due le prove in programma da ripetere, tutte nella giornata di domenica.

 

Lucio Da Zanche conquista una super top-5 ad Arezzo su Porsche Gruppo B

Esordio competitivo al Rally delle Vallate Aretine per il campione valtellinese, che al volante della 911 gruppo B del team Pentacar è rallentato da una toccata iniziale e poi vince una speciale e rimonta con crono di vertice che nella prima dell’Italiano Auto Storiche gli valgono anche il podio di categoria

Arezzo, 26 luglio 2020. Emozioni forti per Lucio Da Zanche all’esordio stagionale e alla “prima” assoluta al Rally delle Vallate Aretine, round che ha aperto il Campionato Italiano Rally Auto Storiche 2020 affrontato al volante della Porsche 911 gruppo B del team Pentacar gommata Pirelli. Il già campione italiano ed europeo ha concluso in quinta posizione assoluta artigliando la top-5 grazie a dei crono sempre competitivi ai vertici e allo scratch colto nella PS3 “Portole 2” di 16,55 chilometri, nella quale il pilota della scuderia Rododendri Historic e il co-driver Daniele De Luis sono stati i più veloci dando il la alla rimonta che ha caratterizzato l’intera seconda parte del loro rally. L’equipaggio tutto valtellinese, infatti, era stato rallentato sul finale della PS2 “Rassinata 1” a causa di una toccata sul cerchio della posteriore sinistra che gli è costato circa 25 secondi. Da Zanche si è immediatamente lanciato nel recupero di tale gap e oltre ad agguantare la top.5 assoluta ha concluso sul secondo gradino del podio nella categoria riservata alle auto Gruppo B.

Tra le Porsche preparate dalla Pentacar, ha sfiorato il podio di 2. Raggruppamento la 911 condotta da Maurizio Pagella, che nel ruolo di team principal dirige la factory di Colico con al fianco i giovani fratelli Melli. Gara da top-10 conclusa al nono posto assoluto e al terzo posto delle gruppo B per Ermanno Sordi, mentre nel 1. Raggruppamento vittoria del torinese Antonio “Nello” Parisi.

Da Zanche dichiara nel post-Vallate Aretine: “E’ stato davvero un bel rally. Peccato soltanto per quella toccatina nella PS2, la mia gara sarebbe stata completamente diversa, però abbiamo reagito subito e avrebbe anche potuto costarmi di più, invece si è rotto solo il cerchio e non abbiamo riportato danni all’auto. Ecco perché guardiamo al bicchiere mezzo pieno. Sul ritmo gara siamo andati molto bene, soprattutto considerando che era la prima volta per me ad Arezzo. Ora appuntamento per il prossimo appuntamento all’Elba, dove saremo anche con Dazzainmotion per l’evento-raduno Porsche goes to Elba in collaborazione con ACI Livorno e Centro Porsche Como”.

Movisport protagonista al “RomaCapitale”: Michelini e Melegari sotto i riflettori tricolori e continentali

Michelini-Perna hanno fatto man bassa di punti “tricolori” entrando di forza nel plateau dei grandi protagonisti della gara, Melegari-Bonato hanno avviato con una vittoria la loro campagna europea. Sorriso a metà per Scandola mentre Pollara, pur con una prima tappa da dimenticare, ha confermato la propria forza. Sfortuna invece per Scattolon, fermato da problemi tecnici durante la prima giornata e “argento” per Tribuzio nel concomitante Rally di Pico.

Reggio Emilia, 27 luglio 2020 – Movisport sugli scudi al rally di RomaCapitale. E’ questo, il verdetto della prima gara di Campionato Europeo ed  Italiano, disputata nel fine settimana appena passato.

La scuderia aveva ben cinque portacolori in gara e con essi l’ha davvero fatta da protagonista, peraltro acquisendo subito i primi e pesanti punti in ottica sia tricolore che continentale, grazie a Michelini-Perna e Melegari-Bonato.

