Monica Caramellino “Contessa di Alba”
La pilota di Nole Canavese conquista per la sesta volta consecutiva la vittoria nella classifica femminile nella gara delle Langhe, che quest’anno ha mostrato una levatura da mondiale rally; divenendo il personaggio femminile più importante della storia della gara, paragonabile alla Contessa di Santa Rosalia, regina della rievocazione storica del Palio degli Asini di ottobre. Combattiva e determinata, per la prima volta con Carola De Santis a fianco, ha portato al traguardo l’85esima posizione, su 155 partenti la Peugeot 208 R2B di Riccardo Miele, nonostante il caldo. (Foto di Luca Riva)
ALBA, 3 agosto – Da Quando il Rally di Alba è rinato (dopo otto anni di assenza), nessuno ha fatto più strada di lei sulle prove speciali. Da quel 17 maggio del 2015, Monica Caramellino ha sempre risposto sì alla chiamata degli organizzatori del Cinzano Rally Team, e in tutte le sei occasioni ha visto il traguardo finale. Sessanta prove speciali effettuate, 572,25 chilometri cronometrati percorsi, sei vittorie femminili, rappresentano il palmares della pilota di Nole Canavese nella gara delle Langhe.
“Ho cominciato correre nei rally nel 2014, e nel 2015 avevo un programma molto più ampio di oggi, avendo meno impegni di lavoro che oggi mi costringono a limitare, purtroppo, le mie uscite. Nel 2015, quando il Rally di Alba tornò in calendario, mi iscrissi subito perché c’era qualcosa che mi ispirava. E ho visto giusto vista la crescita della gara” racconta Monica Caramellino che ha partecipato a tutte e sei le edizioni dell’evento langarolo, sempre con la Peugeot 208 R2B, affiancata due volte da Camilla Gallese (2015 e 2017), nelle due edizioni successive da Giulia Patrone, nel 2016 con Carola Fornero e quest’anno insieme a Carola De Santis, con la quale condivideva per la prima volta l’avventura rallistica.
“Alba non è una gara, ma un evento spettacolare, organizzato alla perfezione nei minimi particolari, grazie alla passione dei ‘ragazzi’ del Cinzano Rally Team, che mettono l’anima per fare le cose nel migliore dei modi, dando ai noi piloti l’opportunità di divertirci in un’atmosfera gioiosa e speciale dentro una grande festa. L’atmosfera è ormai quella del mondiale rally, non solo per la presenza di gente come Ott Tänak e Thierry Neuville, che sono i dominatori della serie iridata 2020, o Sébastien Loeb, nove volte campione del mondo rally, presente lo scorso anno. Ma è il contorno che differenzia il Rally di Alba dalla maggioranza delle altre gare italiane. Quest’anno era molto difficile creare un evento importante, viste le limitazioni dovute alle restrizioni sanitarie per Coronavirus, ma la partenza dal centro storico di Cherasco è stata affascinante. Anche la cornice del palco arrivi è stata bella, con gli sbandieratori e il pubblico oltre le recinzioni è stata di ottimo livello; pur se gli organizzatori hanno dovuto giocoforza optare per Piazza Cagnasso e rinunciando a Piazza Michele Ferrero, il salotto buono della città, con la pedana immersa fra i tavolini dei bar con la folla che applaudiva” afferma Monica Caramellino che aggiunge: “Alba è una gara in cui mi sono sempre sentita coccolata dagli organizzatori, pronti a gentilezze che da nessun’altra parte ho ricevuto”.
I rally, però, non sono solo contorno folkloristico, ma anche prove speciali e sfida ai cronometri. “Le prove speciali del Rally di Alba mi hanno fatto innamorare fin dalla prima edizione. Le strade delle Langhe sono toste, impegnative, con tratti veloci e dossi sui quali il cuore smette di battere. E poi il meteo ci mette sempre del suo per rendere più impegnativa una gara che già lo è di suo. Il nubifragio dello scorso anno aveva messo a dura prova tutti noi piloti, impegnati a tenere le ruote delle vetture sulle strade trasformatesi in un lago di fango. Quest’anno è tornata la calura continentale classica dell’agosto albese, che ha richiesto di dosare le forze fisiche, alimentarsi e idratarsi con cura” sottolinea Monica Caramellino.
“Nelle fasi centrali della giornata la temperatura esterna ha raggiunto punte sopra i trenta gradi e nell’abitacolo era decisamente più alta. Ma io e Carola non ci siamo arrese, non abbiamo mai pensato di gettare la spugna, perché una simile scelta non rientra nel nostro carattere. Mi piacciono i rally perché sono una sfida con se stessi e con gli elementi, prima che con gli avversari. Quindi abbiamo combattuto dalla partenza del mattino sino alla pedana della sera. Riccardo Miele ci ha fornito una Peugeot 208 perfetta come sempre che ha fatto il suo dovere dall’inizio alla fine. Noi abbiamo effettuato un primo giro sulle prove di Igliano, Lovera e Bossolasco con un buon ritmo. Nel ripassaggio di mezzogiorno abbiamo peggiorato leggermente i rilievi cronometrici, a causa del caldo e soprattutto per il fatto che sulla strada i concorrenti con le quattro ruote motrici, che mettono le ruote interne ben oltre il ciglio della strada, avevano portato sull’asfalto ogni sorta di porcheria, comprese pietre piuttosto grosse. Il terzo passaggio, quello pomeridiano, ci ha viste rimanere sui tempi precedenti, ma migliorare decisamente la nostra posizione in classifica e arrivare alla fine con il sorriso sulle labbra” afferma la pilota canavesana
“Come sempre dopo la gara analizzo la mia prestazione, proprio per capire dove si sarebbe potuto fare meglio. Sono arrivata più volte al limite nelle staccate in curva risultando poco fluida nella percorrenza, perdendo decimi preziosi. Avremmo dovuto lavorare meglio sulla stesura delle note in ricognizione, perché delle note che ci sembravano perfette durante le ricognizioni non lo erano più affrontate in gara”. Conclude però soddisfatta Monica Caramellino che ha finito la gara in 85esima posizione assoluta, su 155 partenti, conquistando per la sesta volta consecutiva la corona della Contessa di Santa Rosalia, la regina del Palio degli Asini, che assieme al rally è la manifestazione di maggior spicco di Alba. Sfileranno insieme il prossimo ottobre, la Contessa in panni storici e Monica Caramellino in tuta racing?