Rudy Michelini e Michele Perna, tornati sulla VolksWagen Polo R5 di PA Racing gommata Michelin, una settimana dopo la vittoria vibrante a Lucca, hanno sbaragliato la concorrenza al primo appuntamento del “tricolore” asfalto, avviando così alla perfezione la loro corsa per lo scudetto. Due vittorie in entrambi i confronti validi per il Campionato Italiano Rally Asfalto, questo il risultato valso a Rudy Michelini la leadership nella serie tricolore ed ambientata, nelle sue due prime gare inaugurali, sulle strade del Rally di Roma Capitale.  Ha archiviato Gara 1 prevalendo tra i competitor della serie ed elevandosi in testa alla sua classifica provvisoria, quella di un Campionato Italiano Rally Asfalto denso di alto contenuto qualitativo. Una condotta autoritaria che ha visto Rudy Michelini conquistare il secondo gradino del podio del Campionato Italiano Rally. Una leadership consolidata nella seconda parte di gara, con un secondo successo nella serie “asfalto” ed una quarta piazza tra gli esponenti del Campionato Italiano Rally che ha proiettato Rudy Michelini in una posizione decisamente di vertice.

Se Michelini e Perna hanno scalato bene la vetta del tricolore, non da meno è stata la performance di Zelindo Melegari e Corrado Bonato, che hanno avviato la loro avventura continentale pure loro salendo sul primo gradino del podio in ERC-2, il Gruppo N. Al via con la Subaru Impreza Sti della GB Motors Racing, Melegari ha trascorso una prima tappa “di studio” in quanto non correva da quasi un anno (ultima gara il Barum Rally -Rep. Ceka – di agosto 2019, concluso anzitempo per incidente), cercando di interpretare al meglio le indicazioni date dalla vettura “delle pleiadi” in un percorso molto veloce e tecnico. Ha finito il primo giorno al comando e nel secondo ha cercato di capitalizzare l’esperienza per migliorare certamente le sensazioni e chiudere dunque il ritorno agonistico nel modo più esaltante possibile, con la leadership in categoria “produzione” (ERC-2), prima di affrontare le altre tre gare in programma a partire dalla Lettonia il 14-16 agosto, poi Azzorre (17-19 settembre) e Cipro (16-18 ottobre), tutti appuntamenti su fondo sterrato.

Bicchiere mezzo pieno, invece, per Umberto Scandola e Guido D’Amore, con la i20 R5 dello Hyundai Rally Team Italia gommata Michelin. Una prima giornata da dimenticare, con il ritiro per noie al cambio ed una seconda assai positiva, con la terza posizione finale acquisita, segno che per l’equipaggio scaligero-ligure quando tutti gli equilibri sono al loro posto e soprattutto la fortuna li assiste, la loro firma la mettono in modo marcato.

Era grande attesa anche per il giovane siciliano Marco Pollara, in coppia con Maurizio Messina. Iscritti con la Ford Fiesta Rally 4, era scontato dire che puntavano al risultato massimo possibile tra le due ruote motrici e stavano per riuscirci, se non che problemi meccanici li hanno fermati ad un passo dal trionfo in gara-1 quando erano al comando. La riscossa è poi arrivata il secondo giorno di gara andando a centrare una vittoria sicura c0on oltre 30” sul secondo arrivato di categoria.

In gara a Roma anche Scattolon-Nobili, Skoda Fabia R5. Protagonisti, certamente, ma anche e soprattutto sfortunati, essendosi dovuti fermare al termine del primo giorno a causa di un principio d’incendio alla vettura, quando erano in seconda posizione assoluta, conferma di un elevato livello e soprattutto di poter puntare in alto nello scenario nazionale assoluto. Il ritiro, che lascia davvero l’amaro in bocca, è avvenuto dopo l’ultima prova in programma, mentre l’ex Campione italiano Junior si stava portando all’arrivo.

Oltre al “RomaCapitale” Movisport era presente al contemporaneo 42° Rally di Pico, gara che apriva la settima zona della Coppa Italia. Il vessillo reggiano è stato portato alto da Carmine Tribuzio e Gianni Stracqualursi su una Skoda Fabia R5 della Erreffe Rally Team ed anche in questo caso si è stati protagonisti di primo piano, con un notevole secondo posto assoluto, che confermato il pilota tra i migliori esponenti del centro Italia.

MM Motorsport e Davide Nicelli, leader nel Campionato Italiano Rally Due Ruote Motrici

Il team lucchese protagonista al Rally di Roma Capitale, appuntamento inaugurale del Tricolore 2020 valido anche per il Campionato Europeo Rally, grazie alle performance espresse nelle due gare in programma da Davide Nicelli, leader nella serie sulla Peugeot 208 R2B grazie ad una vittoria in Gara 1 e ad una seconda piazza conquistata in Gara 2. Foto AmicoRally 

Porcari, 27 luglio 2020 – Una leadership nella classifica del Campionato Italiano Rally Due Ruote Motrici, questo il risultato conquistato da MM Motorsport nell’appuntamento inaugurale del Tricolore Rally 2020, il Rally di Roma Capitale, contesto valido anche per il Campionato Europeo Rally. Il team lucchese, rappresentato sulle strade della massima espressione rallistica nazionale da Davide Nicelli, si è reso protagonista con la propria Peugeot 208 R2B di una vittoria nella serie in Gara 1 ed una seconda posizione in Gara 2, condividendo con il venticinquenne pilota pavese il comando della classifica provvisoria.

Un avvio convincente quello di Davide Nicelli e del copilota Alessandro Mattioda, contraddistinto da una performance aggressiva espressa fin dalle prime fasi di gara e costruita sulle indicazioni pervenute dal Rally Internazionale Casentino, appuntamento affrontato dal portacolori della scuderia Maranello Corse in preparazione ad una stagione che lo vedrà affrontare sia il Campionato Italiano Rally che il Campionato Italiano Rally Terra.

“Credo di potermi ritenere assolutamente soddisfatto – il commento di Davide Nicelli all’arrivo – oltre ai risultati conseguiti, che ci hanno garantito la leadership in campionato, possiamo contare su sensazioni molto positive fornite dalla vettura. Abbiamo affrontato chilometri da gara europea, non sfigurando nel confronto con i più performanti esemplari di Ford Fiesta e Peugeot 208 Rally 4. Ringrazio il team che mi ha messo a disposizione una vettura perfetta, elemento che mi ha permesso di esprimere al meglio le mie potenzialità. Mi sono affidato completamente alla loro professionalità, potendo contare su impostazioni della vettura che, dopo il Rally Casentino, si sono rivelate congeniali al tipo di fondo”.

Un primato, quello fatto registrare da Davide Nicelli in Gara 1, che ha permesso al giovane portacolori di MM Motorsport di affrontare il confronto conclusivo con ambiziose aspettative legate al campionato, riuscendo a cogliere un ulteriore risultato positivo – la seconda piazza – valso il comando nella classifica della serie.

Un impegno di grandi contenuti, dove il gran caldo ha messo a dura prova sia i piloti che le vetture in gara – il commento di Manuela Martinelli, team manager di MM Motorsport – affrontato da Davide Nicelli con la consapevolezza di poter puntare ad un ruolo di vertice nel Campionato Italiano Due Ruote Motrici. Un risultato globale costruito con il lavoro effettuato durante la prima collaborazione, al Rally Casentino e che ha reso pilota e team parti integranti di un progetto volto al raggiungimento del massimo risultato. Oggi possiamo dirci ampiamente soddisfatti sia dei risultati conquistati nei due confronti che delle indicazioni pervenute dall’utilizzo della nostra vettura”.

La programmazione sportiva di Davide Nicelli proseguirà sulle strade del Rally Città di Arezzo Valtiberina, appuntamento valido per il Campionato Italiano Rally Terra in programma dal 7 al 9 agosto.

Rally di Roma Capitale, buona la prima per la Island Motorsport

Bilancio positivo per il portacolori romano Fabio Angelucci, al debutto con la Volkswagen Polo R5 e sempre affiancato da Max Cambria

Fiuggi (Fr), 27 luglio 2020 – Una prima uscita stagionale, decisamente, confortante per il pilota romano Fabio Angelucci, reduce dal Rally di Roma Capitale, prestigioso appuntamento d’apertura tanto del Campionato Italiano Rally quanto dell’”Europeo”, andato in scena lo scorso fine settimana. Seppur alla prima partecipazione in carriera alla gara di casa e all’esordio con la Volkswagen Polo R5 messagli a disposizione dalla Step Five Motorsport e condivisa col fido Max Cambria, il portacolori della scuderia siciliana Island Motorsport ha tenuto botta concludendo, rispettivamente, undicesimo e dodicesimo assoluto nelle due distinte gare (tra gli iscritti della massima serie tricolore). Per il driver capitolino, missione compiuta: un impegno interamente volto a macinare chilometri con la nuova vettura e “cucirsela” addosso in vista dei prossimi confronti agonistici.

«Fatta eccezione per le prove speciali del sabato, già affrontate nella passata edizione del Rally di Pico, quelle della seconda tappa erano del tutto nuove» – ha spiegato Angelucci – «Nonostante tutto, già in apertura ci siamo inseriti a ridosso della top ten e, alla luce di tutte le incognite della vigilia, lo considero un risultato più che dignitoso nonché quasi bissato la domenica. Valuto altrettanto soddisfacente la 24esima piazza assoluta conseguita nella classifica finale dell’”Europeo”, visto soprattutto l’eccezionale parco partenti.  In più, nell’arco della due giorni, abbiamo provato differenti tipologie di set-up sulla Polo, uno più rigido e uno più morbido, acquisendo utili riferimenti in ottica futura. In estrema sintesi, bilancio molto positivo e riscontri cronometrici di tutto rispetto».

Archiviato il “Roma Capitale”, Angelucci tornerà in campo dopo la pausa estiva in occasione della mitica Targa Florio, in programma sulle Madonie, dall’11 al 13 settembre.

Rally Roma Capitale, Project Team a segno

All’appuntamento d’apertura della massima serie tricolore, gara in crescendo e primi punti stagionali tra le “due ruote motrici” per il giovane alfiere Christopher Lucchesi (Peugeot 208 R2), navigato dall’esperto Marco Pollicino

Fiuggi (Fr), 27 luglio 2020 – Sono stati più che positivi i riscontri registrati in casa Project Team, reduce dal Rally di Roma Capitale, appuntamento inaugurale tanto del Campionato Italiano Rally quanto dell’”Europeo”, andato in scena nel fine settimana appena trascorso. Seppur al debutto sui selettivi asfalti laziali, infatti, il portacolori Christopher Lucchesi ha tenuto botta, tanto da incamerare i primi punti tricolori tra le “due ruote motrici” in ambedue le gare, suddivise in altrettante giornate, centrando rispettivamente un terzo e un quarto posto. Presentatosi al via su Peugeot 208 R2 della GF Racing e navigato dall’esperto Marco Pollicino, il giovane figlio d’arte ha sofferto in avvio, va da sé, tanto un tracciato per lui del tutto inedito (non lo era per gran parte dei suoi diretti avversari) quanto, al contempo, la ricerca di un assetto ideale del mezzo, pur riuscendo a spuntare il miglior riscontro cronometrico di categoria nella quinta prova speciale (delle 15 totali del weekend). Di diverso aspetto, invece, l’approccio alla seconda e ultima tappa domenicale che ha visto l’equipaggio toscano-siculo autore di una performance in netta crescita.

«Non era, certo, iniziata nel migliore dei modi. Nella prima frazione cronometrata del sabato, infatti, pur riprendendo il concorrente che mi precedeva, non sono riuscito a sorpassarlo per via del tratto stradale troppo stretto, perdendo ben 20 secondi. Un’enormità, alla luce dei ritmi altissimi degli antagonisti in campo» – ha raccontato Lucchesi jr – «Nel prosieguo, di concerto con la squadra, abbiamo testato varie soluzioni sulla vettura cambiando anche gli ammortizzatori col fine, ovviamente, di migliorarci. Un lavoro proseguito anche l’indomani e che ha pagato, garantendomi un ottimo set-up che mi ha permesso di proseguire con maggior scioltezza. Cos’altro aggiungere? La competizione romana si è rivelata più tosta, dura e ostica del previsto. Anche per questo, il bilancio finale è più che soddisfacente».

Buona la prima, dunque, per Lucchesi jr che farà tesoro dell’esperienza capitolina in vista del prossimo impegno nel CIR, ovvero, il “casalingo” 43° Rally Il Ciocco e Valle del Serchio, in programma il prossimo 22 agosto.

Calendario Campionato Italiano Rally  “due ruote motrici” 2020

Rally di Roma Capitale (26 luglio); 43° Rally Il Ciocco e Valle del Serchio (22 agosto); 104ª Targa Florio (13 settembre); 67° Sanremo Rallye (4 ottobre); 38° Rally Due Valli (25 ottobre); 11° Tuscan Rewind (22 novembre).

Roberto Pellè al via della Suzuki Rally Cup

Scatta dal Rally di Alba la rincorsa al titolo del pilota di Trento, affiancato dalla compagna Giulia Luraschi, al debutto sulla Suzuki Swift 1.0 turbo Racing Start. Foto Destra4

Trento, 27 Luglio 2020 – Lockdown sportivo in fase di chiusura per Roberto Pellè, pronto a lanciarsi in una nuova sfida nella Suzuki Rally Cup, a partire dal prossimo Rally di Alba.

Il pilota di Trento, affiancato dall’inseparabile compagna Giulia Luraschi, è pronto a dare battaglia, in quella che è da sempre un’autentica gabbia di leoni, con un’importante novità.

Abbandonata la Suzuki Swift in versione R1 il portacolori della scuderia Destra 4, grazie al lavoro svolto da A. Bi. Car Racing, si siederà al volante della nuova versione 1.0 turbo boosterjet, in categoria Racing Start, a partire dal prossimo fine settimana.

Dopo il blocco per il Coronavirus sarà la nostra prima uscita” – racconta Pellè – “e sarà il primo appuntamento valido per la Suzuki Rally Cup. Sarò affiancato anche quest’anno dalla mia compagna, Giulia Luraschi, e saremo al via con una vettura del tutto nuova, la Suzuki Swift 1.0 turbo boosterjet, dalla quale ci aspettiamo molto. La configurazione sarà Racing Start, come da nuovo format dedicato da Suzuki Italia. Abbiamo fatto pochissimi test con questa nuova vettura ma possiamo dire che l’intento è quello di puntare, sicuramente, alla vittoria di classe ma anche di cercare di far bene nell’assoluta della Suzuki Rally Cup. Siamo consapevoli che la concorrenza ha a disposizione maggiori evoluzioni, grazie al regolamento R1, ma siamo certi che il lavoro svolto da A. Bi. Car Racing, ringraziando di cuore il titolare Alessandro Bisoffi, ci permetterà di toglierci delle belle soddisfazioni. La vettura è al top e noi siamo pronti al via.”

Sei gli appuntamenti sui quali si articolerà la Suzuki Rally Cup 2020: aprirà la serie, il prossimo fine settimana, il Rally di Alba, poi seguito dal Rally Ciocco e Valle del Serchio (22 Agosto), dal Rally Targa Florio (12 Settembre), dal Rally di Sanremo (3 Ottobre), dal Rally Due Valli (24 Ottobre) ed dal conclusivo Rally Trofeo ACI Como (6 Novembre).

Siamo contenti di poter essere nuovamente al via della Suzuki Rally Cup” – aggiunge Pellè – “perchè è un trofeo che permette di affrontare gare prestigiose e di lottare a denti stretti contro tanti avversari, così come erano le gare di una volta, in qualsiasi classe.”

L’edizione numero quattordici del Rally di Alba, in linea con le normative nate per il contenimento del Coronavirus, si svilupperà su tre prove speciali, tutte da ripetere per tre passaggi: “Costa San Luigi” (17,14 km), “Lovera” (10,45 km) e “Niella – Bossolasco” (6,20 km).

Abbiamo già corso qui lo scorso anno” – conclude Pellè – “ma siamo arrivati un po’ indietro in classifica per una toccata, a metà gara, e per i tempi imposti causati dall’annullamento di varie prove speciali. Gara molto veloce con un fondo che si sporcherà tantissimo, per chi come noi partirà con numeri alti. Un grazie di cuore a tutti i partners che hanno deciso di sostenerci anche in questo 2020 molto complicato. Ci auguriamo di poter gratificare tutti i loro sforzi.”

GEIDUE: amaro l’esordio al Vallate Aretine  

È un problema di natura elettrica a fermare la Ford Sierra di Bianco e Valerio mentre si trovava nella top ten nonostante un avvio di gara non ottimale. Foto Acisport

Thiene, 27 luglio 2020 – È stato un esordio che ha lasciato l’amaro in bocca alla GEIDUE, quello al Rally delle Vallate Aretine, primo importante rally storico dopo il periodo di blocco delle attività dei mesi scorsi.

Alla gara che ha dato il via al rivoluzionato Campionato Italiano Rally Auto Storiche, era presente la Ford Sierra Cosworth 4×4 Gruppo A dell’equipaggio Riccardo Bianco e Matteo Valerio, ad Arezzo per riprendere confidenza con l’ambiente dei rally storici confrontandosi con un parterre di piloti che rappresentava il meglio del settore.

Due le prove in programma da ripetersi per tre volte, una soluzione che dava anche la possibilità di evidenziare i progressi nella ripetizione.

S’inizia col primo passaggio sulla “Portole” dove Bianco stacca il decimo tempo assoluto nonostante una resa non ottimale della Sierra; il pilota di Schio lamenta infatti un ritardo nella risposta del turbo, inconveniente che lo penalizza soprattutto nelle ripartenze. La situazione migliora un po’ nella “Rassinata” e l’ottavo tempo lo conferma oltre a tenere in gioco il duo per il podio di classe e del 4° Raggruppamento: sono solo 5 i secondi da recuperare su chi lo precede quando mancano ancora due terzi di gara.

La ripetizione della “Portole” registra un miglioramento di 4″9 nonostante il problema alla turbina; dopo la prova, subito dopo la sosta per l’assistenza, accade l’irreparabile: al momento di ripartire la vettura non ne vuole sapere di mettersi in moto nonostante tutti i tentativi dei meccanici. Non resta che consegnare la tabella di marcia e rientrare alla base.

“Quasi sicuramente è un problema di natura elettrica – afferma Bianco – ma dalle prime verifiche non siamo riusciti a capirne l’origine e questo mi costringe a dover giocoforza rinunciare al Città di Scorzè di domenica prossima. Ora si dovrà lavorare per ripristinare l’affidabilità della Sierra e rivedere i programmi, inserendo il Rally San Martino di Castrozza”.

Project Team sul podio del Rally di Pico

Terza piazza assoluta per il “veterano” Franco Laganà (Skoda Fabia) in coppia, per la prima volta, con Emilio Colozzi. Sesto posto nella “generale” e primato di classe per Francesco Tuzzolino (Peugeot 208 R2), affiancato da Alessandro Falasca

Pico (Fr), 26 luglio 2020 – Bottino ricco quello messo nel carniere dalla scuderia Project Team, una volta portato a termine il 42° Rally di Pico, round d’apertura della Coppa ACI Sport 7^ zona (Abruzzo, Campania, Lazio, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria) e andato in scena sabato scorso nei dintorni di Fiuggi. L’inossidabile portacolori Franco Laganà, vero e proprio decano della disciplina nonché già vincitore dell’edizione 1993, infatti, ha conquistato il terzo gradino del podio insieme al meritato primato tra gli “over 55”. Il pilota pugliese, presentatosi al via su Skoda Fabia R5 del Team D’Ambra e navigato, per la prima volta, dal locale Emilio Colozzi, dopo aver preso le misure in avvio, ha proseguito in crescendo tanto da agguantare la terza piazza a metà gara, difendendola coi denti fino al traguardo.

«Tutto sommato è andata bene, grazie anche a un pizzico di fortuna» – ha commentato un più che soddisfatto Laganà – «Fermo da settembre dello scorso anno e impossibilitato, nei mesi scorsi, a fare un’adeguata preparazione fisica in palestra causa Covid, all’inizio ho faticato un po’ prima di trovare un buon ritmo ed entrare in sintonia con la vettura. Alla mia età, la mancanza di allenamento fa la differenza; si inceppano gli ingranaggi ed è necessaria una generosa spruzzata di antiruggine. Scherzi a parte, alla vigilia avrei messo la firma per il risultato appena conseguito».

Altro protagonista di giornata, è stato indubbiamente Francesco Tuzzolino, già ottavo nel 2019. Il driver siciliano, infatti, seppur all’esordio con la “piccola” Peugeot 208 del 7Racing Rally Team e in coppia col ciociaro Alessandro Falasca, ha concluso sesto assoluto dominando, altresì, in classe R2B. Sin dal semaforo verde, il conduttore di Agrigento è partito lancia in resta, mirando a chiudere anticipatamente la partita; strategia che ha pagato, tanto da vederlo subito alla guida della categoria, consolidando la leadership fino alla bandiera. In “Coppa”, pienone di punti, dunque, per Tuzzolino che rientrerà nella serie in occasione del Rally del Gargano e puntare deciso, successivamente, alla finalissima di Como.

Impegno decisamente positivo anche per gli altri alfieri Dimitri Mattone (Mitsubishi Lancer Evo X) e Vladimiro Grandi, inseritisi a ridosso della top ten e vincitori della “N4”. Per concludere con i fratelli Matteo (Renault Clio) e Pasquale Stilla, quarti in “N3”. Da registrare nel corso della quinta e ultima prova speciale, infine, il ritiro di “Mattonen” (Mitsubishi Lancer Evo X) con Giulia Taglienti, quando era leader di Gruppo N, e la squalifica, a competizione già ultimata, di Bartolomeo Solitro (Skoda Fabia R5 della Step Five Motorsport), affiancato da Alberto Porzio.

Classifica finale 42° Rally di Pico

1. Carnevale-Liburdi (Skoda Fabia R5) in 34’31”1; 2. Tribuzio-Stracqualursi (Skoda Fabia R5) a 40”9; 3. Laganà-Colozzi (Skoda Fabia R5) a 2’32”6; 4. Santoro-Grandi (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 3’04”1; 5. Trotta-Lepore (Peugeot 106) a 3’43”5; 6. Tuzzolino-Falasca (Peugeot 208 R2) a 4’06”5; 7. Di Gesù-Quarta (Skoda Fabia R5) a 4’11”9; 8. De Filippi-Massaroni (Renault Clio Rs) a 4’44”; 9. Di Vito-Pelagalli (Peugeot 208 R2) a 4’49”8; 10. Massa-Savo (Renault Clio Rs) a 5’12”2.

Fango, neve o sabbia non fanno differenza. Con il “Terrain mode” nuovo Kia Sorento è più poliedrico che mai

Ottimizzazione della trasmissione AWD per una migliore trazione su fango, neve e sabbia.

-Massimo controllo e sicurezza anche in condizioni di scarsa aderenza

-Nuovo Kia Sorento equipaggiato con il sistema “Terrain mode” sarà in vendita in Italia a partire dall’ultimo trimestre 2020 nelle versioni Hybrid e Plug in

Luglio 2020 –  In attesa di assistere al debutto del nuovo Sorento, previsto sul mercato italiano per l’autunno 2020, Kia anticipa alcune delle novità che caratterizzeranno la nuova versione del grande SUV di casa. Una su tutte il “Terrain Mode”, il sistema per adattarsi al meglio a qualsiasi tipologia di fondo stradale per garantire il massimo in termini di guidabilità e sicurezza.

Il nuovo sistema “Terrain Mode” migliora nettamente la trazione, la stabilità e il controllo del veicolo su fango, neve e sabbia, con nuove modalità di guida specifiche per ciascun fondo, al fine di fornire la migliore soluzione possibile in ogni circostanza. Il sistema renderà le versioni a trazione integrale (AWD) del nuovo grande SUV a 7 posti più poliedriche e sicure che mai su qualsiasi superficie a bassa aderenza. In altre parole: un aiuto concreto al conducente chiamato a cimentarsi alla guida in condizioni estreme. Il sistema “Terrain mode” equipaggerà le versioni Hybrid e Plug In che arriveranno sul mercato italiano nell’ultimo trimestre del 2020.

Attraverso un selettore definito Mode Select, posto sulla consolle centrale, il guidatore potrà scegliere tra le modalità di guida “Fango”, “Neve” e “Sabbia” così il sistema ottimizzerà in automatico la trasmissione, per adattarsi al meglio al tipo di fondo su cui ci si sta muovendo, regolando l’erogazione della potenza e la coppia del motore in massima sintonia con il sistema di controllo di trazione e il cambio.

Pablo Martinez Masip, Product Planning and Pricing Director di Kia Motors Europe, ha dichiarato: “Sorento è sempre stato un veicolo altamente capace e poliedrico, ma il nuovo modello è la dimostrazione di come Kia sia riuscita a trasformare questo SUV, evolvendolo, come veicolo poliedrico per l’era moderna. Il Sorento di prima generazione, lanciato nel 2003, accoppiava la trazione integrale con un robusto telaio a longheroni, rendendolo un modello forte e idoneo a qualsiasi condizione di guida. A distanza di 17 anni, la quarta generazione sfrutta la tecnologia più avanzata con una trasmissione ottimizzata per migliorare ulteriormente le sue capacità. Sorento oggi è sinonimo di qualità e sicurezza, una vettura progettata per offrire ai conducenti il massimo in termini di padronanza, confort e sicurezza. Il nuovo modello combina la trazione integrale intelligente e un robusto telaio monoscocca con la nuova funzionalità “Terrain Mode”. È rapido nell’adattarsi alle diverse condizioni del terreno e molto più fruibile, con un comfort superiore e standard costruttivi d’eccellenza”.

Funzione Neve: tutto il necessario per affrontare l’inverno. Selezionando la modalità “Neve” il nuovo Sorento verrà apprezzato da chi si trova a viaggiare spesso in climi freddi e anche per le famiglie che praticano regolarmente sport invernali. Su fondi a ridotto attrito, innevati o ghiacciati, la modalità Snow limita la coppia del motore, ripartendola sulle quattro ruote con maggiore aderenza e, con l’ausilio del controllo di trazione elettronico (TCS), interviene sulle ruote che tendono a slittare, lasciando libere quelle che hanno grip, al fine di garantire la migliore mobilità possibile. Il sistema, inoltre, mantiene il motore a basso regime in modo da far lavorare al meglio lo pneumatico, riducendo così al minimo lo slittamento.

Modalità fango: “i cingoli” per chi frequenta terreni bagnati o strade sterrate. Selezionando la modalità “Fango”, Sorento diventa il migliore alleato di chi vive fuori città o in ambienti campestri ma anche di chi, per lavoro o per piacere, percorre strade non asfaltate o terreni accidentati. Per garantire una elevata mobilità il cambio effettua passaggi marcia rallentati e la coppia motore viene stabilizzata il più possibile su tutto il sistema AWD mentre al TCS vengono demandati gli interventi più decisi, se e quando necessari. Tutto questo aiuta il veicolo a mantenere lo slancio senza rimanere bloccato nel fango.

Modalità sabbia: per gli amanti della spiaggia. Selezionando la funzione “Sabbia” il grande Sorento arriva a non temere I fondi sabbiosi, come deserti o spiagge, perché tutta l’elettronica è finalizzata ad evitare il rischio che il veicolo si blocchi, fornendo il massimo della coppia erogata dal motore, con cambi di marcia ritardati. Il TCS contribuisce con interventi più decisi di forza frenante, consentendo al sistema di distribuire più coppia alle ruote, secondo la necessità

Debutto e Commercializzazione. Nuovo Sorento arriverà in Italia a partire dall’ultimo trimestre del 2020. Sul nostro mercato nazionale Sorento sarà disponibile esclusivamente nelle varianti con motorizzazioni elettrificate Hybrid e Plug in.

Kia Motors Corporation. Fondata nel maggio del 1944, Kia Motors Corporation (www.kia.com) è stato il primo produttore di autoveicoli in Corea. Oggi Kia vende oltre 3 milioni di veicoli l’anno in 190 Paesi, con oltre 52.000 dipendenti in tutto il mondo, ricavi annui superiori a 49 miliardi di dollari e stabilimenti produttivi in 5 Paesi. Kia è Main sponsor dell’Australian Open, Official automotive partner della FIFA, Partner ufficiale della UEFA Europa League e Main partner della League of Legends European Championship 2019. Lo slogan del brand, “The Power to Surprise”, rappresenta l’impegno globale di Kia nel sorprendere il mondo, con prodotti che riflettono l’approccio entusiasmante e stimolante, in grado di offrire un’esperienza oltre le aspettative